INDAGINE UNACMA
FURTI DI TRATTORI IL GRANDE FLAGELLO Ormai da tempo questo fenomeno sta dilagando su tutto il territorio italiano con una frequenza che sta aumentando e provocando gravissimi danni ad agricolotori/contoterzisti e dealer. Recentemente Unima (contoterzisti) ha denunciato questa situazione anche in un vertice nella Prefettura di Bologna, dopo ripetuti episodi manifestatisi nella provincia. Anche Unacma vuole interessarsi di questo aspetto verificando tra i suoi associati qual è il livello di furti segnalato nelle proprie aree di competenza per avere una quadro più aggiornato anche delle informazioni e delle azioni fatte dagli organi competenti (Carabinieri, Polizia, ecc.) per contrastarlo. Unitamente a questi da-
ti serve raccogliere suggerimenti ed azioni per limitarlo e sconfiggerlo. Dalle notizie raccolte da una nostra indagine con alcune agenzie specializzate nel recupero (o tentativo) della
merce rubata risulta che la stragrande maggioranza dei furti avviene su «commissione» di bande specializzate dei Paesi dell’Est (Romania, Ungheria, Moldavia e Bulgaria in primis) che
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GRAFICO 2
GRAFICO 3
DATI: UNACMA REPORT
0,9%
Rapporto (%)
100
78,1%
64,9%
DATI: UNACMA REPORT
Solo presso privati o anche presso concessionarie/officine? (È possibile dare più di una risposta)
21,1%
1,8%
33,3%
DATI: UNACMA REPORT
Pensate che il fenomeno sia...
Quanto è presente nel vostro territorio il problema dei furti di macchine e attrezzature agricole?
80 60 40 20 0
In crescita Molto
Poco
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Non so
In diminuzione
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DATI: UNACMA REPORT
La vostra azienda è mai stata oggetto di furti di macchine agricole?
Stabile
DATI: UNACMA REPORT
Normalmente vengono rubate solo macchine agricole usate o anche nuove? (È possibile dare più di una risposta)
Privati
Concessionarie
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DATI: UNACMA REPORT
Avete idea del numero di attrezzature rubate negli ultimi 12 mesi?
100 Rapporto (%)
37,7%
62,3%
34,2%
80 60
41,2%
40
24,6%
20 0
Fino a 10
Sì
No
Usate
16
Nuove
OTTOBRE 2015
Tra 10 e 20
Oltre 20
operano in stretto contatto con ricettatori locali. Dopo l’azione malavitosa i mezzi (anche MMT) vengono provvisoriamente nascosti in casolari abbandonati nelle vicinanze e nelle notti successive prelevati con grossi camion telonati (e schermati dai GPS di protezione eventuali) che viaggiano velocemente verso le frontiere. In una delle agenzie specializzate abbiamo dati (solo 2015) che segnalano ben 105 casi di trattori rubati con proprietari che si sono a loro rivolti per la ricerca del mezzo. Nel caso in oggetto circa il 60% dei mezzi è stato ritrovato in uno dei Paesi segnalati in collaborazione con le Polizie locali grazie anche ad un sistema (data base internazionale) denominato SI.RE.N.E.
INDAGINE REPORT FLASH UNACMA 2015 Un veloce questionario on line ha permesso all’associazione di contattare oltre 100 associati ottenendo un quadro aggiornato della situazione sui territori. Emerge che il 64% dei dealer segnala il fenomeno dei furti «molto» pre-
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DATI: UNACMA REPORT
Avete idea del numero di trattori rubati negli ultimi 12 mesi?
18,4%
23,7%
57,9%
Fino a 10 Tra 10 e 20
GRAFICO 8
Oltre 20 DATI: UNACMA REPORT
Per quanto ne sapete, pensate che si tratti di gruppi malavitosi organizzati o singoli?
14%
7%
F U R T I D I T R AT T O R I
ESPERIENZE «AMARE» DI UN DEALER TREVIGIANO Questo è uno dei tanti episodi che stanno capitando anche ai dealer. Mentre per agricoltori singoli i furti subiti spesso sono ancora frutto di mancanza di un minimo di atti di attenzione o di minime regole di sicurezza (trattori e attrezzature lasciate addirittura in campo durante la notte), per i professionisti come i contoterzisti o i concessionari i furti subiti sono di alto livello. Ovvero effettuati da professionisti del settore, presso i capannoni con protezioni ed allarmi anche sofisticati che vengono bypassati con azioni studiate in anticipo (sopralluoghi e basisti) che permettono di entrare in azione con spericolatezza e precisione conoscendo bene i modelli da rubare (evidentemente su commissione) e tralasciando l’altro materiale presente. È il caso della concessionaria Oro Verde di Treviso che nella scorsa primavera ha subito questo furto mirato di tre trattrici nuove nel proprio capannone, con un vero e proprio «commandos» di professionisti che dopo aver annullato l’impianto di allarme, sono penetrati all’interno, tagliato il portone e il cancello, spostato le trattrici (forzandole) e le attrezzature che impedivano l’uscita dei tre modelli individuati e velocemente (significa che la banda era anche numerosa, con almeno sette elementi) caricato su un pesante mezzo svanendo nella notte verso frontiere non lontane. Il danno, stimato in circa 200.000 euro, ha lasciato «basiti» i due titolari della concessionaria, impietriti davanti a un tale accadimento nonostante le migliori precauzioni
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adottate. Ad oggi – ci dice il titolare cinque mesi dopo – due macchine sarebbero state individuate e sequestrate in Romania, dopo aver cercato le vie più adeguate (agenzie ad hoc) che, ovviamente a pagamento, sono in contatto con le fonti ufficiali e non dei Paesi dove si prevedono siano finite le trattrici. Un calvario pieno di stress (una delle trattrici era già venduta e in consegna al cliente finale) e di un danno economico complessivo non ancora totalmente quantificabile. Con la beffa di una causa legale anche con la ditta locale di protezione notturna che, proprio in quella notte, non si è accorta di nulla durante le ispezioni concordate, lasciando l’amara sorpresa ai titolari il mattino seguente. LE BUONE NOTIZIE. 31-08-2015 Vedelago (Treviso) - «Due trattori agricoli del valore di circa 100.000 euro, un John Deere e un New Holland che erano stati rubati a marzo a Vedelago, e un altro trattore Kubota trafugato nello stesso mese a Istrana sono stati recuperati dai Carabinieri al termine di una complessa indagine. I mezzi sono stati ritrovari al confine tra Ungheria e Romania dalle autorità magiare: erano a bordo di un autotreno, senza targhe originali e con il telaio contraffatto. Fondamentale è stata la collaborazione tra i Carabinieri di Vedelago e la Polizia ungherese. Sono in corso indagini da parte dei militari in merito ad altri due trattori rubati durante la primavera scorsa sempre nella Marca». A.C.
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DATI: UNACMA REPORT
Nel caso in cui aveste risposto «Organizzazioni», pensate che possano essere italiane o straniere? (È possibile dare più di una risposta)
9,6%
Rapporto (%)
100
78,9%
4,4%
80
86%
60 40 20 0
Singoli Organizzazioni
DATI: UNACMA REPORT
Se risultasse che parte della refurtiva è stata ritrovata, potreste indicarne all’incirca la percentuale?
Non so
Fino al 20%
Italiane
OTTOBRE 2015
Tra 20% e 50%
Straniere
17
Oltre 50%
GRAFICO 11
DATI: UNACMA REPORT
Rapporto (%)
Con quali strumenti pensate che possa essere limitata o cancellata questa tipologia di furti? (È possibile dare più di una risposta) 60
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DATI: UNACMA REPORT
Avete fatto montare recentemente sistemi antifurto di ultima generazione?
40
25,4%
20 0 Kit antifurto sulle macchine Personale di guardia fisso
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Antifurto con video ispezione Guardie notturne
Animali da guardia Rafforzamento cancellate
GRAFICO 14
DATI: UNACMA REPORT
Siete assicurati con polizze a primo rischio assoluto o relativo?
DATI: UNACMA REPORT
La stampa e i media locali danno notizie di questi fenomeni?
20,2%
39,5%
5,5%
8,3%
86,2%
40,4%
Assoluto Relativo
Senza copertura
Molto
Poco
Non so
C O S A FA R E
SE IL TRATTORE LO RITROVIAMO ALL’ESTERO Il primo atto è fare rapidamente denuncia di furto presso gli organi competenti. Infatti si potranno inserire i dati dei mezzi trafugati nel Data Base internazionale che raccoglie tutti i dati pervenuti dagli Stati membri del sistema europeo e non. La completezza dei dati delle macchine rubate è indispensabile per avere maggiori probabilità di ritrovarle. Nel caso il ritrovamento avvenisse in un Paese estero, come prima cosa dovrete inoltrare una richiesta/istanza al Tribunale competente chiedendo la revoca del sequestro e la restituzione del mezzo a proprio favore; tale richiesta dovrà essere corredata dalla copia del certificato di proprietà che attesti la proprietà e di copia della denuncia di furto. La documentazione dovrà essere tradotta, asseverata e giurata da interprete abilitato presso il Tribunale e apostillata in base alla Convention de la Haye, 5 ottobre 1961. Ottenuta la revoca del sequestro dovrete:
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◾ prendere contatti con le Autorità (eventualmente con l’ausilio di un interprete qualora non possiate parlare direttamente nella lingua locale); ◾ dopo aver preso accordi con le Autorità in merito alle procedure per il dissequestro e recupero, dovrete organizzare il viaggio; ◾ preparare la documentazione necessaria per il ritiro del mezzo che, salvo casi particolari, è: a) copia del certificato di proprietà, b) copia carta di circolazione, c) eventuale delega a favore di persona da voi autorizzata (la firma sulla delega dovrà essere autenticata da notaio). Tutta la documentazione dovrà essere tradotta in lingua locale da interprete, legalizzata e apostillata; ◾ nel caso in cui le Autorità segnalino che il mezzo è privo di targhe o con il telaio alterato, dovrete provvedere al rimpatrio utilizzando un carro attrezzi. (fonte sangiorgio@panet.it)
OTTOBRE 2015
74,6% Sì No
sente nella propria provincia o zona di azione, mentre il 78% degli intervistati pensa sia in forte crescita (grafici 1 e 2). Emerge che sono interessati ai furti sia le concessionarie (il 63% degli intervistati lo segnala subito nella propria azienda) che i privati agricoltori e contemporaneamente si segnalano che, oltre macchine nuove e di medio alta potenza, anche le macchine usate (in buone condizioni) sono oggetto dell’azione dei malavitosi (grafici 3, 4 e 5). Negli ultimi 12 mesi (2014-2015) le segnalazioni di furti di trattori e attrezzature agricole nelle singole zone degli intervistati sono nettamente superiori alle 10 unità fino ad oltre 20 (grafici 6 e 7). Si ritiene che gli autori siano in grande prevalenza (79%) gruppi organizzati stranieri (grafici 8 e 9) e che solo il 13% dei materiali rubati abbia alte probabilità di essere recuperato (grafico 10). Per affrontare questa situazione i dealer intervistati segnalano che hanno recentemente montato impianti antifurto in azienda (75%), mentre l’80% dichiara di avere in corso assicurazioni (copertura assoluta e relativa). Ma ancora il 20% di loro non ha nessuna copertura (grafici 12 e 13). La stampa locale e nazionale (quasi mai) sembra molto poco interessata a segnalare queste azioni malavitose avvenute nel settore agricolo (secondo l’86,2% non ne parla). E il fenomeno rimane un problema semi-nascosto al pubblico (grafico 14). • Alberto Cocchi Consulente e giornalista settore macchine agricole