Furti nel settore delle macchine agricole dicembre 2016

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INDAGINE UNACMA

FURTI NEL SETTORE DELLE MACCHINE AGRICOLE Dopo l’indagine sui furti apparsa sul numero di Unacma life dell’ottobre 2015 dove avevamo chiesto ai rivenditori notizie o «sensazioni» sul fenomeno (la rivista è sempre sfogliabile sul nostro sito www.unacma.it) abbiamo deciso di percorrere un’altra strada per saperne di più. Alla fine del 2015 ci siamo rivolti all’Istat e al Ministero degli interni. Dopo vari contatti siamo riusciti a sapere che l’Istat monitorizza i dati che il Ministero degli interni gli fornisce. Il bello è che vengono «gestiti» unicamente i furti di automobili, moto e motorini, camion e perfino quelli dei camper e delle barche. Tutto il resto finisce in un unico calderone alla voce «Vari». Arrivati a questo punto avevamo compreso in che modo venivano classificati i furti e la possibile estrazione dei dati per sottocategorie. Arriviamo quindi all’ufficio statistico del Ministero dell’interno dove, sebbene colti di sorpresa da una richiesta così «inconsueta» ci informano che «i dati del 2015 saranno elaborati entro settembre 2016». Solo allora sarà possibile indagare nei sottocodici dei furti «vari». Devo dire che alla nostra rinnovata richiesta di metà settembre 2016,

Un’inchiesta esclusiva di Unacma analizza i dati forniti dal Ministero degli interni e monitorati dall’Istat. Nell’ultimo triennio i furti sono calati. La regione più colpita è la Puglia

FURTI ULTIMI TRE ANNI (2013-2015) 13.500 13.000 12.500 12.000 11.500 11.000 10.500

2013

2013

2013

DICEMBRE 2016

FONTE: MINISTERO INTERNI SDI/SSD

Precisiamo che i dati di fonte SDI/SSD consolidati riguardano macchine e attrezzature agricole e non è possibile avere una ulteriore suddivisione per sottoinsiemi. Ciò sta a significare che in questi dati troviamo probabilmente anche aratri, motoseghe o decespugliatori. Il danno per rivenditori, agricoltori e contoterzisti è comunque stimabile da ognuno di voi. Nel caso dei trattori o macchine importanti, dotate di antifurti adeguati, c’è anche la possibilità di ritrovarli, come scrivevamo nel precedente articolo di ottobre 2015, mentre per le piccole attrezzature o per quelle importanti senza antifurto spesso non c’è niente da fare.

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TABELLA 1 - NUMERO DI FURTI DI MACCHINE E ATTREZZATURE AGRICOLE IN ITALIA SUDDIVISI FONTE: MINISTERO INTERNI SDI/SSD PER REGIONE Regione

2013

2014

2015

Furti per ogni 1.000 abitanti

Abitanti all’1-1-2016

Abruzzo

326

332

317

4,18

1.326.513

Basilicata

177

202

171

3,35

573.694

Calabria

610

636

622

3,17

1.970.521

Campania

920

1.029

1.015

5,76

5.850.850

Emilia-Romagna

819

886

744

5,98

Friuli Venezia Giulia

268

185

237

5,15

535

Foggia (Puglia)

467

399

410

Lecce (Puglia)

393

418

397

4.448.146

Salerno (Campania)

343

386

396

1.221.218

Catania (Sicilia)

469

408

381

Roma (Lazio)

408

417

333

859

807

688

8,56

5.888.472

190

173

9,08

1.571.053

Lombardia

853

926

860

11,64

10.008.349

Marche

215

231

183

8,44

1.543.752

Molise

128

125

141

2,21

312.027

530

548

505

8,72

4.404.206

2.119

2.099

2.004

2,03

4.077.166

3,09

1.658.138

656

663

537

Sicilia

1.884

1.789

1.463

3,47

5.074.261

Toscana

1.104

982

889

4,21

3.744.398

Trentino-Alto Adige

143

107

116

9,13

1.059.114

Umbria

231

220

180

4,95

891.181

Valle D'aosta Veneto Italia

19

28

13

9,79

127.329

954

885

673

7,30

4.915.123

13.036 12.870 11.531

5,26

60.665.511

ci hanno confermato che gli organi preposti della Polizia stavano provvedendo all’estrazione degli «insiemi» dei dati del nostro settore. Il 29 settembre si è materializzato un foglio Excel contenente tutti i dati di cui avevamo bisogno. Ringraziamo quindi l’Ufficio statistico del Ministero dell’interno. Passiamo ora all’esame dei dati. Negli ultimi tre anni i furti in agricoltura sono diminuiti. Questa ci pare già una buona notizia (se effettivamente tutti i furti sono stati denunciati). Questo è il quadro che siamo riusciti a ricostruire sulla base dei dati Istat ufficiali che ci sono stati forniti.

agricole esistenti in ogni provincia o regione e delle loro estensioni, abbiamo deciso di fare un confronto percentuale sulla base del numero di abitanti per regione (dati Istat). I dati indicano che sono le Regioni del Nord-Ovest e del Nord-Est a subire il maggior numero di furti per abitante (escluso il Friuli Venezia Giulia). Le Regioni del Centro (escluse Marche e Lazio) e parte di quelle del Sud registrano percentuali inferiori.

PROVINCE SOTTO LA LENTE I dati per provincia sono altrettanto interessanti. Poiché risulta impossibile riportarli per questione di spazio, vi potranno essere inviati su richiesta. Intanto vi anticipiamo che sulla base dei dati del 2015, sulle 106 province analizzate, «solo» 46 superano i 100 furti all’anno. In Piemonte, prima fra tutte è la provincia di Torino con 150 seguita da Alessandria con 129. La Lom-

ANALISI PER REGIONE Entrando poi nel dettaglio, analizzando la tabella 1, si evince che la regione più soggetta a furti di macchine agricole è la Puglia. A seguire troviamo la Sicilia e la Campania. Poiché al momento non siamo in possesso del numero di aziende

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2013 2014 2015 565

221

Sardegna

Provincia

519

Lazio

Piemonte

FONTE: MINISTERO INTERNI SDI/SSD

Bari (Puglia)

Liguria

Puglia

PROVINCE CON IL MAGGIOR NUMERO DI FURTI

DICEMBRE 2016

bardia vede Milano in testa con 160 furti, Brescia con 126 e Bergamo con 122. Il Veneto sorprende perché 4 province su 7 superano questa quota: 141 furti a Verona, 139 a Vicenza, 133 a Padova e 111 a Treviso. In Friuli Venezia Giulia spicca Udine con 120 furti. In Emilia, Bologna raggiunge i 163 furti e Modena i 120, mentre in Romagna solo Ravenna arriva a 106. In Toscana al primo posto troviamo Firenze con 164, seguita da 132 ad Arezzo, 116 a Pisa, 111 a Grosseto e 106 a Lucca. In Centro Italia anche Perugia è in lista con 119 furti. Nel Lazio vengono registrati 121 furti a Latina e 114 a Viterbo. Successivamente riporteremo i dati relativi alla provincia di Roma. A partire dalla Campania si registrano percentuali piuttosto elevate. A Napoli vengono perpetrati 233 furti e 228 a Caserta. In Basilicata solo Matera supera il limite con 102. In Calabria dopo gli eclatanti 232 furti di Cosenza seguono i 146 di Catanzaro e i 143 di Reggio Calabria. Nessuna provincia è indenne da questa piaga in Puglia. A Taranto si registrano 286 furti, a Brindisi 220 e a Barletta/Andria/ Trani 156. In Sicilia si salvano solo le province centrali di Enna e Caltanissetta. Le altre province offrono un quadro in linea con le regioni del Sud. In testa Siracusa con 219 furti, a seguire Palermo con 169, Messina con 162, Ragusa con 158, Agrigento con 135 e Trapani con 120. In Sardegna a subìre il maggior numero di furti


è la provincia di Cagliari con 222 furti seguita da Sassari con 176. La domanda che ci poniamo è: se dal Nord-Est le macchine rubate possono essere portate facilmente in Moldavia o Bulgaria ecc., come è possibile che questo traffico via mare esista in Sardegna senza che nessuno se ne accorga? Le macchine rubate rimangono sull’Isola cambiando solo comune? In conclusione, i dati più alti si registrano in buona parte in Puglia come dicevamo all’inizio, e in Campania, Sicilia e Lazio.

LA SFIDA DI UNACMA Ci chiediamo: è vero che l’Italia è caratterizzata da ben altri numeri nel settore dell’automotive e del moto-

motive, ma è possibile che nel nostro settore non si riesca ad arginare questa piaga attraverso la cooperazione delle categorie compromesse ovvero agricoltori, contoterzisti e rivenditori? Noi lanciamo la sfida! Invitiamo Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Copagri, Cai-Unima-Confai, Uncai e chi altro volesse aggiungersi, ad una attività comune, in collaborazione con le Forze di Polizia e l’editoria disponibile, contro questo scempio che viene perpetrato da anni nel nostro settore. In vista di un incontro che ci impegniamo ad organizzare entro febbraio 2017, le nostre proposte saranno: • accordi con le compagnie assicurative (Ania) per sconti sui premi se saranno montati antifurti adeguati;

• contributo per l’acquisto degli impianti antifurto coinvolgendo i Ministeri interessati; • estrazione di dati più dettagliati da parte del Ministero dell’interno per quello che riguarda macchine, attrezzature agricole, attrezzature da giardinaggio, ecc.; • riconoscimento di miglioria tecnica in caso di montaggio di antifurti adeguati anche per la partecipazione ai Psr o bandi Isi-Inail (un trattore per il quale viene destinato un contributo diventa una perdita sia per il proprietario sia per lo Stato che ha finanziato un bene rubato e quindi è stato inutile il suo finanziamento). • Gianni Di Nardo Segretario generale Unacma

MIPAAF, IL BALLETTO DEL MINISTRO MARTINA… Il ministro Maurizio Martina va via (insieme a tutto il Governo) e torna (insieme a tutto il Governo… o quasi) Dopo la «scoppola» del «NO» al referendum del 4 dicembre sulla riforma costituzionale (pare che neanche gli iscritti all’associazione di categoria Coldiretti abbiano votato «SI», come il Governo si aspettava), il presidente del Consiglio Matteo Renzi, come tutti sapete, si è dimesso e poche ore prima che questa rivista andasse in stampa è stato nominato il nuovo Esecutivo. Le notizie di cronaca politica le conoscete tutti e quindi non ci dilunghiamo anche perché non possiamo sapere cosa ancora succederà prima che la nostra rivista vada in stampa. Quello che ci interessa è riflettere e

far riflettere sul vantaggio (o sullo svantaggio) di non aver assistito alla nomina del 7° ministro dell’agricoltura in 6 anni. Alla vigilia della formazione del nuovo Governo era stato fatto il nome di Lorenzo Guerini. Niente contro Guerini; già in tarda primavera 2016 era stato «segnalato» per fare una staffetta con Maurizio Martina, che sarebbe dovuto passare ad altri incarichi di partito, ma la preoccupazione era che, dopo aver instaurato rapporti con tutto l’entourage, ci saremmo ritrovati a rispiegare per l’ennesima volta i nostri progetti e a segnalare le nostre priorità (in primis la Revisione, il cui decreto attuativo è bloccato al Ministero dell’interno dei trasposti in attesa di un via da parte del Mipaaf) ai nuovi segretari, sottosegretari e altri. Sul nostro sito abbiamo pubblicato una pagina di Wikipedia con l’elenco dei ministri dell’agricoltura (ora delle Politiche agricole) che si sono succeduti dal 1946 in poi. Balza agli occhi immediatamente che, tranne un esponente dei Verdi, uno di Alle-

DICEMBRE 2016

Maurizio Martina, ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali

anza Nazionale e uno della Lega, gli altri appartengono tutti all’area democristiana (con i vari nomi). Maurizio Martina ha militato nei DS, anche con incarichi istituzionali locali, e poi nel Partito Democratico (PD). Ultima annotazione: anche Lorenzo Guerini è un ex democristiano. •

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