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LAUREARSI IN SCIENZE POLITICHE La Facoltà di Scienze Politiche: opportunità e prospettive
CRANIMA
La strada verso la ricerca. Le scelte che ti cambiano la vita
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Mi chiamo Valerio Papa e sono un dottorando di Ingegneria Industriale presso l’Università Niccolò Cusano. Mi occupo di ricerca su materiali e tecnologie innovative per la produzione di dispositivi biomedicali per diverse applicazioni, in ambito odontoiatrico e craniomaxillofacciale. Mi sono laureato in Ingegneria Industriale Triennale e successivamente in Ingegneria Meccanica Magistrale proprio presso l’Università Niccolò Cusano. Sono stato coinvolto, per la mia tesi di laurea, in un progetto POR FESR 2014-2020 KETs – tecnologie abilitanti della Regione Lazio, intitolato CRANIMA - Impianti a
base di compositi innovativi per applicazioni in cranioplastica: dall’elaborazione delle immagini tomografiche alla realizzazione del prototipo mediante Manifattura
Additiva, incentrato sullo sviluppo di impianti cranici a base di materiali innovativi mediante stampa 3D, al fine di superare i limiti di quelli attualmente impiegati, sotto la guida della Professoressa Ilaria Cacciotti, responsabile scientifico del medesimo progetto e relatore della mia tesi. La stessa professoressa mi aveva parlato di questo progetto ancora in fase di stesura e approvazione durante il mio percorso in Ingegneria Industriale Triennale; solo successivamente, una volta approvato e finanziato, è stato possibile essere coinvolto. Nell’ambito della mia tesi di laurea magistrale mi sono interessato alla progettazione di una protesi in materiale polimetilmetacrilato (PMMA) o meglio noto come plexiglass, reso biomimetico mediante rivestimento con un calcio fosfato che simula la componente inorganica del tessuto osseo, realizzata tramite tecnologia di stampa 3D, allo scopo di superare i limiti del materiale e delle tradizionali tecniche di produzione. Questa esperienza mi ha permesso anche di entrare in contatto con altre realtà universitarie e aziendali partner del progetto stesso, quali l’Università Cattolica del Sacro Cuore-Roma, Gelco SpA e Sentech Srl, esperienza per me formativa sia dal punto di vista professionale che personale, avendo avuto modo di conoscere i risvolti sia clinici che industriali. Date le conoscenze e competenze acquisite, ho poi avuto anche l’opportunità di ricevere una borsa di ricerca proprio nell’ambito di tale progetto e l’anno successivo ho vinto una borsa di dottorato in Ingegneria Industriale e Civile dell’Unicusano, così da poter implementare la mia formazione nell’ambito dei materiali e delle tecnologie per applicazioni biomedicali. Nel mio lavoro di dottorato mi occupo dello studio dei biomateriali, ovvero materiali pensati per interagire in base al tipo di applicazione con sistemi biologici, al fine di garantire proprietà meccaniche accettabili, ed essere compatibile con il tessuto ospitante senza provocarne infiammazioni, promuovendo efficientemente l’adesione delle cellule colonizzanti, in particolare per applicazioni craniomaxillofacciali. In tale contesto, tenendo conto che nel campo della cranioplastica e della plastica maxillofacciale uno degli obiettivi principali per la ricostruzione delle parti ossee è quello di andare a produrre un impianto che meglio replichi le proprietà naturali dell’osso, mi sto occupando del design e della realizzazione di diversi impianti, a base di diversi biopolimeri e bioceramici, cercando di simulare sia composizione che struttura del tessuto naturale. Dati i risultati interessanti e promettenti, è stato da poco approvato e finanziato, su tematiche similari, il progetto SISMAC - Sistemi
Innovativi Sensorizzati mediante Manifattura Additiva per la
Cranioplastica, nell’ambito della call regionale POR FERS 2014-2020 Gruppi di Ricerca. Gli obbiettivi futuri del laboratorio di ingegneria biomedica dell’Università Niccolò Cusano prevedono l’ottimizzazione delle geometrie e produzione di scaffold, la ricerca di nuovi biomateriali polimerici, l’utilizzo di nuove tecnologie di produzione quali il recente bioprinting.
Valerio Papa
In collaborazione con la
Prof.ssa Ilaria Cacciotti
Brain IT
Sono Daniele Capoccetta, studente iscritto al primo anno del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Elettronica all’Università Niccolò Cusano e sono stato coinvolto nel progetto europeo BRAIN IT- Innovative tecnologies in neurosurgical study, finanziato dalla Comunità Europea nell’ambito della call Erasmus+ Key Action 2 – KA203 - Strategic Partnerships for Higher Education, progetto
finalizzato a promuovere la nascita e il consolidamento di partenariati internazionali strategici mediante attività didattiche e di ricerca, in due diverse vesti. È iniziato tutto così per caso… Iscritto al Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Industriale Biomedicale, ho avuto la possibilità di effettuare il tirocinio curriculare presso il laboratorio di ingegneria con la Professoressa Ilaria Cacciotti.
Vengo coinvolto in un progetto incentrato sulla preparazione di nanoparticelle per il drug delivery (rilascio controllato di farmaco) e, appassionandomi sempre di più a questa tematica, chiedo alla professoressa Cacciotti di poterla approfondire anche per la tesi di laurea. Durante il periodo passato nei laboratori, si presenta l’occasione di partecipare al bando per la Summerschool BRAIN IT- Trauma In Neurosurgery che si sarebbe dovuta svolgere nelle due settimane centrali di luglio 2019 presso l’Università di SibiuRomania, nell’ambito del progetto BRAIN IT, di cui è responsabile scientifico la Prof.ssa Cacciotti. Decido di partecipare vedendo il programma delle attività e dei workshop pratici che riguardavano l’intera esperienza, convinto ancor di più dalle informazioni ricevute al relativo info day.
Parto, quindi, insieme ad altri nove studenti dell’Unicusano, alla volta della Romania. Durante la Summer School, nei quindici giorni dedicati abbiamo dapprima assistito a lezioni inerenti alla medicina, all’anatomia del corpo umano, ai biomateriali, all’ingegneria dei tessuti e alla stampa 3d, successivamente ai live di operazioni finalizzate alla rimozione di traumi e a workshop pratici, con la possibilità di visualizzare con la realtà aumentata, cioè il visore VR, le parti anatomiche del corpo umano.
Inoltre, nella seconda settimana abbiamo partecipato a workshop pratici, in cui siamo stati coinvolti in prima persona, imparando, così, le tecniche base di sutura, come mettere i punti, tracheotomia, ecc... Abbiamo anche provato a effettuare su dei crani stampati in 3D la rimozione del trauma, cercando ovviamente di “portare a termine l’operazione salvando il paziente”, attività risultata molto più semplice agli studenti di medicina che avevano già dimestichezza con i ferri chirurgici, ma affascinante e completamente nuova per noi studenti di ingegneria. È stata veramente un’esperienza significativa sotto ogni punto di vista, poiché abbiamo avuto la possibilità di acquisire nuove conoscenze, approfondire tematiche relative a biomateriali e tecnologie di stampa, assistere a interventi in sala operatoria, visitare i centri di ricerca dell’Università ospitante, interagire con medici e ingegneri di diverse nazionalità, provenienti dall’Università di SibiuRomania e dall’Università di Las Palmas de Gran Canaria-Spagna, migliorare la nostra conoscenza della lingua inglese e conoscere nuove realtà sociali e culturali.
Successivamente, subito dopo essermi laureato in Ingegneria Biomedica Triennale, ho intrapreso il corso di laurea magistrale in Ingegneria Elettronica sempre presso l’Unicusano, e, qualche mese dopo, caso ha voluto che partecipassi al bando per una borsa di ricerca proprio nell’ambito del progetto BRAIN IT, risultando uno dei due vincitori.
Ciò mi ha permesso di tornare a collaborare con il laboratorio di ingegneria e con la professoressa Cacciotti, in attività incentrate proprio sul progetto BRAIN IT, quali produzioni di prototipi di cranio e cervello in diverse condizioni patologiche, da utilizzare nell’ambito di simulazioni preoperatorie, e di fare inoltre la mia prima esperienza lavorativa all’interno di un ambiente versatile, nel quale ogni giorno si impara una cosa diversa, molto formativo per il futuro. Sono stato davvero entusiasta di aver avuto l’occasione di poter partecipare ad un’esperienza così significativa e costruttiva sia a livello culturale che personale, tanto da consigliarla vivamente a tutti gli studenti che ne abbiano la possibilità.
Daniele Capoccetta
In collaborazione con la