Carlo Sangalli - Presidente di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza
“Ci sono tre aspetti essenziali del coinvolgimento di Confcommercio nel Piano Mattei: Concretezza nelle azioni, Contributo delle imprese, Cooperazione alla pari tra Italia e Paesi africani. E come pivot di queste 3 C: la formazione”.
PIANO MATTEI: L’EVENTO IN CONFCOMMERCIO
MILANO - In Confcommercio Milano il confronto fra imprenditori e rappresentanti degli Stati africani con l’evento “Piano Mattei, quali opportunità per Africa, Italia e imprese” (vedi da pagina 6 n.d.r.) aperto dal videomessaggio del presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Presentati anche i dati di un’indagine SWG sul contesto dell’immigrazione, la conoscenza del Piano Mattei e la formazione professionale dei giovani africani. Centrale nel dibattito in Confcommercio Milano il tema della formazione anche per una nuova immigrazione: “Il Piano Mattei – ha affermato il presidente Carlo Sangalli – è certamente un progetto interessante perché affronta in modo innovativo e paritario i nostri rapporti con l’Africa e, di conseguenza, anche il tema dell’immigrazione. In particolare si sviluppa e si incentiva l’aspetto della formazione e
dell’istruzione sia in Italia sia nei Paesi africani d’origine”. A Milano, ad esempio – per ristorazione, ricettività, servizi turistici – oltre il 45% dei lavoratori è di difficile reperibilità per le imprese. La stima, ha ricordato Sangalli, è di più 27 mila lavoratori mancanti. “Formare giovani stranieri in questi campi – ha proseguito – potrebbe contribuire a rendere più sostenibili i flussi migratori e più forte la nostra economia”.
(Foto di Federico Giusti)
Mercato, centralità della contrattazione rappresentativa, contrasto alla desertificazione commerciale fra i temi affrontati a Roma all’Auditorium della Conciliazione
“Le imprese del terziario di mercato creano ogni giorno buona occupazione, coltivano conoscenza, abilitano innovazione, immaginano il futuro collettivo” che oggi “è incerto, segnato da contraddizioni profonde, da crisi drammatiche”. Così il presidente Carlo Sangalli ha dato avvio alla sua relazione nella trentottesima Assemblea generale di Confcommercio a Roma, nell’Auditorium della Conciliazione. Un’Assemblea speciale con la partecipazione e l’intervento del Capo dello Stato Sergio Mattarella. All’Assemblea anche i presidenti di Senato e Camera Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, e il vice-
Assemblea generale Confcommercio
Il presidente Carlo Sangalli: dal terziario occupazione e crescita diffusa
L’intervento del Presidente della Repubblica all’Assemblea generale di Confcommercio
Sergio Mattarella: commercio veicolo di libertà
Bene il rinnovo del Contratto del terziario
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel suo intervento all’Assemblea generale di Confcommercio, ha definito il commercio “pilastro del modello sociale europeo, motore decisivo e imprescindibile della nostra economia, oltre che elemento generativo della società moderna”. Il commercio, ha proseguito il Capo dello Stato “è veicolo di libertà, dà valore alla cose, è innovazione, circolazione di idee, accompagna la crescita delle persone, alimenta la società del benessere, è servizio alla coesione sociale, spinta allo sviluppo, palestra per l’integrazione, termometro dello stato di salute della società, palestra per la legalità”. Mattarella ha espresso parole di apprezzamento per “il progetto di Confcommercio per la legalità”, Legalità Ci Piace! “Le
presidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani. Dopo Mattarella è intervenuto il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.
luci dei negozi – ha detto il Capo dello Stato - sono preziose anche per la sicurezza, danno vita a centri storici e quartieri periferici, sono luoghi d’incontro e di amicizia” e dunque “la perdita di 110mila attività negli ultimi anni ha effetti che si riverberano sull’intera società”. È importante “la riflessione avviata da Confcommercio nel progetto Cities: sarebbe grave rassegnarsi al declino e bisogna evitare nei borghi lo spopolamento di persone e negozi perché la bellezza e la cultura italiane hanno bisogno di luoghi vivi, visto che danno un contributo sostanziale al ‘senso dell’Italia’”. Il Presidente della Repubblica ha infine giudicato positivamente il rinnovo del Contratto nazionale del terziario che “contiene prese di posizione coraggiose contro i contratti pirata: un contratto equilibrato dà diritti e modella la società in cui viviamo”.
Il terziario di mercato ha creato tra il 1995 ed il 2023, ha ricordato Sangalli “circa tre milioni e mezzo di nuovi posti di lavoro” ribadendo così la sua centralità “nel creare nuova occupazione e crescita diffusa”. Sul Contratto collettivo nazionale del terziario di recente rin-
novato, Sangalli ha sottolineato che si tratta di “un buon contratto”. Contratto che “risponde tanto alle attese del mondo del lavoro quanto alle esigenze delle imprese perché interpreta le trasformazioni profonde del nostro tempo ed è espres-
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sione concreta di responsabilità”. Quella responsabilità che servirebbe per “contrastare una volta per tutte, anche con interventi normativi, il dumping contrattuale, i contratti pirata” rafforzando così “il ruolo della contrattazione esercitata da chi realmente rappresenta il mondo del lavoro e il mondo delle imprese” affermandone in tal modo “la valenza erga omnes: è la risposta più efficace alla questione del salario minimo”. Il presidente di Confcommercio ha quindi lanciato un appello a “proseguire nella riduzione del cuneo fiscale sul costo del lavoro” e a “valorizzare la sinergia tra welfare pubblico e welfare contrattuale e aziendale” aggiungendo la necessità di “più formazione e di più lavoro, anche con la programmazione di adeguati flussi di immigrati”. Sangalli ha poi evidenziato come, nonostante la produttività stagnante e le condizioni della finanza pubblica, il nostro Paese abbia “recuperato, in termini economici, ciò che sembrava impossibile, cioè i nove punti di prodotto lordo persi nel solo 2020, andando persino oltre di quattro punti e mezzo rispetto ai livelli pre-pandemici”. Vi ha contribuito enormemente il turismo che “sta registrando performance straordinarie e che quest’anno
DAL MINISTRO DELLE IMPRESE E DEL MADE IN ITALY
ADOLFO URSO
I PROVVEDIMENTI “IN CANTIERE”
CHE RIGUARDANO
IL TERZIARIO -
L’Assemblea generale di Confcommercio si è chiusa con l’intervento del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso che ha definito il terziario di mercato “punta avanzata della performance economica del nostro Paese”. Una performance tale che “anche nel 2024 cresceremo di almeno l’1%, cresciamo più degli altri Paesi a partire dalla pandemia e cresce soprattutto l’occupazione, con il tasso di inflazione più basso della Ue”.
Urso ha informato la platea assembleare sui provvedimenti approvati e in via di approvazione da parte del Governo. Tra i primi, ha citato “la legge quadro sul Made in Italy”, mentre tra i secondi ha indicato “la legge annuale sulla concorrenza con misure importanti come quelle sui dehor” così da poter investire con regole certe. E poi “la prima legge annuale su pmi ed artigianato, asse portante del nostro modello produttivo e sociale: dobbiamo facilitarne l’azione sempre di più, a partite dal finanziamento di cui hanno bisogno per proseguire l’attività”. Presto in Consiglio dei ministri anche “la legge di riordino della rete di distribuzione del carburante” e il “Piano transizione Italia 5.0, che per la prima volta mette insieme transizione digitale ed efficientamento energetico e che riguarderà non sono le imprese industriali, ma anche quelle del terziario”.
farà ancora meglio”. D’altra parte proprio il turismo, insieme a ricettività e cultura, “dice molto della centralità delle nostre città e dei nostri territori”, ma “il ruolo economico e sociale del commercio, dei servizi di prossimità – ha rilevato Sangalli - si scontra sempre più con il preoccupante fenomeno delle chiusure delle attività nelle città, dai centri storici alle periferie. La desertificazione commerciale è una ferita per l’idea stessa di cittadinanza”. Come combatterla? “Va livellato il campo di gioco: stesso mercato, stesse regole, amministrative o fiscali
che siano” e bisogna adottare “politiche pubbliche che riconoscano appieno la funzione economica, sociale e di innovazione dei servizi di prossimità, nel contesto di un’agenda urbana italiana orientata allo sviluppo sostenibile”.
Parlando, poi, del “ruolo strategico delle infrastrutture, dei trasporti e della logistica” Sangalli ha evidenziato che “il futuro è nella doppia transizione, verde e digitale. La sostenibilità o è assieme ambientale, economica e sociale o non è”. Il presidente di Confcommercio ha anche ricordato il problema dell’accesso al credito “che resta per lo più irrisolto” e per il quale occorre “una riforma complessiva all’insegna dell’innovazione” ed affrontato la questione fiscale: se il percorso della riforma “deve necessariamente fare i conti con il sentiero stretto della finanza pubblica e con la disciplina di un rinnovato Patto europeo di stabilità e crescita”, vi sia un impegno europeo per una Global Minimum Tax che preveda “una giusta tassazione delle grandi multinazionali e delle grandi piattaforme digitali globali”.
AMilano, nella sede della Camera di Commercio a Palazzo Turati in via Meravigli, "Argentina: nuove opportunità nel settore energetico e della transizione produttiva": l’evento, organizzato da Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Promos Italia, ICE Agenzia, la Camera di Commercio Italiana in Argentina, ha fatto seguito alla recente missione diplomatica in Italia del presidente argentino, Javier Milei e del ministro degli Affari Esteri Diana Mondino. Ministro degli Esteri argentino presente ai lavori in Camera di Commercio (con la partecipazione di un centinaio di realtà imprenditoriali italiane) dove, fra gli altri, si è avuto l’intervento in videoconferenza del vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani, del presidente della Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi Carlo Sangalli, del
Il presidente della Camera di Commercio di Milano Monza
Brianza Lodi Carlo Sangalli con Diana Mondino, ministro argentino degli Affari Esteri (foto di Mattia Dognini)
presidente di Promos Italia, Giovanni Da Pozzo e del presidente della Camera di Commercio italiana in Argentina, Giorgio Alliata di Montereale.
“Intensificare l’interscambio commerciale tra Italia e Argentina significa rafforzare la crescita economica e sociale di questi due Paesi legati da un rapporto storico – ha dichiarato Sangalli - In particolare, il mercato argentino forte di importanti risorse naturali è di straordinario interesse per le nostre imprese soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo del settore energetico. Dal rilancio della collaborazione tra i nostri Paesi possono nascere, infatti, importanti sinergie per favorire un’economia sempre più solida, innovativa e sostenibile”.
Italia e Argentina L’evento in Camera di Commercio
Le relazioni economiche bilaterali tra Italia e Argentina sono solide grazie al grande numero (oltre 250) di imprese italiane che operano in Argentina, sia pmi, sia grandi gruppi industriali dei settori strategici. Nel 2023, l’interscambio è stato pari a circa 2,3 miliardi di euro, in diminuzione del 10,3% rispetto al 2022 e l’Italia è risultata il 6° fornitore e il 19° cliente dell’Argentina. Il saldo commerciale è risultato favorevole al nostro Paese per 362 milioni di euro. “L’evento che ha
visto riunito corpi intermedi, camere di commercio e associazioni – ha commentato Giovanni Da Pozzo, presidente di Promos Italia - è un segnale importante che testimonia l’impegno comune del Sistema Paese Italia nel sostenere il Made in Italy nel mondo e nell’accompagnare le imprese nel loro processo di internazionalizzazione”.
CONFCOMMERCIO MILANO LODI MONZA E BRIANZA, INTESA SANPAOLO, FEDERALBERGHI: “IL TUO FUTURO È LA NOSTRA IMPRESA.
TRANSIZIONE 5.0, IL NUOVO MOTORE
DI CRESCITA DEL PAESE” – A Palazzo Bovara, il Circolo del Commercio di Confcommercio Milano, si è tenuto il convegno “Il tuo futuro è la nostra impresa.
Transizione 5.0, il nuovo motore di crescita del Paese” promosso da Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza con Intesa Sanpaolo e Federalberghi. Sono intervenuti Paolo Foresi, direttore servizi tributari Confcommercio MiLoMB, Vittorio Carrara, direttore commerciale Retail Milano, Monza e Brianza Intesa Sanpaolo; Carla Sarius, direzione studi e ricerca Intesa Sanpaolo; Valentina Finamonti e Piercarlo Smith di Deloitte Consulting. Tra i temi affrontati, il piano Transizione 5.0 che, con 6,3 miliardi di euro, attraverso crediti di imposta, sostiene gli investimenti nella transizione green e nella digitalizzazione delle imprese (di qualunque dimensione e settore); il contesto di mercato e le prospettive future, le iniziative di Intesa Sanpaolo a supporto delle imprese. (FG)
Foto di Federico Giusti
In Confcommercio Milano l’evento con il videomessaggio del presidente del Consiglio
Giorgia Meloni e il confronto fra imprese e rappresentanti dei Paesi africani
In Confcommercio Milano il primo confronto fra imprenditori e rappresentanti degli Stati africani con l’evento “Piano Mattei, quali opportunità per Africa, Italia e imprese” con il videomessaggio di apertura del presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Centrale il tema della formazione anche per una nuova immigrazione: “Il Piano Mattei – ha affermato il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli – è certamente un progetto interessante perché affronta
Foto dell’evento di Federico Giusti
Il dato: mancano 27 mila lavoratori per ristorazione, ricettività, servizi turistici
in modo innovativo e paritario i nostri rapporti con l’Africa e, di conseguenza, anche il tema dell’immigrazione. In particolare si sviluppa e si incentiva l’aspetto della formazione e dell’istruzione sia in Italia sia nei Paesi africani d’origine”.
A Milano, ad esempio - per ristorazione, ricettività, servizi turistici - oltre il 45% dei lavoratori è di difficile reperibilità per le imprese. La stima, ha ricordato Sangalli, è di più di 27 mila lavoratori mancanti (elaborazione Ufficio Studi Confcommercio MiLoMB su dati Unioncamere Anpal).
“Formare giovani stranieri in questi campi – ha rilevato il presidente di Confcommercio –potrebbe contribuire a rendere più sostenibili i flussi migratori e più forte la nostra economia”. All’iniziativa, nella parte introduttiva (moderata dal direttore di Economy Sergio Luciano) sono intervenuti il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e l’assessore allo Sviluppo economico del Comune di Milano Alessia Cappello. Si sono avute le analisi di Fabrizio Saggio, consigliere diplomatico del presidente del Consiglio e coordinatore del Piano Mattei; Otto Bitjoka, presidente UCAI (Unione Comunità Africane d’Italia) e Riccardo Garosci, vicepresidente Confcommercio e componente della Cabina di regia della Presidenza del Consiglio per il Piano Mattei.
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luglio/agosto
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Sono stati presentati i dati dell’indagine SWG (illustrata dal vicepresidente SWG Maurizio Pessato) sul contesto dell’immigrazione, la conoscenza del Piano Mattei e la formazione professionale dei giovani africani. L’evento “Piano Mattei, quali opportunità per Africa, Italia e imprese” si è sviluppato con sessioni e approfondimenti (box sotto) coinvolgendo anche gli spazi di Palazzo Bovara, il Circolo del Commercio di Confcommercio Milano (dibattito nel pomeriggio moderato dalla vicedirettrice di Economy Marina Marinetti).
Le sessioni
Co-localizzazione e partenariati strategici italo-africani
• Fabrizio Lobasso, Vicedirettore Generale per il Sistema Paese del MAECI - Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
• Guido Guidesi, Assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia
• Henri Okemba, Ambasciatore della Repubblica del Congo
• David Doninotti, Direttore Aice – Associazione Italiana Commercio Estero Confcommercio
- Unioneinforma - luglio/agosto 2024
Giovani e il futuro: formazione professionale e autoimprenditorialità inclusiva
• Simonpaolo Buongiardino, Presidente Capac –Politecnico del Commercio e del Turismo e Vicepresidente Confcommercio MiLoMB
• Andrea Colzani, Presidente Formaterziario, incaricato alla formazione Confcommercio
• Simona Tironi, Assessore all’Istruzione, Formazione, Lavoro Regione Lombardia
• Frank Cinque, General Manager Fondazione E4Impact
• Virgile Akiapo, Ministro consigliere Ambasciata della Costa d’Avorio
• Michele Giannone, Docente Unitelma Sapienza Mobilità globale, diaspora africana e immigrazione qualificata in Italia
• Otto Bitjoka, Presidente UCAI - Unione Comunità Africane d’Italia 4
L’opinione
pubblica sugli africani
in Italia
e
il Piano Mattei per l’Africa L’indagine SWG
Perché l’emigrazionePer il 51% degli intervistati (risposta multipla) gli immigrati lasciano il proprio
Paese principalmente per cercare una vita migliore. In particolare: fuggire dalle guerre (27%); per sfuggire a persecuzioni politiche, tribali o altro (24%); aiutare, con i guadagni del lavoro, i familiari lontani (22%); perché il loro Paese non offre alcuna possibilità di lavoro (20%).
L’integrazione dei figli di immigrati - Il 69% degli intervistati ritiene che per i figli degli immigrati sarà complessivamente più agevole vivere in Italia rispetto a quanto non lo sia per i genitori (molto più facile 9%, abbastanza più facile 60%).
Immigrati in Italia: le conseguenze – La presenza degli immigrati è utile per aiutare a coprire necessità di forza lavoro, contribuire alla fiscalità generale, ridurre il problema della denatalità? Il 46% degli intervistati si dice d’accordo (12% molto d’accordo, 34% abbastanza d’accordo); il 42% si dice in disaccordo (poco 24% o per niente d’accordo 18%).
Italia–Africa: i dati
Il valore dell’interscambio commerciale Italia – Africa
Negli ultimi anni scarso ascolto dei Paesi africani da parte dell’Italia e soprattutto dell’UE - Il 69% degli intervistati pensa che la voce dei Paesi africani negli ultimi anni sia stata poco o per niente considerata dall’Italia; il 74% pensa che sia stata poco o per niente considerata dall’Unione Europea.
La formazione - Secondo il 54% degli intervistati l’organizzazione di percorsi di formazione professionale per gli immigrati può essere utile per una migliore gestione del fenomeno migratorio (utile in una certa misura per il 37%, utile in misura elevata per il 17%). Utile solo per casi limitati per il 18%.
Percorsi di formazione professionale in Italia o nei Paesi Africani - La proposta di un piano di formazione professionale per gli immigrati in Italia (persone che, una volta formate, tornerebbero nei loro Paesi di origine) è ritenuta valida dal 50% degli intervistati (fattibile dal 39%). La proposta di piani di formazione professionale nei Paesi africani, per un successivo avviamento al lavoro in Italia, è ritenuta valida dal 51% degli intervistati (fattibile dal 37%).
Le potenzialità del mercato africano – Il 50% degli intervistati reputa che l’Africa possa essere un mercato interessante (abbastanza 38%, molto 12%) per le esportazioni italiane
Quanto si conosce il Piano Mattei per l’Africa – Il 24% degli intervistati dichiara di conoscere il Piano Mattei. Di questi, il 5% ne ha sentito parlare ed ha approfondito il tema, il 19% ne ha sentito parlare. Il 35% degli intervistati ne ha sentito parlare solo in termini generali.
L’interscambio commerciale tra l’Italia e l’Africa (dato 2023) ha raggiunto il valore di 59,4 miliardi di euro, in calo del 14,6% rispetto al 2022 (fonte SACE su dati Istat) in particolare per una maggiore diversificazione nell’approvvigionamento di risorse energetiche acquistate dai Paesi africani (dopo il boom l’anno precedente per l’avvio della guerra in Ucraina) e per un calo dei prezzi.
L’export e l’import italiano verso l’Africa
L’export italiano verso l’Africa è stato di 20,4 miliardi di euro (dato 2023: -4,1% rispetto al 2022) l’import di 39 miliardi di euro (era di 48,2 miliardi l’anno precedente). L’export italiano verso l’Africa vede la prevalenza del settore dei macchinari: 4,6 miliardi di euro. I primi cinque Paesi di destinazione dell’export italiano sono: Tunisia, Egitto, Algeria, Marocco, Sud Africa. L’import italiano dai Paesi africani è rappresentato per più di due terzi da risorse energetiche.
In particolare, i primi cinque Paesi da cui l’Italia importa sono: Algeria, Libia, Tunisia, Egitto, Sud Africa.
Rinnovato il Contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti dei settori dei pubblici esercizi, della ristorazione collettiva e commerciale e del turismo. L’intesa è stata raggiunta tra FIPEConfcommercio, la Federazione italiana pubblici esercizi, e le Organizzazioni Sindacali. Il contratto è stato sottoscritto, oltre che da FIPE-Confcommercio, anche da Legacoop Produzioni e Servizi, Confcooperative Lavoro e Servizi e Agci-Servizi.
Interessa oltre 300mila imprese e si applica a più di 1 milione di lavoratori. Aumento di 200 euro a regime
state rafforzate, inoltre, le normative in materia di diritti individuali delle lavoratrici e dei lavoratori, come le misure di contrasto alle violenze e alle molestie nei luoghi di lavoro e i congedi per le donne vittime di violenza. “Una contrattazione lunga, ma equilibrata… che ci ha portato ad ottenere un eccellente risultato per l’intero comparto con un aumento salariale doppio rispetto al precedente rinnovo del 2018” ha commentato Cristian Biasoni, vicepresidente FIPE-Confcommercio con delega al lavoro e presidente Aigrim, l’Associazione delle imprese di grande ristorazione multilocalizzate. “Abbiamo così dimostrato un grande senso di responsabilità verso le persone che operano nel settore".
"L’Italia – ha ricordato Biasoni - è il secondo mercato della ristorazione in Europa con un valore annuo di oltre 100 miliardi di euro, un distretto strategico per il Paese, perché inserito nella filiera
Pubblici esercizi, ristorazione, turismo Rinnovato il Contratto collettivo nazionale di lavoro Accordo tra
Il Ccnl (che era scaduto il 31 dicembre 2021) interessa oltre 300mila imprese e si applica a più di 1 milione di lavoratori. Tra le principali novità – spiega FIPE-Confcommercio - l’aumento in busta paga di 200 euro a regime, il rafforzamento dell’assistenza sanitaria integrativa e una durata di tre anni e mezzo, con scadenza il 31 dicembre del 2027. “Il rinnovo di questo Ccnl, che rappresenta il terzo contratto di lavoro più applicato nel nostro Paese dopo quello del Terziario e del settore metalmeccanico, rappresenta un risultato importante" ha dichiarato Lino Stoppani, presidente FIPE-Confcommercio. “Il Contratto di lavoro – ha proseguito - costituisce un presidio di legalità per operare in un mercato con regole chiare, migliorare la qualità dei servizi resi alla collettività e dare maggiori tutele ai lavoratori. Dopo aver subito lo shock del post pandemia il settore si sta riprendendo e questo è un segnale importante per contribuire a rafforzare l’attrattività di un ambito produttivo che, con oltre 54 miliardi di euro di valore aggiunto, costituisce uno dei settori strategici e di punta del Made in Italy”.
agroalimentare e turistica che vale circa il 13% del Pil nazionale. Con questo contratto le imprese, oltre a ridare vigore ad un settore che è fiore all’occhiello del nostro Paese, si impegnano a riversare nel tessuto economico italiano oltre 5 miliardi di euro nei prossimi tre anni e mezzo”.
Ccnl sottoscritto anche da Legacoop Produzioni e Servizi, Confcooperative Lavoro e Servizi e Agci-Servizi
Le Parti hanno previsto una significativa revisione della classificazione e dell’inquadramento del personale (fermi dagli anni Novanta) per renderli più rispondenti alle mutate esigenze del mercato e alle nuove tipologie di offerta. Sono
“Oltre alle principali novità, come l’aumento di 200 euro in busta paga, il rafforzamento dell’assistenza sanitaria integrativa e la revisione dell’inquadramento del personale, il rinnovato contratto coinvolge, per la prima volta nella storia, i comparti del banqueting e del catering, riconoscendo le specificità del settore e rafforzando la sua complessa ma unica identità” ha dichiarato Paolo Capurro, presidente ANBC-FIPE, che ha partecipato alle negoziazioni insieme alla delegazione FIPE-Confcommercio per rappresentare le aziende del banqueting.
Lino Stoppani, presidente FIPE-Confcommercio
Seconda edizione dell'Osservatorio
Terziario e Lavoro realizzato dall'Ufficio Studi Confcommercio:
La seconda edizione dell'Osservatorio Terziario e Lavoro realizzato dall'Ufficio Studi della Confederazione
Confcommercio: l'occupazione cresce grazie al terziario
“Nel nostro Paese l’occupazione – ha commentato il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli - cresce grazie al terziario di mercato, cioè commercio, turismo, servizi, trasporti. Settori che, complessivamente, garantiscono oltre il 50% del totale degli occupati.Tuttavia mancano 170mila lavoratori, soprattutto nel comparto turistico, per carenza di competenze specifiche. Servono più politiche attive, più formazione per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro".
Servizi pubblici efficienti per aiutare il turismo
I"Tra giugno 2019 e giugno 2023 si registrano 2,6 milioni di lavoratori in più: il 77,9% appartiene al terziario di mercato, pari a 2 milioni. La crescita si compone per l'87% di lavoratori dipendenti e per il 13% di lavoratori indipendenti; il 98,5% e il 75% rispettivamente degli indipendenti e dei dipendenti appartiene al terziario di mercato" ha rilevato il direttore dell'Ufficio Studi Confcommercio
Mariano Bella.
Dai dati dell’Osservatorio viene evidenziato inoltre il ruolo della partecipazione femminile: “l'incremento della partecipazione delle donne al mondo del lavoro costituisce la principale, se non l'unica, possibilità di crescita dell'Italia nel prossimo decennio".
Il presidente Carlo Sangalli: mancano 170mila lavoratori, facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro Il punto
Infine, la stima sulla crescita del Pil italiano che, nel 2024, secondo l'Ufficio Studi Confcommercio, potrebbe superare l'1%.
dati sull’aumento degli occupati in Italia sono in stabile crescita, il tasso di occupazione supera il 62%, sfiorando i 24 milioni e raggiungendo un record storico.
A fare la differenza in primis è il terziario e prioritariamente commercio e servizi ricettivi, attività enogastronomiche e servizi annessi.
In Lombardia si è superato il 70% di occupazione stabile. I dati della Lombardia sono fortemente sostenuti da quelli di Milano superiori di parecchi punti. La forza trainante del turismo, in ragione delle prenotazioni, dovrebbe avere un incremento dei flussi turistici in Italia e sicuramente a Milano e in Lombardia per laghi e monti: si dovrebbe superare ogni precedente di arrivi e sfiorare un’ulteriore una sostanziosa percentuale. A fare la differenza in positivo saranno i turisti stranieri: per Milano dovrebbero superare ampiamente il 60%.
A favorire questo boom, fondamentale per il nostro Pil, è una programmazione che funziona da leva di crescita qualitativa dell’intero comparto. Un insieme di operatori dei sistemi turistici territoriali per elaborare proposte concrete in alcune aree chiave, tra cui sostenibilità ambientale, innovazione, formazione, promozione internazionale e
assetto istituzionale. Una piattaforma di misure, azioni e suggerimenti per favorire uno sviluppo turistico sostenibile e di qualità, a cominciare dai turisti statunitensi la cui capacità e propensione alla spesa è quasi doppia di quella italiana e superiore di 1/3-1/4 a quella europea.
Il rischio delle inefficienze dei servizi pubblici - trasporti e sicurezza in primis - dovrebbe imporre al sistema pubblico in tutti i suoi livelli, nazionali e locali, di apportare correzioni e miglioramenti che suppliscano alle carenze citate. I privati stanno facendo ampiamente la loro parte. I loro miglioramenti - già effettuati e in corso - hanno ancora possibilità di crescita, ma sono le carenze dei servizi pubblici che necessitano, senza se e senza ma, di una corposa svolta.
Bruno Villois direttore Dipartimento alta formazione Confcommercio
Bruno Villois
In Confcommercio Milano affollato evento di Assofranchising con i dati e le tendenze che emergono dal Rapporto Assofranchising Italia 2024 realizzato da Nomisma.
Da una parte crescono i punti vendita e gli addetti coinvolti, dall’altra diminuiscono le insegne attive. In generale, il comparto del franchising conferma un’accelerazione del business e consolida il suo trend di crescita con un giro d’affari che sfiora i 34 miliardi di euro con un aumento del 9,9% (rispetto al 2022). Il franchising in Italia vale l’1,8% del Pil.
Nel 2023 è cresciuto il numero di punti vendita in franchising con un’accelerazione superiore rispetto al trend registrato in passato (+7,6% vs 2,2%). E cresce il numero complessivo di punti vendita: 65.806 unità (+4.664 rispetto al 2022). In aumento anche il numero degli addetti:
287.767 (+34.919 unità). Gli elementi che hanno caratterizzato la crescita sono riconducibili in particolare agli investimenti attuati per coinvolgere nuovi franchisee, in particolare da parte dei grandi brand, e alla creazione di nuove insegne. Considerando le insegne operative, nonostante l’inserimento di nuovi player – rileva
Assofranchising - continua il trend discendente che si era accentuato nel 2022. Nel 2023 sono 25 le insegne venute a mancare. Per il 2024 le previsioni sul fatturato complessivo del comparto sono viste in crescita, nell’ordine del +4,3%, con alcuni settori merceologici dove si prevede un aumento a doppia cifra (+10,3% cura e benessere della persona).
L’Intelligenza artificiale a supporto dei franchisor Il Rapporto Assofranchising Italia 2024 dedica una sezione di approfondimento alle tecnologie impiegate dal comparto con particolare riferimento all’Intelligenza artificiale. Soltanto il 19% degli intervistati dichiara di utilizzarla nei
Alberto Cogliati, presidente di Assofranchising (nella foto in basso nell'altra pagina Cogliati è con Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza)
processi aziendali, mentre il 27% la impiega sporadicamente. La necessità di innovare e di creare un vantaggio competitivo è il fattore chiave che ha spinto le aziende ad utilizzarla la prima volta. Comunicazione, marketing e CRM sono invece gli ambiti dove l’AI viene utilizzata più frequentemente (84%), seguite dalla sicurezza informatica (34%), dalla produzione (33%) e dalla logistica (23%).
La mancanza di competenze ed expertise all’interno delle aziende è la prima causa che disincentiva l’utilizzo dell’Intelligenza artificiale, anche se nel 2028 si prevede che sarà utilizzata da 1 azienda su 2 perché considerata una leva strategica per l’aumento dell’efficienza operativa, nell’automazione dei compiti ripetitivi e nella personalizzazione dei servizi e dei prodotti.
ALBERTO COGLIATI, PRESIDENTE ASSOFRANCHISING
- “Il franchising si conferma nuovamente un comparto capace di rendere competitivo il Paese generando risorse e occupazione. Ma non solo: dall’indagine emerge chiaramente la volontà di questo settore di guardare al futuro scommettendo su tutte e tre le sfide ESG, e su una capacità gestionale innovativa dove l’Intelligenza artificiale può fare la differenza nel facilitare i processi e le operazioni. Ritengo, però, che l’intelligenza umana e la capacità di creare relazioni tra le reti e con i clienti rimarranno sempre il carattere distintivo di ogni brand che opera in franchising” spiega Alberto Cogliati, presidente di Assofranchising.
Il fattore ESG
L’attenzione da parte delle aziende che operano in franchising sui tre pilastri ESG (impegno sociale, ambientale e buone pratiche di governance) risulta dal Rapporto abbastanza omogenea. Tuttavia, anche se nelle imprese l’ambito ESG è presidiato, nel 76% dei casi manca un referente. Presidiare i temi ESG è fondamentale per le aziende, per comunicare apertamente il proprio impatto su ambiente, società ed economia (63%), ma anche per aumentare la competitività (43%). La sostenibilità e l’impegno sociale sono gli ambiti dove la cultura aziendale si è più radicata, con l’87% delle imprese che ha realizzato almeno un’azione per ridurre il proprio impatto ambientale e l’86% che ha adottato almeno una procedura o policy relativa ai temi sociali.
ROBERTA GABRIELLI (NOMISMA) - “I brand noti nella mente dei consumatori hanno saputo trasformare i propri investimenti in nuovi punti di vendita in franchising, parallelamente nascono nuove insegne che si affacciano al mercato trasversalmente ai settori. In un mercato concorrenziale, la miopia nei confronti del cliente può portare a conseguenze indesiderate; che si tratti di nuovi brand o storici, il successo risiede in un’attenta analisi del valore per il mercato e nella costruzione di una proposizione di offerta e di servizio capace di mettere il consumatore al centro” afferma Roberta Gabrielli, Head of Marketing, Business Processes and Communication di Nomisma.
RICERCA ASSOFERMET E CREDITSAFE SUL SETTORE FERRAMENTA: 17 MILIARDI DI FATTURATO: +34,6% FRA 2019 E 2022. PIÙ DI 72 MILA DIPENDENTI - Il fatturato delle imprese del settore ferramenta, fai-da-te e bricolage è cresciuto del 34,6% fra il 2019 e il 2022, arrivando complessivamente a 16,9 miliardi. È solo uno dei dati pubblicati nella nuova ricerca di Assofermet e Creditsafe, che fotografa un comparto in salute. Il numero di dipendenti supera quota 72 mila: è aumentato. È cambiata anche la fisionomia delle imprese, con un numero maggiore di dipendenti medi per azienda e una crescita del numero di società di capitali, 6.303 in tutta la Penisola. Complessivamente le aziende del settore, secondo i codici Ateco analizzati, sono 19.396: 4.420 imprese grossiste e 14.976 dettaglianti.
Per gli indicatori economici, in particolare, sono stati ap-
profonditi i bilanci di tutte le 4.000 aziende del settore che mettono a disposizione i loro dati. Il fatturato complessivo è passato da 12,57 miliardi nell’ultimo anno prima del Covid a 16,9 miliardi nel 2022 (i dati del 2023 non sono ancora disponibili). Il margine operativo lordo è aumentato grandemente: in media dell’82,1%: da 876 milioni nel 2019 a 1,5 miliardi nel 2022.
In questo contesto, gioca un ruolo fondamentale l’aumento degli investimenti: si arriva a 2,3 miliardi di investimenti in immobilizzazioni materiali (+18%) e a 281 milioni per impianti e macchinari (+52,3%).
Le varie crisi internazionali che si sono succedute negli ultimi anni hanno portato anche per le ferramenta un aumento dei listini. Il costo della produzione è aumentato complessivamente del 30,7%, passando da 12,30 miliardi nel 2019 a 16 miliardi tre anni più tardi. (SM)
Roberta Gabrielli, Head of Marketing, Business Processes and Communication di Nomisma
Organizzata da Aice
(Associazione italiana commercio estero) con Trade Events. Cresce del 30% la superficie netta espositiva
Aggiornamenti e novità per la quarta edizione di “Go International”, la Fiera dei servizi per l’export in programma a Milano il 25 e 26 settembre: dopo l’ottimo esito dello scorso anno Go International torna negli spazi dell’Allianz MiCo Fiera Milano Congressi. Go International è organizzata da Aice, l’Associazione italiana commercio estero (Confcommercio) che rappresenta le imprese con attività di import e di export, e da Trade Events, società specializzata nell’organizzazione di eventi fieristici e di partecipazioni di aziende italiane a fiere internazionali.
economica internazionale è elemento di criticità per molte imprese. La collaborazione e la condivisione di esperienze hanno reso l'evento un successo, aprendo la strada alla crescita internazionale delle pmi.
Oltre alle istituzioni nazionali dedicate alla promozione del Made in Italy (ICE Agenzia, Sace, Simest,
Al MiCo Fiera Milano Congressi il 25 e 26 settembre torna Go International la fiera dei servizi per l’export
ADM) il 25 e 26 settembre a Go International saranno presenti all’Allianz MiCo Fiera Milano Congressi, in qualità di
A “Go International” quest’anno ci saranno più di 150 espositori ed è previsto un ricco programma di conferenze (oltre 30) dedicate alla presentazione di servizi e strumenti utili per accedere ai mercati internazionali.
“Go International” è la piattaforma dove trovare le soluzioni necessarie per accedere a nuove opportunità globali, in un periodo storico dove l’instabilità geo-
Riccardo Garosci, presidente Aice: l’instabilità a livello globale che stiamo vivendo rende più complesso operare sui mercati esteri. Da "Go International" un aiuto alle imprese con le soluzioni migliori ed i servizi più professionali e affidabili per affrontare i mercati esteri con fiducia e meno rischi
Alcune foto di repertorio da Go International 2023 (di Federico Giusti)
RICCARDO GAROSCI, PRESIDENTE AICE: DA GO INTERNATIONAL LE SOLUZIONI MIGLIORI ED I SERVIZI PIÙ PROFESSIONALI E AFFIDABILI PER AFFRONTARE I MERCATI ESTERI CON PIU’ FIDUCIA E MENO RISCHI“L’export rappresenta quasi il 40% del Pil italiano – afferma Riccardo Garosci, presidente di Aice e vicepresidente Confcommercio (e Confcommercio MiLoMB) per l’internazionalizzazione - ma l’instabilità a livello globale che stiamo vivendo rende più complesso operare sui mercati esteri. Le opportunità offerte dai mercati internazionali devono essere colte dalle imprese con un approccio strategico e ragionato al fine di evitare sprechi di risorse”. “E Go International, la fiera dei servizi per l’export - prosegue Garosci - offrirà alle imprese le soluzioni migliori ed i servizi più professionali e affidabili per affrontare i mercati esteri con più fiducia e meno rischi”.
I DATI: TREND INCERTO PER L’EXPORT. DIVERSIFICARE LE AREE DI MERCATO PER INCREMENTARE I FLUSSI - Nel 2023 l’Italia, pur registrando un avanzo commerciale pari a 34,5 miliardi di euro (nel 2022 la bilancia commerciale era risultata negativa soprattutto a causa della spinta inflazionistica sui prezzi di energia e materie prime), ha avuto una performance nell’export sostanzialmente in linea con l’anno precedente. Lo scorso anno l’Italia ha esportato beni per 626,2 miliardi di euro con una crescita dell’1.3% (dati Istat) ed un +5.3% in valore, ma con un -5.1% in volume: a conferma che la quantità di beni esportati è diminuita. E in questo 2024 sembra proseguire il trend incerto: Istat stima una riduzione dell’export, nel primo trimestre, dell’1,1%. Se si considera il mese di marzo, la flessione dell’export su base annua è dell’8,9% in termini monetari e del 10,3% in volume, con la contrazione più significativa nei mercati dell’Ue (-12,3%). I settori più penalizzati sono stati la metallurgia (-19,3%), macchinari e apparecchi (-10,3%), prodotti chimici (-12,5%) cioè i settori tradizionalmente tra i più performanti del sistema economico italiano.
In particolare, è calato l’export verso la Germania, da sempre primo partner per l’Italia. Occorre, pertanto, operare per incrementare i flussi di export verso altre aree europee sensibili alle offerte italiane di prodotti e servizi e dove il Governo sta concentrando impegni e iniziative utili, quali i Balcani, il Regno Unito e l’Europa centro orientale, dove migliorano i rapporti con molti Paesi. Non a caso Aice ha aperto da aprile in Polonia il proprio primo ufficio di rappresentanza a Varsavia (vedi Unioneinforma di maggio a pag. 29 n.d.r.) che avrà un ruolo nevralgico per le attività di ricostruzione della confinante Ucraina. In parallelo sarà importante concentrarsi per migliorare le vendite verso i mercati extra UE più promettenti - India, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Vietnam, Thailandia - che offrono segnali interessanti per il Made in Italy, e migliorare la bilancia commerciale con la Cina (oggi negativa per l’Italia per 15 mld di euro). I dati dell’export extra Ue di aprile confermano questo orientamento con un incremento congiunturale del 3,4%.
Riccardo Garosci, presidente Aice (Associazione italiana commercio estero) e vicepresidente Confcommercio (e Confcommercio MiLoMB) per l’internazionalizzazione
NICOLÒ COSTANZO, AD DI TRADE EVENTS: PER GO INTERNATIONAL 2024 CRESCITA DELLA SUPERFICIE NETTA ESPOSITIVA DI CIRCA IL 30% - “Go International – sottolinea Nicolò Costanzo, amministratore delegato di Trade Events - è il più importante momento di incontro a livello nazionale per la community dell’export. L’edizione 2024 di Go International vedrà una crescita della superficie netta espositiva di circa il 30%.
Da qui la necessità di un approccio ai mercati esteri più selettivo che si basi sulla diversificazione dei mercati di sbocco e di approvvigionamento, sulla regionalizzazione degli scambi, su una più attenta gestione delle catene globali del valore e su un sempre migliore collegamento con trasporti e logistica italiani.
espositori: istituti bancari, temporary export manager, operatori della logistica internazionale, spedizionieri, società di certificazione di conformità, assicurazioni crediti export, studi legali internazionali, consulenti export, piattaforme per
Più dell’80% degli Espositori 2023 ha riconfermato la presenza anche per il 2024, a riprova dell’importanza di Go International, con una partecipazione tramite uno stand espositivo per incontrare clienti nuovi, già esistenti o per creare network e collaborazioni con i colleghi. Inoltre, quest’anno saranno 6 le sale adibite a conferenze e workshop”.
e-commerce internazionale, agenzie di promozione di Paesi esteri, Camere di commercio italiane all’estero e molto altro.
Corso ITS tecnico di orologeria: al via dopo l’estate
Si rinnova la partnership tra Assorologi e Capac sotto le insegne dell’ITS Academy Innovaprofessioni
Si rinnova la collaborazione tra Assorologi, l’Associazione nazionale dei produttori e distributori di orologeria, e Capac, il Politecnico del Commercio e del Turismo –ente formativo di riferimento del sistema Confcommercio milanese e lombardo – che da quarant’anni animano la Scuola di Orologeria di viale Murillo 17 a Milano. Dal prossimo anno formativo 2024/2025, l’attuale corso di formazione per orologiaio riparatore evolve in un vero e proprio corso ITS (Istruzione Tecnologica Superiore) di alta formazione post diploma, nell’ambito delle attività di ITS Academy Innovaprofessioni.
Grazie ai finanziamenti del PNRR accordati dal Ministero dell’Istruzione e del Merito per il prossimo biennio, per la prima volta nella storia il corso sarà finanziato al 100% e quindi gratuito per i partecipanti.
Il nuovo percorso ITS di Tecnico di Orologeria avrà una durata di 1.800 ore in due anni, suddivise tra lezioni teoriche (tecniche di riparazione, informatica applicata, marketing e comunicazione, lingue inglese e francese di settore, sicurezza sul lavoro), pratica laboratoriale, didattica innovativa (ministage aziendali, testimonianze di tecnici e manager del settore) e tirocinio curriculare in azienda.
Al superamento dell’esame finale, i corsisti conseguiranno un diploma ITS di 5° livello valido e riconosciuto in tutti gli Stati dell’Unione Europea.
chiuso di 20 iscritti in possesso del diploma di maturità o di un diploma professionale
Al termine del percorso biennale diploma ITS riconosciuto in tutta l’Unione Europea
All’approntamento del nuovo corso ITS di Tecnico di Orologeria ha lavorato negli scorsi mesi un gruppo di lavoro costituito da ITS Academy Innovaprofessioni, Capac, Assorologi e importanti brand del settore (Richemont, Swatch, Rolex, Citizen).
L’obiettivo: formare giovani tecnici con competenze tecniche e professionali in linea con le evoluzioni del mercato dell’orologeria. Il corso – con la nuova formula ITS – partirà tra settembre e ottobre con una classe a numero
Gratuito per i partecipanti grazie ai fondi del PNRR
integrato da una certificazione IFTS. Le ultime selezioni si svolgono in questi giorni (8, 9 e 10 luglio).
I commenti
“L’evoluzione della Scuola di Orologeria del Capac in un corso con ITS Academy Innovaprofessioni è un’iniziativa certamente importante che accresce ulteriormente il livello qualitativo di un’offerta formativa già di eccellenza – ha rilevato Marcello Borsetti, presidente di Assorologi – e rafforza la partnership fra i brand del settore e il polo formativo di viale Murillo. Grazie, inoltre, alle risorse pubbliche del PNRR, sarà più facile per i giovani allievi costruirsi un futuro professionale altamente qualificante con ottime prospettive occupazionali”.
“Salutiamo con soddisfazione la conclusione di un iter che consente, senza soluzione di continuità, la prosecuzione del corso biennale di orologeria da Capac a ITS Academy Innovaprofessioni – ha affermato Simonpaolo Buongiardino, presidente di Capac e ITS Academy Innovaprofessioniaffrancando i giovani che vogliono intraprendere quest’attività professionale, dal sostenere i costi delle rette. Ciò darà ulteriore impulso ed attrattività a questa formazione fortemente specialistica”.
Simonpaolo Buongiardino, presidente di Capac e ITS Academy Innovaprofessioni
Marcello Borsetti, presidente di Assorologi
Milano, nuovo Padiglione Ortomercato
Il presidente dei dettaglianti ortofrutticoli
Gianfranco Gentile: occasione di rilancio
Sulla recente inaugurazione, a Milano, con SogeMI
Spa, della nuova struttura dell’Ortomercato (vedi Unione Informa di giugno a pag. 22 n.d.r.) intervistiamo Gianfranco Gentile, presidente dell’Associazione dettaglianti ortofrutticoli (Filiera agroalimentare Confcommercio Milano).
Presidente Gentile, il 14 maggio è stato inaugurato il nuovo Padiglione Ortofrutta: cosa pensa di questa struttura?
“Sono assolutamente convinto che l’Ortomercato – mi piace ancora chiamarlo così - avesse bisogno di un rilancio e, volente o nolente, questo lo è. Per la prima volta, dalle parole si è passati ai fatti. E questo è un bene, non solo per la nostra città, ma anche per tutto l’indotto commerciale del sistema agroalimentare”.
Quindi, presidente Gentile, la categoria che rappresenta – quella del dettaglio ortofrutticolo – ha colto di buon grado questo nuovo inizio.
“Non senza rilevare qualche criticità. Logistica e ampiezza degli spazi sono due temi su cui sarà necessario confrontarsi. Dico confrontarsi, e non denigrare o rimandare le tematiche al mittente, come problemi insormontabili. La base di partenza, infatti, ci proietta verso il futuro della nostra professione. Per questo penso che lo sforzo fatto dal Comune di Milano, da SogeMi, vada considerato in termini assolutamente positivi”.
Un’ultima domanda presidente Gentile: avrebbe mai pensato di vedere realizzato il nuovo Mercato Ortofrutticolo, dopo i tanti tentativi falliti, in questi 60 anni?
“Assolutamente sì. Noi commercianti siamo abituati alle sfide ed anche a saper aspettare, quando serve. Non abbiamo avuto paura di affrontare il terribile periodo del Covid. Siamo assolutamente convinti che questo nuovo Padiglione del Mercato Ortofrutticolo ed il successivo che si realizzerà, saranno motivo di sviluppo imprenditoriale, anche per noi stessi. Migliorare la qualità degli acquisti significa migliorare la qualità nei nostri negozi”.
Presidente Gentile, come intendete affrontare, in termini concreti, queste criticità, anche alla luce di un altro Padiglione da aprire?
“Con il dialogo costruttivo. Senza preconcetti sulle novità introdotte, ma con la volontà certa e condivisa, di appianare gli ostacoli. Tutte le novità, generalmente, spaventano o vengono colte con diffidenza. Il dialogo ed il confronto permettono però di trasformarle in opportunità. Ed è quello che, noi dettaglianti ortofrutticoli, vogliamo fare”.
“Non senza rilevare qualche criticità. Logistica e ampiezza degli spazi sono due temi su cui sarà necessario confrontarsi”, ma con “il dialogo costruttivo”
Gianfranco Gentile, presidente Associazione dettaglianti ortofrutticoli milanesi
Umberto Bellini è stato rieletto per acclamazione presidente di Asseprim, la Federazione dei servizi professionali alle imprese, insieme al nuovo Consiglio direttivo. L’assemblea di Asseprim si è tenuta in Confcommercio Milano.
In Confcommercio Milano l’assemblea ha rinnovato le cariche sociali
“La nostra Federazione sta crescendo di anno in anno, ma soprattutto sta diventando sempre più luogo riconosciuto di dialogo, di confronto e crescita professionale” ha dichiarato il presidente di Asseprim Umberto Bellini. “Numerose sfide – ha sottolineato Bellini - attendono il nostro comparto: dall’importanza di un dialogo sempre più stretto con l’Europa in particolare su Digital Service Act e AI Act, al tema del mercato del lavoro con le criticità legate alla ricerca di personale qualificato. E ancora: le sfide per l’imprenditoria giovanile e femminile per la parità di genere e per il raggiungimento di una sostenibilità graduale e proporzionale, con un vero rilancio del settore delle imprese culturali e creative”.
Servizi professionali alle imprese Asseprim: Umberto Bellini rieletto presidente
“Lavoreremo su questi temi, e su quelli che verranno –ha concluso Bellini - con rinnovata energia ed impegno. Continueremo, come sempre, nel nostro stretto dialogo con tutti gli associati per definire i contenuti delle nostre iniziative e recepire stimoli per nuove attività”.
Il nuovo Consiglio direttivo Asseprim
SETTORE FINANZIARIO ASSICURATIVO
Fabrizio Piercarlo Bonelli, Partner Studio Gft & Partners
Marco Boretti, Vice Direttore Generale Aon Spa
Fabio Brigada, Presidente CDA Simpla Res Srl
Francesco Saverio Losito, Titolare Losito & Partners
4.000 agenti e rappresentanti di commercio in meno ogni anno e 18.000 prossimi alla pensione. Così le aziende perdono presidi e opportunità di fatturato
L’alert di Agenti FNAARC alle case mandanti: con meno agenti reti commerciali a rischio
Agenti e rappresentanti di commercio Enasarco: cala il loro numero e cresce l’età (52 anni in media). Un problema anche per le imprese che si avvalgono del loro operato. L’alert è stato lanciato da Agenti FNAARC. “Noi agenti siamo il motore delle pmi e facciamo la differenza nelle reti commerciali delle grandi aziende, intermediando il 70% del Pil del nostro Paese – ha spiegato il presidente di Agenti FNAARC Alberto Petranzan - Molte piccole e medie imprese, che rappresentano la spina dorsale della nostra economia, si sono sviluppate e continuano a vendere i propri prodotti e servizi grazie alla figura professionale dell’agente di commercio che, gestendo in prevalenza più mandati contemporaneamente, riesce a sostenere i costi della propria attività garantendo una presenza commerciale sul mercato anche a chi non potrebbe permettersela”.
209.000 - 18.000 prossimi alla pensione - a fronte di 57.000 aziende preponenti che si avvalgono degli agenti. Per il 74% gli agenti sono plurimandatari, per il 26% monomandatari. Le donne agenti di commercio sono il 15%.
“Molte case mandanti – rileva Petranzan - trascurano i reali costi dell’attività dell’agente non comprendendo che un agente correttamente inquadrato può concentrarsi serenamente sul business. Rappresentando perciò nel tempo, per la casa mandante, un sicuro investimento”.
Il presidente Agenti FNAARC Alberto Petranzan: apriamo un tavolo di confronto. Con le imprese alleati anche nel favorire il ricambio generazionale della nostra categoria
La retribuzione provvigionale, inoltre, motiva costantemente gli agenti spingendoli a superare sempre nuovi obiettivi di vendita. Oltre a ciò, gli agenti rappresentano, nell’era delle vendite online, un presidio importante del mercato anche come preziosa barriera alla concorrenza delle aziende estere.
Negli ultimi anni, però, il numero di agenti e rappresentanti di commercio è diminuito di 4.000 unità all’anno: ora sono
Il calo costante degli agenti e rappresentanti di commercio ha portato inoltre tante aziende a non presidiare in modo efficace i territori di interesse e, in molti casi, a perdere un portafoglio clienti fidelizzato all’agente che è andato in pensione, senza il trasferimento ad un agente giovane delle competenze e dell’esperienza acquisite sul campo. Passaggio di competenze ancora più difficile per un agente plurimandatario.
“Così come gli agenti di commercio supportano quotidianamente le aziende nell'affrontare i mercati, noi agenti vogliamo collaborare con le case mandanti per rilanciare la figura dell’agente di commercio il cui calo – tira le somme Petranzandanneggia principalmente le reti commerciali delle aziende stesse. Agenti FNAARC è quindi a disposizione per aprire un tavolo di confronto ed affrontare insieme il delicato tema del ricambio generazionale che sta interessando la nostra categoria”. (AP)
Randstad: investire in formazione mirata
Criticità confermate da Randstad, talent company leader mondiale, con la quale Agenti FNAARC ha realizzato il portale “La Piazza degli Agenti” che offre mandati qualificati facilitando l’incontro tra agenti e case mandanti: “La figura dell'agente è diventata sempre più cruciale per le aziende, offrendo la flessibilità necessaria per adattarsi a un mercato in continua evoluzione – ha affermato Marco Ceresa, CEO Randstad Group ItaliaTuttavia, reperire questi profili è diventato particolarmente difficile a causa della ‘talent scarcity’ e del ricambio generazionale. Le aziende dovrebbero investire in strategie di recruitment e formazione mirate per attrarre e sviluppare
Marco Ceresa, CEO Randstad Group Italia
nuovi professionisti capaci di affrontare le sfide del mercato moderno. Attraverso le attività che stiamo svolgendo a fianco di Agenti FNAARC, lavoriamo per fornire i migliori professionisti presenti sul mercato, valutando attentamente competenze, conoscenze e personalità dei candidati”.
In Confcommercio Milano l’assemblea: nuovo Consiglio Direttivo e Probiviri
Alberto Petranzan è stato rieletto presidente di Agenti
FNAARC Milano, l’Associazione degli agenti e rappresentanti di commercio (aderente alla Confcommercio milanese).
Petranzan – che è anche presidente nazionale
Alberto Petranzan rieletto presidente di Agenti FNAARC Milano
Agenti FNAARC – è stato riconfermato presidente all’unanimità per acclamazione dal nuovo Consiglio direttivo di Agenti FNAARC Milano eletto per il periodo 2024-2029 dall’Assemblea Agenti FNAARC Milano svoltasi in Confcommercio Milano.
“A Milano e Città Metropolitana – spiega Alberto Petranzan –operano oltre 11 mila agenti e rappresentanti di commercio (più dell’80% uomini): il 42% a Milano città dove il 74% è plurimandatario. È importante far conoscere sempre di più il supporto che Agenti FNAARC Milano può fornire loro: dalla consulenza contrattuale (a Milano oltre 500 interventi all’anno), legale, fiscale, Enasarco; alle tante opportunità di servizi e convenzioni, alla ricerca di mandati qualificati con la Piazza degli Agenti (in collaborazione con Randstad)”.
“L’età media degli agenti di commercio sul nostro territorio è di oltre 50 anni (54,6 per gli uomini, 52 per le donne): riteniamo sia importante – prosegue
Alberto Petranzan, presidente Agenti FNAARC Milano e nazionale
Petranzan - dedicare sempre maggiore attenzione ai giovani agenti di commercio: più esposti professionalmente, che hanno necessità di assistenza sui loro diritti e doveri contrattuali. Agenti FNAARC partecipa ai rinnovi degli Accordi Economici Collettivi (AEC) e può tutelarli insieme a tutti gli agenti. Ma anche garantire una migliore informazione con strumenti sempre più fruibili ed accessibili come il nostro nuovo sito ed aggiornati come la newsletter con Il Sole 24 Ore”.
INFLUENCER? COME GLI AGENTI DI COMMERCIO. IL TRIBUNALE DI ROMA CONFERMA QUANTO
SOSTIENE AGENTI FNAARC - La sentenza 2615/24 del Tribunale di Roma ha confermato la validità dell'accertamento ispettivo della Fondazione Enasarco, l’ente previdenziale degli agenti di commercio, stabilendo che gli influencer possono essere considerati agenti di commercio a fronte di specifici presupposti. Tra questi, la promozione
“Tema centrale per gli agenti di commercio che operano a Milano –sottolinea Petranzan –è la mobilità, sulla quale gli aggiornamenti alla categoria sono costanti. Gli agenti hanno, infatti, la necessità di spostarsi agevolmente con l’autoveicolo per lavoro”.
Agenti FNAARC Milano: Consiglio direttivo e Probiviri Il rinnovato Consiglio direttivo di Agenti FNAARC Milano eletto dall’Assemblea è formato da Giulio Di Sabato, Giampiero Graglia, Aureliana Spasiano, Vico Innocenti, Franco Laratro, Giancarlo Piazza, Andrea Pizzi.
Come Probiviri dell’Associazione, assieme ai confermati Alessandro Casotto e Luigi Cervesato, sono stati eletti Paolo Foresi e Francesco Randazzo.
stabile e continua dei prodotti di un brand, al pari di un agente di commercio. La sentenza richiama nel testo quanto sostenuto da Agenti FNAARC: cioè che l’attività promozionale che svolgono l’agente e l’influencer ha indubbi punti in comune. Infatti, pur riconoscendo le specificità e la professionalità degli agenti di commercio e degli influencer, le due figure professionali trovano un terreno di incontro proprio nell'attività di promozione delle vendite.
L’Associazione comprende, con Sesto, i Comuni di Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Vimodrone
Confcommercio territoriale Sesto San Giovanni Fabrizio Gironi rieletto presidente
Fabrizio Gironi è stato rieletto presidente della Confcommercio territoriale di Sesto San Giovanni. L’Associazione comprende i Comuni di Sesto San Giovanni, Cinisello Balsamo, Cologno Monzese e Vimodrone. Gironi, imprenditore commerciale a Vimodrone nel settore ottico, è stato riconfermato dal nuovo Consiglio
Direttivo recentemente eletto dall’Assemblea dell’Associazione. Riconfermati anche i vicepresidenti Rodolfo Meda (Cinisello Balsamo) e Roberto Lorenza (Sesto San Giovanni). Il Consiglio Direttivo della Confcommercio territoriale di Sesto San Giovanni è completato da Maria Cristina
Fabrizio Giorni, rieletto presidente dell’Associazione territoriale Confcommercio di Sesto San Giovanni
Conferma dei vicepresidenti Rodolfo Meda e Roberto Lorenza. Il Consiglio Direttivo
Brambilla, Roberto Como, Stefano D’Elia, Ali Hagpanah, Giuseppe Mariani, Mauro Scarlatti, Giuseppe Stea. “La fiducia emersa dall’Assemblea, con l’elezione del Direttivo che affronta questo nuovo mandato, conferma il buon lavoro finora svolto – ha affermato il presidente Fabrizio Gironi – diamo ora continuità a questo lavoro per le imprese del nostro territorio in raccordo e costante confronto con le istituzioni locali”.
A Milano, in via Vittor Pisani 13, si trova “lessenzaneglieventi”, uno spazio per allestimenti floreali e oggetti di design specializzato nel wedding, ma anche in eventi aziendali e privati. “lessenzaneglieventi” nasce 25 anni fa su un progetto dei due soci: Massimo Sandrini (architetto) e Andrea Scaramuzza (flower design).
A Milano in viaVittor Pisani 13
“lessenzaneglieventi”
“lessenzaneglieventi” si avvale di un laboratorio di 2.500 mq a Monza, con una vasta scelta di materiali che vengono utilizzati secondo le esigenze del cliente. Alcuni di questi materiali sono personalizzati, disegnati direttamente dallo studio interno d’architettura che visiona accuratamente ogni aspetto per poi realizzare il progetto vero e proprio.
Numerosi sono, inoltre, i progetti di allestimenti realizzati con catering stellati.
“lessenzaneglieventi” collabora anche con location e dimore storiche in tutto il territorio nazionale, tra cui quelle del Fai.
“lessenzaneglieventi”
Milano, via Vittor Pisani 13 tel: 340.6579577
Orari: dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 19 lessenzaneglieventi@gmail.com instagram: lessenzaneglieventi
“lessenzaneglieventi” è l’unica struttura a Milano che importa i fiori direttamente da Aalsmeer, il mercato dei fiori più grande al mondo, garantendo un ottimo prodotto a un prezzo interessante.
“lessenzaneglieventi” opera in tutt’Italia e all’estero. Fra le cerimonie matrimoniali realizzate: Trussardi-Hunziker, Principe di Svezia, Principessa del Qatar a Doha, Lavazza (a Venezia), Costa Crociere.
A “lessenzaneglieventi” si rivolgono molte importanti aziende come Edison, Mediobanca, Versace, A.C. Milan, Inter, D&G, KPMG, Azimut, Rolex, Allianz, e tante altre.
ll nuovo Consiglio direttivo della Confcommercio territoriale di Vimercate. Il presidente Alessandro Barbone è il primo a sinistra
AIl nuovo Consiglio direttivo eletto dall’Assemblea in carica fino al 2028. Approvate dall’Assemblea straordinaria le modifiche allo Statuto
(Cassano d’Adda – professionisti); Antonio Colombo (Cornate d’Adda – dettagliante tessuti/aree pubbliche); Pasquale De Sena (Usmate Velate – professionisti); Giovanni Ferraro (Arcore – alimentaristi); Ettore Fillini (Vimercate – erboristerie); Vito Galliani (Arcore – calzature); Simone La Rocca (Arcore –abbigliamento sportivo); Antonio Mandelli (Concorezzo – fotografia); Mario Nava (Vimercate –specialità alimentari); Alberto Quinteri Roncalli
Confcommercio Vimercate
Alessandro Barbone confermato presidente
lessandro Barbone è stato riconfermato presidente dell’Associazione territoriale Confcommercio di Vimercate.
Lo ha rieletto il Consiglio direttivo rinnovato per il 2024-2028 dall’Assemblea dei soci. Assemblea che, in sessione straordinaria, ha approvato le modifiche allo Statuto. Con Barbone (Vimercate - articoli da regalo) eletti nel Direttivo: Sara Bongiolatti (Vimercate – bar tabacchi); Emanuela Cafagna
(Vimercate – bar pasticcerie); Simona Rossi (Vimercate –panificatori); Matteo Scibilia (Ornago – professionisti); Luigi Villa (Vimercate – alimentaristi).
All’ Associazione territoriale Confcommercio di Vimercate (Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza) fanno riferimento oltre 600 imprese associate, attive in 19 Comuni del Vimercatese.
In occasione dell'assemblea straordinaria per la modifica dello Statuto
All'Assemblea straordinaria dell'Associazione territoriale Confcommercio di Seveso - con il presidente Raffaele Romanò e il vicepresidente di Confcommercio Milano, Lodi e Monza Brianza Carlo Alberto Panigo - con l'approvazione all'unanimità delle modifiche allo Statuto, sono state premiate le aziende storiche associate da più di 40 anni. Le aziende storiche associate premiate: ABBIGLIAMENTO FLLI LUNARDI SNCCESANO MADERNO –Socio dal 1981; AUTORICAMBI B.R.S. SNC - BOVISIO MASCIAGO – Socio dal 1981; BORGATO PIETRO ROMUALDO & C. SAS - BOVISIO MASCIAGO –Socio dal 1981; CAIULI CARNI SRLC- MEDA - Socio dal 1978; CALZATURE BRAMBILLA SNC - BOVISIO
Confcommercio Seveso: premiati i soci storici da più di 40 anni
MASCIAGO - Socio dal 1980; CASOTTO MARIA MICHELACESANO MADERNO – Socio dal 1981; ENOTECA VAGO SNC DI MARIO WALTER VAGO E C. – LAZZATE – Socio dal 1981; F.LLI SPREAFICO SNC - CESANO MADERNOSocio dal 1981; FERRARA SNC – LIMBIATE - Socio dal 1978; FRIGERIO LEGNAMI SAS - CESANO MADERNOSocio dal 1981; GALIMBERTI FERRAMENTA & C. SNC -
CESANO MADERNO - Socio dal 1981; GIRALDIN AMEDEO SRL – MEDA - Socio dal 1978; MANZOTTI ALBERTO - BOVISIO MASCIAGO - Socio dal 1981; MAZZOLA FLLI SAS DI MAZZOLA EZIO & C.LENTATE SUL SEVESO - Socio dal 1979; NORDEX SAS DI GATTONI A.& C - SEVESO – Socio dal 1979; ORGANIZZAZIONE BESANA SNC - SEVESO - Socio dal 1978; PALEARI ABBIGLIAMENTO SRL – SEVESO - Socio dal 1981; RISTORANTE LA SPRELUNGA SNC – SEVESOSocio dal 1981; SEVESO RICAMBI S.R.L. - SEVESO - Socio dal 1981; SORELLE PEREGO SNC MEDA - Socio dal 1981; THESAURA SAS DI NICOLINI E.R. – SEVESO - Socio dal 1981; TRATTORIA KREMBER SNC – VAREDO - Socio dal 1979; VITALE SNC DI VITALE MARIA E C. - CESANO MADERNO - Socio dal 1978.
L’intesa ottenuta in Conferenza Stato-Regioni sul Regolamento attuativo della Professione di Guida Turistica ha completato il quadro normativo avviato con la pubblicazione, nel dicembre 2023, della legge 190/2023, attesa dalle guide turistiche da 10 anni. ConfGuide, la Federazione nazionale di categoria aderente a Confcommercio, pur apprezzando la riforma, ha evidenziato anche come la riforma sia stata via via depotenziata in questi mesi rispetto all’impianto originario che conteneva le
IMPRESE STORICHE: RIAPERTE LE ISCRIZIONI AL REGISTRO NAZIONALE. I TEMPI DELLE DOMANDE ONLINE PER LE IMPRESE CENTENARIEUnioncamere ha riaperto le iscrizioni al Registro Nazionale delle Imprese Storiche istituito nel 2011 in collaborazione con le Camere di Commercio e con il coordinamento scientifico del Centro per la cultura d’impresa. L’adesione al Registro (qui: https://www.unioncamere.gov.it/registroimprese-storiche-edizione-fase-1-inserimento-dati) coinvolge tutte le aziende iscritte nel Registro delle Imprese con una continuità di attività nello stesso settore mer-
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Mensile di informazione di CONFCOMMERCIO
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Confguide: riforma guide turistiche necessaria ma depotenziata
caratteristiche qualitative ritenute necessarie da Confguide per la figura della guida turistica. Il fatto che il Regolamento approvato non si applichi alle Regioni a Statuto speciale e alle Province autonome limita, ad esempio, l’efficacia della riforma. La Legge 190 ed il Regolamento attuativo – ha spiegato Confguide - contengono aspetti positivi come: la definizione della professione di guida turistica; l’Elenco nazionale; la possibilità di accesso per le guide - per motivi di studio e lavoro - in tutti gli istituti e luoghi di cultura; il divieto di avvalersi di guide turistiche non abilitate; i controlli e le sanzioni.
Di contro Confguide non approva alcuni passaggi della riforma, come: la deroga per gli enti del Terzo Settore di effettuare visite guidate senza utilizzare guide abilitate; il titolo di accesso alla professione "retrocesso" da laurea a diploma, e le lingue straniere passate da due a una. Questo perché la guida turistica è una figura professionale del mondo della cultura, e aver ridotto i requisiti di accesso determina un abbassamento del livello qualitativo della categoria creando una concorrenza non equilibrata tra operatori.
ceologico di almeno 100 anni. Le imprese già centenarie al 31 dicembre 2023, possono iscriversi al Registro entro il 30 settembre 2024 mentre le imprese che maturano i 100 anni al 31 dicembre 2024 possono inoltrare domanda dal 1° gennaio al 31 luglio 2025. (AL)
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ADesio, presso l’aula magna del Consorzio Desio Brianza, presentazione (a fine maggio) con l’Agenzia Sociale SistemAbitare dell’accordo locale per le locazioni a canone concordato sottoscritto dai Comuni della Provincia di Monza e Brianza. All’iniziativa hanno partecipato il sindaco di Desio Simone Gargiulo e l’assessore alla Casa di Regione Lombardia Paolo Franco.
per accedere all’edilizia economica popolare, spesso opta per la locazione per necessità e non per scelta. I canoni calmierati sono sinonimo di sicurezza ed aiutano a contenere anche il rischio
Locazioni a canone concordato Sottoscritto da FIMAA MiLoMB l’accordo dei Comuni di Monza Brianza
Accordo che è stato sottoscritto anche da FIMAA Milano Lodi Monza Brianza, l’Associazione degli agenti immobiliari e merceologici (Confcommercio MiLoMB).
"Non posso che volgere un plauso al risultato raggiunto con la determinazione dei nuovi canoni concordati per il territorio e il protocollo di intesa che ha riunito tutti i Comuni della Provincia di Monza e Brianza – ha dichiarato Giulio Carpinelli, vicepresidente di FIMAA MiLoMB - Nella nostra attività quotidiana registriamo una notevole carenza di prodotto (appartamenti da locare) a fronte di una domanda vivace e quasi ‘ossessiva’ che non trova adeguata risposta. Mediamente, un appartamento proposto sul mercato della locazione resta disponibile poco più di una settimana. Un proprietario, in un arco temporale di 10 anni, vede cambiare il proprio inquilino dalle due alle cinque volte e se non avesse un'adeguata consulenza professionale alle spalle, vivrebbe ogni volta un piccolo trauma fatto di timori rinnovati per il nuovo rapporto locativo e di scelte non sempre lungimiranti”.
In Italia (dati 2023), i contratti a canone concordato sono ancora meno di un quarto del totale: il territorio di Monza e Brianza, che ha saputo gestire molto bene il tema e stabilire valori verosimili rispetto a quelli del libero mercato, da anni dimostra di applicare i contratti a canone concordato con successo ed in numero importante.
del contenzioso per morosità. Se poi, agli incentivi fiscali, possono essere aggiunti benefici come fondi di garanzia o coperture per morosità incolpevole, anche la proprietà immobiliare è incentivata a scegliere strumenti come quello presentato a Desio”.
Numeri alla mano, durante l’incontro sono state portate ad esempio alcune quotazioni che dimostrano come il canone concordato, abbinato a sgravi importanti sull’Imu e alla cedolare secca al 10%, produca un reddito superiore del canone libero.
Il Protocollo sottoscritto da FIMAA MiLoMB sull’impegno collaborativo si focalizza soprattutto su tre punti: monitoraggio dell’efficacia e sulla manutenzione dell’accordo locale; promozione della locazione a canone concordato come opportunità vantaggiosa; interventi innovativi per affrontare e per risolvere temi nodali per tutto il territorio interessato.
Presentazione avvenuta a Desio con SistemAbitare presso l’aula magna del Consorzio Desio Brianza
“Grazie alla recente revisione dei valori di molti Accordo Locali – ha commentato Beatrice Zanolini, direttore di FIMAA MiLoMB e consigliere della Fondazione Welfare Ambrosiano con delega alla casa – i contratti a canone concordato stanno diventando strumenti strategici e più rispondenti alla domanda. La ‘fascia grigia’, quella intermedia fatta, per esempio, da giovani, lavoratori atipici o professionisti che non possono permettersi l’acquisto di un immobile e che non hanno i requisiti
“Il compito di un agente immobiliare qualificato –ha proseguito Carpinelliè di fornire consulenza professionale ed adeguata, grazie ad una conoscenza approfondita delle norme che disciplinano la locazione e degli strumenti adatti a stabilire quale tipologia di canone applicare, dopo il raffronto della redditività annua ricavabile al netto di imposte, tasse e tributi locali. Per quanto riguarda Desio, spesso, in tale raffronto, l'applicazione dei canoni concordati è certamente vantaggiosa tanto che l'80% dei contratti di locazione abitativi da noi conclusi adotta tale soluzione, con soddisfazione reciproca delle parti in causa e fidelizzazione del locatore. La strada imboccata, pertanto, è, a mio avviso, certamente quella giusta e l'attenzione dimostrata al problema non può che farci ben sperare per il futuro".