






Carlo Sangalli - Presidente di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza
“In un mondo dove la rappresentanza viene sempre più scambiata con i like e molti pensano che basti un profilo social, un po’ di visibilità e qualche messaggio per creare delle associazioni…la longevità associativa è un valore sempre più prezioso. In 50 anni abbiamo accompagnato il cambiamento della nostra Regione”.
SANGALLI (50 ANNI DI CONFCOMMERCIO LOMBARDIA): TERZIARIO MOTORE
DELL’ECONOMIA LOMBARDA E NAZIONALE - In Confcommercio Milano la giornata conclusiva delle celebrazioni del 50° anniversario dalla fondazione di Confcommercio Lombardia, con il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e il presidente di Globus et Locus - e primo presidente della Regione - Piero Bassetti, e numerosi esponenti di Regione Lombardia (due foto di Federico Giusti).
Un’occasione di confronto sull’evoluzione del sistema socioeconomico regionale e sul ruolo determinante del terziario di mercato, arricchito dalla fotografia scattata dalla ricerca di Format
Research “I Quattro motori d’Europa. Il contributo del terziario alla creazione di ricchezza in Lombardia e in Europa”. “Cinquant’anni per Confcommercio Lombardia sono un traguardo importante perché dimostrano la sua capacità di rappresentare nel tempo il sistema delle imprese del terziario di mercato. Un terziario di mercato – ha dichiarato il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli – che oggi è diventato il principale motore dell’economia lombarda e italiana”.
Vedi alle pagine 6,7,9
Unioneinforma - marzo 2025 - n. 3 - anno 31 (questo numero è stato ultimato il 27 febbraio)
In queste due pagine: il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli con il Responsabile della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo Stefano Barrese (foto 1 e 2). Barrese e Sangalli con Paolo Ferrè, Giunta Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza con incarico al credito (foto 3). Il tavolo dell’incontro in Confcommercio Milano per la firma del rinnovo dell’accordo tra Confcommercio e Intesa Sanpaolo (foto 4).
Confcommercio e Intesa Sanpaolo hanno siglato in Confcommercio Milano un accordo che mette a disposizione delle imprese associate un plafond di 5 miliardi di euro di nuovo credito per finanziamenti a favore della competitività e delle transizioni innovative – in linea agli obiettivi collegati al Pnrr per i quali il gruppo bancario ha previsto complessivamente 410 miliardi di euro, di cui 120 per le pmi - e prevede commissioni agevolate per l’intero 2025 sui pagamenti Pos per accrescerne la competitività e favorire la nascita di nuove attività commerciali.
CONFCOMMERCIO SUL CARO ENERGIA: PER LE IMPRESE DEL TERZIARIO IN UN ANNO ELETTRICITÀ + 24%, GAS + 27%. INTERVENIRE CON URGENZA SUGLI ONERI DI SISTEMA
miliardi di credito per la competitività e condizioni agevolate sui
Con l’accordo siglato dal presidente di Confcommercio
Carlo Sangalli e dal responsabile della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo Stefano Barrese, si rinnova la partnership che da circa un decennio si prefigge l’obiettivo di accompagnare le piccole e microimprese del terziario in programmi di crescita e di rafforzamento. Nel periodo 20202024, infatti, Intesa Sanpaolo ha erogato circa 18 miliardi di euro alle aziende del commercio al dettaglio e all’ingrosso italiane.
Intesa Sanpaolo, con 422 miliardi di euro di impieghi e 1.400 miliardi di euro di attività finanziaria della clientela a fine dicembre 2024, è il maggior gruppo bancario in Italia con una significativa presenza internazionale. 4
La corsa dei prezzi all’ingrosso di energia elettrica e gas – rileva Confcommercio - ha un impatto sulle imprese del terziario di mercato sempre più pesante. Per queste imprese, infatti, la bolletta elettrica di gennaio registra una crescita media del 24% rispetto a gennaio 2024 e del 56,5% rispetto al 2019. Aumenti anche per il gas con un +27% rispetto all’anno scorso e +90,4% rispetto al 2019”. "Guardando allo scorso biennio – continua Confcommercio - il divario è costantemente aumentato: nel 2023 il prezzo dell’energia elettrica in Italia era più alto del 24% rispetto a quello francese, e maggiore – rispettivamente - del 33% e del 41%, rispetto a
quello tedesco e quello spagnolo; nel 2024 lo stesso differenziale è salito a +49% (rispetto al prezzo francese), a +42% (rispetto alla Spagna) e +31% (rispetto alla Germania). Va, inoltre, evidenziato che, tra il 2019 e il 2024, l’energia elettrica in Italia è aumentata del 107%, mentre in Francia di appena il 39% e in Spagna solo del 32%. Più alto l’incremento registrato in Germania (+74%), dove comunque l’aumento percentuale non è paragonabile a quello registrato nel nostro Paese".
"Servono, dunque - secondo Confcommercio - interventi urgenti, a cominciare dalla progressiva sterilizzazione degli oneri generali di sistema (gravanti per il 23% sulle bollette elettriche del terziario) la cui fiscalizzazione condurrebbe all’abbattimento dei costi per la generalità dei clienti finali”.
Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio: “Il rinnovo dell’accordo con Intesa Sanpaolo è un’importante iniziativa nel quadro di una partnership di lungo termine tra la Confederazione e il primo istituto bancario italiano. Nello specifico, l’accordo offre una serie di soluzioni molto richieste dalle nostre imprese nel settore dei pagamenti, cruciale per tutte le imprese del terziario nel loro quotidiano rapporto con i clienti/consumatori. Apprezziamo, in particolare, l’attenzione di Intesa alla digitalizzazione e ai temi Esg dei nostri associati, argomenti che orientano la competitività presente e futura delle filiere e delle singole imprese”.
Per le imprese associate a Confcommercio con soluzioni finanziarie e condizioni dedicate, servizi di consulenza e iniziative congiunte sul territorio. In particolare, l’accordo si caratterizza per la continuità nell’azzeramento delle commissioni sui micropagamenti Pos, una misura di grande attenzione verso gli esercenti che la Banca aveva già attivato nel 2022 e che oggi conferma per l’intero 2025 rispondendo così ad un’esigenza manifestata a più riprese soprattutto dalle realtà commerciali più piccole, con l’obiettivo di favorire la diffusione dei pagamenti digitali.
Viene inoltre agevolato l’accesso al credito delle imprese di minori dimensioni grazie a
Stefano Barrese, Responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo: “L’accordo conferma che la collaborazione con le associazioni di categoria e l’ascolto dei nostri clienti è fondamentale per fornire risposte concrete alle loro esigenze. Micropagamenti azzerati, altre agevolazioni sui Pos e facilità di accesso al credito grazie ai nostri canali digitali, ci consentiranno di supportare gli investimenti per migliorare il business. L’obiettivo che condividiamo con Confcommercio è stimolare l’innovazione tecnologica e digitale del settore, così come l’efficientamento energetico che assume un sempre maggior impatto anche sui piccoli esercizi”.
soluzioni completamente digitali: i finanziamenti a breve termine saranno direttamente accessibili dal canale Internet dedicato - sia in fase di domanda sia in fase di perfezionamento – con la possibilità di mantenere la consulenza del proprio gestore bancario e potendo al contempo amministrare l’operatività dalla propria azienda.
Foto in queste pagine di Federico Giusti e Giorgio Brugnoli
Tra i punti salienti dell’accordo Confcommercio Intesa Sanpaolo:
• soluzioni e strumenti di pagamento multicanale ed evoluti (es. SmartPos) che abilitano molteplici servizi (es. mance);
• accesso ad un nuovo innovativo processo del credito dematerializzato e digitalizzato
• supporto ai progetti di investimento in digitalizzazione ed energie rinnovabili
• definizione di modelli di business in chiave sostenibile, anche grazie ai Laboratori Esg di Intesa Sanpaolo
I contenuti dell’accordo tra Confcommercio e Intesa Sanpaolo (vedi anche Unione Informa di febbraio a pagina 10 n.d.r.) saranno presentati agli associati con incontri sul territorio che coinvolgeranno le rispettive strutture di Confcommercio e Intesa Sanpaolo.
• strumenti per facilitare la nascita di nuove attività e lo sviluppo dell’imprenditoria femminile.
Arriva l’edizione 2025 del Netcomm Forum, promosso da Netcomm, il Consorzio del Commercio Digitale in Italia. Netcomm Forum è l’appuntamento di riferimento per il mondo digitale italiano che da vent’anni accompagna lo sviluppo dell’e-commerce e della trasformazione digitale delle imprese.
Stand di Confcommercio MiLoMB, di Aice, Asseprim ed Assintel e di imprese associate che presentano i propri servizi nei vari ambiti della multicanalità
volta: HR Village, iniziativa dedicata alla gestione delle risorse umane, ai servizi, a innovazioni e piattaforme per l’HR, all’evoluzione dei modelli organizzativi e di governance nel commercio multicanale e nella Digital Transformation. Nell’HR Village ci sarà un’area espositiva e di networking organizzata con lounge dove i partner selezionati incontreranno i visitatori; più un teatro con un palinsesto di contenuti dedicati al mondo HR. Il programma della prima giornata (15 aprile) sarà aperto da un intervento di Andrea Ardizzone, segretario di Assintel: Competenze digitali, un'opportunità per lo sviluppo del Paese – Gli highlights dell’Osservatorio delle Competenze Digitali 2024 (vedi Unione Informa di febbraio alle pagine 12 e 13 n.d.r.)
Netcomm Forum il 15 e 16 aprile a Milano Allianz MiCo con l’Area Confcommercio Sconto del 50% per l'accesso riservato agli associati
Mentre nella seconda giornata Barbara Trabucchi, direttore Risorse Umane di Ipsos e consigliere di Asseprim, parteciperà alla roundtable su “Beyond wellbeing: strategie evolutive per persone e organizzazioni”.
Quest’anno Netcomm Forum - The Augmented Edition, The Next 20 Years in 2 Days - si svolge il 15 e 16 aprile a Milano sempre presso l’Allianz MiCo, ma in una nuova location con un’area espositiva più grande del 30% su un unico livello. Ingresso Gate 4, viale Scarampo angolo via Colleoni (MM5 Portello).
A Netcomm Forum 2025 sono previsti più di 35.000 visitatori e circa 380 espositori con oltre 200 workshop e interventi (con più di 400 relatori).
Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianzapartner delle iniziative Netcomm - sarà presente al Netcomm Forum del 15 e 16 aprile con un‘Area Confcommercio nella quale, oltre allo stand principale di Confcommercio MiLoMB, ci saranno gli stand delle associazioni più coinvolte sui servizi per il commercio digitale e multicanale – Aice, Asseprim, Assintel – e 6 stand di imprese associate che hanno colto l’opportunità di diventare espositori per presentare i propri servizi nei vari ambiti della multicanalità.
Confcommercio MiLoMB a Netcomm Forum sarà, inoltre, fra i partner di una nuova area proposta per la prima
Anche quest’anno Confcommercio MiLoMB, insieme a Edi Confcommercio, sarà fra gli sponsor della più importante ricerca sui consumatori italiani e gli acquisti online e multicanale: NetRetail 2025 viene presentata in anteprima il 16 aprile alle 12.
Infine, Confcommercio MiLoMB presenterà un proprio workshop nel programma dei due giorni (titolo e data in definizione nel momento in cui si scrive n.d.r.)
A Netcomm Forum 2025 Confcommercio MiLoMB è anche fra i partner di una nuova area: HR Village (dedicata alla gestione delle risorse umane e all’evoluzione dei modelli organizzativi e di governance nel commercio multicanale e nella trasformazione digitale)
Netcomm Forum è un evento a pagamento, ma con Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza le imprese associate possono ottenere un codice sconto del valore del 50% sul prezzo del pass per i 2 giorni. Info: marketing@unione.milano.it
In Confcommercio Milano l’evento di conclusione delle celebrazioni
In Confcommercio Milano
la giornata
zione di ricchezza in Lombardia e in Europa”, dalla quale emerge la Lombardia: prima regione tra i Quattro motori d’Europa (con la Lombardia l'Alvenia-RodanoAlpi, il Baden-Wuerttemberg e la Catalogna) per numero di imprese, con un’incidenza di un’attività economica ogni 12 abitanti, seconda per Pil e valore aggiunto e con un tasso di occupazione di quasi
conclusiva delle celebrazioni del 50° anniversario dalla fondazione di Confcommercio Lombardia, con il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e il presidente di Globus et Locus - e primo presidente della Regione - Piero Bassetti. Presenti anche gli esponenti regionali Marco Alparone (Bilancio e vicepresidente di Regione Lombardia); Guido Guidesi (Sviluppo Economico); Simona Tironi (Formazione e Lavoro); Giorgio Maione (Ambiente e Clima); Raffaele Cattaneo (sottosegretario Relazioni Internazionali ed Europee); Pierfrancesco Maran (europarlamentare Pd).
Un’occasione di confronto sull’evoluzione del sistema socioeconomico regionale e sul ruolo determinante del terziario di mercato, arricchito dalla fotografia scattata dalla ricerca di Format Research “I Quattro motori d’Europa. Il contributo del terziario alla crea-
otto punti percentuali superiore rispetto alla media italiana.
Risultati possibili grazie al contributo del terziario di mercato, a partire dall’apporto al lavoro, con un incremento degli addetti nel comparto del 27,8% in un decennio – industria -1,7% - che sono, oggi, il 69% delle lavoratrici e dei lavoratori: oltre 3 milioni di persone. Una composizione simile, d’altronde, sì trova anche nei Quattro motori d’Europa (67,2%) e nell’Europa a 27 (67%).
Un numero così alto di lavoratrici e lavoratori determinato da una demografia d’impresa con una preminenza di attività nel commercio, nel turismo, nei servizi e nei trasporti. Attività che in Lombardia sono cresciute in dieci anni del 12,3% (industria - 8,5%) e che rappresentano oggi il 79,2% delle
Con il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e il presidente di Globus et Locus – e primo presidente della Regione –Piero Bassetti
imprese nell’Europa a 27 e l’80% nei Quattro motori.
Un primato che si conferma anche considerando esclusivamente i settori del commercio e del turismo, le cui attività superano quelle dell’industria in Lombardia (24,4% vs 21,2%), nei Quattro motori (24,1% vs 20%) e nell’Europa a 27 (25,8% vs 20,8%).
Terziario primo comparto anche per creazione di ricchezza - 70% del valore aggiunto dell’Europa a 27 - con la Lombardia seconda nei Quattro motori per quello prodotto dal commercio e dal turismo e con un’incidenza del valore aggiunto complessivo del terziario superiore del 15,4% rispetto alla media nazionale.
“Cinquant’anni per Confcommercio Lombardia sono un traguardo importante perché dimostrano la sua capacità di rappresentare nel tempo il sistema delle imprese del terzia-
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rio di mercato. Un terziario di mercato – ha dichiarato il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli – che oggi è diventato il principale motore dell’economia lombarda e italiana. Un’evoluzione resa possibile grazie alla forza innovativa delle nostre imprese e al rapporto costruttivo con le istituzioni
del territorio. Credo sia significativo ricordare che oltre il 69% dell’occupazione della nostra Regione dipende dalle imprese del commercio, del turismo e dei servizi". (NM)
Presentati i dati della ricerca sul contributo del terziario alla creazione di ricchezza in Lombardia, nei Quattro motori d’Europa e nell’Europa a 27
Sono 230: forte incremento rispetto alle iscrizioni registrate a febbraio 2024 per le sedi di viale Murillo e via Amoretti
Alla chiusura della prima fase di iscrizioni per l’anno scolastico 2025/2026 sul portale del Ministero dell’Istruzione, sono 230 i nuovi iscritti ai percorsi di istruzione e formazione professionale dopo la terza media di Capac, il Politecnico del Commercio e del Turismo ente formativo di riferimento di Confcommercio Milano, Lodi Monza e Brianza.
Un forte incremento:
oltre il 50% in più delle iscrizioni registrate a febbraio dello scorso anno e il dato più alto dal 2018 ad oggi.
L’aumento si riferisce ad entrambe le sedi milanesi nelle quali
Capac realizza i percorsi di istruzione e formazione professionale: quella di viale Murillo (piazzale Lotto) e quella di via Amoretti (Quarto Oggiaro).
Gli indirizzi di studi che hanno riscontrato il maggiore interesse da parte dei futuri allievi e delle loro famiglie sono la Meccanica auto (profili riparazione dei veicoli a motore e carrozzeria), l’Informatica (profili IT Specialist e Social media & contenuti digitali) e la Ristorazione (profili di cucina, catering & banqueting).
Indirizzi di studio più richiesti: Meccanica auto, Informatica, Ristorazione
Milano, oltre il 50% in più di nuovi iscritti al Capac
A seguire: Panificazione e Pasticceria, Sala e Bartending, Estetica e benessere, Turismo ed eventi.
Capac realizza ogni anno percorsi triennali e quadriennali di istruzione e formazione professionale per circa 900 ragazze e ragazzi di età compresa tra i 13 e i 19 anni.
“I numeri certificano che a Milano la formazione professionale si conferma una prima scelta per gli adolescenti e le loro famiglie - dichiara il presidente di Capac e vicepresidente di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza Simonpaolo Buongiardino - e testimoniano l’efficacia del nostro modello che si basa su una
Il dato emerso alla chiusura della prima fase di iscrizioni (ragazze e ragazzi fra i 13 e i 19 anni) all’anno scolastico 2025/2026 sul portale del Ministero dell’Istruzione per l’ente formativo di riferimento di Confcommercio Milano Lodi, Monza e Brianza
didattica inclusiva e interattiva, fortemente incentrata sulle attività pratiche e di laboratorio, e sulla possibilità di sperimentare direttamente sul campo le competenze acquisite attraverso l’impresa simulata, il tirocinio curriculare e l’apprendistato duale”. Gli allievi Capac vengono accompagnati nel loro percorso di crescita da équipe multidisciplinari costituite da oltre 150 professionisti tra docenti esperti, tutor, educatori e orientatori. Negli anni l’attività scolastica tradizionale di Capac è stata affiancata da formule con esperienze pratiche – come il ristorante, le officine meccaniche e gli orti didattici – e sono state inserite anche numerose iniziative extrascolastiche: corsi sportivi (basket, boxe), web radio gestita dagli studenti, laboratori musicali, arteterapia ecc. Infine, da due anni, è a disposizione degli studenti anche uno sportello psicologico professionale.
Simonpaolo Buongiardino, presidente Capac (foto di Mattia Dognini)
Anche a seguito della chiusura del portale ministeriale sarà comunque possibile iscriversi fino a settembre 2025 contattando direttamente le sedi Capac ai riferimenti presenti sul sito www.capac.it
Tutti i percorsi di studi e le attività extra sono sempre gratuiti per i giovani, grazie ai finanziamenti di Regione Lombardia e dei partner della scuola. Inoltre, con l’impegno degli im-prenditori associati a Confcommercio MiLoMB, gli allievi del Capac alternano la formazione in aula con stage in azienda.
Le stime del Centro Studi Confcommercio MiLoMB
Studi di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza (Elaborazioni su dati Questura di Milano, Banca d’Italia, Banca Ifis).
UVisitatori stranieri: lievissimo calo, ma cresce la spesa (80,9 milioni di euro + 14,9%, spesa pro capite 1.671 euro)
In diminuzione i visitatori stranieri (oltre 48.400 rispetto ai 50.500 del 2024), ma cresce in modo significativo la loro spesa: 80,9 milioni di euro con un + 14,9% e una spesa pro capite di 1.671 euro. In aumento, invece, dell’1,9% i visitatori italiani (circa 64.200 contro i 63.000 dello scorso anno) con una spesa pro capite più bassa, 1.618 euro, e un indotto di 103,8 milioni di euro. Nella ripartizione di spesa complessiva lo shopping pesa per il 46% (85 milioni), pernottamenti/ristorazione per il 39% (72 milioni) e i trasporti per il 15% (27,7 milioni).
n indotto complessivo della spesa turistica di quasi 185 milioni di euro (184,7) per la Fashion Week donna a Milano (fino al 3 marzo): con una crescita del 2,3% rispetto al 2024 a fronte di un lievissimo calo nel numero di visitatori totale: - 0,8% (quasi 112.600). La spesa procapite è di 1.641 euro (+ 3,1% sul 2024). Sono le stime del Centro
Nel bimestre gennaio-febbraio di quest’anno la stima di afflusso dei turisti a Milano è comunque in crescita rispetto al 2024: + 5,2% a gennaio (611.976 contro 572.475 dello scorso anno) e + 5,8% a febbraio (691.420 contro 648.612).
“Quest’anno, seppur con una leggera contrazione numerica, cresce la spesa dei visitatori stranieri – rileva Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza – l’attrattività di Milano si fonda sull’appeal internazionale della città”.
AMilano l’appuntamento della Fashion Week ha intensificato gli spostamenti e sono riemersi in tutta la loro evidenza i problemi irrisolti degli Ncc. A denunciarlo l’Apac, l’Associazione autonoleggio con conducente, con il presidente Marco Cartiglieri.
Il problema più grave è il mancato rispetto della territorialità: “in particolare nei momenti di forte richiesta come possono essere le giornate di eventi importanti come la Settimana Moda Donna – spiega Cartiglieri – si riversano su Milano autonoleggiatori da tutta Italia e anche dall’estero. Noi chiediamo il rispetto della normativa: l’autonoleggiatore che,
E a Milano con la Fashion Week per gli Ncc è tornato il rischio “invasione”
da fuori territorio, porta il cliente in città e che opera senza prenotazioni pregresse lavorando esclusivamente con le piattaforme, faccia poi ritorno alla sua autorimessa prima di incominciare un nuovo servizio. Altrimenti i danni da concorrenza sleale sono rilevanti per gli operatori del nostro territorio (l’area di competenza territoriale è quella della Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi) con la spersonalizzazione del servizio di autonoleggio e le ricadute economiche negative per una non corretta standardizzazione tariffaria”.
L’autonoleggiatore non è un abusivo. “Ormai – rileva Cartiglieri - si tende a generalizzare identificando l’Ncc come una sorta di figura abusiva nel trasporto pubblico locale non di linea. L’autonoleggio, con il rispetto delle regole, è un’attività imprenditoriale pienamente regolare: non siamo abusivi”.
Marco Cartiglieri, presidente Apac (l’Associazione autonoleggio con conducente)
infatti, la corretta divisione sul territorio delle autorizzazioni Ncc con un ulteriore rischio di inflazionare il nostro settore”.
La denuncia dell’Associazione autonoleggio con conducente. Il presidente Apac Marco Cartiglieri: osservare le norme
Ncc: serve equilibrio nel rilascio delle nuove autorizzazioni. Con la possibilità, per le Amministrazioni comunali, di emettere licenze Ncc per le autovetture, molti Comuni – non ultimo Milano – stanno avviando l’iter per il rilascio di nuove autorizzazioni (su richiesta di Regione Lombardia e Città metropolitana). “Chiediamo che ulteriori nuove autorizzazioni –afferma Cartiglieri – vengano decise con una programmazione mirata secondo il reale fabbisogno territoriale del Comune che rilascia l’autorizzazione. Sono i Comuni che devono stabilire questa programmazione. Un intervento solo regionale, peraltro previsto, non garantirebbe,
Serve inoltre equilibrio nel rilascio di nuove autorizzazioni all’attività con una programmazione, stabilita dai Comuni, secondo il fabbisogno reale
Per gli Ncc il fardello di adempimenti ingiustificati. Per APAC sono inoltre necessari alcuni correttivi urgenti nell’attuale regolamentazione dei servizi di trasporto pubblico non di linea “per non arrecare – sottolinea Cartiglieri –ulteriori significativi danni al settore del noleggio auto”. In particolare, va superato l’obbligo per gli Ncc di una sede operativa in ciascun Comune che ha rilasciato l’autorizzazione del singolo veicolo: “il noleggio auto con conducente è un’attività che, ovviamente, non si interrompe ai confini dei singoli Comuni ed avere una sede operativa in ciascun Comune – argomenta Cartiglieri – è una non giustificata ripetizione di oneri. L’attività d’impresa può essere gestita da un’unica sede legale/operativa (localizzata nell’Area metropolitana/ Provincia dove il Comune ha rilasciato la singola autorizzazione)”. Occorre poi intervenire sul registro elettronico Rent delle imprese di noleggio auto con conducente e taxi. “Registro – puntualizza Cartiglieri – che dovrebbe essere valorizzato semplificando l’attività per l’impresa con l’automatismo di ogni ulteriore onere informativo previsto dai Comuni diversi da quelli che hanno rilasciato le singole autorizzazioni per l’accesso dei veicoli Ncc nel proprio territorio e nelle ztl. Oggi, invece, siamo soggetti a una burocrazia infinita e frammentata”.
APAC chiede anche la drastica semplificazione degli schemi del foglio di servizio (con le informazioni da comunicare e gli adempimenti da compiere) sgravandoli di tutti quegli oneri informativi non giustificati da ragioni di interesse generale.
In questo 2025 per commercio, ristorazione e ricettività è prevista una forte carenza di manodopera qualificata, con un fabbisogno di circa 258.000 lavoratori: + 4% rispetto al 2024. Questa carenza di lavoratori rischia di diventare un freno per la crescita economica di questi settori e per il prodotto lordo dell’intero sistema economico italiano. Le professioni più difficili da reperire sono i commessi professionali nel settore moda-abbigliamento. Nel settore alimentare, invece, macellai, gastronomi, addetti al pesce e altre figure specializzate. Anche la ristorazione sta affrontando una grave difficoltà nel trovare camerieri di sala, barman, cuochi e pizzaioli, mentre nel settore ricettivo sono particolarmente carenti cuochi, camerieri, addetti alla pulizia e riassetto delle camere. E’ quanto ha rilevato Confcommercio. Le cause di questo deficit sono molteplici e di natura strutturale. Un elemento significativo è il calo demografico che ha ridotto la fascia di popolazione tra i 15 e i 39 anni di 4,8 milioni unità dal 1982 al 2024. In aggiunta a ciò, si registra una crescente difficoltà nell’individuare lavoratori con profili adeguati caratterizzati da competenze, conoscenze e abilità in linea con le esigenze del mercato. Non vanno sottovalutate anche le trasformazioni nelle preferenze occupazionalicon i giovani che sembrano orientarsi verso settori diversi - e la limitata disponibilità alla mobilità territoriale, che rende ancora più complesso il reperimento di manodopera nelle aree meno urbanizzate. Per Confcommercio è urgente intervenire con politiche attive del lavoro più forti ed efficaci che puntino ad accrescere le competenze e la qualificazione dei lavoratori, creando un ponte più solido tra formazione e mer-
APPLICAZIONE DEI CONTRATTI
COLLETTIVI: CONFCOMMERCIO
OLTRE L'80% - Il terziario italiano, che include attività come il commercio, il turismo, i servizi e il trasporto, è uno dei principali motori economici del Paese, con milioni di lavoratori che contribuiscono quotidianamente alla crescita e alla vitalità dell'economia nazionale. A dominare il panorama dei contratti nel settore terziario è Confcommercio: il CCNL Terziario copre oggi l’84,5% dei lavoratori nel settore e oltre 2 milioni e 400 mila addetti. Questo contratto si applica a un numero elevato di aziende: dalle grandi catene commerciali alle piccole attività locali, creando una rete di protezione e regolamentazione per milioni di dipendenti. Quello di Confcommercio si conferma, quindi, il contratto più diffuso. Per quel che riguarda le altre rappresentanze più significative, Federdistribuzione copre il 7,2% (poco più di 200 mila lavoratori), Confesercenti il 2,6%, Ancc, Coop Confcooperative e Agci il 2,4%, Ci sono poi associazioni settoriali – 3,3% del totale - che coprono particolari nicchie all'interno del terziario. Questa comparazione emerge da una recente analisi Cnel (Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro) sulla competizione contrattuale nel settore terziario.
cato del lavoro. È decisivo che le imprese, per poter rimanere competitive, siano supportate in percorsi formativi che non solo soddisfino le esigenze tecniche e specialistiche, ma che includano anche competenze trasversali. In questo scenario, il legame tra il sistema educativo e il tessuto produttivo deve essere rafforzato, favorendo un orientamento dei giovani verso percorsi di studio che rispondano alle reali necessità delle imprese e promuovendo opportunità di stage, tirocini e apprendistato. “Trovare manodopera qualificata – ha dichiarato il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli - è sempre più difficile ed è un’emergenza che rischia di frenare la crescita economica di importanti settori del commercio. Tra le cause ci sono il calo demografico e la mancanza di profili adeguati. Occorre, con urgenza, sostenere le imprese che investono in nuova formazione, anche di immigrati, e rendono più competitivo il nostro Paese”. Il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) del Terziario, che riguarda circa 2,5 milioni di lavoratori del commercio e dei servizi, ha già visto – rileva Confcommercio - un importante lavoro di ristrutturazione per meglio rispondere alle esigenze di un mercato del lavoro in continua evoluzione.
Gianfranco Gentile, presidente dell’Associazione milanese dei dettaglianti ortofrutticoli
Seconda edizione della Giornata del Dettagliante
Milano e area metropolitana: seconda edizione dell’iniziativa promossa dall’Associazione
Ortofrutticolo celebrata a Milano e nell’Area metropolitana sabato 22 febbraio in una settantina di punti vendita dell’ortofrutta: occasione per valorizzare l’acquisto sotto casa con la professionalità del dettagliante ortofrutticolo attento alle esigenze del cliente. Ai consumatori che sabato 22 febbraio si sono recati nei negozi partecipanti all’iniziativa, è stata donata una mela, in una delle sue declinazioni, dal nome Dolcevita (tutte le sfumature di rosso, polpa croccante e molto succosa).
Sabato speciale con una mela in dono ai clienti per valorizzare l’acquisto sotto casa
L’evento è stato realizzato dall’Associazione dei dettaglianti ortofrutticoli (Filiera agroalimentare della Confcommercio milanese) in partnership con Melinda, azienda leader nella coltivazione e distribuzione di mele e con il sostegno di SogeMi - Mercato Alimentare
La partnership di Melinda e il sostegno di Sogemi
Milano. Una Giornata del Dettagliante Ortofrutticolo che ha avuto un obiettivo ben preciso, in continuità con quanto già messo in campo lo scorso anno: valorizzare le imprese al dettaglio nella loro funzione di presidio del territorio ed espressione unica di qualità e conoscenza del prodotto. Due elementi che, insieme, definiscono il rapporto umano tra imprenditore e consumatore.
“Con la fondamentale collaborazione di Melinda ed il sostegno del Mercato Alimentare di Milano – SogeMi” spiega il
- Unioneinforma - marzo 2025
presidente dell’Associazione dettaglianti ortofrutticoli di Confcommercio Milano, Gianfranco Gentile. “Noi professionisti dell’Ortofrutta, per promuovere l’acquisto consapevole nei negozi sotto casa – prosegue – abbiamo offerto a tutti i clienti una mela come omaggio. Un gesto che ha un grande significato: fidarsi di coloro che sono in grado di consigliare e di spiegare il prodotto. Nelle nostre imprese, infatti, si trova ancora quella capacità di confronto che si perde là dove cessa il rapporto umano”. “Siamo la marca leader del settore e, per questo, contri-
buire a promuovere la realizzazione di un’attività che valorizza la categoria, che da sempre rappresenta l’ortofrutta di qualità in Italia, è per noi una scelta naturale” ha dichiarato Andrea Fedrizzi, direttore marketing del Consorzio Melinda. “I negozi di ortofrutta al dettaglio sono una realtà che sosteniamo da sempre, in quanto anello fondamentale della catena distributiva di frutta e verdura di qualità. Un plauso all’Associazione dettaglianti ortofrutticoli di Confcommercio Milano per aver organizzato un evento che valorizza le attività ortofrutticole, da sempre impegnate nel favorire un legame speciale con il consumatore, basato su fiducia e relazione con il cliente” ha concluso Fedrizzi.
Milano, accesso mercati ingrosso Per gli associati sconto del 15% sugli abbonamenti (a partire da 50 ingressi)
Da SogeMi, la società di gestione dei mercati generali milanesi, lo sconto - per le imprese associatedel 15% sugli abbonamenti per accedere ai mercati all'ingrosso, a partire da 50 ingressi. Lo ha richiesto e ottenuto il Coordinamento della filiera agroalimentare di Confcommercio Milano.
Per info e la lettera di accredito (consegnata solo alle imprese in regola con la quota associativa): 027750228-322-338 agroalimentare@unione.milano.it
Dieci anni per Confcommercio
Mobilità, la federazione di settore dell’automotive di Confcommercio. Confcommercio
Mobilità è costituita da Federmotorizzazione, Assocamp, Aipark, Federacma e ADQ
In Confcommercio Mobilità – presidente Simonpaolo Buongiardino, segretario generale Simone Mangiaficosono rappresentati i rivenditori di auto e moto nuove ed usate, i rivenditori di ricambi per auto e moto, i venditori di camper ed accessori, i grandi parcheggi automatizzati, i commercianti di macchine agricole e i demolitori.
Confcommercio Mobilità è nata nel 2014 da un progetto di Federmotorizzazione e Assocamp. Negli anni sono entrati inoltre a farne parte anche AiPark, Federacma e ADQ. Insieme, queste sigle raggruppano, con Federmotorizzazione, più di 250.000 imprese nel settore automotive: dai concessionari ai rivenditori, passando per i servizi post vendita e le officine, contando circa il 5% del Pil italiano. Sono più di 1 milione i camperisti e vacanzieri che utilizzano quasi 300.000 mezzi tra caravan e camper per i propri spostamenti. Le aziende del settore commerciale agricolo e spostamento terra associate sono più di 300 e rappresentano oltre 4,5 miliardi di fatturato sviluppato dal mercato.
I 1500 centri di raccolta di veicoli fuori uso e i 114 impianti di autodemolizione, sono entrati a far parte di Confcommercio Mobilità con l’ingresso di ADQ.
La sosta, infine, è rappresentata dall’adesione dei più importanti
gruppi di sosta e parcheggi automatizzati privati in Italia, con una stima di circa 300.000 posti auto sparsi sul territorio. (FG)
SUL SITO DI CONFCOMMERCIO LOMBARDIA
DASHBOARD INTERATTIVA
CON I DATI SULLA DEMOGRAFIA D'IMPRESA
E' disponibile sul sito di Confcommercio Lombardia - https://confcommerciolombardia.it/ dashboard/#lombardia - una dashboard interattiva che mette a disposizione un cruscotto di dati su demografia d'impresa - aggiornati trimestralmente, trend delle imprese del terziario negli ultimi 10 anni e addetti in Lombardia e nelle singole province.
Si svolge fino al 18 luglio alla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi (Salone nella sede di via Meravigli 11) la mostra “Il Valore della Misura. Un viaggio alla scoperta della metrologia” (vedi Unione Informa di febbraio a pagina 6 n.d.r.).
Una mostra che offre l’opportunità di approfondire la storia e l’evoluzione della metrologia, nonché di riflettere sull’evoluzione di questa disciplina con le tecnologie emergenti.
Torniamo su questa mostra con alcune fotografie.
L’esposizione presenta oltre 70 strumenti storici di misura, alcuni dei quali risalenti alla fine del XIX secolo. Si tratta degli strumenti utilizzati nell'ambito della metrologia legale, la scienza della misura che si occupa dei metodi, degli strumenti e delle unità di misura. Tra gli oggetti bilance antiche, stadere di precisione, pesi dal calibro microscopico usati nell’oreficeria, cristalli da laboratorio e strumenti di misurazione come termometri e densimetri storici. Accanto agli oggetti, scritture e documenti originali che raccontano la storia della metrologia.
Un'attività che, sin dall'antichità (ci sono precise citazioni al riguardo già nel biblico Libro del Levitico) riguarda ogni aspetto della vita quotidiana dal momento che gli ispettori metrici - le persone incaricate di effettuare i controlli e verificare il corretto utilizzo di quantità e misure - intervengono in un ampio raggio di ambiti: dall'industria alla salute, dalla scienza all'ambiente, dai trasporti alle forniture domestiche.
Serie completa di 5 dischi in vetro smerigliato di diverso diametro contenuti in apposita cassetta (periodo tra 1900-1950) - strumenti in vetro da cui deriva il termine "disco". Venivano utilizzati durante la misurazione a raso
L’ingresso alla mostra è gratuito, previa prenotazione: lunedì, martedì e venerdì dalle 9:30 alle 13 e dalle 14 alle 17:30. Sono previste visite guidate per adulti e laboratori per le scuole. Per prenotare la visita scrivere a mostrametrologiacciaa@mi.camcom.it
Presentazione della mostra: l’intervento del presidente della Camera di commercio Carlo Sangalli
L’L’indagine di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza (risposte di 408 imprese) con i dati e le stime elaborati dal Centro Studi
Conseguenze della guerra doganale: se l’Europa reagisse con dazi al 10-15% per i prodotti Usa più importati, l’aumento dei prezzi al consumatore finale sarebbe di circa il 5%
eventuale guerra dei dazi generata dal possibile incremento delle misure protezionistiche da parte degli Usa preoccupa le imprese: è il sentiment emerso dall’indagine di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza (dati elaborati dal Centro Studi) con le risposte complessive di 408 imprenditori. Lo rileva l’86% di chi svolge attività di import e il 74% di chi pratica sia attività di import sia di export. In sostanza per più di 3 imprese su 4. Fra le imprese attive sui mercati esteri (il 31% delle imprese: di queste operanti solo nell’export il 39%, solo nell’import il 34%, sia nell’export sia nell’import il 27%) c’è una prevalenza fino a 49 addetti (92%), con sede soprattutto a Milano (66%). Principali settori economici: vendita non alimentare (25%), intermediazione (14%), produttori/esportatori (13%) e importatori/ distributori (10%).
Ripercussioni negative per più di 3 imprese su 4. Un’impresa su 3 è attiva sui mercati esteri
Conseguenze dalla possibile guerra dei dazi? Quella pressoché immediata e più importante sarebbe l’aumento dei prezzi con una maggiore inflazione (oltretutto in un momento particolare con il rinnovato allerta sul caro energia). Con una contromisura Ue di dazi del 10-15% (in risposta agli eventuali dazi americani) sui prodotti che da Milano, Monza Brianza e Lodi vengono importati maggiormente dagli Usa (vedi a pag. 21: si tratta per lo più di prodotti importati da imprese intermediarie e non direttamente da venditori/ rivenditori), le imprese importatrici assorbirebbero circa la metà di questi incrementi. L’effetto sui consumatori sarebbe di un probabile aumento dei prezzi del 5%.
L’esposizione verso gli Usa
Il quadro economico di riferimento: quanto esportiamo (Milano, Monza Brianza, Lodi) Gli Stati Uniti sono il secondo partner commerciale (10,6%) delle imprese che esportano dalla Città Metropolitana di Milano (dopo la Svizzera, 10,8%)) con oltre 4 miliardi 494 milioni di euro fra gennaio e settembre del 2024; il quarto partner (7,3%) in Monza Brianza (dopo Germania, Svizzera e Francia) con oltre 785 milioni di euro e il decimo partner (1,2%) nella provincia di Lodi (dopo Spagna, Francia, Grecia, Germania, Portogallo, Olanda, Belgio, Polonia, Repubblica Ceca) con più di 58 milioni di euro.
Stati Uniti secondo partner commerciale nell’export per le imprese di Milano Città Metropolitana
Fra le imprese che hanno un’attività sia di export sia di import il 63% ha un’esposizione di export verso gli Usa fino al 10%; tra il 10 e il 20% l’11% delle imprese e tra il 20 e 30% un altro 11%. Il 22% delle imprese ha una quota del fatturato generato dall’export con gli Usa superiore al 15% (la maggioranza, 48%, fino al 5%).
Fra le imprese, invece, che hanno soltanto attività di export il 52% ha un’esposizione verso gli Stati Uniti fra il 10 e il 20% e il 33% fino al 10%. Il 48% delle imprese ha una quota del fatturato generato dall’export con gli Usa che si colloca tra il 5 e il 10%.
Cosa si può fare se arrivano i dazi?
Quali contromisure per mitigare il potenziale impatto dei dazi dagli Usa? La soluzione maggiormente indicata è l’aumento dei prezzi di vendita (37%), ma molte imprese (35%) pensano alla diversificazione dei mercati. E il 21% mette nel conto la riduzione dei margini di profitto. Pochissime imprese (2%) indicano come alternativa l’interruzione degli scambi commerciali con gli Usa.
“Un eventuale rialzo dei dazi Usa e la risposta europea preoccupano il sistema delle imprese del terziario – afferma Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio - L'effetto, infatti, sarebbe quello di un aggravio di costi con una contrazione delle vendite in un momento ancora molto delicato per la nostra economia. Con conseguenze inevitabili per famiglie e imprese. E’ vero che si tratta solo di ipotesi, ma è bene che siano chiare le possibili ripercussioni di un confronto commerciale con gli Stati Uniti. Da qui la necessità di concertare una linea comune europea ferma e responsabile in raccordo con il nostro Governo”.
Dazi: anche rischi indiretti
Anche i dazi imposti tra Cina e Usa o tra Usa ed altri paesi possono avere conseguenze sulle imprese di Milano, Lodi, Monza e Brianza e lombarde che fanno parte delle “global supply chains” o perché hanno insediamenti produttivi o commerciali in quei Paesi. L’esempio tipico è il Messico dove diverse aziende italiane hanno investito proprio per vendere i loro prodotti negli Usa con esenzione daziaria.
Gli accordi di libero scambio (come Ue-Mercosur): la risposta al protezionismo
Dall’indagine emerge che il 56% delle imprese operante sui mercati esteri è a conoscenza dell’esisten-
I prodotti più esportati
Accordi di libero scambio: il 63% delle imprese lo ritiene uno strumento utile per diversificare i mercati
za degli accordi di libero scambio siglati dall’Unione Europea con paesi terzi. Patti che prevedono l’azzeramento o la forte riduzione dei dazi in export ed import. Sono quindi giudicati uno strumento positivo per diversificare i mercati di sbocco e approvvigionamento: lo pensa il 63% delle imprese, un dato molto confortante. Gli accordi di libero scambio sono infatti, in generale, la risposta più forte che si può dare al protezionismo. Entrando nel concreto su uno degli accordi di libero scambio, il 38% delle imprese che opera sui mercati esteri conosce l’intesa Ue-Mercosur (siglato dalla Commissione Europea con Argentina, Brasile, Uruguay e Paraguay): per le imprese rappresenta un’opportunità di crescita.
Milano: apparecchiature elettriche ed apparecchiature per uso domestico non elettriche 227,77 milioni di euro; macchinari e apparecchiature 193,13 mln. di euro; abbigliamento (anche in pelle e pelliccia) 173,91 mln. di euro; articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 155,44 mln. di euro; prodotti chimici 149,10 mln. di euro.
Monza Brianza: macchinari e apparecchiature 57,28 milioni di euro; mobili 39,14 mln. di euro; prodotti chimici 37,16 mln. di euro; prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 33,27 mln. di euro; prodotti in metallo (esclusi macchinari e attrezzature) 12,27 milioni di euro.
Lodi: prodotti chimici 5,16 milioni di euro; prodotti alimentari 3,74 mln. di euro; macchinari e apparecchiature 2,72 mln. di euro; prodotti della metallurgia 2,40 mln. di euro; prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 1,80 mln. di euro.
I
I prodotti più importati
Milano: prodotti chimici 120,78 milioni di euro; computer e prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 92,39 mln. di euro; macchinari e apparecchiature 82,84 mln. di euro; prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 56,59 mln. di euro; prodotti da altre industrie manifatturiere 54,21 mln. di euro.
Monza Brianza: prodotti chimici 91,43 mln. di euro; prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 34,24 mln. di euro; carta e prodotti di carta 10,18 mln. di euro; macchinari e apparecchiature 7,83 mln. di euro; computer e prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 7 mln. di euro.
Lodi: prodotti alimentari 2,62 milioni di euro; prodotti agricoli e della caccia, animali 1,03 mln. di euro; prodotti della metallurgia 1,03 mln. di euro; macchinari e apparecchiature 500 mila euro; prodotti chimici 290 mila euro.
(dati terzo trimestre 2024)
MILANO RHO - Dall’8 al 13 aprile Fiera Milano Rho ospita la 63a edizione del Salone del Mobile.Milano, evento che conferma la sua posizione di leadership internazionale nel mondo del design con oltre 2.000 espositori provenienti da 37 Paesi e una superficie espositiva di 169.000 mq. Il 38% degli espositori proviene dall’estero. Per il Salone del Mobile.Milano 2025 si stima un afflusso di circa 370.000 operatori del settore provenienti da 146 Paesi. La manifestazione, quest’anno, vede il ritorno di 64 espositori storici e l’ingresso di 84 nuovi brand. Al Salone Satellite 2025, dedicato ai giovani talenti, partecipano 700 designer under 35 provenienti da 36 paesi e 20 scuole internazionali. Un altro evento di punta sarà la Biennale Euroluce che torna con oltre 300 espositori (il 46,5% proviene dall’estero) consolidandosi come la piattaforma di riferimento internazionale per il settore dell'illuminazione. (GB)
MIART: DAL 4 AL 6 APRILE ALL’ALLIANZ MICO A MILANO 179 GALLERIE PROVENIENTI DA 30 PAESI E 5
CONTINENTI - Presentata da Fiera Milano la ventinovesima edizione di miart (www.miart.it), la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea, in programma da venerdì 4 a domenica 6 aprile (vip preview giovedì 3) negli spazi di Allianz MiCo a Milano (MiCo Central Building 0 - Gate 5, ex pad. 3, viale Lodovico Scarampo, Milano). Con 179 gallerie provenienti da 30 Paesi e 5 continenti, e oltre cento anni di arte raccolti sotto lo stesso tetto, miart riafferma la propria centralità nel panorama delle fiere d’arte europee. Sotto la direzione artistica di Nicola Ricciardi, i progetti presenti a miart 2025 - distribuiti in tre sezioni: Established, Emergent, Portal –sono rappresentativi di un ventaglio temporale di opere d’arte che spazia dai capolavori del Primo e del Secondo Novecento alle opere legate alla più stretta attualità, da presentazioni dedicate al design d’autore a focus sui maestri italiani che hanno plasmato la vivacità artistica di Milano e del Paese in generale. Il titolo e tema dell’edizione 2025 di miart è “Among Friends”, omaggio alla figura umana e artistica di Robert Rauschenberg (1925 – 2008), a cento anni dalla sua nascita. Nello spirito di “Among Friends”, il legame tra miart e Milano è rafforzato dalla collaborazione con il Comune in occasione della Milano Art Week (1-6 aprile), la manifestazione diffusa coordinata dall’Assessorato alla Cultura e organizzata dall’Associazione Arte Totale, che mette in rete le principali istituzioni pubbliche e fondazioni private della città dedicate all’arte moderna e contemporanea con un programma di mostre e attività. (SM)
PER BIT 2025 BILANCIO CON OLTRE 1.100 ESPOSITORI
PROVENIENTI
DA 66 PAESI - La 44ma edizione di BIT – Borsa
Internazionale del Turismo - organizzata da Fiera Milano, ha avuto oltre 1.100 espositori provenienti da 66 Paesi e centinaia di hosted buyer altamente profilati, chiamati a raccolta da tutto il mondo con 8.585 incontri one to one (+14% rispetto al 2023). Numeri significativi d’affluenza a BIT, con una crescita a doppia cifra sia per i visitatori sia per gli operatori professionali con visitatori provenienti da 107 Paesi. Tra i primi Paesi da cui sono giunti visitatori troviamo Svizzera, Stati Uniti, Spagna, Regno Unito, Francia, Germania, Egitto, Cina, Emirati Arabi e India. (SM)
Provvedimento (per 15 dei 21 mercati) approvato dal Consiglio comunale milanese
Il Comune di Milano ha conferito i mercati coperti di sua proprietà al capitale sociale di Sogemi S.p.a. Il trasferimento è stato approvato dal Consiglio comunale (su proposta degli assessori allo Sviluppo economico, Alessia Cappello e alle Risorse finanziarie, economiche e patrimoniali, Emmanuel Conte).
Gli immobili e le aree vengono trasferiti nello stato in cui si trovano. Sogemi, che già gestisce i Mercati generali di Milano, si occuperà a proprie spese della loro riqualificazione, con l’obiettivo di realizzare una rete di punti di vendita di beni alimentari al dettaglio, rinnovati nelle strutture e negli impianti, polifunzionali, integrati con altri servizi alla cittadinanza e distribuiti in tutti i Municipi della città (tranne quello del centro storico).
Nell’operazione sono coinvolti 15 dei 21 mercati comunali coperti di Milano, per un totale di 18mila metri quadrati di fabbricati e per un valore patrimoniale indicativo di 20 milioni di euro. Sogemi subentra all’Amministrazione comunale nella gestione di tutti i contratti di concessione in essere, senza modificarli e fino alle loro naturali scadenze, distribuite fra l’anno in corso e il 2043.
Per sette mercati (Lorenteggio, Morsenchio, Prealpi, Rombon, Santa Maria del Suffragio, Wagner e Lagosta) le concessioni riguardano soggetti unici, ai quali il Comune ha ad oggi affidato la gestione delle strutture. Per altri otto (Chiarelli, Quarto Oggiaro, Monza, Fusina, Ferrara, Montegani, Gratosoglio, Giambellino) i contratti sono con una pluralità di operatori commerciali. Restano esclusi dal trasferimento 6 mercati misti (via San Paolino, via Alex Visconti, Mercato Darsena Ticinese, Mercato Ponte Lambro, Mercato dei Fiori al Cimitero di Lambrate e al Cimitero Maggiore), che, per vari motivi tecnici, non possono essere conferiti. Alla loro scadenza, le concessioni verranno messe a bando con procedura pubblica.
“La scelta di conferire a Sogemi 15 mercati comunali coperti, da parte del Comune di Milano, nasce dalla volontà di trovare una soluzione permanente, efficace e di lungo periodo per garantire la sopravvivenza di presidi fondamentali dell’economia e del tessuto cittadino e
di valorizzarli” ha affermato l’assessore allo Sviluppo Economico di Palazzo Marino Alessia Cappello. “Il conferimento a Sogemi – ha spiegato l’assessore alle Risorse finanziarie, economiche e patrimoniali, Emmanuel Conte - crea le condizioni per una riorganizzazione complessiva del settore, sotto un’unica regia pubblica che, oltre al beneficio economico-finanziario per il Comune, garantisce la massima trasparenza amministrativa nell’assegnazione degli spazi”.
Gli assessori Alessia Cappello (Sviluppo Economico) ed Emmanuel Conte (Risorse finanziarie, economiche e patrimoniali) del Comune di Milano (foto 1 e 2) e il presidente di Sogemi Cesare Ferrero (foto 3)
“Accogliamo la decisione del Consiglio Comunale con forte senso di responsabilità e nella convinzione di poter valorizzare al massimo le sinergie che, in questi anni, hanno accompagnato l’ambizioso progetto di rinnovamento del Mercato Alimentare” ha dichiarato Cesare Ferrero, presidente di
Sogemi. “Il cibo – ha proseguito Ferrero - è un volano di sviluppo insostituibile per la Città di Milano e i suoi quartieri, le sue comunità: il piano di rinnovo dei mercati coperti punta a rendere questa risorsa uno strumento sempre più presente e capillare di benessere, progresso imprenditoriale ed economico, equità e sicurezza diffusi”.
Ecco gli eventi e i corsi di formazione gratuiti (sino alla fine maggio) di FederModa Milano, l'Associazione del Fashion Retail. Inoltre, con FederModaMilano e Assonidi l’iniziativa “Piccoli in negozio”.
I corsi (in presenza) con la Fashion Retail Academy
La Fashion Retail Academy offre corsi di formazione specializzati per i dipendenti dei negozi e delle aziende del settore moda. L'Academy si concentra sullo sviluppo di competenze pratiche e strategiche migliorando la gestione del punto vendita, le tecniche di vendita e le capacità di comunicazione. Grazie a un approccio mirato, i partecipanti acquisiscono strumenti utili per ottimizzare le performance aziendali e rispondere alle sfide del retail moderno.
La Fashion Retail Academy è un punto di riferimento per chi desidera costruire una carriera di successo nel mondo del fashion retail. Con un programma formativo che unisce teoria e pratica, l'Academy si distingue per l'alta qualità dei suoi corsi, pensati per rispondere alle esigenze del mercato e delle aziende del settore del retail moderno.
13 e 26 marzo, Il Visual Merchandising: percorso formativo che passa dalla teoria alla pratica degli allestimenti, dalla strategia di marketing alla shopping experience. E’ un corso di formazione gratuito in presenza per i dipendenti di negozi/aziende.
Per iscriversi: https://www.confcommercio milano.it/it/associazioni/ categoria/Form2FEDERMODA-MILANO/
2 e 8 aprile, Analisi del Colore, Armocromia e Stagioni
Cromatiche: linguaggio e significato dei colori - corso di formazione gratuito in presenza per i dipendenti di negozi/aziende.
14 e 28 maggio, Il Facial Shape e il Body Shape – corso di formazione gratuito in presenza per i dipendenti di negozi/aziende
I corsi di formazione (online e in presenza) L’
20 marzo, Le performance dei punti vendita evento online gratuito
20 maggio, Crea la Customer Experience del domani con INovaRetail e Disignum – corso di formazione gratuito in presenza e online
15 aprile, Il Mistery Shopping evento online gratuito
FederModa Milano e Assonidi: “Piccoli in negozio”
iniziativa “Piccoli in negozio” (https://confcommerciomi.img.musvc3.net/static/445/ documenti/116/CONVENZIONE%20ASSONIDI(0).pdf) mira ad incentivare gli acquisti sotto casa rafforzando il legame tra i negozi e le famiglie che frequentano i servizi educativi della zona. Grazie a sconti e promozioni dedicati, l’iniziativa rappresenta un’opportunità concreta per avvicinare nuove famiglie ai punti vendita e contribuire al dinamismo del commercio di prossimità.
Agenti
nuova App per gli agenti di commercio e i “commerciali” delle aziende
Cosa si può fare con la App FNAARC
• Calcolo margine e ricarico: inserendo almeno due valori a disposizione (prezzo di acquisto, prezzo di vendita, margine o ricarico) la app elabora quelli mancanti
• Sconto merce: calcola il valore effettivo della merce in base al costo unitario e agli omaggi
• Calcolo sconto: permette di effettuare velocemente la sommatoria degli sconti
• Scorporo Iva: consente di calcolare e scorporare l’Iva
• Calcolatrice: include una calcolatrice standard
• Genera Pdf: permette di generare e condividere con un click pdf personalizzati
Dove scaricare App FNAARC
Gratuita, semplifica i calcoli che si effettuano durante le trattative
Da Agenti FNAARC, la Federazione degli agenti e rappresentanti di commercio, la nuova App gratuita progettata per semplificare l’operatività degli agenti di commercio e dei referenti commerciali delle aziende.
App FNAARC offre una serie di strumenti (vedi box) pensati per supportare gli agenti di commercio ottimizzando la gestione delle trattative commerciali.
L’App FNAARC è disponibile per il download gratuito su App Store, Google Play e AppGallery.
Per maggiori informazioni e per accedere direttamente ai link di download, visitare il sito di Agenti FNAARC: https://fnaarc.it/app/
L’App FNAARC include anche una sezione dedicata alle notizie di settore, con aggiornamenti su normative, trend di mercato, eventi e iniziative.
App FNAARC è stata progettata per fornire agli agenti di commercio uno strumento intuitivo e a portata di mano utile per velocizzare i calcoli che si effettuano quotidianamente.
“App FNAARC è una app voluta dagli agenti di commercio per semplificare le trattative, sempre più frequenti e rapide nella quotidianità. Questa è solo la prima release: grazie ai feedback dei colleghi, continueremo infatti a svilupparla con nuove funzionalità per renderla ancora più performante. Con questo strumento Agenti FNAARC vuol essere al fianco degli agenti di commercio anche nell’offerta di servizi per l’operatività del proprio lavoro” dichiara Alberto Petranzan, presidente Agenti FNAARC. (AP)
Prende forma a Legnano l'Intelligent Cities Challenge (ICC), iniziativa della Comunità Europea che supporta le città, e Legnano è tra le sette città italiane scelte per l’edizione 2023-2025.
Due iniziative “local green” (portate in questi giorni a Bruxelles) riguardano l’efficientamento energetico delle imprese e gli imballaggi plastici. Entrambe sono regolamentate da due patti, presentati a Legnano, che vedono tra i firmatari la Confcommercio territoriale di Legnano.
Local green deal per imballaggi plastici
Il patto vede firmatari Comune di Legnano, Confcommercio Legnano, Confindustria Alto Milanese, Confartigianato Imprese Alto Milanese, Aemme Linea Ambiente (ALA), Consorzio Nazionale Imballaggi (Conai), ARS ambiente.
Local green deal per l'efficientamento energetico delle imprese
Se, fino a oggi, gli interventi di efficientamento energetico promossi dall'Amministrazione comunale di Legnano si sono concentrati su edifici e strutture pubbliche, con il patto la progettazione di questi interventi si estende alle imprese del territorio. In particolare il patto cerca di individuare, attraverso un questionario, quali interventi possano condurre all’efficientamento energetico e a risparmi economici per imprese con caratteristiche diverse.
Hanno aderito al patto Comune di Legnano, Confcommercio Legnano, Confindustria Alto Milanese, Confartigianato Imprese Alto Milanese, Università degli Studi di Milano, Università degli Studi di Brescia, PTSCLAS. Entreranno in gioco le competenze delle due università firmatarie del patto e di PTSCLAS (società di consulenza con competenze specifiche nella valutazione di politiche e progetti e nel supporto all’individuazione di strategie di policy efficaci), per identificare le azioni concrete da mettere in campo supportando le imprese nella transizione energetica. Compito delle università sarà anche di produrre una ricerca sulla quantificazione delle barriere comportamentali ed economiche che rendono complesso adottare queste azioni nelle micro, piccole e medie imprese. Un ruolo fondamentale gioca anche ENEA, non firmataria del patto, ma partner sostenitore del progetto ICC che promuove gli audit energetici nelle piccole e medie imprese. C’è inoltre il contributo del MEIEC (Milan Economic Impact Evaluation Center) un centro dell’Università degli Studi di Milano che si occupa di supportare e promuovere la valutazione delle politiche pubbliche mettendo insieme università, stakeholder pubblici e privati.
L’Amministrazione comunale di Legnano ha sottoposto a Conai un progetto di studio per ottimizzare la gestione degli imballaggi plastici di origine non domestica.Il progetto, finanziato dal Consorzio, sarà realizzato da ARS ambiente, una società specializzata da oltre 20 anni in consulenza e progettazione per la gestione sostenibile dei rifiuti e l'economia circolare.
Questo patto ha l'obiettivo di migliorare i risultati della raccolta differenziata dei rifiuti, l’efficienza dell’effettivo recupero dei rifiuti plastici e diminuire la quota di rifiuti indifferenziati, riducendo in questa le frazioni recuperabili tra cui spiccano, appunto, gli imballaggi in plastica e i “traccianti” (materiali plastici impropriamente conferiti nella raccolta differenziata dalle utenze non domestiche). Per le loro particolati caratteristiche, infatti, questi
rifiuti oggi non trovano un’esatta collocazione né nella frazione indifferenziata, essendo riciclabili, né nella plastica, poiché ne peggiorano la qualità.
Il patto si concentra sulle utenze non domestiche essendo le principali produttrici di questo tipo di rifiuti. L’attività del progetto sarà divisa in tre fasi: la verifica delle plastiche “traccianti” presenti nei rifiuti delle utenze non domestiche, l’analisi dei dati, l’elaborazione di una proposta di sistema di raccolta dedicato la cui fattibilità operativa ed economica sarà poi valutata con Aemme Linea Ambiente. ALA, la società del Gruppo AMGA che si occupa dei servizi legati all’igiene ambientale sul territorio, è partner operativo del progetto occupandosi, oltre che della raccolta, di regolari monitoraggi e analisi merceologiche sui rifiuti conferiti sia dalle utenze domestiche sia da quelle non domestiche. La soluzione dovrà inoltre essere economicamente e logisticamente sostenibile per le imprese che producono questo tipo di rifiuti.
Raffaele Romanò è stato
rieletto all’unanimità presidente della Confcommercio territoriale di Seveso. Lo ha riconfermato il nuovo Consiglio Direttivo nominato per acclamazione dall’Assemblea dell’Associazione (svoltasi il 10 febbraio) per il rinnovo delle cariche sociali del quinquennio 2025-2029.
Un’Assemblea (con, fra gli altri, il vicepresidente di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza Carlo Alberto Panigo e il segretario generale Marco Barbieri) che ha visto un’ampia partecipazione degli associati. Vicepresidenti della Confcommercio territoriale di Seveso sono Marco Elli e Pietro Milo. Componenti di Giunta: Simone Lo Iacono e Paolo Perego. Completano il Consiglio Direttivo: Daniela Confalonieri, Silvia Dabbeni, Cristina De Marco,
Raffaele Romanò, riconfermato presidente dell’Associazione territoriale Confcommercio di Seveso
“Il commercio che verrà a Corsico” Dibattito sui disagi causati dai cantieri e le soluzioni proposte
Presso la sede di Confcommercio Corsico (viale della Liberazione 26/28) dibattito su “Il commercio che verrà a Corsico” che ha visto, su invito del presidente dell'Associazione territoriale Giovanni Moro, la partecipazione di Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza; Stefano Martino Ventura, sindaco di Corsico; Maurizio Magnoni, assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Corsico. L’evento è stato moderato da Domenico Torchia, segretario dell’Associazione territoriale Confcommercio del Corsichese.
Nell’incontro sono state affrontare le problematiche legate ai cantieri in corso in alcune aree di Corsico e il loro impatto sulle attività commerciali. I numerosi commercianti presenti hanno evidenziato le difficoltà derivanti dalla chiusura delle strade e dalle modifiche alla viabilità che stanno compromettendo l’afflusso della clientela e, di conseguenza, le vendite. In particolare, sono emerse le preoccupazioni legate alla lentezza dei lavori.
La Confcommercio territoriale di Corsico ha offerto la propria disponibilità a farsi portavoce delle istanze degli operatori locali, proponendosi come mediatore tra l’Amministrazione comunale e i commercianti, affinché possano essere trovate soluzioni tempestive ed efficaci.
Il dibattito ha anche sottolineato l'importanza di un rapporto più stretto tra pubblico e privato, con l’impegno di organizzare nuovi incontri per migliorare la comunicazione e collaborare alla risoluzione di problematiche future. Il confronto ha confermato l'esigenza di un dialogo costante per sostenere il commercio locale e garantire il benessere economico cittadino. (MD)
Giovedì 20 marzo in Confcommercio Milano
(corso Venezia 47, sala Colucci, ore 16.30)
Asseprim, la Federazione dei servizi professionali per le imprese e Andaf Lombardia, l’Associazione direttori amministrativi e finanziari, organizzano l'evento
Gli interventi
ASSEPRIM E ANDAF LOMBARDIA: IL 20 MARZO L'EVENTO "CORPORATE SUSTAINABILITY REPORTING DIRECTIVE: IMPATTI, SFIDE E STRATEGIE PER IL FUTURO"
"Corporate Sustainability Reporting Directive: impatti, sfide e strategie per il futuro".
Vengono presentati i risultati di una survey condotta nei mesi di gennaio–febbraio con i CFO di Andaf; segue la presentazione di due case history per l'implementazione della strategia di sostenibilità in azienda con riferimento a Reporting integrato e KPI. Una tavola rotonda approfondisce poi strumenti, soluzioni e opportunità legate all'applicazione della sostenibilità. A seguire cocktail.
Saluto introduttivo di Fabrizio Bonelli, vicepresidente Asseprim; CFO e Sostenibilità: dove siamo e ruolo chiave (Vittorio Biassoni, Vicepresidente - ANDAF Lombardia); Sostenibilità: l'elemento evolutivo indispensabile nelle strategie aziendali (Alejandro Galan, Sustainability LeaderForvis Mazars); L'implementazione della CSRD come sfida per le aziende (Eugenio Giavatto, Chief Financial Officer - FNM spa); Il percorso di sostenibilità del Gruppo Saviola: una storia ecologica (Luigi Cortellazzi, Chief Financial Officer - Gruppo Saviola e Valentina Bolis, Head of Communication/Presidente Comitato ESG/Gruppo Saviola).
La tavola rotonda Moderata da Vittorio Biassoni, vicepresidente ANDAF Lombardia L’integrazione tra dati non solo ai fini del reporting: Conciliare la sostenibilità con le esigenze di budget (Fabrizio Fiocchi, Chief executive officer – ESGEO); Il Regolamento Omnibus: Semplificazione o deregolamentazione del reporting di sostenibilità? (Stefano Maneri, Sustainability CSRD Advisor - Sustainable Management); Dalla formazione alla comunicazione: costruire una cultura della sostenibilità (Erica Nagel, Founder & Chief executive officer - Nagel Sustainability).
La deindustrializzazione in corso in Italia rende il terziario sempre più importante in termini di contributo al Pil, al reddito pro capite, all’occupazione. In questo scenario, a disturbarne la crescita c’è stata un’inflazione determinata dai costi energetici che hanno trainato prodotti e servizi. Un nuovo balzo in avanti del prezzo dell’energia elettrica e, di riflesso, del gas potrebbe rinvigorire l’inflazione e ridurre la capacità di spesa dei consumatori. A ridimensionarne l’impatto saranno nuovamente, così com’è avvenuto nel 22-23, i flussi turistici stranieri la cui incidenza sul Pil interno è ormai superiore a quella prodotta dal turismo italiano. Il sistema Paese deve concentrare sul turismo estero la sua massima capacità attrattiva offrendo servizi organizzati di alta qualità, caratteristiche che, da noi, continuano a difettare. Il trasporto su ferro, invece di migliorare peggiora, anche nell’alta velocità: condizione che rende deficitario lo spostamento in primis degli italiani e, con l’avvicinarsi dell’estate, può diventare un forte limitatore dei flussi esteri.
Altrettanto difficoltosi sono i servizi informativi: sia nelle grandi città, sia nelle piccole. A compensare i limiti c’è
Internet, purtroppo la connessione è però spesso difficoltosa anche in città come Milano. C’è poi il tema dei prezzi e dell’offerta soprattutto nel commercio, ristorazione e affini. Molto ha fatto Confcommercio nell’aggiornamento professionale e nei servizi ai propri associati per valorizzare il rapporto prezzo-qualità in modo da renderlo ai vertici dei desiderata dei consumatori.
Ma anche nel post inflazione i prezzi, soprattutto nel residenziale-alberghiero, sono rimasti extralarge, spingendo molti consumatori ad indirizzarsi alle locazioni temporanee private, non solo quelle gestite dai soggetti professionali. Soltanto rigorose regole pubbliche e un rapporto qualità-prezzo che spiazzi la concorrenza sleale sarebbero vincenti.
Bruno Villois
direttore Dipartimento alta formazione Confcommercio
Non ci vorrà la laurea per diventare bravi toeletta tori, ma il “fattore rosa” certamente sì. Nell’ultimo triennio, infatti, la percentuale delle iscrizioni femminili al corso di toelettatura tenuto dalla Scuola professionale di ACAD, l’Associazione dei commercianti animali domestici e toelettatori, ha superato il 90% (i corsi si svolgono al Capac Politecnico del Commercio e del Turismo nella sede di via Amoretti, a Milano Quarto Oggiaro. Il nuovo corso, quasi interamente frequentato da donne, ha preso avvio il 17 febbraio). E in tre anni, su oltre 400 partecipanti al corso (più del 90% con la licenza media superiore) i numeri indicano che 320 sono donne (di età tra i 25 e i 35 anni) e 80 uomini (di età tra i 20 e i 30). E visto che sono circa 270 le imprese attive a Milano ed Area metropolitana nei settori legati agli animali da compagnia “in un momento difficile come questo – ha affermato la vicepresidente di ACAD Egle Rosa - potrebbe essere una buona idea, per chi ama i nostri amici a 4 zampe, ma non solo, incanalare passione e creatività verso una professione che si sta sempre più facendo spazio”. Duecento circa –spiega Acad –sono ad oggi i professionisti che, tramite un percorso fatto all’interno dell’Associazione, hanno trasformato una passione anche in un lavoro.
I dati nell’ultimo triennio ai corsi promossi dall’Associazione dei commercianti di animali domestici e toelettatori (a Milano al Capac di via Amoretti)
Le doti di un buon toelettatore o, meglio, della buona toelettatrice?
Senso estetico, abilità manuale, forza e resistenza fisica abbinata ad una buona dose di costanza e pazienza.
Un settore, quello
della toelettatura professionale, in espansione soprattutto a Milano dove, sono presenti oltre 100.000 cani di varie razze che - rapportati alla popolazione urbana - rappresentano quasi il 10% degli abitanti.
Presentato a Roma in Confcommercio da Confcommercio Professioni - In occasione della settimana dedicata alle discipline STEM - il primo Manifesto dei professionisti sull’intelligenza artificiale, una guida per un utilizzo consapevole e strategico dell’AI nel proprio settore professionale.
Alla presentazione del Manifesto, oltre alla presidente di Confcommercio Professioni Anna Rita Fioroni e diversi rappresentanti delle associazioni aderenti a Confcommercio Professioni, sono intervenuti il ceo di Kanso, Andrea Granelli; l’on. Walter Rizzetto, presidente della XI Commissione Lavoro pubblico e privato della Camera dei Deputati; l’on. Marta Schifone, componente della XI Commissione della Camera dei Deputati Lavoro pubblico e privato; Alessandra Gallone, consigliere del ministro dell’Università e della Ricerca e il sottosegretario al Ministero dell’Istruzione e del Merito, on. Paola Frassinetti.
L’iniziativa nasce dalla necessità di garantire un impiego dell’Intelligenza artificiale che non svaluti il ruolo del professionista, ma che, al contrario, ne rafforzi la competitività sul mercato.
Il focus del Manifesto non è l’Intelligenza artificiale (generativa) in senso generale, ma quelle applicazioni che cambiano in modo significativo il modus operandi del professionista.
Il Manifesto si pone l’obiettivo di offrire un approccio strutturato per affrontare la rivoluzione digitale in atto. Con il documento, le associazioni di professionisti aderenti a Confcommercio Professioni hanno voluto condividere la propria visione sull’AI, sottolineando come le competenze e l’impegno di ogni professionista
possano essere determinanti per lo sviluppo di un ecosistema tecnologico, sostenibile ed etico.
I professionisti dovranno essere preparati a padroneggiare il digitale con spirito critico.
Il Manifesto individua tre azioni strategiche necessarie ad ogni professionista: formazione continua per acquisire competenze digitali avanzate; collaborazione tra discipline per un utilizzo efficace dell’Intelligenza artificiale
nei diversi ambiti professionali; adattamento strategico per integrare l’AI nei processi lavorativi con trasparenza e qualità.
“E’ necessario che nel processo di regolamentazione dell’intelligenza artificiale –ha rilevato la presidente di Confcommercio Professioni Anna Rita Fioroni - sia riconosciuto il ruolo cruciale dei professionisti, considerandoli soggetti influenti nelle decisioni normative future". (FG)
La quarta tappa del roadshow “Ristorazione e celiachia: tra fake news e opportunità di business” si è svolta a Milano a Palazzo
Bovara, il Circolo del Commercio di Confcommercio Milano. L’iniziativa, promossa da Fipe Confcommercio (Federazione italiana pubblici esercizi) con Epam (l’Associazione milanese) in collaborazione con AIC (Associazione Italiana Celiachia), ha avuto come obiettivo quello di supportare le imprese associate della ristorazione nel formulare un’offerta sicura e di qualità per la clientela celiaca, fornendo strumenti utili per definire programmi di formazione e sensibilizzazione sul tema della celiachia. Questi programmi, già sanciti nel Protocollo d'intesa firmato da Fipe Confcommercio e AIC, mirano a garantire la sicurezza alimentare e a massimizzare gli investimenti nel settore, offrendo soluzioni concrete e accessibili anche per i ristoratori che desiderano avvicinarsi a questa realtà. La celiachia è una malattia autoimmune che colpisce circa 600.000 persone in Italia (quasi l'1% della popolazione) e
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oltre 40mila solo in Lombardia, con una prevalenza del 70% di donne. E si reputa che siano in costante aumento i casi diagnosticati con circa 2.000 nuove diagnosi ogni anno solo nella nostra regione. A Milano, che si sta sempre più consolidando come una città globale, i numeri dei celiaci sono destinati a crescere, soprattutto in vista delle Olimpiadi Milano Cortina del 2026. Un aspetto emerso durante l’appuntamento milanese è stato quello di sensibilizzare i ristoratori sulla necessità di trattare i celiaci non come semplici clienti con una limitazione alimentare, ma come persone che soffrono di una patologia, ma con il desiderio di non rinunciare al gusto di una cena o un pranzo fuori casa. Da qui tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza del pasto non trascurando la qualità dell’offerta. Non è, infatti, necessario avere una cucina separata, ma è indispensabile rispettare scrupolosamente le regole di prevenzione della contaminazione da glutine che non risultano essere particolarmente costose o complicate da applicare se affrontate con l’idonea formazione. Nel corso dell’evento sono stati presentati i risultati di alcune indagini sulle imprese che hanno già partecipato ai corsi di formazione organizzati da AIC.
All’incontro di Milano hanno partecipato Roberto Calugi, direttore generale di Fipe; Isidoro Piarulli, presidente di AIC Lombardia; Claudia Berti, referente area organizzazione Fipe; Filomena Rotunno, responsabile alimentazione fuori casa di AIC. (GB)
Il 31 gennaio è entrato in vigore il decreto legislativo di istituzione dell'Albo Nazionale di attività commerciali, botteghe artigiane ed esercizi pubblici storici, con l'obiettivo di tutelare, valorizzare e promuovere le attività storiche che hanno un forte legame con la tradizione e la cultura del territorio. La normativa riconosce l’importanza di queste attività e prevede la creazione di un sistema di protezione volto a preservare e incentivare la loro continuità.
Il provvedimento definisce i criteri per la classificazione delle attività storiche, stabilendo i requisiti necessari per l’iscrizione all’Albo, che includerà tre principali categorie: attività commerciali storiche, botteghe artigiane, esercizi pubblici storici.
L'Albo
Nazionale si basa
sugli albi regionali, comunali e delle province autonome, aggiornati periodicamente per garantire un’informazione costante e puntuale. All'interno dell'Albo nazionale sarà prevista una sezione dedicata alle attività storiche di eccellenza. La gestione e l’aggiornamento dell’Albo saranno affidati al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), mentre il Ministero del Turismo si occuperà della promozione delle attività storiche attraverso iniziative volte a sensibilizzare il pubblico e a incentivare il turismo legato alla tradizione commerciale e artigiana.
Mensile di informazione di CONFCOMMERCIO
IMPRESE PER L'ITALIA MILANO, LODI, MONZA E BRIANZA
www.confcommerciomilano.it
Entro il 2 maggio, un apposito decreto del MIMIT, in collaborazione con il Dicastero del Turismo e previa approvazione della Conferenza unificata
Stato-Regioni, definirà le modalità attuative per l'Albo. Tra gli aspetti previsti dal decreto ci sono l'individuazione delle caratteristiche dell'Albo nazionale, la creazione di sezioni per categoria merceologica, e le modalità per lo scambio di informazioni con le amministrazioni locali, così da aggiornare l'Albo in tempo reale. L'Albo sarà pubblicato in una sezione specifica del sito internet del MIMIT con rinvii ai portali delle Regioni e dei Comuni. E sarà anche integrato nel portale “Italia.it” del Ministero del Turismo, nonché nel sito di Enit. (GB)
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