3 minute read
La Puoi Fare Una Cosa Fatta Bene Per Favore? (Italian)
by Alessia Mancino
La Puoi Fare Una Cosa Fatta Bene Per Favore?
La puoi fare una cosa fatta bene per favore?
Lui dice che è pieno di dubbi, io credo che ci sia molto caos
L’altro giorno pensavo che magari costruire un puzzle potrebbe essere d’aiuto
Poi ci prendo il pezzetto dell’ambizione e lo metto a scaldare con il latte
Che si sciolga e mi esca dalle corde vocali mentre urlo con la voce da fantasma
Non so se a te è mai successo di vedere tantissime cose e di non farle mai
Ti dipingi piena di energie ma poi le disperdi a guardare tutto da dentro
E sembra che fuori non esca mai nulla
Di quei ruscelli ancora ben scavati
Pieni di terra arida, che aspettano l’acqua e aspettano aspettano aspettano aspettano
E si dicono sempre che magari bisogna solo che arrivi l’anno buono
E poi tutto scorrerà,
Con trasparenza, con gioia, con voglia.
E’ il trascinarsi di tutte le volte che non ho saputo, che non ho voluto e che mi sono impigrita
Ma anche di quando giustifico tutto quello che scelgo
Ma anche avere troppi corpi intorno
Ma anche inciampare sempre su se stesse
Senza darsi mai una vera spiegazione, una che abbia un senso emotivo più che logico,
Una che si comprenda con la pelle d’oca
E con le lacrime che corrono al contrario, rientrano negli occhi e ti fan vedere tutto lucido, tutto chiaro, trasparente, ovvio.
Ho sentito dire spesso che nella vita si può cambiare strada
Io è qualche anno che ne corro un paio alla volta e mi chiedevo se poi alla fine nell’intimità della propria stanza uno non viva più che altro in un bosco, in una selva, in un lago, in un deserto, in una qualunque distesa di scelte prese, cose fatte, occhi guardati
Ti identifico con quello che ti vedo fare e dal successo che porti in giro, Poi non lo so bene quante lacrime piangi quando l’occhio di bue si spegne, i tecnici vanno a casa e ti ritrovi in un teatro vuoto.
L’altro giorno ti sei messo a ridere e mi hai detto che a venticinque anni non si può avere una crisi esistenziale.
La crisi dell’esistenza.
Il tuo amico invece qualche mese fa mi ha detto che non ero io.
Allora io mi chiedo se la crisi è anche della mia essenza. E che cosa voglia dire muoversi come mi muovo io. Alla fine se il corpo è l’unica cosa in cui viviamo, ci si può mai davvero perdere al suo interno? E quanto può essere profonda una crisi del genere?