Mix Fix Seeking the essence of existence
La Puoi Fare Una Cosa Fatta Bene Per Favore? by Alessia Mancino
La puoi fare una cosa fatta bene per favore? Lui dice che è pieno di dubbi, io credo che ci
sia molto caos
L’altro giorno pensavo che magari costruire un puzzle potrebbe essere d’aiuto Poi ci prendo il pezzetto dell’ambizione e lo metto a scaldare con il latte Che si sciolga e mi esca dalle corde vocali mentre urlo con la voce da fantasma Non so se a te è mai successo di vedere tantissime cose e di non farle mai Ti dipingi piena di energie ma poi le disperdi a guardare tutto da dentro E sembra che fuori non esca mai nulla Di quei ruscelli ancora ben scavati Pieni di terra arida, che aspettano l’acqua e
aspettano aspettano aspettano aspettano
E si dicono sempre che magari bisogna solo
che arrivi l’anno buono
E poi tutto scorrerà, Con trasparenza, con gioia, con voglia. E’ il trascinarsi di tutte le volte che non ho
saputo, che non ho voluto e che mi sono impigrita
Ma anche di quando giustifico tutto quello
che scelgo
Ma anche avere troppi corpi intorno Ma anche inciampare sempre su se stesse
66
Senza darsi mai una vera spiegazione, Una che abbia un senso emotivo più che
logico,
Una che si comprenda con la pelle d’oca E con le lacrime che corrono al contrario,
rientrano negli occhi e ti fan vedere tutto lucido, tutto chiaro, trasparente, ovvio.
Ho sentito dire spesso che nella vita si può cambiare strada Io è qualche anno che ne corro un paio alla
volta e mi chiedevo se poi alla fine nell’intimità della propria stanza uno non viva più che altro in un bosco, in una selva, in un lago, in un deserto, in una qualunque distesa di scelte prese, cose fatte, occhi guardati
Ti identifico con quello che ti vedo fare e dal successo che porti in giro, Poi non lo so bene quante lacrime piangi quando l’occhio di bue si spegne, i tecnici vanno a casa e ti ritrovi in un teatro vuoto. L’altro giorno ti sei messo a ridere e mi hai detto che a venticinque anni non si può avere una crisi esistenziale. La crisi dell’esistenza. Il tuo amico invece qualche mese fa mi ha
detto che non ero io.
Allora io mi chiedo se la crisi è anche della mia essenza. E che cosa voglia dire muoversi come mi muovo io. Alla fine se il corpo è l’unica cosa in cui viviamo, ci si può mai davvero perdere al suo interno? E quanto può essere profonda una crisi del genere?