4 Prevenire il rischio idrogeologico Intervista di Claudio Nidasio a Elisabetta Casagranda
6 MODELLAZIONE E PROGETTAZIONE OTTIMALE DI STRUTTURE CERAMICHE di Davide Bigoni e Luca Deseri
8 Esplorazione interattiva di reti in due e tre dimensioni
Periodico di informazione dell’Università degli Studi di Trento Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale 70% NE/TN taxe perçue - tassa riscossa Iscrizione Registro Stampe del Tribunale di Trento n.11 del 22 marzo 2011 Iscrizione ROC n. 17340 del 31 luglio 2008
Intervista di Lino Giusti a Michele Dallachiesa
5
NUMERO 5 | ANNO 2 | settembre 2012
Vuoi informazioni su come depositare un brevetto con
l’Università di Trento?
L’Università degli Studi di Trento ha tra i suoi obiettivi quello di favorire la brevettazione dei risultati della ricerca in collaborazione con le imprese. Contatta la Divisione Supporto alla Ricerca scientifica e al Trasferimento tecnologico dell’Università di Trento per conoscere il regolamento brevetti dell’Ateneo e le modalità per depositare un brevetto in collaborazione con l’Università.
www.unitn.it/trasferimento-tecnologico
KNOWTRANSFER Tecnologie e saperi tra università e impresa Periodico di informazione dell’Università degli Studi di Trento anno 2, numero 5, settembre 2012 Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale 70% NE/TN taxe perçue - tassa riscossa Iscrizione Registro Stampe del Tribunale di Trento n.11 del 22 marzo 2011 Iscrizione ROC n.17340 del 31 luglio 2008 Direzione e redazione: Divisione Comunicazione ed Eventi Direzione Generale Università degli Studi di Trento via Belenzani 12, I-38122 Trento tel. +39 0461 281201-1203 fax +39 0461 282899 e-mail: ufficio.periodici@unitn.it http://knowtransfer.unitn.it Direttore: Claudio Migliaresi Direttore responsabile: Francesca Menna Redazione: Marinella Daidone, Paola Fusi, Lino Giusti, Claudio Nidasio, Vanessa Ravagni, Cristiano Zanetti Progetto: Divisione Comunicazione ed Eventi Divisione Supporto alla Ricerca scientifica e al Trasferimento tecnologico Direzione Generale Università degli Studi di Trento Impaginazione: Miriam Sebastiani Hanno collaborato a questo numero: Beatrice Barbato, Davide Bigoni, Francesco Biral, Paolo Bosetti, Elisabetta Casagranda, Michele Dallachiesa, Luca Deseri Foto: Fotolia.com e altri Stampa: Litografica Editrice Saturnia s.n.c. Numero chiuso in tipografia il 24 settembre 2012
CHIEDI IL TUO KNOWTRANSFER
KnowTransfer esce in edizione cartacea e online. Il periodico si rivolge a chi si occupa di ricerca, sviluppo, innovazione scientifica e tecnologica all’interno di imprese industriali e di servizi e istituzioni. ¡¡Se desideri ricevere gratuitamente per posta una copia del periodico cartaceo scrivi una mail alla redazione (ufficio.periodici@unitn.it) indicando nome, cognome, ente o azienda e indirizzo.
Per informazioni: Divisione Supporto alla Ricerca scientifica e al Trasferimento tecnologico via Belenzani, 12 (terzo piano), I-38122 Trento tel. +39 0461 281238 - 281203 - 281163 | fax +39 0461 281128 vanessa.ravagni@unitn.it | lino.giusti@unitn.it | claudio.nidasio@unitn.it
¡¡Se desideri, invece, ricevere gratuitamente per e-mail la segnalazione dell’uscita di ogni nuovo numero del periodico online, che ha gli stessi contenuti del cartaceo, compila il modulo di iscrizione che trovi sul sito del periodico (http://knowtransfer.unitn.it) alla voce “iscriviti”.
Claudio Migliaresi è professore ordinario di Materiali compositi e Biomateriali presso l’Università di Trento e direttore del periodico KnowTransfer.
Valorizzare i risultati della ricerca Le politiche di trasferimento tecnologico dell’Università di Trento di Claudio Migliaresi
Il trasferimento della conoscenza è uno dei compiti istituzionali di un ateneo, che il nostro statuto riprende all’articolo 2 dove, elencando le finalità e le funzioni dell’Università, afferma che essa “sostiene la circolazione della conoscenza, anche attraverso l’accesso pieno e aperto alla letteratura scientifica e incentiva il trasferimento dei risultati tecnico-scientifici e la loro valorizzazione tramite iniziative imprenditoriali accademiche.” Il termine “trasferimento tecnologico” identifica la valorizzazione in chiave economica del trasferimento della conoscenza e il termine “tecnologico” pertanto può essere fuorviante e limitante se adottato nella sua definizione semantica che definisce sistemi di realizzazione della produzione industriale. La valorizzazione economica della conoscenza può attuarsi in varie forme e certamente riguardare ambiti anche diversi da quello della produzione industriale. Sebbene il termine “trasferimento tecnologico” sia ormai ampiamente in uso, esso deve essere inteso nel senso ben più ampio di “valorizzazione economica dei prodotti della ricerca” e avere un ambito di applicazione che certamente non è soltanto quello della produzione di tecnologie industriali, ma anche di servizi, beni e procedure di natura diversa con un impatto sul contesto sociale ed economico. L’ateneo di Trento ha iniziato a promuovere il “trasferimento tecnologico” alcuni anni fa, con la scrittura di un regolamento per la realizzazione da parte di suoi dipendenti e di personale non strutturato di iniziative imprenditoriali, costruendo lentamente una piccola struttura di supporto al trasferimento e cercando con vari eventi,
tra cui la pubblicazione di questo periodico, di stimolare la valorizzazione dei risultati della ricerca mediante la protezione della proprietà intellettuale (brevetti) e la costituzione di attività imprenditoriali. L’ateneo ha anche recentemente attrezzato spazi per ospitare, per un periodo di tempo limitato e nella loro fase di avvio, iniziative di start up e spin off e progettato, anche se non ancora definito, azioni più incisive per la realizzazione, anche in collaborazione con altri enti di ricerca, di incubatori tecnologici, cerniera tra i laboratori di ricerca ed il mondo dell’impresa. Sono state inoltre attuate azioni di accompagnamento verso finanziamenti ministeriali o provinciali, di cui hanno usufruito alcune delle iniziative imprenditoriali promosse. Pur se soddisfatti di quanto fatto se guardiamo dietro di noi, siamo tuttavia ancora ben lontani dall’efficacia richiesta per una soddisfacente valorizzazione economica dei risultati della ricerca e questo indipendentemente da chi ne tragga i relativi benefici. La ricerca produce conoscenza e i suoi benefici sono molteplici e sempre presenti, ove verso la migliore didattica che essa consente, ove verso il committente che l’ha commissionata, ove verso la società della quale contribuisce ad aumentare la conoscenza. Ma valorizzare significa individuare strumenti di sfruttamento immediato e remunerativo e questo richiede convinzione ed investimenti.
1
Gli incentivi della Legge 6 del Trentino per le imprese A favore di progetti di ricerca applicata con istituzioni di ricerca e per l’assunzione di ricercatori a cura della Divisione Supporto alla Ricerca scientifica e al Trasferimento tecnologico dell’Università di Trento
2
Attraverso la revisione della Legge 6, avvenuta nel 2011, la Provincia autonoma di Trento ha introdotto nuove modalità di incentivi alle imprese a favore di progetti di ricerca applicata, per l’assegnazione temporanea e l’assunzione di ricercatori1. Nell’ambito della ricerca applicata è importante la distinzione fra progetti di ricerca industriale, volti all’acquisizione di nuove conoscenze, e progetti di sviluppo sperimentale finalizzati all’utilizzo di conoscenze note per nuovi prodotti o processi. Possono accedere alle agevolazioni sia imprese collocate in Trentino che imprese operanti in altre regioni, ma con almeno un’unità operativa sul territorio della provincia di Trento. Nel caso di aziende operanti sul territorio provinciale da meno di tre anni dalla data della domanda è richiesta la presenza sia di un’unità operativa che della sede legale. Possono accedere agli incentivi piccole, medie e grandi imprese o consorzi di imprese. Le agevolazioni sono previste anche per centri di ricerca di medie e grandi 1
imprese con la finalità di favorire il trasferimento di capitale umano dai centri di ricerca pubblici a quelli privati rafforzando così il sistema trentino della ricerca. Il sostegno ai progetti di ricerca applicata o aziendale proposti dalle imprese costituisce un connotato distintivo della politica economica del Trentino; sono mediamente infatti 50 i progetti di ricerca finanziati annualmente tramite la Legge 6, con un contributo che si attesta attorno ad 1 milione di euro per progetto e che rappresenta in media il 50 per cento dell’intero progetto di ricerca. L’intensità dell’agevolazione è determinata ponderando alcuni fattori tra cui la qualità della ricerca, la dimensione d’impresa, la priorità del tema della ricerca in base al Programma Pluriennale della Ricerca della Provincia di Trento, con maggiorazioni legate alle partnership con altre imprese o con istituti scientifici. L’aiuto massimo per progetto è, di norma, pari a 3 milioni di euro.
Alcune delle novità introdotte dalla revisione legislativa del 2011 sono: il criterio di addizionalità per accedere alle agevolazioni (potranno essere infatti ammessi a contributo i progetti di importo superiore al 30 per cento della media delle spese ammesse ad agevolazione nei cinque anni precedenti); il contributo su un costo figurativo di 50 mila euro all’anno per ciascuno dei titolari o dei soci di imprese con non più di 9 addetti che svolgono attività di ricerca; viene poi potenziato il contributo per l’assegnazione temporanea di ricercatori alle imprese, per una durata fino a 24 mesi. Allo scopo di potenziare il trasferimento tecnologico dagli organismi di ricerca alle imprese è stata infine introdotta la disciplina dei contributi per l’assunzione da parte delle imprese di ricercatori e tecnici di ricerca anche a tempo indeterminato, con percentuali di intervento che possono raggiungere il 60 per cento delle spese e che possono durare fino ai primi cinque anni di assunzione.
Per un inquadramento delle innovazioni introdotte dalla legge provinciale sugli incentivi alle imprese si veda l’intervista all’Assessore Alessandro Olivi (numero 3 di KnowTransfer).
Possono essere agevolati i costi e le spese tese a realizzare ricerca applicata tra cui quelle per il personale dipendente, i costi della ricerca contrattuale e per l’acquisizione di competenze tecniche e brevetti, le spese di carattere generale indotte dall’attività di ricerca, i costi di acquisto di strumenti, attrezzature e software. Di particolare interesse, tra gli investimenti ammissibili, sono le agevolazioni per i costi che le imprese sostengono per la ricerca contrattuale; tale attività riguarda principalmente la realizzazione di progetti di ricerca, ovvero di consulenze strutturate, da parte di un organismo di ricerca per conto di un’impresa e formalizzate in contratti. Tali costi di consulenza e ricerca contrattuale, tuttavia, per le imprese con più di 9 addetti non possono superare del 30% le spese di personale tecnico dell’impresa. La coerenza del progetto di ricerca presentato dall’impresa con il Programma Pluriennale della Ricerca
della Provincia di Trento prevede delle maggiorazioni all’incentivo concesso in base alle seguenti priorità: distretto dell’ICT, distretto dell’edilizia sostenibile, fonti rinnovabili e gestione del territorio, progetti con organismi di ricerca pubblici o privati operanti sul territorio provinciale (con un costo che supera il 10%) o con spin off o start up della ricerca. Le agevolazioni possono essere concesse se sono presenti i requisiti del progetto di ricerca collegati alla novità e originalità delle conoscenze acquisibili e alla utilità delle conoscenze per innovazioni di prodotto e di processo che accrescano la competitività e favoriscano lo sviluppo dell’impresa operante sul territorio provinciale. Le imprese beneficiarie si impegnano a produrre beni o servizi direttamente collegati agli esiti del progetto di ricerca sulla base di un business plan che deve essere presentato in sede di domanda del progetto.
Sotto il profilo dell’esame delle domande di agevolazione sono previste tre procedure: a) procedura automatica, riservata solo alle piccole medie imprese con percentuali di intervento fino al 20 per cento delle spese fino ai 500 mila euro; b) procedura valutativa, per spese fino a 1,5 milioni euro, utilizzabile da piccole, medie e grandi imprese; c) procedura negoziale per progetti di importo superiore a 1,5 milioni di euro, per le new.co. e per i centri di ricerca di medie e grandi imprese operanti sul territorio provinciale. Sempre sotto il profilo procedurale la nuova disciplina prevede la totale informatizzazione dei rapporti tra imprese e Provincia attraverso la presentazione delle domande e della documentazione inerente la rendicontazione delle spese esclusivamente in via telematica.
APPROFONDIMENTI Per approfondimenti sulla Legge 6: APIAE (Agenzia provinciale per l’incentivazione delle attività economiche della Provincia autonoma di Trento) www.apiae.provincia.tn.it Per la presentazione delle domande: www.sportelloimpresa.provincia.tn.it
3
Claudio Nidasio lavora presso la Divisione Supporto alla Ricerca scientifica e al Trasferimento tecnologico dell’Università di Trento.
prevenire il rischio idrogeologico
Dallo spin off accademico SIM IDRA le soluzioni per prevedere gli eventi alluvionali e progettare opere di protezione Intervista di Claudio Nidasio a Elisabetta Casagranda, Presidente di SIM IDRA
4
SIM IDRA s.r.l. è uno spin off dell’Università degli studi di Trento, che si è costituito nel 2011 a seguito di un percorso di pre-incubazione. Lo spin off nasce a partire da un’attività di ricerca pluriennale condotta dal professor Giorgio Rosatti del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’ateneo sui temi della modellazione matematica e numerica delle colate detritiche e di trasporto solido intenso. Gli altri soci sono gli ingegneri Letizia Agosti, Lorenzo Begnudelli ed Elisabetta Casagranda. Ne parliamo con l’ingegner Casagranda che ricopre il ruolo di Presidente della società. Ingegner Casagranda, SIM IDRA si colloca nel settore della prevenzione del rischio idrogeologico; ci può descrivere quali sono i prodotti e i servizi che offre sul mercato e a chi sono rivolti? SIM IDRA offre strumenti e servizi utili per la mappatura e la mitigazione del rischio idrogeologico legato a colate di detriti e alluvionamenti torrentizi. In particolare commercializziamo un pacchetto di software, il Trent2D Workspace, per la simulazione idrodinamica, per la preparazione dei dati di input e per l’analisi dei risultati. Questo software permette di dare risposte concrete sia alle esigenze di pianificazione dell’ente pubblico che a quelle progettuali dei liberi professionisti IMG> Effetti di una colata di detriti in un centro abitato.
che operano nel settore. A questo riguardo proponiamo corsi di formazione non solo sull’uso pratico del software ma anche allo scopo di fornire una preparazione teorica che permetta agli utilizzatori di operare scelte modellistiche adeguate. Oltre a questo utilizziamo il software nell’ambito di consulenze per la mappatura del pericolo e di studi di compatibilità idraulica. A livello nazionale ed europeo la tutela e il risanamento idrogeologico del territorio costituiscono priorità strategiche anche nell’ottica della crescita economica; l’Italia in particolare è ancora in ritardo nelle politiche di prevenzione e valutazione. Quali soluzioni può fornire SIM IDRA per risolvere questi problemi strutturali? L’attività di SIM IDRA ha un iniziale obiettivo di sensibilizzare le pubbliche amministrazioni riguardo all’importanza di dotarsi di un adeguato piano di prevenzione del rischio. In un secondo momento, in cui un’amministrazione decidesse di attivarsi definendo piani e azioni di valutazione e prevenzione, SIM IDRA può sia fornire consulenze per definire delle linee guida a livello normativo per la redazione dei piani sia, a livello pratico tramite corsi di formazione teorica e pratica, formare i tecnici addetti alla loro stesura. Qual è l’attività di ricerca all’interno dell’Università che ha portato allo sviluppo dei modelli e del software di simulazione e prevenzione del rischio idrogeologico? Una colata di detriti è un miscuglio molto concentrato di
spin off e start up
sedimenti ed acqua che, nel suo moto dalla parte alta di un bacino dove si innesca il movimento al conoide di fondo valle dove deposita gran parte del materiale solido, si comporta come un fluido dalle caratteristiche particolari. Questo fenomeno è molto complesso ed il suo studio necessita di molte attività di ricerca differenti, da quelle sperimentali a quelle modellistiche matematiche, da quelle numeriche a quelle più propriamente ingegneristiche applicative. Presso il Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale, la sinergia delle competenze dei gruppi di ricerca dei professori Armanini e Rosatti ha portato ad un notevole sviluppo della tematica delle colate facendo diventare Trento un polo di riferimento nel mondo. In particolare, il software che noi ora commercializziamo nasce più specificamente dalla ricerca del professor Rosatti, a cui abbiamo contribuito con il nostro lavoro nel corso degli ultimi anni. La grande esperienza che abbiamo maturato nel tempo ci
IMG> Esempio di modellazione di una colata di detriti.
ha permesso di elaborare uno strumento all’avanguardia dal punto di vista scientifico, di semplice utilizzo e dotato di interfaccia grafica come i più diffusi programmi commerciali. Lo sviluppo dello spin off ha seguito un percorso di pre-incubazione con il supporto del Consorzio IMPAT che ha portato allo sviluppo di un business plan quinquennale. Quali sono i trend previsti di sviluppo dell’impresa sia dal punto di vista tecnologico che finanziario? Nel corso della lunga fase di pre-incubazione dello spin off abbiamo elaborato un business plan quinquennale avvalendoci della consulenza di una società di Vicenza, la CF Partners s.r.l., grazie al supporto del Consorzio IMPAT, nato per sostenere la nascita e lo sviluppo di imprese a livello nazionale. L’elaborazione del business plan è stata una preziosa opportunità per eseguire una analisi di mercato, capire come qualificare la nostra offerta rispetto alla concorrenza, delineare il
nostro business model ed elaborare una pianificazione economico-finanziaria su un orizzonte quinquennale. In particolare, nei prossimi anni crediamo di poter ottenere importanti risultati, espandendo il nostro mercato a livello sia nazionale che internazionale (a questo proposito sono in corso contatti con una società concorrente straniera per una partnership commerciale). Ovviamente sia nel medio che nel lungo termine sarà essenziale investire nella ricerca e nello sviluppo dei software: anche a questo riguardo abbiamo già un piano di attività articolato su più anni.
CONTATTI
SIM IDRA s.r.l. Sede legale e operativa Salita dei Molini 2, I - 38123 Trento tel. +39 0461 283453 info@simidra.com www.simidra.com
5
Davide Bigoni è professore ordinario presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Strutturale dell’Università di Trento.
Luca Deseri è professore ordinario e Direttore del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Strutturale dell’Università di Trento.
MODELLAZIONE E PROGETTAZIONE OTTIMALE DI STRUTTURE CERAMICHE
Un progetto di ricerca e innovazione nell’ambito dei Partenariati e percorsi professionali industria-università di Davide Bigoni e Luca Deseri
6
Il gruppo di ricerca in Meccanica dei Solidi e delle Strutture del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Strutturale dell’Università di Trento coordina il progetto INTERCER2, finanziato dalla Comunità europea nell’ambito degli IAPP (Partenariati e percorsi professionali industria-università). Il gruppo di ricerca è guidato dai professori Davide Bigoni e Luca Deseri e include tra i suoi componenti il professor Massimiliano Gei e i ricercatori Francesco Dal Corso, Andrea Piccolroaz e Roberta Springhetti. Il progetto INTERCER2 mira ad un approfondimento della conoscenza scientifica del processo produttivo della ceramica, con il duplice scopo di ottimizzare la produzione e sviluppare nuove strategie tecnologiche ed industriali che consentano di ridurre i costi di progettazione e fabbricazione dei componenti ceramici, migliorandone contemporaneamente la prestazione e l’affidabilità. Gli obiettivi verranno raggiunti sia attraverso la modellazione della compattazione delle polveri e del processo produttivo sia mediante lo sviluppo di strutture e materiali ceramici multifunzionali avanzati.
L’industria ceramica è un settore ampiamente consolidato in Europa e le ceramiche avanzate sono cruciali nello sviluppo di nuove tecnologie, con applicazioni alla nanotecnologia; tuttavia la produzione industriale delle componenti ceramiche si basa ancora spesso su processi empirici, non sempre sufficientemente razionalizzati e difficilmente controllabili, con la conseguente generazione di quantità rilevanti di scarti e residui di produzione. Il progetto di ricerca è focalizzato sulla modellazione meccanica, implementazione numerica e simulazione dei processi produttivi, con particolare riguardo alla simulazione dei processi di formatura delle polveri ceramiche, dove il gruppo di Meccanica dei Solidi e delle Strutture ha già un’esperienza ben consolidata. Usando tecniche moderne basate sulla teoria dell’elastoplasticità si è infatti sviluppato un modello costitutivo che, tarato su prove meccaniche con protocollo preparato ad hoc, permette la simulazione di processi di formatura a freddo rendendo possibile la determinazione dello ‘spring-back’, delle
distribuzioni di densità, stress residui e delle caratteristiche elastiche interne al pezzo a fine formatura. Attraverso lo strumento su cui il gruppo di ricerca sta lavorando è possibile ottimizzare la forma dello stampo e la composizione delle polveri per ridurre lo scarto e ottenere pezzi di caratteristiche meccaniche ottimali. Più nel dettaglio, gli argomenti che saranno sviluppati nel progetto di ricerca sono i seguenti: Formatura di polveri ceramiche. Si svilupperanno strumenti per la modellazione e la simulazione del processo di formatura, basandosi su teorie costitutive innovative per la descrizione delle proprietà meccaniche dei materiali ceramici. Tali modelli saranno fondamentali per l’implementazione in codici numerici e la loro applicazione allo sviluppo di nuove e più efficienti tecnologie di produzione. Trattamento di composti ceramici. Una profonda comprensione dell’influenza dei parametri del materiale alla scala micrometrica all’interno del processo permetterà di raggiungere elevati standard di qualità nella produzione e sinterizzazione della ceramica.
ricerca
Miglioramento delle proprietà delle ceramiche. Si affronteranno problematiche legate alla meccanica della frattura ed alla caratterizzazione delle ceramiche e dei materiali compositi, impiegando in maniera duale l’approccio sperimentale e tecniche numeriche. In particolare si svilupperà una tecnica speciale per la simulazione delle proprietà ceramiche capace di descrivere i complicati processi di nucleazione del danno e di propagazione della frattura. I risultati numerici verranno verificati mediante varie tecniche a raggi x in-situ ed in laboratorio ricreando ambienti realistici. Modellazione di componenti meccaniche in presenza di difetti. Strutture ceramiche con difetti e interfacce imperfette, con enfasi sull’interazione fra incrinature e microstruttura, verranno analizzate mediante modellazione analitica e numerica.
Nuove applicazioni tecnologiche per i materiali ceramici. L’obiettivo è la modellazione e progettazione di prodotti ceramici innovativi contenenti strati sottili d’interfaccia ed aventi proprietà multifunzionali. Il progetto è inoltre volto a stimolare la mobilità intersettoriale e a migliorare la condivisione delle conoscenze tra i partner del consorzio, in particolare mediante l’assunzione di ricercatori esperti, il distaccamento di personale dall’accademia al settore industriale e viceversa e l’organizzazione di conferenze internazionali, workshop e seminari. Il consorzio responsabile del progetto di ricerca, oltre all’Università di Trento, vede la partecipazione delle università britanniche di Liverpool e Aberystwyth e di due industrie. I partner industriali sono la EnginSoft, che si occupa degli aspetti computazionali della modella-
zione di componenti ceramiche, e la Sacmi, gruppo internazionale e leader mondiale nel settore delle macchine per la produzione di ceramici.
CONTATTI Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Strutturale Università di Trento via Mesiano 77, I - 38123 Trento tel. +39 0461 282503 fax +39 0461 282599 dims@ing.unitn.it Gruppo di ricerca in Meccanica dei Solidi e delle Strutture http://ssmg.unitn.it/ Progetto INTERCER2 http://intercer2.unitn.it/
IMG > Grafici, da sinistra: distribuzioni di stress residuo, densità di vuoti e modulo di elasticità tangenziale nel componente ceramico a termine del processo di formatura. I risultati sono ottenuti da simulazioni numeriche in cui è implementato un modello costitutivo specifico per le polveri ceramiche compattate a freddo sviluppato dal gruppo di Meccanica dei Solidi e delle Strutture dell’Università di Trento.
Autori davide.bigoni@unitn.it luca.deseri@unitn.it
7
Lino Giusti lavora presso la Divisione Supporto alla Ricerca scientifica e al Trasferimento tecnologico dell’Università di Trento.
Esplorazione interattiva di reti in due e tre dimensioni
Il software GraphInsight affianca l’utente nell’analisi visuale per consentire una migliore comprensione dei dati Intervista di Lino Giusti a Michele Dallachiesa, dottorando in Informatica e Telecomunicazioni all’Università di Trento
8
Michele, ci puoi raccontare di che cosa ti occupi? Sono studente di dottorato in Informatica e telecomunicazioni presso l’ICT International Doctoral School dell’Università di Trento nel Gruppo Database and Information Management (dbTrento) ed il mio advisor è il professor Themis Palpanas. Durante la mia attività di ricerca ho visitato il centro di ricerca IBM T.J. Watson ed il Qatar Computing Research Institute (QCRI). I miei interessi di ricerca includono il processing e l’analisi di data stream in real time, frequent items discovery, sketching di serie temporali, data cleaning, modelli probabilistici per il processing di serie temporali incerte e visualizzazione di dati strutturati. Il progetto GraphInsight nasce come software di supporto all’attività di ricerca svolta all’interno del Gruppo dbTrento dell’Università di Trento coordinato dal professor Palpanas. Ci spieghi brevemente cosa fa il software GraphInsight? GraphInsight è un prodotto per l’esplorazione interattiva in due e tre dimensioni di reti di dati. Ho sviluppato il software assieme a Carlo Nicolini, assistente di ricerca all’Active Vision Lab, Istituto Italiano di Tecnologia (IIT). GraphInsight non sostituisce ma si affianca all’utente nell’analisi visuale di grandi quantità di dati, aiutandolo ad evidenziare ed individuare particolari strutture ricorrenti e relazioni d’interesse. Il risultato dell’analisi visuale è una migliore comprensione dei dati. GraphInsight si distingue dai prodotti esistenti sul mercato riguardo a tre aspetti: la scalabilità, perché consente di analizzare interattivamente anche reti di grandi dimensioni, ad esempio caratterizzate da 500.000 nodi e 4.000.000 archi; l’esplorazione in tre dimensioni semplice ed intuitiva, permettendo di evidenziare pattern altrimenti nascosti nelle visualizzazioni limitate in due dimensioni; la gestione real-time del posizionamento di etichette in prossimità dei nodi della rete, visualizzandone il maggior numero ma evitando sempre le possibili sovrapposizioni. Inoltre, il modulo per il graph drawing ed il posizionamento dei label senza sovrapposizioni è una libreria indipendente e facilmente estendibile ed integrabile. Tecnologicamente, GraphInsight è un sistema modulare, cross-platform e multi-threaded scritto completamente in C/C++ con tecnologia Qt/OpenGL. Queste scelte permettono al software di essere molto competitivo in termini di performance e stabilità nei confronti di tecnologie concorrenti.
Perché pensi che questo software abbia un mercato? C’è qualche grande tendenza in cui si inserisce questa tecnologia? L’agenzia di analisi Forrester in un recente report ha indicato il 2012 come l’anno nel quale i database ottimizzati per processare reti esploderanno sul mercato. Questi sistemi sono molto complessi e software di analisi visuale e navigazione estensionale come GraphInsight saranno sempre più richiesti. Chi potrebbe utilizzarlo? Il mercato della visualizzazione ed analisi di relazioni è altamente diversificato. Alcuni dei nostri possibili clienti operano nell’industria farmaceutica, nell’IT security, nell’antiterrorismo, nell’antiriciclaggio e nel social media & marketing, nell’industria farmaceutica e nella consulenza strategica aziendale. Entrando maggiormente in dettaglio, ecco due esempi di utilizzo in ambiti differenti: l’antiterrorismo ed il social marketing. Ad oggi per combattere il terrorismo ed il crimine organizzato si utilizzano i tracciati telefonici, le interazioni sui social network ed altri dati per ricostruire le relazioni fra sospettati. Queste informazioni sono poi incrociate per ricostruire la rete interna delle organizzazioni criminali. L’analisi visuale di queste reti è uno strumento di indagine molto potente che permette ad esempio l’individuazione di nuovi sospettati, la comprensione dell’organigramma implicito ed il monitoraggio semplificato delle attività. Nel campo delle analisi di marketing invece è sempre più importante determinare l’influenza sociale di singoli individui, oltre che l’individuazione dei soggetti maggiormente inclini all’acquisto di un certo prodotto. Queste analisi sono estremamente complesse ed è fondamentale comprenderne i risultati anche
visivamente per poterli verificare, utilizzando ad esempio la colorazione di elementi grafici e la visualizzazione delle etichette. Di cosa pensi di aver bisogno maggiormente per continuare il tuo progetto? Siamo molto interessati a collaborare con medie e grandi aziende italiane su problemi di analisi ed esplorazione visuale di relazioni di dati. Il nostro obiettivo è specializzare GraphInsight in alcuni ambiti specifici con l’aiuto e con l’esperienza dei nostri clienti.
CONTATTI Gruppo di ricerca dbTrento Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione (DISI) Università di Trento via Sommarive 5, I - 38123 Povo (Trento) http://db.disi.unitn.eu
IMG> La rete EVA rappresenta circa 7.000 relazioni societarie fra più di 8.000 aziende americane ed è liberamente disponibile grazie all’Università della California, Berkeley. La dimensione dei nodi è proporzionale al numero di connessioni e nodi molto collegati tra loro hanno colori simili. L’analisi visuale indica che esiste un’area particolarmente connessa della rete, con le maggiori aziende nel campo dell’intrattenimento e dell’informazione. L’interpretazione di queste complesse relazioni societarie tramite strumenti visuali è uno strumento di trasparenza che evidenzia i forti legami di influenza e le altrimenti nascoste logiche di potere.
GraphInsight dallachiesa@disi.unitn.it carlo.nicolini@iit.it www.graphinsight.com
9
accademia e industria per l’innovazione tecnologica delle macchine utensili
Francesco Biral è professore associato presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Strutturale dell’Università di Trento.
Paolo Bosetti è ricercatore presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Strutturale dell’Università di Trento.
I risultati dei progetti di ricerca tra il Gruppo di Meccatronica dell’Università di Trento e un’importante realtà industriale di Francesco Biral e Paolo Bosetti
10
Uno dei settori di ricerca di maggior interesse per il Gruppo di Meccatronica dell’Università di Trento è quello delle macchine utensili e dei sistemi di lavorazione in genere. Il settore delle macchine utensili è un settore ad elevato livello tecnico e tecnologico in cui la precisione e le caratteristiche del prodotto determinano la differenziazione e stimolano la competitività. L’innovazione e la capitalizzazione della conoscenza e attività di alto valore sono l’unica via per rimanere competitivi nel mercato globale. Per questo motivo, la collaborazione con PAMA SpA (Rovereto), leader nella produzione di macchine utensili di grandi dimensioni, è di particolare interesse per il Gruppo stesso e per lo sviluppo dell’azienda. Il rapporto con PAMA, azienda locale di rilievo internazionale, apre la possibilità di condurre ricerca applicativa di frontiera sui sistemi produttivi che rappresentano una quota significativa del PIL nazionale ed europeo. Per dare un’idea delle cifre il 52% delle esportazioni mondiali di macchine utensili è di produzione europea e la produzione di macchine utensili ha generato 16.6 miliardi di euro di cui il 44% da aziende tedesche e il 24% da aziende italiane (fonte: CECIMO Dicembre 2011, “Study on Competitiveness of the European Machine Tool Industry”). La collaborazione si è sviluppata, a partire dal 2005, nell’ambito di cinque progetti di ricerca, finanziati anche utilizzando la Legge 6 della Provincia autonoma di Trento.
I primi progetti di ricerca sono stati sviluppati con l’obiettivo di migliorare la precisione delle macchine utensili a controllo numerico prodotte da PAMA. Si tratta di macchine largamente impiegate nella lavorazione di componenti per il settore dell’energia (turbine idrauliche, a gas e a vapore, macchine eoliche, motori Diesel marini), per cui una miglior qualità di lavorazione ha un sensibile impatto nell’efficienza energetica dei sistemi prodotti. La collaborazione ha portato a brevettare un innovativo sistema in grado di misurare in tempo reale la deformazione strutturale della macchina utensile e compensarne gli effetti. Più recentemente, a partire dal 2010, nuovi progetti di ricerca hanno portato allo sviluppo di un sistema di monitoraggio per le vibrazioni degli utensili durante la lavorazione, utile per gli operatori in quanto consente di avere un allarme tempestivo quando è necessario correggere i parametri di lavorazione, limitando il rischio di danneggiare gli utensili o il pezzo stesso. In particolare, evitare danneggiamenti al pezzo è particolarmente importante per gli utenti delle macchine PAMA, dato che spesso si tratta di pezzi del peso di svariate tonnellate e quindi di notevole valore. Infine, attualmente è in corso un progetto volto allo sviluppo di una rete di controllori e sensori a basso costo destinata a monitorare costantemente il funzionamento della macchina, semplificandone la manutenzione e anticipando la segnalazione di potenziali problemi.
IMG> Due alesatrici PAMA modello Speedram. L’indice di vibrazione è un parametro calcolato in tempo reale che individua condizioni di malfunzionamento quando supera una certa soglia (linea rossa).
Durante tutta questa lunga e complessa attività di ricerca sono stati coinvolti, oltre ai ricercatori del gruppo, studenti dei corsi di laurea di primo e di secondo livello nonché studenti della Scuola di dottorato in Ingegneria dei sistemi civili, meccanici e strutturali.
CONTATTI
Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Strutturale Università di Trento via Mesiano 77 I - 38123 Trento tel. +39 0461 282451 fax +39 0461 282599 Referente del progetto di ricerca per il gruppo Pama: Alberto.Nainer@pama.it (responsabile Ricerca e Sviluppo) PAMA SPA viale del Lavoro 10 I - 38068 Rovereto (Trento) www.pama.it Autori francesco.biral@unitn.it paolo.bosetti@ing.unitn.it (coordinatore del progetto di ricerca)
Cristiano Zanetti lavora presso la Direzione Didattica e Servizi agli Studenti dell’Università di Trento.
Trento protagonista nel sistema europeo delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione Ricerca e formazione avanzata come strumenti qualificanti del sistema trentino dell’innovazione e a supporto del knowledge transfer di Cristiano Zanetti
Con il 2012 si è formalizzata la costituzione dell’EIT ICT Labs Italy come nodo italiano dell’ICT Labs dell’Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia (EIT). Si tratta di una iniziativa dell’Unione europea concepita per rafforzare la competitività sui fronti della ricerca, della formazione e dell’innovazione nel campo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. L’EIT ICT Labs, nel suo complesso, è strutturato in sei nodi, posizionati in sei motori europei della ricerca e della tecnologia: Berlino, Parigi, Stoccolma, Helsinki, Eindhoven e Trento. Il nodo italiano ha come core partner Trento RISE (associazione fondata da Università degli Studi di Trento e Fondazione Bruno Kessler), Engineering e Telecom Italia e come partner affiliati Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, CNR, Centro Ricerche Fiat (CRF), Politecnico di Milano, Politecnico di Torino, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, STMicroelectronics. L’EIT ICT Labs Italy intende porsi, all’interno delle attività dell’EIT ICT Labs, come punto di riferimento nella ricerca, nella formazione e nel trasferimento tecnologico dell’ICT for Quality of Life. La centralità del concetto di “qualità della vita” si sta sempre più estendendo e in misura crescente emerge il fabbisogno di ricerca scientifica e applicazioni imprenditoriali innovative in questo settore. Le tecnologie dell’informazione a supporto di infrastrutture, servizi e applicazioni aprono nuove frontiere di ricerca e di sviluppo tecnologico in nuovi campi tra cui Social Informatics, Future Internet e Human Computing. Nell’ambito del tema centrale della “Person centric quality of life” si articolano in particolare tre settori applicativi: la qualità della vita intesa come servizi per il benessere della persona, il tema della mobilità e dei servizi collegati e gli aspetti inerenti la partecipazione dei cittadini e l’accesso ai servizi pubblici. Nuove idee per la ricerca e per la collaborazione impresa-ricerca. Più specificatamente nell’ambito del trasferimento tecnologico, l’EIT ICT Labs Italy si pone come motore di rafforzamento delle relazioni nel settore dell’ICT con il tessuto produttivo/industriale e nel supporto alla creazione di nuove iniziative imprenditoriali e di progetti di start up. Già nel corso del 2012 sono state realizzate diverse iniziative in questa direzione: lo Start up Weekend, Innovaction Lab e la tappa trentina di Mind the Bridge. Mentre altri nuovi progetti per aspiranti startupper verranno lanciati nei prossimi mesi.
APPROFONDIMENTI http://www.trentorise.eu/eit-ict-labs-italy
11
Dalla laurea in Ingegneria all’area Acquisti FIAT
Beatrice Barbato è Commodity Specialist nell’area Acquisti del Gruppo FIAT.
La scienza e la tecnologia dei materiali come basi per un ruolo interdisciplinare nell’industria di Beatrice Barbato
Mi sono laureata nel 2004 in Ingegneria dei Materiali presso l’Università di Trento e, dopo la laurea, sono entrata quasi subito nel Gruppo Fiat, occupandomi di acquisti. Ho seguito un percorso di crescita all’interno dell’area acquisti e ora mi occupo di materiali diretti di produzione, in particolare di componenti di illuminazione e sistemi di tergitura per automobili Fiat, Lancia, Alfa Romeo, camion Iveco, trattori e macchine movimento terra Case New Holland. Ho una diretta responsabilità per tutti gli stabilimenti di Fiat e Fiat Industrial in Europa e coordino le attività di acquisto a livello mondiale. In pratica mi occupo dei rapporti con i fornitori, dalla parte di selezione alla verifica delle capacità tecniche e tecnologiche, dei requisiti economici e degli accordi commerciali e contrattuali. Il ruolo che svolgo è un ruolo interdisciplinare che presuppone anche l’interazione con altre funzioni aziendali come Ricerca e Sviluppo, Logistica, Qualità. La mia formazione ingegneristica si è rivelata un requisito fondamentale che mi ha permesso di capire e valutare nel dettaglio i prodotti, le tecnologie e i processi di produzione. Tutti gli esami di scienza e tecnologia dei materiali (polimerici, ceramici, elettronici, metallurgici…) mi sono tornati utili. Ho poi integrato la mia preparazione tecnica con conoscenze apprese nel ruolo: l’analisi dei costi associati alle soluzioni tecniche di prodotto e di processo, le variabili economico-finanziarie, le logiche commerciali. Il mio lavoro inoltre presuppone la relazione con colleghi e fornitori in tutto il mondo, in modo ancor più forte a seguito dell’integrazione Fiat/Chrysler. Le mie esperienze universitarie di Erasmus in Svezia e di scambio negli Stati Uniti (Education Abroad Program presso la University of California) mi hanno permesso di interagire facilmente dal punto di vista non solo linguistico ma anche culturale.
12
Fare Impresa in Trentino
Una nuova guida della Provincia autonoma di Trento: opportunità, agevolazioni e incentivi per le imprese è stata realizzata la guida “Fare impresa in Trentino”, un’iniziativa della Provincia autonoma di Trento in collaborazione con APIAE (Agenzia provinciale per l’incentivazione delle attività economiche) e Trentino Sviluppo. La guida raccoglie l’insieme di opportunità, incentivi ed agevolazioni agli investimenti per le imprese già presenti sul territorio o interessate a insediarsi. Per sostenere lo sviluppo delle imprese, la Provincia autonoma di Trento interviene attraverso la concessione di incentivi per investimenti fissi, per l’innovazione e per la ricerca, nonché attraverso una serie di interventi di sistema (disciplinati unitariamente dalla legge provinciale n. 6/1999). La pubblicazione descrive sinteticamente e in modo efficace: ¡¡gli incentivi a favore delle imprese, tra cui: la ricerca applicata, gli investimenti fissi aziendali, le azioni a favore
approfondimenti
di imprese giovanili e femminili, i servizi alle imprese e all’internazionalizzazione, le facilitazioni per l’accesso al credito e le agevolazioni fiscali; ¡¡gli incentivi all’occupazione e alla formazione: interventi per la nuova imprenditorialità; ¡¡gli interventi di sistema: la filiera dei servizi di Trentino Sviluppo, il sistema delle garanzie per le imprese, il private equity.
È possibile scaricare la guida “Fare impresa in Trentino” all’indirizzo: http://www.trentinosviluppo.it/Highlights/Focus-on/Fare-impresa-in-Trentino
tive ni spor o i z i t e comp i atleti i t d n i e n d r u o 11 gi 2500 st rtecipanti i pa 50 Paes 2 discipline 1 i ultural c e i l a i soc Eventi
3 1 0 2 O N I T N E E TR D A I S R E V I N U 3 R 1 E 0 T 2 r N I e b W m e c e D 11-21 ..
youo.rg e r i p s in ino. We can versiadetrent ino.org ni ent www.u universiadetr info@
i I Luogh
Trento ondone Monte B na Valsuga e n i g r e P di Piné Baselga iemme Val di F a ss a Val di F
n Biathlo ndo S c i d i fo g Curlin zzato incroni s e a r le u g F r e e st y gio di fi g a n i t t Pa ica ta nord a n i b m Co rack Short T le ec i a Salto sp ard Snowbo à locit gio di ve ccio g a n i t t Pa gh ia Hockey
img> fototonina.com, G. Gavulli e © Galina Barskaya - Fotolia.com
ort Lo sp o Sci alpin
In questo numero
editoriale 1
Valorizzare i risultati della ricerca Le politiche di trasferimento tecnologico dell’Università di Trento La valorizzazione economica dei prodotti della ricerca ha un ambito di applicazione che non è soltanto quello della produzione di tecnologie industriali, ma anche di servizi e beni di natura diversa con un impatto sul contesto sociale ed economico. di Claudio Migliaresi
focus 2
intervista di Lino Giusti a Michele Dallachiesa
esperienze 10 accademia e industria per l’innovazione tecnologica delle macchine utensili I risultati dei progetti di ricerca tra il Gruppo di Meccatronica dell’Università di Trento e un’importante realtà industriale La collaborazione con il gruppo PAMA SpA. I primi progetti di ricerca sono stati sviluppati con l’obiettivo di migliorare la precisione delle macchine utensili a controllo numerico; nuovi progetti di ricerca hanno portato allo sviluppo di un sistema di monitoraggio per le vibrazioni degli utensili durante la lavorazione.
Gli incentivi della Legge 6 del Trentino per le imprese A favore di progetti di ricerca applicata con istituzioni di ricerca e per l’assunzione di ricercatori Attraverso la revisione della Legge 6, avvenuta nel 2011, la Provincia autonoma di Trento ha introdotto nuove modalità di incentivi alle imprese a favore di progetti di ricerca applicata, per l’assegnazione temporanea e l’assunzione di ricercatori. a cura della Divisione Supporto alla Ricerca scientifica e al Trasferimento tecnologico dell’Università di Trento
spin off e start up 4
evidenziare ed individuare particolari strutture ricorrenti e relazioni d’interesse. Il progetto nasce come software di supporto all’attività di ricerca del Gruppo dbTrento dell’Università di Trento.
prevenire il rischio idrogeologico Dallo spin off accademico SIM IDRA le soluzioni per prevedere gli eventi alluvionali e progettare opere di protezione SIM IDRA offre strumenti e servizi utili per la mappatura e la mitigazione del rischio idrogeologico legato a colate di detriti e alluvionamenti torrentizi. L’iniziativa di spin off è stata finanziata all’interno del Bando Seed Money 2012 di Trentino Sviluppo. intervista di Claudio Nidasio a Elisabetta Casagranda
ricerca 6 MODELLAZIONE E PROGETTAZIONE OTTIMALE DI STRUTTURE CERAMICHE Un progetto di ricerca e innovazione nell’ambito dei Partenariati e percorsi professionali industria-università
di Francesco Biral e Paolo Bosetti
eventi 11 Trento protagonista nel sistema europeo delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione Ricerca e formazione avanzata come strumenti qualificanti del sistema trentino dell’innovazione e a supporto del knowledge transfer Con il 2012 si è formalizzata la costituzione a Trento dell’EIT ICT Labs Italy come nodo italiano dell’ICT Labs dell’Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia (EIT). Esso intende porsi come punto di riferimento per ricerca, formazione e trasferimento tecnologico dell’ICT for Quality of Life. di Cristiano Zanetti
persone e profili 12 Dalla laurea in Ingegneria all’area Acquisti FIAT La scienza e la tecnologia dei materiali come basi per un ruolo interdisciplinare nell’industria L’esperienza di una laureata in Ingegneria dei Materiali presso l’Università di Trento: nel Gruppo Fiat si occupa di acquisti, rapporti con i fornitori, selezione e verifica delle capacità tecniche e tecnologiche, dei requisiti economici e degli accordi commerciali e contrattuali.
Ottimizzazione del processo produttivo e tecnologico della ceramica. Le ricerche del Gruppo di Meccanica dei Solidi e delle Strutture dell’Università di Trento. di Davide Bigoni e Luca Deseri
TECHNOLOGY DISCLOSURE 8 Esplorazione interattiva di reti in due e tre dimensioni Il software GraphInsight affianca l’utente nell’analisi visuale per consentire una migliore comprensione dei dati GraphInsight è una tecnologia per l’esplorazione interattiva in due e tre dimensioni di reti di dati che aiuta ad
http://knowtransfer.unitn.it
di Beatrice Barbato
vi segnaliamo 12 Fare Impresa in Trentino
Una nuova guida della Provincia autonoma di Trento che raccoglie l’insieme di opportunità, incentivi ed agevolazioni agli investimenti per le imprese già presenti sul territorio o interessate a insediarsi.