U NIVERSITINFORMA www.universitinforma.it Mensile di informazione universitaria - giugno 2010 con il patrocinio di
E.R.S.U. Catania
time out 24 GRANA / «Il nostro post punk tra lotta e poesia»
ateneo EFFETTO TAGLI / Più tasse e numero chiuso
MODENA CITY RAMBLERS Siamo sempre i soliti provinciali ALL’INTERNO / Vacanze, viaggi per tutte le tasche / Reportage, la rivoluzione “rossa” nelle foto da Bangkok / Stabile, in arrivo il tempo della musica / Concerti: Port Royal al Barbarabeach / Progetti: le “parole note” di Maurizio Rossato
sommario
U NIVERSIT
2
in questo numero... 6
ateneo EFFETTO TAGLI / Su le tasse e numero chiuso
pag 6 /9
QUANTO NE SAI? / Mandela, l’eroe ignoto della libertà
pag 10
SIAMO IN...TESI / Il fascino dei vini siciliani
pag 11
VACANZE / Viaggi per tutte le tasche
pag 12/13
REPORTAGE / La rivoluzione negli scatti da Bangkok
pag 14/15
Gerenza
diritto allo studio ERSU / In arrivo nuovi alloggi e una mensa in centro
12
pag 16/17
“UNIVERSITINFORMA” Mensile di informazione universitaria www.universitinforma.it
15
Registrazione Tribunale di Catania n. 21/2005 - del 23/05/2005
lavorare CORSI / Perfezionamento per reporter di guerra
pag 18
BORSE / Premi di studio per conoscere l’Africa
pag 19
Anno VI - N. 6 - giugno 2010 EDITORE: Katamedia S.r.l. viale Alcide De Gasperi, 54 Catania
20
DIRETTORE RESPONSABILE Patrizia Mazzamuto DIRETTORE EDITORIALE Gianluca Reale REALIZZAZIONE EDITORIALE Blu Media V.le Andrea Doria, 69 - Catania tel. 095 447250 - 095 432304 redazione@blumedia.info
time out-time in STABILE / Sul palcoscenico è tempo di musica
pag 20/21
SPETTACOLO / Fiorello in campo al Massimino
pag 22
BLOW-UP / L’arte nella distruzione
pag 23
26
REDAZIONE CENTRALE viale Alcide De Gasperi, 54 Catania info@universitinforma.it STAMPA: Grafiche Cosentino Caltagirone info@universitinforma.it
MODENA CITY RAMBLERS / «Restiamo i soliti provinciali» pag 24/25 PORT ROYAL / L’indie europeo made in Italy
pag 26/27
CONCERTI / 24 Grana, il nostro post punk tra lotta e poesia pag 28 PROGETTI / Le Parole Note di Maurizio Rossato
pag 29
ITALICA / Il mondo musicale di Miss Apple
pag 30
TIRATURA: 15.000 copie
28
INTERVISTA / Letizia Contadino: «Il successo è un’altalena» pag 31 BAND / Malvenia: «X Factor? No grazie, è finto»
pag 32
CLUBBIN’ / Ciuridda, in consolle tra reggae e roots
pag 33
HI-TECH / Passione fotografia
pag 35
BLOCK NOTES / Siti, libri, dischi
pag 36/37
CONCESSIONARIA PUBBLICITÀ Katamedia Srl v.le Alcide De Gasperi, 54 -Ct Responsabile commerciale Daniele Consoli info@universitinforma.it tel. 340 6943805
31
agenda Gli appuntamenti del mese
pag 38
Hanno collaborato a questo numero: Irene Alì, Maria Enza Giannetto, Lavinia D’Agostino, Rita La Rocca Rocco Rossitto, Tiziana Lo Porto, Riccardo Marra, Benedetta Motta, Vanessa Ferrara, Emanuele Brunetto, Luca Di Leonforte, Tiziana Campo, Giuseppe Valerio
32
“Universitinforma” Copyright Katamedia Srl Tutti i diritti riservati Con il patrocinio di: Ersu Ente Regionale Diritto allo Studio di Catania
INFORMA
3
unimix
CONCORSI / Le novità di “Raccontare il Monastero”
CORTOMETRAGGI / Candidature aperte al “Festival State aKorti”
Anche gli studenti di Lingue possono partecipare al concorso “Raccontare il Monastero” indetto dalla facoltà di Lettere. Articolato in varie sezioni, il bando prevede infatti da qualche settimana la possibilità di presentare elaborati per la sezione “Narrativa e saggistica”. Per questo motivo il termine per la consegna degli elaborati e dei materiali previsti nelle sezioni “Audiovisivi e Fotografia” del bando (aperte fin dall’inizio, per la verità senza esclusioni, “ad autori di qualsiasi età e di qualsiasi nazionalità”), è spostato al 15 giugno.
Sono già partite le selezioni dei lavori per la terza edizione del Festival Internazionale del Cortometraggio “State aKorti”, previsto ad agosto a Viagrande, in provincia di Catania. Comico-umoristico è il genere di cortometraggi ammessi a partecipare, girati in qualsiasi formato e tecnica (animazione, videoclip, filmati realizzati con telefoni cellulari, presentazioni fotografiche e tutto quanto rientri nella vasta categoria dell’audiovisivo), della durata massima di 8 minuti. Due i premi: 500 euro al miglior cortometraggio, e 150 alla migliore colonna sonora originale. Il concorso è organizzato in collaborazione con AperitivoCorto, primo circuito nazionale di cortometraggi e con Ustation, media social network universitario, all’interno del quale alla fine del concorso si potranno votare i corti che hanno partecipato, e con radio Zammù, web radio dell’Università di Catania. La partecipazione al concorso è gratuita. Il regolamento è reperibile sui siti Internet www.dibo.it e www.skstudio.it. I corti dovranno pervenire entro il 30 giugno all’indirizzo SKSTUDIO, c/o Studio Associato Di Bella, via Teatro Greco 76, 95124 Catania. Info: 348.6501309.
LINGUE / Un premio di laurea in memoria di Enrico Escher Istituiti due premi di laurea in memoria del giornalista catanese Enrico Escher, docente di Comunicazione, televisione e new media nella facoltà di Lingue e Letterature straniere. Il premio proposto dal Rotary club Randazzo Valle dell’Alcantara, sarà assegnato grazie al contributo della Facoltà e della Provincia regionale di Catania.
GIURISPRUDENZA / Fino al 31 luglio l’aula informatica della facoltà sarà aperta dal lunedì al venerdì tutte le mattine dalle 9 alle 14, i pomeriggi del martedì e giovedì dalle 14 alle 18
TESI DI DOTTORATO / Il deposito legale si può fare sul web Le Biblioteche nazionali centrali di Firenze e di Roma, nell’ambito del progetto “Magazzini Digitali” della Fondazione Rinascimento Digitale e in collaborazione con il Gruppo di Lavoro sull’Open Access della Crui, hanno implementato una procedura che consente agli atenei italiani di adempiere agli obblighi del deposito legale tramite “harvesting automatico” dei dati e dei metadati delle tesi di dottorato di ricerca. La raccolta automatica dei dati e dei metadati da parte delle Biblioteche nazionali consente infatti un miglioramento dei servizi documentali e bibliografici riducendo i tempi di catalogazione e aumentando la visibilità delle tesi. Le istruzioni su come aderire al servizio e su come configurarlo tecnicamente sono reperibili sul sito web Depositolegale.it.
TESI DI LAUREA / Marmomacc promuove paesaggi, architettura e design “di pietra” Ideato da Veronafiere, iI premio per tesi di laurea “Paesaggio, architettura e design litici” si inserisce nelle attività culturali di Marmomacc, Mostra Internazionale di Marmi Design e Tecnologie finalizzate a promuovere una consapevole cultura della pietra tra architetti, ingegneri, designer e produttori del settore marmifero. In particolare il premio intende contribuire all’approccio ai materiali litici, alla loro conoscenza e corretto impiego, nella fase formativa dei futuri professionisti stimolando l’istituzione di percorsi didattici orientati all’uso di questi materiali nel progetto di architettura, paesaggio e di design. Il concorso, aperto alle facoltà italiane di Architettura, Ingegneria, Design ed equivalenti, si articola in un premio, una mostra e una pubblicazione. II premio ha cadenza biennale è suddiviso in due sezioni: Paesaggio e architettura (comprende l’area disciplinare della ricerca, del progetto e della costruzione di edifici pubblici e privati, spazi urbani, paesaggio e recupero ambientale delle cave, recupero e restauro delle preesistenti storiche) e Design (comprende gli oggetti d’uso, gli arredi per interni ed esterni, le innovazioni di prodotto ottenibili dalla trasformazione dei materiali litici). Il monte premi complessivo è di 8mila euro (primo premio pari a 3mila euro più le menzioni speciali). Le candidature al Premio possono essere presentate da persone singole o da gruppi che hanno discusso la tesi di laurea in data non antecedente al 30 giugno 2007. La candidatura può avvenire compilando l’apposito form scaricabile nei siti degli enti organizzatori: www.marmomacc.it - www.vr.archiworld.it - www.architetturadipietra.it (la scheda di adesione dovrà essere inviata tramite Raccomandata entro il 30 giugno 2010), gli elaborati dovranno essere inviati entro il 15 luglio.
NEOPLASIE / La Firc premia ricercatori eccellenti La Fondazione italiana per la ricerca sul cancro, Firc, bandisce l’ottava edizione del premio biennale di ricerca “Guido Venosta”. Si tratta di un importante riconoscimento che verrà assegnato da una commissione nominata dal consiglio di amministrazione Firc a un ricercatore proveniente da un’istituzione scientifica italiana di eccellenza, che abbia contribuito allo sviluppo di nuovi approcci terapeutici alle malattie neoplastiche. Fino al 9 settembre sarà possibile proporre le designazioni con le modalità indicate nel bando. Il Premio sarà consegnato dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione della Giornata per la Ricerca sul Cancro al Palazzo del Quirinale. Il premio, ideato dallo stesso Guido Venosta - per 20 anni presidente di Airc e successivamente di Firc vuole appunto ricordare la sua figura.
unimix
4
U NIVERSIT
SCIENZE DELLA FORMAZIONE / L’Ufficio Tirocinio della facoltà si sdoppia in due sedi: una nel nuovo complesso edilizio delle Verginelle e l’altra in via Ofelia. Gli orari di ricevimento su www.fmag.unict.it
SPECIALIZZAZIONI / Farmacia ospedaliera domande entro il 2 luglio
RAYMOND LOEWY FOUNDATION / Bando per talenti del design industriale
Sono già aperti i termini per presentare domanda di partecipazione al concorso per l’ammissione al 1° anno della scuola di specializzazione in Farmacia Ospedaliera. Alla scuola, della durata di 4 anni e aperta a sei candidati, possono accedere i laureati specialisti in Farmacia, in Chimica e Tecnologia farmaceutiche e i laureati del vecchio ordinamento in Farmacia, Chimica e Tecnologia farmaceutiche, in possesso dell’abilitazione all’esercizio della professione di farmacista. Tutte le domande di partecipazione al concorso vanno presentate esclusivamente alla Segreteria Studenti di Farmacia (viale Sanfilippo, edificio 11 - Città Universitaria), entro il 2 luglio. Il bando è su www.unict.it sezione Orientamento>Corsi a numero programmato>Facoltà di Farmacia).
La Raymond Loewy Foundation Italy assegna un premio da 30 mila euro (lordi) a giovani laureati o diplomati in Italia in facoltà universitarie, istituti superiori o scuole di design. Il concorso si chiama “Lucky Strike Talented Designer Award” e viene assegnato dalla fondazione nata per rendere omaggio al padre del design industriale americano Raymond Loewy, per promuovere il design a 360°. Il premio ha come oggetto la tesi di laurea o di diploma discusse dal 1° ottobre 2009 al 1° ottobre 2010, ed è rivolto a tutti gli studenti che hanno concluso (o stanno per concludere) il loro corso di laurea o di post diploma provenienti da tutti i rami del design. I lavori dovranno pervenire entro l’8 ottobre 2010, la documentazione deve essere inviata a: Raymond Loewy Foundation Italy Lucky Strike Talented Designer Award 2010 (c/o Acciari Consulting srl, via della Farnesina, 224 00135 Roma - info@raymondloewyfoundation.it, tel. 06.3295388). La partecipazione è gratuita, il bando completo è su www.raymondloewyfoundation.it. La giuria premierà un singolo candidato o un gruppo, potrà inoltre decidere di conferire alcune menzioni d’onore nei settori industrial design, product design, grafica, moda, multimedia, comunicazione, ricerca. I lavori premiati saranno presentati al pubblico in occasione della cerimonia di consegna del premio.
CONCORSI / Un premio per racconti poesie e testi teatrali
L’associazione culturale “Solidea, 1 Utopia” promuove l’ottava edizione del premio nazionale di poesia, narrativa e teatro in lingua “Città di Mesagne”. Il bando del concorso è a tema libero, aperto a tutti gli autori in lingua italiana e articolato in due categorie, di cui una riservata ai giovani di età non superiore ai 18 anni e limitatamente alle sezioni di Poesia e Narrativa. Il termine ultimo di partecipazione è il 18 luglio. Il premio per il 1° classificato della categoria “B” consiste in una somma di 250 euro e in un riconoscimento simbolico per il 2° e 3° classificati. Regolamento completo e modalità di partecipazione sul sito Internet www.solidea1utopia.it.
LINGUE / Al via il 13 giugno le Lezioni di Cinema del Taormina Film Fest. Tra i relatori illustri anche Emir Kusturica e Robert De Niro. La partecipazione da diritto a 3 cfu come “Altre Attività Formative”
ARCHITETTURA / Workshop teatrali rivolti a studenti per il “Festival delle due Sicilie” Candidature aperte per gli studenti di Architettura al workshop teatrale promosso dall’associazione culturale Il Muro e dalla Casa Comune Area Teatro di Augusta nell’ambito del “Festival delle due Sicilie” che si svolge a settembre. Quest’anno il festival prevede infatti sia la realizzazione di spettacoli tra il Palazzo Comunale di Melilli e la Pirrera (nella foto) sia la messa in scena di uno spettacolo con pupazzi giganti. La proposta per gli studenti di Architettura prevede la partecipazione a due laboratori (incluso quello di costruzione dei pupazzi con materiali di riciclo), la partecipazione all’organizzazione del Festival delle due Sicilie (esperienze in gestione spazi e location); la partecipazione alla serata d’apertura del Festival con la sonorizzazione della Pirerra Musica dal Profondo e la messa in scena alla Pirrera dello spettacolo “Miti e Leggende nel cuore della terra”. Sono inoltre previsti incontri con gli artisti del festival. Per informazioni si possono contattare Ivano Di Modica www.myspace.com/festivaldelleduesicilie, www.areateatro.it (0931-991921 - 360633599) oppure (infomk@email.it) e il prof. Vittorio Fiore (vitfiore@gmail.com).
CRUI / Scopus, il database delle citazioni letterarie scientifiche entra all’università La Crui ed Elsevier hanno sottoscritto un accordo pluriennale per garantire l’accesso dei ricercatori di 60 università pubbliche a Scopus, il più ampio database di citazione e abstract di letteratura scientifica sottoposta a peer-review. Costruito in collaborazione con scienziati e bibliotecari di tutto il mondo e lanciato nel 2004, Scopus è stato adottato e promosso fin da subito dai ricercatori delle università più prestigiose del mondo, nonché da agenzie internazionali di valutazione della ricerca. Scopus è stato progettato e sviluppato in collaborazione con più di 500 utenti e bibliotecari di tutto il mondo. Il suo database contiene materiale proveniente da più di 15.000 riviste scientifiche pubblicate da 4.000 editori, il che assicura un’ampia copertura disciplinare. Inoltre, Scopus non offre solo informazioni sulle citazioni, ma integra direttamente le ricerche sulle fonti web e sui brevetti. Maggiori informazioni su www.info.scopus.com.
www.euronics.it
IL CLIENTE È NEL SUO REGNO Offerta valida nei Punti Vendita indicati. Salvo esaurimento scorte. Le foto e le descrizioni dei prodotti sono puramente indicative. Salvo errori tipografici. www.euronics.it
dal 27 maggio al 16 giugno
499 599
599 699
16,7% DI SCONTO
14,3% DI SCONTO
FULL LED
NOTEBOOK
LED 15,6”
tivo incen
100 €
GRAFICA ATI CON 512 MB DEDICATI
tivo incen
Sharp LC-32LE600E TVC LCD 32” FULL HD - Retroilluminazione Full LED - Tuner Digitale Terrestre HD 3 HDMI - Contrasto Dinamico 2.000.000:1
100 €
HP NOTEBOOK G62-165sl Processore Intel® Core™ i3-330M - Ram 4GB DDR3 - HDD 500GB Scheda video ATI HD5430 512MB - Display 15,6” LED - DVD WIFI N - Webcam
TASSO ZERO T.A.N. 0% T.A.E.G. 0% PAGHI DA GENNAIO 2011 GRUPPO
BRUNO
*Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Finanziamento a tasso zero TAN 0,00% TAEG 0,00%. Decorrenza media della prima rata a 210 giorni. Importo minimo finanziabile 200 €. Qualora il finanziamento, su scelta del cliente, costituisca un’operazione di “Credito Finalizzato” si applicheranno i seguenti costi: spese di incasso rata € 1,30 mensili per pagamenti tramite RID o bollettini postali e, addebitate sulla prima rata di rimborso, o imposta di bollo sul contratto € 14.62 per finanziamenti con durata fino a 18 mesi o imposta sostitutiva dello 0,25% dell’importo finanziato per durate superiori a 18 mesi. Qualora invece, il pagamento, su scelta del cliente, avvenga mediante linea di credito in corso con Findomestic Banca S.p.A. tramite Carta Euronics, si applicheranno i seguenti costi: spese di tenuta conto € 1,03 mensili, bollo su ogni estratto conto € 1,81. Per tutte le condizioni contrattuali fare riferimento ai fogli informativi, a disposizione della clientela presso il punto vendita e sul sito www.findomestic.it. Offerta valida dal 27/05/2010 al 16/06/2010. Salvo approvazione di Findomestic Banca S.p.A.
I prezzi dei prodotti del volantino sono comprensivi degli eco-contributi RAEE, laddove dovuto per legge.
GRUPPO BRUNO CATANIA - CT - Via Luigi Rizzo, 32 MISTERBIANCO - CT - Viale del Commercio, Contrada Mezzocampo SAN GIOVANNI LA PUNTA - CT - Parco Commerciale Le Zagare ENNA BASSA - EN - Viale Unità d’Italia, 63 MODICA - RG - Polo Commerciale - P.le Bruno Domenico RAGUSA - RG - Centro Commerciale Ibleo MESSINA - ME - Centro Commerciale Tremestieri CASTELVETRANO - TP - Centro Commerciale BeliCittà CALTANISSETTA - CL - Via Due Fontane - Centro Due Fontane
www.bruno.it CASTROFILIPPO - AG - S.S. 640 Km 29 - Bivio Racalmuto - Centro Commerciale Le Vigne GRAVINA DI CATANIA - CT - Via S. Quasimodo 1 - Centro Commerciale Katane - Uscita tangenziale Gravina PALERMO - PA - Via Ugo La Malfa angolo Via Nuova I NOSTRI AFFILIATI CARLENTINI - SR - C.da Madonna Marcellino - Centro Commerciale La Vela BRONTE - CT - Via Palermo s/n CERDA - PA - Via Roma, 44 CAMMARATA - AG - S.S.189 - Bivio Tumarrano - Centro Commerciale Edera PARTINICO - PA - V.le della Regione, 85
ateneo
6
U NIVERSIT
UNIVERSITÀ & TAGLI / L’Ateneo costretto a innalzare la tassazione: tutti gli studenti pagheranno di più. Ma è allarme conti per il 2011. Il rettore Recca: «Mancano 19 ml di euro e 300 co.co.co. rischiano il posto». Il nodo ricercatori precari e il decentramento. Intanto ecco il nuovo manifesto degli studi: meno corsi e accessi programmati
Più tasse e numero chiuso di Gianluca Reale Università di Catania guarda al prossimo anno e nulla fa pensare che sia un anno facile. Come per tutto il sistema universitario italiano, c’è in arrivo la tempesta. E bisogna navigarvi in mezzo per mettersi in salvo. Lo si intuisce chiaramente dalle parole del rettore Antonino Recca, durante l’assemblea d’ateneo che egli stesso ha convocato lo scorso 8 giugno. «Nel 2011 – dice Recca nell’aula magna dell’edificio della didattica, a Ingegneria, davanti a una platea con cui si concede anche qualche acceso confronto – dovremo recuperare un deficit di 19 milioni di euro, forse potrebbero ridursi a 10 nella migliore delle ipotesi. Purtroppo, per dirla come Sylos Labini, come i ricercatori anche le risorse non crescono sugli alberi. E vi do a malincuore un’altra brutta notizia: nella Finanziaria c’è scritto che i co.co.co. e i contratti a tempo determinato che saranno attivi nel 2011 devono essere la metà di quelli attivi nel 2009. Se così fosse nel
L’
2011 non sapremmo da dove cominciare neanche l’attività burocratico-amministrativa. Significherebbe buttare fuori almeno 300 persone». E nonostante lo stesso rettore dica che la Crui, la Conferenza dei rettori italiani, si sta muovendo per fare pressing sul governo e convincerlo a fare marcia indietro, il quadro è da raschiamento del fondo di barile. La coperta è corta. L’Ateneo si sta barcamenando in una serie di operazioni, imposte dai tagli, che certo non fanno piacere. A qualcuno, però, non vanno giù non solo nella sostanza, ma anche nel metodo: si vorrebbe un fronte compatto e più deciso nel protestare contro governo e ministero. Mentre su tutto incombe la riforma, il famigerato ddl Gelmini, all’esame del Parlamento. Intanto, gli effetti dei provvedimenti del governo e dei tagli sono già sotto gli occhi di tutti: aumento delle tasse, ricercatori sul piede di guerra che “minacciano” di non fare più didattica, docenti a contratto e precari su cui pende la scure di Tre-
monti, la questione aperta del decentramento e del quarto polo universitario siciliano e, infine, la razionalizzazione dei corsi di studio imposta dal decreto ministeriale 270/04 che dal prossimo anno accademico ridisegna tutta l’offerta formativa obbligando al numero chiuso tutti i corsi di laurea. Di carne al fuoco ce n’è tanta e certo la brace scotta.
L’AUMENTO DELLE TASSE UNIVERSITARIE. L’aumento per l’anno accademico 2010-2011 – dice l’Ateneo – è pari in media al 15% in più rispetto all’anno precedente. Lo ribadiscono tutte le forze studentesche rappresentante negli organi collegiali, prendendosi la paternità di aver contenuto un aumento che si prospettava anche superiore, anche se al momento del voto in Senato accademico e in Consiglio di amministrazione i comportamenti non sono del tutto omogenei. L’aumento, infatti, è pianificato sulla base della relazione discussa prima dalla Commissione
paritetica per la didattica, successivamente rielaborata dal gruppo di lavoro impegnato nello studio del gettito del quale fanno parte anche rappresentanti degli studenti del Cda e del Senato. La proposta passa in Senato accademico il 28 maggio, a maggioranza, con il solo voto contrario di 3 rappresentanti degli studenti (Andrea Fichera, Nuccio Rinzivillo, Giovanni Coppolino) su 5 rappresentanti (Filippo Catania vota a favore, Emilio Castrogiovanni è assente), e dei due rappresentanti del personale tecnico-amministrativo. Poi è ratificata dal Consiglio di amministrazione, il 4 giugno, con il solo voto contrario dei rappresentanti degli studenti Simone Nastro e Graziana Cassisi; si astengono lo studente Guglielmo Leonardi e il rappresentante del comune di Catania Massimiliano Giammusso. Gli altri votano a favore. Poi un fiorire di reazioni e precisazioni da tutte le forze politiche, sia rappresentante negli organi universitari sia no. Non mancano le polemiche. Un centinaio di studenti manifesta
davanti al rettorato durante l’ultima seduta degli organi collegiali chiedendo di poter consegnare un documento alternativo sulle tasse. Ma il portone del rettorato rimane chiuso. I manifestanti interpretano il gesto come una evidente chiusura al dialogo. Episodio che ha strascichi sin nell’assemblea dell’8 giugno. In questa sede Matteo Iannitti, rappresentante dei Comunisti italiani, non le manda certo a dire al rettore, chiedendone le dimissioni: «Crediamo che l’aumento delle tasse sia l’ultima ratio e che prima si dovrebbe andare dal ministro dicendo: “così non possiamo garantire l’accesso a tutti”. Nel merito del provvedimento ci chiediamo perché gli aumenti sulla seconda, terza e quarta fascia di reddito siano maggiori di quelli della fascia di reddito più alta». E mentre il rettore annuncia indagini della Guardia di finanza per scovare chi dichiara redditi troppo bassi avendo invece disponibilità superiori, a Iannitti e a chi chiede chiarimenti risponde indirettamente il professore Giuseppe Cozzo, delegato alla Didattica: «All’Università di Catania ben 9.000 studenti non pagano nulla, qualche anno fa erano 9.800, ma solo perché è in atto un calo del numero di studenti. In ogni caso anche oggi siamo tra gli atenei che hanno più esoneri in Italia. Per quanto riguarda le fasce alte di reddito, il 17 per cento degli studenti paganti corrisponde il 38-39 per cento del gettito totale. Ci è sembrato che forzare su questo non fosse né ragionevole né sensato. Per cui il piano che abbiamo proposto ci è sembrato un punto di equilibrio accettabile». Naturalmente nulla è definitivo e se così non andasse bene, “apre” il rettore, «dall’anno prossimo siamo disponibili a ridiscutere la contribuzione». Intanto l’esigenza, a detta degli esperti di bilancio, è quella di reperire 5 milioni di euro dalla tasse e questo piano sembra andare in questa direzione. Per il 2011-2012 si vedrà. Come è articolata dunque la nuova tassazione? Tutti gli studenti dovranno pagare un contributo base di 320 euro a cui vanno aggiunti gli 85 euro della tassa regionale per il diritto allo studio e i 14,62 euro dell’imposta di bollo. In totale 419,62 euro. Inoltre ci sarà una quota che varia in base alla fascia di reddito di appartenenza (secondo l’Ice, indicatore di condizione economica). Restano cinque le fasce di reddi-
ateneo
7
INFORMA
Accordo tra Ministero, Regione e Crus “battezza” la nascita del futuro Quarto Polo Un accordo tra Ministero, Regione siciliana e Università dell'Isola per potenziare e razionalizzare, dare certezza di finanziamento all'offerta formativa e alla ricerca nell'Isola, evitando al contempo duplicazioni di corsi, ancorando l’offerta alle vocazioni territoriali, pianificando un programma di investimenti statali, regionali e locali: a firmare l'intesa, il ministero dell'Università, la Regione siciliana, il Comitato delle Università siciliane (Crus) ed il comitato promotore del Quarto Polo. L’accordo, siglato l’8 giugno, battezza anche la nascita del Quarto Polo, in rete tra SiracusaEnna-Ragusa. L'offerta formativa universitaria in Sicilia, così ridisegnata, prevede quattro poli universitari (Palermo, Catania, Messina, SiracusaEnna-Ragusa) ognuno dei quali legato in rete con altri centri dell'Isola che entrano a pieno titolo nel sistema accademico siciliano: Agrigento e Caltanissetta per Palermo; Noto, Modica e Caltagirone per Catania; Messina, Barcellona e Patti si collegheranno in rete con altri soggetti di alta formazione nell'area metropolitana dello Stretto. Un successivo Accordo di Programma Quadro definirà i dettagli. Gli enti territoriali rappresentati nel comitato Quarto Polo dovranno destinare al soggetto gestore, sempre per nove anni, una somma non inferiore a quanto distribuito nelle sedi di Enna, Siracusa e Ragusa. Nel Quarto Polo saranno attivate sei facoltà: due nelle sedi di Ragusa e di Siracusa e quattro in quella di Enna.
LE TASSE
• Nell’a.a. 2007-08, gli studenti esonerati totalmente dal pagamento delle tasse, rappresentavano in Italia il 10% del totale degli iscritti: a Catania, il 14,5% (Messina, 4,5%; Palermo, 11,8%) • Per numero assoluto di esoneri totali, Catania, con 9.000 studenti, è il secondo Ateneo in Italia, dopo La Sapienza, che ne ha 12.300 (con un numero di iscritti superiore il doppio)
Il gettito proveniente dalle tasse universitarie
to, ma il tetto d’ingresso nella più alta è stato abbassato da 54 mila euro del 2009-2010 ai 52 mila del 2010-2011. All’interno delle fasce sono stati individuati 40 segmenti di reddito (di mille euro in mille euro) ai quali corrisponde l’importo della tassazione relativa. Si va da un minimo di 0 (per chi ha un indicatore da 0 a 15 mila euro) ad un massimo di 1.280, per chi ha un Ice superiore a 52 mila euro. La prima rata (entro il 10 ottobre) sarà pari a 200 euro, più il contributo regionale e l’imposta di bollo (dunque 299,62). La seconda rata pari a 120 euro più il contributo dovuto in base alla fascia di reddito. Cosa è cambiato? Lo scorso anno la tassa era di 190 euro più un contributo base che variava, per ciascun corso di laurea, da 60 a 300 euro in alcune facoltà con molte attività di laboratorio. Il contributo di facoltà adesso scompare. In termini pratici, per quanto riguarda la quota fissa e senza contare gli aumenti relativi alle fasce di reddito di appartenenza, un numero più elevato di studenti pagherà circa 60 euro in più, mentre qualcuno della facoltà scientifiche pagherà circa la metà. Nel complesso, l’aumento medio è stimato in circa 130 euro. Cambiano anche le condizioni di merito per ottenere detrazioni dalle tasse. Per gli iscritti ad anni successivi al primo, il requisito corrisponde all’acquisizione, entro il 10 ottobre, del 70% dei crediti previsti per l’anno precedente, oltre a tutti quelli degli anni passati, registrati con una votazione media pari almeno al 28,5. Le matricole dei corsi di laurea triennale e magistrale a ciclo unico dovranno, per avere diritto alla detrazione, aver conseguito il diploma con il massimo dei voti.
(in ml di euro)
2006 30,81 2007 28,31 2008 28,69 2009 29,81 dall’aumento delle tasse arriveranno 5 ml di euro in più La distribuzione stimata del gettito contributo tra gli studenti paganti, nell’a.a. 2010-11 si stima che rimarrà la stessa dell’a.a. 2009-2010 Studenti di fascia ICE 0-15.000 16.000-23.000 24.000-35.000 36.000-51.000 oltre 52.000 Fonte: Università di Catania
Rappresentano % di studenti paganti
Contribuiscono a % gettito totale
25,54% 19,77% 22,62% 14,25% 17,82%
11,19% 9,92% 18,25% 21,56% 39,05%
TAGLI, RICERCATORI E PRECARI. Il Grande Taglio al fondo di finanziamento ordinario per l’università fa paura. E’ una delle questioni centrali di cui si discute nell’assemblea dell’8 giugno. L’anno prossimo il fondo di finanziamento ordinario andrà ben sotto l’ammontare degli stipendi da pagare. Proprio quei 19 milioni di euro che mancano all’appello. Il preside di Medicina e Chirurgia, Francesco Basile, lancia l’allarme: «La mia preoccupazione è che anche noi a Medicina non po-
ateneo
8
IL NUOVO MANIFESTO DEGLI STUDI 2010/2011 Corsi di laurea ai sensi del Dl 270/04
N. posti
di cui riservati a: stud. extracom cinesi
Architettura Architettura (Sr)
100
5
5
Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Chimica Chimica industriale Fisica Informatica Matematica Scienze ambientali e naturali Scienze biologiche Scienze geologiche
75 75 150 140 75 70 250 50
7 7 7 20 7 5 7 7
5 5 5 7 5 6 -
Farmacia Chimica e Tecnologia farmaceutiche Farmacia Scienze erboristiche e dei prodotti nutraceutici Tossicologia dell'ambiente e degli alimenti
140 140 150 150
2 2 2 2
-
300 25 100 25 20 30 12 15 20 10 15
3 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1
2 1 1 1 1 1 1 1 1
25 10
1 1
1 1
15
1
1
Economia Economia Economia aziendale Economia e gestione delle imprese turistiche
230 690 230
10 10 10
30 30 30
Lettere e Filosofia Filosofia Lettere Scienze della comunicazione Beni culturali
150 230 300 230
15 15 15 15
2 2 2 2
Scienze della Formazione Formazione di operatori turistici Scienze e tecniche psicologiche Scienze dell'educazione e della formazione
230 300 230
5 5 5
2 2
Giurisprudenza Giurisprudenza
1250
6
4
Ingegneria Ing civile e ambientale Ingegneria Edile-Architettura Ingegneria Elettronica ingegneria Informatica ingegneria Industriale
200 100 150 150 300
1 5 1 1
1 1 1 1
Lingue e Letterature Straniere Lingue e culture europee e orientali Lingue per la comunic internazionale
230 300
7 7
-
Scienze Politiche Politica e Relazioni internazionali Sociologia e servizio sociale Storia e Scienze dell'amministrazione Scienze dell'amministrazione
300 300 230 250
25 25 25 25
3 3 3
Agraria Scienze e Tecnologie Agrarie Scienze e Tecnologie Alimentari Pianificazione, progettazione, e gestione del territorio e dell'ambiente
150 150 150
10 10 10
20 20 20
TOTALE
9117
360
230
Medicina e Chirurgia Medicina e Chirurgia Odontoiatria e Protesi dentaria Infermieristica Ostetricia Tecnica della Riabilitazione psichiatrica Fisioterapia Logopedia Ortottica e assistenza oftalmologica Dietistica Tecniche di neurofisiopatologia Tecniche di radiologia medica per immagini e radioterapia Tecniche di laboratorio biomedico Tecniche di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascalare Tecniche audioprotesiche
tremo più proporre un’offerta didattica adeguata. Ogni anno abbiamo tremila richieste d’accesso, accontentiamo circa 800 studenti, ne potremo accontentare la metà nei prossimi anni. Forse la Regione siciliana dovrebbe intervenire, finanzaindo in parte il sistema universitario, anche per evitare che il mestiere di professore universitario perda prestigio tra tagli di stipendio e fondi per la ricerca che non ci sono. Ma credo che una posizione forte nei confronti del governo nazionale vada tenuta». Il rettore ribadisce le posizioni critiche assunte in questi anni nei confronti dei governi «Prodi-Mussi prima e BerlusconiTremonti poi», affermando che secondo lui c’è una convergenza tra tutte le forze politiche che si sono succedute in Parlamento e al governo sull’idea di «una università più rivolta a una mentalità aziendale, cosa su cui, entro certi limiti, non siamo d’accordo». Il taglio dei fondi, comunque, secondo Recca, provocherà un «disastro nel 2011. Dove prenderemo i 19 milioni che mancano all’appello? Cerchiamo di recuperarli anche dai crediti del decentramento, ma per farlo litighiamo ogni giorno con i politici di tutti gli schieramenti», dice il rettore che durante l’assemblea d’ateneo snocciola dati e numeri. Sul piatto c’è anche il problema dei ricercatori e dei docenti a contratto che “minacciano” di non fare più attività didattica. «Se i ricercatori venissero “cacciati” dall’Università ci verrebbe a mancare oltre il 40 per cento dei docenti che ci fanno la didattica – sostiene lo studente di Scienze Biologiche Arturo Mannino -. Dunque la questione tocca anche noi studenti. Abbiamo raccolto più di 200 firme di solidarietà per i ricercatori precari, affinché tutti gli organi d’ateneo si schierino al loro fianco». È un’azione più incisiva dell’Ateneo quella che molti chiedono. Come sostiene, tra gli altri, Attilio Scuderi (Lingue): «Quasi 400 colleghi si dicono disposti ad abbandonare le docenze. Si raccolga l’appello, considerando che questa protesta è al servizio dell’università».Giuseppe Burrafato, docente a Medicina e rappresentante del sindacato Cipur dice: «A Torino il rettore ha detto al ministero: “Si corre il rischio che il prossimo anno accademico non possa cominciare”, mentre qui a Catania non siamo riusciti nemmeno a far mettere all’ordine del giorno il nostro problema. Vorrem-
U NIVERSIT mo che il rettore fosse nostro alleato e non un avversario. Non vogliamo certo far chiudere i corsi, ma occorre far presente il problema». La facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali ha sposato la battaglia. «La facoltà è solidale con i ricercatori – conferma il preside Guido Li Volsi ma nessuno desidera che i corsi non partano. Tuttavia è necessario informare il governo. Mi conforta che nella Crui, come ha detto il rettore, c’è una considerazione del problema e che questo viene riverberato al ministero». Che fare allora? Il rettore dice che se i ricercatori vogliono si metterà la questione all’ordine del giorno del prossimo Senato accademico mettendo in discussione l’attivazione dei corsi di studio. Ma è una provocazione. Nessuno vuole che si penalizzino gli studenti. È pure vero però, come dice Chiara Rizzica, docente a contratto di un corso di laurea «che non parte» ad Architettura, che «l’appello all’unità va benissimo, ma noi precari non siamo rappresentati negli organi collegiali». Di qui la proposta di “aprire” anche a chi non è per statuto rappresentato negli organi collegiali. Una richiesta di dialogo che alla fine - dopo i toni anche aspri dell’assemblea e il rettore che rimarca il «rispetto delle regole, perché sono gli organi collegiali a prendere le decisioni» - potrebbe trovare spazio, se la promessa fatta pubblicamente dal rettore avrà un seguito. Intanto, convocata un’altra assemblea d’ateneo a settembre.
MENO CORSI E NUMERO CHIUSO Numero chiuso in tutte le facoltà e test d’accesso per tutti. Il Senato accademico lo scorso 28 maggio ha approvato il nuovo Manifesto degli studi per l’anno accademico 2010/2011. La nuova offerta formativa è stata definita sotto i dettami del decreto ministeriale n. 270/04 e delle successive modifiche e integrazioni, che consentono l’attivazione dei corsi in relazione a strutture e docenti di ruolo. Non una novità assoluta visto che alcune facoltà già dall’anno scorso si erano adeguate alla 270 (Economia, Scienze della formazione, Scienze matematiche, fisiche e naturali e Scienze politiche). Adesso, però, la “regola” vale per tutti: addio dunque a quasi tutti i corsi istituiti in base al dm 509/99 (il vecchio 3+2) e spazio al nuovo modello. L’anno scorso l’Ateneo offriva
INFORMA complessivamente 52 lauree triennali, 55 specialistiche biennali e 7 a ciclo unico. Dal 2010/2011 ci saranno 49 lauree triennali (di cui 37 col nuovo ordinamento e 12 di primo livello con la 509/99), 51 biennali (di cui 47 col nuovo ordinamento e 4 vecchie “specialistiche”) e 7 magistrali a ciclo unico. Dunque è stata necessaria una limatura dell’offerta didattica, soprattutto nelle sedi decentrate, ma soprattutto è stato definito un tetto massimo di studenti per ciascun corso di studio. In sostanza un numero chiuso per tutti i corsi. Ogni facoltà ha deliberato quanti studenti potrà accogliere sin dal primo anno. Per ogni corso saranno pubblicati i bandi d’ammissione (si potrà partecipare a più test per diversi corsi di laurea, ma non a test per lo stesso corso in diverse Università). Quindi ogni facoltà organizzerà i test d’ingresso. Concettualmente un cambio netto: addio all’idea dell’«Università aperta a tutti». Anche se, facendo i conti, i posti disponibili non si discostano molto dall’andamento delle immatricolazioni in questi ultimi anni. Per esempio, considerando le sole lauree triennali e le lauree magistrali a ciclo unico i posti disponibili in base al nuovo manifesto degli studi per il prossimo anno accademico sono 9.117 (di cui 360 riservati a studenti extracomunitari, 230 a studenti cinesi), mentre al 30 ottobre 2009 le immatricolazio-
9 ni per il 2009/2010 erano state complessivamente 9.424 (secondo il conteggio fatto da Universitinforma sui dati dell’Ufficio immatricolazioni). Dunque sono previsti circa 300 “posti” in meno, anche se dall’Ateneo dicono che il numero di immatricolati ha un trend in calo.
SEDI DECENTRATE E “CASO” LINGUE Cambia poco per la facoltà di Lingue, per il 2010/2011, anche se sarà un anno di transizione in attesa del 2011/2012. Intanto il corso di Scienze per la comunicazione internazionale cambia denominazione (e forse sostanza) e diventa Lingue per la comunicazione internazionale. Ma il corso, così come Lingue e culture europee ed orientali, resta a Catania. Su Ragusa, in attesa della nascita del quarto polo universitario siciliano, saranno attivati due corsi di laurea di Lingue (Mediazione linguistica e interculturale e laurea magistrale in Lingue e culture europee ed extraeuropee) solo se sarà firmata la convenzione con il consorzio universitario ibleo e gli enti locali entro il 14 giugno. Qualora dal 2011-2012 il quarto polo non venisse attivato, l’Ateneo s’è impegnato a mantenere la facoltà di Lingue in esclusiva a Ragusa, operando l’accorpamento dei corsi di laurea di ambito linguistico della sede di Catania presso la facoltà di Lettere. Una decisione che, comunque, sembra ancora al centro di visioni differenti. U i
✎
ateneo Fondazione Camerano, 16 borse per gli studenti di Centuripe
«Se un giorno questo sogno si trasformerà in concreta realtà entrambi potremo dire di aver concluso bene la nostra esistenza», così risposero qualche tempo fa i fratelli Nicolò e Angelina Camerano a chi chiedeva loro il perché di una Fondazione che portasse il loro nome. Questo sogno oggi è divenuto realtà con l’istituzione della Fondazione “Fratelli Camerano Onlus”, grazie alla quale i migliori studenti di Centuripe (Enna) riceveranno ogni anno un importante aiuto economico che consentirà loro di proseguire la formazione universitaria. Per l’anno accademico 2010/2011, la Fondazione ha appena bandito un concorso per l’assegnazione di 16 borse di studio del valore di 5.000 euro, per un totale di 80.000 euro. Delle sedici borse “Camerano”, sei sono riservate agli studenti che si diplomeranno quest’anno e che si iscriveranno all’Università nel prossimo anno accademico, mentre dieci sono riservate agli studenti centuripini iscritti in qualunque Università italiana, purchè in corso. Al concorso possono partecipare tutti gli studenti centuripini, nati o residenti dalla nascita nel Comune di Centuripe o, subordinatamente, quelli aventi almeno uno dei genitori nati nel comune. Il termine ultimo per la presentazione della domanda di partecipazione è fissato per il 12 novembre 2010. «Si tratta di una “storia di altri tempi” - commenta il presidente della Fondazione Camerano, l’avvocato Paolo Maria Oberto – questa lodevole iniziativa, portata avanti da due persone generose che hanno da sempre nutrito una particolare passione per il sapere, per la cultura e per la conoscenza in generale e che vogliono aiutare i più meritevoli studenti nella formazione universitaria al fine di garantire l’accesso al sapere anche a chi è meno fortunato, ma lodevole». Il bando e la domanda di partecipazione, corredata da ogni informazione utile per il reperimento della documentazione necessaria, come ogni altra informazione sulla fondazione, sono reperibili sul sito dell’istituzione www.fratellicamerano.it, per ogni necessità si può mandare una email all’indirizzo di posta elettronica: info@fondazionecamerano.it.
ateneo
Quanto ne sai di?
10
U NIVERSIT Cosa sanno gli studenti di personaggi e fatti che hanno segnato la storia recente? Proviamo a chiederlo, per scoprire che...
di Luca Di Leonforte
rugby sudafricana che vincendo i mondiali in casa riuscì a unire definitivamente il paese. All’inizio dell’intervista Angelo, 22 anni ammette: «So solo che ha vinto il premio Nobel, penso sia sudafricano», tutto questo non grazie a Invictus ma «grazie al trailer del film». Non c’è dubbio che riconoscimenti, premi, canzoni o film dedicati, aiutino a far conoscere un personaggio al grande pubblico. Ciò, però, sembra non valere per Nelson Mandela se si pensa che oltre a quelli già citati ha collezionato dediche, premi e onorificenze di ogni tipo. Ha ricevuto il Freedom of City dalla città di Johannesburg, simile alla consegna delle chiavi della città; L’Order of Canada, primo straniero a ricevere la cittadinanza onoraria canadese; è cittadino onorario della città di Firenze;
ltim’ora: Nelson Mandela è vivo! Potrebbe essere una notizia questa per molti studenti catanesi. Quando, infatti, viene chiesto loro di cosa si occupa attualmente l’ex leader sudafricano molti si accodano ad Angela, 19 anni, che risponde sicura: «E’ morto» e accompagna la risposta con una tale espressione come a voler dire: «Ma chi vuoi prendere in giro?!». Qualcun altro, invece risponde spavaldo: «Si gode la pensione e ogni tanto rispolvera il suo Nobel». C’è poi chi rimane in un silenzio emblematico. Il Sudafrica si appresta a presentarsi al mondo in occasione dei prossimi Mondiali di calcio, ma al momento solo in pochi sanno notizie certe sull’uomo che il Sudafrica di oggi ha iniziato a sognarlo già negli anni quaranta, quando in no-
U
Povero Mandela, eroe sconosciuto me della libertà fugge dalla cittadina di Transkei per raggiungere Johannesburg: la famiglia gli aveva organizzato un matrimonio combinato. A parte una sparuta minoranza di studenti che nel sentire il nome Mandela ammettono di conoscerlo solo «ad orecchio» ma mettono subito in chiaro la propria posizione («Non so nulla a riguardo»), il resto degli intervistati esordisce qualificandolo come presidente del Sudafrica. Dal maggio del 1994 al dicembre del 1999, infatti, Nelson Mandela fu il primo presidente di colore dello Stato sudafricano, avendo come scopo il definitivo superamento dell’apartheid. La vittoria del Premio Nobel è un’altra di quelle informazioni che in molti sanno. Che il Nobel sia stato assegnato nel 1993, assieme al connazionale Frederik Willem de Klerk e che fosse per la pace, è cosa di cui in pochi sono a conoscenza. Presidenza e Premio Nobel, ecco riassunta la lunga vita di Nelson Mandela. Curioso se si pensa che nel biennio ‘93-’94
aveva ben 75 anni. Ancor più strano considerando che i due aspetti della sua vita conosciuti dagli universitari non sono altro che riconoscimenti per ciò che Mandela aveva fatto per il resto della sua esistenza. Solo in pochi ci accennano dei 27 anni di prigione che ha subito per aver lottato per la libertà del suo popolo. Nessuno parla dell’Anc (African national congress) a cui si è unito nel 1942 e di cui è stato presidente dopo la liberazione nel 1993. Il massacro di Shaperville del 1960, nel quale il governo di Pretoria uccise con un’azione militare 69 militanti disarmati dell’Anc e che convinse Mandela ad usare le armi per difendere i propri diritti, è praticamente sconosciuto. La passione per la musica aiuta qualcuno a trovare qualche
altra notizia sul suo conto. Andrea, 22 anni, si ricorda «Mandela’s day, la canzone dei Simple Minds». Qualcun altro ha dei ricordi sbiaditi e confusi su «Un concerto di qualche anno fa». Il 27 giugno del 2008, infatti, all’Hyde Park di Londra si è svolto un concerto in suo onore in occasione dei suoi 90 anni. Mandela partecipò a sorpresa al concerto facendo la sua apparizione su quel palco che ai lati aveva la scritta “46664”, il numero della sua giubba durante gli anni di carcere. Molto più famosi di Nelson Mandela risultano essere Clint Eastwood e Morgan Freeman, rispettivamente regista e interprete di Invictus, film che parla dei primi anni di presidenza di Mandela e della nazionale di
in Giamaica, a Kingston, c’è un parco in suo onore; ha ricevuto il Bharat Ratna il più alto riconoscimento civile indiano, unico straniero a ritirarlo oltre a Madre Teresa; gli è stato consegnato l’Order of St. John dalla regina Elisabetta e la Presidential Medal of Freedom da George W. Bush; gli sono state dedicate altre canzoni dai The Special e da Luca Barbarossa, un altro film, Il colore della libertà e addirittura il Pallone d’oro da parte di Ruud Gullit nel 1987. Nel 2004, a 85 anni, decide di ritirarsi dalla vita pubblica per dedicare più tempo alla famiglia. Oggi il Sudafrica si appresta ad ospitare i Campionati mondiali di calcio, manifestazione di enorme importanza sociale se si pensa che la Fifa riunisce un numero di paesi superiore all’Onu. Consapevole che se oggi il Sudafrica è un paese in grado di avere gli occhi del mondo puntati addosso è anche merito suo, è possibile immaginare Nelson Mandela seduto sul divano di casa propria a tifare per i Bafana Bafana. Vivo! U i
INFORMA
11
Siamo in..TESI?
ateneo La tesi? Un vero e proprio genere letterario, forse tra i più bizzarri. Noi gli diamo spazio. Segnalateci le vostre a info@universitinforma.it
di Vanessa Ferrara
«I
l vino è come il sangue della terra, sole catturato e trasformato da una struttura così artificiosa qual è il granello d’uva, mirabile laboratorio in cui operano ordigni, ingegni e potenze consegnate da un clinico occulto e perfetto». È attraverso le parole della celebre citazione di Galileo Galilei, che il giovane Salvatore Martinico introduce la sua passione per il campo enologico. Una passione ed una dedizione che lo accompagnano da sempre, tanto da voler concludere la sua carriera universitaria - in Scienze e tecnologie alimentari - discutendo una tesi proprio sulla certificazione di qualità delle cantine vitivinicole, presenti nella zona del Trapanese. Quando ti sei laureato? «Il 13 aprile». Quanto tempo hai impiegato ad elaborare la tesi? «Complessivamente, circa dieci mesi. Ho dato il via all’elaborazione partendo da un’indagine economica, il cui fine era appunto l’acquisizione di informazioni da parte delle varie aziende vitivinicole della provincia di Trapani». Perché scegliere di porre l’attenzione proprio su questa provincia?
Il fascino
confronti di un vino, ancor di più se rosso. In generale, di qualsiasi prodotto si tratti, le peculiarità dei vini della nostra terra sono rappresentate da una grande struttura, da una forte personalità e da un carattere deciso, quasi rispecchiando il terroir di provenienza. Visivo, olfattivo e gustativo sono gli aspetti che, invece, vengono sottoposti a giudizio. È usuale, infatti, che nei vini siciliani si riscontrino visivamente delle tonalità di accentuata intensità, tipiche del vitigno, e ampi e variegati bouquet (floreali, di frutta, di spezie, di pellami) che aggrediscono e, allo stesso tempo affascinano, le percezioni olfattive; il tutto, piacevolmente confermato al palato attraverso una struttura ed un corpo marcato, armonico e fine». Che requisiti deve avere una cantina vinicola perché le si possa rilasciare la certificazione di qualità? «Sarebbe una lista troppo lunga. Mi limito soltanto a dire che deve necessariamente trattarsi di requisiti che rispondano ad una serie di parametri: tecnici, produttivi, ambientali, tecnologici e, soprattutto, igienici». Quella per l’enologia, è una passione tramandata da tuo
dei vini siciliani «L’obiettivo era quello di mettere in relazione il rapporto tra il territorio e il comparto produttivo e, non a caso, è stato selezionato il territorio più vitato d’Europa e il più ricco di aziende vitivinicole della Sicilia». Hai riscontrato difficoltà nel reperire il materiale necessario? «Direi di no. Le mie origini marsalesi mi hanno permesso di ritrovarmi avvantaggiato nella conoscenza di quelle zone. E poi quello dell’enologia è un ambito in cui riesco a muovermi agevolmente, vista la
passione che da sempre mi accompagna e che, quasi certamente, mi è stata tramandata da mio padre che di professione fa proprio l’enologo». Hai scelto tu l’argomento o ti è stato assegnato dal professore? «L’argomento è stato scelto dal mio relatore, il prof. Mario D’Amico, ma gli avevo comunque espresso il desiderio di poter argomentare una tesi che trattasse di vino». Ti è stato di aiuto il professore nell'elaborazione? «Con il professore D’Amico mi sono trovato benissimo, sia
sul piano professionale sia umano, in quanto ha compreso e favorito appieno ogni mia esigenza di tempo e di organizzazione, senza rischiare di compromettere in alcun modo la qualità del lavoro svolto». Visto che hai voluto concentrare la tua tesi sui comparti vitivinicoli della nostra terra, cosa diresti a proposito delle caratteristiche organolettiche che contraddistinguono i vini siciliani? «Le caratteristiche organolettiche dei vini siciliani rispondono perfettamente alle aspettative che si possono avere nei
padre e coltivata da te con costante cura. «Sì, amo questo campo; tant’è che, spesso, partecipo anche a degustazioni guidate che mi consentono di tenermi in allenamento e, in particolar modo, di conoscere esperti che, a vario titolo, operano nel settore vitivinicolo». Ultimata la carriera universitaria, che progetti hai? «Mi piacerebbe affrontare un’esperienza lavorativa in Australia, uno dei Paesi che, negli ultimi anni, si è affacciato e imposto nella produzione mondiale di vino». U i
ateneo
12
U NIVERSIT
ESTATE/ Anche in tempo di crisi è necessaria una vacanza: che sia di pochi giorni o lunga un mese, che si scelga una mèta italiana o estera, che si dorma su un divano, in una capsula o su un albero, l’importante è risparmiare. Ma attenzione alle truffe di Tiziana Campo
P
iccoli resort lussuosissimi ed esclusivi, dotati di ogni comfort, per una clientela di lusso. Ma anche bungalow più spartani per turisti più giovani o comunque meno esigenti. Tour operator, agenzie di viaggi, siti specializzati si rimboccano le maniche e rispondono alla crisi puntando su soluzioni personalizzate e adatte a tutti i portafogli. Da una recente analisi emerge che le lunghe vacanze estive di più settimane, specie ad agosto, lasceranno spazio ai cosiddetti “short trip”, ossia alle vacanze di massimo due settimane, o agli “short break” ossia a vacanze di pochi giorni, magari ripetu-
Work&travel o couchsurfing viaggi per tutte le tasche te nell’arco dell’anno, specie in primavera o autunno. Ciò per effetto di una crisi economica che porta ad optare per mete più vicine. Ma quali le mete consigliate per l’estate 2010? La Lonely Planet, celebre casa editrice che diffonde guide turistiche in tutto il mondo, ha stilato una classifica delle 10 mete da non perdere. Tra le altre, vengono indicate, oltre alle nostrane Lecce, Gallipoli, le isole Eolie ed Egadi, anche il Portogallo, il Marocco e la Grecia che, con le sue incantevoli isole dal mare cristallino è risultata molto gettonata anche negli scorsi anni. In cima al podio si colloca El Salvador, con vulcani ancora attivi, foreste primigenie e immensi laghi. I fenomeni dei last minute o dei voli low cost stanno prendendo sempre più piede, perché si cerca di viaggiare al minor costo possibile, talora senza dare troppo peso alla desti-
nazione. È così che, sempre la Lonely Planet propone un’allettante classifica di mete low cost per gli “organizzandi” viaggiatori, piazzando sul podio l’Islanda, seguita da Thailandia e Londra. La guida consiglia inoltre anche un viaggio in Malesia, in India o in Sudafrica dove il costo della vita è estremamente basso. Per gli studenti il Centro turistico studentesco (Cts) propone viaggi a prezzo contenuto, specialmente per partenze last minute. Ma se la vacanza non basta, sono proposte soluzioni che associano alla vacanza il lavoro o l’apprendimento della lingua. Il work&travel è una formula di scambio culturale incentrata
sul lavoro, un’opportunità per inserirsi in una realtà nuova lavorando e pagandosi le spese di vitto e alloggio. Possono partecipare i giovani diplomati che hanno un’età compresa tra i 18 e i 35 anni. La durata varia da poche settimane a un anno, a seconda della destinazione prescelta. I partecipanti devono cercare da sé il lavoro utilizzando gli strumenti messi a disposizione da Cts o dai suoi partner. Il guadagno può variare notevolmente, ma in molti Paesi è in ogni caso rispettato il minimo garantito stabilito dalla legge. Tra le soluzioni proposte, per i giovani dai 18 ai 27 anni, anche la formula “au pair”, uno scambio culturale incentrato
sulla vita quotidiana e familiare: si vive in una famiglia occupandosi dei bambini e ricevendo in cambio una cifra concordata, oltre a vitto e alloggio. Solitamente più lunga è la disponibilità di tempo, più facile è trovare una famiglia ospitante. Anche la vacanza studio è un’ottima opportunità per conoscere nuove realtà, imparando o affinando, nel frattempo, una lingua straniera. Cts propone soggiorni studio all’estero per studenti di tutti i livelli, con corsi tenuti da insegnanti di madrelingua. Chi volesse optare per una vacanza standard può risparmiare sull’alloggio scegliendo un appartamento o un ostello, con una spesa che va da 15 euro a notte in su. Una guida utile è offerta da alcuni siti specializzati (www.ostellidellagioventu.org o www.ostelli.it). Ottima sistemazione è anche il campeggio, affittando un bungalow, una roulotte o semplicemente sistemandosi in una ten-
INFORMA da. Tra le soluzioni di viaggio studiate per i giovani c’è la vacanza in bicicletta con itinerari in giro per l’Italia. La Lonely Planet ne ha selezionati cinque (dalle Cinque Terre in Liguria, ai Nebrodi nel messinese). In tempo di crisi vengono confezionate o riproposte, su portali specializzati in viaggi, soluzioni curiose e insolite che riescono a contenere la spesa. Tra queste, gli alberghi a capsule di Tokyo, dove i posti letto sono minuscole capsule lunghe 2 metri e larghe un metro, che includono anche un televisore. Oppure tra le molto insolite, spiccano le ecologiche e tranquille sistemazioni su alberi in Turchia, nella zona meridionale dell’Anatolia, o le stra-collaudate capanne sulla spiaggia di Goa, in India, tra le sistemazioni più economiche del mondo. Ce n’è per tutti i gusti: da quelle realizzate con palme da cocco, ai bungalow deluxe con vasca da bagno, amaca e splendide vedute sullo scintillante Mare Arabico, a quelle abbarbicate sulle scogliere. Interessante novità è il CouchSurfing una rete mondiale che ha per scopo la creazione di connessioni fra i viaggiatori e le comunità locali. CouchSurfing è un’organizzazione internazionale no profit che mette in comunicazione tra loro i viaggiatori con i cosiddetti “abitanti del posto”, in più di 230 paesi in tutto il mondo. I membri del couchsurfing si scambiano ospitalità sul divano di casa. In tal modo, chi ospita ha l’opportunità di conoscere persone che provengono da tutte le parti del mondo mentre il surfer, ovvero chi viene ospitato, può vivere la vita quotidiana nel posti che visita. Molto gettonato anche il turismo “verde” e agrituristico. Su questa scia Legambiente propone i campi di volontariato ambientale: circa 300 campi in Italia e oltre 700 all’estero, per coniugare vacanze e tempo libero al rispetto della natura. Svariate le attività che si possono praticare: dal recupero o ripristino di aree naturali, alla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale, alla cooperazione internazionale. È possibile, tra gli altri, partecipare al recupero dei sentieri di Alicudi nelle Eolie, alla valorizzazione di un mulino del ‘600 a Scafa (Pe), alla creazione di un orto botanico a Sauris
13
ateneo
MESTIERI “ESTIVI” / Se siete estroversi, divertenti e spontanei è il lavoro che fa per voi. All’inizio non è molto remunerativo, ma si può fare carriera
A.A.A. cercasi giovani e brillanti animatori Q
di palcoscenico e spettacolo (come ballerini, coreografi, musicisti, dj, cabarettisti, maghi, costumiual è la vera “colonna portante” del diversti), animatori ricreativi (come esperti di pittura timento quando si sceglie di trascorrere la su tessuto e ceramisti), hostess, personale di accopropria vacanza all’interno di un villaggio glienza, e tanti altri ancora, sono i profili profesturistico, di un grande albergo, di una nave da sionali che racchiude in sé la figura dell’animatocrociera o di un campeggio? re turistico. Una professione che viene sì intraNon c’è dubbio. Un’efficiente équipe di animaziopresa dai più giovani (una maggioranza di 18ne, che sappia intrattenere i turisti con attività ri20enni), ma alla quale può avvicinarsi anche chi creative, culturali e sportive. Figure, quelle degli ha un’età più adulta (fino ai 30-35 anni) «perché animatori turistici, sempre più richieste dagli come spiega Carmelo - i requisiti fondamentali soaspiranti vacanzieri (alzi la mano chi, prima di no altri. Innanzitutto, infatti, è necessario essere prenotare, non abbia mai chiesto all’agente di estroversi, spontanei, carismatici, dinamici e, in viaggi: «ma c’è l’animazione?») e, di conseguenza, particolar modo, avere una buona resistenza fisica sempre più ricercate e psicologica perché, a differenza di quanto si posda agenzie specializzasa pensare, sono tanti i sacrifici da te che ogni anno, nel affrontare in questo lavoro; come, periodo compreso tra ad esempio, la necessità di provare febbraio e giugno, gli spettacoli la notte, quando gli Per chi pensa di avere tutte le danno il via alle seleospiti dormono». “carte in regola” per intraprendere la In base all’attività da svolgere, zioni e alla formazione carriera di animatore turistico - soinoltre, potrà essere richiesta: la degli staff. gnando, magari, di seguire le orme di conoscenza dell’inglese (o, in alcuUn’ottima opportunità, straordinari personaggi, come Rosario ni casi, di un’altra lingua straniedunque, che può essere Fiorello, Teo Mammuccari o Piero ra), una qualifica tecnica specifica sfruttata da chi nel peChiambretti - di seguito troverà alcuni (come, ad esempio, quella di “sceriodo estivo (e non solo) riferimenti utili, relativi ad agenzie di nografo” o “tecnico del suono”) o vuole vivere in prima animazione e tour operator che gestiun brevetto di istruttore (che è persona una significatiscono villaggi turistici in Italia e all’esempre necessario quando si “conva esperienza formativa. stero, ai quali è possibile inviare la corra” per ricoprire la carica di ba«Un’esperienza che - copropria candidatura per un profilo gnino) per le attività sportive. Un me testimonia lo stesso specifico: lavoro di animazione stagionale Carmelo Di Natale, 32 www.clubmedjobs.com non eccessivamente remunerativo anni, capo animatore nei www.villaggietribu.com (il guadagno netto, con vitto e alvillaggi e responsabile www.obiettivotropici.it loggio compreso, è in media di cirdella selezione del persowww.samarcanda.com ca 400 euro mensili) per chi si nale presso un’agenzia www.aurumhotels.it/it/animatori/ trova alle prime armi - potrebbe di servizi di animazione www.planetvillager.com anche non limitarsi ai soliti 3 o 4 arricchisce non soltanto www.ventaglio.com mesi di attività estiva, vista la posil proprio curriculum, www.metamorfosi.it sibilità di proseguire la propria ma il proprio bagaglio www.clubanimazione.it esperienza anche nei villaggi inpersonale». www.spazioanimazione.it vernali, magari all’estero o, perché Capi villaggio, responsawww.animazioneholiday.it no, su un’imponente nave da crobili di mini-club, istrutciera. U i tori sportivi, animatori
di Vanessa Ferrara
✎
(Ud), alla manutenzione dei boschi nel sud dell’Estonia, alla ricostruzione delle abitazioni a New Orleans, al restauro di un maniero medievale in Russia. L’elenco completo è consultabile sul sito www.legambiente.it. Per risparmiare sul costo del biglietto aereo si può optare per le compagnie low-cost, prestando però attenzione ai costi extra (spese aggiuntive per i bagagli, assicurazione, peso del bagaglio superiore al peso consentito). Chi non fosse avvezzo ai viaggi
A chi inviare il cv
fai-da-te, che potrebbero serbare sorprese o inconvenienti, può sempre rivolgersi a un’agenzia di viaggi che può aiutare a scegliere la formula più adatta alle singole esigenze. Inoltre, per non sborsare tutto subito, molte agenzie offrono la possibilità di dilazionare il pagamento della vacanza. L’unico avvertimento è quello di prestare attenzione alle “vacanze bufala” o ai “viaggi fantasma” che ogni anno colpiscono incauti viaggiatori, nonostante i ripetuti avvertimenti.
Attenzione quindi a siti internet poco chiari e a chi si improvvisa organizzatore di viaggi, senza le prescritte autorizzazioni previste per legge. Benvengano quindi le agenzie di viaggio serie: sì al risparmio, sì alla convenienza, ma anche con tanta cautela. È quindi sempre bene fermarsi a riflettere sul perché una vacanza generalmente molto costosa viene offerta a a prezzi troppo bassi: più che a un’offerta, potrebbe essere una truffa. U i
time out
14
U NIVERSIT
REPORTAGE /Angelo Di Giorgio parla degli scontri in Thailandia: «Quello delle Camicie Rosse è un movimento eterogeneo, nuovo e incompreso. Le mie foto raccontano le tragiche condizioni di vita della popolazione civile»
Negli scatti da Bangkok l’anima di una rivoluzione di Lavinia D’Agostino
Q
uello di Angelo Di Giorgio è un racconto dalle tinte forti. Asciutto come le sue immagini. Il fotoreporter etneo ci racconta la sua esperienza a Bangkok narrando solo i fatti, come fanno quelli del mestiere. Infatti Di Giorgio è uno del mestiere, quello vero, fatto di strada e di “momenti giusti”. Responsabile dei laboratori di fotogiornalismo delle facoltà di Lettere e Lingue, nella sua carriera ha seguito diversi conflitti tra cui quello nell’Irlanda del Nord e la guerra civile in Salvador. Dopo alcuni anni di fermo è tornato in “trincea”, questa volta a Bangkok, proprio nei giorni dei disordini. «Sono arrivato il giorno prima del massacro - racconta -, le Camicie Rosse stavano affluendo in città e sembrava un happening: i blocchi sembravano
quelli di una festa, c’erano gli stand come alla Festa dell’Unità. Inizialmente il movimento era composto principalmente da civili ed erano molto festosi, poco militante da certi punti di vista. Sabato pomeriggio l’esercito della polizia ha cominciato a premere sul raggruppamento della zona del Monumento, dopo tre ore di fronteggia menti c’è stata la prima ondata di scontri: è lì che è morto un operatore della tv giapponese. Poche ore più tardi l’esercito ha attaccato i concentramenti più grossi e sono morte 21 persone. Io mi trovavo accanto a uno degli autoblindo che sono stati attacca-
ti e sono stato inondato da un getto di gas lacrimogeno per cui sono finito in ospedale». Perché era andato a Bangkok? «Per realizzare un servizio monografico sulla popolazione. Il mio lavoro mira a una mostra permanente e alla realizzazione di un libro fotografico di grande respiro che racconti questa storia fino alla fine… e ancora non è finita. Ci vorranno ancora parecchi mesi, forse anni». Che scatti ha realizzato? «Oltre a quelli di attualità ovvero gli scontri, ho approfondito soprattutto il punto di vista antropologico, sia la composizione del movimento delle Camicie Rosse sia le cause che stanno alla base della rivolta. A questo scopo mi sono recato nella bidonville di Shon Shon e
la prossima volta conto di andare nel nord est, ovvero in quella parte da cui provengono la maggior parte dei rivoluzionari. Con le mie foto cerco di raccontare la condizione della popolazione civile che in questo momento sta vivendo come topi nelle fogne. In alcuni quartieri la popolazione è “in punizione”. Non solo sono tagliati da camminamenti e filo spinato, ma in alcuni casi questi quartieri sono zone in cui c’è “tiro libero” da parte dell’esercito, su qualsiasi cosa si muova. Molte case sono sbarrate con le assi di legno, e questo perché gli abitanti hanno offerto rifugio o sostegno alla Camicie Rosse. Questo avviene in particolare a Prathunamla dove la pressione è molto forte. A Bangkok la situazione è ancora di allerta: la notte prima della mia partenza ci sono stati 300 attacchi, ci sono ancora migliaia di Camicie Rosse na-
INFORMA
15
time out festante, molto sensuale, ma comunque una combattente. Questa foto secondo me fa capire quanto sia nuovo e incompreso il movimento delle Camicie Rosse. L’altra foto di cui vado orgoglioso è stata scattata a Prathunam, in un’area circondata da filo spinato, dove da una parete sbuca un grappolo di teste di giovani thailandesi che si guardano intorno spaesati, e sembrano davvero dei topi in trappola. La trovo molto suggestiva. E poi c’è una foto scattata ai funerali delle vittime del 10 aprile: ho ritratto un monaco buddista dallo sguardo smarrito in mezzo ai fiori e alle bare». Ha mai avuto paura? «Se cammini in una strada dove ci sono cartelli che ti avvisano che il fuco è libero, penso sia inevitabile. I momenti più brutti sono dettati dal silenzio: è molto minaccioso perché non capisci che cosa sta accadendo. Il momento più brutto l’ho In queste pagine alcune foto di Angelo Di Giorgio: sopra, un monaco buddista durante i funerali delle vittime del massacro del 10 aprile; a sinistra, gli abitanti di Prathunam, attualmente una delle aree più pericolose del centro di Bangkok dove la pressione dell’esercito è molto forte; a destra, la “danzatrice” fotografata durante i festeggiamenti del Songran, il capodanno buddista; sotto, combattimenti a Sao Deng, nei pressi del luogo in cui è stato freddato il fotoreporter Fabio Polenghi. Nella pagina a fianco, sopra, una Camicia Rossa a Bangkok; in basso, Angelo Di Giorgio in tenuta da lavoro con il giubotto antiproiettile
scoste dalla popolazione. Nel nord del Paese 26 province sono in stato d’assedio e intere aree bloccate. Sappiamo che esistono squadroni della morte operativi, organizzati dall’esercito e dai servizi di sicurezza che rifiutano ogni dialogo e trattativa». Trova similitudini con altri conflitti? «Ho trovato diverse assonanze soprattutto con i conflitti della metà degli Anni 80 in centro America, secondo me ci si sta incamminando verso un processo simile: da una parte c’è un’oligarchia arroccata e difesa dall’esercito, dall’altra una popolazione che sempre di più in maggioranza non sopporta questa situazione. Quella di Bangkok è una rivolta della popolazione povera, ovvero quella che guadagna 4, 5 dollari al giorno e che si vede passare sotto gli occhi tutta l’opulenza e la ricchezza portata da milioni di turisti. Le Camicie
Rosse chiedono cose semplici: libere elezioni e una riforma che introduca alcuni elementi di welfare e di vivibilità anche per le classi meno abbienti». C’è una foto di cui è particolarmente orgoglioso? «Il movimento delle Camicie Rosse è molto diverso da quello che si può credere. È un movimento eterogeneo fatto da contadini poveri, studenti, intellettuali, artisti e sottoproletariato. Due giorni dopo gli scontri del 10 aprile si è svolto il Capodanno buddista e le piazze sono state invase dalle Camicie Rosse che ballavano in tutta Bangkok, soprattutto a Rachaprasong. Tra questi c’era una ragazza, che io ho voluto chiamare “la danzatrice”, che ballava in modo eccezionale su un camion. Un’immagine molto diversa da quello che uno si aspetta: è una bella donna, ma anche una di quelle che qualche giorno prima aveva messo a fuoco l’esercito, immortalata
vissuto insieme a una decina di giornalisti, ci siamo ritrovati in una zona di tiro incrociato che ci ha costretti a stare inchiodati a terra per due ore di orologio, perché l’unico riparo era un muretto alto un metro. Appena è terminato il fuoco ci siamo trovati nel bel mezzo di un lancio di granate: circa 20, ognuna delle quali spazzola un’area di 15-20 metri… ho pensato che non ne sarei uscito». Tornerà a Bangkok? «Sicuramente, ma non so quando. Devo portare a termine il mio lavoro e poi ho voglia di ritrovare tutte quelle persone amiche di cui non ho più notizie, tra cui la mia guida». U i
ersu
16
U NIVERSIT
In arrivo nuovi alloggi e una mensa in centro SERVIZI E BENEFICI / Mentre si praparano i bandi di concorso per borse e alloggi, l’ente ha avviato le convenzioni per gli immobili dell’ente Monsignor Ventimiglia e l’Iacp di via Eredia. Entro giugno avvisi per i corsi di lingua e informatica di Maria Enza Giannetto state alle porte, tempo di bandi. Come ogni anno, per l’Ersu di Catania, questo è un periodo intenso di preparativi e di “messa a punto” dei nuovi bandi. Tante le proposte per il prossimo anno accademico, sia sul fronte dei benefici da mettere a concorso, sia su quello delle iniziative culturali. Come è avvenuto negli ultimi anni, l’ente di Catania assieme a quello di Messina, Enna e Palermo, in sede di Commissione regionale per il diritto allo studio, sta mettendo a punto un nuovo calendario per la scadenza dei bandi. L’obiettivo è quello di avere un bando e un trattamento unico per tutti gli studenti siciliani, in conformità con quanto stabilito dalla Legge regionale 20/2002 che “regola” il diritto allo studio in Sicilia.
E
L’ente, infatti, da qualche anno si sta impegnando per far riconoscere il diritto allo studio quale “diritto della persona” e farlo annoverare tra i diritti fondamentali. I bandi, che sono in fase di stesura, verranno pubblicati entro qualche settimana in modo da riuscire a chiudere tutta la trafila entro settembre. «Soprattutto per quanto riguarda gli alloggi - spiega il direttore Nunzio Rapisarda l’obiettivo è riuscire a individuare i beneficiari per il nuovo anno accademico entro il mese di agosto in modo da permettere ai ragazzi di trasferirsi nelle residenze sin da settembre. E’ necessario evitare che gli studenti non assegnatari si ritrovino a ottobre senza casa, quando il mercato è ormai saturo e gli affitti sono alle stelle». Insomma, l’idea è quella di offrire massima serenità a chi intraprende la carriera
universitaria. Per quanto riguarda il budget a disposizione dell’ente, pare che quest’anno le borse avranno sempre lo stesso importo e grazie a un maggiore finanziamento da parte della Regione, che andrà a bilanciare la decurtazione dei fondi dello Stato, non dovrebbero esserci riduzioni nel numero di borse messe a concorso. Infatti, mentre lo lo scorso anno l’Ersu di Catania ha avuto come contributo della Regione 7.155.000 euro sulla base dello stanziamento per tutti gli atenei di 21.400.000 euro, per l’anno 2010 nel Bilancio della Regione il contributo per tutti gli Atenei è stato determinato in 23.756.000 euro (un incremento di oltre 2 milioni) e se è vero, come sembra, che la Regione distribuirà il fondo in relazione alla popolazione studentesca iscritta negli atenei, questo vorrà dire un incremento di qualche mi-
lione in più per Catania. Buone notizie dunque sul fronte plafond considerato che invece il fondo nazionale è stato ridotto. Il suddetto incremento è da ritenersi prudenziale, infatti se la Regione nel 2010 ripartirà il contributo secondo la popolazione studentesca iscritta, l’Ersu di Catania avrà assegnata una somma maggiore. E veniamo alle mense e ai posti letto. Dallo scorso 10 maggio la mensa universitaria Centro di via Oberdan è di nuovo aperta (con i seguenti orari: 12-14.30 / 1921.30, chiusa la domenica), ma la grande novità è l’apertura, a breve, di una nuova mensa nel complesso identificato come “Ente Monsignor Ventimiglia”. Un complesso che, a detta dei funzionari dell’ente, soddisfa diverse aspettative: innazitutto, la possibilità di avere il servizio mensa nel centro storico, è
un ente pubblico ed è una struttura del 1700 di valore culturale, quindi l’ente con il recupero del bene, svolgerà anche un’attività positiva per la comunità civile e poi, ovviamente, permetterà di accogliere un numero congruo di studenti, inoltre presenta tutte le strutture utili per la gestione della sicurezza nell’ambiente. «E’ un risvolto importantissimo - dice Rapisarda - per la comunità studentesca perché si dà una sede definitiva ad una mensa nel cuore del centro storico della città. Inoltre il palazzo è ubicato in una piazza che sarà presto rivalutata pertanto è un investimento sociale perché si valorizza un quartiere disagiato. E non ultimo nella zona si trova l’Istituto delle Suore di Calcutta, un pilastro contro la povertà in città con cui da tempo l’ente detiene un rapporto di collaborazione volto anche ad evitare lo spreco». Per quanto riguarda i posti letto, tra le novità del prossimo anno accademico c’è la convenzione con l’Iacp di Catania per l’uso di un immobile di 600 mq in via Eredia (Nesima). «Si tratta - spiega il direttore - di un immobile su due elevazioni e con un parcheggio di oltre 1000 mq, da adibire a residenza universitaria per circa 45-50 posti letto per gli studenti». Oltre ai benefici e alle azioni previste per il diritto allo studio, anche quest’anno l’ente sta predisponendo i nuovi concorsi per frequentare corsi di lingua all’estero. Quest’anno saranno messe a concorso 124 borse per corsi di lingua e viaggi studio dell'importo di 1.200 euro. E infine i corsi di informatica «In ottemperanza alla legge 20 del 2002 - spiega Luigi Alberti dell’Unità operativa Borse di studio - e in particolare, al titolo 1 che disciplina gli interventi per rendere effettivo il Diritto allo studio universitario, d’intesa con l’Università promuoviamo l’apprendimento e la pratica dell’informatica tra gli studenti. Anche quest’anno, quindi, ripeteremo l’iniziativa dei corsi di informatica di base finalizzati alla preparazione dell’esame Ecdl, nelle facoltà di Economia, Giurisprudenza e Lettere». Visto lo stanziamento sul bi-
ersu
17
INFORMA
✎
✎
Posti letto rimborso cauzione
Nel mese di maggio, l’Ersu ha emesso i mandati di pagamento per rimborso cauzione posto letto: Questi i numeri dei mandati: n. 77 Residenza Cittadella; n. 115 Residenza Centro; n. 173 Residenza San Marzano /Madre Morano; n. 177 Residenza Cittadella; n. 178 Residenza Cittadella; n. 179 Residenza Costa; n. 180 Residenza Cittadella; n. 183 Residenza San Marzano/Madre Morano; n. 189 Residenza San Marzano/ Madre Morano; n. 222 Residenza Costa; n. 240 Residenza Casa Madre Morano/ Istituto San Filippo Neri/ Istituto San Giuseppe/ via Umberto 314; n. 247 Residenza Casa Madre Morano/ Istituto San Filippo Neri/ Istituto Suore Cappuccine/ via Umberto 134/ Residenza La Graziella; n. 249 Residenza San Marzano.
lancio di previsione l’iniziativa potrà coinvolgere un complessivo di 414 studenti (suddivisi in 390 iscritti dei corsi di laurea, 12 dei dottorati di ricerca e 12 di scuole di specializzazione), ripartiti in parti uguali tra le tre facoltà. «Quest’anno però - aggiunge Alberti - i partecipanti dovranno farsi carico di anticipare il costo della skill card e degli esami e potranno ottenere un rimborso di 120 euro da parte dell’Ersu solo se avranno documentato il conseguimento della Patente, presso le facoltà o strutture pubbliche abilitate, entro un anno dal completamento del corso». La quota di partecipazione a carico degli studenti viene fissata, come per gli anni precedenti, in 50 o 100 euro a seconda dell’Iseeu dello studente. I bandi e gli avvisi saranno presto pubblicati sul sito www.ersu.unict.it.
I servizi on-line per gli studenti
www.ersuct.it/parlaconersu: il servizio raccoglie le segnalazioni, le proposte e i reclami degli studenti relative ad eventuali disservizi. L'obiettivo è garantire al meglio la trasparenza, l’efficacia e la qualità delle prestazioni erogate, oltre che tutelare lo studente da ogni comportamento lesivo dei suoi diritti. www.ersu.unict.it: sito per le comunicazioni istituzionali dell’ente. Nelle pagine del sito si trovano tutti i servizi, i benefici e le notizie utili agli studenti universitari. Sono presenti informazioni costantemente aggiornate sulle diverse forme di interventi, manifestazioni ed eventi, convegni e partecipazione ai saloni dello studente nazionali ed europei. www.ersuctalloggi.it: il sito si propone come punto di incontro tra domanda e offerta di posti alloggio per gli studenti. Il portale offre a tutti gli studenti dell’ateneo la possibilità di inserire gratuitamente i propri annunci di “cerco alloggio” e di consultare tutte le offerte dei locatari, dettagliate con prezzi, zone geografiche e molto altro ancora. E da quest’anno anche assistenza legale per gli studenti. wap.ersuct.it: l’Ersu di Catania è disponibile anche sul cellulare. Grazie a questo servizio l’ente offre un altro canale di comunicazione con lo studente accessibile in qualsiasi momento e in ogni luogo. Tutte le notizie, gli avvisi, le manifestazioni organizzate dall’ente a portata di telefonino. Sms & mms list: iscriviti al servizio sms e mms dell’Ersu di Catania. E’ un servizio gratuito che permette di ricevere in tempo reale le novità che riguardano l’ente, gli eventi e le iniziative, oltre che ottenere informazioni di prima mano su borse di studio, scadenze e altro ancora.
master UNIVERSITÀ DI VERONA/ Internal Auditing and Compliance Sono aperte fino al 16 novembre 2010 le iscrizioni al master in Internal Auditing & Compliance, promosso dalla facoltà di Economia dell’Università di Verona e rivolto a laureati in Economia e Giurisprudenza. Il master si propone di inserire in imprese, in società di consulenza e di revisione, esperti che lavorino a stretto contatto con i vertici. Questo anche grazie ad uno stage retribuito della durata di 6 mesi in importanti aziende del territorio. La fase d’aula partirà nel dicembre 2010 e al termine del percorso formativo sarà assegnato un premio in denaro agli studenti più meritevoli. L’internal auditor è un collaboratore dell’azienda che supporta la direzione e verifica il corretto funzionamento del sistema di controllo interno per migliorare l’efficacia e l’efficienza aziendale e ottimizzare i processi di controllo. Questa figura professionale, nata negli Usa da più di cinquant’anni fa, oggi trova larga diffusione anche in Italia soprattutto nelle società quotate in borsa”. Per informazioni consultare il sito www.iacmaster.it.
18
✎
FONDAZIONE CUTULI / Il corso per reporter di guerra
Pronta la terza edizione del “Corso di perfezionamento in Giornalismo per inviati in aree di crisi”. Il corso intitolato a Maria Grazia Cutuli, la giornalista del Corriere della Sera uccisa in Afghanistan il 19 novembre del 2001, comincerà il 2 settembre ed è già possibile presentare domanda di ammissione. Durerà tre mesi ed è rivolto a giornalisti che vogliono equipaggiarsi a stare “in trincea”, per minimizzare i rischi di una professione “di frontiera”. Una nuova occasione per chi ha scelto la difficile missione di raccontare calamità, rivoluzioni, rapimenti, guerre ed evacuazioni in giro per il mondo e vuole arricchire la sua preparazione specifica. Il corso si svolge all’università Tor Vergata di Roma con lezioni teoriche a pratiche anche in sedi del ministero della Difesa, del ministero degli Esteri e della Croce Rossa Italiana. Esercitazioni sul campo a Livorno e in Libano (una settimana) con le Forze armate. Sono previste 90 ore di lezione tenute da professori universitari e giornalisti. Si spazia dai diritti umani, alla manipolazione dell’informazione, dai rapporti con gli apparati militari al ruolo dei reporter che seguono le truppe durante i conflitti. I posti disponibili sono 25, con riserva di 4 posti per le Forze armate. La domanda di ammissione va presentata entro il 2 luglio attraverso il sito dell’università Tor Vergata. Maggiori informazioni su www.fondazionecutuli.it.
U NIVERSIT PALERMO / International School of Computation Si svolge dal 12 al 30 luglio l’IInternational School of Scientific Computation and MatLab (Isscm), la Summer School realizzata dall’Università di Palermo e dal Consorzio Cometa in collaborazione con MathWorks. La Scuola, costituita da 3 moduli, fornisce un’introduzione esaustiva al Calcolo scientifico e alla Programmazione parallela in termini generali con l’utilizzo di MatLab (ambiente per il calcolo numerico e l’analisi statistica che comprende anche l’omonimo linguaggio di programmazione creato dalla The MathWorks), dedicata sia a principianti che a utenti esperti. La scuola è aperta infatti a laureati, ricercatori e professionisti, oltre che a laureandi. Per tutti i dettagli e il modulo di iscrizione collegarsi al sito: http://isscm.fisica.unipa.it/issc m; per ulteriori informazioni si può inoltre inviare un’email a isscm@fisica.unipa.it. Le lezioni si svolgeranno oltre che a Palermo, anche a Catania.
ISTITUTO EUROPEO DI DESIGN / Prende il via a gennaio dell’anno prossimo il master in Social Network Design ma le iscrizioni si chiudono a dicembre. Info su: www.ied.it
TURISMO / Al via due master del Centro studi Cts Il Centro Studi CTS propone percorsi formativi capaci di fornire competenze di taglio manageriale e un’approfondita preparazione tecnica sulle metodologie operative in uso, indispensabile per un immediato inserimento professionale. Due le proposte: master in “Management degli eventi. Turismo congressuale e Incentive Travel” (inizio a Roma, 20 settembre). L’altro master riguarda “Gestione, Marketing e Programmazione delle imprese turistiche” (inizio a Roma, 21 settembre e a Catania il 19 ottobre). Per partecipare gratuitamente alle selezioni: www.centrostudicts.it (tel. 06.64960387).
ETTORE MAJORANA FOUNDATION / International School of Ius Commune L’International School of Ius Commune organizza annualmente brevi corsi sul passato giuridico comune dell’Europa medievale che si svolgono al Centro di Cultura scientifica Ettore Majorana di Erice (Trapani). La Scuola si propone di recuperare alla memoria le linee portanti della civiltà giuridica europea e di dare un contributo alla costruzione della nuova unità dell’Europa attuale. Il XXX corso della Scuola, sul tema “Storia dei dogmata iuris – I dogmata iuris nella storia”, si terrà dall’8 al 14 ottobre. Per partecipare è previsto il pagamento di una quota di partecipazione che dà diritto al vitto e all’alloggio per l’intera durata del corso. A tal proposito, l’Ersu eroga contributi finalizzati a soggiorni di studio la cui attribuzione è però subordinata alla presentazione di una domanda da presentare entro il 30 giugno (www.ersu.unict.it/viaggistudio.html). Gli studenti interessati sono invitati a rivolgersi, entro il 23 giugno, al prof. Orazio Condorelli (tel. 095230417 - ocondorelli@lex.unict.it).
BORSA DI LAVORO / Stage per laureati in Agraria o Veterinaria L’Arna (Associazione dei ricercatori della nutrizione e alimenti) bandisce, in collaborazione con Metro Italia, una borsa di lavoro intitolata a Archimede Mordenti per giovani laureati in discipline agrarie o veterinarie. La borsa è di 800 euro mensili, lordi, per uno stage formativo di sei mesi da svolgere nel Settore Controllo di Qualità di Metro Italia a Milano. Saranno presi in considerazione i lavori originali eseguiti fra il 10 gennaio 2009 e il 30 luglio 2010. Il materiale dovrà pervenire entro il 10 agosto alla prof.ssa MAria Assunta Dessì (dipartimento di Biologia sperimentale, dell’Università di Cagliari). Info a: dessima@unica.it - tel. 0706754125.
INFORMA
19
lavorare
le opportunità del mese dove
✎
cosa
requisiti
info
LAUREATI IN ECONOMIA La Energy SpA, azienda leader nel settore della produzione di energia, per potenziamento della divisione Planning&Control ricerca un “Supporto all’elaborazione annuale del processo di budget”.
Laurea in Economia, buona conoscenza dell’Inglese, esperienza di almeno 2 anni. Conoscenze tecniche: contabilità generale e bilancio d’esercizio, pianificazione economica e finanziaria; budgeting e analisi della redditività.
Per candidarsi inviare curriculum vitae in formato elettronico comprensivo di autorizzazione al trattamento dati personali tramite il sito http://miojob.repubblica.it.
MEDICO DEL LAVORO La società di consulenza SCR per conto di un poliambulatorio di Medicina del Lavoro, ricerca un giovane professionista da nominare medico competente presso aziende clienti (provincia di Forlì-Cesena
con disponibilità a trasferte sul territorio nazionale). Formazione: laurea in Medicina e Chirurgia e specializzazione in Medicina del Lavoro. Si ricercano candidati, anche alla prima esperienza professionale.
Per candidarsi inviare curriculum vitae in formato elettronico comprensivo di autorizzazione al trattamento dati personali tramite il sito www.scrselezioni.it (riferimento: MJ 29/2010)
INGEGNERE CHIMICO L’agenzia per il Lavoro Gi Group SpA ricerca un neo laureato in Ingegneria Chimica per l’inserimento in qualità di Project Engineer, di supporto al Project Manager in attività di gestione commesse.
È richiesta Laurea in Ingegneria Chimica. Necessaria ottima conoscenza del Pacchetto Office e ottima conoscenza della lingua inglese scritta e parlata. È richiesta una disponibilità full-time immediata (zona di lavoro: Milano).
Per candidarsi recarsi alla Filiale di Milano - Corso Lodi,6 (tel: 02 58441282. Fax: 02 58432146) - email: milano.lodi@gigroup.it (www.gigroup.it)
CONSULENZA CORPORATE TREASURY La società di consulenza direzionale e organizzativa PricewaterhouseCoopers, ricerca laureandi/neolaureati da inserire in stage nella divisione Treasury & Financial Risk Management.
Si richiede: laurea in discipline economiche; età max 26 anni; interesse verso l’area Amministrazione, Finanza e Controllo e Tesoreria e Finanza di Impresa; ottima conoscenza della lingua inglese; disponibilità alla mobilità.
Per candidarsi collegarsi al sito pwc.com/it e compilare l’application form, indicando come Area di interesse 1° scelta “Advisory” e nel dettaglio “Consulting - CIPS/TICE” e citando il riferimento “STAGE/CT/10” .
COOPERAZIONE / Premi di studio per conoscere l’Africa
Quattro premi di studio per imparare a conocere l’Africa sono quelli che attribuisce l’associazione “Giovanni Lorenzin” onlus per il 2010. Due, di importo pari a 2 mila euro ciascuno, prioritariamente destinati a giovani laureati in università italiane, come contributo alle spese di viaggio e sostentamento per un periodo di approfondimento e di lavoro da svolgersi entro il 2011 in un Paese africano in un’organizzazione di cooperazione. Gli altri due premi, sempre di 2 mila euro, destinati a studenti regolarmente iscritti in università Italiane, per lo svolgimento del tirocinio o della tesi di laurea da svolgersi in un Paese africano, e riguardante progetti e/o ricerche inerenti le problematiche dello sviluppo e della cooperazione. Gli interessati dovranno far pervenire la domanda di partecipazione entro il 15 luglio. Info su www.glorenzin-onlus.org.
Isole d’Europa: un successo la partecipazione alle “simulazioni” delle Nazioni unite
petitivo e stimolante, i delegati Ide hanno ottenuto Continua con successo la partecipazione, ormai apprezzamenti nei comitati in cui operavano: Giuconsolidata, di Ide, Isole d’Europa, ai Mun (Model lia Scuderi, studentessa del Liceo classico “Mario United Nations), simulazione dei lavori delle NaCutelli” di Catania, che rappresentava il Messico zioni Unite che, ogni anno, coinvolgono studenti all’Unep (United Nations Environment Programdi tutto il mondo. Dal 1999, infatti, Ide si occupa me), ha ricevuto il prestigioso riconoscimento di di “coltivare” i giovani talenti per la classe diri“Honourable Mention” (certificazione per i delegente di domani, secondo il motto “Training gati che si sono distinti all'interno della commisWorld-Class Leaders” e, ogni anno, i risultati ragsione). Questo premio è anche conferito a chi rigiunti sono sempre più gratificanti. esce a “rimanere nel personaggio”, “stay in chaUna delegazione di studenti Ide, ha preso parte Pierfrancesco Torrisi, direttore corsi Ide; all’XI Annual UNA-USA MUN, conferenza delle racter”, precisamente allo studente che si è calato Giulia Scuderi, premiata Honourable Mention, Valentina Carlino, presidente Ide Nazioni Unite, che si è tenuta il 14 e il 15 maggio nei panni del diplomatico del paese di riferimento, scorso nella sede delle Nazioni Unite e il Grand Hyatt Hotel di New rispettandone le politiche ufficiali. Grande soddisfazione viene York City, alla presenza del Segretario generale dell’Onu, Ban Ki espressa dal presidente di Ide, Valentina Carlino: «Questo è il seMoon. condo anno che Ide partecipa ai Mun per conto proprio e, su due In questi due giorni, i ragazzi che precedentemente a Roma avevapartecipazioni, tre premi ricevuti: due assegnati durante le simulano incontrato il delegato dell’Ambasciata messicana in Italia, Diezioni delle scuole superiori e uno relativo alla partecipazione delle go Simancas, hanno preso parte ad attività di lobbying e a dibattiti Università, ricevuto a Washington. Un biennio, quindi, positivo che nel ruolo di delegati del Messico, sostenendo le posizioni di tale conferma la qualità dei ragazzi di Ide e del suo dinamico staff». Stato e collaborando con i rappresentanti degli altri Paesi nella deTra le prossime iniziative di Ide, c’è anche l’organizzazione della finizione di possibili soluzioni a problematiche di portata mondiaconferenza di simulazione Idemun (http://www.idemun.it) che si le. Tutto questo utilizzando esclusivamente l’inglese e seguendo le terrà a Roma il prossimo aprile 2011. Per info sui progetti Ide visiregole del dibattito formale dell’Onu. Inseriti in un contesto comtare il sito www.isoledeuropa.com.
time out
20
U NIVERSIT
Sul palcoscenico arriva il tempo della musica STAGIONE 2010-2011 / Il nuovo cartellone del Teatro Stabile si snoderà sul legame tra arte scenica e musicale Tante ospitalità di altissimo livello e produzioni proprie. A partire dall’inaugurazione con “La cavalleria rusticana” di Maria Enza Giannetto
«U
n grande compositore del Novecento, Leonard Bernstein, diceva che “La nostra risposta alla violenza sarà fare musica più intensivamente, in modo più bello, più devoto che mai”. E in tempi come questi, dove la sottile violenza delle contraddizioni esplode quotidianamente a gocce, in modi e forme che corrompono l’agire quotidiano, la voce della musica è forse l’unica capace di segnare il passo e superare le contraddizioni dell’essere». Con questo presupposto, il direttore dello Stabile Giuseppe Dipasquale ha impaginato la nuova stagione del teatro seguendo un importante unico Leitmotiv “Il tempo della musica”. Il nuovo cartellone manifesta un connubio pregnante tra l’arte scenica e quella musicale, con abbinamenti palesi o sottesi. E una specifica attenzione al genere della commedia musicale o “con musiche”. «Le scorse due stagioni - sottolinea Dipasquale - sono state declinate su due temi particola-
David Coco sarà il protagonista dello spettacolo “La cavalleria rusticana” che inaugura la stagione il 30 novembre In alto Moni Ovadia e Shel Shapiro in “Shylock -Il mercante di Venezia in prova”
ri: “il teatro della gioia” ha segnato il tempo del cartellone 2008/2009; “il teatro del doppio” quello appeno concluso. Ora sarà protagonista la musica: a partire dalla grafica. Abbiamo scelto un modo non diffuso di trascrivere, che è allo stesso tempo leggere, la parola “teatro” [te’atro]. È quello che troviamo in alcuni vocabolari linguistici: non la pronuncia, ma la sua espressione fonetica. I segni indicano che ogni paro-
la è propriamente un suono e il suo significato sta nel suono. È il suono della parola teatro, e di quello che ne consegue, che vogliamo seguire; quell’insieme di suoni che compongono il teatro e fanno delle parole un concerto di suoni. Dove i suoni delle parole non arrivano, c’è la musica. Da noi la musica si declina, come una antica parola latina, poiché è musica fatta innanzitutto di voci, di fiati, di aria, che danno forma al pensiero dell’autore». Imponente, anche per questa cinquantatresima stagione lo sforzo produttivo dell’ente, nella linea di crescita disegnata dal Consiglio d’amministrazione presieduto da Pietrangelo Buttafuoco. E a proposito della nuova stagione, il presidente lancia un invito: «riappropriamoci del pensiero, della “riflessione”, le basi stesse su cui lo Stabile ha sviluppato nelle ultime stagioni una maniera integrata di fare teatro: con il sorriso, contro la noia, in un continuo incontro di cultura». Ma veniamo alla programmazione. Una serrata sequenza di appuntamenti che si snoderan-
no da novembre a giugno nelle tre sale gestite dallo Stabile (Verga, Musco, Ambasciatori) e in altri siti storici della città. Spettacoli di produzione e spettacoli ospiti accomunati dalla qualità degli allestimenti, affidati a firme prestigiose, e dalla presenza di attori tra i più rinomati della scena nazionale. Le produzioni. In ossequio ai fini istituzionali di un teatro che si propone da oltre mezzo secolo la valorizzazione della letteratura isolana, intesa come patrimonio identitario e insieme irrinunciabile della cultura mondiale, è Cavalleria rusticana di Giovanni Verga la nuova produzione inaugurale, riletta nell’innovativa regia di Gianpiero Borgia, protagonista David Coco; colonna sonora l’altrettanto trascinante e celebre partitura di Mascagni. Il perimetro delle produzioni proprie prosegue con diversificate incursioni nell’universo degli autori siciliani: L’avventura di Ernesto di Ercole Patti, regia Giovanni Anfuso, con Sebastiano Tringali, Mariella Lo Giudice, Miko Magistro; La Mennulara di Simonetta Agnel-
21
INFORMA
lo Hornby, riduzione firmata a quattro mani dall’autrice e da Gaetano Savatteri, regia Walter Pagliaro, con Guia Jelo. E ancora Quei ragazzi di Regalpetra, dal romanzo di Savatteri, autore anche dell’allestimento insieme a Vincenzo Pirrotta, altresì regista e protagonista dello spettacolo. Rilevante al contempo l’apertura alla drammaturgia europea con A cena col diavolo di JeanClaude Brisville, regia Giuseppe Dipasquale e La brocca rotta di Heinrich von Kleist, regia Nino Mangano, con Mimmo Mignemi. A un testo di culto d’oltralpe s’ispira il musical Il conte di Montecristo di Tony e Gianluca Cucchiara, regia Francesco Randazzo, con Ilaria Spada, Mirko Petrini. La nuova produzione programmata per le scuole è Qui comincia la sventura del signor Bonaventura, regia Italo Dall’Orto, scene Armando Mannini costumi Elena Mannini, con Angelo Tosto. Un omaggio al mondo poetico e letterario di Sergio Tofano. Le ospitalità. Interessante e nutrito anche l’insieme delle ospitalità. Suggestioni scespiriane e musicali, con Shylock-Il mercante di Venezia in prova, scritto e diretto da Roberto Andò e Moni Ovadia, con Moni Ovadia e Shel Shapiro, storico leader dei Rokes. Da un altro capolavoro del Bardo è tratto Un sogno nella notte dell’estate, uno spettacolo di Massimiliano Civica. Lettura innovativa anche per il testa-
time out
In alto da sinistra Marco Paolini in “Itis Galileo”, Franco Branciaroli in “Don Chisciotte”, Gabriele Lavia in “Il malato immaginario”. Sopra il musical “Cats” di Webber nella versione italiana di Saverio Marconi
✎
Te.st e le “Serate in Re maggiore”
Si rinnova l’appuntamento con Te.St, la rassegna dedicata al teatro innovativo e di sperimentazione: apre “Odisseo - il naufragio dell’accoglienza”, coreografia e regia di Roberto Zappalà, drammaturgia di Nello Calabrò e lo stesso Zappalà, una produzione compagnia zappalà danza, Scenario Pubblico performing arts in collaborazione con Teatro Stabile di Catania e ArtEZ Arnhem (NL). La programmazione di Te.St prevede anche i citati “Itis Galileo”, “Un sogno nella notte dell’estate”, “Quei ragazzi di Regalpetra”. Una novità della prossima stagione sono le “Serate in re maggiore”: assoli di grandi attori come Pino Caruso, Gilberto Idonea e Pippo Pattavina (nelle foto a partire da sopra), e ancora “Comics” con i nuovi talenti della comicità teatrale e televisiva. La sezione delle “Serate in re maggiore” presenta l'avvicendarsi di tre assoli tenuti dalle Voci che rappresentano una Sicilia artisticamente diversa l'una dall'altra e che sono diventati beniamini del Pubblico. Saranno tre gruppi di serate, programmati con una formula di abbonamento particolare, che - come una variazione sinfonica a tre voci - cadenzerà temi, drammaturgia e personaggi della Cultura siciliana, attraverso l'istrionica interpretazione di Caruso, Idonea, Pattavina.
mento spirituale di Shakespeare, La tempesta, adattamento e regia di Andrea De Rosa, Prospero è Umberto Orsini. Doppio omaggio a Beckett: Aspettando Godot, regia di Marco Sciaccaluga, con Ugo Pagliai e Eros Pagni; e Finale di partita, regia Massimo Castri, con Vittorio Franceschi, Milutin Dapcevic. Don Chisciotte, da Cervantes, è un progetto di Franco Branciaroli, qui anche regista e mattatore. Il malato immaginario di Molière vede Gabriele Lavia regista e nel ruolo di Argante. E poi ancora Itis Galileo, firmato da Francesco Niccolini e Marco Paolini, propone lo stesso Paolini in un virtuosistico monologo. Mercadet (l’affarista) di Balzac, regia Antonio Calenda, è affidato all’interpretazione di Geppy Gleijeses con Marianella Bargilli; Casa di bambola di Ibsen, regia di Luca De Fusco, vede Gaia Aprea nel ruolo di Nora. Non si sa come di Nicola Fano è una rilettura musicale dalla commedia di Luigi Pirandello, protagonista e regista Sebastiano Lo Monaco. Grande spazio ha la musica anche nei due spettacoli ospitati al Teatro Metropolitan: L’uomo dai mille volti di e con Arturo Brachetti, novello Fregoli; e l'evergreen Cats, musical di Andrew Lloyd Webber, sulle poesie di Thomas Stearns Eliot, adattamento e regia sono del pluripremiato Saverio Marconi; le liriche italiane di Franco Travaglio; coreografia e regia associata del prestigioso Daniel Ezralow. Ui
time out
22
U NIVERSIT
SPETTACOLI / Mercoledì 30 giugno, lo showman siciliano sarà allo Stadio di Catania per una tappa “isolana” del suo Show Tour. Con lui l’inseparabile Enrico Cremonesi e una grande orchestra
Fiorello in campo al Massimino randissima l’attesa per il nuovo spettacolo di Fiorello, che dopo tre anni di assenza dai palchi siciliani, torna nella “sua” Isola con il Fiorello Show Tour il 30 giugno a Catania. Lo spettacolo, prodotto da Live Tour, concepito per i grandi spazi, con una scenografia tecnologica che grazie a particolari proiezioni video, ledwall e ologrammi, cambia ogni volta dimensione e percezione visiva, amplificando il grado di coinvolgimento dello spettatore, sarà ospitato allo Stadio “Angelo Massimino” di Catania (30 giugno), grazie alla compartecipazione del Comune di Catania. Lo spettacolo approderà anche al Velodromo “Paolo Borsellino” di Palermo il 10 settembre. Il contenuto artistico è frutto di un mix fra affabulazione sul costume e società, attualità, eleganti esibizioni canore e un percorso nei vari generi dello spettacolo. Uno show sempre nuovo e sempre diver-
G
✎
so, che cambia ad ogni tappa di un tour che da mesi colleziona una lunga serie di ‘sold out’ in tutt’Italia. A Catania non mancheranno, poi, sorprese e colpi di scena, con un Fiorello pronto a “rivoluzionare” anche il linguaggio del suo show, ospitato in “terra
natia”. Nei nuovi, grandi appuntamenti del “Fiorello Show Tour” lo showman non sarà mai solo sul palco: al suo fianco un’orchestra di dieci elementi, guidati dall’ormai inseparabile maestro Enrico Cremonesi, che firma la direzione musicale dello show. La regia è di Giampiero Solari. Il gruppo creativo di questo spettacolo è quello che lo affianca ormai da anni: oltre allo stesso showman, gli autori dello show sono Francesco Bozzi, Riccardo Cassini, Alberto Di Risio e Federico Taddia, con la partecipazione ai testi di Pierluigi Montebelli. Lo spettacolo, con Fiorello sempre sul palco, impegnato in un lungo show che cuce assieme gag, imitazioni, canzoni e il meglio della sua straordinaria classe di grande improvvisatore ed entertainer, avrà come “cornice” un grandissimo palco coperto, avvolto da un fondale-parete di led, per la proiezione delle immagini ed affiancato da maxi-schermi.
Taormina Film Fest, fino al 18 giugno lezioni con i maestri del cinema
Fino al 18 giugno il Taormina Film Fest festeggia la sua 56esima edizione. Il Festival sarà seguito dai Nastri d'Argento 2010, il 19 giugno. Fra i numerosi ospiti del Taormina Film Fest spiccano figure celebri come Robert De Niro, il regista bosniaco Emir Kusturica (nella foto) e l’italiano Marco Bellocchio, il grande stilista Valentino, l’attore inglese Colin Firth e il leggendario produttore siciliano Francesco Alliata di Villafranca. Dopo l’apertura con un evento memorabile: la più recente tecnologia del 3D per la prima volta al mondo in un monumento storico a cielo aperto con la proiezione di Toy Story 3 , anche quest’anno tornano i due concorsi principali e le grandi anteprime al Teatro Antico. Sette i film in concorso nella sezione “Mediterranea” (selezione di titoli della più recente produzione provenienti dal bacino mediterraneo) che competeranno per il premio Golden Tauro per il Miglior Film e i premi per Miglior Regia, Miglior Interpretazione e la Menzione Speciale della Giuria e sette quelli a contendersi il premio nella sezione “Oltre il Mediterrano” (la competizione che raccoglie film provenienti da tutto il mondo al di fuori dell'area mediterranea) che concorrono al Premio del Pubblico al Miglior Film, assegnato da una giuria popolare.
Il Festival, quest’anno, apre una finestra sul mondo spagnolo e brasiliano raccontando il nuovo cinema di due importanti paesi. La collaborazione con Nice continua ancora a portare sulla scena i giovani autori di tutto il territorio siciliano con un concorso di cortometraggi e, per il terzo anno di fila, anche il mondo dei professionisti del cinema ha un suo spazio a Taormina. Nel 2010 nasce a Taormina il Campus Gioventù Award: un premio speciale assegnato da una giuria di quaranta giovani italiani di età compresa tra i 18 e i 30 anni chiamati a giudicare i film delle due vetrine dedicate al cinema spagnolo e quello brasiliano. E quest’anno non poteva mancare una finestra sul calcio: “Il Cinema nel Pallone” una sezione trasversale a tutte le altre, nata quasi spontaneamente nella selezione dei film di quest’anno. Protagonisti di Campus Taormina, che conta la partecipazione di quasi mille studenti universitari di Cinema e Comunicazione, sono, tra gli altri, Ficarra e Picone, Ambra Angiolini, Cristiana Capotondi. Dulcis in fondo, i Taormina Arte Award di quest'anno saranno consegnati, sul palcoscenico del Teatro Antico, a Marco Bellocchio, Robert De Niro, Jafar Panahi, Colin Firth, Francesco Alliata di Villafranca.
✎
Teatri Riflessi / Il festival dal 5 luglio
La suggestione retrò del palcoscenico e la brevità del linguaggio contemporaneo al centro della nuova edizione di “Teatri Riflessi”, il festival nazionale di corti teatrali. Progettato dall’associazione culturale IterCulture, il Festival quest’anno si terrà al Cortile Platamone, Palazzo della Cultura del Comune di Catania, dal 5 all’11 luglio. Il Festival prevede varie attività artistico-culturali dislocate in più punti della città con al centro il concorso nazionale di corti teatrali. Questi i film selezionati per il concorso che si svolgerà dall’8 al 10 luglio (ore 21-24) al cortile Platamone: “2122”, Teatro degli spiriti (Palermo), “Alimentareotico” Pasquito Catanzaro (Torre del greco Napoli), “Comuvenisicunta”, Angela D’Alessandro (Palermo), “Cosmedy”, Elea (Brescia), “Denuncia alla vita”, Scugnizzart (Napoli), “Il Cantico del Lamento”, Visioniria (Cisterna di Latina), “Importante, molto importante”, Savi Manna (Catania), “In secondo luogo”, Cinquequarti (Roma), “Mobbing Dick”, Caroline Pagani (Venezia), “Quando la palla usciva fuori”, MB47 (Salerno), “Splash”, Cactus (Catania/Brolo-Messina), “The mission” Emanuela Ferrauto Napoli-Acireale (CT), Tra un Dio e un Avatar Art Lab Roma, “Un vero pezzo duro”, Saro Minardi (Catania), Inoltre, l’evento prevede mostre e installazioni, dal 5 all’11 luglio al Palazzo della Cultura; workshop: dall’8 al 10 luglio al Palazzo della Cultura e all’ex Monastero dei Benedettini e StuzzicaMente al cortile Platamone.
INFORMA ngelo Spina 30 anni. Una passione per la foto sviluppata dopo il video, l’audio e il multimediale. Alla domanda su un fotografo morto che gli piacesse, risponde senza esitare «Caravaggio». Pellicola o digitale? «Le tecnologie digitali e le loro applicazioni nell’ambito della cultura visuale contemporanea hanno sancito la fine della realtà a favore del realismo. Per me tutto avviene come se l’avvenire non potesse essere immaginato che come il ricordo di un disastro di cui noi avremmo oggi solo il presentimento. Non posso che usare il digitale». B/n o colore? «Colore leggermente desaturato con dominanti cromatiche fredde tendenti al verde e con forti contrasti tra luci ed ombre». Che macchina usi, ora? «Una Nikon D90» Quale la tua prima macchina? «Una Yashica FX-3... mi fu donata da mio padre quando avevo 11 anni». Quando hai iniziato a fare foto in maniera continuativa? «Già dai primi anni all’Accademia di belle Arti il mio interesse principale era rivolto alla fotografia. Mi piace pensare di essermi emancipato dalle altre mie esperienze artistiche (video, audio, multimedia ecc.) per dedicarmi esclusivamente alla fotografia dal 2005. Molte cose erano già in embrione altre invece sono croniche come il mio amore per il video». Che studi hai fatto? «L’Accademia di belle Arti a Catania dove ho conseguito il diploma accademico di II Livello ad indirizzo didattico in Arte della Fotografia e della Grafica Pubblicitaria. Il cantiere di fotografia digitale “L’arte come fotografia/La fotografia come arte” tenuto da Flaviano Poggi, e vari workshop tra cui il “Manufatto in situ” tenuto da Mario Airò e “Mitologie Contemporanee” tenuto da Matthew Barney». Che cosa stai scattando in questo periodo? «Ultimamente ho partecipato
A
23
time out BLOW-UP
Nuova generazione di fotografi siciliani
di Rocco Rossitto
L’arte nella distruzione ANGELO SPINA / «I soggetti di abbandono e le rovine sono il culmine dell’arte perché i molteplici passati ai quali si riferiscono ne raddoppiano l’enigma esacerbandone la bellezza»
a diverse esposizioni ed eventi artistici, il mio interesse è ancora su soggetti di abbandono e distruzione, a mio parere le rovine sono il culmine dell’arte nella misura in cui i molteplici passati ai quali esse si riferiscono in modo incompleto ne raddoppiano l’enigma esacerbandone la bellezza... La capacità di controllo è una
mera illusione umana: basta un accidente perchè un intero sistema crolli. Davanti alle rovine l’uomo si rende conto della precarietà delle sue azioni e delle sue certezze. Avrei intenzione di pubblicare un libro d’artista dal titolo “Apocatastasi 2005-2010” con una selezione delle mie foto e dei luoghi in cui le ho realizzate,
così da chiudere un ciclo». Possiamo vedere le tue foto? «http://www.flickr.com/photos/apocatastasi/». Un fotografo vivo e uno morto che ti piace? «Caravaggio, Michelangelo Merisi e Wong Kar Way». Se dico Blow-up, tu rispondi... « ... ingrandimento fotografico». U i
time out
24
U NIVERSIT
di Riccardo Marra vizzera, Germania, Francia, Spagna, Belgio, Olanda, Inghilterra e Irlanda, dodici concerti, migliaia di chilometri in furgone, tutto in quindici giorni. L’impresa dei Modena City Ramblers è di quelle da raccontare ai nipoti. Perché, diciamoci la verità, quali sono le band che oggi ancora consumano le ruote di un furgone per portare la propria musica in giro? I Ramblers hanno da sempre concepito la musica come un qualcosa di sentimentale. D’altra parte il combat folk che propongono dal lontano 1991 vuol dire innanzi tutto riscoperta della tradizione e tuffo nel passato musicale. Tornata dall’Europa la band non si ferma. E’ pronto un nuovo giro di concerti estivi che toccherà anche il Mascalucia Summer Festival in un cartellone che, oltre i Modena, ospiterà anche Angelo Branduardi (8 luglio) e la P.F.M. (9 luglio). I Ramblers si esibiranno il 12 luglio nell’anfiteatro Parco Manenti di Mascalucia. Noi di Universitinforma abbiamo intervistato Davide “Dudu” Morandi, voce del collettivo modenese. Davide, siete freschi di tour europeo, un bilancio? «Il tour è andato bene, anche se faticoso, abbiamo fatto un concerto al giorno per quindici giorni. Però la stanchezza è stata ripagata dal piacere di suonare in posti importanti, davanti a tanta gente. Il pubblico a dire il vero era fatto perlopiù da italiani che abitano all’estero, però sono venuti anche molti stranieri che si sono dimostrati curiosi, partecipi, attenti ai testi che si facevano tradurre dagli amici italiani. Forse rispetto all’Italia il pubblico estero ha più curiosità. Da noi, invece, si tende ad andare a vedere i concerti degli artisti già noti, sarà una forma di pigrizia. All’estero la gente dà credito anche a band sconosciute e che non hanno un disco in uscita e pompato dai media». Avete raccontato il tour nel vostro blog. «Sì, gestiamo il sito da alcuni anni. Ci sembra il modo migliore per mantenere un filo diretto con i fan. E lo curiamo davvero in prima persona: rispondiamo direttamente alle mail, aggiorniamo il blog, senza nessun filtro o ufficio stampa, mica siamo Ligabue! Noi siamo fatti così, ci trovi sempre ai concerti tra la gente a bere una birra,
S
MODENA CITY RAMBLERS
«Guardiamo all’estero, ma restiamo provinciali» INTERVISTA / Davide Morandi, voce del collettivo, racconta il tour europeo fatto a bordo di un furgone. «Siamo rimasti quelli di sempre: esportiamo il combat folk e crediamo nelle nostre radici» non siamo tipi che si chiudono in camerino ad aspettare di salire sul palco». L’anno scorso avete partecipato alla “carovana contro le mafie” organizzata dall’associazione Libera. Replicherete l’esperienza? «È stato un tour che ci è piaciuto molto e che ci ha visto girare con mezzi di fortuna e suonare nei luoghi confiscati alla mafia. Da lì è nata anche l’idea del tour “Riportando tutto a casa” in cui abbiamo suonato il nostro primo disco in piccoli spazi senza una grossa strumentazione e produzione. Insomma: musica live senza andare in giro con chissà quali mezzi, mostrando che si può ancora fare musica come una volta caricando gli strumenti sul furgone e
attaccando gli amplificatori alla corrente. Una bella esperienza che speriamo prima o poi potrà ripetersi. Però vorrei sottolineare che non era un progetto solo nostro. Anzi, Libera, l’ha sempre pensato come una carovana in cui ogni volta cambiano i protagonisti. I Ramblers hanno condotto la carovana la prima volta, tracciando il solco. Ora potrebbe toccare ad altri gruppi». Ogni anno in questo periodo si ricordano le morti di Falcone e Borsellino. Durante la “carovana” che impressione vi siete fatti della Sicilia e della cultura antimafia? «In Sicilia c’è una grande lucidità rispetto al tema. Mi sembra che la cultura dell’antimafia sia molto forte e, tutto sommato,
radicata. Durante il tour abbiamo conosciuto molti ragazzi che lo urlavano proprio il loro dissenso, ed è un bene. Ci sono molte associazioni e cooperative che lavorano in questo senso, mi pare che la Sicilia sia cresciuta molto negli ultimi anni». Due anni fa avete pubblicato la raccolta “Bella Ciao - Italian Combat Folk for the Masses”. Una sorta di punto e a capo? «No, non l’abbiamo concepita in quel modo, non è la chiusura di un cerchio. Una raccolta così l’avremmo potuta fare quando Cisco (l’ex leader e cantante dei Modena ndr) ha lasciato la band. “Bella Ciao” è nato per il mercato estero, non è una raccolta in senso tradizionale, in quel caso non sarebbero potuti mancare nostri classici come In
INFORMA un giorno di pioggia. Abbiamo scelto invece i pezzi meno Pogues style, volevamo farci conoscere per qualcosa che rappresentasse il nostro modo italiano di fare folk. Diciamo che è stato il tentativo di conquistare una piccola nicchia di mercato all’estero e credo che ci siamo riusciti se consideri il tour in Europa che abbiamo appena terminato e il nuovo che stiamo mettendo su. Hai presente un biglietto da visita? Ecco, la raccolta voleva essere questo. Quindi nessuna voglia di bilanci, i Modena sono un gruppo che ha sempre vissuto la propria carriera come un percorso a tappe. Le tappe sono i dischi, l’abbandono di alcuni membri, i viaggi». A proposito di percorso, quanta strada manca per far sì che anche in Italia si arrivi a una definitiva integrazione delle minoranze? Voi avete raccontato i rom in un brano di Onda Libera. «Purtroppo è una strada ancora lunga. Questo tour europeo ci ha mostrato che anche in Europa il problema è vivo. Prendi la Francia, paese multiculturale per eccellenza: le etnie spesso sono segregate nelle banlieue col risultato che le persone non possono mai sentirsi alla pari degli altri. La strada dell’integrazione è ancora lunga e, in questo senso, i nostri governi non hanno fatto molto. L’unica costante è stata il puntare il dito prima contro gli albanesi, poi contro i rumeni, i magrebi-
time out
25 ni. Insomma, ciclicamente arriva l’etnia da additare come il nemico pubblico. Non si sa però che ci sono rom che abitano in Italia da decenni, e che hanno fatto la resistenza». Sulla copertina di Onda Libera campeggia la “Dichiarazione dei Diritti Umani”. «Sì perché spesso si dà per scontato che la gente la possa conoscere, e invece non è così. Il punto è che, se la vai a leggere riga per riga, ti viene da rabbrividire se pensi a quello che è la società occidentale di oggi. Quanti di quegli articoli vengono veramente rispettati? I giovani non conoscono quei principi. Nessuno glieli ha insegnati ed è un gravissimo errore per una nazione che ambisce a essere un paese civile». In vent’anni di carriera aveta viaggiato tantissimo. Quanto vi rimane di Modena? «Tanto, fidati, tanto. Alla fine rimaniamo i soliti provinciali che restano con gli occhi sgranati di fronte a città come Parigi o Londra. E’ un provincialismo che speriamo non perdere mai. Le radici da cui si parte bisogna sempre tenerle presenti; è da quelle che ogni volta si deve partire per andare a creare qualcosa di nuovo. Per noi è troppo importante dire che siamo i Modena City Ramblers, che arrivano da Modena, partiti da niente facendo le cover di musica irlandese. E’ innanzi tutto un esercizio di memoria. Guai il contrario». U i
A RED NOISY NIGHT / Tiromancino organizza concerto e arrusti e mangia, il 17 giugno alla Cittadella
La festa in musica del collettivo onto alla rovescia per uno degli appuntamenti più “festosi” di fine anno. Il 17 giugno a partire dalle ore 20.30 la Cittadella universitaria ospiterà A red noisy night XIV, il concerto-evento organizzato per la conclusione dell’anno accademico dal Collettivo studentesco Tiromancino della facoltà di Ingegneria. La festa-concerto rappresenta un momento di forte aggregazione ma anche un modo per riappropriarsi degli spazi universitari. Quest’anno il concerto prevede l’esibizione di tre gruppi: I Legittimo Brigantaggio di Latina, i Munnizza di Palermo e i messinesi The Ministro. La prima è una band di folk/rock particolarmente radicata in tutto il basso Lazio. Lo scorso anno è uscito il loro terzo album “Il cielo degli esclusi” (prodotto da Cinico Disincanto) il cui singolo “Mi lamento” è entrato nella classifica delle radio indipendenti raggiungendo il 2° posto (Indie music like). Nel febbraio di quest’anno “Il Cielo degli Esclusi” è stato disco della settimana al programma Caterpillar di Rai Radio2, mentre la band è stata finalista alla rassegna musicale Primo Maggio tutto l’anno. I palermitani Munnizza proporranno un repertorio ska-core. Nato nel 2004, Munnizza è composto da sette elementi. Con la loro prima demo (“Rubbish is around”), che ha riscosso un largo ed inaspettato successo sia in Sicilia che nel resto della penisola, hanno preso parte a numerose manifestazioni musicali che li ha portati a condividere il palco con moltissimi gruppi della scena ska e punk italiana. L’anno scorso è uscito il loro primo album “Una settimana ancora”: 13 canzoni, veloci e mai noiose, grazie alle quali il successo dei Munnizza ha superato lo stretto. E alla serata non potevano mancare le note rock & blues dei The Ministro, band nata nel 2005 che in questi anni è passata dal blues allo swing, dal country al rock ‘n’ roll, dal reggae allo ska, dal jazz alla musica folk, in un caleidoscopio musicale che è la loro più grande caratteristica. La serata “A red noisy night XIV”, a ingresso libero, prevede anche stand di arrusti e mancia,vino e fiumi di sangria. U i
C
time out
26
U NIVERSIT
INTERVISTA / La band genovese con tre dischi all’attivo e una serie di collaborazioni di prestigio è riuscita lì dove in molti tentano invano: raggiungere il successo oltre i confini nazionali, anche grazie a Internet. Il 18 giugno suoneranno al Barbarabeach di Catania
port royal L’indie europeo made in Italy di Emanuele Brunetto genovesi port-royal, all’attivo tre album e una manciata di collaborazioni di lusso, sono riusciti in ciò in cui non riesce la maggioranza delle band italiane: avere successo fuori dai nostri confini. Merito delle label per cui hanno inciso, ma anche e soprattutto di un’indole assolutamente internazionale. Musica per il cuore prima che per le orecchie, la loro. Fatta di sensazioni, paesaggi dipinti a colpi di beat e nessun compromesso artistico. Tra i più interessanti progetti indipendenti nati in Italia da tanto tempo a questa parte, i port-royal saranno di scena al Barbarabeach di Catania il prossimo 18 giugno, un’occasione da non lasciarsi sfuggire per vederli all’opera. Universitinforma ha chiacchierato un po’ con Attilio Bruzzone ed Ettore Di Roberto, fondatori e fulcro della band. L’uso del pc è sempre più in primo piano nella vostra musica, evoluzione fisiologica? «Probabilmente sì. Flares, il nostro primo album, conteneva in effetti, ancora importanti riferi-
I
menti alla scena post-rock (sebbene per noi si debba parlare di un post-rock piuttosto atipico, di tipo ambientale/shoegaze contaminato da parecchi elementi elettronici; quindi di qualcosa di sostanzialmente diverso da quello che di solito è inteso con questo termine): c’erano tante chitarre, importanti - seppure limitatissimi - frangenti con batteria vera e pianoforti melodici in primo piano. Ma si trattò, potremmo dire, di un nostro “ultimo” omaggio a un universo che già all’epoca non sentivamo più del tutto nostro: i nostri gusti già da lungo tempo si erano orientati più verso i territori dell’elettronica e le classiche dinamiche post-rock mai ci sono veramente piaciute. A partire dunque dal disco successivo, Afraid To Dance, venne naturale incrementare l’utilizzo delle tastiere, che comportò anche un ripensamento del modo di scrivere i pezzi, e delle basi ritmiche “artificiali”, da sempre utilizzate dai port-royal. Ci teniamo a sottolineare come in tutti questi anni abbiamo mantenuto un approccio compositivo e di registrazione fondamentalmente
unitario». Che uso fate della voce? «In Dying in time ne abbiamo fatto, per la prima volta, un uso quasi “sistematico”. Noi intendiamo e trattiamo la parte vocale prevalentemente come un ulteriore strumento che vada ad arricchire la gamma dei timbri e delle melodie presenti nel pezzo, e mai quale protagonista assoluto o elemento in primo piano. Il caso dei sospiri eterei della nostra collaboratrice giapponese Izumi Suzuki aka Linda Bjalla, ospitata in più pezzi nell’ultimo disco, rende perfettamente l’idea (ma anche i nostri stessi cantati, già presenti in sottofondo sin da Flares). L’unico caso in cui della voce abbiamo fatto un uso più tradizionale è probabilmente quello di The Photoshopped Prince, che è a tutti gli effetti un pezzo di pop “intelligente”, se così si può dire. Si è trattato di uno sfizio, un esperimento interessante reso possibile anche grazie alla collaborazione col cantante polacco Michal Wiraszko». Se doveste scegliere un’etichetta fra elettronica, shoegaze e postrock?
«Indigeste perché spesso non vogliono più dire nulla e si trasformano in paraorecchi, che invece di fornire un’utile guida all’ascoltatore, non fanno altro che precludergli una profonda esperienza della musica in questione. Ovviamente, questo vale per l’ascoltatore superficiale, che, purtroppo, è un tipo in costante aumento, con cui bisogna fare i conti. Se proprio dobbiamo rispondere, sceglieremmo quella di elettronica. Un’elettronica più umana, suonata con sensibilità shoegaze, dance, post e ambientale». Suoni e immagini vengono fuori in parallelo? «In verità il progetto port-royal nasce e resta un progetto fondamentalmente musicale, cui è venuto naturale, soprattutto per l’attività concertistica di stampo elettronico, accostare un lavoro visuale grazie anche alla collaborazione con Sieva Diamantakos, da anni parte integrante del gruppo. Il suo lavoro è indipendente dal nostro, sebbene ci sia una condivisione di sensibilità e di idee, e non manchino certo discussioni sulle linee generali del progetto o nostri con-
INFORMA sigli “non vincolanti” sul suo lavoro. I suoi video e i suoi interventi live nascono comunque dopo la musica, che rimane l’elemento fondante; Sieva si lascia guidare dalle sensazioni che le nostre atmosfere gli suggeriscono per poi creare immagini che, alla fine, vivono forse di vita propria e rappresentano solo una possibile, personale, chiave di lettura e di significato». Il lavoro in studio presta un orecchio a quella che sarà poi la resa dal vivo dei brani? «Assolutamente no, ne è del tutto indipendente. La questione della resa live e del modo migliore di presentare in concerto il nostro materiale nasce solo in un secondo momento. Scegliamo, per le scalette, solo quei pezzi che possono rendere al meglio dal vivo e quindi li rielaboriamo ad hoc, magari aggiungendo parti o togliendone altre, comunque riarrangiando in generale il pezzo, con l’obbiettivo di evidenziarne al massimo la componete più potente e danzereccia». La dimensione internazionale di una band è conseguenza della musica o dipende da altro?
27
«Indubbiamente dipende in primis dal tipo di proposta: musica strumentale, non connotata quindi da cantati e testi in lingua, ma con radici internazionali nei generi di riferimento. Però questa è solo una faccia della medaglia; infatti, allo stesso tempo, è stata determinante la nostra volontà. Sin dai primissimi inizi, intendevamo confrontarci con la scena mondiale, con gli artisti che abbiamo sempre ascoltato, e non rimanere limitati a dinamiche “casalinghe”, a dire il vero un po’ asfittiche anche in termini più concreti di visibilità e credibilità della proposta. Noi spedimmo il nostro primo demo solo ad etichette internazionali (europee in particolare); scelta che fu premiata».
time out In quale Paese straniero avete ricevuto i feedback più positivi? «Nell’amato est-Europa: Russia e Ucraina su tutti, ma anche Polonia, Slovacchia, exJugoslavia. Tra i paesi più “tradizionali”, a parte ovviamente l’Italia, Francia, Austria, America, Benelux e Grecia». Internet vi è servito in termini economici tanto quanto in quelli di popolarità? «È impossibile rispondere in maniera esaustiva e precisa, perché se è vero che dieci anni fa un album come Dying In Time molto probabilmente avrebbe venduto qualche migliaio di copie in più, d’altra parte senza internet forse non saremmo arrivati dove siamo. Come sempre si deve affrontare il problema in maniera dialettica, cioè tenendo conto di tutte le dinamiche - anche e specie se contraddittorie presenti. Quindi, se da una parte internet è determinante per tantissimi musicisti, dall’altra ne frena lo sviluppo vero e proprio. C’è stato un grande e positivo processo di democratizza-
zione, connesso all’uso massivo di internet, che però alla fine ha reso più difficile emergere veramente e pienamente. A volte ho l’impressione che si rimanga tutti a mezz’acqua, in una sorta di limbo. Comunque per un gruppo indie del nostro livello i soldi provengono soprattutto dai concerti che arrivano se sei popolare, al di là dei dischi venduti piuttosto che scaricati più o meno illegalmente. In definitiva, quello che internet ti “frega” in termini di dischi venduti, te lo ridà sotto forma di concerti». A Catania suonerete sulla spiaggia, che verrà fuori? «Location atipica senza dubbio; ci è capitato una sola altra volta, a Saint Malo in Francia all’interno della bella cornice del Route du Rock festival; lì suonammo dopo la performance di U. Schnauss, su una spiaggia immensa di fronte alle grigie e increspate onde dell’Atlantico. C’è un fascino particolare in contesti del genere, però non bisogna tacere di certi rischi, come i problemi di acustica fondamentalmente. Non vediamo comunque l’ora di vivere l’esperienza catanese». U i
time out
28
U NIVERSIT
CONCERTI / Il 9 luglio, la band napoletana, che ha fatto del dialetto la propria bandiera, sarà al Vulcano Village di Nicolosi con Ghostwriters. «È un album più pop rispetto al passato, ma per noi cambiare è una necessità: il prossimo sarà rock»
24 Grana: «Il nostro post punk a metà tra lotta e poesia» di Riccardo Marra
L
a scena rock napoletana negli Anni 90 è stata tra le più fiorenti in Italia. Un pugno di band che, a partire dai movimenti politici studenteschi e dalle pareti dei centri sociali, ha creato un nuovo gusto musicale pieno di ibridazioni e sperimentalismo: rock, dub, reggae, hip hop, new wave. Tra queste i 24 Grana di Francesco Di Bella, hanno rappresentato l’ala pop, anche se complicato e multicolore. Quindici anni di carriera per i napoletani e sette album all’attivo, l’ultimo Ghostwriters ha incassato il premio Mei come miglior disco. I 24 Grana si esibiranno il 9 luglio al Vulcano Village di Nicolosi. Francesco, com’è cambiata la scena musicale in questi anni? «È cambiata molto, e con internet il circuito musicale, se vogliamo, è diventato “porta a porta”. Se prima informarsi sui gruppi underground era cosa riservata a chi seguiva un certo tipo di informazione settoriale, che potevano essere le riviste specializzate e tutte quelle fanzine che si smazzavano per raccogliere materiale, comprare i dischi e scriverci su, oggi è tutto più confuso perché c’è una moltitudine di fonti e non è semplicissimo orientarsi tra i prodotti migliori e quelli fatti in casa. Poi è cambiato anche il modo di fare musica: ricordo ci si faceva le ossa prima di arrivare a un cd, oggi con un software lo si può realizzare in un secondo». Il supporto disco è passato in secondo piano. «Non ti so dire se è veramente così. Per me il cd rimane comunque un irrinunciabile punto di arrivo di un periodo di scrittura e musica d’insieme. Non credo nel potenziale di un singolo o di un mp3 per trasmettere il lavoro di una band. Forse appartengo alla vecchia scuola, ma sono ancora molto legato al cd tanto che continuo a comprarne. Voglio dire, è ve-
ro che puoi crearti una compilation di mp3, ma il senso del concept che sta dietro a un disco è una cosa diversa. Insomma se vuoi restare un’ora in compagnia di un gruppo, il cd è ancora indispensabile. Chiaramente sto parlando di musica come espressione culturale, poi c’è anche la musica che va bene in metropolitana, come sottofondo quasi impercettibile». Parliamo del vostro ultimo disco Ghostwriters. Rispetto al passato avete cercato un tocco più pop, alla Battisti… «I 24 grana hanno sempre voluto fare un disco diverso dall’altro. È una necessità la nostra. Il nuovo lavoro, che uscirà a gennaio 2011, non avrà lo stesso suono, supererà il pop di frontiera di Ghostwriters. Abbiamo accelerato la marcia, sarà più rock. Poi è sempre difficile parlare di un album in lavorazione, perché sai sempre dove inizi e non sai mai dove vai a finire». Il mese scorso si sono celebrati i 30 anni dalla morte di Ian Curtis, la vostra cover di Passover è un omaggio a lui. Come nasce l’amore per i Joy Division? «Nel mio immaginario di ragazzino era come se vivessi a
Manchester. Ero davvero presissimo dalla new wave e dai Joy Division. Poi, nonostante possa sembrare strano, penso che i 24 Grana derivino da quel post punk, sia per i testi che per quel stare tra la lotta e la poesia». Berlusconi ha criticato Saviano perché con Gomorra avrebbe messo in cattiva luce il Paese. I vostri testi parlano di temi difficili, vi sentite in colpa? «Non so perché, ma la cultura negli ultimi trent’anni è spesso stata definita controcultura. È come se si pensasse che vada contro l’interesse generale. Noi siamo un gruppo rock, veniamo da Napoli e ci viene naturale parlare della nostra città in tutti i suoi aspetti, anche scottanti. La nostra non è cattiva pubblicità, è approfondimento». Il vostro marchio di fabbrica è sempre stato l’utilizzo del dialetto, un tema molto caro alla Lega… «Però non ha nulla a che vedere con l’uso che ne facciamo noi. Noi usiamo il dialetto perché è la lingua che usiamo abitualmente e anche perché ci sembra quella più giusta per narrare i nostri testi. Per la Lega quello del dialetto è un fatto di propaganda politica, una specie di orgoglio identitario che in realtà vuol dire chiusu-
ra. Noi cantiamo in dialetto innanzi tutto perché vogliamo portare avanti una tradizione canzonettistica napoletana, rispetto alla quale ci sentiamo come nani sulle spalle dei giganti». In passato siete stati molto attivi, oggi come vedete la politica? «Più o meno come ieri, non è che non c’è, è solo che è stata “inghiottita” da mille altre cose. Noi quindici anni fa venivamo da un movimento studentesco come la Pantera e avevamo le spalle più grosse, ora di movimenti simili non ce ne sono più, soprattutto in seguito ai fatti di Genova del 2001. Però credo che i ragazzi siano ancora interessati alla politica. Dal punto di vista musicale poi forse oggi sono anni più pop. In passato band come CSI, Casino Royale, Almamegretta, 99 Posse, hanno regalato un bel patrimonio di dischi “politici”, ora si è meno diretti anche se poi, tra le righe, c’è sempre un contenuto sociale. E comunque qualcosa si muove sempre, vedi gli Offlaga Disco Pax». Avete partecipato alla compilation per Peppino Impastato con il brano in siciliano Stanco Sugnu. I Modena City Ramblers in questo numero di Universitinforma hanno detto di aver riscontrato nei siciliani una grande “lucidità rispetto al tema” della mafia. Voi cosa ne pensate? «Il nostro chitarrista Peppe Fontanella ha fatto un bel lavoro con quella compilation. Io credo che il sentimento della gente siciliana sia fortissimo. Certo, oggi, le direzioni in cui va la cultura antimafiosa sono più confuse. Prima c’erano dei settori che portavano avanti queste istanze, oggi antimafia è un po’ tutto, magari anche chi ha degli interessi correlati al movimento. Quindi è più difficile orientarsi, ma sono ottimista sulla voglia delle persone di migliorare il mondo del Sud, lo dico da meridionale». U i
time out Musica e poesia per la ricerca INFORMA
29
una raccolta di poesie e monologhi alla stessa stregua». Hai impiegato più tempo del previsto, circa tre anni… Che difficoltà hai incontrato? Gli ostacoli sono stati tanti, i più grandi quelli relativi ai permessi per poter utilizzare i brani, ad esempio sono rimasti fuori Pasolini e Prévert». Hai scelto personalmente gli interpreti, e su che base? Qualcuno si è rifiutato? «Li ho scelti io, sono nove tra i miei attori preferiti. Grazie al prezioso aiuto di Andrea Pellizzari sono riuscito a contattarli e a chiedere se avevano voglia di partecipare a questo progetto. Hanno rispo-
di Benedetta Motta
E
mozionante, coinvolgente, delicato. L’idea nasce nella mente di un uomo sensibile, che vive di musica e ama nutrire il suo spirito di poesia. E così decide di mettere corpo e anima in un progetto ambizioso che unisca queste due forme d’arte. Dopo tre anni di gestazione, Maurizio Rossato, tecnico alla regia di radio Deejay, dà alla luce “Parole Note”: lavoro discografico - i cui proventi andranno a favore della ricerca scientifica - in cui la musica non ha il semplice scopo di accompagnare la lettura ma
NOVITÀ DISCOGRAFICHE / “Parole Note” di Maurizio Rossato vede coinvolti Fabio Volo, Ambra Angiolini, Neri Marcorè e tanti altri attori. Un progetto musicale che mira ad aiutare anche la scientifica ne è parte integrante, dove ogni traccia diventa una vera e propria “canzone”. Restando in ambito poetico, il titolo del cd gioca sulla figura retorica dell’enantiosemia: note richiama allo stesso tempo l’accostamento della melodia al verbo e incuriosisce il pubblico su frasi e pensieri conosciuti, entrati più o meno nel nostro vivere quotidiano (a volte in maniera distorta, come nel caso della poesia “Lentamente muore” erroneamente attribuita dal popolo del web a Pablo Neruda) e associati a voci familiari al grande pubblico. Infatti, hanno subito aderito all’iniziativa un numero cospicuo di attori (e molti altri si sono già prenotati per una prossima edizione), ben contenti di prestare la propria voce e personale interpretazione dei componimenti sulla base di musiche inedite realizzate da Rossato, con il contributo tecnico di Marco Zangirolami e Gabor Lesko. Claudio Santamaria, Fabio Volo, Valerio Mastandrea, Pino Insegno, Ambra Angiolini, Neri Marcorè, Filippo Timi, Luciana Littizzetto e Gianmarco Tognazzi sono gli interpreti di toccanti composizioni poetiche e non solo. Infine, a leggere “L’addormentato
nella valle” di Arthur Rimbaud è lo stesso Umberto Veronesi, a capo della fondazione a cui verranno devoluti tutti i proventi ricavati dalla vendita di questo album. Un viaggio tra voci suadenti e pensieri profondi, frasi destinate a diventare dei mantra nella mente degli ascoltatori mai stanchi di risentire questa compilation che ha il pregio di coniugare una causa nobile con il puro piacere dell’arte: Pedro Salinas, Max Ehrmann, Rudyard Kipling, Martha Medeiros, Erri De Luca, Alejandro Jodorowsky, Woody Allen, Franco Battiato. L’esperimento, perfettamente riuscito e largamente apprezzato, è stato presentato ufficialmente al pubblico lo scorso maggio a Milano, durante un incontro a cui hanno preso parte Fabio Volo, Laura Antonini, Mario De Santis, il professore Paolo Veronesi e, naturalmente, l’ideatore Mau-
rizio Rossato, a cui abbiamo posto qualche domanda. Com’è andata la presentazione milanese? «Benissimo, una vera festa! Eravamo finalmente felici di poter presentare questo lavoro che ci ha portato via tante energie, ma che personalmente mi ha dato tante soddisfazioni, soprattutto perchè con questo cd verranno aiutate tante persone». Quando è nata l’idea? «L’idea è nata gradualmente dalla maturazione del lavoro radiofonico all’interno del programma “Il Volo del mattino” condotto da Fabio Volo, di cui curo la regia e la produzione; chi ci segue sa che spesso vengono montate poesie o frasi di film su sottofondi musicali. In particolare il lampo arrivò il giorno in cui stavo adattando un brano con la voce di Roberto Benigni estrapolato dal suo film “La tigre e la neve”; fu dal riscontro sorprendente degli ascoltatori che mi venne la voglia di realizzare
sto tutti con entusiasmo, nessuno si è rifiutato. Avevo pensato anche ad altri ma non sono poi riuscito a contattarli, però ho strappato una promessa a Pierfrancesco Favino, che se mai ci sarà un secondo volume sarà felice di prenderne parte!». Chi è curioso o vuole contribuire alla causa, come può farlo? «Parole Note (Universal) è disponibile negli abituali punti vendita di cd e nelle catene distributive che hanno sposato il progetto, tra cui Limoni Profumerie, Camomilla abbigliamento ed accessori, Expert, Feltrinelli, Mondadori, Media World, Esselunga e ovviamente su iTunes». Cos’è la poesia per te? «La poesia ha sempre fatto parte della mia vita ancor più della musica. Fin da bambino mi piaceva leggere poesie e devo ringraziare mia zia Lucia che mi ha insegnato ad apprezzarla. Questo cd è dedicato a lei. Per me la poesia rappresenta il mezzo migliore per comprendere la propria sensibilità, è una chiave che riesce ad aprire le mie più forti emozioni. Io non so cosa sia la poesia, ma la riconosco quando la sento», conclude Maurizio citando A. E. Housman. U i
time out R
ebecca La Mela ha 22 anni, quando non suona con il suo gruppo, La Stanza 123, usa il nick Miss Apple. E’ giovane, certo, ma promette bene. Che cosa suoni quando ti esibisci live? «Chitarra acustica e pianoforte elettrico». Suoni canzone tue o cover? «Principalmente sono canzoni inedite che verranno inserite nel mio primo album intitolato Take me somewhere nice (come il pezzo dei Mogwai). Durante il live faccio anche delle cover tipo So sorry di Feist, Move on dei Jet, Why don’t we do it in the road e The long and winding road dei Beatles e in preparazione c’è Wild horses dei Rolling Stones. Solitamente non le faccio tutte insieme, dipen-
U NIVERSIT
30
ITALICA
Il nostro made in Italy musicale alza la testa!
Il mondo musicale di Miss Apple de dalla situazione e dalle persone che mi stanno ascoltando». Quanta gente al primo concerto e dove. «Prima apparizione all’inaugurazione del circolo Arci Annexia, non so dire quante persone ci fossero ma erano in tanti. Il primo vero live è stato sempre da Annexia con Les Dix-huit Seconds. C’erano all’incirca una trentina di persone, tra cui Cesare Basile e Massimo Ferrarotto dei Feldmann, il numero giusto per
un live folk». Come nascono le tue canzoni? «Nascono unendo parole a caso in inglese, canticchiando una melodia in testa, ma con tematiche che si rifanno a esperienze personali e, come dico nella mia biografia, all’amore. In realtà non nasce né testo né musica prima, semplicemente prendo chitarra, carta e penna e scrivo». Che fai oltre suonare, nella vita? «Sono una studentessa universitaria che probabilmente
✎ Skunk Anansie / Live a Taormina L
a prima tappa del tour mondiale degli Skunk Anansie in Italia sarà a Taormina, al Teatro Antico. Il concerto si terrà il 13 luglio. Protagonista sarà “Squander”, l’ultimo singolo estratto dal loro Greatest hits, che è anche la colonna sonora del nuovo film interpretato da Nicolas Vaporidis, Tutto l’amore del mondo. Formatisi nel 1994, gli Skunk Anansie, dopo aver pubblicato tre album di grande successo con cui hanno venduto oltre 4 milioni di copie in tutto il mondo, si sono sciolti nel 2001 per dedicarsi a progetti individuali con cui ritrovare stimoli persi in gruppo. Nel 2009 la reunion e il tour mondiale.
si trasferirà a Londra per studiare musica. Ma in realtà tutto quello che faccio, da scrivere recensioni su vari blog o fotografare, si rifà alla musica e al suonare». Il disco che ti sarebbe piaciuto fare. «Pensandoci sono tre dischi: Atom Heart Mother dei Pink Floyd; Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band dei Beatles ed Exile On Main Street dei Rolling Stones».
di Rocco Rossitto
Che ascolti in questo periodo? «Florence + The Machine “Lungs”; Licks “Northbound”; The Jim Jones Revue “The Jim Jones Revue”; ...A Toys Orchestra “Midnight Talks”; Eimog “Scenario”; Rolling Stones “Sticky Fingers”; Jet “Shaka Rock”; The Hacienda “Conversation Less Ep”; The Second Grace “The Second Grace” e tanta altra di quella roba che non mi viene in mente» I-p pod o stereo? «Giradischi tutta la vita. Ma se devo scegliere fra i due scelgo l’ipod, almeno non devo cambiare cassetta ogni mezz’ora. Il genere che proprio non riesci ad ascoltare. «Il metal, il powerpop e l’hardcore: mi fanno venire il mal di testa». Il tuo myspace «www.myspace.com/missapplect». U i
INFORMA
31
time out
LETIZIA CONTADINO / La giovane artista catanese sta conoscendo un momento di grande fama per alcune presenze in tv. Lei resta con i piedi per terra e intanto esplora anche altre forme d’arte
«Il successo è un’altalena» di Benedetta Motta
N
on c’è solo amore nelle sue canzoni ma tante esperienze di vita narrate con energia e ardore. La sua grinta ricorda le corde di Loredana Bertè ma anche lei ha personalità, artistica e umana, da vendere. Letizia Contadino, classe 1981, dopo essersi diplomata all’Istituto d’Arte di Catania risponde alla sua vocazione, divenendo cantautrice ed interprete dalle spiccate peculiarità siciliane. Da qualche anno si è affacciata sul panorama del pop-rock leggero, radunando fans fino alle coste mediterranee dell’Andalusia, a cui ha dedicato le versioni spagnole di due suoi successi: Secreto e Sin Ti. Premio Rosa Balistreri 2009 e ospite di diverse trasmissioni televisive locali (Insieme) e nazionali (Luci della Ribalta a Uno Mattina, 2009, I raccomandati, 2008), Letizia rimane con i piedi per terra, ancorata alle sue radici catanesi, «vivendo la normalità con successo». Ci racconti una tua giornata tipo? «Mi sveglio presto la mattina perché voglio vedere il sole accendere gradualmente il cielo e colorare di pastello l’Etna. Coccolo i miei gatti, Agostina e Gigio; mi preparo una buona colazione e, non appena il caffé attiva il mio cervello, do il via alla mia giornata. Attualmente, durante la mattinata, mi dedico a realizzare siti internet, mentre nel pomeriggio frequento un corso regionale di tecnico audio luci per acquisire conoscenze tecniche utili per le mie esibizioni. La sera esco con gli amici, gioco a pallone e vado in bici in compagnia della mia migliore amica; di martedì spesso vado al cinema». Quindi sei anche una webmaster, quali altre passioni coltivi? «Curo personalmente i miei spazi web, per me è come applicare anche le conoscenze pittoriche acquisite all’Istituto d’Arte. La pittura è un’altra mia passione che ho da sempre. Mi sono accostata anche al teatro ma solo per completare la mia formazione artistica. Amo essere creativa in tutto ciò che faccio». A proposito di teatro, hai appe-
na concluso un corso di recitazione presso il Teatro Valentino di Catania. Hai deciso di affacciarti anche ad altre forme d’arte? «Avevo bisogno di arricchire la mia “valigia di esperienze artistiche” ed è stato piacevole e sorprendente interpretare recitando». Tra gli insegnamenti ricevuti, il metodo Voice Craft. Ci spieghi in cosa consiste? «È un metodo vocale che nasce dalla ricerca condotta dalla cantante e insegnante americana Jo Estill. Si basa sulla conoscenza della fisiologia per giungere ad un controllo cosciente del lavoro muscolare connesso all’emissione sonora, sviluppando così padronanza nell’espressione delle qualità vocali». Quindi, ha una base spendibile anche in ambito musicale? «Il teatro aiuta molto ad aprirsi. Non si direbbe, ma sono timida e questo passaggio mi è servito tantissimo per migliorare la mia sicurezza sul palco e la mia dizione». Parliamo dei tuoi brani, qual è quello a cui sei più legata? «Marciapiedi e biancospino perché è stata la prima canzone che mi ha permesso di indossare un’altra vita, quella di una prostituta che vuole tornare ai veri valori». Invece, qual è stata la canzone del tuo esordio? «Segreto che mi ha presentata
in veste di cantautrice all’interno della rubrica “Nuovi Talenti” della Rai e mi ha permesso di accedere a Uno Mattina lo scorso maggio con la mia canzone siciliana Volu». Lo showman Fabio Bonetti è diventato famoso con un brano dal titolo Volo da cui ha poi tratto il suo nome con cui è oggi conosciuto. Non hai mai pensato di usare un nome d’arte? «Io non credo che sia un nome d’arte a fare la fortuna di un artista ma l’impegno, la passione e la costanza con cui si affronta un percorso artistico». Canti spesso in siciliano: è un’espressione d’amore per la nostra terra o la volontà di contribuire ad affermare la nostra cultura? «Amo la lingua siciliana per le sue sonorità e le sue immagini. Noi abbiamo una cultura antica e pregevole nell’arte che ispira continuamente e naturalmente nuove forme artistiche». N’istanti, per esempio, è uno dei tuoi più recenti brani. Di cosa parla? «Racconta l’esperienza dell’alluvione a Giampilieri vissuta in prima persona da una sopravvissuta, Germana, che ho avuto modo di conoscere durante una mia visita sul posto. Ho indossato la sua vita ed espresso le sue sensazioni». In questo periodo sei molto impegnata in tv e ospite di eventi pubblici. Ti sei già abituata a questo successo?
«Al successo non ci si abitua mai perché è qualcosa di dinamico, come un’altalena». Come ricordi le esperienze televisive dello scorso anno? «Come dei piacevoli momenti di intimità fra me e il pubblico. Vi racconto un aneddoto divertente. Alla fine della puntata de I raccomandati, ciascun artista aveva l’auto della Rai che lo riportava in albergo; ebbene, io ero così distratta e stanca che con molta convinzione presi posto sull’auto sbagliata. Sul sedile posteriore vidi delle bacchette da batterista e mi chiesi: Ma che ci fanno qui?, subito dopo il cantante Gaetano Curreri, affacciandosi nell’auto mi disse: Ma lo sai che sei sull’auto degli Stadio? Ed io, molto imbarazzata: Chiedo scusa. E lui: Se vuoi ti possiamo adottare, perché sei brava». Chi non conosce ancora la tua musica, dove può ascoltarla? «Basta visitare il mio spazio web ufficiale su myspace o il mio sito personale www.letiziacontadino.it». Lo scorso 30 maggio hai presentato ufficialmente a Messina il videoclip musicale del brano Marciapiedi e biancospino mentre il 19 giugno sarai ospite al cortile Platamone di Catania. Cosa canterai? «A grande richiesta porterò una cover di Mia Martini e Volu». A chi vuoi dire grazie oggi? «Ad Antonio Omero, mio procuratore artistico, che ha sempre creduto nelle mie qualità. Soprattutto alla mia insegnante di lettere, Giusi Mammana, dell’Istituto d’Arte di Catania. Ancora, alla mia insegnante di Voice Craft, Stefania Patanè. Infine, ringrazio chi mi ha ostacolato, fortificandomi». Canti Io donna nel futuro, io donna controvento. Cosa ti aspetti dal tuo futuro o per te è già questo? «Consideravo che oggi poi non è ieri, oggi poi non è domani, questo è il ritornello della mia ultima composizione Muoio Di Noia che è un inno alla produttività e alla costruzione del mio futuro. Oggi la mia speranza più grande è la certezza del mio futuro professionale. Non ce lo toccate, please!». U i
time out
32
U NIVERSIT
MALVENIA / La rock band catanese si è imposta all’attenzione di pubblico e critica grazie al buon successo del loro primo singolo Distanze. In uscita a giugno c’è il nuovo brano Se non te ne andrai, considerato un importante banco di prova
«X Factor? No grazie, è finto» di Vanessa Ferrara
H
anno un’aria decisa e sicura, i Malvenia; una tipica caratteristica di chi sa già cosa vuole e dove vuole arrivare. I giovani componenti della rock band catanese, infatti, promettono di “farsi sentire” sempre più forte (soprattutto dopo aver riscontrato un primo successo con il loro Distanze) partendo dal loro primo singolo che uscirà a giugno. «Perché spiega il chitarrista, Giuliano Fondacaro - il nostro sogno è riuscire e vivere di musica e trasformare questa nostra passione in una vera professione. Ed è proprio per questo che dobbiamo riuscire a suscitare l’attenzione delle case discografiche e, soprattutto, farle scommettere sul nostro talento». Quanto tempo fa avete deciso di dar vita ai Malvenia? «Tutto è partito nel 2007 - risponde Giuliano -. Ciascuno di noi aveva vissuto svariate esperienze nell’ambito della scena musicale catanese. C’era la delusione per avventure che, più o meno significative, erano comunque finite male. E così, inizialmente in tre, abbiamo deciso di unire le nostre forze e le nostre potenzialità per qualcosa che fosse intimamente e interamente nostro». Perchè avete scelto proprio questo nome da dare al gruppo? «In tanti ci chiedono il senso di questa parola - esordisce il batterista Maurizio Agosta - e noi rispondiamo sempre che vorremmo essere noi a darle un senso. Se proprio vogliamo trovarne uno, Malvenia potrebbe voler dire cattiva scusa». Chi sono i componenti della band? «Oltre me, che sono il chitarrista - spiega Giuliano - c’è la “new entry” del gruppo, la cantante Cristina Platania, che ha ottenuto anche importanti riconoscimenti come solista; il bassista Matteo Rosa, il tastierista Dario Borgese e il
batterista Maurizio Agosta, che cura la parte ritmica senza essere mai banale e ripetitivo». Qual è il genere di musica che suonate? «E’ sempre dura ricondurre la tua musica all’interno di schemi precisi - risponde Cristina I nostri brani variano dal pop al rock. Ma in ogni caso, non importa se fai pop, noise o classica: la buona musica, se c’è, viene sempre fuori». L’esperienza live più significativa che avete vissuto finora? «Sicuramente il Lennon Festival è stata un’esperienza molto positiva - interviene Dario E’ bello respirare musica vera e, in quell’occasione, tanti artisti hanno avuto l’opportunità di mettersi in mostra e contribuire insieme alla voglia di regalare una bella serata di spettacolo. Una bella sorpresa ce l’ha comunque riservata il “Monreale Rock Festival”: in una location fantastica, la proverbiale rivalità tra Catania e Palermo non si è per niente avvertita; un’accoglienza splendida, un pubblico, e tanti bravi artisti ad applaudirci. E poi, c’è senz'altro il “CocaCola - Soundwave”, l’evento in cui il nostro brano, Distanze, è stato il più votato dal pubblico di tutta Italia».
Parlateci delle vostre principali influenze musicali. Quali sono i modelli da cui traete maggiore ispirazione? «Non abbiamo modelli precisi dice Matteo -. E’ chiaro che ognuno di noi, quando suona, esprime tutta la musica che si porta dietro; in ogni caso, il nostro bagaglio musicale è molto vario: dai Pixies ai Cure, dai Radiohead agli Skunk Anansie, da Elisa ai Subsonica. E, in genere, tutta la buona musica». Chi tra di voi si occupa della composizione dei pezzi? «Musiche e testi sono firmati da me - risponde Giuliano anche se, comunque, sono poi i ragazzi a dirmi se quello che scrivo va bene o meno. Insieme arrangiamo i brani, ciascuno pensando al proprio strumento, e ci scambiamo consigli e idee. E’ proprio questo il bello delle dinamiche del gruppo». A giugno uscirà il vostro nuovo singolo. Volete parlarne? «Se non te ne andrai è un brano che racconta la situazione di chi vive un rapporto di coppia, oppresso da tutti i difetti dell’altra persona, ma consapevole di non poter vivere senza - risponde la cantante -. Abbiamo finito di arrangiare il brano il mese scorso e, tra po-
co, ci dedicheremo alla fase forse più impegnativa, che è quella della promozione». Progetti futuri. C’è un obiettivo che vi siete prefissati in campo musicale? «L’uscita del singolo sarà un bel banco di prova che ci permetterà di valutare l’impatto del brano sugli ascoltatori spiega Maurizio - così da programmare la pubblicazione di altri brani e, perché no, di un intero album». Se dovessero mai proporvi di partecipare ad un programma come X Factor cosa rispondereste e, soprattutto, vorrei sapere cosa ne pensate di questi talent show tanto in voga in tv. «Il problema è che la musica dovrebbe essere il motore della televisione e non il contrario - risponde Giuliano Fondacaro, il chitarrista -. I talent show hanno molto poco di talent: e troppo show: si costruisce il personaggio, si enfatizzano e drammatizzano le storie personali, per far sì che questi ragazzi vengano amati dal pubblico. La televisione dà loro grande visibilità e le case discografiche non hanno più interesse ad investire sulla “vera” musica. E’ però pur sempre una vetrina, ma non credo che saremmo adatti ad esservi esposti». U i
INFORMA
33
time out
CLUBBING & DJ / Nunzio Rapisarda, in arte Ciuridda: «Amo il vinile, colleziono dischi di tutti i generi»
In consolle tra reggae e roots di Rocco Rossitto
N
unzio Rapisarda è conosciuto da tutti come Ciuridda. «Lo utilizzo spiega - come nome d’arte, ma in realtà è il soprannome della mia famiglia ereditato. Abito a Viagrande, ma lavorando a Catania sto quasi tutto il giorno in città». Oltre suonare che fai? «Oltre a suonare, che è la mia principale passione, mi occupo di produzioni audiovisive. Anche quest’ultima era una mia grande passione che si è trasformata negli anni in un lavoro». Chi viene ad una tua serata che ascolta? «Chi viene alle mie serate, che sono nella maggior parte dei casi delle serate a tema, ascolterà sicuramente reggae in tutte le sue forme, con maggiore attenzione per il genere roots, di cui sono cultore ormai da circa dieci anni». Parlami della tua passione per i 45 giri. «La mia passione per il vinile ed in particolare per il formato 7 inch (7 Pollici), per intenderci il 45 giri come viene chiamato in gergo comune, nasce nel momento in cui, circa sei anni fa, insieme a Turi G ed Ettore “the boss” mettemmo su un sound system chiamato “Sdaun System”. In relazione a questa esperienza, ormai conclusa, ho approfondito la cultura dei sound system che è strettamente legata alla diffusione della musica in vinile, in particolare, il formato più diffuso è da sempre il 7 inch. Da allora ho cominciato a collezionare dischi in vinile, non solo reggae ma di tutti i generi, dai cantastorie siciliani degli Anni 60 e 70, al rock, funk ecc. Og-
gi recuperare brani musicali è piuttosto facile, grazie ad internet, tutto ciò rende il consumo della musica molto superficiale. Collezionando dischi ho scoperto un mercato parallelo molto più attento al valore stesso dell’arte che sta dietro alla musica». C’è una traccia che suoni sempre? «Non c’è una traccia che suono sempre, cerco di variare nelle mie selezioni, tuttavia in relazione ai periodi ci sono delle tracce che ho suonato più spesso, come ad esempio in questo momento Horace Martin Long time non manca sicuramente nella mia valigetta». Che ascolti oltre a quello che passi? «Oltre la musica che passo mi piace molto il soul soprattutto quello datato, musica folk, la bossa nova, il rock che ascoltavo ai tempi della scuola come Nirvana, Cure, Pixies ecc. Mi piacciono i 24 Grana, gli Almamegretta di un tempo, un po’ di tutto». Una traccia per il mattino, una per la sera e una per la notte. «Mattino: Thank You Lord Bob Marley And The Wailers. Pomeriggio: Spying Glass Horace Andy. Notte: All kinda People - Sugar Minott». Il tuo myspace? «www.myspace.com/nunzio_ci uridda». U i
ERRATA CORRIGE / A pagina 33 del numero di maggio di Universitinforma, nell’articolo di Rocco Rossitto dal titolo “Il mio rock è un po’ electro”, è erroneamente saltato il nome dell’autore della foto pubblicata: la foto (qui sopra) è di Roberta Venniro. Ci scusiamo con gli interessati e con i lettori.
FONDAZIONE “Fratelli Camerano” O.N.L.U.S. BANDO DI CONCORSO PER 16 BORSE DI STUDIO “FRATELLI CAMERANO” ANNO ACCADEMICO 2010/2011 La Fondazione “Fratelli Camerano O.N.L.U.S.”, nata dal desiderio dei fratelli Nicolò e Angelina Camerano di aiutare i migliori studenti di Centuripe (EN) nel prosieguo degli studi universitari, bandisce a concorso sedici borse di studio "Fratelli Camerano" del valore di euro 5.000,00 ciascuna, di cui: - n. 06 riservate agli studenti centuripini diplomati nell'a. s. 2009/2010, che si iscrivono all'università per l'.a. a. 2010/2011; - n. 10 riservate agli studenti centuripini già iscritti all'università e che si iscriveranno ad un anno successivo al primo per l'a. a. 2010/2011. Le borse di studio sono destinate agli studenti - nati o residenti dalla nascita nel Comune di Centuripe o, in via subordinata, aventi famiglie di origine (in una sola generazione) di Centuripe. Per scaricare la domanda di partecipazione ed il Bando di Concorso visitate il sito www.fondazionecamerano.it e per ogni altra informazione relativa alla attività della Fondazione mandate una e-mail all'indirizzo info@fondazionecamerano.it. Termine ultimo per la presentazione delle domande: Venerdì 12 novembre 2010. Il Presidente del C. d. A. Avv. Paolo M. Oberto 95124 CATANIA - Via Morosoli, 3 - Tel. 095.31.11.20 - Fax 095-29.37.550 www.fondazionecamerano.it - e-mail: info@fondazionecamerano.it
INFORMA
time in
35
informazione a cura del cliente
a cura di
Passione
FOTOGRAFIA I
l settore della fotografia digitale è in continua espansione e l’offerta di fotocamere è sempre più ampia, tanto che per i meno esperti non sempre è semplice scegliere un modello di fotocamera digitale che risponda appieno alle proprie esigenze. Anche i professionisti possono trovarsi in difficoltà per via delle numerose innovazione che a getto continuo invadono il mercato. Ma è pur sempre meglio avere l’imbarazzo della scelta che non averne affatto. La fotografia digitale ha inoltre completamente rivoluzionato l’approccio con questa arte di professionisti e di semplici amatori. La “morte” della pellicola consente oggi al fotografo dilettante e al gitante di effettuare un numero altissimo di scatti, senza porsi problemi di costo della pellicola, di inquadrature, luce, diaframmi e altri parametri noti soltanto ai fotografi professionisti
Sony A 230 e A 330. Le fotocamere A230 e A330 sono dotate di stabilizzatore integrato nel corpo macchina. Grazie a questa caratteristica, la A230 si posiziona come la reflex con stabilizzatore integrato più leggera al mondo. Entrambe le fotocamere sono dotate di menù grafico intuitivo che consente un accesso rapido alle principali funzioni, per risultati sempre eccellenti anche per chi non è professionista. La A330, inoltre, dispone di uno schermo Lcd orientabile e della innovativa funzione Quick AF Live View, che permette una messa a fuoco rapidissima.
o semi professionisti. I nuovi modelli proposti dai marchi principali del settore spaziano dalle fotocamere “compatte” più economiche alle “reflex” di fascia alta; dai modelli più economici alle semiprofessionali più costose. Le compatte sono macchine quasi sempre tascabili, di dimensioni dunque molto ridotte ma pur sempre capaci di prestazioni più che sufficienti. Le reflex sono il “top” delle fotocamere: si tratta di macchine capaci di prestazioni una volta inimmaginabili. Di pari passo con l’offerta di fotocamere è cresciuta anche l’offerta degli accessori, borse fotografiche, filtri protettivi, schede di memoria o treppiedi. Da sottolineare infine che la gran parte delle fotocamere digitali, sia compatte sia reflex, offrono anche evolute funzioni di ripresa video, e quelle più evolute raggiungono anche il formato ad alta definizione Full Hd.
L’avvento del sistema digitale ha completamente rivoluzionato l’approccio di professionisti, amatori, dilettanti e semplici gitanti col mondo delle immagini La macchina “compatta” più semplice o la “reflex” più sofisticata sono oggi capaci di prestazioni ieri impensabili Canon Eos 500 D. E’ una macchina “quasi” professionale. La sua particolarità risiede nella speciale funzione di riduzione del “noise”, le imperfezioni di colore nei pixel, evidenti quando si stampa l’immagine. Il sensore Cmos Canon da 15,1 Mpixel produce immagini dal noise molto basso. Controlli delle immagini sono possibili grazie al display Lcd da 3”, dotato di ben 920.000 pixel.
Nikon D 90. La D90 è una reflex facile da usare. Coniuga la tecnologia dell’ammiraglia delle reflex digitali Nikon con sofisticate funzioni automatiche che garantiscono ottime foto anche agli utenti meno esperti. Il sensore Cmos Dx da 12,3 megapixel e il sistema di elaborazione dell’immagine Expeed offrono un’eccezionale qualità di immagine in ogni condizione d’uso. Per inquadrare si può utilizzare il mirino o basarsi sull’inquadratura dal monitor Lcd da 3 pollici.
Fujifilm J 37. Appositamente pensata per i fotografi principianti che sono alla ricerca di una macchina semplice da usare e capace di effettuare scatti di qualità con il minimo sforzo. Dispone di sensore Ccd da 12,2 megapixel, display Lcd da 3”, zoom ottico 3x e stabilizzatore digitale dell’immagine per ridurre l’effetto mosso. Grazie alle funzioni automatiche, l’utilizzo è davvero semplice.
time in
U NIVERSIT
36
webbing
reading
di Rocco Rossitto
Quant’è bello viaggiare http://www.ilpost.it
CocaColla, blog appiccicoso
Il payoff del sito è “In these ugly times, the only true protest is beauty”. E la bellezza viene mostrata soprattutto attraverso le foto. E il nuovo restyling da poco effettuato va in questa direzione. Non un normale sito di viaggi, né una guida. Ma qualcosa di più: foto di qualità, testi dei lettori, mappe interattive, playlist e tanto altro ancora.
http://www.cocacolla.it/ Per sua stessa ammissione il blog è fatto da “una sostanza gasata dotata di forte potere adesivo, ottenuta facendo bollire gli scarti dei nostri tessuti cerebrali, si tratta di pura gelatina animale capace di far aderire perfettamente e in maniera permanente la vostra superficie con la nostra”. Nato da qualche mese si è distinto da subito per costanza e qualità delle proposte, mai banali e interessanti. Dal forte impatto visivo.
Dal meridiano inferiore http://www.sudmediatika.it/ SudMediatika è il blog della giornalista e docente a contratto di Giornalismo e nuovi media alla facoltà di Lingue dell’Università di Catania - Scienze della comunicazione Rosa Maria di Natale. I temi trattati, tra post testuali e video, ruotano attorno alla comunicazione nell’era della multimedialità. Interessante e utile.
di Tiziana Lo Porto
✎
Traviamento di una brava ragazza
✎
Betty Blue arriva in Italia
Ritorna la reginetta del noir americano al femminile. Amata da George Pelecanos, Bret Easton Ellis e James Ellroy, Megan Abbott (già autrice dell’avvincente Morire un po’, pubblicato in Italia lo scorso anno sempre dalle Edizioni BD) è in libreria con una nuova crime story che vede ancora una volta le donne protagoniste. Queenpin è il titolo, è ambientato a fine anni Cinquanta e la storia è di una brava ragazza e di una donna fatale che si incrociano in un locale di Las Vegas. Le due si piacciono, e la donna fatale, ben introdotta nell’ambiente del crimine, avvierà la brava ragazza verso una brillante carriera. Tutto va per il meglio fin quando tra le due non si intromette un uomo: un giocatore d’azzardo indebitato di cui si innamora la ex brava ragazza, trasformando la vicenda in un quasi dramma.
Finalmente nelle librerie italiane il romanzo più amato del parigino Philippe Djian. Si chiama 37°2 al mattino e, grazie al film che ne ha tratto Jean-Jacques Beneix (Betty Blue, interpretato da una straordinaria Béatrice Dalle e candidato all’Oscar come miglior film straniero nel 1987), negli anni Ottanta rese celebre Djian in tutto il mondo. Protagonista della storia è un aspirante scrittore, Zorg, che per sbarcare il lunario fa il tuttofare in un complesso di appartamenti in mezzo al nulla. La sua vita cambia il giorno in cui, una mattina, la bella Betty si presenta alla sua porta con una valigia in mano. Tra i due è amore folle e a prima vista, e Betty cercherà in tutti i modi di aiutare Zorg a trovare un editore. Ma l’inquietudine ha il sopravvento, e la felicità dei due non sarà destinata a durare.
Megan Abbott Queenpin Edizioni BD pp. 197, euro 14
Philippe Djian 37°2 al mattino Voland pp. 384, euro 14
INFORMA
listening di Rocco Rossitto
✎
AA.VV. / Next Stop... Soweto Vol.3
Non c’è due senza tre. Eccoci al terzo e ultimo capitolo della serie Next Stop... Soweto. Chi legge questa rubrica sa già di cosa stiamo parlando: una raccolta che scova chicche nella musica africana dagli anni ‘60 in poi. In questo caso è il jazz il filo conduttore che butta dentro tanti nomi magari sconosciuti, ma con dei suoni frizzanti, assolutamente giusti e non inclini a compromessi. Se vi aspettate qualcosa di “classico” siete sulla strada sbagliata.
AA.VV / James Holden Sempre in ambito “raccolte”, quella della serie dj-k kiks è lunghissima e in questi anni sempre presente su questa colonna. Stavolta tocca al giovane, ma già conosciuto, James Holden. I suoi remix sono molto apprezzati e qui infila 20 tracce che si muovono a proprio agio tra l’elettronica più orientata al dancefloor e quella più da ascolto. Chicca: l’apposito remix di The Sun smells too Loud a cura dello stesso James Holden.
✎
time in
37
Z-STAR / Masochists & Marthyrs
Il soul e il blues la base di tutto. La sua voce, la marcia in più che aggiunge spessore a un disco molto intenso, caldo, pieno di buone vibrazioni. Inglese di nascita, dopo il primo fortunato album, ha deciso di essere protagonista nella produzione di questo secondo, coinvolgendo vari musicisti italiani che hanno suonato nei vari brani tutti da lei scritti e prodotti.
S.U.S / Il Cavallo di Troia S.U.S. sta per “succede una sega”. Sono in tre: chitarra-b basso-b batteria&voce, sono toscani (lì succede qualcosa in ambito musicale di questi tempi) e mescolano suoni, strutture, immagini e suggestioni che conosciamo già. Ma lo fanno bene e questo è un buon inizio. Poi ci mettono del loro, vomitando un po’ le loro turbe e le loro storie, proclami e deliri. Il nome, in fondo, è già un bel programma, no?
✎
Alla Mondadori Maria Grazia Cucinotta presenta “L’imbroglio nel lenzuolo”
Giovedì 17 giugno, alle 20,30, presso la Libreria Mondadori di corso Sicilia a Catania, Maria Grazia Cucinotta presenterà “L’imbroglio nel lenzuolo”, libro fotografico del backstage dell’omonimo film, prodotto e interpretato dall’attrice messinese, in uscita il 18 giugno. Il film, tratto dal romanzo di Francesco Costa, narra le vicende legate alla comparsa del cinema nell’Italia del Sud del primo Novecento, cogliendo il clima di sospetto e novità che il grande evento suscita. Nel libro il fotografo Romolo Eucalitto (che interverrà alla presentazione) descrive le scene del film, immortalando stati d’animo ed emozioni di attori e regista e svelando i suggestivi paesaggi in cui il film è ambientato. Altri eventi in programma: giovedì 17 alle 18,30 presentazione del libro “Vendetta” di Maria Stella Garozzo, interviene il dottor Giorgio Ferlat; sabato 19 alle 18,30 presentazione del libro “La chiave del silenzio” di Milena Garsia, interviene Salvo Angemi, direttore editoriale di Lavika Web Magazine; sabato 26 alle 17,30 presentazione del libro “Fuori gioco” di Salvatore Scalia, intervengono le prof.sse Marinella Fiume e Anna di Salvo e l’avvocato Anna Ruggieri.
✎
Da Tertulia attualità e poesia
Attualità, poesia e problemi sociali saranno al centro delle presentazioni editoriali in programma a giugno presso il caffè/libreria Tertulia di Catania. Martedì 15 giugno alle 18,30 si parla del ponte sullo Stretto con la presentazione del libro di Antonio Mazzeo “I Padrini del Ponte. Affari di mafia sullo Stretto di Messina”. Interverranno Gino Sturniolo della Rete No Ponte di Messina; Salvo Distefano, presidente dell’Associazione etnea Studi storico filosofici. Verranno inoltre proiettati il documentario “Lo Stretto obbligato” di Carlo Sisalli ed Edoardo Morabito e il cortometraggio “L’onorevole P. - La Serenata” di Roberto Bonaventura e Antonio Alveario. Mercoledi 16, alle 18, Riccardo Raimondo presenterà il suo “Lo Sfasciacarrozze, verso un’ecologia del verso”. Interverranno Adriana Bonforte e Giuseppina Radice. Immaginari sonori di Ludovico Pipitò. Mercoledi 23, alle 19, sarà la volta di Enrico Manicardi che presenterà “Liberi dalla civiltà”. Infine per la rassegna “Femminile plurale”, martedì 22, alle 19,30, Caterina Soffici presenterà “Ma le donne no”, mentre martedi 29, alle 19,30 Lorella Zanardo presenterà “Il corpo delle donne”; a seguire il documentario “Il corpo delle donne”.
✎
Catania dedica una giornata di studi ad Andrea Pazienza, poeta del fumetto
Sabato 26 giugno a partire dalle 9, presso il Palazzo della Cultura di Catania si svolgerà la giornata di studi dal titolo “Andrea Pazienza tra fumetto e poesia: la psiche complessa nell’arte del fumetto”, organizzata dall’associazione ContAnimare, in collaborazione con l’associazione Crocevia e con il Centro Fumetto Andrea Pazienza di Cremona. Il poeta del fumetto, eclettico, geniale e multiforme, incontra in questa giornata la psicologia, l’arte di penetrare tra le maglie della Psiche umana. Al termine dei lavori, nei locali del Caffè letterario del Palazzo della Cultura, sarà inaugurata la mostra biografica a cura del Centro Fumetto di Cremona dal titolo “Andrea Pazienza: la vita e le opere”, preludio all’esposizione di autori catanesi che, nel “Segno di Pazienza”, esporranno i loro lavori. Il programma completo della giornata e degli interventi è disponibili sui siti: www.crocevia.info; www.contanimare.it e www.cfapaz.org.
agenda ✎
CUSCATANIA/ Memorial “Guarnaccia”
Il Cus Catania, in occasione del 4° Memorial di Basket “Antonio Guarnaccia”, che si svolgerà dal 24 al 27 giugno, organizza due giornate di seminario rivolto agli studenti dei corsi di laurea specialistica in Scienze e Tecniche preventive e adattative dell’attività motoria, Scienze Motorie e Fisioterapia e a tutti coloro che operano negli specifici campi in ambito sportivo. Saranno affrontate tematiche relative a sport e nutrizione e allenamento della forza, traumi dello sportivo e trattamento fisioterapico. Per partecipare occorre iscriversi compilando l’apposito modulo scaricabile dal sito www.cuscatania.it entro il 18 giugno. Sarà possibile inoltre fornire l’adesione per posta elettronica all’indirizzo info@cuscatania.it, in questo caso, il modulo firmato in originale dovrà essere consegnato all’atto dell’accredito.
14/06 lunedì SEMINARI / I distretti produttivi in Sicilia: un passo avanti per lo sviluppo? Lunedì 14 giugno alle 11, nell’aula Diseae della facoltà di Agraria (polo di via via Santa Sofia 98), si tiene il seminario di studio dal titolo “I distretti produttivi in Sicilia: un passo avanti per lo sviluppo?”. Relatori dell’incontro saranno i prof. Daniele Schilirò (Università di Messina) e Giuseppe Timpanaro (Università di Catania).
Catania, Aula Diseae (Facoltà di Agraria), ore 11
17/06giovedì CONVEGNO / Per una storia dell’avvocatura in Sicilia Giovedì 17 e venerdì 18 giugno, nell’aula magna della facoltà di Giurisprudenza (Villa Cerami), si svolge il convegno “Per una storia dell’avvocatura in Sicilia”. Si tratta della giornata conclusiva di un progetto Prin 2007 che ha visto impegnati gli atenei di Catania e di Messina. Il convegno sarà articolato in tre sessioni dedicate rispettivamente a “L’avvocatura tra continuità e cesure”, “Avvocati siciliani tra foro e politica” e “Luoghi della memoria forense in Sicilia”.
Catania, aula magna, Villa Cerami (Facoltà di Giurisprudenza)
PROIEZIONI / Eternal sunshine of spotless mind Giovedì 17 giugno alle 16, nel coro di Notte del Monastero dei Benedettini settimo appuntamento con la rassegna cinematografica “La lanterna magica. Cinema che sogna il reale”, promossa dalla facoltà di Lettere e Filosofia. Il settimo film in calendario è “Eternal sunshine of spotless mind” (Se mi lasci ti cancello) di Michel Gondry con Jim Carey e Kate Winslet (Commedia 108 min 2004). L’ultimo appuntamento è quello di giovedì 24 con il film “Be kind rewind” dello stesso regista.
Catania, Coro di Notte, Benedettini (facoltà di Lettere) ore 16
19/06 sabato SEMINARI / Salute e alimentazione: le nuove frontiere del benessere Sabato 19 giugno alle 9 nell’aula magna della facoltà di Agraria, la prof.ssa Lucia Frittitta,
U NIVERSIT
38 associato di Endocrinologia all’Università di Catania, terrà un seminario di studi dal titolo “Salute e alimentazione: le nuove frontiere del benessere”. L’incontro, organizzato dal Dipartimento di Scienze Economico Agrarie ed Estimative dell’Università di Catania, rientra nel ciclo di seminari del Programma Jean Monnet - Modulo europeo 2009/2010.
✎
ECONOMIA / Orientati al lavoro
Catania, aula magna, Facoltà di Agraria (Polo Santa Sofia), ore 9
21/06 lunedì LEARN BY MOVIES / Louise Michel
Lunedì 21 giugno (ore 21) all’Arena Argentina prosegue la decima edizione del Learn by Movies, la rassegna cinematografica in lingua originale dell’ateneo catanese, con la proiezione del film francese “Louise Michel” di Benoît Delépine e Gustave Kervern. L’ultimo appuntamento con la rassegna è per la visione del film statunitense “The Visitor” (il 28 giugno).
Catania, Arena Argentina, ore 21
30/06 mercoledì LEZIONI / Sostegno alla genitorialità Mercoledì 30 giugno alle 10, nei locali del CInAP, penultimo incontro del ciclo di workshop tematici rivolti a studenti con disabilità e organizzati dal Centro per l’integrazione attiva e partecipata che mirano al raggiungimento di competenze trasversali spendibili sia in ambito formativo che lavorativo. A tenere il workshop sarà la psicologa Egle Giardina (iscrizioni fino alle 14 di mercoledì 23 giugno). Gli interessati devono far pervenire al CInAP la richiesta scritta di partecipazione inviando un’email all’indirizzo cinap1@unict.it o un fax al numero 0957307191. Informazioni allo 0957307181.
Catania, sede Cinap, ore 10
Prende il via anche a Economia il ciclo di workshop di orientamento al lavoro organizzato dal Cof e rivolto a studenti e neolaureati. Durante gli incontri i partecipanti svilupperanno competenze con riguardo a strategie e tecniche per raggiungere il proprio obiettivo professionale, strumenti e informazioni utili per un efficace contatto con il mercato del lavoro, aspetti legislativi dello stage, del tirocinio nazionale, internazionale e del contratto di lavoro. Il workshop dal titolo “Strumenti chiave per l’accesso al mondo del lavoro” si terrà martedì 15 giugno alle 9, a Palazzo delle Scienze. Il secondo workshop, “Come trovare il lavoro che fa per te”, si svolge martedì 29 giugno alle 9; infine l’ultimo appuntamento è con “La selezione del personale: simulazione delle procedure di selezione”, apuntamento per martedì 6 luglio alle 9. Gli interessati a tutto il ciclo devono prenotarsi gratuitamente registrandosi attraverso il sito Internet della facoltà www.economia.unict.it.
mailbox Per segnalare appuntamenti ed eventi per l’agenda di “Universitinforma” scrivete a info@universitinforma.it o inviate un fax al numero 095.432304 o telefonate allo 095.447250
TI ASPETTIAMO ALLA CTAUTO, UNICA CONCESSIONARIA CITROテ起 DELLA PROVINCIA DI CATANIA ANCHE DOMENICA 6 GIUGNO
CATANIA - CENTRO ULISSE - VIALE ULISSE 10 (CIRCONVALLAZIONE - OGNINA) TEL.: 095/2160202 - WWW.CTAUTO.IT
GIARRE - VIA DON LUIGI STURZO 222 - TEL.: 095/930765