Universitinforma

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U NIVERSITINFORMA www.universitinforma.it Mensile di informazione universitaria - novembre 2009 con il patrocinio di

E.R.S.U. Catania

ateneo SESSO PER UN 30 E LODE/ A Scienze politiche dopo la “denuncia” de Le Iene

ateneo GRANDE MENSA/ In arrivo un’ala della nuova struttura alla Cittadella

time out

CARMEN CONSOLI

MARIO BIONDI/ «If, tutto il mio mondo racchiuso in una parola»

«Le mie bottane, ironiche e bellissime» ALL’INTERNO / Alloggi, alla ricerca di posti letto / Stabile, inaugurazione con Pirrotta e Lo Cascio / Evelyn Famà e “Morir di fama” / Fuoricircuito, riflessioni sul cinema / Rassegne, la nuova stagione del jazz a Catania



INFORMA

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in questo numero... ateneo ALLOGGI/ La conta continua

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MENSE/ Aspettando i 4000 pasti

pag 8/9

IL FATTO / Sesso per un 30 e lode

pag 10/11

IL CORSO / Programmatori di I-Phone, solo a Catania

pag 12

SIAMO IN TESI / La sfida dell’intellettuale Morin

pag 13

Gerenza

diritto allo studio ERSU / Si cercano soluzioni per posti letto e ristorazione

pag 14/15

lavorare pag 17

SEGNALAZIONI / Le opportunità del mese

pag 18

time out-time in pag 19

TEATRO STABILE / Inaugurazione con Pirrotta e Lo Cascio pag 20/21 CABARET / Evelyn Famà e “Morir di fama”

pag 22

BLOW UP / Floriana Grasso, autodidatta del clic

pag 23

CINEFORUM / Fuoricircuito, riflessioni sul cinema

pag 24

CARMEN CONSOLI / Elettra, un disco dedicato alle donne

pag 26/27

MARIO BIONDI / If, il mio mondo in una parola

pag 28/29

ITALICA / Ka mate ka ora, i maori della musica

pag 30

RASSEGNE / La club culture incontra il jazz

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EMERGENTI / Le “evasioni prevedibili” di Karme

pag 32

CONCERTI / Stelle dal vivo al Metropolitan

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DJ / Tezuma//Kint, due combattenti alla consolle

pag 34

LISTEN / START, rassegna di dance e club culture

pag 35

BLOCK NOTES / Siti, libri, dischi

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EDITORE: Katamedia S.r.l. viale Alcide De Gasperi, 54 Catania DIRETTORE RESPONSABILE Patrizia Mazzamuto DIRETTORE EDITORIALE Gianluca Reale REALIZZAZIONE EDITORIALE Blu Media V.le Andrea Doria, 69 - Catania tel. 095 447250 - 095 432304 redazione@blumedia.info REDAZIONE CENTRALE viale Alcide De Gasperi, 54 Catania info@universitinforma.it STAMPA: Litocon S.r.l. Zona Industriale - Catania TIRATURA: 15.000 copie DISTRIBUZIONE: Erremme Hanno collaborato a questo numero: Irene Alì, Tiziana Campo, Lavinia D’Agostino, Rosalba Di Perna, Maria Enza Giannetto, Rocco Rossitto, Tiziana Lo Porto, Riccardo Marra, Benedetta Motta, Roberto Sammito, Kikko Solaris CONCESSIONARIA PUBBLICITÀ Katamedia Srl v.le Alcide De Gasperi, 54 -Ct Responsabile commerciale Daniele Consoli info@universitinforma.it tel. 340 6943805 “Universitinforma” Copyright Katamedia Srl Tutti i diritti riservati

Con il patrocinio di: Ersu Ente Regionale Diritto allo Studio di Catania

agenda Gli appuntamenti del mese

Registrazione Tribunale di Catania n. 21/2005 - del 23/05/2005

Anno V - N. 10 - novembre 2009

PART-TIME / Generazione 150 ore

COMICI / Federico Basso apre “Comics”

“UNIVERSITINFORMA” Mensile di informazione universitaria www.universitinforma.it

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AMT / Per usufruire degli abbonamenti per universitari occorre farsi rilasciare le tessere dall’ufficio abbonamenti del Comune (via Sant’Euplio 168, Catania). Info su www.amt.ct.it

ISTITUTO ITALIANO DEI CASTELLI / Premi di laurea La sezione siciliana dell’IIstituto italiano dei Castelli, con il patrocinio dell’Università di Catania, mette a concorso un premio di laurea nazionale del valore complessivo di 3.700 euro. Intitolato alla memoria di Salvatore Boscarino, il premio è rivolto a laureati che abbiano arredatto tesi sull’argomento l’a chitettura fortificata o i sistemi difensivi urbani e territoriali siciliani. Gli interessati devono inviare copia della propria tesi alla Commissione giudicatrice del premio (Istituto italiano dei Castelli - c/o sezione Sicilia, via Firenze, 95128 - Catania) entro il 20 dicembre. Bando su www.unict.it/farch.

ATENEO / On line il bando di ammissione ai dottorati di ricerca internazionali È disponibile online alla pagina web http://unict.ugmanager.it - accessibile anche dal portale dell’Università di Catania www.unict.it - il bando di concorso per l’ammissione ai corsi di dottorato di ricerca internazionale del XXV Ciclo, con sede amministrativa nell’ateneo di Catania (inclusi quelli proposti dalla Scuola Superiore). Il termine per presentare la domanda di ammissione ai 12 dottorati esclusivamente online scade lunedì 23 novembre. Sul bando sono specificati la durata, i posti complessivi messi a concorso, il numero di borse di studio, gli enti finanziatori e le sedi consociate. Possono candidarsi, senza limitazioni di età e cittadinanza, coloro che siano in possesso di diploma di laurea (vecchio ordinamento) o di laurea specialistica/magistrale (nuovo ordinamento) o di titolo accademico conseguito all’estero già dichiarato equipollente. Gli interessati devono redigere le istanze di ammissione in lingua italiana o inglese, separate per ciascun concorso per il quale si intende partecipare. Possono presentare istanza di partecipazione anche gli iscritti all’ultimo anno di un corso di laurea vecchio ordinamento o di laurea specialistica/magistrale (nuovo ordinamento), che conseguano il diploma entro il 31 dicembre (in tal caso, l’ammissione verrà disposta “con riserva”). Per ogni informazione è possibile rivolgersi all’Ufficio Dottorato di Ricerca (via Landolina, 49 - Catania) telefonando ai numeri 0957158604, 095-7307257/7260/7273.

POLICLINICO / Prevenzione salute andrologica Il servizio di Andrologia chirurgica e il laboratorio di Seminologia e Microbiologia del Policlinico di Catania hanno avviato il progetto “Prevenzione salute andrologica”. In questa fase iniziale, dedicata alla prevenzione delle alterazioni della fertilità dovute alla presenza del varicocele, viene offerta alla popolazione maschile dell’ateneo catanese (studenti, dottorandi, specializzandi, docenti e personale tecnico-amministrativo) la possibilità di eseguire gratuitamente, previa prenotazione, uno screening andrologico. Il progetto, primo in Italia, ha il patrocinio della Società italiana di Andrologia. Per partecipare basta collegarsi alla pagina http://saluteandrologica.unict.it (per informazioni telefonare allo 095.3782/355/773). Giovanni Musumeci

PARTIRE / Disponibili borse di mobilità nell’ambito del programma Leonardo da Vinci, progetto “Unientogether”. Candidature entro il 20 novembre. Informazioni su www.leonardo.unifg.it

BANCA D’ITALIA / Borse di ricerca per economisti Quattro borse di ricerca per economisti messe a concorso dalla Banca d’Italia: i destinatari del bando sono economisti in possesso del PhD (dottorato) o in procinto di ottenerlo. Gli assegnatari fruiranno delle borse del valore di 4.000 euro mensili lordi a Roma (area Ricerca economica e relazioni internazionali) per un periodo di un anno (rinnovabile), durante il quale dovranno sviluppare un progetto di ricerca da loro stessi proposto nell’ambito delle macro aree indicate nel bando di concorso. I candidati possono inviare domanda di partecipazione il 12 novembre tramite la procedura informatica reperibile sul sito www.bancaditalia.it.

FARMACIA / DIRITTO ALLO STUDIO / Prestiti agevolati per studenti. Richieste entro il 30 novembre Al via il tutorato di Biochimica Anche quest’anno gli studenti regolarmente iscritti all’Università di Catania per l’anno accademico 2009/10, possono usufruire di un prestito bancario agevolato presentando richiesta all’ufficio Diritto allo studio (via Landolina, 49), entro lunedì 30 novembre. L’agevolazione è possibile in virtù di una convenzione tra l’ateneo e la banca Credito Siciliano, e prevede la concessione di prestiti a tasso fisso annuo del 5,50%. Gli interessi maturati sulle somme concesse in prestito, che possono oscillare da un minimo di 516,46 euro fino a un massimo di 1.549,37 euro annuali, sono a carico dell’Università (con esclusione di quelli moratori). Il prestito personale concesso agli studenti dura 12 mesi, con rimborso in 12 rate mensili da effettuarsi tramite disposizione di addebito automatico in conto corrente (rapporto che lo studente è obbligato a intrattenere con la banca per tutta la durata del prestito), ma potrà essere concesso di anno in anno, per tutta la durata del corso di laurea. Il rinnovo del prestito dal primo al secondo anno è però limitato agli studenti che, nel primo anno di corso, abbiano superato almeno il 42% dei crediti formativi e si siano regolarmente iscritti al secondo anno. Maggiori informazioni sono reperibili sul portale www.unict.it, cliccando sui link “Didattica>Diritto allo studio”.

Il dipartimento di Chimica biologica, chimica medica e biologia molecolare ha attivato un servizio di tutorato di Biochimica per gli studenti del corso di laurea specialistica in Chimica e tecnologia farmaceutica (Ctf) interessati ad acquisire un metodo di studio corretto. Per richiedere il servizio rivolgersi alla dott.ssa Barbara Tomasello nella sede del dipartimento di Chimica biologica (viale Andrea Doria 6, secondo piano), inviando un’email all’indirizzo di posta elettronica bacrazy@hotmail.it oppure telefonando al numero 0957384069.



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L’INDAGINE / Saltano i 250 posti del Costa, ma entrano i 63 della Dante, i 69 della Calatabiano e i 40 della Toscano. E tante piccole residenze per assicurare, camera su camera, 743 alloggi Pignataro, Ersu: «Al Costa sono rimasti solo gli abusivi. Il Tavoliere? Non penso lo vedremo mai»

Alloggi La “conta” continua testo e foto di Roberto Sammito l mese di ottobre si è aperto con la pubblicazione delle graduatorie per l’attribuzione dei posti letto e si è chiuso con le prime assegnazioni. Tutto normale se solo in mezzo non ci fossero stati trenta giorni di proteste e occupazioni prima all’Hotel Costa e poi alla sede dell’Ersu - ancora non del tutto esaurite. In questo mese le voci si sono rincorse, il numero dei posti letto variava di giorno in giorno e nessuno sembrava capirci nulla. Adesso, sembra si possa far chiarezza sui posti letto che per questo anno accademico l’Ersu mette a disposizione degli studenti catanesi. Mancano all’appello i circa 300 posti dell’Hotel Costa, ancora occupato dagli studenti e che

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l’Ersu è decisa a lasciare entro fine anno per la mancanza dei requisiti di sicurezza. Al momento, si legge dal sito dell’Ersu, i posti letto disponibili sono 483 a Catania e 28 a Siracusa. Dal 23 novembre, con l’apertura di sei nuove piccole residenze, ai posti attuali se ne aggiungeranno altri per un totale di 743 posti per gli studenti catanesi. Appare chiaro che rispetto agli 845 posti letto banditi ne manchino all’appello più 100. All’inizio l’Ente ha dichiarato che ai più di 100 studenti assegnatari di posto letto che non avrebbero trovato spazio nelle residenze sarebbe stato riconosciuto un contributo di 1300 euro - presentando un contratto di affitto (evento più unico che raro in un città come Catania

in cui gli studenti che hanno un contratto regolarmente registrato sono pochissimi). Sembra però che con gli scorrimenti, si siano riuscite a coprire le rischieste messe in bando, visto che circa 100 studenti hanno rinunciato. Entro la fine di novembre sarà aperta la residenza “Dante” a pochi passi dall’ex Monastero dei Benedettini che offrirà 63 posti letto. Altri 69 posti saranno disponibili nella residenza “Calatabiano” in via Mafalda di Savoia. Tra le residenze di prossima apertura ci sono anche la “Caracciolo” e la nuovissima “Rosario Toscano Scuderi” entrambe ospiteranno 40 studenti. Da citare restano ancora le residenze “Caronda” e “San Giuliano” di 13 e 7 posti. Queste nuove case dello studen-


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INFORMA

ateneo

In queste pagine alcune foto delle residenze già pronte: a sinistra la nuova residenza Toscano- Verona e l’Hotel Costa, ancora occupato. A destra, dall’alto la Calatabiano e l’Oberdan

te si uniranno alle già disponibili residenze “Cittadella” (172 posti), “Umberto” che ospiterà 34 studenti, mentre la “San Marzano” ne ospiterà 63. A chiudere questa rassegna la residenza “Centro” che fino all’anno passato poteva ospitare 188 posti a fronte dei 128 di quest’anno. Sulla residenza “Centro” vale la pena fare una riflessione. Sono in molti ad aver affermato che nei prossimi mesi a causa di lavori la residenza non potrà ospitare gli studenti, voci non confermate che sono giunte anche a Mimmo, studente assegnato alla residenza “Centro”: «Sto qui da pochi giorni. Ho sentito dire che potrebbero esserci dei lavori, e per questo potremmo esser costretti a lasciare la residenza, spero non accada. Spero riaprano la mensa visto che personalmente studio a Scienze Politiche, alloggio all’Oberdan e mangio al Costa, come si può capire si deve essere un buon camminatore in questa situazione». Da uno studente che ha trovato posto a una studentessa che ha lasciato la residenza, Danila; la incontriamo mentre porta via le sue cose e libera la stanza che occupava: «Ho dovuto lasciare la residenza perché non più assegnataria a causa della riduzione dei posti, se fossero stati di più sarei entrata in graduatoria. Ho vissuto qui per 5 anni, la casa non era il massimo, spesso restavamo senza acqua per giorni. Mesi fa hanno chiuso la mensa ed è stato un trauma, ci spostavamo tutti alla mensa dell’Hotel Costa con meno posti e di conseguenza con lunghe file e tanta attesa». Sulla possibile chiusura della residenza Centro interviene il responsabile residenze e mense per l’Ersu Giuseppe Pignataro: «La residenza rimarrà aperta, gli studenti possono stare tranquilli. L’unica casa per studenti che molto probabilmente chiuderà sarà l’Hotel Costa. I nostri legali lavorano alla rescissione del contratto e alla richiesta di indennizzo di circa un milione di euro. Se la proprietà dovesse proporci una nuova soluzione saremo pronti a valutare. L’immobile ci interessa per la sua

Campus / Tre progetti dell’Ateneo verranno “salvati” dalla Regione

L’Università lancia l’allarme, Ersu e Regione rispondono. L’allarme era sulla mancanza di fondi per riuscire a mantenere il co-finanziamento ministeriale di 15 milioni per l’acquisizione e la ristrutturazione del Politi Residence vicino a piazza Duomo (40 posti), del Campus Mongibello a Gravina (111 posti letto) e del Campus Lachea a Sant’Agata Li Battiati (228 posti letto). Questi tre progetti dell’Ateneo catanese, già approvati e cofinanziati dal ministero per il 50%, rischiavano infatti di non vedere mai la luce, per mancanza, da parte dell’Università dell’altro 50% richiesto dal bando. Qualche giorno fa il direttore amministrativo dell’Ateneo aveva chiesto aiuto all’Ersu e alla Regione. L’Ersu ha dichiarato che avrebbe fatto il possibile per venire incontro all’Università. Risposta ancora più concreta da parte dell’assessore regionale alla Pubblica Istruzione Lino Leanza che si è impegnato a intervenire nel cofinanziamento e a reperire tutti le risorse possibili per potenziare l’offerta di residenze per studenti. Se andranno in porto ci saranno ben 379 nuovi posti. I tempi? Troppo presto per dirlo.

posizione strategica ma la proprietà deve rispettare il contratto e darci garanzie sui lavori». Il “Costa” però è ancora occupato e gli studenti non sembrano intenzionati a mollare . «Al Costa sono rimasti solo gli “abusivi” - continua Pignataro gli studenti assegnatari hanno già trovato posto in altre residenze. Non spetta a noi sgomberarli, le persone che occupano sono a noi ignote, saranno le autorità competenti a pensare ad un eventuale sgombero. Aggiungo che presto emetterò una circolare per i direttori delle residenze, affinché eventuali abusivi vengano denunciati alle autorità competenti e non solo all’Ersu. Vogliamo eliminare gli abusivi». Non è dello stesso avviso Nuccio Rinzivillo, senatore accademico vicino agli occupanti: «Non è vero che al Costa ci sono solo abusivi. L’anno passato i posti letto erano circa 1300, quest’anno come sappiamo 845. Se i posti fossero ancora 1300 o aumentati gli studenti rimasti al Costa avrebbero avuto diritto ad un posto». Naturalmente il numero si riferisce alle assegnazioni. In ogni caso, si spera in una inversione di tendenza per i prossimi anni, di sicuro le future strategie dell’Ersu non saranno indirizzate verso la gestione del campus “Tavoliere”. Il progetto è nelle mani dell’ingegnere Leone, nuovo commissario Iacp (Istituto autonomo case popolari). «Ogni commissario riprende in mano la pratica ma poi non se ne fa nulla, accade da decenni lo dico per esperienza afferma Pignataro -. Secondo me il Tavoliere non lo vedremo mai, non sappiamo nemmeno se i fondi per quell’opera sono ancora disponibili. Dopo 15 anni non è da escludere che li abbiano revocati e destinati ad altro». Appare chiaro che l’Ersu pensi ad altre vie anche perché il Tavoliere è un’opera di edilizia popolare e quindi dipende dallo Iacp e non dall’Ente per il diritto allo studio universitario. Questi e gli altri problemi relativi al diritto allo studio dovranno essere al più presto risolti. Toccherà al neocommissario nominato dalla Regione, Cosimo Aiello, stilare un programma per far si che non si ripetano gli errori del passato. Serve una politica di incremento e non di taglio dei servizi agli studenti. U i


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In arrivo la Grande Mensa da 4000 pasti al giorno MENSE/ Alla Cittadella, a giorni aprirà un’ala della struttura attesa da anni. Ma i problemi e i disagi non si risolveranno del tutto. Gli studenti del polo umanistico chiedono il servizio anche in centro di Tiziana Campo

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ra qualche giorno aprirà un’ala della nuova grande mensa alla Cittadella. Lo annuncia l’Ersu di Catania. Manca soltanto l’allaccio dell’energia elettrica. Poi tutto sarebbe pronto per “inaugurare” una fetta della grande struttura attesa e annunciata da anni. Tra agitazioni e contestazioni, finalmente una notizia postitiva. Non che tutti facciano i salti di gioia. La Cittadella non è proprio a portata di mano per gli studenti del polo umanistico, ma intanto qualcosa si muove. Ripercorriamo la vicenda. Secondo la legge regionale 20 del 2002 tra le tipologie di interventi della Regione, accanto a borse di studio, servizi abitativi, sussidi straordinari, sono previsti anche servizi di ristorazione, per i quali a Catania ci sono, o meglio c’erano, tre mense universitarie (Hotel Costa, via Oberdan e “Palla di neve”, alla Cittadella universitaria) a cui può accedere chi è in possesso di un tesserino a pagamento con un costo conveniente a pasto. Nell’ultimo periodo, però, l’unica mensa funzionante è quella annessa alla residenza Costa, che a breve

Sopra e in alto, due immagini “rubate” all’interno della Grande Mensa della Cittadella, ancora in allestimento

verrà, per di più, chiusa in quanto l’immobile non è a norma. Quando chiuderanno l’Hotel Costa avremo disagi indescrivibili - spiega Bruna, studentessa fuorisede di Economia perché davvero non sapremo più dove andare a mangiare, per non parlare di dove andare a dormire, visto che trovare una casa da affittare è un dramma». Giuseppe, anche lui studente di Economia, racconta che da quando hanno chiuso la mensa dell’Oberdan le file alla mensa di via Etnea sono diventate insostenibili: «Dobbiamo organizzarci con molto anticipo per riuscire ad arrivare a pranzare. Io per fortuna ho lo scooter ma, non-

ostante ciò, quando esco dalle lezioni alle 13 e devo tornare all’università alle 15, devo fare i salti mortali. Molti ragazzi per evitare la calca decidono di pranzare addirittura alle 12. Quando chiuderanno anche l’Hotel Costa - conclude - verrà meno anche la socializzazione tra noi studenti che, dopo 5 ore mattutine di studio, viviamo il pranzo insieme come un momento di svago». Temendo di rimanere senza più alcun servizio mensa garantito anche le associazioni studentesche sono in stato di agitazione, così hanno invitato l’Ersu (l’Ente regionale per il diritto allo studio universitario) ad agire tempestivamente per risolvere il problema. «I disagi sono derivati dalla chiusura della mensa Centro di via Oberdan per motivi di sicurezza - spiega il dirigente dell’unità operativa II Residenze e Ristorazione dell’Ersu, Giuseppe Pignataro -. Rassicuriamo comunque gli studenti sul fatto che la ditta

che ha vinto la gara sta allestendo la nuova mensa della Cittadella, che sarà in grado di erogare oltre 4 mila pasti al giorno e che sarà ultimata a breve. Si sta attendendo solo l’erogazione di energia elettrica. Certamente - continua il funzionario - si deve risolvere il problema relativo al polo umanistico, che rimane sfornito di servizio ristorazione e per questo ci stiamo attivando per trovare, quanto prima, una soluzione adeguata nel centro della città. Le lamentele degli studenti sono certamente lecite, ogni volta che un servizio viene meno, si lede il loro diritto allo studio (per il quale ogni universitario paga 85 euro, ndr); ma è pur vero che la chiusura della mensa Centro non è stata causata da un atto volontario, bensì dalla necessità di evitare rischi seri agli stessi studenti. Se non si fosse intervenuto tempestivamente - spiega - si potevano correre rischi più pesanti di quelli de L’Aquila. La riapertura della struttura di via Oberdan conclude - non sarà a breve termine, si prevede almeno un anno per ultimare i lavori di ristrutturazione, sempre che la Regione stanzi i finanziamenti».


INFORMA La chiusura delle mense universitarie, oltre al danno immediato per gli studenti, ha causato anche una serie di “effetti collaterali” collegati, tra cui l’avvio della procedura di mobilità per ben 36 lavoratori della Cascina Global Service, l’azienda di gestione delle tre mense catanesi. Rita Ponzo, segretaria provinciale della Fisascat Cisl (Federazione italiana sindacati addetti servizi commerciali, affini e del turismo) che si è mossa in favore dei lavoratori, ci dà notizia che «è stato predisposto l’annullamento della procedura di mobilità. L’Ersu ha consegnato le chiavi della mensa della Cittadella universitaria. Speriamo - auspica - che a seguito del nostro intervento, dell’attenzione della stampa e dell’attivazione degli studenti rispetto a questa problematica, non solo si riesca definitivamente a scongiurare il licenziamento, ma addirittura si possa incrementare l’occupazione, dal momento che la mensa potrà ospitare oltre 4 mila studenti, potrebbe reputarsi opportuna l’assunzione di nuovo personale». Molti ragazzi non sembrano convinti, però, della scelta di aprire la nuova mensa alla Cittadella. Per Francesco, studente di Lettere, «sicuramente nessuno studente di facoltà del centro si sposterà per andare a pranzare là. Impossibile arrivare in tempo con gli

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9 autobus o a piedi». Marta, studentessa di Giurisprudenza che vive proprio all’Hotel Costa, esclude che usufruirà della nuova mensa. «È assurdo - dice - che in una città grande come Catania, con così tante facoltà e studenti, ci sia solo una mensa. A pranzo raggiungere la Cittadella è un’utopia, avendo lezioni subito dopo, ma il problema più serio - fa notare la ragazza - si pone per la cena. Non mi sognerei mai di prendere da sola l’autobus, di sera, fino alla Cittadella, per ritornare a casa chissà a che ora. La zona è poco illuminata, è da pazzi avventurarsi. Chi di competenza - lamenta Marta - dovrebbe pensare a questi problemi. Noi abbiamo anche dei diritti, non siamo solo una tassa universitaria salata». Abbiamo dato una sbirciata alla nuova grande mensa della Cittadella. In effetti gli operai sono al lavoro, mancano ancora le cucine e ci sono pochi tavoli e sedie accatastati. Per il momento aprirà solo una parte, poi si ultimeranno alcune stanze da adibire a magazzini e cucina (che per il momento è stata ubicata in una parte della struttura già ultimata). Certo, la prossima apertura della nuova mensa scongiura il digiuno totale degli studenti, ma sarà utile anche per chi frequenta facoltà che hanno sede in centro? U i

Dalla creatività di Isivillage, nasce la prima pizzeria low cost siciliana

Assecondando un’inarrestabile tendenza dei mercati verso la riduzione del prezzo dei prodotti, attraverso l’eliminazione dei costi non necessari, Isivillage, la nota struttura ristorativa in San Giovanni la Punta, partorisce un’iniziativa destinata ad avere grande successo: allestisce una sala pizzeria low cost dove, invitando i clienti a contribuire al servizio, può offrire l’ineguagliabile qualità di Isipizza, la famosa pizza a lievitazione naturale, a un prezzo sensibilmente ridotto e senza addebito di coperto. La qualità del prodotto rimane inalterata: freschissima mozzarella, migliore polpa di pomodoro, esclusivo sistema di lievitazione naturale, in tutte le 34 specialità create dalla fantasia del maestro pizzaiolo Giovanni La Rosa. Il servizio dei camerieri in sala è ridotto al minimo per non gravare sul prezzo di vendita. I clienti, infatti, devono provvedere da soli a redigere la comanda sugli appositi moduli che trovano sui tavoli, recarsi alla cassa, dove pagano e ritirano le bevande prescelte. Il cassiere invia l’ordine al laboratorio di produzione e in breve tempo le pizze vengono servite a tavola. I prezzi indicati sul menù sono assolutamente trasparenti, e al momento del conto non sono gravati da altre voci come servizio o coperto. Sedersi a gustare una margherita e una coca cola, ad esempio, costa solo 7 euro. Insomma, un’iniziativa intelligente in favore dei consumatori. Se volete maggiori informazioni sulla prima pizzeria low cost della Sicilia, chiamate al 0957412063.

Fotografare l’invisibile, un workshop per imparare a leggere la luce

Dal 15 al 19 dicembre Angelo Di Giorgio, Fabrizio Mangiameli, Rosario Cinque, Luca Guarneri, Santo Mangiameli, Antonio Licari terranno un workshop dal titolo “Fotografare l'Invisibile”, sottotitolo: la luce come metafora della conoscenza. Si tratta di un workshop in cui i sei docenti dei laboratori sperimentali di fotogiornalismo nelle facoltà di Lettere e di Lingue di Catania saranno impegnati nel “guidare” i partecipanti verso una forma espressiva più completa sia nel reportage sia nella lettura della luce, “secondo un accostamento multi-mediale e pluri-linguistico che allinea la fotografia all'esperienza pittorica”. Il workshop è a numero chiuso. Per informazioni telefonare allo 0952862812 o scrivere a digiorgio.workshop@gmail.com.


ateneo

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La studentessa, Dominique, racconta le avances del prof e accetta di riprendere l’appuntamento con la telecamera nascosta

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In macchina, all’appuntmento, il professore prende la mano della studentessa e la tiene stretta mentre guida. La condurrà in un albergo

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Dentro la camera d’albergo, seduti sul letto matrimoniale, mentre fuma una sigaretta, il professore cerca di persuadere la ragazza a baciarlo

IL FATTO / In un video trasmesso da Le Iene, una studentessa denuncia il professore Rossitto che le chiede prestazioni sessuali per farle passare l’esame. La magistratura indaga e l’Ateneo prende provvedimenti. Che dicono a Scienze politiche? Siamo andati a sentire...

Sesso per un 30 e lode E in facoltà è bufera di Lavinia D’Agostino

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arrivata così, silente e senza preavviso. Lo scorso 27 ottobre una vera e propria bufera si è abbattuta sulla facoltà di Scienza politiche di Catania. La notizia che scuote l’intera città è quella di un noto e stimato professore che avrebbe richiesto dei favori sessuali ad una studentessa in cambio di un trenta sul libretto e una carriera universitaria spianata. La ragazza ha finto di abboccare e, per denunciarlo, si è messa in contatto con la trasmissione televisiva Le Iene, che ha filmato l’incontro avvenuto in un motel. Il servizio televisivo non era ancora andato in onda e già a Catania non si discuteva di altro. In pochi giorni la notizia si è arricchita di particolari e si scopre che lo stimato professionista è Elio Rossitto, 66 anni, docente di Economia politica che è stato anche consigliere politico per i presidenti della Regione Rino Nicolosi e Raffaele Lombardo, e la ragazza che lo accusa di mo-

lestie si chiama Dominique: una studentessa di 20 anni della provincia di Messina che di giorno studia e la sera lavora in un pub. Ad una settimana dallo scandalo un comunicato diffuso dall’ufficio stampa dell’Università dice che «il professore Elio Rossitto rassegna le proprie dimissioni volontarie dal ruolo di docente, chiedendo di essere messo in pensione con decorrenza immediata per “non coinvolgere l’istituzione universitaria in una vicenda lesiva dell’immagine dell’istituzione stessa”». Intanto a Scienze politiche c’è il “cambio di guardia”: il professore Giuseppe Vecchio lascia il posto al nuovo preside, Giuseppe Barone. Nelle aule le lezioni si svolgono regolarmente, in cortile i ragazzi si incontrano. Tutto è come sempre. «L’atmosfera di questi giorni in facoltà è fredda. - racconta Luigi Sanfilippo, studente del terzo anno - Siamo tutti schierati con la nostra collega Dominique. È da un po’ di tempo che giravano voci sul professore Rossitto: sugli esami a porte

chiuse, sul fatto che chiedeva alle ragazze di fidanzarsi con lui solo per dieci minuti, ed altre cose. Ma abbiamo sempre creduto che si trattasse di semplici battute, però ora è scoppiata questa bomba e la visione delle cose è cambiata. Alcuni giornali hanno delegittimato Dominique: hanno voluto far apparire che aveva tramato una trappola contro il professore. Ora la cosa più importante è che la magistratura faccia chiarezza, e che si sappia che Scienze politiche è una facoltà in cui lavorano soprattutto professori corretti, preparati e qualificati che fanno di questa facoltà una delle migliori dell’ateneo di Catania». Proviamo a fare due chiacchiere con gli studenti che sostano nell’atrio per capire che aria tira, cosa pensano dell’accaduto e, soprattutto, cosa pensano della scelta di Dominique di coinvolgere la trasmissione televisiva. Segno che forse i giovani hanno più fiducia nella tv che nelle istituzioni. In molti si dileguano. Qualcuno non vuole rispondere perché «mi devo


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tura sospetta che possa essere “politicizzata”. Noi abbiamo incontrato F.M., una sua amica, che la descrive come «una ragazza semplice e senza grilli per la testa. Una ragazza che, per studiare, deve fare un sacco di sacrifici. Indipendentemente dai modi - dice la F.M. - l’importante è che abbia sporto denuncia. Io avrei fatto come lei». Ma oltre alle presunte molestie, in questi giorni si è parlato di esami a “porte chiuse”. PraticaAncora in camera d’albergo. La studentessa si mostra Dato il rifiuto della ragazza, il prof rinuncia senza batter ciglio. Ma titubante, il professore non demorde, le propone rapporti mente esami che seguoall’uscita dall’albergo sbuca l’inviato de Le Iene che “incastra” il professessuali che lei non accetterà sore sull’evidenza. Lui nega tutto, ma il video è lampante no una procedura illegale ma che costituiscono un’abitudine diffusa in tutto l’ateneo. «Purtroppo capita, ed laureare, meglio evitare». Qualè anche imbarazzante - ci dice che altro, dopo un po’ di perD.S. studente di Diritto storico plessità, si convince, ma a pat- perché non sempre il profesto di mantenere l’anonimato. sore è in grado di metterti a Scopriamo così che già da anni dito». Così scrive il rettore AntoniUna lettera rivolta a docenti, tectuo agio. Però è anche vero che il professore Rossitto “era no Recca, motivando la sua ininici amministrativi e studenti per in alcune facoltà, tipo ai Benechiacchierato” e che gli studenziativa «di ribadire con forza asfare il punto sulla situazione in dettini, ci sono gravi problemi ti, e in particolare le ragazze, lo sieme a voi che nella nostra glocui versa il sistema univeristario, di spazio». hanno sempre definito “un proriosa Università, di antiche origini sempre più immerso in un siste«È una cosa gravissima. - interfessore particolarmente socieed elevate tradizioni, devono conma di competizione e concorrenviene R.F. - Durante un esame vole”. Parliamo con R. F., stutinuare a vibrare alte, convinte e za, motivo per cui «non è consenla trasparenza deve sempre esdente del terzo anno: «Siamo solenni la dignità, la libertà delle tita alcuna esitazione o incertezsere garantita perché, oltre a increduli e indignati, anche se za, debolezza o indegnità da parte donne e degli uomini che vi lavoquanto denunciato dalla nostra già da tempo si vociferava sul di chi opera nel nostro ateneo, già rano e, in speciale e centrale mocollega che si è trovata di frondo, degli studenti che vi stuprofessore. Siamo grati a Dosottoposto a dura prova e te ad un caso più unico che radiano nella speranza di che non merita per il minique che ha avuto il coragro, si possono verificare casi di crescere e formarsi sia compito svolto dalla gio di denunciare, anche se il favoritismi, raccomandazioni e dal punto di vista umastragrande maggiomodo in cui lo ha fatto è discuvoti scorretti». no, sia dal punto di viranza dei suoi comtibile: io mi sarei rivolto alla Il dibattito si fa acceso. «Il giorsta professionale». ponenti alcun discremagistratura. La giustizia si no dell’esame a nessuno verrebpersegue attraverso gli organi be in mente di opporsi - dice preposti, e non tramite la tv. sione. Certo il suo nodicina. A Scienze politiAndrea Zammitti, 22 anni - In Apprezzo molto le trasmissioni me è stato sputtanato in che incontriamo per caso quel momento hai la tremareltelevisive che fanno inchieste di tutta Italia, ma la gente diElena B., studentessa del prola. Anche secondo me il prossispessore, ma non ci può essere mentica presto. Adesso sarà la fessore Rossitto, che non ha mo anno ci saranno meno una delegittimazione dell’autofacoltà a subire le conseguenze, fatto in tempo a dare l’esame di iscritti, ma non per questo rità giudiziaria e accademica. penso che il prossimo anno gli Economia politica: «Ho immascandalo, semmai per l’ineffiPenso che se la ragazza si fosse iscritti saranno la metà. È bene ginato che poteva capitare ancienza dell’ateneo, problema corivolta al preside o al rettore, che i professori sappiano, se ce che a me. Non so se lo avrei de- mune a molte università del avrebbe perseguito la strada ne sono altri con le stesse abinunciato, forse solo se avessi sud, tutte molto carenti». più giusta. Comunque è depritudini contestate a Rossitto, avuto una registrazione, una La stessa sera delle dimissioni mente pensare che ci sono voche ci siamo svegliati». Corre prova per essere creduta! Se di Elio Rossitto (il 3 novembre) luti vent’anni affinché una ravoce infatti che anche in altre Dominique non si fosse rivolta Le Iene mandano in onda il gazza trovasse il coraggio di facoltà ci siano, da sempre, a Le Iene non le avrebbe credutanto atteso servizio. Si trattieparlare. Dieci anni fa avrebbe professori altrettanto chiaccheto nessuno e si sarebbe scontra- ne il respiro guardando quelle avuto ripercussioni maggiori, rati, così ci raccontano fuori da ta con il sistema». Alcuni raimmagini tristi, inequivocabili. gli avrebbe stroncato la carrieScienze politiche. Altre voci di gazzi (in realtà pochissimi), so- Immagini circoscritte a Catania ra. Oggi invece il professore se corrido: ad Economia e comspettano che Dominique cercas- ma che, forse, devono far rifletmercio, a Lingue, Lettere e Mese visibilità. Qualcuno addiritne va tranquillamente in pentere su tutto il sistema univesi-

Il rettore: non ammettiamo debolezze o indegnità che discreditano l’ateneo


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di Lavinia D’Agostino

L’

Università di Catania è alla ribalta delle cronache per una notizia, ripresa anche da blasonati quotidiani, che ha messo in evidenza la facoltà di Scienze, all’avanguardia a livello nazionale. La notizia è quella di nuovo laboratorio in “Programmazione avanzata di I-Phone”. La lezione è appena terminata, ma alcuni studenti si sono attardati tra i banchi, intenti a “giocare” con le loro sofisticatissime strumentazioni: computer Macintosh e I-Phone della Apple. «Siamo degli appassionati di sistemi informatici - dicono

Da sinistra Costantino Pistagna e Vincenzo Cutello. Sotto gli studenti di informatica Daniele Mangiafico e Igor Biondo

Programmatori di I-Phone? Solo all’ateneo di Catania Igor Biondo e Daniele Mangiafico, studenti della Facoltà di Informatica - diversamente non saremmo potuti essere qui. Questo corso è necessario per approfondire la conoscenza delle tecnologie avanzate: meglio se può diventare anche un’opportunità lavorativa. Comunque vada pensiamo che sia importante anche per la conoscenza personale di ognuno di noi». Quella del corso per programmatori di IPhone è un’idea, a dir poco geniale, che nasce da un’intuizione di Vincenzo Cutello, professore di Informatica presso il Dipartimento di Matematica e informatica, e del suo assistente, il ricercatore Costantino Pistagna. «Quest’anno abbiamo varato due laboratori di programmazione avanzata. - ha detto il professore Cutello - Corsi monografici su tematiche tecnologiche di importante rilievo. L’I-Phone è un fenomeno del mercato mondiale che coinvolge 15 milioni di persone che ogni giorno scaricano altrettanti milioni di applicativi». Quello di Catania, che conta 75 iscritti, è il primo corso di questo genere in Italia, gratis

IL CORSO / Semestrale, conta 75 studenti ed è il primo in Italia che specializza in palmari Apple. A gennaio partirà quello per Android, usato da Google

per tutti gli studenti, varato da un’Università. L’alternativa, a pagamento, è offerta attualmente dal Cesvin in collaborazione con il Politecnico di Milano. Pare che anche l’Ateneo bolognese si stia attrezzando. «Il prossimo semestre - ha continuato Cutello - cominceremo il corso di programmazione avanzata per palmari Android, per intenderci con il sistema operativo che utilizza Google. Il nostro obiettivo è quello di fornire capacità di

programmazione per applicativi mobili, una possibilità di lavoro autonomo, che può avere successo». In un momento in cui le tec nologie avanzate nascono al mattino e a sera sono già sor passate, non è rischioso fare pronostici? «I ragazzi che frequentano il corso imparano a programmare con un linguaggio informatico preciso. Tra qualche anno dovranno aggiornare le loro conoscenze, ma loro capacità di programmare resterà comunque immutata». Gli studenti che frequentano il laboratorio di programmazione per I-Phone hanno dovuto attrezzarsi con computer Mac e strumentazione I-Phone, necessari per le lezioni. In pratica un investimento iniziale

di circa 1600 euro. Avete pensato di contattare la Apple, che potrebbe fornirvi le attrezzature? «Non credo siano disponibili in tal senso. - risponde il Professore - Con la Apple siamo già in contatto: loro potrebbero darci la possibilità di avere licenze gratuite, educational per la produzione e application store. Ben presto l’Ateneo catanese stringerà un accordo con Apple, ma intanto ha già acquistato cinque computer fissi per allestire un piccolo laboratorio, a supporto chi non è in grado di affrontare la spesa». Chi può accedere al corso? «Tutti gli iscritti all’Università di Catania - ha detto Costantino Pistagna ma è necessario conoscere il mondo dell’informatica e il mondo Mac, perché il corso consta di una parte teorica ma soprattutto di una pratica molto consistente. Il nostro obiettivo è quello di fornire agli studenti una piattaforma completa: dalla creazione di un’applicazione, alla distribuzione sull’App Store». U i


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Siamo in...TESI?

ateneo La tesi? Un vero e proprio genere letterario, forse tra i più bizzarri. Noi gli diamo spazio. Segnalateci le vostre a info@universitinforma.it

di Rosalba Di Perna

ezzi di in-comunicazione di massa e sottocultura. Sembra essere questa l’istantanea del nostro paese e di questo tempo. Ne parliamo con Giorgio Cingari, neolaureato in Scienze dell’Educazione e della Formazione con una tesi dal titolo Edgar Morin: Teoria etica e implicazioni pedagogiche. Quando ti sei laureato? «Il 30 luglio 2009. Quel giorno avevo la sensazione che non sarei mai stato pronto ad affrontare la discussione. Poi invece, emozione a parte, è andato tutto liscio». Con che voto? «Con 110 su 110. Era il traguardo che mi ero prefissato già due anni prima. Infatti è iniziato in quel momento il mio difficile percorso, per far salire la media. Comunque anche la tesi ha avuto un ruolo importante». Quanto tempo hai impiegato per la stesura e la pubblicazione della tesi? «Devo dire che basta riuscire ad organizzarsi ed essere disposti a perdere 2-3 chiletti, e in tre-quattro mesi si può vedere nascere un’idea e confezionarla in un lavoro più che buono. Certo, tutto ciò dipende anche dal relatore». Chi è stato il relatore?

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di un nuovo modo di pensare, e quindi di un nuovo modo di agire che permette di comprendere noi stessi attraverso la messa in discussione delle diverse identità umane: storica, individuale, sociale, per poi riscoprire la comune identità umana e individuare la strada maestra per la creazione di una nuova comunità di destino planetaria. In parole povere, abbiamo davanti agli occhi un mondo globale: le culture, le lingue, l’economia, il lavoro; e intanto abbiamo dei sistemi di pensiero, di cultura, di diritto che non sono in grado di affrontare minimamente tutto questo. Il vero problema quindi non è la globalizzazione, ma i si-

attraverso questo paradigma, a un mondo dove possono coesistere, al di là dei fronti politici, diversità nell’omogeneità e libertà nella democrazia. Tutto questo passa per un

turale, come scuola, università, cinema, informazione. Se poi ci mettiamo le considerazioni sulle fughe dei cervelli e sulle frustrazioni dovute alle raccomandazioni, di culturale in Italia è rimasto ben poco. Certo è, che la trovata delle lauree triennali ha portato gravi problemi al mondo universitario, ma ha portato le masse all’università. Bene, io sono ottimista perché credo in uno svecchiamento delle classi dirigenti, oggi meno pronte ad affrontare l’era digitale, che resta l’ultimo baluardo per la costruzione di un’effettiva opinione personale che sia il prodotto del pluralismo delle fonti e non il residuato di qualche informazione mal vestita e politicamente scorretta». Meglio una una testa testa ben ben Meglio pienaoouna unatesta testaben ben piena fatta? fatta? «Se dovessi scegliere direi una testa ben fatta. Questa considerazione deve essere necessariamente ancorata al tempo in cui viviamo, dove la quantità Giorgio Cingari laureato in Scienze dell’Educazione e della Formazione con la tesi “Edgar Morin: Teoria etica e implicazioni pedagogiche”

La sfida intellettuale di Morin «Il professore Letterio Todaro. Lui mi è sempre stato accanto, dal punto di vista umano, nelle scelte tecniche e di forma, sia che le condividesse o meno: indice di grande impegno e professionalità. Un merito che oggi è difficile riconoscere nei giovani ricercatori all’università». Rifaresti la tesi esattamente allo stesso modo? «Che domande, certo che sì! Anche la copertina in seta rossa e le scritte argentate». Perché una tesi su Edgar Morin? «Perché credo che i suoi argomenti etici, sganciati dalla morale cristiana, siano il germe

stemi e le volontà che invece di affrontare la realtà complessa rifuggono in scorciatoie. I respingimenti in mare ne sono un chiaro esempio». Che cos’è il pensiero complesso? «Il pensiero complesso è un paradigma che si afferma come modello di riforma epistemologica che invita all’incontro tra saperi e discipline, ma prima di tutto è un nuovo modo di pensare, è una riforma etica e pedagogica. Tale riforma pedagogica si sviluppa attraverso un ripensamento delle discipline, che dovrebbero essere studiate in maniera complessa e non riduzionista. Si può realisticamente pensare,

reale impegno antropologico e per una sfida intellettuale che comincia dentro la nostra testa e che richiede uno sforzo, un superamento delle opinioni, delle logiche dualiste, e finanche della nostra stessa cultura». Cosa pensi dell’attuale situazione culturale in Italia? «L’Italia è un paese che ha un enorme patrimonio artistico e culturale, che ci è stato tramandato negli anni e nei secoli. A mio avviso tutto ciò non è adeguatamente valorizzato. Per non parlare dei vari problemi che riguardano i tagli e le morse a tutto ciò che concerne la cultura e la produzione cul-

d’informazioni che riceviamo è infinitamente più alta di quelle che poteva ricevere un uomo medio dell’età moderna. Infatti, proprio in quell’epoca nasceva l’Encyclopédie, sicuramente da teste ben fatte ma anche ben piene». Da uno a dieci quanto sei impazzito sulla tua tesi? «Direi 6. A parte lo sforzo iniziale, sono riuscito a trovare il giusto equilibrio tra le mie idee e quelle di Morin, cosa che mi ha aiutato molto nella stesura. Non c’è cosa più brutta delle divergenze d’idee quando si deve scrivere di qualcuno… di questi tempi i giornalisti ne sanno qualcosa». U i


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I servizi on-line per gli studenti

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U NIVERSIT

Posti letto e ristorazione si cercano soluzioni ATTIVITÀ / L’ente lavora per trovare alternative per la distribuzione dei pasti in centro e per ampliare il numero complessivo dei posti letto

www.ersu.unict.it: sito per le comunicazioni istituzionali dell’Ente. Nelle pagine del sito si trovano tutti i servizi, i benefici e le notizie utili agli studenti universitari. E sono presenti informazioni, costantemente aggiornate, sulle diverse forme di interventi, manifestazioni ed eventi, convegni e partecipazione ai saloni dello studente nazionali ed europei. www.ersuctalloggi.it: il sito si propone come punto di incontro tra domanda e offerta di posti alloggio per gli studenti. Il portale offre a tutti gli studenti dell’Ateneo la possibilità di inserire gratuitamente i propri annunci di “Cerco Alloggio” e di consultare tutte le offerte dei locatari, dettagliate con prezzi, zone geografiche e molto altro ancora. E da quest’anno anche assistenza legale per gli studenti. wap.ersuct.it: l’Ersu di Catania è disponibile anche sul cellulare. Grazie a questo servizio l’Ente offre un altro canale di comunicazione con lo studente accessibile in qualsiasi momento e in ogni luogo. Tutte le notizie, gli avvisi, le manifestazioni organizzate dall’Ente a portata di telefonino. Sms & mms list: iscriviti al servizio sms & mms list dell’Ersu di Catania. Questo servizio gratuito permette di ricevere “in tempo reale” tutte le novità che riguardano l’Ente, gli eventi e le iniziative, oltre che ottenere informazioni di prima mano sulle borse di studio, sulle scadenze e così via.

di Maria Enza Giannetto

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a priorità dell’Ersu in questi primi mesi dell’anno accademico, è stata sicuramente quella di trovare soluzioni ai vari disagi che gli studenti hanno dovuto affrontare, sia sul fronte mense sia su quello degli alloggi. «Senza mai mettere da parte l’importanza della sicurezza - ci tiene a precisare Nunzio Rapisarda, direttore dell’Ente catanese per il diritto allo studio - . Voglio ricordare che la chiusura della Mensa Oberdan e dell’ala della residenza con i 60 posti letto appena ristrutturati, nonché la decisione di non mettere in bando l’Hotel Costa, avviando la pratica di rescissione del contratto, non sono “capricci”

dell’Ersu, nati dalla volontà di mettere in difficoltà gli studenti. Si tratta di interventi che si sono resi necessari per tutelare i ragazzi. Il diritto allo studio passa, principalmente dalla sicurezza degli universitari e, a seguito degli accertamenti sulle strutture, non si poteva certo lasciare i residenti nelle case dove c’erano situazioni di pericolo ormai accertate». «I disagi ci sono stati e ci sono - continua il direttore - , non possiamo negarlo, ma siamo subito intervenuti e continuiamo a fare il possibile per risolvere la situazione nel minor tempo possibile, ristabilendo la funzionalità dei servizi». Ma andiamo con ordine. Per quanto riguarda i posti letto, pare che, tutto sommato i danni siano stati “arginati”. Grazie alle altre residenze che da quest’anno hanno ampliato il pacchetto alloggi dell’ente,

di fatto, pur non avendo messo in bando i circa 250 posti del Costa, gli alloggi a disposizione, ad oggi, sono 743, ovvero 102 in meno rispetto quelli assegnati lo scorso anno. Qualche settimana fa, l’Ente aveva assicurato che si sarebbe comunque arrivati alla copertura di tutti gli idonei assegnatari per mezzo del contributo alloggio pari a 1300 euro. Di fatto però, come spiega il direttore, non c’è stato ancora bisogno di ricorrere al rimborso eppure sono state già soddisfatte le richieste fino al numero 847 della gratuatoria posti letto. «Per quanto riguarda il nostro pacchetto alloggi - dice il direttore -, anche se i posti a disposizione sono al momento (considerando anche quelli che saranno disponibili dal 23 novembre nelle residenze nuove) 743. siamo riusciti a garantire il posto letto fino al numero 847°».


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15 novembre / Gianluca Libertucci chiude “Per vocem, organum et instrumenta”

Il 15 novembre nella chiesa di San Michele Arcangelo ai Minoriti, il maestro Gianluca Libertucci chiuderà il Festival “Per vocem, instrumenta et organum”. Un concerto di sicuro successo in cui il maestro di San Pietro metterà in evidenza i timbri, i colori e le ottime combinazioni dei suoni dell’antico organo “Serassi” con cui accompagnerà, in uno scenario suggestivo, il virtuoso sassofonista Luis Lanzerini al sax e l’Orchestra Sinfonica dell’Ersu diretta da Antonella Fiorino. Un apputamento d’eccezione, scelto per chiudere la quarta edizione del festival, che anche quest’anno, tra musica, intrattenimento e approfondimento della tradizione siciliana ha accompagnato per circa sei mesi gli studenti di Catania. Da marzo a novembre, infatti, tanti concerti hanno visto in alcune location prestigiose interpreti di fama nazionale e internazionale e giovani compositori. Da Catania a Palermo, da Siracusa a Ragusa, la rassegna ha ripreso il percorso artistico culturale intrapreso con la prima edizione, proponendo brani famosi della tradizione organaria e pezzi inediti arrangiati che si prestano a differenti abbinamenti strumentali dove l’organo viene utilizzato anche in funzione di accompagnamento. Naturalmente, affiancando il tutto alla scoperta di alcuni organi pregiati che si trovano in Sicilia. Tra le novità dell’edizione, inoltre, la visita guidata alla Ditta Arte organaria di A. & A. Bovellacci a Ragusa che darà la possibilità di visionare le fasi lavorative del restauro e della costruzione di nuovi organi.

Attenzione, non è un gioco matematico e se sembra che i conti non tornino è solo perchè sono entrati in gioco gli scorrimenti. Circa 100 studenti in graduatoria hanno, infatti, già rinunciato al posto letto, per cui la lista scorre. Insomma entro la fine di novembre gli assegnatari dovrebbero avere tutti il loro alloggio. «Abbiamo già preso possesso della residenza Dante, della Calatabiano e della Toscano Verona e man mano che le residenze Caracciolo, Istituto Monsignor Ventimiglia, saranno disponibili i ragazzi potranno entrare in casa. Naturalmente se riusciremo a salvare i posti del Costa, li rimetteremo subito a disposizione». Più scottante la questione mensa. La chiususa dell’Oberdan, il sovraccarico del Costa, la questione della gara d’appalto vinta dalla ditta Cascina non ancora “svincolata” dalla decisione del Tar, creano non

pochi disagi. «La nuova mensa della Cittadella, capace di 5000 pasti al giorno, ormai ultimata verrà proprio in questi giorni aperta per una parte. La struttura era ultimata da tempo ma l’arredo è compreso nell’appalto della gara vinta dalla Cascina Global service, sul cui esito pende un ricorso al Tar. Vista l’emergenza, abbiamo comunque dato le chiavi alla ditta aggiudicataria che potrà aprire una parte dell’edificio, si tratta ormai di pochi giorni. Per quanto riguarda la mensa Costa, se entro dicembre ce ne andremo, dobbiamo subito

avere pronta l’alternativa, sia per il punto cottura, sia per qualche nuovo punto di distribuzione in centro. Dobbiamo garantire i pasti agli studenti. Stiamo, quindi, vagliando vari progetti, con vari tecnici ed esperti». E veniamo alle altre questioni. Il 26 ottobre l’organo di presidente dell’Ersu è stato commissariato e Cosimo Aiello, funzionario della Regione ha preso il posto del presidente uscente Giuseppe Maugeri. In questo modo si rimette in moto la macchina decisionale dell’Ente che già nelle prossime settimane potrà approvare il bilancio di previsione 20092010. Uno strumento importante da cui dipende la gestione e la programmazione dell’anno accademico. Tra le novità “finanziarie” pare che quest’anno l’ente catanese potrà contare, per le borse di studio, su un ulteriore aumento del plafond a dispo-

sizione. La conferenza statoregione ha ripartito la somma stanziata dal ministero prendendo in considerazione vari criteri che stagliano la Sicilia al secondo posto, dopo il Lazio, tra le regioni più meritevoli di fondi per il diritto allo studio. Alla Sicilia verranno infatti assegnati più di 28 milioni (del 246 nel fondo integrativo nazionale) e a Catania dovrebbero toccare circa 4 milioni in più rispetto allo scorso anno. Per quanto riguarda le attività culturali, i direttori artistici stanno stilando il nuovo calendario per le rassegne, che anche quest’anno l’Ente patrocinerà. Intanto sono già state stipulate le convenzioni con i teatri e le associazioni culturali della città per dare agli studenti la possibilità di avere abbonamenti a prezzi scontatissimi. Notizie e aggiornamenti su www.ersu.unict.it. U i


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UNIVERSITÀ DI PISA / Diritto e Gestione immobiliare

ROMA LA SAPIENZA / Comunicare la musica

Il dipartimento di Diritto privato “U. Natoli” dell’Università di Pisa, con il coinvolgimento di ordini professionali e associazioni di categoria, organizza il master in Diritto e Gestione Immobiliare. Il corso si propone di formare una figura professionale di giurista, che svolga attività di assistenza in tutti i campi del diritto inerenti alle attività di amministrazione e gestione immobiliare. La domanda di iscrizione dovrà pervenire il 5 dicembre, per richiedere maggiori informazioni occorre compilare la richiesta online all’indirizzo masterdgi.unipi.it.

È stato pubblicato sul sito www.mmcm.it il bando per l’ammissione alla VI edizione del master in Management, marketing e comunicazione della Musica, dell’Università di Roma La Sapienza. Il corso, che rientra nell’offerta didattica della Facoltà di Scienze della Comunicazione, ha l’obiettivo è di fornire le competenze multidisciplinari e gli strumenti tecnico-operativi per intervenire in modo pertinente, creativo e competitivo, sui processi di gestione e comunicazione dei contenuti musicali. Il bando di ammissione al corso scade il 21 dicembre 2009.

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UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE DI MILANO / Mba in New markets & Euromed. Info a altis@unicatt.it, bando su www.unicatt.it

UNIVERSITÀ DI CATANIA / Aperte le iscrizioni al master in Customer Care e tutela dei consumatori Sono aperte le iscrizioni al master universitario di I livello in “Customer Care e tutela dei consumatori” organizzato dalla facoltà di Scienze politiche dell’Università di Catania, il bando è disponibile sul sito Internet della facoltà www.fscpo.unict.it, sezione “master”. Il corso post-laurea si propone di formare personale specializzato nella difesa degli interessi collettivi e individuali dei consumatori e nella gestione di specifiche mission aziendali volte a salvaguardare l’immagine dell’azienda e l’interazione con la clientela. Il numero massimo dei partecipanti è limitato a 30. Per partecipare alla selezione, occorre inviare domanda entro di lunedì 30 novembre. Grazie alla collaborazione con il Consiglio nazionale dei Consumatori e Utenti e con il Ministero per lo Sviluppo economico, saranno concesse fino a 20 borse di studio a copertura totale o parziale della quota d’iscrizione al master per un ammontare complessivo di 20.000 euro.

INTERNET / È nato Wikilabour, il portale che Cgil Milano e Cgil Lombardia mettono a disposizione per restare aggiornati sui cambiamenti del sistema giuslavoristico italiano

UNIVERSITÀ DI FIRENZE / Bioenergia e ambiente Il master internazionale in Bioenergia e Ambiente (Imes) organizzato dalle facoltà di Ingegneria, Agraria, Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell’Università di Firenze è incentrato sui biocombustibili e qualità dell’aria. Lo scopo è la specializzazione di giovani laureati in campi inerenti la conversione energetica della biomassa e le problematiche ambientali connesse. Il termine di presentazione della domanda è fissato all’11 dicembre, i dettagli e il bando sono reperibili sul sito Internet www.ing.unifi.it.

UNIVERSITÀ DI MODENA E REGGIO EMILIA / Valutazione e intervento in situazioni di abuso all’infanzia e pedofilia La facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Modena e Reggio Emilia propone per l’anno accademico 2009/2010, il master in “La valutazione e l’intervento in situazioni di abuso all’infanzia e pedofilia”. Il conseguimento del master consente di acquisire gli strumenti teorici e metodologici per realizzare interventi di valutazione, di ascolto protetto, di intervento psicosociale nelle situazioni in cui si profila il rischio o avviene un abuso. Il termine di presentazione della domanda è fissata al 25 novembre, informazioni e bando sul sito www.unimore.it.


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lavorare

Generazione 150 ore

DIRITTO ALLO STUDIO / Quasi 8 euro l’ora per collaborare come “studenti part-time” negli uffici dell’università. Il bando scade il 30 novembre, da quest’anno le domande solo su Internet

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supporto al funzionamento delle strutture universitarie e di tutorato nei laboratori didattici e nelle aule informatiche di facoltà, dipartimenti, centri di servizio, azienda Policlinico, Ersu e alle attività delle strutture dell’amministrazione centrale. Queste le mansioni a cui sono chiamati i cosiddetti studenti part-ttime, ossia gli iscritti all’Università di Catania selezionati attraverso il bando di concorso per l’attribuzione di “forme di collaborazione per attività a tempo parziale”. Il compenso orario è di 7,75 euro per 150 ore di servizio (poco più di mille euro). Al concorso possono accedere solo gli studenti già iscritti per l’anno accademico 2009/10 dal secondo anno di corso in poi. Merito. i candidati devono aver superato almeno i 2/5 dei crediti formativi previsti dal piano di studi, con votazione media non inferiore a 24/30.

Possono concorrere anche gli studenti fuori corso o ripetente dal secondo anno di corso in poi, purché si trovino per la prima volta in questa condizione (in questo caso, però, il numero dei crediti formativi richiesti è aumentato di tre Cfu). Requisiti di reddito. I richiedenti devono avere un indicatore della condizione

economica del nucleo familiare convenzionale (Ice) non superiore a 53.000 euro (quarta fascia): per l’assegnazione delle collaborazioni agli aventi diritto, la priorità sarà comunque data agli studenti che abbiano un Ice non superiore a 23.000 euro (seconda fascia) e, tra questi, agli studenti idonei non beneficiari delle borse di studio dell’Ersu nell’anno accademico precedente. Fuorisede. Gli studenti iscritti a corsi di studio delle sedi decentrate potranno concorrere esclusivamente per la sede di appartenenza. Sono esclusi dal concorso gli studenti iscritti a corsi di laurea specialistica, in possesso di un titolo conseguito in regime di vecchio ordinamento. Domande entro il 30 novembre, bando su www.unict.it (Diritto allo studio). U i

Nuova procedura solo online

La procedura di presentazione delle istanze è per la prima volta realizzata interamente on-line. I candidati dovranno collegarsi - entro il 30 novembre - all’indirizzo http://portalestudenti.unict.it accedere alla home page personale, inserire le proprie credenziali e cliccare sulla voce “part-time”. A questo punto si potrà compilare il modulo, specificando le eventuali competenze possedute e/o le tipologie di attività di interesse, nonché le eventuali preferenze.

VIENNA / L’Agenzia dell’Unione Europea per i diritti fondamentali offre stage retribuiti a giovani laureati. Candidature entro il 30 novembre: www.fra.europa.eu

L’ORÈAL ITALIA / Borse per cinque ricercatrici Pubblicato il nuovo bando del programma di L’Orèal Italia per le donne e la scienza. Il progetto, insieme alla Commissione nazionale italiana per l’Unesco, offre cinque borse di studio del valore di 15 mila euro. L’intenzione è quella di sostenere la carriera scientifica di promettenti ricercatrici italiane. Per partecipare alla selezione è necessario avere la residenza italiana, avere meno di 35 anni e essere in possesso di un titolo di studio nel settore delle Scienze della vita e della materia. Le ricercatrici possono presentare la propria domanda entro il 12 gennaio 2010. Le borse di studio durano dieci mesi e dovranno essere utilizzate per condurre l’attività di ricerca in istituzioni di ricerca italiane che abbiano manifestato il proprio interesse allo svolgimento di questo studio. Non può concorrere chi ricopre già il ruolo di ricercatore

universitario o di enti di ricerca o chi già usufruisce di altre borse di studio o di contratti che scadranno dopo il 31 ottobre del 2010. A valutare le candidature sarà una commissione giudicatrice presieduta da Umberto Veronesi. Tra i membri ci sono professori universitari e esperti scientifici come Mauro Anselmino, il direttore dell’Istituto di Fisica Teorica, Maria Benedetta Donati - presidente della Società Italiana per lo Studio dell’Emostasi e della Trombosi, Danilo Mainardi - professore di ecologia comportamentale all’università Ca’ Foscari di Venezia, Marcella Motta - coordinatore del dottorato di ricerca in Scienze endocrinologiche e metaboliche dell’università degli Studi di Milano, Mario Primicerio vice presidente della Commissione nazionale italiana per l’Unesco e Cristina Emanuel, direttore Scientifico L’Oréal Italia.


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le opportunità del mese dove

cosa

requisiti

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INGEGNERE DI CANTIERE La Martifer solar ricerca un ingegnere di cantiere da inserire con contratto di lavoro a tempo determinato per una sede di lavoro in Sicilia.

Il titolo di studio richiesto è laurea in Ingegneria civile o elettrotecnica. Altri titoli: 2-4 anni di esperienza nel settore civile (pref. fotovoltaico), conoscenza pacchetto office e cad, ottimo inglese (parlato e scritto).

Per candidarsi inviare lettera e cv direttamente alla ditta Martifer solar: recruitment.solar@martifer.com. Per informazioni contattare il servizio Eures di Messina: rdeluca@regione.sicilia.it.

RADIOLOGI IN DANIMARCA L’Odense University Hospital ricerca 5 radiologimammografi, 2 specialisti in neurofisiologia clinica e 3 psichiatri da inserire con contratti di lavoro a tempo indeterminato.

Specialisti in radiologia (preferibile esperienza in mammografia clinica e screening mammografico); Specialisti in neurofisiologia clinica e Specialisti in psichiatria con fluente conoscenza lingua inglese.

Per tutte le informazioni e modalità candidatura scrivi a eures@regione.sicilia.it invia cv in inglese, specifica in oggetto mail: Radiologi Danimarca / Neurofisiologi Danimarca / Psichiatri Danimarca.

BACK OFFICE COMMERCIALE Il gruppo Continental, offre stage di 6 mesi con borsa di studio e rimborso spese a neolaureato per inserimento sezione back office commerciale (sede di Milano).

Si desidera entrare in contatto con brillanti neolaureati (materie economicoscientifiche). Completano il profilo buona conoscenza della lingua inglese di Windows e della suite Office.

Per candidarsi a questa offerta occorre registrarsi al sito www.almalaurea.it (sezione Laureati>Offerte di lavoro) il riferimento è: 053/09.

MEDICI DEL LAVORO A PARIGI Eurodisney Associes ricerca 2 medici specializzati in medicina del lavoro da inserire a tempo indeterminato full time per la sede di Marne la Vallée, Parigi.

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LA RASSEGNA / Il prossimo 6 dicembre il co conduttore di Zelig off aprirà con il suo nuovo spettacolo la rassegna di cabaret “Comics”: un comico al mese fino al 10 aprile al teatro Angelo Musco

Un Basso scherzo della natura di Lavinia D’Agostino

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on la sua andatura dinoccolata è quello che si definisce uno scherzo della natura, già dal suo nome. Basso infatti, non è un nome d’arte, lui che di “basso"” non ha proprio niente. In quasi due metri d’altezza «1,98 cm senza le scarpe» tiene a precisare, il co-conduttore di ZeligOff è un concentrato di ottimismo. Sarà lui, il prossimo 6 dicembre, ad aprire la rassegna Comics, organizzata dall’associazione culturale Ecco Godot al teatro Angelo Musco di Catania, con lo spettacolo Visto dal basso. Oltre a comico e conduttore sei anche autore di testi. Preferisci scrivere per te stesso o per gli altri? «La differenza sostanziale è che se scrivo per me stesso so qual è il termine di riferimento, scrivere per gli altri è più difficile, perché devi entrare nella testa dell’interprete e cercare di ragionare in modo differente, o comunque come non ti è solito. È come dare la voce ad un pupazzo di un ventriloquo: devi far parlare uno che è diverso da te». Ti preferisci autore o comico?

«Fortunatamente al momento sono diviso al 50%: Nel momento in cui avrò una preferenza sceglierò cosa fare della mia vita. Intanto mi diverte fare entrambe le cose, quindi proseguo questi due cammini parallelamente». Cosa ti piace dei siciliani? «Amo la loro allegria e soprattutto la loro solarità. In particolare quella di Teresa Mannino che riesce spesso a penetrare la superficie impermeabile di uno come me: un torinese trapiantato a Milano. Trovo che questo sia anche il segreto del nostro successo come coppia televisiva: siamo diversi ma complementari». A chi ti ispiri? «Amo molto la stand up commedy americana, la scuola newyorkese in cui il comico che sale sul palco può contare

solo sulla sua voce e sul microfono. Il mio percorso va in quella direzione, anche se sono consapevole che sia molto più lento e difficile rispetto ad altri, perché comunque la tradizione di monologhisti e stan-

dupper in Italia non è così florida». Il segreto della tua comicità? «Sta in una frase trovata per caso in un libro di catechismo, cioè vivere secondo la filosofia “beato chi riesce a ridere di se stesso, perché non finirà mai di divertirsi”. Nel momento in cui sei disposto a far ridere la gente anzitutto di te, la strada è in discesa». Ti rivedremo presto in tv? «A fine novembre tornerò con Zelig off come sempre al fianco di Teresa Mannino». Ti piacerebbe arrivare in prima serata? «Dipende in che ruolo, come comico ci sono già stato. Sono contento per tutte le chance che il mister mi vorrà dare. Come direbbero i giocatori della Nazionale sono pronto eventualmente per la chiamata, poi più che restare a disposizione…» Un buon motivo per venire a vedere il tuo spettacolo? «Assistere allo show di uno degli attori più alti del panorama italiano: due metri con un minimo di tacco»! U i

A novembre incontri, proiezioni e dibatti per il Festival della Filosofia di Nuova Acropoli

In occasione della “Giornata Mondiale della Filosofia” indetta dall’Unesco, Nuova Acropoli, associazione onlus attiva nei campi della cultura e del volontariato, organizza il “Festival della Filosofia 2009”; una manifestazione ricca di appuntamenti che si svolgerà nel mese di novembre e avrà come tema il rapporto tra l’educazione e la filosofia. L’obiettivo del Festival è esplorare il concetto di educazione, mostrarne il significato, capirne gli obiettivi e la funzione, scoprirne la storia e le forme che ha assunto nel corso dei secoli e vedere infine il legame tra educazione e filosofia. Tanti gli eventi che daranno vita al Festival della Filosofia 2009. Le location sono ancora da definire, ma si parte martedì 10 novembre con l’inaugurazione di una mo-

stra permanente allestita presso il caffè-libreria Tertulia di Catania che illustrerà, attraverso suggestive storie e immagini, il tema dell’educazione attraverso i miti e le culture. Il Festival proseguirà dando spazio al cinema: martedì 17 alle 20, sarà la volta di “Gran Torino”, diretto ed interpretato da Clint Eastwood, che introdurrà un “dialogo socratico” sul rapporto educativo tra adulti e adolescenti a fine della proiezione. Venerdì 20, verrà proiettato “Il club degli imperatori” di Michael Hoffman, dove il rapporto tra professore e allievo darà il via alle riflessioni a fine proiezione. Martedì 24 alle 18, si terrà il convegno “La filosofia libera le idee: educare filosoficamente”, al quale inter-

verranno professori delle facoltà di Lettere e di Scienze della Formazione dell’Università di Catania. Il convegno sarà il momento più importante del Festival in quanto rivelerà lo spirito e l’intento della manifestazione. Giovedì 26 alle 19 si terrà la conferenza “Filosofia per Vivere” che introdurrà il corso di “Filosofia Pratica” organizzato dall’associazione Nuova Acropoli. Il corso nasce con lo scopo di stimolare la riflessione e il pensiero critico dei partecipanti attraverso lo studio del pensiero dei grandi filosofi del passato. A concludere la manifestazione, il concerto dell’orchestra sinfonica dell’Ersu. Per informazioni sull’evento contattare la segreteria dell’associazione Nuova Acropoli: 3803305167; catania@nuovaacropoli.it; www.nuovaacropoli.it.


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INAUGURAZIONE / Impegnati nella messinscena del capolavoro di Gesualdo Bufalino, il regista Vincenzo Pirrotta e l’attore Luigi Lo Cascio parlano dell’amicizia che li lega, dell’empatia artistica e del loro vecchio “gioco” sulle parole di Maria Enza Giannetto

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e “cento Sicilie” di Gesualdo Bufalino, il suo narrare onirico, la sua lingua barocca, sinuosa e palpitante, si fanno teatro. Diceria dell’untore, trasposizione scenica dell’omonimo romanzo dello scrittore di Comiso, storia d’amore e morte, di malattia infausta e più funesta guarigione, è la novità assoluta scelta per inaugurare la stagione del Teatro Stabile di Catania. La nuova produzione, in scena alla sala Verga dal 20 novembre al 13 dicembre, punta su due prestigiose personalità artistiche: Vincenzo Pirrotta, che firma adattamento teatrale e regia, ritagliando per sé il ruolo del “Gran Magro”, e il protagonista Luigi Lo Cascio (Colui

Vincenzo Pirrotta

Luigi Lo Cascio

«Con “Dicerìa dell’untore” riparte il nostro scontro» che dice Io, l’io narrante). Le scene e i costumi sono di Giuseppina Maurizi, le musiche di Luca Mauceri, i movimenti coreografici di Alessandra Luberti e le luci di Franco Buzzanca. Una prova di sicuro impegno ma dagli esiti ancora imprevisti. Che spettacolo ci aspetta? «È ancora presto - dice Vincenzo Pirrotta - per parlare della messinscena che ne verrà fuori, posso però descrivere il lavoro che ho fatto sul testo e delle scelte “teatrali” che sto compiendo. Innanzitutto, devo ammettere che già nella fase di adattamento ho costruito tutto intorno alla figura del protagonista che, da subito, per me aveva il volto, il corpo e la sensibilità poetica di Gigi. Ci conosciamo da 15 anni, da quando divedevamo lo stesso camerino a Palermo. È proprio ad allora che risale la mia voglia di lavorare con lui e soprattutto la nascita della nostra empatia. A quei tempi facevamo un gioco prima di entrare in scena: una sera per uno citavamo dei passi di poesia o di romanzi e l’altro doveva continuare oppure almeno individuare il titolo dell’opera». «Un gioco - interviene Luigi Lo Cascio - diciamo pure che era

uno scontro, quasi un duello all’ultimo sangue». In che senso? «Era un vero e proprio scontro. Si dice che Omero morì per un enigma e per noi la ricerca dei testi più nascosti per riuscire a lasciare l’altro senza parole era quasi massacrante. Vincenzo, anche oggi, ogni tanto tenta di rifare il gioco, solo che io cerco sempre di svicolare, perchè, confesso, quel poco che sapevo l’ho assolutamente dimenticato mentre lui, ha ampliato la sua conoscenza. Però devo anche fare un’altra confessione, quella più importante: se da un lato, mi piaceva tanto vincere il gioco e lasciarlo qualche volta a bocca chiusa, dall’altro nel gioco quello che mi piaceva di più era ascoltarlo. Ma non perché lui fosse già bravo allora, per il suo straordinario modo di pronunciare quelle parole, non ostentando la sua bravura, ma come se dicesse “ascolta che belle cose ci sono nella nostra letteratura”. Insomma era un messaggero di bellezza». In pratica suggellate un’amicizia. Ma com’è farsi “dirigere” da Vincenzo Pirrotta? «Io ho sempre sognato di assistere alle sue prove - dice Lo Cascio - . Siamo ancora in fase

di studio, ma lui già danza sui tavoli, ci indica le movenze della sua idea dello spettacolo. Vederlo in questo modo, quasi rapito dalle parole, è già una soddisfazione. E poi questo spettacolo è per me un ritorno alla compagnia. Da anni mi occupavo in teatro di monologhi e sto ritrovando il gusto dell’arte e dell’apporto di tutti». Oltre al protagonista, in scena vedremo Vitalba Andrea, Giovanni Argante, Giovanni Calcagno, Lucia Cammalleri, e ancora, con Nancy Lombardo, Luca Mauceri, Plinio Milazzo, Marcello Montalto, Salvatore Ragusa, Alessandro Romano, Mario Gatti, Salvatore Lupo, Mario Marsella, Giovanni Parrinello. Nella spettacolo agisce una compagnia molto eterogenea. «Assolutamente sì - dice Pirrotta - . E ognuno dà un apporto insostituibile. La compagnia è per gran parte costituita da giovani che hanno lavorato con me, ma ci sono innesti di grande spessore. Giovanni Argante che interpreta Sebastiano una figura che svuota l’anima, Vitalba Andrea su cui lascio la sorpresa. E poi c’è Lucia Cammalleri la cui figura si è subito “sovrapposta” a quella di Marta dal momento in cui ho pensato

allo spettacolo. Ma non voglio svelare nulla, posso solo dire che abbiamo fatto un grande lavoro sulla lingua». Una lingua difficile quella di Bufalino. Dobbiamo aspettarci una messinscena ostica? «La lingua di Bufalino è onirica, fortemente teatrale e piena di immagini, io ho voluto assecondarla nella trasposizione scenica. Ho voluto creare due dimensioni: quella della vita e della morte che stanno anche scenicamente su due livelli. Ma c’è un’inversione di pensiero, non è la morte che sta intorno alla vita che l’assedia mangiando pian piano i giorni. Ho rovesciato questa filosofia creando una vita che ruota intorno alla morte. Questa è l’immagine principale da cui parte l’incanto del romanzo e l’incantesimo nel protagonista che abbiamo chiamato, seguendo il suggerimento di Bufalino, “Colui che dice io”. Ho volutamente conservato la lingua barocca dell’autore, senza edulcorlarla. Insomma, anche se noi cercheremo di mantenere l’attenzione del pubblico con l’azione scenica, chi verrà a vedere “Dicerìa” deve essere pronto a uno spettacolo “difficile”». U i


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CARTELLONE / Si apre la stagione 2009-2010 dello Stabile. In scena il dramma cechoviano “Platonov” la commedia pirandelliana “Enrico IV” e “La scuola delle mogli” di Molière, secondo Turi Ferro

Follia, eroismo e amore le facce del doppio D

rammi del Novecento e archetipi comici danno il via al cartellone 2009/2010 del Teatro Stabile di Catania. Una programmazione ricca di spunti per riflettere sul “Doppio”, il tema scelto da Giuseppe Dipasquale quale filo conduttore dell’intera stagione. Si parte il 17 novembre (repliche fino al 22) al Teatro Ambasciatori con Platonov (ovvero “L’eroe senza volontà”, come recita la sintesi tematica escogitata dal direttore) di Anton Cechov nella versione italiana Nanni Garella e Nina Tchechovskaja, per la regia dello stesso Garella. Si tratta di una produzione Nuova Scena Arena del Sole, Teatro Stabile di Bologna, Emilia Romagna Teatro Fondazione, con le scene di Antonio Fiorentino, i costumi di Claudia Pernigotti, le luci Gigi Saccomandi. Protagonisti Alessandro Haber, Susanna Marcomeni, Nanni Garella. Ritrovata un paio di decenni dopo la morte dell’autore e pubblicata postuma nel 1923, Platonov è un’opera in cui emerge la contrapposizione tra due mondi, la nobiltà e la borghesia mercantile, che riapparirà nelle opere maggiori di Cechov. Nei panni di Platonov, Haber incarna i tratti negativi di un personaggio abulico e privo di volontà, un Don Giovanni riletto e calato nel profondo della provincia russa, modellato sull’opera di Molière, con echi dalla grande letteratura russa di Puskin e Turgenev. Il quadro sociale descritto non è molto lontano dal nostro mondo, un mondo di decadenza, con gravi problemi economici, dove i rapporti sociali si disgregano: per questo Garella ha ambientato il dramma alla fine del Novecento, nella Russia della Perestrojka, vestendo gli attori con abiti moderni. “La follia della verità” sarà il tema di Enrico IV di Luigi Pirandello per la regia di Paolo Valerio in scena all’Ambasciatori, dal 27 novembre al 3 dicembre. Una produzione Tea-

Alessandro Haber in Platonov; sotto da sinistra Enrico Guarneri protagonista di “La scuola delle mogli”; Ugo Pagliai e Paola Gassman in “Enrico IV”

Dopo il grande successo ottenuto con la rassegna estiva “Libri in Cortile”, il Teatro Stabile di Catania, con la collaborazione di Maddalena Bonaccorso e con il patrocinio della Presidenza della Regione Sicilia - riparte con le presentazioni di libri, nell’ambito di Te.St. Dopo l’inaugurazione del 5 novembre, il prossimo appuntamento con “Librinscena” sarà per giovedì 26 novembre, alle ore 20, al Teatro Ambasciatori con Giovanni Minoli (nella foto) e Francesco Merlo in “Viaggio nel giornalismo. Tra cronaca e storia”.

✎ tro Stabile di Verona e Teatro Stabile del Veneto. Le scene sono di Graziano Gregori, i costumi di Carla Teti, le musiche di Antonio Di Pofi. In scena Ugo Pagliai e Paola Gassman. Vent’anni dopo la tragica cavalcata in costume nella quale il protagonista si è “fissato” nel personaggio di Enrico IV, questi riceve la visita di Matilde Spina (la donna di cui era innamorato), Belcredi (il suo vecchio rivale in amore), la figlia di lei Frida e il suo fidanzato marchese Di Nolli (nipote di “Enrico”). Li accompagna il dottor Genoni, molto interessato al caso della pazzia dell’ospite, con l’intenzione di farlo rinsavire. Ma l’arrivo nella villa dove l’uomo vive la sua ossessione crea uno sconvolgimento emotivo in tutti i personaggi che rivivono le emozioni del passato e lo stridente contrasto con il presente. Nell’allucinante e vivacissimo dialogo che ne segue, la follia appare come saggezza e

la saggezza come inconsapevole follia. Il tempo che scorre, scivola via, e non ti accorgi che la vita è già passata, andata, e ancora non hai iniziato a viverla, hai rimandato aspettando qualcosa o qualcuno: Pirandello vuole raccontare questo stato d’animo personale e universale. “Il trionfo dell’amore” è al centro di La scuola delle mogli, da Molière, nell’adattamento dell’indimenticabile Turi Ferro, per la regia Federico Magnano San Lio. Una produzione del Teatro Stabile di Catania che vede protagonista Enrico Guarneri, in scena al Musco, dall’1 al 30 dicembre. Attraverso una rilettura in siciliano, attenta a non intaccare la struttura della commedia, si dà vita e corpo a quei personaggi teatrali tipici di Molière. Un mondo sicuramente a misura di un interprete come Enrico Guarneri che attraverso la sua vis comica energica fa rivivere il mondo di Molière. (meg) U i

Merlo e Minoli protagonisti a Librinscena

Pinocchio inaugura “Gesti Contemporanei”

“Pinocchio” di Carlo Collodi inaugura la rassegna “Gesti contemporanei” a cura di Guglielmo Ferro e Giuseppe Dipasquale, nell’ambito di Te.St. L’appuntamento è per il 4 e 5 dicembre al teatro Ambasciatori, dove la compagnia del Teatro del Carretto porterà in scena la favola del burattino nato da un tronco di legno, per la regia e l’adattamento di Maria Grazia Cipriani. Nello spettacolo di Cipriani/Gregori la teatralità del burattino cresce, moltiplicando forme e riferimenti, circo e cabaret, melodramma e divertimento grottesco, densa e rigorosa recitazione d’attore, il tutto magicamente avvolto da una condizione esistenziale di dolorosa malinconia.


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Un’ossessione per la Famà di Benedetta Motta

velyn Famà è una nostra conterranea, dotata di un talento naturale, una verve comica e una carica adrenalinica straordinari, ma allo stesso tempo di una semplicità rara al giorno d’oggi. Dedica gran parte della sua adolescenza alla danza, poi si orienta verso il teatro e a partire da quel momento è impegnata assiduamente, divisa tra palchi (diretta da registi quali Puggelli, Ronconi, Piccardi, Nekrosius, Penchenat) e set cinematografici/tv (“Il figlio della luna”, “Phone center Brambilla”). La vera consacrazione giunge il 10 ottobre 2009, con il primo posto alla XVIII edizione del Festival Nazionale del Cabaret di Torino, e con il largo consenso di pubblico che il suo monologo comico “Morir di fama” ha suscitato nella sua terza replica a Catania. Lo spettacolo, con la magistrale regia di Carlo Ferreri, racconta una tipica giornata di Evelyn, aspirante attrice trentenne alle prese con le delusioni sentimentali e professionali e circondata da una serie tutta al femminile di parentame singolare: la zia

E

si. Ma il nostro è il mestiere più precario da sempre…» Quindi è molto presente nelle tue scelte professionali? «Mia madre, come molti oggi, è ossessionata - in senso buono dalla fama, come dice il titolo. Ciò che la preoccupa non è la sopravvivenza o lo stipendio mensile, ma la notorietà. Proprio questo suo essere così martellante mi ha permesso di attingere ad un panorama vastissimo di battute. Lei vorrebbe il massimo per me.» Ossia? «La fiction! In effetti, non disprezzo il mondo della tv, vi ho anche lavorato e mi piacerebbe continuare a farlo, ma mi dispiace quando dal confronto con il lavoro dell’attore di teatro quest’ultimo viene sminuito. Invece, a mio avviso, è anche più impegnativo, perchè ti confronti quotidianamente con il pubblico e ciò ti aiuta a crescere.» Cosa ci dici della regia? «Il lavoro registico che sta dietro allo spettacolo è straordinario ed importante; pur non essendo il tipico teatro di regia

INTERVISTA / L’attrice catanese, fresca vincitrice del Festival Nazionale del Cabaret di Torino, è a teatro con il suo spettacolo “Morir di Fama”, mentre la madre vorrebbe per lei il massimo traguardo... la fiction! regina dei fornelli, la cugina nissena dalla pronuncia indecifrabile e affetta da sindrome di pulizia maniacale, la cuginetta di soli 75 anni, la mamma fiction-dipendente. Quanto hai saccheggiato dal tuo vissuto personale? «Purtroppo ho commesso l’errore di utilizzare i nomi reali dei miei parenti, ma ho solo esasperato certe peculiarità di alcuni di essi, ad esempio il senso della pulizia che caratterizza in realtà i piccoli paesi. Andare a casa loro è come entrare in uno smerigliato negozio di arredamento.» E tua madre è davvero come la descrivi, la tua personal trainer? «Anche lei ho voluto esagerarla, ma per certi aspetti c’è un fondo di verità; soprattutto quando danzavo, ci teneva parecchio alla mia forma fisica e da quando sono entrata nello sfavillante “star system”, si rammarica nei momenti di sta-

che si avvale di effetti scenici e di stupore, il contributo di Carlo Ferreri è stato prezioso e costante: dal testo che lui ha tagliato, operando una selezione dei migliori sketch e montandoli, fino al consiglio, al supporto e al gusto intellettuale di alcune scelte.» Qual è la morale di questa sceneggiatura? «Ecco, secondo me, la brama di fare l’attore che pervade tutti oggi dovrebbe nascere proprio dalla persona, non da un imperativo sociale. Ai miei tempi si sognava di fare l’infermiera da grandi (non io, che ho sempre desiderato fare l’attrice!) perché andava di moda nel cartone animato “Candy Candy”! Al giorno d’oggi, invece, la massima aspirazione è fare una fiction perché sembra un mondo dorato per fare soldi facili. Tutto ciò sminuisce, ridicolizza, umilia, impoverisce questa professione. Bisogna invece partire dal desiderio di comunicare qualcosa,

perché il mestiere dell’attore è nobile, una missione, è un tramite tra l’arte e la gente.» Quando è stato concepito il testo? «Se parliamo di gestazione, la gravidanza è durata un paio d’anni! Ho iniziato a scrivere nei tempi morti mentre ero in tournée nel nord Italia con “La lunga vita di Marianna Ucria”, spronata da Carlo che aveva notato nei miei racconti di famiglia un’esuberanza comica ed un talento narrativo. Da un’infinità di pagine è poi riuscito a trarre un’ora e venti di messinscena, che, anche grazie ai contributi finanziari dell’Imaie, ha generato lo spettacolo.» Lo porterete anche fuori? «Sì, a seguito della mia vittoria sono pervenute tantissime richieste da tutta Italia.» “Dalla Sicilia con furore vince Evelyn Famà” …cosa hai provato? «Un’emozione ineffabile, non me l’aspettavo, erò già esultan-

te per aver vinto il “Premio Ernst Thole” per l’interpretazione più originale. Inoltre, mi ero esibita per ultima, in base al sorteggio, e pensavo che fosse particolarmente dura risollevare l’attenzione del pubblico, nonostante la serata fosse stata scoppiettante.» Su cosa hai puntato? «Io non mi reputo una “battutista”, alla Zelig per intenderci; la mia comicità si basa piuttosto sulla musicalità della battuta e sull’essere grotteschi fisicamente.» Cosa ti ha portato questa vittoria? «Di certo un ritorno di immagine e fama, che nonostante i ruoli anche da protagonista interpretati fino ad oggi, non avevo ancora conosciuto. Ed inoltre, tante proposte allettanti di produttori privati interessati al mio spettacolo e una partecipazione importante in un film al cinema per la regia di Emanuele Giliberti.» U i


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loriana Grasso ha 30 anni e non è una fotografa. Nel senso che non lo è di professione o per titolo di studio. Ma lo è nei fatti, nei colori, nel bianco e nel nero. Nei ritratti o nelle foto dei paesaggi, a volte “nature morte”, spesso gelide. Nella luce che dà alle sue foto, che è essa stessa, già, una chiave di lettura. Con che macchina scatti? «Scatto con una Canon EOS 350D, e ogni tanto uso la fotocamera del cellulare, un Nokia 5130. In passato ho usato altre macchine, una vecchia reflex Ricoh e una Nikon Coolpix». Bianco e nero o colore? «L’uno e l’altro. Uso il bianco nero quando voglio dare maggiore risalto alla composizione». Digitale o pellicola? «Soprattutto digitale. Perché è un mezzo solo apparentemente meno suggestivo della pellicola, e invece dotato di infinite potenzialità. La pellicola solo quando posso permettermela. Sempre più di rado, in ogni caso». Un fotografo vivo Scatti per lavoe uno morto. ro o per pasGrasso “Autoscatto” e “Finestre” di Floriana sione? «Richard Avedon, per la nettezza dei «Per passione». Se potessi scegliere scatteresti suoi ritratti. Sally Mann, per solo per arte, moda, giornalila maniera in cui dispone i smo, o... corpi».

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Nuova generazione di fotografi siciliani

di Rocco Rossitto

Autodidatta del clic FLORIANA GRASSO / «Ho una laurea in Lettere ma non ho mai studiato fotografia, neanche lontanamente. Ho letto un manuale ma non l’ho mai finito»

«Solo per arte». Quando hai iniziato? «Con continuità solo da quattro anni». Hai mai studiato fotografia? «Ho una laurea in Lettere e non ho mai studiato fotogra-

fia, neanche lontanamente: ho a casa un manuale del National Geographic che non ho mai nemmeno letto per intero». Dove li viediamo i tuoi scatti? «Su www.flickr.com/photos/hooverine». Se dico Blow-U Up tu dici... «Delle smart drug ormai fuori legge (dirti “Antonioni” sarebbe stato noioso)». U i

✎ Fondazione Puglisi Cosentino / Dal 15 novembre Burri e Fontana a confronto Verrà inaugurata il 15 novembre nelle sale di Palazzo Valle, restaurato capolavoro di Giovanni Battista Vaccarini, la mostra “Burri e Fontana Materia e Spazio”. Per realizzare la più essenziale esposizione che sia mai stata dedicata al confronto tra i due titani dell’arte italiana del Novecento, si sono messe insieme tre fondazioni: quelle intitolate ai due artisti (la Fondazione Fontana di Milano e la Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri di Città di Castello) e la Fondazione Puglisi Cosentino che, con la curatela di Bruno Corà, propone ed organizza la grande mostra che resterà in allestimento fino al 14 marzo 2010. Fulcro della mostra sarà il confronto tra opere scelte dei due interpreti dell’arte contemporanea a livello internazionale, artisti che, ognuno con specifiche invenzioni pittorico-plastiche, hanno segnato

i gradi più avanzati della ricerca artistica negli ultimi sessant'anni, imprimendo alle arti visive una svolta di radicale mutamento. L’evento ha la particolarità di proporre, vis a vis, i capolavori dei due maestri, opere attentamente selezionate per documentare un arco temporale che vede entrambi impegnati con vigore nell’affermazione delle due distinte poetiche: il primato della materia per Burri e la concezione spaziale per Fontana. Con l’intento di sottolineare l’essenziale contributo fornito dall’arte dei due grandi maestri, sono stati messi in evidenza i nuclei più significativi della loro creazione. Così, se per Burri la materia è stata di volta in volta “presentata” nelle elaborazioni dei “Catrami”, dei “Sacchi”, delle “Plastiche”, delle “Combustioni”, dei “Ferri”, dei “Cellotex”, dei “Cretti”, fino allo straordinario “Cretto di Gibellina” che trova proprio in Sicilia la sua di-

mensione a scala paesaggistica, per Fontana l’assidua definizione della spazialità avviene sotto il segno dei suoi “Concetti spaziali”, siano essi le sculture del ‘47 o i “Buchi” e i “Tagli _ Attese” degli anni tra il ‘49 e il ‘58, oppure gli “Ambienti”, le “Nature”, i “Quanta” e i “Teatrini” e altre creazioni in metallo o al neon che concludono la sua vicenda artistica.


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APPUNTAMENTI / Al via il 18 novembre la VII edizione del cineforum organizzato dal Centro Zo che, oltre a dare spazio a film mai circuitati in Italia, offre momenti di incontro con esperti e studiosi della settima arte

Fuoricircuito, riflessioni sul cinema

S

i rinnova per il settimo anno l’appuntamento con Fuoricircuito, il cineclub organizzato dal Centro Zo in collaborazione con la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Univesrità di Catania. Tra le novità di questa settima edizione, che prenderà il via mercoledi 18 novembre alle 21, l’aperitivo cinematografico Movie Star, selezione audio-video a cura della conduttrice radiofonica Viviana Nevi, che si affiancherà alla consueta proiezione e all’incontro con gli autori nell’auditorium di Zo. Fuoricircuito si concentra su film difficilmente visibili o mai circuitati in Italia. Tra i film in cartellone quest’anno, titoli di autori noti come Godard e Cronenberg, sebbene, nello spirito che contraddistingue Fuoricircuito, ampio spazio è dato sopratutto a film che raramente vengono proiettati al di fuori dei circuiti festivalieri o dimenticati o, ancora, mai arrivati in Italia. Con questa stagione, nello spirito di un rinnovato rapporto con il pubblico e con l’intento di riportare la riflessione sul cinema all’interno della sala troppo spesso vissuta solo come luogo d’intrattenimento Fuoricircuito vuole inaugurare Semi di Cinema, un nuovo for-

mat che, in alcune serate, proporrà al pubblico momenti di discussione (oltre che di visione) “a tema”. Alcuni studiosi di cinema, nella prima parte della serata, interverranno in forma “seminariale”, alternando alle loro riflessioni stralci di mate-

riali filmici e audiovisivi, lasciando poi spazio alla proiezione di un lungometraggio che completerà e chiuderà le riflessioni avviate precedentemente. Anche quest’anno, a consolidamento di una consuetudine nota e apprezzata, Heinz Hermanns, direttore dell’Interfilm international short film festival di Berlino, sarà ospite di Fuoricircuito (28 e 29 aprile) per presentare un’ampia retrospettiva dell’ultima edizione del festival. Il 10 febbraio, Malastrada, piccola ma coraggiosa realtà che si autodefinisce “centro autonomo di creazione e diffusione di cinema di ricerca”, presenterà al pubblico la sua attività e i progetti in cantiere. Grazie alla collaborazione con l’Istituto Polacco, il 13 gennaio sarà proposta una ricca selezione di cortometraggi di animazione realizzati negli ultimi anni in Polonia. Il film scelto questa stagione insieme all’Associazione Musicale Etnea è invece il capolavoro favolistico La belle et la bête di Jean Cocteau, proposto nella versione musicata da Philip Glass, che verrà proiettato il 27 gennaio. Il programma completo è disponibile sul sito: http://www.fuoricircuito.it. U i

CENTRO ZO / L’Italia che non si vede

A partire dall’11 novembre l’officina culturale South Media, in collaborazione con il Centro Zo, presenta “L’Italia che non si vede”, rassegna nazionale itinerante di cinema del reale: film-documentari e fiction, selezionati dai migliori festival cinematografici italiani che, fino a gennaio 2010, verranno proiettati in 30 circoli Ucca (Unione Circoli Cinematografici Arci) sparsi in tutta la penisola. Lo scopo del progetto è offrire una circuitazione ampia a film di qualità e alle nuove produzioni che raccontano il paese reale, i suoi problemi e il suo disagio. Questo il calendario delle proiezioni in programma a Catania, al Centro Zo: “Io, la mia famiglia rom e Woody Allen” (11 novembre); “Billo, il Gran Dakar”(nella foto) (19 novembre), “Il colore delle parole” (26 novembre), “Il passaggio della linea” (17 dicembre), “Signori Professori” (14 gennaio 2010), “Uso improprio” (20 gennaio), Extradoc: speciale cinema del reale (17 febbraio). Info: www.southmedia.it.

ETNAFEST/ Una mostra, una rassegna e un convegno dedicati al cinema dell’amour fou

Giunge al termine Etnafst con gli ultimi due appuntamenti in programma per la sezione Cinema diretta da Sebastiano Gesù. Prosegue fino al 6 dicembre alla Galleria d’arte moderna della Ciminiere È pericoloso sporgersi, la ricca mostra dedicata alla fotografa e cineasta catanese Giovanna Brogna Sonnino. L’esposizione, inaugurata il 6 novembre, presenta foto realizzate dall’artista dall’inizio della sua carriera fino ad oggi. Avrà invece inizio il 12 novembre l’ultima manifestazione in programma, La passione amorosa al cinema, dedicata all’amour fou o all’amour-passion. Ad inaugurare l’evento la mostra di manifesti cinematografici “Oh! dolci baci, o languide carezze”, che prenderà il via

giovedì 12 novembre alle 19 presso la Galleria d’arte moderna delle Ciminiere. L’esposizione presenta manifesti, locandine, fotobuste di coppie famose, interpreti di film importanti dagli Anni 30 a oggi, in atteggiamenti languidi. Tra le coppie ritratte: Michel Morgan e Jean Gabin di “Alba tragica”; Ingrid Bergman e Gregory Peck di “Io ti salverò”; Liz Taylor e Paul Newman in “La gatta sul tetto che scotta” e tanti altri. La mostra sarà visitabile fino al 6 dicembre. Dal 12 al 15 novembre, dalle 18,30 alle 24, le Ciminiere ospiterà la ras-

segna cinematografica “10 storie d’Amour Fou”, durante la quale verranno proiettati: “Adele H.”, “Camille Claudel”, “Un’anima divisa in due”, “Passione d’amore”, “M. Butterfly”, “Immacolata e Concetta”, “La signora della porta accanto”, “Le onde del destino”, “Senso”, “Un chien andalou”, “L’âge d’or”. Infine, venerdì 13 novembre alle 16, nel Coro di Notte dell’ex Monastero dei Benedettini, si terrà il convegno “La passione amorosa tra cinema e psicanalisi”, al quale parteciperanno: Simona Argentieri, la più importante studiosa italiana di cinema e psicanalisi, Fernando Gioviale, Elio Girlanda, Sebastiano Pennisi, Stefania Rimini, Rita Verdirame e Sebastiano Gesù. U i



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INTERVISTA / Dopo tre anni di silenzio, Carmen Consoli ritorna con il suo nuovo album Elettra. Un disco dedicato alle donne che, finalmente libere dallo stereotipo che le vuole “sante o puttane”, diventano emblema di indipendenza e anticonformismo di Mariella Caruso ieci nuovi brani dopo tre anni di silenzio. Carmen Consoli torna con Elettra, un disco sull’amore e sugli amori che esce a pochi mesi dalla morte del padre della “cantantessa”. Un disco che, racconta l’artista siciliana «è stato artefice di un piccolo miracolo: la trasformazione di un evento molto doloroso come la morte di mio padre in creatività e gioia. Questo ha fatto aumentare il mio rispetto per la musica: non la svenderò mai perché ho capito che fare musica vale più di vendere i dischi». Perché ha fatto passare tre anni senza sentire la necessità di pubblicare un disco? «Io scrivo continuamente, la mia è un’urgenza creativa. Non scrivo solo quando devo fare dischi. È solo arrivato il momento giusto per raccogliere i migliori dieci brani degli ultimi tre anni e registrarli. Questo disco è stato scritto in viaggio, in un periodo molto stimolante durante il quale ho portato la mia musica in America e in tutta Europa». Un disco con grande attenzione per i testi piuttosto che per l’arrangiamento che ricalca quello di “Eva contro Eva” e dove sembra esserci un’influenza di Battiato anche nell’uso delle parole. «“Eva contro Eva” ha tracciato una linea che ancora oggi desidero seguire. “Elettra”, nel quale non c’è la ricerca ossessiva degli strumenti etnici, rimane però un disco italiano di respiro nordeuropeo. Battiato per me è un grandissimo esempio di cui subisco piacevolmente l’influenza; magari mi potessi avvicinare alla sua immediatezza nell’uso delle parole». In “Mandaci una cartolina” ci sono riferimenti precisi alla realtà di oggi: Via l’Italia, il calcio, il testosterone, gli inciuci e le buttane in preda all’ormone. A noi ci piace assai la televisione… «Questa è la canzone più recente, è stata scritta durante l’estate dopo la morte di mio padre in appena due ore. Non

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«Le mie “bottane” ironiche e bellissime»

avevo intenzione di scrivere un pezzo su di lui perché non amo l’autocompiacimento nel dolore. Mio papà sdrammatizzava tutto, anche la morte, tanto che ci diceva sempre: “Quando arrivo là, poi vi mando una cartolina”». Come primo singolo è stato scelto “Non molto lontano da

qui” che viene accompagnato da un video ambientato in un bordello stile Belle Epoque ricostruito a Palazzo Biscari. «Un bordello pieno di buttane con la B (la mâitresse è Mariella Lo Giudice, ndc) che regala loro un retrogusto ironico, al contrario della P che è dispregiativa. A proposito di palazzo Biscari ricordo che quando girammo la scena del letto, passò di lì il proprietario, tale Ruggero che sembrava San Pietro con tremila

chiavi. Ci ha viste sul letto e ci ha detto: “Col dovuto rispetto, l’ultima volta che ho visto una donna coricata su questo letto era mia nonna”». Quale immagine della Sicilia vuole trasmettere? «Quella che vivo sulla mia pelle, di una Sicilia generosa che mi ha sempre stupito con paesaggi meravigliosi e con un dialogo inarrestabile tra cielo e mare che influenza gli esseri umani in maniera dinamica. Io sono felice in Sicilia, anche se sono a conoscenza delle piaghe della mia terra. Diventando grande mi sono resa conto che i siciliani riescono a risolvere tutto con creatività, esiste l’arte di arrangiarsi che ha raccontato pure Tornatore. Nel girare il video di “Non molto lontano da qui”, per esempio, Marella Ferrera ha preparato gli abiti per tutti in quattro e quattr’otto, lasciando a bocca aperta il regista fiorentino


INFORMA ancora in attesa della prova costumi. Poi c’è la passione che il siciliano mette in tutto indipendentemente dal guadagno che può trarne». In “Elettra” c’è un pezzo tutto in dialetto, “A finestra”, in cui fai un ritratto graffiante della società siciliana. «Il mio sugnu sempri a finestra rappresenta il mio continuo osservare le persone dalle quale traggo infinite storie. Quando dico ca li cosi stanu pi canciari, parlo della trasformazione della società siciliana dove crescono gli arripudduti, ovvero quelli che per elevarsi parlano con un accento che non è il proprio, rifiutando le proprie radici, anche se ci sono ancora quelli che alliccunu a sarda. E pure i patri Coppola e i Turi Branchia, ovvero preti e mafiosi conniventi. In questo episodio mi rifaccio a Ignazio Buttitta e a Rosa Balistreri che cantava, vestita da prete, negli Anni 70, versi forti come “preti e mafia si stringono la mano”». In quest’album ci sono molte figure femminili: la ragazza violentata, Elettra, la peccatrice. Oggi qualcuno vorrebbe ridurre la donna a un fatto di sola estetica. «C’è la ragazza stuprata dallo zio, che non viene creduta anche perché i panni sporchi si lavano in famiglia, ma che si ribella mettendo il rossetto rosso e indossando abiti sexy sotto il soprabito per il funerale del molestatore. C’è la prostituta Elettra che non è pretty woman: è lei che propone all’uomo di cui si innamora di liberarsi dalla morsa dell’abitudine che è il male di questo secolo, abitudine intesa come ristagno che preclude l’evoluzione. Elettra è anche il simbolo di questo disco che indaga sull’amore paterno, inteso come rimozione dell’invadenza materna e delle radici per lasciare spazio alla conoscenza di un altro tipo di amore. Oggi qualcuno vorrebbe la donna “più bella che intelligente”. A Catania si dice menza parola. Io dico “dignità alle donne”, che non vuol dire

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27 dare loro posti di potere. Significa fare capire loro che possono essere belle senza necessariamente avvilire il loro corpo. Anche un corpo bello quando è denudato è volgare, perché non stiamo parlando di farsi ritrarre da Michelangelo ma dalla televisione. Il nostro è il paese delle signore Magnani, Loren, Carrà, Mina e Vanoni che sono state simbolo di sensualità senza dover ricorrere al “filetto interdentale”. Il mio non è un discorso da bigotta, ma da persona con uno sviluppato senso estetico». La Lacolpa colpaèèanche anchedi di chi chise selo lofa famettere mettere ilil“filetto “filettointerdentainterdenle”? tale”? «Oggi c’è una generazione di mamme che crescono le proprie figlie educandole a ottenere successo sfruttando le proprie grazie. Oggi la priorità è “avere successo”. Ma che significa? Che fine hanno fatto il merito, lo studio? Oggi tutte vogliono prendere la scorciatoia. Il problema è che una volta le bottane restavano bottane, al massimo facevano qualche filmetto di serie B, oggi entrano in politica». Cosa ne pensi dei reality? «Mi piace X-Factor. Morgan mi è simpatico e mi fa molto ridere. È meno chianciulino di Amici, c’è meno compiacimento del dolore. Di Amici mi mette a disagio l’educazione all’aggressività di scena, come se per fare parte di questo mondo bisogna rispondere male a chi ti aggredisce. Certo è che oggi i reality sembrano diventata l’unica via italiana per tirar fuori dei talenti. Non lo trovo democratico, ma è accaduto: oggi cantanti come Battiato, De Andrè, Rino Gaetano non sarebbero mai potuti venire a galla perché nessuno li avrebbe pubblicati, in quanto troppo sui generis». Tornerebbe al Festival di Sanremo? «Non ho preclusioni. Sono fiera del Festival di Sanremo, una manifestazione di grande tradizione. È un contenitore che va riempito, ma mi piacerebbe che fosse riempito di qualcosa che possa restituire dignità alla tradizione culturale-musicale italiana». U i

TEATRO MASSIMO BELLINI / Da Humburg a Renzetti da Faust a La Bohéme, anticipazioni sulle stagioni

Celebri bacchette e grandi capolavori M entre la stagione 2009 si appresta a mettere in scena l’ultimo appuntamento, previsto in dicembre (vedi box in basso), ci sono già le prime indiscrezioni sulla stagione lirica 2010 del Teatro Massimo Bellini di Catania. L’apertura, in gennaio, sarà affidata ad un titolo di grande importanza nel repertorio operistico dell’Ottocento: Faust del francese Charles Gounod. Ma si parla anche di un’opera di Richard Strauss, l’Elektra, capolavoro del primo Novecento. In mezzo, l’opera di Giacomo Puccini più amata in assoluto, La Bohéme, e altri importanti capolavori di grandi della musica operistica: Wolfgang Amadeus Mozart e, soprattutto, il catanese Vincenzo Bellini. Come sempre, dovrebbero esserci nel cartellone anche due balletti di grande impatto. Il Teatro non ha ancora presentato la nuova stagione lirica e dunque si tratta di notizie non confermate ufficialmente ma, comunque, molto attendibili. Il cartellone presenta dunque molti elementi di interesse perché offre al pubblico grandi capolavori, tra i più apprezzati e richiesti, assieme ad opere di enorme importanza ma poco

Sopra la Bohéme sotto Will Humburg

rappresentate per l’elevato livello di difficoltà. Il Bellini in questi giorni presenterà anche la stagione sinfonica 2009-2010 che prevede sedici appuntamenti, in scena dalla fine di novembre fino a giugno del prossimo anno, un mix sapiente di concerti sinfonici e recital. Saranno ovviamente impegnati orchestra e coro stabili del teatro, con solisti di fama e con importanti direttori quali Dietfried Bernett, Marc Soustrot, Donato Renzetti e, ovviamente, lo stesso direttore artistico del teatro Will Humburg, primo artefice di queste nuove stagioni in cantiere, predisposte con il sovrintendente Antonio Fiumefreddo e il consiglio di amministrazione dell’Ente. I programmi proporranno non soltanto i grandi e celebri capolavori del repertorio sinfonico ma anche pezzi poco noti o rari.

Orfeo ed Euridice chiude la stagione lirica

In sostituzione di “Head of State”, l’opera commissionata a Michael Nyman, la Stagione Lirica 2009 del Teatro Massimo Bellini chiuderà i battenti in dicembre con l’opera di Christoph Willibald Gluck, “Orfeo ed Euridice”, che mancava dalle scene catanesi da 23 anni. Direttore d’orchestra Aldo Sisillo, regia di Francesco Esposito. Con Nidia Palacios, Valeria Esposito, Manuela Cucuccio. Il calendario delle recite ha subito delle modifiche. Queste le nuove date delle rappresentazioni: 16 dicembre ore 20,30 (Turno A), 18 dicembre ore 20,30 (Turno B), 22 dicembre, ore 17,30 (Turno C), 20 dicembre, ore 17,30 (Turno D), 17 dicembre, ore 17,30 (Turno R), 19 dicembre, ore 17,30 (Turno S1), 21 dicembre ore 17,30 (Turno S2) Botteghino, infoline 095 7150921, sito internet www.teatromassimobellini.it.


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28 Trouble l’ho creata a Palermo, a Villa Igea, mentre ero in tour. Insomma ogni brano aveva una sua storia e una sua vita personale prima di essere inciso». “If”, il titolo del disco, è una parola minuscola ma dal grande contenuto… «Sì è vero. L’ho scelta perché intorno a questo lavoro c’erano tanti “se”. E se non faccio la scelta giusta? E se non mi muovo nella maniera adatta? E se non sono all’altezza di fare un arrangiamento del genere? Poi con l’aiuto di Peppe Vessicchio è stato tutto più facile. Insomma i se erano una costante. Poi quando ho stampato tutto e ho guardato la copertina, mi è anche venuto in mente Rudyard Kipling e la bellissima poesia dedicata a suo figlio: “If”». “Be Lonely” è stato il singolo di lancio. Era la più “alla Mario Biondi”? «È un brano che appartiene moltissimo alle mie corde, ha la giusta velocità, il giusto traino, un po’ come This is what you are, malgrado strizzi un po’ più l’occhio al sound soul di Philadelphia degli Anni 60 e 70». Di recente ti sei avvicinato alla musica brasiliana… «È vero e la cosa credo si avverta molto in If. La traccia

MARIO BIONDI di Riccardo Marra

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ario Biondi ha scelto la parola “If” per intitolare il suo nuovo disco in uscita questo novembre. If, “se”, una parola che pare rivelare insicurezza e debolezza. In realtà il cantante catanese non sembra affatto incerto di sé e della sua musica. Nell’intervista che ha rilasciato a Universitinforma anzi, se è possibile, appare ancora più determinato: «Stavolta ho voluto esagerare - racconta - ho scritto dieci brani su 15, arrangiato 13 canzoni, ho scritto come compositore, come autore, ho seguito questo disco dall’inizio alla fine». In If, infatti, si trova tutto ciò che ha reso Mario Biondi importante per la mu-

«If, il mio mondo in una parola» sica soul-jazz italiana: la voce pastosa e densa, l’amore per i suoni jazz, la passione per Bart Bacharach e per il soul, il romanticismo sensuale. Tutti ingredienti che hanno fatto decollare un album come Handful of Soul del 2006 e che promettono bene anche con If, la cui prevendita ha già portato a sessantamila le copie prenotate. Mario, come si torna sulla terra dopo il successo strepitoso di Handful of soul? «Con tanto entusiasmo e voglia di lavorare. Sono ritornato con lo spirito di chi, da quell’esperienza, ha messo a frutto ogni attimo e cerca di portare il bagaglio acquisito nel nuovo disco. Ho fatto tre

INTERVISTA / Si chiama If (se), il suo nuovo disco in uscita a novembre. «Ho scelto questo nome perché durante la lavorazione ho avuto tante incertezze. Stavolta però ho voluto esagerare: ho scritto 10 brani su 15 e ne ho arrangiati 13» anni di tournée infinita senza un giorno di pausa, da lì sono riuscito a estrarre brani da scrivere, arrangiamenti e collaborazioni da sviluppare». Fino all’arrivo in studio. Lì da cosa sei partito? «Da me stesso. Mi sono messo lì con la testa bassa e ho lavo-

rato. In realtà, però, sono arrivato in studio con le idee abbastanza chiare e con materiale già pronto. Ad esempio Be Lonely è uno di quei brani che da un po’ avevo sviluppato col pianoforte. I Wanna Make It l’ho scritta in teatro mentre facevo un soundcheck. No Mo’

numero 15, ad esempio, si chiama Bon de Doer che vuol dire “bella da fare male” e parla di un incontro in riva al mare fra due innamorati. Il testo l’ha scritto Nelson Motta conosciutissimo per i suoi libri su Vinicio de Moraes. In quel pezzo hanno suonato Jacques Morelenbaum, Ricardo Silveira e Marcelo Costa. Poi Something that was beautiful è un brano che ha scritto per me Bart Bacharach e che ho arrangiato e registrato a Rio De Janeiro. E si nota! Si sente il tocco dei musicisti brasiliani che sono notoriamente pieni di calore come noi del sud Italia». Cosa rappresenta per te Bart Bacharach?


INFORMA «Bacharach è l’uomo leggibile. È un artista dalle composizioni serie, ma dalla semplicità e leggibilità incredibile. Credo che per un artista sia fondamentale: quando riesci con la musica a trasmettere tutto quello che hai da dire con due parole, per me sei un colosso. E Bacharach è un colosso». Nonostante la tua dimensione di cantante internazionale, ti senti un artista italiano? «Mi sento totalmente un artista italiano. Credo si possano fare grandi cose dall’Italia. Non abbiamo niente da invidiare a nessuno». Parlami dell’esperienza con l’etichetta Tattica di Renato Zero… «Ho conosciuto “u zu Renato” in studio, mentre iniziavo la pre-produzione di questo lavoro. Da subito mi si è dimostrato molto amico oltre che un mentore importantissimo. Da grande artista qual è, mi ha spiegato due-tre cose che proprio non avevo mai capito dell’ambito musicale. Io sono sempre stato una persona un po’ sempliciona, mi sono sempre occupato di fare il cantante e basta. Renato invece mi ha insegnato a rispettarmi di più come artista. Mi ha detto:

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29 “perché non fai le cose che ti piacciono veramente, in cui puoi esprimere ogni tua potenzialità?”. E io francamente ho accettato di buon grado e sono contento di aver fatto questa scelta». Come va col tuo “Handful of coffee”, il live club che hai aperto ad Albinea? «Sta diventando un ritrovo di amici, artisti, cantanti. Lo considero un mio piccolo salottino. Ha un palchetto, un impianto adeguato, tutto dimensionato a un posto di quaranta posti a sedere. Poi l’ho arredato con mobili di modernariato, presi dai pub inglesi degli Anni 50 e 60 e l’ho attrezzato con un piano Rhodes del ’73, una batteria della Gretsch del ’77, un amplificatore Fender per chitarre dei primi anni Settanta. Insomma ho creato il mio habitat perfetto». Verrai a suonare a Catania? «Me lo auguro, penso di mettermi in discussione con una tournée a partire da marzoaprile. Prima voglio vedere come va questo disco, in che maniera si muove, che direzione prende. Sono già contento perché l’album ha avuto una prevendita di sessantamila copie, così, sulla fiducia. U i

L’Ame riparte con l’avanguardia israeliana

Allo Zo The Cookers per Freddie Hubbard

Con il concerto di Eyal Maoz al Palazzo Biscari di Catania, riparte venerdì 18 novembre la nuova stagione dell'Associazione Musicale Etnea (www.ame.ct.it), trentacinquesima dall'inizio delle attività dell'associazione catanese presieduta da Biagio Guerrera e che vede Emanuele Casale alla direzione artistica. Sei gli eventi previsti fino a gennaio; poi la programmazione del 2010 cambia stagione e punta agli spazi aperti di un calendario estivo di eventi, da realizzarsi tra giugno e luglio. Nato ad Haifa, Israele, nel 1969 Eyal Maoz (nella foto) suonerà con i musicisti catanesi Giovanni Arena al contrabbasso e Riccardo Gerbino alle percussioni (i due sono la sezione ritmica dei Dounia), in una versione italo-israliana del progetto Dimyon, un ensemble acustico-elettrico che fonde la voce musicale di Maoz con una serie di generi tra cui quella Medio Orientale, quella classica, il jazz e l’avant-garde. La stagione prosegue il 25 novembre, sempre al Biscari, con l’Ensemble Antonio Il Verso e l’eredità della tradizione araba nella musica sefardita e cristiana. L’1 dicembre, al Biscari, è di scena il Tetraktys Guitar Quartet di Paolo Sorge che eseguirà brani da Claude Debussy a Fred Frith. Il 13 dicembre il palcoscenico sarà quello del Centro Zo che ospiterà lo Zapp String Quartet, ensemble olandese che spazia dalla musica classica e contemporanea all'improvvisazione, dal jazz, al rock sino alla world music. Il 16 dicembre si tornerà al Palazzo Biscari con il pianoforte di Mario Spinnicchia. Ultimo appuntamento il 27 gennaio 2010 al Centro Zo, in collaborazione con Fuori Circuito, con la proiezione de “La belle et la bête” di Jean Cocteau con le musiche di Philip Glass.

La rassegna “Jazz, Dine & Wine” cambia sede. Il felice connubio tra musica e gastronomia che ospita i grandi nomi del jazz internazionale si sposta al Centro Zo. Lunedì 23 novembre si attende un grande evento: il concerto dei The Cookers, un gruppo che ha già spopolato nelle più importanti capitali europee, con “Tribute to Freddie Hubbard”. Sul palco sei musicisti considerati leggenda del jazz mondiale: Eddie Henderson e David Weiss alle trombe, Billy Harper al sax tenore, George Cables al pianoforte, Cecil McBee al basso e Billy Hart alla batteria. Tutti insieme per un omaggio a Freddie Hubbard, uno dei trombettisti più importanti della storia del jazz.


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l loro nome è l’inno dei maori, reso celebre dagli All Blacks che lo intonano prima di ogni partita allo scopo di darsi la carica. A loro piace soprattutto perché «è sufficientemente impronunciabile e questa è la qualità che più ci interessava quando lo abbiamo adottato». In quanti siete? «Siamo in tre: Alberto, Carlo e Stefano. Rispettivamente batterista, bassista e chitarrista cantante». Quanti anni avete? «Non siamo giovanissimi, in media 24 anni». Da quando suonate insieme? «Abbiamo iniziato a suonare insieme alla fine del 2005, e ancora ci va di farlo. Il nostro primo album, e fin’ora unico, è intitolato “Thick as the summer stars”. E’ uscito da pochi mesi, prodotto da Kramer e edito da A Buzz Supreme». E il vostro primo concerto? «Il nostro primo concerto è stato nella primavera del 2006, in un piccolo circolo Arci vicino a casa nostra. Abbiamo “debuttato” la stessa sera in cui ha esordito Samuel Katarro. Successivamente, a dire il vero, abbiamo suonato in posti ben più vuoti di quello».

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Il nostro made in Italy musicale alza la testa!

di Rocco Rossitto

Ka Mate Ka Ora

I giovani Maori della musica Come e da cosa nascono le vostre canzoni? «In realtà non esiste un unico modo: qualcosa nasce in sala prove dall’improvvisazione, altro da idee di Stefano riarrangiate poi tutti insieme. L’unica vera regola è che la musica nasce sempre prima del testo». Vivete solo di musica? «Ovviamente no, la musica non ci da da mangiare, anzi! Abbiamo altre occupazioni, ma la musica riveste un ruolo quasi necessario nelle nostre vite. Se non altro per la nostra “salute mentale”...». Qual è un disco che vi sarebbe piaciuto fare? Stefano:«certamente “Pink moon” di Nick Drake». Carlo: «Il primo dei Velvet “Underground”, giusto per confermare la nostra tendenza vagamente autolesionista... almeno dal punto di vista commerciale»!

Cosa ascoltate in questo periodo? Stefano: «Tim Buckley e Lucio Battisti». Carlo: «Mojave 3, Red House painters, Pixies, Notwist, Joy Division» Preferite ascoltare la musica in I-p pod o attraverso lo stereo? «Vinile?» Cosa non riuscite proprio ad ascolatare? Stefano: «Direi senz’altro la techno, indipendentemente da chi sia a suonarla». Carlo: «Il reggae, perchè ha la capacità di irritarmi oltre ogni livello di guardia». L’ultimo libro che avete letto? Stefano: «”Cavie” di Palaniuk». Carlo: «“Brevi interviste a uomini schifosi” di David Foster Wallace. Un genio assoluto: roba che quando lo leggi credi di comprendere tutto, e allo stesso tempo capisci di non

aver colto che una minima parte di quello che seppelliva nelle sue pagine. Uno che si capisce che non poteva star bene su questa terra». E l’ultima mostra a cui avete assistito? «Siamo assolutamente e irrimediabilmente profani in materia». Quante ore trascorrete davanti al computer? «Non sappiano quantificare. In ogni caso sono comunque più del necessario». Esiste un posto dove vorreste suonare? «Un posto in cui abbiamo suonato e dove suoneremmo sempre, in qualsiasi momento: il Cafè Deluxee di Firenze. E’ gestito da persone talmente entusiaste e appassionate che non sembrano neppure di questo mondo». Quale brano consigliereste, a chi si avvicina per la prima volta alla vostra musica?

«Probabilmente “All around” che rappresenta meglio tutte le nostre qualità e i nostri difetti, che in certi casi sono anche la stessa cosa». Se doveste scegliere una canzone per il mattino, una per la giornata ed una per la sera? Stefano: «In ordine cronologico “Katy song” dei Red House Painters; “Sea song” di Wyatt; “Day is done” di Nick Drake». Carlo: «“Where is my mind” dei Pixies è un bel modo per svegliarsi; “Gone daddy gone” dei Violent Femmes è buona in qualunque momento del giorno; e poi i “Red House Painters” è perfetta per rendere il buio ancora più scuro, ma non è male anche “New year” dei Codeine». Vi siete già tuffati nella rete? «Ci trovate su myspace.com/kamatekaoraband». U i


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SICILY JAZZ & MORE FESTIVAL / Dal 12 novembre al 26 dicembre la rassegna del Brass Group di Catania

La club culture incontra il jazz I

l jazz cerca nuove strade e si incontra con la club culture. Con questa “filosofia” nasce la nuova stagione delle associazioni di musica jazz The Brass Group (www.brassgroup.com), diretta da Renato Lombardo, chiamata Sicily jazz & more festival, sottotitolo Sinergie della Catania musicale. Dal 12 novembre al 26 dicembre sarà una full immersion nel mondo della musica afroamericana attraverso un percorso in quattro sezioni. Jazzo. Lombardo affida lo start up della rassegna, fissato per il 12 novembre al Centro Zo, ad una formazione “all stars” quella del chitarrista americano Mike Stern che suonerà in quintetto al fianco del trombettista Randy Brecker, del bassista Chris Minh Doky e del batterista Gary Husband. Il 2 dicembre suonerà la moglie di Stern, la chitarrista d’origine tedesca Leni, che presenta per la sua prima volta in Sicilia il progetto “Africa”. Il 3 dicembre sarà il Brasile protagonista con la chitarra a sette corde di Yamandou Costa. Il 9 dicembre torna a Catania il sassofonista Steve Grossman con il suo quintetto. Ultimo live della sezione l’omaggio ai 50 anni di “Kind of blue”, il capolavoro di Miles Davis. All Night Groove. Live e dj set all’insegna del jazz per le notti del venerdì allo Zo. Si comincia il 13 novembre con la Funky Night aperta dal live set, tra elettronica e groove, di Roberto Samperi, seguito dal live della deep funk band inglese Baby Charles e dal dj live di Giacomo Cottone e Roberto Samperi, che chiuderanno tutte le serate del venerdì: guest del 13, il tastierista di Hammond Pippo Guarnera. Lounge Night il 20 dicembre con il live set di Samperi, il concerto degli italo-francesi Bebo Best & Superlounge, ospite Lu-

ma. Il 27 novembre è di scena la Soul Night con i live dei Mop Mop e dei Ridillo, il 4 dicembre è la Swing Night con Joe Stilgoe Trio, dal Ronny Scott di Londra, e i Good Fellas, tra le più note band italiane di swing. L’11 dicembre si chiude con la Woodstock Night con i Crabs e il Tributo a Jimi Hendrix della band inglese capitanata da Ian Spy Austin. Ospite del dj live di Cottone e Samperi è Nico Libra. Jazz&Orchestre. Tre i grandi live alle Ciminiere realizzati in collaborazione con l’Istituto Musicale Vincenzo Bellini, da un anno aperto alla cattedra di jazz. Il 17 novembre il pianista Danilo Rea renderà omaggio a Fabrizio De André accompagnato dall’Orchestra da Camera dell’Istituto Bellini. Il 18 novembre il protagonista, con una masterclass pomeridiana e un concerto serale insieme col Jazz Lab Ensemble del Bellini, è il pianista Franco D’Andrea. Chiusura in grande con il ritorno in Sicilia della vocalist francese Anne Ducros che canterà in chiave jazz, accompagnata dall’Orchestra giovanile del Bellini, il repertorio di Franco Battiato. Anne Ducros L’artista siciliano sarà presente alla serata e garantisce un duetto da ricordare. Jazz Y’s Club. All’Hotel Le Dune suoneranno alcuni artisti della sezione Groove che avranno un palcoscenico dedicato per un live nella sua interezza. Sabato 14 novembre si comincia con Pippo Guarnera, si prosegue il 21 con Bebo Best Quartet & Lumia, il 28 con Mop Mop, il 5 dicembre con Joe Stilgoe. Il 12, 19 e 26 dicembre Sicily Music Awards. U i

Abbonamenti per tutti i gusti

Pass generale per tutta la rassegna 90 euro. Dieci concerti, cioè Jazzo + All Night Groove, costano 65 euro; 5 concerti costano 45 euro. L’abbonamento ai tre eventi alle Ciminiere costa 30 euro. Al Y's Jazz Club l'ingresso per i soci e gli abbonati è gratuito, per i non abbonati è 10 euro. Il singolo concerto costa 16,50 euro, gli eventi alle Ciminiere costano 15, la seconda parte della sezione Groove (dj live) 11,50 euro. Prevendite al Ticket’s Box Office (www.ctbox.it). In caso di convenzione con l’Ersu, gli universitari possono avere dall’ente il rimborso della metà degli abbonamenti.

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MUSICA / Carmelo Caruso, giovane voce catanese, è nato con il ritmo nel sangue. Lo scorso 28 ottobre ha presentato a Milano il suo primo album: soul-funk con una componente di r&b ma che attinge anche al jazz

Le Evasioni prevedibili di Karme ✎

di Benedetta Motta

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arme, all’anagrafe Carmelo Caruso, è un giovane catanese conosciuto nel jetset milanese con il nome d’arte nato da un mix tra il suggerimento di un amico e il soprannome dei tempi del liceo. Inizia con gli studi di pianoforte in una famiglia che mostra da sempre confidenza con le tastiere; poi una vivida curiosità autodidatta lo porta in età giovanissima alle prime composizione e al desiderio di fare il cantautore. Seguono numerosi festival e concorsi fino alla produzione del suo primo disco che lo scorso 28 ottobre ha presentato al pubblico milanese: “Evasioni prevedibili”. La sua musica soul/funk presenta una forte componente r&b nelle sonorità delle ritmiche con riferimento ai grooves hip hop; un’armonia che attinge dal linguaggio del jazz però filtrata da una sensibilità italiana. Tanto ritmo che stuzzica i fianchi, belle sonorità afroamericane, riff melodici orecchiabili e cool. Domanda retorica… cosa fai nella vita? «Il musicista! Per “arrotondare” lo stipendio svolgo parallelamente anche l’attività didattica d’insegnante di canto». Che genere di musica ascolti? «Tutta la black music: soul, funk, jazz, r&b, nu-soul, acidjazz, bossa nova, ma anche la buona musica pop internazionale». Nella tua giornata che posto occupa la musica? «Non c’è un momento in cui non la stia insegnando, studiando, suonando, ascoltando, provando, scrivendo...» Come è nata questa passione? «I miei primi ricordi sono di me che strimpello il pianoforte a casa di nonna. Credo che sia nata insieme a me, non saprei immaginarmi diversamente da quello che sono». Sei originario di Catania ma da qualche anno vivi a Milano, perchè questa scelta? «Nel 2007 mi sono trasferito perché è a Milano che si giocano le sorti della discografia ita-

Laura Pausini ad Acireale

Laura Pausini non si stanca mai, importanti infatti le novità per i suoi fan. La cantante romagnola ha deciso di raccogliere le esibizioni più belle nel cd+dvd “LauraLive” che esce il 27 novembre. Non solo, Laura Pausini ha inoltre programmato 12 nuovi concerti in Italia che si aggiungono al world tour iniziato quest’estate e che fanno del “Primavera in Anticipo World Tour 2009” il più lungo della sua carriera. Il 1° dicembre sarà al Palatupparello di Acireale.

liana. Qui ho trovato strutture, persone, servizi, contatti e opportunità, utili a concretizzare il mio progetto artistico». Come ti ha accolto questa città, ti manca la tua terra? «In realtà Milano la vivo come città del business e abito nella bellissima provincia di Varese, dove sto molto bene. Della Sicilia mi manca la famiglia, il cibo, i paesaggi. Comunque sono sempre propenso ad inserirmi in contesti nuovi e ad apprezzarne le bellezze paesaggistiche dei luoghi come i laghi, il verde dei boschi e la vista delle montagne innevate che si vedono dal balcone di casa mia». Sei un solista? «Il mio è un progetto artistico individuale, anche se naturalmente per suonare ho bisogno dei musicisti. Spesso sono cari amici, vicini alla mia idea artistica e che partecipano attivamente al mio progetto». Come nascono i tuoi testi? «Mi avvalgo della collaborazione di amici-autori che traggono spunto dall’atmosfera musicale dei miei provini. Centrali sono le dinamiche dei rapporti

di coppia e le sensazioni fisiche e intellettuali che li mettono in discussione». Fra i tuoi, qual è il brano che preferisci? «“Evasioni Prevedibili” che ha dato il titolo al disco. Trovo che sia la canzone che meglio mi rappresenta nell’equilibrio tra groove ritmico, ricercatezza armonica, sonorità nu-soul». In che senso “Evasione preve dibile”? «Ironicamente allude ai canoni tradizionali della cultura musicale leggera italiana». A chi è indirizzato l’album? «Si rivolge ad un target di ascoltatori compresi tra i 20 e i 30 anni, amanti della black music, in senso lato, e della musica pop internazionale». Dove è possibile ascoltarlo? «Attualmente è fruibile sulle maggiori piattaforme digitali, iTunes tra tutti. E poi esiste una piccola tiratura limitata del disco con un packaging che richiama il vinile. Lo si può richiedere sul sito: basta mandare una e-mail ed arriva dritto a casa». U i

De Gregori live a Catania

Sarà la sua unica tappa siciliana quella del 7 dicembre al Teatro Metropolitan di Catania. Francesco De Gregori torna in “Live tour”. La sorpresa più grande dei concerti di questo nuovo tour è di certo l’apertura: il cantautore romano esce dal backstage da solo, con l’inseparabile cappello calcato in testa, si siede su uno sgabello e, come ai tempi della sua gioventù al Folk Studio, apre la serata in solitaria, snocciolando una manciata di canzoni nella veste più intima e minimale, con la sola chitarra acustica e l’armonica a bocca ad accompagnare la sua voce.


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CATANIA JAZZ / Da novembre a maggio la stagione principale. Al Brancati, nel 2010, una finestra sull’Asia

Stelle dal vivo al Metropolitan maggio a Franl cartelloAl Di Meola cois Truffaut della ne 2009pianista Rita Mar2010 di Cacotulli e chiudere tania Jazz, diil 21 maggio con retto da Pomla stella della chipeo Benincasa, tarra fusion, il richiamerà dal britannico John 16 novembre al Mc Laughlin e i 21 maggio, al suoi 4th DimenTeatro Metrosion. politan, 8 granLa stagione di Catadi nomi del panorania Jazz nel 2010 ma internazionale vedrà altri 8 concerdel jazz. A partire ti, tra febbraio e dal chitarrista italomaggio, che si teramericano Al Di Marcus Miller ranno quasi tutti al Meola, in calendaTeatro Brancati, con rio il 16 novembre, un uno spazio dedicato all’Asia che vero numero uno della chitarra vedrà, tra gli altri, il chitarrista che ha collaborato, tra gli altri vietnamita Nguyên Lê in trio con Chick Corea, Luciano Pavarotti, Paco De Lucia, Paul Simon con la suonatrice di koto, la giapponese Mieko Miyazaki e il solo per citarne alcuni. Astor tablista indiano Prabhu Piazzolla, ha influenzato i suoi Edouard, e poi la pianista coreaultimi lavori, fra cui “World Sinna Soo Cho, il trio della pianista fonia”, il progetto che presentegiapponese Eiko Ishibasji con rà a Catania, con ritmi latini e Gianni Gebbia al sax e Renata atmosfere sudamericane. Il 10 Camarda al basso. Da citare andicembre arriva Marcus Miller, che i Radiodervish, e il duo Peconsiderato uno dei maestri del funk per il suo stile personale di tra Magoni e Feruccio Spinetti ad aprile al Metropolitan. suonare il basso, soprannominaBiglietti. I prezzi vanno dai 20 ai to il “superman del soul”: sul 15 euro, tranne che per Incognipalco risuonerà “Tutu” di Miles Davis, disco che lo vide tra i mu- to e John McLaughlin, i cui biglietti partiranno da 25 euro. sicisti protagonisti. L’abbonamento ai 7 concerti coDopo il fuori programma con sta 75 euro. Per il concerto di Ludovico Einaudi (23 dicembre) Einaudi i biglietti partono da 35 che presenta con la band il nuoeuro ed è previsto uno sconto di vo progetto “Nightbook”, la sta5 euro per tutti gli abbonati. gione riparte a gennaio, il 25, Prevendite sul circuito Ticket’s con l’acid jazz degli inglesi IncoBox Office e su Boxol.it. Catania gnito, per poi proseguire il 10 Jazz è in attesa della convenziofebbraio con il pop jazz degli ne con l’Ersu che rimborserà Swing Out Sister, il 16 aprile agli abbonati universitari metà con il pianista israeliano Yaron dell’importo. U i Herman, il 12 maggio con l’o-

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A Catania la leggenda della musica: George Benson in “Song and stories”

Dopo 15 anni torna il Italia il grande George Benson, ritenuto uno dei migliori artisti della “black music” made in Usa, vincitore di numerosi Grammy Awards. Quattro le tappe italiane del suo tour italiano per presentare l’album “Songs and stories”, uscito alla fine di agosto, tra le quali il Teatro Metropolitan di Catania il 25 novembre. Il nuovo album, prodotto da Marcus Miller, è una raccolta di canzoni scritte da autori come Bill Withers, Smokey Robinson, James Taylor, Lamont Dozier, Steve Lukather e David Paich dei Toto, e Rod Temperton.

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CLUBBING & DJ / Il genere di Luca Mauceri e Carmelo Caramagno, in arte Tezuma//Kint, è in continua evoluzione: soggetti a nuove influenze e alla loro “folle” creatività. Ma, dicono, «la musica è solo una»

Due combattenti alla consolle di Rocco Rossitto ezuma//Kint non è un nome molto sentito in giro, però presto lo sarà: hanno idee chiare, suoni ruvidi e tanta ostinazione. Chi siete? «Luca Mauceri, detto Tezuma e Carmelo Caramagno, detto Kint. Ci piace pensare che ogni guerriero in battaglia debba nascondere la propria identità, noi lo facciamo attraverso i nostri nomi che risalgono a storie diverse e parallele, appartenenti al nostro passato». Come è organizzato il duo? «Ci occupiamo entrambi delle stesse cose. Premiamo, ruotiamo, agitiamo bene o male gli stessi controlli». Da quanto suonate insieme? «Il progetto Tezuma//Kint prende corpo poco più di due anni fa, in seguito ad una condivisione artistica nata nella seconda metà degli anni 90». Cosa suonate? «Dare definizioni concrete alla musica oggi è molto difficile: così il nostro genere è sempre in evoluzione. Lo si potrebbe collocare all’interno di stili come “elettro house”, “nu rave” e “nu

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techno” ma è sempre soggetto a nuove influenze e soprattutto alle nostre folli derive creative». Cd, vinili o laptop? «Pur essendo stati giovani adolescenti negli anni della rivoluzione informatica domestica, le nostre origini profumano di vinile, ma consideriamo irrinunciabili le infinite possibilità offerte dai laptop, strumenti che oltretutto utilizziamo per la nostra produzione in studio, affiancati da insostituibili macchinari storici per la produzione di musica elettronica». Oltre alla musica, di cosa vi occupate? «Facciamo suonare gli altri! Lavoriamo entrambi come fonici da live ma anche da studio. Da qualche tempo ci occupiamo di divulgare la nostra

esperienza, tenendo seminari sui più noti software di produzione musicale». Che musica ascoltate? «In quanto appassionati di musica non abbiamo limiti di ascolto. Riteniamo che sia importante avere una conoscenza globale della musica. Ogni nuova ispirazione è la benvenuta, soprattutto se racchiude sonorità ricercate e di qualità. A volte ci sorprende notare come ascoltando generi apparentemente lontani dal nostro contesto, ci sia molto di che ispirarsi in termini pratici. Questo ci porta a pensare che la musica sia una, e che ci si possa muovere dentro in spazi infiniti ma allo stesso tempo confinanti». C’è una traccia che non manca mai nei vostri set? «Prossimamente le nostre produzioni, al momento solchiamo l’onda del panorama mondiale, proponendo quanto di più fresco possano “gustare” i vostri timpani». Dove vi troviamo sul web? «Su www.myspace.com/tezumakint e sul nostro sito www.tezumakint.com». U i


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INFORMA a cura di Kikko Solaris

www.myspace.com/kikkosolaris - k_solaris@hotmail.com

clubbing del mese / Ludovic Llorca Una delle realtà cruciali per tutta la scena elettronica è senza la minima ombra di dubbio l’etichetta francese F Communications: basterebbe il nome del suo fondatore, Laurent Garnier, a darle un prestigio infinito, ma va ricordato che questa label è anche quella che ha rivelato al mondo artisti come Saint Germain. Negli anni ha saputo costruirsi un catalogo sempre all’insegna della qualità, senza mai cadere di tono, muovendosi su territori che vanno dal downbeat alla techno trance più rigorosa. Il protagonista del mese è il dj e produttore Ludovic Llorca Ludovic Llorca. Ormai c’è poco da dire: riconosciuto caposcuola della F Communications (il suo lp “New Comer” è già una pietra miliare), Llorca ha ridefinito i confini della musica dance più raffinata, riuscendo a disegnare, forse meglio di chiunque altro, i tratti di quel “terribile congegno” da dancefloor che è l’House music. Oggi il giovane talento franco-spagnolo incarna alla perfezione il suono della FCom: un’elettronica raffinatissima intrisa di musica nera, soul e jazz, venata anche di ritmiche latine. Ogni sua apparizione in Italia fa registrare il tutto esaurito, grazie evidentemente al fascino irresistibile di una musica in grado di avere un’anima e un cuore. Sabato 14 novembre, Ludovic Llorca @ STARt Zo Centro Culture Contemporanee

i 10 cd del mese / 01. Kelpe - Cambio Wechsel

06. Alland Byallo - Brick by Brick

(DC Recordings)

(Nightlight Music)

02. The Japanese Popstar-

07. Cobra Killer - Uppers &

We Just Are (Gung-Ho!)

03. Marbert Rocel (Compost)

04. Fuck Pony (BPitch Control)

05. Syntaks - Ylajali (Ghostly Int. / K7)

Downers (Monika Enterprise)

08. Zwicker - Songs Of Lucid Dreamers (Compost)

09. Robot Koch - Death Star Droid(Moon Circle/Robot's Don't Sleep)

10. Mikkel Meyer - Bacon (Statler & Waldorf)

Ubriachi di electrohouse con Reset e Gerruz

Sabato 21 novembre da Zo nuovo appuntamento per Indepen/Dance: il neonato evento dell’electro-clubbing catanese, Golden Teeth e il rodato appuntamento mensile di clubbing da Zo si ritroveranno, per l’occasione sotto lo stesso tetto in un unica, strepitosa line up. Padroni di casa i Sabotage, che daranno il via alle danze. A seguire il collettivo Reset! (ricercato “impasto” di tutte le più disparate influenze della scena elettronica da club) e Gerruz (nella foto), arguto sperimentatore e producer dal groove molto duro, astro nascente della scena undergound electro milanese. Un incontro-scontro senza sconti, con l’unico scopo di mantenere attive le articolazioni dei partecipanti, ubriacandosi di sana electrohouse.

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reading

di Rocco Rossitto

di Tiziana Lo Porto

Tutta la Lomax minuto per minuto

Il Cortile Capuana “si sposta”sul web

http://alanlomaxct.blogspot.com

www.cortilecapuana.it

No, non è il blog dell’etnomusicologo statunitense, ma il blog dei ragazzi della Lomax, posto sempre più interessante nel povero panorama culturale catanese. Qui trovate le info e le news sui concerti e le attività che si svolgono. Strumento utile per sapere quello che combinano, ma un po’ bruttino graficamente.

Finalmente il Cortile Capuana, (un posto carinissimo con ristorante, caffè, negozi, enoteca) ha un suo sito. Belle foto, pagine curate e aggiornate con i menù, grafica asciutta, di facile navigazione e bello da vedere. Prima di passarci fisicamente fate un salto nel web.

Pensieri, idee e parole del Terronista

Ustation.it: cosa volete chiedere alla Gelmini?

www.terronista.com Terronista è il blog di Giuseppe Vitaliti. Per dirla con parole sue il blog spazia “dalla comunicazione in generale, agli articoli sul web e sulle nuove tecnologie, passando per l’advertising e i miei personali consigli musicali”. Grafica simpatica e contenuti intelligenti. Da tenere sempre sott’occhio.

www.ustation.it Ustation.it ha lanciato una campagna per raccogliere le domande dei lettori sulla riforma dell’Università da rigirare al ministro Gelmini. Le domande si possono inviare via mail a redazione@ustation.it, come commenti o sotto forma di videodomande (da caricare sul portale nella categoria “domande alla Gelmini”).

Stagioni diverse

Psychic confusion

È in libreria una nuova edizione di un’importante raccolta di racconti di Stephen King. La raccolta si chiama Stagioni diverse e contiene quattro dei migliori racconti (lunghi, dunque quasi romanzi) del maestro dell’horror americano, tre dei quali hanno ispirato altrettanti film. Divisi per stagioni, i racconti sono: Rita Hayworth e la redenzione di Shawshank (per la primavera, e che ha ispirato “Le ali della libertà”), Un ragazzo sveglio (estate, per il film “L’allievo”), Il corpo (autunno, per “Stand by me”) e Il metodo di respirazione (inverno), a cui si aggiunge una nota conclusiva dell’autore. Consigliatissimo Il corpo, terzo racconto della raccolta e uno dei migliori della letteratura americana contemporanea. Protagonisti della storia un manipolo di ragazzini che all’insaputa dei genitori decidono di passare una notte fuori casa per avventurarsi alla ricerca del cadavere di un loro coetaneo. Viene raccontata così la loro perdita dell’innocenza e l’inevitabile ingresso nel mondo degli adulti.

Loro sono una delle band fondamentali del post-rock americano. Si chiamano Sonic Youth e la loro storia è raccontata in un’eccellente biografia scritta dal critico musicale Stevie Chick (collabora col Guardian, Mojo e Nme, e ha fondato la rivista underground Loose Lips Sink Ships). Nel libro Psychic confusion la storia dei Sonic Youth, (traduzione di Carlo Bordone), che ripercorre la carriera della band dagli esordi (con l’album Sonic Youth del 1982) al più recente successo (The Eternal, 2009). E di questi ventisette anni, sono raccolte le interviste e il racconto delle registrazioni in studio, delle tournée, della metamorfosi che il rock intorno a loro (e anche grazie a loro) ha attraversato e continua ad attraversare, sopravvivendo così alla propria morte e diventando tutta un’altra musica. Nel libro anche tre inserti fotografici raccontano per immagini il divenire della band.

Stephen King Stagioni diverse Sperling & Kupfer pp. 608; euro 11,90

Stevie Chick Psychic confusion Arcana pp. 381, euro 22,50


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INFORMA

listening di Rocco Rossitto

MULATU ASTAKE / New York-Addis-London The Story of Ethio Jazz 1965-1975 Dopo “Inspiration/Information” realizzaro con The Heliocentrics, che qui abbiamo segnalato qualche mese fa, con piacere e con spudorata presa di posizione proponiamo “New York-Addis-London The Story of Ethio Jazz 19651975”. Il titolo spiega già un po’ di che si tratta. Ovvero, Mulatu Astatke con un best di brani che hanno visto la luce in quegli anni e in quei posti. Suona divinamente, sempre in bilico, saltellando di qua e di là, tra il jazz e musica africana. Se proprio avete voglia di stupirvi, fate un salto anche voi.

APPALOOSA / Savana Sempre più tirati gli Appaloosa, ma anche coraggiosi con brani come “Mons Royal Rumble” che non sembra neanche un pezzo loro. Andiamo con ordine però. I nostri sono toscani di Livorno e nel 2002 vincono Arezzo Wave. Nel 2005 incidono un disco “Non posso stare più senza di te”, poi quattro anni di silenzio. O meglio di tanti concerti. Ora rieccoli con “Savana” che è un frullato del loro succo migliore: funk e noise, power ed electro. Volumi alti e ibridi movimentati: un po’ si poga, un po’ si balla.

NEW RHODES / Everybody loves a Scene

Ascoltare “Everybody loves a Scene” dei New Rhodes è come ascoltare un disco che già conosci. Non che sia noioso o banale, anzi. Ti è subito familiare perché contiene quegli ingredienti un po’ pop e un po’ rock che già conosci, ma combinati in modo diverso. Come dei piccoli déjà vu sonori fatti di tante immagini di matrice britannica e americana.

ANNIE HALL / Carousel Nella nota di stampa che accompagna questo disco si legge “Musica da bosco e da riviera”. Non sappiamo, dopo l’ascolto, cosa volesse dire quell’indicazione. Sappiamo invece che le undici tracce del secondo disco degli Annie Hall sono piene zeppe di sostanza. Si appoggiano delicatamente sulle cose, intrise di riferimenti pop e andamenti folk che leniscono l’inverno ormai alle porte. Senza grandi pretese svolgono il loro compito di creatori di canzoni. Bravi.

time in Aut. Ministero dell’Istruzione presa d’atto decreto n° 9692

UNIVERSITY of CAMBRIDGE ESOL Examinations Authorised Centre

SCUOLA DI LINGUE E CULTURA INGLESE CORSI A VARI LIVELLI Centro autorizzato esami Cambridge: certificati internazionali riconosciuti per i crediti formativi, per il lavoro e per l’accesso alle Università straniere: KET, PET, FCE, CAE, CPE, BEC, IELTS, TOEFL Docenti qualificati madrelingua Corsi Individuali - di gruppo - aziendali Corsi brevi intensivi in sede o presso Aziende - Scuole - Banche Corsi per bambini (7-11) esame Cambridge YLE Studenti scuola media inferiore e superiore Corsi di preparazione agli esami d’inglese per studenti universitari Corsi di perfezionamento per giovani laureati e per colloqui di lavoro English for Business: Business English Certificates English for travellers (l’inglese per viaggiare): corsi brevi intensivi a vari livelli

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CATANIA VIA TRIESTE 46 TEL/FAX 095 7222393 - 095 4038117 www.englishstudycentre.it englishstudycentre@tiscali.it AGEVOLAZIONI PER GLI STUDENTI UNIVERSITARI


agenda 09/11 lunedì 12/11giovedì CONVEGNO / I luoghi dell’esilio e la scrittura della nostalgia In occasione del ventennale dalla caduta del muro di Berlino, si svolge a Catania il convegno internazionale “I luoghi dell’esilio e la scrittura della nostalgia. Patrie e migrazioni a vent’anni dalla caduta del muro”. Lunedì 9 novembre alle 11 (Auditorium, Benedettini), sarà presentato il video “Die Wupper” del leggendario allestimento di Hans Bauer al nuovo teatro di Wuppertal. Alle 20:30, prima esecuzione assoluta dell’oratorio “Wasser das zur Mauer wurde” su libretto di Klaus Rohleder e musiche di Joe Schittino. Catania, Auditorium, Monastero dei Benedettini, ore 11

10/11martedì LIBRI L’Italia a pezzi Martedì 10 novembre, alle 17, nell’Auditorium dei Benedettini, si presenta il volume L’Italia a pezzi. Cosa unisce Catania e Reggio Emilia di Antonio Roccuzzo (edito da Laterza). Al dibattito interverranno il giornalista Claudio Fava, Ivan Lo Bello, presidente di Confindustria Sicilia, Roberto Morrione, direttore di “Libera Informazione” e Roberto Natale, presidente della Federazione nazionale della stampa italiana. Catania, Auditorium, Monastero dei Benedettini, ore 17

CONVEGNI La certificazione volontaria strumento strategico nel settore alimentare Giovedì 12 novembre alle 10, nell’Aula magna della facoltà di Agraria (vai Santa Sofia 98), si svolge il convegno dell’Aita, Associazione italiana di tecnologia alimentare sul tema “La certificazione volontaria quale strumento strategico nel settore alimentare: aggiornamenti e case histories”. Catania, Aula magna facoltà di Agraria, ore 9

LIBRI Al mercato della felicità Giovedì 12 novembre alle 16:30, nel Coro di Notte dei Benedettini, l’associazione La Città Felice organizza, insieme con la facoltà di Lingue e Letterature straniere, l’incontro di presentazione dell’ultimo libro di Luisa Muraro (filosofa della Libreria delle donne di Milano e della comunità filosofica Diotima di Verona) “Al mercato della felicità. La forza irrinunciabile del desiderio” (Milano, Mondadori, 2009). Catania, Coro di Notte, Benedettini, ore 16.30

Nunzio Zago. Catania, Auditorium, Monastero dei Benedettini, ore 17

13/11venerdì ✎ CONVEGNI MedCom 2009 Venerdì 13 e sabato 14 novembre, a partire dalle 9 (Auditorium, Benedettini), si svolge il primo simposio intermediterraneo sulle relazioni pubbliche MedCom 2009. Catania, Le Ciminiere, ore 9

22/11 domenica PROIEZIONI The Day after Tomorrow Domenica 22 novembre alle 18:30, al Polo didattico “Gravina” della facoltà di Scienze politiche (via Gravina 12), secondo appuntamento della rassegna “Cine Cultura”. Il film che sarà proiettato è The Day after Tomorrow di Roland Emmerich. A seguire dibattito su “L’Europa e la questione ambientale”. L’appuntamento successivo è per domenica 6 dicembre, con la proiezione di L’onda di Dennis Gansel. Catania, Polo Gravina, Facoltà di Scienze politiche, ore 18.30

27/11 domenica

INCONTRI La passion predominante

CONVEGNI Sopravvivenza per la stampa indipendente

Giovedì 12 novembre alle 17, nell’Auditorium dei Benedettini, si presenta l’ultimo libro di Giulio Ferroni “La passion predominante. Perché la letteratura” (Liguori). All’incontro con l’autore, promosso dalle facoltà di Lettere e di Lingue, intervengono i docenti Antonio Di Grado, Fernando Gioviale, Rosa Maria Monastra e

Venerdì 27 novembre alle 16.30, nei locali del Centro Culturale Midulla, via Zuccarelli 34-40, l’associazione culturale Graffiti organizza una tavola rotonda sul tema “Libertà di sopravvivenza. Finanziamenti e tutela legale per la stampa indipendente”. Catania, Centro culturale Midulla, ore 16.30

11/11 mercoledì ✎ Scienza e arti all’ombra del vulcano CONFERENZE Vulcani, paesaggi e culture

Da mercoledì 11 a sabato 14 novembre, alle Ciminiere di Catania, si tiene a la prima conferenza mondiale sui vulcani dal titolo “Vulcani, paesaggi e culture”. Il programma completo su www.etnacatania2009.com. Catania, La Ciminiere, ore 9

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È visitabile fino al 16 dicembre la mostra “Scienza e arti all’ombra del vulcano. Il monastero di San Nicolò l’Arena. XVIII - XIX secolo”. Accolta nel “tempio del sapere” del monastero di San Nicolò - la maestosa biblioteca settecentesca progettata da Giovan Battista Vaccarini (Biblioteche Riunite Civica e A. Ursino Recupero, via Biblioteca 13) - la mo-

stra si propone di mettere in scena l’interdisciplinareità che diede origine parallelamente ad approfonditi studi nel campo dell’antiquaria, della vulcanologia, della geografia, della botanica, dell’agronomia, della mineralogia e dell’astronomia, che mirano a restituire la fisionomia storica e naturalistica della città “all’ombra del vulcano”. Visitabile da lunedì a sabato (ore 917), a ingresso gratuito.

Vox Rock Festival

Prosegue nell’aula studio di Scienze politiche (via Dusmet 163) il “Vox Rock Festival” organizzato dall’associazione Vox Populi e dal movimento studentesco “I ragazzi del Dusmet”. Il festival, che consente a rock band emergenti di esibirsi davanti a un pubblico di studenti universitari, si svolge ogni lunedì (start ore 22), chi vincerà potrà partecipare al programma tv “my generation” (www.my-generation.it).

Ecco i prossimi appuntamenti di novembre (16, 23 e 30) e di dicembre il 7 e il 14 dicembre, quando è prevista la finale a sei. Tutte le serate sono presentate da Marika Gambuzza e Alice Consoli. I prossimi gruppi in gara sono Creeps, Nutles, Lanscape, Trasfonditori del continuum, Half word, Wat, Guraschi, Sound machine, Onderan (tribute band ufficiale dei Doors), due le band ospiti per ciascuna serata. Ulteriori informazioni su http://voxpopulict.tk.

mailbox Per segnalare appuntamenti ed eventi per l’agenda di “Universitinforma” scrivete a info@universitinforma.it o inviate un fax al numero 095.432304 o telefonate allo 095.447250


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