Universitinforma

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U NIVERSITINFORMA Mensile

di

www.universitinforma.it informazione universitaria

-

marzo

2009 con il patrocinio di

E.R.S.U.

ateneo RICERCA/ Protoni contro i tumori

Catania

time out CRISTINA DONÀ/ «Vivo la mia Quinta Stagione»

ateneo LABORATORI/ A Lettere e Lingue ce n’è per tutti

FUORI CORSO IL FLOP DEL 3+2 A Catania “regolare” meno del 9% dei laureati post riforma ALL’INTERNO / Vinicio Capossela torna “Da solo” / Stabile, Pirrotta Idonea porta in scena Rabito / Fleur II Battiato ultimo capitolo / Learn by movies, al cinema per imparare le lingue / Voci e volti dei poeti del Novente


sommario

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U NIVERSIT

in questo numero... ateneo IL “CASO” / Fuori corso, è boom a Catania

pag 6/8

SIAMO IN...TESI / Il linguaggio del graffitismo

pag 9

LABS / Lettere e Lingue, la carica dei laboratori

pag 10

RICERCA / Spin off di impresa

pag 11

LEARN BY MOVIES / Al cinema si impara la lingua

pag 12

SOLIDARIETÀ / Tutti di corsa per beneficenza

pag 13

“UNIVERSITINFORMA” Mensile di informazione universitaria www.universitinforma.it

Registrazione Tribunale di Catania n. 21/2005 - del 23/05/2005

Anno V - N.3 - marzo 2009

diritto allo studio ERSU / Borse di studio, prima rata in liquidazione

Gerenza

pag 14/15

EDITORE: Katamedia S.r.l. viale Alcide De Gasperi, 54 Catania DIRETTORE RESPONSABILE Patrizia Mazzamuto

lavorare SEGNALAZIONI / Le opportunità del mese

DIRETTORE EDITORIALE Gianluca Reale

pag 17

time out-time in TEATRO STABILE / Pirrotta porta Rabito sul palco

pag 18/19

INCONTRI / La poesia diventa multimediale

pag 20

TOUR / L’Italia secondo Travaglio

pag 21

MARTE A/R / Esplosiva Loredana Longo

pag 22

BLOW UP / Cristina Farano, in the mood for pics!

pag 23

BELLINI / Maria Stuarda, eroina dei Tudor

pag 25

CRISTINA DONÀ / «Vivo la mia Quinta Stagione»

pag 26/27

AME / Fleur II, Battiato ultimo capitolo

pag 28

CONCERTI / Capossela “Da solo”

pag 30

BAND / The Creeps: «Sogniamo l’Arena di Verona» pag 31 ITALICA / Les Fauves, le “belve” del rock italiano

pag 32

CLUB&DJSET/ Msk, musica per i vostri denti

pag 34

APPUNTAMENTI / Arriva il reggae di Warrior King

pag 35

BLOCK NOTES / Siti, libri, dischi

pag 36/37

REDAZIONE CENTRALE viale Alcide De Gasperi, 54 Catania info@universitinforma.it STAMPA: Litocon S.r.l. Zona Industriale - Catania TIRATURA: 15.000 copie DISTRIBUZIONE: Erremme Hanno collaborato a questo numero: Irene Alì, Maria Enza Giannetto, Rocco Rossitto, Michele Spalletta, Tiziana Lo Porto, Riccardo Marra, Rita La Rocca, Giuseppe Valerio, Paola Pasetti, Benedetta Motta, Kikko Solaris, Rosalba Di Perna, Chiara Ventimiglia CONCESSIONARIA PUBBLICITÀ Katamedia Srl, v.le Alcide De Gasperi, 54 Catania info@universitinforma.it tel. 348 3525776 “Universitinforma” Copyright Katamedia Srl Tutti i diritti riservati

Con il patrocinio di: Ersu Ente Regionale Diritto allo Studio di Catania

agenda Gli appuntamenti del mese

REALIZZAZIONE EDITORIALE Blu Media V.le Andrea Doria, 69 - Catania tel. 095 447250 - 095 432304 redazione@blumedia.info

pag 38


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INFORMA

unimix

BENI CULTURALI & TECNOLOGIE / Due laboratori per 15 allievi A partire da aprile, e fino a dicembre 2009, si svolgeranno a Catania due corsi di formazione promossi dall’Istituto per i Beni archeologici e monumentali (Ibam) del Cnr di Catania e dalla società Server di Palermo. I corsi riguardano tematiche altamente innovative nel settore dei beni culturali. Il primo percorso è dedicato alla formazione di “Esperti in sviluppo di mappe interattive e di portali territoriali webgis”, l’altro formerà invece “Esperti in tecnologie applicate ai Beni culturali”. I corsi prevedono complessivamente 800-900 ore di attività (tra didattica e project work) e alla frequenza potranno essere ammessi non più di 15 allievi. L’attività di stage e di project work sarà organizzata direttamente in strutture museali o laboratori, come quelli dell’Istituto per i Beni archeologici del Cnr, altamente specializzati nel settore. Il bando con tutte le indicazioni è pubblicato, anche sul sito web dell’Ibam www.ibam.cnr.it. Per informazioni rivolgersi alla sede etnea dell’Ibam (Palazzo Ingrassia, via Biblioteca, 4 - (tel. 095 311981).

RICERCA / Su www.industria2015.ipi.it, il bando su Tecnologie innovative per i beni culturali

ROTARY CLUB ENNA / Duemila euro alla tesi migliore Il Rotary club di Enna bandisce, per i laureati di qualsiasi università, facoltà, corso di laurea e disciplina, l’ottava edizione del “Premio Rotary Enna” per la migliore tesi di laurea su Enna e/o la sua provincia. Possono concorrere al premio, del valore di 2.000 euro, le tesi degli anni accademici, 2005/06, 2006/07 e 2007/08. Gli interessati devono far recapitare la propria tesi entro il 30 marzo al segretario del club, dott. Bruno Maddalena, via Scifitello, 7/ter 94100- Enna.

MATEMATICA E INFORMATICA / Dottori di ricerca premiati Istituito un premio di dottorato in onore del matematico Angelo Marcello Anile, scomparso nel 2007. Il premio sarà assegnato all’autore di una tesi di dottorato scritta in inglese e presentata in una Università italiana, che crei un ponte tra matematica e applicazioni. Un lavoro che illustri alta matematica o inventi nuovi strumenti per risolvere problemi di economia, ingegneria, scienza, e tecnologia è particolarmente indicato. La scadenza per presentare domanda è fissata al 30 giugno, bando e modulo di partecipazione sono disponibili alla sezione “attività” del sito dell’associazione “Anile” http://asso-ama.dmi.unict.it.

PREPARAZIONE UNIVERSITARIA. CATANIA, PIAZZA VERGA 25 tel 095 539927


unimix LETTERE / Ultimi giorni per “raccontare il monastero” Ultimi giorni per “Raccontare il Monastero”, il concorso letterario promosso dalla facoltà di Lettere e Filosofia in collaborazione con i siti studenteschi Marforio e Astratti Furori e con la casa editrice Villaggio Maori edizioni. Il termine per partecipare al concorso, destinato a racconti in prosa o in versi e a testi teatrali che abbiano come protagonista il Monastero dei Benedettini di Catania, scade infatti il 31 marzo. Il primo classificato vincerà una vacanza studio in una capitale europea a sua scelta. Il racconto vincitore verrà inoltre pubblicato dalla Villaggio Maori Edizioni. Il bando è consultabile sul sito della facoltà di Lettere www.flett.unict.it.

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ARE YOU BORN TO WRITE? / Il concorso per narratori, fotografi e illustratori Giovani capaci di scrivere con le parole, le immagini e il disegno. È di loro che va a caccia il concorso bandito dalla rivista letteraria La Luna di Traverso di Parma, che vuole premiare nuovi talenti della narrazione, della fotografia e dell’illustrazione nell’ambito del progetto “Born to write”. Ma cos’è “Born to write”? È un programma realizzato dagli Archivi Giovani Artisti di Parma e Firenze, e da Monte Università Parma Editore (che pubblica La Luna di Traverso), che offre ai giovani autori l’opportunità di presentare le loro opere ad un vasto pubblico, nonché agli esperti di settore, attraverso diversi strumenti promozionali. Possono partecipare al concorso ragazzi italiani dai 18 ai 35 anni. Il tema dei componimenti in gara devono essere le “fughe”, con tutti i significati che questo termine può assumere. Sono ammesse opere narrative, fotografiche e illustrazioni: il materiale (accompagnato da un breve curriculum) va inviato per e-mail a giovani@comune.parma.it oppure per posta, su cdrom o in originale, ad Archivio Giovani Artisti di Parma e Provincia c/o Palazzo Pigorini, via Repubblica, 29 – 43100 Parma. Il premio per i vincitori è la pubblicazione sulla rivista La Luna di Traverso. Il bando scade il 30 marzo. Per informazioni telefonare allo 0521/384469, oppure scrivere a giovani@comune.parma.it - redazione@lunaditraverso.it.

U NIVERSIT ACCADEMIA DI BELLE ARTI / immaginecontinua 09 È pubblicato nella sezione “Bandi” del sito dell’Accademia di Belle Arti di Catania (www.accademiadicatania.com) il bando di concorso per la partecipazione all’edizione 2009 della rassegna “Immaginecontinua”. Il concorso è rivolto agli studenti iscritti alle Accademie di Belle Arti italiane, ma possono aderire, fuori concorso, anche ex studenti e docenti delle Accademie, autori indipendenti e non, gruppi, videomaker e registi. La partecipazione è gratuita. Sono accettate solo produzioni inedite di videoarte monocanale (visibili su schermo, monitor o videoproiettore), non sono ammesse videoinstallazioni o videosculture. Il tema è libero, così come la tecnica di realizzazione (ripresa e post produzione). I lavori devono pervenire entro e non oltre il 14 marzo.

TESI / Tre premi della Fondazione Lanza per tesi di dottorato di ricerca su etica e medicina, etica e politiche ambientali, etica, filosofia e teologia. Scadenza 31 marzo (www.fondazionelanza.it)

ECONOMIA / Assiom premia tesi sui mercati mobiliari Scade il 30 aprile il concorso per tesi di laurea specialistica (discussa in data successiva al 1° gennaio 2007) su argomenti riguardanti i mercati mobiliari, con particolare riferimento all’innovazione negli strumenti finanziari e nelle modalità di negoziazione. Il concorso è bandito da Assiom (Associazione italiana Operatori Mercati dei Capitali). Per informazioni si può contattare l’associazione allo 02 654761 oppure scrivere a segreteria@assiom.it.

COMO CONTEMPORARY CONTEST / Duemila euro per il miglior giovane artista I soldi non fanno la felicità, però aiutano: anche i giovani artisti. Ecco perché l’assessorato alla Cultura del Comune di Como mette in palio duemila euro per la miglior opera d’arte nell’ambito del Como Contemporary Contest (per gli amici Co.Co.Co.). Il concorso è aperto ai ragazzi di età compresa tra i 18 e i 32 anni (nati, quindi, tra il 1977 e il 1991) di tutta Italia che possono partecipare con qualsiasi opera che rientri nel campo delle arti visive (senza vincoli di genere o tecnica), purché realizzata negli ultimi 18 mesi. Si può spaziare, dunque: dalla pittura alla scultura, dalla fotografia all’installazione e alla video-arte. A giudicare i migliori lavori, nonché a scegliere i 20 finalisti, sarà una giuria di sette esperti. Gli artisti selezionati per le finali esporranno in una mostra collettiva alla Pinacoteca Civica di Como nel periodo di giugno-luglio 2009. Tra di essi, poi, sarà selezionato un vincitore che non solo si porterà a casa i duemila euro, ma realizzerà pure una mostra personale e sarà protagonista di un dvd di presentazione del suo lavoro. La partecipazione al concorso è gratuita e le domande di ammissione devono essere inviate entro il 31 marzo a: Protocollo del Comune Assessorato alla Cultura Comune di Como, Via Vittorio Emanuele 97, 22100 Como (specificare sulla busta concorso Co.Co.Co. Como Contemporary Contest). Per informazioni www.comune.como.it oppure chiamare lo 031-252.057 - 352.

CUS / Mille e una vela Il Cus Catania indice una selezione per l’equipaggio di un’imbarcazione a vela (deriva) che prenderà parte ad un circuito di regate universitarie a livello nazionale e internazionale. La selezione è indirizzata ad atleti universitari di ambo i sessi. Numero posti disponibili 5. L’appuntamento è per mercoledì 11 marzo alle 14,30 al Cus Catania, in viale Andrea Doria 6 (Città Universitaria).



ateneo

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U NIVERSIT

Fuori corso Il flop del 3+2 I NUMERI POST-RIFORMA / Doveva rendere più snello il percorso universitario, ma i dati statistici dicono altro: nel 2007 solo l’8,6% dei laureati di nuovo ordinamento è riuscito a rispettare i tempi. Molti i casi di “abbreviazione di carriera” di Paola Pasetti oveva far decollare l’Università italiana, renderla più snella e flessibile; invece il nuovo ordinamento (ma ormai si dovrebbe parlare di “nuovi ordinamenti”) sembra non aver centrato tutti gli obiettivi ricercati dalla Riforma Zecchino. Primo su tutti quello di ridurre il numero dei fuori corso, portandolo ai livelli degli altri Paesi Ocse: mentre all’estero i giovani concludevano gli studi prima dei 25 anni, da noi, in regime di vecchio ordinamento, ci si avvicinava al traguardo intorno ai 28. Secondo un’analisi del 2001 del Comitato nazionale per la valutazione del Sistema universitario, infatti, nel 2000 solo il 9% dei laureati conseguiva il titolo nei tempi canonici. E oggi? Guardando ai numeri contenuti nel nono Rapporto sullo stato del Sistema universitario italiano, realizzato dal Cnvsu, la situazione non è delle migliori. Considerando i corsi di laurea di primo livello, dal confronto tra gli anni

D

2005, 2006 e 2007 si nota una consistente flessione della proporzione di laureati in corso: dal 34,8% nel 2005, al 30,3% del 2006 fino al 29,9% del 2007. E diminuiscono in tutta Italia anche coloro che sforano di un solo anno: meno 10,2% rispetto al 2005. I NUMERI E LA REALTÀ. Messa così sembrerebbe che la situazione tutto sommato non sia delle peggiori: un laureato su tre arriverebbe al traguardo nei tempi previsti, molto più d quel 9% rilevato nel 2000. Ma che le cose non stiano esattamente così lo avverte qualsiasi studente universitario. «Una triennale in tre anni? Pressoché impossibile», dice Laura, prossima a conseguire una laurea di primo livello alla facoltà di Lettere e Filosofia. «Io ammetto di non essere un genio, ma vedo che anche colleghi veramente in gamba stentano a tenere il passo». E allora andiamoli a vedere da vicino, i numeri. A partire dai dati del Nucleo di Valutazione interna dell’Università di Catania relativi al 2007: su un totale di 7073 laureati nell’Ateneo catanese, 5476 - e cioè il 77,4%

- erano fuori corso. Sembrerebbe, cioè che il restante 22,6% abbia portato a termine il corso di studi nei tempi previsti. Un dato plausibile, visto che la media nazionale è del 29,9%, e incoraggiante se confrontato con quel 9% di laureati regolari registrati nel 2000, quando ancora si era in regime di vecchio ordinamento. E invece no. Infatti, se di Il prof. Giuseppe Cozzo quei 7073 laureati si prendono in considerazione solo quelli “regolari” (intendendo con ciò tutti coloro che si sono laureati nello stesso numero di anni previsti dal corso di studio) si scopre che il tasso degli studenti “puntuali” è appena del 6,12%. Si potrebbe obiettare che la percentuale è falsata dal fatto che la popolazione dell’Ateneo è costituita ancora per circa un decimo da studenti di vecchio ordinamento. Ma, anche scremando i dati, conside-

rando cioè solo i corsi post-riforma, si arriva a un misero 8,6% di laureati regolari. Una débacle che si fa ancor più amara se si dà uno sguardo ai numeri dell’Ateneo catanese degli anni pre-riforma: leggendo il rapporto del Nucleo di Valutazione interna si scopre addirittura che negli anni 2001-2002 “la percentuale dei laureati entro la durata legale dei corsi è aumentata sensibilmente nella quasi totalità delle Facoltà (...). Complessivamente l’Ateneo è passato dal 6,6% del 2001 al 12,1% del 2002”. «Si tratta di dati disomogenei sottolinea il prof. Giuseppe Cozzo, delegato del Rettore alla Didattica - che non permettono di trarre indicazioni valide. Anzitutto perché in molti casi abbiamo a che fare con numeri modesti, statisticamente poco significativi; credo che si debba aspettare ancora qualche anno, perché solo allora avremo la conclusione di questo decennio di riforma. II dato relativo ai fuori corso non è molto signifi-


cativo; se lo confrontiamo con i dati degli anni Novanta vedremo che non c’è molta differenza. Non bisogna dimenticare che con il vecchio ordinamento i tempi di laurea erano parecchio lunghi. In Ingegneria, per esempio, si impiegava da 7 a 9 anni e mezzo per laurearsi. Sarebbe più interessante, perciò, capire non quanti fuori corso ci siano, ma “quanto” si vada fuori corso. A che età si esce dall’Università? Qual era il numero degli studenti laureati a 24, 25, 26 anni prima e dopo la Riforma? L’età media negli anni Novanta oscillava intorno ai 28 anni. E oggi? Sappiamo, per le triennali, che ci s’impiega in media dai 4 ai 5 anni, però questo dato da solo non ci dice niente se non abbiamo un termine di paragone». “L’IDEA” DEL FLOP. Dati omogenei non ce ne sono, questo è vero. Ma se si prendono i numeri dei laureati alle triennali di Ingegneria nel 2007, divisi per anno di nascita, già una prima idea della situazione ce la si può fare. Su un totale di 349 laureati, solo 12 sono riusciti a laurearsi entro i 22 anni, e 33 entro i 23 anni d’età. II “grosso”, per così dire, si trova fra i 24 e i 26 anni, nei quali sono compresi 234 studenti. Il numero va poi via via diminuendo: 41 laureati a 27 anni d’età; 15 a 28 anni, e così via. L’età media, in questo caso, si colloca intorno ai 25 anni, ma si badi bene - per una laurea triennale. Per rientrare nella media del vecchio ordinamento, questi ragazzi dovrebbero riuscire a concludere la specialistica in due anni, due anni e mezzo. Possibile, ma poco probabile. NÉ REGOLARI, NÉ FUORI CORSO. Certo nella selva di numeri in cui bisogna muoversi per venirne a capo può succedere di perdersi. Eppure, tornando ai laureati di tutto l’Ateneo del 2007, non può sfuggire l’ingombrante escursione che sta tra quel 77,4% di fuori corso e il 6,12% di regolari. E gli altri? Facendo due conti, manca all’appello il 16,48% dei laureati totali di quell’anno. Che poi sono la bellezza di 1164 persone, né fuori corso, né regolari. Chi sono? Ufficialmente sono laureati “in corso”, che però hanno ottenuto il titolo nei tempi infe-

ateneo

7

INFORMA

I dati dei laureati in corso falsati dalla moltitudine di lauree “precoci” Ateneo Catania

Tipo di corso

Laureati Laureati % studenti totale fuori corso in corso

Ateneo Catania

Laureati

2007

CDL-CDU (vecchio ord.)

2839

69

2,43%

3417

334

9,77%

723

0

94

30

31,91%

totale

7073

433

6,12%

totale - solo nuovo ord.

4234

364

8,6%

2007

CDL

2817

2720

3,4%

2007

CDU

22

22

0,0%

2007

L

3417

2571

24,8%

2007

Laurea

2007

LMCU

100%

2007

Laurea spec./ magistrale

2007

LS

2007

Laurea ciclo unico

2007

LSCU

6 723

140

80,6%

88

23

73,9%

totale 2007

7073

5476

22,6%

2006

CDL

3731

3540

5,1%

2006

CDU

45

45

0,0%

2006

L

2866

1920

33,0%

2006

LS

470

28

94,0%

2006

LSCU

44

25

43,2%

totale 2006

7156

5558

22,3%

2005

CDL

4319

3900

9,7%

2005

CDU

100

77

23,0%

2005

L

1833

1178

35,7%

2005

LS

129

45

65,1%

2005

LSCU

24

15

37,5%

6405

5215

18,6%

totale 2005

di cui laur. % laureati regolari regolari

Tipo di corso

Nelle tabelle a sinistra, il numero dei laureati fuori corso con relative percentuali negli anni 2005-06-07 e 2001-02. Nella colonna di destra vengono indicate le percentuali dei laureati “in corso”. Si tratta però di un dato che non dà la misura reale della “tempistica” con l’introduzione della riforma, perché falsato dalla moltitudine di studenti che hanno goduto dell’abbreviazione di carriera. Come si vede dalla tabella in alto, riferita al solo anno 2007, se si prendono in considerazione solo i laureati “regolari” (coloro cioè che si sono laureati nei tempi previsti dal corso di laurea) il tasso scende vertiginosamente: la media è del 6,12%, che sale all’8,6% se si considerano solo i laureati di nuovo ordinamento. Meno, come si vede, degli studenti laureati preriforma nel 2002, quando non era presente la moltitudine dei “laureati precoci” per abbreviazione di carriera.

Preriforma 2002

CDL

3986

3504

12,1%

2002

CDU

382

185

51,6%

totale 2002

4368

3689

15,5%

2001

CDL

3502

3270

6,6%

2001

CDU

321

200

37,7%

3823

3470

9,2%

totale 2001

Fonte: Rilevazione sull’istruzione universitaria. MIUR, vari anni

riori a quelli previsti. Si tratta ci spiegano al Nucleo di valutazione interna - di coloro che hanno usufruito delle “abbreviazioni di carriera”: definizione generica che comprende non solo quanti, cambiando corso di studi, si vedono riconosciuti dalla nuova struttura esami già sostenuti nella precedente carriera, ma soprattutto la moltitudine di persone che, in virtù di convenzioni con specifiche categorie professionali, si sono viste riconoscere un certo numero di crediti. Giornalisti, poliziotti, consulenti del lavoro - e chi più ne ha più ne metta - hanno così ottenuto la laurea in tempi record. Possibile, ci si chiede, che questi bastino a colmare quel 16,5% di diffe-

CDL = corso di laurea (vecchio ordinamento); CDU = diploma universitario (vecchio ordinamento); L = laurea triennale; LS = laurea specialistica; LSCU = laurea specialistica a ciclo unico; LMCU = laurea magistrale a ciclo unico

renza nei dati? Non solo è possibile, ma potrebbe spiegare anche qualche arcano. Come quello di Scienze politiche - molte le convenzioni con gli ordini professionali attivate - che nel 2000 e nel 2001 era, insieme a Ingegneria, la facoltà con l’età media di laurea più alta (circa 28,6 anni); e che invece ritroviamo nel 2007 non - come ci si aspetterebbe - in cima alla classifica dei laureati fuori corso, ma addirittura penultima, con un tasso di “appena” il 60%. Eppure su 691 laureati di nuovo ordinamento nel 2007, solo 20 erano regolari, vale a dire il 2,9%. Una bella differenza con il 40% dei “non-fuori-corso” e “non-regolari”. LE FACOLTÀ PIÙ “RAPIDE”. Tenuto conto, quindi, che la percentuale dei laureati fuori corso non dà il polso della reale

situazione, possiamo provare a ribaltare i termini della questione e vedere quali facoltà a Catania registrano il maggior numero di laureati regolari. A parte i corsi triennali della facoltà di Medicina e Chirurgia, che fanno storia a sé con oltre il 55% dei laureati in regola, nel 2007 ad arrivare al titolo triennale nei tempi previsti sono stati gli studenti di Scienze matematiche, fisiche e naturali (11,5%) seguiti da quelli di Ingegneria (8,15%), Farmacia ex aequo con Agraria (7,7%), Economia (6,1%), Scienze politiche (5%). In coda Lettere (3,5%), Lingue (2,5%), Giurisprudenza, Scienze della formazione e Architettura (sotto l’1%). STUDENTI-LUMACA? La difficoltà a stare in quei 3 + 2 anni indicati dalla riforma come promessa di un sistema finalmente


ateneo rapido e capace di mettere gli studenti in condizioni di avere le stesse possibilità occupazionali dei loro coetanei europei, i ragazzi l’avvertono tutta. E non ci stanno a essere definiti “studenti-lumaca”: «È il sistema che ha bisogno d’essere rivisto - dice Maurizio, studente di Lingue e Letterature straniere -. L’intoppo sta nel nuovo metodo di valutazione delle materie. Con la riforma si è scelto di adottare un criterio quantitativo, espresso dai crediti; le materie sono state numericamente moltiplicate e, in teoria, alleggerite. Ma questa trasformazione non sempre è andata così: a Lingue molte materie, specie quelle storicamente più impegnative, come Letteratura italiana o Storia contemporanea, benché sulla carta corrispondano a un numero di crediti ridotto rispetto al passato, di fatto sono rimaste corpose esattamente come prima. In queste condizioni è impossibile seguire la tabella di marcia prevista dal piano di studi». «I tempi si allungano inevitabilmente», confermano pressoché all’unisono Eleonora e Damiana, laureate in Ingegneria informatica e iscritte alla specialistica. Per entrambe lo sforamento è stato di un anno alla triennale e di un altro anno al biennio. Sette anni in tutto per un percorso che avrebbe dovuto concludersi in cinque. «Si perde più tempo - dicono - perché ci sono due tirocini, due tesi... Ma è un prezzo che vale la pena di pagare. La riforma, per un corso di laurea come il nostro, in cui la parte pratica è fondamentale, ha segnato un salto di qualità importante». Non tutti, però, sono disposti ad accettare supinamente questo “ritardo fisiologico”. Veronica, iscritta a Lettere e Filosofia e con una precedente laurea di vecchio ordinamento, si dice definitivamente delusa. «Ho trovato l’Università cambiata in peggio, senza dubbio. Me ne sono resa conto ai primi esami cui ho assistito: la preparazione dei ragazzi è frammentaria, scadente. In questa nuova Università si deve procedere a tappe forzate per non restare indietro; non c’è tempo né voglia per gli approfondimenti, non ci sono stimoli, perché non ci si può permettere di perdere tempo dietro alle “curiosità”». UN ERRORE DI “PROGETTAZIONE”. «L’allungamento dei

tempi c’è stato - ammette il prof. Cozzo - ed è evidente che, da questo punto di vista, la riforma non ha centrato l’obiettivo. Ma questo non vuol dire che la riforma sia sbagliata: l’obiettivo principale della legge era quello di dotare l’Università di un sistema di formazione più flessibile rispetto a quello precedente. In tal senso la riforma è andata a segno, perché oggi ci troviamo di fronte a un’Università capace di proporre un ventaglio di percorsi alternativi. Certo, qualche “aggiustatina” qua e là va data; ed è quello che succederà con i nuovi ordinamenti che partiranno dal 2010-11, come previsto dal D.M. 270/2004 che ha avuto l’intento proprio di intervenire sul D.M. 509/99. L’errore di base - continua il delegato alla Didattica - è che i percorsi sono stati progettati male, e questo è avvenuto perché non era chiaro quale fosse l’obiettivo del primo livello. Nel momento in cui la legge diceva che il titolo triennale doveva essere professionalizzante, si è posto il problema di dover portare nei primi tre anni contenuti che in precedenza erano riservati al quarto e quinto anno. E questo a scapito dei contenuti di base.

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Un problema che la legge ha cercato di correggere, perché il titolo deve essere sì spendibile sul mercato del lavoro, ma senza sacrificare i contenuti metodologici. Insomma, cambia completamente il concetto di professionalità». I “CORRETTIVI”. Sembra quasi un passo indietro, il recupero dell’approccio dei vecchi vituperati percorsi, che però da solo non basta per riuscire a “rosicchiare” qualche anno di carriera universitaria. «L’allungamento dei tempi continua Cozzo - è dovuto a vari fattori. Anzitutto al fatto che con la divisione del percorso in due segmenti si viene a creare qualche “doppione”. Si pensi alla tesi: la legge 509 non prevede che al termine del triennio sia obbligatoria, ma di norma i piani di studi la contemplano, magari assegnandole solo 4-5 crediti. In tal senso potrebbe essere utile eliminare la tesi alla fine del triennio o ricalcolare il numero di crediti effettivi, per non appesantire il percorso dello studente. Infine bisogna ammettere che ci sono stati strumenti previsti dalla riforma, come i master, che non siamo stati capaci di sfruttare pienamente sia per un ritardo organizzativo sia per caren-

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za di domanda. Anche in questa direzione il nostro Ateneo sta per compiere un passo importante, che è quello di inserire i master di primo e secondo livello nell’offerta ordinaria». Anche i “nuovissimi ordinamenti” cercheranno di mettere in atto alcuni correttivi per snellire il percorso universitario. «Uno degli aspetti più importanti - annuncia Cozzo - riguarda le modalità di accesso “effettivo” all’Università. Quando ci si chiede perché gli studenti degli altri Paesi europei riescono a laurearsi in tempi più brevi dei nostri, bisognerebbe anche andare a verificare le condizioni d’ingresso degli studenti italiani, che hanno un livello decisamente inferiore; situazione che è peggiorata nell’immediato post-riforma, con il picco di immatricolazioni che c’è stato, dovuto al fatto che è stato veicolato un messaggio sbagliato, e cioè che con la nuova Università tutto sarebbe stato più facile. Le modifiche che ha introdotto la legge permetteranno di indirizzare meglio gli studenti, che dovranno dimostrare di avere determinati requisiti per poter accedere al corso di laurea prescelto. Avremo tra le mani uno strumento più affinato, insomma. Certo, i risultati dipenderanno dalla serietà con cui le facoltà lo utilizzeranno. Ma anche dai mezzi che avranno a disposizione, perché sappiamo già che questo passaggio richiederà molto lavoro, organizzativo ed economico». U i


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Siamo in...TESI?

ateneo La tesi? Un vero e proprio genere letterario, forse tra i più bizzarri. Noi gli diamo spazio. Segnalateci le vostre a info@universitinforma.it

di Rosalba Di Perna

Graffitismo, nuova frontiera del linguaggio giovanile C’è chi, come Cristina Trovato, affascinata da sempre dal fenomeno del graffitismo, decide di fare una tesi di laurea triennale dal titolo “Linguaggi giovanili esposti: scrivere sui muri del Monastero dei Benedettini”, mescolando così i corridoi pieni di fascino e storia che giornalmente gli studenti consumano con i loro passi, all’impegno intellettuale vero e proprio. Di chi è stata l’idea della tesi, tua o della professoressa Sissi Sardo? «L’idea è stata mia, l’ho proposta alla professoressa Sardo, le è piaciuta e così ho cominciato ad analizzare le scritture esposte, anche se poi ho deciso di delimitare il campo solo alle scritte che ci sono nel Monastero. Ho analizzato l’aspetto sociologico, ma soprattutto quello linguistico, grafematico, morfologico, il punto di vista sintattico». Tu hai mai fatto un murales, o una scritta in generale su un muro pubblico? «No, infatti è stato divertente vedere quante persone lo fanno giornalmente, specie nei bagni e nelle aule studio. Sono questi i luoghi più gettonati e sono moltissimi a scrivere». Il tuo è stato quindi un vero e proprio lavoro sul campo, di sociologia applicata. «Sì, ma io non ho studiato questa materia, l’idea è partita invece dalla grammatica italiana. Ho però affrontato l’argomento anche dal punto di vista storico, analizzando gli slogan del periodo fascista, il Sessantotto, i murales di Orgosolo, che hanno una valenza sociale. Ho accennato anche alle scritte sulle caverne, i geroglifici, ma la tesi è comunque legata al linguaggio giovanile, settoriale».

C’è molto materiale su questo fenomeno? «Non tanto. Quasi nessuno scrive su questo argomento. Qualche ricerca sporadica è stata fatta a Roma». Secondo te le frasi sui muri sono atti che celano ansia di comunicazione giovanile? «Sì, sicuramente, a prescindere dal tema dell’amore. Si scrive sui muri perché ormai tutto è riduttivo, si scrivono solo sms ed e-mail. Se scrivi su una parete invece lo vedranno tutti, ti aiuta ad esprimerti. Sarebbe opportuno chiedere a chi lo fa, perché lo fa, ma io purtroppo non ho avuto modo di cogliere qualcuno nell’atto di scrivere». Ma come hai fatto in pratica? Sei stata per giorni in giro a ricopiare scritte? «Sì, le ho ricopiate per giorni, e mi sono accorta che a distanza di mesi le scritte cambiavano. Io ho iniziato ad aprile e ho finito a novembre e, mese dopo mese, succedeva sempre qualcosa di nuovo».

Consulta degli studenti, Salvo D’Agati è il nuovo presidente Salvo D’Agati, studente al quinto anno di Medicina, è il nuovo presidente della Consulta degli Studenti. D’Agati, attuale consigliere a Medicina, eletto nelle consultazioni dell’ottobre scorso nella lista Libertas-Giovani per l’autonomia, ha ricevuto 20 voti su 27 votanti (5 gli assenti). D’Agati subentra così all’uscente Antonio Rosella.

Ti sei sempre divertita o hai avuto momenti di sconforto in cui hai pensato che una tesi compilativa sarebbe stata la soluzione più semplice? «Non so. Ti confesso che ho avuto momenti di sconforto, come tutti, credo. Linguisticamente parlando, è stata dura raccogliere tutte queste frasi, però lo rifarei». Nella tesi ci sono anche molte foto. Hai allegato anche un dvd? «Sì, ci sono molte foto che ho fatto io, e in seduta di laurea ho fatto una presentazione in power point con slides e immagini, analizzando alcune delle frasi secondo me più significative». Che effetto ha avuto sulla commissione una tesi così atipica? «L’hanno guardata con curiosità. Ridevano pure». Tu cosa pensi del graffitismo, è solo vandalismo o c’è dell’altro dietro? «I graffiti sono illegali. L’atto in sé è incivile dal punto di vista etico. Soprattutto è incivile farlo al Monastero dei Benedettini, un luogo così bello e antico non andrebbe rovinato. Ma forse potrebbero essere creati degli spazi dove poter scrivere liberamente, deporre sogni, sentimenti, segreti. I pensieri che ho ricopiato infatti non sono riducibili solo a frasi sgrammaticate, d’amore o di sesso, a volte ci leggi dietro la violenza, il razzismo, cose che magari ignoravi. Molti giovani scrivono anche di musica e di politica». Potrebbe essere utile secondo te un osservatorio che attenzioni il fenomeno regolarmente? «Perché no? Si potrebbe valutare come si evolve il mondo giovanile e anche la sua presa di coscienza dei fatti del mondo». U i


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A Catania tra Lingue e Lettere un’officina di laboratori LABS / Conta oltre sessanta corsi l’offerta formativa che le due facoltà, per la prima volta insieme, rivolgono ai propri studenti. Tra giornalismo, fotografia, teatro e musica. Per imparare facendo di Michele Spalletta inema, musica, giornalismo e nuovi media. Saranno solo alcuni dei temi trattati nel nuovo ciclo di laboratori didattici promossi dalle facoltà di Lingue e Lettere di Catania. Ai nastri di partenza infatti il Medialab e l’Officina dei media, le offerte extracurriculari delle due facoltà, tra il dire e il fare, che quest’anno propongono una importante novità. Le facoltà “cugine”, infatti, per il nuovo anno hanno deciso di collaborare insieme nella stesura dei laboratori, dando una più ampia possibilità a tutti i propri studenti. Una novità non da poco e un modo di fare anche fronte comune visti i recenti tagli economici alle facoltà, che però non vogliono rinunciare a offrire ai propri studenti una serie di corsi specifici su diverse materie che uniscano il sapere teorico alla pratica. Gli studenti di entrambe le facoltà potranno quindi scegliere di iscriversi a qualsiasi corso afferente i due indirizzi. A disposizione oltre 60 laboratori didattici, tenuti da docenti o da professionisti del settore. Ben 44 saranno i laboratori messi a disposizione dalla facoltà di lettere. L’Officina dei media infatti si articolerà in corsi che tratteranno tematiche culturali e di attualità e sul ruolo di parole, immagini e suoni nelle arti. «Insieme ai laboratorti didattici - spiega Alessandro De Filippo, uno dei curatori dei laboratori di Lettere - per i quali si sono già iscritti oltre 1500 studenti, sono in programma anche dei laboratori d’eccellenza, tenuti da professionisti della comunicazione di livello nazionale». Questi ultimi

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Sopra, uno dei momenti del TrailersLab, il workshop organizzato nell’ambito del TrailersFilmFest, con proiezioni e ospiti cineasti e registi

corsi, come conferma lo stesso De Filippo, saranno dedicati solo agli studenti di Lettere, ai quali è stata richiesta una sovrattassa di 5 euro, e saranno curati da nomi noti della comunicazione come Enrico Ghezzi, Paola Maugeri e Francesco Merlo. Il calendario di questi ultimi corsi è ancora in fase di elaborazione da parte della facoltà, che renderà noti tutti i laboratori e i curatori a breve (il tutto sarà comunicato attraverso il sito della facoltà www.flett.unict.it). Inseriti nel ricco calendario anche i corsi del laboratorio multimediale La.mu.s.a., che spazieranno dagli elementi di grafica vettoriale e fotoritocco alla fotografia e montaggio cinematografico, mentre un laboratorio a parte sarà dedicato al corso di storia e critica del cinema. «Il fine di questi laboratori - continua De Filippo - è di

mettere gli studenti nella condizione di svolgere delle vere e proprie attività operative». Un esempio pratico è proprio uno dei laboratori avanzati de La.mu.s.a. su Pre-produzione e tecnica di ripresa, curato proprio da De Filippo. «Durante il corso, che durerà 14 ore come tutti gli altri laboratori, ci occuperemo di ripresa per il cinema. Gli studenti - continua De Filippo - utilizzeranno telecamere e fotocamere e faranno esercizi di ripresa ed esperimenti. Il tutto per prendere coscienza, facendo, di cosa sia la fotografia video». Tutti i corsi, che inizieranno a fine mese, sono stati studiati per avere uno stretto rapporto allievo-docente, con classi di non più di 50 studenti. Rispetto agli anni passati, i corsi dell’Officina dei media non varranno ai fini dell’acquisizione di crediti formativi. Cosa che, da un lato, potrebbe scoraggiare alcuni studenti, oggi più che mai alle prese con la rincorsa al traguardo dei crediti, ma dall’al-

tro assicura una partecipazione limitata di chi è veramente interessato all’argomento trattato. Oltre questi laboratori didattici previste dalla facoltà anche delle attività speciali, realizzate da associazionin esterne all’Università in collaborazione con Lettere e filosofia. Tra questi, un ciclo di incontri promosso dall’associazione Libera con parenti di vittime della mafia (al quale parteciperà anche il linguista Tullio De Mauro) e i workshop e laboratori collegati al TrailersFilmFest. Sono oltre duemila invece gli iscritti al Medialab, il calendario di laboratori organizzato dalla facoltà di Lingue e letterature straniere, che quest’anno conta 22 corsi attivati, sulla scia del grande successo riscosso nelle passate edizioni. Saranno suddivisi in sei sezioni tematiche, che riguarderanno Comunicazione per immagini e pubblicità, Fare cinema, Gesti e suoni, dedicato al mondo della musica e delle arti performative, Giornalismo, Scritture e letture e Televisione e new media. Come gli anni precedenti, tutti i lavori prodotti all’interno del Medialab troveranno spazio anche su Step1 e Radio Zammù, nati anch’essi da laboratori e ai frequentatori verranno riconosciuti i crediti formativi relativi alle “altre attività”. Tutti i laboratori, che saranno a numero chiuso per consentire un rapporto proficuo tra numero di studenti e docenti, inizieranno tra metà e fine mese e avranno la durata di 21 ore. L’iscrizione ai Medialab, possibile anche online, attraverso il sito www.flingue.unict.it/medialab rimarrà aperta agli studenti fino al 20 marzo. U i


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La ricerca diventa impresa

PROGETTI / Un innovativo studio per il trattamento del tumore all’occhio. Nasce nei laboratori universitari e si proietta nel mondo imprenditoriale partita dieci anni fa dal dipartimento di Fisica e astronomia dell’Università di Catania e si propone come una delle ricerche più innovative nel campo biomedico per la cura del tumore all’occhio attraverso un fascio di protoni. Il frutto della ricerca universitaria adesso si proietta nel mondo dell’imprenditoria e avrà il nome di C3SL s.r.l. «La società che andiamo a costituire - spiega il professore Salvatore Lo Nigro, responsabile del progetto e docente di Fisica nucleare a Catania - nasce da una ricerca iniziata nel 1999, grazie a un progetto ministeriale che ha dato il via alla creazione di centri di trattamento del tumore all’occhio con i protoni. Noi, a Catania, abbiamo avviato il nostro progetto con il dipartimento di Fisica e con i laboratori dell’Istituto nazionale del sud di fisica nucleare e con il Centro siciliano di fisica nucleare e struttura della materia, e nel 2002 abbiamo realizzato il nostro centro di trattamento». Ma la ricerca non vive di gloria. Così dopo sei anni, nel 2008, parte l’idea dello spin off universitario, sulla scia del

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In alto, la sala per i trattamenti di radioterapia per il tumore all’occhio. Sopra, il progetto del gruppo di ricerca di Lo Nigro per l’immobilizzazione del paziente durante il trattamento; a destra, il professore Salvatore Lo Nigro

nuovo ufficio d’Ateneo, l’Industrial liaison office, creato per dare supporto tecnico-amministrativo a idee imprenditoriali in ambito universitario. «Nello stesso periodo - continua Lo Nigro - abbiamo anche preso accordi con società internazionali che si occupano della realizzazione dei macchinari utilizzati per le applicazioni biomediche, alle quali abbiamo offerto la nostra conoscenza e i frutti della nostra ricerca per

creare le apprecchiature adatte alla cura dei tumori». Da qui ai giorni nostri nostri è storia recentissima. Il progetto di Lo Nigro ha partecipato con successo a diverse competizioni per idee imprenditoriali innovative, tra le quali Start Cup Catania, dove ha ottenuto il primo premio, e ha ricevuto il via libera dal Liaison office per la creazione di uno spin off accademico, ossia una società che possa inserirsi nel mondo imprenditoriale portando i frutti della ricerca accademico-universitaria. «La nostra idea ha visto anche la collaborazione di altre aziende - racconta Lo Nigro - il laboratorio di ricerca e sviluppo sui radiation processing Hitec 2000 e la società bolognese di marketing MediFin. Con loro abbiamo fatto la domanda di spin off accademico all’Università per la costituzione della C3SL e con loro proseguiremo la nostra attività in ambito industriale». Un’attività che già oggi vede all’opera una decina di persone, tra medici della cli-

ILO/ Cos’è e come opera

L’Industrial Liaison Office d’Ateneo (www.liaison.unict.it) è la nuova struttura dell’Università di Catania che si propone come trait d’union tra il mondo della ricerca e l’attività imprenditoriale. L’ufficio esamina e valuta le proposte di centri di ricerca, dipartimenti e singoli ricercatori dell’Ateneo che vogliono fare della propria attività un’impresa, offre aiuto tecnico-amministrativo per l’avvio dell’attività e delibera gli spin offs, che possono avere una partecipazione in quota sociale dell’Ateneo (nel caso di spin off universitario). Per i primi tre anni (con possibilità di una singola proroga) l’Ateneo offre un supporto tecnico scientifico a ricercatori e imprese oltre a costituire un network tra istituzioni, università, e centri di ricerca. Ad oggi sono stati deliberati tre spin offs. Due accademici (Spin Tech e C3SL) e uno universitario (Microsensor).

nica oculistica, tecnici dell’Istituto nazionale di fisica nucleare e fisici sanitari del Policlinico di Catania. «Queste persone collaboreranno con noi - aggiunge Lo Nigro -. Sono delle professionalità molto importanti non solo per il proseguimento della nostra ricerca e della nostra attività, ma anche perchè potranno dare l’apporto scientifico e accademico necessario per l’addestramento dei giovani. Tutto questo per dare un contributo non solo alla crescita del territorio, da un punto di vista occupazionale, ma anche un contributo estremamente importante a questa forma di trattamento dei tumori, in un momento cruciale di sviluppo per questo ramo della ricerca». In questi anni infatti stanno nascendo nel mondo quasi una ventina di istituti per la cura di varie forme di tumore attraverso l’applicazione di protoni, e gli innovativi sistemi e apparati per la cura oncologica attraverso la radioterapia dello staff del professore Lo Nigro sono di particolare importanza, con ricadute anche culturali nel campo della biomedicina che aprono nuove prospettive alla cura dei tumori. U i


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LEARN BY MOVIES / Pellicole da Oscar per la nona edizione del cineforum in lingua originale. Da quest’anno tre proiezioni. L’inaugurazione lunedì 16 marzo con il film “Milk” di Gus Van Sant

Al cinema si impara la lingua ono compleanno per “Learn by movies”. Torna la rassegna cinematografica in lingua originale, e “festeggia” il 16 marzo con un film da Oscar: Milk, la pellicola di Gus Van Sant che si è aggiudicata la Statuetta dell’Academy per l’interpretazione maschile di Sean Penn. Quest’anno inoltre il cineforum a ingresso gratuito aumenta il numero degli spettacoli da due a tre: proiezioni alle 18, alle 20.30 e alle 22.30, tutti i lunedì al Cinema Odeon (via Filippo Corridoni 19, tel. 095/326324). Organizzata dal Centro linguistico multimediale d’Ateneo (Clma), in collaborazione con Ersu, Cof, Cus, Casr e con il contributo di tutte le facoltà dell’ateneo e la partnership dei media universitari, la rassegna ha in programma anche per quest’anno una selezione delle migliori pellicole della recente stagione cinematografica, in versione originale con sottotitoli in italiano, tra cui spicca il miglior film agli Oscar “The Millionaire”. In calendario ci sono infatti dieci appuntamenti: cinque film in inglese - Easy Virtue (Un matrimonio all’inglese), Frost/Nixon, Slumdog Millionaire (The Millionaire) e The Wrestler - due in francese - Stella e Il y a longtemps que je t’aime (Ti amerò per sempre) - due in spagnolo - Tony Manero e La Zona - e uno in tedesco Der Baader Meinhof Komplex (La Banda Baader Meinhof). Il primo film, una produzione statunitense dell’anno scorso, ambientato negli Anni 70, è anche una storia dei nostri giorni. Il regista Gus Van Sant ripercorre gli ultimi nove anni della vita di Harvey Milk, militante dei diritti civili degli omosessuali, ucciso nel ‘78. U i

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40xCatania, al via “Azione Manichini”

Nuova iniziativa di 40xCatania, il social network per gli internauti etnei che trasforma in opera le idee nate tra i post della community. Il 22 marzo prende il via infatti “Azione Manichini”. Si parte dal Lungomare (ore 11, piazza Europa) con l’iniziativa che ha come obiettivo quello di “colmare” il vuoto lasciato per strada dai tombini aperti, dalla piattaforma estiva del lungomare, dell’inciviltà. Da Piazza Europa al Monumento dei caduti, passando per San Giovani li Cuti questi “simboli della vergogna”, così chiamati dai membri di 40xCatania, saranno accompagnati dai vecchi manichini che attrarrano l’attenzione della cittadinanza. Un forte e serio messaggio di denuncia che, diverso e lontano da ogni discorso vuoto e politicante, sprona i catanesi a impegnarsi per la rinascita della città. Il coinvolgimento delle idee e delle soluzioni, poi condivise e discusse nella Rete, sará un momento focale della manifestazione. Un gesto concreto e positivo che vuole coinvolgere proprio i cittadini e i suoi obbiettivi fotografici che immortaleranno l’evento. Azione Manichini è la prima tappa di “Un chilometro per la città”, un simbolico percorso tra le vie di Catania che si snoda attraverso fotografie, filmati, pagine web dei punti più critici della città per mostrare e prendere coscienza di quella realtà etnea oggi “invisibile” solo perché ignorata.

LOGOS / «Un premio agli studenti in regola»

L’associazione Logos ha elaborato e rilanciato in questi giorni all’ateneo una proposta a benificio degli studenti universitari, ma che non incide sul bilancio dell’Ateneo, condizionato dai provvedimenti introdotti dalla recente riforma. Logos ha chiesto infatti l’istituzione di un premio da offrire agli studenti in regola con gli esami e che prevede, in base alle diverse fasce di merito, la restituzione di una percentuale delle tasse. «Abbiamo formulato una proposta - spiega il presidente Logos Angelo Alù che prevede un concreto e immediato “premio” per tutti gli studenti che hanno superato gli esami previsti nell’anno accademico in corso». «In questo modo - aggiunge il consigliere di Farmacia Andrea Adamo - l’erogazione del premio sarebbe agganciato al merito». Sulle modalità di erogazione del premio, il responsabile “università” Logos, Giuseppe Spadaro, precisa che «anzichè ricorrere alla richiesta di benifici economici, la cui erogazione è subordinata ad un articolato iter burocratico, la nostra proposta mira a fare in modo che sia la stessa Università ad assegnare il premio in misura proporzionale al merito raggiunto dallo studente attraverso la predisposizione “automatica” di bollettini di pagamento delle tasse che prevedono già la decurtazione della somma dovuta».


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✎ Di corsa per solidarietà stito una sorta di “quartier generale” della manifestazione: i partecipanti troveranno maestri di aerobica a loro disposizione per un riscaldamento preparatorio e potranno conoscere i campioni siciliani testimonial dell’evento, tra i quali la campionessa di atletica leggera Anita Pistone, la medaglia olimpionica di canoa Antonio Scaduto, il Calcio Catania, la campionessa di nuoto sincronizzato Francesca Gangemi, l’Orizzonte Geymonat Catania, e tanti altri ancora. Questi testimonial faranno da “apripista” alla corsa. Alla “Corri Catania” si può partecipare anche cammi-

di Chiara Ventimiglia renderà il via domenica 29 marzo alle 10, in Piazza Umberto (piazza Vittorio Emanuele III), Corri Catania, una corsa non competitiva di 4 chilometri per le vie del centro storico, a scopi benefici. Si tratta di un’occasione da non perdere per vivere in modo diverso la nostra città e per coniugare il piacere dello sport a quello della solidarietà. L’iscrizione alla gara avviene, infatti, versando un contributo minimo di 3 euro per il pettorale di gara e l’intero ricavato sarà devoluto all’Azienda Ospeda-

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CORRI CATANIA / Acquistando il pettorale di gara si partecipa alla raccolta fondi per costruire un’area a verde per i bambini del reparto di Pediatria del Policlinico liero-universitaria Policlinico di Catania per la realizzazione di un’area a verde attrezzata a parco giochi per i bambini del reparto di Pediatria. «In tutti questi anni - spiega il direttore del Dipartimento Assistenziale di Pediatria del Policlinico di Catania Lorenzo Pavone - ci siamo dedicati con impegno al mondo dell’infanzia e quindi guardiamo con entusiasmo alle iniziative esterne che aiutano i bambini e le loro famiglie a stare meglio». Gli fanno eco le parole del preside della facoltà di Medicina e Chirurgia, il prof. Francesco Basile: «La Pediatria è il fiore all’occhiello del Policlinico e non possiamo che sostenere con entusiasmo un evento come la “Corri Catania”. Sarò al via e accanto a me il corpo docente della mia facoltà». Acquistando il pettorale di gara

non solo si riceverà la maglietta ufficiale dell’evento e la possibilità di partecipare all’estrazione dei premi, ma si potrà dare il proprio personale contributo a questo progetto di solidarietà, affinché al bambino malato venga restituita la dimensione del gioco di cui la malattia rischia di derubarlo. La vendita dei pettorali proseguirà fino al giorno precedente alla gara nei punti ufficiali di iscrizione, cioè i punti vendita “Ragazzini Generali” e le palestre-piscine Altair; sarà inoltre possibile acquistare i pettorali il giorno stesso della gara, alla partenza in piazza Umberto. Per conoscere i punti vendita ufficiali e per tutte le informazioni inerenti all’evento, tra cui il percorso della corsa, si può consultare il sito www.corricatania.it. Prima della partenza, in piazza Umberto, sarà alle-

nando, ma per chi non si sente perfettamente pronto fisicamente, sul sito www.corricatania.it è possibile consultare una scheda di allenamento preparatorio, stilata dal professore Filippo Di Mulo (sezione “Allenati con noi”). «Vogliamo che sia una domenica di festa - si augura Carmelo Prestipino, presidente dell’Asd “Ragazzini generali” e del Comitato organizzatore - e perché una festa sia tale, bisogna essere in tanti. Parla chiaro il nostro slogan: Catania corre per Catania. Ci auguriamo quindi che l’intera città accolga il nostro invito a mettersi in moto per la valorizzazione del centro storico e per il miglioramento delle condizioni di vita di molti suoi cittadini. Catania è insieme il soggetto e il destinatario ultimo dell’evento». U i

Circolo di lettura

Mercoledì 18 marzo alle 18.30, alla Cappella Bonajuto, prosegue il Circolo di lettura della facoltà di Lingue. L’edizione 2009 - che rientra inoltre tra le iniziative promosse per il Decennale della facoltà - è incentrata sul tema “Perché rileggere i classici?”. Il terzo appuntamento è con la lettura del libro di Giobbe tratto dalla Bibbia, a cura di don Giuseppe Ruggieri.

Vino e giovani

Giovedì 19 marzo alle 9,30, nell’Aula magna della facoltà di Agraria (via Santa Sofia, 100) si apre il convegno “Vino e giovani”, che è anche un progetto dell’Enoteca italiana di Siena, di cui è testimonial Mario Venuti. La giornata sarà inaugurata con la tavola rotonda su “Cultura del vino: consapevolezza del bere bene per vivere meglio”. Alle 15, nell’Aula 1 del Distef, si potrà partecipare alla degustazione guidata Alla scoperta del vino (su prenotazione). Inoltre, dalle 15.30, nei corridoi del Distef e del Dofata si potrà degustare una selezione di vini tipici siciliani. L’ingresso è libero. Per informazioni e prenotazioni telefonare allo 095.234359 dalle 9 alle 13.


ersu ✎ Borse, prima rata in liquidazione 14

U NIVERSIT Concerti e incontri al Museion

Continua fittissimo il programma dei concerti e degli incontri musicali al Museion di Via Oberdan. Il 12 marzo, alle ore 20.30, concerto del pianoforte solista Ivano Bordonaro, su musiche di Mozart. Si continua il 19 marzo, con la pianista Marianna Costanzo, su musiche di J. S. Bach, L. van Beethoven, F. Chopin, C. Debussy. Giovedì 26 marzo, ore 20.30, il Duo Voce recitante pianoforte composto da Laura Nocchiero - Eva Palomares sarà protagonista con un recital su musiche di Debussy. Sabato 28 marzo alle ore 18, l’Orchestra da Camera dell'Ersu con Emilia Belfiore solista, eseguirà “Le Quattro Stagioni”. Giovedì 9 aprile, alle ore 20.30, recital di chitarra con Davide Sciacca su musiche di Turina.

di Maria Enza Giannetto estione ordinaria e programmazione di nuove iniziative culturali e ricreative per gli studenti. Sono queste, in sintesi, le attività in cui gli uffici dell’ente sono maggiormente impegnate durante il mese di marzo. «Innanzitutto ci scusiamo per il ritardo sulla liquidazione della prima rata della borsa di studio e per i disagi causati - ci tiene a precisare il direttore dell’Ente, Nunzio Rapisarda -. Ci sono stati problemi di natura tecnico-contabile, che purtroppo non ci hanno permesso di ottemperare all’impegno preso con gli studenti, ovvero pagare la prima rata entro dicembre, come ormai facciamo da qualche anno».

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BENEFICI / Risolti i problemi tecnici che hanno rallentato l’iter, in questi giorni l’ente procede con i pagamenti Sul sito www.ersu.unict.it sono costantemente pubblicati gli avvisi per le nuove iniziative culturali e ricreative I problemi (per il dettaglio delle motivazioni che hanno causato questi ritardi si può leggere la nota pubblicata sul sito www.ersu.unict.it/avvisocassa) sono stati, comunque, risolti e in questi giorni gli studenti beneficiari possono riscuotere la prima rata. Per quanto riguarda le altre attività, in questo periodo, l’Ente è in esercizio provvisorio, in attesa dell’approvazione del Bilancio da parte del Consiglio e soprattutto, in attesa di uno

schema di bilancio da parte dell’assessorato regionale. Si tratta di uno schema che l’assessorato passerà a tutti gli enti per “far entrare in sintonia” le tecniche di spesa, le modalità e che faciliterà i controlli e la trasparenza. Sul fronte alloggi, come annunciato, a breve, grazie a una convenzione con l’Università, l’Ersu gestirà le tre nuove residenze dell’Ateneo catanese: l’immobile di via Caronda n. 99-107, con ingresso anche in via Etnea n. 436-444,

quello in vico Carrata n. 28-32 e quello in vico Carrata al civico 24. Oltre a 65 posti letto in più, queste residenze offriranno nuovi spazi per tutti gli studenti di Catania: sale internet, aule studio e un centro multimediale molto attrezzato. Intanto, c’è grande attesa per l’inaugurazione della Grande Menza che, entro due mesi, dovrebbe essere completamente arredata dalla ditta appaltatrice. Con tutta probabilità, quindi, già da maggio la nuova

struttura dovrebbe essere aperta al pubblico. Per quanto riguarda le attività ricreative, sul sito www.ersu.unict.it, viene costantemente aggiornata la sezione dedicata (tra gli ultimi quello della settimana bianca in Piemonte e la visita alla Valle dei Templi di Agrigento). A breve sarà pubblicato l’avviso per partecipare ai nuovi corsi di lingue che l’ente avviarà “in loco” insieme con il Centro Linguistico Multimediale dell’Università. U i

I servizi on-line per gli studenti

www.ersu.unict.it: sito per le comunicazioni istituzionali dell'Ente. Nelle pagine del sito si trovano tutti i servizi, i benefici e le notizie utili agli studenti universitari. E sono presenti informazioni, costantemente aggiornate, sulle diverse forme di interventi, manifestazioni ed eventi, convegni e partecipazione ai Saloni dello studente nazionali ed europei. www.ersuctalloggi.it: il sito si propone come punto di incontro tra domanda e offerta di posti alloggio per gli Studenti. Il Portale offre a tutti gli Studenti dell'Ateneo la possibilità di inserire gratuitamente i propri annunci di "Cerco Alloggio" e di consultare tutte le offerte dei locatari, dettagliate con prezzi, zone geografiche e molto altro ancora. E da quest'anno anche assistenza legale per gli studenti. wap.ersuct.it: l'Ersu di Catania è disponibile anche sul cellulare. Grazie a questo servizio l’Ente offre un altro canale di comunicazione con lo Studente accessibile in qualsiasi momento ed in ogni luogo. Tutte le notizie, gli avvisi, le manifestazioni organizzate dall'Ente a portata di telefonino. Sms & mms list: Iscriviti al servizio sms & mms list dell’Ersu di Catania. Questo servizio gratuito permette di ricevere “in tempo reale” tutte le novità che riguardano l'Ente, gli eventi e le iniziative, oltre che ottenere informazioni di prima mano sulle borse di studio, sulle scadenze e così via.


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FESTIVAL / Il 22 marzo nella Chiesa di San Michele ai Minoriti, il concerto del maestro Gianluca Libertucci e dell’Orchestra sinfonica inaugura la quarta edizione della rassegna. Direttore artistico Antonella Fiorino

Per vocem et instrumenta percorso di tradizione usica, intrattenimento e approfondimento della tradizione siciliana. Torna il Festival organistico Per vocem, instrumenta et organum, organizzato dall’Ersu con la direzione artistica di Antonella Fiorino. Questa quarta edizione propone un programma ancora più variegato. Oltre al grande valore degli interpreti, di fama nazionale e internazionale, infatti la manifestazione quest’anno si arricchisce di nuovi appuntamenti che consentono di valorizzare altri gioielli del patrimonio organario siciliano. «La novità di questa quarta edizione - spiega Antonella Fiorino - è il coinvolgimento di giovani compositori che per l’occasione hanno creato brani che verranno eseguiti in prima assoluta». Il concerto inaugurale sarà il 22 marzo a Catania nella sontuosa Chiesa San Michele Arcangelo ai Minoriti sita nel centro storico catanese. Protagonista del concerto l’organista Gianluca Libertucci che suonerà il prestigioso organo a canne Serassi costruito nel 1857 su progetto di Paolo Vaccara. Quest’organo di 32 piedi, composto da due organi fonocromici, presenta quasi 3000 canne (di varie forme) fuse in percentuali diverse di stagno rame e piombo. Co-protagonista della serata sarà l’Orchestra Sinfonica dell’Ersu diretta da Antonella Fiorino. In programma musiche di Padre Davide da Bergamo, Bellini, Mozart, Beethoven, Liszt e Spampinato. Da Catania il percorso artistico-culturale si sposterà, il 24 maggio, nella cattedrale di Palermo, dove è situato l’imponente organo. Prota-

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gonista il coro “Sancte Joseph” di Bagheria, diretto e preparato dal maestro Mauro Visconti che accompagnerà l’oboe di Salvatore Ferraro. Da Palermo si rientrerà a Catania dove, il 28 giugno, sarà protagonista l’organo meccanico a due tastiere e 13 registri realizzato nel 1988 dalla rinomata ditta organaria Francesco Zanin di Codroipo (Ud) per la Chiesa Santa Rosa di Lima della Congregazione delle Suore Domenicane del Sacro Cuore di Gesù di Catania. Protagonisti, l’organista Salvatore Reitano, il soprano Piera Puglisi e il basso Giovanni Puglisi. Dopo la pausa estiva, il 20 settembre, si ritornerà all’ascolto del concerto d’organo e fisarmonica del duo Beppino Delle Vedove e Sebastiano Zorza nella Chiesa Santa Maria di Gesù. All’interno della Chiesa potremo apprezzare le pregevoli sonorità dell’organo Inzoli e il brillante contrasto timbrico della fisarmonica. L’11 ottobre nella chiesa di San Domenico, si potrà assistere a una particolare esibizione con la combinazione di organo e violoncello, interpretato dal violoncellista Giorgio Gasbarro, che offrirà un saggio magistrale delle sue capacità interpretative e delle potenzialità dello strumento. Da Catania il Festival si sposta, l’8 novembre, a Siracusa nella Basilica di San Martino. Protagonisti della serata, il maestro Gianluca Libertucci e il trombettista Vincenzo Savasta. «Altra grande novità di questa edizione - continua Antonella Fiorino - sarà la visita guidata alla Ditta Arte organaria di A. & A. Bovel-

lacci a Ragusa (prenotazioni negli uffici dell’Ersu, ndr), che darà la possibilità di visionare le fasi lavorative del restauro e della costruzione di nuovi organi. La Ditta Arte Organaria nasce nel 1991 a opera di Antonio Bovelacci, unico allievo del Maestro Michele Polizzi jr., ultimo esponente dell’omonima famiglia di organari siciliani attivi dal 1864». Dopo questa parentesi storico-culturale, il festival si concluderà il 15 novembre nella chiesa di San Michele Arcangelo ai Minoriti a metà novembre, con il maestro Libertucci che metterà in evidenza i timbri, i colori e le ottime combinazioni dei suoni dell’antico organo “Serassi” con cui accompagnerà, in uno scenario suggestivo, il virtuoso sassofoni-

sta Luis Lanzerini al sax e l’Orchestra Sinfonica dell’Ersu. Insomma un’edizione che promette di riprendere il percorso artistico culturale intrapreso con la prima edizione, proponendo brani famosi della tradizione organaria e pezzi inediti arrangiati che si prestano a differenti abbinamenti strumentali dove l’organo viene utilizzato anche in funzione di accompagnamento. «Inoltre - conclude il direttore artistico - l’ascolto del programma sarà supportato, laddove necessario, da un grande schermo che svelerà visivamente quanto avviene sulla cantoria dell’organo: un accorgimento indispensabile per “avvicinare” ancor di più l’evento musicale al pubblico». (meg) Ui


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PADOVA / Trapianti d’organo: intervento psicologico e psichiatrico

Affrontare in un’ottica psicologica e pichiatrica tutte le problematiche della gestione del paziente candidato al trapianto, del paziente trapiantato, dei suoi familiari, e della sua equipe curante. Sono gli obiettivi formativi del corso di perfezionamento “Trapianti d’organo: intervento psicologico e psichiatrico” organizzato dalla a facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Padova. Verranno descritti gli interventi di valutazione per inserimento in lista d’attesa, le valutazioni psicologiche pre e post-trapianto, le complicanze psichiatriche, gli aspetti neuropsicologici. I posti disponibili sono 30 (costo complessivo 573,12 euro), il termine di presentazione della domanda è fissato al 16 marzo. Per candidarsi si può fare richiesta direttamente tramite il sito www.unipd.it/unienter; per informazioni si può contattare il Servizio Formazione Post Lauream (tel. 049 8276374 – e-mail: lauream@unipd.it - web: www.unipd.it/corsi_perfezionamento).

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UNIVERSITÀ DI VERONA / Dentro l’immagine. Nuove metodologie di diagnostica per la conservazione dei dipinti La facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Verona propone il master di 1° livello “Dentro l’immagine. Nuove metodologie e tecniche scientifiche di diagnostica non invasiva per la conservazione dei dipinti antichi e contemporanei”. Il master si pone come obiettivo quello di perfezionare una laurea di primo livello in Scienze dei Beni Culturali, con particolare attenzione alle modalità di analisi diagnostica dei dipinti antichi, fornendo informazioni specialistiche sui supporti, sulle tecniche di esecuzione e sulle più idonee tipologie di intervento ai fini della loro ottimale conservazione. Il master, gratuito, mette a disposizione 15 posti, il termine di presentazione della domanda è fissato al 13 marzo. Info a: Ufficio Master e Corsi di Perfezionamento (tel: 045.8425216-5244 - e-mail: segreteria.master@ateneo.univr.it - web: www.lettere.univr.it.

UNIVERSITÀ DI ROMA “TOR VERGATA”/ Bando e modulo di iscrizione al corso di formazione in MusicArTerapia nella Globalità dei Linguaggi (facoltà di Lettere e Filosofia). Info su www.centrogdl.org

UNIVERSITÀ DI FERRARA / Acustica delle sale: dalla progettazione alla verifica C’è tempo fino al 13 marzo per presentare le candidature per partecipare al corso di perfezionamento in “Acustica delle sale: dalla progettazione alla verifica” proposto dalla facoltà di Ingegneria (Scuola di Acustica) dell’Università di Ferrara. Il corso si prefigge di fornire agli allievi le competenze necessarie alla progettazione e alla caratterizzazione acustica degli spazi destinati al pubblico spettacolo, come sale conferenze, teatri di prosa, auditorium e teatri per opera. Gli studenti dovranno effettuare l’iscrizione utilizzando esclusivamente la procedura on line ac-

UNIVERSITÀ DI CAMERINO / Efficienza energetica e ecosostenibilità

Scade il 13 marzo il termine di presentazione delle domande per partecipare al master di secondo livello in “Ecosostenibilità ed efficienza energtica” organizzato dalla facoltà di Architettura dell’Università di Camerino. Il corso intende far acquisire ad ogni partecipante gli strumenti e le tecnologie innovative per una progettazione sostenibile dell’ambiente urbano superando le dicotomie tradizionali generate dall’insegnamento della progettazione per “discipline” in modo da gestire il progetto in modo integrato, condiviso con gli altri attori del processo edilizio e unitario nei suoi esiti figurativi, tecnici e costruttivi. Il corso è rivolto a laureati in Architettura, Ingegneria, Scienze, informatica o altre lauree a carattere scientifico. I posti disponibili sono 30 (costo complessivo 8000 euro). Informazioni sulle iscrizioni e su eventuali borse di studio a Bic Omega Srl (tel. 0861 80561 - web: www.bicomega.it - e-mail: bicomega@bicomega.it - blog: www.my-tutor.it).

cedendo alla pagina http://studiare.unife.it, seguendo le modalità di iscrizione ai corsi consultabili alla pagina http://web.unife.it/ateneo/didattic/master_iscrizione_corsi_online.htm. Per informazioni di carattere didattico gli interessati possono rivolgersi alla Segreteria della Scuola di acustica (c/o Dipartimento di Ingegneria, tel. 0532-974905 - e-mail scuola_acustica@unife.it). Per informazioni di carattere amministrativo rivolgersi invece all’Ufficio post-laurea (e-mail: altaformazione@unife.it - web: www.unife.it/formazione-postlaurea).

UNIVERSITÀ DI MILANO / Incidenza del diritto internazionale ed europeo sull’ordinamento italiano La facoltà di Girisprudenza dell’Università di Milano organizza la seconda edizione del corso di perfezionamento in Diritto e procedura penale per fornire agli avvocati lezioni frontali con esame collegiale di normativa, dottrina e giurisprudenza più recente, affrontando i principali nodi interpretativi ancora insoluti e approfondendo le più significative novità normative nel settore del diritto penale sostanziale e processuale. Il numero massimo di posti disponibili è 90. Il corso si rivolge ai laureati in Giurisprudenza, iscritti all’Albo degli Avvocati. I candidati possono rivolgersi alla segreteria organizzativa del corso (domande entro il 16 marzo): Presidenza della facoltà di Giurisprudenza (Segreteria didattica), tel. 02/50312694 oppure 02/50312087 oppure 02/50312473 - e-mail: infomaster.giurisprudenza@unimi.it web: www.unimi.it.


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le opportunità del mese dove

cosa

requisiti

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ASSISTENTI VENDITA Brico Center, la più grande catena di Bricolage in Italia, presente con 86 punti vendita, apre a Ragusa ed è alla ricerca di assistenti alla vendita.

Le figure richieste sono numerose, le caratteristiche principali sono dinamicità, capacità a lavorare in gruppo, buona predisposizione verso il cliente, precedente esperienza lavorativa, diploma di scuola superiore.

Per partecipare alle selezioni si può inviare la propria candidatura tramite la sezione “lavora con noi” del sito Internet www.bricocenter.it.

OPERATORI TURISTICI Ies Consulting, società spagnola di reclutamento, propone stage nel settore turistico alberghiero nelle isole greche. Info su: www.regione.sicilia.it/lavoro/uffici/eures.

I candidati possono essere studenti di master o università, in corso o laureati/diplomati da non più di 18 mesi. Richiesto ottimo livello di inglese, età 18-27 anni, motivazione a lavorare nel settore del turismo.

Le domande dovranno pervenire a: massimo.floridia@regione.sicilia.it. Specificare nell’oggetto dell’email: Stage settore turistico alberghiero in Grecia-Estate 2009.

OPERATORI CALL CENTER Gi Group SpA, Agenzia per il Lavoro assume per azienda cliente operante nel settore telecomunicazioni operatori call center per commessa in bound.

Si richiede diploma e/o laurea; ottima dialettica e capacità espositive; predisposizione ai rapporti interpersonali; doti organizzative e di gestione dello stress. Gradita pregressa esperienza.

Per candidarsi rivolgersi in via Cagliari, 101 (95127, Catania) - Tel. 0957225148 - e-mail: catania.cagliari@gigroup.it. Info sul sito www.gigroup.it.

ANIMATORI IN RIVIERA L’agenzia di animazione e spettacolo “Stile libero” cerca per la prossima stagione estiva 50 animatori turistici (con o senza esperienza).

I requisti sono l’età tra i 18 e i 26 anni, la conoscenza di una lingua straniera (si preferisce il tedesco), la predisposizione al contatto interpersonale e la disponibilità a un periodo di formazione in azienda.

Per candidarsi basta inviare curriculum e foto a mail.stileliberoanima@libero.it all’attenzione di Leda Zeffoli. Per informazioni chiamare lo 0541-641959 (www.stileliberobypegaso.com).

RICERCATORI ALLA P&G Procter&Gamble cerca personale da inserire negli stabilimenti di Pomezia e Chieti, oltre che candidati da reclutare per gli stabilimenti di Belgio e Germania.

Le figure richieste sono ingegneri chimici, laureati in Farmacia, Chimica e tecnici chimico-farmaceutici.

Informazioni più dettagliate sulle opportunità sono disponibili sul sito dell’azienda www.pg.com, alla sezione “careers”.

PROGETTO “GIORGIO BONELLI” / 20 stagisti nella comunicazione sociale La comunicazione sociale e l’editoria del Terzo settore rappresentano realtà di interesse crescente, nuove frontiere nelle quali tanti giovani si stanno sperimentando. Pensando a queste nuove sfide il Forum Permanente del Terzo Settore, parte sociale cui aderiscono le principali realtà del mondo del volontariato, dell’associazionismo, della cooperazione sociale, della solidarietà internazionale, dà il via alla quarta edizione del “Progetto Bonelli” dedicato alla formazione dei giovani che vogliono intraprendere la professione di “comunicatori sociali”. La IV edizione del Progetto prevede tre profili: 2 stage di “aggiornamento sociale” per giornalisti pubblicisti o professionisti; 8 stage formativi per giovani neo laureati; 10 stage per studenti iscritti a corsi di laurea magistrale. Per partecipare occorre compilare il modulo pubblicato sul sito www.forumterzosettore.it/progettobonelli entro il 13 marzo Per informazioni: Segreteria organizzativa “Progetto Bonelli” (tel 06.68136844 - e-mail: progettobonelli@forumterzosettore.it.

BENESSERE / LaClinique ricerca consulenti

Il benessere è la nuova frontiera del turismo e del mondo del lavoro: le professioni ad esso collegate sono in grande crescita. Il gruppo LaClinique, il primo gruppo italiano di cosmetic surgery, attivo nella promozione commerciale, organizzazione e amministrazione delle prestazioni liberoprofessionali di medicina e chirurgia estetica, sta cercando diverse figure professionali da inserire nel proprio staff: chirurghi neospecialisti, aiuti per chirurgia estetica, consulenti di vendita, infermieri professionali, segreteria attività commerciale. Per consultare le offerte occorre registrarsi sul sito www.infojobs.it e cercare LaClinique. Le selezioni sono in corso, informazioni anche su: www.laclinique.it.

CAMPUS DAY RECRUITING / Al Cus selezioni per Hilti International

Giovedì 12 marzo alla Sala Convegni del Cus (ore 9:30) si svolge un “Campus Day Recruiting”, organizzato dall’Ufficio Placement del Cof (Centro orientamento e formazione dell’Università) per il Gruppo Hilti International AG. Nel corso della giornata la Hilti selezionerà giovani di talento, laureati in discipline tecnico-scientifiche ed economiche, da inserire nel proprio organico, con la possibilità di diventare manager di vendita. Il Gruppo Hilti è leader mondiale specializzato nello sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti, soluzioni e sistemi per i professionisti dell’edilizia. Sono richieste conoscenza fluente della lingua inglese, flessibilità e disponibilità alla mobilità nazionale/internazionale. Per partecipare occorre confermare la presenza e inviando il curriculum all’indirizzo e-mail: jobplacement@unict.it.


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Dal libro al palco, la storia di un’esistenza desprezata di Maria Enza Giannetto

fu Salvatore e di Burriere Salvatrice, chilassa (classe ndr) 31 marzo 1899, e per sventura domiciliato nella via Tommaso Chiavola. La sua vita fu molta maletratata e molto travagliata e molto desprezata. Il padre morì a 40 anne e mia madre restò vedova a 38 anne, e restò vedova con 7 figlie, 4 maschele e 3 femmine, e senza penzare più alla bella vita che avesse fatto una donna con il marito, solo penzava che aveva li 7 figlie da campare e per dacere ammanciare». Imprevedibile, umanissimo e strepitosamente vitale, “Terra matta” ci racconta le peripezie, le furbizie e gli esasperati sotterfugi di chi ha dovuto lottare tutta la vita per affrancarsi dalla miseria, per salvarsi la pelle, ragazzino, nel mattatoio della Prima e poi della Seconda guerra mondiale; per garantirsi un futuro inse-

n tributo all’identità della Sicilia immersa nelle conflagrazioni del Secolo Breve: questa la motivazione dello Stabile di Catania a portare sulle scene Terra matta, l’autobiografia di Vincenzo Rabito, Premio Pieve-Banca Toscana 2000, poi pubblicata da Einaudi nel 2007. Lo spettacolo sarà in scena dal 14 marzo al 5 aprile a Scenario Pubblico, nell’ambito di Te.St, la rassegna che lo Stabile dedica al teatro contemporaneo. La riduzione scenica è affidata al “cuntista” Vincenzo Pirrotta, alla sua incontenibile energia vitale e interpretative. Le musiche sono di Luca Mauceri, scene e costumi di Giuseppina Maurizi, movimenti coreografici di Alessandra Luberti, luci di Franco Buzzan-

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TE.ST. / Il cuntista Vincenzo Pirrotta trasforma in piéce teatrale la monumentale biografia di Vincenzo Rabito. Una produzione dello Stabile etneo, a Scenario Pubblico dal 14 marzo ca. In scena, insieme con il protagonista, Amalia Contarini, Marcello Montalto, Alessandro Romano, Salvatore Lupo, Giovanni Parrinello e Mario Spolidoro. Si legge nel libro: «Se all’uomo in questa vita non ci incontro aventure, non ave niente darracontare». E Vincenzo Rabito, da raccontare, aveva una vita intera. Per questo, il cantoniere siciliano si è chiuso a chiave nella sua stanza e ogni giorno, dal 1968 al 1975, senza dare spiegazioni a nessuno, ingaggiando una lotta contro il proprio semi-analfabetismo, ha digitato su una vecchia Olivetti la sua autobiografia. Ha scritto, una dopo l’altra, 1027 pagine a interlinea zero, senza lasciare un centimetro di margine superiore né inferiore né laterale, nel tentativo di raccontare tutta la sua “maletratata e molto travagliata e molto desprezata” vita. Ne è venuta fuori un’opera monumentale,

forse la più straordinaria tra le scritture popolari mai apparse in Italia, sia per la forza espressiva di questa lingua mescidata di italiano e siciliano, sia per il talento narrativo con cui Rabito è riuscito a restituire da una prospettiva assolutamente inedita più di mezzo secolo di storia d’Italia. Alla sua morte, avvenuta nel 1981, il figlio Giovanni trovò il manoscritto in un cassetto. Nel luglio 1999 ne spedisce

una sua riduzione per la partecipazione al Premio Pieve – Banca Toscana, il concorso per diari e memorie organizzato annualmente dall’Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano. I lettori della Commissione locale, sempre alla ricerca di scritture originali non ritoccate, chiedono il testo integrale, preferendolo alla versione ridotta dal figlio. A ottobre del 1999 Giovanni, d’accordo con i fratelli Gaetano e Salvatore, consegna personalmente all’Archivio di Pieve i sette quaderni rilegati. La giuria nazionale premia l’autobiografia del cantoniere ragusano con il massimo riconoscimento. Dal marzo 2007, l’autobiografia è stata pubblicata da Einaudi con il titolo “Terra matta”, curata da Luca Ricci e da Evelina Santangelo. «Questa è la bella vita che ho fatto il sotto scritto Rabito Vincenzo, nato in via Corsica a Chiaramonte Qulfe, d’allora provincia di Siraqusa, figlio di

guendo (con “quella testa di antare affare solde all'Africa”) il sogno fascista del grande impero coloniale in “uno miserabile deserto”; per arrabattarsi, in mezzo a “brecante e carabiniere”, tra l’ipocrisia, la confusione e la fame del secondo dopoguerra; per tentare, a suo modo (“impriaco di nobilità”), la scalata sociale con un matrimonio combinato e godere, infine, del benessere degli anni Sessanta, la “bella ebica” capitata ai suoi figli... ritrovandosi poi sempre, o quasi sempre, «come la tartaruca, che stava arrevanto al traquardo e all’ultimo scalone cascavo». «Sessant’anni di storia italiana - dice Pirrotta - raccontati dal basso in un italiano inventato, da un ragazzo del 1899». Non resta che gustare la trasposizione teatrale di questo caso letterario e vedere quanto la passione per la tradizione cuntista impreziosirà questo capolavoro. U i


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CARTELLONE / “La strada”, “Filumena Marturano”, “U sapiti com’è!”, “Colomba”, gli spettacoli che lo Stabile propone nelle prossime settimane mettono in scena drammi quotidiani di uomini e piccoli eroi ommedie e drammi sociali. Nelle prossime settimane, il Teatro Stabile porta in scena la “vita comune”, storie di uomini e donne che lottano per la sopravvivenza, piccoli eroi che combattono quotidianamente le loro battaglie per la sopravvivenza. Da “Terra Matta” a “Filumena Marturano”, da “La strada” a “’U sapiti com’è”, fino a Colomba”: storie straordinarie di ordinario eroismo. E non manca la leggenda e la comicità, con le recite aggiuntive di “Pipino il breve” (foto 4), che dopo il successo di dicembre torna, dal 27 marzo al 9 aprile al teatro Ambasciatori. Fino al 15 marzo, il teatro Ambasciatori ospita La strada (foto 2), dramma con musiche di Tullio Pinelli e Bernardino Zapponi tratto dal film di Federico Fellini. La regia è di Massimo Venturiello, le scene di Alessandro Chiti, i costumi Sabrina Chiocchio, le musiche originali di Germano Mazzocchetti, i testi delle canzoni di Nicola Fano e Massimo Venturiello, coreografie di Fabrizio Angelini, light designer Iuraj Saleri. In scena lo stesso Venturiello, la cantante Tosca e Camillo Grassi, affiancati da Franco Silvestri, Barbara Corradini, Gabriella Zanchi, Dario Ciotoli, Chiara Di Bari. Una produzione La Contemporanea - Compagnia Mario Chiocchio in collaborazione con Asti Teatro 30 e Fondazione Fellini. Lo spettacolo è centrato sull’impossibilità di un rapporto tra Zampanò e Gelsomina, sulla loro difficoltà insormontabile di ascoltarsi, e sul mondo in cui essi si muovono (la “strada”, appunto). Fino al 5 aprile continuano, al Teatro Musco, le repliche di ’U sapiti com’è (foto 1), intensa commedia “naturalistica” scritta da Francesca Sabàto Agnetta e prodotta dallo Stabile. Sul palco agisce un cast di qualità che vede il protagonista, Gilberto Idonea, affiancato da Vitalba Andrea, Filippo Brazzaventre, Valeria Contadino, Domenico Gennaro, Turi Giordano, Nellina Laganà, Plinio Milazzo, Rosario Minardi, Emanuela Muni, Liliana Randi, Ileana Rigano, Aldo Toscano, Luana Toscano. La regia è di Giovanni Anfuso, Luigi Perego per le scene, Dora Argento per i costumi, Nello Toscano per le musiche originali, Franco Buzzanca per le luci.

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Tra commedie sociali e storie comuni

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5 Nello spettacolo, prodotto dallo Stabile, c’è tutta la storia di Italia di un cinquantennio: l’emigrazione, la grande guerra, il fascismo, la seconda guerra mondiale, il sessantotto, la contestazione e il mondo giovanile degli anni ’80. Tutto raccontato secondo un piccolo punto di vista, quello di Zaira, la nonna che cercando la nipote incontra il mondo della contestazione giovanile ma anche il faticoso passato della propria famiglia. Dal 14 marzo al 5 aprile, a Scenario Pubblico per Te.st.,

Vincenzo Pirrotta mette in scena, il già citato Terra Matta di Vincenzo Rabito (pagina a fianco). Dal 18 marzo al 5 aprile, al teatro Verga, va in scena uno dei più grandi capolavori di Eduardo De Filippo, Filumena Marturano (foto 3), diretto da Francesco Rosi. Le scene sono di Enrico Job, i costumi di Cristiana Lafayette, le luci Stefano di Stacchini. In scena Lina Sastri e Luca De Filippo, affiancati da Nicola Di Pinto, Antonella Morea, Giuseppe Rispoli, Gioia Miale, Daniele Russo, Antonio D’Avino, Chiara De Crescenzo, Carmine Borrino, Silvia Maino (produzione Teatro di Roma e Elledieffe). Rappresentata per la prima volta al Politeama di Napoli il 7 novembre 1946, Filumena Marturano è delle opere di Eduardo, la più rappresentata in tutto il mondo. Donna del popolo, ex prostituta, tolta dal postribolo da un napoletano

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4 borghese e benestante, Domenico Soriano, tenuta per venticinque anni nella casa di lui come amante, pur se in condizioni di inferiorità; autrice di uno stratagemma per farsi sposare “in extremis” dall’uomo che vuol porre fine al legame perché si è innamorato di una giovane che vuole sposare, è uno dei testi che Eduardo definiva “commedie sociali”. Filumena conduce il filo del dramma con la sapienza e la determinazione dovute al sentimento di una maternità tenuta segreta per anni e poi rivelata. Sabato 21 e domenica 22 marzo nell’ambito del progetto speciale “Il rosa e i colori” dedicato alla donna, va in scena al Palazzo Platamone Colomba (foto 5) di Dacia Maraini. L’itinerario, curato da Federico Magnano San Lio e basato su testi scritti da donne ha come protagonista Ida Carrara, madrina del cinquantenario del Teatro. U i


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SOCIETÀ DANTE ALIGHIERI / I più grandi autori italiani del Novecento raccontati attraverso interviste, video, filmati, foto e letture. I prossimi appuntamenti su Ungaretti e Quasimodo

Voci, volti e luoghi della poesia Dai Crepuscolari a Mario Luzi di Chiara Ventimiglia ll’interno di un ricchissimo programma culturale per l’anno 20082009, la Società Dante Alighieri di Catania ha voluto lasciare ampio spazio alla poesia. “Voci, volti e luoghi della poesia italiana” è il titolo assegnato al ciclo di incontri dedicato ai più grandi poeti italiani del Novecento. Si tratta di un nuovo approccio alla poesia, per cui “vecchi” contenuti trovano “nuovi” mezzi di espressione nei moderni supporti tecnologici: saranno cortometraggi, filmati, immagini digitali a guidarci alla scoperta delle voci, dei volti e dei luoghi della poesia italiana. La caratteristica comune a tutti gli incontri sarà infatti che degli autori si parlerà attraverso le loro stesse dichiarazioni e interviste, attraverso la lettura dei loro testi, attraverso la proiezione di fotografie dei poeti stessi, dei luoghi della loro infanzia, dei paesaggi presenti nelle poesie Il ciclo è già stato inaugurato a dicembre con un incontro sulla poesia di Francesco Petrarca a cura di Giuseppe Savoca, presidente della Società Dante Alighieri e professore di Filologia della Letteratura italiana e di Letteratura italiana moderna e contemporanea alla facoltà di Lettere di Catania. A marzo, dopo il seminario su “Eugenio Montale” a cura di Bartolo Calderone, ci sono altri due incontri da segnalare: l’11marzo Giuseppe Ungaretti a cura di Adriana Mormina, e il 25 marzo Salvatore Quasimodo a cura di Alessandro Zammataro. Per i successivi appuntamenti la Dante ha voluto seguire un

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criterio di ordine cronologico, per cui dai Crepuscolari si arriverà fino alla poesia di Cesare Pavese e Mario Luzi. Solo a maggio, a conclusione della rassegna, il criterio cronologico sarà abbandonato per parlare di Giacomo Leopardi, padre della lirica moderna, in un incontro intitolato “Un poeta e un critico di fronte a Leopardi” a cura di Rosita Copioli e Giuseppe Savoca. «Lo scopo ultimo di questi incontri, e di tutta l’attività della Dante - spiega Bartolo Calderone, dottorando in Italianistica al dipartimento del professore Savoca - è quello di raggiungere il mondo dei giovani in modo da avvicinarli alla poesia e alla letteratura in genere, un modo nuovo per guidarli alla ricerca delle loro radici e della loro storia. Con i mezzi del presente, questo ciclo di incontri compie un viaggio nel nostro passato e nella nostra tradizione». L’invito è naturalmente rivolto a tutti, ma in maniera particolare agli studenti di scuola e agli universitari, per i quali, tra l’altro, la partecipazione al ciclo di seminari con l’elaborazione di una relazione finale darà diritto all’acquisizione di crediti formativi secondo quanto stabilito dalla facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Catania. Le conferenze si terranno, quasi sempre di mercoledì, nell’Aula magna del Convitto Cutelli, in via Vittorio Emanuele II, 56 alle 17, secondo il calendario stilato nel programma. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito della Dante, www.ladantecatania.it oppure contattare via email all’indirizzo e-mail info@ladantecatania.it. U i

TEATRO / Il laboratorio dei Giovani delle Acli

Il movimento giovanile “GA”, Giovani delle Acli di Catania (Associazioni cristiane lavoratori italiani), organizza il primo laboratorio teatrale dilettantistico, le lezioni si svolgeranno al salone dell’associazione Acli di corso Sicilia 111. È possibile iscriversi al corso entro lunedì 9 marzo, contattando Salvo Tosto al 340.4739178 oppure compilando la scheda disponibile nella sede provinciale delle Acli. Il corso, gratuito, è aperto a un massimo di 15 ragazzi. Il primo appuntamento è fissato lunedì 16 marzo, dalle 16.30 alle 18.30. Gli altri incontri proseguiranno sempre di lunedì (23 e 30 marzo e 6 aprile, sempre alle 16.30). Per avere maggiori informazioni si può visitare il sito internet www.gacatania.spaces.live.com oppure telefonare allo 095.2503240.


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PROMEMORIA / È lo spettacolo, musicato dal vivo, che il giornalista e scrittore torinese sta portando nei teatri. Sarà al Metropolitan di Catania il 18 marzo

L’Italia secondo Travaglio uindici anni di storia d’Italia ai confini della realtà. Una “chiacchierata” che ha come punto di partenza: “La storia è maestra, ma nessuno impara mai niente”. È questo che avverrà sul palco mercoledì 18 marzo al Teatro Metropolitan di Catania. A tenere banco sulla scena sarà un giornalista e scrittore capace di far tremare tutto il sistema istituzionale, a partire dai grandi nomi, ma senza tralasciare anche quelli dei personaggi meno conosciuti. Marco Travaglio, autore e voce narrante di questo spettacolo che, tra sorrisi e schiaffi in

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Gli Ultravixen al Centro Zo

Giovedì 19 marzo da Zo, gli Ultravixen live. Il nome della band è un omaggio al regista underground Russ Meyer. Stessa carica erotica e debordante fisicità nella musica degli Ultravixen, power-trio catanese. Il loro primo album è “Avorio Erotic Movie” (www.myspace.com/ultravixenband).

guanti di velluto, ripercorre le tappe salienti della storia recente del nostro Paese. Dalle prime tangenti ai rapporti tra politica e mafia, dalla discesa in campo di Berlusconi alle ragioni di una sinistra in perenne combutta con se stessa: ogni pretesto è buono per riferire dati e raccontare

2nights awards

Sabato 14 marzo il centro Zo ospita 2night Awards, l’evento che presenta le nomination degli Oscar della Notte e premia i locali più votati dagli utenti per le zone di Catania, Palermo Ragusa. Protagonisti sono i locali di tendenza: il miglior aperitivo, la migliore discoteca, il miglior fusion restaurant, il miglior cocktail bar e altri ancora. In consolle, Kikko Solaris, Fernando Gioeni, Fabio Cocuzza, ErnestoVillari, Giovanni Colavecchio, Francesco Samperi e Maria Grazia Patrone. Videos by Russoski.

ZO / Il giovedì è Radio 50 Special

Ogni giovedi, a partire dal 12 marzo (ore 21), il Centro culture contemporanee Zo presenta “Radio50 Special”. Si tratta di un nuovo progetto radiofonico ideato da Radio Zammù e dal Centro Zo, un appuntamento settimanale che coniuga intrattenimento e informazione. Il palinsesto prevede diverse rubriche dedicate all’informazione culturale, al costume, alle iniziative sociali, interviste dal vivo e reading. La parte musicale, infine, verrà affidata a dj selector che cureranno per ogni puntata dei percorsi musicali tematici.

storie nella loro incredibile, ma al tempo stesso reale e rigorosamente documentata, essenza. Oltre due ore di esplorazione incalzante, sette quadri per raccontare la storia più recente d’Italia, sottolineando con musiche scritte per l’occasione (eseguite dal vivo da Valentino Corvino e Fabrizio Puglisi) l’assurda normalità di certe pratiche politiche ed economiche per scoprire con ironia, sconcerto e un’accuratezza maniacale, ciò che è nascosto dietro le quinte del sistema italiano e che la luce troppo fioca dei riflettori pubblici non permette di vedere. U i

Punto Zelig al Palcatania

Venerdì 13 marzo il live tour Punto Zelig va in scena al Palacatania. Parteciperanno la comicità toscana di Paolo Migone (nella foto), Giovanni Vernai con il suo personaggio Jonny Groove e la parodia del mondo della notte, Paolo e Pedro con l’esilarante rappresentazione dell’incontro tra Dio e l’Arcangelo Gabriele, il trio La ricotta con la loro improbabile scuola d’inglese e infine Maniko Sport, il quartetto e la parodia di una televendita di attrezzi ginnici “umani”.


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ella, brava e intelligente: a rischio di essere banali così si potrebbe descrivere l’essenza e la natura dell’artista catanese Loredana Longo e del suo lavoro. Si potrebbe. Mancherebbe sempre qualche cosa perché Loredana Longo (www.loredanalongo.com) è di più, è viva e della vita rappresenta e mette in scena ogni suo aspetto. L’artista catanese ha appena concluso la serie delle 17 Explosion che le hanno fatto guadagnare il soprannome Loloboom affibbiatole dal curatore Luca Beatrice. La ricerca legata all’esperienza delle esplosioni trova la sua genesi nella vita comune, ognuno di noi vive nel suo quotidiano delle piccole o grandi esplosioni, rivoluzioni spesso silenti che portano a grandi devastazioni. La ricerca di Loredana Longo non si ferma solo a questo, l’artista infatti dopo aver fatto saltare letteralmente in aria tavole imbandite, letti matrimoniali, stanze da pranzo, salottini borghesi con tanto di stoviglie, pasticcini, sedie, cuscini e tutto quello che potete e non potete immaginare, ricostruisce meticolosamente tutte le scene incollando i cocci rotti reinserendosi nel ciclo vitale che tutti noi conosciamo perché anche noi, nel nostro piccolo, dopo ogni frattura meticolosamente rimettiamo i pezzi al loro posto ricompattandoci. Niente però torna come prima e questo lo sa bene l’artiSopra, Loredana Longo; in alto, still from the video explosion#15 the wedding feast, sta che 2007, Festival Drodesera Fies, Centrale espone, a Idrolettrica di Dro, Trento conclusione delle sue operazioni, ciò che renorma? Ma il sistema antincensta, video e quanto si possa ridio è staccato? Ma tu sei sicucostruire, solo i galleristi assira? Ma sicura, sicura? - fa stono alle esplosioni vere e proesplodere tutto. I due sgomenti prie. non riuscirono a vedere subito “Mitica” quella palermitana alla i bigné attaccati al soffitto a galleria di Francesco Pantaleovolta e nemmeno ebbero sentone: Loredana dopo aver posiziore che una parte considerevole nato le cariche esplosive attorno ad una tavola piena di bigné del basolato del balcone fosse precipitata per ben quattro piae aver messo a tacere le legittini prima di schiantarsi al suome ma tardive preoccupazioni lo, non riuscirono a vedere perdel gallerista - ma è legale? Ma ché il fumo che si era alzato gli estintori li abbiamo? Ma è a

MARTE A/R

i segni del contemporaneo

di Raffaela Leone

francescopantaleone arteCotemporanea, Palermo

B

U NIVERSIT

Quando la vena artistica è esplosiva INTERVISTA / L’artista catanese Loredana Longo si è guadagnata l’appellativo di Lolaboom grazie alle sue Explosions, metafora delle rivoluzioni interiori era tale da ingoiare tutto, il silenzio che circondava questa surreale situazione era dovuto al fatto che bisognava tacere per garantire una buona registrazione. Un testimone del quartiere la Vuccirìa di Palermo così ricorda: «Ci fu u botto, poi intisi silenzio e pinsai: mossero tutti». E invece Loredana Longo è viva e come la Fenice risorge sempre dalle ceneri e anche dai bigné.

Per discrezione non chiediamo dove e come Loredana abbia imparato a far saltare tutto in aria, né se abbia un patentino per l’accensione di fuochi artificiali (eventuale reato punibile dai 4 ai 6 anni per tentata strage) fatto sta che l’operazione si ripete anche alla Wilfried Von Gunten Gallerie in Svizzera, dove la Longo rompe solo tre neon. Poco male. A Praga, in occasione del festival “Tina B.” nell’estate del 2008, porta “e/merge#chandelier”, si tratta di un lampadario di 4 metri e mezzo con 106 lampadine, posizionato su una base che ciclicamente si muove simulando una scossa di terremoto con conseguente flicchettio delle luci. Il lampadario minaccia di rompersi ma rimane integro. Si dice che ultimamente Loredana sia stata vista al poligono di tiro di Catania e pare abbia già ottenuto il porto d’armi sportivo... U i


INFORMA

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time out BLOW-UP

Nuova generazione di fotografi siciliani

di Rocco Rossitto

Cristina Faramo

in the mood for pics!

on Cristina Faramo si inaugura una nuova rubrica su Universitinforma. Blow-up, mese dopo mese, presenterà una nuova generazione di fotografi siciliani che merita attenzione per il tipo di lavoro che porta avanti. Nelle foto di Cristina emerge subito una nitida sensibilità nei confronti di ciò che viene ripreso. Non c’è violenza nei suoi racconti. I suoi scatti sono diretti, come il suo modo di rispondere alle domande, senza mezzi termini. Cristina, quanti anni hai?

Mulas. Duane Michaels». Dove possiamo vedere le tue foto? «Sul mio sito web cristinafaramo.com, su burnmagazine.org e da marzo su www.youthvision.cn». Cos’è youthvision.cn? «Vision è una rivista cinese che si occupa principalmente di moda e fashion ma anche di lifestyle, architettura, interior design, fotografia e musica, loro sono interessati ad introdurre diverse culture. A marzo uscirà un articolo sul mio lavoro Time in prison». Dovessi scegliere adesso, ti

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INTERVISTA / Trentenne, diplomata all’Accademia di Belle Arti di Catania, ha iniziato a scattare nel ’98. Ugo Mulas e Duane Michaels sono i suoi artisti preferiti. Il suo ultimo progetto si chiama Time in prison «Spero che diventi presto un libro» «30». Pellicola o digitale? «Digitale e pellicola». Quando decidi di usare l’una e quando l’altra. E quando usi il digitale, lo manipoli? «Diciamo così: lavoro sempre in digitale, uso la pellicola raramente solo per sperimentare con la mia Holga, ma niente di serio... In digitale mi piace creare “le mie foto” direttamente in ripresa, non amo la post produzione non mi piace creare foto fiction. Intervengo soltanto sui contrasti e sulle luci tutto qui, usando il mac». B/n o colore? «Colore e b/n». Come prima, come fai a decidere e quando avviene la decisione. «Le mie foto in digitale sono sempre a colori (anche se in fase di ripresa io ho già deciso che saranno in b/n) preferisco convertirle in post produzione controllando i canali per avere più qualità dell’immagine. Le mie foto che nascono in bn sono solo in pellicola».

Che macchina usi ora? «Canon eos 5d e Holga». Quando hai iniziato a scattare e con quale macchina? «Ho cominciato a scattare nel ’98 ma ho cominciato a studiare fotografia nel 2003». Che studi hai fatto? «Dopo aver preso il diploma all’Accademia di belle arti di Catania ho cominciato a frequentare corsi e workshop». Riesci a “vivere” di fotografia? «No, non riesco a vivere di fotografia, sopravvivo… a volte. Mi divido tra photoassistant, e progetti personali». Un fotografo morto che ti piace e uno vivo. «Per me non ci sono fotografi morti e fotografi vivi, ma solo grandi fotografi. Ugo

Sotto, “Adrienne e Atticus” (Charlottesville, Virginia, 2008); in basso, “Senza titolo” (Penitenziario di Catania, 2007)

piacerebbe più scattare per “arte”, “pubblicità”, “giornalismo”? «Per arte». Ci racconti un po’ del tuo ultimo lavoro “Time in prison”? «“Time in prison” è un progetto che sto ancora sviluppando all’interno del penitenziario di Catania, sulla condizione del tempo interiore vissuto dai detenuti, un’osservazione più intima e personale di questa gente costretta dal tempo in piccoli spazi dove l’aria è rarefatta, appiccicosa, dove non esiste il buio per “non guardare” e dove non esiste il silenzio per “potersi ascoltare”. Progetto che spero diventerà un libro…». Hai un progetto in corso che ci puoi anticipare? «Sì, “In the mood for love”: la celebrazione dell’amore attraverso l’intimità nella coppia. Puoi vedere qualcosa su brumagazine.org». Se dico Blow-up tu rispondi... «Insoddisfazione e raffinatezza!». U i



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Maria Stuarda, eroina dei Tudor a Stagione Lirica 2009 del Teatro Massimo Bellini propone, dal prossimo 15 marzo e fino al 25, l’opera Maria Stuarda di Gaetano Donizetti, che mancava dalle scene catanesi dal 1983 e che segna il ritorno a Catania dopo molti anni di un grande soprano Mariella Devia. Seconda giornata della cosiddetta Trilogia dei Tudor (prima di Roberto Devereaux e dopo Anna Bolena), Maria Stuarda è una delle opere più importanti della cosiddetta “Donizetti Renaissance”, quella serie di

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TEATRO MASSIMO BELLINI / Dal 15 al 25 marzo va in scena la seconda Opera della Trilogia di Donizetti. Sabato 14 marzo, nel foyer del teatro, appuntamento con i “Preludi all’Opera” composizioni e opere del musicista bergamasco cadute nel dimenticatoio e riscoperte soltanto in pieno Novecento. È soltanto la terza volta che Maria Stuarda viene rappresentata a Catania. La prima avvenne nel lontano 1866, nello scomparso Teatro Comunale, e fu in assoluto l’ultima rappresentazione dell’opera nell’Ottocento, prima di cadere nell’oblio per ben 92 anni. L’ALLESTIMENTO. L’edizione che verrà proposta al Teatro Massimo Bellini dal 15 marzo, terzo titolo della Stagione Lirica 2009, è quella del Teatro dell’Opera di Liegi firmata dal regista Francesco Esposito (che ha disegnato anche i costumi), con le scene di un grande scenografo come Italo Grassi e le luci di Bruno Ciulli. Sul podio salirà il direttore d’orchestra Antonino Fogliani, messinese dalla brillante carriera internazionale, che dirigerà l’orchestra stabile del Teatro. Il coro del “Bellini” è diretto da Tiziana Carlini. IL CAST. Sulla scena agirà una compagnia di canto di prim’ordine che vedrà, nei panni di Maria Stuarda, il soprano Mariella Devia, una vera e propria specialista del ruolo; Maria Costanza Nocentini la sostituirà nelle recite del 17, 21 e 24 marzo. La “rivale”, Elisabetta, sarà impersonata da Laura Polverelli (Maria Pia Piscitelli il 17, 21 e 24); Leicester è Celso Albelo (Alexandru Badea il

17, 21 e 24); Lord Cecil sarà Piero Terranova (Giuseppe Altomare il 17, 21 e 24) mentre il ruolo di Talbot sarà ricoperto da Carlo Cigni (Enrico Turco il 17, 21 e 24); Alessandra Palomba sarà Anna Kennedy. LE DATE. Sette le recite in programma. Il debutto è fissato per domenica 15 marzo alle 20,30 (turno “A”). Seguirà il turno “R” martedì 17 marzo alle 17,30, il turno “B” mercoledì 18 marzo alle 20,30, il turno “S1” sabato 21 marzo alle 17,30, il turno “D” domenica 22 marzo alle 17,30, il turno

“S2” martedì 24 marzo alle 17,30 e, infine, il turno “C” mercoledì 25 marzo alle 17,30. PRELUDI ALL’OPERA. Maria Stuarda sarà presentata sabato 14 marzo alle 17 nel foyer del teatro, nell’ambito di Preludi all’Opera, il ciclo di conferenze sulle opere e i balletti in cartellone realizzato in collaborazione con la facoltà di Lettere e Filosofia. Relatore sarà il docente Fernando Gioviale, parteciperanno alcuni degli artisti impegnati nell’opera. U i

A marzo il violino giapponese Midori

Marzo ricco di musica classica, al Teatro Massimo Bellini. Tre appuntamenti di grande interesse sono nel cartellone della stagione sinfonica 2008-2009. Si comincia lunedì 16 marzo alle 21, con la violinista giapponese Midori che, accompagnata al pianoforte da Charles Abramovic, proporrà un programma di musiche che attraversano tre secoli: da Bach a Ottorino Respighi, da Arvo Pärt con la sua celebre composizione “Fratres” a Gabriel Fauré. Venerdì 27 marzo alle 21 e sabato 28 alle 17,30 sarà il turno della bacchetta di Michael Güttler, direttore di Dresda che con l’orchestra stabile del teatro si cimenterà in un complesso programma che prevede tre comMidori posizioni di Richard Wagner e una celeberrima sinfonia di Johannes Brahms, la n. 4 in mi minore, op. 98. Lunedì 30 marzo un altro recital e un’altra protagonista donna: Lavinia Meijer, celebre arpista che proporrà un ampio programma con musiche classiche, come quelle di Bach e Scarlatti, ma anche con composizioni scritte apposta per lei, come quella del catanese Cantone, o di rara esecuzione come quelle di Flothuis, Caplet, Walter-Kuhne, Salzedo. Come se non bastasse, altro concerto si terrà nei primi giorni di aprile, il 3 e 4, quando per la prima volta salirà sul podio del Bellini un giovane ma già affermato direttore d’orchestra, Yaron Traub, alle prese con la celebre Sherazade di Rimsky-Korsakov e con la Sinfonia n.4 di Ciaikovsky.

Danze caraibiche il 29 a Catania la Coppa Italia

In attesa della VII edizione del Sicilia Salsa Congress (che si svolgerà ad Altavilla Milicia dal 30 aprile al 3 maggio) il mondo salsero di Catania si comincia a riscaldare già a fine marzo. I più importanti esponenti italiani della disciplina, infatti, si riuniranno per partecipare alla tappa intermedia di Coppa Italia di danze caraibiche che, organizzata come di consueto da Fuego Latino in collaborazione con la Federazione italiana danza sportiva, si svolgerà domenica 29 marzo al Pala Livatino. Da ogni parte d’Italia arriveranno le coppie in gara - lo scorso anno più di 480 che si daranno battaglia per il titolo nazionale. La competizione anche quest’anno si affida all’estro di sei categorie di danzatori: 6/11 anni, 12/15 anni, 16/18 anni, 19/34 anni, 35/45 anni, 46 e oltre. Nella fase finale della giornata è prevista inoltre l’esibizione dei gruppi del Caribean Show Dance. Nel primo pomeriggio si svolgeranno le performance che vedranno le spettacolari esibizioni, tra gli altri, anche di Mirko Stefio y sus Puerto Rico Dancers e Katya Aponte y las Fires. La giornata del Pala Livatino sarà preceduta dal “Gran Galà della Salsa”. Sabato 28 marzo, a partire dalle 22, il Kajà di San Giovanni La Punta - viale della Regione - si trasformerà in un villaggio caraibico dove si potranno ballare salsa, bachata, merengue, reggaeton e tante altre specialità. Per partecipare è richiesto un abbigliamento elegante, vi si può accedere iscrivendosi alle liste (informazioni allo 095.448314 - 339.4402922).


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INTERVISTA / L’autrice lombarda è tornata nel 2008 con l’album che è per lei come una specie di nuova età artistica: «Per i cinesi è la stagione dell’attesa». Poi è arrivato Piccola Faccia, il fratello gemello unplugged. In concerto alla Lomax il 13 marzo

di Riccardo Marra i ha messo un po’ a liberarsi del soprannome di “Pj Harvey italiana”, ma alla fine ce l’ha fatta. Cristina Donà è ormai solo Cristina Donà, ovvero la più ispirata cantautrice del panorama italiano. Musicista dalla scrittura complessa, sempre figurativa (diplomata all’Accademia delle Belle arti di Brera) e dal tocco raffinato, la Donà è tornata nel 2008 con un album come La Quinta Stagione che è per lei come una specie di nuova età artistica, in virtù del passaggio obbligato dalla Mescal alla Emi, e ad un momento di profonda riflessione. Appunto la “quinta stagione”, quella che “per i cinesi è la stagione dell’attesa e della preparazione al gelo”. Di scorta a quel lavoro, poi, è giunto Piccola Faccia, il fratello gemello unplugged. Un lavoro che riporta i brani alla loro versione più scarna, quando cioè, sono nati, chitarra e voce, nell’appartamento della Donà. In questa versione “senza spine”, nei primi mesi del 2009, l’artista lombarda ha deciso così di regalare al suo pubblico una serie di “piccoli concerti a sorpresa” accompagnata dalle “infinite guitars” di Francesco Garolfi. Il 13 marzo sarà la volta della Sala Lomax, a Catania. Il 14 a Palermo. Cristina, “La quinta stagione” è per i cinesi il momento della riflessione. Uno spunto perfetto per parlare della tua carriera… «Sì, l’idea era proprio quella di raccontare questo mio momento di sospensione, di nuovo inizio, di preparazione. Una stagione di buoni auspici per capire ciò che mi serve per andare avanti con la musica e con la vita. Ho conosciuto la

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Cristina Donà «Vivo in pieno la mia

Quinta Stagione» “quinta stagione” tramite la mia agopuntrice. Soffro di allergia, quella puntualissima primaverile, e ho fatto delle sedute; lei mi diceva che in Cina c’è questa scuola di pensiero che

parla di un periodo intermedio tra l’estate e l’autunno, appunto conosciuto come la “Quinta Stagione”, che è il momento propizio per preparare corpo e spirito all’arrivo del freddo. Considerando anche il mio passaggio alla EMI e a questa nuova fase artistica, m’è sembrato un titolo interessante per il disco…»

Dunque una major dopo tanti anni di Mescal… «E sì! Purtroppo la fine di Mescal ha rappresentato un momento di grandi riflessioni per tutti quelli che ci sono cresciuti dentro, ma anche, credo, per tutta la scena discografica italiana. Comunque, per adesso tutto bene con questa nuova “casa” anche perché sono stata


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INFORMA BIAGIO ANTONACCI / “Il Cielo ha una porta sola” in tour

Nuovo Tour in “due anime” per Biagio Antonacci che propone per la prima volta live “Il Cielo ha una porta sola”, l’ultimo album del cantautore milanese, già triplo disco di platino dopo le prime sette settimane dalla pubblicazione. Il progetto live 2009, sviluppato in due fasi differenti, prima nei teatri, poi nei Palasport, prevede due tappe in Sicilia al PalaIlio di Trapani (2 aprile) e al PalaTupparello di Acireale (3 aprile). Il giro di boa per il Tour 2009 e lo “sbarco” nei palasport di tutta Italia è previsto dal 13 marzo, con la tappa al Pala Net di Padova. Proprio in questa seconda fase della tournée, quando la grande carovana della musica di Antonacci sbarcherà in Sicilia, il cantautore tornerà a riproporre al suo pubblico tutti quei brani che hanno reso la sua carriera una delle più eterogenee del panorama musicale italiano. Si riconferma, così, il feeling tra Antonacci e i “grandi numeri” dei palazzetti, in cui Antonacci tornerà ad esibirsi live ad un anno di distanza dal suo ultimo tour che ha registrato il “tutto esaurito” in ogni tappa. Informazioni e biglietti su www.ctbox.it e www.circuitoboxofficesicilia.it.

accompagnata per mano dai miei vecchi produttori. È stato un passaggio, non dico indolore, ma sicuramente non traumatico. Ad EMI ho scoperto persone attente, appassionate nonostante la grandissima crisi dell’industria, e soprattutto una grande precisione nella cura della musica senza porre alcun paletto al processo creativo che è di mia esclusiva gestione». Un nome su tutti per parlare di chi ti aiutata a costruire “La quinta stagione”: Peter Walsh «Proprio così. Appena arrivato il primo giorno di registrazione m’ha detto: “scordati da me qualsiasi tipo di sperimentazione”. Ed io: “io volevo proprio chiederti di speri-

mentare il meno possibile!”. Dunque grande sintonia di intenti. Volevo fare un disco tradizionale nelle strutture, negli arrangiamenti anche per permettermi, al contrario, di giocare di stranezze nella scrittura dei testi. E così è stato». Tempo fa la versione in inglese di un tuo disco spopolò in tutta Europa. Ma riesci con quella lingua ed essere del tutto te stessa? «Per me sarebbe il massimo esportare le mie canzoni in italiano. L’inglese non m’appartiene in pieno, non riesce a tradurre la mia anima in parole. Infatti quando canto in lingua, mi sento più che altro una interprete. “La Quinta Stagione” invece è un disco che sento intimo, personalissimo, proprio perché scritto nella unica lingua che riesce a rappresentarmi». Poi è arrivata la volta di “Piccola Faccia”… «Sì, suonare e pubblicare

I Tinturia e Carlo Muratori il 21 marzo alle Ciminiere, in concerto per la Caritas

I Tinturia e Carlo Muratori si esibiscono sabato 21 marzo in un concerto a favore dei senza fissa dimora di Catania. L’appuntamento è per sabato 21 marzo all’Anfiteatro delle Ciminiere: il ricavato delle vendite dei biglietti (contributo minimo 10 euro) verrà interamente devoluto a favore delle persone senza fissa dimora della città. «Abbiamo pensato - spiegano da Telstrada, la web tv dei senza fissa dimora che organizza il concerto - di coinvolgere la città in un evento corale che ponesse l’accento sulla necessità di fare qualcosa per coloro che vivono quotidianamente il dramma di non avere un tetto sulla testa. Due noti artisti siciliani, hanno risposto di buon grado al nostro invito e si esibiranno gratuitamente per sostenere la Caritas nell’impegno di prestare conforto morale e materiale agli ultimi della società. Si tratta dei Tinturia, già testimonial di Telestrada, e del cantautore siracusano Carlo Muratori». Per informazioni e acquisto dei biglietti rivolgersi all’Help Center della Caritas telefonando allo 095.530126, info anche su www.caritascatania.it.

quel disco è stato un po’ come realizzare un ritratto di come sono oggi, per quando sarò vecchia. E dato che non lo facevo da tanto tempo, mi sono decisa a riprendere in mano la matita, disegnando tutti i bozzetti di copertina: piccole facce, quasi tutte femminili, in cui volevo trasmettere una senso di presenza attiva. Compongo i miei dischi quasi sempre chitarra-voce, salvo i brani che nascono da qualche accordo di piano. Così l’idea di base di “Piccola faccia” era di presentare le canzoni come sono nate in origine. Mi piace entrare in studio e pensare come arrangiare un pezzo, però secondo me una canzone è tale se resta in piedi così, nuda, magari anche solo cantata, come ad esempio “Settembre”». La svolta digitale pensi potrà essere l’ancora di salvataggio della musica italiana? «Sì, è l’unica. La situazione non è semplice, per gli artisti indipendenti ormai l’appiglio è scrivere il disco, autoprodurselo, e poi contattare un’etichetta esclusivamente a supporto di distribuzione e promozione. L’industria discografica è in piena crisi, solo l’idea, l’innovazione, l’utilizzo di mezzi come myspace, possono salvare la situazione generale. U i

L’altra parte di Ron in tour

Partito l’1 marzo, “L’altra parte di Ron” è il nuovo evento teatrale che ha come protagonista assoluto il cantante pavese. Ron si racconterà tra teatro, musica e immagini anche in Sicilia: il 21 marzo a Marsala (Teatro Sollima) e il 22 marzo a Catania, al Teatro Sangiorgi. Ron, vive in solitaria il palco nelle vesti di attore e cantante, in un poetico viaggio tra musica e parole. Personaggi della sua vita, come della storia musicale italiana, rivivono reinterpretati dallo stesso autore-attore, e sono il punto di partenza ora per percorsi musicali, ora per riflessioni e racconti. Informazioni e biglietti su www.musicaesuoni.it.


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ASSOCIAZIONE MUSICALE ETNEA / Tutto esaurito al Teatro Massimo Bellini per il concerto del 23 marzo. Il 16 marzo a Palazzo Biscari le marionette in musica della Compagnia Sterlino

di Irene Alì biglietti per assistere al suo concerto sono letteralmente spariti nel giro di pochissimi giorni dall’apertura delle prevendite. Moltissimi i fan di Battiato rimasti a bocca asciutta. Sarà perché il tour è teatrale, e i teatri si sa, sono “intimi”, sarà perché il teatro che ospita questo concerto è uno dei più bei teatri d’opera italiani, il Teatro Massimo Bellini, sarà che dopo un anno sabbatico di lontananza dalle scene, la “mancanza” di Battiato si sentiva... così non resta che anticipare quello che il 23 marzo molti vedranno e ascolteranno. Ma non tutti, purtroppo. Battiato offrirà il nuovo repertorio del secondo capitolo, che ancora mancava, dei suoi Fleurs. Fleurs II, il capitolo conclusivo della trilogia iniziata nel 1999 con il primo storico e rivoluzionario Fleurs, che inaugurava in Italia, ma anche nel mondo, un modo originale di affrontare la rilettura di grandi canzoni del passato, sfuggendo alla logica banale della “cover” e avvicinandosi allo spirito innovativo delle avanguardie letterarie del ’900. Questo capitolo finale rispetta pienamente le aspettative e si presenta live in Italia dopo i successi di Parigi e Londra nell’autunno 2008, dove ha pienamente convinto due fra le platee più esigenti d’Europa. Ad aprire il concerto catanese di Franco Battiato, organizzato dall’Associazione Musicale etnea e dal “Bellini”, con il contributo del Comune di San Giovanni la Punta, sarà l’ex Denovo Luca Madonia. Accompagnato sui palchi d’Italia dalla sua più rodata formazione - l’immancabile voce di Manlio Sgalambro, il pianoforte di Carlo Guaitoli, le tastiere di Angelo Privitera, la voce e le chitarre di Davide Ferrario, e inoltre il Nuovo Quartetto Italiano -, Battiato ricreerà certamente in teatro la magia di canzoni splendide, in un contesto semplice e raccolto, perfetto per questo repertorio prezioso sia nei testi sia nelle musiche. La stagione dell’Ame a marzo prevede anche lo spettacolo Lo Spaventapasseri della Compa-

I

Fleurs II, Battiato ✎ ultimo capitolo

gnia Marionettistica Sterlino, incalendario lunedì 16 al palazzo Biscari. Due le repliche, alle 19 e alle 21. Lo Spaventapasseri è tratto da un racconto di Nino De Vita e vive delle musiche di Šostakovic, Bartók, Kabalevskij, Zorzanello, Fauré. "Sterlino" è il nome di una marionetta costruita nella seconda metà del XIX secolo dal bisnonno di Alessandro Mazzeo, che aveva tentato la carriera del puparo. Alessandro ha ripreso le

passioni del suo antenato realizzando raffinatissimi personaggi attraverso il recupero di carta, plastica, fili di ferro, legno, scampoli di stoffa. La Compagnia Marionettistica Sterlino è formata da Alessandro Mazzeo regia, sceneggiatura, sce-nografia e marionette, Stefano Zorzanello direzione musicale e flauto, Alessandra Toscano pianoforte, Giuseppe Costantino violino, Salvo Mazzeo direttore di scena e manovratore, Chiara Crifò primo manovratore, Loredana Di Pietro manovratore, Biagio Magaudda manovratore. Biagio Guerrera firma la coregia ed è voce narrante dello spettacolo, Aldo Kappadona firma il video. Per la stagione riservata agli studenti, martedì 17, alle 11, al Palazzo Biscari siterrà la lezione-concerto del pianista Roberto Carnevale. Ad aprile, il 4, sempre il Palazzo Biscari ospita il concerto del Kalamòs Ensemble, fiati pastorali della tradizione siciliana, che eseguono Il pastor galante, l’agreste suono e la sublime tastiera dalla “Selva di varie compositioni” di Bernardo Storace, compositore messinese del XVII secolo. U i

Cibo, vini, libri e wellness: le proposte dello Sheraton per il mese di marzo

L’Hotel Sheraton di Aci Castello-Catania riserva molte sorprese per il mese di marzo. Dalla gastronomia, agli happening letterari, dal benessere agli aperativi, in attesa che riprendano, ad aprile gli appuntamenti del Jazz Dine&Wine. Venerdì 20 marzo alle 21, lo scrittore Gaetano Cappelli partecipa a L’autore per cena e presenta “La vedova, il Santo e il segreto del Pacchero estremo” (cena con libro 52 euro, informazioni allo 095.7114111 - sales@sheratoncatania.com). Sempre a marzo, e per tutto il mese, l’Appuntamento con i vini siciliani al Melograno lobby bar prevede l’aperitivo (tutte le sere dalle 19 alle 20.30) con i vini dell’Etna (Malvasia delle Lipari, Etna rosato, bianco o rosso, e Sciara) da accompagnare agli appetizer di Saverio Piazza. Fino al 31 marzo inoltre, Arantia rubra, il beauty center dello Sheraton offre un trattamento viso, massaggio corpo e percorso wellness al costo molto conveniente di 80 euro (informazioni allo 095.7114760 - spa@sheratoncatania.com).

Larry Carlton al Metropolitan

Dopo l’inaugurazione con Noa, il mese di marzo della stagione concertistica di Catania Jazz riserva altri grandi artisti. Il 24 marzo tocca infatti al californiano Larry Carlton con il suo trio esibirsi sul palco del Metropolitan. Il chitarrista e session man “storico” (è comparso in oltre 500 alLarry Carlton bum, fra cui quelli di Joni Mitchell, Billy Joel e Quincy Jones) è apprezzato per il suo stile unico, in cui mescola con sapienza jazz e Rita Marcotulli blues. Il 2 aprile tocca invece a Rita Marcotulli esibirsi per un concerto davvero speciale, il Tributo ai Pink Floyd. La pianista romaLaura Sfilio na sarà affiancata infatti dall’ex Almamegretta Raiz e dalla “Us and Them Band”, messa insieme proprio dalla stessa Marcotulli. Il progetto prevede l’esecuzione dei brani più celebri della gruppo inglese, eseguiti da un quartetto formato da Andy Sheppard ai sax, Giovanni Tommaso al contrabbasso e Alfredo Golino alla batteria, a cui si sono aggiunti strumenti e musicisti meno legati al jazz, come la chitarra elettrica di Fausto Mesolella degli Avion Travel, il basso elettrico di Matthew Garrison, le percussioni e gli electronic sounds di Michele Rabbia. Infine, per la rassegna Musicadonna (al Teatro Brancati), il 12 marzo tocca a Laura Sfilio con il suo BePop Trio. (ir.al.)


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13 marzo

RICCARDO ASCANI trio

2 aprile

NORMA WINSTONE, PEO ALFONSI

9 aprile

MORRICONE... con VOCE JAZZ

23 aprile

Alessandra Commercio project

Tutti i concerti avranno inizio alle ore 21

STAGIONE TEATRALE 2009 TRE PASSI NEL MITO Thyestes Splatter Suite scritto e diretto da Alessandro Ferrari

18-19 aprile 2009 Cassandra di Christa Wolf adattamento e regia di Simona Scuderi

23-24 maggio 2009 Inizio spettacoli sabato ore 21 e domenica ore 18

Teatro Erwin Piscator associazione Nuovo Mondo Via Sassari, 116 - Catania (zona Largo Bordighera) info.tel. 095.386780 - 095.315204 - 3496533962 piscator@interfree.it - aleph@aleph3.it


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«Lo show “Da solo”? «Una tregua con la vita» di Riccardo Marra è chi, ancora oggi, non s’è del tutto ripreso dalla satura lanx che erano gli spettacoli di Ovunque Proteggi, il disco che Vinicio Capossela pubblicò nel 2006: ritmi tribali, caterva di musicisti sul palco, pirotecnici passaggi di scena e lui, Vinicio, sellato di un pellicciotto marrone, mostruoso di una maschera deforme e ancestrale in quella esultanza irruenta, con le braccia ad inseguire il cielo. Riposta in cantina quell’esperienza, per Capossela c’è stato un viaggio importante: quello che l’ha portato tra New York e il Texas a catturare suoni e idee. Dagli States, il musicista d’origini tedesche, è tornato con un nuovo disco, Da solo, ma soprattutto con un’idea a fermentare dentro a quella botte magica dall’altissima gradazione alcolica che è la sua fonte artistica. Per regalare al pubblico il suo nuovo album, infatti, Vinicio ha deciso di costruire una cornice adeguata. Uno show totale, un’esperienza assolutamente irripetibile, «come farsi un giro in ot-

C’

spettacolo a due teste, divise da un intermezzo da saloon a tinte burlesque: 15 minuti di illusione, da medicine show con pozione magica in vendita, in compagnia di Cristofer Wonder e Jessica Love, la tattoo-lady che scherza col fuoco». Dunque, uno spettacolo da astrazione e polvere magica, diviso nei due atti di un medesimo sortilegio. «Nella prima parte - correda Vinicio - le attrazioni sono rivolte verso l’interno, e sono riassunte dall’illustrazione del manifesto: The story faced man. L’uomo con la faccia deturpata di storie. Tutto il suo animo gli affiora in faccia, rendendolo un mostro, come tutte le creature plurime, che non sono tre cose messe assieme, ma nessuna delle tre». Nella seconda parte, poi, lo show entra pienamente nel vivo, grazie al rotolare di attrazioni che, in una baldoria di avvenimenti, accompagnerà l’artista seduto al suo mighty wurlitzer: «dai banners issati nell’intervallo: “la medusa nervosa”, “il polpo-palombaro in amore”, “la sirena abissale”, “l’uomo vivo”, “la human pignata”. E soprattutto una gabbia dorata di luce, co-

VINICIO CAPOSSELA / Il cantante irpino arriva in Sicilia con il suo nuovo spettacolo: un circo delle stranezze ispirato all’esperienza americana del Barnum. Il 20 marzo al Metropolitan di Catania tovolante e sospendere l’incredulità. Sospendere l’accanimento dell’impiego del tempo. Una tregua con la vita, per farci assaltare dall’interno, da noi stessi, nel momento in cui chiudiamo gli occhi», nella descrizione dell’autore. Roba per “giganti e maghi”, per Silvan impostori, teatranti, prestigiatori, ambigui fantocci da Luna Park. Praticamente un teatro dell’impalpabile, anzi “un circo delle stranezze”, ispirato a quell’esperienza senza tempo che in America fu il Circo di Phineas Tylor Barnum. Anzi, più precisamente, a ciò che era il Barnum in quelle tende impossibili che creavano il “Side Show”: «baraccone di fenomeni, con i freaks e gli animali dimenticati da Noè: “la mucca a cinque zampe”, “il maiale a due teste”, “la capra unicorno”. Tutti esseri da mettere in mostra, che altra abilità non avevano», come racconta Capossela con la consueta immaginazione. «E così anche il Solo Show è uno

me quella che ci si costruisce intorno ogni giorno. In gabbia spettri del passato, seduzioni, tiranni, mostri, che si espandono a cerchi fino ad arrivare al rito orgiastico e carnevalesco della pentolaccia umana, la human pignata che vince la morte a colpi di artifici fuochi, e il sacrificio finale della bestia ferina, il bove minotauro del rovescio del mondo di sotto, catturato, ingabbiato ed esposto». Il collante del Solo show sarà, naturalmente, la voce brulicante di Capossela, le sue ballate impolverate, le sue storie di sogni e arcaismi. Canzoni libere come il jazz, pensierose come il blues, dolcissime come il pop. Uno show-saloon nel quale il pubblico finisce imbrigliato nella gabbia creata da Capossela. Una gabbia dove una sibilla oracolo “fornisce stralci enigmi da portarsi a casa, per indagare il futuro”. Appuntamento il 20 marzo al Teatro Metropolitan di Catania. U i

Parte da Catania il tour di Gino Paoli

Parte da Catania il nuovo LiveTour 2009 di Gino Paoli. La nuova tournée dell'artista ligure partirà lunedì 30 marzo, dal Teatro Metropolitan di Catania (seconda tappa martedì 31 marzo, al Teatro Golden di Palermo). Il nuovo album 'Storie' (uscito il 23 gennaio) rappresenta un evento straordinario che segna il grande ritorno discografico di Paoli dopo sette anni con una nuova formazione: Vittorio Riva (batteria), Marco Caudai (basso), Dario Picone (piano e tastiere) e Carlo Fimiani (chitarre) e dal GnuQuartet di cui fanno parte Francesca Rapetti (flauto), Roberto Izzo (violino), Raffaele Rebaudengo (viola) e Stefano Cabrera (violoncello). I due concerti siciliani, prodotti da International Music and Arts e organizzati in Sicilia da Giuseppe Rapisarda Management saranno l’occasione per riascoltare, oltre agli inediti del nuovo disco, i grandi successi (“Senza fine”, “Sapore di sale”, “La gatta”, “Il cielo in una stanza”, “Una lunga storia d'amore”, “Quattro amici”) di un percorso musicale che proprio quest'anno compie cinquanta anni.


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INFORMA

time out

LA BAND / Rain, Phoenix, Maxim e Totis: loro sono The Creeps. Nato nel 2004, il gruppo catanese si ispira a Placebo, Muse, Pixies, Nirvana e Radiohead. «Sogniamo di suonare all’Arena di Verona...»

«Siamo una “garage band”» The Creeps

di Benedetta Motta he Creeps non è il plurale di uno tra i più noti brani dei Radiohead, ma il nome di un gruppo musicale emergente che da qualche anno si è affacciato sul panorama catanese riscuotendo ampio successo di pubblico. Anche se, a dire la verità, è proprio quella canzone che li ha battezzati. La band nasce nel 2004 dall’incontro tra la cantante Giovanna D’Amico, in arte Rain, e il bassista/pianista Phoenix (che già suonavano insieme) con il batterista Maxim (Giampiero Cavallaro); l’anello mancante arriva con il chitarrista Totis, Salvatore Arnone. Tutti giovani dai 25 ai trent’anni con l’arte nelle vene: teatro, letteratura, grafica e disegno sono le loro passioni, oltre alla musica. Nei prossimi giorni sarà possibile incontrare la band e assaporare la loro musica in giro per Catania (mercoledì 11 al Mida, in piazza Federico di Svevia e mercoledì 18 all’Havana Club di via Bicocca) oppure basterà collegarsi al sito www.thecreeps.it, per assistere alla diretta via web dei concerti e delle prove in studio. Come definireste il vostro gruppo? «Siamo una garage band con il gusto per la bella linea melodica che spazia nell’ambito del rock e del pop alternativo, prediligendo sonorità d’impatto». E a chi vi ispirate? «Sono diversi i generi a cui ci ispiriamo, perché diverse sono le nostre formazioni artistiche che riversiamo tutti insieme in quello che facciamo. Qualche nome? Pixies, Placebo, con influenze da parte di tutto

T

il rock melodico in generale». Suonate nei locali e nei pub di Catania e provincia, com’è l’impatto col pubblico? «Sì, suoniamo nei pub e nelle piazze. Il modo di manifestarlo è diverso, ma l’intenso calore che riceviamo da parte di chi ci ascolta è sempre forte ed è proprio ciò che ci stimola

a dare sempre il meglio». Però vi caratterizza anche un largo uso del web. Infatti voi vi esibite nella vostra stream tv anche on line, oltre che live. Preferite questo mezzo perché di più ampia diffusione o comunque restate fedeli al calore umano dal vivo? «Ecco, il nostro intento è ri-

Laura Pausini, doppia data ad Acireale

È partito proprio in questi giorni l’attesissimo tour mondiale di Laura Pausini: la cantante emiliana presenterà i pezzi del nuovo album “Primavera in anticipo” in una lunghissima serie di date sparse in giro per l’Italia, prima di volare in molti altri Paesi del mondo. Il primo elenco ufficiale comprende circa 26 tappe tra marzo, aprile e giugno. L’attesa dei fan è già alle stelle. La prima delle due tappe siciliane (24 marzo ad Acireali) è già sold out, ancora biglietti disponibili invece per il 25 marzo, sempre al Palasport di Acireale. La Pausini trascorrerà on the road l’intero 2009, e si dice entusiasta di poter fare così tanto a lungo quello che le piace più di ogni altra cosa: esibirsi dal vivo davanti al suo pubblico. Attenzione, sul sito ufficiale dell’artista si raccomanda di acquistare i tagliandi via web soltanto sul circuito TicketOne, che detiene l’esclusiva di vendita. Eventuali altri siti e venditori sono stati bollati come puro bagarinaggio online!

manere fedeli al contatto diretto col pubblico senza però precluderci la possibilità di avvalerci dei più moderni canali di diffusione». Catania è molto vivace e giovani band emergenti nascono di frequente. Pensate che questa vostra caratteristica basti a distinguervi? «Nascono, ma si sciolgono anche di frequente. La differenza nostra la fa soprattutto la componente umana, ossia il gruppo, che intendiamo come l’unione di diverse personalità in una cosa sola». E poi, cercate sempre di coinvolgere il vostro pubblico, rendendolo parte attiva, per esempio con il gioco a premi “The Trivial Machine” che avete lanciato nella vostra webpage. Ci raccontate da dove nasce questa idea e in cosa consiste? «Il gioco nasce per creare un punto di incontro tra i nostri numerosi “amici” - noi amiamo considerare così i nostri estimatori - che si collegano quotidianamente al nostro sito, per renderli partecipi attivamente. Pensa che addirittura ci lasciamo suggerire anche le cover da realizzare. Il gioco consiste in una serie di domande e prevede ricariche telefoniche e qualche altro gadget in palio per chi risponde correttamente tra i nostri assidui visitatori». Sul sito è possibile inoltre ascoltare e scaricare anche qualche vostro pezzo: cover di Placebo, Muse, Pixies, Nirvana, Carmen Consoli e i vostri “padrini” Radiohead. Avete già inciso qualche album? «Non ancora, ma ci sono sorprese al riguardo». Qual è il vostro più grande sogno? «Suonare le nostre canzoni all’Arena di Verona». U i


time out Les Fauves sono giovanissimi e sono una delle realtà più potenti della nostra scena rock. Però loro ci buttano dentro spesso e volentieri una grancassa dritta perché non sono né puri, né duri. Paolo Papavero Crusca ci racconta un po’ di loro. Da dove nasce il nome della band e perché questo nome? «È un nome corto e semplice e non è il solito nome inglese. Volendo si possono anche tracciare dei parallelismi con l’omonimo movimento pittorico: l’uso dei colori forti, il rompere con i metodi tradizionali. Ma è gia un surplus». Chi siete e quali strumenti suonate? «Io suono la chitarra e canto. Gli altri sono Case, batterista, Paolo, tastierista, e Sissy al basso». Età media? «Direi 25 anni e mezzo». Da quanto suonate insieme? «Tre anni». Quanti dischi avete all’attivo? «Un ep e un disco d’esordio. Il nuovo, “N.A.L.T. 2 - Liquid Modernity”, esce in questi giorni per Urtovox». Quanta gente al primo concerto e dove? «Io non me lo ricordo proprio». Case: «Con il nome Les Fauves e la formazione di cui sopra credo a Sassuolo. Gente? Poca ovviamente». Come nascono le vostre canzoni? Chi scrive i testi e chi la musica? «Solitamente scrivo io i testi e gli abbozzi di canzoni. Poi in sala prove si trasformano nella loro forma reale con l’apporto musicale di tutti». Nascono prima i testi o la musica? «Nasce molto prima la musica, poi la musica aiuta a far uscire il testo, ma il testo è componente accessorio alla musica. Così è almeno nel mio caso». Campate di musica o fate altro nella vita, e cosa? «Io mi mantengo facendo il barista e con altri espedienti». Il disco che ti sarebbe piaciuto

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U NIVERSIT

ITALICA

Il nostro made in Italy musicale alza la testa!

di Rocco Rossitto

Les Fauves

le “belve” del rock italiano incidere? «Spero proprio quello che è appena uscito». Cosa ascolti in questo periodo, facci qualche nome? «Astor Piazzolla, Paolo Conte, Joni Mitchell, Moroder, roba così». iPod o stereo? «L’iPod non ce l’ho, ho un altro lettore mp3 assai più modesto che attacco allo stereo». Il genere che proprio non riesci ad ascoltare? «Bah... il liscio romagnolo, anche se in futuro ho in mente di mettere su un’orchestrina di liscio, giusto per fare qualche soldo». Un libro che hai letto di recente? «“Musicofilia” di Oliver Sacks, una raccolta di stravaganti casi neurologici che mette in discussione quello che comunemente la scienza e la gente

pensano a proposito di cosa sono la musica e la musicalità. L’ho finito qualche giorno fa. Adesso sto rileggendo “Viaggio al termine della notte” di Celine». Una mostra d’arte che hai visto di recente? «Non visito una mostra da parecchio tempo, perché è difficile trovare delle mostre divertenti o almeno stimolanti. Mi piacciono quelle con un po’ di interattività, quelle passive dopo un po’ mi annoiano, ma di mostre interattive ce ne sono talmente poche». Quante ore passi davanti al pc al giorno? «Mai piu di tre ore, ma frammentate, con frequentissime pause». Il posto più lontano dove avete suonato rispetto a casa vostra? «Non ho ben presente la cartina, ma direi che la Sicilia in linea d’aria è più lontana da Modena rispetto alla punta meridionale dell’Inghilterra, la Spagna o l’Est della Germania (gli altri posti più lonta-

ni)». Un posto in Italia, tra quelli in cui non avete suonato, dove vi piacerebbe esibirvi? «Direi Genova. La Liguria è una delle poche regioni che abbiamo lasciato intonse». Quale tra le vostre canzoni consiglieresti a chi non vi ha mai ascoltato? «Beh, è difficile. Forse “Please Please Please” di N.A.L.T.-1». Vino o birra? «Vino buono!». Che giornali leggi? «Di solito faccio una breve rassegna stampa personale la mattina al bar, insieme al caffè». Una canzone per il mattino, una per il giorno e una per la notte. «Per il mattino “Superstition” di Stevie Wonder; per il pomeriggio il Bolero di Ravel; per la sera “Everybody’s got to learn sometime” che credo sia di Beck, almeno la versione che conosco io». Il vostro myspace? www.myspace.com/ lesfauves. U i


MARTEDÌ

L’APERITIVO ALTERNATIVO (Pinod Dj set)

(Blood on the Sofa Dj set)

MOVIE STARS (V. Nevi & Dr Luna Dj set) VENERDÌ

SVE

servizio volontariato europeo

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GIOVEDÌ

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MERCOLEDÌ

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time out

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U NIVERSIT orecchie». Che fai oltre a mettere dischi? «Lavoro come tecnico del suono, per la musica e il cinema. L’ultimo film al quale ho lavorato come fonico di presa diretta (e in cui ho recitato una piccola parte), “Torno subito”, ha avuto una forte risonanza mediatica essendo stato il primo film realizzato in Hd rilasciato attraverso Creative Commons in Italia (www.tornosubito.com). Inoltre coordino il collettivo audiovisivo antimafia “Sicilian AV Project” (www.myspace.com/sicilianavproject), retaggio della letteratura siciliana, eseguito ed espresso attraverso una miscela di mezzi: musica, arti visive e illustrazioni. Lo scorso anno questo progetto ha avuto una buona risonanza nazionale: è stato selezionato alla “XIII

di Rocco Rossitto n principio fu Lentini (città natale), poi Catania e adesso Roma. Antonino Musco è un tipo nomade, a cui piace fare molte cose e tra queste mettere dischi, nei locali e alla radio. In Italia? No, in America. Da quanto vivi a Roma e che fai nella Capitale? «Questo è il mio quarto anno a Roma. Ho deciso di fare della musica la mia professione. Pur essendo laureato in Filosofia, ho preso il diploma di tecnico del suono e programmatore Midi e mi sono avventurato, in tempi di precarietà, verso uno dei mestieri più instabili del panorama lavorativo. Ma non mi lamento». Ci spieghi questa cosa della radio americana? «Ogni lunedì (dalle 13 alle 16)

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Musica per i vostri “denti” CLUBBING & DJ / “Music for your teeth” è il claim del sito di Antonino Musco, dj siciliano emigrato a Roma Ospite fisso di alcuni noti locali della Capitale, Msk collabora anche con la radio americana “Party 934” e mercoledì (dall’1 alle 3) sono “Msk your favorite pizza dj” nella radio americana “Party 934”, nell’etere di New York / Hudson Valley, sulla frequenza 102.5 fm e in streaming web su www.party934.com. Ho iniziato questo lavoro lo scorso ottobre e, data la mia prima esperienza radiofonica, ho preferito non prendermi troppo sul serio ed affibbiarmi questo appellativo di “pizza dj”. La cosa ha entusiasmato i manager della radio e gli ascoltatori, dai quali ho ricevuto un bel feedback e per i quali settimanalmente metto particolare attenzione nella cura delle playlist». Usi uno pseudonimo quando metti i dischi? «Normalmente uso il mio nome e cognome, altre volte Msk, moniker che utilizzo dal 2004 per il mio lato faceto di producer musicale». Dove suoni a Roma? «Il sabato sono resident al “Beba do Samba” (storico locale del quartiere San Lorenzo) dove passo in genere brazil funk, afrobeat, raregrooves, swing, twist ed oldies. Mensimente suono al “Fanfulla 101” e all’“Off!cine” (quartiere Pigneto). Al “Fanfulla 101” propongo una serata di classici esclu-

sivamente in vinile, mentre all’“Off!cine” una selezione di minimal ed electro. Inoltre faccio dei live elettronici mensili al “Churro Sur”, un nuovo locale a San Lorenzo, in compagnia di alcuni ospiti». Dove ti possiamo sentire a marzo? «Ho una data a Roma il 3 marzo con il progetto “African film-set Sketches”, un lavoro nato dalla collaborazione con Malastrada Film e Bugdate. Il materiale audio/visivo girato da Malastrada in Burkina Faso nell’estate del 2007 per il film di viaggio “Même pére même mére”, assume nuove forme sforando l’immaginario filmico

e conservando del cinema la sua struttura di trasporto. Il progetto è un montaggio live con le manipolazioni video di Bugdate, un film ballabile con musiche composte ed eseguite da me. Inoltre ci saranno i consueti appuntamenti nei locali sopra citati». Hai un genere preferito? Sono d’accordo con Duke Ellington quando diceva “Ci sono due tipi di musica, la buona e la cattiva. A me piacciono entrambi”. Il claim del mio sito (www.msk.fm) è “music for your teeth” ed è chiaro quale sia la mia fonte primaria di alimentazione, che appunto non passa dalla bocca ma dalle

Mary Anne Hobbs ospite di Jungle Fever

Sabato 4 aprile i Mercati Generali ospiteranno il dj set della giornalista di Bbc Radio 1, Mary Anne Hobbs. Le sue passioni sono le moto di grossa cilindrata, i giubotti di pelle e il sound più oscuro e sperimentale che gira attualmente nei club londinesi: il Dubstep. Dopo il grande successo della compilation del 2006 The Warrior Dubz, Mary Anne Hobbs ha lanciato Evangeline, perfetta sintesi della scena inglese, che verrà distribuito in formato cd non mixato e quadruplo vinile. www.myspace.com/maryannehobbs

Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo” e al “Villa Celimontana Jazz Festival”, ed è stato ospitato in alcune delle venue più prestigiose della Capitale. Al momento sono stati pubblicati sotto licenza Creative Commons due album del Sicilian AV Project, scaricabili liberamente dal web come del resto tutte le mie produzioni musicali, ad esempio quelle con il moniker Msk. Ormai da molti anni sono un sostenitore delle licenze libere, delle autoproduzioni e del libero scambio della cultura attraverso la Rete». Una canzone per il risveglio, una per il giorno, una per la notte. «Beh, faccio un pò di autopromozione: Sicilian AV Project “Semplice inquietudine” per il mattino; Sicilian AV Project “Mingus ‘a fera” per il giorno e Msk - “Boire tes baiser” per la sera». Il posto più lontano dove hai suonato? «Ho suonato a Praga in tre occasioni; sicuramente quella che ricorderò meglio è il vernissage della Praguebiennale 3 nel 2007. Poi settimanalmente sono sull’etere del Nord-Est americano». U i


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INFORMA

time in radio zammu

a cura di Kikko Solaris

www.myspace.com/kikkosolaris - k_solaris@hotmail.com

gli ospiti del mese/ David Rodigan David Rodigan è uno dei dj reggae più conosciuti e rispettati al mondo, anche se ha la pelle bianca e nelle sue vene scorre sangue irlandese e scozzese. Uno di quelli, per intenderci, che ha contribuito a diffonderne il verbo prima in Inghilterra e poi in tutto il mondo, complici alcune popolarissime trasmissioni radiofoniche messe in onda da emittenti quali BBC e Capital Radio e un numero impressionante di dj set tenuti in ogni parte del globo. Oggi, Rodigan è ritenuto il vero showman delle dancehall: annuncia i pezzi, presenta gli artisti, salta, urla, incita la folla. E il pubblico, sempre numeroso, che accorre alle sue esibizioni non fa mai fatica a seguirlo. David Rodigan non ha steccati musicali; per lui tutto ciò che viene dalla Jamaica va suonato, dal bushment al roots reggae dei primi Anni 70, dal ragga al rocksteady. Con il suo sound ha attraversato il mondo, facendo impazzire anche l’esigente pubblico jamaicano, e ha combattuto in innumerevoli soundclash, dimostrando sempre di possedere grande classe. Un’energia incontenibile, vitale e contagiosa, unita a competenza e professionalità immense. www.myspace.com/davidrodigan. Venerdì 27 marzo, David Rodigan + Sicily Ribellious Sound @ Mercati Generali

i 10 cd del mese/

01. David Rodigan pres.

- Real Authentic Reggae Vol.2 (BBE)

02. Alain Clark - Live It Out (Warner Bros)

03. Pete Philly & Perquisite - Mistery Repeats (Unexpected Records)

04. zZz - Running with the Beast (ANTI)

05. Alif Tree - Clockwork (Compost)

06. Henrik Schwarz, Âme & Dixon pres. - The Grandfather Paradox (BBE)

07. Compost 300 - Freshly Composted Vol.3 (Compost)

08. Darren Emerson - Bogotà (Global Underground)

09. Shahrokh Sound Of K - Dripping Point (Compost)

10. Sven Vath In The Mix - The Sound of the Ninth Season (Cocoon)

Golden Teeth con Pitch 2 Decide

Sabato 28 marzo da Zo, appuntamento con “Golden Teeth” con Pitch 2 Decide e Sabotage, con i visual di Vj Kar. Si comincia alle 23. I Pitch 2 Decide (foto a fianco) da Bassano del Grappa conquistano le console dei party e dei dance floor più arroventati d’Italia, ormai celeberrimo e gettonatissimo il loro ultimo singolo We won’t die: sonorità electro house e techno tra justice e bloodybeetroots, toxic avenger e vicarious bliss. I Sabotage (foto a fianco) nascono dall'unione di un batterista e di un ex breaker. Il loro background artistico va dalla musica live al punk attraversando il writing e l'hip hop. I loro set sono il risultato di un perfetto mix tra punk, funk, indie, electro e techno.

Radio Zammù inaugura il suo social network adio Zammù ha inaugurato il suo social network! Online da qualche settimana all’indirizzo www.radiozammu.ning.com, questa community è un nuovo luogo in cui gli ascoltatori potranno “incontrare” gli speaker della radio e interagire con loro. Il social network, creato sfruttando le caratteristiche di Ning (un’applicazione web che permette di creare siti “sociali”), offre a ogni utente una pagina multimediale e un blog personalizzabile con i propri contenuti. Inoltre, è possibile proporre argomenti di discussione nei forum dedicati ai programmi della radio, scoprire in anteprima i temi che verranno approfonditi in onda e riascoltare le trasmissioni. Bastano pochi click per registrarsi ed entrare a far parte di questa rete, che integra le caratteristiche di Facebook con quelle di Myspace, fornendo così un social network molto ricco che, grazie a un’interfaccia intuitiva, renderà semplice l’incontro tra gli utenti. Gli speaker di radio Zammù stanno già aspettando on line gli ascoltatori, con il loro blog, la loro biografia e le loro foto.

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Da Zo il reggae di Warrior King

Dalla Giamaica, sabato 21 marzo alle ore 22 a Zo centro culture contemporanee, arriva Warrior King per un live di reggae accompagnato da La Famiglia & Sicily Rebellious (dj set). Originario di Kingston, Warrior King è una delle voci più acclamate della scena “new roots” giamaicana. La sua canzone di esordio è stata prodotta da Cocoa Tea, a testimoniare un promettente inizio. Ha conosciuto la ribalta nel 2001 grazie al pezzo, Virtuous Woman, salutato dalla critica come una ventata d'aria fresca. L'anno seguente esce il suo primo album Virtuous Woman, contenente singoli come Africa shall be free, Jah is always there, rivelandosi come una tra le migliori produzioni jamaicane. Nel 2005 con il suo secondo album, Hold the faith, prosegue l'esplorazione della sua poetica “roots&culture”. Le sue liriche “conscious” e il rispetto per le donne sono le peculiarità principali delle sue liriche. In un momento in cui la musica jamaicana sembra troppo spesso orientata a veicolare messaggi fin troppo discutibili, Warrior King rappresenta una stella preziosa per il futuro del reggae.


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webbing

U NIVERSIT

reading

di Rocco Rossitto ri della fotografia? Daniel Fazio è uno di loro. È catanese, ma vive e lavora a Londra. Da qualche mese ha messo su il suo sito dove raccoglie ciò che fa. Una segnalazione non d’ufficio visti i risultati...

Burnmagazine.org fotografia in evoluzione www.burnmagazine.org Burnmagazine.org è una rivista on line dedicata ai fotografi emergenti. Una piattaforma che per sua stessa ammissione non sarà mai uguale nel tempo, ma si evolverà. L’artefice di tutto è Alan Harvey. C’è poco altro da

Maestro Alberto tutta un’altra scuola

dire, al resto ci pensano le im-

www.maestroalberto.it

magini.

Pur non essendo vecchio, ai

il fotografo della Magnun David

miei tempi Internet non c’era. Almeno alle elementari e dunque un maestro come Maestro Alberto era impossibile avercelo. Furtunati dunque i suoi allievi ad avere uno maestro così “avanti”. Fortunati noi ad avere la possibilità di leggere il suo

Daniel Fazio un catanese a Londra www.danielfazio.com/ Ma di che si occupano i diretto-

Storie di antieroi anarchici e ribelli

Grandi nomi tra parole e note

Ripubblicato nel cinquantesimo anniversario della sua prima uscita, è tornata in libreria la raccolta di racconti “La solitudine del maratoneta” di Alan Sillitoe. Celebre per il film tratto dal lungo racconto che dà titolo al volume (“The Loneliness of the Long Distance Runner” del 1962, diretto da Tony Richardson, mirabilmente interpretato da Tom Courtenay e uscito in Italia come “Gioventù amore e rabbia”), è nell’insieme dei suoi nove racconti un sapiente e appassionante ritratto dell’Inghilterra proletaria del Novecento. Premiata con l’Hawthornden Prize, la raccolta ha rappresentato per anni una generazione di “giovani arrabbiati” che si è incarnata nella natura ribelle e anarchica dei personaggi dei racconti, con il maratoneta capofila in qualità di irresistibile antieroe. Bella la prefazione al libro firmata da Paolo Giordano, l’autore del per metà omonimo “La solitudine dei numeri primi”.

Da pochi giorni in libreria per Einaudi, un’eccellente antologia di racconti dedicati, ispirati o intrecciati alla musica. “Racconti musicali” il titolo del volume che da Roald Dahl (col racconto “Liszt”) arriva a Oliver Sacks (con “L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello” in epilogo al libro) passando per Truman Capote, Achille Campanile, Alberto Savinio, Anton Cechov, Robert Walser, Agatha Christie, Julio Cortázar, Carlo Emilio Gadda, Heinrich Böll, James Baldwin, Vladimir Nabokov, John Cheever, Vitaliano Trevisan, Eduardo Galeano, Julian Barnes, Stefan Zweig, Hans Magnus Enzensberger, Murakami Haruki, Michel Tournier, Arthur Schnitzler e Philippe-Auguste-Mathias Villiers de l’Isle-Adam. Chapeau dunque a curatore ed editore per l’ammirevole idea di unire insieme cotante firme e raccontare (come è anche doveroso fare) coralmente e in modo incantevole la musica.

La solitudine del maratoneta Alan Sillitoe minimum fax pp. 223; euro11,50

Racconti musicali a cura di Carlo Boccadoro Einaudi pp.294; euro 19,50

blog e tutte le sue preziose segnalazioni: fate un salto nella sezione “giochi” o “download”...


listening di Rocco Rossitto

LES FAUVES / N.A.L.T. 2 Liquid Modernity Ma chi se ne frega di cosa succede a Sanremo quando subito dopo escono dischi come quello dei Les Fauves? L’accostamento è volutamente fuori luogo, ma è necessario per capirci: i Les Fauves (leggi intervista a pagina 32, ndr) sono italiani, come i cantanti di Sanremo, ma in realtà sono di un altro pianeta. Il loro suono “liquido” prende forma a seconda dei contenitori dove è inserito. Il disco dunque spiazza, sia per chi li conosceva, sia per chi li ascolta per la prima volta. Di impostazione “indi”, il loro rock viene infilzato dall’elettronica, dal funk, da ritmi poco ortodossi, da queste parti vocali così poco serie. Se viene voglia di ascoltare un bel disco, di questi tempi, N.A.L.T 2, è una possibilità da prendere in considerazione.

MARIPOSA / Cercare di parlare dei Mariposa con giudizio e raziocinio va contro le leggi della fisica, dunque sappiatelo. I Mariposa non si inquadrano, non si delineano, non si etichettano. Però, per questo disco senza titolo, dopo quattro anni dall’ultimo album, tutto appare più nitido: i testi sono sempre pieni zeppi di figure e immagini, le musiche diventano più immediate, e meno dure da digerire. Sembrano quasi normali, ora, i Mariposa. Ma non lo sono, sta tutto lì il loro genio.

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INFORMA

MULATU ASTATKE & THE HELIOCENTRICS / Inspiration/Information 3 Sorpresa. Chi è Mulatu Astatke? E chi sono The Heliocentrics? Poco importa, più importante è il risultato di questo terzo capitolo di Inspiration/Information, della StutRecords. Tracce piene di suoni, commistioni, indigestioni, storture ritmiche e via dicendo. Dall’anima profonda, nera, ossessiva. Sappiatevi sorprendere...

THE VICKERS / Keep Clear Keep Clear è un disco di pop-rock. Non troppo pop, né troppo rock. Canzoni che hanno una forma, un motivetto, che si fanno ascoltare e canticchiare. In inglese, perché il filone è quello e probabilmente in italiano non funzionerebbe, tanto siamo abituati a sentire robe di questo genere. Nulla che innovi e che colpisca, ma la piacevole sensazione di star ascoltando qualcosa di nuovo che già conosciamo.

Da Cavallotto la magia dei Waggis di Basilea

E Arianna sconfigge il suo Minotauro

C'è tempo fino a giovedì 19 marzo per visitare “Eroi e figuranti. Incontri per le strade di Basilea”, la personale del giovane artista catanese Francesco Di Giovanni, che si tiene nello spazio espositivo della Libreria Cavallotto di corso Sicilia 91 a Catania. L’esposizione, organizzata da Tribe Società Cooperativa, ha aperto il ciclo di eventi inseriti nel calendario de “L’Angolo dell’Avventura”, un progetto di Aldo Lardizzone, in collaborazione con il Centro Studi di Avventure nel Mondo, che si terranno presso la Libreria Cavallotto. Il progetto fotografico del giovane artista catanese ruota intorno al Carnevale di Basilea (Basler Fasnacht). Alla festa, che dura 72 ore, partecipano circa 20.000 persone mascherate e oltre 200.000 visitatori. Ha inizio il lunedì successivo al mercoledì delle Ceneri con il Morgenstraich: alle quattro del mattino si mettono in marcia i tamburi e i pifferi che confluiscono nello Charivari, una chiassosa processione che coinvolge costumi e maschere individuali, con piccole lanterne in testa, per percorrere in lungo e in largo il centro storico a suon di musica, tra cordoni di folla accalcata. Le Clique, ossia i gruppi partecipanti, sfilano per la città secondo percorsi fissi e con partenze scaglionate, trascinando lanterne di legno e tela alte oltre tre metri, illuminate dall’interno, scherzando con il pubblico e distribuendo doni su grandi carri: fiori, arance, ortaggi e oggetti improbabili e divertenti. Soggetto preferito da Francesco Di Giovanni sono i Waggis, le maschere tradizionali del Carnevale di Basilea, associate ad un’affettuosa parodia degli antichi coltivatori alsaziani. Gli scatti ci mostrano un mondo caratterizzato da eccessi cromatici, in cui risaltano le grottesche maschere dalla folta chioma variopinta.

È da poco in libreria per A&B Edizioni “Arianna e il Minotauro”, il nuovo libro della catanese Donatella Polizzi. Da sempre appassionata di fotografia d’arte, la Polizzi ha esposto in importanti gallerie italiane e straniere e ha pubblicato alcuni volumi fotografici. “Arianna e il Minotauro” è il suo primo romanzo e racconta la storia di un percorso di crescita personale e del raggiungimento della consapevolezza di sé. Una storia in cui vi è anche spazio per sesso, erotismo e argomenti attuali come i rapporti di chat, il tutto espresso con uno stile che crea un rapporto immediato e intimo, non intimistico, fra autore e lettore. Il libro ha per protagonista Arianna, una donna sposata e con due figli, che vive nascondendosi dietro schemi. Dalla consapovolezza di questa sua condizione, Arianna inizia un viaggio in se stessa attraverso la chat, scontrandosi così con il Minotauro, cioè il vuoto della sua anima e tutto ciò che aveva di non detto.


agenda 12/03 giovedì PROIEZIONI / Cineforum Casr 09: Il matrimonio di Lorna

Giovedì 12 marzo al cinema Capitol (via Vicenza 14) prosegue il Cineforum 2009 del Casr con il film “Il matrimonio di Lorna” di Jean-Pierre e Luc Dardenne. Per accedere gratuitamente alle proiezioni - ore 20.30 e 22.30 - è sufficiente presentare all’ingresso un documento che attesta l’appartenenza all’Università di Catania. Gli appuntamenti successivi sono per i film “L’anno in cui i miei genitori andarono in vacanza” (giovedì 26 marzo) e “Once”(giovedì 2 aprile). Catania, Cinema Capitol, ore 20.30 e 22.30

PROIEZIONI / La lanterna magica: “Ragazzo tuttofare” Giovedì 12 marzo alle 20.30, all’Auditorium del Monastero dei Benedettini, nuovo appuntamento dell’edizione 2008/09 della rassegna cinematografica della facoltà di Lettere e Filosofia “La lanterna magica - Lasciateci divertire”. In calendario c’è il film “Ragazzo tuttofare” di e con Jerry Lewis. Il 19 marzo, si proietta “Tre uomini in fuga”, il 26 tocca alla comicità di casa nostra con “Non ci resta che piangere”, mentre il 2 aprile in calendario c’è “Monty

Python - Il senso della vita”. Catania, Auditorium, Benedettini, ore 20.30

SEMINARI / L’unione per il Mediterraneo Giovedì 12 marzo alle 15, nell’Aula magna della facoltà di Giurisprudenza (via Giacomo Matteotti 61 a Ragusa), incontro di studi promosso nell’ambito del progetto della Rete italiana dei Centri di documentazione europea “La diversità culturale nel processo di integrazione europea”. Catania, Aula Magna, Facoltà di Giurisprudenza (Rg), ore 15

14/03 sabato INCONTRI / Preludi all’opera “Maria Stuarda”

Sabato 14 marzo alle 17, nel foyer del Teatro Massimo Bellini, prosegue il ciclo di conferenze su opere e balletti in cartellone con la presentazione dell’opera di Gaetano Donizetti. Conferenza di Fernando Gioviale, parteciperanno gli artisti dell’opera. Catania, Foyer, Teatro Massimo Bellini, ore 17

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16/03 sabato SEMINARI / Dispersione universitaria Pei il ciclo “La comunità “educante” organizzato dalla facoltà di Scienze della Formazione (via Ofelia, 1), lunedì 16 marzo alle 16, nell’Aula magna della Facoltà, si svolge il seminario del prof. Giovanni Delli Zotti (Università di Trieste). Catania, Aula Magna (Scienze della Formazione), ore 16

CONVEGNI / Intuizione e astrazione nella Filosofia Medievale Lunedì 16 e martedì 17 marzo (Coro di Notte, Benedettini), si apre il convegno di filosofia medievale (la frequenza dà diritto a 1 cfu di “ulteriori conoscenze” per il corso di laurea in Filosofia). Catania, Coro di Notte, Benedettini, fino al 17 marzo

24/03 martedì FILM / Cineforum Up!: “La via lattea” Martedì 24 marzo alle 21.30, nell’aula magna

U NIVERSIT della Scuola Superiore di Catania (via San Nullo 5/i), si proietta “La via lattea” di Luis Buñuel, per il Cineforun Up!, l’iniziativa degli studenti di Universi Possibili. L’appuntamento successivo è con la sezione “Life out of balance”:martedì 7 aprile ci aspetta infatti “Al di là del bene e del male” di Liliana Cavani. Catania, Aula magna, Scuola superiore di Catania, ore 21.30

31/03 martedì LIBRI / Complessità sociale e sistema penale Martedì 31 marzo alle 10, nell’Aula magna della facoltà di Scienze politiche, discussione sul volume “Diritto penale. Parte generale” di Salvatore Aleo. Catania, Aula magna, Scienze politiche, ore 10

07/04 martedì CONVEGNI / Immunodeficienze Martedì 7 aprile alle 10, nel Corpo Aule e Biblioteca della facoltà di Medicina (Policlinico), seminario del prof. Alessandro Plebani (Università di Brescia) per il ciclo promosso dalla Scuola di Specializzazione in Pediatria. Catania, Policlinico, Corpo aule e biblioteca, ore 10

Teatro Vittorio Emanuele di Noto Due appuntamenti a marzo per gli studenti che partecipano al progetto Spazio Teatro (e non solo) promosso dalla Fondazione Teatro Vittorio Emanuele di Noto in collaborazione con il corso di laurea in Scienze dei Beni Culturali delle facoltà di Lettere e Filosofia e Architettura. Il percorso “Esplora” prevede infatti “Salomon”, spettacolo della compagnia Balletto civile, in scena giovedì 12 marzo alle 20 e “Giovanna D’Arco di Borgovecchio” (lunedì 30 marzo alle 20).

Scritture e letture forme della poesia Giovedì 12 marzo, alle 16,30, nel Coro di notte dei Benedettini, il prof. Gian Mario Anselmi (Università di Bologna), segretario nazionale dell’Associazione degli italianisti, inaugura il secondo ciclo di incontri promossi da facoltà di Lettere, dipartimento di Filologia moderna “Scritture e letture: forme della poesia”, curato dalla Sezione Didattica di Catania dell’Adi. La lezione in programma sarà “Storie d’amore nella Gerusalemme liberata”.

Maratona di Roma, iscrizioni al trofeo interuniversitario

L’Università di Roma “Foro Italico” organizza il 2° Trofeo interuniversitario aperto ai docenti e agli

studenti iscritti alle Università di tutta Italia che parteciperanno alla 15a Maratona della città di Roma (42,195 km) in programma domenica 22 marzo, con partenza dal Colosseo alle 9.15. L’Ateneo metterà in palio trofei e materiale sportivo. Per informazioni si può contattare l’Ufficio Relazioni esterne e Cerimoniale (relazioni.esterne@iusm.it) allo 06 36733/350/426/569).

mailbox Per segnalare appuntamenti ed eventi per l’agenda di “Universitinforma” scrivete a info@universitinforma.it o inviate un fax al numero 095.432304 o telefonate allo 095.447250


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