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U NIVERSITINFORMA www.universitinforma.it

M e n s i l e

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i n f o r m a z i o n e

u n i v e r s i t a r i a

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g i u g n o

2 0 0 9 con il patrocinio di

E.R.S.U. Catania

ateneo L’INDAGINE/ Università matricole in fuga

ateneo DOSSIER/ Vita (cara) da fuori sede

time out JETHRO TULL / Oltre il progressive

Catania chiama Olanda ALL’INTERNO / Intervista al prof. Silvano Nigro: «Letteratura, passione prima che professione» / Teatro Stabile le “gallerie” del doppio / Taormina, la “rivoluzione” del FilmFest / La band, Long hair in three stages


Latte Belli Snelli Fresco o UHT.

per una alimentazione leggera ed equilibrata

Da sempre la Sicilia di qualitĂ


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INFORMA

in questo numero... ateneo INCHIESTA / Matricole in fuga

pag 6/7

IL PROFESSORE / Nigro e la letteratura

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SONDAGGIO / Vita (cara) da fuorisede

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SIAMO IN...TESI / Il Dottor Videogame

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STUDENTESSI / Intervista doppia

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città REPORTAGE / Critical Mass, una serata in bici pag 12/13

diritto allo studio ERSU / Obiettivo: servizi uguali per tutti

pag 14/15

lavorare CAMPI STUDIO / Nelle terre tolte alla mafia

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SEGNALAZIONI / Le opportunità del mese

pag 18

time out-time in TEATRO STABILE / Le gallerie del doppio

pag 20/21

BLOW - UP / Il gusto dell’attesa

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MARTE A/R / Bartoli, il notaio dell’arte

pag 23

TAORMINA / La rivoluzione del FilmFest

pag 24

JETHRO TULL / Oltre il progressive

pag 25

FLOW.ER 09 / Catania chiama Amsterdam

pag 26/27

MUSICA / Barbarabeach, notti da club

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BAND / Long Hair in Three Stages

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ITALICA / We love mamas

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CLUB&DJSET/ Russosky, vj in stopmotion pag 34 APPUNTAMENTI / Ludovic Llorca

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BLOCK NOTES / Siti, libri, dischi

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agenda Gli appuntamenti del mese

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PREPARAZIONE UNIVERSITARIA. CATANIA, PIAZZA VERGA 25 tel 095 539927


unimix BENI CULTURALI / Stage di scavo, richieste entro il 30 Si avvisano gli studenti interessati che il corso di “Rilievo e analisi tecnica dei monumenti antichi” della facoltà di Lettere ha indetto una selezione per la partecipazione a uno stage di scavo didattico (3 Cfu) da effettuarsi dal 13 al 18 luglio al sito di Rocca Amorella, Comune di Milena (Caltanissetta). Il bando è aperto a un massimo di tre studenti per corso di laurea in Lettere classiche e di sette studenti per il corso di laurea in Scienze dei Beni culturali. È considerato requisito per la partecipazione l’aver sostenuto con esito positivo l’esame di Rilievo e Analisi Tecnica dei Monumenti Antichi o di Topografia Antica. Il termine ultimo per le iscrizioni è fissato al 30 giugno. Per informazioni e iscrizioni inviare una e-mail agli indirizzi: velleio@tiscali.it e ftomasel@unict.it.

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MEMORIE DI SICILIA / Scrittura teatrale dialettale: il concorso per aspiranti autori Rilanciare l’interesse delle giovani generazioni verso le forme della scrittura teatrale dialettale attraverso la prima edizione del concorso “Memorie di Sicilia”. È l’iniziativa promossa dall’Agenzia Giovani di Catania, in collaborazione con il Teatro Stabile di Catania, che incoraggia i più giovani all’elaborazione di un testo teatrale in dialetto siciliano o in lingua italiana che rispecchi aspetti folkloristici tipici della Sicilia. Il testo può avere ad oggetto la vita di personaggi di origine siciliana, o luoghi ed eventi di interesse sociale, culturale e artistico, che abbiano contribuito alla definizione dell’identità e della storia siciliana. Le tracce tematiche scelte riguardano il Barocco di Catania: la rinascita dalle rovi-

ne; Sciascia: la Sicilia, la religione, la laicità; terremoti: devastazioni, trasformazioni e rinascita. Il concorso è rivolto a tutti gli autori originari o residenti in Sicilia, di età compresa tra i 18 i e 35 anni, che possono partecipare con un solo testo teatrale inedito e mai rappresentato in pubblico. Il materiale dovrà essere recapitato a: Comune di Catania, Assessorato alle Politiche Giovanili, Agenzia Giovani (via Manzoni 91/C, 95124) entro il 28 agosto. La scheda di iscrizione al concorso e il bando sono scaricabili dal sito www.comune.catania.it/informazioni/agenzia-giovani. Il testo primo classificato verrà rappresentato all’interno della rassegna teatrale annuale che si svolgerà nel 2010 a cura del Teatro Stabile.

U NIVERSIT EUROBOT 2009 / Medaglia d’argento alla squadra Unict

La squadra dell’Università di Catania - unico team a rappresentare l’Italia - ha conquistato il secondo posto assoluto nella competizione internazionale “Eurobot Open 2009” che si è svolta a La Ferté-Bernard, in Francia. Alla fase finale della manifestazione, che si tiene ormai annualmente dal 1998, hanno preso parte quest’anno 50 squadre da diversi Paesi (oltre alle rappresentative europee, anche team di Malesia, Taiwan, Algeria, Tunisia e Russia). Quest’anno i piccoli automi costruiti dagli studenti (il tema era “Temple of Atlantis”) erano chiamati a costruire dei “templi”, catturando elementi base in miniatura - dischi in legno per le colonne e parallelepipedi per l’architrave - posti sul campo di gioco all’inizio di ogni gara.

CINAP / Il Centro per l’Integrazione attiva e partecipata (Servizi per la disabilità) si è trasferito nella nuova sede in via di Sangiuliano 259. Tel. 0957307186 - web: www.unict.it/csd

PROGETTI / Il diritto d’autore nelle università

La Crui, la Siae, l’Aie e i sindacati degli autori co-finanziano iniziative per la promozione della cultura del diritto d’autore nel mondo universitario attraverso un bando di gara che prevede la presentazione di progetti di studio, ricerca, sperimentazione, promozione, informazione e formazione. La scadenza per l’invio dei progetti è fissata per il prossimo 25 giugno. Il testo integrale del bando è consultabile sul sito www.crui.it. Per maggiori informazioni si può inviare un’email a comitatocrui-siae-autorieditori@crui.it.

ISOLE WIRELESS / I servizi informatici d’ateneo diventano più accessibili Disco verde per la rete wireless dell’Università di Catania. Il progetto d’Ateneo MobUnict, riguardante il completamento della rete Internet “senza fili” per studenti e docenti, è stato infatti approvato nell’ambito dell’iniziativa “WiFi Sud” promossa dal Dipartimento per l’Innovazione e le Tecnologie della Presidenza del Consiglio. In particolare, il progetto prevede la realizzazione di una piattaforma unica (attraverso un’infrastruttura di rete d’accesso a banda larga senza fili) per la fruizione di servizi informatici in mobilità. Ciò attraverso il potenziamento e la creazione ex-novo di isole wireless nelle facoltà catanesi direttamente collegate alla rete metropolitana d’Ateneo in fibra ottica, in prossimità (o all’interno) di aule, aule studio, biblioteche e di spazi anche all’aperto. In particolare, si stanno realizzando nuovi punti di accesso nelle facoltà di Agraria, Architettura, Farmacia, Medicina e Chirurgia, Scienze (Dipartimento di Botanica, Biologia animale, Patologia, Microbiologia e Ginecologia). Nell’ambito dello stesso progetto è previsto inoltre il potenziamento delle isole wireless già realizzate a Scienze della formazione, Giurisprudenza, Lingue e Lettere. L’attivazione di questi punti di accesso, oltre a fornire agli studenti la possibilità di connettersi a Internet e di accedere ai servizi e agli strumenti didattici e amministrativi on-line, garantirebbe inoltre la possibilità di partecipare ad attività didattiche e culturali mediante piattaforme e-learning specialmente quando i laboratori e le strutture risultano insufficienti.

LAUREATI / Una borsa per tesi su S. Antonio Abate In occasione del quarto centenario dalla sua fondazione, la confraternita “Sant’Antonio Abate”, con il patrocinio del comune di Nicolosi, indice un concorso per assegnare una borsa di studio del valore di 500 euro, destinata agli studenti dell’Università di Catania che elaboreranno una tesi di laurea sulla vita del Santo, sul culto e la devozione radicati nel territorio siciliano o sulla storia e l’attività della confraternita. Il termine ultimo per la presentazione degli elaborati è fissato per il 10 giugno, alla biblioteca comunale di Nicolosi. Per maggiori informazioni si può visitare il sito www.santantonioabatenicolosi.it.



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L’INDAGINE / Tra gli studenti immatricolati nel 2007/2008 ai corsi di primo livello il 23 per cento ha “lasciato”. Un dato in crescita rispetto all’anno precedente. Notevoli differenze tra corsi di laurea. Ma quali sono le cause di questo fenomeno?

Matricole in fuga è record di abbandoni di Liliana Rosano ’è chi ha rinunciato al sogno di diventare medico o avvocato, chi ha cambiato idea sul proprio futuro professionale, chi invece, scoraggiato da un percorso troppo lungo, abbandona definitivamente gli studi o cambia corso di laurea e in molti casi ateneo. Forse stanchi, demotivati o semplicemente poco sicuri sulle scelte spesso troppo affettate. E’ il popolo degli studenti dell’ateneo di Catania che decide già dopo il primo anno di immatricolazione di virare verso altre direzioni. I dati sono quelli forniti dall’ufficio per la didattica dell’Università di Catania e pubblicati anche da un recente rapporto dal Comitato nazionale per la valutazione del

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sistema universitario (Cnsvu). A Catania questa "emorragia" di studenti (i dati si riferiscono agli immatricolati 2007/08 di 1° livello e non a chi è già in possesso di un primo titolo di laurea) presenta un trend in aumento: nell’anno accademico 2007/2008 la percentuale di abbandoni è stata complessivamente del 23% rispetto al 17,9 dell’anno accademico precedente (2006/2007). La “fuga” delle matricole dall’università etnea ha però motivazioni e numeri differenti per i singoli corsi di laurea e per i singoli studenti. Ad esempio, a subire maggiormente questo abbandono sono i corsi di laurea interfacoltà (come ad esempio Psicologia che è gestito insieme all’Università Kore di Enna) che perdono nella fase di immatricolazione

2007/2008 il 73,5% dei propri iscritti. Sorprendono anche i numeri di Medicina e Chirurgia, un corso a numero chiuso, dove nell’anno 2007/2008 il 39,1% degli studenti non ha rinnovato la propria iscrizione mentre nella stessa facoltà l’anno precedente a “mollare” era solo il 19 per cento. E a perdere una sostanziale porzione di studenti dopo un anno è anche il corso di laurea in Farmacia. In questo caso si parla di un 33,5% di studenti. Una percentuale decisamente in crescita, visto che nel 2006/2007 questo numero era ridotto al 9,8 per cento. Resistono gli studenti di architettura dove gli abbandoni sono stati del 4,6%, in diminuzione rispetto all’anno precedente (8,5). Ma quali sono le cause di que-

sto esodo di massa dalle aule universitarie? Ne abbiamo parlato con il professore Vincenzo Perciavalle, presidente del Cof (Centro orientamento e formazione) dell’Ateneo, una struttura che ha, tra le sue finalità, quella di erogare un servizio di orientamento per gli studenti e di assisterli nel percorso di studi. «Prevalentemente secondo una casistica da noi registrata - afferma Perciavalle - si tratta di ragazze fuori sede che attribuiscono a questa condizione la causa della loro carente prestazione universitaria. Un’altra causa di drop-out, sulla quale riflettere, è l’influenza del rapporto docente-studente che una volta incrinato rischia di far naufragare il progetto universitario dei nostri giovani». La voce degli studenti, quelli


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INFORMA dell’abbandono, mostra diverse sfumature e aiuta a capire meglio che dietro una scelta così difficile ci sono diverse cause. Prima fra tutte la scarsa attitudine al corso di laurea che si è scelto. Già al primo anno molti studenti scoprono che hanno semplicemente sbagliato facoltà e che preferiscono cambiare totalmente percorso. Come Luca, che si era iscritto in Giurisprudenza e poi ha subito capito che la sua passione era l’archeologia e quindi gli studi classici. Luisa invece ha deciso di abbandonare Scienze Politiche e di prendersi “a year off” (come dicono gli americani), un anno sabbatico, “perché non ha ancora capito bene cosa vuole fare nella vita e Scienze Politiche ha deluso un po’ le sue aspettative”. Molti tirano in ballo le motivazioni economiche: affitti cari, spese di viaggio eccessive, e rinunciano. Dalle esperienze personali scopriamo anche che gli studenti dell’ateneo di Catania dopo il primo anno non solo cambiano facoltà ma anche sede universitaria: perché hanno semplicemente voglia di andare a vivere altrove. Così per Francesca, che dopo il primo anno in Scienze della comunicazione a Catania si è trasferita allo Iulm di Milano perché ha ritenuto che in quel contesto le possibilità lavorative sarebbero state diverse e sicuramente più interessanti. Ma l’abbandono è in ogni caso per l’università una perdita di risorse indispensabili. Un fenomeno che non si può sottovalutare. «Per questo - continua Perciavalle - bisogna intervenire sia sull’orientamento sia sul reinserimento di chi ha deciso di abbandonare gli studi». E il Cof lo fa già con alcune iniziative sperimentate: una è “Percorsi individualizzati” e punta a favorire il reinserimento degli studenti nel mondo universitario, ad accrescere la loro motivazione e ad aiutarli a riconoscere le ragioni delle proprie difficoltà di apprendimento e di impegno nello studio; l’altra “Orientamento e tutorato per gli studenti universitari” che intende offrire un supporto durante il percorso di studio, agendo sia sul piano del ripianamento dei deficit di partenza, sia su quello della massimizzazione delle risorse disponibili. U i

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Farmacia, dissequesto parziale dell’edificio

Dopo sei mesi e mezzo è stato dissequestrato parzialmente l'edificio 2 della Cittadella Universitaria, sede del Dipartimento di farmacologia. Il dissequestro è stato disposto dal giudice per le indagini preliminari Antonino Fallone, con un provvedimento del 14 maggio. Il gip ha deciso il dissequestro del piano terra, del primo, secondo e terzo piano dell'edificio che ospita la facoltà di Farmacia e il dipartimento di Fisiologia, ad eccezione dei laboratori e del piano seminterrato, il piano veramente "incriminato". Gli accertamenti effettuati dai periti incaricati, depositati il 30 marzo e l'11 maggio, hanno infatti evidenziato che al piano terra, al primo, secondo e terzo piano «allo stato attuale non esistano sostanziali diversità tra l'aria ambiente della città di Catania e quella all'interno dei locali della palazzina universitaria». Gli stessi periti rilevano che «gli impianti di ventilazione e di scarico dei reflui di laboratorio hanno subito radicali trasformazioni, in tempi precedenti l'incarico peritale; lo stato attuale è completamente differente da quello esistente al momento dei fatti a base del procedimento penale. In particolare i laboratori sono stati dotati di nuovi impianti di aspirazione e di alimentazione dell'aria con sistemi di scarico che emettono all'esterno dell'edificio. Le canalizzazioni di raccolta degli scarichi liquidi sono state integralmente sostituite con linee singole, cioè distinte per ciascun laboratorio, ed esterne alla muratura, che convogliano in pozzetti posti alla base dell'edificio mediante tubazioni di discesa, in materiale plastico, anch'esse esterne all'edificio. Rimane però la necessità di svolgere ulteriori indagini nei locali del seminterrato dell'edificio che, pertanto, debbono rimanere in sequestro». Così scrivono i periti. Per i quali dunque, gli accertamenti svolti nei locali dissequestrati sono più che sufficienti per sgombrare il campo dai dubbi. Eccezion fatta per i laboratori e per i locali del seminetrrato per i quali «appare opportuno mantenere il sequestro dei locali adibiti a laboratorio, atteso che a tal fine potrebbero rilevarsi pertinenti gli esiti degli accertamenti peritali relativi all'individuazione e localizzazione della fonte contaminante se e in quanto esistente». Il gip ha così accolto parzialmente l'istanza di dissequestro presentata dall’Università, mantenendo il provvedimento (che risale all’8 novembre 2008) su laboratori e seminterrato. L’inchiesta dunque va avanti e bisognerà attendere il risultato delle perizie in questi locali. Soprattutto in quelli del seminterrato che, secondo l'accusa e i documenti diffusi dai parenti delle persone che lavoravano in quegli ambienti, sarebbero i locali "incriminati". Anche se è bene ricordare come l'indagine della Procura segua due filoni, uno per il reato di disastro ambientale e gestione dei rifiuti non autorizzata, l'altro per l'ipotesi di lesioni e omicidio colposo in seguito alle denunce ricevute dopo il sequestro dell'edificio. (gia.re.)

Rischio sismico, c’è l’ufficio Rispe

Terremoti, l'Università di Catania ha istituito il Rispe: è già operativo l'ufficio speciale per la stima della vulnerabilità sismica degli edifici dell'Ateneo. Forse unico tra gli Atenei italiani, l’ufficio "Rispe" (Rischio Sismico Patrimonio Edilizio) ha sede nei locali dell'ex Accademia di belle arti, in piazza Manganelli. Il Rispe è stato istituito a settembre 2008 con un provvedimento del rettore Antonino Recca, il quale ha affidato ai professori Annalisa Greco e Ivo Caliò, docenti di Scienze delle costruzioni nella facoltà d'Ingegneria, l'incarico di costituire e coordinare un gruppo di lavoro per la valutazione della vulnerabilità sismica degli edifici di proprietà dell'Ateneo. «Una vera e propria "task force" che avrà cura di raccordarsi con il Dipartimento regionale della protezione civile, anche al fine di ottenere le risorse economiche necessarie alla messa in sicurezza del patrimonio immobiliare di Ateneo», ha detto il rettore. In seguito ad un primo censimento già realizzato degli edifici di proprietà dell'Ateneo sono state individuate due principali categorie: edifici progettati in assenza di specifiche norme sismiche, ed edifici il cui progetto è stato redatto in conformità alle norme sismiche vigenti all'epoca della progettazione. Per quegli stabili universitari progettati in assenza di norme sismiche, si dovrà necessariamente procedere alla effettuazione delle verifiche ed alla eventuale redazione dei progetti di adeguamento o miglioramento sismico. Le risorse economiche necessarie potranno essere cofinanziate dal Dipartimento Regionale della Protezione Civile che procede annualmente alla erogazione di finanziamenti sulla base delle richieste inoltrate dagli Enti beneficiari nel corso dell'anno precedente.


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Letteratura, passione prima che professione

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Step1 vola al Premio Ischia 2009

di Chiara Ventimiglia alvatore Silvano Nigro, nato nel 1946, è professore ordinario di Letteratura italiana moderna e contemporanea dal 1987. Illustre studioso e critico letterario, ha lavorato per famose case editrici e dal novembre 2004 insegna, inoltre, alla Scuola Nazionale Superiore di Pisa. Lo abbiamo incontrato nella sua casa stracolma di libri, per rivolgergli qualche domanda sui suoi studi e sul suo rapporto con la letteratura.

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IL PROFESSORE / Silvano Nigro, docente e critico: «I giovani si avvicinino allo studio letterario con il cuore, ma la didattica deve essere aggiornata» È possibile per lei identificare un momento nel quale la letteratura è entrata nella sua vita? «Sì, non si tratta di una data naturalmente, ma di una strana coincidenza. Ero al primo anno di università, nella Facoltà di Lettere di Catania e seguivo le lezioni di Santo Mazzarino. Illustre storico, egli era anche un amante della letteratura e ricordo perfettamente, un giorno, durante la lezione ci consigliò la lettura di un romanzo, “Le memorie di Adriano”, di Marguerite Yourcenar. Andai in libreria a comprare il libro, naturalmente nell’edizione francese e, aprendolo, mi imbattei subito nella fotografia dell’autrice. Per una strana coincidenza conoscevo quella donna, l’avevo incontrata da bambino, mentre ero in treno con mia madre». Quali sono stati i suoi studi giovanili? «Sono sempre stato, sin da giovane, appassionato di letteratura straniera. Innanzitutto perché era soltanto della letteratura straniera che era possibile reperire le edizioni economiche, e poi perché, in particolare la letteratura americana, era stata da sempre quella dei libri “di famiglia”». Quale romanzo è stato più im-

portante nella sua vita? «“La mia Antonia” di Willa Sibert Cather. Si tratta di un romanzo di una scrittrice americana che io ricevetti in regalo nell’edizione illustrata per bambini. Racconta di un’infanzia nel Nebraska. Con lunghe descrizioni, il romanzo dà una nitida immagine della vita dignitosa delle famiglie contadine immigrate nell’Ovest. Un quadretto di vita di campagna insomma, che tanto richiamava alla mia mente la vita di mia madre». Cosa significa oggi essere docente di letteratura e critico letterario? «Credo che non sia possibile operare alcuna distinzione tra critico, professore, scrittore. La realtà è che ritengo poco adeguata la parola “professore” per indicare tale figura. Il professore non dovrebbe essere un uomo che “professa”, ma uno che legge con gli studenti, un “lettore” insomma, nient’altro». Cosa è oggi per lei la letteratura italiana del ‘900? «La letteratura del ‘900 è stata “creatrice”. Ha permesso un’apertura alla dimensione europea e mondiale. Ha camminato parallelamente alla televisione e a Internet ed è stata anche “traduzione”, molto importante in

Italia perché strumento indispensabile per accedere a certi libri e a certa letteratura straniera. Per quanto riguarda il futuro, la letteratura non è qualcosa di statico, è in evoluzione insieme al mondo e può cambiare statuto. Quello che deve cambiare è allora il nostro modo di concepire la letteratura. Si legge sempre di meno e la colpa è tanto della famiglia quanto della scuola. Sarebbe ora di pensare a un aggiornamento del canone nei programmi didattici e, soprattutto, di prevedere un percorso parallelo tra inquadramento storico-letterario e un serio programma di letture». Perché oggi un giovane dovrebbe occuparsi di letteratura? «Credo che i giovani debbano intraprendere la strada che maggiormente li affascina, anche quella del letterato, sebbene meno remunerativa. L’appello che rivolgo loro è di non leggere per professione, ma per passione. Proprio per la mancanza di passione oggi la critica letteraria è così tanto scaduta, e anche per quella visione “statica” della letteratura di cui parlavo prima. Ai giovani amanti delle lettere consiglierei di liberarsi di questa ormai vecchia idea della letteratura, un po’ troppo umanistica e, perché no, anche un po’ troppo scolastica». U i

Step1, periodo telematico dell'Università di Catania, è tra i candidati a ricevere il Premio Ischia 2009, sezione blog. La notizia della candidatura è stata accolta con particolare interesse soprattutto perché i protagonisti assoluti sono gli studenti universitari. Sono loro infatti che, affiancati da due tutor professionisti, si occupano dei pezzi e del costante aggiornamento del sito. E sono sempre loro ad essersi messi in luce per quella che un professore dell’Università di Londra ha definito “una prova di serio giornalismo investigativo”. Step1 partecipa al prestigioso concorso grazie ad una vicenda che risale al maggio 2008: il presunto rapimento di una bambina nel parcheggio di un grande ipermercato catanese ad opera di una Rom. In quell’occasione, mentre tutti i giornali gridavano già allo scandalo e davano adito a sentimenti di ostilità collettiva verso gli zingari, i giovani studenti di Step1 si recavano sul posto per “smontare la bufala” (espressione usata da Franco Abbruzzo come titolo al suo intervento sulla vicenda, “La bufala smontata dai ragazzini”). Raccogliendo informazioni dal personale dell’ipermercato, gli studenti sono riusciti a scoprire che nel giorno in questione effettivamente ci fu una lite, ma nulla che potesse accertare un tentativo di rapimento. «I nostri ragazzi - dice Gianfranco Faillaci, coordinatore di Step1 - non hanno fatto altro che quello che dovrebbe essere proprio di ogni giornalista: accertarsi e quindi attenersi alla verità dei fatti. Cosa che in quel preciso momento nessuno si era curato di fare». Bisogna aspettare i primi di luglio per sapere a chi verrà assegnato il premio. Nel frattempo è possibile votare Step1 compilando, entro il 25 giugno, il form presente sul sito del Premio (www.premioischia.it). (ch.ve.)


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SONDAGGIO / Alloggi e mezzi pubblici, servizi non all’altezza del polo universitario di Catania. Sono i risultati del dossier realizzato dall’Udu con la Cgil etnea. Le associazioni: «Chiediamo un incontro con Fce e Amt» di Michele Spalletta ffitti irregolari e costosi, mezzi di trasporto cari e poco efficienti. Gli studenti iscritti all’Università di Catania non lesinano certo critiche sul diritto allo studio etneo. Sono i risultati del sondaggio realizzato dall’Udu, l’Unione degli universitari, in collaborazione con la Cgil di Catania, su 2000 studenti universitari fuori sede, pendolari e in sede. Secondo il dossier, presentato qualche giorno fa dalle due associazioni, la realtà con la quale devono fare i conti gli studenti giornalmente non è affatto rosea. Uno dei problemi fondamentali è rappresentato dagli alloggi. Troppo difficile accedere alle residenze studentesche, 1500 in territorio etneo a fronte di oltre 33 mila studenti fuori sede. Da qui la necessità di rivolgersi alle abitazioni private, altra nota dolente nel conto spese delle famiglie che mandano i propri figli a studiare fuori. Dall’indagine infatti risulta, come se ci fosse ancora bisogno di ulteriori prove a carico, che oltre l’80 per cento dei contratti sono irregolari. Per un singolo posto letto gli studenti pagano in media 200 euro e dividono la stanza con almeno un collega. Il che significa che per una stanza si chiedono circa 400 euro al mese. Ovviamente in nero, quindi senza alcun tipo di tutela da parte degli studenti. Se da un lato le condizioni delle abitazioni vengono definite dalla maggioranza “discrete”, risulta anche che si

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Vita (cara) da fuori sede tratta quasi sempre di minicondomini, con in media 4-5 studenti per appartamento, spesso con un solo servizio in casa da condividere. L’aumento dei prezzi per l’affitto di una stanza o di un posto letto spinge sempre più gli studenti a cercare una sistemazione in zone della città meno care, certamente più distanti dalle facoltà universitarie. Non sarebbe un grosso problema se, a fronte di un prezzo minore di affitto, lo studente potesse raggiungere i luoghi di studio con i mezzi pubblici. Ma il problema a Catania esiste. Nonostante infatti per gli studenti siano previste agevolazioni, attraverso convenzioni stipulate dall’Ersu o dall’Ate-

neo per favorire la mobilità studentesca, «il quadro che viene fuori dal sistema dei servizi e della mobilità - commenta Daniela Sorelli, coordinatore Udu Catania - è sconfortante». Il costo del servizio autobus, si legge nel dossier, rispetto all’hinterland catanese (escludendo quindi i comprensori più distanti come il Calatino o le altre province) oscilla tra i 2.50 e i 6 euro andata e ritorno. L’utilizzo del treno è molto diffuso, soprattutto tra quegli studenti che preferiscono arrivare alla stazione del paese limitrofo, e poi con altri mezzi giungere a casa. Dei 48 studenti presi in esame, solamente 3 definiscono il servizio “buono” nel suo rapporto qualità/prezzo, la maggioranza re-

lativa lo definisce “accettabile”, la restante parte “scarso”. «Quello espresso dagli studenti - commentano i curatori del dossier - è un giudizio che non può essere letto come una nota di merito e riteniamo che esista un problema che coinvolge il servizio delle Ferrovie dello Stato, la Fce e l’Amt. Dato che il rapporto qualità/prezzo è per noi l’unico criterio di valutazione per un diritto alla mobilità che risulta deficitario su alcuni punti specifici - continuano - chiederemo alla Ferrovia Circumetnea e all’Azienda municipale trasporti un incontro affinché si possano adottare interventi a favore degli studenti che scelgono il servizio pubblico per giungere al luogo di studio». U i

Al via le iscrizioni al primo concorso letterario “Penna Libera”

L'associazione culturale e studentesca “Trinacria” organizza la I° edizione del Concorso letterario annuale “Penna Libera”, evento patrocinato dal Comune di Catania - assessorato alla Cultura e dalla facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università etnea. Il Concorso si articola in due sezioni: per adesso è attiva soltanto la sezione B - Poesia in Ateneo che ha per tema la poesia, ed è rivolta a tutti gli studenti dell’Ateneo. L’iscrizione è gratuita. La giuria del concorso - composta da esperti e rappresentanti istituzionali - valuterà le poesie che perverranno entro la data del

28/09/2009 agli indirizzi specificati nel bando del Concorso letterario “Penna Libera” sul sito www.associazionetrinacria.org In palio per il vincitore una borsa di studio e la pubblicazione delle poesie su un quotidiano o un periodico locale; al secondo classificato un viaggio premio di 4 giorni; libri e buoni sconto per il terzo classificato. «L'evento semplifica il concetto di Poesia - afferma Fabio Buda dell'associazione “Trinacria” - e si rivolge ai giovani, poeti e, soprattutto, a chi sconosce o sottovaluta il suo naturale ardore poetico.

Sopra, alcuni organizzatori e promotori del concorso. da sinistra, Antonello Costanzo, Fabio Buda, Simona Catania, Manlio Messina e Armando Greco


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Siamo in...TESI?

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La tesi? Un vero e proprio genere letterario, forse tra i più bizzarri. Noi gli diamo spazio. Segnalateci le vostre a info@universitinforma.it

di Rosalba Di Perna

embrano passati secoli, ma come non ricordarsi di Pacman, il famoso “arcade” che doveva mangiare le pillole disseminate lungo il labirinto, oppure Tetris, il gioco di logica e ragionamento in cui andavano sistemate le figure, ma anche l’intramontabile personaggio di casa Nintendo, Super Mario Bros. La prova finale di Roberto Privitera ci racconta il divertimento elettronico e si intitola: “Mondi virtuali - alcune categorie per l’analisi della significazione videoludica”. Quando ti sei laureato? «Il 26 marzo 2009». Quanto tempo hai impiegato per scrivere questa tesi? «Ho iniziato a reperire il materiale e a leggere i testi a partire da luglio 2008, ma la stesura della tesi vera e propria è cominciata solo dal mese di ottobre in poi». Hai scelto tu l’argomento? «Sì, avevo letto un libro sulla semiotica dei videogiochi scritto da Massimo Maietti e da lì è partita l’idea». Hai avuto difficoltà con le fonti, la bibliografia e il materiale? «Indubbiamente non è stato semplice perché si tratta di un argomento ancora poco indagato a livello accademico». Rifaresti questo lavoro così o cambieresti qualcosa? «I videogiochi sono sistemi di segni complessi che presentano una convergenza di linguaggi e forme espressive differenti. Mi sarebbe piaciuto ampliare ulteriormente le mie ricerche analizzando il medium anche da altre prospettive e spero di farlo nella prossima tesi». Nell’introduzione hai scritto: “Il videogioco è stato a lungo sottostimato e considerato unicamente come mera forma di intrattenimento per bambini e adolescenti”. Pensi che adesso invece sia decaduta ogni distinzione di genere e di età? «Purtroppo alcuni pregiudizi sui videogiochi continuano a persistere, soprattutto nel nostro Paese. In Francia invece non è così, anzi il medium videoludico è considerato una forma culturale a tutti gli effetti al pari del cinema e della letteratura. Per quanto riguarda le fasce d’età, recenti statistiche hanno comunque smentito que-

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Roberto Privitera, laureato in Lingue con una tesi su Mondi virtuali e videogames

Il Dottor videogame sto pregiudizio, dimostrando che l’età media dei videogiocatori è in costante aumento». Qual è l’età media del giocatore? «L’età media dei giocatori si aggira intorno ai 30 anni. È interessante osservare come anche le donne, che prima erano lontane dai videogiochi, si stiano sempre più avvicinando a questa forma di intrattenimento. Un esempio eclatante è quello di Final Fantasy VII, che registra molte giocatrici donne ed ultracinquantenni. Final Fantasy non è l’unica serie a riscuotere un tale successo tra il pubblico femminile. Basti citare il famosissimo The Sims che conta oltre il 60% di giocatrici.

Sarebbe interessante condurre un’analisi sociologica per capire come mai determinati generi come i giochi di ruolo o i God games appassionano maggiormente le donne, mentre altri come le simulazioni sportive o strategiche attirano soprattutto gli uomini». Cosa pensi degli Game Studies. Andrebbero inseriti come materia di studio nelle Università? «Assolutamente sì, ma affinché ciò avvenga è necessario maturare la consapevolezza che dietro ogni videogioco c’è molto di più che un semplice gioco. Esistono già diverse discipline che si occupano dello studio dei testi letterari tradizionali, della storia del cinema e persino del-

la musica, mentre nessuna che si occupa della letteratura videoludica e di testi interattivi come i videogiochi. È una situazione paradossale se si pensa che essi rappresentano, per certi versi, un’evoluzione delle forme di comunicazione precedenti». Tu sei un appassionato di videogames? «Sì, sono un grande appassionato e nel tempo libero mi dedico anche a progettarne e crearne alcuni a livello amatoriale». Quante ore passi al giorno davanti allo schermo? «Parecchie perché uso molto il pc ma non solo per giocare. Ai videogiochi dedico solitamente un paio di ore al giorno ma dipende anche dai periodi e dagli impegni». Quale è stato il primo videogioco con cui hai giocato tu? «L’intramontabile Super Mario Bros. per il Nintendo 8 bit». Il videogame può essere video arte secondo te? «Sì. In diverse parti del mondo sono state organizzate anche esposizioni dedicate alla gameart, un’arte figurativa che utilizza le suggestioni, le atmosfere ed i personaggi dei videogames. Ci sono veri e propri capolavori di arte videoludica come ad esempio Final Fantasy, The Sims o Kingdom Hearts ma ci sono pure tanti titoli mediocri». Alcuni studiosi sostengono che i videogiochi creino dipendenza e possano essere considerati come nuove forme di stordimento artificiale o di religione. Secondo te è davvero così? «Sarebbe così nel caso in cui se ne faccia un uso smodato, ma questo vale per qualunque mezzo. Ogni giorno guardiamo la televisione, usiamo il computer e navighiamo su Internet. Siamo dunque tutti videodipendenti? Personalmente ritengo che i videogiochi siano tutt’altro che pericolosi. Oltre a essere ottime forme di svago e di distensione, dispongono di altre potenzialità ancora troppo sottovalutate. Basti pensare a titoli come “English Training” per comprendere che attraverso i videogiochi non si può solo giocare, ma anche imparare. I videogame possono essere infatti utilizzati a scopo educativo, contribuendo così allo sviluppo di capacità e competenze». U i


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INTERVISTA DOPPIA / Una lei e un lui a confronto su università, studio, lavoro, svaghi. Tra presente e futuro, ecco come gli studenti catanesi vivono il loro percorso universitario

Come ti chiami? « ». Quanti anni hai? «24». A quale corso di laurea sei iscritto? «Scienze giuridiche». Quanti esami ti mancano alla laurea? «Ancora qualcuno purtroppo. La mia corsa alla laurea è stata rallentata dal lavoro». Se potessi tornare indietro faresti la stessa scelta? «Non sono di certo mancati i momenti in cui ho pensato “ma chi me l’ha fatto fare!”. Tuttavia, alla fine mi rendo conto che questa è una delle poche strade in cui potrei realizzarmi al cento per cento». Descrivi (brevemente) la tua settimana tipo da studente. «La mia settimana tipo non è proprio da studente. Lavorando non ho la possibilità di frequentare l’università e quindi di studiare costantemente. Però, quando posso, faccio di tutto per trovare dei ritagli di tempo da dedicare allo studio». Preferisci studiare da solo o con i colleghi? «Decisamente con i colleghi. Trovo sia molto utile, una volta ultimato il programma di una materia, ripetere con i colleghi per confrontarsi e capire se si è lavorato bene». Che tipo di studente ritieni di essere? «Nella norma. Con alti e bassi, come tutti credo. Lo studio è importante, ma non me ne sono mai fatto una malattia». L’esame che più ti è rimasto impresso, e perchè. «Diritto privato. È stato il mio primo esame e non lo dimenticherò mai. È andato bene, ho preso un buon voto, e mi ha dato la carica e la motivazione adeguata per affrontare gli esami successivi». Tra cinque anni come ti vedi? «Già da qualche anno la mia vita è radicalmente cambiata. Vivo per migliorarla e per realizzare i miei sogni. Tra cinque anni mi auguro, dunque, di avere una posizione lavorativa soddisfacente, e perché no, pure una famiglia». Per lavoro saresti disposto a farti raccomandare? «Sull’argomento c’è molta ipocrisia in giro. Tutti criticano le raccomandazioni, ma siamo sicuri che avendone la possibilità rinunceremmo a una “spintarella” per raggiungere il nostro sogno?». Quali sono i locali ideali da frequentare per fare conoscenze? «Non credo ci siano luoghi particolari dove fare conoscenze. Essendo una persona molto espansiva e socievole, non ho difficoltà a confrontarmi con nuova gente, a prescindere dal luogo in cui mi trovo. Sicuramente all’università è più facile fare conoscenze. A questa si aggiungono anche le palestre e i pub». Con gli amici preferisci trascorrere una serata in pizzeria, al cinema o in discoteca? «Preferisco variare e dipende soprattutto dai periodi. Di solito, cinema e pizzeria sono le scelte ideali per trascorrere serate piacevoli, ma ovviamente non deve mancare una buona compagnia».

Angelo Cristaudo

Come ti chiami? « ». Quanti anni hai? «25». A quale corso di laurea sei iscritta? «Direzione Aziendale, presso la Facoltà di Economia». Quanti esami ti mancano alla laurea? «Gli ultimi cinque esami. Spero di completare gli studi entro la sessione di dicembre 2009». Se potessi tornare indietro faresti la stessa scelta? «Assolutamente sì. Sono entusiasta del mio percorso universitario». Descrivi (brevemente) la tua settimana tipo da studente. «Generalmente arrivo a Catania la domenica pomeriggio. Durante la settimana frequento le lezioni, lavoro e svolgo anche un’attività part-time all’università. Il pomeriggio concilio lavoro e studio». Preferisci studiare da sola o con i colleghi? «Preferisco studiare con i colleghi perché è importante avere la possibilità di confrontarsi, anche se spesso, per motivi organizzativi, non è possibile». Che tipo di studente ritieni di essere? «Studentessa costante. Mi impegno al massimo per raggiungere i miei obiettivi». L’esame che più ti è rimasto impresso, e perchè. «Sicuramente Pianificazione economico-finanziaria, una materia che mi ha affascinato moltissimo. Abbraccia il mondo dell’informativa di bilancio aziendale in vista dell’introduzione dei nuovi principi contabili internazionali, Basilea 2 e della riforma del diritto societario». Tra cinque anni come ti vedi? «Laureata, con una lunga e splendida carriera, e circondata di affetti sinceri». Per lavoro saresti disposta a farti raccomandare? «Penso che non esista soddisfazione più grande di quella di realizzare gli obiettivi prefissati grazie ai propri sacrifici e alle proprie capacità». Quali sono i locali ideali da frequentare per fare conoscenze? «Università, aule studio e mense universitarie sono luoghi frequentati da moltissimi studenti con cui poter condividere e confrontare idee, pensieri, e magari stringere nuove amicizie». Con gli amici preferisci trascorrere una serata in pizzeria, al cinema o in discoteca? «Preferisco di gran lunga trascorre le mie serate con gli amici in pizzeria, luogo ideale per chiacchierare, oppure al cinema a godermi un bel film. Ma anche semplicemente a casa. Quando si è in buona compagnia il luogo conta poco o nulla».

Vincenza Cafici

interviste raccolte da Serena Vanella


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REPORTAGE / Ogni primo mercoledì del mese i ciclisti di Critical Mass attraversano le strade di Catania tra lo stupore dei pedoni e l’impazienza degli automobilisti. Una fiumana allegra e variopinta che suggerisce un modo di vedere la città alternativo e “sostenibile”

«Il traffico? Stasera è su due ruote»

Testi e foto di Rocco Rossito ono in due, in sovrappeso e senza casco. Si avvicinano al gruppo, un colpo di clacson prolungato. Loro sono su uno scooter, gli altri in bici. «Au, facemu canciu e scanciu?», esclamano dallo scooter con tono di chi ti vuole prendere per il culo. «No - rispondono dalle bici - lo scooter inquina, ci vogliono i soldi della benzina e devi pagare pure l’assicurazione». La scenetta, in varie forme, accade spesso quando il gruppo è in giro. Il “gruppo” vuol dire quelli di Critical Mass, che non è una associazione, che non ha una forma, ma ha una sostanza. «Noi non blocchiamo il traffico, noi siamo il traffico», questo lo slo-

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gan di Critical Mass, a livello mondiale. E a Catania? Pure a Catania succede. Nonostante le buche, nonostante le piste ciclabili inesistenti. Si va in bici.

Dopo esperienze settimanali, nel 2009 i raduni si svolgono una volta al mese. All’inglese la chiamano “Monthly Version”.

Appuntamenti per biker e non solo

Il 10 giugno alla Sala Lomax la Ciclofficina organizza una serata dedicata a “Le migliori opere, bike themed short movies”, provenienti dai festivals: “Filmed by Bike” (www.filmedbybike.org) e “Bicycle Film Fest”. (bicyclefilmfestival.com). Ancora: la Bike Pollo Team e la Etna Foxes, due squadre formate dai ragazzi della Ciclofficina, saranno gli unici due team italiani a partecipare all’Ehbcp (European Hardcourt Bike Polo Championships), torneo europeo di Bike Polo, che si terrà l’1 e il 2 agosto a Londra (www.ehbpc.org).

Ore 21,30 piazza Roma. «Partiamo?», il gruppo di quelli con le mountain bike, tutti vestiti a dovere, preme per partire. Ma poi finisce che non ci si muove mai prima delle 22. Nel frattempo arrivano gli altri: c’è un ragazzo che ha una bici che si smonta e diventa “da asporto”; c’è chi ne ha due montate insieme e diventa altissimo, come se avesse i trampoli. Poi ci sono quelli con i cestini fatti di cartone, o quelli in tandem e il cane al seguito. Chi ha la bicicletta senza freni perché sfrutta un meccanismo simile a quello delle bici che si vedono


INFORMA alle olimpiadi, o quelli con il “chopper”. Ma anche “city bike” normalissime. Ce n’è per tutti i gusti. Persino una “reclinata”: una bici bassissima, con i pedali e il cambio più avanti rispetto alla ruota anteriore. Il tipo che ci va sopra ha messo pure una bandierina con una scritta: “Free Tibet, ‘Ntu Culu a Benzina”. Se gli chiedi che cosa sia quella bicicletta, ti spiega per filo e per segno la storia del “veicolo a propulsione umana più veloce”, di come quel modello sia stato messo “al bando” perché troppo veloce e via dicendo... Qualcuno ha i capelli bianchi, qualcun’altra non parla bene l’italiano. Il gruppo è variopinto. Probabilmente non tutti sanno cosa sia Critical Mass, e sono lì solo perché a loro piace andare in bici e farlo in gruppo è ancora più bello. Catania di sera, in bicicletta, è stupenda. Non tutti si conoscono, ma si sorridono, parlano. Ci sono poi i ragazzi della “Ciclofficina Etnea”, quelli che sono un po’ i promotori di questo appuntamento mensile. Ma ci tengono a precisare: «Critical Mass sono io, sei tu, è di tutti». Lì, nella Ciclofficina, appeso a un muro c’è un foglio di carta, traballante, sopra c’è scritta una frase, bellissima e verissima: “Se i pedoni si ignorano e gli automobilisti si insultano, i ciclisti si sorridono, si salutano e si uniscono”. Sotto, la firma: Jacques Goddet, che dal 1936 al 1986 fu il direttore del Tour de France. Nel frattempo il “gruppo” è diventato più numeroso. Si parte. Il percorso non esiste, chi sta in testa propone, gli altri seguono. Ogni volta un giro diverso, spesso e volentieri le stesse situazioni. Qualche automobilista suona, qualcuno si ferma, qualcuno si accosta e chiede: «Posso venire anch’io?».

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Alcuni momenti di una delle passeggiate notturne di Critical Mass. Nella pagina accanto, piazza Vincenzo Bellini; sopra via Teatro Massimo e la stazione; sotto, via Etnea

«Certo», rispondono. Chi ti fa una foto, chi sorride meravigliato a bocca aperta. L’appuntamento è rivolto a tutti gli amanti della bici: ogni primo mercoledì del mese, piazza Roma, ore 21,30. Ma c’è anche chi si vede, ogni mercoledì, come scritto su www.criticalmasscatania.it.

Alla Ciclofficina Etnea di via Plebiscito “lo vedi, lo fai, lo impari e lo insegni”

Iuva, Marco, Ciccio, Pasquale, Una, Cristina, Magda, Massimo, Federico, Nazareno sono i ragazzi della “Cicloficcina Etna”, che ha sede presso il Centro Popolare Experia, in via Plebiscito di Catania. “Stanno aperti” il lunedì e il venerdì sera. Un gruppo di ragazzi con la passione per la bici che porta avanti concetti come “la mobilità sostenibile”, in una città dove il muoversi è ormai “insostenibile”. Soprattutto si mettono a disposizione dando una mano per sistemare o costruire la tua bici. Iuva ci spiega un po’ come funziona: «L’utente che arriva in Ciclofficina ha la possibilità di ripararsi la bici o di costruirsene una ex novo perché qualcuno ha donato pezzi o intere bici abbandonate. Noi qui mettiamo a disposizione gli attrezzi, alcuni purtroppo sono abbastanza costosi per cui non tutti li possono avere a casa. Chi viene può portare quello che serve, in modo che tutti poi possano usarlo. La cosa fondamentale è che non si fa commercio: anche se qualcuno viene e dice “io pago e voglio una bici”, questo qui non avviene. Il messaggio che deve passare è che, che con l’aiuto del responsabile, puoi imparare a costruire o riparare una bici e in futuro potrai anche insegnarlo a qualcun’altro. C’è una funzione didattica». Il motto è “lo vedi, lo fai, lo impari e lo insegni”. Le persone che “frequentano” la Ciclofficina sono soprattutto bambini e ragazzi del quartiere. Alcuni vengono da soli, altri con le mamme che li accompagnano e li vengono a riprendere. Poi studenti, stranieri, professionisti. Ogni tanto qualcuno lascia un attrezzo, o una ruota che avrebbe buttato, in modo che chi ne abbia bisogno può recuperarla. Prima dell’Experia la Ciclofficina aveva sede all’Auro, ma «la differenza - spiega Iuva - sta nel fatto che qui i ragazzi del quartiere vengono con le bici e imparano a ripararsele, senza nessun costo ovviamente». (ro.ros.)

Nel frattempo, agli incroci qualcuno un po’ più esperto blocca qualche macchina, il gruppo passa. Sotto il Liotru un giro in tondo e poi su per via Garibaldi. All’inizio sembra lunghissima e pesantissima, ma pedalata dopo pedalata si arriva subito al Fortino. Come al solito gli sguardi

sono straniti, qualche ragazzino ti vannìa. E intanto si pedala, si rallenta un po’ il traffico. Nuovamente in centro, in Piazza Bellini una sosta. Perché il giro è per tutti, e non bisogna per forza essere allenati, ma solo avere voglia di stare un po’ insieme. Accanto alla fontana c’è una “roda”, un gruppo di ragazzi suona degli strumenti brasiliani e due al centro fanno Capoeira. Si riparte, la vera sosta è nella piazzetta di San Giovanni li Cuti. Il profumo del mare a pieni polmoni. Poi piano piano c’è chi inizia ad andare via, e chi invece resta e continua. Se non lo provi, pensi che sia solo un giro in bici. Se lo provi ti appassiona, ti coinvolge, ti aiuta a vedere la città da un punto di vista diverso. È vero, i pedoni si ignorano, gli automobilisti si incazzano e si insultano, i ciclisti incrociano i propri sguardi e, spesso e volentieri, si salutano sorridendo. U i


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ATTIVITÀ / Gli enti regionali per il diritto allo studio lavorano per uniformare i bandi e i criteri di assegnazione dei benefici e l’offerta dei servizi. Obiettivo: raggiungere un “trattamento” unico per tutti gli studenti isolani

Studenti siciliani, sull’Isola benefici uguali per tutti di Maria Enza Giannetto estate è in arrivo, ma le attività di sostegno al diritto allo studio non si fermano. Anzi. Per l’Ersu di Catania questo è un periodo intenso di preparativi e di iniziative. Tante le proposte in ballo per il prossimo anno accademico, sia sul fronte dei benefici, sia su quello delle iniziative culturali. L’ente di Catania assieme a quello di Messina, Enna e Palermo, in sede di Commissione regionale per il diritto allo studio, sta mettendo a punto un nuovo calendario per la scadenza dei bandi. L’anticipazione della pubblicazione, e quindi anche dei termini di presentazione delle richieste, permetterà di elargire i benefici in anticipo rispetto alla tempistica attuale. «Soprattutto per quanto riguarda gli alloggi - spiega il direttore Nunzio Rapisarda l’obiettivo è riuscire a individuare i beneficiari per il nuovo anno accademico entro il mese di luglio in modo da permettere ai ragazzi di trasferirsi nelle residenze sin da settembre». Insomma, l’idea è quella di offrire massima serenità ai ragazzi che intraprendono la carriera universitaria.

L’

«È necessario - aggiunge Rapisarda - evitare che i ragazzi non assegnatari si ritrovino a ottobre senza casa, quando il mercato è ormai saturo e gli affitti sono alle stelle». Inoltre, la Sottocommissione regionale per il Diritto allo Studio ha avviato un percorso di uniformazione dei bandi e dei criteri di elargizione di servizi e benefici per gli studenti. L’obiettivo è quello di avere un bando e un trattamento unico per tutti gli studenti siciliani, in conformità con quanto stabilito dalla Legge regionale 20/2002 che “regola” il diritto allo studio

Ristorazione /

I lavori di “messa in sicurezza” della residenza Oberdan, nell’ala che comprende la mensa, hanno creato qualche difficoltà agli studenti che normalmente usufruiscono del servizio di ristorazione. Per far fronte ai disagi, sono stati attivati un “punto distribuzione pasti” nella mensa Costa e uno di preparazione pasti nell’istituto scolastico Cavour.

in Sicilia. E soprattutto nell’ottica di rispondere al secondo comma dell’articolo 34 della Costituzione italiana «(...) I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso». L’Ente, infatti, da qualche anno persegue l’obiettivo di far riconoscere il diritto allo studio quale “diritto della persona” e farlo annoverare tra i diritti fondamentali. U i

I servizi on-line per gli studenti

www.ersu.unict.it: sito per le comunicazioni istituzionali dell’Ente. Nelle pagine del sito si trovano tutti i servizi, i benefici e le notizie utili agli studenti universitari. E sono presenti informazioni, costantemente aggiornate, sulle diverse forme di interventi, manifestazioni ed eventi, convegni e partecipazione ai saloni dello studente nazionali ed europei. www.ersuctalloggi.it: il sito si propone come punto di incontro tra domanda e offerta di posti alloggio per gli studenti. Il portale offre a tutti gli studenti dell’Ateneo la possibilità di inserire gratuitamente i propri annunci di “Cerco Alloggio” e di consultare tutte le offerte dei locatari, dettagliate con prezzi, zone geografiche e molto altro ancora. E da quest’anno anche assistenza legale per gli studenti. wap.ersuct.it: l’Ersu di Catania è disponibile anche sul cellulare. Grazie a questo servizio l’Ente offre un altro canale di comunicazione con lo studente accessibile in qualsiasi momento e in ogni luogo. Tutte le notizie, gli avvisi, le manifestazioni organizzate dall’Ente a portata di telefonino. Sms & mms list: iscriviti al servizio sms & mms list dell’Ersu di Catania. Questo servizio gratuito permette di ricevere “in tempo reale” tutte le novità che riguardano l’Ente, gli eventi e le iniziative, oltre che ottenere informazioni di prima mano sulle borse di studio, sulle scadenze e così via.


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Samantha Fidanza «L’orchestra è una palestra formativa VIOLINISTA / La giovane musicista di Giarre è la spalla dellìensemble musicale dell’Ente. «Ho l’opportunità di suonare davanti a un grande pubblico e di mettermi alla prova, superando qualunque tipo di esitazione»

«L’

Orchestra sinfonica dell’Ersu mi ha dato una grande opportunità, quella di suonare senza alcuna esitazione di fronte al pubblico avendo in carico la responsabilità di un’intera fila». È entusiasta della sua esperienza come spalla della formazione musicale dell’Ersu, la violinista Samantha Fidanza. Samantha, 30 anni, di Giarre in provincia di Catania, è uno dei talenti che dal 2006 fanno parte della formazione sinfonica e a cui riconoscono il merito di essere un’importante palestra formativa. «Quando suoni come spalla devi necessariamente superare le incertezze. Questi due anni all’interno dell’Orchestra mi hanno fatto crescere tanto». Quando hai cominciato a suonare? Raccontaci la tua formazione. «Ero piuttosto piccola, avevo circa 9 anni e ho cominciato a studiare il violino da privata, poi a 14 anni sono riuscita a entrare al Conservatorio Bellini di Catania e ho cominciato il mio percorso di studi, conseguendo il diploma di I livello in violino a 22 anni. Tra l’altro mi sono anche laureata in Lettere (prima del cambiamento che non permette più di

I prossimi concerti

L’Orchestra sinfonica dell’Ersu, diretta dalla professoressa Antonella Fiorino suonerà a Troina durante il Corsini Festival 2009, Premio Ignacio Corsini che si svolgerà dal 3 al 5 luglio. Una Convention internazionale di tango show, milonghe, workshops, eventi con Luis Castro, Claudia Mendoza, Cristian Cisneros, Virginia Porrino, Angelo Grasso e Antonella Milone.

frequentare parallelamente l’Università e il Conservatorio, ndr). Ora sono alle prese con il corso di abilitazione per insegnare alle scuole medie». Il tuo sogno è insegnare? «In realtà vorrei insegnare, senza mai smettere di suonare, però. L’insegnamento, ovviamente, mi darebbe una maggiore sicurezza economica, ma non voglio rinunciare ai concerti». Confermi, quindi, che non si può vivere di concerti? «Purtroppo è così. Devo riconoscere che non è affatto semplice vivere d’arte. Sin da ragazzina sono entrata in varie formazioni e ho sempre partecipato a molte esibizioni, sia per il gu-

Orchestra / Master Class e concerto con Lucio Degani

Un appuntamento importante, per l’Orchestra dell’Ersu, è la Master Class con il violinista Lucio Degani che si svolgerà dal 16 al 19 luglio. L’evento si concluderà con concerto finale del maestro Degani assieme all’Orchestra dell’Ersu, diretta da Antonella Fiorino. Lucio Degani ha intrapreso lo studio del violino all’età di 12 anni, diplomandosi con il massimo dei voti al Conservatorio “L. Cherubini” di Firenze sotto la

guida del maestro Renato Zanettovich, frequentando quindi i corsi di musica da camera e quartetto tenuti dai maestri Zanettovich, De Rosa e Farulli alla Scuola di musica di Fiesole. Si è perfezionato con la violinista russa Zinaida Gilels. Premiato in vari concorsi, ha intrapreso un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero sia come solista sia in formazioni cameristiche. Ha collaborato come violino di spalla e solista con diverse orchestre,

suonando sotto la direzione di illustri direttori, come Bertini, Maazel, Maag, Muti, Sinopoli, Thielemann, Rostropovich. Dal 1986 collabora con l’orchestra da camera “I Solisti Veneti” diretti da Claudio Scimone, e dal 2000 ricopre il ruolo di violino principale. Si è esibito anche in qualità di solista nei più importanti teatri e sale da concerto del mondo e ha preso parte a numerose registrazioni discografiche, televisive e radiofoniche.

sto di suonare in pubblico, sia per entrare in vari circuiti e concedermi qualche opportunità in più». Sembra che l’esperienza dell’Ersu sia una rarità. «È verissimo. Di solito formazioni del genere si creano per un breve periodo, per un evento in particolare. Una formazione stabile come questa, nata 3 anni fa, è assolutamente una rarità. E tutto il merito è, oltre che del sostegno dell’Ente, del direttore Antonella Fiorino, che ci mette una grande energia e segue la formazione in ogni sua fase». Cosa manca, secondo te, al mondo musicale in Sicilia? «Credo manchi la solidarietà tra i musicisti e un’organizzazione sindacale che permetta di portare avanti, insieme, le richieste». Quali sono i tuoi prossimi impegni? «A parte l’esame abilitante, continuo a fare molti concerti e mi sto avvicinado di più alla musica pop. Collaboro con il cantautore catanese Vincenzo Spampinato e con lui ho già fatto parecchi concerti. Sono convinta, infatti, che sia molto importante percorrere anche altre strade. Ed è una convinzione sposata anche dall’Orchestra dell’Ersu che, senza mai rinnegare la musica classica, dalla quale tutti noi proveniamo, sta cercando di offrire al pubblico una varietà maggiore di generi musicali». U i


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LIBERARCI DALLE SPINE / Ripartono a giugno i campi di studio e lavoro a Corleone sulle terre confiscate. L’iniziativa è promossa dall’Arci Sicilia e dalla cooperativa sociale Lavoro e Non Solo

Volontari nei terreni tolti alla mafia al prossimo 10 giugno - e per i successivi 5 mesi - ripartiranno i campi di studio e lavoro Libe rArci dalle Spine sulle terre confiscate alla mafia nei territori dell’Alto Belice Corleonese. Nove i campi previsti, che si rivolgono ai giovani di tutta Italia per sensibilizzarli sulla tematica della lotta alla criminalità organizzata. Ciascun campo, della durata di 2 settimane, vedrà alternarsi momenti di lavoro sulle terre confiscate, al fianco dei soci della cooperativa Lavoro e Non Solo, a momenti di studio della storia del movimento antimafia e attività di animazione territoriale a Corleone. Come già accaduto durante le precedenti edizioni, i campi saranno dedicati a due figure che si sono distinte nella lotta per la dignità, i diritti e la giustizia

D

sociale: Maria Domina, sindacalista della Cgil Sicilia, animatrice e organizzatrice delle donne durante la lotta dei braccianti e delle contadine per l’occupazione dei feudi, e Maria Giudice, socialista di origini lombarde, dirigente sindacale, arrestata nel 1922 per “eccitamento all’odio di classe”. I singoli e i gruppi interessati a partecipare ai campi di studio e lavoro “LiberArci dalle Spine”, possono inviare una mail all’indirizzo info@lavoroenonsolo.com, oppure chiamare al numero 091.6101000. U i

ETTORE MAJORANA FOUNDATION / A Erice l’International School of “Ius Commune”. Domande entro il 23 giugno Nuovo corso della International School of Ius Commune, organizzato annualmente al Centro di cultura scientifica “Ettore Majorana” di Erice (Trapani). La Scuola si propone di recuperare alla memoria le linee portanti della civiltà giuridica europea e di dare un contributo alla costruzione della nuova unità dell’Europa attuale. Le lezioni sono tenute prevalentemente in lingua italiana, sono ammesse anche le principali lingue europee (inglese, spagnolo, francese, tedesco). Il XXIX corso, incentrato sul tema “I diritti particolari nell’Europa medievale e moderna: prospettive di lettura”, si terrà dal 16 al 22 ottobre. Per partecipare è previsto il pagamento di una quota di partecipazione di 600 euro che include vitto e alloggio. Per questo tipo di corsi, tuttavia, l’Ersu eroga contributi finalizzati a soggiorni di studio, le domande vanno consegnate entro il 30 giugno (info su www.ersu.unict.it/viaggistudio.html). Per i dettagli, gli studenti interessati possono rivolgersi, entro il 23 giugno, ai docenti Manlio Bellomo (095.230376; email mbellomo@lex.unict.it) e Orazio Condorelli (095.230417; email ocondorelli@lex.unict.it).

✎ Il calendario dei campi di lavoro Periodo / Località / Attività agricole

Volontari

10-24/06 Corleone Sistemazione vigneto Impianto pomodori, peperoni, cipolle, basilico

10

9-23/07

15

Corleone Trebbiatura grano e legumi sistemazione vigneto, pomodori

24/07-7/08 Corleone Trebbiatura grano e legumi; sistemazione vigneto

30

8-17/08

Corleone Sistemazione vigneti; raccolta pomodoro

30

21/08-4.09Corleone Raccolta pomodoro, melanzane, peperoni, cipolle

30

7-21/09

30

Corleone Raccolta pomodoro, melanzane, peperoni, cipolle, mandorle. Vendemmia

16-30/09 Canicattì Vendemmia, recinzione 30 e costruzione del muretto, sistemazione capannone e vialetti 23/09-7/10 Corleone Raccolta pomodoro, melanzane, peperoni, cipolle

20

9-23/10

20

Corleone Preparazione terreni per semine, sistemazione vigneti

UNISU

Università telematica delle Scienze Umane

NICCOLÒ

CUSANO

Università pubblica non statale istituita dal Miur con D.M. del 10/05/2006



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le opportunità del mese dove

cosa

requisiti

info

INFORMATORI DEL FARMACO L’agenzia Human Value seleziona per conto di un’affermata multinazionale farmaceutica 12 informatori specialistici del farmaco in tutta la Sicilia.

Sono richieste laurea in discipline scientifiche, esperienza di almeno 3/5 anni maturata in posizione di Specialist, buona conoscenza della lingua inglese e dei principali strumenti informatici.

Gli interessati sono invitati a visionare sul sito www.humanvalue.it. Riferimento: C9214/MJ (specificare l’area geografica di interesse all’interno del proprio curriculum vitae).

CONSULENTI FINANZIARI La Fincaf finanziamenti ricerca 40 consulenti finanziari. È previsto corso di formazione gratuito, affiancamento, stipendio base + provvigioni (contratto a tempo determinato).

Il titolo di studio richiesto è diploma o laurea. Sono richiesti inoltre capacità organizzativa, spigliatezza, facilità nei rapporti interpersonali.

Per candidarsi inviare cv entro il 30 luglio a: info@fincafinanziamenti.it (Fincaf finanziamenti Modica), tel 0932.757398.

INGEGNERI INFORMATICI L’agenzia Metis s.p.a di Catania sta selezionando ingegneri informatici (sede di lavoro: provincia di Caltanissetta). Prevista assunzione diretta a tempo indeterminato con l’azienda.

Il titolo di studio richiesto è laurea in Ingegneria informatica. Altri titoli: stage in automazione industriale/conoscenza di software automation, massima affidabilità.

Per candidarsi contattare Metis s.p.a (viale Raffaello Sanzio 2/d, Catania), tel: 095.7169016 - inviare curriculum vitae a: catania.puccini@eurometis.it.

DOCENTE DI LETTERATURA ITALIANA A LOSANNA La facoltà di Lettere dell’Unil (Universitè de Lausanne) mette a concorso un posto di professore associato di Letteratura moderna e contemporanea.

In possesso di un titolo di dottorato di ricerca, il candidato dovrà essere in grado di svolgere attività di ricerca e d’insegnamento in letteratura italiana moderna e contemporanea, con attenzione specifica alla produzione contemporanea.

Le modalità di presentazione della candidatura, da effettuare entro il 15 settembre 2009, sono descritte all’indirizzo www.unil.ch/ital/page66733.html. Per informazioni supplementari: mara.lanza@unil.ch.

NEOLAUREATI Accenture per le sedi di Milano e Verona è alla ricerca di laureandi e neolaureati per curare la realizzazione, manutenzione ed evoluzione di complesse applicazioni e architetture software.

Qualifiche richieste: laureandi e neolaureati in Ingegneria, Informatica, Matematica e Fisica; attitudine al problem solving; propensione al lavoro in team; intraprendenza, buona capacità di comunicazione.

Per ulteriori informazioni, e per candidarsi, visitare il nostro sito professioni.accenture.it: Services - Laureandi e Neolaureati in Ingegneria, Informatica, Matematica e Fisica - Outsourcing-00062838.

FONDAZIONE CRUI & MINISTERO DELL’ECONOMIA / Per 62 laureati e laureandi, tirocini in analisi e pianificazione

Sono 62 i laureandi e laureati che potranno partecipare al programma di formazione lavoro avviato dalla Fondazione Crui insieme al ministero dell’Economia e delle Finanze. Il periodo di stage prenderà il via il 21 settembre del 2009 e terminerà, salvo eventuali proroghe, il 21 gennaio 2010. Sono 9 i posti per i tirocini che si svolgeranno al Nord Italia, 21 al Centro e 32 al Mezzogiorno. I tirocinanti verranno inseriti in un progetto di formazione che li porterà a comprendere il funzionamento delle aree del trattamento giuridico ed economico del personale, della comunicazione, della pianificazione e controllo e dell’analisi e miglioramento processi e sistemi amministrati-

vi. Possono partecipare all’iniziativa sia laureandi sia laureati del vecchio come del nuovo ordinamento che conoscano una seconda lingua. Per informazioni si può contattare la Fondazione Crui (Ufficio Progetti e Tirocini), referente: Maddalena Leone (tirocini.mefIVdip@fondazionecrui.it - web www.fondazionecrui.it) - Ministero dell’Economia e delle Finanze (Dipartimento dell’Amministrazione Generale e del Personale e dei Servizi del Tesoro), referenti: Marina Cuneo, Elisabetta Doro, Caterina Procopio (marina.cuneo@tesoro.it elisabetta.doro@tesoro.it caterina.procopio@tesoro.it - web: www.formazionepiu.it).

FAO / Volunteer programme

La Food and Agriculture Organization, è sempre in cerca di volontari. Così il “Volunteer Programme” della Fao si trasforma in un’occasione ideale per studenti universitari e laureati per conoscere da vicino il lavoro della Fao e aggiungere questa esperienza al proprio curriculum. L’opportunità è sempre attiva, non c’è, in altri termini, una scadenza per presentare la propria candidatura. Per partecipare al programma, infatti, bisogna solo scrivere una richiesta di massimo due pagine, in cui si spiegano le motivazioni che spingono a fare questa esperienza, gli obiettivi e i risultati che ci si aspetta di raggiungere. Inoltre, bisogna compilare, in inglese, il form presente sul sito Internet con la propria storia personale e inoltrarlo. Per candidarsi servono la maggiore età e la buona conoscenza di almeno una delle lingue ufficiali Fao: inglese, francese, spagnolo, arabo o cinese. La durata del periodo di volontariato non può superare i 120 giorni lavorativi e non prevede alcun rimborso. Il sito web cui collegarsi è www.fao.org/VA/vol_en.htm.

BANDO VIGONI / Candidature aperte Candidature aperte al “programma Vigoni”: si tratta di un programma di scambio di ricercatori tra le istituzioni universitarie italiane e tedesche. Il Programma - finanziato dal Miur e dall’Ateneo ItaloTedesco (Ait) da parte italiana e dal Deutscher Akademischer Austausch Dienst (Daad) da parte tedesca - consiste in scambi bilaterali di docenti e ricercatori. Per scaricare il bando e presentare la canditura si può consultare il sito dell’Ait http://ait.identity.it. Le domande possono essere presentate on-line entro il 18 settembre.



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Le gallerie del doppio

TEATRO STABILE / Nove produzioni proprie, tre coproduzioni e tanti spettacoli ospiti nel cartellone 2009/10 Diviso nei filoni Tradizione, Contemporaneo, Popolare, tratterà il tema della duplicità in tutte le sue accezioni di Maria Enza Giannetto rendendo a prestito una celebre endiadi, abbiamo voluto declinare il cartellone 2009-2010 seguendo il tema de “Il teatro e il suo doppio”», così Giuseppe Pasquale, il direttore del Teatro Stabile di Catania, presenta la prossima stagione che si snoderà, da novembre in poi, lungo il filo conduttore del “doppio”. Il cartellone, ricco di titoli e stelle del panorama teatrale europeo, distribuito nelle sale (Musco, Verga, Ambasciatori) gestite dallo Stabile e in altri luoghi e siti teatrali della città, ripropone per il secondo anno la distinzione nei tre filoni Tradizione, Contemporaneo, Popolare. «Una classificazione chiara, all’interno della quale - spiega Dipasquale - lo spettatore potrà costruire un personale percorso, lasciandosi guidare dalle proprie affinità e inclinazioni, grazie all’ulteriore suddivisione dei titoli in quattro “gallerie”, dedicate rispettivamente al Novecento, ai classici europei, al contemporaneo italiano e a quello straniero. Ogni testo evoca poi una precipua riflessione esistenziale e sociale, che abbiamo evidenziato già nella comunicazione, indicando, accanto al titolo, specifiche sinte-

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Mariangela Melato in “L’anima buona del Sezuan”; sopra “Platanov” di Checov nella pagina accanto “La menzogna” di Pippo Delbono, sotto “Come spiegare la storia del comunismo ai malati di mente”

Campagna abbonamenti

Parte la campagna abbonamenti per la stagione 20092010. Sarà possibile esercitare il diritto di prelazione con le seguenti scadenze: per i turni Prime – B – D – Lions fino al 27 settembre; per i turni Aziendali e Cineclub fino al 4 ottobre. Il botteghino del Teatro Verga (via G. Fava 35) è attivo da martedì a sabato dalle 10 alle 19 con orario continuato; domenica dalle ore 10 alle 13. Lunedì chiuso per riposo. Info: tel. 095363545, www.teatrostabilecatania.it.

si tematiche a confronto». Fil rouge è appunto il “tema del doppio”, «inteso - nota ancora Dipasquale - nel senso più lato possibile: doppio, come duplicità, raddoppio, specchio, coppia, ambiguo. E il centro di questo giuoco sono gli attori, pronti a vivere qui e ora un altro da sé, che qualcuno ha scritto in loro vece, per creare una realtà che ne imita un’altra. Il vedere del teatro è un vedere interpretante. Fatto di avvicinamenti, approssimazioni alla realtà concreta. Se il principio di riflettere nell’arte la realtà è considerato nella molteplice diversità dell’immagine di uno specchio incrinato, immagine che prendo in prestito da Joyce, ecco che quello stesso principio creativo smette di essere considerato in chiave mimetica, e incomincia a denunciare la sua vera natura interpretativa. Poiché l’atto teatrale sceglie, decide, propone una visione del mondo. Non imita alcunché. Ecco il senso del doppio che lega gli spettacoli scelti in questa stagione». E veniamo ai dettagli del cartellone, indicando in parentesi, per ciascuna opera, la relativa tematica, indicativa degli spunti di una stagione che si caratterizza per il grande impegno produttivo del Teatro Stabile che propone nove produzioni proprie, tre coprodu-

zioni e significative collaborazioni. Spettacolo inaugurale (Verga, 20 novembre) sarà la nuova produzione dello Stabile A ciascuno il suo (L’intellettuale e la verità), omaggio a Leonardo Sciascia nel ventennale della morte (nonostante la “diffida” da parte degli eredi di Sciascia, nei giorni in cui andiamo in stampa il teatro auspica di poter risolvere la questione e non dà ancora notizia di variazioni in cartellone). Lo spettacolo vanta la regia di Vincenzo Pirrotta e la presenza protagonistica di Luigi Lo Cascio. La riduzione scenica del romanzo è quella commissionata dallo Stabile a Ghigo De Chiara per l’edizione con Turi Ferro della stagione 1979-80. L’allestimento è inserito nella “Galleria del Novecento” che comprende altre due produzioni dell’ente: L’aria del continente (Il paradosso dell’apparire) di Martoglio, regista e protagonista Pippo Pattavina; La lezione (La cultura del terrore) di Ionesco, regia Ezio Donato, sempre con Pattavina e Valeria Contadino. E ancora Il berretto a sonagli (La verità della follia) di Pirandello, coproduzione realizzata dallo Stabile catanese con quelli di Palermo e del Veneto, regia Giuseppe Dipasquale, con Pino Caruso. Tante e variegate le produzioni


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Le proposte en plein air ospiti: due Cechov, Platonov (L’eroe senza volontà), regia di Nanni Garella, con Alessandro Haber, Susanna Marcomeni e lo stesso Garella; e Il gabbiano (L’utopia dell’amore), regia Marco Bernardi, con Patrizia Milani, Carlo Simoni, Maurizio Donadoni; un secondo Pirandello, Enrico IV (La follia della verità), regia Paolo Valerio, con Ugo Pagliai e Paola Gassman; L’anima buona del Sezuan (L’uomo che sfrutta l’uomo) di Bertolt Brecht, regia di Ferdinando Bruni e Elio De Capitani, con Mariangela Melato. Anche la “Galleria del classico europeo” offre uno spaccato amplissimo di riflessioni. Ad aprire questo secondo percorso è una produzione dello Stabile etneo, La scuola delle mogli (Il trionfo dell’amore) da Molière, la versione in dialetto siciliano di Turi Ferro; regia Federico Magnano San Lio, con Enrico Guarneri. Due le coproduzioni goldoniane: L’impresario delle Smirne (L’(in)utilità dell’arte), in sinergia con lo Stabile veneto, regia Luca De Fusco, con Eros Pagni; La locandiera (La furbizia dell’amore), in sinergia con il Teatro Biondo Stabile di Palermo, regia Pietro Carriglio, con Luca Lazzareschi e Galatea Ranzi. Il Tsc collabora anche alla produzione di Amleto (Il paradosso dell’essere) realizzata dallo Stabile palermitano; la regia del capolavoro shakespeariano è di Pietro Carriglio, con Luca Lazzareschi, Nello Mascia, Galatea Ranzi, Luciano Roman. Spettacolo ospite di questa galleria è un terzo titolo goldoniano, La trilogia della villeggiatura (L’apparire contro l’essere), regia Toni Servillo, con Andrea Renzi, lo stesso Servillo, Paolo Graziosi, Gigio Morra. La “Galleria del contemporaneo italiano” prevede altre due produzioni dello Stabile: Sicilian tragedi (L’opposizione dell’amore) di Ottavio Cappellani, regia Guglielmo Ferro, con Ida Carrara e Guia Ielo e Terra matta (La vita desprezata) dal-

l’autobiografia di Vincenzo Rabito, regista e protagonista Vincenzo Pirrotta. Spettacolo ospite La menzogna (Il silenzio della memoria), ideazione e regia Pippo Delbono, che rende un tributo agli operai morti nell’incendio della Thyssen Krupp. La “Galleria del contemporaneo straniero” parte con una produzione dello Stabile, Come spiegare la storia del Comunismo ai malati di mente (La tragedia del potere) di Matei Visniec, regia Gianpiero Borgia, con Angelo Tosto. Allestimenti ospiti: La contessina Mizzi (L’ironia del destino) di Arthur Schnitzler, regia Walter Pagliaro, con Micaela Esdra, Luciano Virgilio, Roberto Bisacco; e Le signorine di Wilko (L’equilibrio della fatalità) dall’omonimo romanzo di Jaroslaw Iwaszkiewicz, regia Alvis Hermanis, con Laura Marinoni e Sergio Romano. Fuori abbonamento due spettacoli di culto prodotti dal Tsc: Pipino il Breve, commedia con musiche di Tony Cucchiara, regia Giuseppe Di Martino ripresa da Giuseppe Dipasquale, con Tuccio Musumeci, Pippo Pattavina, Anna Malvica, Ilaria Spada, Mirko Petrini e La concessione del telefono, dal romanzo di Andrea Camilleri, regia Giuseppe Dipasquale, con Tuccio Musumeci, Pippo Pattavina, Marcello Perracchio e Gian Paolo Poddighe, Angelo Tosto, Alessandra Costanzo, Mimmo Mignemi. U i

CORTILE PLATAMONE / Ferro e Camilleri: i due spettacoli del cartellone “Estatestabile” statestabile, una lunga e ricca programmazione en plein air al Cortile Platamone, l’edificio, oggi splendidamente restaurato, dove lo Stabile è ormai di casa (occupando l’ala di via Vittorio Emanuele, grazie alla sinergia stretta con il Comune di Catania e l’Assessorato alla Cultura). Dopo l’inaugurazione con Edipo, si continua con L’eredità dello zio canonico (dal 12 al 21giugno) di Antonino Russo Giusti, produzione dello Stabile etneo che ripropone la storica versione realizzata da Turi Ferro nel 1984, ora riallestita dal figlio Guglielmo. Scene e costumi sono di Giuseppe Andolfo, le musiche di Pippo Russo. Le repliche al Cortile Platamone completano la programmazione in abbonamento avviata al Musco e costituiscono un invito per tutti a godere di un capolavoro di comicità. Nel ruolo di Antonio Favazza ritroviamo Mimmo Mignemi, affiancato da Alessandra Costanzo, Angelo Tosto, Margherita Mignemi, e ancora Riccardo Maria Tarci, Maria Rita Sgarlato, Turi Giordano, Fiorenzo Fiorito, Domenico Gennaro, Aldo Toscano, Plinio Mi-

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lazzo, e i giovani Alessandro Idonea e Valeria Panepinto. Altra produzione dello Stabile catanese è Troppu trafficu ppi nenti (dal 30 giugno al 12 luglio) che riprende un successo internazionale di Andrea Camilleri e Giuseppe Dipasquale, applaudito in Italia e all’estero. Corrispettivo in vernacolo del “Molto rumore per nulla” shakespeariano, ne modifica le prospettive leggendo il plot in un’ottica che prende a parametro il costume siciliano più atavico. E il risultato è così provocatorio e coerente da dare ulteriori argomenti alla tesi, tutta da dimostrare, che riconduce la misteriosa figura di Shakespeare al siciliano Michelangelo Florio. La regia è dello stesso Dipasquale, le musiche sono di Massimiliano Pace. Interpreti principali Gian Paolo Poddighe, Angelo Tosto, Alessandra Costanzo, Mimmo Mignemi, insieme a Pietro Montandon, Filippo Brazzaventre, Valeria Contadino, Toni Lo Presti, Plinio Milazzo, Raniela Ragonese, Chiara Seminara, Sergio Seminara, Riccardo Maria Tarci, Aldo Toscano, Giovanni Vasta.


time out oberta Venniro, classe 1983, scatta sia in bianco e nero che a colori. Sul suo foto-blog “E ti saluto malinconia”, una dietro l’altra, le immagini esplodono frantumando certezze, lasciandoti un “gusto-retro” di nostalgia. Pellicola o digitale? «Quello che capita. La pellicola mi piacerebbe sempre, ma costa. Adesso non ho più pregiudizi verso il digitale. Ammetto che prima mi faceva pensare al turista giapponese che scatta foto a raffica e a qualsiasi cosa. Sono cresciuta col mito del fotografo che ha il magico colpo d’occhio e senso dello spazio, del tempo, dell’occasione. Ero snob, insomma. Il digitale permette di tornare indietro e cancellare. Abbatte considerevolmente i costi, inietta nel mondo una quantità enorme di informazioni. Per me mancava l’ingrediente alchemico fondamentale nel processo che trasforma la materia vile in oro: l’attesa». Quindi? Quando la pellicola e quando il digitale? «Utilizzo il digitale da quando conosco Saro Puglisi, amico e mentore, che me ne ha mostrato le potenzialità. Ma uso entrambi, pur avendo una predilezione per l’analogico». Bianco e nero o colore? «Annosa questione. In analogico scatto all’80% in bianco e nero. Il restante 20% a colori: 10% perché quando richiedo lo sviluppo a colori, ricevo una pellicola in omaggio; 6% richiesta

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Nuova generazione di fotografi siciliani

di Rocco Rossitto

Il gusto dell’attesa A sinistra, Roberta Venniro. Sopra, “hated because of her great qualities” scattata con la Contaflex (doppia esposizione)

ROBERTA VENNIRO / Da una Kodak “punta e scatta” al sogno di una vita del committente; 4% ho sbagliato rullino. In digitale, sempre a colori. Poi decido su schermo». Manipoli le tue foto? «Per la pellicola richiedo solo lo sviluppo e il salvataggio su supporto digitale. In genere la manipolazione riguarda la correzione dei graffi lasciati sulla pellicola da chi ha sviluppato il rullino e la calibrazione di luminosità e contrasto, processo che si

può fare anche in camera oscura. Per gli scatti in digitale uso Photoshop con Camera Raw». Che macchina usi ora? «Non ne ho una in particolare. Ci sono giorni che dico: “Esco con la Holga”. Il più delle volte la “Contaflex Zeiss Ikon” e la “Lomo LCA”. Con parsimonia la “Lubitel 166”. Per il digitale o quella dei miei 18 anni, o quella dei 26 anni, Canon Eos400D,

di Saro Puglisi». Quando hai iniziato a scattare e con quale macchina? «In gita, alle elementari, con una “Punta e scatta” Kodak Instamatic 77x di mio papà. È il primo ricordo che ho e non era un feticcio. Ora i caricatori 126 per questa macchina non esistono più, ma da un venditore australiano su un noto sito di e-commerce ne ho trovato uno scaduto del 1979. Vedremo». Un fotografo morto che ti piace e uno vivo... «La lista è lunga e non vorrei offendere la memoria dei morti, né tanto meno sminuire il lavoro di tanti sconosciuti sulla blogosfera». Dove possiamo vedere le tue foto? «Sul sito http://etisalutomalinconia.blogspot.com». Hai un progetto in corso che ci puoi anticipare? «Non posso anticipare nulla. Questione di fondi e autorizzazioni». Se dico Blow-up tu rispondi... «“Siamo malati, ma siamo bellissimi”. Geremia De’ Geremei in “L’amico di famiglia” di Paolo Sorrentino». U i


INFORMA atania è una città bizzarra, per tanti motivi. C’è da dire che, ad eccezione di qualche privato, chi potrebbe sostenere attività culturali, in realtà, non ne sente la necessità. Per questo, gli emergenti che vogliono confrontarsi con il meraviglioso mondo delle attività culturali devono tutti affrontare il problema, il fattore X, la croce di tutti gli operatori: reperire il denaro. Centri culturali come il centro Lomax, Bocs, ma anche Zo o Scenario Pub.bli.co faticano non poco per riuscire a finanziare le loro idee e la programmazione. Ovvio sarebbe dare tutte le colpe alle istituzioni, meno scontate quelle dei privati cittadini, che potrebbero sostenere e aiutare centri culturali e piccole associazioni, e che invece non lo fanno. In questa cornice troneggia una mosca bianca catanese che vive a Riesi, in provincia di Caltanissetta. Il notaio Andrea Bartoli si divide tra la gestione della sua attività professionale e l’organizzazione di progetti che riguardano l’arte contemporanea e la promozione di giovani artisti attraverso l’associazione Farm. Andrea Bartoli è surreale e ama il paradosso. All’interno del suo sito si legge: «Sin da piccolo vive la passione per l’arte contemporanea conoscendola a casa del fratello maggiore Ercole, anche lui notaio e collezionista d’arte». E, ancora: «Non è possibile segnare una linea di demarcazione netta tra l’attività notarile e la passione per l’arte e la cultura del contemporaneo e quindi il suo studio professionale e tutto ciò a esso collegato vive in modo inseparabile con opere di artisti contemporanei italiani ed internazionali». Ma questa descrizione non è esaustiva e non rende onore alle capacità organizzative e visionarie del “notaio”. Quando furono annunciati i risultati della “residenza d’artista” – altra attività da lui promossa – dell’austriaco Uwe Jaentsch “Uwe sindaco di Riesi”, all’interno del suo studio, si presentava agli occhi dei visitatori una scena paradossale in cui artisti, responsabili di centri culturali, giornalisti venivano accolti insieme alla gente del posto, creando così un miscuglio di

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i segni del contemporaneo

di Raffaela Leone

Andrea Bartoli il notaio dell’arte MECENATE / Spinto da una grande passione, il professionista di Riesi sostiene, attraverso l’associazione Farm, giovani artisti emergenti e promuove varie attività culturali

A sinistra, Andrea Bartoli, notaio e fondatore dell’associazione Farm; sotto Daniele Alonge che ad agosto 2008 ha svolto a Riesi la residenza “How to become a Millionaire”

gente e interessi. Ciliegina sulla torta, Uwe Jaentsch dentro una specie di fercolo che, con una parrucca, inaugurava la sua prima grande opera: il primo McDonald’s del posto da cui, per concludere, benediva i partecipanti. Andrea Bartoli è un progetto artistico, la sua vita lo è, insieme con gli artisti di cui si circonda, tutto questo fa parte di un più ampio progetto artistico (e imprenditoriale) di

cui, forse, nemmeno il “notaio dell’arte” si rende conto. Poco male. Il secondo progetto di “residenza d’artista” prodotta a Riesi, ad agosto del 2008, è stato tenuto da Daniele Alonge “How to become a millionaire”: l’artista ha proposto alla gente del posto una serie di alternative per diventare ricchi. I più curiosi possono andare a vederne i risultati su Youtube e godersi lo spettacolo. La più importante qualità di Andrea è forse quella di mantenersi curioso, di avere due antenne belle lunghe e sottili installate sulla testa che gli permettono di captare. Guardare il suo sito per credere: www.notaioandreabartoli.it. U i

Con Etnafest i poeti ritornano

La sezione “Arte” di Etnafest, il cartellone di eventi organizzati dalla Provincia regionale di Catania, s’inaugura sabato 13 giugno alle 21,30 con la sesta edizione del Festival internazionale di poesia “I poeti ritornano” a cura di Biagio Guerrera, Giovanni Miraglia e Angelo Scandurra, curatore dell’intera sezione. Interverranno Yves Bergeret (Francia), Rosa Alice Branco (Portogallo), Moncef Ghachem (Tunisia), Ronny Someck (Israele), Habib Tengoir (Algeria). Il secondo evento della sezione Arte sarà “Orme”, una mostra di opere, foto, sculture, installazioni e documenti che ruota attorno al tema delle “Trasmigrazioni nella terra del vulcano” (visitabile dal 26 giugno al 26 luglio alla Galleria d’Arte moderna delle Ciminiere).


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La serata dei Nastri d’Argento dello scorso anno al Teatro Antico di Taormina

i rinnova l’appuntamento estivo con Taormina Arte. La stagione s’inaugura il 13 giugno con il Taormina FilmFest, principale appuntamento estivo nel panorama cinematografico italiano, che celebra la sua 55ª edizione e si estende a tutta la Sicilia. Una serie di rassegne speciali verranno infatti proposte, insieme ad alcuni dei film in concorso, su grandi schermi all’aperto anche a Messina, Siracusa, Palermo e Palma di Montechiaro. In questo modo, molti dei film, ospiti e conduttori di Taormina saranno coinvolti in un percorso itinerante che li vedrà fare tappa nelle città che

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La rivoluzione del Film Fest FESTIVAL DEL CINEMA DI TAORMINA / Dal 13 al 20 giugno la 55a edizione diretta da Deborah Young si estende per la prima volta a tutta la Sicilia. Il 27 giugno al Teatro Antico i Nastri d’Argento La Deneuve presenterà inoltre il parteciperanno alle attività pronuovo atteso film di Andrè Tegrammate. Taormina, naturalchinè, La fille du RER (in conmente, rimane il cuore del nuocorso nella sezione Mediterravo festival denominato “Taormina Film Fest in Sicilia” (sul web nea). Altri grandi ospiti, i film dalle www.taorminafilmfest.it). La dimajors statunitenrezione artistica è affidata per il si e i titoli selezioterzo anno connati per i tre consecutivo al criticorsi Mediterraco cinematogranea, Oltre il Mefico internazionaditerraneo e Corle Deborah Young. tometraggi Siciliani saranno anNel giorno di nunciati prossiapertura del festimamente. In giuval (che si concluria, tra gli alde il 20 giugno) Catherine Deneuve tri, due regiverrà presentato sti candidati al Teatro Antico il all’Oscar 2009 lungometraggio TaorLaurent Canmina 55, che racconta tet (La classe, la storia del festival. Il Francia) e Ari lungometraggio, realizFolman (Valzato dal giornalista Anzer con Bashir, tonello Sarno, conterrà Israele). immagini inedite del Deborah Young Confermate anFestival e dei suoi tanti che le nuove seprotagonisti, tutte le più grandi zioni del festival: Campus Taorstelle del firmamento cinematomina, che diventa un appuntagrafico che nel corso di 55 anni mento ancora più interattivo per hanno calcato il palcoscenico del Teatro Antico. Tra questi le attri- i 400 studenti universitari che lo frequentano, e Spazio Taormici Dominique Sanda e Catherine na, dedicato a produttori, distriDeneuve che riceveranno il prebutori e buyers del settore Instigioso Taormina Arte Award. dustry. Dopo l’Egitto e la Turchia, il FeA raccontare il festival, questival avrà infatti come ospite st’anno, ci sarà Step1. Attraverd’onore la Francia con una rasso il magazine on line della fasegna di otto film contemporacoltà di Lingue, inoltre, si potrà nei, una importante prima visiovincere uno dei 200 posti al ne al Teatro Antico e il Gran Gagiorno messi in palio: per aglà la sera del 19 giugno.

giudicarseli basterà rispondere esattamente al concorso “gli invisibili di Step1” (www.step1magazine.it). Altri 200 posti a serata saranno messi in palio dall’emittente d’Ateneo Radio Zammù (www.radiozammu.it) attraverso vari giochi telefonici. NASTRI D’ARGENTO. Per il terzo anno consecutivo verranno assegnati, il 27 giugno, a Taormina i premi Nastri d’Argento, riconoscimenti al cinema italiano del Sindacato nazionale giornalisti cinematografici presieduto da Laura Delli Colli. La cerimonia di consegna dei premi anche quest’anno sarà ripresa dal-

le telecamere di Rai Uno a conferma del grande successo di ascolti dello scorso anno. Nel corso della serata del 27 giugno verrà anche consegnato per la prima volta il Premio Nino Manfredi voluto dalla signora Erminia, taorminese di nascita, e organizzato in collaborazione tra il Comune di Taormina e il Sngci. Nell’ambito dell’omaggio a Nino Manfredi dal 24 al 26 giugno, al Palazzo dei Congressi una retrospettiva dedicata all’attore che fece la sua ultima apparizione in pubblico proprio sul palcoscenico del Teatro Antico. U i

Campus, per le lezioni di cinema iscrizioni aperte fino all’8 giugno

Dopo il successo dello scorso anno, è stato confermato al Taormina Film Fest lo spazio “Campus Taormina”, indirizzato ai giovani appassionati, che permette agli studenti universitari e agli studenti delle principali scuole di cinema e di recitazione del Paese di confrontarsi con attori emergenti e professionisti del settore. Quest’anno saranno coinvolti 400 giovani, sei Università siciliane (Università di Palermo, di Messina, di Enna, di Catania e i Dams di Palermo e Messina) e due straniere (l’Università di Parigi e l’Accademia delle belle arti di Cracovia). Le iscrizioni al “Campus Taormina” sono aperte fino all’8 giugno per tutti gli studenti dell’ateneo catanese. Inoltre i giovani studenti interessati a partecipare al progetto hanno la possibilità di seguire gratuitamente gli incontri e i workshop che il palinsesto del festival offre. Il Festival metterà a disposizione delle strutture convenzionate per ospitare gli studenti fuori sede.


INFORMA di Riccardo Marra

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empre quel tempo, quel dannato tempo, che passa senza voltarsi indietro. Quarant’anni, anzi per la precisione quarantuno. Sono quelli stampati sulla carta di identità dei Jethro Tull. Una delle band inglesi più famose di sempre, protagonista della nascita del filone rock più eclettico che storia ricordi: il progressive rock. Del progressive i Tull furono l’espressione più completa, più mitica e longeva. Un successo enorme unito a una grande integrità artistica e ad un impatto devastante sugli almanacchi della musica, anche grazie alla silhouette di Anderson sempre pronto a fare piroette nell’estasi del suo flauto. Un mix unico di blues, hard rock, epicità che in dischi come “Acqualung”, “A Passion Play”, “Ministrel in the gallery”, raggiunsero il massimo. I Jethro Tull dovevano suonare a Taormina già l’anno scor-

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Jethro Tull

Oltre il progressive

INTERVISTA / La storica band inglese, protagonista della nascita del filone più eclettico del rock, sarà il 7 luglio al Teatro Antico di Taormina. «La nostra cucina - dice il leader Ian Anderson - è un luogo affollato e dai sapori forti, che con il tempo si può apprezzare» so per soffiare le loro quaranta candeline, ma non se ne fece più nulla. Quest’anno, invece, è la volta buona. Il 7 luglio per il cartellone di TaoArte 2009 la band inglese salirà sul palco del Teatro Antico, il luogo migliore per fermare il tempo e vivere nel passato. Ian, il Teatro Antico è un luogo perfetto per voi. Valorizza la teatralità della vostra musica… «Beh, credo che ogni tipo di performance pubblica è teatrale, in qualche modo. Per quanto mi riguarda, più antico è il teatro, più mi sento a casa tra quelle mura. Tra l’altro cerchiamo di rispettare al massimo questi splendidi luoghi, a me piace passarci un po’ di tempo prima che arrivi il pubblico. Lo faccio per prendere confidenza con gli spiriti e i fantasmi del posto e dare loro il tempo di prendere confidenza con me». L’anno scorso i vostri quarant’anni di carriera. Hai paura del passare del tempo? E che tipo di segno pensi abbiate lasciato nella storia del rock? «Non c’è modo di arrestare il tempo come dice la nostra canzone “Locomotive Breath”. Non sono spaventato di invecchiare

talmente da non essere più d’aiuto a nessuno. Solo mi dà fastidio che tutto debba finire in quel modo. Credo che i Jethro Tull abbiano lasciato un piccolo ma importante segno nella storia della musica contemporanea. Abbiamo mostrato come il successo commerciale è qualche volta possibile senza compromessi e che le performance dal vivo, l’improvvisazione e l’originalità sono le cose più importanti». Siete una delle poche formazioni nate negli Anni 60 che ancora resiste. Il segreto?

«Basta essere sinceri con se stessi. Lascia che il pubblico venga da te. Non cercare con troppa insistenza il successo commerciale. Se sei abbastanza fortunato da raggiungere una buona affermazione, prova a stare lontano da comportamenti da rockstar e concentra la tua testa in cose migliori di alcol, droghe e macchine veloci. Cerca di stare in salute nel corpo e nella mente. Porta il cane a fare una passeggiata, aiuta a lavare i piatti, ricorda il compleanno di tua moglie, cambia le corde della tua

TAOARTE / Loreena McKennitt apre il 24 giugno, Paolo Conte il 3 luglio

Concerto unico in Italia quello che Loreena McKennitt eseguirà al Teatro Antico di Taormina il 24 giugno. Un concerto inserito nel tour Mediterraneo che la cantautrice e polistrumentista avvierà a inizio giugno dal Marocco. L’artista canadese, d’origine scozzese e irlandese, ha appena inciso un nuovo cd dal titolo “A Midsummer’s Dance Through Ireland”. Un ritorno alle sue origini e a una ricerca minuziosa di sonorità celtiche. Struggente e nostalgica la McKennitt interpreta le sue canzoni con l’anima e con l’arpa. Il suo genere musicale spazia dalla musica celtica alla new age fino ad arrivare al folk tradizionale. Un altro concerto memorabile il 3 luglio sempre al Teatro Antico sarà quello di Paolo Conte, in tour europeo con l’album “Psiche”.

chitarra e pulisci il tuo flauto. Ecco». Che ne pensi del termine “progressive rock”? Riusciva a descrivere la musica che facevate? «Mi pare che “progressive rock” fosse una buona espressione. Inizialmente usata alla fine degli Anni 60 per descrivere il movimento musicale, lontano dallo stereotipo del pop e del rock, in un momento in cui alcuni musicisti stavano ricercando nuove influenze che venissero direttamente dalla musica classica, dal folk, dal jazz e dalla musica esotica. Poi però il termine ha perso qualsiasi tipo di senso quando fu ridotto a “prog rock” e quando gli Emerson Lake and Palmer, i Gentle Giant e gli Yes iniziarono a suonare in maniera un po’ troppo intellettuale per il resto di noi. Forse il termine “eclettico” ci descriverebbe meglio, date le numerosissime influenze che ha la nostra musica. La cucina Jethro Tull è un luogo affollato in cui gli aromi e le spezie sono un po’ forti per il palato di molti, ma che pian piano si può imparare ad apprezzare. Ah dimenticavo, non scordate di dare la mancia al cameriere». U i


time out fficializzato il programma della quinta edizione del Festival di musiche e arti elettroniche Flow.Er Flussi Sotterranei 2009 - che si terrà venerdì 26 e sabato 27 giugno ai Mercati Generali di Catania. Un appuntamento ormai classico dell’estate siciliana, imperdibile per tutti coloro che amano ascoltare, ballare e godere della miglior musica elettronica e di ricerca prodotta su scala nazionale, europea e mondiale. Quest’anno, oltre a una serie di nomi di grande prestigio artistico, Flow.Er, in collaborazione con l’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi, presenterà anche un focus sulle più interessanti produzioni musicali e multimediali olandesi: un viaggio che parta da città all’avanguardia come Amsterdam e passi per Catania, nel cui sottobosco si muovono costantemente nuove energie e progettualità. L’obiettivo è quello di gettare avventurosi ponti tra culture, riuscendo ad offrire una reinterpretazione mai banale.

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lizzato come colonna sonora dello spot Fiat Punto); poi ancora, il giovanissimo Tom Trago, eroe del Plastic People di Londra, del Paradiso di Amsterdam e del Le Paris Paris (adesso tra i dj e producer preferiti da Carl Craig), in grado di disegnare un sound che sintetizza techno, l’hip hop, eredità disco e spirito funk. Vedremo in azione anche uno tra i migliori progetti live di quest’anno dell’accademia musicale olandese Rockacademie: i Mamuschka, band di sei elementi a metà strada tra la musica trip-hop di Tricky, Massive Attack, Portished e l’opera lirica, con l’aggiunta di suoni e atmosfere modernissime. Espandendo lo spettro geografico, nella line up del festival si incontra il live in anteprima mondiale del nuovo progetto di Andy Vaz - un artista che ama da sempre esibirsi a Flow.Er - e Alton Miller. Vaz è uno degli esponenti più sinceri e autentici del genere minimal techno a livello mondiale, di cui rappresenta l’interpretazione più in-

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Tom Trago

Catania chiama Amsterdam FLOW.ER 09 / Venerdì 26 e sabato 27 giugno torna ai Mercati Generali il Festival di musiche e arti elettroniche Quest’anno il focus è sulle avanguardie olandesi: nella line up Pete Philly & Perquisite, Tom Trago e i Mamuschka

Vedremo allora in azione sui due palchi dei Mercati Generali Pete Philly & Perquisite, di certo uno dei live set più interessanti in Europa, per la capacità di combinare hip hop e jazz, campionamenti e strumenti veri, intrattenimento e testi impegnati, stilemi americani e reinterpretazioni assai originali, tra Vecchio Continente e derive world; gli olandesi zZz, già al secondo album nel segno di rock, elettronica, psichedelia e attitudine dark nonché disco del mese su BlowUp di gennaio 2009 e al vertice delle top ten internazionali con il brano Grip Alton Miller (già uti-

telligente e creativa; Miller è una leggenda vivente dell’house di Detroit, ha pubblicato tra l’altro oltre 35 singoli con il proprio nome e tre album. Altro nome forte in cartellone è Benji B, uno dei dj preferiti da Gilles Peterson. Benji conduzZz ce il programma cult Deviation sul canale 1 della Andy Vaz BBC inglese. I suoi dj set spaziano dal jazz al broken beat passando per funk, hip hop e house, il

Mamuschka

tutto condito da una venatura profondamente soul, intrisa di sensualità. Ma ci saranno anche nomi italiani dal sapore internazionale: come nel caso di Marco Passarani, considerato un vero caposcuola a livello mondiale, e lo dimostra il suo calendario fittissimo di dj set ai quattro angoli del pianeta, e autentico pioniere della scena techno in Italia fin dai primi Anni 90. Andando invece a ri-

troso nel tempo, almeno come origini cronologiche, troviamo i Krisma, duo nato nel 1976 famoso per aver progressivamente abbandonato le strade del pop per abbracciare sperimentazioni elettroniche d’avanguardia caratterizzate da ritmi e scelte musicali pionieristiche (e radicali), così come dalla grande importanza data al look e all’aspetto visivo della loro musica (i Krisma sono


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al meglio l’identità stati praticamente della club culture la prima band in dalle nostre parti; Italia a fare videoora è tra l’altro in clip). A distanza di uscita con un nuovo più decenni, non EP. Non manchehanno perso nulla ranno neppure Blatdella loro carica icota & Inesha, oramai noclasta. artisti affermati L’elenco di artisti a livello plaitaliani in cartellone netario, graprosegue con i live zie a produdi (Costa) ovvero Raffaele zioni e dj Costantino, in arte Costa, set davvegiornalista e organizzatoro infuore di eventi, raffinato mucati che li sicista e dj, e di Ad Bourke hanno progià collaboratore di Francigressivamente sco, Jolly Music e Domu, un portati dall’unBlatta&Inesha artista in grado di far evolvere derground catal’hip hop, con profondi e originese a club e playlist sparsi nali beat alla Flying Lotus, per il mondo. Il meglio delcontaminandolo con l’elettronica catanese lo schegge techno, offriranno infine anche inflessioni dub e il concerto live della disturbi futuriband Babilon Suite sti. Due pro(progetto di Salvo Dub duttori che e soci in stile Cinemarappresentano tic Orchestra), il dj set al meglio la di Fernando Gioeni e creatività nostratanti altri. na e le nuove direÈ possibile consultare il zioni che sta intraprogramma del festiprendendo. Sarà val sui siti www.fluspoi della partita il si.net e www.myspa“nostro” Kikko ce.com/flowerfestival Solaris, artista (entro il 21 giugno, conosciuto e apbiglietti a prezzo riprezzato nei midotto, info al circuito gliori club internaBox Office: tel. zionali, uno dei dj italiani che più ha Sopra, Marco Passarani; 0957225340 (www.ctbox.it). U i lavorato per forgiare sotto Kikko Solaris

INSTALLAZIONI - PERFORMANCE / Di scena i “graffiti luminosi” di Pips:lab

VIDEO / Venerdì “Provini d’amore”, sabato il dvd del concerto di Carl Craig a Roma

Fondamentale quest’anno l’aspetto istallazione/performance: sarà curato da Pips:lab, collettivo di giovani artisti olandesi impostosi come una delle migliori novità dell’arte elettronica performativa. A Flow.Er 2009 presenteranno il progetto “Luma2solator” (graffiti luminosi). Irriverenti, folli, imprevedibili fondano la ragione della loro ricerca negli elementi di contatto con l’esperienza diretta del pubblico. Provenienti da differenti specializzazioni disciplinari, utilizzano il computer come un mixer nel quale far confluire linguaggi performativi e visuali tecnologicamente molto avanzati e sempre conditi da humour, producendo in prima persona ogni singolo elemento che adoperano nei propri live: sviluppano i software, costruiscono le parti hardware, programmano la musica, scrivono le storie e producono i visual.

Molto interessanti si preannunciano anche gli eventi non strettamente musico-performativi (Flow.Er-Art): è in via di definizione un workshop sulla produzione di musica elettronica curato da Benji B e creato in collaborazione con la Red Bull Music Academy, così come ci sarà modo di gustare alcune primizie video. Si tratta del coinvolgente film-documento dal titolo “Provini d’Amore. Viaggio in Sicilia per capire l’Italia” di Danilo Monte & Zucco, con le musiche inedite di Luigi Barone, Ipercussonici e tanti altri (venerdì 26 giugno, ore 22). Sabato 27 giugno (ore 22) sarà proiettato invece il dvd curato da Leonardo Bazzucchi e Massimiliano Vana che documenta lo strepitoso concerto tenuto da Carl Craig (nella foto) assieme alla Innerzone Orchestra all’Auditorium - Parco della Musica di Roma.


time out APPUNTAMENTI / Ogni mercoledì Oh Mio Disco; il venerdì Rock Therapy

Vita notturna da club al Barbarabeach pertura estiva per il Barbarabar in una splendida location sulla spiaggia che lo trasformerà per l’intera estate in Barbarabeach (viale Kennedy 87). Vita notturna da club sulla spiaggia: mercoledi (dal 17 giugno) sarà Oh, Mio Disco!, con Blatta & Inesha, Doc Trashz e John Lui e guest internazionali per chi ama i suoni del nuovo jack dance, cioè Ghetto house, Fidget, Kuduro, Electro e altro. Per iniziare, mercoledì 17, The Bulgarian, uomo di punta della nuova generazione fidget e ghetto. Produzioni dal cuore funky e dai bassi enormi, sensuale quanto

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incisivo. (Ingresso 5 euro; start h 23). Ogni venerdì (dal 12 giugno) Rock Therapy con le selezioni Blatta&Inesha indie-rock del collettivo di dj e selectors (Dr Save, Nuccio Giuffrida, Renato G.lo, Adriano Patti, Nose e Abdel) protagonista di una entusiasmante stagione invernale dietro la consolle del Barbarabar, insieme alle esibizioni live di un manipolo di affermate band del panorama nazionale e non. Le oltre duemila presenze del “One Day Music” del primo Maggio sembrano un ottimo prologo ad un’estate che si preannuncia tanto calda quanto rock.

Tiziano Ferro il 2 luglio a Taormina

Terza tappa siciliana per il tour “Alla mia età” di Tiziano Ferro. Dopo le due date di Acireale e Palermo (quest’ultima in calendario il 30 giugno) il cantautore di Latina sarà il 2 luglio al Teatro Antico di Taormina, con una produzione diversificata e un palco ridotto, studiato appositamente per il live ospitato nello straordinario monumento. Al quarto album, al quarto Tour, dopo la conferma di “campione d’inverno” con il pop autorale di “Alla mia età”, il nuovo obiettivo di Tiziano Ferro è quello di far coincidere nel suo spettacolo qualità e divertimento. Biglietti in prevendita online su www.ctbox.it, www.greenticket.it e www.ticketone.it.

Nick the Nightfly inaugura Etnafest Musica

Al via il 19 giugno gli appuntamenti della sezione Musica di Etnafest, a cura di Fabio Lannino. Ad aprire il cartellone musicale sarà Nick The Nightfly&Friends: sul palco dell’Anfiteatro delle Ciminiere il famoso dj radiofonico di RMC oltre che produttore e autore e si esibirà insieme alla Montecarlo Nights Orchestra, al chitarrista Dominic Miller e alla voce straordinaria di una guest star come Sarah Jane Morris. Ideatore e conduttore delle MonteCarlo Nights, di “Capital Nightfly” e di altre trasmissioni radiofoniche e televisive di successo, Nick the Nightfly è stato il primo a portare alla radio nuove musiche e tendenze, apprezzato per la capacità di spaziare nelle sue proposte dalla Fusion alla World Music, dalla New Age al Brasile e dall’Acid Jazz alle musiche di frontiera, con un occhio sempre attento ai protagonisti di ieri e di oggi.

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“Patruni e sutta”, da Messina il vero sapore della birra in soli 4,5 gradi Si chiama “Patruni e sutta”, come un vecchio gioco di carte e di bevute, un nome che richiama tutto il sapore della tradizione siciliana. È la nuova birra prodotta da Triscele, la società della famiglia Faranda, che ha riacquistato dalla Heineken lo storico marchio e lo stabilimento della birra Messina. A caratterizzarla la gradazione alcolica particolarmente contenuta (4,5%) e il retrogusto unico, dato dagli ingredienti naturali con cui è realizzata, il malto d’orzo e il luppolo. Destinata ad un consumatore anticonformista, “Patruni e sutta” - disponibile nei formati bottiglia in vetro da 33 cl e da 66 cl - ha una veste inconfondibile: sulla sua etichetta campeggiano, in ossequio al suo nome, i ”7” dei quattro semi delle carte siciliane.

International Soul Jazz 2009

Si rinnova per il terzo anno consecutivo l’appuntamento con l’Internazional Soul Jazz. Con una novità. Quest’anno, infatti, i luoghi della rassegna saranno due: Catania (Museo Cafè, via Etnea 8) e Ragalna (Deneb drinkafé, via Cavalieri). Otto gli appuntamenti in cartellone, che si concluderà il 29 agosto. Due i concerti di giugno, entrambi al Museo Cafè: venerdì 12 Le Muse Ensemble di Cefalù; sabato 27 i Papua Swimg Combo. I concerti hanno inizio alle 21. Info: tel. 095.281635 oppure 380.6846929.



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di Benedetta Motta i chiamano “Long Hair in Three Stages”, ovvero “come ottenere dei capelli lunghi in tre semplici passaggi”, una di quelle promesse da ciarlatano che alimentano false illusioni. Giuseppe Iacobaci, Fabio Corsaro, Roberto Risicato ed Emanuele Finocchiaro hanno scelto questo slogan (preso in prestito da un album degli U.S. Maple) per dare un nome alla loro musica matta, arrabbiata e triste. Intensi, stravaganti e liberi, sognano di vivere di musica e magari fare un live a Londra. Per ora si accontentano della loro Sicilia e li potremo ascoltare dal vivo il 4 giugno al Veleno, in via Coppola, a Catania. Un assaggio lo si può gustare alla pagina www.myspace.com/LH3S, dove è anche possibile leggere le novità costantemente aggiornate sulla band ed inoltre, iscrivendosi alla newsletter, scaricare un brano in omaggio.

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Long Hair in Three Stages Catania è ancora rock

B A N D / Giuseppe Iacobaci, Fabio Corsaro, Roberto Risicato ed Emanuele Finocchiaro hanno preso in prestito il nome dagli U.S. Maple per identificare la loro musica matta, arrabbiata e un po’ triste Domanda a bruciapelo: perché ascoltare la vostra musica? «Perché a detta di molti siamo interessanti e non banali, consapevoli dei nostri limiti e del nostro ruolo ma quando suoniamo diamo tutto; perché ce ne freghiamo delle vaghe ipotesi di successo ma anche delle fosche visioni di chi impone alla musica un’etica ed estetica austera, cupa e nichilista. Perché, anche se non sembra essere di moda, abbiamo una visione del mondo e delle idee, e le mettiamo nella nostra musica. E perché in un’epoca in cui da Avril Lavigne a Laura Pausini, tutto viene definito rock e tutti imitano le band del passato, noi facciamo la nostra cosa, comunque si chiami, coniugandola al presente indicativo e al futuro». Come è nata la vostra band? «Ci siamo trovati per necessità, pazzia e ostinazione a fine 2006. Ognuno di noi aveva un bisogno viscerale di un progetto creativo, di trovare qualcuno che lo seguisse in idee musicali fuori dai canoni; immagina qualcuno che d’improvviso scorge (e ti mostra) un lato di te che nessuno conosceva, qualcosa che nessuno avrebbe mai pensato: è libertà pura, un progetto passionale. La band è come un soggetto che ha pensieri e creatività impensabili per ciascuno

di noi come singoli». Qual è stato il vostro percorso artistico? «Quando dopo tanti provini, con l’arrivo di Emanuele, abbiamo chiuso il cerchio, siamo rimasti stupiti da quello che veniva fuori. Ci siamo presentati in qualche pub, impreparati, emozionati, e la gente è stata da subito entusiasta, e il seguito un turbinio di eventi: Amaury Cambuzat che ci ascolta su myspace e ci vuole ad aprire per i suoi Ulan Bator a Palermo, la gente sempre più appassionata, i brani sempre più convincenti e personali, strambi ma granitici e allo stesso tempo orecchiabili. Poi, le varie manifestazioni e i live nei pub, adesso l’Etna Sound Festival davanti a tutta quella gente e la vittoria all’Indie Concept». Come potremmo definire il genere di musica che suonate? «Una cosa che può piacere a chi ha amato il noise e la new wave e l’alternative rock, ma che non è noise né new wave né alternative. E’ un genere nostro, esplorativo ma grezzo come il punk, con sfumature cupe come certa new wave e orecchiabili come il pop e infatti abbiamo ascoltatori di ogni tipo (dal metal più serio, ai goth-dark, fino a chi magari di solito ascolta canzoncine alla radio). E la cosa ci lusinga moltissimo».

Quali sono le vostre influenze musicali? «Appunto, qui litighiamo. Roberto ama i Joy Division o i Sound, Emanuele Jeff Buckley, i Pixies, Fabio roba sperimentale, come Mars, DNA, U.S. Maple, i Jesus Lizard, Giuseppe Mark Lanegan o i Camper Van Beethoven, ma anche R.E.M., Portishead, Thin White Rope, Can, i Cure, difficile conciliare questi generi, e infatti non sono vere e proprie influenze, ma piccoli atomi che si uniscono per formare una sostanza differente». Vi ispirate a questi gruppi quando componete i vostri brani? «No, quando scriviamo, non ci ispiriamo a nessuno. Ognuno porta qualcosa di suo, elementi teoricamente incongruenti. Prova a immaginare un brano sulla morte che si conclude come una specie di samba e la cosa scioccante è che funziona». Hate song n1 è la canzone del vostro debutto, com’è nata? Ci spiega Giuseppe: «Vedevo in giro tutti questi manifesti di una megadiscoteca tamarra con questo deejay americano, l’espressione carica di odio e disgusto e mi chiedevo come facessero i catanesi ad andare a serate del genere. Il brano è venuto fuori di getto, come se ce l’aves-

simo avuto dentro da anni». Siete italiani, ma cantate solo in lingua inglese, perché questa scelta? «La voce è soprattutto uno strumento e devi metterci delle note, un ritmo e un senso. L’inglese è secco, onomatopeico e puoi dire un sacco di cose in brevissimo spazio. Però ci piacerebbe molto cantare anche in italiano, pensando a De André, a Rino Gaetano, agli Afterhours. Un’ipotesi che non escludiamo». Raccontateci della serata con gli Ulan Bator a Palermo. «E’ stata un’esperienza molto intensa. Tutti a battere le mani e farci i complimenti. C’era un matto esaltatissimo che ad un certo punto ha strappato il microfono a Giuseppe e si è messo a gridare al pubblico “ciati affari n’applausu foitti foitti a ‘sti picciotti ca su cioppu braivi”. Poi c’era una bambola da sexy shop che veniva lanciata da una parte all’altra del pubblico, la gente esaltata, persino una rissa. Certo, una cosa sgradevole, ma si aggiungeva al quadro surreale. Insomma, in una parola: indimenticabile. Da quella sera molti ragazzi palermitani ci hanno scritto per mesi su myspace invitandoci a tornare a suonare». U i



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Omer Avital il 25 giugno allo Sheraton

Ultimo concerto prima della pausa estiva per “Jazz, Dine&Wine”, la rassegna dell’Hotel Sheraton di Aci Castello-Catania, giunta alla seconda edizione, che propone alcuni fra i più grandi interpreti jazz sulla scena mondiale. Protagonista, giovedì 25 giugno, sarà Omer Avital con la sua eclettica Band of the East, gruppo tra i più interessanti della scena musicale internazionale. Energico amalgama di Europa, Africa e Stati Uniti sotto la buona stella dell’universalità del linguaggio jazz, Band of the East ha nel proprio leader Omer Avital il suo miglior paradigma. Compositore, arrangiatore e strumentista, Avital cresce a Tel Aviv in una famiglia marocchina-yemenita. Giovanissimo si trasferisce negli Usa dove suona con i grandi, da Roy Haynes a Nat Adderley fino a Walter Bishop e Al Foster. Anni cruciali in cui la critica lo accosta a Charles Mingus e William Parker. Il quintetto è completato da alcuni tra i più brillanti musicisti dell’attuale scena Usa: il trombettista Avishai Cohen, il sassofonista Joel Frahm, il pianista Jason Lindner e il batterista Eric McPherson. La serata allo Sheraton ha inizio alle 21 (cena e concerto, 52 euro); sono disponibili anche posti limitati per il solo concerto (12 euro). Per gli studenti universitari previste ulteriori riduzioni (cena e concerto, 45 euro; concerto, 10 euro). Info: www.sheratoncatania.com.

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ITALICA

Il nostro made in Italy musicale alza la testa! e c’è da scommettere su qualcuno, nel nostro panorama, scommettiamo sui We Love Mamas. Loro sono ancora in studio per il primo disco, ma ci hanno già convinto. Non senza ironia John Lui risponde alle nostre domande... Da dove nasce il nome della band? «Vi lascio fantasticare». Chi sono i membri del gruppo e cosa suonate? «Siamo John Lui, chitarra, voce, elettronics; Salvo Coppola, batteria, Michele Giustolisi basso e Theremin; Blatta chitarra, elettronics». Età media? «La domanda potrebbe offenderci, comunque copriamo quasi due secoli e 4 generazioni, differenziandoci l'uno con l'altro di quasi dieci anni». Da quanto suonate insieme?

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di Rocco Rossitto

We Love Mamas

Cantiamo la broken «Il progetto nasce da John Lui e Salvo Coppola circa 1 anno e mezzo fa in studio per poi consolidare il tutto con gli altri elementi da circa otto mesi». Quanti dischi all'attivo? «Nessun disco all'attivo, siamo chiusi in studio per la produzione de nostro primo EP Checking the new Flow contenente 4 inediti e un videoclip con l'aiuto del prezioso Bobbo Rocco (G.Pernice, ndr) tecnico della band». Quanta gente al primo concerto? «Il primo concerto a F.u.e.l. da Zo, non sono riuscito a contare quante persone c’erano, ma erano tante». Quando vi vediamo prossimamente dal vivo? «Sabato 13 giugno a Mad in Sicily a Mercati Generali». Come nascono le vostre canzoni? «Le canzoni nascono in post sbronza dopo i party, per la maggior parte delle volte, e si cerca di ricalcare i problemi sociali di un paese che non ascolta e non da spazio a giovani (broken generation). Si parla di amore universale e di fiducia nelle nuove generazioni, allo stesso tempo si critica il disorientamento e la mancanza di idee e stimoli di ragazzi; il tutto viene trattato con ironia e distorsione e senza prendersi mai

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troppo sul serio. I testi sono di John Lui, la musica nasce quasi sempre insieme». Il disco che vi sarebbe piaciuto fare. «Fragile dei Nine inch Nails, piuttosto che Grace di Jeff Buckley o Myth Takes dei !!!». Cosa ascoltate in questo periodo, fateci qualche nome. «Ascoltiamo tutto ciò che genera del buon rumore, Tv on the radio, Lcd Soundsystem, !!!, Soulwax, Goose, Artic Monkeys, Klaxons, Death from above 1979, Kkk, Nin, Brmc, Queens of the stone age, Foo Fighters, Dolcenera e quant'altro». I-pod o stereo. «Rigorosamente Stereo. L’i-pod porta la gente ad avere giga e giga di musica della quale conosce la minima parte, Hard Disk pieni di tracce mai ascoltate o skippate dopo 15 secondi perché cassa e rullante non pompano abbastanza, credo che l'i-pod abbia denigrato la fruizione musicale,sono poche le persone che sanno usare bene questo fantastico e comodo media». Il genere che proprio non ri-

uscite ad ascoltare. «Quello che si spaccia ultimamente per free jazz e che consiste nel fare concerti con lattine, scatole, bacinelle. Trenta persone che fanno casino in un palco senza neanche guardarsi in faccia ma contenti del fatto che quello che stanno facendo viene definito culturale da platee ignoranti. Trovo questo offensivo nei confronti della musica improvvisata che apprezziamo e studiamo quotidianamente definendola postulato necessario per la composizione moderna». Che giornali leggete. «Rumore, Blow up, MixMag, La Repubblica e i suoi inserti e soprattutto Xbox360 magazine». Una canzone per il mattino, una per il giorno e una per la notte. «Mi sveglierei con Golden Age dei Tv on the radio, salirei in macchina con Brianstorm degli Artic Monkeys, per poi andare a dormire con Mojo Pin di Jeff Buckley». U i



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di Rocco Rossitto utti lo conoscono come Russosky, perché «alle medie mi chiamavano così, era il periodo di Littbarsky, di Jaruzelsky e di Starsky, per cui...». In realtà il suo nome è Giuseppe Russo; non risponde alla domanda sull’età, quindi non è giovanissimo. È nato ad Augusta e come lui stesso conferma «vivo in macchina tra Catania e Siracusa». Nelle serate ve lo trovate sulla sinistra del palco, che guarda il monitor del suo laptop, alle sue spalle le immagini, al centro il dj. Che vuol dire “fare il vj”? «Io penso che, così come qualsiasi altra figura artistica, voglia dire usare ed esprimere la propria creatività e la propria immaginazione. Il vj fa le stesse cose cha fa un dj,

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Vj in stop-motion

più affezionato. È un video con la faccia di un bambino che cambia sembianze continuamente, fotogramma per fotogramma. È anche la più richiesta: ‘mpare mettici ‘a facci!...». Oltre ai video hai anche la passione per le foto. Nel tuo sito c’è proprio scritto “photography”. «Io ho cominciato come fotografo. Iniziando con le classiche foto amatoriali di strada fino ad approdare all’agenzia Getty Images. Poi ho venduto tutta l’attrezzatura fotografica per riconvertirmi al video». Cosa pensi della Vjing-scene catanese? «La scena dei vjs catanesi è brillante, propositiva ed

CLUBBING & DJ / Dalla passione per la fotografia a quella per il video. Così Giuseppe Russo, in arte Russosky, è approdato alla vjing-scene catanese. «Una realtà - assicura - che non ha niente da invidiare a Roma o Milano» soltanto che invece di mixare musica mixa dei video». Che programma usi? «Per fare il vj basta un notebook, un mixer video ed un software come Arkaos, Resolume o Modul8, tutto qui». Le tue immagini cambiano a seconda del tipo di serata? «Certamente, il problema del vj è quello di adeguarsi al tipo di musica del dj o del gruppo musicale. Il ruolo del vj è complementare e subordinato ad essi, ma non per questo meno importante». Dove recuperi i video che proponi? «Ho una banca video con circa tre ore e mezza di filmati, larga parte dei quali sono di mia produzione, ma utilizzo come resampler anche filmati e loops realizzati da altri artisti come D-Fuse, Coldcut e Addictive Tv». Se non sbaglio tu usi molto la tecnica stop-motion... «Quasi tutti i miei video sono realizzati con lo stop-motion.

Una tecnica tanto antica quanto il cinema stesso. Humpty Dumpty e il primo King Kong furono realizzati usando lo stop motion. Adesso grandi maestri di questa tecnica sono Pes, Michel Gondry e Tim Burton». Dove metti video di solito?

«Qui a Catania praticamente ovunque, Mercati Generali, Zo, Majazè... Qualche rara puntatina a Roma e Milano, e spesso anche a Siracusa, ovviamente». C’è una “immagine” che non manca mai? «“Faces”, quella a cui sono

Vittoria Jazz Festival & Cerasuolo Wine fino al 21 giugno musica e degustazioni

Edizione numero due per il Vittoria Jazz Festival - Music & Cerasuolo Wine, diretto dal sassofonista Francesco Cafiso. Per le strade della cittadina ragusana e in Piazza Enriquez si esibiranno, fino al 21 giugno, nomi di spicco del panorama nazionale e internazionale. Questi i prossimi apTom Harrell puntamenti: venerdì 12 giugno Gaetano Tucci Quartet; sabato 13 Jerry Bergonzi Trio; il 14 Size 46 Street Band e Rosario Di Rosa Trio; il 17 Vittoria Rotary Jazz School; giovedì 18 Marta Capponi Quartet. Il 19 giugno si terrà la finale del Vittoria Rotary Jazz Award (special guest Mario Scucces). Seguirà, sabato 20, il concerto di Flora Faja (special guest Fabrizio Bosso); il 21 giugno finale riservato al quintetto di Tom Harrell. Da non perdere, fino al 5 luglio, la mostra antologica del maestro Franco Sarnari. Testimonial del festival è il Cerasuolo di Vittoria Docg, protagonista di numerose degustazioni. Per il programma dettagliato: www.vittoriajazzfestival.it.

originale. Non ha nulla da invidiare né a Roma né a Milano. Desidero citare Vj Klat e Vj Kar, i quali hanno introdotto per primi la figura del vj qui a Catania, sono stati dei pionieri. Ma come non parlare anche di Vj Kriff, Vj Bados, Vj Sem e Vj Star. Tutti uniti nell’intento di incendiare i palchi catanesi coi nostri visuals». A quali progetti stai lavorando? «Sto ultimando un breve Viral-Video da proporre su Current Tv. Poi mi cimenterò nella realizzazione di un cortometraggio interamente realizzato con una webcam e ispirato a un racconto di Edgar Allan Poe e poi anche un video, con musiche di Kikko Solaris». Hai un sogno nel cassetto? «Sì, il mio sogno è quello di avere la foto della mia faccia sul cruciverba della copertina della Settimana Enigmistica». U i


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INFORMA a cura di Kikko Solaris

www.myspace.com/kikkosolaris - k_solaris@hotmail.com

l’ospite del mese / Ludovic Llorca Una delle realtà cruciali per tutta la scena elettronica è l’etichetta francese F Communications: basterebbe il nome del suo fondatore, Laurent Garnier, a darle prestigio, ma va ricordato che questa label è anche quella che ha rivelato (al mondo) artisti come Saint Germain. Il protagonista della serata è il dj-produttore francese Ludovic Llorca. Ormai c’è poco da dire: riconosciuto caposcuola della F Communications (il suo lp “New Comer” è già una pietra miliare), Llorca ha ridefinito i confini della musica da dancefloor più raffinata, riuscendo a disegnare i tratti dell’House music. Oggi il giovane talento francese incarna alla perfezione il suono della FCom: un’elettronica raffinatissima intrisa di musica nera, soul e jazz, venata anche di ritmiche latine. Ogni sua apparizione in Italia fa regiLudovic Llorca strare il tutto esaurito, grazie al fascino irresistibile di una musica in grado di avere un’anima e un cuore. www.myspace.com/llorca - www.fcom.fr Venerdì 19 giugno, Ludovic Llorca @ Around The World - Mercati Generali

i 10 cd del mese/ 01. Tosca - No Hassle (G-Stone - !K7)

02. zZz - Running with the Beast (ANTI)

03. Pete Philly & Perquisite Mistery Repeats (Unexpected Records)

04. Tom Trago - Voyage Direct (Rush Hour)

05. Ursula 1000 - Mystics (ESL)

06. Henrik Schwarz, Âme & Dixon pres. The Grandfather Paradox (BBE)

07. Zwicker - Songs Of Lucid Dreamers (Compost)

08. David Rodigan pres. Real Authentic Reggae Vol.2 (BBE)

09. Damian Lazarus - Smoke The Monster Out (Get Physical)

10. Compost Ambient Selection (Compost)

Torna “Rosso Cuore”, alla Terrazza Ulisse tre giorni nel segno della solidarietà

Dopo il successo dello scorso anno, torna alla Terrazza Ulisse “Rosso Cuore”, l’iniziativa di beneficenza in favore di Croce Rossa Italiana e Unitalsi. Dal 26 al 28 giugno, tre serate all’insegna di arte, spettacolo e solidarietà, presentate da Ruggero Sardo e Francesca Cuffari. Dopo l’apertura ufficiale, che si terrà venerdì 26 alle 18, toccherà a Raffaele Paganini con “Bolero” inaugurare la prima delle tre serate. A seguire, saranno conRaffaele Paganini segnati a tre personalità che si sono distinte per l’amore per la Sicilia, altrettanti premi, realizzati appositamente dal gioielliere Massimo Izzo e intitolati a “Pina Virlinzi” e “Rosso Cuore”. La serata di sabato 27 sarà invece dedicata ai giovani, con dj set dei migliori dj del territorio, mentre domenica 28 sarà la volta del “Mondo di bambini”. Nei giorni della manifestazione - organizzata anche quest’anno da Marisa Virlinzi, Nicoletta Accardo, Marisa Faranda, Oreste Virlinzi e Giuseppe L’Episcopo e patrocinata da Regione, Assessorato regionale al Turismo, Provincia e Comune di Catania - sarà possibile visitare tre mostre, aperte dalle 10 alle 23 e ad ingresso libero: la mostra d’arte “Sacro e profano”, con opere dal Seicento all’Ottocento, e due esposizioni d’antiquariato. Quest’anno “Rosso Cuore” avrà pure un’appendice: ad agosto, infatti, alla Terrazza Ulisse arriverà Lucio Dalla. I proventi di tutte le serate serviranno ad acquistare un pullmino per il trasporto delle persone disabili.

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di Rocco Rossitto

Quelli che... Rosalio a Palermo pure io! http://www.rosalio.it Rosalio è un simpatico blog, dove vari blogger, che di mestiere fanno altro nella vita, si dedicano a raccontare la propria città, dal loro punto di vista, con testi, foto, video e quant’altro il web permetta. Ironico e divertente, Rosalio è uno spaccato, non ufficiale, della città.

di Andrea Graziano sicuramente buonissimo. Il proprietario de Il Sale Art caffè da un anno circa tiene su questo diario dove racconta di “Food”, ma anche di “Co”, ovvero tutto quello che ruota attorno al cibo: ristoranti, produttori, agriturismi, premi, eccetera. In suo aiuto Gianfranco Truglio che, insieme ad Andrea, aggiorna con costanza il blog.

Kitesurf e Windsurf, il sito tecnico di Franco Russo http://www.kite-tecnica.it

Andrea Graziano Food&Co. http://www.andreagraziano.com Che sapore ha un blog? Quello

Finalmente in rete abbiamo trovato un sito sugli sport del Kitesurf e Windsurf davvero completo, esauriente e di facile consultazione, curato da Franco Russo, istruttore IKO di kitesurf. Per chi avesse voglia di documentarsi non basta altro che qualche clic e articoli, foto e quant’altro saranno a disposizione di sportivi e curiosi.

di Tiziana Lo Porto

Un fumetto racconta il gusto della vita

Nove visioni del futuro in anteprima nazionale

Bastien Vivès, giovanissimo e bravo fumettista parigino, è l’autore di una delle bd più belle della nuova scena del fumetto europeo. Si chiama “Il gusto del cloro” (pubblicato in Francia lo scorso anno e premiato al festival del fumetto di Angoulême). «La storia è nata in una piscina racconta il fumettista - per via di una relazione un po’ complicata, avevo molte cose da dire e da capire». E il protagonista della storia è un ragazzo che usa la necessità e la lentezza dell’imparare a nuotare per girare intorno alla possibilità di una relazione d’amore che avrebbe tutte le premesse per cominciare e invece resta lì, a galleggiare sull’acqua clorata della piscina, senza mai decollare. Il volume, supercelebrato dalla critica e dai lettori in Francia, resta così figlio unico e totalmente aperto, perché «non è mai l’inizio né la fine a interessarmi - continua Bastien, con tutta l’assennata spensieratezza dei suoi ventitré anni - m’interessa quel che accade in mezzo… un po’ come la vita”.

Si chiama “Anteprima nazionale” (sottotitolo: Nove visioni del nostro futuro invisibile) la bella antologia cento per cento italiana curata dallo scrittore Giorgio Vasta (autore del bel romanzo “Il tempo materiale”) per la casa editrice romana Minimumfax. Dentro il volume racconti di Tullio Avoledo, Alessandro Bergonzoni, Ascanio Celestini, Giancarlo De Cataldo, Valerio Evangelisti, Giorgio Falco, Giuseppe Genna, Tommaso Pincio e Wu Ming 1. Una allettante squadra di scrittori già affermati, qui impegnati a immaginare cosa ne sarà (o anche cosa resterà) di società, politica, costume, affetti, paure nel futuro prossimo italiano. Viene disegnata così una mappa possibile dell’Italia che vivremo in nove racconti visionari, in equilibrio precario tra sconcerto e conforto, e in cerca di un’identità nazionale condivisibile e condivisa.

Il gusto del cloro Bastien Vivès Black Velvet pp. 144, euro 18

AA.VV. Anteprima nazionale Minimumfax pp.226; euro 15


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INFORMA

LIBRI / Nel suo romanzo, il giornalista Franco Leonetti racconta il coraggio di un uomo che si rimette in gioco

listening di Rocco Rossitto

AA. VV. / Black Rio 2 Mettici dentro il suono nero della samba brasiliana, mettici gli anni in questione, tra 1971 e il 1979, poi anche Dj Cliff, che ha compilato e la Strut Records che ha permesso tutto ciò. Manca ancora qualcosa? Certo, il funk! Black Rio 2, 18 tracce, e tanta samba unita al funk. Situazioni più ritmate, altre più leggere, ma tutto assolutamente “brasileiro”.

LUSHLIFE / Cassette City Il giovanotto di Philadelphia rappa bene e sperimenta anche. Il suo suono è contaminato da stranezze per il mondo hip-hop: mandolino, synth e glockenspiel. Ma, al di là dei dettagli, dopo l’ascolto rimane bene impresso questo quadro ibrido che per chi ama la fusion sonora è pane per i denti. È il suo secondo album. E in futuro?

AA.VV. / Dillanthology 2 Più nera e dentro i canoni classici del rap old school e non solo la raccolta dei remixes di J Dilla conosciuto anche come Jay Dee. Quindi, random: Four Tet, Busta Rhymes, Dj Cam, De La Soul. Non manca un pezzo dei suoi Slum Village. Il produttore, scomparso a soli 32 anni, aveva le mani in pasta, e si sente...

“Linea d’ossigeno” una scelta di vita di Maria Enza Giannetto e senti il dovere di fare una cosa devi trovare il coraggio per farla». È questo, in fondo, il messaggio soggiacente al romanzo “Linea D’Ossigeno”, prima prova letteraria del giornalista torinese Franco Leonetti (La Riflessione - Davide Zedda Editore, 20 euro). Un romanzo “scoppiettante”, in cui migliaia di sensazioni investono chi legge e inoculano la frenesia del “cosa succederà dopo”. Un testo copioso (358 pagine), reso scorrevole, levigato, curioso, che si divora con estrema faciltà. Perché una pagina dopo l’altra, i ventisette capitoli

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narrano di una scelta coraggiosa. La storia di Alex Santini che stanco di vita che non soddisfa, di una fidanzata non più amata, di una famiglia che non riconosce i meriti, molla tutto e “scappa” a Ibiza per ritrovarsi e ricominciare a vivere. Il protagonista si reinventa con coraggio e, soprattutto grazie alla sua passione per la musica, incontra chi può dargli una seconda chance di vivere la vita che avrebbe voluto. Alex non teme il confronto con i propri demoni, con situazioni complicate, sviluppi intricati e questa presa di coscienza, questo coraggio, lo ripaga.

SOUL ASSASSINS / Intermission Terzo disco in studio per questo “dream-team” dell’hip-hop con base Los Angeles. Dentro ci stanno svariati rapper, oltre che writers e artisti in generale. Il collettivo snocciola delle tracce sghembe, senza tanti punti di riferimento, con il gusto per le forme non finite. Segnaliamo la presenza di RZA, o di un remix dei Prodigi. Su tutti la figura di Dj Muggs, già Cypress Hill.

KITESTORY / Dall’idea di Bruno Legaignoux, la nascita di una passione

Il Kitesurf nasce dall’applicazione di un’idea assolutamente rivoluzionaria a uno sport già praticato da milioni di appassionati: farsi trainare da un aquilone sfruttando tavole da windsurf. Intorno alla fine degli anni ‘80, il progetto di Bruno Legaignoux (questo è il nome dell’inventore) era quello di realizzare un sistema di vele di sicurezza per le scialuppe di emergenza. Da qui l’idea di realizzare aquiloni gonfiabili, capaci di ripartire dall’acqua in qualsiasi condizione di mare, facili da governare e in grado di creare un’energia motrice per trarre in salvo gli equipaggi delle scialuppe di emergenza. L’idea di base del progetto però non ha raccolto molti consensi e lo sviluppo del progetto è stato dirottato su natanti più piccoli, con l’unico fine di divertirsi utilizzando l’energia imbrigliata dagli aquiloni per trainare canoe, piccoli catamarani, buggy e in fine si è provato con le tavole da surf. La svolta definitiva che ha poi portato il Kikesurf alla ribalta mondiale è avvenuta nel 1998 quando il più grande fra i campioni di Windsurf (Robby Naish), incuriosito da alcuni fra i prototipi di Legaignoux, ha cominciato a praticare uno sport del tutto nuovo. Modificate alcune tavole da surf da onda e corretto alcuni dettagli ci si è resi immediatamente conto che l'abbinamento "aquilone/tavola" dava grandi possibilità. Ora statisticamente il kitesurf è lo sport con l'incremento percentuale di praticanti più alto al mondo, per dare un termine di paragone possiamo fare riferimento a quello che è avvenuto nel mondo dello sci con l’arrivo dello snowboard. All' inizio tutti erano scettici sul futuro dello Snowboard ma in pochissimi anni l'effetto dirompente della novità e spettacolarità della nuova disciplina hanno fatto si che sulle piste le percentuali di praticanti siano ormai al 50%. Il Kite come in gergo ormai è chiamato è sulla stessa linea, gode già del riconoscimento delle capitanerie di porto che lo hanno assimilato in tutto e per tutto al Windsurf (sport olimpico), attira molti fra gli appassionati del windsurf, dello snowboard, dello skate-board. Sul mercato italiano negli ultimi tre anni si è passati da 500 kites venduti nel 1999, ai 2500 del 2000 e a più di 7000 già venduti nell' anno in corso. Per ulteriori approfondimenti: www.kite-tecnica.it, e-mai: info@kite-tecnica.it

Franco Russo Istruttore IKO di Kitesurf- Catania


agenda 08/06 lunedì CONFERENZA / Pista e strada Lunedì 8 giugno, nell’aula magna della facoltà di Ingegneria, si terrà una conferenza dal titolo “Pista e strada: l’evoluzione tecnica e il travaso tecnologico dalle corse alla produzione in serie”, alla quale interverranno il prof. Raffaele Prisco, istruttore della Federazione Motociclistica Italiana e pilota della Yamaha Motor Italia, e il prof. Massimo Oliveri, docente della facoltà di Ingegneria. Nel corso dell’intera giornata, nell’atrio prospiciente l’aula magna, sarà esposta la YZR - M1 con la quale Valentino Rossi corre il campionato del mondo 2009 MotoGp. Catania, Aula Magna (Facoltà di Ingegneria), ore 10,30

LETTURE / I lunedì dell’ascolto in biblioteca Proseguono “I lunedì dell’ascolto in biblioteca. Note e rime d’autore, musica e poesia all’ombra della sera”, organizzati in collaborazione con l’associazione culturale Aleph. Per il quarto appuntamento del ciclo, Carlo Guarrera leggerà brani tratti da “Myricae”, “Primi poemetti”, “Nuovi poemetti” e “Canti di Castelvecchio” di Giovanni Pascoli, accompagnato da Samyr Guarrera al sax e oboe. Ultimo appuntamento del ciclo lunedì 15 giugno con letture tratte da Toti Scialoja. Catania, Salone di lettura della Biblioteca regionale universitaria, ore 17

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sa, verrà presentata “In Ombra”, la prima rivista degli studenti della facoltà di Architettura di Siracusa. Il titolo della rivista è un provocatorio riferimento alla condizione marginale in cui vengono spesso relegate le idee degli studenti a cui la rivista invece intende dare spazio per farle diventare strumento culturale di crescita interna. Alle 18,30 seguirà l’inaugurazione della mostra “Luoghi in ombra”. Giovedì 11, a partire dalle 9, conferenze e dibattiti e, alle 22, musica dal vivo nella sede della facoltà di Architettura. Siracusa, Palazzo Impellizzeri, ore 16,30

15/06 lunedì FESTIVAL / State Akorti Ultimo giorno utile per partecipare alla seconda edizione del Festival internazionale del cortometraggio “State Akorti” che si svolgerà a Viagrande a fine agosto. Organizzato da SK Studio e Dibo, il concorso è aperto a film-maker e registi di tutte le nazionalità che dovranno presentare cortometraggi comico-umoristici girati in qualsiasi formato e tecnica, della durata massima di 8 minuti. Il regolamento, tradotto in quattro lingue, si può leggere sui siti www.dibo.it e www.skstudio.it. Viagrande (Ct), Villa Di Bella, fine agosto

26/06venerdì SCIENZA / Musica@Fisica Venerdì 26 giugno, l’aula magna del dipartimento di Fisica e Astronomia ospiterà il concerto “Musica @ Fisica”, organizzato dalla sezione di Catania dell’Istituto nazionale di Fisica nucleare, per presentare i risultati del progetto Astra che punta a ricostruire il suono di strumenti antichi utilizzando le metodologie più avanzate di modellazione al calcolatore. Il concerto è gratuito, ma è obbligatoria la prenotazione: referente è il dott. Giuseppe La Rocca, tel. 095 378 5519; e-mail: Giuseppe.LaRocca@ct.infn.it. Catania, Aula Magna (dipartimento di Fisica e Astronomia), ore 19

09/07 domenica FESTIVAL / Teatri Riflessi Dal 9 all’11 luglio si svolgerà al Monastero dei Benedettini “Teatri Riflessi”, il 1° Festival nazionale di corti teatrali, organizzato dall’associazione IterCulture e promosso dalla facoltà di Lettere e Filosofia, dal Centro Orientamento e Formazione d’Ateneo, dall’Ersu di Catania. Nel corso dell’evento verranno presentati 12 corti selezionati da un’apposita commissione artistica. Info: http://teatririflessi.iterculture.it. Catania, ex Monastero dei Benedettini

Gerenza “UNIVERSITINFORMA” Mensile di informazione universitaria www.universitinforma.it

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Anno V - N.6 - giugno 2009 EDITORE: Katamedia S.r.l. viale Alcide De Gasperi, 54 Catania DIRETTORE RESPONSABILE Patrizia Mazzamuto DIRETTORE EDITORIALE Gianluca Reale REALIZZAZIONE EDITORIALE Blu Media V.le Andrea Doria, 69 - Catania tel. 095 447250 - 095 432304 redazione@blumedia.info REDAZIONE CENTRALE viale Alcide De Gasperi, 54 Catania info@universitinforma.it STAMPA: Litocon S.r.l. Zona Industriale - Catania TIRATURA: 15.000 copie DISTRIBUZIONE: Erremme Hanno collaborato a questo numero: Irene Alì, Maria Enza Giannetto, Rocco Rossitto, Michele Spalletta, Tiziana Lo Porto, Riccardo Marra, Benedetta Motta, Rita La Rocca, Giuseppe Valerio, Paola Pasetti, Liliana Rosano, Rosalba Di Perna, Kikko Solaris, Chiara Ventimiglia CONCESSIONARIA PUBBLICITÀ Katamedia Srl, v.le Alcide De Gasperi, 54 Catania info@universitinforma.it tel. 348 3525776 “Universitinforma” Copyright Katamedia Srl Tutti i diritti riservati

Con il patrocinio di: Ersu Ente Regionale Diritto allo Studio di Catania

Corsi di Kitesurf

INCONTRI / Nasce “In Ombra”

Il Kitesurf, la rivoluzione arriva verso al fine degli anni '90, quando due fratelli, i francesi Leganaux brevettano il famoso WIPIKA che sta per Wind Powered Inflatable Kite Aircraft, che altro non è che il sistema di gonfiaggio che permette al kite, oltre che a galleggiare, di ripartire dall'acqua con estrema semplicità. Oggi il kitesurf è diffuso con enorme successo anche in Europa grazie alla sua accessibilità ed alla possibilità di praticarlo in luoghi non particolarmente ventosi: con soli 10/12 nodi di vento il divertimento è assicurato. Franco Russo, esperto Kiters ed istruttore certificato IKO, propone a tutti coloro che vorranno avvicinarsi a questo meraviglioso sport, corsi di apprendimento vari livelli con il metodo certificato dalla International Kiteboarding Organization.

Mercoledì 10 giugno a Palazzo Impellizzeri a Siracu-

Per INFO: Franco Russo: cell. 330-366987 Sito Web: www.kite-tecnica.it - e-mail: info@kite-tecnica.it

10/06 mercoledì

U NIVERSIT

mailbox Per segnalare appuntamenti ed eventi per l’agenda di “Universitinforma” scrivete a info@universitinforma.it o inviate un fax al numero 095.432304 o telefonate allo 095.447250


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