Universitinforma

Page 1

U NIVERSITINFORMA www.universitinforma.it Mensile di informazione universitaria - ottobre 2009 con il patrocinio di

E.R.S.U. Catania

ateneo NUMERO CHIUSO/ È tempo di quiz

SKIN eventi USTATION.IT/ Tra video e game interattivi l’U-tour fa tappa a Catania

MARIO VENUTI

Il djset della “Pantera” Skunk Anansie ateneo MENSE E POSTI LETTO/ Tra chiusure e timori studenti in agitazione

«Come un fuorilegge a difesa della bellezza» ALL’INTERNO / Università, qual è il giudizio degli studenti? / Corrado Guzzanti, il ritorno di Quelo e Vulvia / Stabile, la stagione del “teatro democratico” / Scienze Politiche, film e dibattiti con CineCultura



INFORMA

3

in questo numero... ateneo UNIVERSITÀ / Lontani anni luce dai campus americani pag 6/7 SIAMO IN...TESI / Arte, sostantivo femminile

pag 8

USTATION.IT / I video degli universitari dal web alla tv

pag 9

MENSE E POSTI LETTO / Studenti in agitazione

pag 10/11

diritto allo studio ERSU / Screening per la messa in sicurezza delle strutture pag 12/13

lavorare MASTER / A Roma per specializzarsi in satelliti

pag 14

SEGNALAZIONI / Le opportunità del mese

pag 15

time out-time in TEATRO STABILE / La stagione del “teatro democratico”

pag 16/17

SATIRA / Con Corrado Guzzanti sul palco c’è Quelo

pag 18

LUCIA SARDO / «Insegno ai giovani il teatro del corpo»

pag 19

CINEFORUM / Film e dibattti con CineCultura

pag 20

BLOW UP / Lidia Tropea, la ricerca dell’Io

pag 22

MARIO VENUTI / «Resto ostinatamente legato ai miei ideali» pag 24/25 UOCHI TOKI / Sperimentazione e flussi di musica

pag 26

RENATO ZERO / Conto alla rovescia

pag 27

MARRANZANO FESTIVAL / Sotto il segno della ciaramedda pag 28 ITALICA / Did, elettrogiovani improvvisatori

pag 30

SKIN / Il dj set della Pantera Nera degli Skunk Anansie

pag 32

DON LETTS / Il mattatore di Brixton

pag 33

VJ / Stefano Rigano, professionista del video

pag 34

LISTEN / START, rassegna di dance e club culture

pag 35

BLOCK NOTES / Siti, libri, dischi

pag 36/37

agenda Gli appuntamenti del mese

pag 38


unimix

4

U NIVERSIT

DIRITTO ALLO STUDIO / Gli studenti immatricolati per la prima volta all’Università di Catania possono accedere alle 96 borse di “incentivazione”. Scadenza 30 ottobre, info su www.unict.it

FULBRIGHT / Borse per studiare negli Stati Uniti

UNIONE NAZIONALE / Tre premi per tesi di laurea sulla tutela del consumatore

ISCRIZIONI / Fino al 30 ottobre ma con la mora

Anche quest’anno l’Università di Catania apre le porte ai programmi di studio e ai nuovi concorsi che bandiscono borse di studio “Fulbright per gli Stati Uniti”. Le borse Fulbright sono assegnate per la frequenza di programmi di master e PhD, per l’attuazione di programmi di ricerca e di insegnamento nelle migliori università statunitensi e sono riservate a cittadini italiani laureati, diplomati alle Accademie d’Arte o di Musica, studenti di dottorato di ricerca in Italia, dottori di ricerca, ricercatori, professori universitari o di scuola secondaria e responsabili ministeriali della didattica. I bandi sono disponibili sul sito www.fulbright.it.

L’Unione nazionale consumatori, con il patrocinio della Conferenza dei rettori delle università italiane, ha bandito il concorso “Vincenzo Dona” per il conferimento di tre premi a tesi di laurea sul tema della protezione del consumatore, allo scopo di promuovere e approfondire la conoscenza delle questioni legate al consumo, alle regole del mercato e ai diritti dei consumatori. Destinatari del bando sono i laureati che abbiano conseguito il titolo tra il 20 ottobre 2008 e il 20 ottobre 2009, discutendo tesi su vari argomenti nell’ambito della tutela del consumatore: dalla sicurezza e qualità dei prodotti, ai comportamenti di consumo della spesa alimentare, dal problema del “made in” alla pubblicità e informazione del consumatore. Per maggiori informazioni e per scaricare il bando si può consultare il sito www.consumatori.it. Gli interessati dovranno inviare la domanda di partecipazione entro il 30 ottobre 2009 con i propri dati anagrafici e i propri recapiti, il curriculum vitae e la certificazione degli esami sostenuti, una sintesi e uno schema della tesi, una lettera con le motivazioni che hanno indotto a trattare l’argomento e le aspirazioni lavorative, e una copia cartacea della tesi. La commissione giudicatrice assegnerà i 3 premi: il primo di 2.000 euro con pubblicazione della tesi, il secondo di 1.500 euro e il terzo di 1.000.

I termini per immatricolarsi ai corsi di laurea dell’università di Catania che non prevedono prove di ammissione (e per pagare la prima rata delle tasse di iscrizione agli anni successivi al primo) scadono lunedì 12 ottobre. Gli studenti che entro tale data non hanno avuto modo di effettuare il pagamento della prima rata di tasse possono farlo fino al 30 ottobre. In questo caso però dovranno corrispondere, insieme al pagamento della seconda rata, una mora di 50 euro. Per quanto riguarda le immatricolazioni si ricorda che i moduli possono essere presentati all’Ufficio Immatricolazioni oppure alle segreterie territoriali.

GIURISPRUDENZA / I laureandi interessati a partecipare alla prova preselettiva della Scuola forense (28 ottobre), devono effettuare la prenotazione della tassa d’esame via email all’indirizzo seglex@unict.it

PREMI DI LAUREA / GIURISPRUDENZA / CONFINDUSTRIA / Borse di studio per Duemila euro per tesi Debiti formativi, primo ricerche sulla Storia economica italiana incontro di recupero In occasione del suo centenario che si festeggerà nel 2010, Confindu- sull’editoria Giovedì 22 ottobre alle 15.30, nell’aula 1 della facoltà di Giurisprudenza (via Gallo, 24), si tiene il primo degli incontri di recupero riservati agli studenti che si sono iscritti con debito formativo, per l’anno accademico 2009-2010, al primo anno del corso di laurea magistrale in Giurisprudenza. In tale occasione, il prof. Pietro Barcellona, docente di Filosofia del diritto, terrà una lezione dal titolo “Introduzione agli studi giuridici”. La mancata partecipazione comporta l’esclusione dalla possibilità di sostenere esami per tutto l’anno.

stria bandisce un concorso, con scadenza prevista per il prossimo 15 novembre, per il conferimento di due borse di studio dell’importo di 10.000 euro ciascuna, per lo svolgimento di un progetto di ricerca su tematiche relative alla Storia economica e d’impresa italiana o alla Storia del pensiero economico d’impresa. Potranno presentare domanda di partecipazione, redatta in carta semplice secondo il modulo allegato al bando (reperibile sul sito www.confindustria.it), gli studenti che abbiano già conseguito, da non oltre tre anni dalla data di scadenza del bando, un titolo di laurea magistrale (o di vecchio ordinamento) conseguito in un’università italiana. Le domande di partecipazione al concorso devono essere indirizzate al magnifico rettore dell’Università Luiss o della Liuc e presentate o inviate entro il 15 novembre a Diritto allo studio - Luiss Guido Carli (viale Pola, 12 - 00198 Roma) oppure a - Diritto allo studio - Liuc (corso Matteotti, 22 - 21053 Castellanza, Varese). Per maggiori informazioni ci si può rivolgere ad Antonella Gandolfi del Rusc (Risorse umane e servizi corporate), telefono: 065903274 e-mail: a.gandolfi@confindustria.it.

La famiglia Cavallotto ha bandito la seconda edzione del premio di laurea “Vito Cavallotto” per laureati in Economia, Giurisprudenza, Lettere e Filosofia, Lingue e Letterature straniere, Scienze politiche e Scienze della Formazione dell’Università di Catania. Il premio, del valore di 2.000 euro, viene conferito per tesi riguardanti la funzione del libro e/o dell’editoria nello sviluppo civile, economico e culturale dell’attuale società (votazione finale non inferiore a 105/110). Possono partecipare i laureati che abbiamo conseguito il titolo dal 1° novembre 2007 al 31 ottobre 2009. Domande entro il 30 novembre.



ateneo

U NIVERSIT

6

SONDAGGIO / Strutture inadeguate, servizio mensa scadente, didattica e docenti da svecchiare. Abbiamo chiesto ad alcuni studenti un giudizio sull’Ateneo catanese. Il quadro che ne viene fuori non è certo lusinghero. Anche se va preso con le pinze. Il dibattito è aperto

Lontani anni luce dai campus americani... di Liliana Rosano

L

e università stile campus americani rimangono solo un sogno per gli studenti dell’Ateneo catanese, che bocciano senza riserve l’Università etnea che ha bisogno di un totale cambiamento, dalla didattica ai servizi. È la fotografia che viene fuori da un sondaggio realizzato per cercare di capire qual è l’opinione e la percezione di chi studia a Catania nei confronti della propria Università. Il quadro non è certo soddisfacente e il giudizio degli studenti, ai quali abbiamo chiesto un’opinione sulle strutture, la didattica, i mezzi e i docenti universitari, è netto: aule studio inadeguate, laboratori insufficienti, una didattica troppo superata e un corpo docenti da “svecchiare”.

Giudizi che vanno presi con le pinze naturalmente, sia per il “campione” che abbiamo intervistato, che non ha certo valenza statistica, sia perché situazioni particolari sono difficile da generalizzare. Certo è che non abbiamo raccolto opinioni incoraggianti. Alessandro, studente del corso specialistico in Ingegneria: «La maggior parte delle aule in cui si tengono i corsi di Ingegneria specialistica sono inadeguate, senza banchetti su cui scrivere e senza riscaldamenti - estremamente necessari, visto che svolgiamo le lezioni nella cosiddetta “tensostruttura”, un “accampamento indiano” sito alla Cittadella. Inoltre i laboratori sono affollati da dottorandi e ricercatori, per cui gli studenti non hanno molti spazi e non sono per nulla forniti». Molti i dubbi di Ales-

sandro anche sulla didattica. «Alcuni docenti sembra che si sforzino a a fare lezione, dando il minimo indispensabile dell’insegnamento e lasciando troppe incombenze a carico degli studenti che debbono fare da soli. Io ad esempio ho sostenuto molti esami con una preparazione da autodidatta». Ma la vera stroncatura gli studenti la riservano alle strutture universitarie,0 tipo le mense, le aule e le biblioteche. Alessandro sostiene che «le biblioteche sono minuscole, i posti per sedersi e studiare nel silenzio tipico da biblioteca sono difficili da trovare soprattutto nel periodo di esami. Le mense poi - continua Alessandro - sono la cosa peggiore dell’Università degli studi di Catania. I locali lasciano fortemente a desiderare, per non parlare del cibo, di qualità non soddisfa-

cente». Altra nota dolente riguarda poi i mezzi di trasporto: «Praticamente inesistenti. Questa mancanza di mezzi pubblici afferma Alessandro - rappresenta un enorme problema per uno studente che non può permettersi un’auto». C’è chi cambierebbe non solo tutta la struttura universitaria ma addirittura Ateneo. Queste le parole di Luca che esprime un giudizio negativo sull’Università etnea. «Le aule sono troppo piccole, i laboratori quasi inesistenti, le aule informatiche sono sempre chiuse o aperte per poche ore. Studiare in facoltà diventa difficile. Pensiamo solo che per prendere posto in biblioteca bisogna svegliarsi alle 7 del mattino. Per non parlare poi della didattica: abbiamo l’unico piano di studi in Italia composto da 30 materie, ciascuna con 6 crediti, ri-


INFORMA

7

o La mensa Centr

spetto a Milano, Venezia, Roma, Pisa dove ci sono piani di studio costituiti da massimo 20 materie, ciascuna delle quali con 10/12 crediti. Inoltre sono stati istituiti, già dal primo anno, diversi indirizzi all’interno del medesimo corso di laurea. Nel mio caso, come studente di Lettere classiche, mi ritrovo a fare poche materie per ciò che riguarda il mio corso (non avendo indirizzo) e tante altre materie comuni a Lettere moderne e Scienze della Comunicazione. A mio giudizio è come se le nuove materie fossero state create più per soddisfare le esigenze dei nuovi ricercatori che degli studenti. Ma la cosa grave - continua Luca - è che se vuoi fare una specialistica fuori Ateneo, devi come minimo integrare di 60 crediti prima di iscriverti al primo anno di specialistica o ad 1 master sia di I che di II livello». Sui docenti e sulla didattica il giudizio degli studenti di Catania è unanime: «Sono pochi i ricercatori e i dottorandi all’altezza di ricoprire tale ruolo, sia per preparazione che per disponibilità». Insieme ai giudizi negativi anche qualche polemica da parte degli studenti di Medicina di Ragusa, che dopo la chiusura del polo ibleo non vedono migliorare la situazione neanche con il trasferimento nei locali di Catania. «Sono stata per cinque anni nel polo di Ragusa - dice Elisa - e i laboratori non so neanche cosa siano. Nella mia carriera universitaria ho visto un microscopio e un vetrino solo perché, per mia iniziativa, sono andata nei reparti degli ospedali pregando medici e specializzandi di dedicarmi qualche minuto per spiegarmi come mette-

re a fuoco una lente di microscopio. Per quanto riguarda le aule, per tre anni io e i miei colleghi (50 persone) abbiamo fatto lezione in una specie di aula studio piccolissima, senza riscaldamenti e all’inizio anche senza luce. Ma la situazione non è di certo migliorata neanche nelle strutture di Catania». Certo è che un motivo dietro la chiusura del polo ibleo ci sarà, aggiungeremmo noi. La didattica per Elisa è una di quelle cose da cambiare: «Alcuni professori, che sono principalmente quelli che si sono formati all’estero, hanno una impostazione didattica completamente diversa, molto più pratica rispetto a quella dei professoroni vecchio stampo che spesso si trovano nelle nostre facoltà. Devo dire che come studente forse una impostazione didattica vecchia maniera per alcune discipline è fondamentale, ma ammetto che risulta difficile seguire tutti i corsi con questo metodo didattico. Purtroppo la maggior parte dei professori ha ancora questo metodo di insegnamento. E spesso molti professori hanno anche più di 70 anni! E poi mi chiedo: ma tutti i soldi che paghiamo con le tasse universitarie dove andranno a finire se non sono mai destinate a migliorare le strutture? Per non parlare poi del personale di segreteria, amministrativo: è ridicolo nel 2009 trovare certi addetti che non sanno come aprire un documento word». Insomma alcune opinioni per aprire il dibattito. Come giudicano l’Ateneo i suoi studenti?E cosa dicono responsabili e docenti? Attendiamo di ricevere risposte, repliche e contributi. U i

ateneo


ateneo

Siamo in...TESI?

8

U NIVERSIT La tesi? Un vero e proprio genere letterario, forse tra i più bizzarri. Noi gli diamo spazio. Segnalateci le vostre a info@universitinforma.it

di Rosalba Di Perna

arte delle donne - nel senso di arte creata da donne - non è la stessa cosa di arte femminile o femminista. Affronta la questione Silvia Lucia Sampugnaro, laurea triennale in Scienze per la Comunicazione internazionale, con una tesi su Renata Boero: arte, vita, ricerca. Quanti mesi hai impiegato? «Considerando pure le prime letture, in tutto un anno intero. Ho contemporaneamente finito di dare le ultime materie e iniziato a lavorare al progetto di tesi, che si è poi dimostrato lungo, sebbene molto gratificante». Come ti sei trovata con il tuo relatore, Giuseppe Frazzetto? «Il mio relatore ha contribuito

L’

Silvia Lucia Sampugnaro, laureata in Scienze per la Comunicazione internazionale con una tesi dal titolo “Renata Boero: arte, vita, ricerca”

«Perché credo che da donna fosse il punto di vista che meglio avrei potuto comprendere. Inoltre perché mi interessava molto scoprire il dispiegarsi di una carriera che dura dagli anni Settanta, in Italia e all’estero. Mi affascinava la sua storia di artista perché mi era parsa una tra le poche, insieme a Carla Accardi, ad imporsi in un panorama all’epoca alquanto ostile a rivolgere l’attenzione verso nuove forme d’arte, per quanto rivoluzionarie e geniali, proprio perché artiste donne». I critici del femminismo sostengono che la buona arte non ha genere. Tu cosa pensi? «Non mi ritengo una sostenitrice incallita del femminismo ma

Arte, sostantivo femminile notevolmente al successo di questo lavoro sperimentale di ricerca. Il professore Frazzetto ha saputo coltivare in me quel seme d’interesse verso un aspetto dell’arte contemporanea singolare, ma molto affascinante. Mi ha indirizzata verso un percorso irto di ostacoli ma che infine ci ha riservato grosse soddisfazioni. Il relatore che consiglierei a chi volesse vivere l’esperienza della tesi come un momento di scambio e di crescita personale e culturale». Sapevi già le domande che ti avrebbero fatto in seduta di laurea? «Bella curiosità! Non lo dico in modo retorico: assolutamente no. Sia il mio relatore che il correlatore, Marco Mazzone, mi hanno spinta molto a riflettere individualmente su quali potessero essere i potenziali punti oggetto di analisi durante la dissertazione, ma il tutto si è svolto nel massimo dell’ufficialità e dell’improvvisazione». Con la bibliografia hai avuto difficoltà? «Su questo tengo a ringraziare in primis Frazzetto, che mi ha fornito gli strumenti generali per approcciarmi all’argomento. Riuscire a costruire una solida capacità critica in materia d’arte non era certo cosa facile. In se-

condo luogo devo dire che senza la cortesia e la disponibilità di Renata Boero e di Luca Beatrice (critico e curatore artistico della Biennale di Venezia - Padiglione Italia di quest’anno) non avrei mai potuto reperire il materiale adatto. Alcuni cataloghi di mostre ed eventi sono datati, alcuni libri in ristampa, alcune produzioni sono inedite, altre fuori catalogo da anni. Posseggo ad oggi uno sparuto numero di pezzi unici di cui però vado fiera». Sei soddisfatta della tesi? «Ne sono entusiasta. Non nego però che ogni volta che la rileggo sono tentata di cambiare la forma. Non accontentarsi fa parte del lavoro di qualsiasi studioso in ogni settore, ma chi è costretto a fare i conti con una scadenza è poi comunque costretto a dire stop». Sei anche andata a Milano per intervistare l’artista, vero? «Sì. Il nostro incontro è durato giorni. Sono partita all’avventura verso una città che conoscevo poco, accolta in modo splendido da una celeberrima artista, a me fino a quel momento sconosciuta. Ci siamo incontrate a Brera la prima volta, la maestosa Accademia milanese. L’intervista vera e propria l’abbiamo registrata l’ultimo giorno, ma

ogni cosa fatta insieme durante tutto il percorso ha costruito un quadro completo, persino magico». Rifaresti il lavoro esattamente allo stesso modo? «In tutta onestà sono davvero poche le cose che cambierei di questa esperienza di ricerca. Se potessi tornare indietro rifarei il viaggio per incontrare l’artista, ma stavolta in più tappe distanti l’una dall’altra per conoscere meglio Boero. Non posso comunque lamentarmi! Passare dieci giorni accanto ad una artista, 24 ore su 24, è un privilegio che credo pochi studenti abbiamo mai avuto». Siete rimaste in contatto? «Amo definire quest’esperienza magica perché l’occasione della ricerca si è trasformata in certezza. La consapevolezza di aver conosciuto una persona splendida oltre che un’artista fenomenale. Una persona brillante ma straordinariamente umana, forte, terrena, legata alle cose più semplici e genuine. Nonostante la notevole differenza d’età - Renata Boero compirà quest’anno 72 anni - si è instaurato un legame d’amicizia e stima reciproca». Come mai ti sei dedicata ad una figura femminile dell’arte contemporanea?

sono pienamente d’accordo. E poi anche Boero mi raccontava di un curioso aneddoto riguardo al fatto che negli anni Settanta le sue opere fossero scambiate per quelle di un artista uomo. A volte sono le idee geniali degli artisti a rendere grandi le opere, a volte sono le impressioni dei critici o dei collezionisti a far diventare le opere delle opere d’arte. Credo però che la buona arte debba essere “innovativa”». Continuerai a occuparti di arte contemporanea? «Perché no, se dovesse capitare l’occasione non ci penserei due volte». Ti è servita ai fini lavorativi questa tesi? «Finora no, ma per mia scelta. Mi sto dedicando anima e corpo alla conclusione del percorso di studi. Il sogno era la pubblicazione e chissà che un domani non si apra qualche porta. Sento di aver fatto un lavoro valente e mi auguro che possa essere divulgato un giorno». Da uno a dieci quanto ci hai sbattuto la testa? «Davvero, giuro 11! Consiglio a tutti i colleghi indecisi di scegliere solo ciò che interessa davvero. Sarebbe davvero alienante fare nottate sui fogli bianchi per qualcosa in cui non si crede!» U i


INFORMA

ateneo

9

di Riccardo Marra l web è diverso da com’era prima. In pochi anni è diventato piattaforma di multimedialità, di incontro, di incroci. La gente ha imparato a interagire, a mettersi assieme, a produrre dei contenuti, divulgarli e promuoverli. In una parola: partecipazione. Anche l’università è diversa da prima. Oltre ai corsi e alle normali lezioni, le facoltà hanno capito che aprirsi alla tecnologia e alla sperimentazione era necessario per crescere. Così, tra una sessione di esami e l’altra, sono cresciuti negli atenei di tutta l’Italia web radio, web tv, quotidiani telematici, webzine totalmente gestiti da quegli studenti che hanno deciso di farsi giornali-

I

I contenuti degli universitari dal web alla tv con Ustation.it sti, tecnici, speaker. È nata una nuova generazione vera e propria, la U Generation e con lei U-Station, (www.ustation.it), il media social network dove il popolo degli “U” può sbizzarrirsi caricando videoclip, file audio, immagini, aprire e curare un blog, insomma fare Rete. Attualmente sono “federate” al network di Ustation quasi quaranta media universitari tra radio, tv, webmagazine e sono circa 1000 gli utenti singoli iscritti, per centinaia di video, file audio e immagini. A settembre poi la U Generation ha “conquistato” anche la TV. Dal 20 settembre su La 7 (ogni domenica alle 1:30), infatti, è partito Universication (www.ustation.it/universication) un format nuovo di zecca, un viaggio televisivo tra i giovani che hanno scelto il mondo della comunicazione e questo percorso di studio all’università, una lente di ingrandimento che mostra, dal di dentro, il lavoro dei media universitari. Ma non solo, perché dentro la trasmissione “passano” i video più interessanti creati dagli utenti di Ustation, reporter, videomaker, appassionati, creativi che vogliono cimentarsi con l’arte dell’audiovisivo. Un’opportunità di grande visibilità su un palcoscenico nazionale come

IL PROGETTO / Il portale internet “federa” circa 40 media universitari, ma è aperto a tutti i producers di audiovisivi, foto, testi. I migliori video vanno in tv all’interno di Universication il nuovo format in onda su La7 la domenica notte

✎ quello de La7. In questa novità assoluta per il panorama televisivo, gli studenti ogni settimana di una diversa città universitaria, parlano delle loro trasmissioni, dell’attività giornalistica, raccontano di palinsesti, scalette, dirette e mostrano la propria attività sul campo. Ci sono anche delle rubriche fisse: University, in cui sono i docenti a parlare di ricerca e comunicazione, On the road ovvero le interviste agli studenti in giro per la città e

Tappa a Catania per Ustation Tour

Arriva a Catania l’Ustation Tour. Il corner di Ustation sarà all’ex monastero dei Benedettini il 15 ottobre e alla Cittadella (Ingegneria) il 16. Allo stand si potranno ricevere alcuni gadget, partecipare alla realizzazione di contenuti video e giocare a “Cos’hai in testa?”, una simpatica indagine sociologica per scoprire idee, obiettivi, esigenze della U generation, gli universitari di oggi. Il 16 sera il corner Ustation si sposterà infine ai Mercati Genarli, per il djset di Skin (vedi pag 32).

Special: i microfoni chiedono ad una band emergente di raccontare di sé. Nella prima puntata le telecamere hanno sorvolato lo skyline di Torino: protagonista Extracampus TV (http://extracampus.dschola.it). Poi altre università e altri media universitari: Luiss di Roma, Milano, Trento, Verona, Padova. Naturalmente ci sarà anche Catania, l’occhio di Universication raggiungerà l’ex Monastero dei Benedettini per farsi raccontare di Radio Zammù e Step1 e del laboratorio La.mu.s.a. E le musiche che “commentano” le puntate? Tutte originali e di qualità. Arrivano direttamente dall’accordo siglato tra la net label Beatpik (www.beatpick.com), che diffonde musica emergente tramite Creative Commons, e Umedia la società motore di U-Station e Universication (col supporto tecnologico di Telecom Italia). Tanti brani italiani e stranieri che potranno essere utilizzati in modo assolutamente legale anche dai singoli utenti di U-Station per montare i propri video e uploadarli su ustation. E c’è già chi ha scritto a La7 chiedendo di portare Universication in prima serata (è nato un gruppo fan su Facebook). La scalata della U Generation è cominciata. U i


ateneo

10

U NIVERSIT

STRUTTURE / Stato di agitazione degli studenti. La residenza ha bisogno di lavori per la messa in sicurezza e rischia di essere chiusa. Verrebbero a mancare circa 300 “brande”. Si cercano soluzioni alternative

Hotel Costa a rischio chiusura Niente letto per 300 studenti? di Roberto Sammito on è cominciato nel migliore dei modi il nuovo anno accademico per gli studenti fuori sede che hanno fatto richiesta di un posto letto all’Ersu Catania. Proprio nei giorni in cui l’Ente ha pubblicato le graduatorie provvisorie degli assegnatari di posto letto gli studenti hanno occupato una residenza universitaria. Si tratta dell’Hotel Costa, residenza che conta ben 303 posti letto e che versa in pessime condizioni già da qualche anno e non è nuova a chiusure parziali per interventi di messa in sicurezza. Interventi che si sono dimostrati insufficienti visto che la struttura rischia la chiusura definitiva. Per scongiurare la chiusura gli studenti, riunitisi in un comitato, hanno occupato la residenza e hanno scritto all’Ersu

N

chiedendo di essere ascoltati. «Si tratta di un’autogestione più che di occupazione - afferma Gaetano Galvagno presi-

dente della commissione residenze e mense universitarie dell’Ersu di Catania - l’obiettivo è quello di instaurare un

Farmacia, disposto il dissequestro

Il Gip di Catania, Antonino Fallone, ha disposto il dissequestro totale della sede della facoltà di Farmacia alla quale l’8 novembre del 2008 erano stati posti i sigilli nell’ambito dell’inchiesta per disastro ambientale e gestione di discarica. Il provvedimento riguarda i laboratori e le stanze attigue dove, secondo l’accusa, i rifiuti speciali sarebbero stati eliminati gettandoli nei lavandini. Il resto della struttura era stato dissequestrato il 15 maggio scorso. La decisione è stata adottata dopo i primi esami informali della perizia disposta dal Gip, che sarà ufficialmente depositata entro il 30 novembre. Il 18 dicembre si terrà poi un’udienza per consentire alle parti di formulare le loro osservazioni sugli esiti degli accertamenti. Nel procedimento sono state ammesse come parti lese l’Università di Catania e i familiari di tre ricercatori. Nell’ambito della stessa inchiesta, in cui sono indagate nove persone, è stato aperto un fascicolo sulla morte sospetta di ricercatori che lavoravano nella struttura.

dialogo con l’Ersu per trovare una soluzione alternativa alla chiusura. Appare chiaro che se il Costa dovesse chiudere sarebbero molti gli studenti senza posto letto, e non sarebbe una situazione facile da gestire». La residenza rischia di chiudere perché la struttura ha un forte bisogno di interventi per la messa in sicurezza e l’ammodernamento degli interni. È necessario intervenire sulle reti idriche, adeguare lo stabile alle vigenti normative antisismiche, cambiare infissi perché risalenti agli anni ’50 e gli arredi perché non ignifughi. Per questi problemi di sicurezza il Costa è sottoposto ad indagine giudiziaria. La proprietà non ha fatto in questi anni nessun intervento, per questa ragione l’Ersu (che versa per l’affitto un canone annuale di circa 900mila euro) ha aperto


INFORMA un contenzioso con la proprietà che prevede, sotto consiglio dei propri legali, l’abbandono della struttura per tutelare l’Ente da chi non ha adempito ai propri obblighi. «Ci siamo riuniti più volte per affrontare il problema - spiega Galvagno - l’ultima il 30 luglio scorso. Dopo un studio, la commissione ha presentato soluzioni a breve e lungo termine. A breve termine, se il Costa dovesse chiudere, si deve pensare ad un altro posto in affitto in cui alloggiare gli studenti. Soluzione che ci piace poco. Paghiamo già per l’Hotel Costa, non vorremmo pagare anche per altri immobili. Piuttosto è meglio pensare ad un mutuo, ad un fondo per costruire una residenza di proprietà». Sulla soluzione proposta dalla commissione si trova d’accordo anche il dirigente dell’unità operativa residenze e ristorazione dell’Ersu, Giuseppe Pignataro: «Considerando che il nostro Ateneo conta 70mila mila studenti, di cui 40mila fuori sede, l’Ersu dovrebbe avere non ottocento ma duemila posti letto in strutture adeguate, pulite e decorose - dice Pignataro -. Le nostre sono oggi indecorose e lo voglio dire a voce alta pur essendo io il responsabile. Trovo positivo tutto il lavoro che ha fatto la commissione, ma in questo momento l’Ersu è senza presidente, la Regione non lo ha ancora nominato, e non si può atteneder ancora. Da due mesi manca il consiglio e noi stiamo aprendo l’anno accademico in una situazione in cui non posso nemmeno comprare uno spillo. Così non possiamo operare». Ci si trova di fronte ad una situazione in cui presto si potrebbero perdere centinaia di posti letto senza che l’Ersu possa fare nulla per risolvere il problema. «Lo scorso luglio spiega ancora Pignataro - abbiamo pubblicato un bando che prevedeva 845 posti letto, anche se sapevamo che i posti non sarebbero stati tutti disponibili. Ci impegniamo a riconoscere un compenso finanziario di 1300 euro a tutti gli studenti assegnatari di posto letto che non riusciranno a trovare posto nelle residenze.

11 Una soluzione tampone, temporanea, che non permette di guardare al futuro con fiducia. Noi da soli non possiamo far fronte a questa emergenza - continua Pignataro - dobbiamo agire su due versanti. Riqualificare le strutture di nostra proprietà per renderle decorose e impegnarci a cercare strutture per altri 300/400 posti letto in immobili che si trovino nelle vicinanze dei poli universitari e non fuori dalla città. Tutto ciò deve essere fatto subito. Ma tutto questo è legato al fatto che funzioni l’amministrazione. Qualunque mio “subito”, senza un presidente e un’amministrazione vale zero. Dico di più, se avessimo avuto un presidente avremmo già fatto una relazione all’assessore regionale alla pubblica istruzione con la quale avremmo chiesto cinque o sei milioni di euro, perché di questo abbiamo bisogno. La Regione ci deve dare più soldi, se si vanno a vedere gli atti di indirizzo del governo regionale dov’è finito il diritto allo studio?». Insomma, la vicenda è intricata e i tempi per la soluzione dei problemi sembrano lunghi. «Quest’anno accademico si preannuncia più oneroso per molti studenti - ammette Pignataro - e mi dispiace molto, perciò voglio lanciare una proposta al Rettore, al Comune, alla Provincia e alla Regione affinchè acquisiscano il Maurizio Ascoli Tomaselli. Lì si può spostare qualche corso di laurea che alla Cittadella non ha spazio, e soprattutto si può costruire una residenza di circa 400/500 posti letto. Ci vuole la volontà politica che non può essere solo di un piccolo ente come il nostro. Sediamoci intorno ad un tavolo, le soluzione ce le abbiamo». Un tavolo che coinvolga tutti gli enti del territorio sembra necessario, anche perché nei prossimi mesi «la residenza Centro sarà interessata da interventi per la messa in sicurezza - spiega Galvagno -. Il genio civile ci ha avvertito che dal momento in cui inizieranno i lavori non potranno essere ospitati studenti nemmeno nella parte non interessata da questi». Si profila un’ulteriore riduzione dei posti letto. U i

ateneo Aut. Ministero dell’Istruzione presa d’atto decreto n° 9692

UNIVERSITY of CAMBRIDGE ESOL Examinations Authorised Centre

SCUOLA DI LINGUE E CULTURA INGLESE CORSI A VARI LIVELLI Centro autorizzato esami Cambridge: certificati internazionali riconosciuti per i crediti formativi, per il lavoro e per l’accesso alle Università straniere: KET, PET, FCE, CAE, CPE, BEC, IELTS, TOEFL Docenti qualificati madrelingua Corsi Individuali - di gruppo - aziendali Corsi brevi intensivi in sede o presso Aziende - Scuole - Banche Corsi per bambini (7-11) esame Cambridge YLE Studenti scuola media inferiore e superiore Corsi di preparazione agli esami d’inglese per studenti universitari Corsi di perfezionamento per giovani laureati e per colloqui di lavoro English for Business: Business English Certificates English for travellers (l’inglese per viaggiare): corsi brevi intensivi a vari livelli

ORARIO SEGRETERIA ORE 10,30 - 12,30 / 16,00 - 20,00 TUTTI I GIORNI ESCLUSO IL SABATO

CATANIA VIA TRIESTE 46 TEL/FAX 095 7222393 - 095 4038117 www.englishstudycentre.it englishstudycentre@tiscali.it AGEVOLAZIONI PER GLI STUDENTI UNIVERSITARI


ersu

12

U NIVERSIT

MENSE E ALLOGGI / L’Oberdan chiusa per manutenzione straordinaria e problemi con il contratto della Residenza Costa. Nunzio Rapisarda: «Cerchiamo di limitare i disagi, ma il nostro interesse è l’incolumità degli studenti»

Il direttore: «La nostra priorità è garantire la sicurezza» di Maria Enza Giannetto

I

disagi ci sono, non possiamo negarlo, ma l’Ersu sta facendo tutto il possibile per risolvere la situazione nel minor tempo possibile, ristabilendo la funzionalità dei servizi, ma soprattutto, assicurando la massima sicurezza agli studenti», così Nunzio Rapisarda, direttore dell’Ente catanese per il diritto allo studio, interviene nella questione mense e residenze che in questi giorni ha fatto mobilitare gli studenti. «Non sottovalutiamo - aggiunge il direttore - le difficoltà cui stanno andando incontro gli studenti, ma stiamo facendo il possibile per ridurle. Purtroppo, una serie di circostanze hanno causato l’attuale situazione d’emergenza. Prima di tutto quelle legate agli interventi di manutenzione straordinaria che si sono resi necessari, a seguito dei vari sopralluoghi tecnici nei nostri edifici». La Mensa Centro, prima dell’estate, ricordiamo, era stata chiusa a seguito di un sopralluogo tecnico. Gli accertamenti hanno stabilito la precarietà di una colonna portante dell’ala sud della residenza. «Un’ala che - aggiunge il direttore -, tra le altre cose, lo scorso anno era stata ristrutturata e in cui erano pronti 60 nuovi alloggi. Il consiglio è intervenuto tempestivamente stanziando una somma ingente per la sistemazione di questo pilastro, si è lavorato per tutto il mese di agosto, abbiamo sondato la situazione e il genio civile sta seguendo costantemente i lavori. Il problema è che questa colonna interessa anche il primo piano dell’edificio, quello adibito a centro cottura, dove venivano preparati i pasti per tutte le mense. Per cui la chiusura di questa parte dell’edificio, che contiamo di riaprire entro la fine dell’anno, ha avuto ripercussioni su tutta la logisti-

«

ca di preparazione e distribuzione pasti». Naturalmente la chiusura della Mensa aveva già comportato una situazione di disagio che era stata affrontata approntando un punto di cottura “d’emergenza” all’Hotel Costa, che riusciva a fornire circa 1500 pasti al giorno. Al culmine dell’emergenza, proprio con la riapertura dell’università, però, scoppia la “questione Hotel Costa”. «Il problema non è affatto l’affitto che scadrà nel 2010, quanto il mancato adempi-

mento da parte del proprietario degli adeguamenti che abbiamo più volte richiesto. L’edificio ha un’impiantistica vestusta e non ha mai subito interventi di manutenzione straordinaria. Negli anni noi ci siamo occupati dei lavori di arredo e di pulitura, insomma della manutenzione ordinaria, ma senza interventi seri sulle infiltrazioni d’acqua, ad esempio, la sicurezza non è più garantita. Il canone che paghiamo non è affatto basso, ecco perché abbiamo chiesto di rispettare il contratto e abbia-

mo avviato un’azione giudiziaria contro il proprietario. Il nostro legale ci ha detto chiaramente che se la controparte non addiviene agli accordi, non solo non rinnoveremo il contratto, ma lasceremo la residenza prima della scadenza. I ragazzi non possono più stare in questa situazione». Questa la situazione contingente. La questione si inserisce in un quadro ancora più complicato che comprende anche la nuova mensa della Cittadella, capace di 5000 pasti al giorno. La struttura è ultimata ma l’arredo è compreso nell’appalto della gara vinta dalla Cascina Global service, sul cui esito pende un ricorso al Tar. Ritardi quindi fino a che non ci sarà la piena titolarità. «Certo - aggiunge Rapisarda noi dobbiamo garantire i pasti agli studenti, per cui stiamo cercando un’alternativa che potrebbe essere quella di confezionare i pasti in altri “punti-cucina”. Abbiamo già preso accordi con la ditta Cascina e credo che entro qualche settimana la situazione d’emergenza sarà risolta». Diverso il discorso per i posti letto. «Per quanto riguarda il nostro pacchetto alloggi - dice il direttore -, sicuramente in prima battuta non potremo coprire quelli messi in bando (845, ndr) con quelli a nostra disposizione in questo momento, ma agevoleremo subito gli studenti assicurando agli assegnatari l’eventuale copertura con la borsa alloggio. Insomma se, come prevediamo dai calcoli, dovessimo avere a disposizione circa 700 posti, circa 145 ragazzi avranno, come specificato nel bando, subito la borsa in denaro per far fronte alle spese d’affitto. Man mano che le residenze Caracciolo, Istituto Monsignor Ventimiglia, Calatabiano saranno disponibili, procederemo con gli scorrimenti». U i


INFORMA

ersu

13

Ecsta, dieci anni d’impegno per il diritto allo studio ANNIVERSARI / Incontri, convegni, visita dal Papa. Il 9 e 10 ottobre si è svolta a Roma la celebrazione per il decennale dell’European Council for Student Affair. Chiusura dell’evento affidata al concerto dell’Orchestra dell’Ersu di Catania

D

ieci anni a fianco degli studenti, delle università e delle istituzioni, per contribuire a realizzare il Processo di Bologna e la Strategia di Lisbona. Venerdì 9 e sabato 10 ottobre, si è tenuta a Roma la celebrazione del decennale dell’Ecsta (European Council for Student Affair). Due giornate intense, tra convegni e incontri, per fare il punto sull’impegno dell’ente europeo che coinvolge tutti gli organi nazionali per il diritto allo studio, dalla Studenten Werke tedesca, all’Andisu italiana, passando per il Centre national des œuvres universitaires et scolaires francese. “L’eccellenza nell’istruzione all’interno dei 46 Paesi che partecipano alla Conferenza di Bologna richiede non solo una efficace preparazione nella ricerca e nell’insegnamento, ma anche un’infrastruttura sociale eccellente e competitiva nonché meccanismi di supporto per gli studenti d'Europa”. È questo uno dei principi cui si ispira l’impegno dell’Ecsta. La due giorni di Roma è stata un’occasione per rinsaldare i rapporti tra gli enti e per sottolineare l’impegno di questi obiettivi. Ma oltre ai tanti i convegni, come “Uno sguardo al futuro - La prospettiva Europea” coordinato da Jean Paul Roumegas, o “Le azioni

Il Festival “Per vocem”

L’edizione 2009 del Festival “Per vocem” sta per concludersi. Prossimo appuntamento l’8 novembre, a Siracusa, nella Basilica di San Martino. Protagonisti della serata, il maestro Gianluca Libertucci e il trombettista Vincenzo Savasta. Il 9 novembre ci sarà la visita guidata alla Ditta Arte Organaria di A. & A. Bovellacci a Ragusa (prenotazioni negli uffici dell'Ersu), che darà la possibilità di visionare le fasi lavorative del restauro e della costruzione di nuovi organi. La Ditta Arte Organaria nasce nel 1991 a opera di Antonio Bovelacci, unico allievo del Maestro Michele Polizzi jr.

intraprese e da intraprendere” e all’intervento del ministro dell’aIstruzione, dell’Università e della Ricerca, Maria Stella Gelmini, e la presentazione del II Forum Europeo per il Diritto allo Studio Universitario, è stata anche un’occasione per l’Orchestra dell’Ersu per dimostrare la propria maturità davanti a un pubblico d’eccellenza. L’orchestra, diretta dalla professoressa Antonella Fiorino, ha infatti chiuso la serata di venerdì, ottenendo un grandissimo successo. Sabato, inoltre, gli studenti di Catania hanno partecipato alla II Giornata degli Studenti Universitari in Vaticano incontrando il Papa Benedetto XVI nell’Aula Nervi. (meg) U i

Coro / Audizioni il 14 settembre

L’Ersu di Catania farà nuove audizioni per la selezione di nuovi componenti per il complesso vocale dell’Ersu. Mercoledì 14 ottobre, dalle 17.30 alle 19, la professoressa Antonina Castelluzzo incontrerà i candidati che desiderano partecipare al laboratorio di attività coristica dell’Ente, nella Sala Museion di Via Verona n.25/A presso la Residenza Universitaria “Centro”. Le iscrizioni potranno essere raccolte nella stessa circostanza, mentre per il calendario delle sedute e la distribuzione in gruppi, verranno date ulteriori comunicazioni. Gli studenti interessati, qualora non potessero essere presenti a detta audizione, dovranno segnalare la loro disponibilità per essere sentiti in altra data agli Uffici dell’Ersu.

I servizi on-line per gli studenti

www.ersu.unict.it: sito per le comunicazioni istituzionali dell’Ente. Nelle pagine del sito si trovano tutti i servizi, i benefici e le notizie utili agli studenti universitari. E sono presenti informazioni, costantemente aggiornate, sulle diverse forme di interventi, manifestazioni ed eventi, convegni e partecipazione ai saloni dello studente nazionali ed europei. www.ersuctalloggi.it: il sito si propone come punto di incontro tra domanda e offerta di posti alloggio per gli studenti. Il portale offre a tutti gli studenti dell’Ateneo la possibilità di inserire gratuitamente i propri annunci di “Cerco Alloggio” e di consultare tutte le offerte dei locatari, dettagliate con prezzi, zone geografiche e molto altro ancora. E da quest’anno anche assistenza legale per gli studenti. wap.ersuct.it: l’Ersu di Catania è disponibile anche sul cellulare. Grazie a questo servizio l’Ente offre un altro canale di comunicazione con lo studente accessibile in qualsiasi momento e in ogni luogo. Tutte le notizie, gli avvisi, le manifestazioni organizzate dall’Ente a portata di telefonino. Sms & mms list: iscriviti al servizio sms & mms list dell’Ersu di Catania. Questo servizio gratuito permette di ricevere “in tempo reale” tutte le novità che riguardano l’Ente, gli eventi e le iniziative, oltre che ottenere informazioni di prima mano sulle borse di studio, sulle scadenze e così via.


master

14

U NIVERSIT

NUOVE PROFESSIONI DELLO SPAZIO / Master in Satelliti e Piattaforme Orbitanti (Università “La Sapienza”): domande entro il 20 ottobre. Bando su www.mastersatelliti.it; info allo 06-44585738

UNIVERSITÀ DI CAMERINO / Un master in Scienze dello sport e del fitness La facoltà di Farmacia dell’Università di Camerino (dipartimento di Scienze farmacologiche e Medicina sperimentale) organizza il master “Scienze dello sport e del fitness: aspetti fisiologici, nutrizionali e farmacologici” per approfondire gli studi nell’ambito della Fisiologia Sportiva, della Traumatologia e della Riabilitazione, della Farmacoterapia e Tossicologia dello sport. Si tratta di un master di primo livello aperto a 40 candidati (numero di ore 1.500) da svolgersi da novembre 2009 a ottobre 2010. Il costo complessivo è di 2.700 euro (attenzione, non sono previste borse di studio, ma solo la rateizzazione della quota di iscrizione). Il termine per presentare domanda scade il 30 ottobre, non è prevista alcuna prova di ammissione, a parte la laurea (pre-riforma), il Diploma universitario (pre-riforma), la laurea di primo livello (post-riforma) oppure il diploma Isef. Per candidarsi inviare le domande di iscrizione via fax ai numeri 0737/402099 0737/403350.

Informazione a cura dell’azienda

LAVORO/ I settori con le migliori prospettive occupazionali: qualità, ambiente e sicurezza

Le analisi pubblicate su Il Sole-24 Ore, indicano qualità, ambiente e sicurezza tra le aree occupazionali con migliori prospettive. Tra i profili con maggiori possibilità emerge l’esperto in materia di Certificazione ISO. Focus Management School organizza il Master in Sistemi di Gestione aziendale, l’unico Master in Italia accreditato da KHC (Organismo di Certificazione del Personale) che forma Esperti in Qualità, Ambiente, Sicurezza. Sedi di svolgimento Catania e Roma. L’obiettivo del Master, rivolto a laureati in materie sia scientifiche sia umanistiche, è formare figure professionali in grado di operare fin da subito in aziende, società di consulenza, multinazionali nell’area della qualità, ambiente, sicurezza. Il Master è un percorso formativo con concreti sbocchi professionali (placement del 90%). STAGE GARANTITO e BORSE DI STUDIO. Giunto ormai all’VIII edizione, il Master si avvale della collaborazione e partecipazione di importanti società che accreditano e certificano il percorso formativo ed ospitano gli allievi nei 6 mesi di stage garantito, contribuendo così all’ottimo placement occupazionale del master. Sono in corso le selezioni per le Borse di Studio della prossima edizione di Catania che avrà inizio il 9 novembre 2009. Per informazioni: www.focusformazione.it - tel. 095.492636. Sbocchi professionali previsti: Responsabile/Auditor Qualità, Ispettore presso Enti di Certificazione, Consulente Sistemi di Gestione Aziendale, Auditor Ambientale, Ecomanager, Esperto di Impatto Ambientale, Responsabile Sicurezza.

JEAN MONNET / Iscrizioni aperte fino al 31 ottobre Sono aperte fino al 31 ottobre le iscrizioni ai seminari Jean Monnet su Innovazione e Competitività europea. Il ciclo è rivolto a studenti di primo e di secondo livello iscritti alla facoltà di Scienze Politiche, ma è aperto anche a studenti di altre facoltà e laureati. Il corso si articola in 10 seminari tenuti da docenti italiani e stranieri, della durata di 3 ore ciascuno, in lingua italiana e inglese. Per iscriversi alla quarta edizione del ciclo occorre inviare un’email indicando nome, cognome, luogo e data di nascita, numero di matricola, corso di laurea o titolo di studio, all’indirizzo jmeic@unict.it entro il 31 ottobre. Il superamento della prova finale può essere titolo di attribuzione di 5 Cfu (nell’ambito dei corsi di laurea di base) e 6 Cfu (nell’ambito dei corsi di laurea specialistica) se il corso è frequentato come materia a scelta dello studente. Tutti i dettagli su www.fscpo.unict.it, sezione “Azione Jean Monnet”.


15

INFORMA

lavorare

le opportunità del mese dove

cosa

requisiti

info

CONSULENTI D’IMPRESA Confeserfidi, confidi leader in Sicilia nell’ambito del credito agevolato alle imprese, ricerca per le proprie direzioni di Tp, Pa, En, Cl, Ag, Me, Ct, Sr e Rg Consulenti d’impresa.

Il candidato ideale è diplomato, automunito, circa 25 anni, capacità di auto organizzazione e forte orientamento al raggiungimento degli obiettivi. Si offre crescita professionale, provvigioni, incentivi e bonus.

Si invitano i candidati ad inviare un dettagliato curriculum a lavoraconnoi@confeserfidi.it o a contattare la società incaricata allo 0932.834400.

ANALISTI AL SENATO L’Ufficio Placement d’ateneo seleziona candidati per attività di analisi e monitoraggio di dati di finanza pubblica per conto del Senato della Repubblica (impegno full-time).

Laurea specialistica in Economia o Ec. e gestione delle amministrazioni pubbliche (votazione minima 105/110); età max 35 anni; ottima conoscenza della lingua inglese (altri requisiti su www.cof.unict.it).

Gli interessati devono inviare il proprio curriculum vitae, entro il 25 ottobre, a: crcascone@lex.unict.it; r.ferrauto@unict.it.

DOTTORATI DI RICERCA Scade martedì 3 novembre il termine per presentare le istanze di ammissione alla prima tranche dei dottorati di ricerca del XXV Ciclo con sede amministrativa all’Università di Catania.

I settori di ricerca individuati sono 28, per un totale di 83 posti con borsa di studio e 73 senza borsa. Per ciascun dottorato sono indicati la durata, i posti complessivi, il numero di borse e le sedi consociate.

Il bando di concorso è consultabile sul sito Internet http://unict.ugmanager.it

NUTRIZIONISTA La Naturhouse di Palermo seleziona (entro il 24 ottobre) 1 consulente nutrizionista da inserire a tempo determinato con Ccnl di categoria.

È richiesta laurea in Biologia, Medicina, Farmacia, Scienze alimentazione, Dietista (preferibile iscrizione all’albo). Età non superiore ai 35 anni.

Per candidarsi inviare cv con foto a: preselezione@anfe.it e, successivamente, contattare lo Sportello Anfe di Trapani ai numeri 0923.561552-334/3474823.

DIRETTORE D’ALBERGO L’Argentario Golf Rresort & Spa ricerca un direttore d’albergo con contratto settore turismo per la propria sede in Toscana.

È richiesta conoscenza base della lingua inglese e di un’altra lingua straniera (francese e tedesco); eventuale possibilità di vitto e alloggio gratuiti; disponibilità a lavorare per un periodo di 3/9 mesi.

Inviare cv corredato di foto (intera e ritratto) in formato europass (www.europassitalia.it) a: job@argentarioresort.it (fax 0564/810895) e p.c. a servizio eures agrigento: mgsajeva@regione.sicilia.it.

INGEGNERE DI CANTIERE La Martifer solar riceca 1 ingegnere di cantiere da inserire a tempo determinato con Ccnl (sede di lavoro: Sicilia).

Laurea in Ingegneria civile o elettrotecnica; 2-4 anni di esperienza nel settore civile (pref. fotovoltaico); esperienza di gestione progetti con soggetti pubblici e privati, conoscenza pacchetto office e cad; ottimo inglese.

Inviare lettera di candidatura e cv direttamente alla ditta: RECRUITMENT.SOLAR@MARTIFER.COM. Per informazioni servizio eures Messina (RDELUCA@REGIONE.SICILIA.IT.

SCIENZE POLITICHE/ Uno stage per studenti rilevatori alle primarie del Pd Stage come rilevatori di dati elettorali per alcuni studenti della facoltà di Scienze politiche. È la proposta di tirocinio offerta agli iscritti dei corsi di laurea di primo livello in Politica e relazioni internazionali (Pri) e in Scienze sociologiche e dei corsi di secondo livello in Analisi e progettazione dei processi di sviluppo sociale economico e culturale (Appsec) e in Internazionalizzazione delle relazioni commerciali (Irc) - in occasione delle “primarie” per la scelta del nuovo segretario nazionale del Partito democratico, che si terranno il prossimo 25 ottobre. Gli studenti potranno collaborare al progetto di ricerca avviato nel 2005 dalla facoltà, in collaborazione con gli atenei di Bologna, Cagliari, Roma, Milano, Salerno e della Calabria, contribuendo a rilevare i dati socio-demografici di chi si recherà alle urne e alla codificazione e all’inserimento dei dati rilevati. Gli stagisti svolgeranno la ricerca, per l’intera giornata di domenica 25 ottobre, nei seggi elettorali di Catania e di altri quattro comuni della provincia, somministrando i questionari ai votanti. Gli interessati possono candidarsi inviando la candidatura mediante il modulo reperibile sul sito www.fscpo.unict.it, all’indirizzo email lgranata@unict.it a partire dal prossimo 20 ottobre.


time out

16

U NIVERSIT

TEATRO STABILE / Da Pirandello a Delbono, passando da Bufalino e Shakespeare. Il direttore Giuseppe Dipasquale spiega la mission alla base delle proposte per la stagione. «È un calendario che accoglie le richieste di tutti»

«Ecco il nostro cartellone di Maria Enza Giannetto

democratico»

«U

n teatro come il nostro non può avere una programmazione monografica, ma deve offrire un cartellone che sia indipendente da logiche editoriali», così il direttore del Teatro Stabile di Catania, Giuseppe Dipasquale, spiega la mission alla base delle proposte in calendario per la prossima stagione. «Non è possibile - continua Dipasquale - ridurre il percorso di un cartellone a semplici monografie. Il ruolo di un teatro Stabile è quello di offrire un servizio allargato e “democratico”, tenendo conto sia della formazione del pubblico sia della capacità di intercettare gli elementi del proprio tempo. Il teatro vive hic et nunc, non si può tramandare e per questo deve avere la forza di coinvolgere gli spettatori nel presente. Insomma, la programmazione deve poter accontentare i gusti di tutti e raccoglierne le richieste. Per questo credo molto nell’attualità di quello che gli elisabettiani definivano “il teatro dei cinque livelli”. Il che non significa fare di un calendario un “supermercato” di titoli». Un cartellone che s’ispira al tema del doppio, quello della prossima stagione, capace di mettere insieme Luigi Pirandello e Pippo Delbono, passando da Carlo Goldoni, William Shakespeare e Gesualdo Bufalino. Proprio a “Dicerìa dell’untore” di Bufalino è affidata l’inaugurazione della stagione. Direttore, come è nata la scelta di questo spettacolo? «“Dicerìa dell’untore” doveva far parte di una triade di spettacoli dedicata ai nostri grandi scrittori, che sarebbe dovuta partire con Leonardo Sciascia. Purtroppo per le vicende ormai note sui diritti

Il direttore Giuseppe Dipasquale; sopra una scena di Terra Matta, a sinistra “La menzogna” e “La trilogia della villeggiatura”

Abbonamenti

Al Botteghino del Teatro Verga (via Giuseppe Fava, 35) prosegue la campagna abbonamenti per la stagione 20092010. Info: tel. 095363545, oppure sul sito www.teatrostabilecatania.it.

d’autore, non ci è stato possibile inserire l’opera dello scrittore di Racalmuto, ma abbiamo, comunque, affidato a Vincenzo Pirrotta e Luigi Lo Cascio, il testo di un grande siciliano. E devo dire che sta venendo fuori un lavoro interessantissimo. L’idea di viaggiare sul filo sublime e sofisticato della scrittura di Bufalino che racconta il processo di morte di un’anima cosciente e lucida e di affidarne la drammaturgia e messinscena a due straordinari artisti contemporanei sta risultando vincente. Luigi Lo Cascio e Vincenzo Pirrotta, pur avendo due personalità

totalmente opposte, stanno lavorando con una complementarità davvero impressionante». Non possiamo non aspettarci una lettura particolare, quindi. «Sarà sicuramente una lettura “originale”. Pirrotta ha il coraggio di sperimentare, però ha una conoscenza emerneutica che gli permette di interpretare il testo senza mai improvvisare. Per cui, di sicuro non sarà un travisamento ma una rilettura che farà emergere elementi nascosti che spesso leggendo un romanzo possono anche sfuggire». E Vincenzo Pirrotta è anche protagonista e regista di “Terra matta”, grande successo nella sezione Te.St dello scorso anno, che riproponete quest'anno per il grande pubblico. «Sì, per metterlo a “disposizione” di tutti. Così come stiamo facendo con “Come raccontare la storia del comunismo ai malati di mente”. L’anno scorso i due spettacoli sono stati visti da pochi e invece, meritano grande successo. Te.St è stato un banco di prova: se le operazioni funzionano hanno il diritto di es-


INFORMA sere presentati a tutti». Un banco di prova che però può anche sembrare un modo per non rischiare. «No, io non vedrei questa scelta come una volontà del Teatro di agire con una rete di sicurezza, quanto di sfruttare la possibilità di verificare, su un terreno più pronto ad accogliere il nuovo, uno spettacolo. Insomma, si tratta di non catapultare gli attori e gli spettacoli con elementi più “avanguardistici” davanti a un pubblico che può avere aspettative diverse. E gli abbonati di Te.St sono, notoriamente, quelli più pronti ad assaggiare le novità». Cosa ci sarà, quindi, quest’anno, nel cartellone di Te.St? «Anche Te.St, in qualche modo, si ispira al tema del doppio. Ci sono spettacoli che trattano l’omosessualità, l’Alzhaimer, l’handicap. Lo sfondo psicologico e sociale sarà ancora più forte rispetto allo scorso anno. Inoltre, Te.St quest’anno diventa una collaborazione interattiva a tutti gli effetti con il Centro Zo Culture Contemporanee, Gesti e Scenario Pubblico. Si tratterà di una sorta di patrocinio culturale, in cui, il Teatro Stabile farà, in qualche modo, da chioccia ai teatri minori». Negli ultimi anni lo Stabile si è contraddistinto per un'attrazione particolare nei confronti dei giovani. Come continuerà questo rapporto durante la prossima stagione? «Ovviamente riprenderanno gli appuntamenti di “Doppia Scena”, per portare il teatro “nella casa” degli studenti universitari. C’è poi la nostra campagna abbonamenti con sconti e proposte particolari per i più giovani e per il pubblico studentesco». Ci sono spettacoli che consiglierebbe in particolare a un pubblico più giovane? «Non dico “La menzogna” e “Le signorine di Wilko” perché sfonderei una porta aperta. Sono convinto che i giovani apprezzeranno la nostra messinscena di “Il berretto a sonagli” che, pur essendo un testo tra i più rappresentati in assoluto, sarà una grande novità, perché non stiamo recuperando l’edizione storica ma ne proporremo una completamente nuova. Insomma un modo per dimostrare come si può fare un rinnovamento della tradizione». U i

17

time out

Tra linguaggi e Gesti

contemporanei

T

orna al Teatro Stabile di Catania dopo sette anni, la rassegna “Gesti contemporanei”. A caratterizzare il cartellone, che rientra nella sezione Te.St, il linguaggio contemporaneo, ricco - appunto - di “gesti”. Gli spettacoli proposti sono il frutto di commistioni artistiche: arti multidisciplinari in cui si mescola la danza con i video, le marionette e il teatro di parola. Nata nel 2001, come sezione indipendente, dopo due anni “Gesti contemporanei” è stata trasformata in "Gesti". Da quest'anno la rassegna torna allo Stabile, su proposta del direttore, Giuseppe Dipasquale, che è stato, tra l'altro, compagno d'avventura di Guglielmo Ferro durante i sette anni di “Gesti”. «Il programma di questa rassegna è volutamente articolato - spiega il direttore Giuseppe Dipasquale . Quando parlo di "Gesti contemporanei" parlo di un rapporto che mi lega da anni a Guglielmo Ferro, di un teatro fatto di sperimentazione nelle scelte e nei canoni. Abbiamo quindi deciso di recuperare questa rassegna e di farla rivivere allo Stabile, sotto la sigla Te.St che ospiterà quest'anno anche la danza, la musica e i libri». Tredici in tutto gli spettacoli che la rassegna propone (sette in abbonamento, cinque in opzione, un tagliando omaggio). Si comincia il 4 e 5 dicembre con Pinocchio, da Collodi una produzione del Teatro del Carretto, con l'adattamento e la regia di Maria Grazia Cipriani. «“Gesti contemporanei” è un laboratorio che rappresenta la sintesi di quello che, mi auguro, possa finalmente accadere, e cioè che il teatro possa tornare ad essere “assemblea”, che riesca a parlare con la gente - dice Guglielmo Ferro . Anticipare gli spettacoli, il loro contenuto allo spettatore è quello che facciamo ogni anno con la festa di presentazione della rassegna, che quest’anno si terrà al Teatro Verga, sabato 17 ottobre alle

Giuseppe Dipasquale, Sergio Claudio Perroni, Guglielmo Ferro, Filippo Luna, Ida Carrara, Pino Micol

TEATRO / Torna allo Stabile di Catania, all’interno di Te.St. la rassegna dedicata alle commistioni artistiche 20,30. muluni ‘cca prova, far “assaggiare” lo spettacolo prima di offrirlo al pubblico. Lo spirito di questa rassegna è proprio quello di far tornare a essere il teatro un luogo condiviso». Teatro Ambasciatori, Scenario Pubblico e Zo, sono gli spazi scelti per gli spettacoli della rassegna. Dopo “Pinocchio” sarà la volta della compagnia Dudapaiva Company, una compagnia olandese che sperimenta una fusione innovativa di danza moderna, visual theatre e multi media. A gennaio andrà in scena La ballata del vecchio marinaio di Samuel Taylor Coleridge, nuova produzione dal teatro Stabile con Sebastiano Tringali e Ida Carrara. La regia è di Guglielmo Ferro. E poi un noir senza precedenti: Il caso Dorian Gray, una reinvenzione drammaturgica del romanzo di Oscar Wilde. La rassegna "Gesti contemporanei" proporrà anche la voce e i pupi di Mimmo Cuticchio, con la versione popolare del più famoso dei cicli cavallereschi: Dal Catai a Parigi - Angelica alla corte di Re Carlo. Ma ci sarà spazio anche per l’ultima creazione di Pippo Delbono, La menzogna. La rassegna chiuderà i battenti a maggio con Non muore

nessuno, tratto dal libro di Sergio Claudio Perroni, edito da Bompiani, regia di Gianpiero Borgia, coproduzione del Teatro Stabile e del Teatro dei Borgia, selezionato per il festival di Edimburgo. Cinque gli spettacoli in opzione. Il primo va in scena a febbraio: Mille bolle blu, la struggente storia di un amore vissuto per trent'anni nella clandestinità della Palermo anni Sessanta. La religiosità popolare al centro di A. Semu tutti devoti tutti?, uno spettacolo sulla festa di S. Agata di Roberto Zappalà. Giovanni Clementi propone invece una tragicomedia, Sugo finto, con Paola Tiziana Cruciani e Alessandra Costanzo. Le voci di Ottavia Piccolo e Paolo Bonacelli racconteranno sensazioni, ricordi, sofferenze ed emozioni di Francesca Vitale che, in Parole mute, svela lo sconvolgimento che si prova nel trovarsi faccia a faccia con la brutalità dell’Alzheimer. Ed infine, Io ho fatto tutto questo, dedicato a Goliarda Sapienza prodotto da Zo centro culture contemporanee. Il tagliando omaggio riguarda invece uno spettacolo laboratorio sulla diversità: Viaggio verso l’isola sconosciuta. U i


time out

U NIVERSIT

18

SATIRA/ Il 27 ottobre arriva al Teatro Metropolitan di Catania lo spettacolo del comico romano che con la sua sprezzante ironia propone alcuni dei suoi personaggi storici e tante new entry del panorama politico italiano

Una serata con Quelo e Vulvia ✎

di Mara Guerra

D

opo anni di assenza dalle scene Corrado Guzzanti è tornato in teatro con lo spettacolo “Recital”. Il tour, partito lo scorso aprile ora approda a Catania il 27 ottobre al Teatro Metropolitan (dopo le tappe del 23 al teatro Impero di Marsala e del 24 al Palauditore di Palermo). “Recital” è uno spettacolo nato dalla voglia di Corrado Guzzanti di riproporre al pubblico alcuni personaggi storici come il santone Quelo (“la seconda che hai detto”) o la bionda presentatrice Vulvia (“Rieducational channel”), ma di fatto è diventata un’opportunità per dare allo spettatore uno spaccato più che mai realistico e ironico della situazione politica e sociale attuale con moltissime novità ad altissimo contenuto satirico e politico. A partire dal ministro Tremonti in abiti settecenteschi fa un lungo monologo sullo stato dell’economia nazionale e mondiale, l’ex onorevole Fausto Bertinotti spiega a modo suo la crisi della sinistra, Antonio Di Pietro tenta di dire la sua mentre un eminente prelato, Padre Pizzarro, cerca di spiegare l’esistenza di Dio e la difficoltà di comuni-

cazione con i fedeli. Ad accompagnare sul palco Corrado ci sono sua sorella Caterina Guzzanti, tra le altre nei panni di uno strepitoso Ministro Gelmini, e Marco Marzocca, storica spalla di Corrado dai tempi di Avanzi, il quale nei panni di padre Federico divide la scena con Corrado per tutto lo spettacolo. Ma lo spettacolo si evolve di

continuo, e per stare al passo con l’attualità politica e sociale del nostro Paese, non si esclude che possa essere “contestualizzato” sull’Isola. Il frutto di questa finezza e profondità intellettuale, mischiate all’humour e alla capacità interpretativa di Corrado Guzzanti diventano solo alcuni dei motivi che spiegano l’enorme successo di “Recital”. U i

TEATRO BRANCATI / Si inaugura con “L’incidente”

È un inizio nel segno del Teatro italiano più raffinato e divertente quello scelto da Tuccio Musumeci per la stagione del Brancati - Teatro della Città (via Sabotino, 4, www.teatrodellacitta.it). Ad aprire il cartellone (la data è ancora da definire ma sarà tra fine ottobre e gli inizi di novembre) sarà la commedia sarcastica di Luigi Lunari L'incidente. Protagonisti della piéce, diretta da Giuseppe Romani, sono Tuccio Musumeci, Marcello Perracchio e Concita Vasquez. Il cartellone annovera tanti altri titoli d’eccezione come “Concha bonita”, la commedia fantastica in musica di Nicola Piovani e “Piccolo grande varietà” di Marot's con Tuccio Musumeci. E poi ancora: “Classe di ferro”, “Margherita e il gallo”, “Uscita d'emergenza”, “Col piede giusto”, “Il Dyskolos di Menandro”, “Sogno di un valzer”.

Centro Teatrale Molo 2 / Parte il laboratorio di arti sceniche di Giocchino Palumbo

Il centro tetrale Molo 2 conferma 28 anni di attività permanente nel campo della pedagogia teatrale e cinematografica e anche quest’anno organizza il “Laboratorio di recitazione” diretto da Gioacchino Palumbo, regista, docente teatrale e cineasta. Il Laboratorio di Arti sceniche del Centro Teatrale Molo 2 opera da sempre con corsi annuali di recitazione ed espressività drammatica, collaborando anche con Università, Accademie, Teatri, Rassegne in Italia ed Europa (Valencia, San Pietroburgo, San Sebastian, Siena, Cagliari, Viterbo). Il corso prende il via il 12 ottobre e, fino a giugno 2010, avrà cadenza bisettimanale (con lezioni ogni lunedì e mercoledì sera dalle ore 20 alle 22), in via Empedocle, 108. Il programma prevede la sperimentazione di diverse tecniche di recitazione tea-

trale e cinematografica, con approfondimenti su: esercitazioni di tecniche vocali, dizione, esercizi di gestualità e movimento scenico, analisi del testo drammaturgico, processi di creazione del personaggio, drammatizzazioni e tecniche di recitazione. Per quanto riguarda le tecniche vocali, gestuali e di movimento espressivo si farà riferimento al metodo di allenamento dell'attore di Grotowski mentre per lo studio e la creazione del personaggio ci si avvarrà di tecniche recitative ispirate al metodo di Stanislavskij. Nei mesi conclusivi si terrà l’elaborazione collettiva di una rappresentazione teatrale, che comporterà l’applicazione delle tecniche recitative per la creazione del personaggio, una serie di prove di messa in scena, l’elaborazione degli aspetti scenografici, dei costumi e delle musi-

che, il montaggio complessivo dello spettacolo, la prova luci e costume, la prova generale e la rappresentazione dello spettacolo aperta al pubblico. Per quanto riguarda la selezione del testo, il direttore del laboratorio opererà la scelta definitiva anche in base alle caratteristiche del gruppo (considerando fattori quali numero complessivo, età, composizione numero di donne e di uomini) e ai suoi interessi. Inoltre, nei primi mesi del laboratorio ognuno dei partecipanti è invitato a proporre liberamente testi teatrali da rappresentare, portando le copie di alcune scene significative dell’opera suggerita. Per maggiori informazioni contattare il direttore Palumbo via mail all’indirizzo gioacchinopalumbo@accademiadicatania.com o telefonicamente allo 3474873515. Benedetta Motta


INFORMA

19

time out

LUCIA SARDO / L’attrice palermitana propone i suoi corsi di recitazione anche a Catania, attraverso un nuovo metodo didattico basato sul linguaggio del fisico «per comunicare anche l’incomunicabile» di Liliana Rosano

N

on accetta nessuna definizione di genere per il teatro che ama e che sogna di portare avanti. Per Lucia Sardo, l’attore è «un sacerdote, colui che comunica l’invisibile». La sua formazione ha inizio nel Teatro di Ventura, in provincia di Bergamo, sotto la direzione di Ferruccio Merisi, dove incontra i più interessanti ricercatori di quell’area che viene definita “Terzo Teatro”: Jerzy Grotowski ed Eugenio Barba. I suoi ruoli, come attrice teatrale, televisiva e cinematografica, sono stati sempre coraggiosi e di grande intensità, lontani dal facile intrattenimento. Come dimenticare Felicia, la madre di Peppino Impastato ne “I Cento Passi” di Marco Tullio Giordana, intensamente interpretata dall’attrice palermitana. Lucia Sardo ha scelto Catania come città dove dare vita ad una intensa attività teatrale. Ed è qui che ha aperto la Scuola di recitazione che qualche mese fa ha festeggiato il primo anno di vita con lo spettacolo “La nave delle spose”, diretto insieme a Marcello Cappelli e con la collaborazione di Elvira Fusto. Da cosa nasce lo spettacolo? «Nasce soprattutto dall’improvvisazione dei ragazzi. La storia parla di giovani ragazze siciliane che, ai primi del Novecento, emigravano verso gli Stati Uniti d’America accettando di sposarsi per procura. Dentro c’è l’attualità del tema dell’immigrazione, il sogno

americano, la complessità e le sfumature che ci sono in ognuno di noi. La conflittualità con quello che siamo e che vorremmo essere. Ma, soprattutto, l’originalità di questo lavoro sta nella presenza dell’improvvisazione come base per il tessuto scenografico e della sceneggiatura». Improvvisazione, ma non solo: l’attore ha bisogno anche di una certa preparazione tecnica ed accademica. «La mia formazione teatrale è stata sempre accompagnata da una predilezione verso la

«Insegno ai giovani il teatro del corpo» cultura orientale. Ed è proprio con i maestri orientali che mi sono formata. Per questi, il corpo è fonte plurima di energie. L’attore lavora con il corpo, principale strumento che ha a disposizione. Corpo fisico ma anche energetico, che consente all’attore di esplorarsi a fondo e di comunicare anche l’incomunicabile. Dal punto di vista didattico, la scelta basilare che ho adottato nella scuola di recitazione è quella di non iniziare mai, così come fanno le classiche scuole di teatro, con il corso di dizione, che ritengo una forzatura che bloc-

ca un percorso naturale. Il mio è un teatro che si basa molto sul corpo e poi da lì sviluppa tutte le altre competenze». Cosa significa fare teatro a Catania? «Significa lottare quotidianamente con una politica sorda e poco aperta ai bisogni culturali di questa città. Una politica che investe poco sull’arte e sulla cultura in generale. Significa anche avere a che fare con una burocrazia lenta che intralcia il percorso artistico. Avverto una certa stanchezza in questa città, ma anche una

grande voglia di fare, soprattutto nei ragazzi. Ma la voglia di continuare, per me, è più forte e di certo non sarà un sistema politico viziato ad ostacolare il mio percorso. Io vado avanti con la mia attività, di attrice, di regista e di didatta nella gestione della Scuola di recitazione che - ci tengo a precisarlo - si regge solo sulle rette che regolarmente pagano gli allievi. Il teatro è una scuola di vita, una scuola che cura l’uomo attraverso un’analisi attenta e una profonda conoscenza di sé». U i

Da Shakespeare a Martoglio, la stagione del teatro del Canovaccio s’ispira alla tradizione

Riapre i battenti il Teatro del Canovaccio con un nuovo ricco cartellone all’insegna della continuità autoriale. La stagione verrà inaugurata dal 19 al 22 novembre con “Re Lear” di W. Shakespeare, un classico nelle mani della regia stravagante di Elio Gimbo e con la partecipazione straordinaria del maestro Piero Sammataro. Si proseguirà nel 2010 con la sperimentazione di “Filù - Designer coi versi” di e con Alvalenti dal 21 al 24 gennaio, un cocktail di disegni realizzati a tempo di musica su una lavagna gigante a rullo di carta. A febbraio è la volta di “Il conto delle lune” di M. Doria, regia di C. Mascolino che occuperà il palco di Via Gulli da giorno 18 fino al 21. A distanza di un mese, esattamente dal 18 al 21 marzo, Piero Sammataro propone “Fimmini di

casa” liberamente tratto da “8 donne e un mistero” di R. Thomas, uno spettacolo al limite del teatrale. Dall’8 all’11 aprile la compagnia vi porterà a realizzare un viaggio musicale e non nella Sicilia degli Schizzi d’Arte con l’opera “Cose di Sicilia” sceneggiato e diretto da C. Caminiti. Infine chiuderà la stagione il terzo e ultimo capitolo dedicato a Nino Martoglio e curato da Eliana Esposito: dopo “I cunti” e “I cunfidenzi”, la trilogia si completerà con “Cuttigghi e cattigghi di Martoglio” per la regia di Elio Gimbo dal 27 al 30 maggio. È già aperta la campagna abbonamenti (costo totale degli spettacoli 60 euro), e rinnovata la

convenzione Ersu che comporta uno sconto del 50% per gli studenti che ne abbiano fatto apposita richiesta presso gli uffici dell’Opera Universitaria di Catania. Sia per i singoli spettacoli che per l’intero abbonamento è consigliabile prenotare chiamando al botteghino di via Gulli 12, allo 095.530761 oppure contattando Giuseppe Calaciura al numero 3284254497 o Salvo Musumeci 3473124498 (possibilmente in orari pomeridiani). Informazioni e prenotazioni si possono ottenere anche tramite web agli indirizzi www.teatrodelcanovaccio.it e giuseppe@ teatrodelcanovaccio.it; e ancora sulle pagine facebook dei soci fondatori del Canovaccio: Giuseppe Calaciura, Salvatore Musumeci; Tina e Pica.

Benedetta Motta


time out

20

U NIVERSIT

CINEFORUM / Dieci proiezioni seguite da altrettanti incontri su temi sociali, politici e culturali. Con “L’appartamento spagnolo” prende il via domenica 18 ottobre la rassegna ospitata nei nuovi locali della facoltà di Scienze Politiche

Film&dibattiti con CineCultura ieci appuntamenti cinematografici, dieci proiezioni seguite da altrettanti dibattiti e confronti con docenti dell’Ateneo e altre personalità del mondo culturale catanese. Prenderà il via domenica 18 ottobre “Cinecultura”, la rassegna cinematografica di cultura europea organizzata da Movimento federalista europeo, sindacato studentesco Vox Populi e Progetto degli Universitari, in collaborazione con l’Ersu e la Facoltà di Scienze Politiche. Dieci incontri gratuiti e aperti a tutti colori che amano il cinema e il confronto, che si terranno sempre di domenica a partire dalle 18.30 nella nuova struttura della facoltà di Scienze Politiche di via Gravina, 12 (presso piazza Lupo, alle spalle della Questura di Polizia di via Ventimiglia). Questo il programma: si comincia il 18 ottobre con “L’appartamento spagnolo” (2002) di Cedric Klapisch. Film frizzante, uno spaccato di realtà studentesca che descrive l’affacciarsi della sensazione di disadattamento tipica dell’età universitaria. Seguirà il dibattito su “La dimensione della cultura ai tempi dell’Erasmus”. Domenica 22 novembre sarà la volta di “The day after tomorrow” (2004) di Roland Emmerich, che coniuga spettacolarità visiva con una grande profondità sociale e politico/ambientalista. A seguire il dibattito su “L’Europa e la questione ambientale”. Terzo appuntamento il 6 dicembre con “L’onda” (2008), di Dennis Gansel: da una storia vera, un film pedagogico sull’ombra del totalitarismo nella società contemporanea. Segui-

D

rà il dibattito “I rischi di totalitarismo nel XXI secolo”. Il 10 gennaio si potrà vedere “300”, film di Zack Snyder del 2006 sulla battaglia delle Termopoli, che darà lo spunto per parlare di “Pace perpetua tra processo d’integrazione europea e imperialismo

americano”. “In questo mondo libero” è il film in programma per il 31 gennaio: diretto da Ken Loach e uscito nel 2007, affronta i temi dell’immigrazione e dello sfruttamento. A seguire il dibattito su “Lo spazio della solidarietà tra economia sociale e libertà del mercato”.

Etnafest, alle Ciminiere la retrospettiva dedicata a Giovanna Brogna Sonnino

Ultimi due appuntamenti in cartellone per la sezione Cinema di Etnafest, diretta da Sebastiano Gesù. Venerdì 6 e sabato 7 novembre, dalle ore 19, alle Ciminiere, si terrà la retrospettiva di film di Giovanna Brogna Sonnino (nella foto, un’immagine da “Strike a light”, del 2001). Cineasta e fotografa catanese, laureata in storia dell’arte, Giovanna Brogna Sonnino ha presentato le sue opere fotografiche in numerose mostre personali e collettive, ed è stata regista anche di vari programmi televisivi della Rai. Il 6 novembre sarà inaugurata anche una sua mostra fotografica, visitabile sino al 6 dicembre alla Galleria d’arte moderna delle Ciminiere. Dal 12 al 15 novembre, dalle 18,30, si terrà infine la rassegna cinematografica “L’Amore non è amato”, con 10 storie d’amour fou. A latere, sarà allestita la mostra di manifesti cinemematografici “Oh! Dolci baci, o languide carezze”, visitabile alle Ciminiere dal 12 novembre al 13 dicembre. Un convegno di studio dedicato a “La follia amorosa tra cinema e psicanalisi” si terrà il 13 novembre, alle 16, al Coro di notte del Monastero dei Benedettini.

Il 21 febbraio la commedia di Sergio Arau “Un giorno senza messicani” (2004), seguito dall’incontro su “L’immigrazione presa sul serio”. In programma il 7 marzo “Lord of war - Dove c’è un uomo c’è un arma”, pellicola del 2005 diretta da Andrew Niccol - protagonista Nicolas Cage che alterna con maestria momenti drammatici e ironici, scene d’amore e d’azione, ma che è soprattutto un atto di denuncia nei confronti dei Paesi membri permanenti del consiglio di sicurezza dell’Onu. A seguire il dibattito su “La cooperazione penale internazionale”. Ancora scenari internazionali domenica 21 marzo con la proiezione di “Blood Diamond” (2006, di Edward Zwick) ambientato nell’Africa delle guerre civili e del contrabbando di diamanti; a seguire il dibattito su “L’Europa e l’Africa”. Il 18 aprile “The Millionaire” (2008), scalata al milione di un ragazzo innamorato nel melodramma bollywoodiano di Danny Boyle. Seguirà l’incontro su “La globalizzazione tra contraddizioni e opportunità: il caso indiano”. L’ultimo appuntamento della rassegna, il 16 maggio, è con “Milk”, film del 2008 con cui il regista Gus Van Sant dà voce al corpo giovane dell’America raccontando la storia di Harvey Milk, il primo politico americano apertamente gay ad essere eletto ad una carica pubblica. Seguirà il dibattito su “Le forme della militanza politica nell’età dell'antipolitica”. Per informazioni sulla rassegna: www.voxpopulict.tk. U i


Inaugurazione nuova sede di Catania in via G. Verdi 65 Sabato 17 Ottobre ore 21.00

I CORSI BATTERIA - BASSO ELETTRICO CHITARRA ELETTRICA - CANTO TASTIERA E PIANOFORTE CORSO BASE (DURATA 3 ANNI) Rivolto a chi non ha mai avuto l'occasione di suonare uno strumento o per coloro che già suonano e intendono migliorare le proprie capacità tecniche, musicali ed avere una solida formazione di base. Al termine verrà rilasciato, previo superamento relativi esami, l'Attestato di fine corso. PERFEZIONAMENTO (DURATA 2 ANNI) Corso di approfondimento delle tecniche e dei linguaggi musicali, della ritmica e dell'apprendimento degli stili musicali attraverso l'interpretazione e la creatività personale. Al termine verrà rilasciato, previo superamento relativi esami, l'Attestato di fine corso. SPECIALIZZAZIONE - DIPLOMA (DURATA 1 ANNO) Corso altamente professionale preparatorio agli esami per il conseguimento del diploma AMM che da accesso al Corso Insegnanti. Rivolto a chi possiede una buona preparazione tecnica e teorica o a chi ha una soddisfacente preparazione professionale. Alla fine del Corso, previo superamento relativi esami, verrà rilasciato il Diploma AMM. INSEGNANTI Preparazione teorica e pratica alle nuove metodologie didattiche; aperto ai diplomati AMM, ai diplomati provenienti da altre scuole e a coloro che già insegnano sia privatamente che in altre scuole. Alla fine del corso, se giudicati idonei dalla Commissione AMM, verrà rilasciato il Diploma del Corso Insegnanti.

L'Accademia Musica Moderna è un'associazione culturale che ha l'obbiettivo di promuovere, diffondere e sviluppare la conoscenza e il perfezionamento della musica moderna in tutti i suoi generi (Pop, Rock, Jazz, Funky, ecc). Fra le prime scuole sorte in Italia, è ora una delle più apprezzate a livello nazionale. Una realtà ormai consolidata da più di vent'anni che affonda le sue radici dapprima nella passione per la musica e poi su una consolidata esperienza in campo didattico e professionale. Questa è l'Accademia Musica Moderna. La lungimiranza e la tenacia del suo fondatore, Franco Rossi, hanno permesso, nel corso degli anni, l'accumularsi di una mole incredibile di esperienze didattiche: la creazione e il costante aggiornamento di programmi didattici all'avanguardia, innumerevoli seminari con artisti di fama internazionale, stage estivi e molto altro. Recentemente, poi, la nuova evoluzione dell'AMM nel progetto National School (www.ammnationalschool.it). Esso prevede una didattica uniformata per ciascuna delle molte sedi nazionali in cui l'interscambio di conoscenze, abilità ed esperienze costituisce il punto di forza di questa scuola. La possibilità di interagire con allievi e insegnanti provenienti da tutta Italia e non solo rappresenta, in questo mondo globalizzato, una necessità imprescindibile. Se si volesse sintetizzare l'apparato didattico della scuola si potrebbero delineare alcuni punti fondamentali: Programmi di studio uniformati a livello nazionale con esami a fine corso. Suddivisione del percorso didattico in 3 livelli (1° Corso - Base, 2° Corso - Perfezionamento e 3° Corso - Diploma). Alla fine di ciascuno dei primi 2, previo superamento di un esame teorico-pratico, verrà rilasciato un attestato. Al termine del terzo corso, invece, viene rilasciato il diploma. Per tutti coloro che desiderassero approfondire determinati argomenti, al termine del Diploma, sono previsti Master specialistici sia su vari stili che su molte tematiche di carattere didattico e artistico. Oltre a conoscenze di tipo teorico-pratico, viene rivolta grande attenzione alla partecipazione dei seminari proposti. L'AMM, prima in Italia a proporre incontri didattici con artisti nazionali e non solo, riveste un ruolo fondamentale nella divulgazione della cultura musicale, anche grazie ai seminari programmati. Essi vengono organizzati periodicamente e permettono all'allievo di confrontarsi con didatti di primo piano. Numerose le collaborazioni passate e quelle in programma con case editrici per la stampa e la divulgazione di testi didattici, divenuti ormai classici dello studio per moltissimi studenti. Nel corso degli anni, si è inoltre consolidata la partnership tra l'AMM e alcune realtà d'oltreoceano. Tra tutti si cita la collaborazione con alcuni insegnanti del prestigioso Berklee College of Music di Boston; i costanti scambi culturali di Skip Hadden e Sergio Bellotti hanno permesso infatti di creare un vero e proprio ponte didattico, in cui sarà possibile essere preparati per affrontare un soggiorno negli USA, denominato "Ponte USA" avendo la possibilità di fare lezione e suonare nei locali storici di Boston con alcuni dei musicisti più rinomati del momento. I servizi offerti sono quindi di assoluta qualità, toccando argomenti molto spesso trascurati, ma che permetteranno agli allievi di sapersi muovere agilmente nel mondo della musica, diventando realmente "il manager di loro stessi".

L'AMM National School si prefigge infatti di dare tutti gli strumenti culturali e pratici per potersi orientare in questo affascinante quanto difficile campo. Insomma, una possibilità in più per tutti coloro che aspirano a fare della musica la propria professione. L'aggiornamento didattico e artistico è uno degli obiettivi principali. Le motivazioni sono molteplici: La musica è un linguaggio in continua evoluzione e l'unico modo per poter rimanere al passo coi tempi è quello di attingere alle nuove leve. Esse permettono la necessaria evoluzione artistica, riflessa in quella didattica. I programmi di studio, seppur mantenendo un'impronta ormai consolidata, vengono costantemente aggiornati proprio per non perdere mai di vista il mutare della realtà. Ed è qui che entra in gioco il valore del progetto National School. Esso, attraverso una didattica uniformata e un costante interscambio culturale, permette, a quanti dimostrino il loro valore didattico e artistico, di poter far parte di una fitta rete di allievi e insegnanti. Ecco quindi che la nuova generazione di insegnanti può trovare terreno fertile per lo sviluppo e la proposta di nuove idee. L'affermazione di molti musicisti che hanno frequentato l'AMM e che sono oggi professionisti (concertisti e/o didatti) di indiscussa qualità costituisce un esempio per tutti i giovani che stanno studiando o che intendono iscriversi. La serietà e la professionalità di questa scuola hanno permesso, nel corso degli anni, di instaurare rapporti molto stretti con le principali testate giornalistiche specializzate, promuovendo costantemente le proprie attività e gli insegnanti che ne fanno parte. Uno staff preparato è il nucleo fondante della scuola. Esso è sempre a disposizione per qualsiasi chiarimento o proposta, lavorando continuamente per poter offrire sempre il miglior prodotto. Molte motivazioni fanno sì che l'Accademia Musica Moderna sia oggi una delle scuole più apprezzate in cui tradizione e modernità si fondono in un connubio perfetto. Finalmente oggi, tale progetto didattico può sbarcare anche nella Sicilia orientale grazie alla partnership con l'associazione "Magazzini Sonori" (MAGS), di Catania in via g.verdi 65,che a messo i propri locali a disposizione dell'Accademia. Tutti gli allievi interessati ai corsi di musica moderna,potranno telefonare al numero 095/315348 (solo il martedì) dalle 11.00 alle 17.00 oppure chiamare tutti i giorni il 329.4432420 Attualmente l'Accademia Musica Moderna vanta ben 4 scuole solo sul territorio siciliano: Palermo in via Brasca, 4 con 10 anni di attività è sede centrale per la Sicilia, la nuova sede di Catania in via G. Verdi 65, all'interno dell'Associazione Magazzini Sonori, Racalmuto (Ag) all'interno del Castello Chiaramontano e Sambuca di Sicilia in contrada Stazione. L'organo direttivo siciliano è composto dal Direttore generale Ignazio Di Fresco, tra i più importanti batteristi-docenti a livello Nazionale (www.ignaziodifresco.com), dalla coordinatrice generale per la Sicilia e addetta ufficio stampa Enza Savona e dal coordinatore didattico Giovanni Lo Cicero. Le sedi nazionali che assieme a quelle siciliane completano la rete di scuole sono: Milano, sede centrale per l'Italia, Torino, Monza, Modena, Pesaro, Piacenza, Padova, Brescia e Verona. I nostri siti: www.ammsicilia.com - www.accademiamusicamoderna.com - www.ammnationalschool.com (portale nazionale)


time out L

e foto (i video e le installazioni) di Lidia Tropea hanno poca aderenza con la realtà, sono dei meccanismi spesso semplici, dei giochi di luce, delle riflessioni. Dei “prodotti” che racchiudono un progetto, un’idea, una domanda e pochissime risposte. Pellicola o digitale? «Entrambi. Il digitale è più pratico e meno costoso, ma mi piace utilizzare la pellicola per poi sperimentare in camera oscura, così come adoro e utilizzo la Polaroid». B/n o colore? «Entrambi, diciamo che dipende dal tipo di lavoro. Ultimamente sto utilizzando, ad esempio, il colore per una maggiore attinenza al reale». Che macchina usi, ora? «Digitale Nikon D80, analogica Nikon F100e Fujica AX3, e la Polaroid 600». Quale la tua prima macchina? «La Polaroid. Mi è stata regalata per la mia Comunione». Quando hai iniziato a fare foto in maniera continuativa? «L’anno scorso, quando mi sono iscritta al biennio specialistico di fotografia all’Aba di Catania». Che studi hai fatto? «Scenografia, prima all’Accademia di Catania, poi un corso di un anno come operatore della comunicazione audio-visiva all’istituto Fellini di Torino, ed ora sto per prendere la specializzazione in Fotografia». Hai dei progetti in corso? «Sì, certo. Per adesso sto lavorando a delle installazioni fotografiche in cui utilizzo dei moduli con stampa in trasparenza: cerco di catturare i “vari io” di ogni singolo individuo». “Who are you#2”di Lidia Tropea

U NIVERSIT

22

BLOW-UP

Nuova generazione di fotografi siciliani

di Rocco Rossitto

La ricerca dell’Io LIDIA TROPEA / Foto, video, installazioni. Scenografa oltre che fotografa, le sue opere racchiudono un’idea. «Con i miei scatti cerco di catturare i vari lati di ogni singolo individuo»

Dove possiamo vedere le tue foto? «Su www.flickr.com/photos/lidiatropea/». Mostre? «Di recente una collettiva che è stata inaugurata il 24 luglio a

Vigonza, in provincia di Padova, per il progetto MetaCubo09; e poi una sorta di scambio tra Gate21, a Catania, e Zelle Arte Contemporanea, a Palermo. Il progetto si chiama “Dry as Dust” e prevede una mostra, al Gate 21 di alcuni artisti che lavorano a Palermo, ed una da Zelle di alcuni artisti catanesi, tra cui io». Un fotografo vivo e uno morto che ti piace? «Giacomelli tra i morti, Nicola Vinci e Janieta Eyre tra i vivi». Se dico Blow-u up, tu rispondi... «Che l’immagine fotografica (così come quella video o cinematografica) ha la potenza di oggettivare e rendere reale ciò che nel migliore dei casi è solo una soggettiva piccola porzione della realtà». U i



time out

24

INTERVISTA / È appena uscito Recidivo, il nuovo disco del cantautore siciliano. «In questi tempi di imbarbarimento, in cui tutto tende alla semplificazione - spiega - resto ostinatamente legato ai miei ideali, alla raffinatezza armonica e alla ricerca della parola»

Mario Venuti «Come un fuorilegge a difesa della bellezza» di Riccardo Marra ario Venuti ha una missione: combattere il cattivo gusto con la buona musica, con le canzoni fatte per bene, con certa delicatezza artistica. È questo il senso del suo vestito da bandito nella copertina di Recidivo, nuovo disco nei negozi a partire dal 9 ottobre. Coltello tra i denti, Mario, combatte per il giusto accordo, per la parola azzeccata, per l’intonazione adatta. Un artista che è pop al 100%, ma che dal suo popolo di ascoltatori vuole un’attenzione vera, non l’ascolto distratto di chi scarica dal web. C’è tutto Mario in “Recidivo”:

M

l’amore, la famiglia, la protesta, il viaggio. Venuti lo racconta a Universitinforma. Mario, parliamo di Recidivo e di questo titolo. In cosa lo sei nella tua vita artistica? «Il titolo ha una valenza ironica. In tempi di imbarbarimento, mi sento di perseguire ostinatamente i miei ideali di bellezza e mi sento un po’ un fuorilegge ai margini del mondo. Nella foto di copertina, infatti, mi sono fatto immortalare come una specie di incrocio tra un bandito siciliano e Jesse James. Recidivo perché non voglio seguire i dettami dei tempi, ma rimanere legato alla raffinatezza armonica, alla ricercatezza della parola. Tutto

tende al becero, alla semplificazione, io invece voglio oppormi». Nella title-track canti di “un amore non benedetto dalla pubblica morale”. Quanto è ancora lungo il percorso dell’Italia in questo senso? «L’Italia è un paese malato di ipocrisia che, a differenza di quegli Stati europei che si sono scrollati di dosso i vecchi tabù sessuali, ha difficoltà a farlo a causa di una classe politica e un clero che remano contro. Però la realtà racconta tutt’altro. Anche la pubblicità sembra essere più avanti della politica. Ultimamente, ad esempio, è stata criticata la pubblicità della Renault che

reclamizza di una macchina spaziosa abbastanza per contenere le famiglie “nuove”, allargate. O ancora quello spot con il trans in fila in discoteca che viene riconosciuto dal figlio. Dopo un primo momento di smarrimento, il ragazzo chiede al padre di farlo mettere in lista… In Italia c’è ipocrisia, il Governo vara una legge contro la prostituzione e poi sappiamo bene i movimenti che il Premier fa con le escort. Si predica bene e si razzola male, insomma». Il disco si chiude con Il Milione. Una canzone sul viaggio. In questo periodo hai viaggiato tanto tra Londra, Milano e la Sicilia…


25

INFORMA «Il viaggio allarga la mente. È un elemento importante del mio bagaglio culturale. Infatti nella mia musica ho sempre voluto inserire aromi, sapori e spezie di altre parti del mondo». C’è anche un pezzo che dedichi a tuo padre che non c’è più, “La virtù dei limoni”. È stato terapeutico scriverlo? «Il mio psicanalista in questo caso è stato Kaballà (alias Giuseppe Rinaldi, ndr), che ha scritto con me molti testi del disco, e che assorbe i miei stati d’animo, le mie sensazioni. Noi lavoriamo seduti al tavolo col taccuino e lì ho tirato fuori tutti i racconti del mio passato proprio come fosse una seduta psicanalitica. Il rito di iniziazione della rasatura, ad esempio, che è un po’ la metafora del prendere la vita per il verso giusto senza farsi del male. Oppure i limoni a cui era legato mio padre, ingegnere ma dalle origini contadine. Il limone era visto come un frutto che si prestava a mille usi: era un disinfettante, un dissetante, un digestivo. E poi sì, è anche metafora della figura paterna, aspra ma vitaminica». Duetti con Carmen Consoli in “La vita come viene” e con Battiato in “Spleen #132”. Voi

time out A sinistra, Mario Venuti con Carmen Consoli. Sotto, la copertina di “Recidivo”

tre negli anni ‘90 siete stati quanto di meglio espresso dalla musica pop e rock siciliana. Cosa succede oggi? «Ogni tanto qualcosa di interessante si sente, però il terreno di cultura oggi è un altro. Negli anni ‘90 c’era la speranza, ci abbiamo creduto per davvero che le cose potessero cambiare. Questo ci ha dato una spinta davvero irripetibile. Poi è cambiato tutto, è tornata la disillusione, i soliti meccanismi paramafiosi, la grettezza, l’ignoranza. Per cui il terreno adesso è diverso, si è sempre sulla difensiva, si contengono le perdite, si arginano le falle…». Quel “pensiero nero” di cui parli in “Una pallottola e un fiore”? «Sì, ma non è del tutto pessimismo il mio, ci sono luci e

ombre nella vita. Cerco di non essere ipocrita e aderente alla realtà. In “Spleen #132” rinasco dopo un periodo buio che ho attraversato lo scorso inverno. Si intravede sempre la luce nei miei pezzi». Incidi per Universal che, come tutte le major, è in crisi. Gli artisti si stanno ponendo il problema del cambiamento di abitudini nell’ascolto della musica? «Sì, certo, non abbiamo gli occhi foderati di prosciutto, ce ne rendiamo perfettamente conto. Però non è la musica ad essere in crisi, eventualmente il suo supporto. Io poi sono abbastanza critico sul consumo che si fa oggi, mi pare ci sia una bulimia nell’ascolto. Quando il rubinetto è aperto e la gente scarica a tutto spiano, non si ha realmente il tempo di capire che cosa si è scaricato. Ecco, questo mi preoccupa di più: non le perdite economiche che derivano dal download illegale,

ma l’uso superficiale della musica. Purtroppo le cose che non hanno un costo non hanno neanche un valore affettivo. Una volta gli album li ascoltavamo più volte conoscendo sfumature, note, testi. Io oggi faccio i dischi perché vengano ascoltati a diversi livelli di lettura e che si prestino a ripetuti ascolti. Ma la gente lo fa?». La tragedia di Messina fa riflettere sullo stato di degrado della Sicilia. Si sono riaperte anche le polemiche sulla costruzione del Ponte… «Le mie origini sono messinesi, mio padre era originario di S. Stefano Medio che è una località di quelle parti. “Noi siamo gente di fiumara” cantava Mino Reitano. E mio padre raccontava che era bambino quando la fiumara si ingrossava e l’acqua allagava la casa che abbiamo lì. L’immagine simbolica era quella dei dischi che galleggiavano nel fango. Il problema è la conformazione geologica della provincia messinese, che è una lingua di terra stretta tra il mare e i monti peloritani. I paesi si sono popolati sempre di più e, per mancanza di spazio, s’è costruito, s’è disboscato. Mi chiedi del Ponte? Della sua utilità ho tanti dubbi. Ma non basta». U i

bl an ko

Organizza la tua festa di laurea da noi! Piazza Duca di Genova 21 Catania 095/326474-348/8964461 - www.blankocatania.it


time out

U NIVERSIT

26

Sperimentazione ✎ e flussi di musica

Scuola Furano ospiti ai Mercati

Venerdi 23 ottobre, ai Mercati Generali di Catania, appuntamento con “Oh, Mio Disco!”, la nuova one night firmata Soda Elettrica. Ospiti della serata, per la prima volta ai Mercati Generali e in data unica per la Sicilia, quelli che sono stati definiti i Daft Punk italiani: Scuola Furano. Duo friulano, vero e proprio marchio di fabbrica di un suono italiano, elettronico e dance quanto pop, in grado di accontentare i palati più fini così come di andare in heavy rotation su Mtv. Ad accompagnarli i suoni electro con svisate fidget di Sonny Denja e i breaks della drum’n’bass di Stonic. Vj Kar ai visuals.

B A N D / Punk, hip hop, rap ed elettronica sporca. All’Homemade Session le sonorità graffianti degli Uoki Toki che non lasciano spazio alle imitazioni

«U

n giorno un ragazzo mi chiese cosa fosse il punk, allora io diedi un calcio ad un bidone e dissi: questo è punk. Lui fece la stessa cosa e chiese: questo è punk? Ed io risposi: no, questo è solo imitazione». Un koan zen redatto da Johnny Rotten (o chissà da chi, in fondo nel mondo del citazionismo si rivela talvolta irrilevante chi ha detto cosa, le frasi si inseguono, con la stupidità a prenderle a calci da dietro) che spiega bene chi e cosa siano Uochi Toki. In due, Napo e Rico: il primo usa il microfono e si occupa dei testi, al secondo spetta la musica. A farla spicciola, si autodefiniscono una band che fa “rap cinico e tagliente su basi elettroniche grezze e d'impatto”. Significa che i testi sono quanto di più distante dai luoghi comuni dell’hip hop: per il raggio d’azione che investono e per lo stile con cui sono redatti. Accanto, o sopra o sotto, beat compatti e rumorosi, pieni di insidie, di

fritture e fratture, eppure con un fascino perverso e tutto loro che li rende distanti da qualunque cosa abbiate ascoltato sino ad allora. In ogni caso, la caratteristica precipua della loro musica sta nel non concedere alcuna lusinga all’ascoltatore: non ci si nasconde dietro la comodità del già sentito, del ritornello la cui melodia ti si uncina all’orecchio e ti si blocca in testa; tantomeno vi sono facili parole da incasellare a memoria a colpi di, più o meno banali, rime baciate. Quanto ai testi, per dirne una, è come se il flusso di coscienza di Joyce (lo stile con cui vengono declamati è sostanzialmente di questo tipo, non sempre ma spesso) incontrasse il cinismo e il male, anche autolesionista se è il caso, di Houellebecq. Ma sappiamo bene che loro, a ragione, riderebbero di una definizione come questa.

«La forma rap - dice Napo - è quella che più si avvicina al nostro modo di esprimerci, anche se le basi sono di elettronica sporchissima, che è il tipo di elettronica che piace a me, e per esprimere certi concetti una canzone dalla struttura pop con un ritornello ripetuto quattro volte direbbe un centesimo di quello che viene detto in un nostro brano». Suoneranno per la prima volta a Catania, e in data unica per la Sicilia, sabato 7 novembre, da Zo Centro Culture Contemporanee, per Homemade Winter Session (che proseguirà sabato 28 novembre con il concerto di Co’ Sang), rassegna di musiche e culture indipendente ideata e realizzata da Soda Elettrica. Con loro il rock’n’roll ignorante e senza vie d’uscita dei Dog a Dog e, a seguire, Homemade Crew dj set (Sonny Denja e Rickie Snice). U i

Passeggiando tra i pianeti

Domenica 11 ottobre il viale Kennedy di Catania si trasformerà in un sistema solare in miniatura per ospitare la manifestazione sportivo-culturale “Solar System Tour”. Si inizia alle 9,30 con “Marciamo”, gara podistica competitiva (riservata ad atleti iscritti alla Fidal), e con la camminata non competitiva (aperta a tutti) che si svolgeranno sul viale Kennedy. Alle 10,30 avrà inizio il Solar System Tour, una gara di cultura astronomica che vedrà coinvolti gli studenti delle scuole di divisi per ordine e grado. Infine alle 11,30 prenderà il via la Passeggiata astronomica lungo il viale Kennedy (aperta a tutti), il cui percorso verrà chiuso alle 14. Parte del ricavato della manifestazione sarà devoluto alla Lilt (Lega italiana per la lotta contro i tumori).


INFORMA

27

time out

CONCERTI / Il 16 ottobre partirà da Acireale lo “ZeronoveTour”, con cui l’artista romano presenta la sua ultima fatica discografica

P

artirà il 16 ottobre da Acireale (Catania) il ZeronoveTour di Renato Zero, la nuova tournée dell’artista romano che sarà impegnato per tutto il prossimo inverno a presentare dal vivo la sua ultima fatica in studio dal titolo “Presente”. L’apertura del tour ha già registrato il tutto esaurito, nonostante la doppia data, sempre al Palasport, il 17 ottobre (unici due concerti siciliani). Renato Zero ha deciso di pubblicare il nuovo album “Presente” attraverso la sua etichetta indipendente “Tattica”. Si tratta di un cd con 17 canzoni inedite, arrangiato da Danilo Madonia,

Il Presente di Renato Chris Porter e Maurizio Parafioriti. Il nuovo cd di Renato Zero vanta inoltre collaborazioni importanti con i compositori Gianluca Podio e Maurizio Fabrizio, il batterista Lele Melotti, i bassisti Paolo Costa e Mickey Feat, il chitarrista Phil Palmer, il trombettista Fabrizio Bosso, il sassofonista Stefano Di Battista, il percus-

sionista Rosario Jermano e Danilo Madonia per piano e tastiere. Per alcuni testi delle canzoni hanno collaborato con Renato Zero anche Vincenzo Incenzo e Mariella Nava. L’album vanta anche la partecipazione dell’Orchestra Sinfonietta di Roma diretta dal Maestro Renato Serio, e di Mario Biondi. Sei le date che si ter-

ranno al Palalottomatica di Roma, dove le prime cinque 13, 14, 16, 17 novembre e 21 dicembre - sono già sold out. Lo “ZeronoveTour” toccherà poi le città di Caserta, Ancona, Genova, Torino, Firenze e Milano. Renato Zero chiuderà il tour il 22 dicembre con una sesta data a Roma, sempre al Palalottomatica. U i

Mags, nuovi corsi musicali

L’associazione “Magazzini Sonori” (Mags), centro polifunzionale culturale-musicale di Catania annuncia la partnership con “Art of Music” Accademia Musica Moderna Sicilia (Amm), leader a livello nazionale nell’organizzazione di corsi musicali professionali. L’Accademia Musica Moderna, a dimostrazione del costante sviluppo negli anni, inaugura, infatti, un nuovo centro didattico presso i locali di via Verdi n.65 di Catania - sede dei Magazzini Sonori - che si aggiunge a quelle di Milano, Palermo, Torino, Modena, Pesaro, Piacenza, Padova, Verona. L’associazione Magazzini Sonori, oltre a dotare l’Accademia di una location completamente attrezzata, fornirà anche supporto tecnico e risorse umane qualificate. Il rapporto di partnership tra Amm e Mags nasce con il preciso intento di incrementare e diffondere sempre di più la cultura della musica e con la speranza che il connubio diventi punto di riferimento nel territorio siciliano. Grazie alla collaborazione tra i due Enti di promozione culturale, si costituisce di fatto a Catania un incubatore musicale nel quale la didattica professionale, le sale prova, lo studio recording, la produzione e l’organizzazione di eventi sinergicamente si completeranno.


time out

28

U NIVERSIT

MARRANZANO WORLD FESTIVAL / La zampogna e le sue “sorelle” di tutto il mondo protagonisti della terza edizione. Dal 31 ottobre all’8 novembre concerti, tavole rotonde, laboratori e mostre

Con part-time ciaramedda Tutti ili suoni della negli uffici n’edizione nel segno dela zampogna. O meglio “delle” zampogne e delle sue sorelle: dalla siciliana “ciaramedda” agli altri aerofoni policalami o a bordone in giro che si trovano in giro per il mondo. Questo il fil rouge del prossimo Marranzano World Festival, che dal 31 ottobre all’8 novembre si svolgerà in vari luoghi del centro storico: il Castello Ursino, l’ex monastero dei Benedettini, la Sala Lomax e il cortile della Cgil in via Crociferi. Il festival si aprirà il 31 ottobre al Castello Ursino alle 16,30 con la presentazione del libro “La zampogna a chiave in Sicilia”, del musicologo Sergio Bonanzinga, con la partecipazione dei cantori e suonatori di zampogna a chiave di Monreale. A seguire, l’inaugurazione di una mostra di strumenti musicali. Ma il festival entrerà nel vivo dal 5 novembre a partire dall’opening, ancora al Castello Ursino, con aperitivo e concerto inaugurale (ore 19). Fitto il calendario di incontri, laboratori, feste e live nei giorni a seguire. Tra i concerti, il 6 novembre alla Sala Lomax (ore 21.30) “Marranzanite” con Giorgio Maltese (Sicilia), Lucy Wright (Inghilterra/Irlanda), Leo Tadagawa (Giappone), Puccio Castrogiovanni (Sicilia),

U

Vladiswar Nadishana (Siberia), Fabio Tricomi (Sicilia). Sabato 7, al Coro di Notte dei Benedettini, il concerto di musiche per zampogna e clarinetti (con Ensemble Calamus, Carmelo Dell'Acqua, Franco Barbanera, Tommaso Sollazzo e Giancarlo Parisi) chiuderà la tavola rotonda su “La zampogna in Sicilia e gli aerofoni a bordone nel mondo” (a partire dalle ore 10); in serata, al chiostro della Cgil, il live “Sicilia incontra il mondo” (ore 21.30), con Sostene Puglisi (ciaramedda a paru, Peloritani, Sicilia), Djalu Gurruwiwi (didjeridoo, Australia), Andrea Pisu (launeddas, Sardegna), Vla-

disvar Nadishana (fujara, Siberia), Giancarlo Parisi (zampogna a paru cromatica, Messina), Tommaso Sollazzo (zampogna a chiave, Campania), Fabio Tricomi (marranzano e tamburello, Catania). Domenica 8 la giornata conclusiva al Chiostro San Giuliano; dalle 10 alle 24 Raduno della Zampogna e festa finale, con mercatino degli strumenti musicali, laboratori di costruzione, laboratori musicali, Laboratori di danza popolare, raduno degli zampognari, “festa a ballu”. Per il programma completo: www.marranzanoworldfestival.it. U i

L’elisir d’amore di scena al “Bellini”

La musica di Gaetano Donizetti protagonista a novembre al Teatro Massimo Bellini: a partire da martedì 3 l’appuntamento è con L’Elisir d’amore (repliche 5, 6, 8, 10, 11 e 14) opera in due atti musicata dal compositore bergamasco sui versi scorrevoli ed eleganti del librettista Felice Romani. L’opera andò in scena per la prima volta il 12 maggio del 1832 al Teatro della Cannobiana di Milano e fin dal suo apparire ebbe un grande successo con trentadue repliche consecutive. In questo nuovo allestimento del Teatro Massimo Bellini, L’Elisir d’amore è diretto da Roberto Rizzi Brignoli (regia di Giovanni Anfuso, maestro del coro Tiziana Carlini). Serena Gamberoni sarà Adina, Francesco Meli e Paolo Fanale daranno la voce a Nemorino. Per informazioni: www.teatromassimobellini.it.

Isiparty, un modo di fare festa che mette al centro la voglia di stare insieme divertendosi

Celebrare in maniera conviviale gli eventi importanti della vita, compleanni, lauree, matrimoni, è una tradizione millenaria per la nostra cultura. Ma i tempi cambiano, la mentalità, i costumi sociali, i gusti e le esigenze delle persone si modificano in maniera sostanziale con il passare degli anni. Se pensate ad un ricevimento nuziale dell’inizio del secolo scorso, immaginate amici e parenti riuniti nel cortile di casa, sotto il pergolato, tavoli in legno e sedie impagliate, vassoi di biscotti caserecci, boccali di vino zibibbo, suonatori di fisarmonica e friscaletto, e invitati che ciarlano, parlano, brindano. I più anziani seduti ai margini del cortile si godono la vista dei più giovani che danzano, ridono, si divertono. Poi è venuto il boom economico e man mano che il

ceto medio si ingrandiva, diventava di moda, anche se molto più oneroso, invitare gli ospiti al ristorante, dare sfoggio di opulenza, ordinando banchetti luculliani, con un infinità di portate. Questo modello di ricevimento elegante e formale ma poco divertente, è ancora in uso ai nostri giorni, anzi rimane ancora il format tradizionale che viene organizzato per le celebrazioni. Solo che la società è cambiata, pochi trovano piacevole indossare l’abito della festa per starsene seduti quattro ore a consumare un estenuante banchetto. Oggi, il cuore della festa deve essere lo stare insieme e il divertirsi, ed il banchetto deve rubare meno tempo possibile. Sulla scorta di queste riflessioni IsiviIlage ha inventato Isiparty: un format di ricevimento che mette al centro la voglia di stare insieme agli

amici e celebrare divertendosi. Nella filosofia dell’Isiparty, il consumare le preparazioni gustose e stuzzicanti che vengono offerte agli ospiti, è contemporaneo al resto delle attività di spettacolo ed animazione che vengono organizzate all’interno della festa. Un ricco banchetto finger food è infatti allestito all’inizio della serata e resta a disposizione degli ospiti per tutta la durata della festa. Gli ospiti fruiscono di una sala in esclusiva, hanno la possibilità di sedersi quando lo desiderano, di ballare, di fare salotto, e di mangiare e bere quando ne hanno voglia scegliendo tra decine di preparazioni da cucina e da forno, e senza bisogno di sedersi a tavola per farlo. Questa è la festa adatta allo spirito moderno! Questo è Isiparty! Infoline 095.7412063.



time out Did mescolano il punk all’elettronica, il rock alla dance. Sono di Torino, giovani ma con un carattere (musicale!) già ben definito. Andrea Tirone, il chitarrista, risponde alle nostre domande per Italica! spiegandoci subito l’origine del nome della band. «Did è una parola che non evoca nessun immagine o significato a chi la legge o la sente per la prima volta. Di per se non vuol dire nulla (o quasi). Credo che inconsapevolmente sia per questo che l’abbiamo scelta». In quanti siete? «Siamo 4, suoniamo principalmente basso, batteria, chitarra, synth, campionatori, ci scambiamo spesso di ruolo». Età media? «Siamo nati tutti e quattro nel 1985». Da quanto suonate insieme? «Suoniamo insieme da molto tempo, abbiamo praticamente imparato a suonare il nostro strumento suonando insieme».

I

30

U NIVERSIT

ITALICA

Il nostro made in Italy musicale alza la testa!

di Rocco Rossitto

DID

Elettrogiovani improvvisatori Quanti dischi all’attivo. «Il primo disco dei Did è uscito il 9 ottobre di quest’anno». Quanta gente al primo concerto e dove. «Il nostro primo concerto come Did è stato anche il nostro primo concerto in assoluto. Eravamo nella cantina del batterista, con 3 o 4 amici come pubblico. Prima di iniziare ci sentivamo tesissimi». Nascono prima i testi o la musica? «Le canzoni nascono di getto, improvvisando. Tutti partecipiamo in uguale misura. I testi li abbozza Giudo (il cantante), improvvisando anche quelli sul momento. Poi li corregge mano mano che il pezzo prende forma». Campate di musica o fate altro nella vita, e cosa. «È una domanda scontata per una band che non ha ancora visto uscire il suo primo disco. Io (chitarra), Andrea (batteria) e Giancarlo (basso) siamo ancora più o meno invi-

schiati con l’università mentre Guido (voce) lavora come dj e promoter. Si può dire che campi di musica». Il disco che vi sarebbe piaciuto fare. «Beh, ce ne sarebbero veramente tanti, se dovvessi scegliere forse direi “Fake French” degli El Guapo». Cosa ascoltate in questo periodo, fateci qualche nome. «I nostri ascolti sono molto variegati, in questo periodo i gruppi che ci interessano maggiormente sono Health, Gang gang dance, Guck but-

tons, Delta 5, Wavves... Questa è una lista che potrebbe metterci d’accordo, ma ognuno avrebbe altro da aggiungere». I-pod o stereo. «Sicuramente ipod». Il genere che proprio non riuscite ad ascoltare. Il metal credo. Anche se qualcosa si può salvare». Un libro che avete letto di recente. «Ovviamente non leggiamo gli stessi libri. Gli autori che mi sono piaciuti ultimamente sono Moravia, Delillo, Houellebeqc, Fante». Una mostra d’arte che avete visto di recente. «Jeff Koons: Popeye Series (Serpentine gallery-londra), stupenda». Quante ore passate davanti al pc al giorno. «Credo 3 o 4, forse di più». Il posto più lontano dove ave-

te suonato rispetto a casa vostra. «Al White heat di Londra, viaggio lunghissimo, siamo andati su in furgone». Un posto dove non avete suonato in Italia e vorreste invece. «Non abbiamo ancora suonato a Bologna, speriamo per quest’inverno al Covo». Una canzone delle vostre che consigliate a chi non vi ha mai ascoltato. «I pezzi che più ci rappresentano credo siano Hello Hello, Another Pusher Blues e Time for shopping». Vino o birra. «Birra». Che giornali leggete. «Blow-up, Rumore, l’Internazionale, anche se sono più delle riviste che dei giornali». Un programma in tv. «Non guardiamo la tv». Una canzone per il mattino, una per il giorno e una per la notte. «Dunque al mattino Ether, Gang of four, di giorno Rutina dei Pan Sonic, di notte Zero leg, Liquid Liquid».


ONDA BIANCA s.r.l. CENTRO POLISPORTIVO: PISCINE - PALESTRE - PALAZZETTO DELLO SPORT Viale della Costituzione, 25 CANALICCHIO (CT) Tel. 095/335138

SCUOLA NUOTO NUOTO AGONISTICO NUOTO SINCRONIZZATO PERFEZIONAMENTO NUOTO LIBERO NUOTO CORRETTIVO ACQUATIC GYMM GINNASTICA CORPO LIBERO GINNASTICA AEROBICA-STEEP JAZZERCIZE GINNASTICA PER ANZIANI GINNASTICA PER BAMBINI BODY BUILDING GINNASTICA CORRETTIVA PALLAVOLO PALLACANESTRO PATTINAGGIO CALCETTO

TUTTI I CORSI SONO TENUTI DA TECNICI QUALIFICATI, LE ATTIVITÀ AGONISTICHE SVOLTE, SONO INSERITE NEI QUADRI DELLE RISPETTIVE FEDERAZIONI E SEGUITE DA ALLENATORI FEDERALI

18/08/09

AL

10/11/09

150,00 apertura DOMENICA MATTINA * SERVIZIO PULLMAN*

LA SEGRETERIA SARÀ A DISPOSIZIONE DEL PUBBLICO DALLE ORE 9.00 ALLE 22.00


time out La pantera nera 32

U NIVERSIT

diventa dj arà una veste inedita quella in cui la statuaria cantante inglese Skin si presenterà a Catania: la statuaria cantante inglese sarà, il 16 ottobre, ai Mercati Generali per una serata che è una prima assoluta per la Sicilia. Non aspettatevi, però, di ascoltare la sua voce tonante. La pantera nera ruggirà, ma ai piatti, per un djset in piena regola. Nata a Brixton, Skin - nome d’arte di Deborah Anne Dyer non ha mai avuto paura dei cambiamenti, a cominciare dalla sua carriera musicale. Verso il 1990, quando i cantanti neri si dedicavano principalmente all’interpretazione di brani prettamen-

S

DJ SET / Il 16 ottobre ai Mercati Generali una prima assoluta per la Sicilia: ai piatti la statuaria cantante inglese Skin, la leader degli Skunk Anansie, freschi di reunion per portare in giro il Greatest Hits Tour te soul o dance, Skin si getta a capofitto nel mondo del rock. Nera, omosessuale, laica e antinazista, la cantante diventa nel ‘94 la leader degli Skunk Anansie, una delle principali band britanniche rock degli anni ‘90 che venderà circa quattro milioni di dischi in tutta l’Europa. Dal suo esordio nel 1995 grazie a brani come Little Baby Swastikka e Selling Jesus, la band incanta il pubblico di mezzo mondo. Forte di un particolare sound molto beats-funky accompagnato da una considerevole dose di chitarre e dalla sublime voce di Skin, il gruppo pubblica tre album: Paranoid And Sunburnt (1995) Stoosh (1996), e Post-Orgasmic Chill nel 1999, anno in cui la band compare in testa alla lista dei partecipanti al festival di Glastonbury. Singoli come Char-

lie Big Potato, Hedonism (Just Because You Feel Good) e Weak As I Am diventano così degli inni live d’Oltremanica. Purtroppo come una meteora gli Skunk Anansie si disgregano nel 2001 e Skin decide di intraprendere la carriera da solista. Pubblica l’album Fleshwounds (2003). Tre anni dopo, esce il suo secondo lavoro, Fake Chemical State. Skin ha collaborato, fra gli altri, con i Marlene Kuntz duettando La canzone che scrivo (per te) con Cristiano Godano e poi con Maxim Reality dei Prodigy nel singolo Carmen Queasy. Ma alla fine del 2008 gli Skunk Anansie circola aria di reunion. Mark Richardson conferma la notizia in una intervista per il Drummer Magazine, riferendo che il gruppo ha intenzione di realizzare un Best of con nuovo

Gioca a Cos’hai in testa? con Ustation Tour

Ci sarà anche la “carovana” dell’Ustation Tour alla serata dei Mercati Generali che vede Skin alla console del dj. Un corner dedicato a Ustation.it - il media network universitario che produce la trasmisisone Universication in onda su La7 la domenica notte - proporrà un “gioco” elettronico interattivo: “Cos’hai in testa?”, una sorta di indagine sociologica per “testare” idee, sogni, ambizioni, obiettivi della generazione dei 20-30enni.

materiale. Ace, inoltre, pubblica una nuova pagina ufficiale per la band su MySpace. E quest’estate esce il singolo -

uno dei tre inediti del disco in uscita in autunno - Tear the Place Up. Un ritorno con chitarre potenti che suona, come dice Skin, come “una dichiarazione di intenti: siamo tornati e vogliamo far sentire tutta la nostra carica rock. Amiamo questa canzone e non vediamo l'ora di poterla suonare dal vivo!». Detto fatto. Il Greatest Hits Tour è appena partito dal Belgio. Gli Skunk saranno in Italia il 15 novembre all’Alcatraz di Milano e il 16 novembre al Sashall di Firenze. Nel frattempo, la pantera nera del rock si diletta a mettere i dischi, ed è proprio in questa veste che si esibirà per la prima volta come dj in Sicilia ai Mercati Generali (www.mercatigenerali.org, biglietti in prevendita a prezzo ridotto presso il circuito Boxoffice, tel. 095.7225340). U i


INFORMA

33

time out

AUDIO/VIDEO LIVE SET / Il 23 ottobre da Zo arriva per la prima volta in Sicilia lo storico dj che ha fatto da tramite tra la sottocultura reggae e quella punk, figura chiave della scena musicale londinese degli anni ‘70

Don Letts, il mattatore di Brixton er la prima volta in Sicilia, il 23 ottobre da Zo, sbarca Don Letts, il grande mattatore della rivolta londinese di Brixton. “Dread meets Punk”, questo il titolo della serata, sarà un audio/video live set che ha per protagonista un personaggio centrale nella storia della musica degli anni ‘70, colui che ha fatto da tramite fra la sottocultura reggae e quella punk. Artista eclettico e poliedrico, nella sua carriera ha spaziato tra musica, cinema, djing, letteratura e moda. Nel 1977 Don Letts, capigliatura rasta e uno strano cappello, è l’uomo che affronta da solo la polizia durante la rivolta che infiamma il quartiere giamaicano a Brixton. Già dal 1975, Letts gestiva un negozio in Kings Roads, “Acme Attractions”, in cui vendeva abiti usati e dischi di seconda mano, suonando dub e reggae a tutto volume. Il suo gusto di mixare nelle selezioni il punk insieme al reggae influenzò molti gruppi, primi

P

su tutti i Clash che addirittura lo immortaleranno nella copertina del loro album “Black Market Clash”. Letts diventerà il dj del mitico “Roxy”, il più esplosivo club punk di Londra, dove giovani bianchi e neri si mischiavano e dove si esibivano Clash, Pistols, Siouxie. Armato di telecamera, Letts firmò più di 400 video musicali (Clash, Elvis Costello, Bob Marley, Pretenders) e nu-

merosi film. Dopo lo scioglimento dei Clash si unì a Mick Jones nel progetto Big Audio Dynamite per alcuni anni; attualmente è impegnato nel The Dub Cartel sound system e conduce un programma radiofonico sull’emittente radio BBC. «Quello che il reggae ha preso dal punk fu l’esposizione sui media. Fu una cosa positiva, perché in quel periodo il si-

stema non passava mai la musica reggae sulle radio, mai. Invece quando il punk ha preso piede sono nate etichette come la Island ed in parte anche la Virgin, che diedero spazio al reggae - dice Don Letts .Quello che ho sempre voluto fare è incrociare e provare a capire le diverse culture, avere scambi che mi aiutassero ad avere nuove idee». «Quando sono cresciuto io la musica mi ha influenzato culturalmente, nel modo di pensare, e mi ha aiutato ad essere chi sono adesso. Oggi purtroppo - continua il dj la musica è un prodotto come altri, la compri come comprare un paio di scarpe. Ma questo avviene in Occidente. In altre parti del mondo noti che ci sono giovani che capiscono che la musica può aiutare molto a comunicare idee, creare dibattito ed a mettere in contatto le persone». Nella serata da Zo (inizio ore 23.30) anche The Boilers, Ciccio Giunta&Tony Cortese, La famiglia Sound (ingresso 7 euro). U i


time out

34

U NIVERSIT

CLUBBING & DJ / Stefano Rigano, vj ma anche videoperformer e autore di cortometraggi. Nello scorso giugno a Roma ha vinto un vjcontest. «Il coronamento - dice - di tante nottate passate allenandomi o sui manuali»

Un “professionista” del video di Rocco Rossitto tefano Rigano, 25 anni, a giugno ha vinto a Roma un contest per vj. Subito ci dice che «non ho un nome artistico da vj, credo che in parte questa scelta dipenda dal mio approccio con questa disciplina. In precedenza ho sempre firmato le mie opere video con nome e cognome e in un certo senso vorrei dar continuità alle mie passioni e lavori precedenti, evitando di fissar paletti di “genere”». Che fa un vj? «Noi vj ci dedichiamo all’aspetto visivo cosi come i dj si dedicano all’audio. Per me che vengo dalla regia e dal montaggio video il passaggio al vjing è stata quasi un’evoluzione naturale. In passato ero abituato a lavorare in studio e a confrontarmi con gli spettatori solo successivamente, a lavoro finito. Il vjing in tutte le sue forme ha un approccio diverso: azzardando una metafora puoi provare la stessa differenza suonando musica dal vivo rispetto a comporla in studio. Hai feedback immediati dalla gente, quello che fai ne subisce le ripercussioni e viceversa. I video seguono le tue ispirazioni, puoi montarli e modificarli seguendo il ritmo e il mood della serata... ed è una possibilità affascinante!». Come fai tu il vj?« «Far “vedere la musica”, è questo l’obiettivo. Potrebbe capitarti durante una mia serata di intuire un’immagine già proiettata in precedenza... ma sarà sempre diversa, nella colorimetria, nella ritmica, nella forma. Ho fatto della sincronia audiovisiva la mia priorità. I miei video hanno la stessa velocità e lo stesso “colore” della musica che senti sul momento, e questo risultato si ottiene con una buo-

S

na dose di manualità, di conoscenza dei mezzi e con software che creo in base alle mie esigenze. Potrebbe bastare scaricare un programma e una serie di immagini da internet, passarle a tempo e proclamarsi vj. Viviamo in un’era dove questi strumenti sono accessibili a tutti, ma è la resa finale che fa la differenza e il pubblico lo avverte. Per scrivere i miei software utilizzo Quartz Composer (un programma per “scrivere altri programmi”), lo uso anche per comandare vecchi joystick che utilizzo per muovere/modificare le mie immagini». Le tue immagini cambiano a seconda del tipo di serata oppure...? «In base alla serata preparo una libreria di riferimento, ma di norma non mi tengo mai “a tema”. Alle volte dagli accostamenti più improbabili e contrastanti si ottengono le atmosfere

più incisive: immagina durante un pezzo techno un macellaio della pescheria che taglia della carne a ritmo. Funziona, no?». Dove recuperi i video che proponi: internet, film, girati da te... «Ovunque! Dal film noir anni Trenta, alla pubblicità, al video del cellulare. Lavoro qualsiasi tipo di filmato in modo da ottenere piccole clip (1-5 secondi) privandole del significato originario». C’è una tecnica che usi? «Lavoro molto con l’interazione audio. In breve, inserisco l’audio del dj sul mio portatile e l’immagine viene rielaborata in base alla musica. Banalizzando il tutto; su un colpo pesante di basso l’immagine “tremerà”, su un crescendo di sintetizzatori vi sarà un aumento di luminosità. Potrebbe sembrare ovvio o semplice ma questi aspetti “automatizzati” li ottengo scrivendo di volta in volta un mio software in QC e ciò mi permette di raggiungere l’effetto finale che voglio». Hai mai “messo immagini” fuori Catania? «A giugno sono stato ad un contest a Roma per poi scoprire che... in molti eravamo di Catania! Forse non tutti lo sanno, ma quella catanese è una delle scene vjing più attive. Siamo parecchi in città, e tra le nostre

file vantiamo nomi come vj Kar, un artista che ha fatto la storia del vjing in Italia». Raccontami di Roma allora... «Beh, quest’anno ho partecipato per la prima volta al Live Performance Meeting; è un appuntamento fisso per tutti i vj ormai da anni, e non pensavo certo di concluderlo con una mia vittoria! Inoltre le clip che mi hanno qualificato sono state proprio le mie preferite, quelle girate in Pescheria. È stato di sicuro un momento molto importante e in un certo senso coronante di tante nottate passate allenandomi o sui manuali». C’è un’immagine che non manca mai? «Rimango affezionatissimo ad una serie di clip girate una mattina all’alba in Pescheria, qui a Catania. Sono state conseguenza di una notte immotivatamente insonne, ma per certi aspetti girarle è stato un po’ come riscattare una notte che davo per perduta». Fai altro in ambito video? «Sono anche un video performer. Rientra nell’ambito dell’elaborazione video live, ma in questo caso più che dedicarmi all’accompagnamento visivo della musica mi occupo di ricreare un’ambientazione video per eventi e spettacoli. Attualmente faccio parte di Sçiatu Project, un progetto nato col un tentativo di creare, attraverso l’incontro/interazione tra espressioni artistiche diverse, “nuove forme di percezione e fruizione del momento creativo”». Che lavoro fai oltre il vj? «Lavoro col video praticamente da sempre. Ho realizzato sia cortometraggi per associazioni ed eventi, che produzioni per società cinematografiche nazionali e internazionali: RaiCinema, RedFilm, Jean Vigo Film. Ho insegnato cinematografia nelle scuole e ho collaborato con società teatrali per la realizzazione di spettacoli interattivi. Da circa un anno mi occupo inoltre della produzione e postproduzione di materiale foto-audiovisivo per internet». U i


time in

35

INFORMA a cura di Kikko Solaris

CENTRO ZO / Il 14 ottobre il live dei Pretty&Nice. Venerdì 16 Inoki, per la prima volta a Catania

www.myspace.com/kikkosolaris - k_solaris@hotmail.com

Dal pop-rock Usa all’hip-hop italiano

clubbing del mese / Parte STARt Sabato 10 ottobre, a partire dalle ore 23, avrà inizio presso il Centro Zo di Catania (piazzale Asia, 6) la rassegna mensile intitolata STARt, ciclo di serate dedicato alla musica dance e alla club culture internazionale che si configura come un viaggio alla ricerca della muFernando Gioeni sica avanzata e della creatività elettronica contemporanea. Si ballerà al ritmo della crew Sicily AllStars, resident del progetto, composta da Fernando Gioeni, Francesco Samperi, Marco Vallacqua e Kikko Solaris, collettivo di DeeJays e produttori tra i più richiesti in Sicilia (e non solo). Il progetto Sicily AllStars nasce dalla fusione di affermati e competenti professionisti nell’ambito dello spettacolo e delle relazioni pubbliche, con l’obiettivo di emergere ed imporsi come nuovo motore propulsivo all’interno del panorama notturno siciliano. Il tutto è reso possibile da un’esperienza in questo settore, maturata e consolidata in oltre dieci anni di apprezzato e riconosciuto impegno. Ospiti locali e internazionali di prestigio si alterneranno ogni mese nelle tre sale di Zo. Sabato 10 ottobre, tutti in pista al Centro Zo per la grande inaugurazione della rassegna STARt.

i 10 cd del mese/ 01. Fuck Pony - Let the love flow 06. Tom Trago - Voyage Direct (Rush Hour)

(BPitch Control)

02. Kelpe - Cambio Wechsel (DC Recordings)

07. Damian Lazarus - Smoke The Monster Out (Get Physical)

Ambient Selection 03. Alland Byallo - Brick by Brick 08. Compost (Compost)

(Nightlight Music)

04. Zwicker - Songs Of Lucid Dreamers (Compost)

05. Minus 8 - Slow Motion (Compost)

09. Dimitri from Paris - Night Dubbin’ Mixed by the Idjust boys (BBE)

10. Henrik Schwarz, Ame & Dixon pres. The Grandfather Paradox (BBE)

Arrivano i Pelussje, “lottatori da consolle”

Le maschere ci sono, il sudore anche. Il ring è il dancefloor. Ma i pugni sono in aria, gli schiaffi vengono dritti dai loro suoni di infiammati, e i muscoli al dianabol sono solo quelli delle loro linee di basso. Sabato 24 ottobre (ore 23) da Zo arrivano i Pelussje, due “lottatori da consolle”: sempre mascherati, sono un lui e una lei, fratelli o amanti non si sa, come i White Stripes, e suonano una electro fidget crunk bim bum bam fatta di casse violente, bassi distorti e tanto rumore da far alzare le ginocchia e mettersi a saltare. Attivissimi nei live, membri attivi della crew di Sidechain Massacre che sta facendo rumore in tutta Italia.

Pelussje

Centro Zo, 24 ottobre h 23, Special Guest: Pelussje (Sidechain Massacre) + 44 Magnum + Castor + vj Rielax

al pop-rock made in Usa all’hip-hop che più italiano non si può. Due appuntamenti da non perdere quelli in programma al centro Zo: sul palco mercoledi 14 ottobre (ore 22.30) i Pretty & Nice, un trio proveniente da Boston dedito al poprock nella sua “Get Young” sulla lunga distanza per la neonata “Hardly Art” label satellite di Sub Pop Rec. Come un frullatore impazzito la formazione statuInoki nitense tagliuzza ed amalgama le influenze più disparate, dagli XTC ai New Pornographers, da Elvis Costello ai Devo per un lavoro che spiazza ed intrattiene nel suo approccio poco ortodosso. Partendo da orecchiabili spunti pop ed aggiungendo velocemente strati di rumore, riverbero e dissonanze, i tre musicisti americani suonano una sorta di tributo musicale impazzito; ad un’intelaiatura in continuo divenire si affianca spesso un uso frequente di soluzioni al silicio che, unitamente ad una velocità di crociera piuttosto elevata, rendono ulterior-

D

mente imprevedibili le traiettorie musicali. Diametralmente opposto all’estetica raffinata indie-pop, “Get Young” è una boccata di puro ossigeno per chi preferisce una visione anarcoide del pop-rock. In serata anche il concerto dei Decabr: il Veleno del popolo + Male (Sabotage) DJ Set after concert + Renato Mancini aka Judoboy + Dj SKFD. Venerdì 16 ottobre per la prima volta a Catania il live di Inoki: rapper e writer italiano, conosciuto anche come Inokines o HipHoperaio, è considerato il padre del nuovo hip hop italiano. Il suo stile è diretto e “nobile”: scrive e canta realtà vissute in prima persona, tutte le cose negative che visto nel corso della sua esistenza. Nelle sue tracks emergono sempre storie di ghetti, giovani senza un futuro, contestazioni al sistema. Ha collaborato anche con artisti come DJ Shokka (“Bolo By Night”), Uomini Di Mare (“Entro Il 2000”), Camelz (“Gli Spietati”), Shezan Il Ragio (“Bolo Collabo”), Flaminio Maphia (“Rappers ‘Ndo Va”) e molti altri. U i


time in

36

webbing

U NIVERSIT

reading

di Rocco Rossitto

di Tiziana Lo Porto

La quinta lettera comunità virtuale

Mondo Informatico paid to write

www.laquintalettera.it

www.mondoinformatico.info/

La comunità virtuale “la quinta lettera” ha da poco rifatto il trucco grazie al lavoro di Add Design. Attiva già da qualche anno, con oltre 400 adesioni. La sua missione è “l'incentivazione degli eventi e delle opere a sostegno del sociale, della cultura, del lavoro e dell'ambiente”.

Non so se sia realmente il primo Paid To Write italiano, come scritto in bella vista in home page. Però è un sito molto ricco e seguito che permette ai propri utenti di guadagnare in base a quello che scrivono, riconoscendo l’80% degli introiti generati da Adsense sul singolo articolo. Gli argomenti, come dice il titolo, riguardano il mondo informatico.

Logo Design Love tutti pazzi per i loghi www.logodesignlove.com Se andate pazzi per la grafica e in generale per i loghi, c’è un sito che fa per voi e si chiama Logo Design Love. Dentro c’è di tutto, dalla storia dei loghi a link con risorse utilissime. Pagina dopo pagina, c’è sempre qualcosa da apprezzare e da scoprire. Un tre colonne pulito, molto leggibile e molto seguito.

Siciliajob.com il lavoro che c’è www.siciliajob.com Di lavoro in Sicilia ce n’è poco, si sa. Quel che c’è va trovato con la lanterna che oggi è internet. Quindi, su Siciliajob.com chi cerca e offre lavoro ha a disposizione un sito legato alla Sicilia. All’interno le varie sezioni, con i lavori disponibili e la modalità di contatto.

Indignazione

America, 1951. Durante la guerra di Corea un diciannovenne si affanna coi suoi studi per non essere arruolato. Ma una serie di sfortunati eventi decideranno per lui. Marcus Messner è il protagonista del nuovo romanzo del pluripremiato scrittore americano Philip Roth (Premio Pulitzer nel 1997 con Pastorale americana). Indignazione è il titolo del bel romanzo, che attraverso vicende ambientate in un'America che non è più, dice molto di ossessioni e crimini del mondo di oggi. Lo scontro tra generazioni, l'ingiustizia della guerra, l'inutilità della morte, la degenerazione delle umane fobie, l'impossibilità dell'amore, le discriminazione sociali, i danni del perbenismo, l'ottusità delle religioni sono alcuni dei temi che vengono a galla man mano che Marcus, protagonista e voce narrante, avanza nel narrare la sua breve tragicissima vita, specchio di una società troppo malconcia per dare al singolo individuo un qualche valore aggiunto. Philip Roth Indignazione Einaudi pp. 142; euro 17,50

Riportando tutto a casa

È una viaggio nel Sud Italia degli anni Ottanta (a Bari per l'esattezza), il bel romanzo di Nicola Lagioia (già autore dei romanzi Tre sistemi per sbarazzarsi di Tolstoj e Occidente per principianti, editi rispettivamente da minimum fax ed Einaudi). Riportando tutto a casa è il titolo di una storia semiautobiografica che ha un ragazzo (bambino a inizio libro, poi adolescente, e adulto nelle ultime pagine) per protagonista e voce narrante. Al suo fianco due amici diversissimi per provenienza sociale e destino, e tuttavia complici in quello che si rivelerà un impietoso ingresso nell’età adulta. Alla loro crescita fisica e sentimentale corrisponderà di fatto una decrescita dell’Italia, destinata a diventare un Paese di anno in anno peggiore, vittima della sempre più invadente presenza della televisione e di un’ambizione sfrenata tanto quanto contagiosa. Nicola Lagioia Riportando tutto a casa Einaudi pp. 288, euro 20


time in

37

INFORMA

listening

EVENTI / Domenica 25 ottobre a Giadini Naxos la premiazione della nona edizione del Premio

di Rocco Rossitto

JIMI TENOR - TONY ALLEN/ Inspiration Information

Metti un Tony Allen in una stanza e lascia che ad attenderlo ci sia Jimi Tenor. Non li conoscete? Fatevi un giro su Wikipedia e poi ritornate a leggere. Che succede? Il nuovo capitolo di Information/Inspiration che unisce gente di peso di una certa età (Tony Allen) a gente di altrettanto peso, ma un po' più giovani (Jimi Tenor). Quindi suoni afro mischiati alla creatività sonora di Tenor che esplodono in 9 tracce cariche e dense di gusto e stile, non scontante, nè avare: il brano più lungo dura 13 minuti e 51 secondi. Uno di quei dischi che vorresti solo per te, ma che sai sia cosa buona che lo ascoltino in più persone possibili. www.youtube.com/watch?v=E8kQ5j7oD3I

SUZ / Shape of Fear And Bravery La formula è probabilmente nota e abusata: su un tappeto di suoni elettronici una voce femminile. A dover ridurre ai minimi termini di questo si tratta, ma fortunatamente non ci tocca "ridurre" e possiamo tranquillamente affermare che questo è proprio un gran bel disco. Che non ha delle pretese, ma che svolge il suo riuscendo ad imporsi proprio dentro i canoni in cui si muove: trip hop, dubstep, drum'n'bass. Sembra un disco "londinese" e di fatti, intorno a Suz, ruota un giro italiano con ramificazione (anche sonore) nella city. Le melodie e i suoni sintetici creano un agrodolce intrigante che ascolto dopo ascolto si sedimenta senza effetti collaterali. www.myspace.com/shapeoffearandbravery

THE PHILOMANKIND / All Things Philos

Non so cosa abbiano combinato nel loro primo disco i The PHILOMANKIND, in questo secondo però ne tirano fuori delle belle. Assolutamente "non italiani" nel loro suono sembrano venuti fuori dai '60, fatti di misticismo indiano e psichedelia californiana. Ricchi di melodie e armonie oniriche, di assoli e fraseggi che rimpiombano dritti dritti da quegli anni e dai quei suoni, che siano inglesi o americani. Inoltre, la parte vocale è divisa per tre: due maschili e una femminile. E' un quintetto ma girano diversi strumenti some il synth il mellotron, il banjo. www.myspace.com/philomankindband

BREAKESTRA / Dusk Till Dawn Dusk Till Dawn è un insieme di tracce funk, soul e black che prendono colori e profumi diversi. Al loro interno il dna è sempre lo stesso, ma ad un certo punto, nel percorso evolutivo prende una forma e una sostanza diversa non annoiando mai e anzi facendo della variazione un punto di forza. Il tutto è frutto di un lavoro corale: e questo si sente e si vede. www.myspace.com/breakestra

Tra prosa e poesia artisti a Convivio di Maria Enza Giannetto li anni passano e il Premio “Il Convivio” diventa sempre più prestigioso. E internazionale. I partecipanti alla nona edizione Premi “Poesia, Prosa ed Arti figurative” e del premio teatrale “Angelo Musco” Il Convivio 2009 quest’anno sono stati in totale 884, di cui 135 stranieri e 749 italiani. Per un totale di 1332 opere partecipanti. E ora arriva il momento più atteso per poeti e scrittori che, il 25 ottobre nella sala congressi dell’Hotel Assinos a Giardini Naxos, Messina riceveranno il premio alla presenza del fondatore dell’Accademia, Angelo Manitta e del direttore della rivista Enza Conti. Molti gli autori che, premiati dai 37 giurati (tra cui il presidente onorario Giorgio Barberi Squarotti) raggiungono la Sicilia per prendere parte alla cerimonia, organizzata dall'omonima Accademia, in collaborazione con il Comune di Giardini Naxos. A caratterizzare l'evento ogni anno è l'internazionalità dei partecipanti, i quali con il loro impegno danno voce alla cultura e alla poesia, attraverso la loro creatività di scrittori, poeti, studiosi e pittori, nelle più diverse lingue: dall'italiano allo spagnolo, dal francese al portoghese, dal rumeno all'inglese. Ecco i primi premiati nelle varie sezioni.Giovanna Ranzano da Roma si aggiudica il primo premio per la Poesia; Jean-Yves Sardella da Francin in Francia, per la Poesia francese e Antonio Giordano di Palermo per la Poesia dialettale. Carmela Tuccari di Aci San-

G

t’Antonio (Catania), vince la sezione silloge. Maria Altomare Sardella di Desio (Milano) si aggiudica il primo premio per la sezione racconto. Mentre per la lingua portoghese il primo premio assoluto va a Terezinha Pereira di Parà de Minas (Brasile). Margot Vanbert di La celle les Bordes, in Francia, vince il premio per la lingua francese. E veniamo ai libri: la romana Patrizia Ciava vince il primo premio per il romanzo, mentre Francesco Baldassi, sempre romano, si aggiudica il primo premio per il libro edito poesia. Si aggiudica la sezione saggio Carmelo Aliberti Carmelo di Bafia, Messina. Per gli stranieri vince Leda Maria Carvalho da Nova di Bahia (Brasile). Nella sezione Arti figurative, primi premiati ex aequo M. Novàkovà Zdenka da Praga (Repubblica Ceca) e Pippo Massa da Palermo. Premio speciale per la scultura a Adrian Cristea e per l’incisione a Maurizio Mancuso. Un premio speciale anche per le due giovani messinesi Elisa Mantineo e Silvia Fava. Infine la sezione Teatro in cui vince il primo premio Domenico Platania di Acireale (Catania). Per la sezione teatro inedito vince Allì Caracciolo di Macerata mentre per l’edito il primo premio assoluto va ad Antonio Crecchia di Termoli (Campobasso). Infine premi speciali per il portoghese Outeiral Josè - Teixeira Moura Luiza, Porto Alegre - Brasile; e ad Alberto Lombardo (Parigi) per il Francese. Nella sezione giovani, vince il primo premio assoluto poesia Alessio Leonardi di messina e per il racconto Alessia Spinelli di Carugo (Como)


agenda 15/10giovedì SEMINARI / Lotta alla violenza sulle donne

Giovedì 15 ottobre alle 10, nell’Aula magna della facoltà di Giurisprudenza, seminario di Christine Chinkin, docente di “International Law” alla London School of Economics and Political Science sul tema “The CEDAW Committee and the fight against violence against women”. L’incontro fa parte della terza edizione del ciclo di seminari di diritto internazionale “Crio” sul trentesimo anniversario della Convenzione delle Nazioni Unite del 1989 che vieta le discriminazioni contro le donne. Catania, Aula magna, facoltà di Giurisprudenza (Villa Cerami), ore 10

16/10venerdì CONFERENZE L’insegnamento della Medicina preventiva Venerdì 16 ottobre alle 16:30, nell’Aula magna della facoltà di Medicina, il prof. Giuseppe Giammanco tiene la conferenza dal titolo “L’insegnamento dell’Igiene e della Medicina preventiva nell’Università di Catania, da Eugenio Di Mattei ad oggi”. L’incontro è organizzato nell’ambito delle attività culturali dell’Accademia Gioenia di Catania per l’anno 2009. Catania, Aula magna, Facoltà di Medicina e Chirurgia, ore 16.30

18/10 domenica WORKSHOP / Urban Landscape between Land and Sea Da domenica 18 (ore 9) a sa-

bato 24 ottobre, si svolge nella sede della facoltà di Architettura di Siracusa (piazza Federico di Svevia) il workshop internazionale dal titolo “Urban Landscape between Land and Sea”. Siracusa, facoltà di Architettura, ore 9

19/10 lunedì SEMINARI Storicismo italiano e cultura tedesca

Lunedì 19 e mercoledì 21 ottobre, alle 12 nell’aula A6 del Monastero dei Benedettini, si svolgeranno due seminari sul tema “Momenti della tradizione storica e filosofica dello storicismo italiano nei suoi rapporti con la cultura tedesca”. Gli incontri, promossi nell’ambito delle attività didattiche della cattedra di Storia della storiografia filosofica saranno tenuti dal prof. Fulvio Tessitore, accademico dei Lincei e docente all’Università “Federico II” di Napoli. Catania, Aula A6, Monastero dei benedettini, ore 12

38

23/10venerdì SEMINARI / Questioni di genere e politiche per i rifugiati Venerdì 23 ottobre alle 10, nell’Aula magna della facoltà di Giurisprudenza, seminario di Daniela Di Rado, responsabile “Frontiere” del Consiglio Italiano per i Rifugiati onlus di Roma, sul tema “Gender Issues and Refugee Policies”. L’incontro fa parte della terza edizione del ciclo di seminari di diritto internazionale “Crio” sul trentesimo anniversario della Convenzione delle Nazioni Unite del 1989. L’appuntamento successivo è fissato per sabato 7 novembre con il seminario di John P. Cerone (direttore del Center for International Law and Policy e docente alla New England School of Law, Boston) sul tema “CEDAW and the US Legal System” Catania, Aula magna, facoltà di Giurisprudenza (Villa Cerami), ore 10

11/11 mercoledì CONVEGNI / Vulcani, paesaggi e culture Da mercoledì 11 a sabato 14 novembre, alle Ciminiere, la prima conferenza mondiale “Vulcani, paesaggi e culture”. Catania, Le Ciminiere

Scienza e arti all’ombra del vulcano

Sarà inaugurata sabato 31 ottobre alle 18 la mostra “Scienza e arti all’ombra del vulcano. Il monastero di San Nicolò l’Arena. XVIII - XIX secolo”, nella biblioteca settecentesca progettata da Giovan Battista Vaccarini (Monastero dei Benedettini, Biblioteche Riunite Civica e A. Ursino Recupero, Sala Vaccarini, ingresso da via Biblioteca, 13). Accolta nel “tempio del sapere” del monastero di San Nicolò, la mostra si propone di mettere in scena l’in-

terdisciplinarità che diede origine parallelamente ad approfonditi studi nel campo dell’antiquaria, della vulcanologia, della geografia, della botanica, dell’agronomia, della mineralogia e dell’astronomia, che mirano a restituire la peculiare fisionomia storica e naturalistica della città “all’ombra del vulcano”. Visitabile fino al 16 dicembre, da lunedì a sabato dalle 9 alle 17 (ingresso gratuito). Informazioni ai numeri 095.316883 e 095.4012235.

U NIVERSIT Gerenza “UNIVERSITINFORMA” Mensile di informazione universitaria www.universitinforma.it

Registrazione Tribunale di Catania n. 21/2005 - del 23/05/2005

Anno V - N.9- ottobre 2009 EDITORE: Katamedia S.r.l. viale Alcide De Gasperi, 54 Catania DIRETTORE RESPONSABILE Patrizia Mazzamuto DIRETTORE EDITORIALE Gianluca Reale REALIZZAZIONE EDITORIALE Blu Media V.le Andrea Doria, 69 - Catania tel. 095 447250 - 095 432304 redazione@blumedia.info REDAZIONE CENTRALE viale Alcide De Gasperi, 54 Catania info@universitinforma.it STAMPA: Litocon S.r.l. Zona Industriale - Catania TIRATURA: 15.000 copie DISTRIBUZIONE: Erremme Hanno collaborato a questo numero: Irene Alì, Rosalba Di Perna, Maria Enza Giannetto, Rocco Rossitto, Tiziana Lo Porto, Riccardo Marra, Rita La Rocca, Benedetta Motta, Paola Pasetti, Liliana Rosano, Roberto Sammito, Kikko Solaris CONCESSIONARIA PUBBLICITÀ Katamedia Srl v.le Alcide De Gasperi, 54 -Ct Responsabile commerciale Daniele Consoli info@universitinforma.it tel. 340 6943805 “Universitinforma” Copyright Katamedia Srl Tutti i diritti riservati

Con il patrocinio di: Ersu Ente Regionale Diritto allo Studio di Catania

mailbox Per segnalare appuntamenti ed eventi per l’agenda di “Universitinforma” scrivete a info@universitinforma.it o inviate un fax al numero 095.432304 o telefonate allo 095.447250


GAMMA C1 DA 5.930 EURO TI ASPETTIAMO ALLA CTAUTO

Informazioni ai sensi della dir. 1999/94/CE: Consumo su percorso misto: C1 1.0 CMP-5 AIRDREAM 4,6 l/100 Km. Emissioni di CO2 su percorso misto: C1 1.4 HDi 55cv AIRDREAM 109 g/Km.

Con incentivi come da decreto legge approvato il 10/02/2009. Prezzo promozionale per rottamazione di vetture usate euro 0, 1 o 2, immatricolate fino al 31 dicembre 1999, esclusi IPT e bollo su dichiarazione di conformità, al netto dell'"Incentivo Concessionarie Citroën". Offerta delle Concessionarie Citroën che aderiscono all'iniziativa, riservata ai clienti privati, valida su tutte le vetture disponibili in rete fino ad esaurimento scorte, non cumulabile con altre iniziative in corso. Scade a fine mese. Il record di vendite è riferito alla quota di mercato delle immatricolazioni di C1 in Europa nel primo semestre del 2008 messo a confronto con gli altri modelli che hanno emissioni di CO2 pari o minori a 110g/Km. Informazione ai sensi della dir. 1999/94/CE: consumo su percorso misto (l/100km): da 4,1 a 4,6. Emissioni di CO2 percorso misto (g/km): 109. Le foto sono inserite a titolo informativo.

CTAUTOÈ ÈAACATANIA CATANIAALLA IN VIALE ULISSEULISSE 10, TEL. www.ctauto.it CTAUTO TERRAZZA IN095/2160202 VIALE ULISSE 10. TEL. 095/2160202 www.ctauto.it



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.