Univerversitinforma aprile 2009

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U NIVERSITINFORMA Mensile

di

www.universitinforma.it informazione universitaria

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aprile

2009 con il patrocinio di

E.R.S.U. Catania

ateneo ELEZIONI/ Rettorato corsa a cinque

ateneo BARCAMP/ Come finanziare idee innovative sull’Internet 2.0

time out CESARE BASILE/ «Il mio paese reale»

SKIANTOS «Dio ci deve delle spiegazioni E che siano convincenti» ALL’INTERNO / Almalaurea, per i laureati catanesi il lavoro può attendere / Stabile, Guglielmo Ferro: «L’eredità dello zio canonico, un tributo dei figli ai padri» / Ame, Aki Kuroda rende omaggio ad Emerson, Lake & Palmer


sommario

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U NIVERSIT

in questo numero... ateneo RETTORATO / Corsa a cinque

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ALMALAUREA / Se il lavoro è un chiodo (fisso)

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EVENTI / Barcamp, idee d’impresa sul web

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RICERCA / Dal tubo curvo all’auto da corsa

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STUDENTESSI / Un lui e una lei a confronto

pag 12

SIAMO IN...TESI / La restaurazione dopo Tangentopoli pag 13

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Registrazione Tribunale di Catania n. 21/2005 - del 23/05/2005

EDITORE: Katamedia S.r.l. viale Alcide De Gasperi, 54 Catania DIRETTORE RESPONSABILE Patrizia Mazzamuto

lavorare STAGE / La summer school di Emuni

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SEGNALAZIONI / Le opportunità del mese

pag 17

time out-time in TEATRO STABILE / Intervista a Guglielmo Ferro

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MARTE A/R / La terra trema ancora

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BLOW UP / Le forme del reale

pag 21

BELLINI / Il ritrono di Ernani

pag 22

SCRIPTA MANENT / Poesia, fiabe, libri

pag 23

STEFANO BENNI / Il lupo ritorna ad ululare

pag 25

SKIANTOS / Tra Dio, sbarbine e buon vecchio punk

pag 26-27

AME / Omaggio a Emerson, Lake & Palmer

pag 28

L’ARTISTA / Le altre storie di Cesare Basile

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IL CONCERTO / Nouvelle Vague, anteprima etnea

pag 32

ITALICA / HC-B musica per immagini

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CLUB&DJSET/ Il Sicily reggae Ambassador

pag 34

APPUNTAMENTI / Muzik Village 2009

pag 35

BLOCK NOTES / Siti, libri, dischi

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DIRETTORE EDITORIALE Gianluca Reale REALIZZAZIONE EDITORIALE Blu Media V.le Andrea Doria, 69 - Catania tel. 095 447250 - 095 432304 redazione@blumedia.info REDAZIONE CENTRALE viale Alcide De Gasperi, 54 Catania info@universitinforma.it STAMPA: Litocon S.r.l. Zona Industriale - Catania TIRATURA: 15.000 copie DISTRIBUZIONE: Erremme Hanno collaborato a questo numero: Irene Alì, Maria Enza Giannetto, Rocco Rossitto, Michele Spalletta, Tiziana Lo Porto, Riccardo Marra, Rita La Rocca, Giuseppe Valerio, Paola Pasetti, Liliana Rosano, Kikko Solaris, Rosalba Di Perna, Chiara Ventimiglia CONCESSIONARIA PUBBLICITÀ Katamedia Srl, v.le Alcide De Gasperi, 54 Catania info@universitinforma.it tel. 348 3525776 “Universitinforma” Copyright Katamedia Srl Tutti i diritti riservati

Con il patrocinio di: Ersu Ente Regionale Diritto allo Studio di Catania

agenda Gli appuntamenti del mese

“UNIVERSITINFORMA” Mensile di informazione universitaria www.universitinforma.it

Anno V - N.4 - aprile 2009

diritto allo studio ERSU / Borse di studio, prima rata in liquidazione

Gerenza

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INFORMA

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unimix

CONCORSI / Corti alla Clorofilla, domande entro il 15 maggio Nuova edizione per il Clorofilla film festival che durante la prossima estate si sdoppierà tra il Parco di Pietra di Roselle e il Parco della Maremma, in provincia di Grosseto. Sempre film, documentari e corti scelti a rappresentare la nuova “linfa” del cinema italiano. E per il quinto anno torna anche il concorso “Corti alla Clorofilla” della durata massima di 15 minuti. I corti selezionati parteciperanno alla prossima edizione del Clorofilla film festival e il migliore riceverà in premio una scultura realizzata artigianalmente e 500 euro da devolvere ad associazioni no profit. La scadenza è fissata per il 15 maggio. Il bando è disponibile sul sito www.festambiente.it oppure su www.myspace.com/clorofillafilmfestival. Informazioni allo 0564-48771 (email: cinema@festambiente.it.)

CONSERVATORIO BELLINI / Candidature al corso di Musica da camera Giovedì 30 aprile scade il termine per l’iscrizione al Corso di studi per il conseguimento del Diploma Accademico Sperimentale di II livello in Musica da Camera (equiparato alla Laurea di II livello) del Conservatorio di Palermo. Il corso sarà tenuto dai maestri Alberto Giacchino, Giovanni D’Amato, Luigi Sollima. Per le domande rivolgersi alla segreteria allievi del Conservatorio (www.conservatoriobellini.it) allo 091.582803–6092254.

DIRITTO ALLO STUDIO / Collaborazioni part-time, disponibile on line la graduatoria degli idonei

RICERCA / Una borsa intitolata a Emanuele Patanè L’Università di Catania ha bandito un concorso per attribuire una borsa di studio dell’importo annuo di 10.329 euro, per lo svolgimento di attività di ricerca post-dottorato nel settore delle Scienze farmaceutiche, intitolata alla memoria di Emanuele Patanè. Si tratta della borsa di studio già vinta dal giovane ricercatore catanese prematuramente scomparso nel dicembre del 2003, rifinanziata e bandita in sua memoria. Il bando di concorso è consultabile on line (www.unict.it), alla voce bandi di Ateneo, categoria dottorati di ricerca. Il termine per la presentazione delle domande scade il 25 maggio.

STRUTTURE / Nuovo polo didattico a Scienze politiche La facoltà di Scienze politiche ha un nuovo plesso che si trova in via Gravina 12, a ridosso della piazza Pietro Lupo, a circa 200 metri dalla sede principale della facoltà di via Vittorio Emanuele. I lavori di realizzazione hanno preso il via nel 2006 e sono stati consegnati ufficialmente all’Ateneo il 20 febbraio scorso. Nel sito, prima occupato da vecchi magazzini in rovina, sono state realizzate una sala conferenze da 250 posti attrezzata con proiettori multimediali, lavagna interattiva e cabina di regia per videoconferenze multisala, 2 aule da 80 posti e altre 2 aule da 50, entrambe dotate di proiettori, lavagne e schermi motorizzati.

PREPARAZIONE UNIVERSITARIA. CATANIA, PIAZZA VERGA 25 tel 095 539927


unimix CONCORSO FOTOGRAFICO / Mondo animale: tutti fuori dallo zoo

L’associazione culturale Esonemea di Giarre indice la terza edizione del concorso fotografico “Mondo animale: tutti fuori dallo zoo”. Protagonisti di questo concorso sono gli animali di tutte le razze, dimensioni, domestici e non. Il concorso è diviso in due categorie “Scuola” e “Amatoriale”. La partecipazione è gratuita. Ogni concorrente potrà presentare un massimo di due foto in b/n e/o a colori. Il concorso prevede la premiazione dei primi tre classificati: primo premio 500 euro, secondo premio 200 euro e terzo premio 100 euro. La domanda di partecipazione è scaricabile dal sito www.esonemea.it. Doamande entro il 6 maggio.

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CREATIVI PREMIATI / Un nuovo logo per il Comitato pari opportunità d’ateneo Il Comitato Pari Opportunità (Cpo) dell’Università di Catania ha bandito il concorso a premi “Un nuovo logo per il Comitato Pari Opportunità” dell’ateneo. L’ideazione del nuovo logo è una buona occasione per far conoscere agli studenti gli obiettivi e le finalità del Cpo e per avvicinarsi alla cultura delle pari opportunità. I premi consistono in 3 buoni acquisto libri per i primi tre classificati, del valore rispettivamente di 400 euro, 200 euro e di 100 euro per il terzo classificato. Possono partecipare gli studenti iscritti ai corsi di laurea di I e II livello (lauree triennali, lauree specialistiche e lauree specialistiche a ciclo unico), i borsisti e i dottorandi dell’Ateneo catanese. La domanda di partecipazione deve essere redatta su apposito modulo secondo le formalità indicate nel bando disponibile on line all’indirizzo www.unict.it/cpo. I candidati possono presentare fino a un massimo di tre elaborati grafici realizzati con qualunque tipo di tecnica. Le immagini devono essere inedite. Gli elaborati devono essere inviati entro il 15 maggio. Per eventuali chiarimenti gli interessati si possono rivolgere all’Ufficio del Comitato Pari Opportunità (referente dott.ssa Alessandra Jemma) in via Santa Maria del Rosario 9 (1° piano) oppure telefonare allo 095.7307.481-480 e 320.0422450 (e-mail: cpo@unict.it).

U NIVERSIT TESI DI LAUREA / Remtech premia sei laureati Il comitato scientifico e il comitato di indirizzo di Rem Tech 2009 (Remediation technologies exhibition) ha bandito i premi nazionali Remtech 2009 (tre del valore di duemila euro e tre di mille euro). I premi saranno attribuiti agli autori delle sei migliori tesi di laurea magistrale, discusse dopo il 1° gennaio 2008 in un’università italiana e relative a un tema correlato alla bonifica di siti contaminati. Gli interessati all’iniziativa devono far pervenire la domanda di ammissione al concorso entro il 30 giugno. La domanda dovrà essere inviata a Segreteria di Remtech 2009 C/o Ferrara fiere congressi, via della Fiera 1144100 Ferrara. I premi saranno consegnati in occasione del convegno di apertura di Remtech 2009 che si terrà a Ferrara dal 23 al 25 settembre 2009 (www.remtechexpo.com).

RELAZIONI INTERNAZIONALI / Quattro borse di studio a copertura completa dei costi di iscrizione al corso avanzato in “Geopolitica e analisi delle relazioni internazionali”. Info: www.equilibri.net

RACCONTARE / FOTOGRAFIA / Liberarte, Sicilia in foto “A corto di articoli”, il bando di Cini italia L’associazione “Liberarte”, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Catania, l’Ersu, e l’Acaf (Associazione catanese amatori della fotografia) bandisce la II edizione del concorso fotografico Liberarte 2009. Due i temi prescelti: “Sicilia terra di emigranti ed immigrati, integrazione e identità”, e “L’importanza degli antichi mestieri: le tecniche, la manualità, l’arte del lavoro artigianale”, a parte, la sezione “Tema Libero”. Il bando (scadenza 29 ottobre) e la scheda di partecipazione sono disponibili su Internet: www.ersu.unict.it; www.comune.catania.it; oppure possono essere richiesti inviando una mail a: liberarte.sicilia@libero.it.

L’associazione Cini Italia Onlus presenta il bando di concorso “A corto di articoli”, rivolto a giovani giornalisti e registi, aspiranti tali e professionisti, al fine di diffondere e trattare tematiche sociali di estrema importanza e attualità, spesso trascurate, correlate al lavoro che Cini svolge ogni giorno in India. Attraverso la scrittura di un articolo o la realizzazione di un cortometraggio, la proposta è quella di riflettere su temi come la salute materno-infantile, la malnutrizione, gli obiettivi di sviluppo del millennio. Tra le finalità del concorso vi è proprio

quella di promuovere il dialogo interculturale e il ruolo che esso riveste nella costruzione dell’identità individuale e collettiva. Per tutti questi motivi, Cini Italia Onlus crede che queste tematiche siano vicine soprattutto alle nuove generazioni, anche se comunque il bando è aperto a tutti senza limiti di età. Per questo lo slogan del concorso è “Partecipa anche tu! Siamo a corto di articoli!”. Le opere dovranno essere consegnate entro il 31 maggio. Tutte le informazioni sono reperibili sul sito: www.adottaunamamma.it alla sottosezione “concorso”.

CORTI TEATRALI / Selezioni per il Festival Si svolgerà a Catania Teatri Riflessi, il primo festival nazionale di corti teatrali, organizzato dall’associazione IterCulture e promosso dalla facoltà di Lettere. Il festival del “corto teatrale”, nuova forma di spettacolo dall’impatto immediato che ha avvicinato i giovani ad una forma d’arte spesso considerata obsoleta, si svolgerà dal 9 all’11 luglio ai Benedettini. Per questo IterCulture sta selezionando 12 corti (tema libero, max 15 minuti) proposti da associazioni culturali, universitarie, scuole di teatro e drammaturgia, attori, autori e registi. Il migliore lavoro riceverà un premio in denaro (1.000 euro). La domanda d’iscrizione dovrà pervenire entro il 10 maggio, ed è scaricabile insieme al bando dal sito http://teatririflessi.iterculture.it.



ateneo

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U NIVERSIT

ELEZIONI / A sorpresa una cinquina di candidati per la massima carica dell’Ateneo, nella tornata elettorale in cui l’uscente Recca punta al secondo mandato, che grazie alle modifiche allo Statuto durerà un anno in più. Gli studenti non hanno gradito l’anticipazione del voto

Rettore corsa a cinque VINCENZO ALBANESE Ordinario di Neurochirurgia (Medicina)

ZAIRA DATO TOSCANO Ordinario di Composizione architettonica (Architettura)

di Gianluca Reale n po’ a sorpresa sono cinque i candidati alla poltrona più alta dell’Ateneo, in quella che, secondo molti, dovrebbe essere la tornata elettorale che incoronerà di nuovo il rettore uscente Antonino Recca per un secondo mandato stavolta di quattro anni e non più tre, viste le recenti modifiche apportate dal Senato accademico allo Statuto d’Ateneo.

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ANTONINO RECCA Ordinario di Materiali macromolecolari (Ingegneria)

E invece, proprio negli ultimi giorni sono spuntate un po’ come funghi quattro nuove candidature, visto che quella del rettore erà già nota dal suo messaggio di fine anno, consegnato alle pagine locali de La Sicilia. A sfidare Recca, tre uomini e una donna. Il primo a scendere in campo è stato Vincenzo Albanese, ordinario di Neurochirurgia alla facoltà di Medicina; poi Zaira Dato Toscano, ordinario di Composizione architettonica alla facoltà di

ANTONIO LICATA Ordinario di Chirurgia generale (Medicina)

Architettura, quindi Antonio Licata, ordinario di Chirurgia generale alla facoltà di Medicina, e infine, in “zona Cesarini”, si è aggiunta la candidatura di Carmelo Strano, filosofo e ordinario di Estetica alla facoltà di Architettura. Una quaterna di sfidanti piuttosto particolare, se consideriamo che due sono professori di Medicina e gli altri due di Architettura. Naturalmente si guarda con maggiore attenzione a quanto consenso potranno ricevere i due

CARMELO STRANO Filosofo e Ordinario di Estetica (Architettura)

docenti di Medicina, facoltà con un grande peso specifico nell’elezione del rettore. Ecco dunque i “magnifici” cinque di una corsa che, se non nel numero delle candidature, ha decisamente toni meno accesi della precedente tornata elettorale, quella del 2006, che vide vincere Recca al secondo turno dopo l’“accordo” con Antonio Pioletti. Sono tempi lontani ormai e molti equilibri “politici” nell’Ateneo sono cambiati. E nei mesi che hanno


preceduto il voto, non c’è stato grande dibattito nell’Ateneo, essendo da dicembre nota solo la ricandidatura di Recca. I nuovi aspiranti “magnifici”, sono dunque catapultati in una campagna elettorale breve e concitata, visto che le loro candidature sono state presentate a pochi giorni dalla scadenza del termine (il 2 aprile) e tenuto conto che si voterà il 27 aprile, anticipando di sei mesi la normale cadenza del voto. Così ha infatti deciso il decano, assecondando la volontà dell’amministrazione centrale dell’ateneo. Un anticipo che non è piaciuto a quattro dei cinque senatori accademici - Massimo Cavaleri (La Fenice), Andrea Fichera (Ares), Armando Greco (Trinacria), Riccardo Vella (Atlantide) - che hanno firmato una nota congiunta: «Niente di strano che la posizione assunta dalla rappresentanza studentesca in seno al Senato accademico - affermano - diverga da quella intrapresa dal resto della componente dell’organo di governo dell’Ateneo. Così come largamente previsto, si è avverato l’anticipo dell’indizione delle elezioni del Rettore, attuata mediante opportuna modifica del Regolamento Generale d’Ateneo che ha visto l’astensione dei soli studenti, comportando un ulteriore indebolimento del ruolo dello studente, sempre meno considerato l’attore principale verso il quale debba indirizzarsi qualunque linea politica e programmatica che nel virtuosismo pluricitato intenda ancora focalizzare la propria reale attenzione sulla Didattica, Ricerca e Diritto allo studio. Il frenetico anticipo delle elezioni - concludono i senatori accademici - non fa altro che strozzare il costruttivo confronto democratico da noi auspicato nel tentativo di porre in essere la condivisione, al di là del candidato Rettore, dei programmi e degli indirizzi che determineranno le sorti del nostro Ateneo per il quadriennio a venire». Insomma, troppo poco tempo per confrontarsi. E certo non ce n’è molto, con la Pasqua di mezzo, per i candidati. Ci saranno cinque confronti pubblici

ateneo

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INFORMA

Gli incontri dei candidati a rettore nelle facoltà dell’Ateneo

La commissione elettorale d'Ateneo ha definito le date degli incontri nelle facoltà, nel corso delle quali i 5 candidati a rettore potranno illustrare i loro programmi alla comunità accademica catanese. Tutti gli incontri si terranno nel pomeriggio, a partire dalle ore 16.

Venerdì 17 aprile Aula magna della facoltà di Medicina e Chirurgia (Policlinico) Facoltà: Medicina e Chirurgia - Farmacia

Lunedì 20 aprile Aula magna, Dipartimento di Fisica Facoltà: Scienze Matematiche, Fisiche, Agraria

Martedì 21 aprile Auditorium “Giancarlo De Carlo”, Monastero dei Benedettini Facoltà: Lettere e Filosofia, Lingue e Letterature straniere, Scienze della Formazione

Giovedì 23 aprile Aula magna facoltà di Economia Facoltà: Economia, Giurisprudenza, Scienze politiche

Venerdì 24 aprile Aula magna, facoltà di Ingegneria (Cittadella universitaria) Facoltà: Ingegneria, Architettura Gli incontri saranno trasmessi in diretta da Radio Zammù, sia in etere (FM 101,00) sia in streaming sul sito Internet (www.radiozammu.it). Gli incontri saranno anche trasmessi in streaming video dal sito di Radio Zammù

il punto L’Università non finanzia Universitinforma Sempre più spesso ci capita di sentirci dire che “Universitiforma” è finanziato dall’Università e che per questo non ha bisogno di stare sul mercato pubblicitario. Questa affermazione non corrisponde al vero ed è forse utile fare una precisazione dalle colonne del nostro magazine. L’Università di Catania non finanzia in alcun modo questo prodotto, nonostante spesso Universitinforma pubblichi anche notizie di servizio utili a tutta la comunità accademica, in primis a quella studentesca. All’Ateneo diciamo grazie, invece, per averci permesso di distribuire all’interno degli spazi accademici, che comunque rappresentano una parte minoritaria dei punti di distribuzione del mensile in città. Ci sembrava opportuno fare questa precisazione per sgombrare il campo da ogni dubbio.

L’editore di Universitinforma

Così il voto: il 27 primo turno

Secondo quanto stabilito dal decano dei professori universitari, la prima votazione per l’elezione del rettore si svolgerà lunedì 27 aprile. Il rettore - che, secondo quanto stabilito con le recenti modifiche di Statuto, resterà in carica 4 anni e non più per un triennio - sarà eletto a maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto nelle prime tre votazioni. In caso di mancata elezione, si procederà con il ballottaggio tra i due candidati che nella terza votazione hanno riportato il maggior numero di voti. La seconda votazione è stata fissata al 18 maggio, la terza al 19 maggio, la quarta (ballottaggio) al 20 maggio.

Andrea Fichera (Ares) e , sotto, Armando Greco (Trinacria), due dei quattro senatori accademici firmatari della nota con cui si rammaricano dell’anticipo delle elezioni al 27 aprile

nelle facoltà (vedi calendario in alto) con tutti e cinque i candidati. Si comincia il 17 aprile. Nella precedente tornata elettorale gli incontri furono 12, uno in ciascuna facoltà, anche allora concentrati nei quin-

dici giorni precedenti il voto. Quanto possano contare questi confronti in cui ogni candidato espone il proprio programma è un dato non conosciuto. Tutti sanno come il “voto d’opinione” sia relativo, più contano invece le visite nei dipartimenti, i colloqui con i rappresentanti del personale tecnico e amministrativo, i contatti personali, i messaggi fatti circolare nella grande mailing list d’Ateneo, talvolta persino le “benedizioni” delle segreterie politiche. Comunque sia, la tornata elet-

torale presenta diverse novità, che dovrebbero renderla più partecipativa rispetto al passato. Innanzitutto l’elettorato attivo spetterà a tutti i docenti (inclusi i ricercatori non confermati); conta di più - come aveva promesso Recca nella precedente campagna elettorale - il personale tecnico e amministrativo il cui voto è ponderato in misura pari al 10% del numero dei docenti aventi diritto. Per quanto riguarda gli studenti, sono scomparsi i grandi elettori (la cui designazione metteva in moto tutta la macchina elettorale dell’Ateneo), mentre hanno diritto di voto tutti i rappresentanti degli studenti negli organi collegiali di ateneo e di facoltà e anche gli studenti candidati primi dei non eletti, appartenenti alle due liste più votate, a patto che abbiano mantenuto lo stesso status di studente posseduto al momento delle elezioni delle rappresentanze studentesche. Insomma la componente studentesca potrà avere la possibilità di avere un peso maggiore che in passato. U i


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Se il lavoro è un chiodo fisso (al muro) di Liliana Rosano

le. Il focus su Catania mostra che tra gli occupati la percentuale degli uomini è più alta rispetto a quella delle donne. Nel primo caso, la quota che lavora è pari al 46,4% mentre la quota rosa è del 36,7%. Differenze che hanno un peso anche nello stipendio. Infatti, se il guadagno mensile netto degli intervistati di Catania è in media di 1.068 euro, le donne risultano più discriminate degli

eanche la metà dei laureati dell’ateneo di Catania, dopo un anno dalla laurea, riesce a trovare un’occupazione nel mondo del lavoro. È la fotografia scattata dall’ultimo Rapporto 2009 del consorzio Almalaurea sulla condizione occupazionale. L’indagine, presentata lo scorso mese a Bari, ha coinvolto quasi 300mila laureati di 47 università italiane (tra cui Catania) e ha riguardato gli oltre 140mila laureati post-riforma nell’anno solare 2007, intervistati a un anno dalla lau-

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U NIVERSIT nel mondo del lavoro. Non ci si è resi conto che si stava producendo una generazione di laureati che non avrebbe mai trovato un lavoro adeguato alle proprie aspettative. Il secondo aspetto riguarda la meritocrazia. Si è trascurato che il merito è un valore fondamentale per premiare i migliori. Nella nostra regione, nella maggior parte dei casi, i migliori non hanno trovato collocazione, soprattutto nel settore pubblico dove al contrario le relazioni e il clientalismo hanno contato spesso più del merito. Possiamo superare questa crisi se sapremo riportare al centro delle politiche dell’education corsi di laurea effettivamente legati ai bisogni della società, imprese e istituzioni». L’indagine Almalaurea ha poi allargato il campo di ricerca, occupandosi anche dell’efficacia della laurea nel mondo del lavoro e della percezione dei laureati della validità o meno del tanto sofferto titolo di stu-

ALMALAUREA / Dei circa 5mila laureati catanesi che hanno partecipato all’indagine, solo il 40% lavora a un anno dalla laurea. Le donne risultano meno occupate degli uomini e anche meno pagate rea: complessivamente 105.439 di primo livello, 30.355 laureati specialistici (3+2), 7.715 laureati specialistici a ciclo unico (medicina, veterinaria, giurisprudenza). Il dato che riguarda l’università di Catania non solo riflette la crisi economica globale del mercato del lavoro, ma ancora una volta sottolinea che è il Meridione a soffrire di più. Dei 5.203 laureati a Catania che hanno partecipato all’indagine, solo il 40,7% lavora, mentre il 26,4 per cento non lavora e non cerca, il 32,9 dei laureati non lavora ma cerca lavoro e il 23,4 è impegnato in una specializzazione post-laurea o in un praticantato. Ma quali sono i concreti sbocchi occupazionali e le possibilità offerte ai laureati dell’università etnea? Resta ancora alto il numero dei lavoratori atipici (33,3%) e dei lavoratori part-time (33,4%), mentre il 40% di chi lavora ha un contratto a tempo indeterminato, il 15,4 a tempo determinato. A lavorare autonomamente è solo il 7,7 per cento, il 15,3 invece è impegnato in attività di consulenza e collaborazione. Infine il 10,2 per cento non ha neanche un contratto di lavoro. Il settore dove i

laureati trovano maggiormente sbocco è quello della pubblica amministrazione e delle forze armate (16,4%), seguono il commercio (13,9) e la sanità (11%). Scarsi gli impieghi nel settore dell’agricoltura (1,9%), chimica ed energia (3,2%). E non solo al Sud esiste il divario territoriale con il Nord ma anche il divario uomo-donna in termini di guadagno mensi-

uomini. Questi ultimi infatti percepiscono uno stipendio mensile pari a 1.285 euro mentre le donne si attestano a 881 euro al mese. Secondo il presidente di Confindustra Sicilia, Ivan Lo Bello, questo fenomeno presenta due distinti aspetti. «Il primo: in questi ultimi anni abbiamo assistito ad un fiorire di corsi di laurea che sono risultati poco spendibili

Dal 7 al 9 maggio arriva “Job 2009”

“Job 2009” - il Salone della formazione, dell’orientamento e del lavoro - sarà ospitato, da giovedì 7 a sabato 9 maggio, al Centro fieristico “Le Ciminiere” di Catania. L’evento torna a distanza di tre anni inglobando al suo interno anche il “Salone dello Studente”, accorciando così le distanze tra il mondo della formazione e il mercato del lavoro. La manifestazione è realizzata dalla Provincia regionale di Catania e dall’Assessorato alle Politiche attive del lavoro e formazione in sinergia con l’Università di Catania per il tramite del Cof (Centro orientamento e formazione), con l’Ufficio scolastico provinciale e con l’Ufficio provinciale del lavoro. Un raccordo tra scuola, università, formazione e occupazione che intende indicare agli studenti le giuste direzioni verso una delle scelte più importanti della vita: quella lavorativa. “Job 2009” offrirà un’ampia piattaforma di opportunità e servizi per consentire l’incontro ravvicinato tra le aziende presenti sul mercato e i giovani. In programma workshop, seminari e dibattiti per rispondere agli interrogativi degli studenti. Particolare attenzione sarà rivolta alle professionalità emergenti dell’informatica, del turismo, dell’ambiente e dell’ecologia.

dio. Tra gli intervistati, il 50,5% ritiene che la laurea sia ancora molto efficace, il 27,4 abbastanza efficace mentre il 22,1 pensa che aver completato gli studi universitari serva a poco anzi a nulla. Il cosiddetto utilizzo delle competenze acquisite grazie alla formazione universitaria risulta “in misura elevata” per il 42,6 e “in misura ridotta” per il 32,3% degli intervistati. Infine il 20,2% ritiene che la formazione universitaria non sia stata “per niente utile” ai fini delle competenze richieste nel mondo del lavoro. Scoraggiante sembra invece la risposta del mondo del lavoro in rapporto all’importanza da assegnare alla laurea come valore aggiunto nell’ingresso nel mercato occupazionale. Il 43,4% dei laureati dell’università catanese coinvolti nell’indagine ha risposto che nel momento della ricerca e dell’ingresso nel mercato del lavoro la laurea era “utile ma non richiesta”; nel 26,7 per cento dei casi la laurea era richiesta per legge, il 14,2 ha detto che il titolo universitario non era richiesto ma necessaria e solo il 15,6% ha affermato che la laurea non solo non era né richiesta né utile. U i



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Quanto vale un’idea di business sul web? «

enghino signori, venghino, finanziamo nuove idee d’impresa sul web 2.0». Immaginiamoci uno strllone del genere fuori dalla porta dell’Auditorium De Carlo, all’ex Monastero dei Benedettini che chiama dentro gli studenti di tutto l’Ateneo. Dentro, uomini d’azienda ai più alti livelli e tanta gente che illustra la propria idea d’impresa, i propri progetti, dibatte sulle opportunità e le prospettive offerte dal web 2.0, l’Internet partecipato, quello che viene dal basso.

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bè, il presidente di Confindustria Sicilia, Ivan Lo Bello, l’avvocato Harald Bonura e il patron di Fiumara d’Arte Antonio Presti. L’impresa, la progettualità, la creatività. Tutti segni distintivi di questo barcamp che ha scelto una location poco informatica proprio nel tentativo di stimolare un approccio più creativo al web e all’impresa on line. A seguire, la presentazione del progetto Working Capital, quindi la formazione del pro-

di oggi è un paese ostile ai giovani. E invece Telecom vuole creare sviluppo», spiegava Bernabé alla presentazione del progetto, il mese scorso. «In Italia c’è tanta gente bravissima in molti settori – ha affermato l’ad – ma manca ancora uno sforzo sul nuovo, c’è un atteggiamento conservativo. Abbiamo università d’eccellenza, ma nell’intero sistema manca soprattutto la generosità nei confronti dei giovani». E proprio i giovani sono i principali destinatari della proposta di Telecom. Una strategia condivisa anche dal presidente di Confindustria Sicilia, Ivan Lo Bello. «Il web 2.0 e l’innovazione servono anche da noi, in Sicilia, seppure la nostra società sia vischiosa, con una mobilità sociale praticamente assente, in cui i giovani devono sperare nella cooptazione da parte di qualcuno – ha detto Lo Bello -. Per uscirne dobbiamo fare un salto “rivoluzionario”, anche tecnologico. La mafia e le vi-

WORKING CAPITAL CAMP / Il 29 aprile, all’ex Monastero dei Benedettini l’iniziativa promossa da Telecom Italia per “scovare” idee d’impresa innovative su Internet, da supportare con tecnologia e servizi In poche parole, quanto accadrà mercoledì 29 aprile al Working Capital Camp, il barcamp organizzato da Telecom Italia, ai Benedettini, per promuovere il “working capital”, l’iniziativa di finanziamento in beni e servizi di nuove start up imprenditoriali su Internet messa in campo dall’azienda. Il progetto è stato presentato il mese scorso a Milano e adesso Telecom ha lanciato un tour di barcamp (le conferenze aperte a cui possono partecipare tutti quanti si iscrivono attraverso il sito www.workingcapitalcamp.com) nelle università, cominciando proprio da Catania. Un’occasione anche per la città per dare un’immagine di vitalità e creatività che può trasformarsi in im-

presa nelle nuove tecnologie. Un’opportunità che sta nelle corde della città. Dalle 9 alle 19, dunque, in collaborazione con l’Università e le facoltà di Lettere e filosofia e Lingue e letterature straniere, l’ex monastero dei Benedettini diventerà lo scenario per questa particolare giornata di scouting imprenditoriale. Il programma della giornata comincia con la registrazione dei partecipanti (dalle 9 alle 10), quindi con la sessione plenaria (dalle 10 alle 11,45) in auditorium: dopo il saluto dei presidi delle facoltà di Lettere e di Lingue, al via la tavola rotonda “Dialogo sull’Innovazione”, a cui prenderanno parte l’amministratore delegato di Telecom Italia, Franco Berna-

gramma degli interventi dei partecipanti che si sono iscritti, che andrà avanti dalle 12,30 alle 19. In questa fase i partecipanti potranno presentare dei progetti di impresa. Ogni relatore avrà a disposizione 30 minuti di tempo per illustrare la sua idea e confrontarsi con esperti, blogger, imprenditori, finanziatori. Potrà conoscere e dialogare con il team che sceglie i progetti di cui Telecom Italia diventerà partner. «Perché abbiamo voluto lanciare il working capital? Perché si sente sempre dire che in America c’è gente che dal nulla ha avuto successo, ha inventato un business, mentre qui da noi un giovane si chiede: perché in Italia non capita mai a me? L’Italia

schiosità si battono superando l’arretratezza. E il web può rappresentare questa “rivoluzione”, riuscendo a mettere insieme l’innovazione e la creatività con i principi del fare impresa». Working Capital si avvale di un investimento complessivo di 5 milioni di euro in due anni. Un comitato composto dal top management e da autorevoli esperti del settore avrà il compito di individuare progetti d’impresa in settori come i social media, le web tv, la musica digitale e il digital marketing. Le migliori idee d’impresa tra quelle che verranno proposte potranno usufruire delle infrastrutture e del know-how tecnologico di Telecom Italia. (gia.re.) U i

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INFORMA

Dal tubo curvo all’auto da corsa L’IDEA / Da Ingegneria un gruppo di ricerca sperimenta una nuova tecnica per la realizzazione di prodotti in vetroresina. E grazie all’Ilo diventa società di Michele Spalletta ontinuiamo il nostro percorso tra le iniziative imprenditoriali nate da ricerche all’interno dell’Università di Catania. Una di queste è la Spin Tech s.r.l., che grazie all’attività dell’Industrial Liaison Office d’Ateneo è uscita dall’alveo di ricerca universitaria e si propone come nuova realtà industriale del territorio catanese, diventando uno degli spin-off accademici. La Spin Tech è stata proposta all’Università da Gianluca Cicala, ricercatore e ingegnere della facoltà di Ingegneria, insieme ad altri tre colleghi, Giuseppe Recca, Michele Costa e Gioacchino Barone Luca, tutti giovani ingegneri. Si occupa di realizzare e studiare nuovi materiali polimerici, in particolare resine, e nuove tecnologie di produzione. Ricerche che già hanno avuto particolari successi non solo nazionali e che si propongono come soluzione di grossi problemi nel campo dei materiali polimerici. Per capire meglio di cosa si tratta, abbiamo parlato con il proponente lo spin-off, Gianluca Cicala. Da dove nasce questa ricerca e la prospettiva di realizzare una

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In apertura, Gianluca Cicala (centro) e Giuseppe Recca (a destra), due dei fondatori della Spin Tech, vincitori di Polymer Challenge. In pagina, le fasi di realizzazione di un tubo curvo mediante la nuova tecnologia Rtm: sopra, il complesso stampo-mandrino gonfiabile (in viola) per la produzione di tubi curvi in vetroresina; a destra lo stampo in vetroresina chiuso; sotto, il prodotto finito

società attraverso gli spin-off dell’Ateneo? «Abbiamo sempre fatto atività di ricerca sui polimeri. Durante una mia esperienza di lavoro in Inghilterra, ho sperimentato una tecnica per l’iniezione delle resine, l’Rtm. Una tecnica innovativa che negli ultimi anni ha subìto una diffusione sorprendente in molti campi, tra i quali anche quello sportivo, come per la realizzazione delle auto di formula uno. Lavorando con un’azienda siciliana abbiamo messo a punto una nuova tecnica di stampaggio, basata su questa tecnologia Rtm ma che usa degli stampi gonfiabili. Ad esempio, per realizzare un tubo curvo, al termine della lavorazione c’era il problema di estrarre il mandrino dal tubo. Noi abbiamo realizzato un mandrino gommoso, anzichè metallico, così che, finite le operazioni, può essere sgonfiato ed estratto dal tubo senza alcun problema. Da questo progetto inziale abbiamo cominciato a

lavorare sulla possibilità di strumentare il mandrino con dei sensori, anch’essi abbastanza deformabili, per monitorare la resina che, una volta dentro lo stampo, è difficile da vedere, con il rischio di realizzare delle parti senza prorpietà meccaniche perchè prive di resina. Con l’utilizzo dei sensori potremmo ovviare al problema». Anche questi sensori sono ricchi di tecnologia. Si tratta infatti di gomme particolari, con proprietà di conduzione elettrica che, opportunamente strumentate, consentono di vedere il percorso della resina all’interno dello stampo. L’applicazione di questi ritrovati tecnologici porta numerosi vantaggi, sotto molteplici punti di vista. Innanzitutto per la salute di chi opera nel settore. «Una volta l’operatore applicava manualmente la resina continua Cicala -. In quella maniera, pur utilizzando le maschere in alcune fasi, si era a contatto con le sostanze tossiche contenute nella resina. Attraverso la tecnica Rtm e l’uso di questi nuovi mandrini è possibile realizzare il tutto attraverso cicli chiusi, evitando all’operatore di inalare le resine. L’altro vantaggio, non indifferente, è che i tempi di realizzazione vengono di molto ridotti, riducendo i costi dell’azienda e, di conseguenza, anche il prezzo del prodotto finito». Oltre ai vantaggi in campo industriale, derivanti dalle ricerche della Spin Tech, non si possono non tenere in considerazione i vantaggi che la nascita di una nuova azienda porta al territorio, non solo in termini di ricchezza economica ma anche e soprattutto per quanto riguarda le possibilità occupazionali. «Noi ci siamo dati un termine di sei anni - spiega Cicala - che è il tempo massimo consentito dallo Spin-off accademico per usufruire delle attrezzature e delle strutture universitarie. Al termine di questo periodo ci metteremno in proprio. Le opportunità di lavoro sono concrete e riguardano principalmente due categorie di persone: gli ingegneri e progettisti per sviluppare la tecnologia da consegnare “chiavi in mano” alle aziende; e degli operatore, anche solo diplomati, in grado di poter operare con queste resine. Noi siamo un team gfiovane - conclude l’ingegnere, alcuni di noi poco tempo fa erano assegnisti di ricerca, e questo è lo spirito che vogliamo perpetrare nella nostra attività, anche nei confronti dei giovani ricercatori che avranno voglia di lavorare con noi». U i


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INTERVISTA DOPPIA / Una lei e un lui a confronto su università, studio, lavoro, svaghi. Tra presente e futuro, ecco come gli studenti catanesi vivono il loro percorso universitario

Come ti chiami? ». « Quanti anni hai? «26». A quale corso di laurea sei iscritta? «Medicina e Chirurgia». Quanti esami ti mancano alla laurea? «Ho espletato sabato scorso l'ultimo esame». Se potessi tornare indietro faresti la stessa scelta? «Senza ombra di dubbio. Ho sempre avuto l’ambizione di diventare un medico. Sono felice della mia scelta, anche se non sono macnati i momenti di difficoltà in cui ho pensato di cambiare facoltà». Descrivi la tua settimana tipo da studente? «Dal momento che siamo obbligati a frequentare le lezioni, ogni mattina raggiungo la facoltà, o altrimenti mi reco al reparto di nefrologia dove ho scelto di svolgere la mia tesi. Il pomeriggio sto a casa e studio, studio, studio». Preferisci studiare da sola o con i colleghi? «Preferisco studiare insieme a qualcuno. Per me è essenziale un confronto costante con i miei colleghi». Che tipo di studente ritieni di essere? «Nella norma. Ci sono dei momenti in cui mi lascio andare e trascuro un po’ lo studio, ma soprattutto in prossimità degli esami cerco di impegnarmi al massimo e dare il meglio di me». L’esame che ti è rimasto impresso, e perché. «Farmacologia speciale. Ho studiato molto duramente per questo esame, che è, a detta di tutti, uno tra i più impegnativi. Mi sono pure meravigliata di me stessa per come sia stata capace di rinunciare a tante cose per mesi interi, pur di superare questa materia». Tra cinque anni come ti vedi? «A svolgere un lavoro che mi gratifica, con un appartamento tutto mio, e spero una famiglia. Mi auguro, quindi, di essere serena sia da un punto di vista finanziario che affettivo». Per lavoro saresti disposta a farti raccomandare? «Ho sempre pensato che il lavoro e lo studio fossero ripagati, ma mi sto rendendo conto che purtroppo non è sempre così. Comunque, rimango dell’opinione che raggiungere gli obiettivi che ci eravamo preposti con le nostre forze dia maggiore soddisfazione e ci renda più orgogliosi di noi stessi». Quali sono i locali ideali da frequentare per fare conoscenze? «Anche se appaio come una ragazza espansiva, in realtà non riesco a fare nuove conoscenze. Ma ritengo che l’università sia il luogo più adatto per confrontarsi, crescere intellettualmente ed incontrare persone più o meno simpatiche e interessanti». Come preferisci passare una serata in compagnia degli amici? «Il cinema è la mia passione. La visione di un film insieme ad altre persone ti permette di conoscere la loro opinione e le sensazioni che quel determinato film ha trasmesso loro, maturando così interpretazioni diverse rispetto a quelle personali. Riuscire a cogliere collettivamente le tante chiavi di lettura di un film privilegia il confronto e la socializzazione».

Elena Sentina

Come ti chiami? « ». Quanti anni hai? «27». A quale corso di laurea sei iscritto? «Scienze per la comunicazione internazionale». Quanti esami ti mancano alla laurea? «Ancora parecchi. Mi sono iscritto quest’anno al terzo e mi manca qualche materia del secondo». Se potessi tornare indietro, faresti la stessa scelta? «Sicuramente sceglierei la stessa facoltà, magari con un indirizzo diverso». Descrivi la tua settimana tipo da studente? «Arrivo a Catania il lunedì mattina. Durante la settimana, tra lezioni mattutine e pomeridiane, studio con i colleghi. La sera sto a casa. Il martedì vado al cinema e il mercoledì faccio un giro in centro con gli amici. Il venerdì, dopo lezione, mi preparo per tornare a Grammichele». Preferisci studiare da solo o con i colleghi? «Decisamente con i colleghi, quando studio solo rendo meno. Tuttavia, non sempre si può scegliere in quanto ognuno organizza il proprio studio in base al tempo che ha a disposizione». Che tipo di studente ritieni di essere? «Non mi considero uno studente modello, però faccio del mio meglio per portare a termine i miei obiettivi. Lo studio è fondamentale nella vita, ma anche lo svago è importante». L'esame che più ti è rimasto impresso, e perché. «Sicuramente Storia e critica del cinema. Mi è rimasto impresso perché il mondo del cinema mi affascina da sempre. Averne studiato la storia, dalle origini ai giorni nostri, passando per la nascita di Hollywood e del divismo, non ha fatto altro che aumentare in me l’interesse verso l’industria cinematografica». Tra cinque anni come ti vedi? «Spero laureato e impiegato, e forse anche fidanzato. Di certo non ancora sposato. In realtà il futuro mi fa un po’ paura, per adesso è meglio non pensarci». Per lavoro saresti disposto a farti raccomandare? «Penso che i risultati ottenuti con i propri meriti siano quelli che danno più soddisfazione. A volte, però, non bastano i propri meriti e se arriva “l’aiutino”, ben venga!». Quali sono i locali ideali da frequentare per fare conoscenze? «Nei locali ci vado con gente che già conosco, non per conoscerne dell’altra. Solitamente i luoghi adeguati per fare nuove conoscenze sono l’università e i pub». Come preferisci passare una serata in compagnia degli amici? «La discoteca la escludo. La serata ideale con gli amici è vedere un film, magari dopo una buona pizza. Poi, che sia al cinema o in casa dall’amico di turno, poco interessa. L’importante è stare in buona compagnia».

Leandro Lazzara

interviste raccolte da Serena Vanella


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Siamo in...TESI?

La tesi? Un vero e proprio genere letterario, forse tra i più bizzarri. Noi gli diamo spazio. Segnalateci le vostre a info@universitinforma.it

di Rosalba Di Perna

La “restaurazione” dopo Tangentopoli «

giovani di oggi non sono impegnati. I giovani di oggi non hanno memoria storica. I giovani sono annoiati e hanno perso i valori». Eppure qualcosa ancora ci fa credere che frasi come queste siano spesso dei luoghi comuni, se un ragazzo di 24 anni, di oggi, trova voglia e passione per fare una tesi su un argomento tanto vasto e importante come quello di Tangentopoli. La laurea triennale in Scienze storiche è arrivata per Mirko Tomasino a febbraio, con una tesi dal titolo “Crisi dei partiti e Tangentopoli nella Sicilia locale”. Una tesi del genere è un po’ un campo minato, è stato il professore a consigliarti l’argomento? «No. assolutamente, è stata una mia idea. Il professore, Rosario Spampinato, che insegna storia contemporanea a Scienze Politiche, non era interessato alla questione e l’ho dovuto sollecitare molto». Come ti poni tu di fronte alla vicenda “Mani Pulite”? «Mi pongo in maniera molto critica. Io non ho analizzato il biennio ‘92/‘94, ma tutto quel periodo che va dal governo Berlusconi al governo Prodi. Credo che il lavoro degli eroi di Tangentopoli sia stato vanificato nel tempo portando ad una restaurazione del vecchio modus operandi che era stato abolito durante quel biennio. E Berlusconi ha tratto linfa proprio da quel vuoto politico per presentarsi alle elezioni. Ha così trovato spazio e accanto a lui, chi si è associato con lui». In che senso ti sei occupato di Tangentopoli a livello locale? «Ho analizzato il sistema sanitario siciliano dal 2000 al 2008, durante la reggenza di Totò Cuffaro, quindi un aspetto attualissimo». In Sicilia molti dicono che si stava meglio prima di “Mani pulite”. È vero?

«Credo sia un po’ un luogo comune e che il biennio sia stato importante, ma è anche vero che il lavoro è stato poi vanificato e chi prese parte all’inchiesta ha spesso cercato soluzioni politiche, vedi Di Pietro, Tiziana Parenti». Infondo Bettino Craxi non era l’unico colpevole, però è quello che ha pagato più di tutti, cosa ne pensi? «Sì, credo che sia stato un capro espiatorio. Una grossa lacuna di Tangentopoli, del pool che se ne occupò, fu proprio quella di non controllare anche all’interno della sinistra, come aveva detto anche Craxi». A che conclusioni sei giunto alla fine della tua ricerca? «Sono giunto all’idea fondamentale che i giudici di Mani Pulite non hanno concluso nulla, perché il sistema politico italiano, di fatto, si è riciclato». La rifaresti una tesi così? «Certo, la rifarei, perché mi so-

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Aegee / Summer University 2009 Iscrizioni aperte fino al 30 aprile

C’è tempo fino al 30 aprile per iscriversi a “Summer University 2009”, l’iniziativa organizzata dall’associazione studentesca Aegee Europe con l’obiettivo di favorire l’incontro tra studenti provenienti da tutt’Europa. Quest’anno il programma prevede più di 80 eventi europei fra cui scegliere per trascorrere da una a due settimane, da giugno a settembre, in una città europea a costi ridotti grazie all’appoggio di università, istituzioni e sponsor. Sarà possibile iscriversi a un “Language Course” (vero e proprio corso di lingua), una “Travel Summer University” (visite culturali-naturalistiche di un’intera regione) o un “Summer Course” (approfondimento sulla cultura del Paese ospitante attraverso corsi di varia natura). La quota comprende l’alloggio, due pasti al giorno e tutte le attività specificate nel programma. Per informazioni www.aegee.org/su; per le iscrizioni, rivolgersi ai ragazzi di Aegee Catania presso l’ufficio dell’associazione, in via Dusmet 163, il lunedì e venerdì h. 15-17 e il mercoledì h.11-13 o contattarli via e-mail all’indirizzo: su.outgoing@aegee-catania.org.

no messo molto in gioco scegliendo un argomento piccante e stuzzicante. La commissione ha anche espresso dissenso nei miei confronti, mi hanno fatto diverse domande, ma io mi sono difeso benissimo, ero munito di pagine di cronache giudiziarie». Che difficoltà hai incontrato durante la ricerca? «Quasi nessuna, perché reperire notizie è stato facile, ho attinto molto dal lavoro di Marco Travaglio e dal giornalismo locale. Ho girato molto in Sicilia, sono stato all’archivio storico di Palermo, dove ho trovato fonti notevoli». Ti piace il modo in cui Travaglio ha affrontato il problema negli ultimi anni? «Marco Travaglio ha affrontato tutto in maniera egregia, ma ultimamente lo stimo un po’ meno, perché alle elezioni 2006/2008 si è reso fazioso e perché tende troppo verso Di Pietro. Peraltro si dichiara di destra, ma vota Di Pietro aspettando un nuovo Einaudi o un nuovo De Gasperi». Tu fai politica? «No, fortunatamente no. Lascio quest’attività a chi è in grado di lucrarci. Mi ritengo una persona più utile a fare altro». Ma è vero che i giovani non si interessano alla politica del loro Paese? «Io giustifico la disaffezione dei giovani alla politica, perché la politica non ha saputo dare risposte, per questo si interessano a cose più futili». Perché secondo te dopo Tangentopoli è nata una serie di termini, come vallettopoli, calciopoli, bancopoli, moggiopoli, mafiopoli? «Credo che Tangentopoli ce ne fu una. Questi nomignoli sono nati per rifarsi ai miti degli Anni 90, ma i contenuti di quella vicenda erano molto diversi». Pensi che scoppierà anche Universitopoli, un giorno? «Spero proprio di sì, con tutto il cuore, sinceramente. Però prima di Tangentopoli il sistema politico era molto più nudo. Adesso si è permeato e si è messo una corazza, così come l'Università». U i


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ACCORDI/ L’Ersu firma un gemellaggio con il Crous di Poitiers. La nuova iniziativa s’inserisce tra i progetti per favorire lo scambio culturale nell’ambito dello Spazio Universitario Comune Europeo

Reciprocità, per favorire la mobilità studentesca ✎

di Maria Enza Giannetto avorire la mobilità studentesca e lo scambio di esperienze tra le diverse realtà formative, con particolare riguardo ai programmi di mobilità internazionale per ogni livello di studi», così recita uno dei punti dell’articolo 2 della Legge regionale 20/2002. In quest’ottica, l’Ersu di Catania dedica una parte importante della programmazione annuale alla stipula di nuove convenzioni e accordi che possano favorire gli scambi culturali tra studenti universitari. «La mobilità è la carta vincente dei giovani di oggi - spiega il direttore dell’Ersu, Nunzio Rapisasrda -. Dobbiamo evitare che i ragazzi si muovano senza informazione nello “spazio europeo”, come indicato nel “Processo” di Bologna, il processo di armonizzazione dei vari sistemi di istruzione superiore europei che ha l’obiettivo di creare un’area europea dell’istruzione superiore». A livello internazionale, gli accordi avvengono nel quadro generale della cooperazione aperta dall’Ecsta (l’European council for student affairs), associazione di enti che, in sedici Paesi dell’Unione europea, si occupano di servizi per gli studenti. A livello nazionale, le linee guida agli enti locali vengono date dall’Andisu. Di particolare importanza, il Protocollo d’intesa, con il francese Cnous e la tedesca Deutsches Studentenwerk, per lo sviluppo delle relazioni internazionali riguardanti le politiche del Diritto allo studio universitario. I tre enti, unitamente alle rispettive reti locali, contribuiscono alla realizzazione dello Spazio Universitario Comune Europeo attraverso la creazione di progetti che coinvolgono le organizzazioni e gli studenti dei tre paesi interessati. Gli obiettivi principali degli accordi sono: promuovere la conoscenza reciproca dei sistemi nazionali di or-

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ganizzazione della vita studentesca; promuovere gli scambi e l’integrazione culturale degli studenti; sostenere la mobilità studentesca anche attraverso l’impegno per la realizzazione dei programmi dell’Unione Europea; realizzare lo studio comune di soluzioni e proposte riguardanti i problemi dei servizi per la vita studentesca da sottoporre sia a livello locale, sia a livello dei governi nazionali e dell’Unione Europea. Il metodo concordato per questa collaborazione è il criterio della reciprocità. I progetti per mettere in pratica questi obiettivi si riassumono in: scambi internazionali estivi; organizzazione di incontri tra delegazioni di studenti dei tre paesi; promozione di iniziative culturali legate alla produzione artistica studentesca; seminari per operatori del Dsu; creazione di una rete di gemellaggi bi o tri-laterali tra gli enti locali del Dsu dei diversi paesi; creazione di un sistema informativo riguardante i servizi per il Dsu e la mobilità internazionale nei paesi europei; elaborazione, attraverso studi e attività trasversali, di un modello per un sistema unico riguardante il sostegno economico degli

studenti nello Spazio Europeo; sviluppo di scambi di formazione e cooperazione nel campo dei servizi per il Dsu per i paesi recentemente entrati nell’Unione Europea e per i paesi dell’Europa centrale e orientale, con il sostegno dell’Ue. Proprio in questo ampio programma si inserisce l’ultimo gemellaggio tra l’Ersu di Catania e Le Centre Régional des OEuvres Universitaries de Scolaires de Poitiers (Crous). Nella fattispecie, i due enti stabiliscono, attraverso il gemellaggio, un certo privilegio che ha come scopo lo scambio di modi di funzionamento, la promozione del dialogo tra le diverse categorie del personale e lo sviluopo di metodologia e del saper fare nei campi degli aiuti finanziari, ristorazione, alloggi, azione culturale, gestione di risorse umane. E per organizzare la preparazione della parte “attiva” del gemellaggio, dal 7 all’11 aprile, l’Ersu di Catania ha ospitato una delegazione francese tra cui Catherine Miaux, direttrice del Crous di Poitiers. Insomma, presto gli studenti che vorranno andare nella regione francese di Poitiers avranno una corsia preferenziale. U i

I servizi on-line

www.ersu.unict.it: sito per le comunicazioni istituzionali dell'Ente. Nelle pagine del sito si trovano tutti i servizi, i benefici e le notizie utili agli studenti universitari. E sono presenti informazioni, costantemente aggiornate, sulle diverse forme di interventi, manifestazioni ed eventi, convegni e partecipazione ai Saloni dello studente nazionali ed europei. www.ersuctalloggi.it: Il sito si propone come punto di incontro tra domanda e offerta di posti alloggio per gli Studenti. Il Portale offre a tutti gli Studenti dell'Ateneo la possibilità di inserire gratuitamente i propri annunci di “Cerco Alloggio” e di consultare tutte le offerte dei locatari, dettagliate con prezzi, zone geografiche e molto altro ancora. E da quest’anno anche assistenza legale per gli studenti. wap.ersuct.it: l’Ersu di Catania è disponibile anche sul cellulare. Grazie a questo servizio l'Ente offre un altro canale di comunicazione con lo Studente accessibile in qualsiasi momento ed in ogni luogo. Tutte le notizie, gli avvisi, le manifestazioni organizzate dall'Ente a portata di telefonino. Sms & mms list: Iscriviti al servizio sms & mms list dell'Ersu di Catania. Questo servizio gratuito permette di ricevere “in tempo reale” tutte le novità che riguardano l’Ente, gli eventi e le iniziative, oltre che ottenere informazioni di prima mano sulle borse di studio, sulle scadenze e così via.


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Musica e giovani ✎ incontri al Museion

Cristina La Bruna entra nella Vienna Jugendorchester

Cristina La Bruna, arpista dell’Orchestra Sinfonica dell’Ersu di Catania, dopo essersi classificata ai primi posti in ben 13 concorsi solistici nazionali e internazionali ha conseguito la Laurea di 2° livello in arpa al Conservatorio Verdi di Milano. Inoltre Cristina La Bruna è risultata vincitrice dell’audizione alla celebre orchestra di Vienna Gustav Mahler Jugendorchester e prenderà parte all’Easter tour e Summer Tour 2008- 2009. La tournée nei teatri delle seguenti città europee: Interlaken, Vaduz, Pisa, Ferrara, Napoli, Atene, Vienna, Graz, Budapest, Praga, Lisbona, Bolzano, Amsterdam, Cologne, Grafenegg, San Sebastian, Londra, Lucerna, Verona, Francoforte, Linz, Milano e Roma.

usica. Tra recital e concerti continuano gli appuntamenti

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musicali al Museion (la sala della residenza universitaria di via Oberdan) nell’ambito delle tre rassegne organizzate dall’Ente: la Stagione concertistica curata da Sebastiano Reitano, la Stagione concertistica Dante Ersu, curata da Annalisa Caruso, la Stagione concertistica Amici dell’arte. Ecco gli appuntamenti delle prossime settimane: giovedì 16 aprile alle ore 20.30 Duo pianoforte e voce con Francesca Placanica (soprano) e Luca Bruno (pianista). Musiche di Donizetti, Puccini, Ravel, Debussy, Ranzato, Gershwin.

CALENDARIO / Tra recital, concerti e spettacoli, continuano gli appuntamenti musicali nella sala di via Oberdan. Il 19 aprile, l’Orchestra sarà impegnata nel Concerto di primavera per l’Orchestra sinfonica dell’Ersu di Catania, diretta da Antonella Fiorino. Il primo appuntamento è previsto per martedì 14 aprile alle ore 20 al Teatro Comunale Nino Martoglio di Belpasso un concerto della formazione nell’ambito della serata “In ricordo della professoressa Rosa Anna Pirrotta. L’appuntamento prevede anche la cerimonia

Sabato 18 aprile, ore 18 Concerto per violino e pianoforte, con Samantha Fidanza (violino), Fabio Distefano (pianoforte). Musiche di Mozart, Beethoven, Brahms. Giovedì 7 maggio, ore 20.30 Spettacolo Nel folle mio cuore.... con gli ttori Salvo Valentino, Elena Ragaglia e il chitarrista Denis Marino. Importanti appuntamenti

di premiazione del concorso di poesia “Il ricordo è una poesia di note”. Il 19 aprile, alle ore 21, la formazione sarà impegnata nel Concerto di Primavera nella chiesa di Cristo Re (Corso Italia, n. 165). Il concerto si svolge nell’ambito degli appuntamenti “Il solista e l’orchestra”. Solista della serata Domenica Agosta all’ottavino. U i

Escursione alla Riserva Naturale Orientata di Torre Salsa

L’Ersu di Catania organizza una visita guidata nella Riserva Naturale Orientata “Torre Salsa” per gli studenti iscritti per l’a.a. 2008/2009 all’Università degli Studi di Catania. La visita avrà luogo mercoledì 29 aprile (partenza, con pullman dell’Ersu alle ore 7,45 da piazza Cavour). La Riserva Naturale di Torre Salsa, istituita nel giugno del 2000 e gestita dal Wwf, abbraccia un lungo tratto di costa incontaminata e selvaggia che, insieme alle zone retrostanti, si estende per 740 ettari. Oltre al mare cristallino brulicante di vari pesci, grande è la ricchezza di piante rare: acacie, pini d’Aleppo, tamerici e euforbie; nella zona umida della riserva denominata “pantano”, nidificano gallinelle d'acqua, tuffetti e folaghe, e stazionano colonie di splendidi quanto variopinti gruccioni. Fra le dune sabbiose, nelle notti estive depone le uova la caratteristica tartaruga marina “caretta caretta”, che qui trova un habitat ideale. Il nome della riserva deriva dalla presenza di una torre, situata su una altura, la “torre Salsa” appunto, la cui origine è legata a motivi di sicurezza dell’antico feudo. Per informazioni più dettagliate relative al programma di visita nella Riserva e per l’iscrizione, gli studenti interessati possono rivolgersi all’Ersu (Ufficio per le Attività Culturali), via Etnea n. 570, dal lunedì al venerdì ore 9-12,30 e mercoledì anche alle ore 1618, dove potranno presentare domanda di prenotazione, utilizzando il modulo scaricabile anche dal sito (www.ersu.unict.it), entro il 27 aprile e comunque fino all’esaurimento dei posti-pullman.


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EMUNI UNIVERSITY / Iscrizioni al via per la summer school

Ai nastri di partenza la summer school euromediterranea dell’Emuni University, l’università internazionale euro-mediterranea di formazione d’eccellenza che ha sede in Slovenia a cui ha aderito di recente anche l’Università di Catania. La summer school, aperta a tutti gli studenti stranieri della rete Emuni che ne facciano richiesta, coinvolge quest’anno anche l’Ateneo catanese. Per accedere ai due corsi aperti in prima battuta agli studenti stranieri occorre presentare domanda entro il 31 maggio. Per maggiori informazioni si possono contattare gli uffici dell’Area delle politiche comunitarie e internazionali dell’Università di Catania (Apoci), allo 095.7307971 (email: cinzia.tutino@unict.it, doriana.manuele@unict.it).

CATANIA / Come si diventa Project Manager

L’Università di Catania ha istituito per l’anno accademico 2008/09 il corso universitario di formazione in “Tecniche di project management”. Al corso, per il quale il termine ultimo di presentazione delle domande di partecipazione è fissato per le 12 del prossimo 15 aprile, possono partecipare 25 laureati di vecchio ordinamento, o in possesso di laurea specialistica o magistrale. Il corso si rivolge in particolare a tutti coloro che lavorano nell'ambito della gestione o nel coordinamento di progetti, sia nel settore pubblico che privato, e che operano, o dovranno operare all’interno di sistemi aziendali di project management. Il testo integrale del bando di concorso è scaricabile dal sito www.unict.it, seguendo il percorso “didattica”, “offerta formativa”, “master e corsi speciali” oppure dal sito del Centro Orientamento e Formazione www.cof.unict.it (sezione “bandi”).

U NIVERSIT AJS CONNECTION / Comunicazione e pubblicità

È nato il Master in “Comunicazione e Pubblicità” di AJS Connection - Relazioni Pubbliche, Marketing e Formazione - con il patrocinio di Ferpi (Federazione relazioni pubbliche italiana) e Tp (Associazione italiana pubblicitari professionisti). Il master, il cui percorso formativo affronta le tematiche più innovative delle due discipline, è stato pensato per formare tecnici professionisti in grado di trattare con competenza non solo le materie strettamente comunicazionali, ma anche di scegliere la strategia più adatta, discutere una pianificazione di mezzi e progettare una campagna pubblicitaria efficace e vincente. Trattare nuovi argomenti come il web marketing e la comunicazione one to one, la creatività e il pensiero laterale insieme a quelli canonici come le tecniche di relazioni pubbliche, ricerche di mercato e il lavoro dell’agenzia di comunicazione e pubblicità, rappresenta il modo migliore per formare futuri professionisti in grado di lavorare in linea con le esigenze di un mercato sempre in continua e costante evoluzione. Le lezioni frontali (200 ore in tutto) saranno tenute da docenti provenienti prevalentemente dal mondo aziendale e tecnico-professionale (relatori pubblici, pubblicitari, direttori marketing, grafici) e prevedono anche project work allo scopo di far esercitare i partecipanti applicando le tecniche studiate in aula per la produzione di progetti realistici. Gli studenti svolgeranno, alla fine delle lezioni, uno stage obbligatorio di 300 ore in una delle aziende del circuito Tp convenzionate con AJS Connection. Per ulteriori informazioni sul Master in “Comunicazione e Pubblicità” e per le selezioni contattare: AJS Connection Srl al numero 095.7116077 (e-mail: info@ajsconnection.it).

GESTIONE DI ARCHIVI FOTOGRAFICI / La fondazione Fratelli Alinari e l’opificio delle pietre dure propongono il corso di “Gestione di archivi fotografici. Informazioni e bando su www.alinarifondazione.it

ALTA FORMAZIONE / Due master in Archeologia del Mediterraneo e Didattica museale promossi dal Cnr Il Sistema interregionale dell’Alta formazione (network del Ministero del Lavoro e di diverse regioni italiane tra cui la Sicilia) ha recentemente approvato due master di alta formazione promossi dall’Istituto per i Beni archeologici e monumentali del Cnr (Ibam), sede di Catania. I master affronteranno tematiche di alta specializzazione nel settore degli studi di archeologia romana della Sicilia in un’ottica mediterranea (“Archeologia del Mediterraneo in età romana”) e di didattica museale (“Didattica museale e comunicazione culturale per i musei”). I bandi verranno pubblicati a breve sul portale interregionale dell’Alta formazione (www.altaformazioneinrete.it). La partecipazione è gratuita ed è a numero chiuso (max 25 iscritti). Ulteriori informazioni possono essere richieste al dott. Daniele Malfitana, al coordinatore Gestione Master Giovanni Fragalà, oppure al coordinatore Area informatica Gaetano Di Stefano, alla sede dell’Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali di Palazzo Ingrassia (via Biblioteca 4, Catania), previo appuntamento inviando un’email a mastercatania@ibam.cnr.it oppure telefonando allo 095.311981 interno 214 o 206).


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INFORMA

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Tipo di candidato richiesto: neolaureati in Ingegneria navale di età inferiore ai 29 anni disponibili alla mobilità internazionale. È richiesta buona conoscenza della lingua inglese.

Per candidarsi inserire la propria disponibilità alla sezione “lavora con noi” del sito Internet www.eni.it, indicando come riferimento “SPMNAV”.

INFORMATICI Atlantic Technologies Amazing Italy, società di consulenza in ambito software applicativo, ricerca 1 neolaureato in Informatica da inserire all’interno dell’area Crm (Sede di Milano).

I requisiti richiesti sono: buona conoscenza di C e C++; buona conoscenza di Java; ottima conoscenza della lingua inglese; conoscenza Database; serietà, precisione e capacità di problem solving.

Per candidarsi si può inviare il proprio Curriculum Vitae a: jobs@atlantic.it (rif: NEO-CRM).

RESPONSABILE SPORTIVO Decathlon, leader nella creazione, produzione e distribuzione di articoli e tecnologie sportive sta cercando un responsabile Universo sportivo per i negozi situati in Lombardia.

Il candidato ideale è appassionato di sport e della grande distribuzione, neolaureato o (con esperienza in ambito commerciale), disponibile alla mobilità geografica e a lavorare il sabato.

Per candidarsi a questa offerta occorre consultare il sito aziendale www.decathlon.it e selezionare l’offerta alla sezione “Lavora con noi”.

COMPOSITRICI ITALIANE L’associazione “Donne in musica” e “Allegro andante” (tv e radio online) stanno preparando una sezione speciale per le compositrici italiane che si dedicano alla musica contemporanea.

Nessun requisito particolare è richiesto per parteciapare a “Allegro andante” che ogni settimana presenterà le musiche e le attività di una compositrice italiana.

Per partecipare inviare a controcanto@donneinmusica.org un curriculum di 10 righe, una foto in .pdf e 2 file in mp3 di 60 secondi ciascuno (o un video-youtube di non più di 10 minuti) e un numero telefonico.

TIROCINI / Programmi Arces

Il Collegio universitario Arces, promuove per il 2009 due progetti di mobilità “Leonardo da Vinci” per un totale di 48 borse di tirocinio. Si tratta in particolare dei progetti “Map - Mobility in Art Processes” - con tirocini nell’area dei beni culturali - e del progetto “Ex-Em”, per tirocini nell’area del turismo e sviluppo sostenibile, ambiente e tutela del territorio, non profit ambientale. La data di scadenza per presentare le candidature è fissata per lunedì 20 aprile. Per maggiori informazioni www.arces.it.

UNIENTOGETHER / 21 borse residue Sono 21 le borse residue di mobilità internazionale “Leonardo” messe a disposizione a seguito di rinunce nell’ambito del progetto “Unientogether”, coordinato dall’Università di Foggia. Le destinazioni ancora disponibili sono: Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Polonia, Portogallo, Romania e Spagna. Info su www.leonardo.unifg.it.

ES-COM / Corso di Europrogettazione: realizza la tua idea con i fondi europei

L’Agenzia per l’integrazione europea “Esprit Communautaire”, organizza a Catania la seconda edizione del corso intensivo di europrogettazione “Interactive Project Design”. Il progetto formativo (36 ore per 6 ore giornaliere) mira a fornire le competenze necessarie per diventare euro-progettista, una figura lavorativa oggi molto richiesta dal mercato del lavoro. Il corso è destinato a studenti universitari e laureati di qualsiasi facoltà e sarà erogato attraverso la formula weekend (venerdì-sabato) per un totale di 6 incontri durante il mese di maggio. Interactive Project Design è un percorso innovativo che intende valorizzare la partecipazione dei corsisti, chiamati a interagire e sviluppare idee progettuali attraverso un approccio pratico che si affiancherà alla parte teorica: spazio dunque ad esercitazioni, confronti in aula, laboratori partenariali, anche attraverso l’utilizzo delle moderne tecniche di comunicazione (forum tematici, pagine web personalizzate, tutoring on line). Le due migliori idee, esposte durante l’ultima giornata del corso, saranno premiate con 1 mese di assistenza tecnica volta a permettere la presentazione del progetto sulla base dei bandi della Commissione europea. Sono previste agevolazioni economiche per chi invierà la propria pre-iscrizione (non vincolante) entro il 23 aprile. Maggiori informazioni e programma didattico sul sito ES-COM www.es-com.it.


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«L’eredità dello zio canonico? un tributo dei figli ai padri» nostro Paese. Purtroppo, però, spesso di quel mondo e di quel genere viene ripresa solo l’immagine deteriore e quelle opere sono state “declassate” a semplici canovacci “per far ridere”. È evidente che la comicità è l’aspetto principale di queste commedie, ma dev’essere chiaro che non si trattava solo di questo». L’allestimento, nelle parole del direttore Giuseppe Dipasquale, investe la necessità di un passaggio generazionale di testimone anche negli interpreti, una “Compagnia di giovani” chiamati a ricalcare le orme di grandi maestri. Il cast annovera, infatti, Mimmo Mignemi, Alessandra Costanzo, Angelo Tosto insieme con Margherita Mignemi, Riccardo Maria Tarci, Maria Rita Sgarlato, Turi Giordano, Fiorenzo Fiorito, Domenico Gennaro, Aldo Toscano, Plinio Milazzo e i giovani Alessandro Idonea e Valeria Panepinto. «È come se “i figli” di quella scuola - aggiunge Ferro - stes-

di Maria Enza Giannetto iù che di uno spettacolo mi piace parlare di una testimonianza, di un tributo che noi “figli” vogliamo fare ai grandi attori che ne furono i protagonisti». Così Guglielmo Ferro presenta il nuovo allestimento di L’eredità dello zio canonico che andrà in scena dal 16 al 30 aprile al Teatro Musco, per chiudere il filone “Del comico o del popolare”, inserito nel cartellone dello Stabile di Catania. L’opera che Antonino Russo Giusti scrisse intorno al 1920 (Angelo Musco ne acquisì i diritti d’autore per farne un film nel 1934), va in scena nella versione che Turi Ferro interpretò nel 1984 apportandovi il proprio contributo e approdando a un’originale rivisitazione. Le scene e i costumi sono di Giuseppe Andolfo, le musiche di Pippo Russo, le luci di Franco

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TEATRO STABILE / Il filone “Del comico e del popolare” chiude con la commedia di Antonino Russo Giusti nella versione di Turi Ferro, riproposta dal figlio Guglielmo. «È una testimonianza, non c’è sperimentazione» Buzzanca, ma la cosa che salta subito all’occhio è, soprattutto, la regia del figlio di Turi Ferro, Guglielmo, da sempre notoriamente impegnato nella sperimentazione e nel teatro d’avanguardia e stavolta alle prese con la tradizione popolare siciliana. «Tutto nasce da una “provocazione” del direttore Giuseppe Dipasquale, che voleva chiudere la programmazione di questo filone con un’opera che è un po’ il testamento del genere popolare e soprattutto di quella grande scuola attoriale che vantava protagonisti come Turi Ferro, Angelo Musco, Umberto Spataro, Ave Ninchi. Tengo a precisare, però, che non ci sarà alcuna sperimentazione sul testo». Non dobbiamo, davvero, aspettarci alcun intervento? «Assolutamente no. Non è un “mio” spettacolo. Mi sono avvicinato all’opera con la voglia di rimetterlo in scena così com’era e con un interesse prettamente antropologico. Si tratta di un omaggio a quel mondo, a personaggi e ad attori che non esistono più e che, soprattutto, og-

Sopra il regista Guglielmo Ferro Sotto gli attori Mimmo Mignemi, Alessandra Costanzo e Angelo Tosto

gi non potrebbero più esistere». Cosa significa? Perché “non potrebbero più esistere”? «Erano personaggi, per tipologia e personalità, lontanissimi da noi. Figli del loro tempo che potevano raccontare quel mondo e quelle classi sociali, oggi svaniti. Il “popolino”, l’ingenuità e la genuinità che contraddistinguevano la Catania civitota oggi sono scomparsi del tutto. E poi quegli attori ci hanno lasciato un grande insegnamento: la libertà di “svariare” tra le categorie teatrali, non pensando che il teatro vero sia solo quello intellettuale e colto, ma che esiste un solo tipo di teatro sia quello “fatto bene”». Possiamo quindi parlare di una sorta di operazione storica? «Esattamente. Rimettere in scena uno spettacolo cult è un’operazione che richiede “umiltà” e va fatta solo allo scopo di recuperare un certo tipo di cultura. Solo in questo modo può avere senso. Quel teatro, nato dalla fame, dalla tragedia, dai bisogni primari della gente, era un genere tipicamente mediterraneo che ha fatto la storia del

sero rendendo un tributo ai loro padri. Ci siamo attenuti esattamente allo spettacolo originale e, per questo, la difficoltà maggiore è stata quella di riportare in scena quel mondo e quei sentimenti». Tipica commedia degli equivoci, con una vena grottesca insolita per l’epoca, che in alcuni momenti assume toni quasi farseschi, “L’eredità dello zio canonico” racconta la storia di due rami di una famiglia siciliana in conflitto per l’eredità di uno zio prete. Quando il legittimo erede scopre che il patrimonio ha diversi vincoli e oltretutto la banca dove era custodito il capitale fallisce, solo un provvidenziale colpo di scena rimette in sesto la situazione. Vicende, spesso ingigantite fino al paradossale, ma tratte dalla vita quotidiana dei ceti popolari. «È la fotografia di quel mondo conclude Ferro -. Per questo la messinscena è una testimonianza: non potevo “sperimentare”, andava affrontato con pudore e senza alcun tentativo di snaturarne l’essenza». U i


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INFORMA

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CARTELLONE / Dalla commedia goldoniana “La famigia dell’antiquario” allo spettacolo di marionette “Re: Frankestein”, fino al dramma “Copenaghen”. Al Teatro Stabile si ragiona sui sentimenti ommedia, dramma e teatro di figura. Sui palcoscenici del Teatro Stabile di Catania, nelle prossime settimane, un sunto di generi teatrali. Dal dal 21 aprile al 10 maggio, il teatro Verga ospita La famiglia dell’antiquario (foto 1) di Carlo Goldoni, diretto da Lluis Pasqual. Le scene sono di Ezio Frigerio, i costumi di Franca Squarciapino, le musiche di Antonio Di Pofi, le luci di Sandro Sussi. In scena il grande Eros Pagni, accompagnato da Virgilio Zernitz, Gaia Aprea, Anita Bartolucci, Massimo Cagnina, Giovanni Calò, Piergiorgio Fasolo, Nunzia Greco, Aldo Ottobrino, Paolo Serra, Enzo Turrin. Una coproduzione del Teatro Stabile del Veneto e del Teatro Stabile di Genova, con il sostegno de La Biennale di Venezia (in collaborazione con Regione del Veneto). Si tratta di una commedia attraversata da una serie di contrasti che, invece di comporsi in lieto

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Tra perdita delle illusioni e riflessioni sul potere fine, come normalmente accade in Goldoni, restano aperti, irrisolti. Scritto nel 1750 e messo in scena per la prima volta al Teatro Sant’Angelo di Venezia con il sottotitolo “La suocera e la nuora”, “La famiglia dell’antiquario” è il primo dei suoi capolavori a trasmettere il senso di una crisi imminente. A firmare l’allestimento è Lluis Pasqual, uno tra i più importanti registi europei, per la prima volta alle prese con un testo goldoniano in italiano. «”La famiglia dell’antiquario” spiega il regista - è un’opera leggera come il fumo e delicata come una ragnatela». «I personaggi? - continua - Un lunatico collezionista di “anticaglie” e suo figlio, una contessa che non va d’accordo con sua nuora, figlia di un bottegaio danaroso che finirà per mettere ordine nella casa, una coppia di amici che aiutano a ingarbugliare “la pièce” e tre maschere che sopravvivono come possono approfittando della follia generale.

Un intero universo. E vita. Tonnellate di vita in forma di teatro». Grande attesa per le 2 repliche (il 24 e il 26 aprile, al Sangiorgi) di Re: Frankestein (foto 3), lo spettacolo di marionette ideato e realizzato dall’australiano Neville Tranter. Il testo e la regia sono di Luk Van Meerbeke, la colonna sonora di Ferdinand Bakker, Kim Haworth. E poi ancora, dietro le quinte: disegno luci Desirée Van Gelderen, costumi Atty Kingma, tecnici Floris Maathuis, Niels Kingma, Dennis Van Tilburg, Jeroen Veer & Saskia De Vries. Una produzione Stuffed Puppet (in collaborazione con Weimar Kulturstadt Europas - finanziato da Fonds Amateurkunst En Podiumkunsten & Provincie Noord-Holland) programmato dallo Stabile nell’ambito di Te.St, in collaborazione con le rassegne “Gesti” e “Altre Scene”. Nel suo brutale, spietato ma poetico linguaggio, Tranter presenta al pubblico le proprie paure e

sogni, impulsi e desideri personificati dai pupazzi. Combinando una scenografia essenziale a musiche, suoni e luci ricercate, solo sul palco con nient’altro che i suoi pupazzi, Tranter è capace di evocare immagini che lo spettatore non dimenticherà per lungo tempo. “Re: Frankenstein” è uno spettacolo sull’inseguimento dell’illusione e la perdita dell’innocenza, sull’amore mutato in odio e l’orgoglio trasformato in senso di colpa. Dal 28 aprile al 10 maggio, al teatro Ambasciatori, Copenaghen (foto 2) di Michael Frayn (traduzione Filippo Ottoni e Maria Teresa Petruzzi), per la regia di Mauro Avogadro. Le scene sono di Giacomo Andrico, i costumi di Gabriele Mayer, le musiche di Andrea Liberovici, le luci di Giancarlo Salvatroi. Protagonisti di primissimo ordine sono Umberto Orsini, Massimo Popolizio, Giuliana Lojodice. Una produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione, CSS Tea-

tro Stabile di Innovazione del Friuli Venezia Giulia. La vicenda è ambientata nel settembre 1941 nella capitale nord europea occupata dai nazisti. Qui si incontrano il tedesco Werner Heisenberg, inventore del principio di indeterminazione, con Niels Bohr, danese e mezzo ebreo, suo maestro, fondatore della fisica atomica grazie all’applicazione della teoria quantistica alla materia e all’energia. I due si trovarono imprigionati in un labirinto di domande che non trovano risposta e appaiono “sommersi” da ambiguità e dubbi sul rapporto tra potere, scienza e morale. Le angoscianti riflessioni procedono con implacabilità storica, tensione umana e congetture scientifiche. Si aprono delicati interrogativi riguardanti i rapporti tra potere politico e scienza, sullo sfondo del conflitto mondiale. Un thriller scientificopolitico, una disputa etica a tre voci interpretata da grandi attori del teatro italiano. U i


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MARTE A/R

L’associazione Erremix organizza, in occasione del G8 Ambiente che si svolge a Siracusa dal 22 al 24 aprile, la mostra “Il sesto dito: quando il design diventa adattamento” che sarà allestita all’Antico Mercato di Ortigia. Con l’occasione bandisce un concorso rivolto agli studenti di tutti i corsi di laurea e ai dottorandi della facoltà di Architettura di Catania, sede di Siracusa (il bando è scaricabile dai siti di facoltà www.unict.it/farch e www.erremix.com).

a terra trema di Luchino Visconti originariamente venne concepito come il primo di tre documentari commissionati dal Partito Comunista in vista delle elezioni del 1948. I finanziamenti non bastarono e così Visconti riuscì a svincolarsi dal Partito e il previsto documentario sulla vita dei pescatori divenne quello che tutti noi conosciamo come uno dei capolavori del cinema neorealista. Il regista prese spunto dai Malavoglia di Verga anche se ne superò la visione fatalista individuando nella rivoluzione la possibilità del riscatto di tutta una generazione; la ribellione del protagonista N’toni, sebbene non riuscita, si innesta nella memoria del fratellino Alfio Valastro testimone e quindi personificazione dell’occasione di un possibile riscatto futuro. L’Acitrezza di Visconti è ormai perduta, questo è certo. A più di sessant’anni dalla realizzazione del film, due artisti italo-svizzeri Maria Iorio e Raphael Cuomo ritornano nel paese per capire cosa sia successo nella nostra terra, il loro è un lavoro di ricerca sul metodo e le condizioni di produzione delle immagini. Ad Acitrezza hanno rintracciato l’incarnazione di quella speranza, “il bambino” Salvatore Vicari. Basta poco per capire che il riscatto dal basso, dei pescatori, della povera gente non è avvenuto e come, nonostante gli anni, nulla sia mutato. La ri-

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i segni del contemporaneo

di Raffaela Leone

francescopantaleone arte-

Il sesto dito, mostra e bando

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La terra trema ancora FILM / L’Acitrezza di Visconti vista, sessant’anni dopo, dai due artisti italo-svizzeri Maria Iorio e Raphael Cuomo cerca di Maria sibilità degli e Raphael - diimmigrati che plomati alla vengono subito Scuola Superiorinchiusi nei re di Belle Arti Centri di idendi Ginevra e tificazione ed vincitori di una espulsione, alla residenza di quale corriOn the beaches of Lampedusa due anni in sponde una del progetto Sudeuropa. In alto, Olanda ottenuenorme visibiliun fotogramma di “La terra trema” ta grazie al tà sui media progetto sulla Terra trema nazionali e internazionali, non si ferma alla sola Acitrezquello che salta all’occhio è la za: si interrogano anche sul co- struttura mediatica e militare sa accade adesso ai poveri diche circonda l’Isola, ad esemsperati del terzo millennio, agli pio non passano inosservati i uomini dalle vite di scarto e furgoni carichi di tutte le atancora una volta si confrontatrezzature necessarie alla riceno con la produzione delle imzione e alla diffusione delle immagini questa volta dell’isola magini che possono essere nodi Lampedusa. Così ha inizio leggiate per il periodo estivo». un nuovo percorso che culmiDi notevole valore il loro video na nella produzione di Sudeunel quale rifiutano categoricaropa girato nei due mesi tramente di diffondere le immagiscorsi sull’Isola. Interessati ni degli immigrati sotto il conagli effetti della politica sultinuo controllo della polizia, ofl’immigrazione all’interno della frendo una visione inusuale vita quotidiana, ne scoprono la dell’immigrazione sull’Isola, finzione e rivivono la contradcriticando così l’immagine che dizione della Sicilia che da una comunemente viene diffusa. parte usa gli immigrati nel set- «Ma non è questo quello che la tore turistico alberghiero e dalclasse politica vuole per legittil’altra ne nasconde la presenza mare comportamenti ancor più rinchiudendoli dentro i centri criminali?» a questo non so ridi accoglienza nei quali si vive spondere così come non conoal limite del rispetto dei più basco la risposta allo loro ultima silari diritti umani. «Quello domanda: «Ma in Sicilia la terche ci ha colpito di più è l’invira trema ancora?». U i

Il Novecento a matita

È visitabile fino al 4 maggio la mostra “Disegno primo ’900. Da Fattori a Guttuso” nel nuovo spazio d’arte Chiaroscuro di Scicli: in esposizione 30 capolavori del Futurismo. Le opere scelte sono a matita, inchiostro, pastello, acquerello, china o carboncino: le figurazioni romantiche del primissimo ’900 di Fattori e Morandi, il segno crudo di Sironi, gli studi sul movimento di Prampolini. E ancora: il tocco rivoluzionario di De Pisis, il graffiante segno di Klee, divagazioni sul Futurismo tedesco di Grosz e sulla metafisica di De Chirico. Il viaggio in questo “primo ’900 a matita” si conclude con la narrazione figurata della Scuola Romana di Guttuso, Mafai e Raphael. Ingresso libero.


INFORMA e sue foto sembrano quadri, la Sicilia la sua tela. Santo Mangiameli della sua laurea in Lettere ha preso più il lato artistico. Anno di nascita? «1978, un anno che per certi aspetti mi salva dagli ‘80». Pellicola o digitale? «Vengo dal fascino della pellicola, dal piacere delle notti in camera oscura, dalla puzza degli acidi che non molla le narici. Così per gioco, così per lavoro, scopro sul nascere il digitale. La fotografia digitale è ancora giovane ma ha già fatto passi enormi. A me ricorda certa pittura impressionista. Digitale e analogico sono due modi diversi per dire in fondo le stesse cose». Bianconero o colore? «La gente è spesso convinta di una presunta artisticità congenita al bianco e nero. Millenni di pittura spero bastino a ridare colore anche alla fotografia. Ad esempio il mio ultimo lavoro “Trinacrian space” per me è stata la riscoperta digitale del colore, un’idea che viene dritta dal medioevo siciliano, meno buio di quanto possa sembrare». Che macchina usi ora? «Canon». Quando hai iniziato a scattare e con quale macchina? «Ho iniziato a 18 anni, anche per questo inseguo ancora una maturità perduta. Da allora gli attacchi di “fotografite” sono diventati più acuti e giornalieri. Non c’è momento nel quale io non immagini una circostanza o dei ricordi come se fossero uno o una sequenza di scatti. Sarà grave?». Che studi hai fatto? «Vengo da un liceo provinciale ma creativo, adesso ho una laurea in Lettere monca e infedele perché alla fine ho scelto l’arte, medievale s’intende (sic!) che mi ha regalato tante emozioni. Adesso mi auguro di terminare un bellissimo dottorato in Teo-

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BLOW-UP

Nuova generazione di fotografi siciliani

Le forme

di Rocco Rossitto

del reale scorse in auto a guidare tra le strade più sperdute della nostra isola. Che colori, dall’Arizona al Messico, dall’Irlanda al Maghreb, è proprio vero che questa è la terra di nessuno. Questa liturgia del colore ha anche delle eccezioni. Sul barocco ibleo, ad esempio, mi serviva astrarre le architetture vincolate iconograficamente e cromaticamente a un luogo comune. Avevo voglia di tirar fuori l’impertinenza del barocco, e volevo che a farlo fossero i contrasti di un notturno in bianco e nero, dilatato in modo sporco dall’uso improprio di un grandangolo». Hai un progetto in corso che ci

Due scatti di “Trinacrian Space”

SANTO MANGIAMELI / Dalla pellicola all’amore per il digitale. Nel suo ultimo lavoro “Trinacrian space” la riscoperta dei colori della Sicilia ria e storia della rappresentazione». Riesci a “vivere di fotografia”? «Riesco a vivere, questo mi basta. E comunque di fotografia si vive sempre». Un fotografo morto che ti piace e uno vivo. «Posso aggiungerne uno morto? Henri Cartier-Bresson e William Eugene Smith. Per i vivi, direi Sebastião Salgado. “Africa”, il suo ultimo lavoro è una riflessione sull’uomo e sulle sue origini che rivoluziona la coscienza del presente». Dove possiamo vedere le tue foto? Mostre, profili internet,

flickr? «Non amo esporre e se lo faccio devo tutto all’amicizia di un mio amico. Adesso sono alle prese con un profilo su flickr: www.flickr.com/photos/santo_m angiameli». Dovessi poter scegliere, adesso, ti piacerebbe più scattare per arte, pubblicità, giornalismo? «Il giornalismo non esiste più; tutti i media hanno incominciato a restringere le maglie dell’informazione. L’arte la fanno i critici… cos’altro resta?». Ci racconti un po’ del tuo ultimo lavoro “Trinacrian Space”? «Sono state decisive le ore tra-

puoi anticipare? «Fotograficamente mi piacerebbe riaprire un progetto iniziato qualche anno fa con la mostra “Percorsi: immagini e immaginario di un’isola” in collaborazione con Tribe art. Lì è il ritratto a sostituire con le sue rughe la calligrafia del paesaggio. Ma voglio riscoprirmi tra le strade di Parigi, Amsterdam, Lisbona, Venezia e Londra. È l’idea di una grande community di ritratti. Ritratti del diverso, s’intende». Se dico Blow-up tu rispondi... «Michelangelo, geniale già dal nome!». U i



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INFORMA

opo Donizetti, Giuseppe Verdi. Archiviato il grande successo di Maria Stuarda, è la volta dell’opera Ernani. La sfortunata e drammatica storia d’amore tra il bandito-principe Ernani e la bella Elvira rivivrà sul palcoscenico del Teatro Massimo Bellini dal 22 aprile al 5 maggio prossimi, per la Stagione Lirica 2009 dell’Ente. Opera ormai non più molto frequentata dai teatri ma per molto tempo la più rappresentata del repertorio verdiano, Ernani mancava dal “Bellini” dal gennaio del 1987, da ben 22 anni. Sarà dunque una vera e propria opportrunità per assistervi e, per l’occasione, con un cast di prim’ordine che vede nei panni di Ernani il tenore augustano Marcello Giordani, beniamino del pub-

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Il ritorno di Ernani

TEATRO MASSIMO BELLINI / Assente dal palcoscenico catanese da più di vent’anni, il dramma lirico musicato da Giuseppe Verdi sarà in scena dal 22 aprile al 5 maggio. Il 21 aprile “Preludi all’Opera” blico siciliano con una carriera che lo ha portato in tutto il mondo, ospite ormai stabile del Metropolitan di New York; in quelli di Elvira il giovane soprano georgiano Iano Tamar, con una luminosa carriera nei più importanti teatri; in quelli di Don Carlo uno dei baritoni italiani più apprezzati, Nicola Alaimo. Sul podio salirà il maestro Antonio Pirolli, che ha già diretto più volte, e con grande successo, l’orchestra stabile del “Bellini” (si ricorda, in particolare, Il trovatore nella Stagione 2008) mentre la regia sarà firmata da Beppe De Tomasi che ha immaginato un’impostazione del tutto tradizionale: «Seguirò alla lettera il dettato di Verdi”», scrive nelle sue note di regia. L’allestimento è del Teatro Massimo di Palermo. Tratto dal poema drammatico di Victor Hugo Hernani, ou l’honneur Castillan (1830) che è tuttora considerato il manifesto francese del romanticismo teatrale e letterario, il dramma lirico in quattro atti Ernani fu scritto nel 18431844 da un ancora giovane ma già affermato Giuseppe Verdi (1813-1901) su libretto di quello che sarebbe poi stato

il suo poeta di fiducia, Francesco Maria Piave. La prima rappresentazione, avvenuta al Teatro La Fenice di Venezia il 9 marzo 1844, fu un trionfo, tanto che l’opera fu subito eseguita nei teatri di altre quattordici città italiane tra cui Catania, dove Ernani apparve per la prima volta l’anno successivo, il 1845, nello scomparso Teatro Comunale. La prima rappresentazione al Teatro Massimo Bellini risale al 1892, due anni dopo l’inaugurazione. IL CAST. Come sempre, saranno due le compagnie di canto che si alterneranno nelle sette

recite previste: Ernani, come detto, è Marcello Giordani (Roberto De Biasio nei turni del 30 aprile, 3 e 5 maggio); Elvira sarà Iano Tamar (Alessandra Rezza il 30, 3 e 5); Don Carlo è Nicola Alaimo (Costantino Finucci il 30, 3 e 5); Don Ruy Gomez de Silva è Giovanni Parodi (Rafal Siwek il 30, 3 e 5); Giovanna è Romina Tomasoni, Don Riccardo è Enrico Cossutta, Jago è Mauro Corna. Direttore Antonio Pirolli, regia di Beppe De Tomasi, maestro del coro Tiziana Carlini, scene e costumi di Francesco Zito, luci di Bruno Ciulli. Orchestra, coro e tecnici del Teatro

Concerti, Nicholas Angelich il 20 aprile

Il penultimo appuntamento con la Stagione Sinfonica 20082009 del Teatro Massimo Bellini è previsto, per i soli abbonati al turno “A”, lunedì 20 aprile alle ore 21. Il pianista Nicholas Angelich, giovane statunitense con una carriera da enfant prodige della tastiera, terrà un recital con le musiche di Haydn, Bach e Schumann. In particolare, di Franz Joseph Haydn eseguirà la Variazione in fa minore/maggiore; di Johann Sebastian Bach la celebre Suite inglese n. 2; e, infine, di Robert Schumann la Kreisleriana. Dopo, la Stagione sinfonica riserva un ultimo, prestigioso appuntamento che si terrà il 15 e 16 maggio quando Will Humburg dirigerà la maestosa e complessa Quarta sinfonia di Anton Bruckner. Infoline 095 7150921, botteghino del teatro in piazza Vincenzo Bellini. Sito internet www.teatromassimobellini.it.

Massimo Bellini. LE DATE. Sette le recite in programma. Debutto mercoledi 22 aprile 2009 alle ore 20,30 (turno “A”). Annullato il “fuori abbonamento” del 3 maggio, seguiranno: venerdi 24 aprile ore 20,30, turno “B”; domenica 6 aprile ore 17,30, turno “D”; martedi 28 aprile ore 17,30, turno “C”; giovedi 30 aprile ore 17,30, turno “S2”; domenica 3 maggio ore 17,30, turno “R” (spostato dalla iniziale data del 29 aprile); martedi 5 maggio ore 17,30, turno “S1”. PRELUDI ALL’OPERA. La presentazione al pubblico e alla stampa di Ernani avverrà martedi 21 aprile 2009 alle ore 17, nel foyer del teatro, nell’ambito di Preludi all’Opera, il ciclo di conferenze sulle opere e i balletti in cartellone, realizzato dal “Bellini” in collaborazione con la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Catania. Relatore sarà il musicologo Paolo Gallarati, docente di musicologia e storia della musica al Dams dell’Università di Torino. All’incontro prenderanno parte alcuni degli artisti impegnati nell’opera. L’ingresso è libero. U i


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Scripta manent poesia, fiabe e libri L’EVENTO / Il 23 aprile al Centro Zo, la giornata dedicata alla parola scritta, nell’ambito di Crac - Catania in Rete per le attività culturali al 21 al 30 aprile il C.R.A.C. - Catania in Rete per le Attività Culturali, neonato network di oltre 20 realtà catanesi impegnate da anni nella realizzazione di progetti culturali - ha in programma Scripta Volant, multiforme manifestazione rivolta a un pubblico di ogni età, che ruota intorno a tre filoni tematici: il mondo delle fiabe, la poesia siciliana “dimenticata”, e il libro come occasione di crescita sociale e umana. Questa serie di eventi rientrano tra le manifestazioni organizzate nel quadro della Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore promossa dalla Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, celebrata come ogni anno il 23 aprile. Per questa data, momento clou di Scripta Volant, l’appuntamento è al Centro Culturale Zo: alle ore 17 inaugurazione della mostra Eroi e Figuranti. Fotografie di Francesco Di

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Giovanni (Arte al Cubo Eventi e Tribe Società Cooperativa) e inizio del laboratorio di scrittura per ragazzi (Rosaria Sardo), alle 18.30 laboratorio sul teatro (Compagnia Statale 114), dalle 20 reading di lettura (Associazione Mandara Ke), alle 21.30 presentazione dei volumi Memorie del Sogno e L’Arte del sogno (Arte al Cubo Eventi e Tribe Società Cooperativa). Dalle 22 La notte dei poeti (Associazione Leggerete) con letture e videoproiezioni su Turi Salemi (Biagio Guerrera, video Sergio Zinna) e Goliarda Sapienza (Maria Arena e Daniela Orlando) e un omaggio a Bonaviri con una lettura di Lucia Sardo. Alle 23 spettacolo teatrale I predatori dell’acqua perduta (Gesti scuola di teatro contemporaneo). Fino a notte fonda selezioni musicali a tema e interviste su Ra-

dio Zammu all’interno della trasmissione Radio 50 Special che trasmetterà live la serata. Fra gli oltre 30 eventi segnaliamo: 21 aprile (alla Libreria Cavallotto) lettura del volume Un ragazzo di Nick Hornby (coordinato da Rosalba Perrotta). Il 22 aprile (alla Libreria TempoLibro) presentazione del libro Il mago di Oz di Baum Frank (TempoLibro) e al Piccolo Teatro presentazione del libro Racconti di orchi, di fate e di streghe. La fiaba letteraria in Italia (associazione Addamo). Giovedì 23 aprile (ancora da Cavallotto) presentazione del volume L’opera dei pupi di Gianni Arcidiacono e alla scuola Media Cavour, laboratorio del fumetto (Nello Pappalardo). Il 24 aprile, Leggere in biblioteca - ovvero le biblioteche dei nostri sogni (AIB Sicilia). Infine, il 26 aprile da Majazè, presentazione della nuova edizione di Quattru sbrizzi di Salvo Basso e reading con Paolo Sorge, Marianna Cappellani, Domenico Simone (South Media). U i

Mariella Arena e Carmen Consoli riscoprono Goliarda Sapienza iscoprire Goliarda Sapienza, una personalità emblematica che attraversa il ‘900 vivendo tante vite. Il tentativo di catturare il cuore di un’esistenza che ci ha lasciato un’eredità che ci appartiene. Io ho fatto tutto questo è il lavoro ideato da Maria Arena (che ne cura pure i testi e la regia, oltre ai video), un percorso legato alla biografia di Goliarda Sapienza che ha come fulcro la sua formazione di scrittrice che si compie attraverso i testi autobiografici che precedono L’Arte della gioia. Nello spettacolo - che andrà in scena al Centro Zo, l’8 e il 9 maggio per Altrescene, prodotto dallo stesso Zo - le musiche originali di Carmen Consoli (che per l’occasione sarà vestita da Marella Ferrera), la performance di Daniela Orlando. Consulenza musicale di Stefano Ghittoni, light designer Alessandro Arena, voce off Emanuela Villagrossi. Una partitura al femminile dunque, in cui la voce, l’azione e il vi-

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Ultima tappa di “Scritture e letture. Forme della poesia”

Mercoledì 29 aprile (alle 16,30, nel Coro di Notte dell'ex monastero dei Bendettini) si terrà l'ultima tappa del ciclo di letture dal titolo “Scritture e letture. Forme della poesia”, promosso dall’Adi, Associazione degli Italianisti, in collaborazione con la facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Catania. Il professore Nicolò Mineo, ex preside della facoltà di Lettere, parlerà di “Un classicismo moderno: I Sepolcri di Ugo Foscolo”. L’invito è rivolto ai docenti, ai ricercatori universitari, agli insegnanti di tutte le scuole catanesi, ma naturalmente anche a tutti gli studenti che studiano e amano la nostra letteratura. A loro si rivolge, infine, il pensiero del professore Andrea Manganaro, docente di Letteratura italiana presso la Facoltà di Lettere di Catania e responsabile della sezione didattica dell’Adi di Catania: «L’Associazione degli Italianisti, per sua natura, si rivolge a tutti i docenti di ordine e grado, ma la ricaduta e il senso ultimo di questo lavoro sono sempre gli studenti. Ultimamente abbiamo riscontrato una grande passione per la letteratura tra i giovani che si sono avvicinati alla nostra associazione. E per vivificare questo rapporto bisogna tornare alla letteratura per quello per cui è nata: la domanda continua sul senso dell'uomo. È questa la nostra funzione primaria».

Chiara Ventimiglia

deo s’intessono creando una trama non narrativa dalle tinte forti. L’intenzione è quella di riscoprire Goliarda Sapienza sulla scena trasponendo quell’eco che la sua biografia e la lettura dei suoi testi ha suscitato. Dare spazio ad una voce inattuale. Goliarda Sapienza è una personalità emblematica che attraversa il ‘900 vivendo tante vite. Nasce a Catania nel 1924, figlia di una coppia di socialisti attivi in epoca fascista. Dopo un’intensa attivita di attrice teatrale e cinematografica e di cineasta a Roma la sua esistenza è segnata da una profonda crisi che la spinge al suicidio con conseguenti elettroshock dai quali riemerge attraverso un percorso di analisi. Rinata a se stessa decide di seguire la sua vocazione di scrittrice sacrificando tutto al lavoro della scrittura. Massima espressione della sua scrittura è il romanzo L’arte della gioia, in cui a protagonisa Modesta, vera artigiana della gioia, rinasce da ogni sconfitta coltivando e proponendo un’arte accessibile a tutti. U i


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STEFANO BENNI / Lo scrittore bolognese si esibirà l’8 maggio all’Abc per il cartellone di CataniaJazz con il suo spettacolo “Ballate”. In scena un repertorio in gran parte inedito e le note di tre giovani musicisti

Il lupo ritorna ad ululare di Riccardo Marra on si ferma mai il lupo, Stefano Benni. Con il pelo meno irto probabilmente, magari ormai irrimediabilmente canuto, ma sempre col medesimo vizio: quello della scrittura come miccia della satira e dell’umorismo nero. Ormai la sua è una storia italiana, soprattutto da quando, nel 2006, il suo primo e celebre libro “Bar Sport”, ha compiuto trent’anni. A celebrare quell’evento la creazione di bennilogia.org, una sorta di wikipedia tutta dedicata allo scrittore, e poi il Luisona Day: una festa dei lettori del lupo la cui seconda edizione si celebra proprio in questi giorni. Benni è un’artista che non ha limiti di espressione. Che "ululi" per la televisione, nei romanzi, sui quotidiani, in sceneggiature, nel cinema, e perfino nei blog, non cambia nulla. Perché graffia sempre e alla stessa identica maniera. E c’è anche la musica tra le sue zampate. Gli

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Cifarelli foto di Roberto

scritti di Benni, infatti, negli anni, sono stati interpretati da artisti come Modena City Ramblers, John De Leo, i dEUS, gli Üstmamò, David Riondino, e perfino dai bambini dello Zecchino d’oro. Cosa significa? Significa che i suoi sono testi universali, ce n’è per tutti gusti. Naturalmente non manca all’appello il jazz, sperimentato dal lupo nell’audio-libro “Baldanders” del 2006, in cui è accompagnato dal quintetto Paolo

Damiani (contrabbasso), Paolo Fresu (tromba), Gianluigi Trovesi (clarinetto e sassofoni), Umberto Petrin (piano), Roberto Dani (batteria). Un anno prima era accaduta la stessa cosa con “Il Misterioso viaggio nel silenzio di Thelonius Monk”, un dialogo tra la voce di Benni e il pianoforte libero di Umberto Petrin. Dunque il jazz pulsa sotto la pelle del lupo da qualche anno ormai. Come se, fra tutti gli approcci musicali del mondo,

fosse quello che più si avvicina al suo modo di scrivere: slegato, ricco di neologismi, libero, istintivo, impulsivo, sferzante. Ed è tutto da scoprire, così, il suo spettacolo Ballate in programma l’8 maggio all’Abc di Catania per il cartellone di CataniaJazz. Uno show misterioso: intanto per il repertorio, in buona parte inedito. E poi perché, a fare da tappeto musicale al suo recital, si muoverà sul palco un terzetto di giovanissimi ancora da scoprire: la pianista siciliana Giulia Tagliavia, il pianista romano Andrea Farri e Niclas Benni alla chitarra, il figlio di Stefano. E nella valigia dello scrittore ci sarà moltissima roba: “poesie e ritmi. Dal blues di Monk al tango perpendicular, dal rock di Quelli in fondo al Bar alle canzoni d’amore dolci e disperate di Lisa e Van Gogh, dalle parodie dei classici alle traduzioni dei Rolling Stones, poesie ironiche e crudeli”. La politica? Naturalmente tutta attorno. U i


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INTERVISTA / La storica band italiana ha da poco pubblicato il suo ultimo lavoro e parte per una tournèe che raggiungera Catania il 27 aprile. Roberto Freak Antoni racconta come si è evoluto il pensiero del gruppo tra provocazioni e tanto rock duro

di Riccardo Marra i siamo attualizzati, non cambiati». Lo ripete spesso Roberto “Freak” Antoni, leader e voce degli Skiantos durante la chiacchierata con Universitinforma. Ed in effetti questa “modernizzazione” della band bolognese è ciò che il nuovissimo disco, Dio ci deve delle spiegazioni (possibilmente convincenti), spiattella in ogni suo angolo appuntito. Gli Skiantos continuano con il punk demenziale, fatto di chitarre veloci, ironia e qualche ambizione futurista che li vide inventori del genere in Italia nel lontano ‘77 - «Molto prima di Elio e le storie tese» - ma oggi lo fanno spernacchiandoci sopra i problemi nuovi: il razzismo, la droga, il lavoro, la crisi economica. «Ed è per questi problemi che chiediamo a lui, Dio, qualche spiegazione convincente». Rocker demenziali e irriverenti, quella degli Skiantos è provocazione dada o solo gran macello? «Noi vogliamo sbandiera “Freak” a mo di manifesto futurista - filtrare idee importanti senza essere pallosi». Trent’anni fa, durante gli show, la band lanciava verdura addosso al pubblico, oggi sembra essersi calmata un po’. Ma ne siamo proprio certi? Lo scopriremo il 27 aprile ai Mercati Generali di Catania. Roberto, partiamo col titolo del vostro ultimo disco Dio ci deve delle spiegazioni (possibilmente convincenti). In barba a censure e scandalismi, no? «Si, è un titolo che voleva essere riflessivo, che raccoglie l’istanza che ogni persona si fa almeno una volta nella propria vita. Sono le famose domande esistenziali. Capita di sentirsi inadeguato e ri-

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Tra Dio, sbarbine e buon vecchio PUNK volgersi a un’entità superiore e del resto chi fa musica o arte non può che apprezzare questo enorme mistero della vita rappresentato da un essere superiore. Chiaramente non parlo di crisi mistiche alla Giovanni Lindo Ferretti, gli Skiantos si pongono delle domande fondamentali, ma non per questo sono vittima di involuzioni religiose». Sono ben 32 anni che siete in giro. Avete iniziato nel ‘77, l’anno d’oro del punk inglese. Ma in Italia cos’era punk? «Il vero punk, è vero, fu un movimento strettamente anglosassone. Noi in Italia lo assorbimmo e lo facemmo diven-

tare “rock demenziale” che è, appunto, la via italiana al punk inglese e americano. Così aggiungemmo l’ironia, il sarcasmo, il senso del paradosso, alla formula originale inglese che era molto più nichilista. Loro dicevano: “No future for you”, come risposta realista e anarchica al governo autoritario della Thatcher. Noi, invece, eravamo più solari, forse intellettuali, con un progetto un po’ più articolato, meno autodistruttivo». E oggi siete l’ultimo gruppo punk rimasto in Europa. «Certamente, però sempre con le nostre connotazioni surreali e comiche, laddove il comico è per noi, non solo il ridicolo, il goliardico o il ridanciano, ma soprattutto fare filtrare idee importanti senza appesantire in forma di comizio la nostra

espressione. Noi schiviamo la pesantezza come la peste usando ironia e autoironia. E poi certamente con le metafore Skiantos che sono piuttosto dirette». Negli anni ‘70, durante i live, tiravate al pubblico degli ortaggi. C’è chi l’ha preso come avanguardia futurista, chi come dadaismo, altri solo come del gran casino. «Questa è la annosa storia del fraintendimento Skiantos. E’ opinione diffusa che noi siamo “dei goliardi che vogliono fare ridere”. A noi non piace questa definizione. L’ironia degli Skiantos passa per la goliardia, ma non si ferma mai lì. Il lancio della verdura non era solo del gran casino, era una provocazione voluta, meditata, pensata per creare un grande gioco collettivo che dimostras-


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LAUTARI / Musica e performance “U tempu di na manciata”

Lo spettacolo “U tempu di na manciata” è un inno alla Sicilia attraverso la commistione di musica, narrazione e suggestioni gastronomiche e la musica dei Lautari è il tappeto sonoro sul quale si dipanerà. Il progetto attinge a diverse forme artistiche per dare vita ad uno spettacolo a cavallo tra musica e performance teatrale. La sceneggiatura si regge su un duplice filo narrativo, la storia del Duca Ruggero d’Altavilla e del suo incontro con la Principessa araba Yasmina e la storia di una donna, che, nell’intimità della sua cucina, prepara con cura ed amore dei manicaretti per i suoi cari. Mentre la prima traccia ha un impianto propriamente narrativo, come tale affidato ai racconti dei Lautari, la seconda intende piuttosto evocare delle suggestioni tramite brevi monologhi recitati da un’attrice. La musica dei Lautari è la cornice nella quale le voci del cantastorie e dell’attrice si intrecceranno, mentre tutto intorno domina il profumo degli agrumi, quasi fosse un ingrediente di questo banchetto immaginario. La regia dello spettacolo è curata da Angelo Tosto, l’attrice in scena è Grazia Maria Ambra. La tournèe inizia l’11 aprile a Siracusa, prosegue il 15 aprile a Messina, il 24 ad Agrigento, il 28 a Caltanissetta, il 2 e 3 maggio a Catania; infine il 5 e 6 maggio a Palermo.

se, secondo l’utopia in voga in quegli anni, che uno spettacolo lo si potesse costruire assieme. Non più un concerto in cui gli attori, i musicisti, sono coloro che fanno, e il pubblico sono gli spettatori che attendono che succeda qualcosa. Il lancio della verdura, al contrario, creava una grande kermesse che metteva allo stesso livello musicisti sul palco, e pubblico sotto in platea. Un po’ come il Living Teather di Julian Beck e Judith Malina, cioè spettacoli di strada per la gente e con la gente. Il pubblico andava sbalzato dalla propria poltrona, schiodato dalla propria fissità. Questo volevano fare gli Skiantos ed era una provocazione futurista che avevamo imparato ai tempi dei nostri studi al Dams di Bologna». A proposito di Bologna, vi siete formati lì tra radio libere, movimento giovanile e fermento culturale. Quanto è cambiata da allora la vostra città? «La Bologna di oggi è molto diversa da quella, ma d’altra parte come il resto dell’Italia. Bologna oggi è una città spesso ripiegata su se stessa, molto meno generosa, molto più sospettosa e certamente meno

aperta e disposta al dialogo. E’ una città, rigida, spaventata dalla delinquenza, una città che dopo una certa ora appare deserta, col coprifuoco, quando invece negli anni ‘70 in piazza Maggiore si riunivano migliaia di ragazzi, ma anche adulti, e c’erano osterie, non come le chiamano oggi “wine bar”, dove poter passare la notte a chiacchierare, confrontarsi e a gustare vino senza eccessi. Oggi invece sono necessarie regole restrittive come quelle di non portare fuori il bicchiere dal locale». “Non posso farci niente, mi piaccion le sbarbine” cantate nel vostro pezzo più famoso. Ma voi piacete a loro? «Noi piacciamo molto a poche persone. Per questo siamo un gruppo di nicchia, anche se vorremmo stabilirci come gruppo di tabernacolo e conquistare la storia! Naturalmente sto scherzando, dopo trentadue anni sulla cresta dell’onta, e nota che ho detto onta, abbiamo sempre ottenuto un continuo e caloroso in-successo. Detto questo, gli Skiantos, ahimè, piac-

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KITESURF / La nuova passione del mare

Non bisogna mai improvvisare nel kitesurf. E’ uno sport estremo perché per quanto facile e veloce sia il suo apprendimento, un banale errore può essere fatale. Per imparare, facciamoci guidare da un istruttore certificato possibilmente da una organizzazione che opera con i parametri di sicurezza e secondo standard internazionali e non improvvisati (IKO). Il primo passo è un corso base che insegna cosa fare e cosa non fare per gestire in sicurezza l’attrezzatura e arriva fino alla partenza dall’acqua. Poi proseguire i corsi per migliorare le prestazioni e imparare le andature. Corso per imparare a saltare. Corso per imparare manovre freestyle. L’errore più comune è di proseguire da soli dopo il corso base. Per quanto si riesca ad andare bene in acqua, non si riuscirà a sfruttare mai l’attrezzatura al 100%. E’ inutile acquistare attrezzatura da milioni e poi lesinare sul corso che può portare il livello di sfruttamento della stessa dal 50 al 100%. Ricordiamo ci che l’aspetto fondamentale del kitesurf è l’approccio psicologico. Chi inizia questo sport deve cercare di imparare osservando e parlando con gli altri kiters. L’ottica dell’altruismo è fondamentale, non si può praticare questo sport da individualisti. Siamo tutti in condizione di pericolo e abbiamo bisogno di aiutarci. La calma interiore è fondamentale. Quando si prepara l’attrezzatura o la si lancia, non bisogna lasciarsi prendere dalla smania di inseguire il vento, un errore di montaggio può costare caro. Ma tutto questo lo sia apprende solo praticando lo sport nell’ambiente giusto, dove vengono rispettate le regole di sicurezza e di amicizia. Per ulteriori approfondimenti : www.kite-tecnica.it e-mail: info@kite-tecnica.it

ciono soprattutto ai maschietti, perché sai parlando di caccole, tarzanelli… non che le donne non siano esplicite quando vogliono, ma hanno più bisogno di una parvenza romantica, una confezione che il messaggio Skiantos non ha in quanto molto diretto e di pancia. A noi piacciono molto le sbarbine, ma non sempre siamo ricambiati, perché a noi piace il rock duro, mentre le sbarbine preferiscono le sfumature». Qualche anticipazione dello show di Catania? «Proporremmo un pout-pourri di cose nuove e classici Skiantos, facciamo sempre le canzoni più gettonate, quelle che se non le facessimo il pubblico Skiantos ci lincerebbe, insieme alle nuove che abbiamo piazzato nella parte iniziale del concerto. Il live è abbastanza lungo, due ore circa. Speriamo che anche a Catania si verifichi il fenomeno di un pubblico Skiantos che pare ringiovanito. Infatti ai concerti stiamo vedendo sempre più adolescenti accompagnati dai padri, zii e fratelli maggiori. Nella setlist ci sarà spazio anche per qualche canzone che entrerà a far parte di un ep, in uscita a settembre, con canzoni che non sono contenute nel disco nuovo, ma che meritavano il loro spazio». U i

Tutta la Forza di Marco Carta

Dopo la vittoria al Festival di Sanremo, Marco Carta sarà protagonista dal 30 aprile di un lungo Tour che lo vedrà esibirsi nei Palasport delle principali città italiane. La giovane rivelazione musicale sarà al Palasport di Acireale il 9 maggio, per un concerto organizzato da Giuseppe Rapisarda Management. Il primo album di Marco Carta, “La forza mia” (uscito il 20 febbraio), in soli quattro giorni ha conquistato il primo disco di platino. Al Palasport acese è prevista un’unica tipologia di biglietto: ingresso non numerato (19 euro). Per avere tutte le informazioni sulla data siciliana e conoscere la disponibilità dei biglietti: www.jgangels.it.


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ASSOCIAZIONE MUSICALE ETNEA / Il 15 aprile il film sul compositore inglese Delius; il 7 maggio la versione classica di Musorgskij della pianista Aki Kuroda a confronto con quella progressive (in video) dei tre artisti

Omaggio a Emerson, Lake & Palmer P rosegue con due concerti della sezione “Tradizione/innovazione” la 34esima stagione musicale dell’Associazione Musicale Etnea (www.ame.ct.it). Il 15 aprile spazio alle immagini video con la proiezione al Centro Zo, all’interno della rassegna “Fuoricircuito”, di “Delius: Song of summer”, film per la serie Bbc Monitor realizzato nel 1968 dal noto Regista inglese Ken Russell. Farà scoprire in Italia il compositore inglese Frederick Delius (1862-1934). Per oltre un decennio (1959-70) Ken Russell esercitò nei programmi culturali della Bbc un’opera di svecchiamento, imponendo nuove forme espressive e un singolare talento visionario e barocco, specie nella serie di ritratti d’artisti e musicisti. Ma fu soltanto con Donne in amore

Emerson (1969) Lake dal ro& Palmer manzo di Lawrence e con la biografia di Cajkovskij, L’altra faccia dell’amore (1971), che si rivelò tra i più sorDelius, song of summer prendenti cineasti europei. I suoi film successivi sono estremamente vari: I diavoli (1971), evocazione delle possedute di Loudun e del tempo dei roghi; La perdizione (1974, Gran Premio della commissione tecnica del cinema francese a Cannes); Tommy (1975), violenta opera

Jazz, Dine&Wine: allo Sheraton il 21 aprile Al Foster Quartet

Prosegue con successo la seconda stagione di “Jazz, Dine&Wine”, la rassegna dell’Hotel Sheraton di Aci Castello-Catania, con un calendario ormai davvero interessante: otto concerti di alcuni fra i più grandi interpreti jazz sulla scena mondiale. Il prossimo appuntamento, martedì 21 aprile alle 22.30, è con Al Foster, uno dei più importanti batteristi al mondo, noto soprattutto per la sua lunga collaborazione, tra gli Anni 70 e 80, con Miles Davis. Molte e prestigiose le collaborazioni di Al Foster: da Herbie Hancock. a Pat Metheny, da Bill Evans a George Benson. Dopo la separazione da Davis (con cui ritornò brevemente nel 1989 per incidere l’album “Amandla”), Foster ha continuato una carriera da sideman di lusso, con decine di registrazioni al suo attivo. Da diversi anni Foster suona con il quartetto che presenta in questo tour italiano, un affiatato gruppo che vede la partecipazione di tre straordinari giovani musicisti residenti a New York e attivi da tempo sulla scena jazzistica internazionale, come il sassofonista di origine israeliana Eli Degibri, che ha suonato tra gli altri con Herbie Hancock, la Mingus Big Band ed Eric Reed; il pianista Danny Grisset che ha suonato con Nicholas Payton, Buster Williams e Tom Harrel; e il contrabbassista Doug Weiss, che ha collaborato con Peter Bernstein, Fred Hersch, Luciana Souza e Kevin Hays. Il 28 maggio “Jazz, Dine&Wine” ospiterà l’intensa vocalità e lo straordinario carisma della cantautrice romana Chiara Civello. La serata ha inizio alle 21 (cena e concerto, 52 euro); sono disponibili anche posti limitati per il solo concerto (12 euro). Sono disponibili inoltre riduzioni per gli studenti universitari (cena e concerto, 45 euro; concerto, 10 euro). Info: www.sheratoncatania.com.

della generazione rock con musiche di Townshend e degli Who, che scatena il suo fascino visionario e le sue smanie psichedeliche; Lisztomania (1975). Si è inoltre occupato di regie Aki Kuroda d’opera, anche in Italia. Giovedì 7 maggio, ancora al Centro Zo, per la sezione Tradizione/innovazione, l’omaggio al progressive rock degli Emerson, Lake & Palmer della pianista Aki Kuroda. Un’alternanza di esecuzioni live e di video: l’artista giapponese eseguirà dal vivo al piano brani di “Quadri di un’esposizione” di Modest Petrovic Musorg-

skij, mentre in video passerà l’esecuzione di Emerson, Lake & Palmer, al Lyceum Theatre nel 1970. Nata ad Osaka, Aki Kuroda si è laureata alla Tokyo National University of Fine Arts and Music. Ha vinto il primo premio al Concorso di musica francese e il primo premio al Concorso di musica contemporanea in Giappone. Si dedica in particolare alle opere di compositori del Novecento. Si è esibita con orchestre quali la Tokyo Symphony Orchestra e la Kanagawa Philharmonic Orchestra. Ha lavorato con Nobuo Uematsu alla colonna sonora del videogioco Final Fantasy X. Le sue esecuzioni di brani degli Emerson, Lake & Palmer sono state apprezzate dallo stesso Keith Emerson che le ha dedicato un articolo nel suo sito ufficiale. U i

Etna Sound Festival / Sabato 25 aprile 15 ore di musica sulle pendici dell'Etna

Dopo il grande successo delle precedenti edizioni, sabato 25 aprile a Linguaglossa (Catania) si terrà la quarta edizione dell' Etnasoundfestival un appuntamento fisso per il fuori porta etneo. Un evento che ha radunato negli anni migliaia di persone in uno scenario naturalistico in cui si respira il clima tipico delle colline siciliane, fresco, ventilato e reso suggestivo anche dalla presenza delle ginestre dell'Etna. Per questa quarta edizione, gli organizzatori hanno stilato un programma fitto con artisti di alto livello tra i quali Linea 77, Fratelli Calafuria, Movida e Malfunk. Insieme a questi importanti nomi della scena rock italiana, si esibiranno anche le otto band selezionate tra le centinaia iscritte al contest. L'area del festival sarà divisa in 4 zone diverse: un palco MAINSTAGE sul quale si esibiranno gli artisti headliner, RADIO TRASMISSION zona dedicata alla musica elettronica con Franz&Shape, Soggiu, Kill the Pop, Dj Ari INDIE PRET A' PORTAIR uno spazio sonoro indipendente con un dj set eclettico che spazia dal classic rock alla musica balcanica alle moderne manifestazioni dell'indie a cura di Rock Therapy, Trinacria Beat Box, Paolo Mei e infine LABORATORIO CREATIVO uno spazio dedicato al mondo delle arti visuali con mostre, videoproiezioni e istallazioni d'arte contemporanea. Prezzo del biglietto : 15 euro (consumazione omaggio per chi arriva prima delle 11,30) Campeggio gratuito per tutti. Info : etnasoundmanager@gmail.com Infoline: +393493151878, +393476203102, +393401515104. WWW.ETNASOUNDFESTIVAL.COM


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L’ARTISTA / Dai reading al concerto a Roma, al ritorno a Catania, con la stessa voglia di raccontare. Il “cane sciolto del rock italiano” si prepara alla serata etnea e parla del nuovo lavoro “Il Paese è reale”

Le altre storie di Cesare Basile di Riccardo Marra l “cane sciolto del rock italiano”. Passatecela questa definizione di Cesare Basile. D’altra parte è lui stesso che sembra sentirsi un po’ così: anarchico, senza padroni né eroi, riservato e pensieroso come il blues. E non è un caso che “Le canzoni dei cani” sia l’ultimo pezzo rock di Cesare. Un brano tagliente, di chitarre e violino, che è entrato nella compilation “Il Paese è reale”, messa su da Manuel Agnelli e Afterhours. Basile lo suonerà alla Sala Lomax l’11 aprile in un set elettrico da proporre assieme alla sua “formazione classica”, Sergi, Recchia e Caudullo. Ovvero gli altri randagi del suo branco. Torni a Catania dopo il reading “Nel ventre della balena” in cui leggevi il diario del tour con i Willard Grant Conspiracy. Una lettura esclusiva per la nostra città. Una specie di atto d’amore? «Bastasse questo come atto d’amore lo farei ogni giorno. Credo che Catania e la Sicilia abbiano bisogno di ben altro, soprattutto di atti di umiltà e di una forte coscienza civile. La buona volontà di riprendere in mano le redini di una vita svilita e oltraggiata da ben noti potenti». Hai in progetto di pubblicare quelle pagine? «Non so. I progetti continuano a girarmi in testa continuamente. Però l’idea di tenere un diario dei tour mi affascina.

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Ultimamente ho pubblicato qualcosa su Siculamagazine che è una rivista on-line». Giorni fa a Roma hai suonato con un po’ di amici. C’era pure Enrico Gabrielli al sax. Insomma questi Afterhours a Sanremo che effetto ti hanno fatto? «Sì, il concerto di Roma è stato molto bello. Anche perché si è innescato il meccanismo

dell’imprevisto, che in quel caso erano Enrico Gabrielli e Fabio Rondanini capitati per caso e reclutati al volo sul palco. Non vedo nulla di male nell’andare a Sanremo, ho già detto in un’altra intervista che va bene quanto andare a puttane...». Sul mensile XL eravate tutti lì, i protagonisti del rock al-

Arriva Nek con “Un’altra direzione” tour È tempo di novità per il cantautore di Sassuolo. Iniziato a marzo il tour 2009 di Nek per il lancio dell’ultimo album “Un’altra direzione”. Il cantante, compositore e musicista che vanta oltre 7 milioni di copie vendute in tutto il mondo sarà presente a Catania, al Teatro Metropolitan, il 4 maggio. Uno spettacolo nel quale l’artista proporrà i suoi più grandi successi oltre ai brani del nuovo album. Tra questi ci sarà anche “Se non ami”, l’ultimo singolo uscito in radio il 3 aprile e tratto proprio dall’ultimo lavoro discografico. Un album che raccoglie le riflessioni del cantautore su diversi temi. Accanto alle storie d’amore ci sono infatti tematiche come la dipendenza dai beni materiali (in “Perdere il controllo”), le difficoltà che si incontrano nella vita di tutti i giorni (“Nel giorno che verrà”) e l’emarginazione, raccontata in “Tira su il volume”.

ternativo italiano, in un set fotografico. Ti senti a tuo agio all’interno di una scena? «Le scene non mi piacciono, sono un cane sciolto che capita nelle foto perché si trova a passare. Detto questo credo che qualunque occasione di raccontare storie diverse vada presa». Ne “Il Paese è Reale” compari in due tracce. Quella a firma tua, “Le Canzoni dei Cani”, e all’interno del progetto Reverendo con “California”. Dicci due parole sulla partecipazione alla compilation e sulla collaborazione con Ferrario... «Manuel mi coinvolge spesso nelle sue avventure e così è andata anche stavolta. La compilation è stata una delle occasioni di cui parlavo prima. La collaborazione con Giovanni si avvale anche di un altro elemento non da poco che è Lorenzo Corti. E’ nata come un gioco di session registrate a Catania sotto lo scorso Natale. Forse ne faremo qualcosa». “Il peso scarso della tua morale” canti ne “Le Canzoni dei Cani”. Un pezzo tutto “politico”? «Il peso scarso della morale di un randagio che, a differenza delle persone “perbene”, sa tenere l’amore nel pugno e portarlo al cuore delle risse. Lottare per la propria differenza. La politica e i politici vanno trattati con rigore». Chi salirà con te sul palco della Lomax? Sarà un set elettrico? «Sì, sarà un set elettrico con la formazione classica. Marcello Sorge alla batteria, Luca Recchia al basso, Marcello Caudullo alla chitarra. Doveva esserci pure Michela Manfroi al piano, ma aspetta un bambino e deve riguardarsi. U i


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U NIVERSIT ROBERTO CACCIAPAGLIA / Il pianista milanese si esibirà al Teatro Brancati di Catania il 29 aprile

I “poteri del suono”

tra classica e pc di Valerio Ferrari

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oberto Cacciapaglia è uno dei protagonisti principali della scena musicale italiana più innovativa. Di fatto è diventato, suo malgrado, un personaggio di riferimento, in Italia e all’estero, per la ricerca musicale tra classicità e sperimentazione elettronica, nella direzione di una musica senza confini, al di là delle divisioni. Nato a Milano, si è diplomato in composizione presso il conservatorio “Giuseppe Verdi” del capoluogo lombardo, dove ha anche studiato direzione d'orchestra e musica elettronica. Ha lavorato allo studio di Fonologia della Rai ed ha collaborato con il Cnr di Pisa studiando le applicazioni del computer in campo musicale. Per lungo

R DAL VIVO / In concerto il 30 aprile ai Mercati la band prepara a Catania il tour mondiale

Nouvelle Vague anteprima etnea ornano a Catania con le loro bizzarre cover punknew wave i raffinati Nouvelle Vague e regalano ai catanesi l’anteprima dell’album Nouvelle Vague 3 in uscita l’8 giugno. La band di Marc Collin e Olivier Libaux, che sarà in concerto il 30 aprile, ha infatti scelto la calda atmosfera del circolo Mercati Generali di Catania come location per tre giorni di prove, durante le quali verrà preparato lo show per il tour mondiale che parte da Hong Kong in primavera. Il nuovo disco conterrà, tra gli altri, brani tratti dal repertorio dei Depeche Mode, The Specials e Echo and the Bunnymen. Questa nuova avventura dei Nouvelle Vague si avvale delle raffinate voci di Melanie Pain e Nadeah. Il nome del progetto è un gioco di parole che indica in primo luogo la nazionalità del gruppo, facendo riferimento al celebre movimento del cinema francese dagli Anni 60 (la Nouvelle Vague, appunto). In secondo luogo Nouvelle Vague

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è la traduzione francese dell’inglese “new wave” e allude alla bossanova. Il progetto Nouvelle Vague infatti si propone di riprendere alcuni classici della new wave e del punk Anni 80 e reintepretarli in stile bossanova. Ai tre album pubblicati dal gruppo hanno partecipato numerosi artisti tra cui: Anaïs Croze, Camille Dalmais, Phoebe Killdeer, Mélanie Pain e Marina Céleste. Già nel primo album, dal titolo “Nouvelle Vague”, è possibile individuare le principali caratteristiche del gruppo: la presenza di cover di canzoni degli Anni 80 riarrangiate in stile bossanova e la presenza, oltre che dei due ideatori del progetto, di molte altre figure musicali di diversa nazionalità e stile (sei francesi, uno brasiliano e un newyorkese). Tra i principali gruppi “reinventati” in questo particolare stile: XTC, The Clash, The Undertones, Dead Kennedys, Joy Division, New Order, Depeche Mode e molti altri. U i

tempo si è occupato di musica e danze sacre e da anni conduce una ricerca sui poteri del suono. La sua musica trae ispirazione da queste esperienze e passa attraverso l’emozione più che da regole e strutture. Nel corso della sua carriera, Cacciapaglia ha pubblicato numerosi dischi, vantando collaborazioni con artisti del suo stesso rango internazionale. Le sue opere sono state rappresentate nei principali teatri nazionali ed internazionali con puntate a Roma, Milano, Tel Aviv, parigi e Barcellona. Cacciapaglia si esibirà in trio a Catania, al Teatro Brancati, il prossimo 29 aprile, alle 21. Il concerto è organizzato dal Circolo Mercati Generali in collaborazione con Modena International Music. U i

La cultura e l’arte del Mediterraneo nella rassegna VIDEOit 09 al Centro Zo

Giovedì 14 aprile il Centro Zo di Catania ospita “VIDEOit 09 Un ponte sul Mediterraneo”, rassegna di video d’artista e danza contemporanea, organizzata da Artegiovane che festeggia il decennale di attività del festival dedicato alla creazione audiovisiva dei giovani artisti. Quest’anno la rassegna offre un programma completamente rinnovato, in grado di offrire una serie di sezioni dedicate ai paesi dell’area mediterranea e di incontri con curatrici e curatori internazionali. Il tema scelto per questa nuova edizione è “Un ponte sul Mediterraneo”, trait d’union tra popoli migranti e popoli residenti e congiungimento tra cultura artistica e società civile. Articolata lungo due anni, la rassegna rivolgerà uno sguardo su alcuni paesi dell’area mediterranea, individuati seguendo criteri di esplorazione dedicati alle molteplici e differenziate prassi artistiche esistenti. I paesi invitati nel 2009 sono: Italia, Francia, Grecia, Macedonia, Turchia, Israele e Palestina. Il programma completo è disponibile sul sito: www.zoculture.it.


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INFORMA li HC-B sono sicilianissimi, eppure il loro nome ha origini francesi. Ancora: dopo un disco con etichetta catanese, a marzo è uscito un loro disco per una australiana. I conti non tornano, meglio farci due chiacchere: a rispondere i fratelli Napoli (non quelli dei pupi, ndr), ma Riccardo e Gianluca. Da dove nasce il nome della band e perché questo nome? Riccardo: «Il nome HC-B deriva dal grande fotografo francese Henri Cartier-Bresson. L’idea è stata, fin da subito, quella di associare la musica alle immagini, di suonare per immagini». Chi siete e quali strumenti suonate? Gianluca: «Siamo in cinque: Salvatore Fichera (basso, chitar-

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time in ITALICA

Il nostro made in Italy musicale alza la testa!

di Rocco Rossitto

HC-B musica per immagini ra, clarinetto e voce); Federico Laudani (chitarra e basso); Will’em Gator (chitarra, synth e piano); Gianluca Napoli (chitarra, basso, sinth, theremin); Riccardo Napoli (batteria, xilofono). In questi anni però abbiamo avuto il piacere di poter collaborare con degli ottimi musicisti amici, che hanno portato il loro contributo al gruppo sia in fase di registrazione che in concerto». Età media? Riccardo: «28 anni» Da quanto suonate insieme? Riccardo: «La band si è formata nel ‘99, fra poco compiamo dieci anni!». Quanti dischi all’attivo? Gianluca: «Ufficialmente due: “Sliding on Barents Sea”, prodotto in collaborazione con l’Edwood Records di Catania, e “Soundcheck for a Missing Movie”, appena uscito, il 3 marzo di quest’anno, con l’etichetta australiana Hidden Shoal Recordings. Se inoltre si vogliono considerare le autoproduzioni, si arriva a cinque». Quanta gente al primo concerto e dove? Riccardo: «Circa una settantina. Era il 25 giugno del ‘99 ed eravamo all’Experia di Catania». Come nascono le vostre canzoni: chi scrive i testi e chi la musica? Gianluca: «Bisogna premettere

che siamo una band in prevalenza strumentale; di solito i brani nascono dall’improvvisazione o dagli spunti proposti da ognuno di noi. Alla fine, la composizione del brano coinvolge tutto il gruppo». Nascono prima i testi o la musica? Riccardo: «Nasce prima la musica, ad eccezione di un brano “Slow Compensation”, contenuto nel nostro ultimo disco, per il quale la musica è arrivata dopo». Campate di musica o fate altro nella vita, e cosa? Riccardo: «Ognuno di noi si occupa di altro: io studio, Giuseppe lavora in banca, Gianluca è fotografo, Salvo è barman, Federico è web designer». Il disco che vi sarebbe piaciuto fare?

Gianluca: «Probabilmente “Daydream Nation” dei Sonic Youth». Cosa ascoltate in questo periodo? Fateci qualche nome. Riccardo: «God is an Astronaut, Yndi Halda, Explosions in the Sky, Black Box Nation, Pg.Lost». Gianluca: «Mono, Ef, Spiritualized». I-pod o stereo? Riccardi: «I-pod». Gianluca: «Stereo». Il genere che proprio non riuscite ad ascoltare. Gianluca: «Hip hop». Un libro che avete letto di recente. Riaccardo: «I fiori del male». Gianluca: «Gomorra». Una mostra d’arte che avete visto di recente. Gianluca: «La città cinese.

L’ultimo album in esclusiva a Golden Teeth

Sabato 18 aprile gli HB-C saranno ospiti di Golden Teeth al Centro Zo di Catania. Nel corso della serata presenteranno il loro ultimo album “Soundcheck for a Missing Movie”, masterizzato da Bob Weston degli Shellac al Chicago Mastering Service, e prodotto dall’etichetta australiana Hidden Shoal Recordings. Insieme alla band siciliana, animeranno la serata i Sabotage. Nati dall’unione di un batterista e di un ex breaker, i Sabotage hanno un background artistico va dalla musica live al punk attraversando il writing e l’hip hop. I loro set sono il risultato di un perfetto mix tra punk, funk, indie, electro e techno.

Sguardi sopra le trasformazioni di un impero». Quante ore al giorno passate davanti al pc? Riaccardo: «Dalle otto alle dieci ore in media». Gianluca: «Troppe!». Il posto più lontano dove avete suonato rispetto a casa vostra. Gianluca: «Se la contendono Alessandria in Piemonte e Schìo in provincia di Vicenza». Un posto in Italia dove non avete suonato e vorreste invece. Riccardo: «Torino». Una canzone delle vostre che consigliate a chi non vi ha mai ascoltato. Riaccrdo: «“Missing Movie”, tratta dall’ultimo disco». Vino o birra? Riccardo: «Birra». Che giornali leggete? Riccardo: «Il Sole 24 Ore, Repubblica». Gianluca: «El Pais». Un programma in tv. Gianluca: «Blob». Una canzone per il mattino, una per il giorno e una per la notte. Riccardo: “The Birth and Death of the Day” degli Explosions in the Sky; “Shadows” dei God is an Astronaut; “The Day Shift” di Pg.Lost». Myspace? «Http://www.myspace.com/hcbg roup». U i


time out

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U NIVERSIT re un momento di sfogo è il mio obiettivo! Quindi mi senti selezionare tutte le sfaccettature del reggae: rocksteady, root’s, new root’s, bashment, hip hop, dub... sto studiando sempre di più. Che fai oltre a mettere dischi? Mettere dischi per me è solo un modo per staccarmi dal lavoro, per questo sono sempre energico! Io faccio 2 lavori: il professore di Agronomia ed Economia aziendale nei corsi di Formazione personale e sono il responsabile del Marketing della Madder, la marca che assieme ai miei fratelli d’infanzia da 3 anni sta investendo la Sicilia per la sua freschezza e spregiudicatezza! Fai solo il dj o produci anche musica? Diciamo che oltre al dj ogni tanto mi si becca al mic (e

di Rocco Rossitto Giorgio Cavallo, “30anni di emozioni”, come scherzosamente ammette, piace il reggae. C’è poco altro da dire. I suoi set sono infuocati e quando gli capita di suonare fuori dalla Sicilia si carica di ironia e responsabilità e da tutti viene chiamato “Sicily Reggae Ambassador” Il tuo pseudonimo e perché questo nick? GanjahLova e faccio parte del Sicily Rebellious Sound! I nomi sono abbastanza espliciti: il mio spiega bene cosa mi piace quando non lavoro, il secondo ovviamente è il sunto di sette anni di lavoro per combattere tutto ciò che rende difficile vivere nella nostra magica isola! Date recenti...? In questo periodo come da 2

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Il Sicily reggae Ambassador CLUBBING & DJ / Giorgio Cavallo “GangjahLova”, la passione per la musica, i successi e le prospettive. Un consiglio a chi si avvicina al mondo reggae? «Prendetela come un gioco e divertitevi, come faccio io» anni, dalla vittoria della nostra prima coppa a Milano, diciamo che siamo delle trottole impazzite, giriamo in lungo e largo per lo stivale, e in Sicilia organizziamo big event dopo big event! A Catania abbiamo aperto da poco il concerto di Warrior King allo Zo (organizzato dalla Famiglia Sound, ndr) e il 27 marzo siamo stati in compagnia del mitico David Rodygan, ma soprattutto per pasquetta faremo una no-stop di musica a Modica assieme a Shanty Town e Madder avendo come ospite il jamaicano Chuck Fender. Imperdibile! A proposito, il 21 febbraio cos'è successo? Per la seconda volta a distanza di un anno abbiamo vinto un Clash Nazionale (guerra musicale tra dj, ndr) e siamo riusciti a portare la seconda coppa in Sicilia. Un’esperienza per me e

il mio socio e fratello JahFire indimenticabile e indescrivibile, che ancora una volta ha messo alla prova la nostra voglia di fare e la nostra esperienza su un palco nazionale. Ma la cosa più bella è vedere soffrire e festeggiare assieme a noi tutti i siciliani presenti.

Dove hai suonato in passato a Catania? Diciamo che ho suonato in quasi tutti i pub, centri sociali e club che hanno ospitato musica in levare! Però ho cominciato a farmi veramente apprezzare dal pubblico catanese alla Cartiera, dove per 3 anni ogni mercoledì abbiamo diffuso reggae con una positiva risposta di gente che veniva da tutta l’isola Dire reggae basta? No! Io cerco sempre di adeguarmi alla gente che ho davanti perché coinvolgere la massive è regalarle un sorriso, non farla riflettere che l’indomani si va a lavorare e regala-

Ultimo appuntamento con Bass Boutique

Sabato 11 aprile al Centro Zo, Muscless, l’ultimo appuntamento invernale con Bass Boutique interamente giocato in casa: l’house incline al ghetto sound, alla fidget e all’electro di Blatta & Inesha e John Lui, il funk e l’hip hop di Tommy Boy, le rumorosità elettriche dell’indie rock mischiate al suono terzomondista di Trinacria Beat Box (A. Vetrano, Renato G/Lo e JJ Salafia). Praticamente la formazione originaria che negli ultimi due anni ha costruito la one night Bass Boutique. Un ritorno e un omaggio integrale a uno dei party di riferimento più importanti di Catania. Vj Kar ai visuals.

quanto parlo?!?), ho tentato di fare il produttore di reggae siciliano, per chi conosce la Trinakriù, che oltre a regalare emozioni live dopo live mi ha dato l’opportunità di crescere come persona! E ho capito che non era la mia strada... Una canzone per il risveglio, una per il giorno, una per la notte Io ovviamente spingo solo pilastri della reggae music ma dipende anche da come sto di umore. La mattina: Sunny Day, Jah Cure. Di giorno visto che per il lavoro sono sempre in giro con la macchina: Hill’s and Valley, Buju Banton. La notte: Body a Shake, Shaggy. Il posto più lontano dove hai suonato? L’Italia l’ho girata tutta! Cosa consiglieresti ad un giovane che si approccia a questa musica? Prendila sempre come un gioco, ma soprattutto uno svago! Io colleziono 45 giri da 10 anni ed è mattone su mattone che si costruisce una casa! Umiltà e coraggio sono due doti da portare sempre con se. La tecnica vien solo esercitandosi a casa. Il tuo space? myspace.com/giorgioganjahlova U i


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INFORMA

time in radio zammu

a cura di Kikko Solaris

www.myspace.com/kikkosolaris - k_solaris@hotmail.com

Radio 50 Special, la città si racconta in diretta da Zo

eventi / Muzik Village 2009 - II edition Al via la seconda edizione di Muzik Village, evento annuale di musica dance-elettronica che si terrà domenica 12 aprile, a partire dalle 19, presso il Sobhà rmx, club multiarea posizionato di fronte la spiaggia della Playa a Catania. Un appuntamento imperdibile per tutti gli amanti della musica dance di qualità. La manifestazione Muzik Village, organizzata dallo staff AFC di Nino Puglia, Peter Pihl e soci, che ha visto lo scorso anno la partecipazione di artisti del calibro di James Zabiela, Alex Neri (Planet Funk), Roberto Masi e tantissimi altri, quest’anno, in collaborazione con Crea E20, rilancia con un programma ambizioso. Tra i cinque dancefloors del Sobhà rmx, vedremo in azione: Vitalic, al secolo Pascal Arbez, artista francese dal fascino indiscutibile. Pascal si muove su territori sonori che qualcuno ha con furbizia definito “discorock”. Durezza e ritmo, trascinante, travolgente. Tra i suoi fan, troviamo: White Stripes, Giorgio Moroder, Daft Punk, Tiga. Altro ospite di Muzik Village Troy Pierce, che, insieme a Magda, è il principale talento dell’etichetta discografica di Richie Hawtin, la Minus. Troy è un autentico caposcuola del genere minimal-techno. Infine il dj e produttore tedesco Ray Okpara che sarà in Vitalic consolle con il suo fidato Johnny D. La loro techno in principio era un sano hip hop underground, influenzata dal movimento elettronico del Jungbusch (quartiere giovanile di Mannheim), è diventata techno purissima berlinese tra le più apprezzate al mondo. Dall’Inghilterra all’Olanda, da Ibiza alla Svizzera, dalla Francia alla Germania, tutti impazziscono per il suo suono house con forti tinte melodiche: questo è Paolo Martini che si esibirà sempre la stessa sera e ci regalerà tante sorprese (musicali), come sempre. Ma ci saranno anche nomi siciTroy Pierce liani dal sapore internazionale come Blatta & Inesha; il vostro Kikko Solaris sul palco insieme al romano Costa (XCoast); personaggi cruciali per l’elettronica nostrana come Roberto Masi, John Lui, Luca Marano, Larsen, Squeeze e il meglio della dance catanese. Il tutto per un mega evento che si conferma come uno degli appuntamenti più attesi della stagione. È possibile acquistare il biglietto in prevendita e consultare il programma sui siti: Ray Okpara www.muzikvillage.com - www.myspace.com/muzikvillageafc.

Domenica 12 aprile, Muzik Village 2009 @ Sobhà rmx

Brigan Tony ospite di Radio 50 Special

a tre settimane su Radio Zammù il giovedì sera c’è “Radio 50 Special”. In diretta dal Centro Culture Contemporanee Zo, una nuova trasmissione per “rigirare” Catania attraverso una serie di ospiti che si alternano su una Vespa 50 e raccontano la loro Catania, i suoi tratti caratteristici, le sue storie. Nato da un idea di Gianluca Reale, Segio Zinna e Raffaela Leone per Ebematte è condotto da Anita Gensabella e Roberto Sammito che insieme a Giorgio Pennisi accompagnano il pubblico in sala e quello in ascolto in questo viaggio tra le vie, le voci, le anime di Catania tra ironia, cultura, sentire popolare, impegno sociale. Tante le rubriche in questo live show, come Incittà un progetto che unisce la scrittura poetica in siciliano di Biagio Guerrera legata ai luoghi e le storie di Catania. Ma anche Seltz Limone e Sale uno spazio legato al costume della città, il Meteo e Cuore e fegato rubrica dedicata a chi ha strani problemi di cuore. In mezzo stravaganti veline ad informare sulle notizie più importanti legate alla città etnea. In ogni puntata anche un diverso dj selector che sceglie la colonna sonora della trasmissione. «E’ un’esperienza molto “creativa” - spiega Roberto Sammito, uno dei conduttori -. Il nostro è il tentativo di portare in radio i “suoni” della città: dalle cantilene dei mercati al pensiero creativo dei tanti artisti catanesi che si esprimono nei più differenti linguaggi e a quella parte di Catania che invece fa dell’impegno sociale un aspetto fondamentale della crescita civile. In trasmissione si parla dunque sia di cose importanti sia futili e leggere, cercando di non stancare mai l’ascolatore. Tutti sappiano, - conclude Sammito - che i microfoni di Radio 50 Special sono aperti a tutti». Tra gli ospiti che fino ad ora sono saliti in sella alla Vespa di Radio 50 Special anche il vulcanico ex assessore alla cultura di Catania Silvana Grasso, il popolarissimo cantante Brigantony, lo scrittore Ottavio Cappellani e i rappresentati di Addio Pizzo. L’appuntamento è ogni giovedì, alle 21 in diretta, live da Zo e on air su Radio Zammù (www.radiozammu.it ed FM 101).

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webbing

U NIVERSIT

reading

di Rocco Rossitto

Il magazine che ti fa diventare presidente

che fa prima di partire? Cerca info su Visit London e trova più o meno tutto quello che deve sapere senza perdersi nei meandri della Rete. Ben fatto, in italiano, chiaro e veramente completo. Da non perdere la sezione “per tutte le tasche”, per quelli che vanno al risparmio come noi.

http://obamiconme.pastemagazine.com Il celebre poster di Obama disegnato da Frank Shepard Fairey ha fatto il giro del mondo un miliardo di volte, dunque tutti l’hanno visto almeno una volta. Questo magazine dà la possibilità di spiaccicarci la propria foto e di adattarla al poster, personalizzandola nei colori e nelle scritte. Eccone un esempio...

L’arte londinese dai muri alla galleria www.picturesonwalls.com

Un prezioso alleato per i viaggiatori www.visitlondon.com/it/ Se uno vuole andare a Londra

Se poi a Londra ci andate veramente, non perdetevi la Pow Gallery. L’acronimo sta per Picture on Walls e dentro ci trovate cose pazzesche che, prima di “toccare con mano”, potete ammirare sul loro sito internet, che è completo e di facile navigazione. Se vi piace questo genere di arte, probabilmente conoscerete già Bansky, la meta è obbligata.

Dal grande schermo alle librerie

Le campane del risveglio

Uno scrittore in crisi decide di isolarsi in una casa di campagna avuta in prestito da una coppia di amici per ritrovare ispirazione e quiete. Una misteriosa ragazza gli appare. Lo scrittore e la ragazza si innamorano, e lei ne diviene musa e amante. Lui sì, riesce scrivere il suo libro, ma lei inspiegabilmente si ammala fin quasi a morire. Quasi che la vita passasse irreversibilmente dal corpo della ragazza al manoscritto dello scrittore. Quindi il dilemma: che fare? Far sopravvivere il manoscritto o salvare la ragazza amata? Questa in sintesi la storia che racconta Paul Auster nel suo nuovo libro, “La vita interiore di Martin Frost”, sceneggiatura dell’omonimo film diretto da Auster nel 2007 e interpretato da David Thewlis e Irène Jacob. A introdurre la sceneggiatura una lunga e bella intervista sulla genesi del testo fatta dalla scrittrice Céline Curiol.

René Maugras è il direttore di un importante quotidiano francese. Cinquantaquattro anni, una moglie, un distinto gruppo di amici che si riunisce da anni il martedì sera al Grand Véfour, elegante ristorante parigino. In breve, è “quello che si dice una personalità parigina”. La sua vita va apparentemente bene, o meglio, va “formalmente” bene, perché René Maugras semplicemente non si interroga sull’argomento. Un giorno però si risveglia in una camera d’ospedale, paralizzato, incapace di ricordare come sia finito lì. E il primo suono che sente sono le “campane di Bicêtre” evocate già nel titolo di questo magistrale romanzo di Georges Simenon, ripubblicato finalmente in Italia. Il libro è appunto “Le campane di Bicêtre” e, uno in una moltitudine (circa 450 tra i romanzi e gli altri scritti di Simenon), nelle intenzioni dell’autore sarebbe dovuto essere (e per alcuni è) uno dei migliori.

La vita interiore di Martin Frost Paul Auster Einaudi pp. 146; euro 13

Le campane di Bicêtre Georges Simenon Adelphi pp.260; euro 19


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INFORMA

listening

LIBRI / “Raccolta differenziata” segna l’esordio narrativo dei cugini Giuseppe e Beppe Bonura

di Rocco Rossitto

PIERS FACCINI / Two Grains of Sand Potremmo drire: un jeans e una chitarra. Ma non sappiamo se porta i jeans o no, Piers. Sicuramente porta con se una chitarra con cui crea le sue canzoni. La base del suo lavoro sta tutta lì, nei suoi giri armonici, nei suoi accordi. Nella sua voce, che si appoggia sopra. Nella ritmica delicata che in punta di piedi si accosta agli altri suoni. Ne esce fuori un disco completo, fatto di 12 canzoni “folk”, intime, ispirate. Uno di quei lavori da ascoltare al tramonto, o quando fuori c’è la tempesta.

TOSCA / No Hassle Giunti al quinto album, Richard Dormeister e Rupert Huber hanno voluto lanciare un segnale chiaro: “No Hassle”. Ovvero: “nessuna rottura di scatole”. E questo intento, di pace, di calma, di purificazione, viene tradotto nelle varie tracce che compongono questo disco prezioso. Anzi, è il contrario: il titolo racchiude l’essenza del disco. Loro sono i campioni del downbeat, delle praterie dei suoni lenti e manipolati, del silicio profumato, di visioni, come nella traccia di chiusura, “No Hassle”, appunto.

AA.VV / Dillanthology I Se siete alla ricerca di una bella playlist di tracce “nere” da beat spessi, ma che non sia esclusivamente qualcosa che riguardi l’hiphop “Dillanthology I”, fa per voi. Trattasi di 11 tracce dove ha messo le mani James Yancey, in arte J Dilla o Jay De, prima della sua prematura scomparsa. Artisti presenti: The Pharcyde, Erikah Badu, De La Soul, The Roots, Amp Fiddler e altri ancora. Come dirlo con due parole? Spessore e stile.

Corsi di Kitesurf Il Kitesurf, la rivoluzione arriva verso al fine degli anni '90, quando due fratelli, i francesi Leganaux brevettano il famoso WIPIKA che sta per Wind Powered Inflatable Kite Aircraft, che altro non è che il sistema di gonfiaggio che permette al kite, oltre che a galleggiare, di ripartire dall'acqua con estrema semplicità. Oggi il kitesurf è diffuso con enorme successo anche in Europa grazie alla sua accessibilità ed alla possibilità di praticarlo in luoghi non particolarmente ventosi: con soli 10/12 nodi di vento il divertimento è assicurato. Franco Russo, esperto Kiters ed istruttore certificato IKO, propone a tutti coloro che vorranno avvicinarsi a questo meraviglioso sport, corsi di apprendimento vari livelli con il metodo certificato dalla International Kiteboarding Organization.

Per INFO: Franco Russo: cell. 330-366987 Sito Web: www.kite-tecnica.it - e-mail: info@kite-tecnica.it

Negli oggetti la chiave per svelare il mondo di Rosalba Di Perna el Coro di notte dell’ex Monastero dei Benedettini, lo scorso 20 febbraio, Giuseppe Bonura e Giuseppe Bonura, assieme a Rosario Castelli, docente di Letteratura italiana, e all’attore teatrale Alessandro Puglia, hanno presentato il loro primo libro “Raccolta Differenziata”, edito da Bonanno. Giuseppe Bonura e Giuseppe Bonura sono cugini. Facile e spontaneo definirli “diversamente uguali”, per tanti motivi. Il Giuseppe più giovane è scrittore per caso, l’altro invece, detto Beppe, ha fatto della scrittura il suo mestiere. Uno vive ad Acireale, l’altro è un catanese emigrato. Uno fa lo skipper e l’altro è giornalista. Diversi, poi, sono anche gli stili, i generi, i registri e le misure dei 26 racconti che compongono il libro. Non sono scritti a quattro mani, ma hanno tempi diversi e nascono da un progetto cominciato nel 2007 e conclusosi dopo un anno. Scrittura creativa locale, quindi, anche se di Sicilia nel libro ce n’è ben poca, ed anzi l’ambientazione è pressoché americana, con segnali e spie linguistiche che ci fanno pensare al genere noir. Un libro affollatissimo di oggetti, barche, valige, pistole, lettere, ma soprattutto telefoni. Il telefono è proprio l’oggettofeticcio, il filo conduttore che apre e chiude l’opera. Trattasi

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dunque di un vero e proprio “sistema degli oggetti”, per dirla con Baudrillard. Le cose, come chiavi per lo scatto inventivo e lo sviluppo delle trame, spesso si sostituiscono alle persone, divenendo elemento d’ispirazione, ossessione lirica della materia all’interno di un processo di mercificazione capitalista. Eppure, accanto a questo catalogo merceologico esiste anche un immaginario visivo, addirittura cinematografico, ove si affacciano presenze inquietanti del sentiero narrativo, in un correlato fra narrazione e vita. Sono racconti di confine, che seducono con la loro misura breve, aforistica, a volte romanzesca, con la loro lingua viva, in cui è sempre presente l’elemento straniante, sempre al limite fra reale e surreale, razionale e follia. Con un filo di sfrontata ironia, sensazioni disorientanti e disturbanti, i racconti dei Bonura ci regalano, non senza un certo azzardo sperimentale, una prosa corporea, intimamente connessa alla lingua pulp, una lingua carnosa, in cui il lettore può affondare gli occhi e le unghia. Infine, non vi è traccia di educazioni sentimentali, è un mondo delirante, oppresso, è il mondo della vita semplice, la vita degli istinti. Perché l’essere è alla base ed è il fine reale del libro. L’essere, messo a nudo dai suoi autori, anche. U i


agenda 15/04 mercoledì

Woody Allen. Catania, Auditorium (Benedettini), ore 20,30

CONVEGNI / L’edificio “zero energia”

20/04 lunedì

Mercoledì 15 e giovedì 16 aprile alle 9, a Villa Politi (Siracusa), si svolge il convegno “L’edificio “zero energia” nell’area mediterranea”, organizzato da Confindustria - Ance Sr, Policonsulens srl, Activa. Siracusa, Villa Politi, ore 9

FILM / Learn by movies Easy Virtue

16/04 giovedì INCONTRI / Circolo di lettura: l’Inferno di Dante Giovedì 16 aprile alle 18.30, alla Cappella Bonajuto, prosegue il ciclo 2009 del Circolo di lettura organizzato dalla facoltà di Lingue con l’Associazione Librai Italiani. Il quarto appuntamento è con la lettura del V Canto dell’Inferno di Dante (episodio di Paolo e Francesca), a cura di Lorenzo Renzi. Catania, Cappella Bonajuto, ore 18,30

PROIEZIONI / La lanterna magica Harry a pezzi

Ultimo appuntamento con La lanterna magica - Lasciateci divertire, la rassegna cinematografica della facoltà di Lettere. Giovedì 16 aprile alle 20:30, all’Auditorium del Monastero dei Benedettini, si proietta “Harry a pezzi” (Usa, 1997, 96’) di e con

Lunedì 20 aprile al Cinema Odeon (proiezioni alle 18, alle 20.30 e alle 22.30,) prosegue la nona edizione di “Learn by movies”, la rassegna cinematografica in lingua originale, con la proiezione del film “Easy Virtue” (Un matrimonio all’inglese) di Stephan Elliott. Gli altri appuntamenti in calendario sono con le proiezioni dei film “Il y a longtemps que je t’aime” (lunedì 27 aprile) e “La Zona” (lunedì 4 maggio). Catania, Cinema Odeon, ore 18, 20.30 e 22.30

38 te di Letterature comparate all’Università di Siena), leopardista e traduttore. Interverranno le docenti Rosalba Galvagno e Cettina Rizzo e la dott.ssa Novella Primo. Catania, Coro di Notte (Benedettini), ore 10

INCONTRI / Preludi all’Opera: Ernani di Verdi In vista del debutto, previsto per mercoledì 22 aprile, l’Ernani di Giuseppe Verdi (quarto appuntamento della Stagione lirica 2009 del Teatro Bellini), sarà presentato al pubblico martedì 21 aprile alle 17, nel foyer del teatro, nell’ambito di Preludi all’Opera. Relatore sarà Paolo Gallarati, parteciperanno alcuni artisti impegnati nell’opera Catania, Foyer del Teatro Massimo Bellini, ore 17

23/04 giovedì

21/04 martedì

PROIEZIONI / Cineforum Casr: The Hurt Locker

INCONTRI / Seminario su Leopardi

Giovedì 23 aprile al cinema Capitol (via Vicenza 14) prosegue il Cineforum 2009 del Casr con il film “The Hurt Locker” diretto da Kathryn Bigelow. Proiezioni gratuite alle 20.30 e alle 22.30. Gli altri film in calen-

Martedì 21 aprile alle 10, nel Coro di Notte del Monastero dei Benedettini si terrà un incontro con il prof. Antonio Prete (docen-

U NIVERSIT dario sono “Miracolo a Sant’Anna”, giovedì 30 aprile e “Charlie Bartlett”, giovedì 7 maggio. Catania, Cinema Capitol, ore 20,30 e 22,30

29/04 mercoledì INCONTRI / Un tè con Confucio Mercoledì 29 aprile alle 19 al Tertulia Caffè si tiene un incontro culturale organizzato dall’associazione Nuova Acropoli dal titolo “Un tè con Confucio”, sul tema Confucio e la saggezza d’Oriente, alla scoperta dei grandi pensatori. Seguirà una performance teatrale Storie d’Oriente a cura del gruppo di teatro dell’associazione. Catania, Tertulia Caffè, ore 19

05/05 martedì INCONTRI / Cerimonia per Attilio Agodi Martedì 5 maggio alle 16, nell’Aula magna del dipartimento di Fisica e Astronomia, si terrà una breve cerimonia per celebrare l’80° compleanno del prof. Attilio Agodi. In questa occasione, il prof. Agodi terrà un seminario dal titolo “Fisici a Catania (1949 - 2009): memorie di ricerca e memoria storica”. Catania, Aula magna, dipartimento di Fisica e Astronomia, ore 16

La Settimana della Cultura scientifica ai Lns I Laboratori Nazionali del Sud (Lns) dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) aderiscono alla XIX Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica indetta dal Ministero dell’Università e della Ricerca organizzando seminari di presentazione delle attività di ricerca condotte e visite guidate da ricercatori e docenti dell’Infn e dell’Università di Catania nei pomeriggi di mercoledì 15 e giovedì 16 aprile (inizio visite ore 16:30 e 17:30). I dettagli su www-new.lns.infn.it.

In Sicilia il Salsa Congress mundial Settima edizione per il “Sicilia salsa Congress” che si svolge all’Hotel Torre Normanna di Altavilla Milicia dal 30 aprile al 3 maggio. L’evento internazionale, organizzato dall’Accademia de Baile Fuego latino di Catania, prevede quattro giornate “full immersion” dedicate a salsa, cubana e portoricana, rumba, hip-hop latino, afro, mambo, bachata e merengue.

I giovani delle Acli in teatro per solidarietà

L’Unasp (Unione nazionale arti e spettacolo) Acli Catania, in collaborazione con il Movimento Giovani delle Acli di Motta Sant’Anastasia, organizzano per giovedì 30 aprile, al cine-teatro “Virgillito” di Motta Sant’Anastasia (via Roma 22), uno spettacolo di beneficenza, il cui ricavato sarà devoluto alla parrocchia del paese per il completamento dei lavori di ristrutturazione del centro pastorale. Lo spettacolo avrà inizio

alle 20.30, vedrà la partecipazione di giovani artisti locali (gruppi teatrali di Catania, Santa Maria di Licodia e Motta Sant’Anastasia) che si cimenteranno in esibizioni di recitazione, canto e cabaret. Nel corso dello spettacolo saranno anche proiettati due video realizzati nell’ambito del progetto “Differenzi-amo la vita” (percorsi di educazione alla vita, sicurezza stradale e tutela dell’ambiente). Per maggiori informazioni: www.gacatania.spaces.live.com.

mailbox Per segnalare appuntamenti ed eventi per l’agenda di “Universitinforma” scrivete a info@universitinforma.it o inviate un fax al numero 095.432304 o telefonate allo 095.447250


Offerta soggetta alla richiesta di un finanziamento comprensivo del servizio "C-Club" (3 anni di polizza furto incendio e 3 anni di garanzia) e successiva approvazione di CitroÍn Finanziaria - Divisione di Banque Psa Finance-Succursale d’Italia. Fogli informativi presso le Concessionarie. Scade a fine mese. Le foto sono inserite a titolo informativo. Informazioni ai sensi della dir. 1999/94/CE: consumo su percorso misto (l/100Km): da 2,1 a 4,6. Emissioni di CO2 percorso misto (g/Km): da 106 a 109. Il record di vendite e riferito alla quota di mercato delle immatricolazioni di C1 in Europa nel primo semestre del 2008 messo a confronto con gli altri modelli che hanno emissioni di CO2 pari o minori a 110 g/Km.



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