U NIVERSITINFORMA Mensile
di
www.universitinforma.it informazione universitaria
-
febbraio
2009 con il patrocinio di
E.R.S.U. Catania
ateneo L’ANNO NUOVO/ Come sarà il 2009
time out FIORELLA MANNOIA/ «Non facciamoci togliere gli ideali»
time out VERNISSAGE/ L’arte contemporanea riscopre Catania
MASSIMO VOLUME «Siamo tornati» ALL’INTERNO / Ricerca, quelli che lottano contro il “Punteruolo rosso” / Stabile, Gilberto Idonea porta in scena la sicilianità / Ame, fra tradizione e innovazione / Cineforum alla Scuola Superiore di Catania
sommario
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U NIVERSIT
in questo numero... ateneo PROGETTI / Il 2009 dell’Università
pag 6/7
IL CASO / Il Punteruolo rosso divide la ricerca
pag 8
PRECARI / L’Onda sul traghetto
pag 9
SIAMO IN...TESI / Da Beppe Grillo al tarantismo
pag 10
STUDENTESSI / Un lui e una lei a confronto
pag 12
“UNIVERSITINFORMA” Mensile di informazione universitaria www.universitinforma.it
ERASMUS / On line il nuovo bando
pag 13
Registrazione Tribunale di Catania n. 21/2005 - del 23/05/2005
Gerenza
Anno V - N.2 - febbraio 2009
diritto allo studio ERSU / Più alloggi in centro
pag 14/15
EDITORE: Katamedia S.r.l. viale Alcide De Gasperi, 54 Catania DIRETTORE RESPONSABILE Patrizia Mazzamuto DIRETTORE EDITORIALE Gianluca Reale
lavorare COMPUTER VISION / A luglio la summer school
pag 16
SEGNALAZIONI / Le opportunità del mese
pag 17
REALIZZAZIONE EDITORIALE Blu Media V.le Andrea Doria, 69 - Catania tel. 095 447250 - 095 432304 redazione@blumedia.info REDAZIONE CENTRALE viale Alcide De Gasperi, 54 Catania info@universitinforma.it
time out-time in TEATRO STABILE / L’umanità, la storia e il metafisico pag 18/19 VERNISSAGE / L’arte contemporanea riscopre Catania pag 20/21
STAMPA: Litocon S.r.l. Zona Industriale - Catania TIRATURA: 15.000 copie
BELLINI / L’eredità di Béjart
pag 23
DISTRIBUZIONE: Erremme
FIORELLA MANNOIA / «Non toglieteci gli ideali»
pag 24/25
MASSIMO VOLUME / Di nuovo sul palco
pag 26/27
AME / Fra tradizione e innovazione
pag 28
SSC / Up!, il cineforum sottosopra
pag 30
Hanno collaborato a questo numero: Irene Alì, Maria Enza Giannetto, Rocco Rossitto, Michele Spalletta, Tiziana Lo Porto, Riccardo Marra, Rita La Rocca, Paola Pasetti, Giuseppe Valerio, Benedetta Motta, Kikko Solaris, Rosalba Di Perna, Serena Vanella
LA BAND / Motovario, il sogno di Sanremo
pag 31
ITALICA / Superpartner, da Lecce con leggerezza
pag 32
CLUB&DJSET/ Bentivegna, in arte jazzghisa
pag 34
APPUNTAMENTI / Pacifico a Folk Equipment
pag 35
BLOCK NOTES / Siti, libri, dischi
pag 36/37
“Universitinforma” Copyright Katamedia Srl Tutti i diritti riservati
Con il patrocinio di: Ersu Ente Regionale Diritto allo Studio di Catania
agenda Gli appuntamenti del mese
CONCESSIONARIA PUBBLICITÀ Katamedia Srl, v.le Alcide De Gasperi, 54 Catania info@universitinforma.it tel. 348 3525776
pag 38
INFORMA
STUDENTI / On line un questionario Ause sul processo di integrazione nell’Ue L’associazione universitaria di studi europei (Ause) ha avviato un sondaggio su larga scala, che si rivolge a tutti gli studenti dei corsi di laurea, delle scuole di specializzazione e dei dottorati di ricerca, per testare il loro grado di conoscenza, la percezione e le aspettative degli unviersitari italiani verso l’Unione europea. L’iniziativa, realizzata tramite questionari distribuiti contemporaneamente in 24 Università italiane, è promossa nell’ambito del Lifelong Learning Programme della Commissione europea, con l’obiettivo di monitorare il processo di integrazione europea. Il questionario, facilmente accessibile dal portale internet dell’Università di Catania (www.unict.it) e dal sito del Bollettino d’Ateneo (www.bda.unict.it) è anonimo; l’autenticazione tramite le credenziali di accesso al Portale Studenti è richiesta solo al fine di garantire lo status di studente dell’intervistato; i dati personali e le risposte fornite non verranno in alcun caso trattati per finalità diverse dall’elaborazione statistica. Per ogni ulteriore informazione, e per ricevere ulteriori notizie sull'iniziativa nazionale, è possibile inviare un messaggio di posta elettronica all’indirizzo: ccantare@unict.it (oggetto: sondaggio Ause).
ERASMUS PLACEMENT / Riaperto il bando Erasmus Placement 2008/09 per borse di tirocinio residue. Domande entro venerdì il 27 febbraio 2009. Info su www.unict.it/uri
VESTIAMO IL CUS / Concorso di idee per l’immagine da stampare sulle magliette “Vestiamo il Cus” è il titolo del concorso di idee bandito dal Cus Catania per invitare studenti e tesserati a realizzare un progetto grafico da utilizzare sulle magliette come immagine identificativa dell’ente sportivo. Sono ammessi a partecipare al concorso sia gli studenti iscritti all’ateneo catanese per l’anno accademico in corso sia i tesserati Cus Catania, gli elaborati dovranno pervenire entro il 30 aprile a: Cus Catania, viale Andrea Doria 6 (il bando è disponibile su www.cuscatania.it). Ogni partecipante, può inviare una o più proposte fino ad un massimo di tre. Al 1° classificato verrà consegnato un buono annuale per usufruire dei corsi previsti per l’anno accademico 2008/09 o 2009/10 (escluse le convenzioni con strutture esterne); al 2° classificato verrà consegnato un buono semestrale, al 3° classificato un buono trimestrale.
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unimix
La Scuola di Tango Argentino a Catania Ennio&Tiziana Maestri specializzati a Buenos Aires PRESENTAZIONE DEL CORSO DI TANGO PRINCIPIANTI ASSOLUTI LUNEDI 16 MARZO 2009 ORE 20,30 PRIMA LEZIONE GRATUITA DI PROVA VIA TEATRO MASSIMO, 16 CATANIA
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unimix LINGUE / Corso di formazione per amministratori di enti locali Il movimento del Giusto governo delle Famiglie organizza un corso di formazione per amministratori di enti locali che darà diritto, agli studenti della facoltà di Lingue e Letterature straniere di Catania, a tre crediti formativi, nell’ambito delle “altre attività” curriculari. Obiettivo del corso è dare una formazione ai cattolici professanti che sia di collegamento tra la fede e la vita quotidiana, per formare quadri dirigenti, capaci di coniugare fede religiosa, preghiera e responsabilità civile. Gli interessati all’iniziativa potranno aderire compilando il modulo d’iscrizione scaricabile dal sito www.flingue.unict.it e inviandolo all’indirizzo info@movimentoggf.it.
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TASSE / On line sul Portale studenti i bollettini per la seconda rata Importanti novità in arrivo per il pagamento della seconda rata delle tasse universitarie per l’anno accademico 2008-2009. A differenza di quanto avveniva in precedenza, da quest’anno infatti l’Università non invierà più al domicilio degli studenti i bollettini M.Av. per il pagamento delle tasse che potranno infatti essere reperiti collegandosi dal Portale Studenti alla propria pagina personale. Sotto la voce “Seconda rata” saranno pubblicati - a partire dai primi giorni di marzo uno/due file in formato pdf relativi ai M.Av. di seconda rata con gli importi già calcolati. Sarà sufficiente stamparli e pagare in un qualsiasi sportello bancario del circuito nazionale senza alcun addebito di spesa, entro i termini indicati. Se il contributo ha importo inferiore a 105 euro verrà emesso un solo bollettino con scadenza unica fissata per il 29 maggio 2009; se invece risultasse d’importo superiore, il contributo sarà diviso in due parti e l’interessato avrà a disposizione due bollettini di versamento: il primo con scadenza fissata al 30 marzo 2009, il secondo al 29 maggio. Chi invece preferisse usufruire del sistema di pagamento on line, potrà - sempre tramite l'apposito link del Portale Studenti - utilizzare la MPS Carta Spider Unict (per chi l'ha già richiesta e ottenuta), o qualsiasi altra carta del circuito Visa-Mastercard (grazie al sistema Mps internet banking). Infine, la tassa può essere pagata utilizzando i terminali Pos (solo circuito Bancomat) dell’Ufficio immatricolazioni (via di Sangiuliano 44). Il numero verde dell’Università di Catania - tel. 800 644590 - è a disposizione per qualunque altra informazione o chiarimento.
U NIVERSIT LETTERE / Officina dei media l’offerta formativa 09 Prenderanno il via dalla metà di febbraio le iscrizioni alla edizione 2009 dei laboratori didattici professionali dell’Officina dei media, riservati agli studenti della facoltà di Lettere e Filosofia. Ciascun laboratorio dà diritto a quattro crediti formativi e prevede 14 ore di lezione e la stesura di un elaborato. Il calendario dei laboratori sarà pubblicato una settimana prima del loro inizio nella bacheca del sito di facoltà www.flett.unict.it. Le iscrizioni si possono effettuare da martedì 17 a giovedì 19, e da martedì 24 a giovedì 26 febbraio, dalle 9 alle 13, nell’aula 20 dei Benedettini. Per ulteriori informazioni si può contattare la responsabile organizzativa, Clelia Calvo, nella stanza 206 (Segreteria di presidenza), il martedì e il giovedì dalle 9 alle 13 (tel. 095/7102769 - e-mail offmedia@unict.it).
MEDICINA / Rinnovo delle Commissioni permanenti per il triennio 2008/09 - 2010/11, si vota il 18 febbraio dalle 10 alle al 19 Policlinico
ECONOMIA / Iscrizione corsi singoli domande entro il 20 Scade ve nerdì 20 febbraio il termine per presentare domanda di ammissione ai “corsi singoli” della facoltà di Economia attivati nel 2° semestre. Il modulo è disponibile sul sito web della Facoltà www.economia.unict.it, alla sezione “modulistica” della voce strutture “segreteria studenti”. Per informazioni rivolgersi alla Segreteria Studenti - in corso delle Province 36 a Catania oppure telefonicamente allo 095.7220877 (e-mail: segecc@unict.it).
GIURISPRUDENZA / Al via le iscrizioni al Processo simulato di Diritto del lavoro C’è tempo fino a venerdì 27 febbraio per candidarsi a partecipare al “Processo simulato” organizzato dalla cattedra di Diritto del lavoro tra le attività formative aggiuntive del secondo ciclo di lezioni 2008/09. L’iniziativa, che sarà condotta dalla prof.ssa Anna Alaimo, rientra tra le “ulteriori attività formative” e attribuisce 7 Cfu. È prevista la partecipazione di 90 studenti al massimo ed è riservata a coloro che abbiano già superato l’esame di Diritto del lavoro con votazione minima di 25/30. L’attività didattica consisterà nella costruzione di un “caso” intorno al quale si simulerà un contenzioso lavoristico. Gli studenti assumeranno il ruolo di parti processuali, presentando ricorsi e memorie ed elaborando una sentenza. A conclusione dei lavori, gli esiti verranno dibattuti alla presenza di uno o più giudici della Sezione Lavoro del Tribunale di Catania. L’attribuzione dei crediti è subordinata alla verifica, da parte del docente, dell’attiva partecipazione al processo nel ruolo di parte o di giudice. Per iscriversi si può inviare una email indicando come oggetto “Iscrizione processo simulato”, con i dati personali e l’indicazione del voto riportato all’esame di Diritto del lavoro a sistrazzeri@lex.unict.it.
INGEGNERIA & GIURISPRUDENZA / Aperti gli sportelli informativi del Cinap Tutti i mercoledì, dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 17.30, nella sede del Sis (Sistema informativo studenti) della facoltà di Giurisprudenza, sarà attivo uno sportello informativo del Cinap (Centro per l’integrazione attiva e partecipata - servizi per la disabilità) dell’Università di Catania rivolto a tutti gli studenti e al personale docente e tecnicoamministrativo interessato. Per Ingegneria invece, lo sportello è attivo tutti i giovedì, dalle 8.30 alle 14, alla portineria del Dau (dipartimento di Architettura e Urbanistica).
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U NIVERSIT
Il 2009 dell’Università PROGETTI / Dai nuovi ordinamenti didattici ai problemi della ricerca, senza dimenticare le strutture. L’Ateneo catanese si prepara alle novità e programma per il futuro. Ecco cosa si aspetta dal nuovo anno di Michele Spalletta idattica, ricerca, strutture. Il 2009 dell’Università di Catania è ricco di progetti in cantiere. Alcuni mossi dalle recenti modifiche normative volute dal Governo centrale, altre che riguardano l’organizzazione delle attività all’interno dell’ateneo. In questo anno chiave per l’Università, abbiamo sentito i diretti responsabili delle aree interessate. Ma procediamo con ordine. DIDATTICA. Su questo punto si gioca la sfida principale dell’Università di Catania. Dopo le scelte del Governo nell’estate scorsa (legge Finanziaria), l’approvazione del decreto Gelmini e la pubblicazione delle linee guida per l’Università, l’ateneo etneo, come tutti gli altri, dovrà attuare diverse modifiche, partendo dalla razionalizzazione dei corsi alla riorganizzazione della didattica. «Si continua a lavorare sull’attivazione dei nuovi ordinamenti - dice Giuseppe Cozzo, delegato del rettore alla didattica -. Con l’anno accademico 2009-
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2010 dovrebbero partire i nuovi ordinamenti in tre facoltà, Scienze Matematiche, Scienze della formazione ed Economia, più i corsi a ciclo unico di Medicina che hanno già concluso l’iter interno di valutazione. Per tutti gli altri corsi si prevede di partire, secondo la legge, entro l’anno accademico 20102011. Adesso il Ministero e il Cun vaglieranno le modifiche attuate e quando saranno approvate poi starà all’Ateneo decidere se attivarli dal prossimo anno accademico o rimandarli. Credo che la quasi totalità di questi corsi partirà già da quest’anno. Non c’è motivo di rimandare se non eventualmente per riflessi legati ai requisiti minimi per l’ingresso degli studenti». Su questo punto, come conferma lo stesso Cozzo, il dibattito è ancora aperto: «Se per un corso di laurea si è previsto un numero di docenti e risorse disponibili per un massimo di 250 studenti, si dovranno esaminare delle soluzioni. Bisognerà vedere se sarà necessario chiedere sin da subito al Ministero l’inserimento del numero programmato per questi corsi
INFORMA o meno». Ma come vede il delegato alla didattica il lavoro che si sta portando avanti nell’Università di Catania? «Credo che stiamo cercando di rispondere al meglio delle nostre possibilità. Poi i fatti dimostrerano come abbiamo operato. Stiamo cercando di proporre un’offerta formativa quanto più possibile rispondente alle esigenze. Bisogna ricordare che l’Università non fa solo formazione professionale ma anche cultura. L’Università si deve occupare degli sbocchi professionali, ma deve anche dare a chi non ha questi problemi contingenti, la possibilità di spaziare in campi nuovi. Sono abbastanza soddisfatto per quello che si è fatto fino ad ora conclude Cozzo -. Quello che credo sia importante, e che è stato il messaggio che abbiamo cercato di dare, è che bisogna ripensare l’offerta formativa nel suo complesso. Esistono non solo i corsi di primo livello e i corsi magistrali ma anche, e questo è quello che è mancato, i master. I master sono uno strumento che ancora non entra nell’offerta formativa standard. Si trascura un aspetto molto importante. Mi auguro che si dia spazio anche a questo. Anzichè istituire corsi magistrali troppo specializzanti, ad esempio, sarebbe molto meglio prevedere una laurea magistrale a respiro più ampio e fare l’anno successivo un master molto più specialistico. Abbiamo molto da fare, abbiamo grandi potenzialità non sufficientemente espresse, perchè pecchiamo un po’ sul piano organizzativo, ma dobbiamo fare in modo che si remi tutti verso la stessa direzione e non sempre accade». RICERCA. Anche la ricerca è alle prese con una forte spinta al rinnovamento all’interno degli Atenei italiani. «Non c’è dubbio - dice Alfio Lombardo, delegato alla ricerca - che fondamentalmente è uno il problema del nostro campo, ovvero trovare dei canali di finanziamento esterni e, discorso strettamente collegato, utilizzarli bene. Questo significa cominciare ad avere dei criteri di valutazione dell’attività di ricerca che permettano di scegliere su quale attività punta-
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Nella pagina a fianco, in basso, la Purità, che presto sarà completata e che ospiterà un auditorium e aula magna per la facoltà di Giurisprudenza. Sopra, il progetto della Torre Biologica, nella quale confluiranno uffici e aule di Medicina, Scienze e Farmacia; Nelle foto piccole, da sinistra: Giuseppe Cozzo, delegato del rettore alla didattica; Alfio Lombardo, delegato alla ricerca d’Ateneo; Vincenzo Di Cataldo, preside di Giurisprudenza
re. Da un punto di vista scientifico l’Università di Catania ha delle punte di eccellenza in alcuni settori, ma copre un po’ tutte le aree scientifiche. Dal puto di vista delle novità introdotte dal Ministero, il nostro ateneo è stato precursore. Il bando Firb per i giovani ricercatori ad esempio, emesso dal Ministero che è ancora in corso, è un esempio. Noi avevamo già fatto questo regolamento mesi prima per finanziare i ricercatori sotto i 38 anni del nostro ateneo, stanziando un milione di euro sui due anni. Sulla valutazione, da due anni abbiamo già attivato un processo valutativo della ricerca, con l’attivazione del catalogo della ricerca e con l’immissione del nuovo regolamento di ricerca dell’ateneo, secondo cui i fondi andranno distribuiti in base ai risultati della ricerca. In base all’esperienza già fatta stiamo apportando delle modifiche a queste novità introdotte, ma ci stiamo preparando ad essere valutati quando i meccanismi ministeriali sarano in funzione. C’è in atto una rivoluzione in qualche modo culturale. Una politica di ateneo che tende ad inculcare in tutti noi la cultura della valutazione contro l’autoreferenzialità che, fino a non molto tempo fa, era dominante». STRUTTURE. Più che novità, in questo campo si attendevano conferme di quanto già ampiamente programmato dall’Ateneo e dalle singole facoltà. Buone notizie arrivano dalla Citta-
della universitaria. Pochi giorni fa infatti è stata simbolicamente posta dal rettore Recca la prima pietra della Torre Biologica, un polo d’eccellenza del settore scientifico di tutta l’area mediterranea. La struttura (che dovrebbe essere completata in 33 mesi, ndr) ospiterà aule per oltre 2700 posti, laboratori didattici e di ricerca e uffici per docenti. In un’area di circa 36 mila metri quadrati, la nuova struttura sarà costituita da quattro torri, collegate tra loro da un nucleo centrale, e vi confluiranno alcune aule delle facoltà di Medicina, Scienze e Farmacia. Su quest’ultima rimangono ancora i dubbi riguardo eventuali spostamenti di aule, uffici e laboratori, in attesa dei risultati dell’inchiesta in corso, mentre si concretizzano i progetti per quanto riguarda Giurisprudenza. «Purità dovrebbe esserci consegnata teoricamente ad aprile - afferma il preside Di Cataldo - mentre per via Roccaromana è stato appena fatto il bando per l’esecuzione dei lavori, che dureranno un paio di anni. Quest’ultima sede sarà destinata a ospitare le aule per le lezioni di primo anno (per un migliaio di studenti, ndr), mentre la Purità verrà destinata ad auditorium e aula magna, avendo una capienza limitata ad appena 120 posti». Per quanto riguarda la biblioteca, come conferma Di Cataldo, verrà allestita nella palazzina di via Gallo, una volta completati i lavori di ristrutturazione,
dopo che gli uffici verranno a loro volta trasferiti nella vicina ex clinica dermosifilopatica. Il 2009 vedrà anche consegnata la struttura delle Verginelle, destinata alla facoltà di Scienze della formazione. Discorso a parte per le strutture riservate agli studenti e di competenza dell’Ente regionale per il diritto allo studio. Mentre infatti l’Università ha conferito all’Ersu la gestione di altre tre residenze universitarie (via Caronda, via Etnea e vico Carrata), proseguono i progetti di ampliamento dei posti letto messi disposizione degli studenti fuori sede. Grazie alla legge Gelmini, che prevede il cofinanziamento del 50 per cento da parte dello Stato per nuovi progetti di edilizia studentesca, l’Ersu ha in programma l’ampliamento di un’ala della residenza alla Cittadella universitaria, mentre sembra decisamente abbandonato il progetto Tavoliere. Per quanto riguarda le mense, tramontata, a quanto pare, l’ipotesi di una struttura al centro cittadino (si parlava dell’ex Monastero dei Benedettini), buone nuove arrivano per la grande mensa della Cittadella. «La ditta che ha vinto la gara d’appalto, che già fornisce i pasti nelle altre mense, ha già avviato i lavori di arredo alla Cittadella dice Nunzio Rapisarda, direttore amministratrivo dell’Ersu -. Nonostante qualche ritardo, dovuto ai ricorsi di alcune società che hanno partecipato alla gara, entro un paio di mesi la strutturea dovrebbe essere pienamente funzionante». U i
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Il caso Punteruolo rosso divide la ricerca IL FATTO / E’ stata scoperta una cura contro il coleottero che uccide le palme? Per l’Orto botanico si è vicini, ma c’è chi non la pensa così di Michele Spalletta attività di ricerca, contrariamente a quanto si possa generalmente pensare, non sempre è frutto dell’abnegazione o dell’intuito di una singola persona. Spesso e volentieri i frutti della ricerca si colgono solo dopo lunghi periodi di dibattiti interni e confronti tra diversi ricercatori. E non accade raramente che questi periodi siano costellati da momenti di forte attrito, magari tra diverse scuole di pensiero o approcci alla materia di studio. Uno dei casi in questione riguarda una ricerca portata avanti all’interno dell’Ateneo di Catania, molto pubblicizzata negli ultimi mesi: la cura al Punteruolo rosso. L’eco che ha avuto questa notizia si deve non solo all’importanza in sè della ricerca, che interessa numerosi Paesi oltre l’Italia, ma soprattutto all’impatto che un’eventuale cura avrebbe direttamente sul nostro territorio, Catania e la Sicilia tutta. Poco prima della scorsa estate infatti è stata diramata la notizia che una “ricetta” elaborata dall’Orto Botanico dell’Unievrsità etnea avrebbe dato qualche speranza alla tragica morìa della palme catanesi, attaccate dal coleottero, probabilmente importato dall’Egitto. «Nella lotta al parassita - ci spiega il professore Pietro Pavone, direttore dell’Orto Botanico - io ho utilizzato un prodotto naturale, estratto da una pianta, autorizzato dal Ministero della Salute e già utilizzato in altri ambiti, ma non ancora contro il Punteruolo rosso. Da questa sperimentazione abbiamo scoperto che le piante ir-
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In alto due palme, una colpita da Punteruolo rosso (a destra) l’altra presumibilmente infetta ma ancora asintomatica (a sinistra); in basso, un esemplare di Punteruolo rosso, il coleottero probabilmente importato dall’Egitto che sta distruggendo migliaia di piante in tutta la Sicilia
rorate nella loro interezza con questo prodotto non mostravano attacchi da Punteruolo rosso. Il risultato è certamente significativo, anche se si tratta comunque di una cura di tipo preventivo». In questa sperimentazione pratica Pavone si è avvalso della collaborazione del professore Santi Longo, entomologo all’Università etnea e di Francesco Santopolo, tecnico di campo che collabora con l’Università di Napoli. «La collaborazione con Santopolo è stata utile perchè nell’ateneo partenopaeo si sta portando avanti un’altra linea di ricerca biologica che prevede l’utilizzo di microorganismi, i nematodi, che attaccano direttamente le larve del coleottero. Sia questa ricerca sia quella che ab-
biamo già sperimentato noi sono ovviamente ad impatto ambientale nullo, visto che si tratta di sostanze puramente naturali». Ma, come capita in molte ricerche, non tutti la pensano alla stessa maniera. «Il professore Longo - sottolinea Pavone - è molto pessimista riguardo queste cure e non ci siamo trovati d’accordo sui risultati di queste sperimentazioni». «Quando abbiamo sperimentato per la prima volta la cura - spiega Francesco Santopolo - non avevamo ancora alcuna certezza, ma abbiamo scoperto, con prove alla mano, che riesce a colpire l’insetto prima che penetri nel legno». Ma le “prove” non hanno convinto il professore Santi Longo, che ribatte: «E’ una pia illusione pensare che si possa risolvere così il problema. Ancora non si è entrati nell’ottica che bisogna eliminare i focolai di infezione, distruggendo nella maniera adeguata le pal-
U NIVERSIT me infestate. Adesso la problematica è diventata tanto ampia da non potersi risolvere con un prodotto irrorato. Noi siamo un’istituzione pubblica e come Università dipendiamo dallo Stato. I prodotti utilizzati dal professore Pavone e Santopolo sono attualmente “illegali”, visto che l’autorizzazione del Ministero della Salute è scaduto il 26 ottobre. Oltre tutto non sono efficaci. Sulle piante le irrorazioni di nematodi non hanno dato risultati sufficienti, visto che i colleghi americani che hanno fatto le sperimentazioni parlano di una mortalità delle larve intorno al 40 per cento». Sui risultati portati alla luce dall’Orto Botanico il professore Longo è scettico. «I risultati sono alla portata di tutti - dice Longo -. Sono state trattate 900 palme a Catania e basta fare un giro per la città per vedere in che condizioni sono le piante. Purtroppo si chiacchera molto sul Punteruolo senza metterci le mani dentro. La mia amarezza - conclude il professore - nasce dal fatto che nel 2005, quando ho intercettato il parassita ad Acireale per la prima volta, immediatamente abbiamo costituito un gruppo di lavoro e di ricerca che aveva previsto l’eliminazione di quelle 300 piante infestate. Invece ci è stato risposto che era una follia eliminare le palme e che si dovevano ricercare delle cure. Adesso, dopo quattro anni, sento dire sempre le stesse cose e vedete dove siamo arrivati». Ed effettivamente la situazione in Sicilia è peggiorata sensibilmente, se si considera che adesso le palme infette si aggirano introrno alle trenta mila unità. Il triplo rispetto alle dieci mila considerate, visto che per ogni pianta malata, ce ne sono due attaccate ma ancora asintomatiche. Questi almeno i numeri secondo gli studi dell’Università di Palermo, che proprio nei giorni scorsi ha siglato un accordo con l’ateneo di Catania e istituti di ricerca tunisini per studiare un rimedio efficace ad una situazione che mette a rischio l’integriutà naturalistica e paesaggistica della nostra isola. E al progetto ha dato disponibilità anche l’Egitto che, sembra, sia il Paese dal quale è arrivato fino a noi il Punteruolo rosso. U i
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RAGUSA IBLA / Il 21 e 22 febbraio, convegno ad Agraria e cicloescursione sino a Giarratana
Com’è bello pedalar sulle ferrovie dismesse n convegno di carattere nazionale e due cicloescursioni lungo ex strade ferrate. Questo il programma di iniziative promosso dalla Fiab (Federazione italiana amici della bicicletta) Sicilia in occasione della seconda “Giornata nazionale delle ferrovie dimenticate”, fissata per il 1° marzo dalla Confederazione Mobilità Dolce (Co.Mo.Do.). Si comincia il 21 febbraio, dunque, con il convengno “Elementi del paesaggio e fattori di suggestione nelle strutture lineari per il trasporto ferroviario ed individuale”, ospitato nell’aula magna della facoltà di Agraria a Ragusa Ibla. L’indomani, domenica 22 febbraio, è in programma una cicloescursione lungo la ferrovia dismessa Ragusa–Giarratana. Appendice di questi due eventi, domenica 1° marzo, la “ciclo passeggiata” Godrano-Ficuzza (nel Palermitano) e un’escursione a piedi alla Timpa di Acireale. Iniziative su cui la Fiab punta molto per promuovere il cicloturismo in Sicilia. Anche la Timpa di Acireale, seppure sia prevista una passeggiata a piedi, per la Fiab ha un valore strategico per il cicloturismo di lunga percorrenza in Sicilia. La Conferenza, organizzata dal coordinamento Fiab Regione Sicilia, sarà condotta dal professore Giampaolo Schillaci, (coordinatore Regionale Fiab) e annovera fra i relatori altri docenti della facoltà di Agraria e del dipartimento di Ingegneria Agraria di Catania, di altre Università italiane, ricercatori, liberi professionisti di chiara fama, alti funzionari della Regione Sicilia, tecnici dell’Istituto regionale del restauro e altri partecipanti di pari livello per ruoli e competenze, fra i quali la sovrintendente ai Beni culturali della provincia di Ragusa, Vera Greco. La tematica delle Greenways è ormai di risonanza nazionale e la Provincia di Ragusa ne è investita a pieno titolo, essendo dotata di un prezioso lungomare - su un tratto del quale insiste l'iniziativa Fiab Sicilia “Barocco Slow Coast” - e di una struttura non meno preziosa per lo sviluppo delle aree più interne, costituita dalla ferrovia dismessa Ragusa-Siracusa-Vizzini. Peraltro, sono in questi giorni attese le deliberazioni degli organi regionali in merito alla dislocazione dei finanziamenti 2007-2013 destinati al trasporto individuale non motorizzato. A tal fine, non si può ignorare l’attività della Fiab già nel tavolo tecnico regionale 2002 che, di concerto con gli organi tecnici provinciali, volle inserire la citata ferrovia dismessa nel Piano per la mobilità non motorizzata, recepito dalla Regione Sicilia con apposito provvedimento pubblicato in Gazzetta. Per la passeggiata si avrà la collaborazione delle associazioni Baroccoinbici Fiab e Hybla Bike, ambedue con sede a Ragusa con la collaborazione delle associazioni Montainbike Sicilia Fiab Catania e Aretusa Bike Fiab Siracusa. U i
U SOS RICERCA / Siciliani e calabresi in protesta sul traghetto Messina-Villa San Giovanni
L’Onda sull’onda ricercatori precari non si fermano e “risalgono” lo Stivale. Questa volta la manifestazione si è svolta sul traghetto Messina-Villa San Giovanni, sabato scorso infatti si è riunita la prima assemblea pubblica “itinerante” dei ricercatori precari delle università e dei centri di ricerca di Sicilia e Calabria. Al centro del dibattito, la mobilitazione contro le misure su università e ricerca contenute nel decreto-legge 180/2008, il rilancio della centralità dell’università e della ricerca pubbliche, la battaglia per il riconoscimento della condizione di lavoratori della ricerca. Su iniziativa del Coordinamento dei Precari della Ricerca di Catania (http://precariricercact.blogspot.com) e dei Precari Invisibili dell’UniCal (Università della Calabria) i ricercatori degli atenei di Catania, Catanzaro, Cosenza, Messina e Reggio Calabria si sono riuniti per un’assemblea che ha fatto la spola tra Messina e Villa San Giovanni, occupando simbolicamente il ponte della nave per alcune ore e distribuendo salvagente e volantini all’equipaggio e ai passeggeri in transito. Il traghetto si è, così, prestato a rappresentare quel passaggio della conoscenza che deve essere sostenuto e promosso nella consapevolezza che sulla ricerca e sull’innovazione si fondano lo sviluppo e la crescita di un Paese. «Oggi, invece - spiega Chiara Rizzica -, si naviga a vista tra mille difficoltà e i ta-
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gli indiscriminati lasciano intravedere solo dense nubi all’orizzonte. Servirebbero, piuttosto, congrui finanziamenti statali per rafforzare la chiglia di questa nave che è l’università pubblica, le cui assi ancora capaci di resistere sono proprio quei ricercatori che giorno per giorno lavorano con passione e senso del dovere negli atenei e negli enti di ricerca di tutta la penisola. Ma la rotta che il governo ha intrapreso - sottolinea - sembra diversa, e punta dritto allo sfascio. Decisi a non abbandonare la nave, i ricercatori chiedono con forza a questo governo di dimostrare senso di responsabilità, facendo finalmente un passo indietro su quelle misure legislative che affondano la ricerca». Durante l’assemblea pomeridiana che si è svolta a Messina si è deciso inoltre di avviare un progetto di continuità d’azione tra i vari atenei italiani dell’area del Mediterraneo, si è stretto così un “patto di mutuo soccorso” che servirà a sostenere reciprocamente le azioni di mobilitazione su un doppio fronte: denuncia dei caratteri e dimensioni del lavoro sommerso nelle università e centri di ricerca e costruzione di consenso intorno alla questione critica dell’università pubblica. Di questo nuovo progetto comune, rapidamente battezzato “Onda Mediterranea”, faranno parte anche i collettivi degli studenti di Reggio Calabria e Movimento Studentesco Catania. U i
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U NIVERSIT La tesi? Un vero e proprio genere letterario, forse tra i più bizzarri. Noi gli diamo spazio. Segnalateci le vostre a info@universitinforma.it
di Rosalba Di Perna
Dal fenomeno Beppe Grillo ai riti del tarantismo F
ra i generi letterari più bizzarri che si conoscano rientra a pieno titolo quello della “Tesi di Laurea”. Grado zero della scrittura (e di senso), spesso la tesi, in quanto lavoro conclusivo, mette in crisi tutti coloro che giunti alla fine del loro percorso di studi debbono fare i conti con ciò che una volta era la fatidica pagina bianca: il desktop. Ma sempre bianco. Che si chiami prova finale, dissertazione scritta, tesi compilativa o scientifica non importa. La tesi va fatta, comunque, e non certo con il professore, ma con la materia. Oppure con nessuno dei due. E se pure qualcuno pensò bene di scrivere un saggio su Come si fa una tesi di laurea, oggi si è sempre più convinti che, in realtà, nessuno possa insegnare a scrivere a nessuno, ma che al massimo si possa soltanto aiutare a far capire la distinzione fra idem, ivi e ibidem, e a volte neppure questo. La rubrica Siamo in-tesi? vuole essere uno sprone, un ulteriore stimolo ad alimentare la passione per la ricerca, tentando di guardare la realtà universitaria con uno sguardo nuovo, originale, altro. Originale è senza dubbio il lavoro Stefano Vaccarisi (nella foto a fianco), giovane siracusano laureatosi a novembre in Lettere Moderne vecchio ordinamento. Il suo lavoro intitolato Tra satira e informazione: il fenomeno Beppe Grillo non è stato solo una fredda presentazione in power-point, ma molto di più: Perché uno studente di lettere sceglie di analizzare proprio Beppe Grillo? «Perché Beppe Grillo è un personaggio forte, oggi, perché nasce comico, ma in realtà non è soltanto un comico, e quindi da lì è nata l’idea di studiare la satira e l’informazione alternativa». Tu sei un militante del partito politico Amici di Beppe Grillo? «Militante no, diciamo che lo seguo, ma non mi posso definire “Grillino”». Ma che cosa hai analizzato esattamente in
questa tua ricerca? «Ho analizzato il personaggio, così come si mostra e poi tre punti principali: la satira pungente, l’informazione indipendente o alternativa e i tempi della comicità». Hai incontrato difficoltà nella tua ricerca, in particolare nella reperibilità di fonti e materiale? «Decisamente sì. Devo dire che è stato difficile, perché mi sono dovuto costruire una bibliografia da solo. C’è infatti molto poco su questo argomento, ho trovato per lo più informazioni di tipo biografico». Ma non hai mai avuto paura che il tuo lavoro potesse incontrare l’ostilità dei membri della commissione? «A dire il vero sì, l’ho pensato, ma in realtà poi è andata molto bene. Anzi, l’unica ostilità che ho trovato è stata quella dei miei stessi professori di corso, che si rifiutavano di seguirmi in questo lavoro. Mi sono dovuto rivolgere infatti alla professoressa Parito per la mia tesi, che è di un altro corso».
Se tu tornassi indietro, risceglieresti questo argomento? «Sì, per vari motivi, perché l’argomento mi è piaciuto molto, anche se forse lo riaffronterei in maniera diversa. Ho scelto ciò che mi piaceva e ho avuto la possibilità di farlo, non mi andava di fare una tesi che mi annoiasse. Anzi, sono convinto che analizzare un personaggio minore sia stato uno stimolo per me. La tesi è questo: cercare personaggi minori di cui si è scritto poco». Ricerca interessante, che guarda a saperi e culture “altre”, è senza dubbio quella della ventiseienne Jessica Carnemolla (nella foto a fianco), studentessa di lingue e letterature straniere che sceglie di fare una tesi di laurea specialistica sul “tarantismo” dal titolo La dimensione prossemica nei riti coreutico-musicali del tarantismo. Quanto tempo hai impiegato per fare una tesi sul tarantismo? «Ho iniziato a Dicembre del 2007 e mi sono laureata a Novembre 2008, lavorandoci saltuariamente, anche perché il mio professore, Emanuele Fadda, per un periodo è partito». Hai incontrato difficoltà nel reperire testi e materiali per la bibliografia? «No, materiale ce n’è moltissimo, ma invece sono molto rari i video e le foto, le immagini in genere». Ma tu sei mai stata nel Salento, là dove si celebrano questi riti o hai mai visto performance di Tarantismo? «No, veramente, ma ho visto la Taranta come ballo, ad Alì, in provincia di Messina, anche perché oggi la Taranta sopravvive solo sotto questa forma». Sei a conoscenza della satira che il comico del programma “Zelig”, Checco Zalone, ha fatto sulla Taranta? «Sì, certo, la Taranta della destra. In effetti, la Taranta viene spesso legata alla sinistra, essendo un ballo popolare, legato alle esigenze del popolo, alla campagna, alle classi basse». Come mai questa scelta così ricercata, antica, antropologica? «Perché mi appassiona la Taranta, come fenomeno, e volevo saperne di più, perché è un argomento particolare e originale. E dirò di più, col senno di poi, darei anche più spazio proprio all’aspetto antropologico».
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SISSIS / Conclusione delle attività entro l’anno accademico 2008-2009
Si avvia a conclusione l'esperienza della Sissis, la Scuola interuniversitaria siciliana di specializzazione per l'insegnamento scolastico. La legge 133 dell'agosto 2008 ha infatti sospeso temporaneamente ogni attività di tali scuole, presenti in tutte le realtà universitarie italiane. Dal Ministero dell’Università è pervenuta, inoltre, una circolare che raccomanda alle Scuole di far terminare, necessariamente entro l'anno accademico corrente, sia il secondo anno ordinario dei corsi del IX ciclo, sia tutti gli altri corsi che le Scuole hanno attivato in questi anni, finalizzati al conseguimento di un secondo diploma di abilitazione e della specializzazione sul sostegno. “Gli studenti che entro tale termine non abbiano conseguito i relativi titoli - specifica la circolare -, conservano comunque il diritto di acquisirli secondo le modalità che saranno indicate nelle nuove normative relative alla formazione dei docenti”.
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TAGLI / Recca alla Gelmini: «Dal 2010 in difficoltà anche gli atenei virtuosi»
«Ribadiamo che i tagli previsti nel 2010 metterebbero comunque in ginocchio quasi tutti gli atenei italiani, a prescindere dal fatto che siano più o meno virtuosi» Così il rettore dell’Università di Catania, Antonino Recca, componente della Giunta esecutiva della Crui, ha ribadito la sua preoccupazione sui possibili effetti dei tagli al finanziamento delle università pubbliche. Per quanto riguarda l’Unievrsità etnea - continua Recca -, il Fondo di finanziamento ordinario attuale è di 201 milioni di euro, di cui 172 milioni spesi per stipendi. Se i tagli previsti per il 2010 venissero confermati, all’ateneo di Catania sarebbero decurtati circa 20 milioni di euro e, pertanto, tolte le somme necessarie per gli stipendi, resterebbe ben poco per l'ordinaria amministrazione».
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SENATO ACCADEMICO / Mandato di rettore e presidi da tre a quattro anni
Approvate dal Senato accademico il 26 gennaio le modifiche allo Statuto e al Regolamento generale d'Ateneo. Tra i cambiamenti, il prolungamento, da tre a quattro anni, del mandato del Rettore, dei presidi, dei direttori di dipartimento e presidenti di corsi di studio. Stesso prolungamento anche per gli incarichi del Direttore amministrativo e dei componenti del Collegio dei revisori dei conti. Durerà quattro anni anche il mandato dei componenti del Nucleo di valutazione, della Commissione per la ricerca scientifica, della Commissione paritetica per la didattica e di altri centri di servizio d’Ateneo. Infine, esteso ai ricercatori non confermati l’elettorato attivo per le rappresentanze delle aree scientifiche in Senato accademico e per l'elezione del preside di facoltà, e l’elettorato attivo e passivo per i consigli di dipartimento.
GIURISPRUDENZA / In distribuzione i vademecum A partire dal mese di febbraio, sono in distribuzione al Sis (Servizio informazioni studenti) della facoltà di Giurisprudenza di Catania (hall di Villa Cerami), la Guida dello studente per l’anno accademico 2008/09. La distribuzione avverrà dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.
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«Non riesco ad avere quanto mi spetta, dopo aver lasciato un lavoro senza “regolare” contratto»
Sono una studentessa universitaria, e fino a ottobre del 2008 ho lavorato per moltissimo tempo in una libreria del centro di Catania. Non è stato un lavoro “regolare” ma, data la mia condizione di studentessa, è difficile lavorare regolarmente. Venivo pagata poco, ma mi piaceva abbastanza svolgere le mie mansioni. A causa di svariati motivi, che non ritengo importante evidenziare qui, ho deciso di licenziarmi, facendo recapitare la lettera con la quale attestavo il fatto e chiedevo la retribuzione di quanto avevo guadagnato fino a quel giorno. Non è una somma esorbitante, ma in questo tempo di crisi è da considerarsi un patrimonio. In seguito ho mandato un’altra lettera, con le stesse richiesta della prima, ma chiedendo anche di riavere i libri che avevo lasciato in conto deposito. Finora non ho ottenuto né i soldi né i libri, anche se ho formulato più volte la mia richiesta. Ci sarebbe il tempo perché siano accontentate le mie richieste, perché da tempo la libreria è chiusa per inventario. Io non sono il tipo da lavare i panni sporchi in pubblico, ma dato che non ho ottenuto nulla che avesse la vaga forma di una risposta concreta, sono costretta a farvi leggere queste righe, perché si smuovano delle coscienze. Spero così di ottenere quello che mi spetta (soprattutto i libri, avendo diritto incontestabile, come qualunque cliente, e comunque come riportato sul contratto di deposito, di riprendermi i libri dalla fine di novembre inizi di settembre). Non esigo di più, ma non accetterò di meno. In ogni caso, gradirei non essere più ignorata. Lettera firmata
Non entriamo nel merito della vicenda personale e del rapporto datore-lavoratore che non conosciamo in dettaglio, ma ci è sembrato opportuno pubblicare la lettere di questa studentessa, perché la sua condizione - pur con tutti i distinguo del caso - è cosa frequente: per arrotondare gli studi molti studenti lavorano, spesso e volentieri “in nero”, senza alcuna regolarizzazione. Si tratta spesso di un patto tacito e reciproco, seppure non condivisibile, che però quando sorgono divergenze o quando il rapporto di lavoro finisce in maniera non proprio amichevole, può causare dei problemi. Come nel caso della studentessa che si è rivolta a Universitinforma. Ci auguriamo che i titolari della libreria e la ragazza si chiariscano e che a quest’ultima venga riconosciuto quanto dovuto. E che, naturalmente, si diffonda una maggiore cultura del rapporto “regolare”.
scriveteci a info@universitinforma.it
DIRITTO INTERNAZIONALE / Il corso di simulazione processuale La cattedra di Diritto Internazionale della facoltà di Giurisprudenza ha attivato per l’anno accademico 2008/09 un corso di Simulazione processuale in materia internazionale che dà diritto a 7 crediti formativi. L’attività didattica - della durata di 49 ore - consisterà nella costruzione di un “caso” intorno al quale si simulerà un contenzioso di interesse internazionalistico. L’iniziativa è riservata a 30 studenti che abbiano superato l’esame di diritto internazionale con una votazione di almeno 27/30, le iscrizioni sono aperte fino al 28 febbraio. Per candidarsi occorre registrarsi on line dal sito web della facoltà www.lex.unict.it alla sezione “Didattica-Ulteriori Attività Formative”.
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INTERVISTA DOPPIA / Una lei e un lui a confronto su università, studio, lavoro, svaghi. Tra presente e futuro, ecco come gli studenti catanesi vivono il loro percorso universitario
Come ti chiami? «Vincenzo Murgana». Quanti anni hai? «24». A quale corso di laurea sei iscritto? «Sono iscritto in Economia, al corso di Amministrazione e controllo». Quanti esami ti mancano alla laurea? «Mi mancano gli ultimi 5 esami. Spero di superarli tutti in beve tempo in modo tale da finire presto. So che sarà difficile vista la difficoltà di alcune di queste materie rimaste!». Se potessi tornare indietro faresti la stessa scelta? «Si, perché mi sono trovato bene sia con l’organizzazione di facoltà sia con i miei colleghi. Tuttavia cambierei il mio modo di approcciarmi alle materie, soprattutto quelle relative al primo anno, poiché il mio metodo è stato superficiale rispetto al carico di lavoro». Descrivi (brevemente) la tua settimana tipo da studente? «Quando abitavo a Catania, durante le lezioni, ero sempre in facoltà fino al tardo pomeriggio. La sera, dopo cena, studiavo oppure uscivo. I periodi di maggiore studio coincidevano con la fine delle lezioni». Preferisci studiare da solo o con i colleghi? «Ho quasi sempre studiato con i colleghi durante i primi due anni di università, poi, per motivi di comodità, ho preferito studiare da solo». Che tipo di studente ritieni di essere? «Penso di essere un tipo di studente che rientra nella normalità, in quanto in questi anni universitari non ho messo tra le priorità solo lo studio, ma anche altri aspetti della mia vita». L’esame che ti è rimasto impresso, e perchè. «Istituzioni di Economia, non tanto per i contenuti, quanto per il professore. E’stata una persona molto esigente e anche molto particolare tanto da farmi rifare l’esame più volte». Tra cinque anni come ti vedi? «Mi vedo laureato e spero di trovare un lavoro attinente agli studi effettuati in modo da poter mettere in pratica tutte le mie conoscenze». Per lavoro saresti disposto a farti raccomandare? «Si, ma solo se non ce la farei con i miei mezzi o comunque in caso di estrema necessità legata, soprattutto, a problematiche economiche». Quali sono i locali ideali da frequentare per fare conoscenze? «Tutti i locali che si trovano al centro storico, tra piazza Università e piazza Teatro Massimo. Sono i più frequentati e gettonati dagli studenti universitari, posti ideali per conoscere gente e trascorrere piacevoli serate». Con gli amici preferisci trascorrere una serata in pizzeria, al cinema o in discoteca? «Preferisco trascorrere le mie serate in pizzeria e poi magari fare un salto in discoteca».
Come ti chiami? «Rachele Greco». Quanti anni hai? «24». A quale corso di laurea sei iscritta? «Scienze politiche». Quanti esami ti mancano alla laurea? «Per fortuna non ho più esami da sostenere. Sto terminando la tesi di laurea per poi laurearmi a marzo». Se potessi tornare indietro faresti la stessa scelta? «Credo proprio di no. Noi studenti non possiamo più scegliere il nostro percorso di studi seguendo le nostre ambizioni, ma siamo in un certo qual senso “obbligati” da ciò che il mondo del lavoro ci offre, o per lo meno verso ambiti con maggiori possibilità di accesso. Sicuramente la mia facoltà non rientra in questa categoria». Descrivi (brevemente) la tua settimana tipo da studente? «Quando frequentavo le lezioni ero sempre in facoltà. I pomeriggi a casa a studiare, e tra una lettura e l’altra, pause studio in compagnia delle mie coinquiline. Quando non avevo lezione, la sera con amici organizzavamo cene, andate al cinema, passeggiate per le vie del centro storico di Catania, sempre in numerosa compagnia». Preferisci studiare da sola o con i colleghi? «Ho sempre studiato sola, ma per alcune materie ho anche fatto parte di gruppi di studio». Che tipo di studente ritieni di essere? «Penso di essere stata sempre abbastanza costante nel mio percorso di studio e di aver cercato di dare il meglio». L’esame che ti è rimasto impresso, e perchè. «Sicuramente il primo. Forse per mia inesperienza o perché il professore non era un grande esempio di imparzialità e coerenza, è sembrato insuperabile per ben 4 volte». Tra cinque anni come ti vedi? «Diciamo che non mi vedo! La mia risposta nasce dal fatto che oggi è difficile per noi ragazzi avere una chiara prospettiva del futuro». Per lavoro saresti disposta a farti raccomandare? «Bella domanda. Credo che fino a quando non vi sia un motivo essenziale è giusto farcela con i propri mezzi». Quali sono i locali ideali da frequentare per fare conoscenze? «A Catania ci sono tanti locali, pub, pizzerie carine dove passare del tempo con gli amici. Comunque credo che basti essere persone socievoli per fare conoscenze, a prescindere dal posto in cui ci si trova». Con gli amici preferisci trascorrere una serata in pizzeria, al cinema o in discoteca? «Ho sempre preferito serate organizzate a casa di amici o a casa mia, dove è la nostra cucina a far da collante fra tutti. Trovo anche molto carina una serata in pizzeria e poi al cinema».
interviste raccolte da Serena Vanella
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CONCORSI / Iscrizioni aperte fino al 24 febbraio Il 18 giornata informativa a Palazzo Centrale
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con l’Erasmus è tempo fino al 24 febbraio alle 12,30 per la presentazione delle domande di partecipazione al bando Erasmus 2009- 2010, pubblicato sul sito internet http://unict.socratesmanager.it. Giunto al suo tredicesimo anno di vita, il progetto Erasmus ha permesso a migliaia di studenti europei di intraprendere esperienze didattiche all’estero e di conoscere e comprendere culture diverse dalla propria, contribuendo così a creare una grande comunità tra gli studenti europei. Quest’anno l’Università di Catania ha messo a disposizione dei propri studenti 409 borse di mobilità che possono essere utilizzate per frequentare corsi di studio presso le università ospitanti, sostenere esami, svolgere ricerche per la stesura della tesi di laurea o di dottorato, seguire corsi di specializzazione o di dottorato di ricerca, per una durata minima di tre mesi e massima di dodici. Possono partecipare al concorso gli studenti di nuovo ordinamento regolarmente iscritti ai corsi di studio dell’Università di Catania dal primo anno di corso in poi, a condizione che soddisfino, entro il 24 febbraio, i requisiti di iscrizione e accreditamento previsti dal bando. È inoltre necessario dimostrare una sufficiente
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conoscenza della lingua richiesta per il paese in cui si vuole svolgere il periodo di studi, attraverso un test di lingua, o dimostrando di aver sostenuto l’esame di lingua presso l’Università o di aver conseguito un’idoneità. La domanda di partecipazione va compilata esclusivamente on line sul sito http://unict.socratesmanager.it, stampata e conservata per tutta la durata del bando come ricevuta di iscrizione. Chi volesse ricevere maggiori informazioni sul bando di concorso e sui i temi legati alla mobilità internazionale può partecipare alla giornata informativa Erasmus 2009/10 in programma mercoledì 18 febbraio alle 9 nell’Aula magna del Palazzo centrale dell’Università. Ospite d’eccezione sarà Loredana Oliva, giornalista specializzata sui temi dell’istruzione e del lavoro e autrice del libro “Io invece studio all’estero. Dal liceo al master: le città, le università, i Paesi”, un viaggio di esplorazione del panorama internazionale della formazione e una preziosa guida contenente tutte le informazioni utili a chi vuole studiare all’estero. A partire dalle 11, la parola andrà agli studenti che hanno già partecipato al progetto e che racconteranno le proprie esperienze. U i
SPORT / La 47a edizione della kermesse è stata vinta dal keniano Kiprop Wilson
Trofeo Sant’Agata al traguardo L o scorso 3 febbraio si è conclusa con successo la 47a edizione del Trofeo Sant’Agata. Anche quest’anno la manifestazione sportiva, centrata attorno alla patrona di Catania, è stata motivo di orgoglio per tutti gli appassionati di atletica, vista la numerosa partecipazione di fuoriclasse provenienti da tutto il mondo. Il 47° giro podistico, patrocinato dalla Società Sport Club di Catania e dalla Provincia regionale di Catania, insieme alla collaborazione della Fidal e del Coni, ha saputo regalare a tutti i suoi tifosi uno spettacolo sportivo emozionante e avvincente, in una cornice suggestiva come la festa di Sant’Agata. Con partenza da Piazza Università, gli atleti hanno at-
traversato il centro storico di Catania, toccando via Etnea, via Vittorio Emanuele, piazza Cutelli, via Ventimiglia, via Di Sangiuliano, di nuovo via Etnea, con traguardo a piazza Università, tagliato dal vincitore keniano Kiprop Wilson (nella foto al centro). Tra i protagonisti, il campione olimpico Stefano Baldini che non poteva certo mancare ad un evento così atteso e importante. Se da 47 anni il Trofeo Sant’Agata è un appuntamento simbolo della città di Catania, il merito è sicuramente degli organizzatori e di tutti coloro i quali, con impegno e serietà, ne consentono la realizzazione. Arrivederci alla prossima edizione. U i
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POSTI LETTO / Grazie a una convenzione con l’Università, l’ente catanese per il diritto allo studio si occuperà della gestione di tre nuovi edifici per un totale di 65 alloggi. Prosegue la programmazione delle attività culturali
Con le nuove residenze più alloggi in centro di Maria Enza Giannetto l pacchetto alloggi dell’Ersu di Catania si amplia. Grazie a una convenzione con l’Università, infatti, l’Ersu a breve gestirà le tre nuove residenze dell’Ateno. Si tratta dell’immobile di via Caronda n. 99-107, con ingresso anche in via Etnea n. 436-444, di quello in vico Carrata n. 28-32 e di un terzo edificio anch’esso in vico Carrata al civico 24. Gli immobili, completati grazie a un cofinanziamento del Mur, sono iscritti nel patrimonio dell’Università e offrono un totale di 43 unità abitative per 65 posti alloggio (compresa la zona a verde prospiciente l’immobile sito in via Oberdan). In particolare, l’Ersu gestirà per 25 anni i seguenti servizi: tenuta del registro dei fruitori, custodia dei tesserini, controllo degli accessi, esecuzione dei servizi di pulizia, manutenzione ordinaria garantita da almeno
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Gli studenti idonei devono dare conferma
L’Ersu di Catania disporrà a breve di nuovi posti letto nelle residenze universitarie catanesi e ha l’esigenza organizzativa e di programmazione di accertare quanti degli studenti idonei nel concorso per posti letto bandito per l’a.a. 2008/2009 siano ancora interessati all’assegnazione del posto per scorrimento delle graduatorie. Gli studenti idonei nelle graduatorie definitive pubblicate il 22 ottobre devono quindi confermare l’interesse all’assegnazione del posto utilizzando l’apposito modulo predisposto dall’Ente. Il modulo di conferma, con allegato copia di un documento di identità, dovrà essere spedito o consegnato entro l’11 febbraio.
un’unità di personale presso i tre immobili, servizio di portineria fornito da almeno due unità di personale, fornitura di energia elettrica, riscaldamento, acqua, gas e telefono, illuminazione e manutenzione della zona a verde prospiciente l’immobile sito in via Oberdan. Le residenze universitarie hanno la finalità di ospitare gli studenti e di offrire anche agli altri studenti non residenti, servizi di supporto alla didattica e alla ricerca e attività culturali e ricreative. Nel dettaglio i posti saranno: 48 da destinare a studenti capaci e meritevoli privi di mezzi, 13 a studenti provenienti da Università straniere nell’ambito di programmi di mobilità e di scambio. Un ulteriore passo in avanti verso il raggiungimento di un obiettivo che l’Ersu di Catania persegue da anni: riuscire a dare un alloggio a tutti gli studenti idonei. In quest’ottica rientrano anche i progetti di allargamento di
un’ala della Cittadella che partiranno presto, grazie anche ai nuovi finanziamenti previsti dalla legge Gelmini per le residenze universitarie (65 milioni di euro). Per quanto riguarda le altre attività, in questi giorni, l’Ersu sta mettendo a punto un nuovo bando per i prestiti d’onore agli universitari: il bando sarà pronto a breve e ricalcherà le linee base dello scorso anno. Inoltre si sta lavorando per offrire nuove attività culturali agli studenti: una nuova e più ricca edizione della “Rassegna Per Vocem”, la settimana Bianca in Piemonte, i corsi di lingua in sede, i laboratori, i corsi di informatica. Insomma non resta che tenere d’occhio il sito dell’ente www.ersu.unict.it, dove costantemente aggiornate le informazioni sulle attività dell’ente e vengono pubblicati tutti gli avvisi sulle nuove attività dell’ente. U i
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CALENDARIO / Un fitto calendario di appuntamenti nella Sala Museion che ospita i recital, i concerti e gli spettacoli musicali delle tre rassegne organizzate dall’Ente
Giovedì e sabato giorni di musica n concerto a settimana. Almeno. Gli appuntamenti musicali al Museion (la sala della residenza universitaria di via Oberdan) continuano fittissimi. Tanti concerti e recital nell’ambito delle tre rassegne organizzate dall’Ente: la Stagione concertistica curata da Sebastiano Reitano, la Stagione concertistica Dante - Ersu, curata da Annalisa Caruso, la Stagione concertistica Amici dell’arte. Ecco gli appuntamenti delle prossime settimane. Giovedì 12 febbraio, ore 20.30 spazio al Duo Soprano Chitarra, composto da Ivana Stringi e Giangiacomo Martorana musiche di Giuliani. Giovedì 19 febbraio, ore 20.30 in scena il Quintetto di Clarinetti “Anton Stadler” (Valentina Lombardo, Vanessa Grasso, Mirko
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Russo, Ferdinando Guzzo, Alberto Fichera) su un repertorio che annovera di J. Pachelbel, A. Corelli, W. A. Mozart, A. Dvorák, G. Gershwin, A. Piazzolla). Sabato 28 febbraio, ore 18, Concerto per Soprano e Pianoforte, soprano Brunella Maugeri, pianoforte Ninni Spina. Musiche di Schu-
bert, Faurè, Tosti, Respighi. Giovedì 5 marzo, ore 20.30 ancora un recital di pianoforte, con la solista Cettina Musumarra, su musiche di Bach-Busoni, L. van Beethoven, S. Rachmaninov. Giovedì 12 marzo, ore 20.30, il Pianoforte solista Ivano Bordonaro, su musiche di Mozart. U i
Giovedì 5 marzo, escursione “sotto” la Valle dei Templi
L’Ersu di Catania informa organizza una visita guidata con carattere geospeleologico all'interno del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento per gli studenti iscritti per l’a.a. 2008/2009 all’Università degli Studi di Catania, all’Accademia di Belle Arti di Catania e agli studenti degli Istituti musicali Bellini di Catania e Caltanissetta. La visita, avrà luogo giovedì 5 marzo. La partenza, con pullman dell’Ersu, è prevista per le ore 7,45 da piazza Cavour. Agrigento è conosciuta nel mondo per la meravigliosa Valle dei Templi, ma molti sconoscono gli ipogei agrigentini. L’approvvigionamento idrico dell'antica Akragas (l’attuale Agrigento), in aggiunta all’elementare sistema dei pozzi pertinenti alle case, era assicurato da un complesso sistema ipogeico di canali che dalla parte più alta della città, deno-
minata Rupe Atenea, e dalla collina di Girgenti scendevano per attraversare tutta la Valle dei Templi articolandosi in varie diramazioni. Tutto l'impianto rappresenta una mirabile opera di ingegneria idraulica, soprattutto se si pensa che all'epoca non venivano utilizzati i moderni corredi tecnici. Il sistema idraulico fu idoneo a ricavare tanta acqua da porre l'antica Akragas e poi Agrigentum nelle condizioni di diventare una città ricca e rigogliosa e, di conseguenza, popolosa. Per informazioni più dettagliate relative al programma di visita nel Parco e per l’iscrizione, gli studenti interessati possono rivolgersi all’Ufficio per le Attività Culturali di via Etnea n. 570, dal lunedì al venerdì ore 912,30 e mercoledì anche alle ore 16-18, dove potranno presentare domanda di prenotazione, utilizzando l’apposito modulo scaricabile anche dal sito dell’Ente (www.ersu.unict.it), entro il 3 marzo e comunque fino all'esaurimento dei posti-pullman.
www.ersu.unict.it: sito per le comunicazioni istituzionali dell'Ente. Nelle pagine del sito si trovano tutti i servizi, i benefici e le notizie utili agli studenti universitari. E sono presenti informazioni, costantemente aggiornate, sulle diverse forme di interventi, manifestazioni ed eventi, convegni e partecipazione ai Saloni dello studente nazionali ed europei. www.ersuctalloggi.it: Il sito si propone come punto di incontro tra domanda e offerta di posti alloggio per gli Studenti. Il Portale offre a tutti gli Studenti dell'Ateneo la possibilità di inserire gratuitamente i propri annunci di "Cerco Alloggio" e di consultare tutte le offerte dei locatari, dettagliate con prezzi, zone geografiche e molto altro ancora. E da quest'anno anche assistenza legale per gli studenti. wap.ersuct.it: l'Ersu di Catania è disponibile anche sul cellulare. Grazie a questo servizio l'Ente offre un altro canale di comunicazione con lo Studente accessibile in qualsiasi momento ed in ogni luogo. Tutte le notizie, gli avvisi, le manifestazioni organizzate dall'Ente a portata di telefonino. Sms & mms list: Iscriviti al servizio sms & mms list dell'Ersu di Catania. Questo servizio gratuito permette di ricevere “in tempo reale” tutte le novità che riguardano l'Ente, gli eventi e le iniziative, oltre che ottenere informazioni di prima mano sulle borse di studio, sulle scadenze e così via.
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PROMOZIONE E DIVULGAZIONE DELLA CULTURA CLASSICA / Nuova scadenza
È stato prorogato al 10 febbraio il termine per la presentazione delle domande di partecipazione al master di II livello in “Promozione e divulgazione della cultura classica”, organizzato dalla facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Catania in collaborazione con il Consorzio universitario Archimede di Siracusa e la Fondazione Inda di Siracusa. Il master si rivolge ai laureati delle facoltà di Economia, Giurisprudenza, Lettere e filosofia, Lingue e letterature straniere, Scienze della formazione e Scienze politiche. Il bando di partecipazione è disponibile sul sito idell’Università di Catania (www.unict.it). Per informazioni rivolgersi alla segreteria organizzativa del master, Consorzio Universitario Archimede, Villa Reimann, via Necropoli Grotticelle 14, Siracusa, (tel. 0931.33777; email: cua@simail.it); o presso l’Istituto Nazionale del Dramma Antico, Palazzo Greco, Corso Matteotti 29, Siracusa, (tel. 0931/487211; e-mail: giusi.norcia@indafondazione.org).
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MEDIANET, PROVINCIA E UNIVERSITÀ / Teoria e tecniche del linguaggio giornalistico L’associazione Medianet, con il patrocinio della Provincia di Catania e in collaborazione con l’Università di Catania, organizza l’ottavo corso di “Teoria e tecniche del linguaggio giornalistico”. Per partecipare al corso, gratuito e riservato a 12 studenti universitari e 12 laureati, è necessario inviare entro il 7 febbraio, solo per posta, il curriculum vitae (comprensivo di voto di diploma; del numero degli esami conseguiti con la media dei vot e del voto di laurea) al seguente indirizzo: “Associazione Medianet” presso “I Press”, viale XX Settembre 45/A, 95129 Catania. Tra i requisiti richiesti, la residenza nella provincia di Catania e lo stato di disoccupazione. Il bando di concorso e le modalità di partecipazione sono disponibili sul sito dell’Università, www.unict.it e all’indirizzo www.i-press.it.
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE DEL PAESAGGIO / Da maggio a luglio 2009. Informazioni e iscrizioni: ACMA Centro di Architettura via Antonio Grossich 16, 20131 Milano; www.acmaweb.com
COMPUTER VISION/ A luglio a Catania la Summer School internazionale Scade il 21 marzo il bando di partecipazione all’Icvss 2009, l’International Computer Vision Summer School 2009, che si terrà a Catania dal 6 all’11 luglio, promossa dal Dipartimento di matematica e informatica dell’Università di Catania. La terza edizione della scuola estiva internazionale in Computer Vision, la branca dell’informatica che si occupa della realizzazione di sistemi automatizzati in grado di ricavare informazioni dalle immagini, sarà aperta a un centinaio di candidati selezionati tra studenti di dot-
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RICERCA / Corsi di Bioinformatics e Computer Science a Lipari
Verranno riproposti anche quest’anno i corsi della Lipari International Summer School che permetteranno a giovani ricercatori di partecipare a lezioni tenute da autorità del settore nello splendido scenario di una delle più belle isole d’Italia. Due i corsi a cui sarà possibile prendere parte: “Bioinformatics and Computational Biology” e “Computer Science”. Le lezioni di “Bioinformatics and Computational Biology” saranno incentrate sul tema “RNAs: Structure, Function and Therapy” e si svolgeranno dal 13 al 20 giugno. La scadenza per la presentazione delle domande è fissata il 31 marzo. Maggiori informazioni sul sito: http://lipari.cs.unict.it/LipariSchool/Bio/index.php. Il corso di “Computer Science”, che si svolgerà dal dal 18 al 25 luglio (scadenza per le domande il 30 aprile), propone un tema nuovo e di grande interesse: Computational Social Sciences, il cui obiettivo è lo sviluppo di nuove teorie e conoscenze che possano essere applicate al mondo naturale a partire da quello computazionale. Per informazioni: http://lipari.cs.unict.it/cs/index.html.
torato di ricerca, “post-doc”, ricercatori giovani e senior di università o imprese. I corsi saranno tenuti da esperti riconosciuti a livello mondiale, provenienti sia dal mondo accademico che aziendale, e riguarderanno sia gli aspetti teorici che pratici dello sviluppo di tecniche per l’apprendimento automatizzato finalizzato alla risoluzione di problemi della Computer vision, riservando inoltre molti spazi all’interazione fra docenti e allievi, alla presentazione e al confronto sui risultati delle ricerche di questi ultimi (è previsto anche un premio per la migliore presentazione sponsorizzato dalla Toshiba). Per informazioni più dettagliate consultare il sito www.dmi.unict.it/icvss, o scrivere a icvss@dmi.unict.it.
SCIENZE POLITICHE / Iscrizioni aperte alla scuola estiva internazionale sul crimine organizzato Si svolgerà a Catania dal 29 giugno al 12 luglio la prima “Scuola estiva intensiva sulla criminalità organizzata”, promossa dallo European Consortium for Political Research, in collaborazione con la facoltà di Scienze politiche dell’Università di Catania. La Scuola, che sarà coordinata dalla professoressa Francesca Longo, docente del dipartimento di Studi politici, è rivolta a studenti di dottorato e a funzionari di istituzioni nazionali e interna-
zionali che vogliono specializzarsi in tematiche legate alla lotta e al contrasto della criminalità organizzata, con particolare riferimento agli aspetti transnazionali. La scuola è a numero chiuso. Le iscrizioni sono aperte fino al 16 marzo. Le informazioni e le modalità per presentare domanda di partecipazione sono disponibili on line sulla home page del sito della facoltà di Scienze politiche: www.fscpo.unict.it.
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VOCALIST CammelliCinemaTeatro seleziona vocalist donna per la tournée nazionale della stand up comedy Scarafaggi/Beatles di Giuseppe Moschella ed Emanuela Mulé.
La vocalist dovrà anche espletare le mansioni di assistente alla regia. Le prossime tappe del tour saranno Firenze (11/12 marzo teatro del Sale) e Roma (13/14/15 marzo teatro L’Arciliuto).
Per ulteriori informazioni rivolgersi a Manuela Pagano al numero 3208530346 (ore serali) o tramite mail all’indirizzo cammellinews@libero.it.
25 TUTOR La facoltà di Economia dell’Università di Catania bandisce una selezione, per titoli e colloquio, per conferimento 25 assegni per l’incentivazione delle attività di tutorato.
Sono ammessi gli studenti iscritti ai corsi di laurea specialistica in Direzione aziendale, Economia, Economia e Gestione delle Amministrazioni pubbliche, Finanza aziendale e Management turistico e ai dottorati.
I candidati dovranno redigere la domanda avvalendosi del fac-simile - Allegato “A” del bando, disponibile sul sito Internet www.economia.unict.it alla voce “Bandi” entro martedì 17 febbraio.
EDUCATORI PROFESSIONALI La cooperativa Doc, società leader nella progettazione e gestione di soggiorni e vacanze per minori, sta cercando 5 educatori professionali da inserire con contratto a tempo determinato.
Il titolo di studio richiesto è la laurea in Scienze dell’educazione (o similare). È richiesta inoltre età non superiore ai 35 anni.
Per candidarsi contattare: C.d.s. via assietta, 16/b Torino. Tel. 0115162038; email: job@cooperativadeoc.it) oppure visitare il sito www.cooperativadoc.it.
FARMACISTI L’Associazione sindacale dei titolari di farmacia di Trento ricerca farmacisti, laureati con esperienza, ma anche neolareati che abbiano già sostenuto o siano in procinto di sostenere l’esame di stato.
Il candidato ideale è laureato in Farmacia o CTF ed è disponibile al trasferimento in zona. È gradita la conoscenza della lingua inglese o tedesca.
Per candidarsi occorre compilare on line il modulo disponibile sul sito Internet www.farmacietrentino.it
ACCOMPAGNATORI PER DISABILI Il tour operator Avec ricerca collaboratori da inserire nei soggiorni di vacanze in Italia per ragazzi; soggiorni-studio in Europa per offrire assistenza agli studenti in viaggio.
I candidati ideali, neolaureati, dovranno avere 23 anni compiuti e ottime doti relazionali. È richiesta ottima conoscenza di almeno una lingua straniera (Inglese, Francese, Tedesco, Spagnolo).
Per candidarsi si può inviare il proprio curriculum vitae a: commerciale@avec.it. Info sul sito Internet www.avec.it
FULBRIGHT BEST / 15 borse di studio
Grazie al contributo di aziende e istituzioni disposte a investire sui futuri imprenditori, il programma Fulbright Best rende disponibili 15 borse di studio per frequentare corsi accademici su imprenditorialità innovativa, marketing, finanza e gestione aziendale alla Santa Clara University, in California, e di svolgere uno stage in aziende della Silicon Valley. La terza fase del programma Fulbright Best, che durerà sei mesi (periodo settembre 2009 - marzo 2010) e che per Catania è promossa dal Liaison office d’Ateneo, è rivolta a cittadini italiani laureati (vecchio ordinamento o laurea magistrale), studenti di dottorato di ricerca o dottori di ricerca che abbiano conseguito il titolo da non più di cinque anni alla data di scadenza del concorso, prevista per il 27 febbraio. I candidati al concorso dovranno compilare la “Fulbright-Best preliminary application 2009-2010”, reperibile sul sito della commissione all’indirizzo www.fulbright.it.
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SELEZIONI PER ATTORI / Scenario mediterraneo
“Scenario Mediterraneo” è un progetto di promozione del turismo culturale che coinvolge le tre regioni più grandi dell’Italia del Sud: Campania, Sardegna e Sicilia. Un viaggio lontano dalle rotte turistiche, alla scoperta di città, musei, teatri e paesaggi spesso ignorati. In Sicilia, “Scenario Mediterraneo” propone un percorso alla scoperta di sette bellissime città sede di teatro, in cui verranno rappresentati tre spettacoli in prima assoluta, che avranno luogo dal 1° aprile al 16 maggio. Per la realizzazione degli spettacoli, gli organizzatori selezionano giovani attori e attrici di età compresa tra i 18 e 30 anni con almeno un’esperienza recitativa professionale o didattica (corsi, scuole teatrali, laboratori) o attitudine alla danza e al canto e residenza da almeno sei mesi in una delle seguenti città: Biancavilla, Caltagirone, Comiso, Modica, Noto, Racalmuto, Villafrati. Gli interessati possono scaricare l’avviso e la scheda d’iscrizione dal sito www.scenariomediterraneo.it. Le iscrizioni dovranno pervenire entro il 14 febbraio.
INTERNATIONAL INTERNSHIP PROGRAMME / Domande on line entro il 13 febbraio C’è tempo fino al 13 febbraio per presentare la propria candidatura al programma International Internship per il quale sono a disposizione quattro borse di studio di 1.032 euro. L’Università di Catania offre a laureati e specializzandi di età non superiore a 30 anni l’opportunità di acquisire un’esperienza internazionale importante. Le borse di studio del programma International Internship offrono, infatti, un periodo di formazione/lavoro all’estero della durata minima di tre mesi. Sono previsti i seguenti requisiti: essere laureati da non oltre 18 mesi al momento dell’inizio del tirocinio, votazione di laurea minima di 100/110 all’Università di Catania, avere un’adeguata conoscenza di una lingua straniera attestata. La compilazione delle domande di partecipazione dovrà essere effettuata online all’indirizzo www.unict.it/MobilityOffice/stage.
time out di Maria Enza Giannetto cchi puntati sulla tradizione siciliana. Il Teatro Stabile di Catania prosegue nella sua volontà di riprendere opere della tradizione popolare isolana per non dimenticare le proprie radici culturali. E lo fa, proponendo, dal 27 febbraio al 5 aprile, al Teatro Musco, nell’ambito del filone “Del comico e del Popolare”, la commedia dialettale ‘U sapiti com’è, il lavoro più noto della scrittrice e drammaturga Francesca Sabato Agnetta (1877-1943). Lo spettacolo diretto da Giovanni Anfuso, ha come protagonista l’amato Gilberto Idonea, affiancato dagli attori della Compagnia del Tea-
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La ‘diversità’ di ‘U sapiti
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COMMEDIA / Al Teatro Musco fino al 5 aprile, lo Stabile etneo riporta in scena la sicilianità con l’opera di Francesca Sabato Agnetta. Protagonista Gilberto Idonea, regia di Giovanni Anfuso tro Stabile di Catania. Si tratta di un testo che sa coniugare comico e tragico in un perfetto equilibrio che mai scende nel patetico. Lo spettacolo esalta “la diversità”, vista come eccezione positiva del valore della persona, e si presenta come vincente concezione di un teatro inteso non solo come divertimento puro, ma come prezioso luogo e momento per affrontare problemi sociali. È la storia di Cola, un ritardato mentale dileggiato per via del suo handicap. Nonostante tutto, con animo di fanciullo, promette alla madre Gati di vegliare sul burrascoso ménage coniugale del fratello Gaetano e della moglie Mara. Durante un’ennesima lite, mentre tenta di dividerli, Cola sarà ferito mortalmente, proprio dal fratello. Spirando, ottiene dalla coppia solenne giuramento che non litigheranno mai più. Forse il suo sacrificio non sarà stato vano, come l’amore di Gati per questo suo figlio, Cola, così innocente eppure così arricchito di valori. L’ambiente patriarcale (in questo caso matriarcale) ci riporta alla cruda realtà vissuta nei borghi popolari, caratterizzata da vari intrecci amorosi - l’amore di Vennira, violento e passionale, per Gaetano - che fatalmente fini-
Sopra Gilberto Idonea protagonista della commedia. A fianco gli attori della compagnia Teatro Stabile
scono col rendere drammatica, nel vero senso della parola, anche l’aria che si respira. «A scorrere l’elenco delle rappresentazioni della compagnia Musco - spiega il regista - , si scopre, sorprendentemente, che la Agnetta è fra gli autori più rappresentati dalla compagnia del grande attore catanese, probabilmente più dello stesso Pirandello. Al di là dell’ensemble Musco, però, non si hanno notizie di altre compagnie che nel repertorio avessero i lavori della palermitana. La vicenda artistica di Francesca Sabato Agnetta è, quindi, legata a doppia mandata all’attività teatrale del Cavalier Musco, mattatore catanese, al quale l’autrice palermitana era legata da teneri sentimenti oltre che da vincoli artistici. Si giustifica così uno dei satelliti della grande stagione del teatro siciliano». Gli echi della rivoluzione veri-
sta si ritrovano assorbiti dalla Agnetta e interamente riversati in questa pièce che conserva i dettami, gli ingredienti e la tecnica del componimento verista. Il tutto maturato nel tempo e vivificato dall’esperienza teatrale vissuta accanto a Musco e dalla frequentazione di autori come Martoglio e Pirandello. «In ’U sapiti com’è - continua Anfuso - si ritrae una situazione triangolare, classica, vissuta da personaggi delle classi umili ma con tutte le referenze comportamentali di quelli borghesi. A regolamentare i rapporti umani, e sentimentali in particolare, non è più l’economia - come nelle opere del caposcuola del verismo italiano -, ma l’amore, la gelosia, le passioni ardenti che tanto più incuriosivano in quanto appartenevano a un mondo rozzo e leggendario (...). Un quadro d’ambiente dalle movenze arcaiche, in cui la
vita dei personaggi e gli episodi più appariscenti che la scandiscono rientravano in una logica ferrea e connaturata ad un fatalismo atavico, regolata dalle sofisticate leggi degli istinti, dei sentimenti e dalle loro implicazioni. C’è tutto: l’uso di un linguaggio quotidiano, l’ambiente, la rapidità dell’azione, l’effetto, la confluenza di elementi antropologici e di costume di sicuro interesse per il pubblico non siciliano, incuriosito dai rituali atavici. Il che avrebbe dato, al Musco, l’opportunità di proseguire la sua opera di divulgazione di un teatro propriamente siciliano, con risultati tanto più sorprendenti se si pensa all’argomento inedito per i palcoscenici italiani, fino ad allora allestiti con gli interni salottieri delle case borghesi e invece ora allargati alla scena en plein air, alla bettola di paese, al cortile di una lontana località meridionale. Quasi sessanta anni dopo, il suggerimento zoliano (di studiare l’uomo nella natura e nell’ambiente che gli è proprio) era stato pienamente accolto dalla Agnetta, che in questo modo offrì, al grandissimo attore siciliano, un’ulteriore possibilità per raccontare di una terra nella sua bellezza e nelle sue contraddizioni». U i
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I FILONI / “Romolo il Grande”, “Faust”, “La caccia”, “La strada”. Gli spettacoli che lo Stabile propone nelle prossime settimane offrono un compendio dei rapporti complicati tra l’uomo e il sovrannaturale a Dürrenmatt a Goethe, passando per Euripide. Tra intrighi e vizi, ironia e malvagità, gli aspetti più svariati della vita umana vanno in scena nelle prossime settimane negli spettacoli che il teatro Stabile propone al suo pubblico: Romolo il grande (Echi del novecento e dintorni), Faust (Tradizione e identità), La caccia (Echi del Novecento e dintorni), ‘U sapiti com’è (Del comico o del popolare), La strada (Echi del Novecento e dintorni). Martedì 10 febbraio (in scena fino a domenica 15), debutta al teatro Ambasciatori Romolo il grande (foto 1) di Friedrich Dürrenmatt, diretto da Roberto Guicciardini. Protagonisti sono Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini, insieme a Luciano D’Amico, Norma Martelli, Francesco Sala, affiancati da Francesco Cutrupi, Davide D’Antonio, Francesco Frangipane, Roberto Pappalardo, Lorenzo Praticò, Alfredo Troiano. La traduzione è di Aloisio Rendi, scene e costumi sono di Lorenzo Ghiglia, le musiche di Lino Patruno, le luci di Luigi Ascione. Una produzione Doppia Effe Compagnia di prosa Mariano Rigillo. «Il Romolo di Dürrenmatt - spiega il regista - è un uomo di mezza età, cui la Storia attribuisce il compito di praticare l’eutanasia ad un impero ormai agonizzante. Gli uomini si illudono di determinare gli eventi storici; in realtà, sembra pensare Romolo, è la Storia che si serve degli uomini per portare a compimento i suoi disegni». Infatti, per non essere strumento fino in fondo, Romolo decide che l’attività di pollicoltore debba prevalere sulla funzione di imperatore. Di Romolo vanno colte l’ironia e l’autoironia che, com’è noto, in ogni tempo e in ogni luogo sono le difese più efficaci contro la disperazione e il senso d’impotenza. Si continua dal 17 febbraio all’8 marzo al teatro Verga con Faust (foto 2) di Goethe, proposto nell’adattamento e versione teatrale di Dario Del Corno e Glauco Mauri. La regia è dello stesso Mauri che è anche protagonista insieme con Roberto Sturno. Con loro in scena Cristina Arnone, Marco Blanchi, Francantonio, Simone Pieroni, Dora Romano, Alessandro Scavone. Le scene sono di Mauro Carosi, i costumi di Odette Nicoletti, le musiche Germano Mazzocchetti. Una produzione Compagnia Mauri Sturno. «Il Faust - dice Mauri - non è la storia di un grande personaggio: è la storia dell’Uomo». Goethe la-
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L’umanità, la storia e il metafisico vorò circa sessant’anni, dal 1772 al 1831, alla scrittura del suo Faust, opera che lo avrebbe reso uno dei massimi scrittori di lingua tedesca. Sturno veste i panni del giovane Faust lasciando intravedere in lui una dimensione ancora preromantica. Mauri prima Mefisto - interpreta poi un Faust spettrale che cresce sempre di più sino ad avvicinarsi al Sogno e “all’Utopia dell’Umanità”. «Attraverso il faticoso e straordinario viaggio di Faust continua Mauri - è possibile per l’uomo comprendere cosa dovrebbe essere la sua vita». Il 24 febbraio debutta al Teatro Ambasciatori La caccia (foto 3) dell’amato Luigi Lo Cascio, liberamente ispirato a Baccanti di Euripide. Lo spettacolo è ideato da Nicola Console, Luigi Lo Cascio, Alice Mangano, Desideria Rayner. In scena lo stesso Lo Cascio e Pietro Rosa (art direction Alice Mangano, scene e disegni Nicola Console, disegno luci Stefano Mazzanti, suoni e montag-
gio video Desideria Rayner, musiche Andrea Rocca, disegno e luci Stefano Mazzanti, ideazione sonora Mauro Forte, produzione CSS Teatro Stabile di Innovazione del Friuli Venezia Giulia). «Nella tragedia - spiega Luigi Lo Cascio - Euripide mette in scena lo scontro micidiale tra un uomo, Penteo, tiranno di Tebe, e un dio, Dioniso, che lamenta il fatto di non essere stato riconosciuto e venerato proprio nella sua città d’origine. Dioniso si vendicherà in maniera smisurata: morte, esilio, distruzione, impazzimento. Cadmo, fondatore di Tebe e nonno sia di Penteo che di Dioniso, rivolgendosi al dio gli dice: “riconosciamo di averti ignorato, hai tuttavia ecceduto nella punizione”. In che cosa consiste questo eccesso? “La caccia” è lo svolgimento dell’interrogativo. L’indagine è portata avanti da Penteo, rimasto solo sulla scena e visitato solo da fantasmi, ora solitari, ora raccolti nel coro delle sue allucinazioni.
Dal 3 al 15 marzo, il teatro Ambasciatori ospita La strada (foto 4), dramma con musiche di Tullio Pinelli e Bernardino Zapponi tratto dal film di Federico Fellini. La regia è di Massimo Venturiello, le scene di Alessandro Chiti, i costumi Sabrina Chiocchio, le musiche originali di Germano Mazzocchetti, i testi delle canzoni di Nicola Fano e Massimo Venturiello, coreografie di Fabrizio Angelini, light designer Vincenzo Raponi. In scena lo stesso Venturiello, la cantante Tosca e Camillo Grassi, affiancati da Franco Silvestri, Barbara Corradini, Gabriella Zanchi, Dario Ciotoli, Chiara Di Bari. Una produzione La Contemporanea - Compagnia Mario Chiocchio in collaborazione con Asti Teatro 30 e Fondazione Fellini. Lo spettacolo è centrato sull’impossibilità di un rapporto tra Zampanò e Gelsomina, sulla loro difficoltà insormontabile di ascoltarsi, e sul mondo in cui essi si muovono (la “strada”, appunto). U i
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DEBUTTI / Il 22 febbraio la Fondazione Puglisi Cosentino, con la mostra “Costanti del Classico nell’arte del XX e XXI secolo”, inaugura Palazzo Valle. Presto al via anche Fortino 1, progetto curato dalla Fondazione Brodbeck di Raffaela Leone n molti hanno aspettato la nascita di un museo d’arte contemporanea a Catania e, come avviene in alcuni casi, dove non arriva il pubblico arriva il privato, i privati in questo caso. Alfio Puglisi Cosentino e Paolo Brodbeck sono due imprenditori e collezionisti siciliani con la passione per l’arte, il primo amante dell’arte classica si è avvicinato successivamente all’arte moderna e contemporanea, il secondo nasce con il pallino del contemporaneo. Tutti e due accomunati dallo stesso interesse, inaugurano a febbraio le loro Fondazioni presentandosi con due progetti di altissimo livello anche se profondamente differenti tra loro. Le due Fondazioni, infatti, si muovono su piani diversi, la prima ha una struttura decisamente istituzionale e museale, la seconda è più un’officina sperimentale. Ma ambedue rispondono a una necessità basilare per una grande città come Catania: renderla un polo attivo e attrattivo nell’ambito dell’arte contemporanea. La Fondazione Puglisi Cosentino si trova all’interno di Palazzo Valle nel cuore del centro storico catanese a due passi da Piazza Duomo. Il Palazzo, restituito al suo antico splendore grazie a una attenta ristrutturazione, fu progettato nella prima metà del ’700 dal Vaccarini. Riportato agli antichi splendori, Palazzo Valle ospiterà da giorno 22 febbraio al 29 luglio 2009 la mostra intitolata Costanti del Classico nell’arte del XX e XXI secolo a cura di Bruno Corà, storico dell’arte e Direttore della Fondazione. Il Direttore Corà è supportato da un comitato
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e privati che potessero prestare le loro importanti opere. Come lo stesso titolo della mostra ci suggerisce, la Fondazione Puglisi Cosentino apre con un evento che evidenzia quali siano le caratteristiche classiche nelle opere dei contemporanei e lo fa grazie all’esposizione di circa 100 opere di artisti internazionali: Medardo Rosso, Matisse, Balla, Mondrian, Klee, De Chirico, Sironi, Arp, Malevic e ancora Arturo Martini, Melotti, Morandi, Fontana, Magritte, Rothko, ma anche Burri, Colla, Beuys, Klein, LeWitt, Castellani, Uncini, Lo Savio, per finire con la Accardi, Duchamp, Pistoletto, Anselmo, Kounellis, Fabro, Paolini, Calzolari, Dibbets, Parmiggiani, Ranaldi, Messina, Plensa, Bassiri, Nunzio e Tirelli. Le attività della Fondazione Puglisi Cosentino prevedono due mostre istituzionali della durata di sei mesi ciascuna, che verranno istallate al primo piano; il piano nobile, invece, sarà scenario di mostre di giovani artisti di fama internazionale. Accanto all’attività tipicamente museale verranno accostate attività didattiche: la responsabile Mercedes Auteri si occuperà esclusivamente di curare i rapporti con le scuole e dei laboratori didattici. La Fondazione Brodbeck, invece, si trova alle spalle del Castello Ursino all’interno di un vasto complesso industriale degli inizi del ’900, la vecchia fabbrica di liquirizia composta da diverse palazzine e padiglioni, per una superficie complessiva di circa 6000 mq. Al momento è stata conclusa la ristrutturazione di una palazzina sede di residen-
L’arte contemporanea
riscopre Catania scientifico internazionale che comprende Franca Falletti (direttrice della Galleria dell’Accademia di Firenze), Rudi Fuchs (storico dell’arte e Guest Curator), Marie Laure Bernadac (conservateur en chef, responsabile di arte contemporanea al Museo del Louvre), Gillo Dorfles (critico d’arte e ordinario di estetica pres-
so le Università di Trieste e Milano), Manolo Borja-Villel (direttore del Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia di Madrid). Lo stesso Alfio Puglisi Cosentino, intervistato nella trasmissione Marte andata e ritorno su Radio Zammù, riconosce al Direttore e al Comitato scientifico il merito di essere riusciti a contattare musei
INFORMA ze per artisti internazionali che vogliano confrontarsi con il territorio. La Fondazione Brodbeck, diretta da Gianluca Collica, gallerista che da anni promuove le opere di artisti contemporanei locali e internazionali, propone Fortino 1, un progetto espositivo triennale curato da Helmut Friedel (direttore della Lehnbachhaus di Monaco), e dai due curatori Giovanni Iovane e Salvatore Lacagnina. Il progetto contempla la realizzazione di mostre personali di artisti che svolgeranno un lavoro site Plensa specific, ciò significa che ogni artista invitato svilupperà un lavoro artistico nato dall’interazione con il luogo e con lo spazio messo loro a disposizione. Ogni lavoro prodotto interagisce con lo spazio trasformandolo, di volta in volta, in spazio d’arte ad hoc. A differenza della Fondazione Puglisi Cosentino, quindi, le mostre che avranno luogo nella Fondazione Brodbeck scaturiscono da un profondo lavoro con il territorio. Il primo artista, dei 12 di fama internazionale selezionati, invitato dai tre curatori è Michael Beutler che presenterà il suo lavoro il 22 febbraio. La parola d’ordine della Fondazione è la sperimentazione con l’obiettivo di dare voce alle diverse necessità espressive degli artisti contemporanei. L’ar-
21 tista tedesco, scelto per aprire il programma della Fondazione, rappresenta una generazione di artisti che si è impegnata a interagire con gli spazi espositivi creando strutture architettoniche che possano mutare lo spazio stesso e che, contemporaneamente, coinvolgano lo Burri spettatore rendendolo protagonista dell’opera stessa. Di notevole valore è la scelta di insediarsi in un quartiere periferico - il Fortino - in cui la Fondazione Brodbeck nasce e produce opere d’arte contemporanea e in cui Michael Beutler si andrà ad insediare con il suo lavoro. Anche la Fondazione Brodbeck prevede lo sviluppo di una sessione didattica e la realizzazione di alcuni workshop per favorire il contatto con il territorio; a differenza della Fondazione Puglisi Cosentino Malevich è prevista l’esposizione permanente della collezione del Presidente Paolo Brodbeck. L’augurio è che il pubblico catanese sappia accogliere queste iniziative e che, anche solo per curiosità, inizi a prendere confidenza con gli spazi espositivi; nell’auspicio che questo fermento artistico porti anche alla valorizzazione di alcuni artisti siciliani che nulla hanno da invidiare ai loro contemporanei internazionali e che da anni aspettano di essere riconosciuti in casa propria. U i
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time out Al Museo Diocesano, in mostra 24 opere di Sarnari, Zuccaro, Puglisi e Vignozzi
Un allestimento di grande suggestione quello inaugurato nei giorni scorsi al Museo Diocesano di Catania, in occasione dell’ottavo anniversario della sua istituzione. Di scena erano le 24 opere giunte da collezionisti privati di tutta Italia e protagoniste della seconda edizione de “L’Arte Contemporanea e il Sacro”, la biennale con cui il museo catanese sta avviando dal 2006 la realizzazione di una raffinatissima collezione di arte moderna all’interno delle sue sale. Moltissimi i visitatori che già in questi primi giorni di esposizione si sono avvicendati nelle sale del secondo piano dove, accanto ai solenni e riLa notte oscura (da Caravaggio), 2008, olio su tela lucenti arredi di Giuseppe Puglisi, appartenente al Gruppo di Scicli liturgici – ori, argenti, paramenti sacri e pregevoli dipinti del Seicento – sono state collocate le opere di Franco Sarnari, Piero Zuccaro, Giuseppe Puglisi e il fiorentino Piero Vignozzi, uno dei massimi esponenti dell’arte contemporanea. I primi tre, com’è noto, fanno parte del celebre Gruppo di Scicli, una scuola di pittori celebrata nei primi anni Ottanta già da Renato Guttuso e che da allora fa base nell’elegante paesino della provincia di Ragusa. Fra i suoi fondatori il maestro Piero Guccione e lo stesso Sarnari. La mostra è documentata da un interessante catalogo prodotto dal Museo con le note critiche del professore Giuseppe Frazzetto. «L’arte contemporanea e il sacro - come sottolinea Frazzetto nel catalogo - non intende “illustrare momenti della storia Sacra (…) bensì di bere alle fonti spirituali che l’arte può scoprire nel suo cammino laico». Non ritratti o vicende di santi, dunque, tra le ventiquattro opere esposte (sei per ogni artista) ma «temi che - sottolinea Frazzetto - non sono affatto sacri, e allo il paesaggio, o gli interni domestici, o l’insistito confronto con lo zero della superficie da ricoprire di segni e colori stesso tempo rinviano ad un rispetto (una religio) della consistenza delle cose, che è quanto dire un rispetto di se stessi». La mostra resterà aperta al pubblico fino al 28 febbraio.
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eredità di uno dei più grandi ballerini e coreografi del ventesimo secolo, Maurice Béjart, è tutta nella compagnia che ha fondato in Svizzera nell’estate del 1987 sulle ceneri del Ballet du XXe Siècle e che oggi, grazie al suo più diretto collaboratore, il ballerino e coreografo Gil Roman, perpetua il mito di uno dei grandi della danza mondiale. Il Béjart Ballet Lausanne sarà protagonista del prossimo appuntamento con la Stagione Lirica 2009 del Teatro Massimo Bellini, nove serate dal 13 al 22 febbraio. Quattro i balletti che verranno proposti sul palcoscenico del “Bellini” il primo dei quali,
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Il Béjart Ballet Lausanne in “L’Uccello di Fuoco” (foto di François Paolini)
L’eredità di Béjart TEATRO MASSIMO BELLINI / Dal 13 al 22 febbraio il Béjart Ballet Lausanne sarà in scena con Boléro, L’uccello di fuoco, Le chant du compagnon errant e la prima italiana di Aria Aria, sarà in prima nazionale assoluta, con le coreografie dello stesso Gil Roman. Seguiranno tre storiche coreografie di Béjart: Le chant du compagnon errant, con la musica di Gustav Mahler, la cui prima rappresentazione risale al 1971; L’uccello di fuoco, con la musica di Igor Stravinskij (1970); e, infine, Boléro di Maurice Ravel (1961). L’orchestra del Teatro Massimo Bellini, sotto la direzione del maestro Nicolas Brochot, eseguirà le musiche de L’uccello di fuoco e di Boléro. In realtà, basterebbe la sensualità e la popolarità del celeberrimo Boléro, nelle altrettanto celeberrime coreografie di Béjart, a rappresentare un’occasione pressocché unica per il pubblico siciliano di assistere ad uno spettacolo di grande interesse e bellezza. Ma gli elementi per rendere indimenticabile la tournée catanese della grande compagnia béjartiana sono davvero tanti: la prima nazionale di Aria, ad esempio, la cui primissima esecuzione risale ad appena lo scorso 20 dicembre al Theatre du Beaulieu di Losanna, una coreografia disegnata dall’erede di Béjart e attuale direttore della compagnia, Gil Roman, sulle relazioni umane, e con musiche tratte da Bach, Nine Inch Nails, Melponem, canti Inuit, e quelle originali di
Nel tondo, Maurice Béjart (foto di Philippe Pache). A destra, una scena di “Boléro” dall’alto. Sotto, “Aria” (foto di François Paolini)
Thierry Hochstatter e Jean-Bruno Meier. Costumi Henry Davila, luci di Dominique Roman. Le chant du compagnon errant, con i bellissimi costumi di Joelle Roustan e Roger Bernard, costruita da Béjart su uno dei cicli di Lieder più belli e noti composti da Gustav Mahler, che ne scrisse pure le parole. L’uccello di fuoco, altra composizione e altro balletto molto noto e apprezzato, sarà proposto nella versione “Suite d’orchestra”, quella prediletta dallo stesso compositore russo, con una visione in cui fisicità dei ballerini e musica si fonderan-
no in un tutt’uno. Anche in questo caso i costumi sono di Roustan e Bernard. Infine il Boléro di Maurice Ravel, in cui Béjart “ripudia tutte le semplificazioni del pittoresco esteriore per esprimere unicamente l’essenziale”, per dirla con le parole riportate nelle note di sala. LE DATE. Il debutto avverrà venerdì 13 febbraio alle ore 20,30 (turno “A”); seguiranno
altre otto recite due delle quali, sabato 21 e domenica 22 febbraio, sono in “fuori abbonamento”; i biglietti sono in vendita già dallo scorso 21 gennaio, prezzi da 16 a 55 euro. Queste dunque le altre date: sabato 14 febbraio 2009 ore 20,30, turno “B”; domenica 15 febbraio 2009 ore 17,30, turno “D”; martedì 17 febbraio 2009 ore 17,30, turno “C”; mercoledì 18 febbraio 2009 ore 17,30, turno “S1”; giovedì 19 febbraio 2009 ore 17,30, turno “R”; venerdì 20 febbraio 2009 ore 17,30, turno “S2”; sabato 21 febbraio 2009 ore 17,30, turno “F.A.1”; domenica 22 febbraio 2009 ore 20,30, turno “F.A.2”. PRELUDI ALL’OPERA. La presentazione del Béjart Ballet Lausanne avverrà giovedì 12 febbraio 2009 alle ore 17, nel foyer del teatro, nell’ambito di Preludi all’Opera, il ciclo di conferenze sulle opere e i balletti del cartellone 2009, realizzato dal “Bellini” in collaborazione con la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Catania. L’ingresso è libero. Ulteriori informazioni sul sito internet www.teatromassimobellini.it. Infoline 095 7150921. U i
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INTERVISTA / Dopo l’Onda Tropicale, registrato in Brasile, la cantante porta in tour il suo ultimo disco Il movimento del dare, con canzoni scritte dalle più grandi firme del mondo musicale italiano. E il 6 marzo farà tappa al Metropolitan di Catania
fiorella mannoia
di Riccardo Marra gni tanto a Fiorella scappa qualche parola in romanesco, poi s’accende quando si parla del Brasile e del suo disco Onda Tropicale (2006) composto a Bahia assieme a músicos come Gilberto Gil, Caetano Veloso, Carlinhos Brown, Jorge Benjor, dunque ritorna un attimo seria. È così Fiorella Mannoia, ha la fierezza di oltre quarant’anni di carriera iniziata nel ’68 a Castrocaro cantando una canzone di Celentano, ma sa sciogliersi nella descrizione dei suoi dischi e dei processi creativi che li hanno portati alla luce. Come per Il Movimento Del Dare, ultimo della serie, nel quale l’interprete romana canta le canzoni di Jovanotti, Fossati, Pino Daniele, Ligabue e persino Tiziano Ferro «col quale non avrei pensato mai di collaborare per distanza di linguaggi». Un disco che prende il titolo dal testo scritto da Battiato: «Franco descri-
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«Ci hanno tolto i sogni teniamoci gli ideali» ve la generosità delle rose, io quello degli uomini. Idealista? Certo, la mia è una generazione di sognatori». Fiorella Mannoia sarà protagonista con il suo In Movimento Tour a Catania il prossimo 6 marzo al Teatro Metropolitan. Fiorella, sei di ritorno dal Brasile. Hai qualche progetto “brasiliano” in cantiere? «No, no, è stato un viaggio per andare a trovare degli amici, quando posso ci ritorno con piacere». Parlaci del “tuo” Brasile, com’è nata la passione per quel
paese? «È stata come una sorta di strada tracciata. Mi sono appassionata a quel paese ancora prima di visitarlo, già lo conoscevo attraverso i libri di Jorge Amado, le musiche di Chico Buarque, di Jobim e di tanti altri artisti che ho amato e che amo. Per cui è una grande passione nata sin da bambina, dalla prima volta che vidi un film che s’intitolava Orfeo Negro. In realtà non so qual è il motivo per cui sono così attratta da quella terra, ci sono cose che non si possono spie-
gare. Poi quando finalmente ho avuto l’opportunità di andarci, ho avuto la conferma di quanto avevo immaginato. Soprattutto Bahia, quella è la mia città preferita». In Onda Tropicale ti sei confrontata con i signori della musica carioca… «Sì è stato un sogno che si è realizzato perché, insomma, riunire tutti questi grandi in un disco solo è stata un’impresa faraonica della quale non mi rendevo conto finché non li ho visti arrivare uno per uno in studio, allora lì ho capito
davvero cosa stavo facendo». Come fanno questi artisti ad essere così legati alla vita e, per citare Roy Paci, alla “joya e alla belleza”? In Italia i musicisti sono un po’ più accigliati… «Sai, non che loro i problemi non ce li abbiano, ne hanno tanti, forse più gravi dei nostri. C’è una disuguaglianza sociale che noi non abbiamo. Eppure, sono riusciti a sopravvivere da tutto questo proprio con la forza disperata dell’allegria. È una storia lunga quella brasiliana, una storia complicata, c’è un crocevia di razze inimmaginabili. Il loro attaccamento alla vita, però, è contagioso». Parliamo del nuovo disco Il Movimento Del Dare. Grandi collaborazioni: Battiato, Fossati, Jovanotti, Pino Daniele. Non si correva il rischio diventasse una raccolta di singoli? «In realtà quando si ha a che fare con autori così diversi tra di loro, il rischio c’è. Poi sta nella realizzazione cercare di uniformare il tutto. Perché è normale che sono artisti con differenti caratteristiche, personalità, modo di affrontare la musica, scriverla. Però la bellezza è anche quella, appunto, di confrontarsi con cose così distanti, lo reputo un grande stimolo». Il pezzo del duo SgalambroBattiato dà il nome all’album. Il testo parla delle rose che offrono generosamente il loro profumo. È una visione idealistica di cosa dovrebbe accade-
INFORMA re anche tra gli uomini? «Beh, oddio, già c’hanno tolto tutti i sogni e le utopie, se ci tolgono anche gli ideali siamo perduti! L’atteggiamento che ho con le mani protese in avanti nella copertina del disco, è stato voluto da me proprio perché Il movimento del dare - al di là dl testo di Battiato ispirato alle rose che si aprono regalando profumo, bellezza, colore - mi dava l’idea del “dare” in generale, la generosità, l'altruismo. Siamo in un momento in cui abbiamo tutti paura, un momento di grande egoismo, tendiamo a conservare, anzi, abbiamo paura che gli altri ci tolgano qualcosa. Così ricordare ogni tanto che dare è molto più bello che ricevere mi sembrava giusto. Certo forse può essere idealista, ma io appartengo a una generazione di sognatori». Con Battiato condividete forse il timbro più particolare e meno tradizionale della musica italiana… «Beh il timbro della voce è un dono della natura, su questo non abbiamo nessun merito. Però poi l’uso che ne facciamo dipende dalla nostra testa, da noi, dal nostro gusto musicale, dal nostro vissuto, dalla nostra cultura se ne abbiamo. E forse queste due voci così particolari sono vicine anche nella scelta delle cose che ci piace cantare». Nel disco c’è un pezzo come Ali dove si parla di guerra in Afghanistan… «Quello è stato un progetto di Vauro. Una volta mi telefonò e mi disse: “Ho raccolto dei disegni fatti da bambini reduci dalla guerra. Bambini saltati su mine anti uomo, colpiti da proiettili, feriti dalla guerra. Sto pensando di affidare ad artisti diversi, cantanti, scultori, poeti, scrittori, fotografi, un disegno da trasformare in arte”. Così, Piero Fabrizi ha scritto questa canzone tratta dal disegno di Ali, un bambino rimasto tetraplegico in Afghanistan. Il disegno raffigurava una strana linea rossa e quella è stata l’ispirazione per il brano». Hai definitivamente messo da parte il tentativo di scrivere canzoni?
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25 «Tutte le canzoni che scelgo di cantare mi rappresentano. Sono abituata a cantare canzoni con contenuti che mi emozionano e il confronto con ciò che scrivo io non regge. Allora ho accantonato questa possibilità, forse all’inizio la sentivo come una mancanza, però adesso, francamente, vado fiera del mio ruolo di interprete. Perché in fondo canto solo le cose che sento e, anche se non le scrivo, è come se l'avessi fatto. Insomma, tutto ciò che canto è esattamente quello che penso. Può variare ad esempio da una canzone che racconta di una realtà che ci circonda, vedi il pezzo su Ali, a un brano come Posso dire la mia sugli uomini che Luciano Ligabue l’ha scritta pensando a me vedendomi come una donna che ha fatto le sue esperienza, ma che ancora sta con la schiena dritta e non abbassa gli occhi guardando il sole. Tutto sommato in questa donna mi ci riconosco e allora quella canzone, pur non avendola scritta io, la canto con fierezza perché ne sposo il contenuto». A proposito del tuo Onda Tropicale, il collegamento acrobatico è con il movimento studentesco dello scorso autunno. Che opinione ti sei fatta e pensi che abbia qualche affinità con quello del ’68? «Io non lo paragonerei assolutamente al ’68 perché quella fu una rivoluzione mondiale, un periodo storico in cui i giovani si ribellavano contro autorità che erano state così forti nella famiglia, nel lavoro, nella scuola. Questo è un’altra storia, ricordo di aver letto da qualche parte l’analisi di una docente che sottolineava come alla testa dei cortei nel ’68 ci stavano tutti i fuori corso, alla testa di questi cortei ci stanno, invece, tutti i migliori, i più bravi che si stanno battendo per il loro futuro, perché non vengano tagliati fondi, per avere più possibilità di studiare, per non mollare l’istruzione nelle mani dei privati con il rischio dell’abbandono dell’autorità dello Stato. Dunque ci sono problemi molto diversi da quelli di quarant’anni fa: il ’68 era un movimento ideale, l’Onda pratico». U i
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TEATRO / Sarcofagia, riflessione sulla natura dell’uomo (carnivoro)
Due date (il 27 e il 28 febbraio) per portare in scena “Sarcofagia”, uno studio in quattro quadri dal De esu carnium di Plutarco e tratto da un’idea di Benedetta Zaccarello e Daniela Marzullo (che ne cura anche la regia), con le musiche di Gabriella Grasso. Al Centro Zo di Catania, per Altre Scene, Daniela Marzullo ripropone dunque al pubblico catanese la performance teatrale già presentata con ottimo successo al Teatro Club qualche mese fa. Fin troppo abituati alle asettiche confezioni della grande distribuzione o ai camici bianchi delle macellerie; disturbati dalla retorica animalista che irrompe anarchicamente nei notiziari della sera, come possiamo trovare ancora le parole per interrogarci sul nostro rapporto con la carne? Come far riemergere dalle nebbie dell'abitudine al macello ed al consumo automatizzato una riflessione aperta sull'alimentazione come emblema del rapporto dell'uomo alla diversità e alla sacralità dell'altro da sé? In questo cammino di ricerca ci viene innanzitutto incontro una parola che la storia ha relegato in libri eruditi facendola divenire oscura al nostro orecchio: 'sarcofagia' ovvero l'atto del mangiare carne. Nutrendosi di un esplorazione archeologica del pensiero antico sul rapporto tra uomini, déi e animali, Sarcofagia compie una discesa agli inferi del mondo che ci ha generati, riesumando i frammenti ancora in circolo nella nostra memoria collettiva. Lo spettacolo rappresenta la prima tappa di una ricerca sperimentale in movimento costante, un work in progress.
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di Riccardo Marra iunse improvviso, nel 2002, lo scioglimento dei Massimo Volume. Emidio “Mimì” Clementi, Vittoria Burattini ed Egle Sommacal lo annunciarono con un comunicato scarno, come da loro tradizione, frenando, così, la storia di una delle band degli anni ‘90 più innovative in Italia. Un combo diverso dagli altri, con un impasto personalissimo di chitarre e letteratura, parlato e (post) rock, voce emicranica di Clementi e musiche “Fugaziane”. Dopo lo scioglimento, però, dischi come Lungo i bordi e Da qui sono sbarcati nel nuovo millennio grazie ad una nuova generazione di pubblico che non ha avuto la possibilità di vedere i Massimo Volume dal vivo, ma che ha reso gli spoken di Mimì, tra vita metropolitana, poesia beat, racconti dall’inferno, veri e propri cult. Tutto fino alla scorsa estate quando la loro reunion ha stupito tutti. Dopo sei anni di silenzio Mimì, Vittoria ed Egle di nuovo assieme per un tour e per lavorare ad un nuovo disco. Voce narrante del rock italiano, Clementi ha raccontato a Universitinforma i “vecchi” e i “nuovi” Massimo Volume, in attesa del loro concerto il 14 febbraio a Catania da Zo. Mimì, finalmente i Massimo Volume come sei anni fa. Come avete deciso per la reunion? «Devo dire che non è stato un vero shock, la cosa è stata più morbida di quanto possa sembrare: ho chiamato Egle e Vittoria per parlare della proposta che il Museo del Cinema di Torino assieme al Traffic ci aveva fatto, ovvero di sonorizzare “La caduta della casa Usher”, un film del 1929 di Jean Epstein. Si trattava di un’unica data, così non riflettevamo davvero sul rimetterci assieme. Poi però abbiamo fatto una seconda tappa a Urbino a luglio e lì ci siamo un attimo guardati negli occhi e abbiamo detto “Dài, è un peccato non provare a fare un altro disco”. Così, eccoci qui dopo un esaltante inverno di concerti». Esiste un’opinione diffusa sui
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MASSIMO VOLUME
di nuovo in sella INTERVISTA / Dal grande successo degli Anni ’90 all’oblio, fino al ritorno di questi giorni. Parla Mimì Clementi leader della band in concerto a Catania il 14 febbraio Massimo Volume: chi non li ha potuti “vivere” nel periodo d’oro degli anni ‘90, probabilmente li ha amati ancora di più, creandovi attorno quasi una specie di mitologia. «E’ vero, c’è stata una generazione che è cresciuta con i nostri dischi, ma che non ci ha mai potuto vedere dal vivo. Credo, però, che al momento abbiamo la migliore line-up di sempre grazie all’ingresso di Stefano Pilia alla chitarra, quindi confido sul fatto che anche quello di Catania sarà un bel concerto. E ti dirò, forse è meglio vederci adesso piuttosto che cinque/sei anni fa». Come è stato riprendere in
mano il basso dopo tanto tempo? «Bello, davvero. Bello anche ritrovare quel suono, il nostro suono, che avevamo messo in soffitta e che, poi, sin dalle prime prove, è venuto fuori con una totale scioltezza. Abbiamo messo in piedi la scaletta ritrovando qualcosa che ci apparteneva e che non c’era più. E’ stata una sensazione molto piacevole perché io ho continuato ad andare in scena con i miei romanzi e con gli altri progetti, però i Massimo Volume sono qualcosa di diverso. Mi mancava sicuramente la potenza di un nostro concerto». Dacci delle scadenze. Quando
il disco nuovo? «Le nostre speranze sono quelle di farlo uscire per la prossima stagione, però c’è anche da dire che siamo sempre stati lenti nella costruzione di un disco. L’aspettativa è di avere i pezzi pronti per questa estate. Abbiamo già provato delle cose che, secondo me, possono già essere degli abbozzi di brani, però ancora non ci sono delle ossature vere e proprie con un inizio e una fine». Molte band della vostra generazione hanno dovuto sforzarsi in un passaggio mentale per arrivare dagli anni ‘90 ai duemila. Voi vi sentivate una realtà con cucita addosso quella decade? Siete pronti a proporvi nel nuovo millennio? «Forse oggi a posteriori e vedendo in prospettiva, eravamo effettivamente una band “degli anni ‘90”. Mentre li vivevamo, invece, non ne avevamo molta cognizione, non pensavamo nemmeno di fare parte di una scena, come forse neanche le altre band che ne facevano parte. Però è una
INFORMA scena che effettivamente c’è stata in Italia e di cui forse si sente anche un po’ la mancanza. I gruppi di quel contesto (Afterhours, Marlene Kuntz, La Crus, ndr) sono stati coraggiosi, ognuno aveva una linea poetica propria ed esplorava delle strade diverse. Quindi, è vero, oggi sentiamo di essere stati un gruppo degli anni ‘90, ma ora vogliamo esserlo anche del Duemila. Non siamo stati ibernati, quindi porteremo in scena la nostra idea di mondo attuale». A tal proposito, in Da qui (1997) c’è un pezzo che si chiama Qualcosa sulla vita in cui descrivi il tuo periodo da impiegato in una ditta di sgombero cantine. Una canzone con quel titolo, oggi, che vita di Mimì racconterebbe? «Una vita diversa da quella di dieci anni fa dove ero più legato a dei lavori precari e ad una esistenza sulla strada. Adesso ho una bimba che ha quasi due anni, la mia vita è cambiata, ma non è mutata la voglia di raccontarla. Certo poi dal vivo eseguiamo pezzi del primissimo disco che la gente ha piacere di ascoltare vedi Ororo; Ronald, Tomas e io; Alessandro. Ma mi piace anche farli, mi piace tornare a quei brani che in qualche modo non mi appartengono più, ma che come un album di fotografie parlano di me, di noi». Parlando dei tanti personaggi che popolano i tuoi testi, li hai mai più rincrociati nella tua vita? Alessandro, Tomas, Ronald, Leo, Anna… «Alcuni di loro si. Quella con Leo, ad esempio, è un’amicizia che è continuata ad andare avanti nel tempo, pensa che ha vissuto a casa mia per un anno, fino a qualche mese fa. Anche con Rigoni continuo ad avere dei contatti, altri li ho persi un po’ per strada, vedi Ronald. Alessandro non l’ho più visto, so che ha ascoltato la canzone che gli avevo dedicato e che gli è piaciuta». Nel tuo libro “L’ultimo Dio”, scrivevi che, una volta, telefonavi nel cuore della notte a Vittoria per leggerle i testi che scrivevi. Oggi chi è il tuo punto di riferimento?
27 «Uno è sicuramente Andrea Bergamini, l’editore della “Playground” di Roma che è un mio amico di vecchia data, lui è un mio punto di riferimento letterario. Poi sui testi magari tornerò a chiamare Vittoria per sapere la sua opinione. Certo è da vedere se lei vorrà rispondermi durante la notte». Con il progetto El Muniria hai cambiato il tuo modo di scrivere canzoni: un po’ meno “beat” e più oniriche. Sarà questa la linea di testi dei “nuovi” Massimo Volume? «Non lo so ancora in realtà. Però nel caso di El Muniria, il tipo di scrittura, era legato all’esigenza di sposare i testi con l’atmosfera di quel viaggio a Tangeri che avevamo concepito come luogo mentale del disco. Quindi sono liriche che risentono del clima e che cercano di adattarsi al tessuto elettronico dell’album. Comunque El Muniria non è un progetto morto, io e Massimo Carozzi siamo pronti a rispolverarlo quando ci sembrerà opportuno». In primavera farai qualche altra tappa con il reading “Bombay Tapes” assieme a Manuel Agnelli. Che ne pensi della sua presenza a Sanremo con gli Afterhours? «Io lo capisco Manuel, s’è levato tutti gli sfizi del mondo della musica alternativa e dunque aveva voglia di una scommessa diversa. Certo è un’edizione un po’ così…sarebbe stato meglio far parte di una rosa di artisti nella quale fosse presente qualcun altro più o meno della nostra scena. Però sono curioso di vederlo ed ascoltare la canzone che ha scritto». A febbraio è uscito anche il tuo ritorno bibliografico. «Si chiama Matilde ed i suoi tre padri, è uscito il 4 di febbraio per la Rizzoli. Tra l’altro lo presenterò lo stesso giorno del concerto di Catania alla sala Lomax. E’ un libro un po’ diverso perché abbandono l’io narrante e mi confronto con dei personaggi femminili. E’ stata una bella battaglia, ci ho messo tre anni, spero però possa essere una scommessa vinta». U i
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ASSOCIAZIONE MUSICALE ETNEA / Due i concerti in cartellone per questo mese. L’ensemble milanese Mdi a San Valentino e il Trio Altenberg il 26, con doppio appuntamento alle 11 e alle 21
a tradizione classica rivisitata da compositori del nostro tempo. Prosegue con due concerti della sezione “Tradizione/innovazione” la XXIV stagione musicale dell’Associazione Musicale Etnea (www.ame.ct.it). Sabato 14 febbraio, Sa Valentino, al Palazzo Biscari di Catania, si esibisce l’Mdi Ensemble. Nato nel 2002 dall’idea di sei giovani musicisti milanesi di contribuire alla diffusione della musica contemporanea in Italia e all’estero, fin dagli esordi l’ensemble si è dedicato allo studio di un repertorio comprendente, oltre ai lavori dei grandi nomi della musica contemporanea e del secolo appena trascorso, le musiche di compositori emergenti nel panorama internazionale, proponendo anche prime esecuzioni. Il direttore principale del gruppo - composto da Daniela Uccello soprano; Sonia Formenti, flauto, Paolo Casiraghi, clarinetto, Luca Ieracitano, pianoforte, Carlotta Conrado, violino, Paolo Fumagalli, viola, Giorgio Casati, violoncello - è il giapponese Yoichi Sugiyama. In programma ci sono brani di Gabriele Manca, Peter Eötvös, Robert Schumann, György Kurtág, Stefano Gervasoni, Gérard Pesson, Wolfang Amadeus Mozart. Spazia dal classicismo europeo alla musica contemporanea giapponese, invece il concerto dell’Altenberg Trio previsto il 26 febbraio al Palazzo Biscari di Catania. Il trio austriaco si esibirà in concerto anche la mattina alle 11, per la stagione dedicate alle scuole e agli studenti (Palazzo Biscari). Amiram Ganz al violino, Alexander Gebert al violoncello e Claus-Christian Schuster al pianoforte eseguiranno brani di Toru Takemitsu, Franz Joseph Haydn, Antonín Dvorák. Sin dal suo debutto, avvenuto nel 1994 durante la Mozart Woche di Salisburgo, l’Altenberg Trio è stato uno dei pochi trii a tempo pieno nel mondo della musica da camera che si è guadagnato, con
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Fra tradizione ✎ e innovazione L’Ensemble Mdi, sotto, l’Altenberg Trio. Le due formazioni saranno in concerto a Palazzo Biscari per la stagione dell’Asociazione Musicale etnea
oltre mille concerti in Europa, nelle Americhe e in Asia, la reputazione di insieme cameristico tra i più audaci e coerenti della categoria. Nel 1999 ha ottenuto il premio Robert Schumann (vinto nel 1997 da Nikolaus Harnoncourt e nel 2002 da Alfred Brendel). La sua recente incisione dedicata a compositori americani ha vinto il Premio Edison di Amsterdam.
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L’ingresso ai concerti è di 12 euro. I ragazzi fino ai 28 anni però hanno diritto a un prezzo ridotto (8 euro). U i
Jazz, Dine&Wine: a marzo Karrin Allison
Prosegue “Jazz, Dine&Wine”, la rassegna dell’Hotel Sheraton di Aci Castello-Catania che coniuga serate di alta gastronomia con le esibizioni di alcuni fra i più importanti interpreti jazz sulla scena mondiale. «“Jazz Dine&Wine” spiega il consulente artistico Gianni Morelenbaum Gualberto ha origine, come spesso accade, da una chiacchierata estiva tra amici che hanno come desiderio comune quello di estendere all’esterno un piacere e una passione personali: per la musica, per il cibo di ricerca e qualità e per il buon vino. È così che è nata quest’iniziativa, una formula questa, lungamente praticata all’estero ma sicuramente innovativa per la Sicilia». Il cartellone del 2009 prosegue il 6 marzo, con la cantante e pianista statunitense Karrin Allyson, accompagnata da Rod Fleeman alla chitarra, Ed Howard al contrabbasso e Todd Strait alla batteria. Jazzista per vocazione, Karrin è cresciuta fra folk, pop e musica classica, forse anche per questo il suo repertorio è molto ampio. Per tutte le serate, il costo di cena e concerto è di 52 euro. Disponibili anche posti limitati per il solo concerto al costo di 12 euro. Per informazioni: www.sheratoncatania.com.
Catania Jazz/ Musicadonna al Brancati
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Anche quest’anno l’associazione Catania Jazz arricchisce il suo programma con una rassegna tutta al femminile, “Musicadonna”, che prevede l’esibizione di cinque straordinarie artiste. Il 16 e 17 febbraio sarà infatti in concerto il Mala Waldron Quartet, il 3 marzo tocca al trio della cantante palestinese Mira Anwar Awad; il 12 marzo tocca a Laura Sfilio e al suo Be-Pop Trio; il 28 aprile, Miriam Palma eseguirà il suo “Viaggio in Sicilia”; infine, il 13 maggio, Rita Marcotulli e Danilo Rea si esibiscono in “Double Piano”. I concerti si terranno tutti al teatro Brancati (via Sabotino 2). Ai primi 200 abbonati alla stagione di Catania Jazz al Metropolitan che sottoscrivono anche questo abbonamento viene offerto il concerto di Noa e Gil Dor che si terrà il 4 marzo sempre al Teatro Brancati (questo concerto sarà solo a inviti). In questo concerto Noa avrà come ospite la palestinese Mira Anwar Awad: Catania avrà quindi l’onore di avere come ospite il duo israelo-palestinese, prima dell’Eurofestival di Mosca di maggio. Il 5 marzo, lo ricordiamo, Noa una delle cantanti più apprezzate e conosciute della scena musicale internazionale, si esibisce con la sua band nel “Genes&JeansTour”.
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Up!, il cineforum
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SCUOLA SUPERIORE DI CATANIA / L’iniziativa degli studenti “eccellenti” di Universi Possibili i chiama “Cineforum Up!” l’iniziativa di Universi Possibili, un gruppo universitario formato da studenti della Scuola Superiore di Catania. «Attraverso questa iniziativa spiega Gabriele Avincola - ci ripromettiamo di analizzare temi di ampio respiro utilizzando il mezzo filmico, cercando in questa maniera di sottolineare il carattere interdisciplinare e multimediale che pensiamo dovrebbe caratterizzare il “sapere” universitario. Quest’anno abbiamo deciso di incentrare il discorso sull’uomo, nella sua essenza anti definitoria e multiforme, che ci riproponiamo di “analizzare” mediante sei nuclei tematici (poiesis, fides/ratio, life out of balance, uomo/comunità, hybris e epochè), ognuno dei quali è composto da tre film, differenti per epoca e provenienza. Le proiezioni si tengono ogni due martedì, nell’aula magna della Scuola Superiore di Catania (via San Nullo 5/i), alle 21.30. Le prime due proiezioni si sono già svolte a gennaio, il prossimo film in calendario è 8 e ½ di Fe-
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derico Fellini (il 10 febbraio). Si prosegue con Il vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini il 24 febbraio. A marzo sarà proiettato Il settimo sigillo di Bergman (il 10) e La via lattea di Luis Buñuel, il 24 marzo. Per la sezione “Life out of balance” ci aspetta Al di là del bene e del male di Liliana Cavani (7 aprile), Koyaanisqatsi di Godfrey Reggio (21 aprile) e L’età barbarica di Denys Arcand (il 5 maggio). Ma ci saranno anche pellicole come La linea generale di Sergej Mikhajlovic Ejzenštejn (19 maggio), Barry Lyndon di Stanley Kubrick (2 giugno), Lo specchio di Andrei Tarkovskij (16 giugno). Dopo la pausa estiva si riprenderà a settembre con Salò di Pier Paolo Pasolini (15 settembre), El topo di Alejandro Jodorowsky (29 settembre), Faust di Friedrich Murnau (13 ottobre), Il sapore della ciliegia di Abbas Kiarostami (27 ottobre), L’albero della vita di Darren Aronofsky (10 novembre), Primavera, estate, autunno, inverno… e ancora primavera di Kim Ki-duk (24 novembre). U i
MUSICA&CABARET / Canzoni e risate con Nino Frassica e Los Plaggers Il sabato di San Valentino vale una serata di puro divertimento con Nino Frassica & Los Plaggers Band al Y’s Jazz Club dell’Hotel le Dune di Catania (www.ysjazzclub.it, telefono 0957233120). Il comico messinese è accompagnato dalla band - formata da sei formidabili musicisti (il nome Plaggers è una fusione tra Platters e plagio) e dalla sua spalla televisiva, l’occhialuto Francesco Scali. Lo show è un coinvolgente
viaggio musicale - canteranno da “Cacao meravigliao” a “Grazie dei fiori bis” - per oltre due ore di concerto-cabaret. Protagonista anche il pubblico che, travolto dal ritmo incalzante dello show, mentre si diverte con le invenzioni musicali di Frassica, può anche ballare, cantare, e partecipare direttamente allo spettacolo, in un’atmosfera di complicità e impresa, grazie all’inesauribile verve comica dell’artista siciliano.
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LA BAND / I Motovario, sei musicisti catanesi, hanno partecipato alla “gara” del Festival per la categoria web. Si sono fermati nella selezione da 50 a 30, ma per loro è stata un’esperienza decisamente positiva
Un sogno chiamato Sanremo di Benedetta Motta I Motovario sono la band catanese che ha concorso con il pezzo Come un gatto per la finale di Sanremo59, categoria Web. La gara on line è iniziata a dicembre quando furono selezionati 90 video, tra gli innumerevoli iscritti, e poi diffusi sulla piattaforma www.sanremo.rai.it per proporli al pubblico della rete. Tramite preferenza per via telefonica la rosa dei candidati si stringe gradualmente fino agli ultimi 10, i quali approderanno sul famigerato palco ligure dove la commissione decreterà il vincitore che si esibirà nella serata finale di sabato 21 febbraio. Loro si sono fermati nella selezione da 50 a 30, ma si dicono soddisfatti del piccolo traguardo raggiunto. Sono i sei musicisti Alberto Guarrasi alla voce e violino, Gaetano Santagati alla chitarra, Fabio Puglia al basso, Riccardo Campo al piano, Salvo Platania alla batteria e percussioni e Salvo Lisi vocoder, campionatori ed elettronica che dal 2007 allietano le serate in vari locali della vivacissima Catania con un groove fresco e frizzante. Raccontateci il vostro percorso fino ad oggi. «Il nostro percorso inizia nel 2007 con il brano L’Estate che mi entra dentro con il quale abbiamo partecipato al Lennon Festival 2007. Successivamente siamo stati presenti in varie manifestazioni locali, presenziando a serate e piccoli live in locali siciliani; questo perché ci siamo concentrati solo ed esclusivamente sulla produzione e sull’arrangiamento dei pezzi, in vista dell’uscita del primo album e di partecipazioni a concorsi per talenti emergenti, quali “Talent Uno” nel 2008 con l’omonimo video “L’estate che mi
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entra dentro”, che ha ricevuto un ottimo riscontro da parte del pubblico». Che tipo di musica suonate? «I nostri pezzi, scritti da Salvo Lisi (vocoder/campionatori/ elettronica) e mixati dal batterista Salvo Platania, si muovono tra l'alternative pop e il rock elettronico… insomma un fai da te, a dimostrazione del fatto che con la voglia di suonare, la caparbietà e la brama di arrivare si può realizzare un “sogno”». Ha un significato particolare il vostro nome? «Motovario viene dal titolo di un nostro brano “un percorrere la vita in moto vario”. Lo abbiamo scelto come metafora che accosta un fenomeno fisico-scientifico ad uno stile di vita libero da ogni regola, quasi istintivo, di chi non vuole vivere "appeso ad ogni istante". Uno stile di vita che risulta essere poco costante e in controtempo rispetto agli eventi, dove a volte non si parte al via perchè si perde l’attimo». In quali locali suonate? Avete già un pubblico di affezionati? «Suoniamo in diversi locali e pub della Sicilia e sì, abbiamo un pubblico affezionato. Lo riscontriamo anche sul web, dalle tantissime visite quotidiane sulla nostra pagina in
myspace». Riuscite a mantenervi solo grazie ai concerti e alla vostra passione? «Beh, non ancora, perché i locali pagano poco ma aspiriamo a fare la vera musica e non quella suonata nei pub!». Raccontateci la vostra giornata tipo. «Di solito, prove registrazioni e nuove sperimentazioni di suoni. Attualmente il tutto è arricchito dal tour nelle vario radio che ci stanno ospitando e alla promozione video e non solo del nostro pezzo che è stato in gara per Sanremo». Con quale brano vi siete presentati? «Il pezzo s’intitola Come un gatto. È una biografia scritta da Salvo Lisi e arrangiata da Salvo Platania e come in ogni brano c'è un pò di tutti noi». Il sogno sanremese si è interrotto ma vi avrà lasciato di sicuro qualche emozione… «Ovviamente siamo stati felicissimi per essere stati chiamati a partecipare alla selezione online per il festival della canzone italiana 2009. Ma l'emozione più grande è stata suonare negli studi della Rai davanti a Paolo Bonolis e alla commissione di Sanremo; l’emozione è stata la nostra forza e abbiamo dato il massimo». U i
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Ivano Fossati in concerto a Catania
Ivano Fossati in “Musica Moderna Tour” sarà in concerto lunedì 16 febbraio al Teatro Metropolitan di Catania e il giorno dopo al Teatro Politeama di Palermo. Nel nuovo live, concepito per gli spazi teatrali, Ivano Fossati proporrà per la prima volta i pezzi del suo nuovo album “Musica moderna”, per la cui realizzazione sono state impiegate tecniche all’avanguardia.
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Mango sbarca in Sicilia
È appena partito il tour di Mango “Acchiappanuvole” che arriva in Sicilia a marzo. Doppio appuntamento con l’artista di Lagonegro che si esibirà giovedì 12 marzo al Teatro Golden di Palermo e il giorno dopo al Metropolitan di Catania. L’album, pubblicato a settembre, contiene 14 rivisitazioni di brani di De Andrè, Fossati, Battisti, Battiato, Daniele, Lennon, Creedence Clearwater Revival, Baglioni, Elisa, De Gregori, Patty Pravo, Renato Zero, Tenco e Anna Oxa.
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Superpartner
da Lecce con leggerezza
Superpartner sono una band leccese che si muove in ambito pop-retrò con molte venature elettroniche. Un suono leggero, che si poggia sulle cose senza disturbare, quasi in punta di piedi. Ci racconta del progetto Francesco Lanfredini, voce e chitarra. Da dove nasce il nome della band e perché questo nome? «Il nome mi è stato suggerito da Gianluca De Rubertis (Studiodavoli, Il Genio. ndr), con cui c’è stata una breve collaborazione tra 2002 e il 2003, quando questo progetto stava emettendo i primi vagiti. “Superpartner” è stato scelto semplicemente perché suona bene, secondo me è un bel nome, per nessun altro motivo». Chi siete e quale strumento suonate? «Siamo in sei: insieme a me ci sono Rosita Garzia alla voce, Vincenzo Carluccio alla chitarra, Cristiano Longo alle tastiere, Francesco Fiore alla batteria, Gianpaolo D’Errico al basso». Età media? «L’età oscilla tra i 24 e i 37 anni». Da quanto suonate insieme? «La formazione è cambiata innumerevoli volte: Rosita è arrivata nel 2004, nel 2006 sono arrivati Cristiano, Vincenzo e Francesco, infine Gianpaolo si è unito a noi da poco meno di un anno». Quanti dischi all’attivo? «Oltre ai primi tre demo-cd autoprodotti abbiamo all’attivo il nostro primo album “Love Hotel”, uscito lo scorso 10 ottobre per Pippola Music, poi la partecipazione a varie compilation: il tributo ai Diaframma “Il Dono”, “Pop Nation”, una compilation internazionale a cura dell’etichetta spagnola Bonvivant Records, le compilation del Rock Contest 2007 e
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dell’Heineken Jammin’ Festival Contest 2005, e infine Arci Libertà e Musica Compilation». Quanta gente al primo concerto e dove? «Il primo concerto si è tenuto nel novembre del 2003 all’Istanbul Cafè di Squinzano, il paese in cui abbiamo la base, in provincia di Lecce. Aprimmo il concerto degli Studiodavoli, credo che ci fossero un centinaio di persone». Come nascono le vostre canzoni: chi scrive i testi e chi la musica? «Fino ad oggi in fase di scrittura mi sono occupato di sviluppare sia la musica che i testi di tutte le canzoni, fatta eccezione per “Pink Girl”, che è stata scritta insieme a Cristiano. Una volta definita la struttura dei brani si lavora poi tutti insieme in sala prove per completare il resto degli arrangiamenti, ognuno cerca di dare il proprio contributo musicale alle canzoni». Nascono prima i testi o la musica?
«Nasce sempre prima la melodia, sulla quale viene poi costruito il testo». Campate di musica o fate altro nella vita, e cosa? «Sarebbe bello campare di sola musica, ma non è il nostro caso. Rosita lavora come promoter, Vincenzo ha un negozio di elettrodomestici, Cristiano fa il ricercatore all’università, Gianpaolo lavora saltuariamente e studia, Francesco si occupa d’informatica, io ho lavorato in un negozio d’informatica e telefonia e ho fatto altri lavoretti sporadici, ma attualmente sono in vacanza». Il disco che ti sarebbe piaciuto fare? «Un disco volante. Scherzi a parte, non saprei rispondere, ci sono tanti dischi che mi sarebbe piaciuto fare, non riuscirei a scegliere». Cosa ascolti in questo periodo? Facci qualche nome. «In questo periodo sto ascoltando poca musica. Negli ultimi tempi ho ascoltato soprattutto Ennio Morricone». I-pod o stereo?
«Assolutamente stereo, la qualità degli mp3 è irritante». Il genere che proprio non riesci ad ascoltare. «Tutto ciò che è poco melodico, troppo “rumoroso” o urlato». Un libro che hai letto di recente? «Una raccolta di racconti di Miranda July, “Tu più di chiunque altro”». Una mostra d’arte che hai visto di recente? «Nessuna, Lecce non offre molto, e quando siamo in tour il tempo libero è poco». Quante ore passi davanti al pc al giorno? «Dipende dalla stagione, d’inverno molte». Il posto più lontano dove avete suonato rispetto a casa vostra? «Seregno, vicino Milano. E’ curioso pensare che un gruppo di Milano percorrendo lo stesso numero di chilometri avrebbe suonato a Berlino». Un posto dove non avete suonato in Italia e vorreste invece. «Magari in Sardegna, o in Liguria». Una canzone delle vostre che consigli a chi non vi ha mai ascoltato. «Do you remember the hill?». Che giornali leggi? «Quotidiani, e mensili di musica, quando è possibile comprarli». Un programma in tv? «In tv solo tg, se capita, all’ora di pranzo». Una canzone per il mattino, una per il giorno e una per la notte. «Dunque, vediamo… per il mattino “I’m only sleeping” dei Beatles, per il giorno “I am a kitten” di Momus, infine per la notte direi “At night” dei Cure». Il vostro myspace? «myspace.com/superpartner». U i
SVE
servizio volontariato europeo Coordina Fabio Pagliara
Pietro Ichino Il merito e la pubblica amministrazione
Cucina turca (a cura di Yilmaz Tutan) Tutte le sere da martedÏ a sabato è possibile gustare piatti della gastronomia turca
Harald Bonura Il merito e le professioni
Ivan Lo Bello Il merito e le imprese
Enzo Bianco Il merito e la politica
Laboratorio di musicoterapia Corso di taranta Corso di danza del ventre e indiana Biblioteca multilingue
Corsi di lingue (arabo, turco, spagnolo) Laboratorio teatrale multietnico Uso della voce - Dizione Sportello di consulenza legale
Salone per organizzazione eventi, mostre e concerti Catania, via Landolina 41 - 328 4152868 - 095 316523 www.multikulticatania.it - info@multikulticatania.it www.myspace.com/multikulticatania.com
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Il “vigile” delle notti milanesi ✎
di Rocco Rossitto Davide Bentivegna è catanese, ma vive a Milano. Lì. tra serate e altro, ha creato radiozerogravity.net, una radio sul web on demand. A Catania ci torna spesso, per “GrooveNight” allo Studio54. Davide, ci spieghi il progetto? «Puoi ascoltare di tutto on demand, dalla house alla industrial grime passando per la deep e il baile funk. Nasce dalle influenze di Tilos Radio Budapest e del futurismo: loro la chiamavano Radia. Viaggia in Internet e parla di democrazia nella musica. Attualmente collaborano 276 dj da tutto il mondo: famosi e meno famosi, che una volta iscritti postano i loro set in maniera indipendente. Radiozerogravity.net è stata fondata e sviluppata in anni di lavoro con un altro catanese, Thomas Avondo, e con l’aiuto di amici tra i quali Valerio D’Urso per immagini, musica ed organizzazione; Anna Mazzaglia per i testi; Antonio Sorrentino per la grafica e
Bloody Betroots al Centro Zo
Sabato 21 febbraio nuovo appuntamento al Centro Zo di Catania con Bass Boutique: ospiti i Bloody Beetroots, una tra le formazioni italiane più importanti della nuova scena dance mondiale. Dopo essersi esibiti in tutto il mondo, il duo ritorna a Catania, dove aveva già riscosso un notevole successo in occasione del Mad in Sicily Festival lo scorso settembre. Accanto a loro Blatta & Inesha; John Lui a curare il warm up e all’altra consolle Tommy Boy, con le sue selezioni di funk e hip hop old school. Vj Kar alle immagini.
CLUBBING & DJ / Catanese di nascita e meneghino di adozione, Davide Bentivegna, in arte Jazzghisa, ha fondato la radio web on demand Radiozerogravity. «La musica per me è un dono. È una forma di condivisione e interazione» grazie alla forte presenza e collaborazione di Dj Mao (Maurizio di Cioccio) di Milano. Grazie a loro radio Zerogravity si è affermata come strumento di diffusione primario delle nuove pulsioni e sonorità urbane e metropolitane, con ascoltatori fino alle minuscole isole Fiji, il Brasile e la Finlandia! La radio è anche promotrice di svariate serate a Milano e all’estero tra le quali: “Zona 9 Trigroove” alla Triennale Bovisa, “Meltin Pot” alla Fabbrica del Vapore, “Casual Jazz Fridays” al B4, “Listen Club” al G Lounge e i “Funky Fridays” al Frida». Ho visto che ti firmi con vari nick. «Sì, Zerogravity, Jazzghisa e Urban Gigolo nel mio progetto di funk per il dancefloor con Dj Mao». «Zerogravity viene da “Odissea nell spazio” di Kubrick di cui adoro l’approccio alla musica nel contesto filmico. Jazzghisa per i milanesi significa il “vigile del jazz” e vuol dire una cosa
sola, quello che suoniamo viene dal jazz, ne condivide l’improvvisazione, la genialità, il sincopato». Ma fai solo il dj e la radio? «Vivo la musica come un dono, quindi reperisco i miei redditi oltre che dal djing e dall’organizzazione di serate, lavorando come manager nel settore energia di una multinazionale». Da quanto tempo suoni i dischi? «Ho cominciato con il vinile delle collezioni di mia madre e dei miei fratelli. Prima di partire per Londra ascoltavo i primi pezzi acid jazz dal dj Roberto Samperi, per poi studiare basso jazz e, durante il periodo universitario in Inghilterra, il nascente acid jazz seguito dal trip hop con gli UFO; i Mother Earth; “Emergency on Planet Earth” di Jamiroquai; “Prince of Bel Air”; “Summertime” e gli illuminanti lunedì di Gilles Peterson al bar Rumba di Londra. Poi ho lavorato presso un negozio di dischi a Bruxelles e
al mio ritorno in Italia ho cominciato la mia carriera di dj per caso, facendo infiammare la pista, rendendomi conto che forse era utile condividere la mia collezione di dischi con gli altri vista la splendida energia che si sprigionava». Cd o vinile, dunque? «Tutti e due. In cd tutti i digital promo e in vinile la sicurezza per il dancefloor, perchè la pienezza, il calore e la rotondità del suono del vinile non ha paragoni». Chi viene a una tua serata che deve aspettarsi? Hai un “genere”? «Prima di tutto la persona deve essere disponibile a donarsi, a dare e ricevere energia e non avere preconcetti. Con le note del funk, il jazz e tutte le contaminazioni della musica elettronica ed exotica, il corpo si muove e si esprime. Quindi si balla e si interagisce con gli altri». Suonerai a Catania prossimamente, vero?
«Sì, la serata si chiama “Groove Night”, il secondo e quarto sabato del mese allo Studio54 in via Crispi, in cappella, Because God is a Dj». Un pezzo per il risveglio, uno per il giorno, uno per la notte. «Risveglio: “Lovely Day” di Bill Withers. Giorno: “What is Hip” di The Juju Orchestra. Notte: “I want 2 do something Freaky 2 U” di Leon Haywood». Il posto più lontano da casa dove hai suonato? «A38, vecchia barca di epoca comunista ristrutturata sul Danubio a Budapest». Il tuo myspace? «Nella diaspora tra Facebook e Myspace ho ceduto a Fb, di cui apprezzo l’immediatezza del software, con il nick davizerogravity. Aggiorniamo comunque myspace.com/zerogravitynet e myspace.com/urbangigolomilano frequentemente con gli status, le date, i flyerz e le foto». U i
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INFORMA
time in radio zammu
a cura di Kikko Solaris
/band, il lato b della musica www.myspace.com/kikkosolaris - k_solaris@hotmail.com
il club del mese / Mercati Generali Mercati Generali apre al pubblico il 20 giugno 1998 in Contrada Jungetto, area sud di Catania. I locali della struttura in cui oggi si svolgono le attività invernali sono costituiti da tre sale all’interno di un palmento costruito a fine ‘800. Attiguo all’edificio è stato recuperato un cortile nel quale, da maggio a ottobre, si svolge la programmazione estiva. La programmazione di Mercati Generali, prevalentemente orientata alla promozione di realtà musicali e artistiche indipendenti, è ben conosciuta e apprezzata nel panorama artistico italiano ed estero. Partnerships importanti con i principali attori della produzione e promozione musicale europea hanno reso possibile la presenza ai Mercati di artisti tra cui: Murray Lachlan Young, Marc Ribot y Los Cubanos Postizos, To Rococo Rot, Manu Chao e Roy Paci, SpearHead, Ursula Rucker, Frederic Galliano e African Divas, Enon, Mike Patton e Rahzel e tantissimi altri. Ai Mercati abbiamo visto anche i dj set più cool della scena internazionale, tra i quali spiccano quelli di Gilles Peterson, Rainer Trueby, Ludovic Llorca, Goldie, Spinna, Theo Parish, Richard Dorfmeister e David Rodigan. Mercati è anche la location che ogni anno ospita il festival internazionale di musiche elettroniche Flow.Er, che quest’anno inaugura la sua quinta edizione (26-27 giugno 2009). Mercati Generali ha da poco festeggiato i suoi 10 anni di attività e, ciliegina sulla torta, è stato segnalato tra i migliori dieci club del pianeta da “The Guardian”.
gli ospiti del mese/ XCoast Il progetto, al quale fanno capo due tra i dj più attivi della scena italiana, Raffaele Costantino (dj, produttore, conduttore radiofonico, consulente musicale dell'Auditorium di Roma, socio fondatore della società Snob production) e Maurizio Bilancioni (dj, producer in arte Knuf, resident al Rialto di Roma e al Dimmi Di Si), unisce i suoni dell’elettronica ai beat destrutturati dell’hip hop. Ritmi evoluti, atmosfere urbane, laptop music, hip hop, broken beat, house ed elettronica: questi gli elementi che danno vita a un suono originale, frutto di una ricerca continua sul beat fatta dai due produttori. Il progetto ha già all’attivo due album, e una serie di singoli remixati da alcuni degli artisti più interessanti della scena mondiale. Tra gli artisti con i quali gli XCoast hanno collaborato, Anna Clementi, i rappers Kill the Vultures e Rqm, il produttore Ziv Jacob, Donato Dozzy, Domenico Ferrari, Alexander Robotnick, il produttore Chris De Luca. Inoltre, gli XCoast hanno diviso il palco con artisti del calibro di Beastie Boys, Michael Franti, Thievery Corporation, Groove Armada, ColdCut, Bugz In the Attic, Amon Tobin e molti altri. www.myspace.com/xcoast. Sabato 21 febbraio, XCoast live @ Around The World presso Mercati Generali
i 10 cd del mese/
01. Shahrokh Sound of K. - Dripping Point (Compost)
02. XCoast - No East No West (Modern Activism)
03. Alain Clark - Live It Out (8ball Music)
04. Pete Philly & Perquisite - Mistery Repeats (Unexpected Records)
05. Rick Wade - The Good, The Bad and The Deep (Yore)
06. Compost 300 - Freshly Composted Vol.3 (Compost)
07. Darren Emerson - Bogotà (Global Underground)
08. Alif Tree - Clockwork (Compost)
09. Sven Vath in the Mix - The Sound of the Ninth Season (Cocoon)
10. zZz - Running with the Beast (ANTI)
vete mai pensato al lato b della musica? Quello delle sale prove, dei garage sperduti per le città? “/band” (slash band) è entrato in queste sale prove tre anni fa e non è piu andato via. Uno spazio interamente dedicato a chi la musica la plasma con le proprie mani, a chi dedica ore ed ore alla stesura di un pezzo, a chi pensa che oltre ad essere un bravo interprete bisogna essere dei bravi compositori. Ogni settimana in due appuntamenti, il lunedì e il mercoledì, dalle 18 alle 19 su Radio Zammù (fm 101,00 e in streaming sul web all'indirizzo www.radiozammu.it), Oriana e Sara provano a tirar fuori la vera indole di ogni artista, di ogni musicista. Band e cantautori che provengono da ogni angolo della sicilia , da ogni città d’Italia in meno di un ora si aprono agli ascoltatori che cercano di promuovere al massimo le loro idee. “/band” in riferimento a myspace e a tutti gli “/” che digitiamo per scovare gruppi nuovi. Ed è proprio così che ogni gruppo intervistato da Radio Zammù ha una pagina sul sito che vi permette di riascoltare i pezzi musicali. L’invito all’ascolto del programma è rivolto a chi ama la bella musica, a chi vuole viaggiare con la musica e a chi vuole portare il proprio viaggio qui in radio.
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Pacifico ospite di Folk Equipment
Appuntamento da non perdere domenica 22 febbraio con Folk Equipment, la rassegna di musica dal vivo organizzata da Soda Elettrica. Nell’atmosfera intima e crepuscolare della Cappella Bonajuto di Catania si esibirà infatti Pacifico, una delle voci più suggestive della canzone italiana d’autore. Dopo il grande successo di critica, il nuovo disco, intitolato “Dentro ogni cosa”, uscito il 19 gennaio per la Sugar, sta conquistando anche il grande pubblico, complice il successo del singolo “Tu che sei parte di me”, cantato insieme a Gianna Nannini. La musica di Pacifico è pensosamente leggera, mai frivola e fatta di canzoni delicate, sospese tra strumenti acustici e coloriture elettroniche. Oltre al concerto di Pacifico Folk Equipment ospiterà: giovedì 12 febbraio il Guarrera-Pafumi Duo, importanti musicisti della scena jazz catanese; giovedì 19 febbraio il duo di blues singer palermitani Barzizza e giovedì 26 febbraio i We Love Mamas, il nuovo nome dell’undergroung catanese. Per informazioni e prenotazioni: 095 2863029; info@sodaelettrica.it.
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di Rocco Rossitto
Spinoza.it, “serissimo” blog satirico www.spinoza.it Spinoza.it si definisce “serissimo”, ma non lo è per niente. È un blog ricco di battute e freddure intelligenti, spiazzanti, irriverenti. Un blog satirico. Il cuore di tutto è l’attualità, politica e non solo, italiana e non solo. Ad esempio: “Rai, la vigilanza è sciolta. Riso in bianco per due giorni”. Oppure: “Il Papa: ‘Prego moltissimo per Obama’. Ma non basterà a trasformarlo in un bianco conservatore”.
Perchè l’Usb a Scoglitti non prende? http://bestiario.altervista.org Le domande a cui deve rispondere un povero commesso di un centro informatico sono infinte. Tra queste il perché l'Usb a Scoglitti (Rg) non prende. Così,
il nostro eroe, ha messo su un blog dove racconta questa e altre fantastiche storie non legate però solo a “lacune” informatiche. Il “core” del blog è ovviamente il bestiario: “[Cliente] Scusi, io sarei interessato all'acquisto di questo pc, è potente? [Venditore] - È un pc di base, non bisogna appesantirlo con film dvd eccetera. [Cliente] - No no, non mettiamo niente sopra, ho gli scaffali per i dvd”.
Chuck Norris, eroe contemporaneo http://welovechucknorris. blogspot.com/ Non credevo ci fossero ragazzi sotto i trenta che usano Internet per lavoro e svago e che non conoscessero le mitiche frasi su Chuck Norris. Scoperto ciò, ecco segnalato “We Love Chuck Norris”, ma come questo in rete si trovano migliaia di siti, in italiano e non solo. La mania è dilagata già da qualche tempo. Di che parliamo? Di frasi su ciò che Chuck Norris riesce a fare o a fatti ispirati dalle sue gesta: “Chuck Norris ha completato l’album delle figurine Panini con una sola bustina. E alla fine aveva anche cinque doppioni”
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Graphic novel “felina”
Ogni notte i gatti di St. Louis si ritrovano al Lackadaisy, locale gestito da Mitzy May e la sua banda di gatti criminali. È la fine degli Anni 20, ovvero proibizionismi pieno, e al Lackadaisy si beve whisky di contrabbando, si fuma, ci si bacia e si spara. Questo e altro accade in una bella serie a fumetti apparsa sul Web un paio di anni fa, seguitissima negli States e adesso uscita in Italia nella sua prima edizione cartacea. Una graphic novel che per certi versi è una versione estrema del caro amato “Aristogatti”, firmata da Tracy J Butler. Belli i disegni e i dialoghi, e bello lo sketchbook in coda al volume, in cui sfilano, nella loro impeccabile eleganza, i protagonisti della storia. Lackadaisy Tracy J Butler ReNoir pp. 88; euro14
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La scrittura, terapia contro il dolore
Tina è una donna borderline che grazie alla scrittura e all’analisi affronta la propria malattia. Si confronta così con l’amore, l’innamoramento, la passione, e tutte le inevitabili derive. Protagonista e voce narrante nel nuovo romanzo di Sandra Petrignani, Tina si muove così tra malattia e guarigione, lasciando che tra i due estremi scorra una sequenza ben narrata di eventi che ricompongono i pezzi della sua educazione sentimentale. Percorso necessario e doloroso, laddove la guarigione altro non è che la capacità di accettare e contenere il dolore. Anche se poca, quasi nulla, è la distanza tra malattia e normalità, perché è dei “normali” la naturale inclinazione all’innamoramento. Spesso doloroso, ancor più spesso inevitabile.
Dolorose considerazioni nel cuore Sandra Petrignani Nottetempo pp.181; euro 14
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LIBRI / “Sopravvissuti a una notte di ghiaccio” romanzo-esordio di successo per Giuseppe Scuderi
listening di Rocco Rossitto
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La ricerca della fiamma che dà senso alla vita
LAFAYETTE AFRO ROCK BAND / Darkest Light Prendete la potenza dei ritmi africani, mischiatela con la carica del rock e tagliate il tutto con i bassi del funk. Così, negli Anni 70, questo collettivo produceva un sound esplosivo. Adesso questo sound ritorna tutto in questa “retrospettiva” dedicata a loro, raccogliendo brani molto interessanti, “freschi” e assolutamente awesome. Ma non è una singola canzone, un singolo aspetto: è il muro del suono che ne esce fuori a colpire, il divertimento e la protesta. È un lavoro, questo, carico di energie. Energie che arrivano ancora ora, dritte dritte in pancia. http://strut-records.com/Lafayette/
BOOZOO BAJOU / Grains Andiamo dritti al nocciolo: chi si aspettava qualcosa di più “spinto” potrebbe rimanere deluso. Loro, Florian Seyberth e Peter Heider, in questo lavoro hanno scelto più una “vena folk”, una forma canzone dai ritmi lenti. Il loro dna rimane quello: elettronica low, dub strusciato e atmosfere molto rarefatte. Se in passato ogni tanto si spingevano oltre, con “Grains” rimangono nello steccato, con stile e classe. www.myspace.com/boozoobajou
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JULIE’S HAIRCUT / Our Secret Ceremony I Julie’s Haircut sono una band generosa. Non si risparmiano mai. E in questo lavoro non si smentiscono: “Our Secret Ceremony” è un doppio cd (ma c’è anche la versione a tiratura limitata in doppio vinile). Il primo è un cd più “normale”, il secondo è meno “normale”. Che voglio dire? Che metti il secondo disco e ti fai un viaggio: pezzi lunghissi, allungati, psichedelici, molto rock che sperimenta. Il primo è più “classico”, ma niente di scontato. Loro ormai non sono più neanche una band, ma più un collettivo con musicisti che entrano ed escono, con la voglia di mescolare il rock al pop, all’elettronica. Sono una delle realtà più interessanti e coinvolgenti del panorma italiano.
di Michele Spalletta a storia è quella di un professore di filosofia in pensione che, in un momento difficile della sua vita, decide di ripercorrere i fatti più importanti della sua storia, dall’adolescenza all’età adulta, nella speranza di trovare un’indentità. “Sopravvissuti a una notte di ghiaccio” (www.noisopravvissuti.blogspot.com) è un racconto intenso, che Giuseppe Scuderi, catanese di 32 anni laureato in Psicologia a Palermo che dall’età di 17 anni ha coltivato la passione per la scrittura, ha condito anche con tratti autobiografici. «La scelta del tema deriva dalla conoscenza dell’ambito filosoficopsicologico, che è stato la base della mia formazione accademica» ci spiega. Come in molte realtà della nostra terra, non sempre basta la passione e una buona attitudine per riuscire. E Giuseppe ha avuto l’occasione e l’ha sfruttata appieno. «Ho partecipato a diversi concorsi letterari - racconta - fino al Premio letterario Giovane Holden a Viareggio nel 2008, dove mi sono classificato secondo. Alla consegna dei premi il vincitore non si è presentato e, per regolamento, il premio messo in palio, la pubblicazione dello scritto, è stato consegnato a me». Qualcuno la chiama fortuna, altri destino, sta di fatto che il libro, distribuito a Catania (nelle librerie La Paglia, Gramigna e Tertulia) e in centro Italia a dicembre, ha registrato in meno di un mese il tutto esaurito, tanto da portare la Giovane Holden Edizioni di Viareggio a ristamparlo. E presto si capisce il perché di tanto successo. Il viaggio interiore di Giò, il professore dagli occhi tristi, è
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un po’ il percorso che tutti, prima o poi, imparano a fare nella propria vita. Un percorso comune, che punta l’attenzione soprattutto alla delicatissima fase del passaggio tra la giovinezza e l’età adulta, con le sue contraddizioni, le sue scoperte e delusioni. Il libro parte proprio da un episodio autobiografico, come spiega l’autore. «L’episodio è un grave incidente che ha avuto mio fratello quando io avevo quattro anni, che viene raccontato nel libro in maniera molto precisa. Da quell’evento si mischiano realtà e finzione». Il ricordo dello straordinario evento vissuto da Giuseppe Scuderi è stata la scintilla del romanzo, che ha passato svariati aggiustamenti, dal 2005 al 2008, prima di assumere la sua forma definitiva. «L’idea iniziale era quella di scrivere tre racconti che rappresentassero tre divere fasi della vita. Dopo aver finito il terzo romanzo mi sono reso conto che le tre narrazioni altro non erano che tre parti di un’unica storia». «Ho cercato, per il mio racconto, di avere un confronto il più oggettivo possibile con le case editrici - continua Scuderi - e quella del concorso letterario di Viareggio è stata una sfida». Una sfida vinta su tutti i fronti, se si considera che al successo concorsuale è seguito quello nelle vendite, attraverso Internet (nei maggiori siti di vendita libri), in Toscana e nel capoluogo etneo. «Un successo inaspettato» conferma lo stesso autore. Un romanzo d’esordio, di grande forza narrativa, caratterizzato da elementi psicologici riconoscibili nell’intimo di ogni persona, e arricchito dalle fotografie d’autore di Annamaria Reforgiato Recupero, che accompagnano il percorso del lettore, sia quello interiore che di lettura. U i
agenda ✎
Menecmi al Piscator
Sabato 14 (ore 21) e domenica 15 febbraio (ore 18), al Teatro Piscator di Catania. La Compagnia dei Giovani di Salvo Valentino mette in scena lo spettacolo “Menecmi” di Plauto per la regia e l’adattamento di Salvo Valentino. In scena Giuseppe Billa, Giovanni Bonaventura, Santo Prato, Fabio Trefiletti, Cristiano Laiontini, Lucy Russo, Santo Scuderi, Rosy Russo, Diego Magrì, Stefania Di Pietro, Massimiliano Russo, Salvo Miceli. Il costo del biglietto è di 10 euro.
14/02 sabato INCONTRI / Leo Gullotta legge “I Pirandello” Sabato 14 febbraio alle 17.30, nell’Auditorium del Monastero dei Benedettini, Leo Gullotta legge alcuni brani tratti da “Nel tempo della lontananza”, inedito carteggio fra Luigi e Stefano Pirandello, e da “Tutto il Teatro” di Stefano Pirandello, cofanetto che riunisce i testi teatrali del primogenito dello scrittore. Catania, Auditorium Benedettini, ore 17.30
16/02 lunedì
mo (dottore di ricerca in Italianistica), terrà un seminario dal titolo "Voci, volti e luoghi della poesia italiana - I Crepuscolari”. L’incontro è promosso nell’ambito delle iniziative della Società Dante Alighieri per il 2009 dedicato alla poesia del Novecento e del Dottorato di Italianistica (Diseur). Catania, Aula magna, Convitto Cutelli, ore 17
19/02 giovedì CONVEGNI / Infrastrutture e mobilità a Catania
18/02 mercoledì SEMINARI / Voci, volti e luoghi della poesia italiana Mercoledì 18 febbraio alle 17, nell’Aula magna del Convitto Cutelli (via Vittorio Emanuele II, 56), la dott.ssa Novella Pri-
ture viarie nella città metropolitana di Catania: situazione attuale e prospettive future”, organizzato dal dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale. Catania, Aula Oliveri, facoltà di Ingegneria, ore 9
20/02 venerdì CERIMONIE / L’Accademia Gioenia inagura l’anno accademico Venerdì 20 febbraio alle 17, nell’Aula magna del Palazzo centrale, si svolge la cerimonia di Inaugurazione dell’anno accademico 2009 dell’Accademia Gioenia di Catania. Dopo la relazione del presidente Giorgio Montaudo, la lettura magistrale è affidata al prof. Lucio Paternò, ordinario di Astrofisica, con una lezione su “Il Big-Bang, l’evoluzione dell’Universo e il mistero di Lambda”. Catania, Aula Magna, Palazzo centrale, ore 17
26/02 giovedì
SEMINARI / Fondazione Verga Presentazione degli Annali Lunedì 16 febbraio alle 17, nella sede della Fondazione Verga, presentazione della Nuova Serie degli Annali della Fondazione Verga. Catania, Fondazione Verga (via Sant’Agata 2), ore 17
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Si svolge giovedì 19 febbraio alle 9, nell’Aula magna “Oliveri” della facoltà di Ingegneria, il seminario tecnico scientifico sul tema “Mobilità ed infrastrut-
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INCONTRI / Circolo di lettura: “Odissea” Giovedì 26 febbraio alle 18.30, alla Cappella Bonajuto, prosegue il ciclo 2009 del Circolo di lettura. Il se-
U NIVERSIT condo appuntamento è con la lettura dell’Odissea di Omero, a cura di Pietro Barcellona. Catania, Cappella Bonajuto, ore 18.30
28/02 sabato SEMINARI / Servizi per le imprese nell’Ue Sabato 28 febbraio alle 9 (Aula magna, facoltà di Agraria), il senatore Gianpaolo Bettamio (Commissione Politiche dell’Unione Europea) tiene un seminario del ciclo Jean Monnet Project “European Economic Integration in Rural Areas”. Catania, Aula magna facoltà di Agraria, ore 9
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Quale futuro per le università della Sicilia? Sabato 21 febbraio alle 10 all’Hotel Excelsior, tavola rotonda su “Quale futuro per le Università pubbliche della Sicilia”. Relatore sarà il sottosegretario alla Pubblica Istruzione con delega all’Università Giuseppe Pizza. Interverranno inoltre i rettori delle Università di Palermo, Roberto Lagalla, di Messina, Francesco Tomasello e di Catania Antonino Recca. Introduce il prof. Francesco Rapisarda.
Edizione 09 per il cineforum del Casr al cinema Capitol
Torna il Cineforum del Casr, la rassegna organizzata dal Comitato per le attività sportive e ricreative, e dedicata agli studenti e ai dipendenti dell’Università di Catania. Il calendario prevede otto appuntamenti con due proiezioni - alle 20.30 e alle 22.30 - tutti i giovedì al Cinema Capitol di via Vicenza 14, a Catania. Il primo appuntamento è per giovedì 26 febbraio con la proiezione di “Lezione Ventuno” diretto da Alessandro Baricco, seguiranno “Parigi” di Cédric Klapisch (5 marzo), “Il matrimonio” di Lorna di Jean-Pierre e Luc Dardenne (12 marzo), “L’anno in cui i miei genitori andarono in vacanza” di Cao Hamburger (26 marzo), “Once” di John Carney (2 aprile), “The Hurt Locker” di Kathryn Bigelow (23 aprile), “Miracolo a Sant’Anna” di Spike Lee (30 aprile) e infine “Charlie Bartlett” di Jon Poll (7 maggio). Per accedere gratuitamente alle proiezioni sarà sufficiente presentare all’ingresso un documento attestante l’appartenenza all’Università di Catania.
Travelling Africa, dal 18 al 20 al cinema Alfieri
Si chiama “Travelling Africa. Specchi d’Africa per un cinema che riflette”, la rassegna organizzata da facoltà di Lingue, Cope e Focsiv, e che si svolgerà da mercoledì 18 a venerdì 20 febbraio al Cinema Alfieri di Catania con proiezioni alle 20.30. L’inaugurazione sarà lunedì 16 febbraio alle 18.30, nell’aula A6 dei Benedettini, con la presentazione a cura del preside della Facoltà Nunzio Famoso e del do-
cente di Storia e critica del cinema Sebastiano Gesù. Oltre alla proiezione dei film si potrà visitare la mostra informativa sul cinema africano, composta da pannelli, affiche e preziosi personaggi d’animazione usati per la realizzazione dei film.
mailbox Per segnalare appuntamenti ed eventi per l’agenda di “Universitinforma” scrivete a info@universitinforma.it o inviate un fax al numero 095.432304 o telefonate allo 095.447250
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