Report5ottobre

Page 1

Insieme per il lavoro. La parola alle imprese Report dell’evento del 5 ottobre 2017, nel quale si è condiviso il futuro del progetto con piĂš di 100 rappresentanti del mondo economico.

1


Indice

1. Obiettivi del progetto

3

2. L’evento

5

3. I tavoli di lavoro

12

4. Numeri e analisi delle risposte 4.1 Lavoro e soggetti con fragilitĂ 4.2 Formazione e giovani 4.3 Formazione e adulti 4.4 Co-design bandi

16

5. Conclusioni

52

Allegato: Questionario utilizzato dai tavoli di lavoro 2


1. Obiettivi del progetto

Insieme per il lavoro è un’alleanza tra Comune di Bologna, Città metropolitana e Arcidiocesi di Bologna per il sostegno dell’inserimento nel mondo del lavoro dipendente o imprenditoriale di persone in condizione di fragilità. Utilizzando le risorse e le reti di competenze già esistenti il progetto crea percorsi che abbiano effettivi sbocchi lavorativi attuando quindi nuove pratiche di cooperazione orizzontale con l’obiettivo di massimizzare il reinserimento delle persone fragili nel mondo lavorativo.

Il 22 maggio 2017 è stato sottoscritto il Protocollo a cui hanno aderito le associazioni di impresa e le organizzazioni sindacali: Alleanza delle Cooperative Italiane Bologna, CNA Bologna, Confartigianato Imprese di Bologna e Imola, Confcommercio ASCOM Bologna, Confesercenti Bologna, Confindustria Emilia Area Centro, CGIL Bologna, CISL area metropolitana bolognese , UIL Bologna. 3


1. Obiettivi del progetto

Rivolgiamo la nostra attenzione in particolare alle persone che hanno subito i gravi effetti della crisi economica, per le quali l’espulsione dal mondo lavorativo rappresenta una china da cui è difficile risalire per una serie di fattori di contesto o personali.

Particolare attenzione vogliamo prestare a: • giovani disoccupati in condizioni economiche e sociali problematiche • adulti disoccupati e in difficoltà economica Il progetto agisce su: • lavoro e formazione, con azioni volte a integrare le forme di sostegno quali i tirocini formativi e gli altri strumenti per il reinserimentolavorativo • autoimprenditorialità, tramite azioni di accompagnamento Il testo del Protocollo è disponibile sul sito www.insiemeperillavoro.it 4


2. L’evento

5


2. L’evento

Il 5 ottobre 2017 si è svolto il primo incontro di Insieme per il lavoro che ha avuto luogo presso la sede del parco agroalimentare FICO Eataly World; hanno partecipato 130 rappresentanti di imprese, associazioni di categoria e terzo settore, prima con una sessione frontale e poi con 11 tavoli di lavoro. Ăˆ grazie alle imprese che il progetto può concretizzarsi; esse sono le interlocutrici chiave del progetto: rappresentano i fabbisogni formativi e lavorativi, sono antenne sui trend in atto e detengono esperienze e conoscenze.

6


2. L’evento

Le imprese, nel corso dell’incontro, sono state coinvolte in tavoli di lavoro in cui focalizzare tematiche e favorire lo scambio di idee, grazie alla collaborazione dell’Ufficio Immaginazione Civica di Urban Center Bologna. Delle 130 aziende rappresentate in plenaria 80 hanno lavorato nei gruppi: partendo dallo stimolo di un questionario comune, hanno raccontato e proposto buone pratiche e punti fermi sui temi dell’inserimento lavorativo, accompagnamento, formazione, relazione scuole-aziende. La modalità di lavoro e i soggetti coinvolti sono espressione della volontà nel protocollo di costituire un board di imprese, expertise con cui co-progettare bandi a sostegno dell’imprenditorialità e strumento di coinvolgimento delle realtà economiche che, con diverse modalità e a diversi livelli, intendono diventare parte attiva della comunità di Insieme per il lavoro.

7


2. L’evento

Hanno partecipato alla plenaria Adecco Group Aidp - Associazione per la Direzione del Personale Altro alimentare Estense Srl Assopa Società Cooperativa Agricola Automobili Lamborghini S.p.A. Bonfiglioli - Riduttori, Motoriduttori, Inverter e Motori elettrici Cadiai - Cooperativa Sociale Camst A.r.i. Carpigiani Ali S.p.a. Cea - Cooperativa Edile Appennino Cea Estintori S.p.a. Ceam S.r.l. Cedac Software S.r.l. Centergross S.r.l. Cgil Bologna

Cisl Area Metropolitana Bolognese Città Metropolitana di Bologna C.l.a.i. Società Cooperativa CNA Servizi Bologna Scrl Coesia S.p.a.Confartigianato Confcooperative Bologna Confesercenti Bologna Coop Alleanza 3.0 Coop.Avola Cooperativa Sociale Il Martin Pescatore Cooperativa Sociale L’orto Cooperativa Sociale Società Dolce Coprob - Cooperativa Porduttori Bieticoli Cisalfa Coop Sociale Onlus Coop Dulcamara S.c.a.r.l. Elo Italia S.r.l. 8


2. L’evento

Euroma Group S.r.l. Europrint - Imballaggi S.n.c. Facoltà di Agraria Unibo Faremeccanica S.p.a Felsinea Ristorazione S.r.l. Fomal - Fondazione Opera Madonna del Lavoro Fondazione per la Collaborazione tra i Popoli Format.bo S.r.l. Gea Refrigeration ItalyGruppo Industriale Maccaferri S.e.c.i. S.p.a Hera Ikea Italia Retail srl Il Raccolto - Società Cooperativa Agricola Ima - Industre Macchine Automatiche S.p.a Impronta Etica Innova Energie Interporto Bologna S.p.a Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza Italian Quality Company Srl

Kemet Electronics Italia La Petroniana S.r.l. Lai Momo Coop Sociale Lavoropiù S.p.a. Luna S.r.l. Manutencoop Facility Management S.p.a. Marchesini Group S.p.a. Marposs S.p.a. Metalcastello S.p.a. Movimento Lavoratori Azione Cattolica MuseoTolomeo - Istituto ciechi cavazza Neri Motori S.r.l. Nier Ingegneria SpA Nuovo Cescot Emilia Romagna Open Group - Cooperativa Sociale Opim - Opera dell’Immacolata Onlus Orizzonte Campagna Paola Imparato Consulting Philip Morris Bologna S.p.a. 9


2. L’evento

Pizzoli S.p.a. Ranstad HR Solution S.r.l. Ranstad Italia S.p.a. Reuse with love - Libera Forma Associativa Saca Società Cooperativa A.r.l. Sicurcoop - Società Cooperativa Social Seed S.r.l. Sol.co Insieme - Consorzio tra Cooperative Sportello per il lavoro - Comune di Bologna Stanzani S.p.a. Studio legale Tributario Baldacci Tremagi S.r.l. Uil Emilia Romagna Unilog Group Spa Vivi Valsamoggia - Rete d’Impresa Wowrent S.r.l.

10


2. L’evento

Programma 17:30

Saluti di Tiziana Primori - Amministratore Delegatodi Eataly World Matteo Maria Zuppi - Arcivescovo di Bologna Virginio Merola - Sindaco di Bologna e della Città metropolitana Coordina i lavori Dario di Vico - Corriere della Sera

18:00

Presentazione del progetto Insieme per il lavoro a cura dello staff Insieme per il lavoro

18:15

La parola alle Imprese Tavoli di lavoro coordinati dall’Ufficio dell’Immaginazione Civica Introduce Matteo Lepore - Assessore all’Immaginazione civica del Comune di Bologna

19:30

Termine dei lavori 11


3. I tavoli di lavoro

12


3. I tavoli di lavoro

La prima fase ha visto i partecipanti riunirsi in 11 tavoli di lavoro per discutere dell’opportunitĂ di integrare efficacemente le risorse ed i servizi pubblici strutturati. Per poter capire a fondo le differenti posizioni a riguardo si è somministrato un questionario uguale per tutti. Sono stati richiesti il settore di riferimento, le dimensioni e l’eventuale appartenenza ad associazioni di categoria.

13


3. I tavoli di lavoro

Il questionario è stato suddiviso in cinque sezioni. La prima ha rilevato dati relativi al profilo professionale ricercato e alla propensione delle aziende riguardo l’attivazione di percorsi lavorativi con le categorie in situazione di svantaggio, chiedendo di indicare il tipo di rapporto professionale che vi intercorre (tirocinio formativo, stage, lavoro dipendente). La seconda sezione del questionario è stata orientata al tema della formazione dei giovani, in particolare sui rapporti di alternanza scuola-lavoro con gli Istituti Scolastici Superiori. Sono state poste domande sull’utilità dell’alternanza e il riscontro avuto rispetto alla preparazione scolastica dei ragazzi, con conseguenti consigli sulla professionalizzazione. Nella terza sezione l’attenzione è stata diretta alla formazione degli adulti, ponendo domande sull’utilità di stage o tirocini per l’inserimento lavorativo, le criticità personalmente riscontrate, e la congruenza dei percorsi di formazione con i bisogni delle imprese. 14


3. I tavoli di lavoro

La quarta sezione è stata rivolta ai bandi di co-design promossi dal Comune di Bologna e la Città Metropolitana: il bando Incredibol, per imprese culturali e creative, ed il bando Bologna Made, per azioni di promozione territoriale, il commercio di vicinato ed infine i bandi finanziati dai Fondi Europei PON Metro. I bandi sono orientati a favorire la nascita di nuove imprese sociali, rivolti a trasmettere nuove competenze ai più giovani. In questa fase del questionario è stata inoltre chiesta la disponibilità alla co-progettazione, consigli e criticità riscontrate. Nella quinta sezione, con le conclusioni, sono stati raccolti stimoli, sottolineature sui temi emersi e disponibilità a proseguire il percorso comune: incontri e adesione al board imprese.

15


4. Numeri e analisi delle risposte

16


4. Numeri e analisi delle risposte

A

IO MERC COM

ALTRO

5%

5%

11% SERVIZI

54%

MA

A UR TT A F NI

25%

Su 83 risposte ricevute il 54% dichiara di appartenere al settore dei servizi, il 25% dichiara di appartenere al settore manifatturiero, l’11% è del settore agricolo, il 5% dichiara di fare parte del settore del commercio. Infine il 5% dei rispondenti rientra nella categoria altro.

AG RIC OL TU R

Settore di riferimento dell’azienda

17


4. Numeri e analisi delle risposte

Dimensioni Le imprese di grandi dimensioni sono la maggior parte, circa la metĂ dei partecipanti. La restante platea era composta da media, piccola e micro impresa, numericamente equivalenti.

ME DIA

IM PR ES A

18% PICCOLA IMPRESA

18% M ROI MIC

A PRES

DE IMPRESA GRAN

17%

47%

18


4. Numeri e analisi delle risposte

Appartenente a un’associazione di categoria? Su 73 risposte, 60 dichiarano di appartenere ad una o piÚ associazione di categoria.

SI

NO

82%

4 9 8 2 24 13

Ascom Cna Confcooperative Confesercenti Confindustria Emilia Centro Legacoop

18%

Sono inoltre menzionate altre associazioni, quali: Cia, Uil, Assolavoro, Utilitalia, Agci. 19


4.1 Lavoro e soggetti con fragilità

Quali sono i profili professionali che maggiormente cerca la sua impresa? La domanda è a risposta multipla, una stessa azienda ha potuto esprimere più preferenze.

O TR L A

11%

E

17%

AZI ON

LE

26%

AMMIN ISTR

CIA ER MM CO

Com’è possibile verificare dal grafico, su 81 risposte, il 26% delle aziende dichiara di ricercare figure nell’area dei servizi, in particolare con competenze professionali nelle funzioni: informatica, logistica, manutenzione, e servizi alla persona.

IZI RV

20% 26%

NE

SE

12 7 7 8 8 7

PRO DU ZIO

informatica logistica manutenzione pulizia ristorazione socio-sanitario

20


4.1 Lavoro e soggetti con fragilitĂ

L’impresa attiva o ha attivato percorsi lavorativi con le categorie di persone in situazione di svantaggio? Su 61 aziende 51 hanno dichiarato di aver attivato percorsi lavorativi con le categorie di persone in situazione di svantaggio, e solo il 16% ha risposto negativamente.

NO

SI

16%

84%

21


4.1 Lavoro e soggetti con fragilitĂ

La sua impresa è convenzionata con enti pubblici (o altre realtà ) per il reperimento dei soggetti socialmente fragili? Le imprese per la maggior parte non sono convenzionate per il reperimento di soggetti socialmente fragili, delle 54 risposte 30 sono negative.

NON LO SO

2%

NO

SI

43% 55%

22


4.1 Lavoro e soggetti con fragilità

Insieme per il lavoro ha l’obiettivo di aumentare l’occupabilità. La sua impresa ha necessità di reperire risorse umane? La necessità di reperire risorse umane è costante nel breve periodo e nel medio periodo con circa 60 risposte positive per fase temporale.

SO NON

6%

17%

NO

18%

74%

SI

75%

SO

SI

8%

NON

NO

Nel breve periodo

Nel medio periodo 23


4.2 Formazione e giovani

La sua impresa ha instaurato rapporti con istituti scolastici superiori nell’area metropolitana di Bologna, per attivare stage, alternanza scuola-lavoro? Se si specificare quali istituti e quali azioni. Delle 77 risposte, 66 sono positive ed hanno indicato gli istituti con cui attivano l’alternanza scuola-lavoro.

14%

86%

J. Barozzi ITES Scarabelli-Ghini Ist. Tecnico Agrario e Chimico Aldini Valeriani Siriani Ist. Tecnico Archimede Ist. Superiore Francesco Alberghetti ITIS Francesco Arcangeli Liceo Artistico Istituto Caduti della Direttissima

NO

L. Bassi Liceo Classico B. V. di San Luca Ist. Salesiano Belluzzi-Fioravanti Ist. Superiore E. Majorana Ist. Superiore E. Fermi Liceo Scientifico E. Mattei Ist. Superiore G. Salvemini Ist. Superiore J.M.Keynes Ist. Superiore

SI

24


4.2 Formazione e giovani

Se no, perché non ha instaurato tali rapporti? La maggior parte delle aziende risponde che l’onere burocratico per attivare percorsi con minori è troppo complesso, alcune hanno attive collaborazioni con altre realtà ad esempio Università e Istituto Calabrese, o che sono impegnati su altri tipi di inserimenti come ad esempio i migranti. Un motivo per cui le aziende non hanno instaurato rapporti con le istituzioni scolastiche è per mancanza di opportunità o perché non stavano pensando ad assunzioni nel breve periodo. Emerge in alcuni casi che i settori più adatti per instaurare questi rapporti sono quelli di più recente formazione e sviluppo e pertanto non risultano esperienze pregresse di questo tipo.

25


4.2 Formazione e giovani

La sua impresa partecipa all’alternanza scuola-lavoro? Delle 69 risposte, 43 rispondono positivamente. NO

O NS

ALTRO

NO

3% 6%

SI

29%

62%

26


4.2 Formazione e giovani

Ritiene che lo stage o il tirocinio possa essere uno strumento utile all’inserimento lavorativo degli studenti? 53 risposte su 84 affermano che lo stage o il tirocinio possa essere uno strumento utile all’inserimento lavorativo degli studenti.

POCO UTILE

1%

I ND I FF

EN T

E

12%

ER

MOLTO UTI

LE

LE UTI

24%

63%

27


4.2 Formazione e giovani

I ragazzi usciti dalla scuola sono formati e possiedono le competenze per entrare in azienda?

UT

2% 8% 4%

37%

49%

O UTILE

MO

TAMENTE INU ASSOLU TILE

INUTIL E

PO C

ILE

LE UTI LTO

Delle 82 risposte più della metà è nel settore negativo. La maggior parte delle imprese intervistate dichiarano infatti che i ragazzi usciti dalla scuola non hanno una formazione adeguata.

28


4.2 Formazione e giovani

Ci suggerisca tre azioni per migliorare l’acquisizione di competenze ottenute in ambito scolastico, che possano essere utili per l’entrata in azienda. Orientamento e autovalutazione • Maggiore orientamento. • Autovalutazione dei punti di forza e di debolezza. • Attività di coaching e imparare a presentare il proprio lavoro. • Opportunità di rielaborazione dell’esperienza scuola-lavoro, maggiore utilizzo dell’autovalutazione come strumento di acquisizione di consapevolezza. Quali obiettivi e quali competenze verso i ragazzi, soft skills • Creare occasioni di autonomia. • Capacità di connettere i diversi punti di conoscenza, lavorare in gruppo e imparare ad imparare. • Metodologie meno orientate all’acquisizione di conoscenza più all’emersione di competenze. 29


4.2 Formazione e giovani

• Competenze trasversali, linguistiche, tecnologiche, di problem solving, creatività e intraprendenza. • Sviluppo Soft skills tramite laboratori e non. • Far lavorare in squadra gli studenti, capacità collaborative, di cooperazione, lavorare per obiettivi, gestione e pianificazione del tempo (gestione priorità). • Sviluppare il senso di responsabilità, comprendere il senso di appartenenza. Quali percorsi e strumenti • Realizzare stage in azienda e potenziare i percorsi di alternanza scuola lavoro rendendoli momenti continuativi e non spot. • Remunerazione dei percorsi di alternanza scuola lavoro. • Il tirocinio per conoscere le persone e creare una relazione di fiducia e instaurare un rapporto leale. • Formazione on the job. • Borse lavoro estive. • Tirocini all’estero. 30


4.2 Formazione e giovani

• Project work o lavori in laboratorio. • Giochi di ruolo con esperti. • Molta più pratica. Più laboratori tecnici dentro gli istituti superiori. • Maggiori ore di laboratorio, investimenti nelle infrastrutture. • Verifica da parte delle aziende del livello delle competenze ottenute in ambito scolastico. • Realizzazione di progetti professionali su misura. • Creare un sistema per evidenziare talenti. • Trasmettere la passione per il settore. • Istituire iniziative di conoscenza del mondo del lavoro inter-regionale e internazionali. Maggiori relazioni tra azienda-docenti • Stretta collaborazione tra aziende e corpo insegnanti. • Formazione aziendale ai docenti. • Favorire scambi di idee tra scuola e mondo del lavoro (corpo docente/imprese). • Portare esempi concreti insegnati in azienda, referenti aziendali presenti in aula. • Monitoraggio da parte dei docenti durante lo svolgimento dello stage. 31


4.2 Formazione e giovani

Rapporto tra scuole-imprese-terzo settore • Aumentare dialogo e cooperazione tra scuole, imprese e terzo settore. • Aumentare i confronti tra scuola e azienda nella co-progettazione. Favorire l’incontro aziende-studenti prima dell’anno scolastico. • • Maggiori contatti tra scuola e aziende prima dell’inserimento, maggiore definizione degli obiettivi. • Testimonianze aziendali all’interno dell’anno scolastico. • Organizzare visite per far toccare con mano le varie produzioni aziendali (non solo industriali ma anche servizi e agricoltura), spiegare ai ragazzi con esempi concreti cosa è un’azienda. • Visita alle aziende per cercare di imparare i processi aziendali. • Stage conoscitivi del mondo del lavoro. Maggiori conoscenze mirate • Buona preparazione di base, preparazione più alta e migliore formazione professionale. • Conoscenze informatiche. • Conoscenza dei registri linguistici per contesto e rispetto e disciplina. • Più studio dell’attualità pratica ed economica.

32


4.3 Formazione e adulti

Ritiene che lo stage o il tirocinio possa essere uno strumento utile all’inserimento lavorativo? 1 assolutamente inutile, 5 assolutamente utile

Dalle risposte si deduce che lo stage e il tirocinio siano strumenti utili per l’inserimento lavorativo. 43 risposte su 84 sono state assolutamente utile, e l’83% ha dato risposte con accezione positiva.

INUTIL E

1% 6%

UT ILE

51%

32%

MOLT O UT ILE

UTAMENTE UTILE ASSOL

10%

33


4.3 Formazione e adulti

A chi si rivolge per la formazione del personale? La domanda è a risposta multipla, una stessa azienda ha potuto esprimere più preferenze.

Su 156 risposte, 66 affermano che la formazione del personale è interna, ma c’è anche un numero considerevole di aziende che effettua formazione esterna in autofinanziamento (41 risposte) e finanziata da terzi (47 risposte), con una piccolissima fascia in cui non vi è formazione.

2% 30% 42%

26%

34


4.3 Formazione e adulti

Qual è il suo comportamento in termini di formazione per i soggetti da assumere (o neo-assunti)? Su 124 risposte 69 (55,6%) attivano una formazione interna, 25 (20%) esterna con agenzie in autofinanziamento e 30 (24%) esterna con agenzie di formazione finanziata da terzi. Tutte le imprese attuano almeno un tipo di formazione, nessuna delle partecipanti ai tavoli ha detto che non c’è formazione.

24%

56% 20%

35


4.3 Formazione e adulti

Insieme per il lavoro ha l’obiettivo di inserire le persone fragili in percorsi lavorativi. Ha consigli per migliorare il progetto, quali sono le criticità da affrontare? Di seguito si evidenziano i temi che sono emersi con maggiore chiarezza. Criteri e step di inserimento Pre inserimento: mappare le risorse e i bisogni, formare profili adeguati, allinearsi sulle aspettative, sensibilizzare le aziende sul tema, far conoscere gli strumenti per cercare attivamente lavoro, fornire supporto e inserimento individuali. • Finanziare società di outplacement, mappare le competenze delle persone da reinserire, così alcuni possono essere impiegati per pubblica utilità. • Rispondere più efficacemente possibile ai bisogni reali dei cittadini. Stilare un indice di fragilità. • Discutere delle aspettative, superare la difficoltà di distinguere tra chi ha competenze ed attitudini per poter essere inserito nel mondo del lavoro e invece chi deve essere indirizzato su percorsi di assistenza più o meno intensa, verificando con trasparenza questi aspetti con le 36 imprese.


4.3 Formazione e adulti

• Dare effettiva visibilità alle reali competenze delle persone fragili e investire su alcune competenze tecnico-specialistiche delle quali c’è più bisogno all’interno delle imprese. • Evitare il rischio di cadere in facili buonismi, merito, competenza e voglia di mettersi in gioco sono fondamentali. • Costruire con la formazione e l’esperienza dei profili realmente occupabili, costruire profili dei lavori del futuro. • Percorsi di orientamento, supporto e inserimento individuali. Bilancio competenze, motivazione, formazione personalizzata su esigenze dell’azienda. • Effettuare analisi delle competenze/motivazione e direttivi in modo approfondito, evidenziare gap tra competenze possedute dalle persone e richieste nel mondo del lavoro. • Preparazione e formazione, reale formazione tecnica, non interventi di formazione generica di breve durata; integrazione multiculturale.

37


4.3 Formazione e adulti

• Incontri per illustrare gli strumenti per cercare attivamente lavoro, riportare in modo integro gli indirizzi dove ricevere un aiuto e corsi di lingua. • Creare maggiore consapevolezza sugli strumenti a disposizione, sensibilizzazione delle aziende, corsi per la cultura della disabilità. • Consapevolezza della lunghezza e delle difficoltà del percorso, pazienza, elasticità per tarare la struttura. • La persona va seguita sul piano motivazionale, inserimento in un settore nuovo con attività coaching.

38


4.3 Formazione e adulti

Durante il percorso Continuità nella formazione, supportare l’azienda nella gestione di persone fragili attraverso persone competenti, monitorare i percorsi, attuare un supporto psicologico laddove necessario, Collaborare in rete tra aziende e altri enti. • Prosecuzione della formazione anche ad assunzione avvenuta e strutturare il progetto per dar continuità negli anni. • Formazione anche dei già assunti.

39


4.3 Formazione e adulti

Insieme per il lavoro ha l’obiettivo di indirizzare la formazione degli adulti alla ricerca di lavoro. I percorsi di formazione di cui hai esperienza o attualmente proposti sono in linea con i vostri bisogni? Quali sono i problemi da evidenziare, ci sono buone pratiche di riferimento? Di seguito si evidenziano i temi che sono emersi con maggiore chiarezza. 1. Incontro tra domanda e offerta di lavoro Il primo problema evidenziato riguarda la difficoltà nell’incontro fra domanda e offerta di lavoro, il completo mismatching tra i due e la coerenza con i bisogni del territorio. Spesso i percorsi formativi sono proposti su tematiche che non hanno riferimento a reali possibilità di inserimento lavorativo. Ad oggi il livello non è adeguato ai tempi e ai mercati cambiano in tempo reale. Proposta: bisogna essere in grado di capire meglio le esigenze del mercato, valutare l’efficacia della formazione che a volte propone percorsi poco professionalizzanti, quindi orientare la formazione alle richieste reali del mondo del lavoro. E’ necessario formare più attuali profili professionali. 40


4.3 Formazione e adulti

2. Corsi di specializzazione e che creino professionalità e competenze adatte Emerge la necessità di orientare i corsi professionalizzanti all’acquisizione di competenze di base, come l’alfabetizzazione informatica e i corsi di italiano ‘tecnico/professionale’. Occorre inoltre intervenire sulla formazione tecnica e le soft-skills e rinforzare le competenze già esistenti. In generale è necessaria una riqualificazione di competenze tecniche e un aggiornamento delle stesse nell’ottica dei nuovi scenari che si sviluppano, come ad esempio l’industria 4.0 e il digital manufacturing. La formazione dovrebbe puntare anche su approccio al lavoro, comportamento, consapevolezza e senso di responsabilità. • Supportare l’azienda. Le persone fragili hanno necessità di essere seguite da tutors. E’ necessario sostenerle tramite apposite associazioni. Affidarsi a professionisti e a colleghi che hanno competenze adeguate, • Supporto psicologico - percorso lavorativo, supporto per la mobilità, trasporto.

41


4.3 Formazione e adulti

• Monitoraggio dei percorsi in itinere. • Condividere le persone interessate con altre piccole aziende simili che operano nello stesso settore. • Collaborazione in rete tra aziende. • Rete con le città metropolitane, incontri tipo laboratori di quartiere, presso comuni e parrocchie e messe in rete dei CIOP (Centri di Informazione e Orientamento Professionale). In generale: le maggiori criticità da affrontare sono le resistenze da parte dei sindacati a far entrare persone se non assunte a tempo indeterminato e alla comunità locale per paura che i nuovi lavoratori possano creare competizione interna.

42


4.3 Formazione e adulti

3. Ruolo dell’azienda nei percorsi di formazione Nei percorsi di formazione a volte manca un buon addestramento, vista l’alta personalizzazione dei progetti formativi è necessario un coaching, un accompagnamento mirato ad affiancare i tirocinanti con validi tutor. Proposta: Spesso i corsi non forniscono nozioni pratiche, dovrebbero esserci imprenditori come docenti, sarebbe da potenziare il coinvolgimento scuola-impresa. 4. È necessario valutare le risorse economiche a sostegno dei percorsi professionalizzanti, capita che siano in linea con i bisogni dell’azienda, ma spesso sono troppo costosi e quindi aperti a poche persone. 5. Occorre garantire un certificazione per tirocini o stage. 6. Bisogna persistere nel dare nuovi stimoli per i giovani, continuare a istituire tirocini formativi anche per adulti e strutturare meglio i percorsi di riqualificazione, che sono troppo brevi e teorici. 43


4.3 Formazione e adulti

7. L’offerta formativa pubblica e privata è vasta, il mercato offre possibilità di progetti formativi efficaci, la difficoltà è trovarli e individuare la soluzione formativa più adatta ai propri obiettivi. 8. Rapporto ente erogatore formazione e azienda E’ necessario che l’azienda conosca i percorsi di formazione che sono proposti. E’ opportuno confrontarsi costantemente con i fabbisogni dell’azienda per aumentare l’offerta formativa. Alcuni lamentano che i corsi di apprendistato esterni non rispondono alle loro esigenze. Alcune realtà riportano prassi positive come lo studio a livello strategico con l’ente di formazione esterna la proposta formativa, oltre a quelli che hanno collaborato con la fondazione AldiniValeriani e il CTC (Centro Tecnico del Commercio). In generale la proposta è di implementare i rapporti e le responsabilità tra enti eroganti e aziende ospitanti.

44


4.4 Co-design bandi

La sua impresa è interessata a partecipare a una sessione di approfondimento delle azioni da mettere in campo per includere lavorativamente persone socialmente fragili? (si prevede un incontro di circa due ore entro la fine dell’anno) 60 risposte positive da aziende (alcune risposte sono discordanti tra persone della stessa azienda). La sua impresa è disponibile a partecipare a un processo di approfondimento? È disponibile a partecipare a una sessione di co-progettazione? (si prevede un incontro di circa due ore entro la fine dell’anno) 55 aziende hanno dato disponibilità a partecipare ad un sessione di co-progettazione.

45


4.4 Co-design bandi

Ci sono suggerimenti, critiche, eventuali errori da evitare? E particolari bandi di riferimento? Di seguito si evidenziano i temi che sono emersi con maggiore chiarezza. Formazione Evidenziare piÚ precisamente possibile le figure professionali dei prossimi anni maggiormente richieste e orientare la formazione in quella direzione, oltre a contestualizzare l’offerta di lavoro in un territorio. Proporre percorsi ad hoc per le piccole imprese quelle piccole imprese (ad esempio quelle nel campo della ristorazione e dell’agricoltura) che non hanno strutture interne per la formazione. Investimenti Favorire investimenti che creano lavoro. Per i finanziamenti, privilegiare nei bandi pubblici aziende che partecipano a Insieme per il lavoro. 46


4.4 Co-design bandi

Bandi-contenuti Bandi per le imprese sull’integrazione sociale, turistico, per eventi, accordi con altre città, cartellonistica, attività sportive, commercio di vicinato. La co-progettazione dei bandi è una grande opportunità e utile una rete di sviluppo dopo start up per favorire l’ingresso di nuovi lavoratori. Lavorare sulla costruzione delle partnership. Fasce fragili Progetti scuola-lavoro, per i disoccupati, finanziare la formazione e il ricollocamento nel mondo del lavoro. I bandi devono tenere sempre presenti le necessità inclusive alle fasce fragili e a rischio fragilità. Coinvolgere l’ordine degli psicologi. Necessità di riformulare la definizione di categoria protetta all’interno dei bandi, allargandola a persone con nuovi tipi di fragilità, in particolare disoccupati in età adulta e donne straniere. 47


4.4 Co-design bandi

Ha consigli o suggerimenti o in merito a Insieme per il lavoro? Cosa le piacerebbe facesse Insieme per il lavoro? Le proposte chiedono che Insieme per il lavoro crei reali occasioni di riqualificazione pragmatiche focalizzando gli interventi, rimanendo un percorso concreto, abilitando e non sostituendosi agli strumenti giĂ esistenti. Si propone che Insieme per il lavoro si strutturi, si renda visibile anche sui canali dei social media, e diventi un percorso continuativo, esportando la proposta anche su tutto il territorio metropolitano. Le richieste ad Insieme per il lavoro sono di: Analisi Fare una reale analisi delle competenze dei partecipanti. Aiutare a definire meglio le esigenze delle imprese, sulle quali veicolare campagne di formazione e informazione adeguate. Essere ponte tra offerta e domanda. 48


4.4 Co-design bandi

Supporto all’inserimento lavorativo e all’inclusione di soggetti deboli Supporto concreto agli inserimenti in azienda, valutazione professionale di ciò che il candidato è in grado di ‘fare’ verificando le potenzialità. Promuovere inclusione che riguarda persone fragili e vulnerabili. Occuparsi concretamente di disoccupati e inoccupati, persone in difficoltà, selezionando tra una platea ampia di persone. Valutare obiettivamente le varie situazioni, compresa l’analisi delle condizioni economiche della famiglia o del nucleo in cui si trova. Tutoring delle persone in difficoltà, valorizzando competenze e dando opportunità di esperienze costruttive. Aiuto ai giovani Aiutare i giovani ad avere esperienze concrete e spendibili di lavoro, evitando che abbandonino il territorio nella ricerca di nuove opportunità.

49


4.4 Co-design bandi

Affiancamento ai singoli Saper rappresentare e comunicare le conoscenze, competenze, abilità e soft skills necessarie alle persone che hanno esperienza e cercano lavoro. Puntare sull’auto-impresa. Preparare anche ad attività lavorative di tipo operativo. Garantire un affiancamento in azienda durante le esperienze lavorative Supporto alle aziende sulla formazione Definire percorsi ad hoc di formazione. PiÚ attenzione alle esigenze formative delle imprese metalmeccaniche.

50


4.4 Co-design bandi

Coordinare il rapporto tra imprese/scuole/istituzioni/agenzie del lavoro Conoscenza-coordinamento-relazione. Valorizzare i percorsi di alternanza scuola lavoro, responsabilizzare le aziende e gli istituti scolastici nel rispetto di uno standard di requisiti da elaborare. Formazione per tutti gli attori: chi offre e chi cerca. Spesso gli uffici delle risorse umane non colgono i cambiamenti in atto. Migliorare la rete tra agenzie del lavoro.

51


5. Conclusioni

Questo primo incontro del progetto Insieme per il lavoro ha visto la partecipazione di imprese per la maggior parte di grandi dimensioni, principalmente attive nel settore dei servizi e della manifattura, facenti parte di un’associazione di categoria. Più della metà delle realtà presenti ha dichiarato di avere la necessità nel breve e medio periodo di reperire risorse umane e in particolare di ricercare profili impiegati nei servizi. Le imprese, per la maggior parte, hanno attivato percorsi lavorativi con le categorie di persone in situazione di svantaggio ma affermano di non essere convenzionate con enti pubblici per il reperimento di soggetti socialmente fragili. La formazione viene svolta internamente dalla maggior parte delle aziende, anche quella da rivolgere ai neo assunti. Con le scuole ci sono numerose collaborazioni, soprattutto per quanto riguarda percorsi di alternanza scuola-lavoro. Le imprese dichiarano però che i ragazzi usciti dalla scuola non hanno una formazione adeguata per essere coinvolti in azienda, vedono nello stage uno strumento utile per l’inserimento lavorativo, sia per i giovani che per gli adulti. 52


5. Conclusioni

Dalla lettura delle risposte ai questionari si possono evidenziare alcuni trend di comportamento e alcune questioni ritenute chiave, che si inseriscono in un quadro più generale in cui il tema principale è lo scollamento tra offerta di lavoro e le necessità del mercato e del territorio. La formazione, sia dei giovani che degli adulti, spesso non è efficace perché crea profili che non sempre sono adatti alle richieste del mondo del lavoro. Un primo step per affrontare questo mismatching è fare un lavoro di analisi e mappare più chiaramente le risorse e i bisogni, formare profili adeguati e allinearsi sulle aspettative. Nei percorsi formativi è necessario dedicare attenzione non solo alle conoscenze, che comunque devono essere maggiormente mirate, specifiche e più attuali, ma anche alle competenze che negli anni vengono acquisite. Si parla di competenze trasversali, linguistiche, tecnologiche, di problem solving, creatività e intraprendenza, di soft skills, di collaborazione, di cooperazione, di lavoro per obiettivi, gestione e pianificazione del tempo (gestione priorità). Ma anche di competenze tecniche e 53


5. Conclusioni

un aggiornamento delle stesse nell’ottica dei nuovi scenari che si sviluppano, come ad esempio l’industria 4.0 e il digital manufacturing. E’ importante anche far sviluppare il senso di responsabilità, e valutare l’appeal che il lavoratore sente per un settore come fattore di accrescimento e coinvolgimento nel proprio lavoro. Parallelamente bisogna far emergere i talenti ed evidenziare le competenze dei soggetti. Bisogna puntare anche sullo strumento dell’autovalutazione e dell’orientamento per far accrescere consapevolezza. Per andare in questa direzione, la maggior parte degli intervistati, condivide l’idea che sia fondamentale creare maggiori occasioni di scambio tra Scuola/Imprese/Terzo settore/Enti di formazione . Si riconosce l’utilità dei percorsi che già esistono ma è necessario che questi siano potenziati,meno episodici e più a misura di ogni soggetto. Le scuole e le imprese devono conoscersi meglio, i docenti devono essere formati anche dagli imprenditori o gli imprenditori devono loro stessi entrare nei momenti di formazione. 54


5. Conclusioni

L’azienda deve garantire una formazione continuativa e deve monitorare i percorsi di inserimento lavorativo. È necessaria una maggiore sensibilizzazione e un maggior supporto per le imprese che gestiscono persone ritenute fragili; in questo senso, la collaborazione con altre imprese o enti, può essere uno strumento utile. I percorsi professionalizzanti, devono avere un impatto economico contenuto per permettere a più persone di potervi accedere. Altrettanto importante è aiutare a individuare la soluzione formativa più adatta agli obiettivi della persona. Bisogna persistere nel dare nuovi stimoli ai giovani, continuare a istituire tirocini formativi anche per adulti e strutturare meglio i percorsi di riqualificazione. È necessariauna regia di coordinamento, strumenti nuovi per accedere alle risorse e la co-progettazione dei bandi, in questo caso può essere utile nella costruzione di nuove partnership. 55


Ringraziamenti

Il seguente report è stato redatto dall’ Ufficio Immaginazione Civica dell’Urban Center Bologna. Si ringraziano per la partecipazione e la collaborazione all’evento: Virginio Merola, Sindaco di Bologna e della Città metropolitana di Bologna Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna I partner dell’iniziativa: Comune di Bologna, Città Metropolitana, Arcidiocesi di Bologna, Alleanza delle Cooperative Italiane Bologna, CNA Bologna, Confartigianato Imprese di Bologna e Imola, Confcommercio ASCOM Bologna, Confesercenti Bologna, Confindustria Emilia Area Centro, CGIL Bologna, CISL area metropolitana bolognese , UIL Bologna FICO Eataly World Le aziende presenti I coordinatori dei tavoli di lavoro I rapporteur dei tavoli di lavoro L’Ufficio Immaginazione Civica | Urban Center Bologna

56


Allegato

Questionario utilizzato dai tavoli di lavoro

57


Insieme per il lavoro

Scheda per il mondo economico “La parola alle imprese� 5 Ottobre 2017


Scheda di presentazione PARTECIPANTE AL TAVOLO N°: NOME E COGNOME: AZIENDA: SETTORE DI RIFERIMENTO DELL’AZIENDA:

❏  ❏  ❏  ❏  ❏

Agricoltura Commercio Manifattura (specificare …... Servizi (specificare…... Altro (specificare….

DIMENSIONI:

❏  ❏

Microimpresa (fino a 10 occupati) Piccola impresa (fino a 50 occupati)

❏  ❏

Media impresa (fino a 250 occupati) Grande impresa (più di 250 occupati)

SEDE: APPARTENENTE A UN’ASSOCIAZIONE DI CATEGORIA?

❏  ❏

SI, SPECIFICHI QUALE? NO

*nota per coloro il cui ente non fa parte del mondo delle imprese: si specifica di non rispondere alle domande rivolte alle imprese.

1


1. Lavoro e soggetti con fragilità 1.1 QUALI SONO I PROFILI PROFESSIONALI CHE CERCA MAGGIORMENTE LA SUA IMPRESA? Addetti a [ ] Servizi [ ] Amministrazione O logistica [ ] Commerciale O informatica [ ] Produzione, con competenze in: O ristorazione O meccanica O manutenzione O agricoltura O pulizia O edilizia O servizi alla persona O elettronica ed elettrotecnica O socio-sanitari O chimica [ ] Altro_____________________________

1.2 L’IMPRESA ATTIVA O HA ATTIVATO PERCORSI LAVORATIVI CON LE CATEGORIE DI PERSONE IN SITUAZIONE DI SVANTAGGIO? SE SI, DEFINISCA CHE TIPO DI RAPPORTO PROFESSIONALE INTERCORRE. (stage, tirocinio formativo, apprendistato, lavoro dipendente o assimilato etc.)

2


1.3 LA SUA IMPRESA E’ CONVENZIONATA CON ENTI PUBBLICI (O ALTRE REALTA’) PER IL REPERIMENTO DI SOGGETTI SOCIALMENTE FRAGILI? CHE TIPO DI CANALI USA?

1.4 INSIEME PER IL LAVORO HA L’OBIETTIVO DI AUMENTARE L’OCCUPABILITA’. LA SUA IMPRESA HA NECESSITA’ DI REPERIRE RISORSE UMANE? Nel breve periodo [ ] SI [ ] NO [ ] NON SO

Nel medio periodo [ ] SI [ ] NO [ ] NON SO

1.5 LA SUA IMPRESA E’ INTERESSATA A PARTECIPARE A UNA SESSIONE DI APPROFONDIMENTO DELLE AZIONI DA METTERE IN CAMPO PER INCLUDERE LAVORATIVAMENTE PERSONE SOCIALMENTE FRAGILI? (Si prevede un incontro di c.ca due ore entro la fine dell’anno) [ ] SI

[ ] NO

3


2. Formazione e giovani 2.1 LA SUA IMPRESA HA INSTAURATO RAPPORTI CON ISTITUTI SCOLASTICI SUPERIORI NELL’AREA METROPOLITANA DI BOLOGNA, PER ATTIVARE STAGE, ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO? SE SI SPECIFICARE QUALI ISTITUTI E QUALI AZIONI.

2.2 SE NO, PERCHÉ’ NON HA INSTAURATO TALI RAPPORTI?

2.3 LA SUA IMPRESA PARTECIPA ALL’ ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO? [ ] SI

[ ] NO

[ ] NON SO

[ ] ALTRO

4


2. Formazione e giovani 2.4 RITIENE CHE LO STAGE O IL TIROCINIO POSSA ESSERE UNO STRUMENTO UTILE ALL’INSERIMENTO LAVORATIVO DEGLI STUDENTI? 1

2

3

4 5

(1 è ”completamente inutile e 5 è completamente utile)

2.5 I RAGAZZI USCITI DALLA SCUOLA SONO FORMATI E POSSIEDONO GIA’ LE COMPETENZE PER ENTRARE IN AZIENDA?

1

2

3 4

5

(1 è ”completamente inutile e 5 è completamente utile)

2.6 CI SUGGERISCA TRE AZIONI PER MIGLIORARE L’ACQUISIZIONE DI COMPETENZE OTTENUTE IN AMBITO SCOLASTICO, CHE POSSANO ESSERE UTILI PER L’ENTRATA IN AZIENDA.

5


3. Formazione e adulti 3.1 RITIENE CHE LO STAGE O IL TIROCINIO POSSA ESSERE UNO STRUMENTO UTILE ALL’INSERIMENTO LAVORATIVO?

1

2

3

4 5

(1 è ”completamente inutile e 5 è completamente utile)

3.2 A CHI SI RIVOLGE PER LA FORMAZIONE DEL PERSONALE? (E’ possibile barrare più risposte) [ ] INTERNA [ ] ESTERNA CON AGENZIE FORMATIVE IN AUTOFINANZIAMENTO [ ] ESTERNA CON AGENZIE FORMATIVE FINANZIATI DA TERZI (Esempio: fondo sociale, fondo interprofessionale.. etc) [ ] NON C’E’ FORMAZIONE DEL PERSONALE 3.3 QUAL E’ IL SUO COMPORTAMENTO IN TERMINI DI FORMAZIONE PER I SOGGETTI DA ASSUMERE (O NEOASSUNTI) [ ] INTERNA [ ] ESTERNA CON AGENZIE FORMATIVE IN AUTOFINANZIAMENTO [ ] ESTERNA CON AGENZIE FORMATIVE FINANZIATI DA TERZI (Esempio: fondo sociale, fondo interprofessionale..etc) [ ] NON C’E’ FORMAZIONE DEL PERSONALE

6


3. Formazione e adulti 3.4 INSIEME PER IL LAVORO HA L’OBIETTIVO DI INSERIRE LE PERSONE FRAGILI (SECONDO I CRITERI DELLA LEGGE 14) IN PERCORSI LAVORATIVI. HA CONSIGLI PER MIGLIORARE IL PROGETTO, QUALI SONO LE CRITICITA’ DA AFFRONTARE?

3.5 INSIEME PER IL LAVORO HA L’OBIETTIVO DI INDIRIZZARE LA FORMAZIONE DEGLI ADULTI ALLA RICERCA DI LAVORO. I PERCORSI DI FORMAZIONE DI CUI HA ESPERIENZA O ATTUALMENTE PROPOSTI SONO IN LINEA CON I VOSTRI BISOGNI? QUALI SONO I PROBLEMI DA EVIDENZIARE, CI SONO BUONE PRATICHE DI RIFERIMENTO?

7


4. Co-design bandi Alcuni bandi del comune di bologna e la Città’ Metropolitana sono aperti o sono in programma: il BANDO Increbol per Imprese culturali e creative, il BANDO Bologna Made per azioni di promozione territoriale e il commercio di vicinato e i Bandi finanziati dai Fondi Europei PON Metro, orientati a favorire la nascita di nuove imprese sociali e per favorire la trasmissione delle nuove competenze ai più giovani. 4.1 LA SUA IMPRESA E’ DISPONIBILE A PARTECIPARE A UN PROCESSO DI APPROFONDIMENTO? E’ DISPONIBILE A PARTECIPARE A UNA SESSIONE DI CO-PROGETTAZIONE? (Si prevede un incontro di c.ca due ore entro la fine dell’anno) [ ] SI [ ] NO

4.2 CI SONO SUGGERIMENTI, CRITICHE, EVENTUALI ERRORI DA EVITARE? E PARTICOLARI BANDIDI RIFERIMENTO?

8


5. Conclusioni 5.1 HA CONSIGLI O SUGGERIMENTI O IN MERITO A INSIEME PER IL LAVORO? COSA LE PIACEREBBE FACESSE INSIEME PER IL LAVORO?

5.2 NOME E COGNOME DEL REFERENTE OPERATIVO DELL’AZIENDA PER IL PROGETTO “INSIEME PER IL LAVORO”:

5.3 MAIL DI CONTATTO:

5.4 TEL DI CONTATTO: 9


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.