Emozioni in gioco
piccole letture al nido
Quest’anno scolastico ci siamo trovate di fronte un gruppo eterogeneo di bambini, in una fase di crescita e di sviluppo caratterizzata dalla difficoltà nel riconoscimento e gestione delle emozioni, proprie ed altrui. I bisogni e le richieste individuali avevano il sopravvento sulla capacità di condividere spazi, giochi e proposte. Ciò incideva molto sulla qualità delle relazioni all’interno del gruppo. A fronte però di tutto questo i bambini mostravano un interesse altissimo e una concentrazione relativamente lunga nei momenti di lettura a piccolo gruppo. Abbiamo quindi ritenuto che investire in un progetto sulla lettura e narrazione potesse essere una bella sfida! Abbiamo scelto di accompagnare i bambini in un percorso per "lavorare su e con" le emozioni, proponendo alcuni libri in cui fossero raccontate situazioni conflittuali, forti emozioni (spesso difficili da gestire) e relazioni emotivamente coinvolgenti.
“Interrogo i libri e mi rispondono. E parlano e cantano per me. Alcuni mi portano il riso sulle labbra o la consolazione nel cuore. Altri mi insegnano a conoscere me stesso.� Francesco Petrarca
che rabbia!
La narrazione della storia di Roberto proiettata al muro ha suscitato un forte coinvolgimento emotivo nei bambini.
Ne consegue la proposta di realizzare la nostra scatola della rabbia. Chiediamo a tutti i genitori di portarci una scatola da scarpe, ci armiamo di spugne e tempera blu, e in atelier a piccolo gruppo iniziamo il lavoro!
Per dare forma e “rendere realeâ€? il brutto bestione (la Rabbia) utilizziamo la pasta di sole rossa e i chicchi del caffè per farne gli occhi.
partecipazione delle famiglie Chiediamo anche ai genitori di aiutarci nella realizzazione del nostro progetto. Come possiamo realizzare "un brutto bestione" anche da tenere a casa e all’occorrenza inserirlo nella scatola?
Ci occorre tanta lana rossa, dei piccoli occhietti plastificati da incollare e soprattutto tanta pazienza e buona volontĂ .
Con argilla e una miscela di materiali di piccole dimensioni (perline, semini, chicchi di caffè, bastoncini, ecc. ) realizziamo le tane di Bigio e di Bruno.
il litigio
Ci accorgiamo che manca all'interno della sezione uno spazio intimo e riservato…una tana! È uno spazio-cuscinetto che sostiene lo sviluppo dell'identità attraverso la possibilità di stare e sostare da soli o con gli amici. Allestiamo così il nuovo spazio in cui i bambini possono: ▪ entrare e uscire dal nascondiglio, favorendo l'abilità motoria; ▪ portare con sé giocattoli o altri oggetti, per poterli custodire, per giocare, rassicurarsi e consolarsi; ▪ stazionarvi con gli amici, mostrando una straordinaria complicità; non hanno alcun bisogno di darsi spiegazioni o definire regole.
Da quel giorno, il Signor Bigio e il signor Bruno sono di nuovo grandi amici. Non bisticciano quasi più, solo quando è proprio indispensabile. Hanno mantenuto la galleria tra le due tane, così possono farsi visita anche quando piove e se serve litigare, senza bagnarsi…
La storia di Elmer racconta del tema complesso e attuale della diversità , dell’essere unici e irripetibili all’interno di un gruppo.
elmer
I bambini raggiungono tempi prolungati di attenzione ed ascolto, il loro interesse per le storie cresce sempre di più. Anche i contesti cambiano di volta in volta…
Gradualmente i bambini si organizzano in piccoli gruppi a leggere, a sfogliare, a indicare le figure, ritagliandosi uno spazio proprio di autonomia ma anche di relazione e condivisione con l’altro.