Scuola infanzia Pegaso - Mappe percorsi viaggi

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SCUOLA D'INFANZIA PEGASO ANNO SCOLASTICO 2017/18 SEZIONE 4 ANNI



Queste pagine vogliono restituire l’intreccio di pensieri, azioni ed emozioni, i vissuti e il fare dei bambini, in un contesto che li ha sostenuti, valorizzando i processi di apprendimento di ognuno. Sono tracce, percorsi e processi di bambini che hanno indagato le realtà, si sono interrogati e hanno posto domande, hanno prestato ascolto agli altri, alle idee, ipotesi e desideri, per costruire, insieme, nuove conoscenze. Considerare l’educazione come un “viaggio” che, come tale, ha esiti unici e imprevedibili e il cui svolgimento è più importante del punto di arrivo, ha permesso di porre attenzione ai “processi”, alle esperienze e ai “contesti” quotidiani, quindi al vissuto di ogni bambina e bambino.

Lorena Manicardi coordinatrice pedagogica


Dopo il momento dell’accoglienza i bambini possono scegliere di andare a giocare in salone o nelle altre sezioni mettendo, però, le insegnanti al corrente dei loro spostamenti. Ma una mattina due bambini si scordano di comunicarlo all’insegnante che li invita a trovare una soluzione insieme.

"Allora facciamo una mappa con le sezioni così riesci a trovarci … così poi sei tranquilla" "Noi diciamo a te che siamo dai piccoli, tu, con la mappa, ci vieni a cercare nella sezione dei piccoli, ti aiutiamo a farla"

"Ci sono tre sezioni" "No quattro" "No tre, il nido non è di questa scuola … c’è quella dei 3 anni, quella dei 4 e quella dei 5 anni"


…i bambini scoprono che la mappa è troppo piccola e le posizioni delle sezioni non sono giuste.

Sez. 5 anni

Porta per entrare e uscire dalla sezione

Salone

Nido

Sez. 4 anni

Sez. 3 anni

Porta del salone, se esco da questa porta vado a casa

"Ma poi le sezioni non sono lì … anche le porte sono sbagliate" "Questo è troppo piccolo per farci stare tutto"


"Facciamo il salone grande in un foglio … il salone è quadrato" "Poi dobbiamo fare le sezioni" "Poi ci facciamo il gioco grande’’ ‘’quello con lo scivolo e le scale quelle per saltare, e la salita"


"Adesso ci dobbiamo mettere il bollino e ci metti le facce e li incolli sulla mappa. Servono per trovare i bambini"


Un giorno arriva una lettera con una mappa…

"Ulisse è il suo nome" "E’ una ragazza, forse ci porta a fare una caccia al tesoro"

"Evviva perché ci viene a trovare così ci racconta le sue avventure"


Ulisse ci viene a trovare "Lui ci ha detto: Sono venuto per raccontare le mie avventure"

"Ci ha raccontato una storia, la storia della barca" "E con la sua nave viaggiava, viaggiava ed è arrivato nel posto dei Ciclopi" "Lui si sentiva un po’ pauroso perchĂŠ sentiva un mostro che voleva mangiarlo"

"Anche io ho sempre avuto paura del buio"

"Io ho paura dei brutti sogni"


Un'altra sorpresa…Penelope "Ci ha detto che gli dicevano tutti che Ulisse era morto"

"Era triste perché gli mancava Ulisse"

"Poi è successo che Penelope ci ha raccontato una storia di Ulisse" "Sì, Circe che ha trasformato tutti i suoi amici in porcellini" "Perché gli ha dato da mangiare una pozione magica e si sono trasformati in porcellini, ma Ulisse ha mangiato un’erba magica e dopo non si è trasformato quando ha mangiato la pozione". ‘’Quando sono triste succede che comincio a piangere, mi fa piangere il mio cuoricino, ma poi vado a giocare con il papà e sono felice. Non è bello essere triste perché si piange"


Ulisse e Penelope si incontrano

"E’ arrivato prima Ulisse poi Penelope" "E’ arrivato vestito da vecchietto, si è messo il mantello in testa perché credeva che Penelope non lo volesse più"

"Erano tanti giorni che non lo vedeva, lui si è travestito da mendicante"

"Loro erano felici perché Ulisse ha visto la sua Penelope e Penelope ha visto il suo Ulisse. La felicità è una bella cosa perché quando due si abbracciano sono pieni di felicità. Io sono felice quando la mia mamma mi viene a prendere a scuola e quando il mio papà mi fa guardare i cartoni."


Le avventure di Ulisse in un plastico "Ulisse viaggiava su una nave" IL PROGETTO vele

timone

palo

vele

finestre

"La nave è fatta di legno, sotto ha una canoa e, quando il vento non va più, muovi il timone e la fai andare, il timone lo ha davanti il capitano"

"E’ il castello, abbiamo fatto le fessure, le abbiamo disegnate. E quella in basso in nero grossa è la porta"



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