Scuola infanzia Sergio Neri - Progetto giardino

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PROGETTO

ALBERO

UCCELLINI

VERDE CHIARO

TRONCO

ARCOBALENO

BICI

APE

SOLE SCIVOLO

giardino GIOCARE

CESPUGLIO POZZANGHERERE

VERDE SCURO

RAMO

LEGNI

TRONCHI

PIANTA

ALTALENA

CASTELLO

Scuola d’Infanzia Sergio Neri Anno scolastico 2016/2017 Sezione 5 anni

FOGLIE

CIELO

CASETTA

ERBA

NUVOLE

FIORI

PIOGGIA

LEGNETTI CAMPEGGIO



ipotesi iniziale Nel nostro fare con i bambini è possibile pensare a un percorso che si co-costruisce insieme, e che non si concentra su obiettivi finali ma su parti e passaggi di un processo condiviso di pensiero. La nostra attenzione si è focalizzata sull’osservazione, la costruzione di ipotesi e teorie sul cambiamento dello spazio esterno della scuola. Le ipotesi e le idee progettuali dei bambini sono state valorizzate e riconosciute come materiale di studio per i cambiamenti effettivi dello spazio esterno. Crediamo infatti nella straordinaria ricchezza educativa che solo “il fuori” può offrire: una ricchezza che non emerge in contrapposizione agli spazi interni, ma che al contrario si aggiunge ad essi per le sue particolarità.

Sono delle piantine piccole che sono cresciute e sono diventate grandi. Hanno fatto tipo una tana.


con i loro occhi In questa prima fase del percorso abbiamo chiesto ai bambini ed alle bambine di restituirci la loro visione del giardino della scuola, attraverso sperimentazioni grafiche dello spazio-giardino, per verificare le loro idee, soluzioni e strategie adottate nelle ricostruzioni topografiche. La fotografia, come forma di comunicazione e di linguaggio espressivo, ha permesso un’attenta analisi dei particolari che i bambini e le bambine colgono quotidianamente, ma che spesso rimane implicita.


A me piace di più la corda e tutto il giardino che si corre, e che si possono fare le gare. Lo scivolo e l’altalena non mi piacciono. Nel giardino si può giocare e fare amicizia con i miei amici e con i piccoli. piano perché se no dopo ci scontriamo. C’è la corda e l’altalena e si corre. A me piace la corda. Il nostro giardino è grande e lungo e io ci gioco, corro, mi piace tanto correre perché così faccio le gare con gli amici, ma se ci sono i bambini dei tre faccio Il giardino è fatto con tanti alberi e c’è anche tanta erba. C’è il girotondo del cespuglio e si corre. Nel nostro giardino c’è un cespuglio grosso, quadrato, che prendiamo dei fiori per fare la pasta col fuoco ma anche delle bacche rosse. C’è anche la capanna per tutte le bici e l’erba che ci faccio un nido per i vermi e gli insetti piccoli. A me piace molto quel pezzo lì con la curva dove in mezzo c’è il cespuglio, perché quando arriva primavera spuntano tutte le bacche e si possono raccogliere. Il nostro giardino è un po’ rettangolare con il prato. Mi piace stare fuori perché si possono fare tante cose, nei tronchi facciamo un falò con il fuoco finto poi ci sediamo tutti intorno e ci parliamo di tante cose interessanti.


suggestioni di altri giardini Abbiamo proposto la consultazione di diversi materiali tra cui libri d’arte, albi illustrati e testi di architettura contemporanea da esterno. I bambini hanno potuto sfogliare liberamente i materiali, andando alla scoperta di diversi giardini, sia reali che immaginari. Parallelamente a questo sono state organizzate delle delegazioni a piccolo gruppo nel giardino del Nido Flauto Magico.

suggestioni [proiezioni]

La proiezione delle fotografie del giardino del nido e del giardino della nostra scuola visto dal nido, ha offerto importanti spunti di riflessione, attivando processi di percezione spaziale.

suggestioni [libri fotografici]

Dalle pagine dei libri di architettura sono nati prototipi creativi di case, tane, castelli, labirinti, gallerie e tunnel.


suggestioni [Monet] Crediamo che l’arte possa rappresentare un metodo molto efficace per coltivare il processo cognitivo della creatività. Riprodurre non è mai copiare, ma modificare o aggiungere qualcosa di nuovo, qualcosa di sé a un prodotto che essendo artistico per natura non può mai dirsi concluso e finito.


prove di cambia-menti Dopo le suggestioni i bambini provano a rappresentare questa volta il giardino che non c’è: il mondo del possibile e il mondo del fantastico trovano posto nelle grafiche, rivelando sogni e ambizioni prettamente uniche e personali. Per fare un progetto prima bisogna fare il disegno e prima lo devi pensare infatti questo mi è venuto in mente. Poi bisogna guardare il disegno e provare a costruire con i rami. Per costruire tipo questo progetto prendiamo dei rami con le foglie e le incolliamo così .. tipo come una galleria, noi poi mettiamo la colla sotto nella terra e sui rami così rimane tutto fermo. Quando è tutto finito può essere come un ponte ma dentro è una casetta.

Ho fatto una galleria con le piante e le foglie, è un ponte-casetta con le piante. Lo mettiamo vicino le altalene.


Possiamo fare un nuovo scivolo con tante scale da percorrere e poi un cerchio che è un labirinto e anche una casa dell’orrore. Io vorrei un giardino pieno di fiori e una capanna casa.

Labirinto con le trappole con il ponte che porta in una parte di colori

Questo è un labirinto con tante foglie, devi stare attento, è molto difficile. ma poi si aprono tutti con un pulsante, così non c’è pericolo. Poi ho fatto una galleria con le piante e le foglie, è un ponte con le piante. Lo mettiamo vicino le altalene.

Labirinto di foglie e pietre

È una casa sull’albero con una scala inclinata che si può salire. La costruiamo vicino la capanna, di lato nell’albero vicino. Si può costruire una scala a lumaca. E tante fontane con l’acqua al posto delle piante in mezzo. E’ una casa sull’albero con una scala inclinata che si può salire. La costruzione è vicino alla capanna, di lato, nell’albero vicino.


a tu per tu con l’architetto Una volta pronti tutti i loro personali progetti di cambiamento, è stato organizzato un incontro in sezione con l’Architetto Fabrizio Gruppini che cura il progetto sul cambiamento dello spaziogiardino. Fabrizio ha parlato ai bambini dell’importanza di fare progetti e ha visionato le loro grafiche.

A cosa serve un muro? (Fabrizio)

Per tenere su la casa. Per reggere una casa.

Serve per tenere su i tetti… (Fabrizio)

I tetti servono perché se c’è la pioggia, la pioggia cade. Se voglio andare nella stanza ce c’è di là dal muro, come faccio? (Fabrizio)

Non ce la fai perché lo devi distruggere!

Però se ogni volta che devo andare di là, lo devo distruggere … (Fabrizio)

Puoi costruire una porta! Puoi camminare e andare di là.


tracce con la tavoletta grafica La tavoletta grafica rappresenta un modo altro di lasciare una traccia di sĂŠ; questo strumento favorisce inoltre la coordinazione oculo-manuale.

Sul computer ho disegnato un progetto. Disegnavo sulla tavoletta e sullo schermo veniva quello che disegnavi. Tipo io volevo fare uno scivolo d’acqua che poi assomigliava a un dinosauro.


riflessioni sul percorso Abbiamo fatto delle cose sul computer che diventeranno vere, non tutte perchĂŠ non c’è tutto lo spazio. Sono delle cose che metteremo sul nostro giardino e le abbiamo fatte sul computer per farle vedere all’architetto che le fa costruire.


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