Scuola infanzia Zigo Zago - Trasformazioni magiche

TRASFORMAZIONI MAGICHE

DAL SEME, ALLA PIANTA, AL FRUTTO

Scuola d’infanzia Zigo Zago

Sezione 4 anni

Anno scolastico 2017-2018

Da diversi anni la nostra scuola sta vivendo la dimensione del “fuori”, come una grande e continua opportunità di nuove relazioni e apprendimenti.

Anche un orto, il nostro orto, diventa un ottimo “pretesto” per aprire la strada a percorsi che si arricchiscono di nuovi saperi ed esperienze.

Inoltre, l’orientamento alla lentezza suggerito dalla natura, invita a sostare in ciò che sta accadendo, a rispettare il tempo “giusto”, spesso diverso da quello ipotizzato dagli adulti.

I cambiamenti in natura avvengono pian piano, con calma, lo stesso possiamo pensare che serva ad ogni bambino e bambina, per crescere e cambiare… pian piano, con calma.

mani, sguardi... pensanti

“...la terra è la casa del semino, se facciamo un buco il semino ci può abitare dentro…”

“...guarda, questa foglia sembra la casa di uno scoiattolo, ha tanti buchi…” “...abbiamo staccato le foglie e dentro c’era una pallina enorme…” “...sembra un paperello quello che c’è dentro alla verza…”

stupore e incredulità i frutti dell’inverno

“...sembra un gelato, però non ha i gusti, ha un odore strano…” “...sembra un cervello…” “...abbiamo aspettato perché doveva crescere e diventare grande, grande…”

dall’orto alla tavola

“...senti tata, come sono morbide…”

“...in queste cose ci sono tanti buchi…” “...lo sai tata che mentre pulivo una verdura come questa, dalla mia nonna, ho trovato una coccinella e dopo, mentre ero a tavola, l’ho messa in un vaso, poi l’ho aperta ed è volata via…”

prendersi cura... i semi “...per nascere e crescere al seme gli serve l’acqua, il sole, la cura non fare ombra altrimenti muore…”

“...la terra diventa un pochino più marroncina e scura quando ci metti il seme dentro…”

cambiamenti ed evoluzioni rappresentati dai bambini

emozioni dal seme alla piantina

“Tata ma come fanno a venire tanti che ne abbiamo seminato uno?”

“questa sono io che ho piantato i girasoli, poi è caduto un semino ed è nato un altro girasole”