Scuola infanzia Le Chiocciole - Voglio una casa col tetto giallo

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" Voglio una casa con il tetto giallo, con l'ascensore e con tanti piani che sia alta fino al cielo. Voglio dormire in alto per vedere gli aerei e le nuvole".

Scuola d'infanzia Le Chiocciole - Sezione 4 anni Anno scolastico 2016-2017


Voglio una casa con il tetto giallo Perché questo progetto?

L’idea di costruire la casa dei desideri nasce dalla fantasia di 25 bambini e bambine di 4 anni che, di volta in volta, si sono trasformati in abili e fantasiosi costruttori, ingegneri, geometri e architetti. Così ogni singola abitazione ha preso posto in un quartiere fantastico dove le case hanno i tetti gialli, le finestre sono fatte a cuore, le pareti sono multicolore, la tappezzeria del divano si confonde con il gatto blu. Abbiamo così sviluppato il progetto di ogni casa in tanti modi diversi: sulla carta millimetrata come fanno i geometri ("sono quelli che disegnano le case con il righello") sul foglio lucido come gli ingegneri (" Un amico del mio papà fa l' ingegnere e scava nelle grotte perché fa anche lo speleologo") con la matita, con il pastello bianco su foglio nero ecc. Dopo aver concluso i progetti cartacei siamo passati alla costruzione del modellino in 3D. Abbiamo pensato di stimolare ulteriormente la fantasia dei bambini mostrando loro una selezione di case "strane" del mondo. Abbiamo proiettato le fotografie delle case su uno schermo grande come tutta la parete della sezione affinché ogni bambino potesse andare a "toccare" con il dito ed in qualche modo "entrare" nell' immagine. Lo stupore e la meraviglia sono stati collettivi : case sugli alberi, sull' acqua, case a forma di fungo, di principesse, case ispirate a Hello Kitty con cuori e cuoricini ovunque, case con il tetto in giù, case con un bosco all’ interno… ma tuttavia sono tutte case dove abitano delle persone.



La parola agli esperti Vincenzo e Fabrizio raccontano… L'ingegnere Vincenzo e il geometra Fabrizio hanno accettato con entusiasmo di illustrare ai nostri piccoli costruttori come nasce una casa. Ci hanno spiegato come si scavano e si posano le fondamenta. L'Ingegnere, prendendo come spunto dalle casette dei “Tre porcellini”, ha raccontato che l’abitazione più sicura sarebbe quella in legno perché questo materiale è più leggero della muratura e anche più lavorabile.

Abbiamo poi proiettato alcuni video per fare meglio comprendere l'argomento trattato: il primo illustrava una simulazione di scavo con modellini di escavatori, il secondo mostrava operai che lavoravano alle fondamenta. Il geometra Fabrizio ha spiegato perché, nel video, gli operai indossavano il casco e avevano le cuffie: in un cantiere bisogna lavorare in sicurezza e questo comporta anche l'uso di scarpe speciali con punte e suole con uno strato di metallo.



La parola agli esperti Laura Malavasi racconta… Una mattina la pedagogista Laura è venuta nella nostra sezione a raccontarci la lunga e avventurosa storia di tanti bambini e bambine che hanno progettato un quartiere che si chiama “Coriandoline”. Con l’aiuto di insegnanti, architetti, ingegneri ed addirittura un artista di fama internazionale, nasce questo importante progetto che vincerà la coraggiosa scommessa di leggere il mondo con gli occhi dei bambini e per aver valorizzato nella concretezza del fare casa, sogni e progetti di una migliore qualità di vita.

Case di tanti colori con fiori e alberi dipinti sulla facciata dal pittore e illustratore Emanuele Luzzati racchiudono al loro interno i molteplici linguaggi dei bambini.


I lavori hanno inizio… La seconda fase del nostro progetto vede la realizzazione in 3D della propria casa da parte di ogni singolo bambino. Con la partecipazione delle famiglie abbiamo raccolto confezioni e scatole di diverse forme: parallelepipedi, coni, cubi, bottiglie di plastica, tetraedri ecc. , ed insieme ai bambini le abbiamo colorate con i colori acrilici. Costruire una casa secondo le proprie necessità e il proprio gusto è stato il concetto di base, da qui siamo partiti ed abbiamo visto che ogni bimbo ha dei bisogni differenti: M. vuole una casa per ospitare i suoi cagnolini, a F. occorrono tanti letti perché ha tanti fratelli e N. vuole tante stanze per ospitare tutti i suoi nonni.

Ogni bambino ha poi dato il nome alla propria casa. G. ha fatto la “CASA DEGLI OCCHI”, D. la “CASA DEL TESORO”, A. la “CASA DEI MATTONI PIU’ BELLA DELLA TERRA”, V. la “CASA ARABELLA”, T. “CASA DELL’ARCOBALENO”, F. la “CASA DEL MARE”…

Tutte le case e le strutture sono poi state sistemate su una base per dare vita ad un nuovo complesso edilizio che i bambini hanno chiamato "IL QUARTIRE DEI BAMBINI CHE SONO FELICI E CHE RIDONO".



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