Alessi top 100

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BR-A08 1 (ita/ingl)

www.alessi.com

(the 100 best of)


L

a mia famiglia è radicata sul Lago d’Orta da tempo immemorabile. Le origini si rintracciano più precisamente in una valle stretta e povera delle Alpi italiane, vicina alla Svizzera, la Valle Strona, dove ancora oggi sopravvive l’antica tradizione della produzione artigianale di oggetti di legno e metallo. Nella Alessi il design, così come lo si intende oggi, è incominciato con mio padre Carlo, che ha messo a frutto la propria formazione di disegnatore industriale creando quasi tutti i prodotti entrati nei nostri cataloghi tra il 1935 e il 1945. Negli anni ‘50, mio padre ha preso il posto di suo padre Giovanni (fondatore dell’azienda nel 1921) in veste di direttore generale, abbandonando completamente l’attività di designer e incominciando ad avvalersi della collaborazione di designer esterni, secondo la pratica che sarebbe diventata tipica di tutte le “Fabbriche del design italiano”. Ancora oggi, la Alessi continua a essere sinonimo di oggetti d’artigianato realizzati con l’aiuto delle macchine: in altre parole, anche se la tecnologia, gli strumenti di lavoro sono contemporanei e industriali, la pratica profonda di lavoro – quella che io credo fermamente vada continuamente difesa – il cuore della Alessi è rimasto insomma artigianale. Quando parlo delle “Fabbriche del design italiano”, mi riferisco a un gruppo di industrie per le quali il design è una Missione, un’attività che ha gradualmente infranto il suo significato originario di semplice pro-

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getto formale di un oggetto, divenendo una disciplina creativa globale, una “Weltanschauung” che pervade ogni singolo passo di queste imprese: noi crediamo che la nostra vera natura si avvicini di più a quella di un “laboratorio di ricerca nelle arti applicate” che a un’industria nel senso tradizionale del termine. Un laboratorio di ricerca, il ruolo del quale è di mediare continuamente tra le più avanzate e stimolanti espressioni della creatività culturale internazionale da una parte e i bisogni e i sogni del pubblico dall’altra. Questo è, a nostro avviso, il giusto tipo di contributo che un’industria come la Alessi può dare alla crescita civile della società dei consumi: cercare di creare nuovi oggetti che portino in sé un briciolo di trascendenza, che sappiano aiutarci a decifrare la nostra modernità. Since time immemorial, my family has been firmly estabilished on Lake Orta. In this poor, narrow valley in the Italian Alps, close to Switzerland, a long-standing tradition in wood and metal handicraft has survived up to this day. Within the Alessi company, design in the current sense of the term began to gain a foothold under my father Carlo, who drew on his training as an industrial designer in order to develop virtually all of the products which appeared in our catalogues between 1935 and 1945. In the 1950s, my father replaced my grandfather (who founded the factory in 1921) as corporate general manager, giving up altogether his activity as a designer and increasingly relying on the contri-


butions of freelance designers, in accordance with a practice which was to become typical of all “Italian Design Factories”. To this day, Alessi products are still considered as being handicraft items made with the aid of machines: by this I mean that, even though we rely on contemporary, industrial technology and processing equipment, at depth our practice – the one I believe we ought to stick to – our inherent attitude is still rooted in a handicraft culture. When speaking about the “Italian Design Factories” I am referring to a historical group of companies for whom design is a Mission, an activity which has gradually broken away from its original meaning as a simple formal project for an object and has become a sort of overall philosophy, a “Weltanschauung”, underlying all of these companies’ operational steps: we believe that our true nature comes closer to a “Research Lab in the Applied Arts” than to an industry in the traditional sense of the term: a Research Lab in the Applied Arts, the role of which is to mediate continually between the most advanced and stimulating expressions of international creative culture on the one hand, and the public’s requirements and dreams on the other. A lab that should be as open and dedicated to the world of Creation as possible. The right type of contribution that an industry such as Alessi can make to the civilised development of the consumer society is to be an artistic mediator, attempting to create new objects, introducing a touch of transcendency, helping us decipher our own modernity. Alberto Alessi


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C

’è chi li ha in casa e non li vede nemmeno. Chi li trova in soffitta, fra le cose vecchie, magari si intenerisce e, sull’onda della nostalgia, li spolvera e li mette in sala. Sono gli oggetti casalinghi, anzi, i casalinghi di servizio: oggetti che sono parte integrante del paesaggio quotidiano… Sono umili, discreti e resi banali dalla loro quotidianità. Ma la famiglia Alessi che li fabbrica dal 1921 è risucita a trasformare bricchi e vassoi in oggetti da Triennale… e c’è chi comincia a pensare che siano oggetti artistici… Some people have them in their homes and don’t even see them. Some people find them in the attic, amongst old junk, and out of nostalgia, inspired by fond memories, clean them up and put them in the living room. We are talking about household goods, or to be precise tableware: objects which form an essential part of our daily lives… Humble, unpretentious, so familiar they have become prosaic. Yet the Alessi family, who have been producing them since 1921, have managed to transform these jugs and trays into design classics, and some are even beginning to hail them as works of art… Francesca Oldrini, “Panorama”, 1980


826, cestino a filo rotondo, round wire basket 1948 829, cestino a filo ovale, oval wire basket 1955 845, cestino a filo quadrato, square wire basket 1966 370, portaagrumi, citrus basket 1952 Ufficio Tecnico Alessi

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002 206, coppetta, small bowl Carlo Mazzeri Anselmo Vitale, 1968 205, insalatiera, salad bowl Carlo Mazzeri Anselmo Vitale, 1967 502,molla per spaghetti, spaghetti tongs Ufficio Tecnico Alessi, 1951


V

orrei che le cose che io disegno non si riconoscano per la firma, ma solo per il rapporto di reciproca simpatia che si forma tra chi adopera l’oggetto e chi l’ha disegnato. Non voglio però che anche questo atteggiamento diventi un preconcetto, perché spesso si sente dire che l’oggetto di design deve divertire… ma deve divertire un cacchio! Deve servire a qualche cosa invece! I hope that the things I design won’t be recognizable for the signature only, but for the feeling of mutual liking created between the user of the object and its designer. You often hear that a design object has to be funny, but what the hell does it have to be funny for? It has to be useful!

AC04, fruttiera/scolatoio, fruit bowl/colander Achille Castiglioni, 1995

Achille Castiglioni, Design Interviews, Museo Alessi - Corraini Editore


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Recinto, cestino rotondo, round basket 1999 Recinto, vassoio rettangolare, rectangular tray 1997 Recinto, vassoio ovale, oval tray 1999 Alessandro Mendini

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Switch-Tray, vassoio/piatto da portata, tray/serving plate UN Studio, 2005

005


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Port, cestino, basket 2001 SarriĂ , cestino rotondo, round basket 2000 Foix, vassoio rotondo, round tray 1994 Sitges, sottopiatto, place mat 2003 Sitges, sottobicchiere, glass coaster 2003 Sitges, sottobottiglia, bottle coaster 2003 LlouĂŹs Clotet


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Lightness, cestino, basket LPWK - Antonio Cagianelli, 2007


Con l’intelligenza di “scovare” soluzioni ai problemi comuni del produrre e dell’usare, Morrison dimostra che l’oggetto utile è archetipico, modesto. E alla fine è persino bello. With his ability to find intelligent solutions to the most common problems of production and use, Morrison shows that a useful object can be archetypal and modest. And in the final analysis, even beautyful. “Magazine Premier”, 1999

JM14, vassoio rotondo, round tray 2002

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JM15, insalatiere, salad bowls 2002 JM16, coppetta, small bowl 2002 JM17, cestino rotondo, round basket 2002 Jasper Morrison

JM13, piatti da portata, serving plates Jasper Morrison, advice Alberto Gozzi, 2000



Red Dot Award Product Design 2008


009 Tibidabo, posate per insalata, salad set 2006 Tibidabo, molla per spaghetti, spaghetti tongs 2006 Tibidabo, cucchiaio per riso e verdure, rice and vegetable spoon 2007 Tibidabo, forchettone per spaghetti, spaghetti serving fork 2007 Tibidabo, set di posate da servizio, general serving set 2007 Iota, insalatiera, salad bowl 2006 Kristiina Lassus


Amfitheatrof, fruttiera ovale, oval fruit bowl 2000 Amfitheatrof, vassoio rotondo, round tray 2002 Amfitheatrof, coppa, bowl 2002 CSA - Francesca Amfitheatrof

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Shaman, fruttiere, fruit bowls 2003 Shaman, cestini rotondi, round baskets 2003 Shaman, vassoio rotondo, round tray 2003 Guido Venturini

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Elegantemente ibrido, Vague sembra progettato

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per compendiare lo spirito del nostro servizio. Da un lato funziona come una coppa per la frutta; capovolgendolo diventa un’alzata per torte, meglio se al cioccolato… Elegantly hybrid,Vague seems designed to embody the spirit of our service. On one side it works like a fruit bowl; but when you turn it over it becomes a cake stand, preferably for chocolate cakes… “I viaggi del gusto”, 2003

Vague, coppa/alzata per torta a doppia parete, double wall bowl/cake stand Defne Koz, 2003


Double, ciotola a doppia parete, double wall bowl 2002 Double, coppetta termoisolante a doppia parete, double wall small bowl, thermoinsulated 2002

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Donato D’Urbino - Paolo Lomazzi


Con Abi Alice, la fabbrica dei sogni italiana presenta il settimo talento dall’Australia. Il suo centrotavola ha un nome melodioso,“Resonance”, ed è un’interpretazione del tutto nuova di una già ben nota tipologia, un oggetto con un’elevata forza espressiva. With Abi Alice, the Italian dream factory presents what is already its seventh talent from ‘down under’. Her centrepiece bears the melodioussounding name “Resonance” – an entirely new interpretation of a familiar typology, an object of high virtual expressiveness. “Digest”, 2006

Resonance, centrotavola, centrepiece 2006 Resonance, fruttiera, fruit bowl 2008 Abi Alice

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Harmonic, cestino, basket Abi Alice, 2008



016 Les Ministres, alzata/ centrotavola, stand/centrepiece Philippe Starck, 1996

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Helmut, portaagrumi, citrus basket CSA - Cecilia Cassina, 1992

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Chimu, coppa, bowl CSA - Joanna Lyle, 1992

Fruit Loop, fruttiera, fruit holder Lisa Vincitorio, 2005


5006, guantiera rettangolare, rectagular tray Ettore Sottsass, 1982

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Tralcio Muto, vassoio rotondo, round tray CSA - Marta Sansoni, 2000

020 Tau, vassoio rettangolare, rectagular tray Tau, vassoio rettangolare con manici, rectagular tray with handles Kristiina Lassus, 2006


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F

acciamo un buon uso di materiali grezzi e sperimentiamo spesso con le materie povere e di recupero, attingendo alla vitalità delle espressioni indigene, per dare ai manufatti un carattere autentico, legato al temperamento della gente del luogo. E, la ricerca, come si sa, è per definizione borderline, forse proprio perché operiamo nei territori di confine tra progetto, artigianato e significato… Blow up, portaagrumi, citrus basket 2004 Blow up, portariviste, magazine holder 2004 Blow up, sottopiatto, mat 2004 Blow up, centrotavola, centrepiece 2004 Blow up, portalume, tealight holder 2005 Blow up, vaso per fiori, flower vase 2005 Fratelli Campana

We make good use of raw materials and often experiment with low-cost and reclaimed materials, exploiting the vitality of local craftsmanship to give products an authentic feel, a flavour of the temperament of the local people. Research, as we know, is by definition on the borderline, perhaps because we work in that grey area between design, craft and meaning… Humberto Campana, “Magazines”, 2007


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Ethno, cestino rotondo, round basket 2000 Ethno, fruttiera, fruit bowl 2000 Ethno, barattoli, kitchen boxes 2002 Ethno, vassoio rotondo, round tray 2000 Ethno, portagrissini, breadstick holder 2001 Stefano Giovannoni


Mediterraneo, fruttiera, fruit bowl 2005 Mediterraneo, portalume, tealight holder 2007 Mediterraneo, portarotolo da cucina, kitchen roll holder 2007 Mediterraneo, portatovagliolo, napkin ring 2005

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Mediterraneo, barattoli, kitchen boxes 2008 LPWK - Emma Silvestris


Cactus!, caffettiera a presso filtro e mug, press filter coffee maker and mug 2004 Cactus!, portatovaglioli di carta, paper napkin holder 2003 Cactus!, portatovaglioli di carta stesi, flat paper napkin holder 2004 Cactus!, fruttiera, fruit bowl 2004 Cactus!, portaagrumi, citrus basket 2006 Cactus!, servizio per olio, aceto, sale, pepe e spezie, condiment set: oil, vinegar, salt, pepper and spices 2002 Cactus!, barattoli, kitchen boxes 2002 CSA - Marta Sansoni

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Trattore, porta-oli, set for olive oils Andrea Branzi, 2005


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osso quasi dire di essere un architetto che ha sempre lavorato intorno all’unico grande progetto di un’architettura non figurativa. In questo senso gli oggetti di design sono stati non semplicemente una scelta professionale, ma una scelta filosofica… I could say that as an architect I have worked on one great project: the idea of non-figurative architecture. In this sense the objects of design have not simply been a professional choice, but a philosophical one… Andrea Branzi, Design Interviews Museo Alessi - Corraini Editore

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Prendendo spunto dall’estetica totem della sua firma, Sottsass ha fatto evolvere la forma generalmente associata ai suoi vasi di ceramica in un oggetto più utilitario… I macinini Alessi illustrano il suo desiderio di rompere le barriere tra arte e design.

027 Borrowing shapes from his signature “totem” aesthetic, he evolved the form usually associated with his ceramic vases into a more utilitarian object. The Alessi mills illustrate his desire to break down the barriers between art and design. “Wallpaper”, 2007 5071, formaggiera, parmesan cheese cellar 1978 ES03 G, burriera, butter dish 1998 MS0212, macinasale, salt grinder 1994 MP0214, macinapeperoncino, chili pepper mill 1994 MP0210, macinapepe, pepper mill 1989 5070, servizio per olio, aceto, sale e pepe, condiment set: oil, vinegar, salt and pepper 1978 Ettore Sottsass


029 030

GR0105, grattugia piana, cheese grater design anonimo GR0115, grattugia piana, cheese grater design anonimo

031 Todo, grattugia gigante, giant cheese grater Richard Sapper, 2004

MP1560, macinapepe, pepper mill Paolo Pagani, 1991


Nel 1985, Alessi si rivolge all’americano Michael Graves per il disegno di un bollitore pensato in origine per il mercato statunitense … Graves mescola ingredienti diversi, tra il classico e il pop, disegnando un oggetto che sul mercato diventa subito un best seller! 9098, macinapepe, pepper mill 1988 MGSAL, spargisale, salt castor 1990

In 1985, Alessi turned to the American Michael Graves for the design of a kettle originally thought up with the US market in mind … Graves mixed a variety of ingredients, from the classic to the pop, designing an object which immediately became a best-seller! “D casa”, 2007

MG05, servizio olio, aceto, sale e pepe, condiment set: oil, vinegar, salt and pepper 1994 MG07, formaggiera, parmesan cheese cellar 1994 Michael Graves

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MGVASS, vassoio rotondo, round tray 1990 MG09, vassoio ovale, oval tray 1994 MG30, piatto per formaggi, cheese board 1987 MG27, antipastiera, hors-d’oeuvre set 1987 Michael Graves


Mami, oliera, oil cruet Stefano Giovannoni, 2003

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Crack, schiaccianoci, nutcracker Alessandro Mendini, 2003


037 Honey pot, dosatore per miele, honey pot Theo Williams, 1995


Piccolo, sensuale, prezioso come l’olio che è destinato a contenere, questo oggettino luccicante è il risultato di un insolito incontro tra un designer - lo svizzero Köbi Wiesendanger - e un amorevole produttore di olio siciliano - Lorenzo Piccione. Small, sensual and precious, like the oil it is designed to contain, this shiny object is the result of an unusual meeting between a designer – the Swiss Köbi Wiesendanger – and a Sicilian passionate oil producer - Lorenzo Piccione. “Mondocasa”, 2007

038 Taste-huile, degustaolio personale, personal olive oil taster Lorenzo Piccione di Pianogrillo - Köbi Wiesendanger, 2007


Tripod, sottopentola, trivet LPWK - Gabriele Chiave, 2007

039 Questo oggetto che potrebbe sembrare un gioiello, è invece un sottopentola del giovane designer Gabriele Chiave. È pensato per essere appeso a un gancio da cucina e poi preso e lanciato, come se fossero dei dadi, sulla tavola! This object, although looking like a piece of jewellery, is in fact a trivet by young designer Gabriele Chiave. It is designed to be hung from a kitchen hook and then thrown, as if it were a dice, onto the table! “Domina Design”, 2007

Augh!, sottopentola, trivet Donato D’Urbino Paolo Lomazzi, 2000

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Pescher, sottopentola, trivet Donato D’urbino Paolo Lomazzi, 2003


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Uma, bruciaincenso, incense burner Kristiina Lassus, 2002 TURN ME ON, candeliere, candlestick LPWK - Elena DantiEnrica Zanzi, 2004

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come candela à picciola clartate a gran lumera, quando appresso l’arde, così l’altre vi sono asomigliate: però di starve apresso son codarde le donne come gli uomeni ferite, e voi medesma fer’ e inamorea la vostra ciera, quando la vedite. Dante Alighieri Candlestick, candeliere, candlestick Jasper Morrison, 2004

044 Notte, candeliere, candlestick Defne Koz, 2003


Per Luigi Caccia Dominioni

For Luigi Caccia Dominioni

il “design è semplicità, in esso

“design is simplicity, it means

occorre togliere tutto quello che

removing everything that is not

non sia strettamente necessario e

strictly necessary and reducing

ridurre l’oggetto alla sua essenzialità

the object to its essential elements

e soltanto dopo, eventualmente,

and only then, possibly, adding

aggiungere qualcosa, ma poco”.

something, but in any case not much”. “Interni”, 2007

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Caccia, servizio di posate, cutlery set Luigi Caccia Dominioni, Livio e Pier Giacomo Castiglioni, 1990 (1938) Premio Expo-Hogar, 1994


Venticinque

25 years old and

anni e non li

still looking young:

dimostra: disegnato

designed in 1982

nel 1982 da Achille

by Achille Castiglioni,

Castiglioni, il servizio di

the “Dry” cutlery set is

posate “Dry” si connota per la

characterised by its original

caratteristica forma a lingotto

ingot-shaped handles,

dei manici, in contrasto con

in contrast with

il sottile snodo del collo.

its slender neck. “Casamica”, 2007

Dry, servizio di posate, cutlery set Achille Castiglioni, 1982

Bavero, servizio di piatti, table set Achille Castiglioni, 1997

Orseggi, servizio di bicchieri, glass set Achille e Pier Giacomo Castiglioni, 1997 XIII Compasso d’Oro, 1984


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Spl端gen, bicchiere per birra e apribottiglie, beer glass and bottle opener Achille Castiglioni, 2001

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Duna, servizio di posate, cutlery set Marco Zanuso, 1995


La Bella Tavola, servizio di piatti, table set Ettore Sottsass, 1993 Ginevra, servizio di bicchieri, glass set Ettore Sottsass, 2003

XV Compasso d’Oro, 1989 Premio 5 stelle Adi Tecnhotel, 1990

051 052


C

’è un esempio che faccio sempre: della differenza tra bere da un bicchiere di carta o da un bicchiere di cristallo… Si beve dal bicchiere di cristallo perché è più pesante del bicchiere di carta, perché è più fragile e perché bisogna rispettare questa fragilità tenendolo in mano adeguatamente. Nascono un’infinità di piccole emozioni sensoriali per cui quando bevi dal bicchiere di cristallo sai che stai bevendo. Perché l’oggetto ti spinge a sapere che esisti… There’s an example I always use: the difference between drinking water from a plastic cup or a crystal glass. People drink out of a glass because it is a little heavier than a paper cup, because it’s more fragile and you have to respect this fragility, because the fragility makes you hold it in a different way. Therefore you experience all sorts of minor sensorial emotions, so when you drink from a glass you are aware of drinking because the object encourages you to realise that you exist… Ettore Sottsass, Design Interviews, Museo Alessi - Corraini Editore

053 Nuovo Milano, servizio di posate, cutlery set Ettore Sottsass, 1987


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Asta, servizio di posate, cutlery set Alessandro Mendini, 2004

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Din-don, servizio di bicchieri, glass set Alessandro Mendini, 2004


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KU, servizio di piatti, table set Toyo Ito, 2006


Pluto, servizio di piatti, table set Guido Venturini, 2001

Porthos, bicchiere per vino, wine glass Guido Venturini, 2001 Acqua, bicchiere per acqua, water glass Guido Venturini, 2001

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Mami, servizio di bicchieri, glass set 2003 Mami, servizio di posate, cutlery set 2002 Mami, servizio di piatti, table set 2003 Stefano Giovannoni



Colombina collection, servizio di piatti, bicchieri e posate, table, glass and cutlery sets Doriana e Massimiliano Fuksas, 2007

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ON IL LORO SERVIZIO DA TAVOLA, DORIANA E MASSIMILIANO FUKSAS INCORAGGIANO UN MODO DI SERVIRE DIVERSO DA QUELLO TRADIZIONALE. ANZICHÉ ALLA PREDOMINANTE DEL SERVICE À LA RUSSE, CI SI RIFERISCE QUI AL SERVICE À LA FRANÇAISE, PER IL QUALE OGNI PORTATA È COMPOSTA DA MOLTE PIETANZE DIVERSE DISPOSTE SUL TAVOLO TUTTE INSIEME CONSENTENDO ALL’OSPITE DI SCEGLIERE. LE FORME DELLA “COLLEZIONE COLOMBINA” SONO TALI DA ADATTARSI ALLO STESSO MODO A ENTRAMBE LE FORME DI SERVIZIO. WITH THEIR TABLE SET DORIANA AND MASSIMILIANO FUKSAS ENCOURAGE A MANNER OF SERVING FOOD DIFFERENT TO THE TRADITIONAL ONE. INSTEAD OF THE PREVAILING SERVICE À LA RUSSE THEY INTRODUCE THE SERVICE À LA FRANÇAISE IN WHICH MANY DIFFERENT DISHES OF A MEAL ARE BROUGHT OUT FOR EACH DINER TO HELP THEMSELVES. THE FORMS OF THE “COLOMBINA COLLECTION” ARE SO DESIGNED AS TO BE ADAPTED TO BOTH FORMS OF SERVING. “A la carte”, 2007


D

a quelle cinesi a quelle nordiche o africane tutte le tradizioni lo dimostrano: il buon cibo è legato al rito del mangiare, e questo rito si realizza tramite oggetti e strumenti molto accurati, vassoi, ciotole, taglieri, eccetera. A questo hanno pensato gli architetti Sargiani e Helander per uno dei più completi servizi da tavola che ci siano, prodotto dalla ditta Alessi. Si chiama “Programma 8” ed è stato studiato per soddisfare la più vasta ed esigente casistica di tavole apparecchiate… All traditions, whether Chinese, Nordic or African, share this view: Good food is linked to the ritual of eating, and this ritual involves the use of objects and tools, trays, bowls, cutting boards, etc. This is what the architects Sargiani and Helander had in mind when they designed one of the most complete table services there is, produced by Alessi. It is called “Programma 8” and it is designed to satisfy the widest and most demanding situations of laid tables… Alessandro Mendini, 1976

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Programma 8 Franco Sargiani Eija Helander, 1975, 2005 piatti, plates FS10 2x2 FS10 2x3 FS10 3x3 FS10 3x4 FS11 2x2 vassoi, trays FS01 2x3 FS01 3x4 FS01 4x4 FS01 4x6 contenitori, containers FS02 1x1 FS02 2x3 FS02 3x4 FS02 4x4 insalatiera, salad bowl servizio per olio, aceto, sale e pepe, condiment set: oil, vinegar, salt and pepper coltello per formaggi, cheese knife pala per lasagne, lasagne server posate per insalata, salad set


Questa simpatica macchina da caffè non

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aspetta altro che …una tirata d’orecchi! Geo, questo il suo nome, “traspone un linguaggio espressivo e antropomorfico nel mondo degli elettrodomestici”. Forse bisognava chiamarsi Alessandro Mendini per pensarci… This witty coffee maker seems to be waiting to have its ears pulled! Geo, as it is called, “brings an expressive and anthropomorphic language into the world of electrical appliances”. No one other than Alessandro Mendini could have designed such a product… “Le Matin”, 2005

Geo, macchina per caffè filtrato, drip coffee maker Alessandro Mendini, 2005

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Agata, teiera con scaldino a lume, teapot with burner for tealights Alessandro Mendini, 2003


Anna Set, servizio per zucchero e crema, sugar and cream set Alessandro Mendini, 2001

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Anna Box, barattolo, kitchen box Alessandro Mendini, 1999

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101, caffettiera, coffee pot 102, teiera, teapot 103, lattiera, milk jug 104, zuccheriera, sugar bowl Ufficio Tecnico Alessi, 1956

Babette, set di due tazze da caffè, set of two mocha cups set di quattro cucchiaini da caffè, set of four coffee spoons Miriam Mirri, 2006

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XI Compasso d’Oro, 1978-79 Diploma d’onore Bio 9 Ljubljana, 1981 Design Plus, 1983

9090, caffettiera espresso, espresso coffee maker 1979 RS07, caffettiera espresso elettrica, electric espresso coffee maker 2002 Richard Sapper


S

uccede molto spesso: il progettista fa una passeggiata. La prima parte della passeggiata la fa da solo o con i suoi assistenti, nella seconda parte è con tutta una squadra di persone che aiutano a trasformare il modello in un prodotto industriale che funziona, può servire, si può produrre, dà lavoro alla gente e viene utilizzato. Diventa tutta un’altra cosa, diventa quasi una cosa che vive. With design this happens very often, with the designer maybe setting out to walk through the woods. He goes for the first part of the walk by himself or with his assistants, and for the second part with a whole team of other people, who help to transform the model into an industrial product which works, that can be useful and manufactured which gives people work and is used. It becomes something quite different, almost a living thing. Richard Sapper, Design Interviews, Museo Alessi - Corraini Editore

1979, Crusinallo, Sede Alessi:

1979, Crusinallo, Alessi

sulle prime Sapper non voleva

headquarters. The brief to develop

assumersi il compito di realizzare

a new espresso machine is one

una nuova moka. E invece La

that, at first, Sapper didn’t want

“Caffettiera” è uno dei tanti

to take on… Yet, for Alessi, the

successi di una lunga e fertile

“Caffettiera” has just been one of

collaborazione tra Alessi

the many successful items stemming

e il designer tedesco.

from a long lasting and stimulating

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collaboration with Richard Sapper. “Architektur und Wohnen”, 2005

RS07SET, set da viaggio per la preparazione del caffè, travel set for preparing coffee Richard Sapper, 2002


9094, caffettiera a pressofiltro, press filter coffee maker Aldo Rossi, 1991

È 067

probabile o certo che vi siano cose migliori del caffè; ma comunque ci piace e l’amiamo per se stesso ma anche per storia e tradizione e abitudine. Come tecnici, siamo convinti che la “brevitas” della nostra macchina ci fornisca un buon caffè; e che la sua forma diventerà presto privata e domestica. At the end of the day, there are obviously better things than coffee; but nevertheless we like and love it for itself but also because of history, tradition and out of habit. As technicians, we are convinced that the essential design of our machine produces good coffee; and that its form will soon become private and domestic. Aldo Rossi, 1984

ARDT, tazza da caffè, mocha cup 1991 ARMUG, mug, mug 1991 Aldo Rossi


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Mami, bollitore, kettle Stefano Giovannoni, 2003

Pina, caffettiera espresso, espresso coffee maker Piero Lissoni, 2006

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070 MGPF, caffettiera a presso-filtro, press filter coffee maker 1989 MGDT, tazza da caffè, mocha cup 1989 MGMUG, mug, mug 1989 Michael Graves MG33, teiera, teapot Michael Graves, 2005

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071 9096, cremiera, creamer 1988 9097, zuccheriera, sugar bowl 1988 MG34, vassoio, tray 2005 Michael Graves


Il bollitore Alessi, la cremierina, la zuccheriera, il cucchiaino e il vassoietto fanno parte di quella che in Alessi è stata battezzata “Graves family”. Un set speciale per un tea-time un po’ informale. The Alessi kettle, the creamer, sugar bowl, teaspoon and tray form part of what at Alessi has been christened the “Graves family”. A special set for a more informal teatime. “Sale&Pepe”, 2007

073 9093, bollitore, kettle 1985 MG32, bollitore elettrico, electric kettle 2001 Michael Graves


La Cintura di Orione, serie di pentole, pots and pans Richard Sapper, 1986


Per un regalo fantastico ecco la nuova serie di pentole Alessi. “La Cintura di Orione” è al passo con le nuove tendenze culinarie che sono in continua evoluzione grazie alle numerose manifestazioni dell’azienda nel settore.

074 La Cintura di Orione, ceppo per coltelli, knives block Richard Sapper, advice Alberto Gozzi, 2008

The new “La Cintura di Orione” line of pots and pans is a great gift from Alessi, perfect for the booming interest in cooking, fuelled by the many cooking shows of the factory in this field. “Porzellan und Glas”, 2006 La Cintura di Orione, serie di coltelli, knives Richard Sapper, advice Alberto Gozzi, 2008

075


Morozzi mi presentò il

Morozzi presented me with

progetto nel 1982. La forma

the design in 1982. The shape of

dell’oggetto era affascinante e

the object was fascinating and

misteriosa. Pasta Set è diventato

mysterious. Pasta Set became

popolare tanto da influenzare

so popular that it significantly

profondamente il mercato, dando

influenced the market resulting

vita ad almeno un centinaio di

in at least a hundred imitations all

imitazioni in tutto il mondo.

over the world. Alberto Alessi, 1993

Pasta Set, pasta-set, pasta-set Massimo Morozzi, 1985 Medaglia d’oro Bio 11 di Ljubljana, 1986

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Frankreichs Sternekoch Alain

La sublime casserole à pâtes

Ducasse, Designer Patrick Jouin und baptisée “Pasta Pot” et conçue par le die

italienische

Designschmiede designer Patrick Jouin en collaboration

Alessi haben eine alte Methode avec Alan Ducasse révolutionne la des Kochens wiederentdeckt, das cuisson des pâtes …s’inspire d’une Garen der Nudeln in der Sauce vieille tradition paysanne: pendant la (das Ergebnis schmeckt einfach cueillette des olives, les mouliniers, umwerfend gut!).

qui ne disposaient que de très peu d’eau, cuisaient ainsi

“Zu Tisch”, 2007

leur pasta. “Marie Claire Maison”, 2007

The pot is not only

… is the closest thing to

a beautiful adjunct to the

a rock-star kitchen implement

modern kitchen, but also

as we’ll likely get… Plus it saves

promotes a forgotten way

potential storage dilemmas:

of cooking up our favourite

the spoon fits neatly into the

Italian comfort food …We

handle (which stays cool while

can’t wait to find out what’s on the tagliatelle tonight. “Wallpaper”, 2007

077

cooking). And yes, the recipe is included. “New York Magazine”, 2007 Pasta Pot, utensile per la cottura della pasta, pasta cooking unit Patrick Jouin for Alain Ducasse, 2007


Il n.1 tra le pentole. La pentola

steel pot with handles in bakelite

manici in bachelite consente una

can simmer at two pressure levels

cottura semplice e veloce, facendo

for quick, easy cooking. The

bollire lentamente a due stadi di

mouse-eared design, with its four-

pressione. I manici a forma di

litre body, is a real Giovannoni’s.

orecchie di topolino e il design panciuto Mami, pentola a pressione, pressure cooker 2003

con capienza di 4 litri lo rendono un Giovannoni autentico!

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Mami, servizio per fonduta, fondue set 2003 Mami, servizio per bourguignonne, bourguignonne set 2003 Mami, ceppo per coltelli, knives block 2002 Mami, serie di coltelli, knives 2002 Stefano Giovannoni

Top of the pots. This stainless

a pressione in acciaio inox con

079

“Wohnen�, 2005


Tra i prodotti che Alessi ha presentato a gennaio al salone Maison et Objet di Parigi, la

080

Among the products presented by Alessi at the Maison et Objet show in Paris, the podgy saucepan

casseruola cicciotella di Stefano

by Stefano Giovannoni gave us an

Giovannoni ci ha messo appetito.

appetite. Its rounded form evokes

La sua forma bombata richiama direttamente la maternità

motherliness and hearty food. “Intramuros”, 1999

e la golosità.

Mami, serie di pentole, pots and pans Stefano Giovannoni, 1999


Ma che robo è quello?

081

Secondo me serve per pescare le balene. Sì bravo, allora potrebbe essere anche uno spaventa mosche. E se fosse lo spacca ghiaccio di Basic Instinct? No no, semmai era in un film di Ed Wood o in un fumetto di Flash Gordon. Bah, non lo so guarda, magari possiamo usarlo per mescolare la polenta. Sì bravo, e allora perché non per spremere i limoni? Lima - 29 aprile 1998, ore 8.41 To: Alessi.s.p.a.@Alessi.com From: T.Maspes@ Universidad.de.Lima.pe Subject: Dieci anni senza spremere limoni. Spett.le Alessi s.p.a., sono un ricercatore del Centro di Ricerche Semiotiche dell’Università di Lima, ho da alcuni mesi intrapreso uno studio intitolato Dieci anni senza spremere limoni, sul vostro

spremiagrumi Juicy Salif, che da ormai dieci anni è al centro della scena del design mondiale. Con la mia ricerca ho provato a mettere in luce i motivi per cui non si capisce che il vostro spremiagrumi è uno spremiagrumi e cos’altro può sembrare. Il giorno 5 giugno 1998 alle ore 11.00 sarò presso l’Università di Bologna per testare i risultati della mia ricerca con gli studenti di Scienze della Comunicazione e il direttore del Dipartimento. Distinti saluti, Teodoro Maspes

Michele Cogo, Dieci anni senza spremere limoni, Racconto semi-semiotico sul Juicy Salif di Philippe Starck


But what is this? I think it’s used for whale fishing.Yes, good, and it could also be used to keep away insects. And what if it were the ice pick in Basic Instinct? No no, If anything it was in a film by Ed Wood, or a comic strip with Flash Gordon. Well, I don’t know, maybe we can use it to mix the polenta. Yes, good, and why not use it for squeezing lemons too? Lima - 29 April 1998, time: 8.41 To: Alessi.s.p.a.@Alessi.com From: T.Maspes@Universidad.de.Lima.pe Subject: 10 years without squeezing a lemon. Dear Sirs, I am a researcher at the Centre for Semiotic Research of the University of Lima. For some months I have been working on a study entitled Ten years without squeezing a lemon, on your Juicy Salif citrus squeezer, which for 10 years now has been at the forefront of the world design scene. In my study I have tried to highlight the reasons why it is not clear that your citrus squeezer is in fact a citrus squeezer, and what else it may look like. On 5 June 1998, at 11.00, I will be at the University of Bologna to test the results of my research with Communications Science students and the head of the Department. Yours sincerely, Teodoro Maspes Michele Cogo, Ten years without squeezing a lemon, Semi-semiotic tale on Philippe Starck Juicy Salif

Juicy Salif, spremiagrumi, citrus-squeezer Philippe Starck, 1990


Kalistò 1, Kalistò 2, Kalistò 3, barattoli, kitchen boxes Clare Brass, 1992

082


083

084

Ovolini, contenitori per spezie, spice containers CSA - Joanna Lyle, 1995

Tin Family, barattoli e contenitori, kitchen boxes and containers Jasper Morrison, 1998


Un buon cocktail accompagna sempre una serata di classe. Ce lo insegna il mondo della celluloide che ha

865, misurino per cocktail, cocktail measure, 1971

871, secchiello per ghiaccio, ice bucket, 1957

870, agitatore per cocktail, shaker, 1957

507, molla per ghiaccio, ice tongs, 1971

consegnato al pubblico

Massoni-Mazzeri

la poesia della sua degustazione. Meglio se accompagnata dall’inquadratura di un elegante shaker, come quelli di Alessi. An elegant evening is always accompanied by a good cocktail. We see it in films, which have shown the public the poetry involved in tasting it. Even better if the camera shot

085

includes an elegant shaker, such as the one produced by Alessi. “Blogger”, 2008

872, rinfrescatore, wine cooler By appointment A.I.B.E.S. e A.I.S. Massoni-Mazzeri, 1959 870, capogruppo della serie di oggetti per il bar e i vini Avio, con più di un milione di pezzi venduti, resta ancora oggi uno dei nostri best seller. È stato il primo progetto della coppia Mazzeri-Massoni ed è presente ormai in quasi tutti i bar dei quattro continenti.

The 870, the head of the series of objects for bars and wines Avio, with over a million pieces sold is still today one of our best-sellers. It was the first design by the couple Mazzeri-Massoni and can now be found in bars all over the world. Alberto Alessi


“Ho comprato il mio secchiello per ghiaccio Alessi 20 anni fa e ce l’ho ancora. Tutte le volte che ho ospiti, ricevo complimenti”. By appointment A.I.B.E.S. e A.I.S. Ettore Sottsass, 1979 5050, agitatore americano o “Boston”, american or “Boston” shaker

“I bought my Alessi champagne bucket at least 20 years ago and I still have it. Anytime I have guests over, I get compliments”. “FQ”, 2007

5051, secchiello per ghiaccio, ice bucket 5052, rinfrescatore, wine cooler 5009/11, sottobicchiere, glass coaster 5009/15, sottobottiglia, bottle coaster 5059, colonna portarinfrescatore, wine cooler stand

5053, passino da bar, bar strainer 5054, frullino da bar, stirrer 5055, molla per ghiaccio, ice tongs

086


M

i sono spesso fissato sulla figura e sul viso umano che sono degli interlocutori formali di altissima intensità che permettono all’oggetto di assumere uno sguardo. è un gioco storico lontanissimo nei millenni e mi piace molto… I have often focused on the human figure as formal interlocutors of very high intensity, endowing an object with expression. This game goes back thousands of years, is something I like very much.

Alessandro Mendini, Design Interviews, Museo Alessi - Corraini Editore Anna Sparkling, tappo per champagne, champagne stopper Alessandro Mendini, 1998

087

088 Anna G., cavatappi, corkscrew Alessandro Mendini, 1994

Alessandro M., cavatappi, corkscrew Alessandro Mendini, 2003


089

Bolly, rinfrescatore, wine cooler Jasper Morrison, 2003

JM26, colonna portarinfrescatore, wine cooler stand 2005 JM24, secchiello per ghiaccio, ice bucket 2005 Jasper Morrison


090

Ron Arad ha dato il meglio di sĂŠ ideando una famigliola di oggetti che, come al suo solito, non sono solo fortemente iconici sul piano estetico ma sono caratterizzati ognuno da una innovativa, curiosa performance. Ron Arad was at his best when he designed a family of objects which, in his usual style, are not only strongly iconic on an aesthetic level, but each characterised by innovative and curious functions. Ufficio Tecnico Alessi

Chiringuito Shaker, agitatore per cocktail, shaker Ron Arad, advice Alberto Gozzi, 2004

Babyboop, antipastiera, hors-d’oeuvre set Ron Arad, 2000

091


Marli, portachiavi, key-ring LPWK - Steven Blaess, 2007

092

Marli, apribottiglie, bottle opener LPWK - Steven Blaess, 2005

POP-UP, apribottiglie a pressione, bottle cap remover Giovanni Alessi Anghini, 2008

Il nuovo apribottiglie “Marli”

This new bottle opener

per Alessi è molto più che un

“Marli” from Alessi, however, is

banale utensile da cucina, è anche

not designed just to remove caps,

un accessorio moda femminile per

but it can also adorn scarves and

decorare foulard o cinture.

hip straps as a feminine fashion accessory. “Design Report”, 2005

093


La bilancia da cucina

094

elettrica di Alessi fa molto più che arredare il bancone della cucina. Ha un piano di appoggio abbastanza largo da contenere una vasta gamma di alimenti, pesa in grammi o in libbre e il display digitale è facile da leggere. Alessi’s handsome Electronic Kitchen Scale does more than dress up the Kitchen counter. It has a platform large enough to hold a wide range of foods, the ability to weigh things in either grams or pounds, and an easy-to-see digital readout. “Daily News”, 2006

095 SG66, bilancia da cucina elettronica, electronic kitchen scales Stefano Giovannoni, 2004

SG63, spremiagrumi elettrico, electric citrus-squeezer Stefano Giovannoni, 2003


096

SG67, miniaspirapolvere, handheld vacuum cleaner Stefano Giovannoni, 2004 Questo elegante

Semplicemente in!

tostapane è rinomato per

Scoprite il primo

le sue molteplici funzioni:

miniaspirapolvere che

oltre a tostare, riscalda e

diventa una scultura

scongela… potreste non

moderna. L’elegante e

avere più bisogno di un

potente miniaspirapolvere

microonde! Basta usare

di Alessi, disegnato in

il tostapane ogni giorno.

collaborazione con Stefano

Perché quindi non averne

Giovannoni, aspira sia

uno?

liquidi che solidi e poi si ritira nel suo caricabatteria

This sleek toaster is

a parete.

known for its multiple functions: it not only toasts,

Just In! Meet the first

it even reheats and defrosts

mini-vac that doubles as

– so you may not need

modern sculpture. The sleek

a microwave.You use a

and poerful Alessi Handled

toaster every day. Why not

Vacuum designed in

have one you love?

collaboration with Stefano

“Western Living”, 2006

Giovannoni, sucks up both liquids and solids, then retreats to its wall-mounted recharger.

097

SG68, tostapane, toaster Stefano Giovannoni, 2006

“Shop etc.”, 2006


“In parte aspirapolvere, in parte rasoio, con questo piccolo grande aggeggio togliere tutti quei fastidiosi pelucchi sarà un gioco da ragazzi! I vostri maglioni non troveranno un amico migliore!” “Part vacuum, part

098

razor, this great little gismo makes short work of those fuzzy pills, it could be your sweaters’ new best friend”. “O, the Ophra Magazine”, 2006

Piripicchio, levapelucchi, clothes shaver Stefano Giovannoni, 2005


100

L

a cosa interessante di Alessi è che prendono la gente da fuori e continuano a chiederti di lavorare con loro fino a quando quello che fai gli interessa. È un accordo fantastico, possiamo creare una vera linea su tutta una gamma di prodotti! What’s interesting about Alessi is that they bring in people from the outside and keep asking you to work with them as long as they’re interested in what you’re doing. It’s a fantastic deal – we can create a real line over a range of products!

Wiel Arets, “Architectural Journal”, 2007

mix.it, frullatore a immersione, hand blender Wiel Arets, 2007 SG75, bilancia pesapersone elettronica, electronic body scales Stefano Giovannoni, 2005

099 099


Bibliografia Bibliography


ESERCIZIO FORMALE Ettore Sottsass Progetto grafico di Ettore Sottsass e Raffaele Castiglioni - Alessi, Crusinallo, 1979 PAESAGGIO CASALINGO Alessandro Mendini La produzione Alessi nell’industria dei casalinghi dal 1921 al 1980. Disegni di Tiger Tateishi - Progetto grafico di Bruno Munari - Editoriale Domus, Milano, 1979 PAESAGGIO CASALINGO Alessandro Mendini Die Produktion Alessi in der Haushaltswarenindustrie von 1921 bis 1980. Aerograph-Zeichnungen von Tiger Tateishi - Graphic design Bruno Munari - Internationales Design Zentrum, Berlin, 1979 CIBI E RITI/ESSEN UND RITUAL AA.VV. Atti del seminario di progettazione svoltosi all’IDZ di Berlino, gennaio 1981. Ergebnisse der Entwurfswoche im IDZ Berlin, Januar 1981. Introduzione di Alessandro Mendini e François Burkhardt - Interventi di Jean Charles de Castelbajac, Peter Cook, Hans Hollein, Peter Kubelka, Richard Sapper, Ettore Sottsass, Stefan Wewerka. Progetto grafico di Bruno Munari - Alessi, Crusinallo, 1982 (seconda edizione, gennaio 1988) TEA & COFFEE PIAZZA AA.VV. 11 servizi da tè e caffè disegnati da / 11 tea and coffee sets designed by/ Michael Graves, Hans Hollein, Charles Jenks, Richard meier, Alessandro Mendini, Paolo Portoghesi, Aldo Rossi, Stanley Tigerman, Oscar Tusquets, Robert Venturi, Kazumasa Yamashita. Introduzione di Alessandro Mendini Progetto grafico di Bruno Munari e Raffaele Castiglioni - Shakespeare & Company, Milano, 1983 (quinta edizione, novembre 1986) IL BEL METALLO Patrizia Scarzella Storia dei casalinghi nobili Alessi. Nota introduttiva di Paolo Portoghesi - Progetto grafico di Elio Mari - Arcadia, Milano, 1985 PASTARIO OVVERO ATLANTE DELLE PASTE ALIMENTARI ITALIANE Eugenio Medagliani e Fernanda Gosetti Pastario or atlas of italian pastas. Progetto grafico di Raffaele Castiglioni - Alessi, Crusinallo, 1985 STAEDELSCHULE AA.VV. Da Eugenio Medagliani e Fernanda Gosetti sulla scorta della tradizione regionale italiana e dei tipi dei pastifici nazionali. Interventi di Peter Kubelka e Gianni Emilio Simonetti - Disegni di Libero Gozzini e Wilma Incerti. Progetto grafico di Massimo Morozzi e Raffaele Castiglioni - Alessi, Crusinallo, 1985 LA CAFFETTIERA E PULCINELLA Riccardo Dalisi Ricerca sulla caffettiera napoletana 1979-1987. Research in the neapolitan Coffee maker 1979-1987. Interventi di Michele Buonuomo, Claudio Gambardella, Benedetto Gravagnuolo Progetto grafico di Bruno Munari e Raffaele Castiglioni - Alessi, Crusinallo, 1987 (seconda edizione, gennaio 1989)


STEEL & STYLE Patrizia Scarzella The story of Alessi household ware. Nota introduttiva di Paolo Portoghesi - Progetto grafico di Elio Mari - Arcadia, Milano, 1987 LA CINTURA DI ORIONE Alberto Alessi e Alberto Gozzi Storia, tecnica e uso dei recipienti da cottura in metallo per la Grande Cucina Interventi di Alain Chapel, Gualtiero Marchesi, Angelo Paracucchi, Raymond Thuilier e Jean Andrè Charial, Pierre et Michel Troisgros, Roger Vergé, Guido Ippolito Ferrero, Giorgio Ragazzini e Paolo Zani, Richard Sapper - Fotografie di Aldo Ballo e Mattew Klein Progetto grafico di Milton Glaser - Longanesi, Milano, 1987 LA CUCINA ALESSI Alberto Alessi e Alberto Gozzi Töpfe, Pfannen, Kasserollen und die Kunst des Kochens. Interventi di Alain Chapel, Gualtiero Marchesi, Angelo Paracucchi, Raymond Thuilier e Jean Andrè Charial, Pierre et Michel Troisgros, Roger Vergé, Guido Ippolito Ferrero, Giorgio Ragazzini e Paolo Zani, Richard Sapper - Fotografie di Aldo Ballo e Mattew Klein Progetto grafico di Milton Glaser Econ, Düsseldorf, 1988 NOT IN PRODUCTION/NEXT TO PRODUCTION Alberto Alessi Prototypes and drawings of 57 designs never entered in the Alessi production catalogues (1921-1987) plus some hints regarding the future. Photography by Mauro Masera - Layout and design by Mauro Panzeri with Pino Trogu - Alessi, Crusinallo, 1988 “LA CONICA” “LA CUPOLA” E LE ALTRE CAFFETTIERE Aldo Rossi Raccolta di disegni tecnici, oggetti d’affezione e osservazioni varie sopra la caffettiera, considerata come un recipiente in cui si tratta, mediante diversi sistemi tecnici, il caffè, tostato e polverizzato per farne bevanda. E nel contempo lo si considera come costruzione architettonica. Progetto grafico di Aldo Rossi e Raffaele Castiglioni - Alessi, Crusinallo, 1984 (terza edizione aggiornata, gennaio 1998) L’OFFICINA ALESSI Laura Polinoro Alberto Alessi e Alessandro Mendini: dieci anni di progetti, 1980-1990. L’atelier Alessi.Alberto Alessi et Alessandro Mendini: dix ans de design, 1980-1990. Interventi di Alberto Alessi, Andrea Branzi, François Burkhardt, Achille Castiglioni, Riccardo Dalisi, Michael Graves, Gianpaolo Guerini, Alessandro Mendini, Massimo Morozzi, Bruno Pasini, Aldo Rossi, Richard Sapper, Ettore Sottsass, Philippe Starck, Robert Venturi Progetto grafico di Raffaele Castiglioni - F.A.O./Alessi, Crusinallo 1989 PHILIPPE STARCK AA.VV Interventi di Philippe Starck, Alessandro Mendini, Alberto Alessi Progetto grafico di Christoph Radl/Sottsass Associati - F.A.O./Alessi, Crusinallo 1990 REBUS SIC… Centro Studi Alessi Interventi di Alberto Alessi, Lucetta Scaraffia, Franco La Cecla, Massimo Alvito Progetto grafico di Mauro Panzeri con Pier Antonio Zanini - F.A.O./Alessi, Crusinallo, 1991


IL DOLCE STIL NOVO (DELLA CASA) Andrea Branzi F.A.O./Alessi, 1991 F.F.F. FAMILY FOLLOWS FICTION. WORKSHOP 1991/1993 Centro Studi Alessi Interventi di Alberto Alessi, Franco La Cecla, Luisa Leonini, Marco Migliari, Mariella Pandolfi, Laura Polinoro, Lucetta Scaraffia, Luca Vercelloni - Progetto grafico di Laura Polinoro con Silvia Polinoro, Raffaele Castiglioni, Maurizio Modica e Michele Cazzaniga - F.A.O./Alessi, Crusinallo 1991 L’OGGETTO EROTICOMIKO Riccardo Dalisi Skizzen und Bilder von erotischen Versionen neapolitanischer Espressokannen entworfen von Riccardo Dalisi, fotografiert von Sergio Riccio mit Anmerkungen versehen von Alessandro Mendini, Oscar Tusquets, Christian Borngräber, Ettore Sottsass. Herausgegeben von Patrizia Scarzella - F.A.O./Alessi, Crusinallo 1991 LA FABBRICA ESTETICA/100% MAKE UP Alessandro Mendini Interventi di Germano Celant, André Magnin, Francesco Morace, Emanuele Pirella, Stefania Campatelli e Flavio Pannocchia Progetto grafico di Atelier Mendini - F.A.O./Alessi, Crusinallo, 1992 LE FABBRICHE DEL DESIGN ITALIANO. ALESSI: UNE DYNASTIE D’ OBJETS Istituto Italiano di Cultura di Parigi Interventi di Alberto Alessi, Paolo Fabbri, Giovanni Careri Progetto grafico di Massimo Riposati - Carte Segrete, Roma, 1993 LA CUCINA ELETTRICA Raffaella Poletti I piccoli elettrodomestici da cucina dalle origini agli anni settanta. Il progetto Philips by Alessi. Illustrazioni di Sergio Cascavilla e Benito Jacovitti Progetto grafico di Massimo Caiazzo e Fulvia Mendini - Electa/Alessi, Milano, 1994 ECOLO Enzo Mari Disegni di Enzo Mari - Progetto grafico di Raffaele Castiglioni - F.A.O., Crusinallo, 1995 OPERE POSTUME PROGETTATE IN VITA METALLWERKSTATT BAUHAUS ANNI ‘20/ANNI ‘90 Bruno Pedretti Interventi di Alberto Alessi, Inez Franksen, Roberto Masiero, Klaus Weber Progetto grafico di Christoph Radl - Electa/Alessi, Milano, 1995 L’OGGETTO DELL’ EQUILIBRIO Centro Studi Alessi Interventi di Massimo Alvito, Jean Bernabé, Patrick Chamoiseau e Raphael Confiant, Enza Ciccolo, Paolo Fabbri e Giovanni Careri, Franco La Cecla, Anna Lombardi, Michael Maffessoli, Francesco Marsciani, Bruno Pasini, Mario Perniola, Shama Progetto grafico di Laura Polinoro e Alesina-Björkman - Electa/Alessi, Milano, 1996 PHILIPPE STARCK DISTORDRE Marco Meneguzzo Dialogo sul design tra Alberto Alessi e Philippe Starck Progetto grafico di Mario Milizia e Antonella Provasi/Sottsass Associati - Electa/Alessi, Milano, 1996


GENETIC TALES Andrea Branzi Progetto grafico Studio Branzi - Alessi, Crusinallo, 1998 LA FABBRICA DEI SOGNI. ALESSI DAL 1921 Alberto Alessi Electa/Alessi, Milano 1998 (sesta edizione aggiornata, 2003) FOTOGRAFIA E DESIGN. L’IMMAGINE ALESSI Claudia Zanfi (a cura di) Collaborazione Francesca Appiani - Interventi di Walter Guadagnini, Claudia Zanfi, Alberto Alessi, Andrea Branzi, Giovanni Gastel, Michele Göttsche, Francesca Appiani Progetto Grafico Studio Camuffo - Silvana Editoriale, Milano, 2002 VEDI ALLA VOCE: BAGNO Raffaella Poletti (a cura di) Lessico artistico per il progetto ILBAGNOALESSI Progetto grafico di Christoph Radl - Electa/Alessi, Milano 2002 TEA & COFFEE TOWERS Alessandro Mendini (a cura di) Ventidue servizi da tè e caffè. Progetti di Vito Acconci, William Alsop, Wiel Arets, Shigeru Ban, Gary Chang, David Chipperfield, Denton-Corker-Marshall, Dezsö Ekler, Massimiliano Fuksas and Doriana O. Mandrelli, Future Systems, Zaha Hadid, Tom Kovac, Toyo Ito, Greg Lynn, Alessandro Mendini, Morphosis, M.V.R.D.V., Juan Navarro Baldeweg, Jean Nouvel, Dominique Perrault, SANAA, UN Studio. Introduzione di Alberto Alessi e Alessandro Mendini Progetto grafico di Tassinari / Vetta - Fotografie di Carlo Lavatori THE BATHING DUTCHMAN. WIEL ARETS. A JOURNEY FROM MAASTRICHT TO UTRECHT Contrasto/Alessi, Roma 2007 DESIGN INTERVIEWS. ANDREA BRANZI Museo Alessi (a cura di) Museo Alessi/Edizioni Corraini, Mantova 2008 DESIGN INTERVIEWS. ACHILLE CASTIGLIONI Museo Alessi (a cura di) Museo Alessi/Edizioni Corraini, Mantova 2008 DESIGN INTERVIEWS. ALESANDRO MENDINI Museo Alessi (a cura di) Museo Alessi/Edizioni Corraini, Mantova 2008 DESIGN INTERVIEWS. RICHARD SAPPER Museo Alessi (a cura di) Museo Alessi/Edizioni Corraini, Mantova 2008 DESIGN INTERVIEWS. ETTORE SOTTSASS, Museo Alessi (a cura di) Museo Alessi/Edizioni Corraini, Mantova 2008 ORIENTALES. EASTERN STORIES THROUGH WESTERN EYES. Testi a cura di: Stefano Giovannoni, Alberto Alessi, Alessandro Mendini, Lin Mun-Lee. Gli Ori, Pistoia 2008


BR-A08 1 (ita/ingl)

www.alessi.com

(the 100 best of)


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