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PORTFOLIO Valentina Orsi


ORSI VALENTINA 0039 3387033953 valentinaorsi87@gmail.com

... sinteticamente alcuni degli ultimi progetti a scala architettonica e urbana ... 2


PORTFOLIO -4IUAV Riutilizzo ferroviario. Nuove dinamiche metropolitane nella città di Bologna (tesi di laurea 2014, relatore A. Ferlenga) -10FAUP Progetto di un centro di documentazione a Porto (aa 2012/2013, PROJECTO 4) -14CONCORSO Riqualificazione urbanistica ed architettonica della piazza sul lungomare Duilio nell’isola di Favignana (aprile 2012) -18IUAV Il passante di Mestre (aa 2011/2012 corso ANALISI URBANA, prof. S. Munarin) -24IUAV La nuova porta di Venezia (aa 2011/2012 corso LABORATORIO INTEGRATO 1, prof. A. Aymonino) 3


TESI DI LAUREA (IUAV) Riutilizzo ferroviario. Nuove dinamiche metropolitane nella città di Bologna (III sessione di laurea marzo 2014 , relatore A. Ferlenga)

Il tema di tesi nasce dall’ analisi di un progetto del PSC (Piano strutturale comunale).

In seguito a un analisi urbanistica delle 6 stazioni in previsione del Servizio Ferroviario Metropolitano (quali Prati di Caprara, Borgo Panigale-Scala, Zanardi, San Vitale-Rimesse, San Rufillo, Fiera) ho deciso “Le tendenze che investono il sistema territoriale ed economico e sociale di sviluppare il progetto della stazione dei Prati di Caprara in quanto si bolognese sono da un lato quelle della diffusione della popolazione verso colloca in un’ area strategica tra una zona rurale a nord, il fiume Reno a i centri minori e il territorio rurale e dall’altro l’accentramento di attività ovest, il centro storico a est, la via Emila e l’ospedale maggiore a sud . terziarie, servizi rari e grandi attrezzature specialistiche nel cuore del sistema Obbiettivo principale del progetto è la realizzazione di un ponte ciclopeportando all’aumento esponenziale della mobilità, con aumento della donale che oltrepassando i binari ferroviari si integri con la rete ciclabile lunghezza media degli spostamenti, diminuzione dell’efficienza del trasporto esistente. I percorsi di progetto servono la stazione del SFM in modo da pubblico.” (PTCP) rendere fruibile l’ accesso ciclabile ai servizi della stazione quali biglietteria, centro informazioni, spazi commerciali, la fermata dell’ autobus e il “Il Servizio Ferroviario Metropolitano (SFM) rappresenta il principale pro- parcheggio per autoveicoli. getto di riequilibrio e di governo della mobilità e dei trasporti pubblici La stazione si trova quindi sospesa su 6 pilastri a sezionone circolare di 1 dell’ area metropolitana bolognese. Il suo obiettivo è la creazione di un metro di diametro a una quota di +11 metri rispetto alla quota del suolo servizio di trasporto pubblico su rotaia per gli spostamenti fra la città di preesistente in modo da rendere accessibillità ai binari in quota. Bologna e il territorio provinciale, in particolare per i movimenti pendolari, La passerella ciclopedonale è costituita da 2 travi primarie di 130 cm e grazie alle 87 fermate, di cui 22 di nuova realizzazione nei Comuni della travi secondarie IPE 180 rivestita da lastre in alluminio colorato con una Provincia.” pavimentazione in calcestruzzo e vernice di resina colorata.

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confini comunali

stazioni in progetto stazioni costruite spazi in disuso principali parchi

Sviluppo del sistema ferroviario metropolitano a livello comunale con le stazioni realizzate in azzurro e qualle da realizzare in rosso in relazione alla rete ferrata e ai principali parchi esistenti

Torrente Ravone

Pista ciclable

Residenze in dismissione

Infrastruttura

Area ex-militare Prati di Caprara est

Orti urbani

Deposito ferroviario

Infrastruttura ferroviaria

Ex sabiem

Paesaggi ferroviari

Foto degli spazi dell’area di progetto dei Prati di Caprara

Verde incolto

Paesaggi rurali

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Chiesa di S. Luca Stazione SFM Prati di Caprara servita da biglieteria, spazi commericali, d’attesa e d’informazione Preesistenza - edificio residenziale Fermata autobus e navetta

Preesistenzadeposito ferroviario Strutture di discese alle banchine servite da biglietteria automatica e spazi d’attesa

Passerella ciclopedonale

Vista dal ponte ciclopedonale con le discese coperte ai binari verso la stazione di progetto sospesa

Quartiere universitario ( progetto studio Sartogo)

Riutilizzo del deposito ferroviario con funzione flessibile e temporanea 8 mercato, parcheggio, spazi per associazioni) Riutilizzo delle strutture della caserma militare con funzione commerciale e ostello

Plastico 1:2500 conin rosso la stazione di progetto e la rete ciclopedonale

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stazione ferroviaria PRATI DI CAPRARA Riutilizzo degli edifici residenziali esistenti ad uso temporaneo per studenti o visitatori dell’ospedale Maggiore Riutilizzo delle strutture dell’’ex caserma militare con funzione ludica di servizio al parco

Planimetria di inquadramento della stazione Prati di Caprara del Sevizio Ferroviario Metropolitano e dei principali interventi definiti a livello urbanistico


La passerella diventa solo ciclabile oltrepassando la stazione scendendo a spirale e riconettendosi alla rete ciclabile esistente. Il percorso pedonale invece prosegue dalla passerella sospesa sui binari entrando nella scatola di travi reticolari che ospita la stazione con una facciata esterna di rete elettrosaldata. Sul solaio sospeso della stazione è appoggiata una sottostruttura a due livelli rivestita esternamente in legno con un ampio spazio d’attesa e biglietteria a doppia altezza e punto informazione per ciclisti e spazi commerciali al primo piano. Scendendo con una grande scala e un ascensore al livello inferiore di + 3,6 m c’ è una piazza di copertura del parcheggio sottostante con una zona ristoro, un bar e uno spazio aperto attrezzato di attesa. La strada carrabile sospesa su pialstri mantiene la quota della viabilità preesistente e arriva nel progetto per servire la fermata dell’autobus e l’ accesso al parcheggio. La piazza scende su ogni lato con rampe dolci o con scale più rapide al livello del parco adiacente ai binari (elemento verde di giunzione tra il parco del lungo Reno e il centro storico). La pista ciclabile invece si collega alla preesistente ponendo soprattutto attenzione al collegamento con l’ ospedale Maggiore attraverso al parco dell’ ex area militare dei Prati di Caprara est o paralella alla strada carrabile.

Plastico scala 1:200

schema strutturale

Sviluppo delle sezioni verticali dell-edificio della stazioni con i flussi di accesso a ogni livello

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Sezione verticale perpendicolare ai binari

Sezione orizzontale + 14 m di progetto (+ 55,4 m slm)

Vernice di resina colorata Soletta di calcestruzzo 10 cm Rete elettrosaldata Lamiera grecata 7 cm Trave retcolare h=130 cm Trave IPE 180 Rivestimento in alluminio

Dettaglio costruttivo della passerella


FAUP (Facultade de Arquitectura Univesidade do Porto) Progetto Erasmus Progetto di un centro di documentazione a Porto (anno accademico 2012/2013 - PROJECTO 4 - prof. Francisco Viera de Campos)

Durante il periodo Erasmus ho seguito il corso di progetto del quarto anno della FAUP. L’area d’intervento è tra la stazione della metropolitana di Trinidade a nord (progettata dall’arch. Souto de Moura) e l’avenida Aliados a sud (progettata dall’arch Souto de Moura e l’arch. Alvaro Siza) su cui si affacciano i più importanti edifici della città di Porto (il municipio, le poste, ...) e rua Bomjardin a ovest (una via in stile tradizionale per la città di Porto). Nell’area di progetto è prevista la demolizione di un edificio parcheggio multipiano in acciaio rivestito in pannelli in cemento. L’edificio è un centro di documentazione per cui pretende un’ immagine dura e solida da un lato ma anche aperta verso l’esterno per far entrare la luce naturale sia negli spazi del centro di documentazione sia nelle sale espositive e nei grandi spazi di passaggio. L’edificio quindi è composto da due volumi pincipali, uno più piccolo che ospita spazi dell’amministrazione sui 3 piani di 150 mq, e uno più esteso a un piano di 500 mq che ospita una sala proiezioni e un bar-ristorante al livello dell’entrata e due sale espositive al primo livello. I due edifici sono rivestiti da una pelle in pannelli Viroc bianco (materiale

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composito, costituito da una miscela compressa e secca di particelle di legno di pino e cemento in riferimento allo stabilimento Ricola di Herzog & De Meuron). I pannelli sono inclinati spioventi e l’ampiezza in sezione va aumentando man mano che sale in modo da lasciar passare la luce maggiormente nell’attacco a terra dell’edificio. Il livello della copertura è interamente occupato dai 1200 mq del contro di documentazione che si colloca così in una posizione privilegiata sospeso sull’edificio con una bucatura nel solaio che perme una continuità visiva con la biglietteria e l’ingresso a tripla altezza. Il lotto di progetto ha un salto di quota nel terreno di 7 metri tra nord e sud che viene distribuito su tutta la lunghezza dell’edificio che affonda nel terreno lasciando interrato quasi interamente solo il parcheggio. Un basamento in cemento armato accompagna il dislivello interrandosi progressivamente fino a 3/4 dell’edificio dove rimane solo la facciata in vetro per permettere l’entrata principale sui due prospetti lunghi. L’accesso all’edificio è sui due lati lunghi uno più immediato sulla via principale di rua da Trinidade e uno sulla piazza interna al lotto tagliata diagonalmnte in modo da introdurre lentamente i visitatori all’interno dell’edificio


Sezione orizzontale + 14 m di progetto (+ 55,4 m slm)

Sezione orizzontale verticale e rapporto con gl’edificio del municipio su rua Trinidade

Attacco a terra - sezione orizzontale all’altezza dell’ingresso principale livello 1- bar ristorante, sala autitorium, ingresso, biglietteria, uffici amministrativi

FAUP 2012 | 2013 PROJECTO IV • CENTRO DE DOCUMENTAÇÃO • TRINDADE PORTO professore F. V. de Campos • estudente Valentina Orsi

II

CORTES 1/100 PLANTA 1/100 • NIVEL

+ 81,7 m

QUADRO DE AREAS viroc

rivestimento madeira

vidro

pavimentaçao vinilica

betao

-D.1 Entrada de Serviço •(50) 61 -D.10 Arrumos do Auditório •(20) 39 -D.11 Arrumos Gerais • (30) 23 -D.12 Oficina •(20) 13 -D.13 Vestiários | Balneários dos Serviços • (40) 66 -D.15 Estacionamento em Garagem • (30 750) 27 850

-D.16 Centrais Técnicas 280 D.16 Centrais Técnicas - "Chiller" (no exterior) 60 D.16 Centrais Técnicas - UTAS ( considerou-se 50% no exterior) 200 100 D.16 Centrais Técnicas - Central Térmica 50 50 D.16 Centrais Técnicas - Cisternas e Grupo de Bombagem 60 60 D.16 Centrais Técnicas - Servidores 10 10 D.16 Centrais Técnicas - Quadros Gerais de Energia 20 20 D.16 Centrais Técnicas - Grupo Gerador de Emergência 40 40 D.16 Centrais Técnicas - Posto de Transformação 30 30

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Sezione verticale trasversale - sezionando il livello 0 del parcheggio e il livello 3 dell’archivio

Prospettiva aerea con acquerelli e china la stazione di Trinidade a destra e l’edificio di progetto al centro

Prospettiva con acquerelli e china dalla stazione di Trinidade guardando per l’edificio di progetto

Prospettiva con acquerelli e china vista da Rua Bomjardin verso l’edificio di progetto

12 FAUP

Prospettiva con acquerelli e china viste interne - l’ entrata, la sala esposizioni, l’archivio e il bar

Projecto 4

viroc

rivestimento madeira

F. V. de Campos

vidro

pavimentaçao vinilica

2012/2013 Valentina Orsi

betao

-B.4 Sala de Exposições 1 • (300) 233 -B.4 Sala de Exposições 2 • (150) 283 -C.3 IS H, M e • (20) 19

-D.9 Apoio das Salas de Exposição • (40) 30 -D.2 Sala de Recepção e Triagem de Documentos • (30) 53 -D.4 Salas de Reparação e Tratamento de Documentos • (100 ) 110. -D.3 Câmara de Expurgo • (10) 1 1

III PLANTA NIVEL + 88,6 m


FAUP 2012 | 2013 PROJECTO IV • CENTRO DE DOCUMENTAÇÃO • TRINDADE PORTO • professore F. V. de Campos professore Jose Gigante estudente Valentina Orsi

Plastico scala 1:100

Particolare costruttivo della facciata in lastra Viroc

Particolare costruttivo sezione verticale della facciata

13 Particolare costruttivo pilastro strautturale - infisso - facciata

FAUP 2012 | 2013 PRO CENTRO DE DOCUM TRINDAD professore F. V professore estudente V


CONCORSO Riqualificazione urbanistica ed architettonica della piazza sul lungomare Duilio nell’isola di Favignana (aprile 2012 con Luca Nicoletto, Marco Provinciali, Marco Rizzetto, Daniela Ruggeri)

Il progetto risponde alle richieste del bando proponendo di riqualificare il lungomare Duilio intervenendo non solo sulla piazza ma anche sul tratto successivo verso il porto, (come si vede nella planimetria in scala 1:500) nell’ottica che questo potrà essere sistemato in una fase successiva. L’idea di progetto è quella di creare uno spazio fruibile continuo, una “passeggiata a mare” ridefinendo quindi la condizione attuale di lungomare che per sua stessa definizione dovrebbe essere strettamente legata al rapporto con l’acqua ma che qui risulta essere negata dal muro di protezione e dalla strada stessa. E’ per questo motivo che una delle prime operazioni è stata quella di intervenire sull’asfalto esistente nel tratto di lungomare che fiancheggia la piazza; si propone di sostituire il manto stradale esistente con dell’asfalto colorato intervallato da cordonate della stessa pietra utilizzata per le cordonate della pavimentazione della piazza, generando un motivo geometrico che ritmi visivamente l’intervento. Inoltre tramite le cordonate e utilizzando una granulometria differente da quella dell’asfalto esistente , la sensazione di cambio di pavimentazione sarà percepibile anche per chi percorre il lungomare in macchina che sarà

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portato a rallentare la velocità ed a rispettare il pedone che in questo modo può sentire più vivibile lo spazio della piazza verso il mare. La piazza, che ha subito dei lavori di manutenzione e rinnovamento recenti, presenta nel complesso una pavimentazione in buone condizioni; pertanto si è ritenuto opportuno non intervenire su di essa drasticamente ma di procedere per aggiunte o meglio giustapposizioni di elementi, cercando di rispettare l’esistente e integrarsi il più possibile con il disegno delle aiuole e dei simboli utilizzati nel disegno. Tuttavia il grande viale al centro della piazza e il largo spazio lastricato tra il marciapiede sul lungomare Duillio e la piazza, risultano poco bilanciati rispetto alla fitta trama del tessuto storico esistente che si trova alle spalle della piazza . Pertanto si è pensato di collocare i due chioschi con dei sistemi di coperture leggere per riparare dal sole, disposti in modo spazialmente suggestivo. In particolare una fila di otto pensiline disposta lungo lo spazio lastricato tra il marciapiede sul lungomare e la piazza proseguedo con altre 4 pensiline lungo il viale. Al di sotto delle pensiline sul lungomare sono


planivolumetrico del lungo mare di Favignana

collocate delle panchine realizzate in blocchi di calcarenite locale levigata che consentono di sostare e guardare il mare anche attraverso alcune superfici trasparenti lungo il muro sulla strada Due delle 4 pensiline leggere si sovrappongono alla copertura dei chioschi per consentire ai clienti di stare comodamente all’ombra ed eventualmente in grado di accogliere alcune sedie e tavolini mobili. I chioschi sono a secco smontabili con una struttura in acciaio e rivestiti in legno. Le pensiline sono anch’ esse in acciaio con coperture in rete metallica, la cui trama ed i colori richiamano le possenti reti delle tonnare utilizzate per secoli dai pescatori dell’isola. Il monumento è costituito da un basamento in calcarenite locale (tufo) a blocchi squadrati che evocano le geometrie delle cave di tufo presenti sull’isola di Favignana. Questo simboleggia la durezza del lavoro in cava e vuole essere anche un tributo alle vittime sul lavoro. Sul basamento si trovano delle sagome di figure femminili realizzate con delle lame di acciaio corten, le “donne” sono rivolte verso il mare e sembrano aspettare qualcuno che torni a casa da un momento all’altro ma che probabilmente non farà più ritorno. Il fatto che Favignana sia un’isola implica in un certo

senso per chi vi abita l’allontanamento un tempo per andare in guerra, o ancor oggi, per lavorare. “Chi ha roba a mare non ha nulla.” G.Verga ,”I Malavoglia”, 1881, Milano Sul basamento verranno incisi i seguenti versi: Voggh’essiri un cocciu di rina nni la rina di la praja; un pisci nni la riti cu l’àutri mprinati a sfunnari la gaggia chi li chiuj. Ignazio Buttitta (La peddi nova, 1963) Il monumento è collocato in punto strategico in quanto vi confluiscono degli assi prospettici privilegiati, ossia all’angolo nord est della piazza, precisamente dove sulla pavimentazione è rappresentato un sole stilizzato.

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tratto dal documentario /isola di Favignana, ripresa diretta di una tonnara/ regia di Carlo Alberto Chiesa (1958)

Vista della piazza verso il mare inquadrando sulla sinistra il monumento ai caduti in corten e sulla destra i chioschi con le pensiline di progetto. Alcuni frame tratti dal documentario “Isola di Favignana, ripresa diretta di una tonnara� regia di Carlo Alberto Chiesa (1958)

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Sezione prospettica della piazza in rapporto con il mare

In questo punto il monumento sarà ben visibile sia per chi arriva dal cuore vi si trovava una cala (adesso interrata dalla strada e dal muro in cemento) della città, in particolare per chi da piazza Madrice percorre via Cristoforo che per un certo periodo è stata sfruttata come cava di tufo. Colombo verso il mare, ma anche per chi percorre il lungomare Duilio in Altre porzioni di muretto saranno demolite lungo il tratto di lungomare in corrispondenza con la piazza. direzione est ovest e viceversa. Le porzioni di muretto demolite sono in totale quattro e sono posizionate Un ulteriore gruppo di statue, due sagome femminili, sarà posto in asse in maniera strategica rispetto alle panchine che si trovano sotto le coperal gruppo statuario principale sul marciapiede che si trova al di là della strada, in modo da non intralciare il passaggio, vicino al muretto esistente ture parasole. Crediamo che un interevento del genere non troppo massivo e invasivo che percorre il lungomare Dulio. spaccato assonometrico pianta e prospetto 1:50 Come se le figure femminili si fossero avvicinate al mare, impazienti, per possa essere un buon espediente non troppo costoso per valorizzare la visione diretta del mare dalla piazza. sporgersi sul parapetto e vedere prima il ritorno dei propri cari. Tale operazione vuole essere un invito per i visitatori ad affacciarsi al mare. Inoltre per rendere il muro esistente in continuità con l’intervento,viene In questo punto una porzione di muretto esistente è stata demolita e sosti- trattato con uno strato a finire di cemento sulla quale sono incisi delle dectuita con delle lastre di vetro portante di spessore 2 cm, per rendere pos- orazioni lineari che riprendono il disegno dell’asfalto colorato di progetto della pavimentazione. sibile la vista del mare e degli scogli dove è ancora visibile che un tempo

pianta e prospetto 1:50

spaccato assonometrico

Disegni tecnici degli oggetti della piazza (chiosco, pensilina, panchina)

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IUAV (Istituto Universitario di Architettura Venezia) Il passante di Mestre (anno accademico 2011/2012 corsoANALISI URBANA, prof. S. Munarin con Valentina Bruna, Lorenzo Fattorel, Davide Favaron, Alvise Frasson, Luigi Lorenzi, Stefano Mangini, Michele Pallaoro, Irene Tassinari, Marlon Zigante, Alessandro Zotta)

Foto del passante di Mestre nela zona di Dolo (area oggetto di studio singolo)

“Il Passante di Mestre è un tratto della A4, costruito nel 2006-2008, che ha origine all’altezza di Dolo nel veneziano e, dopo aver toccato Preganziol nel trevigiano e intersecato la A27 Mestre-Belluno, termina a Quarto d’Altino ancora nel veneziano. E’ stato progettato e realizzato cercando di rispettare, per quanto possibile, il territorio che l’attraversa. Infatti, lungo i 32 km, vi sono 9 tracciati in trincea, 8 gallerie artificiali e 4 viadotti. E’ dotato di infrastrutture di mitigazione ambientale che, in parte, sono ancora in corso di completamento. Inoltre per mitigare l’impatto ambientale e migliorare l’inserimento dell’autostrada nel contesto territoriale è stato progettato il Passante Verde. Tale studio prevede la realizzazione di una serie di interventi ambientali finalizzati alla diminuzione dell’impatto ambientale della struttura autostradale sul territorio circostante.” (CAV) Il passsante di Mestre è ed è stato oggetto di molte critiche dalla messa in discusione della sua effettiva necessità di essere costruito se per un bisogno di smistamento del traffico carrabile o per interessi economici

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di piccole imprese alla messa in discussione delle piccole realtà che viene a creare un’opera infrastrutturale di queste dimensioni in un territorio ancora poco tocccato come le campagne venete. Il passante crea schematicamente due realta> da un lato le realt’ interrotte dal passante sia positive ceh negative (come corridoi verdi e paesaggi interrotti o le centuriazioni romani ancora presenti e visibili, o la superficie agricola o le realt’ interrotte da espropri per la costruzione del passante) e dall-altra quelle generate (come la realizzazione di opere complementari al passante e la restrutturazione di strade o la realizzazione dek oassanrte verde, un grande parco di mitigazione o le nuove industrie e centri commerciali costruiti che offrono apparentemente nuovi posti di lavoro o l-accampamento nomade stabilitosi nelle strade morte lasciete dal grande cantiere) L-intera analisi e portata avanti parallelamente a ritagli di cronaca, presa diretta con un punto di vista reale di fatti accaaduti e pareri e dimostrazioni della popolazione che vive quei luoghi in trasformazione.


Gli scenari del passante: analisi di strisce di territorio della realtĂ del passante

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PASSANTE CHE INTERROMPE

via Roma

pista Passante ovest

SP41

barriera Venezia ovest

rotatoria via delle Cave scolo Carmason fossa d’argine via Crete barriera Venezia est

strada comunale Crete

scolo Volpin via Vetrego FFSS Ve-Pd deviazione di via Vetrego

pista barriera Venezia est

canale acque alte

scolo Casenego

via dei prati

via Caltana scolo Lusore via Porara via Taglio destro

via Grigoletto via Pasqualato

via Grigoletto e via Pasqualato

fiume Muson via Taglio sinistro

via Ca’Zanoschi

via Casale sul Sile A27 via Roette

collegamento Passante-A27

via Malpaga fossa Padovana svincolo di spinea via Rossini via Villafranca

via Taglio SP81

via Malombra rotatoria SP32

scolo Serva rotatoria casello di Preganziol

scolo Parauro

via Pesare

rio Cimetto

via Lumeo

vio rio Serva

scolo Serva

via Zigaraga

via della Croce FFSS Ve-Tn via Zigaraga via Terraglio SS13 FFSS Ve-Tr via Boschetta

rio Roviego via Villetta fiume Marzenego

rio Zermanson via 25 Aprile via Zero Branco rotatoria di Campocroce

rio Storto via delle Motte

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2500

500

5000 m via del Cristo

RISCHIO AMBIENTALE

PESEGGIA

sezioni 1:50000

gli allagamenti

1 tracciato in rilevato 2 viadotto 3 tracciato in trincea 4 tracciato in galleria 5 intersezioni canali 6 intersezioni stradali 7 opere complementari 8 linee ferroviarie 9 ponti

Schema della sezione dellavori passante Passante, idraulici contro Lavori idraulici in arrivo nella zona del Passante di Peseggia, per cercare di mettere in sicurezza le case a nord dell’autostrada.

MARTELLAGO Pettenò: «Si riduca l’impatto ambientale del casello» Con un’interrogazione del consigliere regionale della Federazione della Sinistra veneta Pettenò, ritorna la questione della superficie dell’opera da costruire a cavallo del fiume Dese, tra Martellago e Scorzè.

fiume Dese

via Verdi

via “Cappellana”

via Moglienese Cappella via Ariosto

via M.Polo via Tesarotti via Ariosto

via Spangaro fosso consorziale Piovega

fosso consorziale Piovega via Spangaro

via M.Polo via Tesarotti

via “Cappellana”

via Verdi

fiume Dese

via Rossini fiume Zero

via Boschi SR 245

La Nuova Venezia, 27-03-2012 RE.VEN_1987_02D_4211

20

fiume Zero via Rossini

via Ariosto via Moglienese Cappella

RE.VEN_2009_02_2058

CORRIDOI+CENTURIAZIONE

RE.VEN_2009_03_2070

RE.VEN_1987_01D_4275

La Nuova Venezia, 25-10-2011

via Boschi SR 245

via del Cristo

via delle Motte

via Zero Branco rotatoria di Campocroce

rio Storto via 25 Aprile rio Zermanson

SUPERFICIE AGRICOLA

MARTELLAGO «Il Comune deve rivedere il Pat»

fiume Marzenego via Villetta

via Boschetta FFSS Ve-Tr


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RISCHIO AMBIENTALE

5000 m

PESEGGIA Passante, lavori idraulici contro gli allagamenti

sezioni 1:50000

Lavori idraulici in arrivo nella zona del Passante di Peseggia, per cercare di mettere in sicurezza le case a nord dell’autostrada.

CORRIDOI+CENTURIAZIONE

RE.VEN_2009_03_2070

RE.VEN_1987_01D_4275

La Nuova Venezia, 25-10-2011

1 tracciato in rilevato 2 viadotto 3 tracciato in trincea 4 tracciato in galleria 5 intersezioni canali 6 intersezioni stradali 7 opere complementari 8 linee ferroviarie 9 ponti

foss

MARTELLAGO Pettenò: «Si riduca l’impatto ambientale del casello» Con un’interrogazione del consigliere regionale della Federazione della Sinistra veneta Pettenò, ritorna la questione della superficie dell’opera da costruire a cavallo del fiume Dese, tra Martellago e Scorzè.

RE.VEN_2009_02_2058

RE.VEN_1987_02D_4211

La Nuova Venezia, 27-03-2012

MARTELLAGO «Il Comune deve rivedere il Pat»

SUPERFICIE AGRICOLA

Con una lettera inviata al Comune di Martellago, la Provincia ha chiesto alla giunta alcuni chiarimenti sulla Superficie agricola utilizzata (Sau), essenziale per poi stabilire quanti nuovi edifici, in percentuale, potranno sorgere.

ESPROPRI

RE.VEN_2009_02_2054

RE.VEN_1987_04D_3222

La Nuova Venezia, 11-02-2012

APERTURA PASSANTE Lavori finiti, via al Passante di Mestre

RE.VEN_2005_01_23

RE.VEN_2009_05_2109 RE.VEN_2009_02_2051

Corriere del Veneto, 20-12-2008

RE.VEN_1987_04E_4316

Si festeggia sotto una delle otto gallerie artificiali la fine dei lavori del Passante: trent'anni di attesa. «Certo, ci sono stati espropri, una cinquantina di case sono state abbattute, e ovviamente i contenziosi non sono mancati. L'operazione, però, non ha comportato grossi traumi, forse perché ci siamo intesi tra conterranei. Veneti i cittadini, venete gran parte delle ditte che hanno lavorato al Passante».

SPINEA Passante: 3 anni d’inferno basta promesse, ora i fatti

COMITATI

Il comitato “La fossa” invia 270 firme a Prefetto, Cav, Comune e Asl 13. Chiedono le aree verdi e lo stop a nuovi insediamenti commerciali La Nuova Venezia, 09-02-2012

IUAV

Architettura e città

Analisi urbana 2011-12

prof. S. Munarin, arch. S. Roveroni

Valentina Bruna 275041

Lorenzo Fattorel 275258

Davide Favaron 275370

Alvise Frasson 275252

Luigi Lorenzi 275181

21 Stefania Mangini 272697

Valentin


10

06

11

PASSANTE CHE GENERA 05

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03 02

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2500

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OPERE COMPLEMENTARI

5000 m

VIABILITA' Cantieri a Quarto Via Roma: partono i lavori A metà febbraio partirà la realizzazione della rotonda alla confluenza tra via Tommaso Abbate e via Roma, anche questa un’opera complementare al Passante, mentre negli stessi giorni inizieranno i lavori in via Roma, necessari per la realizzazione della terza corsia.

01

sezioni 1:1000

RE.VEN_2009_06_2101

La Nuova Venezia, 03-02-2012

02 SALZANO 03 per la fine dei lavori Passante, festa Tra un mese e mezzo l'apertura

RESIDUI

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Il Passante doveva essere inaugurato a maggio ma la commissione di Valutazione di impatto ambientale (Via) nazionale ha imposto al commissario di modificare il progetto per proteggere l'area delle ex cave di Salzano, 64 ettari a ridosso del Marzenego vincolati dall'Unione europea come Sito di importanza comunitaria. Tracciato da ripensare, un casello da spostare (da Martellago a Cappella di Scorzè) e 8 mesi in più per vedere la fine del cantiere.

03

RE.VEN_2009_02_2051

01

La Nuova Venezia, 18-12-2008

MIRANO Un’area verde in via Porara

PASSANTE VERDE

0

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5000 m

Proseguono i lavori dell’area del cantiere a est, dove la ditta Cosmo sta ultimando il parco verde lungo il Passante. Già completate le dune, ben visibili proprio percorrendo via Porara e i vialetti pedonali che attraverseranno il parco.

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La Nuova Venezia, 14-03-2012

VIABILITA' Cantieri a Quarto Via Roma: partono i lavori

06 RE.VEN_2009_01_2037

OPERE COMPLEMENTARI

A metà febbraio partirà la realizzazione della rotonda alla confluenza tra via Tommaso Abbate e via Roma, anche questa un’opera complementare al Passante, mentre negli stessi giorni inizieranno i lavori in via Roma, necessari INDUSTRIE per la realizzazione della terza corsia. IL PROGETTO

Schema della sezione del passante

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Casale: «Vogliamo l’Ikea»

sezioni 1:1000 07

La Nuova Venezia, 03-02-2012 RE.VEN_2009_06_2101

In coda per farsi assumere. Arrivano già le prime richieste. Il nodo del sì al progetto. Il sindaco Battaglion: «L’area scelta non ha valore ambientale» Corriere Veneto, 03-09-2011

08 RE.VEN_2009_03_20771

02 SALZANO Passante, festa per la fine dei lavori Tra un mese e mezzo l'apertura

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09

Il Passante doveva essere inaugurato a maggio MOGLIANO ma la commissione di Valutazione di impatto di nomadi «invade» Mogliano ambientale (Via) nazionale ha impostoCarovana al commissario di modificare il progetto Camper per e carovane si erano accampate giovedì proteggere l'area delle ex cave di Salzano, 64 sul tratto di strada morta che costeggia e venerdì ettari a ridosso del Marzenego vincolati il cavalcavia di via Grigoletto e Pasqualato sul versante sud del Passante di Mestre, non più dall'Unione europea come Sito di importanza una decina comunitaria. Tracciato da ripensare, undicasello dai veicoli. «Se dovessero tornare commenta Azzolini - li chiudo dentro al spostare (da Martellago a Cappella di parcheggio. Scorzè) eMe 8 ne infischio se si tratta di uno mesi in più per vedere la fine del cantiere. spazio di proprietà dell'Anas, farò portare lì un pò La Nuova Venezia, 18-12-2008

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di blocchi di cemento o tubi innocenti e bloccherò il passaggio». la Nuova Venezia, 23-03-2011

10

04 RE.VEN_2009_05_2109

RECINTI

RE.VEN_2009_02_2051

RESIDUI

11

MIRANO Un’area verde in via Porara

PASSANTE VERDE IUAV

Architettura e città

Analisi urbana 2011-12

prof. S. Munarin, arch. S. Roveroni

Valentina Bruna 275041

Lorenzo Fattorel 275258

Davide Favaron 275370

Alvise Frasson 275252

Luigi Lorenzi 275181

Stefania Mangini 272697

Valentina Orsi 275366

Michele Pallaoro 275371

Irene Tassinari 272511

Marlon Zigante 275288

Alessandro Zotta 272648


0

2500

500

OPERE COMPLEMENTARI

5000 m

VIABILITA' Cantieri a Quarto Via Roma: partono i lavori A metà febbraio partirà la realizzazione della rotonda alla confluenza tra via Tommaso Abbate e via Roma, anche questa un’opera complementare al Passante, mentre negli stessi giorni inizieranno i lavori in via Roma, necessari per la realizzazione della terza corsia.

01

RE.VEN_2009_06_2101

RE.VEN_1987_01D_4282

La Nuova Venezia, 03-02-2012

02 SALZANO Passante, festa per la fine dei lavori Tra un mese e mezzo l'apertura Il Passante doveva essere inaugurato a maggio ma la commissione di Valutazione di impatto ambientale (Via) nazionale ha imposto al commissario di modificare il progetto per proteggere l'area delle ex cave di Salzano, 64 ettari a ridosso del Marzenego vincolati dall'Unione europea come Sito di importanza comunitaria. Tracciato da ripensare, un casello da spostare (da Martellago a Cappella di Scorzè) e 8 mesi in più per vedere la fine del cantiere.

RE.VEN_1975_04E_4316

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La Nuova Venezia, 18-12-2008

RE.VEN_2009_02_2051

RESIDUI

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MIRANO Un’area verde in via Porara

PASSANTE VERDE

Proseguono i lavori dell’area del cantiere a est, dove la ditta Cosmo sta ultimando il parco verde lungo il Passante. Già completate le dune, ben visibili proprio percorrendo via Porara e i vialetti pedonali che attraverseranno il parco.

05

La Nuova Venezia, 14-03-2012

RE.VEN_2009_01_2037

RE.VEN_1987_05D_31691

06

IL PROGETTO Casale: «Vogliamo l’Ikea»

INDUSTRIE

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In coda per farsi assumere. Arrivano già le prime richieste. Il nodo del sì al progetto. Il sindaco Battaglion: «L’area scelta non ha valore ambientale» Corriere Veneto, 03-09-2011

RE.VEN_2009_03_20771

RE.VEN_1987_01D_4279

08

09 MOGLIANO Carovana di nomadi «invade» Mogliano Camper e carovane si erano accampate giovedì e venerdì sul tratto di strada morta che costeggia il cavalcavia di via Grigoletto e Pasqualato sul versante sud del Passante di Mestre, non più di una decina i veicoli. «Se dovessero tornare commenta Azzolini - li chiudo dentro al parcheggio. Me ne infischio se si tratta di uno spazio di proprietà dell'Anas, farò portare lì un pò di blocchi di cemento o tubi innocenti e bloccherò il passaggio».

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RE.VEN_2005_01_23

la Nuova Venezia, 23-03-2011

IUAV

Architettura e città

Analisi urbana 2011-12

prof. S. Munarin, arch. S. Roveroni

RE.VEN_2009_05_2109

RECINTI

Valentina Bruna 275041

Lorenzo Fattorel 275258

Davide Favaron 275370

Alvise Frasson 275252

11

Luigi Lorenzi 275181

23 Stefania Mangini 272697

Valentina Or


IUAV (Istituto Universitario Architettura Venezia) La nuova porta di Venezia (anno accademico 2011/2012 corso LABORATORIO INTEGRATO 1, prof. A. Aymonino, con Davide Favaron, Martin Priarollo, Marlon Zigante)

Vista dal ponte della Costituzione (arch. S. Calatrava)

Tema del progetto è la realizzazione di una nuova porta-icona per la città di Venezia. Il progetto si colloca nell’area di deposito ferroviario quasi abbandonato a ovest della stazione ferroviaria di Santa Lucia. L’ area è molto vicina al quertiere sia studentesco (IUAV e Ca Foscari) che residenziale di Santa Marta, ma attualmente riamane raggiungibile per la mancanza di un percorso ciclopedonale diretto. Il progetto propone quindi una passerella ciclopedonale che dal parco di San Giuliano a Mestre raggiunga l’edificio parallelamente al ponte della libertà e si dirami verso il quartiere di Santa Marta passando per l’area del progetto dell’arch. Galantino e verso il ponte della costituzione nonchè la stazione ferroviaria e piazzale Roma, luoghi di interscambio. La passerella passa attraverso i pilastri ad albero in cemento armato dell’ edificio nel secondo livello ampliandosi e offrendo una “piazza” sospesa attrezzata da punti d’informazione e sosta per i cicloveicoli. Al livello inferiore, delle preesistenze, rimane la piazza sotto la struttura dell’ edificio che tiene insieme l’ex forte (integrato nella struttura del

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ponte della libertà riutilizzato come bar-ristorante), il deposito ferroviario (riutilizzato come sale studio ed esposizioni), il nuovo edificio a un livello (con aule studio o didattiche) e un parcheggio (per il noleggio e sosta di barche e canoe). Dal livello 0 si sale con ascensori e rampe al livello della passerella di connessione urbana e sucessivamente al terzo livello una grande piastra rettangolare di 50x70 metri con residenze studentesche in materiale leggero (GFRP): la densa maglia del “quartiere” offre uno spazio urbano e dimensioni che ricordano il centro storico della città di Venezia, con piccoli campielli e strette calli. Il livello della copertura lascia cadere una lenta rampa in facciata verso il livello sottostante offrendo una lenta promenade urbana, conclusione di un percorso spiraliforme all’interno dell’edifcio aperto. L’ultimo livello è l’interpretazione dell’ altana pubblica, una grande piastra sospesa bucata e alleggerita, luogo del belvedere verso la città di Mestre, Venezia e la laguna che accompagna infine tra lucernari e soste al barristorante in cima.


schema concept di progetto altane, residenze studentesche, passerella ciclopedonale, riutilizzo dei capannoni ferroviari

BELVEDERE (2420mq) +32.40

SPAZIO AD USO PUBBLICO CON POZZI DI LUCE E SEDUTE BAR WI-FI 200mq CON PANORAMA DI VENEZIA E MESTRE

SESTIERE DEGLI STUDENTI (3300mq) +21.40

ALLOGGI E SERVIZI PER 150 STUDENTI CON SPAZI COMUNI 800mq DI SUPERFICE A DESTINAZIONE PUBBLICA

INFRASTRUTTURA - NODO MODALE +11.80

PISTA CICLO - PEDONALE DAL PARCO DI SAN GIULIANO ALLA STAZIONE MARITTIMA PARCHEGGIO PER 220 BICICLETTE CON SERVIZIO NOLEGGIO COLLEGAMENTI PEDONALI: CANAREGGIO, STAZIONE SANTA LUCIA E SANTA MARTA

LABORATORI E SPAZIO PUBBLICO +1.0 | +4.3

6 LABORATORI PER STUDENTI 1300mq RIUTILIZZO DEL CAPANNONE FERROVIARIO AD USO ESPOSITIVO E ARTISTICO PIAZZA PUBBLICA, PISCINA ALL’ APERTO, RISTORANTE ALL ‘INTERNO DEL FORTINO COLLEGAMENTO METROPOLITANA DI SUPERFICIE : MESTRE ED EX CAMPO DI MARTE 50 POSTI BARCA E NOLEGGIO BARCHE E CANOE

esploso assonometrico

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esploso assonometrico scala 1:500


Vista dal oltre il canal Grande

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Planivolumetrico e sezione verticale


Viste - copertura, bar-ristorante, residenze studentesche

Sezione verticale

1 1

rivestimento 1 esterno: lamiera in acciaio rivestita con pellicola in poliuretano

1

supporto al rivestimento: saldatura su staffe in acciaio ancorate al massetto

sezioni scala 1:500

strato di livellamento: massetto alleggerito con polistirolo massa 1400 kg/mc spessore 6 - 12 cm

assito di legno d'abete supporto al massetto massa 800 kg/mq

assito di legno d'abete supporto al massetto massa 800 kg/mq

travi secondarie del solaio profili tipo IPE in GFRP dimensioni 200 x 100 mm interasse 40cm

travi secondarie del solaio profili tipo IPE in GFRP dimensioni 200 x 100 mm interasse 40cm

isolamento termico pannelli in lana di roccia interposti alle travi secondarie del solaio dimensioni pannello 135x60x10 2

2

3

abitazione 1 3 livelli per 4 persone 4 camere 2 bagni 1 cucina comune

abitazione 2 3 livelli per 7 persone 6 camere 3 bagni

su tre livelli ospita 4 persone in camere da 15 mq 2 bagni da 5 mq 1 cucina per 14 studenti 28 mq

abitazione 1 su tre livelli ospita su tre livelli ospita 7 persone in 4 camere da 9 mq 4 persone in 1 camera da 16 mq da 15 mq 1 cameracamere da 10 mq

3 bagni 2 bagni da 5 mq da 5 mq 1 cucina per 14 studenti 28 mq

1 camera da 16 mq 3 bagni bagni 1 camera 102 mq da da 5 mq da 5 mq

3 bagni da 5 mq

1 cucina per 14 studenti 28 mq

3

rivestimento esterno lamiera in acciaio rivestita con pellicola in poliuretano supporto al rivestimento saldatura su staffe a L in acciaio 4x45x45 mm imbullonate al supporto in GFRP della chiusura verticale chiusura verticale 1 - pannello sandwich con strato di copertura in GFRP e isolamento interno polistirene espanso7,5cm 2 - pannello in polistirene estruso 12 cm interposto alla struttura del cartongesso di finitura interna finitura interna pannello di cartongesso 1,25 cm

parquet di legno spessore 2 cm

4

strato di livellamento e irrigidimento massetto alleggerito con polistirolo massa 1400 kg/mc 3

4

su due livelli ospita

4

assito di legno d'abete supporto al massetto massa 800 kg/mq

travi secondarie del solaio profili tipo IPE in GFRP dimensioni 200 x 100 mm interasse 40cm

3 bagni da 5 mq

3 bagni 3 bagni da 5 mq da 5 mq

isolamento acustico materassino in polietilene espanso

assito di legno d'abete supporto al massetto massa 800 kg/mq

4

6 persone in 4 camere da 9 mq 1 camera da 16 mq

persone in in 67 persone camere da da 9 44 camere 9 mq mq camera da da 16 11 camera 16 mq mq 1 camera da 10 mq

travi secondarie del solaio profili tipo IPE in GFRP dimensioni 200 x 100 mm interasse 40cm

isolamento termico pannelli in lana di roccia interposti alle travi secondarie del solaio dimensioni pannello 135x60x10

5 5

isolamento termico pannelli in lana di roccia interposti alle travi secondarie del solaio dimensioni pannello 135x60x10

5

lastra termoplastica in policarbonato spessore7,5 cm

6

pavimentazione in piastrelle di ceramica / parquet di legno spessore 2 cm

5

6

strato di livellamento e irrigidimento massetto alleggerito con polistirolo 5 massa 1400 kg/mc

pavimentazione in piastrelle di ceramica / parquet di legno spessore 2 cm

isolamento termico pannello in fibre di legno pressate massa 180 kg/mc

isolamento acustico materassino in polietilene espanso 6

lastra termoplastica in policarbonato spessore7,5 cm

strato di livellamento e irrigidimento massetto alleggerito con polistirolo massa 1400 kg/mc

isolamento termico pannello in fibre di legno pressate massa 180 kg/mc

Sezione verticale

parquet di legno spessore 2 cm strato di livellamento e irrigidimento massetto alleggerito con polistirolo massa 1400 kg/mc

3

isolamento acustico materassino in polietilene espanso

abitazione 2

abitazione 2 2 abitazione su due tre livelli su livelli ospita ospita

infisso in acciaio con taglio termico montato su elementi in GFRP

finitura interna pannello di cartongesso 1,25 cm

abitazione 2 abitazione 1 abitazione 2 livelli su due ospita su tre livelli su tre livelli ospita 6 personeospita in 4 camere da 9 mq 4 persone in 7 persone1 in camera da 16 mq camere da 15 mq 4 camere da 9 mq

rivestimento esterno lamiera in acciaio rivestita con pellicola in poliuretano

2

chiusura verticale 1 - pannello sandwich con strato di copertura in GFRP e isolamento interno polistirene espanso7,5cm 2 - pannello in polistirene estruso 12 cm interposto alla struttura del cartongesso di finitura interna

4

abitazione 2

finitura interna in cartongesso agganciato alle travi secondarie del solaio spessore 1,25 cm

infisso in acciaio con taglio termico montato su elementi in GFRP

supporto al rivestimento saldatura su staffe a L in acciaio 4x45x45 mm imbullonate al supporto in GFRP della chiusura verticale

abitazione 3 2 livelli per 6 persone 5 camere 3 bagni 3

abitazione 1

isolamento termico pannelli in lana di roccia interposti alle travi secondarie del solaio dimensioni pannello 135x60x10

finitura interna in cartongesso agganciato alle travi secondarie del solaio 2 spessore 1,25 cm

2

1 rivestimento esterno: lamiera in acciaio rivestita con pellicola in poliuretano

supporto al rivestimento: saldatura su staffe in acciaio ancorate al massetto

strato di livellamento: massetto alleggerito con polistirolo massa 1400 kg/mc spessore 6 - 12 cm

isolamento acustico materassino in polietilene espanso

massetto alleggerito di chiusura e di passaggio dei condotti6 di scarico e degli allacciamenti massa 1600 kg/mc

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6 massetto alleggerito di chiusura e di passaggio dei condotti di scarico e degli allacciamenti massa 1600 kg/mc

livello + 23,5 m s.l.m. livello + 23,5 m s.l.m.

scala 1:100 scala 1:100

scala 1:10

scala 1:50

scala 1:10

scala 1:50

scala 1:200 scala 1:200

residenze - pianta piano terra

residenze - pianta piano terra


CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI ORSI VALENTINA 1820, via G. Setti, San Pietro in Casale (BO) 0039 3387033953 valentinaorsi87@gmail.com Nazionalità italiana Data di nascita 12-08-87

ESPERIENZA LAVORATIVA Gennaio 2014 - fino adesso Impaginazione e grafica pubblicitaria nel giornale di eventi per “MarketinG-E” di Galletti Elisabetta Ottobre 2013 – dicembre 2013 Tirocinio presso lo studio Architetti Associati “Ceschia e Mentil” Maggio 2011 - luglio 2011 Collaboratrice, esecuzione di disegni tecnici e organizzazione per l’allestimento del “la mostra impossibile di Caravaggio” al Palazzo Mediceo a Seravezza presso Goodlink srl Agosto 2010 – novembre 2010 Tirocinio presso lo studio Architetti Associati “Ceschia & Mentil”

ISTRUZIONE E FORMAZIONE Marzo 2014 Laurea magistrale - indirizzo “Architettura e Città” presso l’Università IUAV di Venezia Conseguimento del diploma si Laurea Magistrale con voto 110/110 Ottobre 2013 – dicembre 2013 Tirocinio curriculare presso lo studio Architetti Associati “Ceschia e Mentil” Settembre 2012 - luglio 2013 Erasmus presso FAUP Facultade de Architectura Universidade do Porto Settembre 2008 - marzo 2011 Laurea Triennale in Architettura- indirizzo “Scienza dell’ Architettura” presso l’Università IUAV di Venezia Conseguimento del diploma di laurea Triennale in Scienze dell’Architettura con voto 104/110 Aprile 2010 - giugno 2010 Tirocinio curriculare presso lo studio Architetti Associati “Ceschia e Mentil” Settembre 2003 - luglio 2007 Formazione Secondaria Superiore presso il liceo Artistico Statale “Francesco Arcangeli” a Bologna Diploma di maturità con voto 91/100

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Settembre 2001 - giugno 2003 Formazione Secondaria Superiore presso il Liceo Scientifico Statale “Niccolò Copernico” a Bologna


CAPACITA’ E COMPETENZE PERSONALI MADRELINGUA ITALIANA INGLESE • Capacità di lettura buono • Capacità di scrittura buono • Capacità di espressione orale buono PORTOGHESE • Capacità di lettura ottima • Capacità di scrittura ottima • Capacità di espressione orale ottima SPAGNOLO • Capacità di lettura buono • Capacità di scrittura buono • Capacità di espressione orale buono

CAPACITÀ E COMPETENZE RELAZIONALI Ottima attitudine alla ricerca e al lavoro di gruppo acquisiti non soltanto durante gli studi universitari, ma anche grazie all’esperienza di tirocinio presso lo Studio Ceschia & Mentil.

CAPACITÀ E COMPETENZE ORGANIZZATIVE Buona capacità di organizzazione del lavoro appresa grazie all’incontro con professori esigenti durante il periodo accademico e grazie alla partecipazione a concorsi sviluppando progetti di gruppo in breve tempo. Nel periodo di frequenza universitaria ho comunque sempre conservato un lavoro in un negozio a Venezia per poter contribuire al pagamento degli studi che da un lato mi ha dato soddisfazioni ma dall’altro occupava parte del tempo riservato allo studio dei corsi universitari obbligandomi ad una razionalizzazione del mio tempo.

CAPACITÀ E COMPETENZE TECNICHE

. Ottima conoscenza del sistema operativo Windows e buona di Mac. Ottima conoscenza dei programmi Office (Word, Excel, Power Point). Ottima conoscenza dei programmi Adobe (Acrobat, Illustrator, Photoshop, Indesign), Autocad, Google SketchUp; buona di Ecotect, Twlight, Windows movie maker, HTML. . Ho appreso a utilizzare tutti i programmi con molta pratica, buona volontà e creatività durante il periodo accademico.

CAPACITÀ E COMPETENZE ARTISTICHE Eccellenti capacità nel disegno a mano libera con graffite, china, pastelli, acquerelli, acrilici, olii. Abilità nell’uso artistico di materiali quali la creta, carta, tessuto e legno grazie agli insegnamenti liceali e alla successiva pratica autodidatta. Grande interesse per la storia dell’arte, la grafica, il cinema, la fotografia e la letteratura. Patente di tipo B

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