Matteo Piccaia un’intervista, 16 opere e 365 aforismi A mio padre Gli aforismi sono sempre stati una forma espressiva diretta immediata. Molti artisti li hanno utilizzati. Esprimono in poche parole un pensiero. Matteo Piccaia, mio padre, lì scrive da sempre come da sempre è pittore. Lui e mia madre, grande cuoca, mi hanno cresciuto facendomi apprezzare il bello. Il bello è nell’arte, e il bello corrisponde al vero. Questo concetto aristotelico è attuale oggi più che mai. L’arte può spiegarci questo grande e improvviso mutamento della storia. E la bellezza dell’arte salverà il mondo, è questo il messaggio che i miei genitori mi hanno insegnato, oltre al rispetto e alla tolleranza verso gli altri e la natura. Qui sono presenti 365 aforismi, uno al giorno. Buona lettura. Giorgio Piccaia
Intervista a Matteo Piccaia Perché scrive aforismi? Scrivo aforismi perché ho bisogno di raccontare qualcosa per poterci credere e per aiutarmi nella pittura. La massima è nello stesso tempo domanda e risposta. È la risposta che pretendo alla mia domanda. Sbagliare non è piacevole, le metafore sono tentativi per capire chi sei. Anche nei miei dipinti racconto metafore. Dipingo e scrivo per capire chi sono. I miei scritti possono essere imitati, seguitemi mi fa piacere! Le massime sono sempre più lette. Perché? Gli aforismi piacciono perché sono concisi. “La mattina vicino allo specchio mi chiamo sempre per nome: non voglio radere un altro”. Sono spiritosaggini. Quando ero piccolo, andavo a scuola a piedi, impiegavo venti minuti e mi preparavo battute per stupire i miei compagni, ero timido. Ho passato una vita travagliata, voglio essere allegro. A cosa serve piangersi addosso? Il suo rapporto con la religione… “Il Cristo mi piace, non vedo perché io debba simpatizzare anche per gli eredi”. Cristo mi piace, aveva le ciabatte e andava a trovare i poveri e i bisognosi, evitava le sinagoghe. Cristo è un esempio. I suoi aforismi sono diretti e anche ironici… “Ho fatto di tutto per fare dei brutti quadri e, non so proprio come facciano gli altri”. “Il suo silenzio pesa come una possente parlata sopra le mie intenzioni”. “L’ombra serve per capire da che parte sta il sole”. Questo modo di essere mi aiuta a conoscere me stesso e quindi gli altri.
C’è un nesso tra i suoi dipinti e le massime? C’è un legame di sintesi, quando l’occhio guarda vede milioni di forme e colori. Io cerco la sintesi. Un vero bicchiere con tre margherite è superiore e più intenso di un quadro che li raffiguri. La natura è perfetta, l’insetto si ferma sul fiore vero sul quadro è più difficile. La nostra società è in crisi anche perché i vocaboli hanno sovrastato l’occhio. Noi ci fidiamo delle chiacchiere, abbiamo perso l’uso dell’occhio. Abbiamo dimenticato il terzo occhio. Allora guerra tra vocaboli e occhio? La mente raccoglie i vocaboli più convenienti per i due pasti quotidiani. L’occhio invece è disinteressato. L’uomo adopera i vocaboli per il potere, e quindi diventa pericoloso. Nelle parole non ci sono né verità, né menzogne. “È l’infallibilità dell’occhio che precisa la diversità degli oggetti e non la mente che organizza come deformarli”. Ritornando alla sintesi… La massima è sintesi, è dare quello che mi prefiggo. Nei miei quadri il contenuto religioso e politico non esiste, il mio lavoro è una somma di operazioni che presentano i risultati ultimi. Quando dipingo ricordo le precedenti operazioni tecniche del fare quadro. Sono un costruttore meccanico, la mia è evoluzione continua. Nella tela non sono gli oggetti che determinano il mio volere ma gli equilibri delle forme geometriche. “È l’infallibilità dell’occhio che precisa la diversità degli oggetti; e non la mente che organizza come deformarli”.
Matteo e Giorgio Piccaia negli anni ottanta
356 aforismi: uno al giorno Quante siano le stelle non è dato sapere, c’è sempre qualcuno che ti nasconde la verità. Un povero è bene che lo sia poiché non possiede tutte le parole per giustificarsi ricco. In quanto a velocità è il vento che corre più dell’aria. Il vero pericolo non è per niente la bugia (assai capibile) ma sono l’immenso numero di mezze verità istituzionalizzate. Arte. È l’infallibilità dell’occhio che precisa la diversità degli oggetti e non la mente che organizza come deformarli. Chi ha messo il caldo nel fuoco non ha certo pensato ai disagi dei pompieri.
Ci sono frasi astute, e frasi umili, allora anche quelle esatte sono da considerarsi incerte? Chi cambia spesso d’abito s’immagina con un cervello aggiornato. Tutti si scagliano contro la “povera” bugia come se delle verità conoscessimo ogni cosa. Il più piccolo vento del mondo si ottiene soffiando sul brodo. Provate a contare fino a cento senza mai respirare e capirete come la matematica possa essere un pericolo mortale in così pochi numeri. Se vi hai messo un occhio di riguardo, quale sia stato dei due non lo direi a nessuno. Non è per niente la mano del pittore ad autorizzare i difetti nel quadro, ma è l’occhio distratto a volerli. La libertà che intendeva mia madre era un tutt’altro di quanto mio padre mi bisbigliava sorridendo.
Per i poveri la rotondità del viso è il sogno. Per i ricchi il bello sono le ossa nelle sfilate di moda. L’ignorante non sa che esiste anche l’errore. Anche l’intelligente ignora quanto possa valere un genio. L’acqua ignora la virtù del saper togliere anche lo sporco dirglielo è da scemi, costa già cara. Sovente la menzogna è servita a evitare delle guerre… Se sì allora io mi chiedo: un monumento per esaltare la falsità lo vedremo quando? Se accetti le parole al posto dei consigli hai in mente le astuzie per vincere. Tutti vorrebbero una verità ma non tanto vera da danneggiare la furbizia del nostro quotidiano. Da quando ho saputo che ci sono delle persone sincere ho triplicato le ore di ricerca. Se oggi lavori saggiamente domani te ne stupirai gioiosamente.
Chi ha fame può distrarsi con un gioco che non duri più di una settimana. In rima. Non più di bugia ci conviene parlar, quando è l’inganno a facilitar l’affar. Il fischio avverte chi canta in tutt’altra maniera. Coloro che con garbo vi avvicinano e poi con scaltrezza vi congedano… mi fanno amare chi si presenta in modo goffo. Quando seppi che l’America era lontana, subito il mio pensiero andò per una bicicletta più solida di altre. Un popolo dopo aver raggiunto una sofferta civiltà è stato umiliato e fermato da un banale semaforo. Quando parlo non smetto di pensare all’errore quando taccio è ancora l’errore a preoccuparmi. Arte. Più sposti gli oggetti verso gli angoli, maggiormente sulla tela aumenta il disagio.
Chi non è prudente vivrà più esperienze di altri, e sarà così in linea con i tempi… e con le noie. Per gustare finalmente una pace benefica, bisogna prima ancora organizzare una guerra feroce. Arte del dipingere. Quello che deve essere messo sulla tela è l’occhio che lo decide le parole nulla sanno circa la qualità dell’esattezza guidate dall’occhio. A volte le ecchimosi dicono quanto siamo diversi i pareri dei violenti. Nel pagare delega sempre la mano più avara. Si è vero, un tempo eravamo più impietosi con i pidocchi. Un padreterno che non aggiorna le verità è uno da sostituire per indolenza. Quando un intelligente sfida un altro intelligente è sempre l’ignoranza che rompe le scatole.
Il poeta ha la virtù di trasformare ogni cosa in oggetti inservibili. Per possedere il doppio devi pagare domani. Mi stupisce il candore del latte se penso al letame color cioccolato. Le foglie salgono sugli alberi perché mai nessuno ha suggerito di meglio. A quanto ammontino il numero di foglie prodotte dalla terra in un anno è un segreto che io intendo mantenere. Eccezionale Piccaia. La verità si rinnova di continuo, e da ciò miliardi di sorprendenti falsità sono da buttare. Attenti all’inganno. Certe parole rendono la verità più vera “più vera a parole” ben s’intende. Io che conosco la verità altrui, malauguratamente ho finito per amare anche le mie bugie.
Anche l’impertinenza di un certo silenzio ha qualcosa che fa rumore. Chi ha inventato le malattie venga pure a riprendersele. Quella di svegliarsi dopo il sonno la ritengo ancora una buona abitudine. I parenti che io vedo di rado li penso buoni. Attenzione. Non so quando, ma la fine dei vocaboli come messaggio è già iniziato. (1956) Se volete raggiungere il mare seguite lo scorrere dell’acqua piovana. Quella moglie che non rispetta il marito non si aspetti alcun diritto. Quel marito che verso la moglie non dimostra riverenza si affronti e sia ripreso con urgenza. Arte. Il pittore che rifiuta la “critica competente”, rischia di rimanere un imbrattatele da niente.
Inventarsi una patria, significa avere una frontiera da difendere; per cui ecco le famose guerre in difesa del “sacro suolo”. Da quando ho saputo dell’intelligenza mi si è raddoppiata la furbizia. Un amico per rimanere tale non deve rifiutare i difetti che l’altro gli scaricherà. Conoscere la grammatica, dominare con delle parole affascinanti, ecco un pericolo da non sottovalutare. Per dire il falso e per affermare il vero servono i vocaboli. Perdiana, mai pensavo che la scuola vendesse una simile porcheria. Chi s’ingioiella immagina anche una maggiore efficacia nelle sue parole. I pittori muoiono già molto prima degli artisti. Per non scioccare chi ti sta accanto vi è l’autorizzazione di invecchiare lentamente.
Ci sono persone che imbrogliano quanto basta affinché quell’amicizia continui fraternamente. Chi non ascolta abbastanza da giovane sarà insulso più tardi. Quando è in funzione l’occhio di riguardo, l’altro che fa. L’uomo riservato piace… piace meno quando non parla affatto. Dopo che ne ha visto il fiore ogni frutto sceglie su che pianta maturare. Le dimensioni delle formiche è dovuta alle uova che inconsciamente hanno scelto. P.S. le distrazioni si pagano. Quel loro avvicinarsi alle rive ci dice che anche le onde del mare si stancano. Una cultura che si rispetti non deve riscrivere ciò che ha affermato ieri.
Quello che stupisce di un temporale è la mania del valersi dentro le nubi. Quando ero bambino credevo che i calzini bucati avessero imposto l’obbligo delle scarpe. Quando incontrano un uomo, le signorine hanno il difetto di pensare ai bambini. Tutti vorrebbero una verità ma non tanto vera da danneggiare la furbizia del nostro quotidiano. La verità ha lo scopo di danneggiare l’astuzia senza la scaltrezza non v’è creatività. Si vince con le parole, e subito è verità. Ecco quindi spiegato il trucco del perché tutti a scuola. Per i bambini il fascino dell’acqua è vissuto come cibo. Da sempre mi rodo per indagare sulle malattie del vicino. Da sempre il vicino si ammala e guarisce per farmi invidia.
Intelligente è colui che sa guardare. Ascoltare attentamente è lodevole. Un dire di continuo è cosa imprudente. Una prova sapiente è perdonare. Vegliate a che la vostra bugia non finisca tradotta in una tutt’altra maniera. Apprendere delle cose intelligenti vuol dire che di fronte a chiunque hai l’obbligo di ripeterle. È nel attendere il treno che la fantasia ti vuole in un percorso diverso. Anche gli uomini di genio muoiono. Essere un momento sbadato può capitare a tutti. Un’aria senza ossigeno non la vedo affatto, piuttosto è la velocità del vento a preoccuparmi. …E se l’ossigeno stanco arrivasse dopo? Da più ore sto modificando una tenaglia. Il chiodo ingoiato ieri sera dal nipote mi preoccupa alquanto. (1990)
La terra malgrado l’età ha la memoria intatta per suggerire alle sementi come comportarsi a primavera. Ognuno di noi manovra con le stesse pretese per un bisogno disuguale. Se dovessimo fermare il sole per i comodi dei vacanzieri, già penso alle scottature nel rimuoverlo. Gente, gli antichi romani sono stati privati del loro impero e la mia eredità ci ha rimesso. La notte è talmente timorosa che appare sempre in compagnia del buio. Ti vedo già perdente quando osservo l’astuto che ti ascolta in silenzio. Quando m’immagino intelligente ne godo i benefici. Contento tu, contenti tutti. Chi non ostacola mai la tua dialettica è tanto raffinato quanto carogna.
L’uomo più cose saprà, più dovrà sopportarne. Come dire… studia e ti troverai ingabbiato. Nuova ecologia. Bisogna pestare l’uomo senza danneggiare l’erba. Quando intendiamo litigare ognuno ha delle ragioni precise. Quando vogliamo la pace abbiamo delle ragioni precise. Quando non ci sono ragioni, scattano delle nuove idee da imbastirsi in dispute per altre più precise ragioni. Le religioni sono la puntigliosità per eccellenza. Non tanto l’amo ma il filo dovrebbe preoccupare il pesce. Anche i consigli degli ignoranti sono cose utili per le persone insulse. Chi sono, che cosa vogliono tutti coloro che mettono un loro ordine dentro a delle cose che di ordine ne hanno già subiti un’infinità? Attento Piccaia, evita di apparire in quella lista.
Arte. Le tele bianche conservano l’esatto di quanto intendevano i pittori prudenti. Quando ci si guarda i piedi si è esattamente sulla direzione dell’Australia. Arte. Quando nell’ultimare un dipinto, cerco un poetico, è subito il mestiere a impedirmelo. Io che vorrei tacere non so mai con quante parole lo devo annunciare. In molte discussioni affannose ciò che ancora si può aiutare sono le pause. Arte. I colori posseggono una tale personalità da respingere qualsiasi casualità negli impasti. La gentilezza è un’arma potentissima che ha l’obbligo di rinnovarsi per non apparire metodo. Per l’educazione che portiamo verso questa cultura anche tutto ciò che non si vede deve per forza esserci.
Molti non leggono per correttezza, non sempre è bello indagare nei pensieri altrui. Evviva la scuola. Più il bugiardo sarà intelligente. Più la verità sarà perdente. Più la gente fa finta di niente. Più vi è il pericolo di un unico prepotente. Io da giovane correvo talmente veloce da stupirmi per il ritardo della mia ombra. Chi dialoga poco fa molta più fatica a capire quando l’altro sbaglia. Trovo che sia insulso augurare un uragano ai contadini, almeno che non siano afflitti da una terribile siccità. Il sapiente fruga, il saggio riflette… e gli altri vegetano. Noi viviamo in una democrazia dove persino i poveri sono liberi di pensare all’abbondanza.
Tutti utilizzano le medesime parole per non apparire estranei alla moda. Alcuni medici guardano le ferite con molta intelligenza. Il tarlo dell’ignoranza ha scavato molte gallerie svuotando un’infinità di corpi. Tutti sono contro la bugia come se la verità l’avessero a portata di mano. Dove c’è della buona grammatica le bugie insulse si avvertono di meno. Tante galline senza un gallo farebbero pensare a un brodo in estinzione. Se invitate qualcuno a cena fate in modo che si senta libero di portare ogni sorta di cibo. Le ciliegie si sono date un colore rosso per fare in modo che l’uomo non mangi le foglie dell’albero accanto.
Aveva ragione mio nonno quando diceva che i merli sarebbero rimasti neri ancora per un bel pezzo. Le donne sanno aspettare con una tale astutezza da strabiliare ogni sorta di cervello maschile. Gli italiani quando fanno delle domande v’includono anche la risposta di comodo. Difendere ad ogni costo la propria personalità è anche un volere proteggere i propri errori. Un cane non immagina mai un albero come legna da ardere. Bisognerebbe riflettere in modo che si capisca quanto sia preziosa la durata del proprio silenzio. Per i treni sullo stesso binario è vietato il sorpasso. C’è un regolamento che parla chiaro. Il freddo sa subito riconoscere una porta aperta. Non bisogna mai acquistare tre scarpe.
I fiori hanno tutti un nome, ma se li chiami nessuno ti risponde. I libri che non ho letto mostrano meno errori. La scaltrezza si è insinuata nelle filosofie la grammatica finge di non saperlo. Cogliere le patate con una scala a pioli è meno pericoloso di quanto non sembri. I fiori presenti nella sola Italia, bevono, in una sola giornata milioni di ettolitri d’acqua. Diceva: con dei vocaboli a portata ogni bugia è bella sistemata. L’acqua a pioggia è un’esclusiva che spetta alle nubi. Conosco i danni provocati dagli elefanti per cui dico che le formiche devono rimanere piccole. La cultura ci promette sempre un uomo che non vediamo ancora.
Io conservo persino le illusioni, e se collaborano a migliorare i contenuti della mia arte, le promuovo realtà. Apparve l’uomo. Così prima si presumeva un’opprimente solitudine. Così dopo il silenzio fu mai tanto richiesto. Quando vedi un uomo modificare una macchina, cerca di distrarlo mostrandogli la grandiosità di un fiore. Di quanto potranno aumentare le verità se io inventassi un giornale da sfogliare con tre mani? Il genio è una casualità che guarda caso colpisce l’uomo. Oggi il bugiardo occupa una tale superficie da ricavarne prodotti per un bel po’ di decenni. Eccezionale Piccaia. La verità si rinnova di continuo, e da ciò miliardi di sorprendenti falsità sono da buttare.
A parole è facile camminare sull’acqua. Il vero problema è persuaderla a farsi calpestare. Di sera tutti chiudono le imposte per far capire alle lampade che il buio è rimasto fuori. I gradini posti sulle scale in discesa mi piacciono di più. Itinerari. Ci sono persone talmente sbadate che ignorano persino i nomi dei loro parenti del seicento avanti Cristo. Il tragicomico è mandare delle ambulanze nei campi di battaglia con il compito di svolgere un lavoro lodevole. Bla, bla… se non chiedi soccorso alla pausa chi altri potrà aiutarti? Moltissima gente mangia tre volte al giorno senza aver mai piantato alcunché… a suo tempo di costoro si sapranno i loro nomi?
Di libri pieni di grammatica ne trovi a montagne. Domanda: dove sono finite le quattro righette dense di poetiche? Un ruffiano che vi trovi ringiovanito è sempre un fior fiore di giudice. E’ aprendo la finestra che avvengono le fughe dell’immaginativa. L’uomo si crede superiore… Gli alberi da fermi, vivono e producono. Il cane con sei code non è mai stato simpatico. Farsi precedere da un regalo è lodevole… occhio a non dissipare la cosa con delle parole sbagliate. Con il silenzio si dà prova d’intelligenza… Cercate di scappare prima di essere interrogati. Un viso severo ottiene molte cose, escluso le gioie.
È bene che l’erba sia di colore verde, se questa diventasse nera, chi mai acquisterebbe latte e formaggio sporco? La memoria del ciliegio mi stupisce, il mio ad esempio non ha mai prodotto angurie. Per ottenere delle foglie verdi bisognerà insistere sul nome primavera. Le generose. Le scarpe di giorno lasciano le impronte, di sera lasciano i piedi… e rilasciano nello stesso tempo anche i fetori… nell’aria. Un tempo la gente voleva la verità del Signore. Adesso da innocenti tutti la pretendono dall’uomo. Le paure sono state distribuite agli uomini affinché sia poi la preghiera quella che sa come scacciarle. Chi piange ogni giorno un poco non avrà più bisogno di lamentarsi quando gli capiterà di stare veramente male.
Docente. Chi ti ascolta può solo ripetere ciò che insegni, è… peggio per gli scolari se non ti sei aggiornato. Il numero di foglie prodotte dalla terra in un lustro rimane un segreto che io non intendo svelare. Chi dice con prudenza elenca una lunga fila di suoni armoniosi. Quella di svegliarsi dopo il sonno la ritengo ancora una buona abitudine. Per molti il concetto di libertà è mostrare l’ampiezza dei loro possedimenti. I miei studi per il trasferimento del dolore di una persona all’altra è rimasto un punto morto. Dipingere. Da quando i pittori si sono impossessati delle parole la qualità del mestiere è calata “terribilmente”.
Anche l’impertinenza di un certo silenzio ha qualcosa che fa rumore. Per tradire le solite bugie ci sono delle verità che sfoderiamo solo in certe occasioni. Per non intaccare le fondamenta delle case si è convenuto che a spostare le ombre ci pensi il sole. Molti credono nelle parole contenute all’interno del pugno. Un bene? Un male? Attenzione. Non so quando, ma la fine dei vocaboli come messaggio è già iniziato. (1956) Correggere per la ventesima volta è quanto serve per concretizzare in parte. In quanto ascolto dei propri dolori… le orecchie non valgono granché. Arte. Il buon dipinto è frutto di tanti ragionamenti, e di quelle sue altrettante sovrapposizioni tecniche di cui poi se ne leggeranno i contenuti.
Un amico per rimanere tale non deve rifiutare i difetti che l’altro gli scaricherà. Il proprio avvocato non è mai un testimone oculare perciò tu bada che lo siano le sue parole. Da quando ho saputo dell’intelligenza mi si è raddoppiata la furbizia. Pittura en plein air. Raccontare una realtà è già lodevole. Meglio ancora è aggiungervi dell’estro poetico. I pittori muoiono già molto prima degli artisti. Una modifica quando riesce è già meno errore. Rimodificare per altre sedici volte può sorprendere… ciao. Le donne hanno il dono di conoscere le verità dell’uomo… e di acquietarle con delle bugie. Lui vendeva delle belle giornate di sole soffiando sulle nubi più leggere.
Chi s’ingioiella immagina anche una maggiore efficacia nelle sue parole. Arte. L’occhio deve ritornare a imporsi sulla volontà della mente. Con la conoscenza della grammatica le peggiori bugie si sono arricchite di molto. Io non sopporto l’amico che come regali mi sia inferiore. Qualcuno mi dovrà pur spiegare perché mai le verità sono più di sedici. P.S. L’Amleto di turno. Quando ero bambino credevo che i calzini bucati avessero imposto l’obbligo delle scarpe. La verità ha lo scopo di danneggiare l’astuzia senza la scaltrezza non v’è creatività. Il pericoloso delle cadute è una vicenda che alla pioggia nessuno deve dire.
Di bugie ce ne sono tantissime, il difficile è scegliere quali siano le più vere. Arte. Per migliorare bisogna iniziare un qualcosa e correggerlo in continuazione. Dopo che ne ha visto il fiore ogni frutto sceglie su che pianta maturare. Non c’è penuria di allocchi. Dunque organizzare una guerra è presto fatto. Ci sono persone che adottano il disordine convinti di sostenere la parola libertà. Vi vorrei suggerire due cose; ma non vi vedo abbastanza preparati per la seconda. Non sempre l’università è anche sinonimo di universalità. Non capisco come mai tutte quelle cellule siano potute entrare in noi. Per diamine, un po’ più di attenzione gente.
Sono alquanto preoccupato. I brutti quadri di un tempo non mi riescono più. Se vuoi dialogare con un cognato una sorella devi pure averla. L’aereo non paga l’aria per farsi sostenere, dunque, una riduzione dei costi la vorrei vedere sui biglietti. Il presente fu sospinto dal passato e sornione il futuro lo ringrazia. L’ombra serve per capire da che parte sta il sole. Anche se lo dimostrano correndo assieme, le gazzelle stentano a mostrarsi amiche dei leoni. Io mi faccio la barba ogni mattina, e prima di radermi, guardando lo specchio mi chiamo per nome; voi mi capite, io non intendo affatto radere un altro. Piuttosto che arrivare ultimo, preferisco superarne un bel numero e piazzarmi secondo.
Il mondo è tutta una sorpresa. Anche il fungo atomico potrebbe diventare commestibile. Il terremoto è un’imprudente ma mai pericoloso quanto le abbuffate dell’uomo. C’è persino chi anche tacendo storpia un silenzio. La verità è una furbacchiona, lei si che sa come spandere la voce sull’inconsistenza delle bugie. Si vuole che tutti siano intelligenti, ma non abbastanza dia infastidire i furbi. Dopo ogni sbaglio ci si può rifare, ma per chi commette solo errori l’è dura. Le farmacie vendono una gamma di prodotti equivalenti alle seicentomila malattie dell’uomo spendaccione. Lo sporco è qualcosa di meno pulito anche se a volte come cosa ci appare bisunta, lei come cosa sozza non deve considerarsi totalmente lurida.
La velocità consigliabile è quella che all’arrivo ti consegna vivo. Chi insiste nella ricerca scopre quanto le casualità siano sempre disponibili ad aiutarlo. Anche se privi di freschezze poetiche, ogni dipinto deve comunque avere precisione nel mestiere (grammatica). Prima fatti conoscere come intelligente, poi ti sarà lecito volerti scherzoso. Se ve lo dice l’occhio è verità. Se saranno le parole a dirlo e la convenienza che cercano. Se sarà la natura a mostrarlo, la verità vera è quella. La furbizia di stare dalla parte interna del televisore sta diventando moda. Dipingere promette solo errori da scaricare sui collezionisti farfalloni. Le barche più distanti hanno le rive lontane.
Il pittore che non distrugge abbastanza finirà per copiare dagli errori. Nella lotta tra ricco e povero è il benestante che se la ride. Quando finalmente ho trovato il fodero non mi resta che cercare gli occhiali. Le paure hanno inventato il credo quando si è tanti il credibile fa legge. I ricchi non sono come i poveri. I ricchi quando hanno fame mangiano, mangiano senza rompere le scatole al prossimo, e di questo i poveri ne devono tener conto. Che diamine ne va della democrazia… la democrazia del magna magna. Il silenzio regala a ognuno sempre un qualcosa e se non lo fa, la colpa non è mia. Ci sono dei vocaboli che hanno il fascino di migliorare la salute intellettiva.
La fedeltà coniugale non la si acquisisce dai racconti, la famiglia deve rimanere una forza, la maggiore di tutte. Il detto ragionare con i piedi lo trovo insulso, i piedi quando la scarpa non è la loro ti avvertono subito. Io che mi stupisco davanti a delle interminabili pianure mai avrei pensato alla rotondità della terra. Il cane al guinzaglio ci dice che gli animali obbediscono alle bestie. L’astuto che ha nascosto l’ossigeno nell’aria è rimasto sorpreso per le tante persone che hanno abboccato. Da quando mangio una sola volta alla settimana di tempo per dedicarmi agli spuntini ne trovo a iosa. Le donne belle pensano che non dovranno lavorare molto.
Certo il caldo avrà le sue ragioni se diserta le zone fredde. C’è gente che quando non scrive si accorge degli errori altrui. Ci sono persone talmente false che per farsi perdonare si scusano con delle bugie. Coraggio gente, svuotiamo i mari e godiamoci lo spazio. Quando i bambini sono sedici e il gelato è uno quindici sono le ingiustizie. Le persone intelligenti non mi piacciono, queste ad ogni costo vogliono saperne più di me. Un bel giorno inavvertitamente guardai verso l’alto e subito per appropriazione indebita mi arrivò una multa. Nell’arte non sempre le forme sanno proteggere quanto raccontano.
Ci sono persone che se ne infischiano di essere dei trapassati tant’è che dopo quel fatto manco reclamano. Il pressappoco è suppergiù uguale a certe cose abbandonate a metà. Quando ti senti nauseato dalle solite bistecche sappi che ci sono roditori di cortecce d’albero. Le imprecazioni gestite in modo divertito servono per dare ossigeno a questa nostra quotidianità. Lanciare un’idea è facile è il tenere a freno la risposta che preoccupa. Se hai mestiere, il dipinto meno riuscito non deve essere destinato a rimanere un brutto quadro. Anche non frequentando nessuna scuola le donne sono più astute che qualsiasi laureato… come mai? La libertà ha il potere di spingerti nella direzione dell’impertinenza.
Senza l’orologio non è facile capire quando sono le undici e sedici minuti. L’idea di possedere delle idee l’ho sempre avuta, e tuttora ritengo quell’ideale una cosa perfettamente idealizzabile. Se credi di avere una bella voce tu canta, insisti e canta, canta pure, fallo appartato… tu sai che la nevrosi si trasmette. Quando osservo gli alberi immagino anche il travaglio delle radici. Quando si parla più del dovuto, pericolosamente si va oltre il saputo. Avevo fatto di tutto per fare niente, alla fine mi stancai. 1932. Avevo organizzato un teatrino dove tutti dovevano piangere, credetemi non ci riuscii perché a tutti veniva da ridere.
Se vi capitasse di avere torto e quel tipo è più robusto di voi niente di male. Vi rifarete con i mingherlini. Sapevo molte cose sulla verità ma mai avrei pensato all’accanimento che questa dimostra nei riguardi della bugia. Le bugie hanno regalato all’ignoranza un punto d’appoggio. Se vuoi fare il ladro fallo, tu sai che io da te non rifiuto mai niente. Le porte servono a che la gente s’illuda a dei mondi diversi nella stessa casa. Da quando il sole si attiene al calendario, chi decide le vacanze è il solito “scemo” appeso a un chiodo. Ognuno di noi è un caso a se e nel tutti assieme un complicato problema universale.
Che colpa è la mia se mi sento giovane, imitatemi e guarirete. Perché mai! Il Piccaia nello scrivere fa funzionare sempre un sott’inteso di “scaltrezza” perché mai? Immaginarsi belli è presto fatto. Basta frequentare un brutto. Immaginarsi imitatore del Piccaia non vi sarà facile senza il suo immaginoso. La moda è un qualcosa di terribilmente difettoso, tant’è che provano e riprovano senza mai riuscirci. Il piattino d’oro tutto tempestato di diamanti con il quale chiedo l’elemosina ha destato molta curiosità. Ci sono miliardi di stelle e da ciò si capisce che qualcuno abbia voluto strafare. I ladri che non la fanno franca ci sono. Ecco cosa vuol dire non studiare quanto basta.
Nei momenti d’intelligenza dove si nasconde l’ignoranza? A un cane randagio si appioppa il titolo di bestia abbandonata. Non bisogna mai assecondare i dolori, appena capiscono che ti affezioni non li sbologni più. Le guerre servono in quanto il gioioso della pace viene considerata una grande festa. Se ognuno evitasse la maniera violenta, subito ogni sorta di percossa risulterebbe piacevole. Voglio economizzare e fare come i gatti, lavarmi senza acqua né sapone. Ho deciso, voglio economizzare. Se non fosse per il bagnato, l’acqua non servirebbe un gran che. Dire in perfetta grammatica è quanto di meglio, per soggiogare le masse.
Per non avere nemici lui discuteva animosamente di pace. Se porti dei fiori ai defunti manco ti ringraziano. Gente in che mondo viviamo. Ho acquistato un orologio insulso con le lancette che girano in continuo sopra gli stessi numeri. Si fa per dire. Il nebbione di stamani ci ha mostrato un bianco talmente lindo da farci credere totalmente immersi nel pulito. Sì, sì, ci sono moltissime donne di temperamento. Sì, sì, ci sono tantissimi uomini che badano soprattutto alle piuttosto femmine. Il saggio nell’entrare in discussione adotta, a voce bassa la tattica della brevità nelle frasi. La non arte. Il mercato vuole una formula, in tal modo ognuno è sicuro di riconoscerla… che schifo gente.
L’ho osservato bene e sono contento, colui che impersonifica la verità ha il corpo uguale al mio. Lo sciocco peggiore è colui che adopera la volgarità illudendosi di spandere ottimismo. Una perfetta misura del falso è possibile solo quando grammaticalmente il conteggio è abilmente attorcigliato. Ho inventato l’acqua che tiene pulito il corpo per più anni… telefonatemi. Sono alquanto preoccupato, per il prossimo anno, i pasti da sopportare saranno millenovecentocinque. La sintesi geometrica nella pittura contemporanea nasconde un preciso di astuzie, da addolcirsi con dei frasari critici altrettanti scaltri. Se pensate a un quadro diverso da quello che state guardando avete due dipinti fuori controllo.
Conosco persone distratte in tutto ma mai all’arrivo dei dolori. L’uomo è molto meno preciso quando riflette con le dita nel naso. Intendo produrre dei pomodori a dimensioni anguria ma non li vorrei dolci. L’universo è talmente grande da farci impallidire se lo confrontassimo con il mondo. Non c’è amore che tenga, un brutto dipinto è qualcosa da bastonare, non ditemi che è meglio agire sull’artista. Se racconti la verità a tutti, per poter vivere non avrai più bugie. Pensare è sempre stato facile non così quando lo devi scrivere. Anche coloro che camminano in senso inverso al nostro vedono l’avvenire davanti a loro… o bella!
Qualche tempo fa nello spezzare il pane scoprii che attorno a me più di mille formiche avevano cibo. Sorprendente ma vero. Se racconti di essere istruito ringrazia la scuola. Se invece vanti di essere onesto esprimi gratitudine ai genitori. La mente ha la fandonia facile. Non così è il suggerimento all’occhio. Un medico che muore non dà il buon esempio. Se il signor Matteo non stravedesse per i quadri meno riusciti voi aiutatemi lo stesso, il mio cognome è Piccaia. Non sono io che penso. Io, ciò che ho da dire lo trascrivo, e peggio per voi se mi suggerite delle fesserie. L’occhio spazia talmente lontano da indurci a pensare quanto gli altri organi del corpo siano insulsi e ripetitivi.
Arte. Un dipinto deve essere un insieme di forme disposte a mo di scorrevolezze capaci di lasciare una libera circolazione alla mente… ben inteso, dopo la super visione dell’occhio. Domodossola 1946 Attenti. Chi ha sofferto l’imposizione di una certa verità frugherà nel falso per rifarsi. Portarsi a riva per tossire è quanto di più scomodo per un pesce. L’orologio vuole che l’uomo obbedisca. La natura mai sognerebbe una tale insulsaggine. Posseggo ottocento cravatte e penso sempre al maniaco che me le ha vendute. Se oggi lavori saggiamente domani te ne stupirai gioiosamente. Avvocato e la Legge. Acquistai l’orologio era avariato. Ricorsi all’avvocato. Alla fine tre vote tanto l’ho pagato... Un insulso sono stato.
I tanti in piazza sommano un’indescrivibile quantità di coraggio. Chi sbaglia impara a riconoscere gli errori. Chi li saprà distinguere ne avrà troppi da ricordare. Sono stufo denuncio qualcuno… rivoglio la mia infanzia. Sale sapienze. Trovo che il sale sia alquanto ignorante, lui personalmente non ha la mano per dosare le pietanze. Arte. Ci sono dipinti privi di contenuti ma pieni di colore. Ci sono tele con dentro tante forme tutte completamente vuote. Ci sono quadri dal tanto mestiere e… privi di poesia. Ci sono dipinti inebrianti di poesia e pochi lo sanno. Zurigo 1945 Capire quando le formiche allungano il passo, per me è sempre stato un problema secondario. Il Cristo mi piace, non vedo perché io debba simpatizzare anche per gli eredi.
Da quando la pioggia si è associata all’acqua chi produce asciugamani ringrazia il bagnato. A partire da domani ogni volta che avvertirò un dolore rifiuterò di esserne il proprietario. Il fascino della pesca nasconde l’insidia: sbaffo anch’io se tu abbocchi. Alcuni quando osservano un dipinto si fanno vedere assorti per comunicare tutt’intorno la somma delle loro competenze. Si è vero, sto riempiendo insulsamente la casa di capolavori. Le bugie tra vicini di casa hanno dell’angelico se confrontate alle sparate dei telegiornali. Le mani hanno una tale memoria da mortificare un sacco di cervelli. La signora Maria, per non causare traumi all’acqua, la scalda prima di farla bollire.
Tutti studiano per poi sommare un maggiore numero di verità da intimidire chicchessia. L’uomo nasce innocente (ignorante), per poi grazie alla scuola volersi astuto e arrogante (intelligente). Moltissima gente pensa alla verità, ma solo per aggirarla. Non mi fido più delle mani. Prelevano i soldi dal portamonete e poi con facilità li porgono ad altri con il pretesto di saldare il conto. Se è fuggito dalla luce, trovo lodevole che il buio abbia scelto la notte. Prima di rubarli chiedete in contemporanea il costo degli oggetti, sappiate che nel rivenderli e il prestigio del derubato che ne va di mezzo. Va di moda sentirsi terribilmente soli con un miliardo di cose a disposizione.
I quadri che faceva non erano un granché, iniziavano a esserlo dopo che gli imputarono nove omicidi. Quando una bugia organizza delle attività logiche la si agevoli. Tutta la nostra cultura è avvenuta in questo modo. Dentro a ognuno di noi si trovano mille personalità, ognuna di queste si attiene ai vari mutamenti atmosferici. Mai nessuno che abbia elogiato la compattezza delle gocce quando finalmente tutte assieme decidono di essere acqua dissetante. Chi ha raccontato all’aria che ai polmoni serviva l’ossigeno. E’ stato un errore insegnare i numeri questi possono apparire nelle fatture. Coloro che pregano pensano all’aldilà. Altro non sono che ingordi di notizie.
Soltanto due volte ho pensato di essere un buon pittore e ogni volta mi duro quarant’anni. Arte. L’arte si spande su milioni di forme, anche se poi il coordinarle è un dono di pochi. La terra è un tutto di esattezze intoccabili, quindi, ecco le stupidità chimiche volute dall’uomo. Il pittore può tagliare una mela senza sottrarne la forma? Io non so distinguere la fame dalla sete, ma se mi capitasse una buona birretta, ebbene, quella la dedico alla sete. Chi volesse suggerire una cosa valida sappia che non tutti i vocaboli si prestano. Coloro che non riusciranno negli studi sappiano che le braccia sono altrettanto geniali. Nel raccontare i propri dolori fisici approfittate della bocca aperta per farli uscire dal corpo.
Se racconti che le margherite hanno le spine, allora dovresti specificare anche le dimensioni. Gli errori sono come gli sbagli, per natura essi non sono mai esatti. Domanda: qual è l’animale che si comporta da bestia? I bambini risponderebbero, coloro che inquinano. La musica non sa come dare inizio a una guerra la voce e le parole sì. Ricordarlo sii avaro. Sappi che i denari consegnati agli altri non sono più tuoi. Ogni scrittore ha in serbo un trucco per miscelare le parole. Costruire dei ponti sotto il livello dell’acqua non ha più senso. Le scarpe sono consigliabili a tutti coloro che non tollerano mostrare le calze bucate.
Il bello della verità è che entusiasma i falsari più incalliti. Non accetto più la mia età, e vi giuro sarà un buon avvocato a difendermi. H02. Che il mio sporco, dopo il bagno sia diverso come puzzolenza del vostro, questo non lo credo. Di certo so che la stessa acqua ce la rinfilano con etichetta di pura e dissetante. Io, per la gente che non conosco ho sempre avuto molta stima. Il tacere è da sempre una verità inquietante. Un qualcuno che non ti va di vedere è pur sempre un prepotente che inquieta. Chi mette del dolce nello zucchero incrementa le distanze dal sale. Il vero poeta è colui che improvvisa una tutt’altra cosa dallo scritto che tiene in mano.
Leggere è facile, il difficile è capire. Le parole esprimono una maggiore verità solo se al momento giusto occupano il posto esatto. Quando il vento le fa premura un respirare aria mi piace di meno. Il ceffone lo sbatte contro il muro, è subito per l’instabilità dell’immobile, il genio civile sorvegliò la casa. Il vanitoso delega un occhio per controllare il distante. E per osservare quanti gli stanno vicino vi adopera l’altro di cui si fida… ciecamente. Arte. La creatività può essere disturbata dalla forma in cui è ospite? Quando non si ride si concede spazio alle paure. L’acqua evapora perché il sentirsi chiamare pioggia la diverte un sacco.
Le virtù sono dei lampi passeggeri nelle mani di pochi. Affermare quanti imbecilli ospiti la terra è presto fatto se escludi gli animali. Se vi guardano con insistenza vuol dire che voi le suggerite di acquistare quanto prima un certo cacciavite. Il vento normale alimenta l’incendio, subito lo spegnerebbe quello del quattrocento l’ora. Il caldo durante l’inverno non si fa mai vedere, trovo sciocco quando aspetta l’estate che è già afoso. Prosa? Se nel parlar mio c’è un replicar birbone, vorrei che a questo se ne trovi una ragione. Ogni volta che osservo le nubi ricordo mia madre e la sua polenta fumante.
Chi è figlio di genitori maneschi si ricorda di quei metodi. Chi ha avuto un tutt’altro genitore ricorda com’erano. Quando l’acqua è tanta, il bagnato tende a essere più umido. Era un amante della velocità. Adesso, lì c’è un vaso di fiori disposto amorevolmente. Ammirare le stelle è una cosa piacevole che urta con il aver messo un tetto alle case. Piuttosto che riposare dopo un lavoro, suggerirei una breve vacanza prima di ogni attività. Da come gridavano ‘1’1’1’1’1 non mi pareva volessero festeggiare. Il nemico è colui che ti viene assegnato dalle autorità competenti. Le sedie sono umili, non solo le sposti dove ti pare, ma le puoi mostrare pure il sedere.
Vorrei sdoppiarmi per rimproverare quell’altro ignorante che sta in me. Le donne sanno attendere… l’astuzia ha bisogno di meditazione. Le persone che subito sorridono devono maggiormente pensare a come difendersi poi. L’uomo è l’unico essere a costruire sedie, cosa che i pesci un’iniziativa tanto insensata mai oserebbero fare. Da quando sento dire fior fior di deliquente mi sto disinamorando dei gerani. Comprando l’auto ho fatto un affare, ho evitato la spesa risuolo scarpe. Da piccolo vedevo nelle montagne delle cose molte alte e un tantino più pesanti delle nubi. Scrivere tttreno con tre ti, non è ancora abbastanza da farlo arrivare in orario.
Quando il pianto accompagna la bugia, il perdono è nei paraggi. Quello dei dolori alle ginocchia non deve essere una scusa. Ci avete promesso di andare sulla luna a piedi, se siete delle persone serie fatelo e non se ne parli più. I ciarlatani hanno edificato imperi inculcando misteri. Ce la farà la scienza a liberare l’uomo dalle mafie? Dentro le cose migliori non deve mai abitare un puntuglio. Non tutti arricchendo migliorano. Nell’inventare i fiori, l’erba si è giocata una grossa fetta di simpatia. Se accanto al fuoco possiedi abbastanza parole puoi sognare molto più di chi fa viaggi lontani per non capire un granchè.
Mettere dell’innocenza dentro alle azioni non deve essere roba da adulti. Grazie a Dio molti terremoti avvengono altrove. Se non esistessero gli animali. L’uomo potrebbe apparire persino il più intelligente. Nuovi sogni, nuovi suoni??? Gli animali non adoperano i nostri segni ma si manifestano con i nostri suoni. L’uomo è un tutto di obbedienze e di errori; un cocciuto che spera nell’abilità oratoria. Le caste tramano e il linguaggio le asseconda. In questo incerto di vocaboli nessuno muove un dito a favore di un “nuovo”. Cosa pensano gli animali quando osservano le “bestie” (noi) se lo intuissimo ci potrebbero agevolare non poco... I nostri imperi stentano a morire. Elena bianca è una donna leggiadra, avvenente, una figura che si vuole sollevata e distante dalle responsabilità quotidiane. Elena bianca è anche ognuno di noi, a volte incerto fra sogno e realtà.
Alberi a Ginevra, 1949, olio, tela su tavola
Case al mare, 1950, tempera e china su carta
Cismon del Grappa, 1952, pastello su carta
Composizione angolare, 1965, tempera su carta
Mele, 1965, china e tempera su carta
Composizione vulcanica, 1970, tecnica mista su carta
Vaso di fiori, 1970, olio tela su tavola
Composizione vericale, 1975, tempera su carta
Paesaggio prealpino, 1975, china e tempera su carta
Movimento, 1978, china e tempera su carta
Fiori sul davanzale, 1980, china e pastello su carta
Composizione curvilinea, 1981, tempera su carta
Fiori, mare e cielo, 1981, china e pastelli su carta
Composizione dinamica, 1982, china e tempera su carta
Composizione celeste, 1983, china e pastello su carta
La finestra, 1984, china e tempera su carta
Composizione a zig zag, 1984, tempera su carta
Composizione, 1991, olio su cartone telato
Figure in un interno, 1950, china su carta
Piccaia è vivo! © 2012 - Giorgio e Matteo Piccaia In copertina: Matteo Piccaia, Elena bianca, 1975, olio su tela. In ultima copertina: Giorgio Piccaia, Mio padre, 2012, acrilico su carta Quest’opera è protetta dalla Legge sul diritto d’autore. Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico. meccanico o altro senza l’autorizzazione scritta dei proprietari dei diritti. Prima edizione, dicembre 2012 Centromedia, Gozzano, Novara