Con Pesaro fieno importante per la cascina di Varese
Varese, camaleonticamente Varese. Possiamo definirla così l'OJM vista in campo a Napoli. Una squadra capace di martellare con continuità il ferro avversario, ma questa non è certo una novità. Una squadra capace di cambiare pelle e passo dopo 20' in cui la difesa era la grande assente Infatti, dopo i 62 punti concessi nel primo tempo, Ross e soci hanno chiuso a doppia mandata l'area, costretto Napoli a faticare nel trovare soluzioni facili e quei 31 punti a referto nella ripresa hanno cambiato completamente volto al match con una Varese padrona assoluta del campo
Un successo netto e meritato per una OJM che è tornata a vincere dopo un mese -
anche se va ricordata che a febbraio c'è stata la pausa per le Nazionali - e che sospinge for temente le mire playof f anche alla luce della spaccatura odierna della classifica, con il gruppone delle cinque quar te che vanta quattro punti di vantaggio sul duo Venezia e Trieste Una spaccatura che potrebbe acuirsi alla luce del viaggio dei giuliani in terra bresciana e del big match fra Reyer e Vir tus Bologna. Insomma, bisogna approfittare di questo turno potenzialmente favorevole per mettere ulteriore fieno in cascina
Potenzialmente perchè Varese gioca in casa dato che la statistica parla di un Varese 0
Gli arbitri
Carmelo Lo Guzzo, Andrea Bongiorni (nella foto) e Marco Catani sono gli arbitri che dirigeranno il match tra la Pallacanestro Openjobmetis Varese e la Carpegna Prosciutto Pesaro, valido per la ventunesima giornata del campionato di LBA . Il primo, nel corso di questa stagione, ha diretto i biancorossi in occasione del ko casalingo contro
Trento (91-94) e della vittoria esterna maturata sul campo di Brindisi (90-104). Il secondo era presente nella sconfitta della Openjobmetis sul campo di Brescia (8883), mentre il terzo ha “fischiato” Ferrero e compagni nella sfida del “Lino Oldrini” persa contro Trento e nella vittoria tra le mura amiche contro Brescia (80-72).
Pesaro 2. Questo, fino ad oggi, il bilancio degli scontri stagionali fra la formazione bosina e i marchigiani, capeggiati da quella vecchia volpe delle panchine che risponde al nome di Jasmine Repesa Freschissimo il ricordo del quar to di finale di Coppa Italia. Così fresco che siamo cer ti che Caruso e compagni vorranno restituire il maltolto con gli interessi alla formazione pesarese. La quale, a tutt'oggi, è alla ricerca di un sostituto dell'infor tunato Mazzola che fu decisivo nella gara di andata in campionato
Reduci dal sonoro -30 casalingo contro la lanciata Brindisi di questo periodo, Tambone e compagni arriveranno animati da una sana voglia di rivincita sotto il Sacro Monte con Repesa che ha fatto mea culpa per non aver pressato la società per un sostituto del sopra citato Mazzola: il rinforzo tanto richiesto è arrivato, con Pesaro che ha uf ficializ-
zato nella giornata di mercoledì il ritorno di Austin Daye ma che molto probabilmente, per motivi squisitamente tempistici, non sarà in campo sabato, dovendo arrivare da Taipei Pesaro è comunque squadra dotata di fisico e centimetri: sarà necessaria tanta
difesa stile ripresa contro Napoli per avere la meglio dei pesaresi.
In regia troviamo l'ex varesino Tambone che alla terza stagione in riva all'Adriatico produce 7,3 punti con il minutaggio più alto di sempre: 24' a gara. Insieme a lui Moretti: il
Per vincere contro Pesaro sarà fondamentale l’apporto nella lotta a canestro di Tariq Owens
24enne play guardia figlio d'ar te viaggia a 12,1 punti col 37% dall'arco. Con lui il pretoriano di Repesa, Gudmundsson: voluto anche alla For titudo l'anno scorso, il coach croato lo ha scelto nuovamente per la Vuelle Ottimo difensore e uomo squadra, all'occorrenza l'islandese sa anche segnare anche se questa non è la por tata principale della casa. In ala troviamo Riccardo Visconti, rinfrancato e caricato dall'ottimo esordio in Nazionale, e l'eterno Carlos Delfino. Già perchè a 40 anni suonati - e saranno 41 ad agostol'argentino non smette di essere determinante: 16 punti nell'ultima uscita e 5,4 in 16' in una prima par te di stagione con qualche piccolo acciacco. In ala for te non ci sarà Charalampopoulos, fermato dalla lesione al muscolo adduttore lungo della gamba destra, rimediata contro Brindisi la scorsa settimana, mentre ci sarà Cheatam. Il californiano è uscito dal college di Akron (vi dice niente questo nome?) e, dopo non esser stato scelto al draf t, ha iniziato la sua carriera in Europa in Belgio Poi Bulgaria, Francia, Israele e l'ultima tappa in Spagna a Fuenlabrada fino alla chiamata di Pesaro dove sta producendo 13,5 punti col 36% da
IL CENTRO SERBO
DEJAN KRAVIC È SCAPPATO DALLA GUERRA CON LA FAMIGLIA QUANDO AVEVA 4 ANNI E SI È RITROVATO IN QUELLA TERRA DI HOCKEY
3 e 5,8 rimbalzi. Sotto canestro c'è Totè, fuori per problemi alla schiena nell'ultima uscita, e il centro serbo Dejan Kravic. Scappato dalla guerra con la famiglia quando aveva 4 anni e ritrovatosi in quella terra di hockey che è il Canada, Kravic è un pivot con mani morbide, grande uso del piede perno e tanta intelligenza cestistica.
La Pallacanestro Varese è pronta a fare ritorno al Lino Oldrini di Masnago, sabato 11 marzo alle ore 20:30, a quasi un mese dall'ultima volta, il 12 febbraio nel derby perso contro l'Olimpia Milano 75-87 La sfida che attende i biancorossi è delle più attese, quella contro la Carpegna Prosciutto Pesaro.
Per la terza volta in stagione la OJM e i marchigiani si troveranno di fronte, con uno score che dice 0-2 in favore della squadra guidata da Jasmine Repesa C'è sicuramente per questo, tanta voglia da par te della Pallacanestro Varese di trovare la prima gioia di questa stagione contro Pesaro, sfatando il tabù che la vede sempre sconf itta, f inora, nelle par tite contro le squadre che la precedono in classifica, oltre che per vendicare la cocente debacle di Coppa Italia
Di questa impor tante sfida, soprattutto per la
bagarre playof f, abbiamo parlato con Giovanni De Nicolao, facendo anche un passo indietro alla sfida di Napoli di domenica scorsa.
Giovanni, a Napoli avete dato una risposta importante, di squadra, dopo un periodo complicato, soprattutto in termini di risultati. Quant'è stata importante questa vittoria?
"Tanto. Siamo stati bravissimi a rimanere in par tita nonostante il loro break inziale nel quale sono stati abili a segnare tanto Ovviamente noi abbiamo sbagliato qualcosa in difesa, però loro con Wimbush ci hanno messo in grande dif ficotlà, soprattutto negli uno contro uno. Però, nel secondo tempo, c'è stata una grande risposta della squadra e penso che difensivamente nel ter zo e quar to quar to siamo stati super Da lì dobbiamo ripar tire per fare sempre meglio".
LA DIFESA A ZONA NON FA PARTE DELLA NOSTRA FILOSOFIA DI GIOCO PERÒ È UNA COSA CHE ABBIAMO
NELLE NOSTRE CORDE, CHE ABBIAMO PROVATO IN ALLENAMENTO
Cos'è cambiato proprio tra primo e secondo tempo? Avete parlato in spogliatoio o c'è stato altro?
"In spogliatoio si dicono un po' le stesse cose alla fine, di essere più solidi e duri da superare, poi però bisogna fare questo in campo. For tunatamente siamo riusciti a farlo, siamo rimasti uniti come squadra, abbiamo visto che, nonostante due quar ti terribili in difesa, eravamo ancora in par tita ed abbiamo capito che svoltando dietro avremmo potuto vincere Penso che la chiave sia stata la fiducia, in noi singoli e nel lavoro degli altri in uno contro uno, senza mai tirarci indietro".
Pensi che questa squadra farà mai una difesa a zona? O per filosofia sarà impossibile vederla applicata in campo?
"Mai dire mai Non si sa mai, perchè ci potrebbero essere occasioni in cui potrà servire Sicuramente non fa parte della nostra filosofia di gioco però è una cosa che abbiamo nelle nostre corde, che abbiamo provato in allenamento, ma che non abbiamo mai messo in pratica finora in partita".
A Napoli ti sei mostrato pronto e concreto quando sei s t ato c hiamato in causa. Sei soddisfatto di quanto fatto a livello per sonale?
"Quando il coach mi mette in campo io dò sempre il 100% e cerco di dare il mio contributo sia in attacco che in difesa. Sono contento di come sono entrato e di quello che sto dando alla squadra".
Come ti stai trovando nella condivisione del ruolo con Ross?
"Siamo due giocatori molto diversi, per caratteristiche e stile di gioco ma proprio per questo penso che siamo complementari, riusciamo a completarci bene a vicenda Possiamo benissimo giocare insieme, alternandoci nel ruolo di play e guardia, c'è una bella competizione in allenamento e mi sto trovando molto bene".
CON ROSS POSSIAMO BENISSIMO GIOCARE
INSIEME, ALTERNANDOCI NEL RUOLO DI PLAY E GUARDIA, C'È UNA BELLA COMPETIZIONE
Arriva la partita con Pesaro, una delle più attese, quasi una classica di questo campionato. Dopo le sconfitte all'andat a e nei quar ti di Coppa Italia, su cosa vi state concentrando per provare a vincere ques t a volta?
"Sicuramente la prima cosa che dobbiamo fare è approcciare bene alla gara Quella con Pesaro è diventata quasi un classico di quest'anno. Dobbiamo e vogliamo per forza rifarci dalla due sconfitte subite. Dobbiamo riuscire ad uscire sempre bene dal riscaldamento per-
ché possiamo essere davvero un grosso problema per le altre squadre se ci riusciamo. Ce lo siamo detti anche a Napoli, ce lo stiamo ripetendo in questi giorni e speriamo di riuscirci domenica".
Secondo te qual è, a livello tattico, la situazione che vi ha messo più in dif ficoltà nelle due gare precedenti?
"Pesaro è un'ottima squadra, tatticamente nell'ultima gara ci ha por tato molto in post
basso, mettendoci in grande dif ficoltà e questo ha funzionato per loro. I n c a mp ion a to, inve c e , c i aveva f a t to m a le c on le g ioc a te d a f u o r i d i M o r e t t i e C h e a t a m , c h e avev a n o a p e r to i l c a mp o ot t i m a m e n te . P o i è ch i a r o ch e n e lle d ue s c on f it te h a in f luito l' a p p rocc io ch e a b b ia m o av uto, s b a g lia to, a l m a t ch , ch e in e n trambi i casi ci ha costretto ad inseguire".
Avete mai pensato o ci pensate al fatto di non essere mai riusciti a vincere, quest'anno, con le squadre davanti a voi in clas-
sifica in campionato? Pensi possa subentrare una sor ta di blocco psicologico nella squadra?
"In realtà ti dirò che non ci è mai passata per la testa questa cosa, siamo molto bravi a guardare gara dopo gara senza pensare a queste cose. Quindi non penso possa subentrare una qualche forma di sudditanza psicologica, però, ora che me lo hai fatto notare, dico che sicuramente sabato con Pesaro può essere una buona occasione per sfatare questo tabù e dimostrare a tutte le altre squadre che ci siamo e che puntiamo in alto".
ORGANIGRAMMA
Matteo
I numeri del campionato
PUNTI VALUTAZIONE
CLASSIFICA
ASSIST
TURNO ODIERNO
qui per le statistiche complete
In guardia attenzione al pericoloso Abdur-Rahkman, giocatore capace di accendersi in pochi minuti e guardato a vista da Brown nelle precedenti puntate: 15,9 punti, ma anche 3,8 assist di media a testimoniare la sua capacità di creare per sé, ma anche per i compagni Rahkman
Muhammad-Ali Abdur-Rahkman OCCHIO A...rappresenta sicuramente una delle scoper te più belle di questo campionato. Attaccante dalle mani qualitativamente dotatissime, l’esterno pesarese, 196 cm per 83 kg, si sta rivelando guardia completa, capace di segnare sia da fuori che di attaccare il ferro con grande abilità Una scommessa vinta dalla Carpegna Prosciutto che ha deciso di puntare su di lui dopo l’esperienza con i Cleveland Canton Charge in G-League, dove ha viaggiato a 7 punti di media in 3 anni, dal 2018 al 2021 e poi lo scorso anno al Legia Varsavia. Insomma, un giocatore non cer to sotto i riflettori nel mercato estivo che si è preso le luci della ribalta a suon di punti e ottime prestazioni, a cui Varese dovrà fare molta attenzione.
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Il minibasket viaggia a gonfie vele. L’importanza della famiglia
Prosegue il nostro viaggio nel mondo di Varese BasketBall e questa volta è il turno di conoscere la base fondante di questa unione tra Pallacanestro Varese e Robur Et Fides, ovvero il settore minibasket
Minibasket congiunto diretto dal Responsabile
Andrea Avigni, per i più appassionati conosciuto anche come “Gnazzo”, uno dei due conduttori terribili, nel senso buono del termine, della trasmissione Twitch della Pallacanestro
Varese Valley -Oop, nonché responsabile Instant Replay della società biancorossa per le gare della Serie A, che ci racconta idee, progetti e piani del minibasket targato Varese Basketball.
Andrea, dopo qualche mese dall’inizio dal progetto, come sta andando il settore minibasket di Varese Basketball?
“A gonfie vele. Dopo un inizio concitato, perché stiamo parlando di una società nata ad agosto, facendo conto che noi solitamente pianifichiamo le stagioni a marzo dell’anno prima, è stato un bel tour de force mettere insieme tutti i pezzi, tenendo conto che stiamo parlando di due società, Pallacanestro Varese e Robur Et Fides che occupano il codice FIP 108 e 109. Due colossi che si sono uniti con tutte le sfaccettature del caso da sistemare E’ un grosso vantaggio questa unione però è chiaro che ci vuole tanto tempo per definire tante situazioni.
Al di là di questa premessa, il lavoro in palestra
finora è stato ottimo perché Robur Et Fides a livello di minibasket aveva una struttura molto solida su cui siamo partiti ed abbiamo lavorato, integrando istruttori ex Academy, ad oggi contiamo circa 270 iscritti. Le attività vanno bene, i corsi sono regolari e le palestre sono piene”
Che risposta hanno dato le famiglie a questo nuovo progetto?
“Devo dire che la risposta è stata fin da subito ottima. I genitori si sono af fidati a noi, proba perché erano già abituati ad af fida alla Robur e quand gli è stato presentato il nuovo progetto, sono stati entusiasti di sposarlo, probabilmente comprendendo che ciò avrebbe portato solo dei benefit ai loro figli, sia a livello di struttur che di spazi, che di portunità. Il mondo Basketball of fre un di eventi, oppor tunità, collaborazioni nel territorio e questo ha solo che giovato ai bimbi ed alle loro famiglie che hanno capito subito, molto prima di tanti altri, l’idea e la linea del nuovo progetto. Abbiamo fatto tanti incontri, la Basket Fest che è stata impor tante, abbiamo identificato i luoghi di lavoro, abbiamo proposto loro una possibilità di allenarsi una volta al giorno, quindi una volta che abbiamo aper to le por te delle nostre palestre loro si sono af fidati a noi con piacevole gioia”.
Parlando di attività, si sa che il nuovo corso Varese Basketball si basa sul concetto di pla-
yer development e crescita individuale che sono discorsi che forse centrano poco con il minibasket. Su quale capo saldo si basa il vostro lavoro con i bimbi quotidianamente allora?
“Sembra banale ma il nostro minibasket si basa sul bambino Mi rendo conto che possa sembrare una frase banale, ma in realtà è ricca di significato, ed è una frase che è difficile continuare a mantenere con coerenza. Quello che ci chiede la direzione Basketball è accopiù bimbi possibili ostro lavoro par te alle scuole e dagli asili: noi siamo presenti in più di 20 istituiti con dei corsi La nostra attività principale è proporre il nostro minibasket ai bimbi e farglielo provare Questa è base della nostra mide, da lì poi cero di por tarli in palere di farli diver tire, perché il nostro è un gioco sport, un diver timento e piano piano che crescono cercare di preparali al player development ma in una fase successiva. Il nostro obiettivo principale è por tarli in palestra e farli diver tire, giocando, che poi è questo il segreto e il fine di tutto”.
Qualche numero me lo hai dato, ma se io ti chiedessi qualche obiettivo di crescita da qui al prossimo anno, c’è?
“Non mi piace dare dei numeri, la considero una linea un po’ vecchia ed aziendale. Una volta veniva fatto il discorso al Responsabile
PER RICORDARE BRUNO ARENA ABBIAMO DECISO
DI ORGANIZZARE UN EVENTO, RADUNANDO 24 SQUADRE, CON TANTE SOCIETÀ DI SERIE A E TANTE REALTÀ
DEL TERRITORIO CHE CON PASSIONE ED ENTUSIASMO HANNO PARTECIPATO
minibasket che se quest’anno c’erano 100 bambini l’anno dopo andavano moltiplicati per fare più soldi da investire nella Prima Squadra. Questi erano i discorsi di una volta, adesso no. Noi dobbiamo sicuramente crescere a livello di centro minibasket perché siamo una società novella, il nostro obiettivo è quello di diventare una società punto di riferimento per la provincia. Rappresentiamo l’unione delle due squadre più storiche dell’alto varesino e vogliamo diventare riconosciuti a 360 gradi per qualità degli istruttori, per bontà della proposta ed a livello di collaborazioni con società del territorio Il nostro obiettivo non è quello di elevarci sopra le altre società ma di essere la punta di un lavoro di gruppo a livello di movimento provinciale. Il basket nostrano non ha bisogno solo di giocatori ma di arbitri, di dirigenti, di sponsor, di tifosi. Il nostro obiettivo è appassionare alla pallacanestro Oltre a fare numeri, dobbiamo crescere a livello sociale Se uno lavora bene penso che i numeri arrivino poi di conseguenza”.
Tra le attività più importanti che avete messo in campo finora c’è sicuramente il Memorial Bruno Arena, andato in scena nel weekend di Carnevale. Ti chiedo com’è nata l’idea di dedicare questo torneo a Bruno e soprattutto se consideri anche tu un successo lo svolgimento della manifestazione?
“Per noi fare tornei è fondamentale: sia in campo nazionale che territoriale, sfruttando le nostre strutture che sono un fiore all’occhiello. L’idea di dedicare questo Memorial a Bruno balenava da un po’ di tempo nella testa a me e Max Ferraiuolo perché lui è stato istruttore, allenatore ed un po’ racchiudeva quella gioia di lavorare che richiedeva a ognuno di noi Quel lavorare con il sorriso che era il suo marchio di fabbrica, era una persona che rappresentava al meglio questo modo di essere e vivere e volevamo trovare un modo per ricordarlo degnamente Abbiamo deciso di organizzare questo evento, radunando 24 squadre, con tante società di Serie A e tante realtà del territorio che con passione ed entusiasmo hanno par tecipato. Il nostro obiettivo era quello di far vivere questa esperienza ai bimbi al massimo. Brown e Ferrero sono stati disponibilissimi a firmare autografi dalla mattina alla sera Abbiamo reso i bambini protagonisti tornando al concetto inziale che noi il minibasket lo facciamo per questo, mettere i bimbi al centro.
L’organizzazione è stata ottima, perché ho di fianco a me Gianmarco Zanzi e Alessandro Giglio che mi hanno dato una mano enorme ed il segreto penso sia proprio il fatto che Varese BasketBall ha unito due società molto forti ma soprattutto due famiglie, diventano un nucleo unico e quando alle spalle hai una famiglia for te tutto si può realizzare”.