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GIUGNO 2021 - N.02
IL CONTENITORE DELLE ECCELLENZE DELLA PROVINCIA DI VARESE
SPORT, NATURA, PROFUMI E SAPORI
Lo sport è uno stile di vita alla portata di tutti, soprattutto a Varese
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L’AZIENDA DEL TERRITORIO: SCOIATTOLO L’azienda ha portato a 130 i dipendenti attuali a cui si aggiungono una settantina di lavoratori interinali
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ALESSIO ROVERA Guidare una Ferrari è un’emozione unica per tutto ciò che crea intorno a te, è fantastico
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MICHELE DI RIENZO Il suo primo lungometraggio “Tracce di Follia” è iscritto a numerosi Festival Internazionali
/il sommario /4 /9 /15 /20 Supplemento a Varese Sport n. 937 del 23/04/2021 periodico sportivo a diffusione gratuita Aut. del trib. di Varese n. 345 del 09-02-1979
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Direttore responsabile: Michele Marocco
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Caporedattore Marco Damiani
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Vice Direttore: Laura Paganini
In redazione: Silvia Alabardi Matteo Carraro
Progetto grafico: Stefania Magni
Ufficio commerciale: Sunrise Media Fabrizio Pizzullo
è un prodotto Sunrise Media Varese via Caracciolo 29 Tel. 0332.226239 box@sunrisemedia.it
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L’AZIENDA DEL TERRITORIO
Scoiattolo Pasta fresca, una tradizione di famiglia
IL PERSONAGGIO
Alessio Rovera Nel sangue la passione per i motori
SPAZIO CULTURA
Michele Di Rienzo “Tracce di follia” per il talentuoso regista varesino
ACCADEMIA MUSICALE SANT’AGOSTINO Io di musica non capisco niente ma...
ITINERARI TURISTICI IN PROVINCIA Sport, natura, profumi e sapori
CUCINA
Ristorarsi e riposarsi a Gallarate da Rest
ANDREA LAB HAIR BEAUTY SHOP Bellezza sostenibile e trattamenti esclusivi
COSMESI BIOLOGICA E NATURALE Le Muse Bio
SPORT / CALCIO
Achraf Lazaar: da Varese alla nazionale del Marocco
VACCARONNI
Il pagellone della Serie A
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L’AZIENDA DEL TERRITORIO
SCOIATTOLO:
PASTA FRESCA, UNA TRADIZIONE DI FAMIGLIA di Matteo Carraro
< Dici pasta, pensi Scoiattolo. L’azienda venegonese è ormai un must all’interno del panorama italiano e internazionale, un’eccellenza varesina sotto tutti i punti di vista > /4
Dici pasta, pensi Scoiattolo. L’azienda venegonese è ormai un must all’interno del panorama italiano e internazionale, un’eccellenza varesina sotto tutti i punti di vista che grazie alla guida attenda di Massimiliano Di Caro continua a crescere ad un ritmo vertiginoso. Ed è proprio il giovane direttore generale classe ’87 ad introdurci nel mondo Scoiattolo
< Mia nonna vide una famiglia di scoiattoli in montagna: è un animale laborioso, simpatico e genuino che rispecchia i nostri valori. Ecco perchè ci chiamiamo Scoiattolo >
ripercorrendo la storia dell’azienda familiare nata nel 1983 da un’intuizione del geometra Umberto Belletti e di sua moglie Ebe Serri. Il nome Scoiattolo? “Esula da qualsiasi dinamica di marketing moderno – sorride Di Caro – e nasce per caso quando mia nonna vide una famiglia di scoiattoli in montagna: è un animale laborioso, simpatico e genuino che rispecchia i nostri valori. A livello comunicativo, soprattutto all’estero, è difficile spiegare il significato di questo nome, ma ci ha sempre portato fortuna e l’ufficio marketing lo ha declinato in maniera positiva costruendo una narrazione di valori positivi”.
“All’inizio - spiega Di Caro - i miei nonni cominciarono un’attività di commercializzazione di generi alimentari ma, ben presto, decisero di mettersi in proprio aprendo un piccolo laboratorio insieme ai miei genitori Anna e Aquilino e ai miei zii Giancarla e Giuseppe. Dopo qualche mese di rodaggio videro che il prodotto piaceva ai mercati degli ambulanti e quindi cominciò l’escalation per aumentare la produzione: da uno scantinato, attraverso tanti sacrifici, si sono evoluti superando ogni problema con resilienza, voglia e passione. Oggi produciamo 70 tonnellate di pasta al giorno e il nostro fatturato è cresciuto fino a 40 milioni; se siamo giunti a questo punto il merito è della mia famiglia che ha compiuto un’impresa straordinaria”.
La crescita dell’azienda ha portato ai 130 dipendenti attuali a cui si aggiungono una settantina di lavoratori interinali, un numero importante che giustifica la presenza massiccia nei mercati europei e americani, nonché la volontà di dar seguito ad una crescita del 20% annua. “Sentiamo la responsabilità di avere tanti dipendenti continua Di Caro e il rapporto col personale è diventata una nostra esigenza perché ci piace far crescere le persone dal punto di vista umano e professionale”.
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< Logisticamente è più facile gestire i mercati europei ma, ad esempio, quelli americani ci stanno dando grosse soddisfazioni > /6
La conquista dei mercati esteri è cominciata nei primi anni Duemila e non si è più fermata al punto che oggi non si può identificare un mercato privilegiato dato che Scoiattolo è presente in quasi tutti i Paesi europei. “L’Est Europa è ancora inesplorato ma siamo sicuri di arrivare anche lì perché il Made-in-Italy piace parecchio. Logisticamente è più facile gestire i mercati europei ma, ad esempio, quelli americani ci stanno dando grosse soddisfazioni perché oltreoceano si riconosce il know-how italiano e si anticipano tendenze come possono essere la cucina vegana o iperproteica. Tutto questo ci porta a crescere anche in Italia e, di conseguenza, abbiamo sempre più visibilità”.
< Quest’anno investiremo 3.5milioni a livello tecnologico digitalizzando la parte produttiva perché la transizione a Industria 4.0 offre incentivi importanti > Non a caso a settembre saranno lanciate due nuove referenze, più gourmet e legate all’italianità del prodotto; ma le novità non finiscono qui. “Quest’anno - rivela Di Caro - investiremo 3.5milioni a livello tecnologico digitalizzando la parte produttiva perché la transizione a Industria 4.0 offre incentivi importanti. Dopodiché inizieremo con la costruzione del nuovo stabilimento di circa 10mila metri quadri perché ci serve più spazio: crescere del 20% significa avere il 20% in più di produzione, di materie prime che entrano e di fatture”. Un’altra proprietà della famiglia Di Caro è la Varesina e, in un paese come l’Italia in cui calcio e tradizione culinaria sono due colonne portanti, essere attivi su entrambi i fronti è fondamentale.
SCOIATTOLO PUNTA MOLTO SULLA COMUNICAZIONE Con oltre 50mila follower su Facebook, Scoiattolo punta molto sulla comunicazione social per raccontare l’azienda e il prodotto attraverso un linguaggio fresco, grafico, fotografico e creativo; il tutto rispondendo agli imperativi diversificare e innovare. A tal proposito è Alice Galli, Responsabile di Comunicazione e Marketing, a spiegare l’importanza di
questi aspetti: “La parte di ricerca e sviluppo interna sul prodotto è il punto forte di questa azienda. Già nel 2015, in anticipo sui tempi, abbiamo sposato la linea vegana e con lungimiranza e tenacia siamo riusciti ad entrare in Esselunga e in Costco. Anche per quanto riguarda le intolleranze alimentari non ci siamo fatti trovare im-
preparati e forniamo un prodotto tarato e bilanciato che mette al primo posto il gusto e il benessere. Attraverso l’innovazione, poi, magari ci stacchiamo dalla tradizione italiana ma questi prodotti piacciono all’estero; è un modo per non appiattirci e la grande distribuzione ormai si aspetta sempre qualcosa di diverso da noi”.
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< Sia per Scoiattolo sia per la Varesina dobbiamo ragionare per step e trovare nuovi stimoli per raggiungere gli obiettivi più alti che ci siamo posti > libro paga abbiamo un’altra ottantina di persone e dare lavoro a tutti loro ci rende davvero orgogliosi”.
“Sono due discorsi che s’intrecciano – riconosce Di Caro – perché il calcio è un argomento che ti integra con gli altri e se conosci le dinamiche dello sport riesci a creare contatti con le persone. Anche grazie alla Varesina noi siamo cresciuti come Scoiattolo e, soprattutto, pensiamo di star restituendo qualcosa ad un territorio che ci ha dato molto: al
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Anche per questo motivo, guardandosi indietro, Di Caro non può fare a meno di sorridere e conclude: “Ciò che mi rende più orgoglioso è l’aver ereditato la passione dei miei genitori perché non è scontato trovare ragazzi di trent’anni che siano così legati all’azienda di famiglia. Fino a 26 anni volevo fare il calciatore professionista: oggi sono cambiato, sono entrato nelle dinamiche aziendali ed essere qui ogni giorno mi rende orgoglioso del percorso che ho compiuto. Sia per Scoiattolo sia per la Varesina dobbiamo ragionare per step e trovare nuovi stimoli per raggiungere gli obiettivi più alti che ci siamo posti; non abbiamo mai fatto il passo più lungo della gamba e continueremo con la nostra crescita sana”.
IL PERSONAGGIO
ALESSIO ROVERA
NEL SANGUE LA PASSIONE PER I MOTORI
di Matteo Carraro
< Alessio Rovera ha nel sangue la passione per i motori, non ha paura di premere a fondo il pedale dell’acceleratore e il suo andare veloce l’ha portato a raggiungere il suo sogno >
Il 22 giugno 1995 è una data che Varese imparerà a ricordare perché quel giorno è nata una stella del mondo delle corse. Alessio Rovera ha nel sangue la passione per i motori, non ha paura di premere a fondo il pedale dell’acceleratore e il suo andare veloce l’ha portato a raggiungere il sogno di chiunque si approccia al Gran Turismo: il Campionato del Mondo Endurance (WEC).
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< Guidare una Ferrari è un’emozione unica per tutto ciò che crea intorno a te; è fantastico>
Cosa si prova a guidare una Ferrari? “All’inizio pensavo non cambiasse nulla rispetto ad altre macchine, anche perché quando ci sali non ti interessa cosa stai guidando ma vuoi solo andare il più forte possibile. In realtà guidare una Ferrari è un’emozione unica per tutto ciò che crea intorno a te; è fantastico”. Voltandoti indietro, c’è qualcuno che vuoi ringraziare? “Sicuramente mio padre Sergio perché da lui ho ereditato la mia passione, ma sono stati in
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QUATTRO TITOLI TRICOLORE; QUALE TI HA EMOZIONATO DI PIÙ?
“Il primo del 2013, perché l’ho vinto dopo due anni di Kart in cui i risultati non arrivavano e il morale era basso. Quello è stato l’anno della mia svolta”. tanti a credere in me a cominciare dai miei sponsor che mi hanno permesso di gareggiare nelle categorie minori; ancora oggi sono tutti al mio fianco”. Il passaggio in Ferrari ti ha permesso di arrivare al WEC; è stato il passo più importante della tua carriera? “Direi proprio di sì perché quando si inizia a correre nel GT si punta al Mondiale e ora ci sono arrivato, nella categoria AM. Per questo devo ovviamente ringraziare AF Corse: nell’in-
UN PREDESTINATO
Un predestinato. Il fatto che si sia avvicinato relativamente tardi al professionismo, all’età di 13 anni, certifica il valore di Alessio perché non si arriva per caso dove si trova lui adesso. “Dopo quattro anni sui Kart racconta il talento varesino - ho debuttato in Formula Abarth vincendo il campionato su Cram e, nel 2014, in Formula Renault 2.0 ALPS mi sono confrontato con gente come Leclerc e Russel. Nel 2016, però, ho deciso di passare alle ruote coperte perché nei Formula è difficile arrivare al professionismo se non s’investono milioni e milioni; direi che è stata una scelta azzeccata dato che sono diventato professionista e corro per AF Corse, il team ufficiale Ferrari”.
verno 2019 siamo riusciti ad accordarci con il team owner Amato Ferrari e nel 2020 ho vinto il tricolore insieme a Giorgio Roda e Antonio Fuoco conquistandomi la possibilità di correre nel WEC”. Debutto da sogno a Spa con una vittoria da incorniciare insieme a François Perrodo e Nicklas Nielsen; che weekend è stato? “Già solo correre a Spa è un sogno e farlo con la Ferrari lo è stato ancor di più; è stato un debutto fantastico perché ho corso tre ore e contribuito alla vittoria del mio equipaggio. Ora dovremo riconfermarci a Portimao tra il 12 e il 13 giugno perché abbiamo attirato l’attenzione e AF Corse è ora la squadra da battere”. Quanto è importante avere una buona intesa con l’equipaggio? “È fondamentale perché avendo una sola macchina l’assetto deve essere buono per tutti e tre. Io ho la fortuna di correre con due piloti eccezionali come François e Nicklas, per cui riusciamo sempre a creare un set-up veloce e
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< Dopo l’esordio vincente con la Ferrari a Spa dovremo riconfermarci a Portimaoa giugno perché abbiamo attirato l’attenzione e AF Corse è ora la squadra da battere> adatto alle esigenze di tutti; questo rappresenta un bel vantaggio perché altri equipaggi hanno più problemi da questo punto di vista”. Quanto attendi la tua Monza il 18 luglio? “A Monza ho vinto tre campionati e l’attendo con ansia perché con quel circuito ho davvero
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< Non vedo l’ora e non so nemmeno cosa aspettarmi, ma partecipare alla 24 Ore sarà una sensazione incredibile >
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ALESSIO ROVERA E FUCK THE CANCER
Alessio Rovera è passato a trovare BOX Life Style nella redazione di Varese con l’amico di sempre Maurizio Jeropoli dell’ ASD Living KC. L’occasione è stata propizia anche per regalare una sua tuta autografata (foto a lato) per sostenere Fuck The Cancer.
un gran bel feeling. Quest’anno, tra l’altro, ci correrò per due weekend consecutivi per l’Europeo e per il Mondiale. Quanto attendi invece la 24 Ore di Le Mans? “Non vedo l’ora e non so nemmeno cosa aspettarmi. Conosco il circuito perché nel 2017 ho corso la gara di contorno nella Porsche Carrera Cup France, ma partecipare alla 24 Ore sarà una sensazione incredibile”.
Quali sono i tuoi progetti futuri? “Qualcosa in ballo c’è già, ma per il momento voglio solo concentrarmi su quest’anno e dare il massimo. Sono focalizzato sul WEC e inoltre voglio far bene all’European Le Mans Series; per il futuro c’è tempo”. Idee chiare e determinazione di ferro per Alessio Rovera, orgoglio italiano di matrice varesina che è pronto a conquistare il WEC.
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DANTE (O ALMENO UN SUO MANOSCRITTO) A VARESE? Un autentico manoscritto dantesco sarebbe un esemplare unico, dal valore inestimabile, tale da fornire il movente ai più atroci delitti. Un misterioso testamento trecentesco rinvenuto per caso nel faldone di un archivio sembra indicare il luogo in cui trovarlo, ma per comprenderne il significato bisogna riavvolgere il filo che collega i sovrani Longobardi ai Visconti, Signori di Milano, e questi ultimi a Dante. Ci prova Diana, una giovane appassionata di ricerche storiche a cui un bizzarro quanto geniale professore ha lasciato la trascrizione del testamento prima di scomparire nel nulla. Ad aiutarla a risolvere l’enigma e a ritrovare lo studioso è Alessio, un geologo curiosamente esperto di archivi, che si ritroverà così coinvolto in una rutilante e insidiosa caccia al tesoro che li porterà a zonzo tra Varesotto, Milano e Monza, tra fortezze, dimore signorili, musei, chiese e inaspettati passaggi segreti. Costantemente sotto minaccia, in un drammatico conto alla rovescia, i due dovranno ricostruire intricate vicende di lotte di potere, intrighi, scomuniche, eresie e persino pratiche di magia nera, nel tentativo di vincere un nemico subdolo e terribilmente astuto, capace di uccidere pur di raggiungere il preziosissimo tesoro letterario.
TRACCE DI FOLLIA PER IL TALENTUOSO REGISTA VARESINO SPAZIO CULTURA - MICHELE DI RIENZO
di Laura Paganini
< Scrivere e guardare film sono sempre state le più grandi passioni di Michele Di Rienzo fin dall'infanzia >
Scrivere e guardare film sono sempre state le sue più grandi passioni fin dall'infanzia così come creare storie e giocare con lo spettatore dietro ad una macchina da presa. Ora Michele Di Rienzo, giovane classe 1996 di Crugnola di Mornago, è uno dei registi più talentuosi del
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< La mia fantasia è molto fervida, lavora sempre, scrivo, immagino scene e situazioni e questo mi capita particolarmente quando sono immerso nel verde, quando corro o vado in bicicletta per le vie del mio paese >
PERCORSO PERSONALE “Fin da piccolo trascorrevo ore a guardare film, a leggere e a scrivere - racconta Michele Di Rienzo -. Da ragazzo mi divertivo a riprendere i miei amici e a caricare questi video comici su YouTube. Ero sempre dietro ad una macchina da presa o ad un cellulare per catturare qualsiasi situazione e, spinto da questa passione, nel 2016 mi sono iscritto all'Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni di Busto Arsizio dove mi sono diplomato nel 2019 in Regia Cinematografica con il cortometraggio "Simmetria". Ho nozioni di sceneggiatura, scenografia, direzione della fotografia, ma la mia strada è la regia”.
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panorama nazionale e il suo primo lungometraggio “Tracce di Follia” è iscritto a numerosi Festival Internazionali. La pellicola, prodotta da Independent Movie Productions, è stata interamente girata nella nostra provincia tra Bedero Valcuvia e Gallarate durante l'estate del 2020 e la troupe, così come gli attori, sono tutti lombardi. Questo gioiellino cinematografico nato nel nostro territorio, dunque, aspetta solo di spiccare il volo per mostrare il talento di Di Rienzo e scorci mozzafiato del Varesotto. CHRISTOPHER NOLAN, IL MAESTRO “La mia fantasia è molto fervida, lavora sempre, scrivo, immagino scene e situazioni e questo mi capita particolarmente quando sono immerso nel verde, quando corro o vado in bicicletta per le vie del mio paese. Mi piace creare giochi sulla moralità umana, mettere in discussione i personaggi che non si dividono in buoni e cattivi, ma sono in continua evoluzione. Adoro ingannare lo spettatore, stupirlo con colpi di scena, ribaltare tutto poco prima della soluzione utilizzando anche un montaggio serrato. Il mio registra preferito è di gran lunga Christopher Nolan che è un vero maestro nel raccontare storie”.
< La storia di “Tracce di Follia” si sviluppa attraverso la fol-
lia del suo protagonista, lo spettatore è accompagnato nella sua vita ed è incuriosito nel vedere se veramente quest'uomo è folle oppure no > IL PROGETTO “TRACCE DI FOLLIA” “Il produttore Daniele Marcheggiani di Indipendent Movie Productions ha visto il mio cortometraggio “Simmetria” e mi ha proposto un lungometraggio a scatola chiusa. Dirigere qualcosa di questo tipo a soli 24 anni mi ha intrigato e mi sono buttato a capofitto nel lavoro – aggiunge Di Rienzo -. La trama mi ha colpito subito: la storia si sviluppa attraverso la follia del suo protagonista e lo spettatore è accompagnato nella sua vita e nello stesso tempo è incuriosito nel vedere se veramente quest'uomo è folle oppure no. Il titolo prende spunto proprio da questo tema: è una pellicola in cui il personaggio principale semina tracce di follia per tutta la trama”.
IL TRAILER James e Stephanie sono una coppia benestante e felice. Un giorno lui è costretto a fare i conti con un passato oscuro che non riesce a mettere a fuoco. La situazione peggiora e James si ritrova recluso in casa. Con l'aiuto del Dottor Bryant durante una serie di sedute psicanalitiche, lentamente i ricordi riaffiorano ma non sono quelli che la coppia si aspettava. Tra bugie, promesse, una relazione sempre più instabile e segreti ancora da rivelare, l’ispettore Gray irrompe nelle loro vite per indagare su un crimine avvenuto in circostanze molto sospette.
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CAST E CURIOSITÀ “Sono molto soddisfatto del cast che mi ha affiancato di cui fanno parte il direttore di produzione Matteo Ballarati, l’assistente di produzione Federica Crippa, lo sceneggiatore Simone Lo Buglio, il direttore della fotografia Daniele Furini e gli attori Daniele Marcheggiani, Simone Passero, Gloria Anselmi, Mauro Negri, Fabrizio Rocchi, Alberto Viola, Paola Costa, Alessio Arzilli, Alioune Badiane e Lorenzo Marangon, alcuni dei quali arrivavano dal teatro. Siamo diventati una grande famiglia e insieme ci siamo divertiti tantissimo. In corso d'opera è nato dal nulla pure un nuovo personaggio, mio zio Ezio Framarin che ha fatto il figurante in alcune scene”.
LE RIPRESE “Abbiamo iniziato a girare a giugno 2020 e siamo stati uno dei primissimi set a ricominciare il lavoro dopo il lockdown con tutte le precauzioni del caso. Sono stati 27 giorni bellissimi quanto intensi e ho vissuto totalmente per “Tracce di follia” - spiega Di Rienzo -. Abbiamo girato un terzo del film a Bedero Valcuvia in una grande casa e i rimanenti giorni a Gallarate in un enorme capannone di un mio amico dentro al quale abbiamo creato l'ufficio della Polizia”. PROGETTI FUTURI “Tracce di follia” è in lizza per entrare in concorso in diversi Festival Internazionali. Mi piacerebbe organizzare una première ad ottobre per presentarlo al pubblico e poi distribuirlo al cinema o in streaming. Ci stiamo lavorando - conclude Di Rienzo -. Sono regista freelance, dirigo video clip per pubblicità e non solo e ho in cantiere un progetto per ora top secret”.
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< Tracce di follia è in lizza per entrare in concorso in diversi Festival Internazionali. Mi piacerebbe organizzare una première ad ottobre per presentarlo al pubblico >
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ACCADEMIA MUSICALE SANT’AGOSTINO
IO DI MUSICA NON CAPISCO NIENTE MA...
a cura di Fabio Bruno
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Terminato il concerto, accade spesso che alcuni dei presenti vengano in camerino per salutare, farsi firmare il programma di sala e (talvolta) complimentarsi. Accade anche, più spesso di quanto non si creda, che premettano ai complimenti di rito la frase: “Maestro, guardi, io di musica non capisco niente, ma mi piace tanto!”. Poi magari si scopre che la persona che dice di non sapere nulla di musica ha centinaia di CD, segue molti concerti, ha un apparecchio HI-FI potentissimo…
< Cosa può voler dire “capire la musica?” Inoltre: perché dire che non la si capisce, non la si conosce? Sembra esista un confine che ci separi dalla capacità di capire la musica >
Ora, se ci pensiamo bene, dire che qualcosa piaccia nonostante si dica di non capirla è un po' curioso. Personalmente non ho mai avuto particolare dimestichezza con le materie scientifiche, ho sempre preferito le lettere e le arti. E mai ho pensato di dire, ad esempio, che di matematica o biologia non capisco nulla ma mi piacciono molto. Allora perché la musica piace nonostante non la si “capisca”? E cosa può voler dire “capire la musica?” Inoltre: perché dire che non la si capisce, non la si conosce? Quali sono i motivi che possono portare una persona a dire - socraticamente - di sapere di non sapere? Non capisco la musica perché non la so scrivere? Perché non so suonare? Perché non l’ho studiata? E anche se l’avessi studiata, potrei dire che la “capisco”? Sembra esista un confine che ci separi dalla capacità di capire la musica. È tutto da dimostrare che l’averla studiata o il saper suonare uno strumento sia una condizione imprescindibile. Potrei citare molti compositori conosciutissimi, autori di autentici capolavori, che non sanno scrivere musica. Uno su tutti: Paul Mc Cartney. Il non saper scrivere sul pentagramma non gli ha impedito di comporre centinaia di pezzi che hanno entusiasmato intere generazioni. Pare quindi che il limite del non saper scrivere musica non sia un ostacolo insuperabile. Conosco poi personalmente autentici melo-
ACCADEMIA MUSICALE SANT’AGOSTINO L’Accademia Musicale Sant’Agostino di Biandronno è una associazione culturale volta a promuovere la diffusione della cultura musicale e artistica in ambito sociale. E’ attiva sul territorio da oltre 20 anni, organizzando corsi di musica, stagioni musicali, concerti, campus musicali e altre iniziative culturali-artistiche. Si deve la sua nascita e fondazione all’illustre Maestro Fabio Bruno, pianista e compositore, che nel luglio 2020 cede il suo posto di Presidenza alla Professoressa Barbara Sgobbi, clarinettista, cantante e musicoterapeuta. Il nuovo consiglio direttivo, Sant’Agostino 2.0, si orienta sulla alta qualità formativa culturale da diffondere, in una visione di rimodernamento, innovazione, ma che conserva la tradizione e la mission culturale-sociale. A tal proposito seleziona un corpo docenti professionisti di alto livello, laureati nei Conservatori nazionali ed esteri che vantano vaste esperienze artistiche internazionali e che hanno inoltre conseguito ulteriori specializzazioni in ambito didattico, pedagogico ed educativo. mani che riconoscono ogni aria d’opera e non sanno né suonare uno strumento né tantomeno scrivere musica. Ecco che forse una possibile spiegazione possa essere ricercata nel fatto che si “trasferisce”, per così dire, in ambito musicale, lo stesso tipo di acquisizione di competenze che necessita in altri campi. Ovvero è un atteggiamento potrei dire “scolastico” che presuppone la conoscenza di una materia per poterla adeguatamente apprezzare e “capire”. Ma la musica è certamente diversa, e non solo nei contenuti, dalla geografia o dalla biologia, ad esempio. Ci coinvolge, ci emoziona, ci com-
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muove, ci appassiona, fissa un “tempo” tutto nostro nel nostro vissuto che sentiamo appartenerci intimamente. E qui non ci sono particolari spiegazioni: basta essere nella giusta disposizione all’ascolto. Dire che la musica è un linguaggio universale è cosa ovvia ma non così scontata. Un linguaggio, un modo di comunicare, quindi, raggiunge l’universalità nel momento in cui riesce a “parlare” al di là e al di sopra di ogni differenza. E la comunicazione acquista, in ambito artistico, tutta una serie di significati che sono assolutamente individuali. Dipende dalla sensibilità, dalla disposizione d’animo. Dal momento specifico dell’ascolto. E - cosa assolutamente peculiare dell’arte dei suoni - costruisce un tempo. Non il tempo cronologico, non il tempo vissuto, ma il nostro tempo interiore. E la dimensione temporale è una delle caratteristiche più importanti in ambito musicale. Pensiamoci un attimo: un brano di musica è lungo tot minuti. Ma se confrontiamo l’esecuzione di uno stesso
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brano, eseguito da musicisti diversi, ognuno di loro è differente dall’altro, anche nella durata. Nessuno è mai identico, seppure la musica sia la stessa. Famosi sono i “tempi” di Toscanini, Karajan, Abbado, nell’esecuzione delle Sinfonie di Beethoven, ad esempio. Differenze di minuti!! Questo può essere un esempio di come il “sentire” individuale modifichi l’esecuzione di un brano. Ci si potrebbe a questo punto domandare: ma qual é l’esecuzione “giusta”? Domanda che non ha risposta. Non esiste l’esecuzione “giusta”. Esiste l’esecuzione potremmo dire “figlia del suo tempo”. Del sentire, dell’intendere, del vivere degli anni - che so - quaranta, settanta, di oggi. E questo “sentire” cambia, come cambiano le nostre abitudini, le nostre aspettative, il nostro “ritmo di vita”. Ecco tornare allora l’aspetto più intimo della musica: il tempo. Il tempo - senza scomodare le categorie bergsoniane - è certamente un fattore che deter-
mina proprio il pensiero esecutivo. Un rallentando, una pausa, una sospensione, un respiro: tutto concorre a far sì che quella esecuzione sia unica e irripetibile. Se anche lo stesso musicista eseguisse due volte di seguito lo stesso brano e confrontassimo le due registrazioni, non avremmo l’identità. Eppure il brano è lo stesso così come l’esecutore. Nell’ascoltare, così come nell’eseguire un brano musicale noi costruiamo un tempo tutto nostro. E lo stesso brano ascoltato in situazioni differenti ci comunica contenuti, sensazioni, pensieri diversi. Baudelaire ha meravigliosamente descritto nella poesia “La Musica” come si possano provare “affetti opposti come una nave che patisce”. L’immagine finale della poesia: “… altre volte, poi, bonaccia …” la trovo assolutamente geniale. Il poeta simboleggia con la bonaccia, ovvero l’assenza di vento, la situazione nella quale la musica ascoltata non lo coinvolge, non gli comunica nulla, non lo appassiona. E lui è come la barca ferma causa bonaccia, senza vento che la sospinga verso la “pallida stella”. Non deve quindi meravigliare che, pur non essendo musicisti, pur non sapendola scrivere e/o leggere, la musica piaccia, nonostante non la si “capisca”. Qui ogni barriera di tipo contenutistico o nozionistico viene superata dallo scorrere nel nostro tempo dei suoni che ascoltiamo. Basta essere nella disposizione all’ascolto, volere dedicare questo tempo musicale a noi stessi, voler essere partecipi del momento mu-
sicale offrendo la nostra attenzione e la nostra sensibilità. Quello che si riceve in cambio non dipende dalla competenza specifica, dall’istruzione, dalla conoscenza tecnica. Certo più una persona conosce, meglio é. Ma questo in ogni campo. Ma la musica ti dona molto più di quanto ci si possa aspettare, sempre che ci si metta nella disposizione di ricevere, senza pregiudizi. Oggi tutto ci scorre innanzi velocissimo: l’uso della tecnologia, così rapida nella risposta, ci mette spesso nella condizione di dover avere lo stesso “tempo/reazione” anche nelle nostre attività quotidiane. La musica ci consente magari di recuperare una dimensione temporale più naturale, più “umana“ mi verrebbe da dire, un tempo che può apparire lento ma non lo é. È come leggere una pagina di un libro: necessita il tempo giusto perché la si possa comprendere, apprezzare e immaginare. Non dico, perché non sarebbe giusto, che io di musica non “capisco” niente. Ma certamente, nonostante gli anni, so di avere ancora molto da ascoltare. E ogni ascolto mi emoziona a suo modo. È una scoperta, una novità, un sentire inaspettato. Sono un uomo fortunato. Anzi, siamo tutti fortunati se sappiamo cogliere le occasioni che ci consentono di far “risuonare” nella nostra intimità quella che Thomas Mann ha magistralmente definito la “nobiltà dello spirito”.
< La musica ci consente magari di recuperare una dimensione temporale più naturale, più “umana“ mi verrebbe da dire, un tempo che può apparire lento ma non lo é > > guarda il video /23
SPORT, NATURA, PROFUMI E SAPORI ITINERARI TURISTICI IN PROVINCIA DI VARESE
di Profumi d’Italya
Lo sport è uno stile di vita alla portata di tutti, soprattutto a Varese. La Lombardia è conosciuta come una regione molto attiva dal punto di vista sportivo. Alla numerosa e capillare presenza di impianti sportivi sul suo territorio, si accompagna anche la rilevanza a livello nazionale ed internazionale delle sue società sportive. In questo scenario Varese e la sua provincia si sono guadagnate un primato nelle diverse discipline sportive grazie alla varietà del paesaggio che spazia dalle verdi colline percorribili in bicicletta, ai cristallini laghi le cui acque sono da solcare
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/Chi siamo
Profumi d’Italya è un Tour Operator altamente specializzato in destinazione Italia. Nato traendo vantaggio dalla quindicinale esperienza della sorella Profumi d’Oriente Travel&Lifestyle, agenzia di viaggio di Varese concentrata in itinerari Tailor Made in tutto il Mondo, i suoi soci fondatori e collaboratori interpretano quotidianamente con grande passione e professionalità una filosofia unica nel settore che punta ad offrire ai propri clienti un’esperienza indimenticabile personalizzata ed esclusiva basata sulla profonda conoscenza delle destinazioni e dell’offerta turistica. Profumi d’Italya con uno staff di eccellenza studia costantemente una programmazione molto attenta ed unica per ogni itinerario, per godere di tutta la bellezza, la natura, la poesia, la ricchezza di storia, cultura, tradizioni e sapori dell’Italia. Ogni viaggio riflette propriamente variabili importanti quali stagionalità, festività, peculiarità, non trascurando mai atmosfere, bellezze, culture. I viaggi vanno intesi come metafora della vita, dove si viaggia per intraprendere nuove sfide. Abbiamo in Italia un patrimonio storico, culturale e paesaggistico ineguagliabile, è il Paese con il più alto numero di Siti Unesco Patrimonio dell’Umanità, un insieme di tante meraviglie in poche centinaia di chilometri.
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a bordo di kayak, canoe e barche a vela, alle suggestive montagne che si prestano per passeggiate e trekking, ai numerosi tracciati da percorrere in mountain-bike tra boschi di conifere e aperta campagna. Ma non solo. Varese offre la possibilità di librarsi in volo con l’aliante, rigenerarsi con una lunga passeggiata lungo le rive del suo lago grazie a una pista ciclo-pedonale lunga 28km e completamente pianeggiante, escursioni a cavallo totalmente immersi nella campagna lombarda e praticare Golf in uno dei tanti e rinomati Club conosciuti a livello internazionale.
Non avrete quindi che l’imbarazzo della scelta tra le innumerevoli proposte che il Varesotto saprà offrirvi. Partiamo dai laghi, ben 7 disseminati in tutta la provincia con le loro piste ciclabili che regalano scorci unici da immortalare nelle vostre foto ricordo sia che le percorriate in bicicletta o facendo jogging. Ai più avventurosi suggeriamo un’uscita in kayak, in canoa o in barca a vela mentre per gli amanti delle forti emozioni, spiccare il volo con un aliante ammirando i paesaggi da un’altra prospettiva. Per una giornata a stretto contatto con la natura, la campagna lombarda saprà regalarvi colori, profumi e sapori unici sia che la esploriate in sella ad un cavallo, oppure avventurandovi su sentieri trekking o in mountainbike.
Se invece il Golf è la vostra passione, cosa aspettate? Scegliete tra i numerosi campi dei prestigiosi Club per esercitarvi in tiri lunghi e affinare la tecnica, magari con l'aiuto di un professionista.
Puntate ancora più in alto? Allora vi basterà raggiungere il parco Regionale del Campo dei Fiori per praticare il nordic walking tra gli ambienti naturali più interessanti e suggestivi grazie ad un'estesa rete di sentieri ben segnalati e facilmente percorribili.
/ Bicicletta
IN SELLA ALLA FELICITÀ PRANZANDO IN RIVA AL LAGO
In compagnia del nostro Travel Specialist, autentico conoscitore di luoghi ed esperienze locali, in sella alle vostre bici (possibilità di noleggio in loco), inizieremo a percorrere l’intera pista ciclo-pedonale che fa da cornice al meraviglioso lago di Varese, incastonato tra verdi colline, prati, aree agricole e posto ai piedi dello spettacolare Massiccio del Campo dei Fiori che, con le sue cime, fa parte delle Prealpi Varesine.
Nelle giornate limpide ammireremo il Monte Rosa che si staglia nitido, avvolto in una luce magica. Le sponde del lago sono disseminate di eleganti ville signorili e di piacevoli paesini che ben si armonizzano con la vivacità del paesaggio.
GIRO DEL LAGO DI VARESE IN BICICLETTA E PRANZO IN RIVA AL LAGO Mezza giornata
Un giro semplice e alla portata di tutti (28KM in totale) che percorreremo a tappe soffermandoci nei punti più suggestivi e panoramici che ci regaleranno scorci suggestivi sul lago, i boschi e le radure circostanti. A metà percorso faremo una sosta ristoratrice per una fresca bibita o gustare un gelato. Al rientro, sosta per il pranzo in un caratteristico ristorante sul lago.
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/ Trekking
SEMPRE PIÙ IN ALTO FINO A TOCCARE IL CIELO
PARCO REGIONALE DEL CAMPO DEI FIORI Mezza giornata
In compagnia del nostro Travel Specialist, autentico conoscitore di luoghi ed esperienze locali, potrete
conoscere da vicino il Parco Regionale del Campo dei Fiori avventurandovi sul panoramico percorso che dall’osservatorio astronomico conduce fino al forte di Orino, ultimo baluardo a difesa della città di Varese, dove aveva sede il Comando militare.
Un’escursione semplice e adatta a tutti (dislivello minimo - percorso totale 9 KM A/R) immersi nella natura e tra i boschi di conifere da cui ammirare, grazie a punti panoramici e terrazze naturali, un meraviglioso panorama a 360° sul Lago di Varese, i laghetti delle valli, il lago Maggiore e le cime alpine. La natura, la pace, il silenzio e il cielo azzurro dove di tanto in tanto è possibile scorgere un aliante che si fa cullare dolcemente dal vento.
Rientro al punto di partenza per il meritato pranzo presso la storica osteria che dal 1949 serve gustosi piatti legati ai sapori e alle tradizioni delle nostre valli. Un luogo magico dove ristorarsi e rilassarsi circondati dalla natura e dal profumo di montagna.
/ Cavallo
PASSEGGIATA A CAVALLO CON APERITIVO CAMPESTRE Mezza giornata
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La campagna lombarda è piena di sorprese. In sella al vostro destriero, accompagnati da un esperto istruttore del Club Ippico, potrete scorgere elementi paesaggistici da togliere il fiato. Anche la storia, fatta da uomini che hanno da sempre prestato la loro manodopera alle attività tipiche del luogo, si affaccia lungo i sentieri pianeggianti e silenziosi, regalandovi la vista di vecchi casolari, stalle e fattorie.Una piacevole esperienza adatta a chi ha già dimestichezza con il cavallo, per una rilassante passeggiata nel cuore della campagna varesina che abbraccia il lago. A metà percorso, un rinfrescante aperitivo verrà servito in una borgo rurale immerso in 60 ettari di prati, boschi e frutteti da cui ammirare un magnifico panorama immersi nella natura tra relax e contemplazione. NB: Per partecipare all'esperienza è strettamente necessario conoscere le 3 andature - passo/trotto/galoppo - e saper gestire il cavallo a terra.
/ Trekking
A PASSEGGIO TRA I SENTIERI DEL VARESOTTO ANTICHI MULINI E FATTORIE DI CAMPAGNA 2 giorni / 1 notte 1° GIORNO:
MONTEVIASCO - MULINI DI PIERO
Insieme all’esperta guida escursionistica, esploreremo le bellezze paesaggistiche dell’alto varesotto partendo da Curiglia con Monteviasco ove percorreremo uno splendido giro ad anello in valle Veddasca che offre numerosissime passeggiate di grande bellezza. Un percorso trekking per salire fino a Monteviasco uno degli angoli più remoti e nascosti della nostra Regione, un villaggio abitato dove non arrivano le auto… Con un percorso alla portata di tutti, percorrendo i numerosi gradini di una magnifica mulattiera che ancor oggi costituisce il principale accesso al paese, avvisteremo cascatelle, baite e piccoli alpeggi circondati dai colori di una natura incontaminata.
Raggiungeremo il borgo con le case in pietra e i balconi in legno addossate le une alle altre, la tranquillità e la pace e lo splendido panorama. Pranzo tipico di montagna servito in un caratteristico punto di ristoro del paese. Nel pomeriggio inizierà la discesa passando per i MULINI di PIERO ove il paesaggio è incantevole e la natura incontaminata: i mulini, edificati nel corso del diciottesimo secolo, utilizzati per macinare il grano, restaurati nel 1997, ci raccontano la maniera di vivere e costruire del tempo passato. Pernottamento in Hotel e cena tipica. 2° GIORNO:
A PASSEGGIO NELLA CAMPAGNA DEL VARESOTTO
Prima colazione in Hotel e poi, sempre in compagnia dell’esperta guida ambientale intraprenderemo un affascinante percorso trekking alla portata di tutti che si snoda attraverso la campagna del varesotto alla scoperta di tradizioni, usi e costumi così an-
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cora profondamente vivi tanto da creare uno stretto legame tra campagna e città.Il primo comune che incontreremo sarà quello di Caravate un piccolo centro urbano protetto dalle colline degradanti verso il lago Maggiore, immerso nel verde da cui si scorgono inaspettati spunti paesaggistici e dove si può cogliere il fascino delle cose semplici. Passeggiando lungo le suggestive campagne dove scorre il placido Viganella, attraverseremo una campagna incontaminata che agli inizi del 1900 vantava già di importanti presenze di attività artigianali ed agricole, come attestano alcuni mulini tutt’ora funzionanti, un torchio per olio, una segheria idraulica, una fornace a fuoco continuo e fabbriche di laterizi. Tanti i mulini in questa porzione della Provincia di Varese (come il Mulino dei Frati) che nel 1700 iniziarono ad essere costruiti accanto alle case coloniche per la macinazione di segale, frumento e altri cereali. Pausa pranzo in trattoria per gustare una cucina semplice dai sapori genuini: non solo buon cibo e salute, ma anche riscoperta di tradizioni culturali e socialità, importanti componenti del benessere di una comunità dove l’agricoltura è tutto. Si riprenderà poi il cammino, visitando alcune fattorie ove avrete la possibilità di acquistare direttamente salumi, formaggi, yogurt, frutta e verdura. Il rientro a Cittiglio è previsto nel tardo pomeriggio.
/ Tour
PEDALANDO, VOLANDO E NAVIGANDO 3 giorni / 2 notti 1° GIORNO
GIRO DEL LAGO DI VARESE IN BICICLETTA
In compagnia del nostro Travel Specialist, autentico conoscitore di luoghi ed esperienze locali, in sella alle vostre bici (possibilità di noleggio in loco), inizieremo a percorrere l’intera pista ciclo-pedonale che fa da cornice al meraviglioso lago di Varese, incastonato tra verdi colline, prati, aree agricole e posto ai piedi dello spettacolare Massiccio del Campo dei Fiori che, con le sue cime, fa parte delle Prealpi Varesine. Nelle giornate limpide ammireremo il Monte Rosa che si staglia nitido, avvolto in una luce magica. Le sponde del lago sono disseminate di eleganti ville signorili e di piacevoli paesini che ben si armonizzano con la vivacità del paesaggio. Un giro semplice e alla portata di tutti (28KM in totale) che percorreremo a tappe soffermandoci nei punti più suggestivi e panoramici che ci regaleranno scorci suggestivi sul lago, i boschi e le radure circostanti. A metà percorso faremo una sosta ristoratrice per una fresca bibita o gustare un gelato. Al rientro, sosta per il pranzo in un caratteristico ristorante sul lago.Nel pomeriggio si raggiungerà Varese per il check-in in Hotel. Prima di cena, passeggiata per le vie del centro storico, scoprendo le bellezze artistiche e storiche e i meravigliosi giardini grazie ai quali Varese è conosciuta con l’appellativo di “Città Giardino”. Ci uniremo poi ai Varesini per il rito dell’aperitivo ROSA presso lo storico Caffè ove il 20 luglio del 1969 nacque l’originale Apollo-11, l’aperitivo che porta impresse, nel gusto e nel colore, l’unicità e la positività dello sbarco dell’uomo sulla luna, evento che ha per sempre segnato la storia dell’umanità. Pernottamento in Hotel e cena tipica servita in un caratteristico ristorante. NB: E’ consigliato portare la propria bicicletta. Per chi volesse noleggiarla è previsto un supplemento, previa prenotazione. 2° GIORNO
PARCO E MUSEO DEL VOLO VOLANDIA
Dopo la prima colazione in Hotel si raggiungerà la località di Somma Lombardo e in men che non si dica… benvenuti a bordo! Siete a VOLANDIA, il parco museo dedicato alla storia dell’aviazione e delle aziende che hanno reso possibile il sogno di volare. Visita libera all’interno di questo immenso museo che è diviso in sette aree: le forme del volo,
l’ala fissa, l’ala rotante, il padiglione spazio, i droni, gli aeromodelli e l’area bimbi. Qui si racconta l’epopea aeronautica in tutte le sue forme, dai voli pionieristici dei primi del 900 all’avveniristico convertiplano, dalle mongolfiere alla conquista dello spazio lungo un percorso espositivo di oltre 2 km. Una giornata intera per scoprire tutto quanto Volandia ha da regalarvi: gli hangar, il planetario, i simulatori di volo, i modellini…. Quanto basta per volare con la fantasia e tornare bambini. Pranzo libero (presenti punti ristoro all’interno). Rientro a Varese per il pernottamento in Hotel e la cena tipica servita in un caratteristico ristorante.
3° GIORNO
ISOLINO VIRGINIA Dopo la prima colazione in hotel, inizieremo a percorrere a piedi parte della pista ciclo-pedonale che fa da cornice al meraviglioso lago di Varese. Nelle giornate limpide ammireremo il Monte Rosa che si staglia nitido, avvolto in una luce magica. Le sponde del lago sono disseminate di eleganti ville signorili e di piacevoli paesini che ben si armonizzano con la vivacità del paesaggio. Una passeggiata di un’oretta circa (4KM in piano) per giungere alla località di Biandronno ove ad attenderci un piccolo battello che con una breve e romantica navigazione sulle acque blu del lago, ci condurrà
sino all’Isolino Virginia. Noi varesini dobbiamo tanto a questo luogo perché qui tutto prese vita: si tratta infatti del più antico insediamento palafitticolo dell’Arco Alpino che è stato inserito nella Lista “Siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino” del Patrimonio mondiale dell’UNESCO. Una volta approdati, pranzo “vista lago” con un menù realizzato utilizzando esclusivamente prodotti del territorio, legati alla caccia e pesca della Lombardia. L’intera isola è un museo a cielo aperto dove ogni centimetro è storia. Ancora una foto ricordo, uno sguardo al lago e poi…. Riprenderemo il nostro cammino e sul meraviglioso lungolago gusteremo un rinfrescante gelato.
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GIORGIO, MATTEO E MICHELE: UN SOGNO CHE SI REALIZZA
RISTORARSI E RIPOSARSI A GALLARATE DA REST a cura della redazione
< Rest è un ristorante fine dining contemporaneo >
Un sogno che finalmente è diventato realtà: da pochi giorni i tre amici e imprenditori Giorgio Giammarino, Matteo Macchi e Michele Magri hanno aperto a Gallarate in via Manzoni 13 Rest, un ristorante fine dining contemporaneo e il cui nome gioca sulle parole ristorante e to rest, ovvero riposare. Innovativo nel panorama della nostra provincia, il concept alla base di questo locale è una cucina trasparente e semplice, di altissimo livello, in cui la materia prima viene trattata alla perfezione e i piatti si basano sull'essenza e
la sostanza. I sapori intensi sono quelli di una cucina mediterranea che racchiude in sé molte influenze, non per forza etniche, ma sicuramente internazionali. Il menù è già un manifesto programmatico: cambia con la stagionalità e prevede 5 starter, 5 main course e 3 dessert, un percorso di degustazione a sorpresa ideato dallo chef Giovanni Battista Barisi oppure un business lunch da tre portate. Lo chef è un 25enne varesino con esperienza allo Sky Garden di Londra; una manualità e una passione invidiabili
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e, tra le attività che più preferisce e che propone anche al Rest, il pane fatto in casa e diversi tipi di prosciutti affumicati o aromatizzati con erbe ricercate. Ad affiancarlo in cucina c'è la compagna Angelica, incontrata a Londra. In sala, ad accompagnare l'avventore in un percorso del gusto che spazia dal cibo all'acqua, dai cocktail ai distillati passando naturalmente per il vino, c'è l'esperto maître e sommelier Claudio Luciano Martina che vanta esperienze pluriennali in ristoranti stellati in Italia, negli Stati Uniti, in Sud America e in Francia da cui è tornato pochi mesi fa per mettersi in gioco in questo progetto curato e affascinante.
TARTELLETTA DI CAPRINO WASABI E ZUCCHINE Tartelletta di brisè al parmigiano, purè di zucchine e wasabi, parisienne di zucchine, crostini di pane, spuma di caprino, erbe aromatiche e fiori di zucchina essiccate
< Parlando di fascino, non può che colpire la proposta architettonica nella quale Rest è inserito. Si trova all'interno di un cortile nel centro di Gallarate > E, parlando di fascino, non può che colpire la proposta architettonica nella quale Rest è inserito. Sito all'interno di un cortile nel centro di Gallarate, l'architetto Elena Scandroglio ha tirato fuori l'anima industriale della struttura che, anni fa, era utilizzata come magazzino di filati. Il parquet di legno antico contrasta con le pareti bianche, le nicchie blu e le due imponenti lastre di marmo nero. I tavoli in legno e in marmo e la mise en place semplice e raffinata fanno in modo che l'occhio sia subito catturato da tre aree del locale: il cubo di vetro e cartongesso all'entrata che conserva la ricca cantina di vini, un salottino da otto posti per i clienti e la coltivazione verticale in idroponica di oltre 400 piante commestibili che lo chef utilizza in cucina. Un'ambientazione unica per un'esperienza altrettanto unica.
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Tutta la bellezza che cerchi e dentro di te Uno spazio di vendita e di confronto sui migliori brand dedicati alla cosmesi biologica e naturale per viso, corpo e capelli. Uno shop con un ampio catalogo, in continuo aggiornamento, dei migliori brand dedicati alla cosmesi biologica e naturale per viso, corpo e capelli. Prodotti testati e selezionati con cura da Ambra, che con la sua filosofia di vita ecosostenibile, naturale e consapevole vuole prima conoscere a fondo ogni proposta che fa ai clienti.
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BELLEZZA SOSTENIBILE E TRATTAMENTI ESCLUSIVI a cura della redazione
Sale, sabbia, sole, cloro, sudore: se da un lato è un vero toccasana per il nostro corpo, l'estate può diventare un incubo per i nostri capelli perchè può mettere a dura prova la salute e la bellezza delle nostre chiome, soprattutto se sono lunghe, colorate o secche di natura. Anche nei mesi caldi dell’anno, però, è possibile mantenere capelli forti e luminosi, semplicemente adottando qualche accorgimento in più. Di seguito i nostri consigli per difendere i capelli in estate.
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USA UNO SPRAY PROTETTIVO PER CAPELLI Portalo sempre con te, in spiaggia o in piscina, per proteggere i tuoi capelli da sole, vento e salsedine. Ricorda che un capello grosso necessita di una maggiore quantità d’olio, mentre capelli sottili sono più adatti al latte solare e a soluzioni bifasiche da agitare e spruzzare. Lo spray solare è perfetto anche per escursioni o passeggiate in città. Utilizzare un cappellino durante le passeggiate è un altro accorgimento molto utile per difendere i capelli e il cuoio capelluto dal sole e dai dannosi raggi UV.
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SCIACQUA I CAPELLI CON ACQUA DOLCE Questo passaggio è necessario per eliminare la salsedine o il cloro ed evitare che i capelli si inaridiscano. Se sei in vacanza, puoi utilizzare degli shampoo specifici per il sole che eliminano in maniera profonda ogni residuo senza dover sfregare.
EVITA PIASTRE E PHON L’estate è bella anche per il senso di libertà e spensieratezza che ci trasmette: via libera ad acconciature naturali, senza l’utilizzo di piastra o phon. Lasciando asciugare i capelli naturalmente, diminuirai sensibilmente l’effetto crespo e otterrai capelli più lucenti.
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NON LEGARE TROPPO I CAPELLI Raccogliere i capelli in code o chignon è una tattica anti-caldo che rischia di spezzare o rovinare il capello. Meglio optare per acconciature più morbide oppure utilizzare gli elastici Invisibobble, che legano il capello senza stressarlo.
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UTILIZZA MASCHERE RISTRUTTURANTI Almeno una volta a settimana, applica sui capelli una maschera ristrutturante per nutrirli a fondo lasciandola agire per 10 minuti. Come sempre, consigliamo di mantenersi idratati e di seguire un’alimentazione ricca di frutta e verdura: i capelli sono come la tua pelle, necessitano di idratazione costante “dall’interno” per coadiuvare l’efficacia di maschere e altri prodotti.
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UOMO
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Dietro Le Muse Bio c’è Ambra, una ragazza di provincia cresciuta in campagna, che ha deciso di lasciarsi alle spalle un percorso professionale nella moda e seguire la sua grande passione per la vita a contatto con la natura. E proprio questa filosofia di vita ecosostenibile, naturale e consapevole è diventata la linfa del suo lavoro quotidiano, un’intesa che le ha permesso di realizzare il suo sogno. All’inizio non è stato facile… l’idea di lasciare un lavoro con uno stipendio sicuro per buttarsi a capofitto nella realizzazione di un e-commerce non suscitò certo l’entusiasmo in famiglia. Tuttavia Ambra era entusiasta di aprire un’attività tutta sua e il web sentiva che faceva proprio per lei. E così, eccola qui, felice di aver intrapreso questo percorso che tra sfide e tante soddisfazioni le permette ogni giorno di esprimere il lato migliore di sé.
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Nel 2017 nasce Le Muse Bio, ecommerce di cosmesi biologica e naturale. Fin dal principio ho voluto condividere quella che chiamo EcoBioMindfulBeauty, una bellezza consapevole ed ecosostenibile a 360°. Le Muse Bio non è solo uno spazio di vendita, amo molto il confronto continuo e quotidiano con le mie clienti che sono la mia principale fonte d’ispirazione. Tantissime donne, e non solo, che scelgono di ritagliarsi e regalarsi
delle parentesi da dedicare a se stesse e al proprio star bene ponendo la loro attenzione ad una bellezza naturale e consapevole. All’interno dello shop offro un ampio catalogo, in continuo aggiornamento, con i migliori brand dedicati alla cosmesi biologica e naturale per viso, corpo e capelli. Tutti i prodotti sono testati e selezionati con cura, voglio conoscere a fondo ogni proposta che faccio ai miei clienti. Il mondo dell’eco-bio sta crescendo moltis-
simo e molto velocemente, ci propone cosmetici sempre più performanti ma che vogliono avvicinarci ad una modalità di utilizzo più naturale e slow. Ci contraddistinguono spedizioni rapide su tutto il territorio nazionale ed europeo, gli imballaggi biodegradabili o riciclabili, un servizio clienti attivo ogni giorno e soprattutto gli spazi social dove amo condividere consigli beauty. Seguici sui social Le Muse Bio
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SPORT / CALCIO
ACHRAF LAZAAR DA VARESE AL MAROCCO
a cura di Michele Marocco
Achraf Lazaar è nato a Casablanca il 22 gennaio 1992. Arrivato a Venegono da piccolo è praticamente cresciuto a Varese tanto che dal 2015 è anche a tutti gli effetti un cittadino italiano. Fresco di vittoria del campionato di Seconda Divisione inglese, Lazaar è tornato nella sua Varese con mamma Saadia per restarci una settimana. Sette giorni importanti che lo porteranno poi a Rabat in Marocco perchè è stato convocato con la nazionale per una serie di amichevoli. “Le ultime stagioni non sono state brillantissime per me, il Newcastle mi ha girato diverse volte in prestito (anche Benevento e Cosenza ndr), ma vuoi per un verso, vuoi per l’altro non ho mai inciso come avrei voluto. Questa ultima esperienza al Watford invece è stata per me importante, non ho giocato tantissimo, ma quando sono sceso in campo ho fatto bene e questo mi è valsa la convocazione in nazionale e anche diverse opportunità per il futuro”.
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< Achraf Lazaar è nato a Casablanca il 22 gennaio 1992. Arrivato a Venegono da piccolo è praticamente cresciuto a Varese tanto che dal 2015 è anche a tutti gli effetti un cittadino italiano >
A guidare il Watford, nella stagione 2013-14, c’era un altro ex Varese molto amato dalla tifoseria biancorossa: mister Giuseppe Sannino. Ne hai parlato con qualcuno? “Con il direttore Cristiano Giaretta che era già qui, prese il posto di Zola e concluse la stagione bene. Poi se ne andò a sorpresa a fine stagione per tornare in Italia, ha lasciato un buon ricordo”. Quanto ti manca il campionato tricolore? “Ora tanto. Negli ultimi anni ho girato parecchio ed era giusto così. Ho fatto diverse esperienze in tante piazze
anche importanti e questo mi ha fatto crescere molto. Ora però le cose sono un po’ diverse, la famiglia è aumentata, dal 7 aprile sono papà di Ryan e con Soukaina vorremmo trovare un po’ di stabilità”. Quindi un occhio al mercato italiano? “Il mio contratto col Watford finisce a giugno e, dopo la rescissione di dicembre dal Newcastle, significa che sono libero di andare dove voglio a costo zero. Come ti ho detto l’Italia mi manca e sono pronto per tornare e mettermi in gioco. Qualche richiesta mi
è già arrivata, ma ora sono concentrato sulla nazionale del Marocco dove tra poco spero di essere protagonista”. Dopo l’annullamento causa Covid della gare di qualificazione ai Mondiali, il Marocco giocherà tre amichevoli a giugno: con il Burkina Faso, il 12 con il Ghana e il 18 con un avversario ancora da stabilire. “Siamo un bel gruppo, dobbiamo amalgamarci e prepararci bene per settembre quando giocheremo per qualificarci ai Mondiali. La nostra Federazione è ambiziosa, abbiamo obiettivi importanti, la
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< Con la nazionale del Marocco non possiamo e non vogliamo fallire, soprattutto per il nostro popolo che ha bisogno di un po’ di soddisfazioni >
CRESCIUTO NEL VARESE IN ITALIA HA GIOCATO CON PALERMO, BENEVENTO E COSENZA
Dopo la trafila delle giovanili con la maglia del Varese, esordisce con la prima squadra biancorossa nella stagione 2012-2013, il 25 agosto in Serie B in Varese-Ascoli (2-0). Il 31 gennaio 2014, si trasferisce al Palermo, esordisce in Serie A il 21 settembre 2014 in Palermo-Inter (1-1). Il 28 agosto 2016 viene acquistato a titolo definitivo dal Newcastle, con cui firma un contratto di cinque anni. Nell'agosto dell'anno successivo passa in prestito al Benevento, squadra neopromossa per la prima volta in Serie A. Terminato il prestito fa ritorno a Newcastle e il 31 gennaio 2019 si trasferisce allo Sheffield Wednesday, squadra della seconda serie inglese. Il 2 settembre 2019 passa in prestito al Cosenza, squadra che milita nella Serie B italiana. L'11 febbraio 2021 firma per il Watford. qualificazione e anche la Coppa d’Africa che si terrà nel 2022. Non possiamo e non vogliamo fallire, soprattutto per il nostro popolo che ha bisogno di un po’ di soddisfazioni”. Abbiamo titolato da Varese al Marocco... “Varese per me vuol dire casa. La settimana prima di andare in ritiro con la nazionale mi sono allenato col mio personal tutti i giorni per arrivare pronto e avevo bisogno un posto dove poterlo fare. Ho trovato ospitalità dalla famiglia Di Caro alla Varesina:
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sono stati squisiti, mi hanno aperto le porte del centro mettendomi a disposizione tutto quello che mi necessitava. Pensa che proprio qui a Venegono ho iniziato a giocare a calcio da bambino, il mio primo allenamento è stato proprio su quel campo che ora è in sintetico. E’ cambiato tutto, il centro è veramente di primordine, la famiglia Di Caro sta facendo un grandissimo lavoro, soprattutto con i ragazzi e questo è veramente bello. Grazie davvero per l’ospitalità che mi hanno riservato, a loro e a Damiano Micheli”.
/ INTER
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/ MILAN
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Ha dominato il campionato cambiando marcia nel girone di ritorno. Ritmo impressionante: difesa granitica, mediana insuperabile e coppia d'attacco letale. Orchestra guidata da un super Antonio Conte. Un voto in meno per la deludente campagna europea
Il pagellone di SerieA Guarda il video
di Matteo Caronni e Pino Vaccaro
Gol di Vidal in Inter-juve
Il gol di Faraoni del Verona che manda in Champions la Juve e condanna il Napoli al quinto posto
Rigore di Kessie che è valso la Champions del Milan
È la sorpresa positiva della stagione. Tra mille infortunati e problemi legati a complicati rinnovi di contratto, la squadra di Pioli ha sfoderato prestazioni scintillanti a Roma, a Torino con la Juve, a Napoli e a Bergamo conquistando un meritato secondo posto
/ ATALANTA
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/ JUVENTUS
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/ LAZIO
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Stagione gagliarda per i nerazzurri di Gasperini. Tonici e carichi come mine antiuomo in campionato e scintillanti come fuochi d'artificio di Capodanno in Champions la cui corsa verso la gloria si è interrotta solo al cospetto del Real
Due trofei in bacheca, ma un campionato mediocre con la conquista della Champions arrivata sul gong grazie al suicidio del Napoli. E poi la delusione prematura in Champions contro il Porto. Pallidi. Campionato tra poche luci e mille ombre. Un grande derby all'andata e una pirotecnica vittoria sul Milan al ritorno. Ottavi di finale di Champions, ma campionato troppo altalenante. La bella Lazio dell'anno precedente è evaporata con la prima nebbia invernale della nuova stagione
/ NAPOLI
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/ ROMA
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Suicidio all'ultima curva in campionato. Il pass europeo sembrava conquistato, ma il Verona ci ha messo lo zampino e il piano è deragliato. Male in Europa: eliminati dal Getafe troppo prematuramente
Un grande stagione europea culminata con la semifinale di Europa League, ma un andamento in campionato da film dell'orrore. Da dimenticare anche il congedo europeo da incubo con la batosta di Manchester
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