DI INDUNO OLONA
L’ITALIA DELLE CONTRADDIZIONI IDEE PER IL NATALE IL GATTO ERNESTO SALVA IL NATALE JOLE SANTELLI: LO SDEGNO! LA RICETTA MONDO SOCIAL COSA LEGGO STASERA COSA VEDO STASERA Foto Luca Leone
LETTERA DI DON FRANCO INDUNO IN CARTOLINA
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LA VOCE DI INDUNO OLONA |
N. 6 DICEmbrE 2020
02 IDEE pEr IL NAtALE rICEttA 08 LA Biscotti di cioccolato Biscotti di vetro
10 rIFLESSIONI COStrUttIVE INDUNESE 12 FAVOLA... Il Gatto Ernesto salva il Natale 14 LA LEttErA Jole Santelli: lo sdegno! 16 mONDO SOCIAL 17 COSA LEGGO StASErA L’ultimo giro della notte 18 COSA VEDO StASErA Ad Astra DI DON FrANCO 19 LEttErA La pandemia non può intimidire i cristiani
22 C’ErA UNA VOLtA INDUNO Il nostro paese in cartolina LA VOCE DI INDUNO OLONA Supplemento a Varese Sport n. 927 dell’11/12/2020 periodico sportivo a diffusione gratuita Aut. del trib. di Varese n. 345 del 09-02-1979 Direttore responsabile: Michele Marocco Ufficio commerciale: Laura Rizzo - Sunrise Media Foto copertina di Luca Leone è un prodotto Sunrise media Varese via Caracciolo 29 - Tel. 0332.226239 e-mail: lavocediinduno@gmail.com
L’ItALIA DELLE CONtrADDIzIONI Editoriale a cura di Michele Marocco
Stiamo vivendo un periodo difficile, pieno di incertezze e pieno anche di tante contraddizioni. Contraddizioni del popolo italiano, contraddizioni del Governo italiano. Quello italiano è popolo di persone toste, persone forti, che di fronte alle difficoltà alzano la testa e sanno reagire. Ma è anche il popolo della diffidenza e del sospetto. All’inizio della pandemia ci hanno chiesto di sacricare la App Immuni per aiutare a tracciare il percorso del Virus. Non giudichiamo la App nè il suo funzionamento, giudichiamo l’atteggiamento generale: “Non la scarico, mi tracciano”, “Figurati se io faccio sapere allo stato tutte le mie cose... non scarico”. A dicembre ci hanno chiesto di aderire al progetto cashback del Governo: un successo, 7 milioni di iscrizioni in pochi giorni. Ci siamo accorti che così, oltre a tutti gli spostamenti, allo Stato facciamo sapere quanto spendiamo e dove lo spendiamo? E il Governo dove si contraddice? Entusiasta di come il popolo ha raccolto l’iniziativa, si gongola per come sosterrà l’economia del Natale aiutando gli esercenti, la gente spenderà, e anche chi ha comprato: “Avrete il 10% in cashback!”. Un piccolo problema: per spendere bisogna uscire (non valgono gli acquisti on line) e per comprare si fanno le code. Ma se il Governo ci vede in coda dice: “Troppo casino, troppa gente in giro, vi richiudiamo in casa se andate avanti così”. Ecco l’Italia delle contraddizioni, capire chi ha torto e chi ha ragione è dura. Si dice che la verità sta sempre nel mezzo. Però si dice anche che il pesce puzza dalla testa... e in testa c’è il Governo. LA VOCE DI INDuNO OLONA | 3
IDEE
pEr IL NAtALE
uN NATALE DA INCORNICIARE uN NATALE DA RICORDARE uN NATALE DA VIVERE
Natale vuol dire nascita Vita per amare la vita Ogni anno il Natale è un punto di luce. Case, strade e vetrine illuminate ce lo ricordano ma non svelano ciò che significa. Per molti è solo un tempo di vacanza, è fare dei regali o attendere di riceverli. Alcune persone potrebbero dire che è la festa per ricordare la nascita di un uomo di nome Gesù
pACChEttI OrIGINALI
un angioletto di carta da usare come segnaposto o come decorazione. Riportate lo schema su un cartoncino, ritagliate, arrotolate e affrancate. Se utilizzate cartoncino double face le ali verranno di colore diverso.
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Cristo. Per altri il Natale è semplicemente il compleanno di Gesù. È bene ricordarti e chiarire che Natale significa “nascita”. Augurandoci dunque buon Natale ci auguriamo “buona nascita”. Ogni giorno dobbiamo ricordare a noi stessi che ci vuole vita per amare la vita.
pACChEttI OrIGINALI Basta poco per confezionare sorprese in modo originale: una passeggiata nel bosco, qualche pigna e qualche ramoscello di piracanta o agrifoglio, dello spago e della carta da pacco... un pizzico di fantasia e il gioco è fatto.
IL FIOCCO DI NEVE
Da appendere alle finestre oppure da far scendere dal soffitto ecco una decorazione di carta classica. Per realizzarlo serve piegare un foglio di carta quadrato seguendo le indicazioni e tagliare la parte in eccesso. Aprite il foglio e il fiocco è pronto.
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DECOrAzIONI A pUNtO CrOCE Il punto croce è uno stile di ricamo facile. Munitevi di tela a trama grossa e regolare, ago e filo e potrete confezionare decorazioni originali per un regalo fatto a mano.
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LA CASEttA DI CArtA
Stampare, ritagliare, piegare e incollare.
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tEmpO LIbErO LA rICEttA
Ingredienti: 160 gr di cioccolato fondente al 70% 120 gr farina 100 gr di burro di ottima qualità 40 gr zucchero 40 gr zucchero di canna 50 gr di nocciole o noci in pezzetti 1 uovo 1/2 cucchiaino da thè di lievito in polvere 1 cucchiaino di essenza di vaniglia procedimento: Mettere il cioccolato sul tagliere e ridurlo in scagliette con un coltello pesante. Setacciare la farina con il lievito. Raccogliere il burro, morbido a pezzetti in una terrina insieme ai 2 tipi di zucchero e montare bene.
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bISCOttI AL CIOCCOLAtO
unire l’uovo sbattuto (a temperatura ambiente) e, continuando a mescolare, unire poco alla volta la farina, poi la frutta secca, il cioccolato, la vaniglia. Fare dei mucchietti (usando come unità di misura un cucchiaino da thè) e distribuirli su una teglia rivestita di carta forno, distanziandoli di 5 cm perchè si allargheranno. Mettere in forno a 170 gradi per 10/15 minuti, in ogni caso fino a quando i bordi non cominceranno a diventare scuri. A cottura ultimata, rimuoverli con una spatola e metterli a freddare su una griglia. Note: mentre si scalda il forno mettere in frigo l’impasto. In questo modo i biscotti mantengono più la forma.
tEmpO LIbErO LA rICEttA
bISCOttI DI VEtrO
Questi biscotti sono l'ideale da preparare durante le festività natalizie e regalarli oppure utilizzarli come decorazioni. Ingredienti: 100 gr di burro 100 gr di zucchero 1 di tuorlo 180 gr di farina 00 1 bustina di vanillina 1 cucchiaino di bicarbonato 100 gr di caramelle dure (non ripiene) procedimento: In una ciotola disporre la farina con al centro lo zucchero, il burro a tocchetti, la vanillina, il lievito e il tuorlo. Lavorare la frolla per biscotti fino ad ottenere un panetto morbido. Avvolgere il panetto di frolla nella pellicola e riporre in frigo a riposare per 30 minuti. Stendere su una spianatoia infarinata una sfoglia spessa 3mm. Ritagliate i biscotti utilizzando stampini di 2 misure diverse. Trasferire i biscotti su una placca da forno rivestita di carta oleata.Tritare finemente le caramelle e distribuitele al centro dei biscotti (vedi immagine). Infornare i biscotti di vetro a 180° e cuocere per 10 minuti. LA VOCE DI INDuNO OLONA | 9
... DAL CONSIGLIO COmUNALE di Andrea Brenna
rIFLESSIONI COStrUttIVE DELLA mINOrANzA...
I mesi passano, ma la storia a Induno Olona non cambia
L’ATTUALE AMMINISTRAZIONE CONTINUA A PROMETTERE L’AVVIO DI UNA SERIE DI LAVORI CHE NELLA REALTÀ POI NON DECOLLANO MAI PERCHÈ?
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Passano i mesi ma a Induno Olona la storia non cambia. L’attuale amministrazione Cavallin continua a promettere l’imminente avvio di lavori ma in realtà non inizia nessuna opera. Le minoranze hanno fatto notare come il Sindaco Cavallin continui a dichiarare che vi siano centinaia di migliaia di
euro pronti da spendere senza che però non si veda mai l’avvio nemmeno delle più elementari manutenzioni.
LA MAGGIORANZA HA FATTO PROPRIE LE PROPOSTE DELLA MINORANZE SENZA DARNE ATTO Questo è stato il centro del dibattito dell’ultimo Consiglio Comunale tenutosi lunedì 30 novembre che aveva ad oggetto l’ennesima variazione di bilancio. Nel corso del consiglio, la Consigliera Ferrazzi ha evidenziato gravi problemi strutturali di gestione. La Consigliera ha infatti ricordato che già a luglio era stata fatta una variazione di bilancio per eseguire asfaltature per 400.000 euro, l’ultimazione del parcheggio di san Cassano, realizzazione di una nuova segnaletica stradale (scomparsa ormai ovunque), ristrutturazione Rebelot, pulizia tombini. Nulla o quasi è stato fatto. I consiglieri di minoranza hanno manifestato però parziale soddisfazione nel riscontare che quanto da loro chiesto nel Consiglio di marzo, quando furono accusati di disfattismo, si è sostanzialmente avverato e molte delle loro proposte che erano state bocciate senza indugio dalla maggioranza sono state poi dalla stessa accolte. unico dispiacere è che la maggioranza abbia fatto proprie le proposte della minoranza senza minimamente darne atto, ma semplicemente facendole passare come una propria idea per gestire la crisi.
Ovviamente l’importante è che siano state adottate le proposte anche se tutto ciò la dice lunga su come l’Amministrazione Cavallin intenda il concetto di collaborazione. Tra le varie proposte quella che più stava a cuore alle minoranze era la creazione di un fondo a sostegno dei commercianti, proposta già presentata in primavera che fu clamorosamente bocciata dall’amministrazione Cavallin. Paradossali, inoltre, le giustificazioni del Sindaco riguardo le mancate asfaltature. Cavallin, infatti ha pubblicamente dichiarato che non si è potuto asfaltare a causa delle avverse condizioni metereologiche del mese di novembre. Peccato che il trascorso mese di novembre sia stato il mese più caldo degli ultimi 30 anni e poi, una domanda sorge spontanea: i comuni vicini come hanno fatto? Stazionava forse la nuvola di Fantozzi sopra Induno?
IL SINDACO HA DICHIARATO CHE A NOVEMBRE NON SI SONO POTUTE ASFALTARE LE STRADE A CAUSA DEL MALTEMPO... Queste domande non troveranno probabilmente risposta, viene lasciata al lettore ogni valutazione. Resta solo il rammarico di vedere Induno Olona, che in passato è stato l’esempio da seguire per tutti i comuni della Valceresio, che si trova da molto tempo bloccato in uno stallo che non sembra vedere la parola fine. LA VOCE DI INDuNO OLONA | 11
FAVOLA INDUNESE di Elisabetta Cacioppo
IL GAttO ErNEStO SALVA IL NAtALE
Miao, sono il gatto Ernesto. Mi presento perché so che non mi conoscete, bambini. Qui dove abito, nella casa di babbo Natale, tutti parlano solo di renne e di folletti e mai di gatti! Eppure ci sono anch’io, acciambellato nel mio cestino tra la stufa accesa e la sedia a dondolo dove la sera, si siede stanco Babbo Natale.
vanti alla finestra e guardava lontano, lisciandosi la barba con aria pensierosa. Le renne nella stalla borbottavano tra loro, con aria perplessa e spesso finivano le loro frasi con un “mah… vedremo come andrà a finire”. I folletti poi, erano nella fabbrica a costruire e impacchettare giocattoli senza l’allegria e la fretta degli anni scorsi.
Silenzioso e un po’ pigro, osservo quello che succede. E’ vero: non sono fondamentale nella preparazione del Natale. Ma osservo e se c’è bisogno di me (cioè mai fino ad ora) intervengo. Ebbene, quest’anno ho notato un’atmosfera diversa in casa, come dire… preoccupata. Babbo Natale si fermava spesso da-
Mi sono detto: “Ennò Ernesto, qui c’è qualcosa che non va! Vediamo di fare qualcosa!”. Così ho iniziato a dormine un po’ meno e ad allungare un po’ più l’orecchio a quello che dicevano i miei coinquilini. La situazione era grave: un brutto coso rotondo e pieno di spuntoni, piccolissimo tanto da essere invisibile ad
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occhio nudo, stava creando diversi problemi sulla Terra. Le persone avevano paura di quel coso e i bimbi non potevano più andare al parco, abbracciarsi, giocare insieme. Insomma le persone dovevano stare a casa e non si poteva più incontrare nessuno. Babbo Natale si chiedeva come avrebbe fatto a consegnare i regali… “Brutto coso rotondo -ho detto- non pensare di rovinarci il Natale!” Perché ai brutti cosi rotondi non bisogna mica darla vinta, giusto? E allora mi sono informato: ho scoperto che i brutti cosi rotondi hanno paura del sapone e per quanto piccoli, non passano attraverso a tessuti speciali. Poi, fanno tanto i furbi, ma mica hanno le molle ai piedi! Quindi con un’adeguata distanza tra le persone, il salto non gli riesce e si spiaccicano in terra.
pone al profumo di cannella e a tutti ho fatto un corso di ballo, il ballo del lavaggio delle mani: due minuti di fregamenti palmo contro palmo, dorso contro dorso, a ritmo di Rock and Roll! uno spasso… ancor più per le renne che, non avendo mani ma zoccoli, si sono messe a saltellare nelle tinozze piene di sapone, facendo schiuma e bolle e bagnando tutto il pavimento. Tutti sono più tranquilli e allegri, ora che hanno capito come ci si deve comportare contro il brutto coso rotondo. Quindi, bambini, non abbiate timore: i folletti hanno ripreso a lavorare di buona lena tutti insieme, con mascherina, mani pulite e distanziati, per preparare giocatoli e pacchetti per voi. Babbo Natale e le sue renne, anche loro tutti protetti e puliti, arriveranno eccome! Voi, la notte di Natale, non dimenticate di lasciare un po’ di latte, un biscottino, un frutto per loro e magari qualcosina anche per me.
pensa che ti ripensa, mi è venuta un’idea! Ho chiesto aiuto agli amici topini (sì, sì, proprio i parenti dei topini di Cenerentola!) e ho affidato a loro il compito di cucire tante belle mascherine a tema natalizio, ognuna adatta alla personalità dei destinatari. Per Babbo Natale, c’ho pensato io: gli ho cucito una mascherina di taglia XXXL rossa col pelo bianco ai bordi e tanti brillantini. Poi, ho recuperato tanto saLA VOCE DI INDuNO OLONA | 13
rICEVIAmO E pUbbLIChIAmO
Egregio Direttore, Volevo ringraziarla dell’ospitalità che mi offre sul suo giornale. Il 15 ottobre 2020 moriva a Cosenza Jole Santelli, di professione avvocatessa, Presidente della Regione Calabria per otto mesi dal 15 febbraio al 15 ottobre 2020. Deputata dal 2001 al 2020, è stata sottosegretario di Stato al Ministero della giustizia dal 2001 al 2006 nei governi Berlusconi II e III, nonché sottosegretario al Ministero del lavoro e delle politiche sociali da maggio a dicembre 2013 nel governo Letta. Jole Santelli è deceduta improvvisamente all’età di 51 anni a causa di una emorragia interna dovuta a una patologia tumorale di cui soffriva dal 2014.
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JOLE SANtELLI: LO SDEGNO!
A distanza di un mese dalla sua morte il senatore Nicola morra, presidente della commissione antimafia, con parole durissime accusa i calabresi di aver eletto il presidente la cui grave malattia era a tutti nota, “... se però ai calabresi questo è piaciuto, è la democrazia, ognuno deve essere responsabile delle proprie scelte, hai sbagliato, nessuno ti deve aiutare, perché sei grande e grosso. La Calabria ha ciò che si merita” e ancora “... votando per candidati che non possono concludere il loro mandato poi non ci si deve lamentare che il mandato stesso non venga concluso” Questi i fatti, purtroppo noti a tutti, l’accaduto è stato commentato e de-
precato da tutte le forze politiche compreso il Movimento Cinque Stelle a cui il senatore Morra appartiene. Sono indunese da sempre, e come tale, mi dissocio dalla deprecabile uscita di quest’ uomo che non ritiene adatte a ricoprire cariche di un certo rilievo le persone affette da tumore, e considera gli elettori che scelgono politici ammalati, scellerati nelle loro decisioni. Il fatto di essere indunese rende la mia indignazione ancora più profonda. Per molti anni abbiamo avuto una donna, politica valentissima, con doti umane molto particolari, che ha ricoperto ruoli estremamente delicati e di grande responsabilità, pur non godendo di molta salute. È deceduta il 4 marzo 2016, aveva 65 anni. La Lunga malattia non le aveva mai impedito di affrontare con estremo coraggio le sfide a cui era stata chiamata. una figura che, con grande amore per la comunità esercitato fino all’ultimo, ha saputo essere un esempio di politica buona al servizio dei cittadini e di chi aveva più bisogno. Si poteva non condividere appieno la sua linea politica, ma le doti umane che l’hanno contraddistinta nell’ impegno politico erano e rimangono innegabili.
voce l’esternazione di una persona che mai avrebbe dovuto arrogarsi il diritto di condannare il voto democratico di una popolazione. Senz’altro la mia disattenzione, dovuta ai tanti impegni, non mi ha permesso di cogliere la denuncia nei confronti di un fatto così grave da parte delle nostre istituzioni. Auspico che i nostri politici abbiano in qualsiasi modo esternato il loro dissenso, l’eventuale mancanza costituirebbe un atto grave nei confronti di chi è stato mentore e madre politica dell’attuale classe dirigente del nostro comune. Io intanto mi permetto di farlo qui. Grazie dell’attenzione e dell’ospitalità. Lettera firmata
Queste sono le persone che il Senatore Nicola Morra non vorrebbe fossero elette, e noi indunesi dovremmo esserne sdegnati, e deplorare ad alta LA VOCE DI INDuNO OLONA | 15
mONDO SOCIAL INDUNO OLONA IN FACEbOOK
In un mondo sempre più social, diamo spazio in questa rubrica ai post che mettono in evidenza diversi aspetti che coinvolgono la nostra comunità.
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COSA LEGGO StASErA
La detective Ballard viene relegata al turno di notte, quello che in polizia chiamano “ultimo spettacolo”, e che non permette mai di seguire quel caso fino alla fine. un travestito picchiato selvaggiamente, trovato sul lungomare in punto di morte; un’aspirante attrice che fa la cameriera, freddata sul pavimento di un locale di Hollywood, fanno da detonatore e fanno in modo che la detective ignori le regole e cominci ad indagare. Al solito i personaggi dei romanzi di Michael Connelly, sono complessi e tormentati, e Renee Ballard non può dirsi certamente una donna facile. E’ intuitiva, intraprendente e dotata di uno spirito combattivo non comune. Il personaggio piace molto ed entra in fretta nel cuore dei lettori e li trascina in una trama imprevedibile ed avvincente dalla quale non è facile staccarsi. La Scrittura dell’autore è veloce, di impatto immediato e ci coinvolge con sensazioni vibranti per intensità ed empatia. Connelly crea una trama avvolgente, che stringe una rete di inganni e mezze verità, rendendo la lettura un piacere emozionante.
L’ULtImO GIrO DELLA NOttE di Michael Connelly (2018)
RENEE BALLARD NON Può DIRSI CERTAMENTE uNA DONNA FACILE. E’ INTuITIVA, INTRAPRENDENTE E DOTATA DI uNO SPIRITO COMBATTIVO NON COMuNE. sono protagonisti di questo libro che descrive e ci fa vivere una Los Angeles perversa e complicata. un libro da leggere in una fredda piovosa domenica d’inverno al caldo sul divano. Televisione rigorosamente spenta.
Poliziotti, giornalisti, avvocati e persone come tante, Vittime e colpevoli
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COSA VEDO StASErA
un uomo muore vent’anni fa in una missione spaziale. Il figlio parte per una missione nel sistema solare Per capire le ragioni della sua scomparsa. Da qualche parte nello spazio profondo, un campo elettrico scarica la sua forza alla velocità della luce e minaccia la sopravvivenza della terra. Il maggiore Roy Mc Bride (Brad Pitt) viene incaricato di risolvere il problema che è complicato dal fatto che i raggi partono dalla nave spaziale partita vent’anni prima e condotta dal padre del maggiore, Clifford Mc Bride (Tommy Lee Jones). Il figlio devoto diventa così il cavallo di Troia per stanare il padre. un cavallo indomabile che cerca risposte all’abbandono e una via altra per tornare finalmente a casa.
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AD AStrA (2019) di James Gray con Brad Pitt, Tommy Lee Jones, Donald Sutherland, Liv Tyler Il colore dominante è il nero, irradiato da baleni solari. E su quei lampi di luce si accende Ad Astra, che affida al titolo la destinazione e al racconto le asperità (per aspera) dell’ impresa. Quello che accade è incerto, quello che è certo è la bellezza del prologo, la sua atmosfera unica, la qualità del silenzio, dell’inquadratura, della luce. La dichiarata intenzione del regista è dimostrare quanto lo spazio ci sia profondamente ostile, E quanto il vuoto siderale dei confini del nostro sistema solare sia angosciante nel suo mistero. Il viaggio del protagonista diventa una metafora di un viaggio all’interno di se stessi. Dominare o subire il proprio destino. un film interessante che fa riflettere e porta lo spettatore ad interrogarsi, proiettandolo in una dimensione interiore alla ricerca di ciò che è giusto. La ricerca dell’identità attraverso la frattura del rapporto col padre, o la fedeltà incondizionata a ciò che non è stato ma avrebbe potuto essere. un film da vedere sicuramente anche più volte, per assaporare ogni volta una sfaccettatura nuova che non avevamo colto, o Per riprovare una sensazione che non avevamo apprezzato appieno.
LEttErA DI DON FrANCO
INVOCHIAMO INSIEME L’INIzIO DEL TEMPO DELLA QuALITà
La pandemia non può intimidire i cristiani
Giotto - Adorazione dei Magi Cappella degli Scrovegni - Padova
Buon Natale! A tutti! La Pandemia non può intimidire i Cristiani nell’appuntamento annuale che celebra la Nascita a Betlemme di Gesù Cristo. Anzi probabilmente i più attenti scoprono che la situazione attuale, con le fatiche che certamente comporta, con limitazioni e paure, può favorire il mettere al centro dei giorni natalizi l‘essenziale: la Seconda persona della Ss. Trinità, il Verbo, si è fatto “uno di noi”. L’Emmanuele, il Dio-
con-noi. La semplicità del Presepe ci mette dinanzi questa disarmante verità: “Dio si è fatto come noi in Gesù per farci come Lui”. Figli suoi nel Figlio suo. Vorrei tuttavia consegnarvi come augurio le parole del nostro Arcivescovo pronunciate la terza domenica di Avvento che ben fotografano il momento presente e ci aprono la scenario di un futuro buono possibile per cui valga la pena di dirci reciprocamente: AuGuRI!
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Così si esprime Delpini: Voglio invocare l’inizio del tempo della qualità. 1. I tempi del disastro Abbiamo vissuto e viviamo il tempo della quantità: la vita vale se è tanta, la vita è felice se hai tanto, nella vita conti se puoi fare tanto. Avere, godere, potere: sempre di più, sempre di più. È stato un disastro. Abbiamo vissuto e viviamo il tempo della competizione: arrivare prima, contare più degli altri, essere più potenti. La vita è una corsa: è ovvio che gli altri restino indietro, quello che importa è arrivare primi, di tutti gli altri la storia si dimentica. In fretta, più in fretta. Per arrivare primi per vincere non basta essere migliori, bisogna abbattere gli avversari, eliminare la concorrenza, far guerra a chi è nemico. Abbiamo vissuto il tempo della competizione. È stato un disastro. Abbiamo vissuto e viviamo il tempo della paura: l’incertezza induce a temere, l’imprevedibile e l’imprevisto che sconvolgono i piani e fanno crollare le certezze seminano la paura. La paura induce a sospettare degli altri come fossero minacce, come rappresentassero un pericolo: si rischia di ritenere la solitudine più rassicurante della comunione. La paura induce a es-
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sere inquieti a riguardo del futuro e quindi a rinunciare a compiere scelte durature e definitive, a rassegnarsi a vivere di quello che si può controllare. La paura induce a essere ossessionati dai controlli e a ricavare spaventi da ogni sintomo sconosciuto. Abbiamo vissuto il tempo della paura. È stato un disastro.
VIVIAMO IL TEMPO DELLA PAuRA: L’INCERTEzzA INDuCE A TEMERE L’IMPREVEDIBILE E L’IMPREVISTO CHE SCONVOLGONO I PIANI E FANNO CROLLARE LE CERTEzzE 2. Voglio invocare l’inizio del tempo della qualità Il tempo della qualità è quello in cui si respira un’aria nuova, quello in cui si respira a pieni polmoni perché si diffonde come un profumo, una sensazione che rende piacevole la vita, un profumo che apre il pensiero alla verità, un profumo che si offre promettente al desiderio. È il profumo della conoscenza di Cristo! Iniziano i tempi della qualità: non domina la paura, ma la confidenza; i rapporti non sono rapporti di competizione, ma di fraternità che accoglie e perdona; il sogno condiviso non è l’accumulo e la quantità ma la solidarietà e l’aiuto vicendevole.
LO STILE CRISTIANO SI CARATTERIzzA PER LA SOLLECITuDINE CHE FA QuELLO CHE Può PER METTERE A PROPRIO AGIO GLI ALTRI Il tempo della qualità è caratterizzato dallo stile, più che dall’efficienza, più che le molte cose è importante l’uso di quello che c’è per alimentare la gioia. È il tempo dello stile cristiano. 3.Lo stile cristiano Lo stile cristiano si caratterizza per la gentilezza. «Recuperare la gentilezza» è una delle indicazioni che offre papa Francesco in Fratelli tutti (222-224). Papa Francesco descrive la persona gentile: «Ogni tanto si presenta il miracolo di una persona gentile, che mette da parte le sue preoccupazioni e le sue urgenze per prestare attenzione, per regalare un sorriso, per dire
NUmErI UtILI
COMuNE Centralino/Protocollo Segreteria
0332 273111 0332 273209
Polizia locale 0332 273229-234-245 Caserma Carabinieri 0332 470103 CRI Arcisate 0332 471899 SOS Besano 0332 917666 Biblioteca civica ufficio Postale
0332 273235 0332 200270
una parola di stimolo, per rendere possibile uno spazio di ascolto» (FF 224). Lo stile cristiano si caratterizza per la finezza. Rifugge dalla volgarità, si trova a disagio nello squallore, lo infastidiscono le parole volgari, aggressive, le immagini violente… Lo stile cristiano si caratterizza per la sollecitudine che fa quello che può per mettere a proprio agio gli altri: li accoglie con benevolenza, li aiuta con prontezza, senza umiliare nessuno, si interessa senza invadenza, offre con generosità, senza esibizionismo, anche quando non può fare o dare niente, fa capire che condivide le pene e vorrebbe consolare. Buon Natale! Buon Anno! Vorrà quindi dire: vivere il tempo della qualità, dello stile cristiano fatto di gentilezza, di finezza e di sollecitudine. Don Franco Bonatti - Parroco
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C’ErA UNA VOLtA INDUNO OLONA ricordi dei tempi che furono
mA ChE bEL CAStELLO...
Veduta del castello con lo sfondo del Monarco (cartolina anni 50)
Qui a fianco scorcio del cortile interno (cartolina anni 40)
EDICOLA - CARTOLERIA
INDUNO OLONA
ALISA INDuNO OLONA - VIA PORRO 75 - 0332 200213 22 | LA VOCE DI INDuNO OLONA
Veduta dei rustici della fattoria del castello cartolina (anni 40)
Il castello sullo sfondo ed in primo piano la grande vasca ovale attualmente interrata per motivi di sicurezza cartolina (anni 50)
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