La Voce di Induno Olona _ Dicembre 2019

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DI INDUNO OLONA SARA GANDINI Voglio essere Nonna Papera

E SERBI UN SASSO IL NOME A tu per tu con gli autori

IL CONSIGLIO COMUNALE Chieste le dimissioni del Sindaco

LA VETRINA OLONA CALCIO Lo spirito Olona

IN PRIMO PIANO

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1997

SUNRISE

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DICEMBRE

Ediz

Foto di Luca Leone

Le stelle di Natale dei Carlesso

media


F.lli Luppi

giardinaggio edilizia

INDUNO OLONA

Tel: 347 4210997 e-mail: luppifratelli@gmail.com


LA VOCE DI INDUNO OLONA | DICEMBRE

03 EDITORIALE 04 IL PERSONAGGIO

VOLTIAMO PAGINA PER UN 2020 SERENO

Voltiamo pagina per un 2020 sereno Editoriale a cura di Michele Marocco

Sara Gandini: Voglio essere Nonna Papera

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INTERVISTA A... Elisabetta Cacioppo e Massimo Tafi

LA RICETTA DEL DOTTORE Il tiramisù della Dani

COSA LEGGO STASERA Il libro dei Baltimore

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CONSIGLIO COMUNALE Caos Rebelott e La Pira

CONSIGLIO COMUNALE Dimissioni! Ma il Sindaco non si muove

IN PRIMO PIANO Dal Messico per ornare il nostro Natale: la stella

LA LETTERA DI DON FRANCO L’INCONTRO Una chiacchierata a Olona

LA VETRINA

Riguardo gli accadimenti nello scorso mese di novembre che hanno letteralmente sconvolto il paese di Induno diamo ampio spazio a pagina 14 e 15, Ma lo anticipiamo: un funzionario comunale è stato arrestato e il primo cittadino è indagato. Il nostro augurio è che la magistratura faccia al più presto il suo corso facendo chiarezza sui ruoli delle persone: chi faceva, chi vigilava e chi, eventualmente, non ha vigilato su quanto stava accadendo. Una cosa è certa: bisogna voltare pagina per poter ripartire con serenità. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno manifestato gradimento per il primo numero del notiziario La Voce di Induno. Siete stati veramente tanti e per questo nell’edizione natalizia abbiamo voluto regalarvi 8 pagine in più.

Lo spirito Olona fa la differenza

C’ERA UNA VOLTA Induno Olona in cartolina

LA VOCE DI INDUNO OLONA Supplemento a Varese Sport n. 913 del 1 dicembre 2019 periodico sportivo a diffusione gratuita Aut. del trib. di Varese n. 345 del 09-02-1979 Direttore responsabile: Michele Marocco Ufficio commerciale: Laura Rizzo - Sunrise Media Foto copertina di Luca Leone è un prodotto Sunrise Media Varese via Caracciolo 29 - Tel. 0332.226239 e-mail: lavocediinduno@gmail.com

I personaggi che abbiamo incontrato per voi stanno portando alla ribalta nazionale il nome del nostro paese: Sara Gandini, con i suoi dolci e la partecipazione a Bake Off, ed Elisabetta Cacioppo con Massimo Tafi con un volume che sta girando per l’Italia. Lo spirito natalizio di gioia e felicità deve invadere le case e il nostro augurio è che possiate vivere un mese sereno e che il 2020 possa essere ricco di successi. LA VOCE DI INDUNO OLONA | 3


IL PERSONAGGIO SaRa GaNDINI a cura di Michele Marocco

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CUCINARE MI RILASSA, E’ SEMPRE STATA LA MIA PASSIONE

VOGLIO ESSERE NONNA PAPERA Sara Gandini, 32 anni da Induno Olona, è disponibile e sorridente nel raccontare la sua esperienza a Bake Offe ci mette tutto l’amore e la passione che solitamente usa nel fare un dolce.

“La cucina è sempre stata la mia passione ed è da quando avevo sei anni che mi diverto a… pastrugnare. I miei genitori mi hanno sempre detto che devo saper fare un po’ di tutto perchè non si sa mai e così, quando mi hanno regalato il dolce forno, saper cucinare un dolce era diventato un dovere, anche se in realtà mi sono appassionata giorno dopo giorno. Ti confesso che cucinare mi rilassa molto e da quando sono andata ad abitare da sola mi piace ancora di più”. La tua esperienza a Bake Off com’è nata? “Tutti mi dicevano che dovevo provare a partecipare, ma io non ero convinta, mi vergognavo e soprattutto non avevo il tempo per iscrivermi. Così, nel dicembre dello scorso anno, le mie amiche storiche Nicol, Cecilia e Vanessa, hanno ritirato tutti i moduli e mi hanno obbligata a fare tutto. Mi vergognavo, cercavo scuse, ma non ho più potuto deluderle e così mi sono buttata pensando: tanto non mi chiameranno mai”. E invece… “E invece mi hanno chiamata. Tutto è iniziato per scherzo, per caso e alla fine è stata una grandissima esperienza. L’azienda per cui lavoro è stata fantastica nel darmi l’opportunità di partecipare.

L’AVVENTURA BAKE OFF Sara Gandini ha iniziato a preparare dolci fin da quando era una bambina e, una torta dopo l'altra, ha conquistato il palato e la vista di parenti e amici che l'hanno convinta ad iscriversi a Bake Off, il talent show in onda su Real Time e condotto da Benedetta Parodi che anche quest'anno ha visto sfidarsi i migliori pasticceri amatoriali d'Italia a suon di ganache, croccanti, creme e originali decorazioni tutte da gustare. Il percorso di Sara sotto al tendone è durato undici puntate nelle quali ha messo in mostra la sua abilità in cucina e il suo carattere educato, generoso e gentile sia con gli altri concorrenti, sia con i giudici Ernst Knam, Damiano Carrara e Clelia d'Onofrio. Ha sfiorato più volte il “grembiule blu”, ossia la palma del migliore, ed è arrivata ad un soffio dalla semifinale, tradita solo dalla “prova a sorpresa” della Chandelier Cake. ad aggiudicarsi la vittoria finale nella settima edizione del programma è stata Martina.

SEGUE a PaGINa 8 > LA VOCE DI INDUNO OLONA | 5


SARA GANDINI CI SPIEGA COME FARE UN DOLCE COREOGRAFICO PER NATALE

CASETTE PAN DI ZENZERO INGREDIENTI

PER La CaSETTa: • 580 g di farina • 20 g di cacao • 100 g di uova (circa 2 medie) • 300 g burro • 300 g zucchero • 4 g sale • 10 g cucchiaino di cannella • 3 g noce moscata • 3 g di chiodi di garofano in polvere • 7 g di zenzero in polvere • Scorza d’arancia grattugiata GLaSSa REaLE: • 100 g albumi • 600 g di zucchero a velo • Colorante in gel rosso e verde

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DECORaZIONE: • Smarties • KitKat • Caramelle • Pasta di zucchero rossa e bianca (facoltativa) COSa OCCORRE: • Mattarello • Carta forno • Frullino elettrico con fruste o planetaria • Teglie rettangolari per biscotti • Stampi per casetta di pan di zenzero (in alternativa potete disegnare la vostra casetta su carta forno e ritagliarla, oppure stampare da internet il carta modello e ritagliarlo) • 2 Sac à poche (se non le avete potete utilizzare un conetto di carta forno) • Bocchetta liscia • Base di cartone oppure un vassoio


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amalgamate zucchero e burro a mano o in planetaria. aggiungete le uova e il sale

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Setacciate la farina, il cacao e le spezie e mescolatele, fino ad ottenere un panetto omogeneo

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Stendete la pasta frolla a 3mm di altezza tra due fogli di carta forno. Otterrete 4 fogli in totale

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Preparate la ghiaccia reale montando zucchero e albumi per 5/10 minuti con un frullino, fino ad ottenere un impasto gonfio e spumoso. Mettete in sac à poche e coprite la ciotola con un canovaccio bagnato e strizzato

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Riprendete i 4 lati e incollateli dai bordi con la ghiaccia, vi consiglio di incollarli anche sulla base o il vassoio. Lasciate asciugare un’oretta, mettete la sac à poche sotto al canovaccio e poi incollate il tetto. Fate asciugare ancora

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Raffreddate in frigorifero per alcune ore. Stampate da internet dei disegni per casette di pan di zenzero oppure usate gli stampi

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Formate i lati della casetta e del tetto (in totale 6pz). Mettete in frigo ancora una mezz’ora. Cuocete in forno a 160º per 20 minuti, fino a doratura. Fate raffreddare

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Decorate a piacere con la ghiaccia, sarà la vostra neve, sbizzarritevi, date spazio alla fantasia. Usate la pasta di zucchero, o le caramelle per rendere la vostra casa accogliente

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Se avanza frolla arricchite la vostra casetta con biscotti a forma di albero (colorando la ghiaccia di verde)

BINARIO 8 Caffetteria, aperitivi, biglietteria treno, servizi Sisal, soste di mezzogiorno, ricariche telefoniche e tanto altro...

INDUNO OLONA - VIA CRUGNOLA 8 (PRESSO STAZIONE) - TEL. 0332 201374

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pensando a chi lo deve mangiare. Se ami la meringa ed il pistacchio ti faccio un dolce che le contenga, lo costruisco intorno a questi due ingredienti e sono sicura che ti piacerà”. Solo dolce, niente salato? “assolutamente no. Mi piace molto fare anche pizze e focacce, adoro la pasta fatta in casa e spesso la preparo. I secondi non sono il mio forte, per questo li evito. Da noi si mangia quasi sempre tutto fresco, preparato al momento”. Noi… con andrea convivi da 5 anni. Ci vuoi dire che l’hai preso per la gola? “Siamo fidanzati da 14 anni, allora pensavo poco a cucinare – e scoppia in una risata -. Ti dirò che andrea è un disastro a cucinare, a volte ci prova, si applica, ma i risultati non sono incoraggianti. Non è nemmeno un mangione e ti confesso, voglio vedere la sua faccia quando leggerà che mi rendo conto che a volte mangia solo per non farmi rimanere male”. < SEGUE Da PaGINa 5

Dal lunedì al venerdì eravamo chiusi in questa villa ad arcore, dove registravamo e dove vivevamo, e potevamo allontanarci solo il sabato e la domenica. La sensazione più bella è stata che in tutta questa esperienza ho avuto tanto tempo da dedicare a me, abituati come siamo sempre a correre e a non fermarci mai. Ho vissuto questa esperienza come una gita costante, che mi ha anche lasciato legami molto forti. Sono nate amicizie vere che vanno avanti e che, sono certa, dureranno nel tempo”. Come scegli i tuoi dolci? “Mi piace sperimentare, per questo faccio un po’ di tutto. Ricordo che un anno volevo fare le uova di Pasqua e ne ho fatte talmente tante senza rendermene conto che alla fine ne avevo una tavola intera. In qualsiasi caso, la cosa essenziale per me è una: quando faccio un dolce lo faccio 8 | LA VOCE DI INDUNO OLONA

In chiusura, cosa ti resta di questa esperienza televisiva, oltre alle amicizie di cui ci hai già parlato? “Sono felice di essere uscita come sono in realtà nella vita di tutti i giorni, a volte ti fai condizionare dalla telecamera, ma io ho cercato di essere sempre me stessa. Mi ha fatto molto piacere sapere di essere stato un esempio positivo per i ragazzi: me lo hanno anche manifestato direttamente durante alcuni incontri. Ho vissuto questa esperienza come una scuola con tanta voglia di imparare, ho capito quante lacune ho e quanta disponibilità di imparare ho ancora”. Nella vita di tutti i giorni come potrai mettere in pratica tutto questo? “Mi piacerebbe andare a casa della gente a cucinare, insegnare e preparare i dolci con i bambini per il gusto di farlo e mangiarli anche con loro”.


RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO lavocediinduno@gmail.com

UNa SERa aL TEaTRO DI INDUNO

La vèggia età regia di Carlo Riva

Ringraziamo Stefania De Franceschi per la mail, che pubblichiamo, a cui daremo seguito nel prossimo numero.

“Buonasera, ho ricevuto il pdf del vostro giornale “la voce” e volevo prima di tutto congratularmi con voi per l’iniziativa. Vista la vostra disponibilità, vorrei anche segnalarvi che la farmacia comunale fornisce uno sconto del 20% su tutto ciò può servire per i bambini per il loro primo anno di nascita (farmaci esclusi a quanto mi riferiscono chi già usufruisce del servizio) presentando semplicemente l’atto di nascita. NESSUNO in comune ci ha informato di questa cosa nel momento della registrazione della bambina. Sono riuscita a passare in farmacia comunale e mi hanno informato che molti farmaci per bambini vengono scontati. “

11 e 25 gennaio ore 21:00 12 e 19 gennaio ore 16:00 Divertente commedia che evidenzia come, in un baleno ci si accorge che gli anni passano veloci e non ci si può far niente. Il problema di una vedova di come fare spargere le ceneri del marito nel lago viene risolto da Noè, il capo famiglia. Purtroppo il fisico non è più quello di un tempo e così iniziano i malanni e le solite conseguenze. Per fortuna la famiglia è solida e l’attenzione per chi si trova in difficoltà non verrà a mancare. Prevendite in teatro giovedì dalle 15 alle 17 sabato dalle 10 alle 12 Info: www.ilporticodegliamici.com

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INDUNO OLONA - VIA PORRO 75 - 0332 200213 LA VOCE DI INDUNO OLONA | 97


INTERVISTA A ELISaBETTa CaCIOPPO MaSSIMO TaFI

LA CITTÀ DEI VIVI SI CAPISCE ANCHE ATTRAVERSO LA CITTÀ DEI MORTI

a cura di Michele Marocco

QUANDO UNA LAPIDE È FONTE D’ISPIRAZIONE E’ stato appassionante e interessante sentire il racconto di Elisabetta e Massimo. Un aperitivo insieme e una chiacchierata per rivivere le tappe fondamentali che hanno portato alla stesura del loro volume: “E serbi un sasso il nome”. “Ci sono voluti quattro anni di lavoro intenso, fatto di ricereche minuziose, di investigazioni e di serate passate a formulare tesi su quello che poteva essere accaduto”. Come vi è venuta l’idea di scrivere un volume che, fondamentalmente, racconta vite di persone più o meno comuni che voi avete ‘incontrato’ girando per cimiteri? “arrivo da una generazione - racconta Elisabetta - di ‘giro-cimiteri’ che si faceva con la nonna e con la mamma. Il cimitero può raccontare tutto quello che accade in un paese, basta essere attenti a saper leggere sulle lapidi e come è curata una tomba. Questo, ti confesso, mi ha sempre affascinato. Ritengo che la città dei vivi si capisca anche attra10 | LA VOCE DI INDUNO OLONA

verso la città dei morti e, la città dei morti è lo specchio della città dei vivi”. “Lei - interviene Massimo - ha da sempre la passione per la fotografia e in un primo momento volevamo realizzare un libro fotografico di cimiteri. Quando siamo stati a Morcote per fotografare la lapide di un giovane ragazzo scomparso nel 1886 ‘in una miseranda catastrofe che commosse tutta Milano’, ci siamo incuriositi, abbiamo inziato a fare ricerche e da lì ci si è aperto un mondo”. Un mondo alla Sherlock Holmes dove dopo lo scatto di ogni foto iniziava una spasmodica ricerca per ricostruire una vita e... una morte. “Ci siamo appassionati ad ogni storia e la persona in questione, per il periodo di tempo dedicato alle ricerche minuziose, diventava quasi un nostro parente. L’empatia che si è creata tra chi ha collaborato a scrivere e le storie stesse ha fatto nascere sentimenti e relazioni vissute in prima persona”.


E LA CITTÀ DEI MORTI È LO SPECCHIO DELLA CITTÀ DEI VIVI

Facebook è stato il primo passo, il mezzo che ha dato il via a tutta questa esperienza. “Vero, ho creato la pagina facebook e lì ho iniziato a condividere le prime storie. Massimo era un po’ titubante, ma alla fine si è ricreduto e appassionato. Il primo racconto è stato pubblicato nel novembre del 2017. Ricordo che sulla pagina culturale de La Repubblica ci è stato dedicato uno spazio: una grande soddisfazione”. “Un editore - prosegue Massimo- ci ha contattato, voleva realizzare un libro con i nostri racconti: un sogno che diventava realtà!”.

GLI AUTORI Elisabetta Cacioppo (Vigevano 1968) Laureata in Giurisprudenza, fotografa di viaggi, di paesaggi, di meridiane e... di cimiteri. Massimo Tafi (Tradate, 1952) Laureato in Filosofia, fondatore di Mediatyche, società di consulenza di comunicazione. Già docente ai master di Comunicazione dell’Università Statale Bicocca di Milano e dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, appassionato di ricerca storica, ha collaborato a diversi volumi collettivi.

Come avete fatto a ricostruire le storie? “E’ stato un lavoro molto complicato e molto lungo. Ogni storia è diversa, la tempistica varia da lapide a lapide. I nostri compagni di viaggio sono stati gli archivi dei cimiteri, gli archivi parrocchiali, quelli comunali e dei giornali. abbiamo avuto informazioni preziose dalle perpetue che hanno collaborato a diversi casi, a volte anche da discendenti o conoscenti diretti che hanno contribuito”.

Questo è stato il racconto più complesso e più lungo da terminare: ben quattro anni, lo stesso tempo che ha accompagnato la stesura di tutto il libro.

Induno protagonista... “La storia indunese riguarda la famiglia Censi. a colpirci è stata la lapide a ricordo di Luisa Martini che è ospitata nella cappella: ‘... con affetto di sposa promessa con rimpianto di felicità persa’. Ovviamente il

Ed ora? “Ed ora andiamo avanti, non ci fermiamo. Il libro contiene alcune storie inedite, mentre sulla nostra pagina facebook presto pubblicheremo qualche nuova avventura, giusto il tempo di investigare”.

resto del racconto lo lascio a chi ha voglia di leggere il libro: veramente una storia mozzafiato fatta di passione e sorprese”. Il volume si chiude col racconto dedicato a una ragazza che ha

inciso sulla tomba: “Non dire ad alcuno perché sono morta”.

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TEMPO LIBERO

La RICETTa DEL DOTTORE

IL TIRAMISÙ DELLA DANI

INGREDIENTI 500gr di mascarpone 2 pacchi di savoiardi sardi 6 cucchiai di zucchero 4 uova 1 bicchierino di cognac Cacao amaro Caffè

Sbattere bene i rossi d’uovo con zucchero e a parte montare l’albume a neve (ben sodo). Unire quindi i rossi d’uovo con le chiare montate a neve, il mascarpone e il cognac. Mescolare dolcemente fino ad ottenere un composto omogeneo. Dividere il composto in due parti e ad una metà aggiungere un po’ di cacao. Bagnare i savoiardi nel caffè freddo e rivestire uno stampo preferibilmente rettangolare. Coprire quindi lo strato di savoiardi con il composto a cui abbiamo aggiunto il cacao. Ripetere l’operazione coprendo i savoiardi invece con il composto senza il cacao e continuare così, alternando gli strati sino a completare l’altezza della teglia. Una bella spolverata con cacao amaro e lasciare riposare nel frigo. 12 | LA VOCE DI INDUNO OLONA

COSA LEGGO STASERA? IL LIBRO DEI BaLTIMORE DI JOEL DICKER (2015) **** Il protagonista è Marcus Goldman il famoso scrittore protagonista di “La verità sul caso Harry Quebert” che, in questo romanzo scrive la storia della famiglia Goldman di Baltimore. Prima del drammatico evento, che lui definisce la Tragedia, esistevano due famiglie Goldman: i Goldman di Baltimore e i Goldman di Montclair. Mentre i Baltimore sono una famiglia ricca che vive in un lussuoso quartiere residenziale, i Montclair sono una famiglia modesta che vive in un piccolo appartamento. Il protagonista Marcus, guarda con ammirazione i Baltimore e vive con loro come se fossero la sua famiglia d’ origine. Poi qualcosa cambia per sempre... Come nel precedente romanzo, Dicker ci porta, facendo da cicerone, in un periodo particolare della sua vita riflettendo sul proprio passato e sull’amicizia con i suoi cugini. Lo scrittore questa volta, non si attiene al thriller ma si prodiga in un romanzo generazionale e familiare allo stesso tempo. Il libro tocca molti temi intimi e personali come l’amicizia, la gelosia, i rancori e i dissapori familiari ma lascia al lettore meno spazio di manovra. Un libro sicuramente da leggere con calma ed attenzione per non farsi sfuggire le atmosfere e i momenti dolci e drammatici, che ci fanno partecipare con grande commozione alla vita delle due famiglie protagoniste. Ognuno di noi riesce ad identificarsi con un personaggio, vista la grande varietà di caratteri e personalità che permeano il romanzo, e questo permette un coinvolgimento pieno e una grande partecipazione emotiva alla vita della narrazione.


SPAZIO CONSIGLIO COMUNALE

5 NOVEMBRE 2019 CREAZIONE DELLA “RETE DEI COMUNI LAPIRIANI” IL CONSIGLIO IN PILLOLA

CAOS REBELOTT E LA PIRA Il consiglio è stato chiamato a deliberare sull’adesione del Comune di Induno ad un Comitato per l’istituzione di una rete di Comuni Lapiriani, cioè Comuni che s’ispirano all'esempio di Giorgio La Pira, che mirano alla trasposizione del pensiero di Giorgio La Pira nella visione, nei propositi e nei comportamenti delle cittadinanze e delle rispettive amministrazioni pubbliche e allo scopo di ottenere l’investitura di La Pira a mentore dei pubblici amministratori italiani. La consigliera di minoranza Chiara Gorone è intervenuta in merito: “Ho voluto portare a conoscenza del consiglio e del pubblico presente alcuni elementi del pensiero lapiriano partendo dalle critiche che gli mosse un altro grande cattolico, Don Luigi Sturzo, il quale riteneva che l’idea di La Pira per cui ‘l’economia moderna è essenzialmente di intervento statale’ togliesse

Il consiglio comunale dello scorso 5 novembre ha vissuto due momenti cardine: l’analisi del punto che riguardava l’adesione alla “Rete dei Comuni Lapiriani” e l’interpellanza della consigliera di minoranza Rosa Ferrazzi che aveva per oggetto il Centro ricreativo Rebelott. Nel corso della serata è stata anche prorogata la convenzione del servizio congiunto delle Segreterie del Comune di Induno e di Crosio della Valle.

allo stato moderno la caratteristica di stato di diritto facendolo diventare stato totalitario, con conseguente perdita delle stesse libertà politiche e civili, e invitava a non dimenticare che lo statalismo non si identifica con la solidarietà ed equivale a dissipazione delle risorse”. Come valuta quindi questa adesione alla rete? “Non si devono usare le istituzioni per imporre pensieri unici: questo è un vizio della sinistra che li condanna, ancora una volta, ad una minoranza stizzita e oggi, ahimè, nemmeno più colta come, perlomeno, fu quella di La Pira”.

L’INTERPELLANZA PER IL CENTRO REBELOT Il Centro ricreativo REBELOT presenta molte stranezze : manca di un bagno per disabili , di porte con maniglioni antipanico a spinta, ha un giardino con balaustra pericolante e una soletta del pavimento sorretta da numerosi puntelli di ferro. Il Sindaco sostiene che é tutto regolare e di essere in possesso di “ carte firmate dai tecnici“ sin dal 19 luglio 2019. abbiamo richiesto queste carte ma non ci sono mai pervenute perchè non esistono! ai Vigili del Fuoco è stato dichiarato che sia un circolo privato per soci con tessera mentre il Sindaco in Consiglio ha detto che quei locali sono aperti al pubblico. I Vigili del Fuoco hanno scritto che tocca all'Ufficio Tecnico fare le verifiche per la stabilità del pavimento ma l'ufficio Tenico non ha prodotto alcun documento che attesti la regolarità statica della soletta nonostante un nostro sollecito scritto del 4 novembre. Questa situazione ci preoccupa molto perchè è in gioco la sicurezza di tutti .

LA VOCE DI INDUNO OLONA | 13


29 NOVEMBRE 2019 SaLa CIVICa GREMITa

SPAZIO CONSIGLIO COMUNALE

DIMISSIONI! MA IL SINDACO NON SI MUOVE E’ stato un consiglio comunale straordinario, chiesto dalla minoranza, quello che si è tenuto venerdì 29 novembre nella sala civica di Induno Olona. I fatti gravissimi dello scorso mese hanno scosso la comunità indunese che, in massa, ha voluto presenziare. Corretto, in linea con la condotta tenuta in tutto questo periodo, l’atteggiamento tenuto dalla minoranza con andrea Brenna, capogruppo del Centrodestra, che ha evidenziato come “ci aspettavamo un atteggiamento diverso da parte del signor Sindaco, più trasparente nei confronti della cittadinanza. Il consiglio comunale abbiamo dovuto richiederlo noi e dopo non aver avuto risposta abbiamo provveduto alla convocazione con atto formale. anche la comunicazione del fatto che il Sindaco fosse indagato è arrivata in maniera tardiva. Non possiamo credere che nessuno dell’amministrazione non si fosse accorto di quanto presumibilmente stava accadendo. Per questo motivo, pur riconoscendo che nessuno è colpevole fino all’ultimo grado di giudizio, chiediamo le dimissioni del primo cittadino di Induno Olona”. Dal canto suo Marco Cavallin, in apertura del consiglio, aveva ribadito la totale estraneità ai fatti: “Non vedo l’ora che la magistratura faccia il suo corso, che venga fatto un quadro completo dei fatti per poter portare la mia voce nelle sedi opportune”. Tutta la maggioranza ha fatto quadrato intorno al suo sindaco sostenendo come la normativa separi la funzione di indirizzo politico dall’attività di gestione. Maurizio Tortosa, ca14 | LA VOCE DI INDUNO OLONA

L’INCHIESTA Il terremoto che ha sconvolto la comunità di Induno Olona è scoppiato lo scorso 11 novembre con l’arresto del responsabile dell’ufficio manutenzioni del comune Walter Bardelli. Con lui furono arrestati anche l’agente di commercio Davide Bergamasco (ora ai domiciliari) e l’imprenditrice Silvana Moretti (da subito ai domiciliari e ora solo con obbligo di firma alla polizia giudiziara).

L’accusa per il Bardelli è di aver pilotato gli appalti in maniera costante favorendo aziende a lui compiacenti abusando del suo potere fino ad arrivare ad affidamenti diretti. Questo comportamento ha causato un danno alle casse comunali che è ancora in via di accertamento: dai primi dati si parla di quasi 2.300.000 euro nei sette anni presi in esame. anche il Sindaco Marco Cavallin è stato iscritto sul registro degli indagati (sono in tutto 26) per abuso d’ufficio e omessa denuncia.


pogruppo di Viviamo Induno Olona, ha sottolineato che “in nessun modo e in nessun caso avrebbe potuto interferire nelle decisioni di un dirigente di funzione pubblica”. La consigliera Chiara Gorone ha voluto chiarire il quadro normativo relativo alle funzioni e alle responsabilità del Sindaco per poter inquadrare la questione in maniera corretta. “L’art. 50 del TUEL elenca le competenze del sindaco: il Sindaco è l’organo responsabile dell’amministrazione del Comune; il Sindaco sovraintende al funzionamento dei servizi e degli uffici e all’esecuzione degli atti; il Sindaco nomina i responsabili degli uffici e dei servizi, attribuisce e definisce gli incarichi dirigenziali e quelli di collaborazione esterna. Dette competenze sono riportate nello statuto comunale il quale specifica: il Sindaco nell’esercizio delle sue funzioni segue l’attuazione del programma verificando la conformità e la tempestività degli interventi effettuati e le eventuali esigenze di adeguamento; Sovrintende al funzionamento dei servizi e degli uffici ed all’esecuzione degli atti, etc.; il Sindaco nomina i responsabili dei diversi settori di attività, definisce ed attribuisce gli incarichi dirigenziali e di collaborazione esterna”. Dal quadro normativo si evince pertanto che esistono in capo ai sindaci due tipi di respon-

sabilità: la responsabilità di tipo amministrativo-giuridico e la responsabilità di tipo politico. Carlo Riva, consigliere della minoranza, nel suo intervento ha posto l’accento su “come sia potuto accadere un fatto così grave senza che nessuno se ne accorgesse e vigilasse su quanto stava accadendo. anche se il Sindaco non poteva interferire, nella praticità di tutti i giorni non poteva non vedere”. anche Rosa Ferrazzi è intervenuta portando ad esempio il caso Rebelot: “Ne abbiamo parlato nello scorso consiglio, ma voglio sottolineare e portare ad esempio come in quel caso ci furono fornite informazioni non veritiere rispetto alla consegna dei documenti”. Il vicesindaco Cecilia Zaini non vede il motivo per cui siano state richieste le dimissioni: “Chi ha disatteso le aspettative non è qui al mio fianco, ma altrove” e l’assessore Marin, parlando di richiesta pretestuosa aggiunge: “La cifra di cui si parla è irrisoria, se divisa negli anni sui quali la magistratura sta indagando”. L’auspicio è che al più presto venga fatta chiarezza per poter permettere a tutti di poter ripartire e lavorare con serenità. LA VOCE DI INDUNO OLONA | 15


IN PRIMO PIANO

I FIORI DELLa TORRE CaRLESSO, UNa TRaDIZIONE DI FaMIGLIa

COSÌ NASCE UNA STELLA

L'Euphorbia pulcherrima, nota come Poinsettia o Stella di Natale, è una pianta ornamentale originaria del Messico, nazione nella quale cresce spontaneamente e dove, allo stato selvatico, può raggiungere anche un'altezza fra i due e i quattro metri. La sua bellezza è senza dubbio la fioritura ma, al contrario di quello che si può pensare, il suo fiore, detto cialzo, con petali e sepali disposti a coppa, non è rosso ma di colore giallo e circondato da una corona di brattee rosse. È una pianta tipicamente ortoperiodico 16 | LA VOCE DI INDUNO OLONA

brevidiurna; per questo la sua fioritura avviene in pieno inverno quando le giornate sono più corte. Una buona luminosità favorisce una crescita rigogliosa. La sua coltivazione richiede una temperatura tra i 14 e i 22 °C. Può vivere anche a temperature più basse, ma non sopporta il gelo. Va concimata, nel periodo invernale, almeno ogni quindici giorni e innaffiata regolarmente. Non sopporta i ristagni d'acqua. In primavera va potata e rinvasata prestando molta attenzione al fusto e alle radici che sono molto delicate. Durante il riposo estivo la si potrà tenere al sole.


PER 51 ANNI AD INDUNO ABBIAMO COLTIVATO FIORI E PIANTE, UNA PASSIONE DA SEMPRE Il papà Lorenzo (classe 1939) fin da piccolo aiutava il nonno nella fattoria di famiglia. a 17 anni ha iniziato a lavorare alla 'Valle dei fiori' di Mustonate e da quel momento ha sempre lavorato nel settore della coltivazione floreale. Nel 1968, Lorenzo ha iniziato a costruire le serre ed è nata la

Floricoltura Carlesso Lorenzo (fiori della torre). Nel 1999 Maurizio, il figlio di Lorenzo, ha acquisito la torre della Pezza simbolo dell’azienda che nel 2004 cambiò di nome in “Fiori della Torre Carlesso”. Nel 2015 la torre della Pezza viene donata alla comunità indunese.

LA LEGGENDA La leggenda racconta che in un piccolo villaggio messicano viveva una bambina povera che non aveva nessun dono da offrire a Gesù per il giorno di Natale. Tutti gli abitanti si stavano recando alla chiesetta del villaggio con i loro doni ma la bambina, non avendo nulla da portare con sé, decise di rimanere a casa. La bambina era molto triste, non sapeva davvero come fare per trovare un dono da portare a Gesù. allora le apparve un angelo che le disse di raccogliere delle frasche dai bordi delle strade per portarle in chiesa. L’angelo le assicurò che il suo dono sarebbe stato il più bello di tutti perché era accompagnato dal sentimento più importante, cioè dall’amore. La bambina allora seguì le istruzioni dell’angelo, raccolse le frasche e le portò con sé in chiesa per offrirle come dono. Ne depose un mazzo vicino all’altare e cominciò a pregare. Le frasche si trasformarono in una pianta dai meravigliosi fiori rossi e fu

così che secondo la leggenda nacque la stella di Natale così come la conosciamo oggi. Da quel giorno le stelle di Natale in Messico vennero chiamate “Flores de la Noce Buena”, cioè fiori della Notte Santa. al di là della leggenda sappiamo che storicamente nel 1825 Joël Poinsett, ambasciatore americano in Messico, portò in america dei semi della stella di Natale e così fece conoscere questa meravigliosa pianta in tutto il mondo.

LA VOCE DI INDUNO OLONA | 17


LA LETTERA DI... DON FRANCO

IL NATALE

LA SITUAZIONE E’ OCCASIONE La lettera pastorale del nostro arcivescovo “La situazione è occasione. Per il progresso e la gioia della vostra fede” contiene diverse lettere: una anche per il tempo di Natale. Vorrei fare mie le prime righe della lettera riportandole di seguito. Buon Natale! Don Franco Carissimi, auguro a tutti: buon Natale! Buon anno! Gli auguri di queste feste sono sempre esposti al rischio di finire nel convenzionale. Le celebrazioni liturgiche, se vissute con intensità e attenzione, ci salvano da questo pericolo perché ci introducono nel mistero del “Dio con noi” e rinnovano l’invocazione perché il tempo che viviamo sia benedetto da Dio e le situazioni che attraversiamo siano occasioni. Nei giorni successivi al Natale e nei giorni intorno al Capodanno molti possono godere di qualche giorno di riposo, di qualche tempo per incontri familiari desiderati, spero anche per riconciliazioni rasserenanti. Il legittimo riposo non può essere rovinato da una sorta di concessione alla trasgressione e allo sperpero, come capita talora nell’organizzazione di feste e di esperienze eccitanti. Penso anche a fratelli e sorelle che non pos18 | LA VOCE DI INDUNO OLONA

Nell’immagine, bassorilievo dello scultore Viggiutese Butti scolpito nel 1869. Chiesa S. Giuseppe – Induno Olona

sono muoversi e che in questi giorni sono esposti alla tentazione della depressione, della malinconia, dell’invidia. Penso ai malati, ai carcerati,a coloro che sono troppo soli, troppo lontano da casa. anche per loro ci deve essere un po’ di gioia: la sollecitudine dei cristiani si ingegna per raggiungere tutti con un segno di attenzione,con il dono di un sorriso, con un invito a condividere la mensa e la preghiera. GLI ORaRI DELLE SaNTE MESSE Martedì 24 dicembre Vigilia di Natale: 17.30 a San Paolo 18.00 a San Giovanni 22.00 ad Olona Mezzanotte a San Giovanni. Mercoledì 25 dicembre NaTaLE del SIGNORE: si segue l’orario festivo.


L’INCONTRO

ORECCHIE TESE E BOCCHE aPERTE PER METTERE IN PIaZZa I PROBLEMI DEL QUaRTIERE

UNA CHIACCHIERATA A OLONA Una serata dedicata agli abitanti del quartiere di Olona come promesso in seguito all’interpellanza fatta nel Consiglio comunale dello scorso 30 novembre. Sala gremita ad Olona orecchie tese e bocche aperte per mettere in piazza i problemi del quartiere. La situazione più complessa riguarda il forte disagio che quotidianamente gli abitanti di via Buccari devono subire a causa dei Tir in sosta che, nonostante le numerose lamentele, continuano a stazionare con il motore acceso. anche i forti odori sgradevoli costituiscono motivo di fastidio e preoccupazione.

In merito a questi due fattori i consiglieri di minoranza intendono portare avanti un’interpellanza che possa aiutare a risolvere i problemi. Si è parlato anche dell’esigenza di creare un servizio Scuola Bus per la comunità di Olona. LA VOCE DI INDUNO OLONA | 19


NaTa NEL 2006, Ha PaRTECIPaTO a QUaTTRO FINaLI PLayOFF

LA VETRINA OLONa CaLCIO a cura di Michele Marocco

LO SPIRITO OLONA... FA LA DIFFERENZA “È nata una sera d’estate perché a Olona c’erano tanti ragazzi che giocavano in giro per la provincia ma che volevano stare insieme. Cosí abbiamo deciso di partire con un obiettivo ben preciso: dare la possibilità ai giovani di Olona di giocare con la stessa maglia”.

Daniele - e siamo subito arrivati ai playoff. Ma il risultato sportivo, in realtà, passa in secondo piano per noi. Esiste uno spirito Olona che bisogna trasmettere ai ragazzi: prima di tutto conta lo stare insieme, divertirsi insieme giocando a calcio”.

Sono Marco e Daniele Luppi ad accoglierci e a raccontarci come è nata la squadra di calcio dell’Olona che dal 2006 milita nel campionato di Terza Categoria “I primi anni sono stati di rodaggio - ci dice mister Daniele - poi ci siamo assestati, abbiamo preso le misure e iniziato a fare le cose sul serio”.

La scorsa stagione, dopo una pausa di alcuni anni, sei tornato sulla panchina dell’Olona in corsa e quest’anno sei saldo sul timone del comando. “Dopo alcune esperienze con altre formazioni, mi ero preso un anno di pausa, ma qui le cose

Sono 5 i soci fondatori del sodalizio rossoblu: Marco Luppi, Daniele Luppi, Riccardo Colombo, Graziano Mazzoni ed Emilio Crugnola. “Per volere di Colombo nel 2009-10 ho preso in mano la squadra come mister - continua

Rivenditore autorizzato

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L’ORGaNIGRaMMa Presidente: Marco Luppi Dirigenti: alberto Bigatton, Graziano Mazzoni, alessio Nicora, Federico Ossola, andrea Rocci

XX SECOLO via Porro 158 Induno Olona (VA) 0332 200448 vaxxsecolo@libero.it


non andavano come dovevano: era stato perso lo spirito Olona. Cosí mio fratello Marco mi ha coinvolto nuovamente da protagonista e ora stiamo cercando di portare avanti il progetto”. Una rosa ampia per la stagione 2019/20. “Siamo in 28 e non è facile in Terza Categoria avere cosi tanti giocatori. Tutti sempre presenti agli allenamenti con la voglia di giocare e state insieme”. “Nessuno di loro prende soldi - chiude Marco -. Questa è la nostra filosofia che paga sempre: ben quattro volte siamo arrivati ai playoff senza però mai riuscire a salire ma, anche, senza mai perdere. Ci hanno condannato 4 pareggi. abbiamo una squadra che cerca di giocare a calcio e non solo a fare risultato. Il nostro obiettivo, anche quest’anno, è di arrivare ai playoff... poi si vedrà”. Tanti lavori anche al campo sportivo. “Siamo in completa autogestione, una stagione come la nostra costa circa 15mila euro

che copriamo direttamente noi. anche qui al campo abbiamo fatto diversi lavori, tipo l’impianto di illuminazione, a nostre spese non potendo contare su contributi dal comune. Finche sarà vivo lo spirito Olona, noi andremo avanti”.

La ROSa Portieri: Jacopo Mandarino, Pascal Ilboudo, Omar Schwarts (preparatore) Difensori: Sergio Fontana, Federico Ossola, Luca Doria, alen Kachaj, Liviu Mitu, Federico Tedesco, Mattia Toma, Giovanni Galetti. Centrocampisti: Riccardo Bianchi, Luca Canali, alin Mitu, Stefano Pardo, Luca Tedesco, Stefano Vivona, Steven Buffa, alberto Prìmerano, Baba Lamine Sarr. attaccanti: Marin Bodari, Federico Bucca, Federico Gattinoni, Luca Ghirardello, alessio Mandile, Matteo Tobianchi, alberto Bigatton. allenatore: Daniele Luppi Vice allenatore: Thomas Conti Dirigente acc.: Omar Schwartz

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C’ERA UNA VOLTA INDUNO OLONA RICORDI DEI TEMPI CHE FURONO

LA PIAZZA E LA CHIESA DI SAN GIOVANNI BATTISTA

La Piazza della Chiesa di San Giovanni Battista in un’immagine degli anni ‘30-‘40

Induno Olona Via Jamoretti 129 Tel. 0332 202065

pizzaingelateria.snc@gmail.com Facebook: Pizzain Gelateria

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Qui a fianco l’altare maggiore della Chiesa di San Giovanni Battista nella versione pre-conciliare quando ancora il sacerdote officiava la Santa Messa rivolto verso l’altare dando le spalle ai fedeli.

Qui sotto una cartolina degli anni ’70 con vista della facciata attuale della Chiesa di San Giovanni Battista

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