La Voce di Induno - Giugno 2020

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DI INDUNO OLONA

esperienza coronavirus Il Dott. Capaccioni Sabina Solinas criTica cosTruTTiva Le opere incompiute MonDo sociaL Le riceTTe consigLio coMunaLe Le proposte per ripartire a Induno cosa Leggo sTasera Ricordi Istriani La veTrina APD Aurora Induno cosa veDo sTasera The Post La paroLa a Don franco inDuno in carToLina

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INDUNO OLONA

Tel: 347 4210997 e-mail: luppifratelli@gmail.com


La voce Di inDuno oLona | giugno

04 iL racconTo 06 iL racconTo 08 criTica cosTruTTiva 11 MonDo sociaL 12 Le riceTTe 14 consigLio coMunaLe 16 cosa Leggo sTasera

e’ iL MoMenTo Di riparTire Editoriale a cura di Michele Marocco

Il Dott. Capaccioni e il coronavirus Sabina Solinas e il coronavirus Le opere incompiute

Crostata e Pop Cake

Le proposte per ripartire a Induno Ricordi Istriani con intervista all’autore Silvio Radin

18 La veTrina 21 cosa veDo sTasera 22 La paroLa a Don franco 26 c’era una voLTa inDuno APD Aurora Induno The Post

Lettera di Vescovo

Il nostro paese in cartolina

La voce Di inDuno oLona Supplemento a Varese Sport n. 918 del 8 marzo 2020 periodico sportivo a diffusione gratuita Aut. del trib. di Varese n. 345 del 09-02-1979 Direttore responsabile: Michele Marocco ufficio commerciale: Laura Rizzo - Sunrise Media Foto copertina di Luca Leone è un prodotto Sunrise Media Varese via Caracciolo 29 - Tel. 0332.226239 e-mail: lavocediinduno@gmail.com

un altro numero speciale de ‘La voce di induno’ per raccontarvi come è stato vissuto questo periodo di pandemia e, soprattutto, per capire come si può e si deve ripartire. Il nostro paese è tra quelli ‘fortunati’ con un numero di contagi e decessi decisamente limitati, ma i segni del coronavirus sono ancora oggi visibili: nella faccia, coperta dalle mascherine, della gente e negli occhi di chi ha ancora paura. Gli stessi occhi, dei commercianti, che hanno invece paura di non farcela perchè la ripresa tarda ad arrivare. In questi mesi si è riscoperta l’umanità delle persone e i gesti di solidarietà non si sono risparmiati: è proprio da qui che si deve ripartire. Ognuno di noi può avere un ruolo fondamentale, anche con piccoli gesti. L’amministrazione comunale deve essere la prima a dare un segnale di positività e di ripresa magari terminando le ‘opere incompiute’ che abbiamo voluto segnalare come crtitica costruttiva. Perchè non c’è niente di più salutare che vedere il proprio paese in movimento, in evoluzione, per dare a tutti quella marcia in più per poter dire: ce l’abbiamo fatta, il peggio è passato. Siamo pronti per una nuova sfida! LA VOCE DI InDunO OLOnA | 3


L’inTervisTa DoMenico capaccioni a cura di Michele Marocco

STATE TRAnquILLI, FATEVI CuRARE. IL VIRuS SI SCOnFIGGE E SI TORnA ALLA nORMALITà

capaccioni: in ospeDaLe ero preoccupaTo per i Miei pazienTi Tra i 20 casi di positività al Covid-19 registrati a Induno Olona (dati aggiornati al momento della chiusura del notiziario) c’è anche quello di chi il Coronavirus lo ha combattuto e sconfitto due volte: il Dottor Domenico Capaccioni. La prima volta aiutando i suoi pazienti a lottare contro l’infezione, la seconda lottando personalmente e vincendo.

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Quando si è accorto di avere preso il coronavirus? “Ai primi di marzo, quando ancora la situazione non era chiara e i metodi di protezione non erano ancora ben delineati. Le disposizioni ci indicavano di evitare di andare a casa dei pazienti, ma da medico non me la sentivo. Davamo assistenza telefonica, in alcuni casi sono però andato a


fare la visita a domicilo e così ho contratto l’infezione”. che sintomi aveva e come si è comportato? “Avevo una forte tosse, dolori muscolari diffusi, non sentivo gli odori e non avevo nemmeno la percezione del gusto. Rispetto ad altre persone ho avuto poche linee di febbre, però ti confesso che da subito ho temuto di essere stato contagiato. Sono andato da solo in Ospedale e lì mi hanno ricoverato nel reparto infettivi per una quindicina di giorni. Avevo iniziato la terapia già a casa e questo mi ha aiutato. Fortunatamente non sono mai stato in rianimazione nè ho avuto bisogno della ventilazione”. ricoverato dal 2 al 17 aprile, uscito dall’ospedale il dott. capaccioni non ha potuto tornare subito a casa. “Mi hanno dimesso, ma ho dovuto fare un ulteriore periodo di quarantena perchè ero ancora positivo. Non ho potuto tornare a casa dove mia moglie, che avevo infettato, si stava curando a casa. Così sono stato isolato fino alla fine di aprile quando, dopo tutti gli esiti di negatività, sono rientrato”.

hO PASSATO TuTTO IL MESE DI APRILE LOnTAnO DA CASA. 15 GIORnI In OSPEDALE E IL RESTO ISOLATO: nOn POTEVO TORnARE A CASA. hO COnTAGIATO MIA MOGLIE rus si sconfigge, si guarisce e si torna a vivere normalmente”. si parla di un possibile ritorno del virus a ottobre con un numero di contagi elevati. “Non abbiamo esperienza, non conosciamo gli sviluppi e possiamo solo immaginarli. Quello che mi sento però di dire con certezza è che le misure sono state prese, ora si sa bene cosa fare e come curare i pazienti. Voglio ringraziare di cuore tutti i colleghi che in questo periodo hanno assistito i miei pazienti, tutte le segretarie che hanno dato il loro fondamentale contributo e, soprattutto, un grazie di cuore a mia moglie”.

il momento più duro? “Quando ho scoperto che sarei dovuto andare in ospedale, sinceramente la preoccupazione non era tanto per me ma quanto per i miei pazienti che non avrei potato seguire”. cosa si sente di dire a chi oggi è positivo? “Di stare tranquilli, di farsi controllare e fare le cure ma di non preoccuparsi perchè il vi-

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L’inTervisTa saBina soLinas a cura di Michele Marocco

MI SOnO DETTA: FORZA SABY, nOn MOLLARE, CE LA FARAI AnChE quESTA VOLTA, SEI un OSSO DuRO

soLinas: “La QuaranTena isoLaTa in casa. una forTuna, accanTo a Mio MariTo” Ho scoperto di essere positiva al Covid-19 grazie alla mia Dottoressa Teodora Gandini, che si è subito attivata dopo averle comunicato i miei primi sintomi. In un primo momento ho avuto forti dolori articolari e successivamente ho perso completamente olfatto e gusto e avverstivo dei dolori dietro la schiena. Non sottovalutando questi sintomi mi ha subito fatto fare una tac il giorno seguente”. si presenta così la signora solinas, indunese, che ha combattuto e vinto la sua battaglia col coronavirus. chi le ha comunicato della positività e che indicazioni le sono state date? “Il primo soccorso mi è stato dato dalla mia dottoressa che dopo avermi fatto fare la tac, e successivamente aver ricevuto l'esito di positività alla polmonite, mi ha spiegato cosa dovevo fare”. Ha avuto la fortuna, se così si può dire, di non essere ricoverata ma di poter fare la quarantena a casa. come è stata? “La quarantena a casa è stata durissima. Dopo aver ricevuto qualche consiglio su come organizzarmi, mi sono attivata nel

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FATEVI AIuTARE E ‘CIRCOnDATEVI’, OVVIAMEnTE nOn FISICAMEnTE, DI AMICI E PAREnTI ChE POSSOnO DARE quALCOSA, AnChE SOLO unA PAROLA, è IMPORTAnTE PER SuPERARE IL TuTTO

migliore dei modi possibili. L'isolamento nel mio domicilio non è stato semplicissimo, dall’igiene personale al cucinare, ma ci siamo organizzati comunque molto bene io e mio marito. Sono stata molto fortunata a poter fare la quarantena a casa e la più grossa fortuna è stata quella di non essere mai stata sola in tutti i sensi, nemmeno un giorno. Accanto a me c'è sempre stato mio marito in quarantena fiduciaria”. Quanto ha capito che il peggio era passato e che tutto era finito? “Anche dopo aver eseguito il tampone di negativizzazione, avevo paura che non fosse


ancora finita del tutto. Poi, dopo aver consultato la mia Dottoressa che ha eseguito una visita di controllo e mi ha rassicurata che tutto era passato, ho iniziato ad essere più ottimista e sono tornata a vivere serenamente la mia vita. Devo dire che un grande aiuto, soprattutto a livello morale, me lo ha dato proprio la Dott. Gandini che per tutta la quarantena è stata presente rassicurandomi, non mi ha mai abbandonata un solo giorno”.

simo. Io sono stata molto fortunata ad avere accanto un marito come il mio e un sacco di persone che giornalmente si preoccupavano per me. Fatevi aiutare e ‘circondatevi’, ovviamente non fisicamente, di amici e parenti che possono dare qualcosa, anche solo una parola. E’ importante per superare il tutto.

come si sente oggi? “Mi sento una donna fortunata ad aver superato questo incubo che però mi ha lasciato un bel po’ di paure. Fisicamente sono ancora un po’ più debole, mi stanco facilmente anche solo nel fare le faccende quotidiane”. Dove ha trovato la forza di superare quei brutti momenti e a chi pensava? “In quei momenti pensavo a i miei cari. A mio marito che mi stava accanto ed era più impaurito di me. A mia madre che tutti i giorni mi chiamava e mi diceva: ‘mi raccomando Sabina non uscire di casa, stai attenta che tu sei più vulnerabile’ considerato che ho una patologia. A lei non ho mai detto essere positiva al covid-19 non volevo farla preoccupare e non sa nulla tutt'ora. Quindi mi sono detta forza Saby che ce la farai anche questa volta. Non è la prima volta che la vita mi mette a dura prova, chi mi conosce sa che sono un osso duro, non ho mai pensato nemmeno per un secondo di mollare”. cosa si sente di dire e consigliare a chi ancora oggi sta combattendo contro il virus? “Di tenere alto il morale e pensare sempre positivo, questi due aspetti aiutano tantis-

Vorrei rubarle ancora un minuto per farle una confessione: a volte pensavo: ‘chissà se un giorno potrò ringraziarle tutte?’. Ecco vorrei cogliere questa opportunità per farlo. Il primo grazie lo devo alla mia dottoressa che con grande professionalità, umanità e dedizione al suo lavoro mi è stata accanto senza mai abbandonarmi: grazie Doc. E poi un grande grazie a tutti coloro che mi sono stati vicini quotidianamente: Max, Giovanna, Claudia, Vilma, Elena, Anna, Manuela, Jessica, e la mia voce amica Luca A. Un operatore ATS. Un grazie anche al nostro Sindaco di Induno Olona Marco Cavallin”.

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iL punTa spiLLi

PunZECChIAMO L’AMMInISTRAZIOnE Su ALCunE OPERE DA uLTIMARE

Le opere incoMpiuTe, criTica cosTruTTiva... Andiamo a pungolare l’Amministrazione Comunale a distanza di 13 mesi dall’ultima elezione. Poniamo l’attenzione, con spirito critico ma costruttivo, su alcune opere che da tempo devono essere ultimate ma che sono ancora nel limbo dell’incertezza. Attenzione parliamo di situazioni che nulla hanno a che fare con un eventuale normale rallentamento dovuto all’emergenza coronavirus.

pisTa cicLaBiLe A parte i tratti disegnati sui marciapiedi, dove camminano contemporaneamente i pedoni con le biciclette, come per esempio in via Pavia o qualche decina di metri qua e là che spesso sono anche a fondo cieco, non si è visto nulla di quello che è stato promesso da anni. Il lavoro non è enorme, non abbiamo decine di Km da realizzare, eppure la ciclabile non decolla. Girate in bici per strade di Induno: provare per credere

viLLa casTigLioni Doveva diventare un ‘luogo da fiaba’ con l'acquirente (un principe malese?) che avrebbe investito moltissimi soldi. Allo stato attuale è rimasta nello stesso stato di abbandono in cui era e, la segnalazione che ci preme fare, con il muro pericolante in condizioni sempre più precarie e pericolose per la circolazione e il faggio centenario ormai rinsecchito i cui rami rischiano di cadere sulla trafficata via Tabacchi.

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ManuTenzioni Sono sempre molto carenti e perennemente in ritardo: verde pubblico trascurato, cancelli elettrici del comune, del cimitero e dell’asilo nido che sono rotti da più di un anno. Tombini spesso intasati al primo piovasco, marciapiedi sconnessi e, in alcuni punti, impraticabili con un passeggino.

caserMa Dei caraBinieri Da oltre vent’anni Induno Olona aspetta che la Caserma dei Carabinieri venga ultimata. Le ultime notizie sono datate maggio 2019 quando è stato promesso che entro l’estate i Carabinieri sarebbero potuti entrare. I lavori in realtà sono fermi e la vegetazione sta prendendo il sopravvento sia all'interno che all'esterno della recinzione.

asfaLTaTure negli ultimi anni solo sporadici rappezzi e nelle promesse di Settembre 2019 con tanto di elenco di vie in procinto di essere realizzate, nessuna traccia di asfalto nuovo. non ci soffermiamo sulla segnaletica orizzontale... questa sconosciuta.

parco urBano DeLLa sTazione Doveva essere pronto il 2 maggio 2019, poi a settembre, poi a dicembre. Anche in questo caso i lavori sono fermi da mesi e se escludiamo qualche intervento degli operai del comune per tagliare l'erba altissima, si vede solo un cantiere abbandonato. La recinzione arancione è a brandelli, il che aumenta la sensazione di degrado che è ancora peggiore nella zona tra la rotonda dei fasci di binari e la vecchia galleria.

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MonDo sociaL inDuno oLona in faceBooK

In un mondo sempre piĂš social, daremo spazio in questa rubrica ai post che mettono in evidenza diversi aspetti che coinvolgono la nostra comunitĂ .


TeMpo LiBero LE RICETTE

Ingredienti per la frolla: 300g di farina 00 120g di zucchero 150g di burro freddo 30 g di cacao in polvere 2 cucchiaini di lievito di birra per dolci 1 uovo intero e due tuorli

Lavoriamo velocemente la farina con il burro tagliato a pezzetti fino ad ottenere un composto sabbioso e farinoso, predisponiamo il composto a fontana, aggiungiamo il cacao setacciato, lo zucchero i due cucchiaini di lievito e le uova. Lavoriamo velocemente l’impasto finché sarà omogeneo. Copriamo con pellicola e

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CROSTATA

Ingredienti per la farcia: 500 gr di ricotta 1 tuorli 120 g di zucchero 1 bustina di vanillina La buccia grattugiata di un’arancia

facciamo riposare in frigo per circa mezz’ora. nel frattempo lavoriamo con le fruste la ricotta a cui andiamo ad aggiungere lo zucchero, la vanillina, il tuorlo d’uovo e la buccia di un arancia grattugiata, lavoriamo fino ad ottenere un composto omogeneo. A questo punto imburriamo ed infariniamo una teglia per crostate, prendiamo la pasta frolla fatta riposare in frigo e la stendiamo con matterello per la circonferenza della tortiera (cm 22 se utilizzate una tortiera più piccola con la pasta avanzata potrete fare dei biscotti), ponete la sfoglia nella tortiera e bucherellate la base, versate il composto di ricotta e livellatelo. Tagliate la pasta in eccesso e con la pasta avanzata create le strisce di decorazione che andrete ad appoggiare sul composto. una volta terminata l’operazione mettete la torta in forno preriscaldato 180 gradi per circa 45 minuti.


POP CAKE

Ingredienti: Pan di spagna o avanzi delle torte formaggio spalmabile cioccolato zuccherini o pistacchi o nocciole tritate

quando avanzano del Pan di Spagna o delle torte allo yogurt o piÚ semplicemente delle torte margherite basta lavorare gli avanzi con del formaggio spalmabile fino ad ottenere un composto morbido che ci permetta di creare delle palline. Inseritele in bastoncini o spiedini lunghi e mettetele in freezer fino a quando non si saranno raffreddati: circa un’oretta. nel frattempo sciogliete del cioccolato a bagno maria del gusto che preferite, prelevate le palline dal freezer e immergetele una alla volta nel cioccolato facendolo aderire bene. Lasciate pure cadere l’eccesso e cospargete le palline, prima che il cioccolato solidifichi, di zuccherini, pistacchi o nocciole tritate. I vostri pop cake sono pronti, metteteli in un barattolo con le pareti alte e gustateli. LA VOCE DI InDunO OLOnA | 13


iL consigLio coMunaLe DuranTe iL LocKDoWn

L’ultimo consiglio comunale, avvenuto il 30 aprile 2020 è stata una riunione molto animata, durata più di 6 ore e resa più difficoltosa dalla modalità telematica, che ha visto Maggioranza e Minoranza contrapposte su diverse idee di paese e, in particolare, sulle diverse azioni da adottare di tipo economico per rilanciare Induno dopo l’emergenza Covid. La maggioranza non ha portato alcuna proposta di rilievo se non ribadire la necessità di approvare il bilancio di previsione quanto prima per poter riprendere gli investimenti e le manutenzioni (asfaltature, manutenzione del verde…) Le minoranze, di contro, hanno portato delle proposte di riduzione delle imposte per permettere di realizzare con i risparmi un fondo d’emergenza da utilizzare per sostenere le imprese, i professionisti, le attività di ristorazione fortemente colpiti dalla chiusura forzata 14 | LA VOCE DI InDunO OLOnA

Le proposTe per riparTire a inDuno

delle loro attività e dal netto calo degli affari. Tale fondo, inoltre, poteva essere utilizzato anche per sostenere le famiglie in difficoltà a causa della crisi. Infatti, il capogruppo Andrea Brenna, riassumendo gli interventi di tutti i Consiglieri del centro Destra per Induno ha fatto notare come l’attuale crisi colpisca prevalentemente i soggetti privi di tutele sociali. Il Capogruppo, infatti ha affermato che “la divisione oggi è tra garantiti e non garantiti. Chi ha un posto sicuro, una retribuzione sicura vivrà sicuramente con apprensione questo momento ma con la certezza di riuscire a farcela quantomeno economicamente. Lo sguardo economico deve essere più ampio”. Infine, Brenna ha precisato che la proposta del Centro Destra per Induno di creazione di un fondo da destinare alle famiglie e ai commercianti voleva proprio essere un aiuto concreto ed immediato a sostegno di chi in questo momento sta


maggiormente patendo la crisi. Purtroppo, la maggioranza, appellandosi a tecnicismi non ha nemmeno voluto prendere in considerazione la possibilità di adottare misure straordinarie comunali a sostegno della crisi, limitandosi, di fatto, ad usufruire da quanto messo in campo dalla Regione Lombardia con il Presidente Attilio Fontana e dal Governo centrale. Il Centro Destra per Induno ribadisce la necessità di ridurre le imposte e di rinviare i pagamenti per poter permettere alle famiglie e alle imprese già soffocate da una pesante crisi di rialzarsi. L’aver rifiutato le proposte della minoranza appellandosi a dei tecnicismi denota solo la volontà di non adottare le misure proposte poiché l’Amministrazione avrebbe comunque potuto far proprie tali iniziative e adottarle correttamente in un secondo momento. Appare inoltre poco plausibile l’urgenza di approvare un bilancio di previsione privo di qualsivoglia misura emergenziale solo per la necessità di far ripartire le manutenzioni. Infatti, a distanza di più di un mese dal Consiglio Comunale è evidente a tutti che le manutenzioni non siano ripartite, l’erba alta soffoca il paese e solo il buon cuore dei volontari ha impedito che Induno cadesse nel pieno degrado. Anche le strade non sono da meno, a fronte della grande disponibilità economica che viene garantita dall’Amministrazione ci si chiede per quale ragione i lavori siano fermi e le strade non vengano asfaltate. Il Consiglio Comunale del 30 aprile, inoltre, ha approvato delle convenzioni con il Parco del Campo dei Fiori per la valle della Bevera e una convenzione per l’espletamento dei bandi di gara per i comuni della Valceresio. Piccola nota di colore riguarda il consigliere zammaretti che pur essendo

coMunicaTo sTaMpa Dopo aver appreso dalla stampa locale quanto accaduto al centro Rebelot vorrei pubblicamente esprimere la mia solidarietà nonché quella di tutto il Centro Destra per Induno alla Pro Loco e al Comune di Induno Olona per quanto compiuto ai danni di un bene di tutta la collettività. Simili gesti, se dovesse essere confermata la loro natura dolosa, non possono trovare alcun tipo di giustificazione, vanno invero definiti senza alcun indugio come azioni criminali e come tali vanno trattati i loro autori. Auspico pertanto che le Forze dell’Ordine riescano al più presto ad individuare il responsabile e consegnarlo alla Giustizia. Informo, infine, di aver già chiesto la convocazione della Conferenza dei Capigruppo per poter meglio comprendere gli estremi di quanto avvenuto. In attesa pertanto di conoscere maggiori dettagli rinnovo ulteriormente tutta la solidarietà del sottoscritto e del mio Gruppo consiliare alla Pro Loco, al Comune e a chiunque sia stato danneggiato da una così spregevole condotta. cenTro DesTra per inDuno Il Capogruppo Avv. Andrea Brenna stato votato con il Centro Destra per Induno si è da subito staccato dal suo precedente gruppo Consiliare per votare sempre a favore delle proposte della maggioranza e non risparmiando elogi (legittimi ma quantomeno singolari) all’Amministrazione Cavallin. Per quanto ogni consigliere sia libero di esprimere liberamente il proprio pensiero una domanda sorge spontanea: ma gli indunesi che hanno riposto la fiducia in Zammarretti lo hanno votato per appoggiare l’operato della lista Viviamo Induno? LA VOCE DI InDunO OLOnA | 15


cosa Leggo sTasera

ricorDi isTriani autore: silvio radin

intervista di Michele Marocco

E’ cordiale, disponibile e con il suo inseparabile cappellino silvo radin quando lo incontriamo per farci raccontare i suoi ‘ricordi istriani’. “Mi scuso se non tolgo il cappellino, ma ho due buoni motivi per non farlo. Il primo è che la abbaglierei, il secondo è che l’inteligenza evaporerebbe, preferisco tenerla”. come le è venuta l’idea di scrivere un libro? “Premesso che sono un solitario, mi piace leggere, dipingere e anche scrivere ma solo a mio uso e consumo. 16 | LA VOCE DI InDunO OLOnA

siLvio raDin e i ricorDi isTriani per i figLi...

Tutto questo fa di me un uomo chiuso che spesso fatica ad esternare i sentimenti, soprattutto con le persone più care come i miei figli. Ho deciso così di mettere nero su bianco i miei ricordi istriani per cercare di spiegare loro tante situazioni”. un volume nato solo per la sua famiglia. “Esattamente. L’idea era quello di farne quattro copie, da leggere e tenere solo per noi, ma poi il destino ha voluto che tutto andasse diversamente”. cosa è successo, perchè questo cambio di rotta?


“Ho portato una prima bozza ad un amico per avere un parere. Lui ha pensato bene di coinvolgere anche altre persone nel leggerlo e così è nata l’idea di allargare la tiratura”. cosa vuol dire ‘ricordi istriani’? “Tutto nasce dai miei ricordi d’infanzia quando da bambino andavo a trascorrere le vacanze dai nonni. E’ un volume chiaramente autobiografico ed è diviso in due parti. Una che racconta esperienze di vita vissuta, l’altra dedicata a riflessioni sull’animo umano e sui rapporti personali”.

“PER TROPPO TEMPO LE SOFFEREnZE PATITE DAGLI ITALIAnI GIuLIAnO-DALMATI COn LA TRAGEDIA DELLE FOIBE E DELL’ESODO hAnnO COSTITuITO unA PAGInA STRAPPATA nEL LIBRO DELLA nOSTRA STORIA” Sergio Mattarella

Quanto tempo ha dovuto dedicare per la stesura del volume? “Ho detto prima che mi piace molto leggere, ma come scrittore sono alla prima esperienza, mi sono dovuto inventare. Tra un ricordo e l’altro, una rilettura e una correzione, ho impiegato un annetto per scriverlo”. e ora? ci ha preso gusto o ha deciso di appendere la penna al chiodo? “Ha colto nel segno, ora non mi fermo. ‘Ricordi Istriani’ è giunto alla terza ristampa, un po’ per soddisfare le richieste, un po’ per sistemare le cose. Ora però non mi fermo, ho già pronto un libro di poesie e in testa, da elaborare, un altro di Pensieri come coriandoli”. pensieri come coriandoli? “I coriandoli sono un ammasso di carta che viene gettato a terra. La carta ha diverse forme spesso anche casuali, esattamente come i pensieri. Così, come i coriandoli cadono liberamente, anche i pensieri devono scorrere liberamente”.

Un libro, un ricordo, un sentimento, un amore. Un racconto di vita scritto con il cuore. Una lettura che attraverso i ricordi di un tempo passato, ma vivi nell’ anima, ci insegna quanto il dolore della memoria, possa ritagliare entro ognuno di noi uno spazio di dolcezza. Un libro da leggere per godere ed assaporare lo spazio-tempo di un uomo che trasforma la nostalgia in un attimo di amore gioia e speranza.

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La veTrina apD aurora inDuno a cura di roberto Destro

BATTESIMO DI FuOCO PER IL nuOVO PRESIDEnTE SIMOnE FRAnZOSO

aurora inDuno, franzoso: “noi ci siamo” Mai come in questo momento l’incertezza sul futuro pesa come un macigno sulle sorti del calcio, quello vero, quello che una volta veniva definito “di periferia”, quello fatto dalle migliaia di società dilettantistiche sostenute dalla passione di persone lo amano e che per esso sacrificano tempo e anche denaro. Diciamolo chiaramente, il covid segnerà un pun-

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to di riferimento di portata storica… ci sarà il calcio prima e dopo il covid. Tutto cambierà, prima ne prenderemo coscienza e meglio sarà, altrimenti faremo la fine di quel pianista che imperterrito continuava a suonare, mentre il Titanic si inabissava…. Finiamola di guardare al calcio patinato, quello dei jet privati usati dai giocatori per muoversi, quello che in


questo momento discute di cose che sono lontane anni luce dai problemi che si pongono centinaia di migliaia di persone che il calcio lo vivono in modo semplice e genuino; genuino come gli eserciti di bambini ai quali il “maledetto virus” ha tolto il gioco più bello del mondo. La domanda è unica: cosa succederà quando (e come) si potrà ricominciare? Molte Società si stanno interrogando anche sulla reale possibilità di poter continuare la propria attività, messa in discussione dalla incertezza su quelle che potranno essere nel futuro le reali entrate, siano esse legate alle attività estive (tornei o campus che siano) che all’aiuto fornito da qualche azienda, ora alle prese con ben altri problemi. Fatalmente per la maggior parte delle Società il puro volontariato sarà la chiave di volta per poter pensare di proseguire! questi (e tanti altri pensieri) sono nella mente di tutti Presidenti, tra di essi vi è simone franzoso, da poco alla guida dell’Aurora Induno. presidente è stato un “battesimo del fuoco”? “Già, non ci poteva essere inizio peggiore per la mia presidenza! Mai mi sarei aspettato di vivere una situazione così grave. Mi sono avvicinato a questo impegno con entusiasmo e grandi motivazioni, tutto ciò mi sta sostenendo nell’affrontare questa emergenza. Ho la fortuna di poter contare su dirigenti molto responsabili e collaborativi, con i quali c’è un confronto continuo, ci sosteniamo e sproniamo a vicenda”.

RIPARTE IL TEnnIS, FERMO IL CALCIO, L’OBIETTIVO E’ RIPROPORRE IL COnSuETO CAMP ESTIVO PunTO DI RIFERIMEnTO PER TAnTI GIOVAnI DI InDunO OLOnA

La domanda è secca e scontata: il futuro? “Per quando riguarda l’immediato, la sezione tennis è già ripartita (l’APD Aurora Induno ha due sezioni: tennis e calcio ndr), nel rispetto di tutte le procedure. Riprendere questa prima attività sarà un’emozione e una forte iniezione di speranza. Per quanto riguarda il calcio posso dire che abbiamo già raccolto l’adesione (meglio dire l’intenzione) dei genitori di un centinaio di bambini interessati a partecipare al campo estivo, iniziativa che da anni anima il periodo feriale dei campi di via Olimpiadi. Abbiamo ricevuto le indicazionei relative ai protocolli da utilizzare per garantire le misure necessarie e spero che per la prossima settimana (22 giugno ndr) si possa iniziare. Come tutti sanno queste attività svolgono un servizio sociale fondamentale per quelle famiglie impegnate nel lavoro e che non hanno la possibilità di poter seguire i propri figli. Di tutto ciò abbiamo già avuto ampi esempi nel periodo di lock down. Discorso a parte merita la prima squadra che come tutti sanno ha già dato una dimostrazione di sensibilità con l’iniziativa legata alla raccolta di fondi devoluti al Comune di Induno per LA VOCE DI InDunO OLOnA | 19


MI ASPETTO AIuTO DALLA FEDERAZIOnE E DAL COMunE LA COnTInuAZIOnE DELLA COLLABORAZIOnE PRE COVID l’aiuto alle famiglie in difficoltà economica derivate dal corona virus. Certamente l’austerità che ci aspetta coinvolgerà anche la prima squadra ma confido che vi sarà una risposta positiva e convinta da parte della maggioranza dei nostri giocatori. Per parte nostra confermo che ci iscriveremo al prossimo campionato e mi creda, la cosa non si deve ritenere così scontata”. proprio in questi giorni è nato il nuovo organico tecnico. “non vogliamo perdere ulteriore tempo, ora è il momento di ripartire. roberto Masini sarà il vice presidente, ambrogio Baj sarà il Direttore Generale di tutta l’attività calcistica, 20 | LA VOCE DI InDunO OLOnA

giacomo Jovino il Direttore Sportivo del Settore Giovanile, antonio cacciatore Coordinatore dell’attività degli allenatori ed educatori”. Ha qualche aspettativa nei confronti della federazione e dell’amministrazione comunale? “Per quanto riguarda la Federazione, voglio sperare che si prendano velocemente delle decisioni precise, che vi siano delle facilitazioni, intese come rateizzazioni e/o forti sconti, concesse per le quote di iscrizione. Per quanto riguarda invece l’Amministrazione Comunale, formulo l’auspicio che nel mare dei problemi a cui deve fare fronte, si intenda formulare un pensiero su quello che sarà la collaborazione che vorrà dare all’Aurora. Tengo a specificare che tutto ciò era già nelle prospettive “pre covid”; già allora vi erano stati dei contatti che ci hanno fatto ben sperare, ora si tratta di riprenderli, nel rispetto di quelle che sono le responsabilità di entrambe le parti”.


cosa veDo sTasera

The Post, narra di come, Katharine Graham (Merylin Streep), prima donna al timone di un prestigioso giornale, il Washington Post, con il suo direttore Ben Bradley, decide di pubblicare il monumentale scandalo di stato che svela le manovre e le menzogne della classe politica, relative alla guerra del Vietnam, assestando il primo duro colpo all'amministrazione nixon. La documentazione, nota come rapporto Macnamara, evidenzia come il governo degli Stati uniti, pur consapevole dell'impossibilità di vincere la guerra in Vietnam, ha mentito al popolo americano, accreditando progressi militari inesistenti, mirati a coprire l'umiliazione della sconfitta. una guerra che, è opportuno ricordarlo, ha provocato, solo tra le forze americane, quasi 60.000 morti, più di trecentomila feriti e ha visto impegnate, nel momento dell'escalation del '69 , più di mezzo milione di soldati. Il film ricostruisce le giornate convulse che precedono (e seguono) lo scoop, i pareri contrastanti all'interno della redazione, i rischi che l'operazione comporta per la sopravvivenza della testata, i dubbi che tormentano la Graham, trovatasi quasi per caso a dirigere il giornale e, all'inizio, restia ad autorizzare la pubblicazione. La pubblicazione dei documenti comunque

THe posT di S. Spielberg con Meryl Streep e Tom hanks avviene, con buona pace degli investitori (il giornale era allora in fase di ristrutturazione finanziaria) e a rischio della sua azienda, della prigione e della carriera dei suoi redattori. Fedeli al primo emendamento e all'intelligenza dei propri lettori, i giornalisti del Washington Post svelano 7000 pagine che dettagliano l'implicazione militare e politica degli Stati uniti nella guerra del Vietnam. un'implicazione ostinata e contraria alla retorica ufficiale di quattro presidenti. Il mondo americano è un mondo puritano, e non cattolico, dove la fiducia è la base di tutti i rapporti, ma dove non è perdonato il tradimento della fiducia stessa. I due temi che tratta il film The Post sono appunto il tradimento della fiducia di ben quattro presidenti (Dwight D. Eisenhower, John F. Kennedy, Lyndon B. Johnson, Richard nixon) e il tema della libertà di stampa, libertà innanzi tutto nei confronti del Governo. Da sempre la stampa anglosassone è fedele a un principio di informazione non conosce il giornalismo d’opinione tanto caro ai nostri giornali – e tutta una serie di norme deontologiche regola i rapporti con la veridicità dei dati, con il controllo delle fonti di informazione e così via. O almeno così era.

segue...

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La squadra stellare, con Spielberg dietro la macchina da presa, una storia importante, che riguarda questioni scottanti e sempre attuali, il tema, quello del giornalismo investigativo, sono sicuramente un mix perfetto per un film di successo. Posso dire che vedendo il film mi è venuta un’immensa nostalgia di quelle epoche. Era facile capire dov’era il giusto e dove l’errore, chi erano i buoni e chi i cattivi. Le battaglie contro la guerra del Vietnam hanno unito generazioni di giovani pacifisti determinando, in tutto il pianeta, massicce manifestazioni, veglie e marce richiedenti giustizia e fine della guerra. Il mondo sembrava più semplice e il giornalismo (stampato e televisivo) aveva un ruolo fondamentale capace perfino di far cambiare gli eventi. Altro tema ampiamente indagato e vissuto nel film, affronta la condizione femminile in quel periodo di grandi cambiamenti e rivoluzioni. “Ti sto chiedendo un consiglio Bob, non il permesso.” una frase di Kathy Graham (Meryl Streep) che ben significa come la condizione femminile, non certo paragonabile a quella odierna, stessa rapidamente cambiando negli anni ‘70. Come una donna intelligente, libera, affermata, potesse in quegli anni, albori dell’affermazione femminile, collaborare e tenere testa ad un universo maschile ancora arroccato al potere e alla consacrazione del genere. ho visto il film tre volte per poter capire la vicenda piuttosto complessa ma, e soprattutto, per poter apprezzare ancora ed ancora, la magistrale interpretazione dei due protagonisti e di tutto il cast.

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La sanTa Messa coL popoLo a cura di Don franco

Lettera di un vescovo che ha battuto il coronavirus Cari Indunesi, iniziamo a celebrare con il popolo presente fisicamente in chiesa la S. Messa che peraltro non abbiamo mai smesso di celebrare in comunione con tutta la comunità ogni giorno. Dalla lettera di un Vescovo che è uscito dall’attacco del coronavirus “miracolosamente” (era dato per spacciato) e che conosco personalmente trovo scritto: “La questione serissima è: “Non è una parentesi!”. Vorrei che l’epidemia finisse domani mattina e la crisi economica domani sera. Ma non sarà così. In ogni caso questo periodo di pandemia e di crisi non è una semplice parentesi. Molti pensano: “Questa parentesi si è aperta ad inizio marzo, si chiuderà e torneremo alla società e alla Chiesa di prima”. No. E’ una bestemmia, un’ingenuità, una follia. Questo tempo parla, ci parla. Questo tempo urla. Ci suggerisce di cambiare. La società che ci sta alle spalle non era la


AnDARE A MESSA, PER nuTRIRSI E PER nOn SPRECARE IL CIBO nuTRIEnTE DELL’EuCARESTIA. GuAI A ChI SPRECA IL PAnE quOTIDIAnO (LO DICEVAnO GIà I nOSTRI nOnnI). GuAI A ChI SPRECA IL “CIBO” DELL’EuCARESTIA.

“migliore delle società possibili”. Vi ricordate quanti “brontolamenti” facevamo fino a febbraio? Bene, questo è il tempo per sognare qualcosa di nuovo. Quella era una società fondata sull’individuo. Tutti eravamo ormai persuasi di essere “pensabili a prescindere dalle nostre relazioni”. Tutti eravamo convinti che le relazioni fossero un optional che abbellisce la vita. Una ciliegina sulla torta, un dolcetto a fine pasto. In questo isolamento ci siamo resi conto che le relazioni ci mancano come l’aria. Perché le relazioni sono vitali, non secondarie. Noi siamo le relazioni che costruiamo. Ciò significa riscoprire la “comunità”. Gli altri, la società sono una fortuna e noi ne siamo parte viva.”

quindi il valore grande delle relazioni: buone, da coltivare, da non dare come scontate. Il valore della Comunità come insieme di nomi, di volti, di storie… Abbiamo bisogno di riscoprire la bellezza delle relazioni all’interno, tra catechisti, animatori, collaboratori e praticanti. Abbiamo bisogno di creare in parrocchia un luogo dove sia bello trovarsi, dove si possa dire: “qui si respira un clima di comunità, che bello trovarci!”. Sogno cristiani che amano i non praticanti, gli agnostici, gli atei, i credenti di altre confessioni e di altre religioni. questo è il vero cristiano. Sogno cristiani che non si ritengono tali perché vanno a Messa tutte le domeniche (cosa ottima), ma cristiani che sanno nutrire la propria spiritualità con momenti di riflessione sulla Parola, con attimi di silenzio, momenti di stupore di fronte alla bellezza delle montagne o di un fiore, momenti di preghiera in famiglia, un caffè offerto con gentilezza. quindi iniziamo a celebrare la Messa: dalla Messa alla vita e dalla vita alla Messa. Infine don Derio vescovo di Pinerolo conclude: Non cristiani “devoti” (in modo individualistico, intimistico, astratto, ideologico), ma credenti che credono in Dio per nutrire la LA VOCE DI InDunO OLOnA | 23


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propria vita e per riuscire a credere alla vita nella buona e nella cattiva sorte. Non comunità chiuse, ripiegate su se stesse e sulla propria organizzazione, ma comunità aperte, umili, cariche di speranza; comunità che contagiano con propria passione e fiducia. Non una Chiesa che va in chiesa, ma una Chiesa che va a tutti. Carica di entusiasmo, passione, speranza, affetto. Credenti così riprenderanno voglia di andare in chiesa. Di andare a Messa, per nutrirsi. Altrimenti si continuerà a sprecare il cibo nutriente dell’Eucarestia. Guai a chi spreca il pane quotidiano (lo dicevano già i nostri nonni). Guai a chi spreca il “cibo” dell’Eucarestia. Solo con questa fame potremo riscoprire la fortuna della Messa. E solo in questo modo riscopriremo la voglia di diventare un regalo per gli altri, per l’intera società degli umani. Buon cammino a tutti. Insieme. Vi porto in cuore”.

questa lettera mi ha fatto molto riflettere e mi ha fatto bene. ho voluto condividerla in parte con voi come augurio di buona ripresa del cammino. Coraggio!!! Insieme!!! Dio nOn abbandona!!! Don Franco

nuMeri uTiLi

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La scuola dell'infanzia Caterina e Anna Malnati, di ispirazione cristiana, sta attraversando un momento di difficoltà a causa dell’emergenza che stiamo vivendo. Aiutateci a sostenere il presente per far vivere il futuro ai nostri bambini con una donazione. GRAZIE DI CuORE! puoi donare il 5x1000 alla scuola dell'infanzia Malnati

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c’era una voLTa inDuno oLona ricordi dei tempi che furono

La scuoLa

nella cartolina un’immagine dell’edificio scolastico di Induno Olona in costruzione (Archivio Architetto Minazzi)

EDICOLA - CARTOLERIA

inDuno oLona

aLisa InDunO OLOnA - VIA PORRO 75 - 0332 200213 26 | LA VOCE DI InDunO OLOnA


Cartolina degli anni ‘20 con l'edificio ultimato da poco che ospitava anche i bagni pubblici

una delle prime immagini a colori della Scuola Passerini che risale agli anni ‘70

Bruno Passerini, a cui è intitolata oggi la scuola, nacque a Milano il 25-5-1925. Morì fucilato, con altri otto prigionieri, il 27 giugno 1944

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