DI InDUno oLona
IL PERSONAGGIO Domenico Fantin NOVITA’: Il crucipuzzle di Induno LA LETTERA Una mamma del ‘Malnati’ RIcORdO dI ANGELINI ORdINE dEI mEdIcI ROSA IL dPcm AmmAzzA L’EcONOmIA SVAGO: La ricetta Cosa vedo stasera Cosa leggo stasera Induno in cartolina
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1997
Ediz
SUNRISE
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NOVEMBRE
cRucIPuzzLE INduNESE
nel crucipuzzle, realizzato da Nicolò appositamente per la Voce di Induno, bisogna trovare 8 parole nascoste che riguardano Induno Olona. 4 sono in verticale, 2 in orizzontale 2 in obliquo. Attenzione: possono essere scritte anche da destra, da sinistra o dal basso verso l'alto. Buon divertimento!
LA SOLuzIONE
LA VOcE dI INduNO OLONA | NOVEmbRE
02 cRucIPuzzLE INduNESE 04 IL PERSONAGGIO 08 mONdO SOcIAL 09 LA RIcETTA 10 IN RIcORdO dI ANGELINI 13 cOSA LEGGO STASERA 14 RIcEVIAmO E PubbLIchIAmO 16 NumERI uTILI 17 cOSA VEdO STASERA 18 ORdINE dEI mEdIcI ‘ROSA’ 19 11 NOVEmbRE 2019... uN ANNO dOPO 20 c’ERA uNA VOLTA INduNO Domenico Fantin
Velluata di zucca
Ciao Luciano, ci mancherai
L’ultimo processo di Scott Turow
Lettera di una mamma del ‘Malnati’
La figlia del generale
orgoglio indunese per il direttivo
Il nostro paese in cartolina
LA VOcE dI INduNO OLONA Supplemento a Varese Sport n. 924 del 24 ottobre 2020 periodico sportivo a diffusione gratuita aut. del trib. di Varese n. 345 del 09-02-1979 Direttore responsabile: Michele Marocco Ufficio commerciale: Laura Rizzo - Sunrise Media Foto copertina di Luca Leone è un prodotto Sunrise Media Varese via Caracciolo 29 - Tel. 0332.226239 e-mail: lavocediinduno@gmail.com
INcIAmPIAmO, VIGILIAmO E... RIALzIAmOcI Editoriale a cura di Michele Marocco
Ci eravamo lasciati prima dell’estate con un monito: “E’ ora di ripartire”. Ed effettivamente, pur tra mille difficoltà e ferite da leccare, piano piano si è ripartiti. Una sorta di entusiasmo, misto a normalità e al timore di un nuovo... inciampare. Purtroppo questo inciampare si è presentato come una spada di damocle per tutta Italia e anche per tutta la nostra comunità. Tante restrizioni che rischiano di portare al collasso il paese. noi ci vogliamo soffermare su un aspetto: quello dei nostri ragazzi. La maggior parte di loro hanno una Scuola a distanza, frutto dei sei mesi gettati al vento senza pensare a come organizzare il trasporto pubblico. Ragazzi che non possono più disputare i campionati e che quindi non possono trovare nello sport un momento di svago e di socializzazione, finalmente staccati dal cellulare. Ragazzi che da marzo stanno vivendo queste situazioni in un mondo che non è reale e che, grazie a Dio, non sarà per sempre così. a scuola si tornerà ad andare, si potrà giocare liberamente e si potrà stare con gli amici anche nel parchetto fino a tardi. Ma fino a quel momento vigiliamo su di loro, aiutiamoli a crescere e a superare questi momenti perchè il sole tornerà a sorgere... liberamente. La VoCE DI InDUno oLona | 3
dOmENIcO fANTIN uN LIuTAIO A INduNO a cura di michele marocco
noVanTaDUE annI E non SEnTIRLI. In oLTRE SETTanTa annI DI aTTIVITà Ha CoSTRUITo PIù DI 800 STRUMEnTI
Talento e passione
a servizio del violino
DoMEnICo FanTIn, nELLa CaSa DI InDUno oLona, Ha Un LaBoRaToRIo E Un aTELIER PER I SUoI VIoLInI
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Ci sono scorci di Induno olona che, seppur abitandoci da sempre, spesso non si conoscono, ci sono persone di Induno olona che, seppur abitandoci da sempre, con la discrezione e la poca voglia di apparire rischiano di passare inosservate anche se il nome del nostro paese lo hanno fatto conoscere a tutto il mondo.
MI Sono InnaMoRaTo DELLa FoRMa DEL VIoLIno VEDEnDo Una FoTo DI Un InSERTo DEL ToPoLIno E’ il caso di domenico fantin, liutaio di 92 anni che nella sua casa di Induno proprio al confine con Varese, da una vita costruisce violini nel suo laboratorio e ospita artisti di carattere mondiale nel caldo e accogliente atelier aperto fin dagli anni Settanta. “Avevo sei anni quando tutti i giorni andavo da un giornalaio vicino a casa che mi faceva leggere i giornalini in cambio di un bicchiere di vino che andavo a prendergli lì vicino. Il mio preferito era Topolino che aveva all’interno un inserto: c’era una foto con un grande violinista che posava orgoglioso con il suo violino sotto il braccio. Mi sono innamorato. Volevo a tutti i costi quello strumento e volevo imparare ad usarlo”. un colpo di fulmine, quasi una vocazione. “Proprio così, ho avuto il mio primo violino e ho iniziato a suonarlo da solo, come autodidatta. Mi piaceva suonare, ma la cosa che mi affascinava di più era la forma che aveva. A diciasette anni ho comprato il mio primo vero violino,
costava 80mila lire, una cifra importante per l’epoca che in casa non ci potevamo permettere. Così sono andato a lavorare per un circo americano che era nella nostra zona che aveva bisogno di un violinista che accompagnasse alcuni numeri. Mille lire a spettacolo e ne ho fatti tanti quanti ne sono serviti per comprare il violino”.
Ho LaVoRaTo In Un CIRCo PER GUaDaGnaRE 1.000 LIRE a SPETTaCoLo. VoLEVo CoMPRaRE IL MIo PRIMo VIoLIno Da 80.000 LIRE
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Ho SMonTaTo, aGGIUSTaTo E RIMonTaTo IL MIo PRIMo VIoLIno Da SoLo. CoSI MI Sono InnaMoRaTo DI QUESTo LaVoRo E come si dice spesso... galeotto fu proprio questo violino. “Studiavo al conservatorio per diplomarmi e tutti i giorni mettevo a dura prova il mio strumento. Dopo un po’ di anni un tarlo lo aveva rovinato e così ho iniziato a studiare per poterlo aprire e riparare. Ho fatto tutto da solo, smontato e rimontato. La cosa stupefacente è che, finita l’opera, suonava ancora alla perfezione come prima. Un’illuminazione: più che suonare, mi piaceva costruire”. E come a 6 anni ha imparato a suonare da autodidatta, il primo violino domenico fantin lo ha co6 | La VoCE DI InDUno oLona
struito altrettanto da autodidatta. “Con la base della cuccia del cane e alcuni pezzi di legno delle rotaie della ferrovia ho relizzato il mio primo violino interamente da solo. Suonava! Era bruttissimo, ma suonava. Da allora non ho più smesso di costruirne e lo faccio da settant’anni ormai”. E la cuccia del cane? “Ah, ah, ah, - sorride Fantin - gli ho rifatto la base con del compensato. Ha dormito tranquillo per molti altri anni nella sua cuccia”. Qual è la sua più grande soddisfazione? “Nel 1969 ho ricevuto una lettera dal grande Yehudi Menhuin a cui avevo venduto un violino e che dall’albergo di Stresa dove alloggiava mi ha mandato i suoi ringraziamenti. Uto Ughi possiede uno dei miei strumenti e ho relizzato il violino per Kim Sitzman quando aveva dieci anni. Una colla-
borazione che è durata per anni e gli ho costruito anche una viola”. chi può ereditare tutto questo. un’arte, un mestiere costruiti nel tempo. “Nessuno, non la può ereditare nessuno. Le scuole ti insegnano la tecnica per costruire un violino, poi ognuno deve mettere la sua arte per fare in modo che ogni pezzo sia unico. Diversamente avremmo strumenti tutti uguali e con lo stesso suono. I musicisti, per diventare grandi, devono avere due doti: il talento e la passione. Lo stesso serve per chi, come me, deve costruire uno strumento. Il talento ti arriva, è un dono da coltivare, la passione fa la differenza e ti dà la possibilità di realizzare pezzi esclusivi”.
Novantadue anni e ancora tanta passione e voglia di fare. “Non sono capace di stare fermo e così ogni mattina scendo in laboratorio e... mi diverto nel lavorare un pezzo di legno. Realizzo ancora qualche strumento. Questi saranno la mia eredità per la mia cara Daniela, per mia nipote Sara e per il piccolo Giorgio che mi ha fatto diventare bis nonno”.
bENVENuTO PIETRO La redazione de La Voce di Induno e tutto il gruppo centro destra per Induno Olona danno il benvenuto al piccolo Pietro che è venuto alla luce alle 23.55 dello scorso 20 settembre. auguri e congratulazioni al nostro Capo Gruppo papà Andrea e a mamma Sabrina.
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mONdO SOcIAL INduNO OLONA IN fAcEbOOK
In un mondo sempre più social, daremo spazio in questa rubrica ai post che mettono in evidenza diversi aspetti che coinvolgono la nostra comunità.
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TEmPO LIbERO La RICETTa di Katia
INGREdIENTI Metà zucca rigorosamente verde 1 cipolla Bianca Alloro Sale Olio evo q.b. PROcEdImENTO Mondate, lavate la zucca privandola della buccia e tagliatela a pezzi non troppo grossi. Tagliate la cipolla e mettetela in un tegame alto con la zucca precedentemente tagliata.
VELLuTATA dI zuccA Coprite il tutto con acqua, aggiungete due o tre foglie di alloro e mettete a cuocere per circa 25/30 minuti fino a quando la zucca non si romperà. Quando la zucca e la cipolla saranno cotte (si sfalderanno) frullate tutto utilizzando un frullatore ad immersione avendo cura di togliere prima le foglie di alloro. Salate e servite con un filo d’olio, abbondante formaggio grattugiato e crostini di pane. Per i più golosi si può gustare con dei gamberi precedentemente saltati in padella o più semplicemente con pezzettini di mozzarella.
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cIAO LucIANO cI mANchERAI
In RICoRDo DI LUCIano anGELInI CHE E’ ToRnaTo aLLa CaSa DEL PaDRE
uN uOmO dAL fAzzOLETTO dI STOffA testimoniare la nostra fede e la nostra amicizia. abbiamo cresciuto i nostri figli insieme, insieme abbiamo fatto le vacanze per tanti anni. Insieme abbiamo cercato di contribuire al ‘bene comune’ del luogo dove avevamo scelto di vivere, Luciano come sindaco, io come consigliere. Insieme stavamo vivendo ‘la pensione’, insieme abbiamo visto nascere e crescere i nostri nipoti, lui molto numerosi rispetto a me, insieme andavamo a trovare i nostri amici malati... arrivederci amico mio! cenzo Spada
Luciano ha raggiunto la casa del Padre. Sessant’anni insieme: abbiamo vissuto la Gioventù Studentesca, lì abbiamo incontrato la "fede" e le nostre mogli. Siamo stati tra i primi universitari a prendere un appartamento a Milano. abbiamo iniziato a lavorare insieme all’ospedale di Cittiglio e con il nostro amico Enrico, ci chiamavano ‘i Tre dell'ave Maria’. abbiamo costruito una casa insieme per 10 | La VoCE DI InDUno oLona
Il nonno aveva un dono: era capace di mostrare senza disturbarti, ma con convinzione, cosa conta nella vita. Come? Poche parole, tanti gesti. Il nonno è stato una guida silenziosa per tutti noi nipoti Tommaso Lucarelli nipote
Il mio papà era un uomo dal fazzoletto di stoffa. Di quelli che oggi ne esistono troppo pochi. Di quelli speciali e rari che non si sono fatti trasformare nei valori da delle “comodità” che a volte la vita ci offre. Di quelli che lo portano sempre con sè qualsiasi sia la destinazione. Quel fazzoletto sempre pronto nel taschino ad essere usato... per asciugare i segni della fatica, della gioia e a volte anche dolore, delle sconfitte e delle vittorie del lavoro di medico, politico e quelli più importanti di tutte, di padre di 5 figli e nonno di 10 nipoti (per ora!). Pronto sempre a donarlo e donarsi con quella sua pacatezza dolce e unica senza mai ostacolare i sentimenti altrui. Grazie per quello che mi hai trasmesso e che in altro modo ancora farai ogni giorno. Grazie perché mai come ora capisco quel valore forte e concreto che hai sempre dato alla famiglia e agli amici. Grazie per non avermi mai ostacolato in nessuna scelta e accettato con il tuo dolce sorriso perché ti sei sempre fidato di me. Grazie per avermi insegnato che c’è qualcosa di più grande che ci guida ogni giorno e che va preservato, rispettato, condiviso e amato sopra ogni cosa anche nei momenti di smarrimento. Ora Papà, questo fazzoletto lo tengo con me perché vorrei essere, un giorno, anche io una donna speciale dal fazzoletto di stoffa come te... ma come mi hai insegnato “a modo mio”. Elena - figlia La tua presenza discreta e luminosa attraversa il tempo e lo spazio tracciando una scia indelebile che sussurra immagini scolpite nelle memoria. Ci insegna la passione per la verità che chiede il sacrificio di oltrepassare le apparenze. Indica i segni di un Bene che è il cuore di ogni cosa, di ogni persona. Instancabile obbedienza e continua verifica di una fede sempre nuova che, abbracciata nell'oggi, plasma e rigenera il cuore che grida. Rispetto e amore, alla li-
bertà come eco risuonano nello sguardo di chi ti ha incrociato nella strada tortuosa e affascinante delle occupazioni quotidiane, dove tutto per te è sempre stato lavoro e incontro. Presenza silenziosa e loquace, oggi come ieri rimandi all'origine a cui hai sempre teso, come un arco con la freccia puntata ora lanciata verso l'infinito che ci aspetta. E tu ci attendi, guardiamo la scia e il Bene all'orizzonte. Elisabetta - figlia
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Ciao Luciano, ti vedo ancora a prendere il sole per una mezz’oretta dopo pranzo nel patio della nostra casa. Durante il Covid, nelle belle giornate di marzo mi affacciavo dal balcone e ti salutavo. Tu eri lì a goderti il sole e la casa che, più di tutti noi, avevi voluto mantenere nella sua forma comunitaria e accogliente. Ricordo la tua passione nel voler creare un luogo di vita tra le famiglie che condividessero una “appartenenza” alla Ca’ Zena, nell’aiuto reciproco, nel condividere momenti di vita insieme… sei stato promotore e custode tra di noi di una cultura di “fraternità”, forte nelle sue radici di unità cristiana e nel contempo aperta alla vita che ti circonda. Hai voluto valorizzare l’appartamento degli “ospiti” accogliendo le persone che di tempo in tempo ne avevano necessità, hai favorito l’uso aperto del “salone comune”, luogo di incontri, convivialità, attività di gruppo. Hai mostrato questa apertura anche nell’impegno politico, sindaco appassionato e consigliere di minoranza sferzante, sempre però con la voglia di costruire opere e attività per il bene comune. Hai condiviso con me l’esperienza della missione in Uganda, io là e tu a Varese: come non ricordare la tua visita a Kitgum con don Giussani! 12 | La VoCE DI InDUno oLona
Ricordo di un amico fraterno non è vero che il tempo guarisce, non è vero che il tempo stempera il ricordo, non e’ vero che il tempo è oblio. Tutti i giorni un pensiero a ciò che abbiamo vissuto, tutti i giorni un ricordo si fa più vivo e la nostalgia che lo accompagna, riapre la ferita ancora non guarita. La morte è la curva della strada, morire è solo non essere visto. Se ascolto, sento i tuoi passi esistere come io esisto. La terra è fatta di cielo. Non ha nido la menzogna. Mai nessuno si è smarrito. Tutto è verità e passaggio. fernando Pessoa
Abbiamo vissuto così, vicini, porta a porta per 47 anni, condividendo l’esperienza che ci aveva generato insieme sin dalla nostra giovinezza. Ti amo ricordare così, come persona autorevole ma anche come umile servitore nella preparazione del salone per le nostre recenti serate delle riunioni del “gruppetto”. Grazie Luciano per la bella testimonianza di vita e di fede. Peppe e Luisa
cOSA LEGGO STASERA
Due uomini eccezionali, amici da tantissimi anni, un vecchio avvocato e un medico accusato di omicidio, nell’ultimo atto in un’aula di tribunale. a ottantacinque anni Sandy Stern, famoso avvocato penalista, è sul punto di ritirarsi, anche per i gravi problemi di salute che lo attanagliano. Ma quando il suo vecchio amico, premio nobel per la medicina, Kiril Pafko, viene accusato di insider trading, frode e omicidio, il grande principe del foro, decide di difenderlo in quello che sarà il suo ultimo processo. In questo caso, che metterà in gioco e a repentaglio la reputazione di entrambi, Stern dovrà scavare nella vita del premio nobel, andando oltre il fascino apparente del dr. Pafko ricercatore nella lotta contro il cancro, e che pensava di conoscere dell’amico. Il dovere di difendere il suo cliente e la fiducia nella legge verranno messi duramente alla prova in un processo ricco di colpi di scena e di suspense. In questo nuovo formidabile legal thriller che segna il ritorno di Sandy Stern, uno dei personaggi più amati fin da Presunto Innocente, Scott Turow, riconferma il suo talento di scrittore e di profondo conoscitore della fragilità della natura umana quando si trova di fronte a una giustizia sempre sfuggente.
L’uLTImO PROcESSO Scott Turow
IL DoVERE DI DIFEnDERE IL SUo CLIEnTE E La FIDUCIa nELLa LEGGE VEnGono MESSI DURaMEnTE aLLa PRoVa In Un PRoCESSo RICCo DI CoLPI DI SCEna E DI SUSPEnSE
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LETTERA dI uNA mAmmA dELL’ASILO mALNATI
GRazIE aI DoCEnTI E TUTTI QUELLI CHE oGnI GIoRno Fanno VIVERE SEREnI I noSTRI BaMBInI
Grazie al nostro asilo, non ci fanno sentire soli RICEVIaMo E PUBBLICHIaMo La LETTERa SCRITTa Da Una MaMMa CHE In QUESTo PaRTICoLaRE MoMEnTo VUoLE RInGRazIaRE CHI Fa VIVERE L’aSILo “MaLnaTI” DI InDUno Sono la mamma di una piccola bimba che frequenta l'Asilo caterina e Anna malnati. In questo periodo particolare dove le famiglie sono messe alla prova, dove è cambiato il nostro modo di vivere e la nostra società, dove ci lamentiamo ormai per tutto, vorrei esprimere la mia gratitudine nei confronti dell'asilo Caterina e anna Malnati. Da sempre la struttura è molto vicina alle famiglie e ai bambini che la frequentano, anche durante la pandemia Covid-19 non ci hanno lasciati soli: i video delle maestre ci hanno aiutato durante i mesi più difficili, le comunicazioni
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delle maestre e della direzione non sono mancate... sono sempre stati attenti e vicini a noi famiglie, anche per quanto concerne la sospensione delle rette, nonostante le note difficoltà economiche della scuola. La riapertura e la necessità di una frequenza continuativa e duratura delle scuole e degli asili è assolutamente fondamentale, sia per i bambini che per noi genitori. Devo ammettere di essere stata preoccupata a settembre sulla gestione e sull’organizzazione, anche in relazione alle comunicazioni ministeriali.
IL MInISTERo non Ha DaTo LInEE GUIDa Da SEGUIRE. Una RIUnIonE Ha aPERTo GLI oCCHI a TUTTI noI Dal Ministero mancavano linee guida precise, dettagliate e soprat-
tutto a pochi giorni dall’inizio non erano ancora chiare le modalità per le scuole. Sono stata stupita in modo decisamente positivo dalla riunione avvenuta prima della riapertura dove c'è stato comunicato il modo con cui l’asilo avrebbe ripreso la sua normale attività. Tutto è stato organizzato nei minimi dettagli e mi sento di dire, in
qualità di mamma e di medico, di come l’organizzazione della scuola abbia affrontato questo grosso problema in tempi stretti. Nulla è stato lasciato al caso. nonostante il numero esiguo di insegnanti e l’elevato numero di bambini viene garantito il distanziamento sociale e il rispetto delle regole: sono stati creati percorsi ad hoc per ciascuna classe, i ser-
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In QUESTo MoMEnTo DI PREoCCUPazIonE ManDo La MIa BIMBa TRanQUILLa aLL’aSILo
vizi igienici sono dedicati così come le aree per il pranzo e per il gioco esterno, anche l'accoglienza del mattino e la consegna dei bambini del pomeriggio avviene secondo le normative. Viene inoltre garantito il servizio di pre-asilo che è fondamentale per l'attività lavorativa dei genitori. È fondamentale che anche noi famiglie rispettiamo le semplici regole per garantire una corretta e soprattutto duratura ripresa: innanzitutto il rispetto degli orari che permette di garantire i corretti protocolli e il distanziamento sociale, in seconda battuta (come dovrebbe essere anche in tempi
NumERI uTILI
CoMUnE Centralino/Protocollo Segreteria
0332 273111 0332 273209
Polizia locale 0332 273229-234-245 Caserma Carabinieri 0332 470103 CRI arcisate 0332 471899 SoS Besano 0332 917666 Biblioteca civica Ufficio Postale
0332 273235 0332 200270
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"normali”) l'astensione dal portare i bambini a scuola ammalati. È responsabilità di noi tutti comportarci seguendo quanto ci viene indicato e insegnare ai nostri figli il rispetto di seguire quanto ci viene indicato. a quasi due mesi dall’inizio della scuola l’organizzazione si sta rivelando efficace, i protocolli sono rispettati e, pur con le dovute preoccupazioni e le perplessità del momento storico che stiamo vivendo, sono contenta di poter dire che mando la mia bambina in una struttura attenta e rispettosa delle regole ma anche sensibile ai problemi delle famiglie. Sono molto orgogliosa che a Induno ci sia una scuola così: ancora una volta, in uno stato di emergenza e di assoluta incertezza, l’asilo Caterina e anna Malnati si sta dimostrando attento ai nostri bisogni.
Enel SoLE (per lampioni spenti) Gas Emergenze acquedotto Emergenze asilo nido Scuola Infanzia Malnati Scuola Infanzia Don Milani Scuola Primaria Ferrarin Scuola Primaria Don Milani Scuola Secondaria Passerini Scuola di Musica
800 800 0332 0332 0332 0332 0332 0332 0332 0332
901050 901313 335035 273236 200084 203579 200389 201496 273301 200811
cOSA VEdO STASERA
LA fIGLIA dEL GENERALE diretto da Simon West 1999 ***
Un vecchio thriller che viene riproposto spesso, che si svolge all’interno di una base militare. Il protagonista Paul Brenner, magistralmente inerpretato da John Travolta, è un veterano del Vietnam e sottufficiale del CID, che viene ingaggiato per indagare su un traffico d’armi nella base di Fort Mac Callum in Georgia. Mentre si trova alla base, viene rinvenuto il cadavere della figlia del generale Joseph Campbell, candidato alla vicepresidenza degli Stati Uniti. In un susseguirsi di colpi di scena, il protagonista riuscirà a venire a capo dell’intricato tragico evento, coadiuvato dalla sua ex fidanzata Sara Sunhill, psicologa dell’esercito.
nel film, l’incalzare dei fatti e delle bugie trova una nitida impaginazione, gli interpreti sono ben scelti e la recitazione appare ben condotta ed efficace. Le due ore passano senza necessità di guardare l’orologio. Ben congegnate le implicazioni freudiane che legano le vicende che, anche se talvolta scontate, rendono il film ancora più coinvolgente. La verità, ostinatamente inseguita e sanguinosamente ottenuta non sorprenderà piu di tanto, ma il dipanarsi degli eventi tiene incollato allo schermo lo spettatore che, curioso, aspetterà per vedere se il finale gli darà ragione sull’identità del colpevole. Un film piacevole per passare una serata.
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ORdINE dEI mEdIcI TuTTO IN ROSA di michele marocco
Il 12 ottobre è sicuramente una data da incorniciare per Induno Olona e per il mondo della medicina. L’indunese Giovanna beretta è stata eletta nuovo presidente dell’Ordine medici della provincia di Varese. Prima donna in Lombardia a ricoprire questo importante incarico, la lista ‘Insieme per il futuro’ ha sbaragliato la concorrenza e ha messo in campo un direttivo tutto rosa. “Sono felice di come sono andate le cose soprattutto per la mia fantastica squadra - ci ha raccontato la neo presidente -. Abbiamo giocato bene e abbiamo messo in campo una lista che fa della professionalità la sua parola d’ordine”. “Vogliamo che l’Ordine - continua la dott.ssa beretta - torni ad essere la casa dei medici. Un luogo dove trovare le risposte e dove porre l’accento sulla qualità dei servizi erogati”. Con Beretta presidente, come detto, sono le donne ad avere un ruolo importante nella giunta che “governerà” per i prossimi quattro anni. Vicepresidente è stata nominata la ‘nostra’ indunese dott.sa Teodora Gandini, tesoriere cristina mascheroni, e segretario, carlo Grizzetti. 18 | La VoCE DI InDUno oLona
La presidente Giovanna Beretta
aBBIaMo GIoCaTo BEnE E aBBIaMo MESSo In CaMPo Una LISTa CHE Fa DELLa PRoFESSIonaLITà La SUa PaRoLa D’oRDInE “Sono contenta del risultato ottenuto, fiera ed onorata di rappresentare i medici di famiglia attraverso la carica di cui sono stata investita - ha dichiarato la dott.ssa Gandini -. Direi che rispecchia esattamente quello che volevamo significare con la creazione di una lista alternativa. Il ponte tra medicina del territorio e ospedale, non più in antitesi ma pronti ad una sempre più stretta, significativa ed efficace collaborazione, esattamente come auspicato dal nostro ministro. Nel consiglio abbiamo voluto che tutte le categorie dei
medici fossero presenti per esprimere appieno il senso dell’ordine dei medici: una casa comune da abitare e vivere durante tutta la vita professionale. Naturalmente fiera anche di avere finalmente una presidente donna, rappresentativa di un mondo che cambia e che parla al femminile. Colgo l’occasione per ringraziare tutte le colleghe e i colleghi che ci hanno sostenuto e che hanno creduto nel cambiamento. Veramente grazie”.
La vicepresidente Teodora Gandini
11 NOVEmbRE 2019... uN ANNO dOPO Un anno fa il paese ha appreso con sgomento la notizia di arresti e di numerosi indagati che ha tenuto banco per settimane sui quotidiani locali. Nella seconda metà di ottobre c'é stata una udienza presso il Tribunale di Varese, nell'ambito del procedimento penale a carico di alcuni soggetti coinvolti nelle indagini, ma tutto è stato rimandato alla prossima primavera. Rimane ancora aperta anche la posizione del Sindaco, a sua volta destinatario di un avviso di garanzia relativo alla stessa vicenda.
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c’ERA uNA VOLTA INduNO OLONA Ricordi dei tempi che furono
LE VILLE
Villa Maroni all’inizio del viale della stazione, ora via Crugnola
EDICoLa - CaRToLERIa
INduNO OLONA
ALISA InDUno oLona - VIa PoRRo 75 - 0332 200213 20 | La VoCE DI InDUno oLona
Villa Censi in cima alla scalinata di Santa Caterina
Villa Castiglioni nel suo massimo splendore, dimora di adelaide Castiglioni, moglie di arturo Ferrarin
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IL dPcm AmmAzzA L’EcONOmIA
E’ il momento di scendere in campo tutti insieme e di aiutarci Purtroppo, a distanza di mesi dalla fine del primo lockdown ci troviamo nuovamente nella condizione di dover combattere contro un nemico invisibile che ha drasticamente mutato il nostro modo di vivere e di rapportarci tra noi. non è questo il momento delle polemiche interne, ed è proprio per questa ragione che nonostante le molte ed evidenti difficoltà che la nostra Induno sta attraversando dobbiamo concentrarci sul senso di comunità e di appartenenza che hanno sempre caratterizzato noi Indunesi. È IL MoMEnTo DI aIUTaRE I CoMMERCIanTI DEL noSTRo TERRIToRIo, aCQUISTaRE DaI PICCoLI nEGozI DEL noSTRo PaESE E oGnI TanTo RECaRCI a PRanzo nEI RISToRanTI DI InDUno Questo è il momento di sostenerci vicendevolmente per cercare di contenere la pandemia e poter così aiutare chi tra di noi è più debole e corre maggiori rischi dal contagio. Questo è anche il momento di aiutare 22 | La VoCE DI InDUno oLona
... “le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite dalle ore 5.00 fino alle 18.00; il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi; dopo le ore 18,00 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico; resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati; resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 24,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze; le attività di cui al primo periodo restano consentite a condizione che le Regioni e le Province autonome abbiano preventivamente accertato la compatibilità dello svolgimento delle suddette attività con l'andamento della situazione epidemiologica nei propri territori e che individuino i protocolli o le linee guida applicabili idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in settori analoghi; detti protocolli o linee guida sono adottati dalle Regioni o dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome nel rispetto dei principi contenuti nei protocolli o nelle linee guida nazionali e comunque in coerenza con i criteri di cui all'allegato 10; continuano a essere consentite le attività delle mense e del catering continuativo su base contrattuale, che garantiscono la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, nei limiti e alle condizioni di cui al periodo precedente”.
uN RISTORATORE: “uN cAPPIO AL cOLLO PER TuTTI NOI” nonostante tutto ancora chiusi, sì chiusi perché i Ristoranti alle 18 di solito aprono per il servizio serale. E anche questa volta un DPCM comunicato nella notte come è di uso a questo governo di cervelloni che ha dato un altro giro di vite a tutto il comparto della ristorazione e dei pubblici esercizi, che purtroppo per molti sarà un cappio al collo, e a tutta la filiera. Ci hanno fatto fare di tutto per riaprire in sicurezza, sanificazioni, distanziamento interpersonale e tra i tavoli, che ha procurato il dimezzamento dei coperti, dispositivi multipli ad uso dei clienti, con costi elevati. noi non ci siamo tirati indietro, abbiamo abbassato la testa e via di corsa come tutti i giorni per rendere sicuri i nostri locali, per dare la certezza ai nostri collaboratori ed i nostri clienti di potersi fidare. Devo dire che con lo sforzo e l’abnegazione dei collaboratori ci siamo riusciti e una piccola ripresa c’è stata. Purtroppo tutto è stato vanificato: prima dall’insensata scelta di promulgare il coprifuoco che ha insinuato ulteriormente la paura nelle persone e ora da questo DPCM senza senso che in pratica dice che i Ristoranti la sera non sono sicuri, probabilmente il virus dalle 5 alle 18 è in letargia e poi come si sveglia ha voglia di un aperitivo e di una buona cena… aspettiamo il decreto sugli indennizzi alle imprese e sul prolungamento della cassa integrazione, ridicola, per i nostri dipendenti, ma credo sarà solo la solita propaganda. Per chi come me e mia moglie che da oltre 40 anni ha dato e sta dando tutto per la propria attività è una vera delusione, la paura di non avere un domani per noi e i nostri collaboratori è davvero tanta, perché dietro ad ogni attività commerciale, qualunque essa sia, gravita un numero considerevole di Famiglie. Pier Damiano Simbula (Ristorante 2 Lanterne) i piccoli commercianti del nostro paese, piegati purtroppo da una crisi che rischia di vanificare vite di sacrifici. Ed è proprio per questa ragione che, per quanto possibile, dovremmo acquistare dai piccoli negozi del nostro territorio oppure, ogni tanto, recarci a pranzo nei ristoranti di Induno. non è cantando dai balconi e scrivendo che andrà tutto bene che il problema verrà risolto, ma solo con l’impegno concreto di ciascuno di noi, adottando piccoli gesti che però per
qualcuno possono essere molto importanti. Infine, mi sento di esprimere a nome di tutto il gruppo che rappresento l’immensa gratitudine per le forze dell’ordine, i medici e gli operatori sanitari che mai in questi mesi hanno fatto mancare il loro prezioso servizio. anche questo in fondo è essere comunità e quando la tempesta sarà finalmente passata “ci rivedremo ancora”. Gruppo Centro Destra per Induno
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