MILANO: MISSION IMPOSSIBLE
Contro i meneghini l’esito della partita sembra segnato, ma Varese ha già dimostrato con Bologna di poter fare... missioni impossibili
QUANDO SI PARLA
DI MILANO C’È
DA CAPIRE QUALI
SARANNO I DODICI
CHE COACH MESSINA
SCEGLIERÀ NELLE ROTAZIONI
FRA CAMPIONATO
ED EUROLEGA IN UN ROSTER STERMINATO
Il derby con l’Olimpia Milano di domenica arriva a puntino per riscattare l’opaca uscita della scorsa settimana in quel di Cremona Come sempre quando si parla di Milano c’è da capire quali saranno i dodici che coach Messina sceglierà nelle rotazioni fra campionato ed Eurolega in un roster che più che chilometrico è sterminato.
Infatti, sono già 17 i senior mandati a referto dalla società meneghina motivo per il quale andremo a dare uno sguardo al roster dell’Olimpia nella sua interezza. Cabina di regia completamente rivoluzio-
nata rispetto all’anno scorso col solo Diego Flaccadori, classe ‘96, rimasto...a libro paga. In Eurolega con la maglia del Bayern avvenne la decisione di evolversi da guardia sottodimensionata in playmaker per avere spazi a questo livello: scelta ad oggi vincente anche se in campionato ha meno spazio rispetto alla scorsa stagione: 12’ a fronte degli oltre 17’ del 2022/23. Con lui c’è il freschissimo ex Nico Mannion: 4 gare in maglia Olimpia con 6,5 punti in 22’, solo il 25% da 2 e il 40% da 3 con 3,5 assist a sera che fanno di lui il secondo miglior passatore di Mi-
lano. Regia che prevede anche Nenad Dimitrijevic e Leandro Bolmaro. Quest’ultimo rientra in Eurolega questa settimana contro Barcellona ed è probabile non venga messo nelle rotazioni per il derby mentre lo slavo è giocatore sicuramente di prospettiva Ha avuto qualche amnesia iniziale in Eurolega, ma è giocatore intelligente e dotato di buone mani come testimoniano i 5 assist di media sfornati in campionato.
In guardia troviamo l’azzurro Tonut, Bortolani e Fabien Caseur e Brooks. Tonut
GLI ARBITRI
Lorenzo Baldini, Alessandro
Perciavalle (nella foto) e Giulio Pepponi sono gli arbitri che si occuperanno di dirigere il match tra la Pallacanestro Openjobmetis Varese e l’EA7 Emporio Armani Milano, valido per l’undicesima giornata del campionato di LBA 20242025. Il primo, quest’anno, ha già incrociato i biancorossi in occasione del successo interno
contro Pistoia Il secondo ha tre precedenti legati alla passata stagione: Virtus BolognaVarese (115-84), Brescia-Varese (11673) e Sassari-Varese (88-112) Per quanto riguardo il terzo, faceva parte della terna che quest’anno ha diretto la Openjobmetis nella vittoria della Itelyum Arena contro la Virtus Bologna
è giocatore di assoluta affidabilità a livello di rendimento, molto bravo nell’attaccare il canestro, un po’ meno al tiro dove è sempre stato un tiratore alquanto discontinuo. Bortolani è stato anche accostato a Varese durante la querelle Mannion, ma alla fine è rimasto all’Olimpia dove finora per lui gli spazi non sono stati enormi con sole 7 presenze e soli 7’ di media in campionato. L’esperto francese Caseur ha poche probabilità di giocare a Masnago: fin qui è stato utilizzato soltanto due volte in campionato da coach Messina
In ala piccola c’è il talento assoluto di Shavon Shields, giocatore da cui passano le fortune della squadra meneghina alla quinta annata in maglia milanese ri-
BORTOLANI È STATO ACCOSTATO A VARESE DURANTE LAQUERELLE MANNION, MA ALLA FINE È RIMASTO
DOVE
LUI GLI SPAZI
SONO STATI
masto nonostante un cambio di agenzia avesse fatto pensare ad una sua possibile uscita dalle scarpette rosse, e Giampaolo Ricci, agonista e lottatore che copre bene entrambi i ruoli di ala piccola ed ala forte che ha un ottimo ruolo come specialista nel tiro pesante dove viaggia col 39% in serie A
Infine, sotto canestro troviamo una lunghissima batteria di ali forti e centri con Mirotic a fare da stella anche se il ritorno di Zach LeDay non è assolutamente da sottovalutare. Anzi. I 3 anni al Partizan agli ordini di un santone come Obradovic hanno certamente arricchito il gioco del 30enne azero (lo ricordavate texano? Nel
mentre ha acquisito anche il passaporto dell’Azerbaijan) che è tornato come uno dei leader di questa Olimpia. Sterminato il settore centri dove l’ex Caruso vede poco il campo anche in questa stagione (solo 8 presenze e 11’ di media) nonostante gli infortuni che hanno e stanno falcidiando il settore con Nebo ancora fuori dai giochi. L’ex sassarese Diop ha recuperato dall’infortunio e produce 3,2 punti e 2,7 rimbalzi in 10’ di utilizzo medio mentre Gillespie è arrivato per via degli infortuni sopra citati. Portato in Europa dal Bayern di Trinchieri, è poi passato alla Stella Rossa mentre quest’anno giocava in Nuova Zelanda coi New Zealand Breakers.
A T U P E R T U C O N Z AC H S O G O LOW
VOGLIA DI RISCATTO
Il GM di Basketball
Operations analizza il momento di Varese all’indomani della sconfitta di Cremona
Il momento è dei più duri in casa Pallacanestro Varese La contestazione aperta alla società dopo la sconfitta con Cremona e l'arrivo del derby con Milano obbligano i biancorossi ad un'immediata risposta sul campo
A prendere la parola è il General Manager of Basketball Operations, Zach Sogolow.
Come sta vivendo tutto l'ambiente questa situazione non facile?
"È stata una settimana un po’ così Domenica, dopo la partita contro Cremona, c’erano frustrazione e delusione, sentimenti che poi sono sfociati lunedì mattina in un confronto interno durante il quale abbiamo convenuto che in campo non siamo stati abbastanza bravi e che gli aggiustamenti che abbiamo fatto non sono stati sufficienti. Abbiamo analizzato ogni
aspetto e lavorato insieme sulle possibili soluzioni; durante la settimana, poi, tra tutti ho visto tanta energia e molta voglia di correggere gli errori commessi, nostri come società in primis, ma anche da allenatori e giocatori Capiamo la negatività dell’ambiente legata al momento sportivo e in questo momento aspettiamo la domenica perché vogliamo solo scendere in campo per dimostrare di essere migliori di quelli che siamo stati a Cremona Come leader della squadra siamo grati al nostro staff per come ci hanno supportato e per c o m e l a v o r a n o c o s ì d u r a m e n te o g n i giorno per aiutarci a correggere ed imparare dagli errori che abbiamo commesso. Con questo supporto, abbiamo lavorato con gli allenatori che poi, a loro volta, hanno lavorato duramente con i giocatori rimanendo uniti come si fa nei momenti difficili per riuscire ad andare avanti".
CAPIAMO LA NEGATIVITÀ DELL’AMBIENTE
LEGATA AL MOMENTO SPORTIVO, ASPETTIAMO LA DOMENICA PER SCENDERE
IN CAMPO PER DIMOSTRARE DI ESSERE MIGLIORI DI QUELLI DI CREMONA
Come si spiega il crollo avuto dalla squadra domenica a Cremona?
"Non sono sicuro che esista una spiegazione che possa essere soddisfacente; a n z i , p r o b a b i l m e n te n o n e s i s te N o n siamo stati abbastanza bravi in una partita che contava veramente tanto e di questo mi assumo la colpa tanto quanto allenatori e giocatori Avremmo dovuto fare meglio tutti, come squadra, nell'approccio e nell'esecuzione per raggiungere i nostri obiettivi È vero, abbiamo sbagliato molti tiri
c h e p r o b a b i l m e n te i n a l tr e o c c a s i o n i avremmo fatto, ma alla fine abbiamo perm e s s o a i n o s tr i a v v e r s a r i d i d e tta r e i l gioco, giocando al loro ritmo e subendo il loro piano di gioco; quando permetti ad
una squadra di rimontare in casa in una partita importante, proprio come abbiamo fatto anche contro Scafati, ti esponi al rischio che l'avversario prenda fiducia e che la tua squadra vada in difficoltà E questo è esattamente ciò che è successo a noi"
Perché la scelta di proseguire con coach Mandole in panchina?
"Dal punto di vista filosofico, come hanno detto Max e Luis, vediamo Herman come un vero partner, un allenatore in crescita con una forte mentalità di basket e una visione creativa del gioco, una passione per questa squadra e per i suoi giocatori,
ed un fuoco competitivo che lo spinge a lavorare duramente ogni singolo giorno per migliorarsi e migliorare la squadra Sappiamo che il nostro è uno staff giovane, ma l'energia e l'impegno che vediamo ogni giorno da tutto il gruppo, spinti d a l l 'e s e m p i o c h e H e r m a n e L e g o v i c h danno loro, ci rendono fiduciosi che continueranno ad imparare dai loro errori, a g u i d a r c i e a n o n r a l l e n ta r e fi n c h é n o n massimizzeranno ciò che possono ottenere dai giocatori che abbiamo Dal punto di vista puramente pratico, abbiamo costruito questa squadra insieme a Herman e sappiamo che abbiamo scelto i giocatori specificamente per giocare nel suo stile
A causa delle restrizioni sui visti abbiamo pochi movimenti rimanenti, ma ci sono a n c o r a m o l ti b u o n i g i o c a to r i c h e n o n hanno bisogno del visto per giocare qui; quindi continueremo a cercare il giocatore o i giocatori giusti per migliorare Crediamo in questi ragazzi e rimarremo tutti uniti per continuare a lottare come una squadra"
Cosa bisogna fare in questo momento per uscire da questa situazione?
"Dobbiamo chiedere di più a noi stessi a tutti i livelli. Più creatività, umiltà e capacità di risolvere i problemi da parte mia, Max, Luis e Teo. Aggiustamenti e nuove idee da parte degli allenatori per attivare i nostri giocatori ed una migliore condizione fisica, esecuzione e impegno nel fare la giocata giusta per 40 minuti consecutivi da parte di ogni nostro giocatore. E poi dobbiamo rimanere uniti. Nessuno sta puntando il dito (se deve essere puntato da qualche parte, può essere puntato verso me e Max poiché noi guidiamo questa squadra e
CONTINUEREMO A CERCARE IL GIOCATORE GIUSTO
O I GIOCATORI GIUSTI PER MIGLIORARE
dobbiamo fare le cose nel modo giusto), e il messaggio per tutti è che questo non sarà facile, ma nessuno di noi ha firmato per un lavoro facile. Non ho portato la mia famiglia su un nuovo continente perché pensavo che sarebbe stato facile vincere qui. Lavoriamo 7 giorni su 7, spesso fino a tarda notte, e non abbiamo ancora fatto funzionare tutto come dovremmo; ciò significa che dobbiamo provare nuovi approcci, dobbiamo essere umili ed imparare dai nostri errori. Non sottovalutiamo il campionato o i nostri avversari e non p o s s i a m o n a s c o n d e r c i d i e tr o l a s c u s a delle risorse limitate. È nostro compito vincere, a prescindere dalle risorse che abbiamo, ed è anche nostro compito, dal punto di vista commerciale, generare risorse migliori. Parte di questo è riconnettersi con l'affetto che questa città ha per la squadra, trovare un modo per riguadagnare la fiducia dei nostri tifosi e riportare la gioia e l'entusiasmo che tutti vogliamo
È NOSTRO COMPITO VINCERE, A PRESCINDERE DALLE RISORSE,
ED È ANCHE NOSTRO COMPITO,
DAL PUNTO DI VISTA COMMERCIALE, GENERARE RISORSE MIGLIORI
vedere intorno a questo club. E infine, le parole sono solo parole. Tutti noi possiamo dire le cose giuste, quelle arrabbiate, quelle motivazionali, e questo ci farà sentire meglio per qualche minuto. Ma alla fine, dobbiamo scendere in campo e dimostrarlo. Sul campo, nel nostro lavoro, ogni giorno, e soprattutto la domenica".
La società sta pensando ad altri interventi sul mercato?
"Sì, tutto è sul tavolo e continuiamo a esplorare il mercato, come facciamo quotidianamente e da quando siamo arrivati. È il nostro compito, indipendentemente da come vanno le cose. Siamo limitati dai movimenti finora, a causa delle restrizioni sui visti, ma ci sono ancora molti buoni giocatori che non necessitano di un visto per giocare qui, quindi continueremo a cercare il giocatore giusto o i giocatori giusti per migliorare".
Arriva Milano, una squadra fortissima, può essere, a livello mentale, il giusto stimolo per tornare a fare bene?
"Sì, è una sfida, certo, ma una che dobbiamo abbracciare come un'opportunità.
Proprio come abbiamo fatto contro Bolog n a . D o b b i a m o s fr u tta r e l 'o c c a s i o n e e siamo molto fortunati a giocare a Masnago, dove i nostri tifosi ci danno una spinta enorme in termini di energia e mentalità. Questa è la partita che conta di più, perché è la prossima. Poi dobbiamo continuare a generare la stessa energia e a lottare per ogni partita ogni settimana".
Mannion a Milano sta facendo benissimo, lascia qualche rimpianto?
"Non sono uno che dice che abbiamo sicuramente preso la decisione giusta o sbagliata prima di vedere i risultati alla fine, ma non possiamo perdere tempo a rimpiangerlo in ogni caso Nico è un eccellente giocatore ed una buona persona Sapevamo fin dall’inizio che la sua volontà era quella di tornare ad avere un ruolo importante in una squadra di Eurolega, e non c’è nulla di sbagliato in questo ammirevole ed ambizioso obiettivo, e quando ha manifestato questa intenzione, dopo molteplici pressioni e nonostante i nostri iniziali rifiuti, per evitare più distrazioni per la squadra, abbiamo dovuto prendere la difficile decisione di cedere alla sua ric h i e s ta , a c c e tta n d o i l b u y o u t e d i n v e -
stendo in giocatori che sarebbero venuti p r o n ti a s e g u i r e l 'e s e m p i o d i g i o c a to r i come Librizzi, abbracciando Varese come il posto giusto dove stare, come città e base di tifosi per cui lottare e rimanere So che il palazzetto sarà caldo domenica e i nostri giocatori saranno carichi per andare a combattere per una vittoria di cui abbiamo bisogno: quindi anche se auguro a Nico il meglio per la sua carriera, spero che almeno domenica lo faccia pentire della sua decisione di partire"
Poi prosegue: "Posso aggiungere una cosa? Semplicemente perché non ho mai risposto a domande su questo quando me lo è stato chiesto in passato, perché non sentivo che fosse il mio ruolo Capisco che ci sia stata frustrazione riguardo agli investimenti nelle ristrutturazioni dell'arena, nel settore giovanile e nel lato commerciale del club in generale Capisco la frustrazione di chi pensa che il denaro potrebbe essere utilizzato direttamente per il mercato, e in definitiva, il mio lavoro sarebbe ovviamente più facile in estate se il nostro budget per i giocatori potesse aumentare Ma, alla fine, tutto ciò ha lo scopo di trovare modi per creare flussi che possano aumentare il nostro budget per gli anni a venire, per me, Max, Luis o chiunque altro sia ancora qui Prima che arrivassi qui, so che Luis, Toto, Paolo e molti altri avevano un'idea simile: se possiamo, con un grande supporto da parte del comune, costruire bacini di talento accessibili per i giocatori, generare più fondi per la squadra e dare miglioramenti duraturi agli spazi comunitari come il palazzetto e il Campus, allora questo garantirà che il Club possa sopravvivere indipendentemente dalle difficoltà che potrebbero sorgere
Si riferisce anche al progetto VSE?
" I n r e a l t à n o n h o m a i p a r l a t o d i V S E q u a n d o m i è s t a t o c h i e s t o , s e m p l i c em e n t e p e r c h é i o e K a t i e ( s u a m o g l i e , ndr) non vogliamo essere visti in quel modo, ma penso che in questo momento valga la pena condividere un po' delle origini di quel progetto Ciò che è diventato alla fine un'impresa importante che speriamo possa generare grandi risultati per il club, è nato da alcune conversazioni con Luis in cui chiedevo semplicemente se potessi fare la mia parte per c o n t r i b u i r e a l l a s a l u t e f i n a n z i a r i a d e l club, perché vedevo quanto Luis, i membri del consiglio, Openjobmetis, Varese nel Cuore, Il Basket Siamo Noi e tanti altri mettessero per sostenere il club e mantenere tutto in assenza di alcune ris o r s e c h e a l t r i c l u b p o t r e b b e r o a v e r e Ho visto la passione che c'era, quella che vediamo ogni giorno nel nostro staff, e ho visto come tanti tifosi fossero disposti a spendere ciò che potevano per supportarci con l'acquisto dei biglietti, di attrezzatura, pagando per i pullman, il carburante, o addirittura i biglietti aerei per venire a supportarci in trasferta Max e io abbiamo visto i sacrifici che tante persone hanno fatto sia dentro che fuori l'organizzazione e l'amore che mostrano per questo club, e noi vogliamo solo provare a fare la nostra piccola parte dove possiamo, a livello personale, per fare lo stesso È di questo che si tratta: innamorarsi di Pallacanestro Varese e del modo in cui accende questa città È per questo che siamo ancora qui, e per questo continueremo a dare tutto quello che possiamo per riportare questa squadra al livello che la città merita"
O R G A N I G RA M M A
Presidente
Vicepresidente
Consigliere
Amministratore Delegato
Director of Business
Development & Operations
General Manager Basketball Operations
General Manager Basketball Strategy
Assistente General Manager
Direttore Sportivo
Responsabile Operativo Prima Squadra
Amministrazione
Responsabile Marketing ed Eventi
Responsabile Stampa e Comunicazione
Responsabile Relazioni Esterne
e Csr/Safeguarding Officer
Responsabile Biglietteria e Merchandising
ROSTER
Antonio Bulgheroni
Gianpaolo Perego
Mario Vernazza
Luis Scola
Federico Bellotto
Zachar y Sogolow
Maksim Horowitz
Matteo Jemoli
Mario Oioli
Massimo Ferraiuolo
Maria Grazia Ferrari
Francesco Finazzer Flori
Marco Gandini
Raffaella Demattè
Luca Maffioli
Allenatore
Herman Mandole
Associate Head Coach
Marco Legovich
Assistente Allenatore
Federico Renzetti
Preparatore Atletico
Silvio Barnabà
Medico Sociale
Andrea Bulgheroni
Medico Ortopedico
Mauro Modesti
Fisioterapista
Davide Zonca
Fisioterapista
Matteo Bianchi
PALLACANESTRO VARESE PRESENTA "THE COACHES' CLUB"
Pallacanestro Varese è felice di presentare “The Coaches’ Club”, un programma pensato per offrire agli allenatori l’opportunità di arricchire le proprie conoscenze tecniche, tattiche e manageriali grazie alla presenza di coach e dirigenti con esperienza di alto livello, in realtà che spaziano da NBA, NCAA, Eurolega, Eurocup e Nazionali.
Il programma sarà svolto completamente in lingua inglese, sulla piattaforma Zoom, con una cadenza mensile di due/tre incontri al mese, compresi tra gennaio e giugno 2025 I partecipanti avranno accesso esclusivo a 15 lezioni live, suddivise in quattro moduli:
- X’s & O’s: Coaching Strategy;
- Maximizing potential: The Power of Player Development;
- Excelling in your role: Leadership at all levels;
- Winning as an organization: Front Office Perspective.
Il roster degli speaker sarà diviso in membri dello staff tecnico e dirigenziale della Pallacanestro Varese: Maksim Horowitz, Marco Legovich, Herman Mandole, Luis Scola e Zachary Sogolow; e ospiti esterni del calibro di: Marco De Benedetto, Mario Fioretti, Riccardo Fois, Roberto Iezzi, Nenad Jakovljevic, Alessandro Magro, Alessandro Nocera, Ryan Pannone, Marco Ramondino e Sergio Scariolo.
Il costo del programma è di 250 euro L’iscrizione garantirà l’accesso alle sessioni live e al cloud dove saranno caricate le registrazioni di tutte le lezioni
MILANO
ARMONI BROOKS
E'alla sua prima volta al di qua dell'oceano, ma Armoni Brooks sta già mostrando numeri notevoli. In estate ha firmato un biennale con la società milanese nell'ottica di ringiovanimento del roster milanese. Idealmente prende il posto di Billy Baron dato che trattasi di giocatore dotato di un ottimo tiro dalla distanza con una meccanica fluida e veloce. A livello difensivo è giocatore che deve ancora formarsi appieno così come è più portato per un naturale ruolo di guardia piuttosto
che aiuto in regia. I numeri in campionato confermano tutto ciò con uno stratosferico 48,9% da 3 punti e solo un normale 0,9 alla voce assist a partita. Glaciale in lunetta, Brooks è dotato di una ottima forza nelle gambe: a dispetto dei soli 191 cm viaggia a cifre interessantissime a rimbalzo con 5,1 di media in serie A 8 volte a referto in questo campionato: vi sono discrete possibilità di vederlo alla Itelyum Arena. Nel suo passato anche la Nba con le maglie di Houston, Toronto e Brooklyn con cui ha disputato 10 gare nella scorsa annata.
I NUMERI DEL CAMPIONATO
P U N T I
D E RT H O N A - V E N E Z I A 14/12/2024 - 20:45
S C A FAT I - P I S TO I A 14/12/2024 - 21:00
S A S S A R I - R E G G I O E M I L I A 15/12/2024 - 12:00
T R E V I S O - C R E M O N A 15/12/2024 - 16:30
VA R E S E - M I L A N O 15/12/2024 - 17:00
R A PA N I - T R E N TO 15/12/2024 - 18:15 V I RT u S B O L O G N A - T R I E S T E 15/12/2024 - 19:00 B R E S C I A - N A P O L I 15/12/2024 - 19:30 Clicca qui per
C LAS S I F I CA
A T U P E R T U C O N M AU R O V I L LA
VARESE SECONDA CASA SOGNO LA SERIE A
Da Mendoza (Argentina) a Varese per inseguire i suoi obiettivi professionali
Da Mendoza a Varese il viaggio è lungo, molto e per portarlo a compimento ci vuole tanto coraggio, a maggior ragione quando hai solo 16 anni e non sei mai andato lontano da casa.
un viaggio del genere però ti tempra nello spirito e nella testa, ti fa crescere e ti porta a costruire quella personalità che poi riesci a mostrare in campo giorno dopo giorno Così Mauro Villa, perno di Varese Basketball, ha iniziato a costruire quella personalità che oggi lo sta identificando come uno dei migliori prospetti del Settore Giovanile biancorosso.
Villa, mi racconti un po’ della sua famiglia e dell’infanzia in Argentina…
“Io sono di Mendoza, una città vicino al confine con il Cile, specifico che per noi vicino vuol dire fare 4-5 ore di macchina.
La mia famiglia è composta da mamma, papà e due fratelli, uno più grande che ha 22 anni e uno più piccolo di 15. Proprio
NON
grazie a quello più grande ho iniziato il mio percorso nella pallacanestro, a 4 anni A me all’inizio non piaceva il basket, io volevo giocare a calcio come tutti i miei compagni di classe, ma mia mamma mi disse che dovevo seguire le orme di mio fratello. All’inizio per me è stato difficile, piangevo spesso, poi però ho iniziato a scoprire ed amare questo sport ed oggi sono qui”
Le piaceva andare a scuola?
“Sono sincero, no. Come del resto a tutti i bambini fino ai 10 anni. I miei genitori mi hanno sempre lasciato grande libertà nelle scelte, però hanno sempre voluto che ogni cosa che facessi fosse affiancata allo studio”.
Ed oggi com’è il suo rapporto con la scuola?
“Direi decisamente migliore Sto iniziando a informarmi su qualche percorso univer-
MI PIACEVA IL BASKET , VOLEVO GIOCARE
A CALCIO COME TUTTI I MIEI COMPAGNI
DI CLASSE, MA MIA MAMMA MI DISSE CHE
sitario da poter iniziare, mi piacerebbe fare Ingegneria dei Data – Science”.
Tornando al basket, qual è il suo idolo di oggi?
“Senza dubbio Luka Doncic, un giocatore straordinario”
Cosa l’ha spinta a cambiare completamente vita e quanto è stato difficile passare dall’Argentina all’Italia?
“Io volevo fare questo salto perché ho iniziato a pensare di poter fare della pallacanestro un lavoro Ho pensato che questa fosse un’esperienza imperdibile sotto tanti
punti di vista, sia sportivo che di crescita personale e quindi l’ho colta al volo. Son sincero però, il fatto di essere arrivato qui (ai tempi in Varese Academy) con altri due compagni argentini (Marchiaro e Beirne, ndr) mi ha aiutato moltissimo, soprattutto nei primi mesi d’ambientamento. Quando siamo arrivati qui, poi, era l’ultimo anno da giocatore di Scola, che ci ha preso sotto la sua ala e per me è un secondo papà”
Mi racconta questo lato molto umano di Scola?
“Assolutamente sì, per me è una persona
importantissima Ci sono tanti tipi di Luis: in campo, ad esempio, è uno molto duro, che pretende il massimo e che non ti fa sgarrare di un centimetro, l’ho imparato in tanti anni di allenamento individuale con lui. Al di fuori del parquet, invece, è una persona buonissima e con cui è bellissimo passare del tempo e crescere e mi sento molto fortunato ad averlo al mio fianco”.
In cosa si sente maggiormente cresciuto dopo qualche anno qui in Italia?
“Dal punto di vista personale mi sento molto più uomo Da quando sono arrivato qui ho imparato ad essere indipendente e questa è una cosa importantissima per chi poi decide di provare a fare del basket o dello sport in generale il suo lavoro, perché non sai mai dove giocherai e devi essere pronto ad ambientarti Dal punto di vista sportivo, mi sento molto cresciuto sotto il lato fisico e atletico, so-
prattutto negli ultimi due anni, e di questo devo dire grazie a Marcelo Lopez”
Com’è, invece, il suo rapporto con coach Mandole?
“Pensa che lui mi tagliò ai tempi della Nazionale Under 18. Quindi sicuramente non avevo un buon rapporto con lui, quando però l’ho ritrovato qui a Varese e abbiamo iniziato a lavorare insieme ho capito quanto sia bravo, secondo me un fenomeno. So che in questo momento i risultati della serie A non sono dei migliori, però sono certo che ne usciremo Dovrò sempre dirgli grazie per la possibilità che ogni giorno mi dà di allenarmi con la Prima Squadra in maniera vera e di crescere”.
Il suo sogno da qui a 2-3 anni?
“Giocare in serie A con la maglia di Varese, una città che sento come una seconda casa”