Varese-Casale Match Program 17 gennaio 2108

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SOMMARIO p. 5 Il personaggio p. 8-9 Il poster p. 10 I precedenti p. 13 I numeri p. 14 Fotostoria p. 15 Prossima trasferta ANNO XXXV - numero 877 17 gennaio 2018 aut. del trib. di Varese n. 345 del 09-02-1979 Prodotto da Sunrise Media Direttore Responsabile: Michele Marocco In redazione: Elisa Cascioli Laura Paganini Fotografie: Domenico Ghiotto Ezio Macchi Redazione e ufficio commerciale: Sunrise Media Via Caracciolo 29 - Varese Tel. 0332 226239 info@sunrisemedia.it Direttore marketing: Fabrizio Pizzullo Impaginazione: Giuliana Galeotti Stampa: Grafica Esse Zeta - Varese Suggerimenti, critiche e lettere al direttore: redazione@varese-sport.com

SPIRITO BATTAGLIERO Sconfitta amara quella del Varese nel derby domenicale a Como. Davanti a tremila persone, di cui 300 varesini, in un clima da derby “vero”, la baby squadra di Tresoldi ha dato filo da torcere ai padroni di casa, terzi in classifica e nettamente favoriti, che hanno vinto sfruttando al meglio le ingenuità dei biancorossi. Un gol mangiato nei primissimi minuti e subito dopo un gol preso col portiere che poteva fare di più, il risultato finale è dipeso da questi due episodi. Nella ripresa il Varese ha chiamato in causa un bravo portiere di casa, mentre i lariani hanno raddoppiato con un’azione da manuale e poi arrotondando il risultato (troppo largo vista la gara) sfruttando un errore stavolta da parte del capitano Ferri, che ha fermato l’uomo in area dopo il tunnel. Frigione ha anche parato il rigore, ma poi in ribattuta è arrivato il 3-0. La nota lieta è stato l’esordio condito dal gol della punta appena approdata Manuel De Carolis, servito dall’altro volto nuovo, Thomas Pedrabissi che ha confezionato l’assist. Il Varese dun-

que è tornato a casa con qualche consapevolezza in più e nonostante la sconfitta rimediata guarda con maggior fiducia alle prossime due sfide. Mercoledì in casa c’è lo scontro diretto col Casale. I piemontesi sono in zona playout a -5 dal Varese che adesso è chiamato a vincere anche perché domenica arriverà un’altra trasferta “proibitiva”, quella con la Pro Sesto che occupa le prime posizioni. Mister Tresoldi vuole vedere in campo «lo spirito battagliero che abbiamo tirato fuori nelle ultime gare. Ci sarebbe piaciuto regalare una gioia ai tifosi che stanno vivendo una stagione triste; speriamo di regalar loro presto un sorriso, lo vogliamo di cuore e ci teniamo tanto».

Elisa Cascioli

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B A SCAMBIO NOVITÀ BORSSA

MODELLISMO


IL PERSONAGGIO: DE CAROLIS A cura di Elisa Cascioli

SUBITO A SEGNO: «IL GOL NEL DERBY EMOZIONE INDESCRIVIBILE»

«Papà mi porta fortuna. Tifo Lazio, ma il mio idolo è Icardi» Come un fulmine. L’attaccante Manuel De Carolis, figlio d’arte dell’ex punta Tommaso, classe ’68 che ha giocato in passato con Turris, Castel di Sangro e Monopoli, è approdato al Varese nel giro di un giorno ed è stato lampo anche il suo esordio. Cresciuto nei Settori Giovanili di Pescara (due anni agli Allievi e una stagione in Primavera) e Latina (campionato Primavera), è poi passato in Serie D: Isola Liri (19 presenze e un gol), Gladia-

tor (7 reti in 22 presenze) e Vibonese (da luglio a dicembre di quest’anno con due reti in 9 presenze). Buttato nella mischia negli ultimi minuti del derby a Como, ha firmato il tabellino andando a segno subito dopo il 3-0 dei lariani. «Iniziare così è stata una gran bella cosa per me, ma resta il rammarico per il risultato. Ci tenevamo tanto a vincere e in campo abbiamo dato tutto; in alcuni episodi forse potevamo

fare di più; fossimo andati in vantaggio noi sarebbe stata una partita diversa, ma ci rifaremo». Nonostante servisse a poco, ti sei lasciato andare esultando sotto la Curva biancorossa… «È stata un’emozione fortissima, mi è venuto spontaneo andare sotto i tifosi. Dedico il gol a loro che sono stati molto calorosi, a mio papà che era presente in tribuna e alla so-

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cietà che ha creduto

in me». Come sei arrivato a Varese? «Ero svincolato e in attesa di qualche chiamata. Avevo avuto diverse richieste, ma aspettavo quella giusta. Volevo una piazza importante e quando mi ha chiamato il Varese non ci ho pensato due volte. Giovedì sera ci ho parlato e venerdì in giornata abbiamo fatto tutto, la società mi ha accontentato in tutto e voglio dare molto a questa piazza». Prime impressioni sul gruppo? «La piazza parla da sé e non devo aggiungere altro. Il mister mi ha fatto una bellissima impressione, lo trovo molto preparato ed è uno che sa far giocare bene la squadra, penso si sia visto. La differenza a li-

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vello di rosa col Como c’era, ma non si è vista. In due allenamenti che ho sostenuto con lui ho visto tanto lavoro da parte sua». Perché hai scelto il numero 9? «È il mio numero preferito, l’ho sempre avuto». Qual è la partita più bella che hai giocato? «L’anno scorso contro la Turris a Torre del Greco dove mio papà è stato per tanti anni capitano. Mi sono emozionato molto». Quale invece il gol più bello? «Quello di questa stagione alla Vibonese, pallone sotto l’incrocio da 30 metri. Anche le due rovesciate dell’anno scorso, una ha anche concorso come gol più bello della Serie D in cui però sono arrivato secondo».

Qual è il tuo giocatore modello? «Da bambino impazzivo per Ibrahimovic che è il mio preferito; il mio idolo invece è Icardi. Nonostante tifo la Lazio, guardo spesso le partite dell’Inter proprio per osservare i suoi movimenti». Il Varese si appresta ad affrontare le sfide ravvicinate con Casale e Pro Sesto… «A livello di gruppo ci aspettiamo di vincerle anche per dimenticare l’amarezza del derby. Mi metto alla prova per la prima volta nei campionati al nord e rispetto al calcio del sud si gioca molto di più, nel senso che c’è meno cattiveria agonista e più tecnica, più fraseggio». Obiettivi personali? «Sono qui per fare qualcosa di importante e ringrazio la società che ha creduto in me. Spero di esprimermi al massimo. Punto a raggiungere categorie superiori e questa per me è una vetrina da sfruttare. Spero di poter ricambiare la fiducia, ci tengo tanto. Il mio sogno è quello di raggiungere il professionismo nel giro di qualche anno e sono qui per crescere. Sarei stato un pazzo a rifiutare questa occasione».


LA SCHEDA: MANUEL DE CAROLIS

NATO A: Sora (Frosinone) IL: 10 agosto 1996 VIVE A: Varese RUOLO: attaccante, prima punta NUMERO MAGLIA: 9 CARRIERA: settore giovanile del Pescara (due anni agli Allievi e una stagione in Primavera), un anno alla Primavera del Latina, aggregato in prima squadra. Poi tre stagioni in Serie D: Isola Liri (19 presenze e un gol), Gladiator (7 reti in 22 presenze) e Vibonese (da luglio a dicembre di quest’anno con due reti in 9 presenze) LA PARTITA PIÙ BELLA: l’anno scorso contro la Turris a Torre del Greco dove mio papà è stato per tanti anni capitano. Mi sono emozionato molto IL GOL PIÙ BELLO: quello di questa stagione alla Vibonese, pallone sotto l’incrocio da 30 metri. Anche le due rovesciate dell’anno scorso, una ha anche concorso come gol più bello della Serie D in cui però sono arrivato secondo SEGNI PARTICOLARI: figlio d’arte PORTAFORTUNA: mamma Gabriella e papà Tommaso

I PREFERITI

CIBO: carne BIBITA: Fanta FILM: genere comico ATTORE: Christian De Sica MUSICA: Nicky Jam STADIO: Olimpico di Roma SQUADRA: Lazio GIOCATORE: Zlatan Ibrahimovic IDOLO: Mauro Icardi COLORE: blu ANIMALE: cane VACANZA: Ischia MI PIACEREBBE ANDARE: Formentera 7


FABIEN BA #17



VS

I PRECEDENTI

FATTORE CAMPO DETERMINANTE NEGLI SCONTRI

Nel turno infrasettimanale di mercoledì, terza giornata del girone di ritorno, il Casale torna a Masnago quasi quindici mesi dopo l’ultima visita. Il 30 ottobre 2016, davanti a 1.700 spettatori, tra cui un centinaio di tifosi del Casale, i ragazzi di Baiano fecero proprio il risultato con un gol per tempo. Matteo Scapini, al 35’, mise in rete di punta un preciso traversone dalla linea di fondo di Becchio, servito da Giovio. Quest’ultimo fissò il risultato sul 2 a 0 al 20’ della ripresa: lanciato in campo aperto da Scapini che, in pressing, aveva rubato palla a centrocampo, il numero 10 biancorosso superò il portiere nerostellato con un diagonale chirurgico. Favorevole al Varese anche la penultima sfida tra le due compagini giocata al “Franco Ossola” il 6 dicembre del 1992: in vantaggio con Marco Bolis (22’) e Adriano Mosele (78’) , i biancorossi subirono all’83’ la rete ininfluente del nerostellato Carmelo Malgeri. Nel girone d’andata del campionato in corso, invece, i biancorossi hanno subìto al “Natale Palli” una sonora sconfitta, originata da quattro reti incassate in un quarto d’ora, tra il 43’ del primo tempo e il 13’ della ripresa. Era il 13 settembre dell’anno appena trascorso e i nerostellati entrarono come un coltello nel burro in una difesa varesina colabrodo, a partire dal portiere Bizzi. Quella delle sfide tra biancorossi e nerostellati è una lunga serie cominciata nella prima metà degli Anni Trenta del Novecento e che annovera diciotto doppi incroci dei quali ben dieci in serie C, uno in C1, due in C2, uno in Prima Divisione (la terza serie degli Anni Trenta), uno nella IV Serie degli Anni Cinquanta (la D di oggi), due in serie D e uno nella serie cadetta. In totale, dunque, 10

trentasei partite (più l’incontro d’andata del campionato in corso) nelle quali ha spesso prevalso il “fattore campo”, con i biancorossi vittoriosi sotto il Sacro Monte e i nerostellati dominatori a casa loro. Le due squadre non si sono mai incontrate nella massima serie. Il doppio confronto al più alto livello tra biancorossi e nerostellati, nati nel 1909, un anno prima del Varese, è quello avvenuto nel campionato di serie B 1946/47, una categoria che il Varese aveva conquistato per la prima volta nell’ultimo torneo di serie C disputato prima dell’interruzione bellica. Nella partita d’andata i biancorossi espugnarono lo stadio piemontese (3-


1) e nel ritorno, a Masnago, inflissero ai nerostellati un sonoro 5 a 2: il 5 giugno del ’47 (penultima giornata), i biancorossi, già in vantaggio per 3 a 0 alla fine del primo tempo (Alghisi al 10’, Antonio Ronconi al 15’ e ancora Alghisi alla mezzora) subirono la rete di Giovanni Bacciarello in avvio di ripresa, si portarono sul 5 a 1 con una doppietta di Ronconi (74’ e 76’) per poi incassare, all’84’, la seconda rete degli ospiti realizzata da Stelvio Della Casa. Il primo incrocio tra le due compagini risale però al decennio precedente quando il Casale, al pari delle altre “grandi” di allora, poteva schierare anche una squadra riserve in terza serie. Nella Prima Divisione 1933/34, nella giornata inaugurale (24 settembre 1933) il Casale B inflisse al Varese un pesante 3 a 0 nella partita d’andata sul proprio campo e, alla prima di ritorno, espugnò il campo delle Bettole (lo stadio di Masnago sarebbe stato inaugurato due anni dopo) con il risultato di 2 a 1. Dopo quel primo “contatto”, Varese e Casale si persero di vista e si ritrovarono, a parte il fugace incontro in serie B nel dopoguerra, nella serie C che li vide frequentatori abituali del girone A dal 1948 al 1951 e, dopo una pausa e una stagione

in IV serie (1957/58), dal 1958 al 1963, quando i biancorossi spiccarono il doppio salto che li portò per la prima volta in serie A. Nel campionato 1958/59, il Varese pareggiò a Casale (1-1) e vinse per 3 a 0 al “Franco Ossola”; nella stagione successiva i nerostellati espugnarono il campo di Masnago (2-1) e bissarono il successo in casa (2-0). Da allora tre successi consecutivi del Varese davanti al proprio pubblico: campionato 1960/61: Varese-Casale 2-0; campionato 1961/62: Varese-Casale 2-0; campionato 1962/63: Varese-Casale 3-0. Dopo quell’ultimo confronto in serie C la squadra biancorossa spiccò il volo e frequentò alternativamente la serie A e la serie B (con un solo scivolone in terza serie) fino al 1985, mentre il Casale non riuscì più a risalire dalle categorie inferiori. Prima però del confronto nel campionato 1992/93, biancorossi e nerostellati avevano incrociato le armi in altre quattro occasioni in serie C2. Nella stagione 1987/88, il Varese allenato da Carletto Soldo perse la partita d’andata a Casale (1-2) ma vinse a Masnago grazie a un gol del compianto bomber Roberto Verdicchio, mi-

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glior marcatore biancorosso della stagione, scomparso qualche anno dopo in tragiche circostanze. Nel campionato 1990/91, il Casale espugnò il “Franco Ossola” con un gol di Marco Lo Pinto al 95’ mentre la partita di ritorno finì con un pareggio a reti inviolate. Con 20 punti in classifica (5 meno del Varese), frutto di tre sole vittorie, 11 pareggi a fronte di 7 sconfitte, il Casale occupa la quart’ultima posizione in classifica, in piena zona play out. Reduci dal pareggio interno (1-1) con il Castellazzo Bormida, i nerostellati hanno ottenuto

uno dei due successi interni ai danni del Varese (4-2) e l’altro con l’Inveruno (1-0), mentre la terza vittoria il Casale l’ha tenuta sul campo del Derthona (2-0). I prossimi ospiti dei biancorossi hanno dovuto alzare bandiera bianca tre volte al “Natale Palli”, dove hanno vinto il Chieri (3-1), la Varesina (1-0) e l’Arconatese (1-0). Con 22 gol fatti e 27 subiti, il Casale specialista nei pareggi ha il suo capocannoniere in Roberto Cappai, autore di 6 reti. Fausto Bonoldi

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ROSA CASALE PORTIERI

PATRICK CONSOL ALBERTO VARESIO

’98 ‘98

ALESSANDRO BATTISTA NICOLA CINTOI MARCO MARIANINI LEONARDO TAMBUSSI FRANCESCO TODISCO MATTIA VILLANOVA LUCA MAZZUCCO

‘00 ’90 ‘92 ‘99 ‘95 ‘96 ‘88

ANDREA BIROLO ANGELO BUGLIO FEDERICO FASSONE MARCO GARAVELLI LORENZO SIMONE GIACOMO VECCHIERELLI OUSSAMA MHAMSI DAMIANO ALBERICI CHRISTIAN ALVITREZ ATTACCANTI ROBERTO CAPPAI ANDREA CARDINI MANUEL PAVESI MATTEO COLLA CESARE FIORE MIRKO MAZZUCCO STAFF TECNICO Allenatore: Stefano Melchiori Vice Allenatore: Maurizio Germano Preparatore Atletico: Fabio Cane Preparatore Portieri: Maurizio Brancaccio

‘98 ‘80 ‘98 ‘81 ‘96 ‘00 ‘99 ‘99 ‘92

DIFENSORI

CENTROCAMPISTI

‘89 ‘85 ’97 ‘00 ‘00 ‘00


I NUMERI DEL CAMPIONATO DERBY TIME: CARONNESE-VARESINA

(e.c.) - Primo turno infrasettimanale dell’anno per la Serie D che scende in campo di mercoledì pomeriggio. Il turno spalmato sul weekend ha cambiato il vertice della classifica con la Caronnese che adesso guida la graduatoria da sola. Ai rossoblù è bastato il punto strappato in extremis a Bra per comandare su tutti e staccare il Gozzano, clamorosamente sconfitto 4-3 dal Pavia. La squadra di Monza ora attende in casa la Varesina che sabato

scorso ha dato filo da torcere alla Pro Sesto e ha rallentato la rincorsa dei milanesi pareggiando in casa 1-1. Il Gozzano invece va a far visita al Castellazzo ultimo in classifica insieme al Derthona che attende invece la Pro Sesto. Nel frattempo ha rosicchiato terreno il Como, vittorioso nel derby col Varese, e adesso a 6 dal vertice. I biancazzurri se la vedranno in trasferta con l’Arconatese reduce dal poker inflitto all’Olginatese. I bian-

TURNO ODIERNO 22a - 17/1

LA CLASSIFICA 2017-2018 SQUADRA

Caronnese Gozzano Como Caratese Pro Sesto Chieri Inveruno Borgosesia Bra Pavia OltrepoVoghera Varese Varesina Borgaro Olginatese Arconatese Casale Seregno Castellazzo Derthona

Promossa

PT

Playoff

48 47 42 37 37 35 33 30 30 26 25 25 24 23 21 20 20 18 13 13

G

21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21

V

14 15 13 11 11 9 9 8 8 7 6 6 6 5 4 5 3 2 3 2

Playout

N

6 2 3 4 4 8 6 6 6 5 7 7 6 8 9 5 11 12 4 7

P

1 4 5 6 6 4 6 7 7 9 8 8 9 8 8 11 7 7 14 12

Retrocessa

GF

39 37 28 31 38 32 27 24 28 33 20 29 16 21 18 17 22 20 18 12

corossi invece, a 3 punti dalla zona playout, devono fare punti in casa contro il Casale. Al quarto posto, a pari merito con la Pro Sesto, c’è la Caratese che sarà ospite del Pavia, squadra che ha iniziato l’anno col botto con due vittorie coincise con due poker di reti. Il zona playoff c’è il Chieri che attende l’OltrepoVoghera, completano il turno: Borgaro-Inveruno, Borgosesia-Olginatese e SeregnoBra.

GS

13 17 17 19 24 21 26 22 27 34 26 31 25 28 23 30 27 29 41 30

Arconatese – Como Borgaro – Inveruno Borgosesia – Olginatese Chieri – Oltrepovoghera Derthona – Pro Sesto Caronnese – Varesina Castellazzo – Gozzano Pavia – Caratese Seregno – Bra VARESE – CASALE 23a GIORNATA

21/01/18 ore 14.30

Varesina – Arconatese Casale – Borgaro Bra – Borgosesia Inveruno – Chieri Como – Derthona Caratese – Caronnese Oltrepovoghera – Castellazzo Olginatese – Pavia Gozzano – Seregno PRO SESTO – VARESE

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LE EMOZIONI DEL DERBY

LA ROSA PORTIERI #1 ALESSANDRO FRIGIONE ‘99 #22 MIRKO BIZZI ‘99 #98 ANDREA SCAPOLO ‘98 DIFENSORI #2 VITTORIO GHIDONI ‘99 #3 PAOLO ARCA ‘97 #5 MICHELE FERRI ‘81 #6 MATTEO SIMONETTO ’96 #13 ROBERTO RUDI ‘87 #62 ANDREA ZECCHINI ‘00 #73 SIMONE FRATUS ‘98 #77 LORENZO LONARDI ‘99 #89 MOHAMED M’ZOUGHI ‘00 CENTROCAMPISTI #8 ANDREA BATTISTELLO ‘98 #14 CHRISTIAN MONACIZZO ‘91 #20 NICOLÒ PALAZZOLO ‘94 #21 ALESSANDRO BALCONI ‘97 #30 MARCO MORAO ‘94 #97 FEDERICO ZAZZI ‘97 ATTACCANTI #9 MANUEL DE CAROLIS ‘96 #10 COSIMO LA FERRARA ‘98 #11 LORENZO LERCARA ‘96 #16 LORIS MELESI ’98 #17 FABIEN BA ‘94 #24 THOMAS PEDRABISSI ‘95 ALLENATORE PAOLO TRESOLDI PREPARATORE ATLETICO MASSIMILIANO GIOIA PREPARATORE PORTIERI OSCAR VERDERAME

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LA PROSSIMA TRASFERTA SESTO SAN GIOVANNI TRA CONTADINI, FABBRICHE E SALAME

Trasferta a Sesto San Giovanni per il Varese che affronta un avversario con il quale ha vissuto accesi derby a cavallo fra gli anni Ottanta e Novanta. In quella squadra giocava Giuliano Melosi, lanciato nel mondo del calcio dal Varese. Raggiungere lo stadio “Breda” permette di attraversare il comune della città metropolitana di Milano, nato dal connubio fra Sesto (ad indicare la distanza in miglia da Milano, “Sextum lapidem”) e San Giovanni (a ricordare dall’anno 1100 la dipendenza della città dalla Basilica di San Giovanni). Nel 1809 vi è l’annessione dei comuni soppressi di Cassina de’ Gatti e di Sant’Alessandro che incrementano notevolmente la popolazione e consentono l’apertura della prima filanda in un cortile della Villa Puricelli Guerra. A fine Ottocento vengono aperte diverse fabbriche

milanesi e di conseguenza aumenta la popolazione operaia. Nel 1913 animano la città, le iniziative sportive di Gino Giovanni, dei fratelli Trasi, di Terzolo, Ragallo e Carretta, veri innamorati di quella palla di cuoio. Si autofinanziano per fondare la prima squadra locale: l’Unione Sportiva Pro Sesto, guidata dall’allenatore Iginio

Trasi. L’albergo della Grotta è la prima sede della Pro Sesto. Dal 1945 al 1950 la Pro Sesto del presidente Merati disputa cinque campionati di serie B. A partire dall’annata del 1985 i milanesi guidati dall’allenatore Spada conquistano la promozione in C2 tornando tra i professionisti. Sono i periodi degli

accesi scontri con il Varese Football Club e la promozione a braccetto in C1. Nel 2012 la Pro Sesto vince il campionato di Eccellenza, arriva in D e con una sofferta salvezza festeggia i suoi 100 anni di storia. La Pro Sesto viaggia nelle zone alte della classifica e il tecnico Francesco Parravicini continua a chiedere convinzione e determinazione per sognare il grande salto. La società ha messo a disposizione alcuni rinforzi di peso e buona prospettiva, come il laterale Davide Cortinovis, classe 1999 e scuola Albinoleffe. Seguire il Varese a Sesto San Giovanni può rappresentare l’occasione per provare il salame Brianza, grana fine e pasta colore rosso, l’insaccato ha un sapore dolce. Decisamente più delicato è un’altra specialità, il “verzin”, salamella fresca nel cui impasto sono aggiunte spezie. Simona Romaniello

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