Varese-Derthona 1 ottobre 2017

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SOMMARIO

p. 5 Il personaggio p. 8-9 Il poster p. 11 I numeri

p. 12 I precedenti

p. 13 Gli avversari p. 14 La rosa

p. 15 La trasferta

ANNO XXXV - numero 861 29 settembre 2017 aut. del trib. di Varese n. 345 del 09-02-1979 Prodotto da Sunrise Media Direttore Responsabile: Michele Marocco In redazione: Elisa Cascioli Laura Paganini Fotografie: Domenico Ghiotto Redazione e ufficio commerciale: Sunrise Media Via Caracciolo 29 - Varese Tel. 0332 821033 info@sunrisemedia.it Direttore marketing: Fabrizio Pizzullo Impaginazione: Giuliana Galeotti Stampa: Grafica Esse Zeta - Varese Suggerimenti, critiche e lettere al direttore: redazione@varese-sport.com

MI FIDO DI TE La linea societaria biancorossa è chiara e univoca, il tecnico Salvatore Iacolino non è minimamente in discussione. La partenza del Varese in campionato è stata come nessuno si aspettava, ma nonostante l’andamento zoppicante (una sola vittoria in cinque partite e tre sconfitte) la panchina non scricchiola affatto. «Ai giocatori è stato detto chiaramente di fidarsi del mister» spiega Paolo Basile, numero uno del club. «Restiamo compatti, Iacolino non è in discussione, ha tutto il nostro appoggio perché ha sufficiente esperienza per tirare fuori la squadra dal momento negativo. La linea della società è ben precisa». Basile parla anche di «Spostare gli obiettivi», cosa intende? «Non voglio che i ragazzi abbiano addosso troppa pressione, l’assillo di dover vincere per forza. Siamo partiti con degli obiettivi, ma non devono diventare un’ossessione. Concentriamoci sul gioco, impariamo ad affrontare una

domenica alla volta e poi a dicembre vedremo dove saremo e faremo i conti. Non siamo partiti bene, ma il campionato è ancora lungo e ci sono ancora a disposizione un bel po’ di punti». Il lavoro di Iacolino è apprezzato dal club che, nonostante alcuni “grandi” nomi stiano deludendo le aspettative, non punta il dito verso nessuno: «I nomi ci sono, basta andare a vedere i curriculum di tutti. Abbiamo gente che ha vinto i campionati, ai giovani dico di stare tranquilli perché se sono arrivati a Varese un motivo c’è. In settimana i ragazzi danno tutto allenandosi col massimo impegno – aggiunge -. La domenica invece subentra un po’ di pressione, sentono di indossare una maglia che pesa e così fanno dei regali assurdi. È successo così anche a Inveruno, dove siamo partiti male con un approccio non da Varese. Il tifoso, e quindi anche io in primis, se dai tutto e poi magari esci sconfitto ci passa sopra. Serve maggiore cattiveria, il Varese deve fare la partita e non subirla. Tutto questo, secondo me, è una questione mentale più che fisica, la squadra deve trovare più serenità nel giocare e deve essere più allegra». Domenica si giocherà la sesta giornata e a Masnago arriverà il Derthona: «Mi aspetto dalla squadra una reazione come quella avuta con la Pro Sesto – conclude Basile -. Dobbiamo entrare in campo con la voglia di giocare bene, di giocare a calcio e vincere». Elisa Cascioli 3



IL PERSONAGGIO: LONGOBARDI

A cura di Elisa Cascioli

«LA SQUADRA NON È L’ATTACANTE O CHI FA GOL» «Ho il numero 17 perché sono scaramantico»

Una lunga carriera tra Serie D e Serie C, una Serie B sfiorata, un numero sconsiderato di gol e tante esperienza accumunata. L’attaccante Cristian Longobardi ha vissuto tante avventure, ne ha viste di cotte e di crude ed è pronto a prendere per mano il Varese che non ha iniziato come voleva. Da dove si riparte? «Dalla reazione che c’è stata dopo Casale e da quella avuta

nel secondo tempo a Inveruno. Ripartiamo da quell’atteggiamento che personalmente mi ha dato sensazioni positive. Domenica scorsa abbiamo fatto di tutto per provare a raddrizzare il risultato e purtroppo ci ha battuto la sfortuna. Mi tengo stretto quella larga mezzora di carattere, anche se ancora non basta. Serve solo una cosa in più: i risultati».

Senti qualche responsabilità in più da leader? «Sicuramente sì, ma non perché mi sento un leader, ma in quanto fa parte di me. Sono un napoletano, sono verace, vivo le cose intensamente e me le prendo a cuore. È l’unico modo per fare bene, credere sino in fondo a ciò che stai facendo e io credo

segue...

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fortemente nel Va-

la maglia del Rimini nel 2010 ndr); ma anche la stagione al Parma è stata molto intensa emotivamente a causa dell’infortunio». Perché indossi il numero 17? «Perché da buon napoletano sono scara-

ché c’erano tutte le premesse per iniziare meglio, ma oramai non si può tornare indietro, si può solo guardare avanti». Com’è l’ambiente in spogliatoio? «Ci sono tanti ragazzi giovani, magari non abituati alla critiche, ho detto loro che invece devono esserci e sono utili perché diventa bello far cambiare opinione. Un giudizio negativo si deve trasformare in qualcosa di bello. Per farlo dobbiamo lavorare non a testa bassa, ma a testa alta con profilo basso, che è diverso». Parlando un po’ di te, quali momenti hanno segnato la tua carriera? «Sicuramente il momento più alto l’ho raggiunto con la semifinale playoff per la B (con

mantico… per tutti gli altri è un numero che porta sfortuna invece a me ha sempre portato bene. Io sono nato in provincia di Napoli il giorno 17, ma i miei genitori, per scaramanzia, cambiarono la mia data di nascita optando per il 18». Sei molto legato alle tue origini? «Assolutamente sì. Purtroppo dalle mie parti ci torno sempre meno, la mia famiglia, mia moglie e mia figlia, vivono a Cesena e appena possono vengono a trovarmi. Credo molto ai valori in famiglia così come in squadra».

rese». Momenti “no” possono capitare… «Nella mia carriera ne ho superati molti. Pensare che tutto filerà sempre liscio è un’illusione, anche nelle migliori stagioni ci sono degli ostacoli. Non mi aspettavo una partenza così, per-

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Tornando alla squadra, domenica si torna in casa. Arriva il Derthona ultimo in classifica… «Chi arriva non ci interessa. Noi dobbiamo fare risultato e se scendiamo in campo a testa alta, con convinzione e carattere avremmo già vinto». Tre sconfitte in cinque partite, una sola vittoria del Varese, due gol di Longobardi con sempre voti alti in pagella per la voglia di fare dimostrata… «Mi piace darmi da fare nella fase di non possesso, penso di essere generoso nei confronti dei miei compagni. Queste sono due delle mie caratteristiche. Sono aspetti che mi appartengono e sono felice vengano fuori. La squadra non è l’attaccante, ma tutti i componenti, sia in campo che fuori».

LA SCHEDA

NATO A: IL: SOPRANNOME: RUOLO: NUMERO DI MAGLIA: CARRIERA:

Pomigliano d’Arco (NA) 18/06/1982 Longo attaccante 17 75 gol in 257 presenze in Serie C 62 gol in 139 presenze in Serie D SEGNI PARTICOLARI: nessun tatuaggio SPOSATO CON: Natascia PAPÀ DI: Asia, 12 anni PORTAFORTUNA: il mio numero di maglia

I PREFERITI CIBO: BIBITA: FILM: ATTORE: CANTANTE: STADIO: SQUADRA: GIOCATORE: COLORE: ANIMALE: VACANZA:

pasta vino Ogni maledetta domenica Robert De Niro Ligabue San Paolo Napoli Cavani azzurro cane Costiera Amalfitana 7


MATTEO BRUZZONE




I NUMERI DEL CAMPIONATO

IL VOLO DI GOZZANO E CARONNESE. LA PRIMA DI MARZIO

(e.c.) - Un volo incredibile quello di Gozzano e Caronnese che dopo cinque giornate non solo sono in testa alla classifica, ma sono anche a punteggio pieno con la bellezza di cinque vittorie su altrettante gare. Nel prossimo turno entrambe sono chiamate ad affrontare due avversari temibilissimi: i rossoblù di Monza attendono il Como reduce da quattro risultati utili consecutivi e da una larga vittoria sul Pavia; l’altra capolista invece va a far visita al Chieri che non vince da tre par-

tite ed è reduce da una sconfitta in rimonta a Bra. All’inseguimento delle due prime della classe, a sorpresa, c’è la lanciatissima OltrepoVoghera che sarà impegnata a Borgaro, squadra che ha collezionato tre punti senza ancora mai vincere. Nella zona alta c’è poi la Folgore Caratese che, dopo un successo scoppiettante casalingo, dovrà vedersela col temibile Borgosesia in trasferta. Quest’ultima compagine, nell’ultimo turno, si è imposta sul campo della Varesina che

6a GIORNATA

LA CLASSIFICA 2017-2018 SQUADRA

Gozzano Caronnese OltrepoVoghera Folgore Caratese Inveruno Como Borgosesia Pro Sesto Bra Chieri Arconatese Casale VARESE Varesina Borgaro Pavia Olginatese Castellazzo Bormida Derthona Seregno

Promossa

PT

Playoff

15 15 13 12 11 10 10 9 7 7 5 5 4 4 3 3 2 2 1 1

G

5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5

V

5 5 4 4 3 3 3 3 2 2 1 1 1 1 0 1 0 0 0 0

Playout

N

0 0 1 0 2 1 1 0 1 1 2 2 1 1 3 0 2 2 1 1

P

0 0 0 1 0 1 1 2 2 2 2 2 3 3 2 4 3 3 4 4

Retrocessa

GF

11 11 9 13 11 7 5 9 6 9 4 8 7 3 3 5 2 4 3 5

adesso non può sbagliare sul campo del Pavia, squadra a -1 dai rossoblù che in settimana hanno esonerato mister Spilli affidando la squadra a Marzio. Nella zona bassa ci si ritrova anche il Varese, bloccato a 4 punti, che, dopo il kappaò di misura a Inveruno cerca il riscatto in casa contro il Derthona fanalino di coda con appena un punto. Condivide l’ultimo posto col Seregno che attende l’Olginatese. Completa il turno la sfida tra le piemontesi Castellazzo e Bra.

GS

1 3 3 5 7 4 2 7 6 8 5 10 10 1 6 11 5 10 8 14

Arconatese – Pro Sesto Borgaro – Oltrepovoghera Borgosesia – Caratese Chieri – Gozzano Caronnese – Como Casale – Inveruno Castellazzo – Bra Pavia – Varesina Seregno – Olginatese VARESE – DERTHONA 7a GIORNATA 8-10-17 ore 15.00

Arconatese – Caronnese Bra – Casale Derthona – Pavia Como – Seregno Caratese – Chieri Gozzano – Inveruno Olginatese – Borgaro OLTREPOVOGHERA – VARESE Pro Sesto – Borgosesia Varesina – Castellazzo 11


VS

I PRECEDENTI

SFIDE D’ALTRI TEMPI ALLE BETTOLE CON IL TORTONA

(f.b.) - Un altro confronto senza precedenti domenica allo stadio di Masnago, sì perché la seconda e ultima volta che i biancorossi ospitarono i bianconeri di Tortona fu sul prato delle Bettole, dove dopo la partita, per lavarsi, i giocatori avevano a disposizione solo una tinozza. Altri tempi davvero e da quella domenica d’ottobre, precisamente il 20 ottobre 1929, sono trascorsi ottantotto anni. Il risultato? Vinsero gli ospiti con una rete di scarto e bissarono il successo (3-0) nella partita di ritorno disputata a Tortona il 2 marzo 1930. Alla fine del torneo i bianconeri alessandrini, vincendo lo spareggio con il Como, fecero il grande salto dalla I Divisione alla serie cadetta. Le due squadre si erano affrontate anche nella precedente stagione 1928/29 della terza serie nazionale: il 10 febbraio ‘29, sempre alle Bettole, il Varese prevalse per 2 reti a 0, vendicando la pesante sconfitta per 5 a 1 subita a Tortona nell’incontro d’andata il 7 ottobre del ’28. Abbiamo finora parlato di Tortona perché il Derthona, nome latino della città piemontese, o meglio il Derthona Football Club, fondato nel 1908, due anni prima del Varese, ha ces12

sato di esistere quest’anno. La gloriosa bandiera del calcio tortonese è stata raccolta dal Calcio Derthona, già Calcio Tortona, che sarà ospite domenica a Masnago, ma la passione del pallone è portata avanti anche dall’ASD Hic sunt leones Derthona, che milita nel campionato piemontese di prima categoria. Il blasone della defunta società deriva dai buoni campionati disputati negli Anni Trenta, anni in cui i tortonesi si misurarono con l’élite del calcio italiano, prestazioni che i bianconeri non riuscirono più a ripetere nel Dopoguerra quando militarono tra la terza e la quarta serie con periodici scivoloni nel calcio dilettantistico piemontese. Il Derthona storico, che giocava le partite interne allo stadio

“Fausto Coppi” (3.450 posti tra tribuna e gradinata) è stato allenato da quattro indimenticati ex biancorossi: Pierino Cucchi, il motorino del Varese dei primi Anni Sessanta, Carletto Soldo, Luigi Manueli e Michelangelo Rampulla.


GLI AVVERSARI: DERTHONA Una fusione nel futuro dei bianconeri

Se il Varese ha cominciato male il campionato, il Derthona l’ha iniziato peggio. Con un solo pareggio e quattro sconfitte, i bianconeri allenati da Fabio Visca si trovano in fondo alla graduatoria con il Seregno a quota 1. Battuti alla prima giornata per 1 a 0 sul campo della Varesina, sono usciti sconfitti (1-2) dalla Folgore Caratese nella partita d’esordio al “Coppi”. Alla terza giornata sono stati battuti al “Breda” dalla Pro Sesto (2-1) e hanno ottenuto il primo punto impattando a Tortona (1-1) con il Como, reduce dal blitz al “Franco Ossola”. Domenica scorsa, sul terreno amico, hanno subito la quarta sconfitta (0-2) regalando all’Arconatese il primo successo in categoria. Il capocannoniere del Derthona è Manuel Personé, autore di due reti, il quale può vantare diverse esperienze tra Lega Pro e Serie D con le maglie di Cuneo, Albinoleffe, Spal e Forlì. Da segnalare la presenza in rosa dell’ex Varese Alessandro Balconi, il centrocampista classe 1997 con un trascorso anche al Legnano e alla Varesina. La novità in casa Derthona è rappresentata dal fatto che il terreno di casa, lo stadio “Fausto Coppi”, sarà utilizzato anche dall’HSL Derthona che milita in prima categoria. L’accordo di subconcessione, siglato nei giorni scorsi, prevede l'utilizzo dello stadio per dieci giornate nella stagione 2017/18 del loro campionato cominciando dalla gara casalinga di domenica prossima, 1 ottobre, con il San Giuliano Nuovo. Senza dubbio una prima tappa di un futuro avvicinamento delle due società, al fine di unire le energie per avere un'unica società che rappresenti tutta la città. Elisa Cascioli

LA ROSA

PORTIERI n.1 Marco Murriero n.12 Luca Gramegna n.22 Alessandro Paioli n.2 n.3 n.4 n.5 n.7 n.8 n.23 n.30

‘83 ’98 ‘99

DIFENSORI Edoardo Manzati ’98 Gabriele Santamaria ’98 Francesco Giordano ‘93 Andrea Moretto ‘90 Riccardo Aprile ‘99 Alberto Mazzariol ‘95 Alessandro Moretti ‘97 Tommaso Gugliada ‘01

CENTROCAMPISTI n.6 Marcello Barcella n.10 Mario Rebecchi n.11 Normann Anibri n.13 Alessandro Balconi n.14 Lutututala N. Buaka n.16 Matteo Lugano n.17 Alex Mazzocca n.19 Tommaso Artioli n.21 Sebastian Echimov n.24 Moreno Terzoni n.30 Federico Carbone n.9 n.20 n.27 n.28 n.29

ATTACCANTI Francesco Pelosi Matteo Gay Manuel Personé Niccolò Dagnoni Alessandro Mutti

‘95 ‘83 ‘98 ‘97 ‘99 ’98 ‘93 ‘99 ’98 ‘91 ’98 ’98 ‘99 ‘92 ‘97 ‘00

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LA ROSA

Numero Nome Maglia 1 ALESSANDRO FRIGIONE 22 MIRKO BIZZI

Ruolo

Luogo di nascita

Data

portiere portiere

Milano Segrate (MI)

18/08/1999 18/08/1999

4 8 14 16 20 21 97

centrocampista centrocampista centrocampista centrocampista centrocampista centrocampista centrocampista

2 3 5 6 13 24 30 62 73 77 89

VITTORIO GHIDONI PAOLO ARCA MICHELE FERRI MATTEO SIMONETTO ROBERTO RUDI ANDREA GRANZOTTO MATTEO BRUZZONE ANDREA ZECCHINI SIMONE FRATUS LORENZO LONARDI MOHAMED MZOUGHI

difensore difensore difensore difensore difensore difensore difensore difensore difensore difensore difensore

Torino Sassari Busto Arsizio (VA) Luino (VA) Tradate (VA) Treviso Milano Varese Calcinate (BG) Cittiglio (VA) Como

05/04/1999 20/01/1997 29/05/1981 20/02/1996 13/04/1987 24/02/1998 30/05/1994 22/03/2000 21/03/1998 28/06/1999 11/02/2000

7 9 10 11 17

ANDREA REPOSSI HERNAN MOLINARI MATTIA ROLANDO LORENZO LERCARA CRISTIAN LONGOBARDI

attaccante attaccante attaccante attaccante attaccante

Magenta (MI) La Plata (ARG) Cuorgne (TO) Luino (VA) Pomigliano D'Arco (NA)

15/07/1996 11/09/1982 05/11/1992 11/08/1996 18/06/1982

MICHELE MAGRIN ANDREA BATTISTELLO CHRISTIAN MONACIZZO LORIS MELESI NICOLÃ’ PALAZZOLO SAMUELE CARECCIA FEDERICO ZAZZI

14

Bergamo Gallarate (VA) La Spezia Como Torino Bergamo Milano

06/11/1985 21/04/1998 05/04/1991 14/03/1998 29/11/1994 20/05/1998 09/06/1997


LA TRASFERTA: VOGHERA Pane secco, uova e formaggio per la zuppa pavese

Dall'incontro fra gli Appennini e il fiume Po, nasce un corridoio chiamato stretta di Stradella, luogo dove sorge la cittadina pavese. Centro che prospera e che nel 1200 viene frazionato dalla signoria vescovile, divenendo proprietà borghese. Per molti decenni Stradella è stata uno dei principali luoghi di produzione di strumenti musicali, grazie a Dallapè, l'inventore della moderna fisarmonica, ricordato anche dal cantautore Paolo Conte ne “La fisarmonica di Stradella”. La squadra di calcio della città è l'Associazione Sportiva Dilettantistica Oltrepovoghera, fondata nel 2013, dopo aver rilevato la preesistente S.B.B.Oltrepò nel 1920 quando venne costituita la sezione calcio della Società Ginnastica Stradellina. Nel 1943 disputa il Torneo misto di Serie C - Prima Divisione.

Nella seconda metà degli anni Ottanta troviamo l’Oltrepò in serie C2. E’ il periodo in cui gioca un centrocampista molto amato dai tifosi del Varese: Lele Bongiorni, in biancorosso ai tempi della B con Fascetti. Nel nuovo millennio l'Oltrepò si unisce al Football Club Bronese. Nel 2006 la società fallisce e il titolo è rilevato dalla Ginnastica Stradellina. Seguendo il Varese in questa

trasferta, ci si può fermare per provare il tipico piatto regionale, la zuppa Pavese. Dal conflitto fra francesi e tedeschi del 1525 nasce la leggenda di questa zuppa a base di materiali poveri: pane secco, uova, formaggio e burro. Una umile contadina aveva preparato un pasto per il re che era stato fatto prigioniero. Mettendo insieme le poche cose che aveva a disposizione. Si narra che al Re piacque così tanto da farla inserire nel menù di corte con il nome di “Soupè à la pavoise”. Ovviamente non può mancare il vino che si produce nella fascia collinare della provincia di Pavia. Una serie di comuni dove si prepara un ottimo vino spumante metodo classico. Simona Romaniello 15



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