Varese-Pavia 1 novembre 2017

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SOMMARIO

p. 5 Il personaggio p. 8-9 Il poster p. 10-11 La rosa

p. 12 I precedenti p. 13 Gli avversari p. 14 I numeri p. 15 La trasferta

ANNO XXXV - numero 867 1 novembre 2017 aut. del trib. di Varese n. 345 del 09-02-1979 Prodotto da Sunrise Media Direttore Responsabile: Michele Marocco In redazione: Elisa Cascioli Laura Paganini Fotografie: Domenico Ghiotto Ezio Macchi Redazione e ufficio commerciale: Sunrise Media Via Caracciolo 29 - Varese Tel. 0332 226239 info@sunrisemedia.it Direttore marketing: Fabrizio Pizzullo Impaginazione: Giuliana Galeotti Stampa: Grafica Esse Zeta - Varese

CONTINUITÀ CERCASI Stavolta le luci hanno prevalso sulle ombre. Null’ultimo incontro in trasferta a Bra, sabato scorso, il Varese ha nuovamente incassato due gol, è passato in svantaggio due volte e ha rischiato alla fine col doppio palo colpito dai padroni di casa giallorossi, ma alla fine ha saputo uscirne vittorioso. Fratus ha pareggiato subito i conti e poi Palazzolo e Molinari sono riusciti a compiere la rimonta. Il 3-2 piazzato dal Varese in Piemonte è stato importante su più fronti, non solo è valso i tre punti, ma ha anche rilanciato il bomber argentino, salvato la panchina e permesso alla squadra di dare continuità al pareggio contro la Caronnese. Continuità è proprio la parola chiave della prossima sfida, quella nel turno infrasettimanale del “Franco Ossola” contro il Pavia, un match ricco di storia che adesso mette in palio una possibile rinascita. Nell’ultima giornata hanno rallentato tutte le prime della classe e il Varese ha l’occasione per recuperare ter-

reno; tuttavia si preferisce restare coi piedi per terra senza farsi illusioni. Nonostante le sconfitte siano più delle vittorie (5 a 4), la squadra si è comportata bene in attacco realizzando 18 gol in 11 gare; ne hanno fatti di più solo altre tre squadre: la Pro Sesto (22), la Caronnese (21) e la Caratese (19). Discorso opposto invece per la difesa che è la seconda peggiore del girone dietro al Seregno (21); in 11 incontri i biancorossi hanno incassato 20 gol, davvero troppi. Riuscirà Iacolino a sistemare le lacune difensive? La prova col Pavia è molto importante e potrebbe definitivamente far riaccendere gli animi. Il Varese torna in casa, in quel “Franco Ossola” dove oramai da troppi giorni si respira il fumo dei terribili incendi del Campo dei Fiori, quando invece le fiamme dovrebbero essere quelle metaforiche di una partita di pallone. Dove si sente il rumore dei Canadair quando invece si vorrebbe udire esclusivamente il boato dei tifosi. Elisa Cascioli

Suggerimenti, critiche e lettere al direttore: redazione@varese-sport.com

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IL PERSONAGGIO: FRATUS A cura di Elisa Cascioli

«CI HO MESSO UN PO’, MA ORA NON MI FERMO PIÙ» «Kakà idolo di sempre. Gli anni all’Albinoleffe fondamentali»

L’inizio di campionato è stato diesel per il giovane Simone Fratus che ci ha messo un po’ a carburare e ha saputo ricavarsi il posto da titolare con il passare delle giornate. Il classe 1998 è arrivato a metà agosto in prestito dall’Albinoleffe, club dove è cresciuto, e si è fatto apprezzare molto nelle ultime prove. La sua crescita è stata premiata dal gol arrivato

sabato scorso a Bra e valso il momentaneo 1-1 nel 3-2 finale firmato Molinari. Una vittoria pazzesca, arrivata all’ultimo minuto… «Non è stato per niente facile perché abbiamo affrontato una signora squadra, in un ottimo momento e che per di più gioca su un campo molto insidioso. Abbiamo creato molto e la definisco una vittoria di cuore e

di carattere. È stato giusto così, non credo che gli avversari meritassero di più di noi». A chi dedichi il tuo primo gol stagionale? «In primis ai miei genitori che sono venuti a vedermi e poi anche ai miei compagni. A Magrin che spero torni presto in campo (è infortunato ndr) e al

segue...

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portiere Bizzi che mi aveva detto che avrei segnato». Qual è stato il gol più bello nella tua carriera? «L’ho segnato lo scorso anno in Serie D, allo Scanzorosciate nello scontro diretto salvezza contro il Cavenago Fanfulla che poi è retrocesso. Eravamo in vantaggio per 2-1 e stavamo soffrendo; in ripartenza mi sono fatto tutto il campo e poi sono stato servito al limite dell’area e ho trovato il secondo palo. Il 3-1 ha chiuso la partita, un gol bello e importante». Ci racconti la tua carriera? «Ho iniziato a 6 anni nella Scuola Calcio di una squadra vicino a Bergamo, dove sono nato, poi all’età di 10 anni sono passato al settore giovanile dell’Albinoleffe e ho fatto tutta la trafila sino alla Berretti. Nell’ultimo anno mi allenavo

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anche un po’ con la prima squadra e ha fatto anche una panchina in Coppa in Lega Pro. A metà della scorsa stagione sono passato in prestito allo Scanzorosciate. Un’esperienza che mi è servita molto per crescere; ho giocato con continuità». Come è stato il passaggio nel mondo dei grandi? «Mi sono adattato subito, il calcio è meno tecnico e più fisico rispetto a quello giovanile, soprattutto in Serie D». Quest’estate l’arrivo a Varese… «Mi ha cercato il direttore e sarei dovuto arrivare già a metà luglio, ma purtroppo ci sono state un po’ di difficoltà e così ho saltato la preparazione. Purtroppo sono arrivato che ero un po’ indietro a livello di forma fisica e questo ha un po’ pesato sulla mia condizione. Ho sem-

pre cercato di dare il massimo convinto delle mie doti e delle mie qualità. Sono felice di essere riuscito a conquistarmi il posto da titolare». Chi è il tuo giocatore modello? «Da quando sono piccolo mi è sempre piaciuto Kakà e un po’ mi ritrovo in lui perché mi piace correre, nel settore giovanile mi avevano anche paragonato a lui e ho anche il suo numero 22 tatuato sul tallone. Avrei voluto indossarlo, ma purtroppo è dei portieri così ho ripiegato sul 73 che è l’anno di nascita di mia mamma». Quindi non hai sempre giocato come terzino? «No, in verità per tutto il settore giovanile ho giocato esterno di centrocampo. Ho doti offensive, mi piace molto spingere. Poi dall’anno scorso mi hanno abbassato in difesa». Il prossimo avversario è il Pavia… «L’ho incontrato diverse volte con la maglia dell’Albinoleffe. È un avversario ostico, come Como e Varese si tratta di una piazza storica e sarà una bella sfida».


LA SCHEDA

NATO A: Calcinate (Bg) IL: 21/03/1998 VIVE A: Varese SOPRANNOME: Simo RUOLO: terzino destro NUMERO DI MAGLIA: 73 CARRIERA: settore giovanile dell’Albinoleffe. Metà stagione in D con lo Scanzorosciate, 14 presenze e 3 gol. In prestito dall’Albinoleffe. IL GOL PIÙ BELLO: l’anno scorso allo Scanzorosciate nello scontro diretto col Cavenago Fanfulla. Il 3-1 in ripartenza, servito al limite dell’area, pallone sul secondo palo. SEGNI PARTICOLARI: viso d’angelo. PORTAFORTUNA: i miei tatuaggi, una croce sull’avambraccio e il numero 22 sul tallone.

I PREFERITI

CIBO: BIBITA: FILM: ATTORE: PROGRAMMA TV: CANTANTE: STADIO: SQUADRA: GIOCATORE: COLORE: ANIMALE: VACANZA: IDOLO:

polenta tè al limone Titanic Bradley Cooper X Factor Michele Magrin Stamford Bridge Milan Kakà arancione ghepardo Polinesia I miei genitori 7


NICOLÃ’ PALAZZOLO #20



LA ROSA STAFF TECNICO

Allenatore Salvatore Iacolino

Vice Allenatore Luca Carretto

Preparatore Atletico Ciro Improta

Preparatore Portieri Oscar Verderame

PORTIERI #1

#22

ALESSANDRO

MIRKO BIZZI

FRIGIONE

Segrate (MI)

Milano

18/8/1999

18/8/1999

DIFENSORI #2

#3

#5

#6

VITTORIO

PAOLO ARCA

GHIDONI

Sassari

Torino

20/1/1997

MICHELE FERRI Busto A. (VA) 29/5/1981

MATTEO SIMONETTO Luino (VA) 20/2/1996

5/4/1999

10

#13

#24

#30

#62

ROBERTO RUDI Tradate (VA) 13/4/1987

ANDREA GRANZOTTO Treviso 24/2/1998

MATTEO BRUZZONE Milano 30/5/1994

ANDREA ZECCHINI Varese 22/3/2000

#73

#77

#89

SIMONE FRATUS Calcinate (BG) 21/3/1998

LORENZO LONARDI Cittiglio (VA) 28/6/1999

MOHAMED M’ZOUGHI Como 11/2/2000


CENTROCAMPISTI #4

#8

#14

#16

MICHELE MAGRIN Bergamo 6/11/1985

ANDREA BATTISTELLO Gallarate (VA) 21/4/1998

CHRISTIAN MONACIZZO La Spezia 5/4/1991

LORIS MELESI Como 14/3/1998

#20

#21

#97

NICOLÃ’ PALAZZOLO Torino 29/11/1994

SAMUELE CARECCIA Bergamo 20/5/1998

FEDERICO ZAZZI Milano 9/6/1997

#7

#9

#10

ANDREA REPOSSI Magenta (MI) 15/7/1996

HERNAN MOLINARI La Plata (ARG) 11/9/1982

MATTIA ROLANDO Cuorgne (TO) 5/11/1992

ATTACCANTI

#11

#17

LORENZO LERCARA Luino (VA) 11/8/1996

CRISTIAN LONGOBARDI Pomigliano D'Arco (NA) 18/6/1982

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VS

I PRECEDENTI

VARESE-PAVIA, UNA STORIA DI QUASI 90 ANNI

Il Pavia torna al “Franco Os- pavese in terra varesina: un pesola” dopo quasi nove anni e rentorio 3 a 1, seguito all’ancor per la prima volta incontra il più largo successo della comVarese in serie D. L’ultima pagine padana (4 a 1) sul provolta al “Franco Ossola”, nel prio terreno. Solo in occasione campionato di Seconda Divi- del terzo confronto, nella stasione 2008/09, fu una dome- gione 1940/41, i biancorossi nica trionfale per i biancorossi riuscirono a imporsi, di midi Beppe Sannino. Gol di sura, ai cugini lombardi. Un Stefano Del Sante, pareggio pareggio (1-1) fu l’esito della di Carbone e poi 2-1 ancora di sfida dell’8 novembre 1942 Del Sante con Stagione 2008/2009 Varese-Pavia assist di Tri- Capitan Lepore contrastato poli che poi dall’ex mister biancorosso arrotondò il Benny Carbone risultato. Nella stagione precedente, il 3 febbraio del 2008, i biancorossi allenati da Roberto Lorenzini avevano subito una cocente sconfitta, prodotta da una dop- allo stadio del Littorio. pietta di Omar Torri (44’ e Nel campionato di serie C1 24’st su rigore), resa solo meno 1985/86, all’ottava giornata, il amara dalla rete messa a segno Pavia impose il pareggio (1-1) allo scadere da Checco Le- ai biancorossi allenati da Capore. In parità, 0 a 0, finì il nali (il gol dal dischetto di Anprimo confronto tra le due tonio Ravot, al 17’, fu squadre andato in scena il 9 vanificato dalla rete, al 43’, del marzo del 1930 sul campo pavese Monti); identico risuldelle Bettole. Tre anni dopo, tato nella stagione successiva, sempre nel campionato di quando il biancorosso RugPrima Divisione, il primo blitz geri, al 21’ st, pareggiò la se12

gnatura in apertura (4’) di Rambaudi; un altro pareggio, ma per 2 a 2, nella stagione di C1 1990/91, quando, il 3 febbraio a Masnago, il Varese andò due volte in vantaggio, Bolis al 6’ e Mosele al 48’, ma i suoi sforzi furono vanificati dalla rete di Bruzzano al 32’ e da un autogol di Sala a quattro minuti dal 90’. Il peggior confronto, per i biancorossi, ebbe luogo nel campionato di C2 1992/93: il 1° novembre del ’92 i pavesi vinsero a Masnago per 4 reti a 0 grazie a una tripletta di Scalzo (37’, 2’ e 7’st) arrotondata da Danzè al 21’st. Il Varese si rifece due anni dopo: il 30 ottobre 1994, alla rete del vantaggio pavese (Acquali al 43’) replicarono Modica (7’st) e Cavicchia (30’st). I successivi due confronti al “Franco Ossola” si conclusero con lo 0-0 del 24 marzo 1996 e, il 29 dicembre dello stesso anno, con un perentorio 3-1 dei biancorossi, prodotto da una tripletta di Taldo. Fausto Bonoldi


GLI AVVERSARI IL PAVIA CERCA DI RISORGERE

Perché come il Varese, anche il Pavia, si ritrova da un paio di stagioni in queste infime categoria del calcio dilettanti è presto detto e la recente storia tra le due prossime avversarie è molto simile. Gli anni recenti parlano della cessione del club, a luglio 2014, al cinese Xiadong Zhu che due anni dopo lo ha lasciato nelle mani dell'imprenditore romano Alessandro Nuccilli, tuttavia non riesce a completare l'iscrizione al campionato di Lega Pro 2016-2017 e ne sussegue la radiazione dalla Figc e l’estromissione dai campionati nazionali oltre che il successivo fallimento societario. Il sindaco di Pavia ottiene il diritto di fondare una nuova società che riparte dall'Eccellenza inserendosi in sovrannumero nel Girone A tra le proteste delle altre partecipanti. A differenza del Varese della stagione precedente, la squadra di Buglio non ammazza il campionato, lotta al vertice, ma alla lunga si arrende all’Arconatese, promossa direttamente in D. Il salto di categoria del Pavia arriva tramite i playoff. In panchina si siede Omar Nordi e inizia l’avventura nel massimo campionato dilettantistico con un inizio da incubo fatto di tre sconfitte. Attualmente la squadra si ritrova a lottare nella zona bassa della classifica con una media di un punto a partita, 11 in altrettante giornate che valgono il sedicesimo posto con Casale e Olginatese. Gli azzurri non vincono da tre giornate e sono reduci da due pareggi consecutivi. L’ultimo confronto tra Varese e Pavia si registrò in Seconda Divisione nella stagione 2008-2009 in cui i biancorossi del subentrato Sannino arrivarono primi iniziando uno straordinario ciclo che li portò in Serie B e si concluse col fallimento del 2015, un anno prima del Pavia.

LA ROSA

PORTIERI Andrea Seveso Gabriele Brino Mattia Ugazio

‘97 ‘97 ‘98

DIFENSORI Marco Vernocchi Danny Magnè Alessandro Russo Alessandro Baggi Alessio Schirinzi Jean Lambert Evans Francesco Mapelli Rocco Sabato David Simoncini Nicolò Arpini

‘95 ‘90 ‘99 ‘99 ‘99 ‘98 ‘96 ‘82 ‘91 ‘95

CENTROCAMPISTI Niccolò Favari Davide Zingaro Alessio Scognamiglio Marco Bortoli Daniele Bartolini Nicolò Quaggiotto Nicolò Migliori

‘00 ‘00 ‘00 ‘94 ‘95 ‘93 ‘96

ATTACCANTI Sergio Guerrini Ivan Greco Besmir Balla Riccardo Franchini Davide Santagostino Davide Andreoni Yanis Roumadi Massimo Ganci

‘99 ‘99 ‘94 ‘98 ‘00 ‘00 ‘94 ‘81

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I NUMERI DEL CAMPIONATO

LE PRIME RALLENTANO, DUE SCONTRI SALVEZZA

(e.c.) - Non c’è un attimo di respiro e chi si ferma è perduto. Il Girone A di Serie D si appresta ad affrontare il secondo turno infrasettimanale della stagione che per il Varese coincide col match casalingo con il Pavia. Sabato scorso le prime della classe hanno perso terreno col Gozzano sconfitto a Olginate e la Caronnese che non è andata oltre il pareggio in casa col Seregno. Non ne ha approfittato la Pro Sesto, uscita sconfitta nel match con Borgaro, stesso discorso per il Borgosesia che ha pareggiato

col Pavia, mentre ha rosicchiato terreno il Como vincendo col Casale. Nella 12esima giornata la capolista Gozzano attende l’ottimo Bra battuto all’ultimo respiro dal Varese sabato scorso; la Caronnese, che insegue a -1, invece sarà di scena a Borgosesia. Match difficile per la Pro Sesto che è di scena a Chieri, mentre il Como andrà in trasferta a Borgaro. Scontro playoff quello tra la Folgore Caratese e l’Inveruno che attualmente condividono la quinta posizione con

TURNO ODIERNO 12a - 1/11

LA CLASSIFICA 2017-2018 SQUADRA

Gozzano Caronnese Pro Sesto Como Borgosesia Bra Inveruno Caratese OltrepoVoghera Varesina Varese Chieri Borgaro Pavia Casale Olginatese Arconatese Seregno Derthona Castellazzo

Promossa

14

PT

Playoff

26 25 22 21 21 18 18 18 17 14 14 14 12 11 11 11 9 7 6 3

G

11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11

V

Playout

8 7 7 6 6 5 5 5 5 4 4 3 2 3 2 2 2 1 1 0

N

2 4 1 3 3 3 3 3 2 2 2 5 6 2 5 5 3 4 3 3

P

1 0 3 2 2 3 3 3 4 5 5 3 3 6 4 4 6 6 7 8

Retrocessa

GF

17 21 22 15 14 16 17 19 13 9 18 14 11 12 12 9 8 11 7 5

18 punti. Gli scontri diretti per la salvezza sono due: uno vede protagoniste l’Arconatese e il Seregno, rispettivamente a 9 e 7 punti, e l’altro invece le ultime due della classe Derthona e Castellazzo, quest’ultimo fanalino di coda con appena 3 punti frutto di 3 pareggi. Trasferta insidiosa quella della Varesina che sabato contro l’Inveruno ha interrotto la striscia positiva e adesso sarà impegnata a Casale. Infine l’Olginatese, futura avversaria del Varese, sarà in trasferta a Voghera.

GS

5 10 12 10 7 12 13 11 14 14 20 13 13 18 16 10 16 21 16 19

Borgaro – Como Borgosesia – Caronnese Chieri – Pro Sesto Casale – Varesina Castellazzo – Derthona Gozzano – Bra Inveruno – Caratese Oltrepovoghera – Olginatese Seregno – Arconatese Varese – Pavia 13a GIORNATA 5-11-17 ore 14.30

Arconatese – Borgaro Borgosesia – Seregno Derthona – Casale Caronnese – Chieri Como – Oltrepovoghera Caratese – Bra Olginatese – Varese Pavia – Castellazzo Pro Sesto – Inveruno Varesina – Gozzano


LA TRASFERTA: OLGINATE GNOCCHI AL GORGONZOLA E CALCIO DAL 1922

Ulginàa, in dialetto brianzolo, Olginate nel resto della penisola: è così che viene chiamato il territorio meridionale delle Prealpi lombarde che confina a est con il Lago di Olginate e il fiume Adda. Un territorio che nel Medioevo ha ospitato numerose cittadine che fondavano la propria economia sul commercio legato al vicino fiume. Passata sotto il dominio dei Visconti, Olginate è stata in seguito degli Sforza, grandi signori di Milano. Carlo Borromeo nel Cinquecento ne fece uno dei punti strategici per la riorganizzazione della Diocesi di

Milano. La diffusione di diverse epidemie, come la “spagnola”, a un declino economico della città e la crisi vede il passaggio dei territori milanesi al dominio austriaco. Le attività commerciali trovano nuovi stimoli. Sorgono industrie per la lavorazione

della seta, settore di notevole importanza fino al secolo scorso. È nel 1859 che Olginate viene inclusa nel mandamento di Oggiono, passando così definitivamente al circondario di Lecco, in provincia di Como. L’Unione Sportiva Olginatese è

fondata nel 1922, gioca una stagione in C (1947-48) e nel 2001 raggiunge la D (migliore piazzamento: secondo posto del 2013-14) che frequenta per sedici anni consecutivi. L’amarezza della retrocessione (21 maggio 2017) dopo i playout persi con il Lecco dura poche settimane, fino all’annuncio del ripescaggio. Passeggiando per Olginate e costeggiando la via dell'Industria si trova lo stadio Comunale. Seguire il Varese in questa trasferta rappresenta anche la possibilità di assaporare il piatto della tradizione, gli gnocchi al gorgonzola. Simona Romaniello 15



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