Il Corsaro Biancorosso
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1967-1968
1981-1982
Finale playoff 2011
2015-2016
VARESE - VITTUONE
10a giornata di ritorno - 20 marzo 2016 - ore 15.00
INSIEME SIAMO GRAN SOMMARIO
pp.5-9 La storia
pp.13-15 I presidenti p.16-17 Poster p.19-25 I ricordi p.27 La rosa p.29 I numeri p.31 Gli avversari ANNO XXXV - numero 808 18 marzo 2016 aut. del trib. di Varese n. 345 del 09-02-1979 Prodotto da Sunrise Media Direttore Responsabile: Michele Marocco Caporedattore: Elisa Cascioli Testi a cura di: Ulisse Giacomino Luca Mastrorilli Fotografie: Domenico Ghiotto Scaringi - Varesepress Redazione e ufficio commerciale: Sunrise Media Via Caracciolo 29 - Varese Tel. 0332 821033 info@sunrisemedia.it Direttore marketing: Fabrizio Pizzullo Art Director: Giuliana Galeotti Stampa: Essezeta - Varese Suggerimenti, critiche e lettere al direttore: redazione@varese-sport.com
Andiamo a prenderci ciò che è nostro. Torniamo dove è nostro diritto essere. Il Varese scende in campo per festeggiare quella promozione che tutti avevano dato per scontato l’estate scorsa. Facile prevedere una vittoria a mani basse di una squadra superiore alle avversarie, ma non tutti si aspettavano si creasse questa magia. Un legame indissolubile tra tifosi e squadra, domenica scorsa a Solbiate i giocatori si sono seduti ai piedi del Settore Distinti del “Chinetti” per godersi lo spettacolo; un amore unico dei biancorossi verso la maglia che indossano; una passione incredibile, riscoperta dopo un anno amaro, verso quei colori che brillano fin quasi ad accecare. Si festeggerà la Serie D e il coro che andrà per la maggiore sarà “Torneremo in Serie B”, urlato a squarciagola domenica scorsa. Al “Franco Ossola” sarà una festa grandiosa: i
DI...
giocatori scenderanno in campo con una maglia speciale, che richiama la storia, per i 106 anni del club. Luoni e compagni avranno i loro nomi sulle spalle e le magliette, numerate a edizione limitata, saranno in vendita al costo di 69 euro. In vendita anche la maglia celebrativa “Insieme siamo granDi” (5 euro) e l’almanacco con tutti i volti del Varese (10 euro). Dalle 10 del mattino fino alle 13 allo stadio si giocherà un grande torneo con i bimbi del 2008 e del 2009. Saranno coinvolte 26 squadre di tutta la provincia e anche il Torino, per un totale di 300 bimbi che all’intervallo sfileranno attorno al campo. A dare il calcio d’inizio alla partita ci sarà una vecchia gloria insieme all’ambasciatore Luca Alfano. Insomma una giornata “più unica che rara” come direbbe proprio Luca. Elisa Cascioli
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LA STORIA
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a cura di Luca Mastrolli
06 anni sono davvero tanti. Gioie, dolori, sconfitte e trionfi lunghi ben 38.690 giorni: un’eternità. Iniziata nel 22 marzo 1910. Questa è la data in cui nacque quello che allora si chiamava Varese Football Club, e che per i successivi tre anni non prenderà parte a nessun campionato, disputando solamente partite amichevoli. Niente bianco e rosso all’inizio: le divise erano in seta bianca e viola, mentre il terreno di gioco era la piazza del mercato. Tutti coloro che facevano parte del Varese Football Club – anche i calciatori - dovevano pagare una quota mensile di qualche lira. I primi avversari? Aurora Busto Arsizio, Libertas Gallarate, Luino,
Unione Sportiva Milanese e Inter. La squadra cominciava a prendere forma, e così nel 1914 il Varese si iscrisse al Comitato Regionale Lombardo giocando il campionato di Promozione. Partecipavano 18 compagini, e le promosse sarebbero state tre. Il Varese era primo in classifica quando mancava una sola giornata, ma a maggio del 1915 il primo conflitto mondiale interruppe tutte le attività sportive. Bisognerà aspettare altri quattro anni: si riprende nel 1919 con il Varese promosso nella Massima Serie (denominata allora Prima Categoria), dove giocò per tre stagioni. Da ricordare
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Varese calcio 1912-1913 5
LA STORIA uno storico spareggio con i rivali del Como, vinto grazie ad un gol nei supplementari. Nel 1922 una riforma – passata alla storia come Compromesso Colombo – condannò il Varese alla retrocessione in Seconda Divisione. L’anno dopo diventò Associazione Sportiva Varesina, con la fusione fra Varese F.C., U.S. Varesina, C.S. Varesino e Moto Club, per poi cambiare ancora nome nel 1926: nacque la Varese Sportiva, grazie all’unione tra A.S. Varesina, Sport Club Luigi Ganna e Polisportiva Mussolini. Nello stesso anno avvenne un’altra grande svolta: i colori diventarono quelli della città, il bianco e il rosso. A Masnago nel 1935 venne costruito il primo stadio (da condividere con atletica e ciclismo), con la denominazione di Stadio Del Littorio, poi cambiato prima in Stadio di Masnago e nel 1950 finalmente in Franco Ossola, in onore del
calciatore varesino morto nella tragedia di Superga. Dal 1938 il Varese prese parte alla Serie C, mentre nel 1943 i biancorossi conobbero la prima promozione in Serie B, dopo molti tentativi falliti. La gioia però durò poco: i campionati vennero di nuovo sospesi per colpa della Seconda Guerra Mondiale. Dopo il Campionato di Alta Italia, il Varese tornò a chiamarsi Football Club, e giocò in Serie B per due stagioni, prima della retrocessione in C a causa della trasformazione in girone unico del campionato cadetto. Nel 1952 il Varese finì in Quarta Serie, e dovette ricominciare la risalita da capo. In dieci anni circa i biancorossi scalano tutte le classifiche, e grazie all’arrivo dell’imprenditore Giovanni Borghi alla presidenza arriva la prima
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LA STORIA promozione in Serie A nel 1964. Il Varese però non riuscì ad avere stabilità, e fra retrocessioni e promozioni si verificò un vero e proprio saliscendi. Nel frattempo il nome cambiò di nuovo in Varese Calcio S.P.A. I biancorossi salutarono la A nel 1975, disputando per nove anni il campionato di Serie B, inframezzati da una stagione in C1. Nel 1985, la retrocessione in Terza Serie sancì l’inizio di un purgatorio lungo 25 anni in cui il Varese giocò solamente fra la C1 e la C2 (e per
un anno in D, vincendo il campionato). Nell’estate del 2004 il Varese Football Club – alla fine degli anni ’80 era tornato il nome originario – fallì, e fece posto all’Associazione sportiva Varese 1910, che si iscrisse al campionato di Eccellenza. Iniziò un’altra risalita durata sei anni, al termine della quale il Varese ritornò in Serie B. In due stagioni la società guidata da Maroso e dalla famiglia Sogliano tornò nei professionisti, e nel 2008 fu rilevata da Ro-
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LA STORIA sati. Due promozioni consecutive e il miracolo targato Sannino – storica la finale con la Cremonese - regalarono ai biancorossi la Serie B nel 2010, l’anno del centenario. Nella serie cadetta, prima il Padova e poi la Sampdoria spensero il sogno Serie A del Varese. Dopo un anno senza playoff, la stagione 2013-2014 finì con i playout contro il Novara, vinti grazie a quattro gol di Pavoletti. L’anno successivo fu disastroso: prima l’ultimo posto in campionato e poi il fallimento. Il Varese 1910 scomparve, e nacque una nuova società denominata Varese Calcio S.S.D., iscritta al campionato di Eccellenza. La stessa società che sta scrivendo la storia ancora una volta, ancora oggi, ancora coi colori biancorossi. Auguri Varese.
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UOMINI AL COMANDO
(l.m.) - GUIDO BORGHI - Se a Varese dici Borghi, dici storia. In principio fu Giovanni, mister Ignis: l’imprenditore-presidente che fece grandi i biancorossi. Poi, nel 1969 fu la volta del figlio Guido, appena ventitreenne. «Ho cominciato presto – ci dice Borghi -, pensate che a vent’anni ero già capo del settore giovanile, e poi subito presidente. Meglio di così, come poteva andare?». Sotto la sua presidenza il Varese è stato in A e in B, regalando ai tifosi anni da sogno e mietendo anche vittime illustri: «Il mio ricordo più bello è legato a quando abbiamo battuto il Milan a San Siro nel 1971, e non era certo il Milan di oggi… Purtroppo ne è passata di acqua sotto i ponti: è stata una presidenza che ho cercato di gestire con onore: ci sono state glorie e successi, ma anche sconfitte e dolori». Borghi ha dato veramente tutto per Varese e per il Varese, ricevendo tanto. In particolare, da uomini (e.c.) - CLAUDIO MILANESE Per l’ex presidente Claudio Milanese, attualmente vicino alla società come sponsor di Econord, «il Varese è una malattia che non va più via». Sono queste le sue parole quando si tratta di spiegare il significato dei colori biancorossi. Milanese è approdato in società nella stagione 8889, la squadra era nel campionato di C2, come presidente facendo parte della cordata con Luigi Orrigoni e
che hanno significato molto per la sua storia: «I miei anni al Varese sono legati a personaggi ben precisi. Ad esempio Arcari,
«Nel 1971 abbiamo battuto il Milan a San Siro»
Liedholm e Maroso o Picchi: la prima esperienza che ha fatto come allenatore è stata qui. Abbiamo avuto anche Trapattoni: direi che il Varese ha fatto il suo dovere nel proporre talenti…».
il gruppo Sì Viaggi. Negli anni successivi le redini della presidenza furono nelle mani di Orrigoni e Nidoli, poi la massima carica tornò di nuovo a Milanese nel ’94’95. L’imprenditore rimase in bianco-
rosso sino all’arrivo della famiglia Turri nella stagione 20002001. «Varese è nel mio cuore – ricorda -. E per questi colori ci sarà sempre, ogni volta ce ne sarà bisogno. Il calcio in città ha vissuto tante vicessitudini, tantissime storie belle, ma anche momenti grigi. Il mio amore per questi colori non passerà mai. La squadra si deve tifare sempre, a prescindere da dove si giochi. La nuova società ha portato entusiasmo e non ha mai dubitato nello stargli vicino. L’Eccellenza non ha niente a che vedere con i biancorossi che meritano ben altri palcoscenici e sono sicuro se li andranno a riprendere in fretta». 13
UOMINI AL COMANDO (e.c.) - PEO MAROSO - Giocatore, allenatore e anche presidente. Il Varese per lui fu tutto e la piazza biancorossa mai lo dimenticherà. Non a caso la Curva Nord dello stadio “Franco Ossola” porta il suo nome. Nato a Torino nel 1934, Pietro Maroso detto Peo, fratello di Virgilio
(m.m.) - ANTONIO ROSATI Sotto la sua presidenza il Varese ha regalato le più grandi gioie ai tifosi del recente passato. In tre stagioni ha portato i biancorossi dalla C2, nella stagione 2008-09, alla serie B sfiorando per ben due volte la serie A. Storica è rimasta la finale persa con la Sampdoria nel 2012-13. «Ho sempre detto, e lo ribadisco ancora oggi, che il Varese mi ha regalato tantissime gioie ma anche dolori. Dopo la nascita dei miei due figli, le emo14
Maroso, terzino nel Grande Torino scomparso nella tragedia di Superga, arrivò al Varese nel 1965 e ci rimane per sei stagioni (4 in Serie A e 2 in Serie B). In quegli anni ottenne due promozioni in massima serie (annate 1963-1964 e 1966-1967). Iniziò ad allenare a Varese, due anni dopo il ritiro dal calcio giocato, aggiudicandosi il campionato di Serie B 1973-1974 e guidando i biancorossi nell'ultima stagione finora disputata in massima serie (stagione 1974-1975). Rimase in biancorosso fino al 1978. Dal 2004 fu presidente sino all’arrivo di Rosati del 2008. Da quell’anno la sua carica si trasformò in presidente onorario. Si è spento a Varese nel 2012 all'età di 78 anni lasciando un ricordo indelebile.
zioni più grandi le ho vissute seguendo la squadra, oggi potrei dirti anche altro, ma preferisco ricordare solo gli episodi positivi. Tre promozioni in fila, gioie immense, due sconfitte ai playoff che ancora oggi mi pesano come macigni sullo stomaco». Segui ancora la squadra? «Assolutamente sì, ho sempre seguito e sono ancora oggi rammaricato per come sono andate le cose nello scorso luglio. Il tempo farà scoprire le verità e tante cose si capiranno. Ma quello è passato, oggi c’è una
società importante che sta lavorando molto bene e che ha tirato fuori la passione e l’amore per la squadra quando tutto sembrava ormai perso. La D è in tasca e, con una buona programmazione che sono certo sapranno fare, Varese potrà tornare in alto».
UOMINI AL COMANDO (e.c.) - GABRIELE CIAVARRELLA - In prima fila nella cordata che questa estate ha fondato una società tutta nuova, che guarda al passato, ma è proiettata verso il futuro. Il suo marchio Life è lo sponsor principale del club. «Sono orgoglioso di poter essere la 106 esima candelina. Far
parte di una storia così importante è un onore – le sue parole –. Il Varese è diventato una parte importante della mia vita risvegliando la mia fede sportiva. Gli anni più belli per me sono stati quelli più recenti in Serie B. Purtroppo si è dovuto ripartire e abbiamo voluto farlo alla grande. Il mio Varese è una famiglia, un tutt’uno coi tifosi. E al primo posto mettiamo la funzione sociale. Aiutiamo chi ha bisogno, abbiamo ideato raccolte fondi. Chi è con noi può contare sul nostro aiuto concreto. Abbiamo creato il Consorzio, è nata l’Associazione Tifosi, abbiamo grandi idee che non vogliamo rimangano sogni. Faremo di tutto per realizzarle».
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STAGIONE 2015.2016
VARESE CALCIO
RICORDI TARGATI VARESE (l.m.) - PIETRO ANASTASI Aver avuto Pietro Anastasi in biancorosso è un vanto per tutta Varese: per lui, due stagioni sotto il Sacro Monte condite da 17 gol, prima di passare alla Juventus. E dire che il suo arrivo a Varese è stato quasi casuale: «Il direttore sportivo del Varese Alfredo Casati – confessa Anastasi - era a Catania, doveva prendere l’aereo ma cedette il proprio posto ad una signora. Allora rimase lì e venne a vedere una partita
della mia squadra, la Massiminiana». Da lì nacque tutto, e Casati tornò in Lombardia con Anastasi: «Era il destino che voleva che vestissi questa maglia: Varese per me rappresenta tutto». Il Varese di Anastasi fu una vera e propria fabbrica di talenti, che poi si sarebbero affermati ad altissimi livelli: «Sono passati da lì tanti giovani interessanti – rammenta -, potremmo quasi fare una Nazionale: oltre a me, metterei Rampulla, Marini,
Bettega e Muraro». E sono stati anni ricchi di soddisfazioni: «Abbiamo battuto tutte le grandi squadre, e poi nella stagione 1967-68 non abbiamo mai perso in casa». Uno dei ricordi più belli è una tripletta messa a segno proprio contro la Juve: «Tornati nel ritiro di Comerio eravamo fermi al semaforo e la gente ci chiedeva il risultato. Quando abbiamo detto che era finita 5-0 non ci credeva nessuno…».
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RICORDI TARGATI VARESE (m.m.) - EDOARDO GORINI - Nove anni in
biancorosso, dal 1994 al 2003, con oltre 250 presenze che ancora oggi gli valgono il primato di giocatore con più presenze. Ha appeso le scarpe al chiodo tre stagioni fa ed è passato dall’altra parte della barricata: è il vice allenatore del Cittadella. «Ironia del destino, quando parlo di Varese penso ai nove fantastici anni trascorsi lì e alla finale persa proprio contro il Cittadella che ci poteva portare in Serie B. Sono arrivato a vent’anni e me ne sono andato a trenta, si può dire che sono cresciuto come calciatore e anche come uomo. La mia vita, la mia carriera è stata, è, e sarà sempre tinta di biancorosso». Ancora oggi segui con passione le sorti del Varese: «Non voglio farvi pubblicità gratuita, ma almeno una volta al giorno vado a fare una vi(m.m.)
STEfANO SORRENTINO Una sola stagione in maglia biancorossa (2000-01) che ha segnato la sua carriera: «Sono arrivato a Varese a poco più di vent’anni ed era la mia prima esperienza da titolare nel calcio vero. Era un gruppo di ragazzi fantastico che mi ha aiutato a crescere come calciatore e, soprattutto, come uomo. Tanti sono diventati amici veri che a di-
sita su www.varesesport.com per tenermi aggiornato. Varese senza calcio non poteva esistere, sono felice per come la nuova società sia ripartita ed anche per come si sia vinto il campionato dando un segnale forte e ambizioso. Ora il progetto deve proseguire, vincere non è mai facile, la prossima sarà un’altra stagione di transizione che deve riportare i biancorossi al professionismo».
stanza di parecchi anni sento ancora». Sono passati quindici anni dalla sua ultima apparizione al Franco Ossola con la maglia del Varese, eppure i biancorossi li segue sempre.
«Come non potrei, in campo c’è ancora un mio grande amico, Mavillo Gheller che sembra stia vivendo una seconda giovinezza. Sono felice per questa promozione anche se sono convinto che la categoria per il Varese sia un’altra, molto più in alto. Spero che al più presto la nuova società, che sta facendo molto bene, possa riportare il professionismo nella Città Giardino». 21
RICORDI TARGATI VARESE (u.g.) - NETO PEREIRA - E’
il simbolo del Varese degli ultimi cinque anni. Con la maglia biancorossa ha giocato 154 partite, andando a rete 31 volte, per tutti è il capitano. «Sono arrivato a Varese dopo tanta Serie D all’Itala San Marco, in tre stagioni abbiamo conquistato la Serie B e poi disputato delle stagioni esaltanti, per questo posso dire senza dubbio che il biancorosso mi ha cambiato la carriera e anche la vita. Sono cresciuto come calciatore ma anche come uomo in un ambiente che è diventato
casa mia». Casa tua, ci dicevi, e spesso sei ancora qui… «Si, il lunedì sono quasi sempre a Varese. Seguo la squadra, i risultati, ma anche tutto quello che sta facendo il meraviglioso pubblico. Giocare in Eccellenza con quasi duemila persone sugli spalti ti fa sentire giocatore vero. La società sta facendo ottime cose, non era scontato vincere, ci sono riusciti e sono sicuro che è solo il
primo di tanti passi per tornare in alto».
(u.g.) - ROLANDO MARAN - E’ arrivato a Varese il primo ot-
tobre 2011 prendendo il posto di Benito Carbone e ha guidato i biancorossi fino alla finale playoff, persa con la Sampdoria, che ha negato la Serie A. «E’ stata una tappa importante della mia carriera, oserei dire fondamentale, Varese mi ha aperto le porte della Serie A e questo non lo dimenticherò mai. In pochi mesi si è creata un’alchimia con la società, la squadra e i tifosi come poche volte succede e questo ci ha permesso di raggiungere un traguardo importante anche se alla fine ci è rimasto l’amaro in bocca». Un ottimo ricordo di Varese che ancora oggi segui. «Quello che è successo nella scorsa estate aveva dell’incredibile. Sono contento che un gruppo di persone vere che amano il Varese abbiano preso in mano la situazione per non far sparire il calcio. Il primo passo in avanti è stato fatto con la conquista della Serie D, sono certo che al più presto tornerà nelle categorie che gli competono». 23
RICORDI TARGATI VARESE (l.m.) - LEONARDO PAVOLETTI
Pavogol, Leo, Pavoloso. Comunque lo si chiami, Leonardo Pavoletti è stato un bel pezzo della storia recente del Varese. Venti gol nella stagione 2013-14, quattro nei playout che hanno permesso ai biancorossi di rimanere in B. Il Varese per Pavoletti è stato anche un trampolino di lancio per la Serie A: «Devo molto al Varese – dice -, hanno creduto in me, mi hanno aspettato fino all’ultimo giorno di mercato e mi hanno dato piena fiducia: poi sappiamo come è andata a finire». Lo sappiamo: Pavoletti è stato il trascinatore di una stagione travagliata, e ha messo il sigillo con i gol contro il Novara. «La ciliegina sulla torta – racconta - in quello che è stato sicuramente un anno complicato
ma vissuto veramente bene: ho trovato degli amici». Il carattere amichevole di Pavoletti l’ha portato a legare con tutti, ma con qualcuno in particolare: «Zecchin, Corti e Neto su tutti. Con Bettinelli poi ho avuto un gran rapporto». E alla fine, un augurio ai biancorossi: «Spero che il Varese conquisti la promozione in questo compleanno, e spero di trovarlo almeno in Serie B, dove merita di essere».
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PORTIERI
Claudio Bordin Varese 29/6/95
Andrea Scapolo Cittiglio 20/11/98
DIFENSORI
LA ROSA
CENTROCAMPISTI
Alessandro Balconi Varese 15/11/97
Francesco Gazo Varese 29/2/92
Daniele Capelloni Federico Zazzi Orzinuovi 28/3/87 Milano 9/6/97 Andrea Azzolin Tradate 14/3/95
Gabriel Dani Gallarate 19/7/98 Maicol Cavalcante Samuele Piccinotti Giussano 29/1/94 Varese 16/6/94 ATTACCANTI
Jonathan Ferrara Gallarate 26/4/97
Mavillo Gheller Busto A. 3/8/75 Andreas Becchio Como 19/7/92
Daniel La Marca Luino 25/2/97
Francesco Luoni Varese 9/4/88
Matteo Simonetto Luino 20/2/96
Francesco Viscomi Domodosola 22/9/91
Luca Piraccini Novara 25/2/87
Lorenzo Lercara Luino 11/8/96
Marco Giovio Como 5/7/90
Carmine Marrazzo Nocera Inf. 26/7/82
ORGANIGRAMMA Presidente: Gabriele Ciavarrella
Vice Presidente: Piero Galparoli PRIMA SQUADRA Resp. Area Tecnica: Enzo Rosa General Manager: Paolo Basile Direttore Sportivo: Giorgio Scapini Consulente mercato: Alessandro Merlin Team Manager: Danilo Vago Dir. Accompagnatore: Pietro Frontini Allenatore: Giuliano Melosi
Vice Allenatore: Davide Belotti Preparatore portieri: Dimitri Bianchi Preparatore Atletico: Ciro Improta Fisioterapista: Luigi Bandista 27
9 sale - Aria Condizionata - Dolby Stereo - Cinema Bar Coca cola & Popcorn - Ristorante & Pizzeria VIA BERNASCONE, 13 - VARESE - TEL. 0332 284004
www.multisalaimpero.com
I NUMERI DEL CAMPIONATO
Derby Legnano-Saronno, il Tradate si gioca la salvezza
LA CLASSIFICA Eccellenza Girone A
(e.c.) - Ad aprire la 25^ giornata del girone A sarà il turno d’anticipo tra il Mariano e l’Union Villa Cassano. I primi sono invischiati in zona playout, mentre la squadra di Barban è in piena lotta playoff. L’obiettivo dei cassanesi è quello di riscattare lo scivolone subito contro la Sestese, formazione sconfitta a sua volta dal fenegrò nel turno di recupero di mercoledì. Domenica i biancocelesti se la vedranno in casa con l’Arconatese. Il big match di giornata è senza dubbio il derby tra Legnano e Saronno. La vittoria nello scontro diretto per il secondo posto con l’Arconate ha dato fiducia ai lilla che incontrano un Saronno in risalita, reduce dal pari di mercoledì contro il Verbano. «Per noi sono tutte finali – dice il tecnico Antonelli-. Tra tifoserie c’è una rivalità particolarmente sentita, sarà
Squadra
VARESE CALCIO LEGNANO ARDOR LAZZATE ARCONATESE TREZZANO UNION VILLA CASSANO VITTUONE VERBANO FENEGRÒ TRADATE LOMELLINA CALCIO SARONNO MARIANO SESTESE ACCADEMIA PAVESE PRO VIGEVANO
PT
63 42 39 39 38 37 36 36 33 29 27 26 20 20 18 11
G
23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 24 23 23 23 24
V
20 12 11 12 10 11 11 10 9 8 7 7 5 5 4 2
N
3 6 6 3 8 4 3 6 6 5 6 5 5 5 6 5
una bella sfida. Noi siamo carichi al punto giusto». Scontro playoff invece quello tra Verbano e Trezzano, i rossoneri in caso di vittoria tornerebbero in corsa per un posto ai piani alti della classifica. Vera e propria sfida salvezza quello tra Lomellina e Tradate; le squadre sono appena sopra alla zona calda divise da soli due punti con i padroni di casa che inseguono la compagine di Rasa. Vincere per il Tradate significherebbe mettere un’ipoteca sulla salvezza. Incontro interessante anche quello tra Pro Vigevano e Accademia Pavese, rispettivamente ultima e penultima con 7 punti di distanza. Il fanalino di coda riuscirà nell’impresa di riaprire i giochi? Completano il turno Varese-Vittuone (alle ore 15), che per i biancorossi vale la Serie D, e Ardor Lazzate-fenegrò.
P
0 5 6 8 5 8 9 7 8 10 10 12 13 13 13 17
GF GS
64 44 30 44 28 45 30 39 34 20 32 26 34 29 23 12
13 22 21 33 20 37 26 43 33 32 33 41 49 42 42 47
DR
+51 +22 +9 +11 +8 +8 +4 -4 +1 -12 -1 -15 -15 -13 -19 -35
10^ di ritorno 20/03 h 14.30
Mariano – Union Villa Cassano (19/3 - 14:30) Pro Vigevano – Acc. Pavese San Genesio Sestese – Arconatese Legnano – Saronno Lomellina – Tradate Ardor Lazzate – Fenegrò Verbano – Trezzano Varese – Vittuone
11^ di ritorno 3/04 h 15.30
Vittuone – Legnano Ardor Lazzate – Lomellina Arconatese – Mariano Trezzano – Pro Vigevano Saronno – Sestese Fenegrò – Union Villa Cassano Acc. Pavese San Genesio – Varese Tradate – Verbano 29
GLI AVVERSARI: Il Vittuone
Obiettivo salvezza raggiunto e ora?
Beretta: «Soddisfatto della stagione. Un onore giocare a Varese»
Undici vittorie, tre pareggi e nove sconfitte. Grazie agli ultimi due successi di fila, il Vittuone può considerato raggiunto l’obiettivo salvezza. «Manca ancora la matematica – commenta il presidente Claudio Beretta –, ma oramai ci siamo quasi. Sono pienamente soddisfatto del cammino della squadra. L’obiettivo è quello di mantenere la categoria. Adesso ci aspetteranno partite più toste, sono sicuro che chiuderemo in bel-
passato alla Juniores che tra l’altro sta facendo molto bene». Capitolo Varese. «Ci aspetta una partita importante; non so quante volte capiterà l’occasione di giocare con una squadra blasonata. Gli avversari non fanno parte della nostra categoria; hanno giocato un campionato a sé. Il Varese ha dimostrato ti essere molto più forte delle altre squadre. Giocare al “Franco Ossola” è un bel palcoscenico per noi; sarà molto bello».
lezza». Sulla stagione aggiunge: «Siamo partiti male a causa della sfortuna. A inizio stagione abbiamo perso le nostre due punte Singirello e Dell’Acqua che sono sulla via del recupero. A dicembre abbiamo cambiato allenatore per dare una svolta perché la squadra aveva perso un po’ di feeling. E’ arrivato Cabiati e il mister è
I padroni di casa sono pronti a festeggiare la promozione diretta in Serie D: «Vorranno vincere a tutti i costi – conclude il numero uno dell’Accademia Vittuone –. Noi proveremo a render loro la vita difficile; ce la metteremo tutta per limitare i danni. Strappare un bel pareggio sarebbe una bella impresa». Elisa Cascioli
LA ROSA
Davide Villa Edoardo Bollini Tommaso Rampoldi Matteo Tacchella Lorenzo Picone Thomas Innamorato Andrea Becchi Stefano Galvagno Simone Dell’Acqua Marco Ghidoli Andrea Corda Matteo Bongiasca Davide Secci Davide Granata Federico Longo Mario Singirello Marcello Maruleski Andrea Bernardi Luca Masperi Gordon Lazzaroni Daniele Bianchi Stefano Gibellini Alessandro Dall’Omo Alessandro Pepe Simone Monguzzi Riccardo Vitola STAFF TECNICO ALLENATORE: Dario Cabiati VICE ALLENATORE: Roberto Villa DIRIGENTI: Compagnoni-Di Dio 31