Catalogo sandro biondo

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ALESSANDRO BIONDO

ALESSANDRO BIONDO LA PITTURA SEMANTICA ISTINTUALE 1994 - 2014

La Pittura Semantica Istintuale 1994-2014 Fondazione Pescarabruzzo - Vario

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ALESSANDRO BIONDO

ALESSANDRO BIONDO LA PITTURA SEMANTICA ISTINTUALE 1994 - 2014

La Pittura Semantica Istintuale 1994-2014 Fondazione Pescarabruzzo - Vario

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Collana Fondazione Pescarabruzzo ARTE E CULTURA 38

ALESSANDRO BIONDO LA PITTURA SEMANTICA ISTINTUALE 1994 - 2014

Testi critici a cura di

Pietro Francesco D’Amico, Massimo Pasqualone

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Presentazione Filo conduttore delle opere di Alessandro Biondo è la ricerca di un linguaggio artistico immediato, che sia in grado di giungere facilmente al pubblico e di instaurare un dialogo diretto con i fruitori delle sue opere. La comunicazione ed il linguaggio divengono irresistibili fonti di attrazione per l’artista dal momento in cui, nel 1991, egli compie una svolta verso quello stile pittorico che Luciano Lattanzi ha definito arte semantica. La scrittura, i simboli alfabetici, il rapporto tra segno e sembiante, infatti, sono alcuni dei temi tipici declinati sulla tela insieme a molteplici suggestioni ed echi lontani, provenienti tanto dalla scrittura pittografica sumera quanto dai disegni primordiali dei bambini. Nel suo lungo percorso artistico, Alessandro Biondo non ha mai smesso di tener fede a quel voto di immediatezza espressiva che è la cifra ultima del suo lavoro d’artista. Rifuggendo facili accademismi e la pittura di maniera, ha preferito percorrere nuove strade per raggiungere uno stile personale, autentico, divenuto con gli anni inconfondibile. E il successo conseguito, in campo nazionale ed internazionale, dimostrano la riuscita della sua ricerca e il felice rapporto instaurato con il pubblico. La Fondazione Pescarabruzzo è quindi orgogliosa di ospitare, nelle sale della Maison des Arts, le magnifiche creazioni di un artista che torna a “casa” dopo una tournée che lo ha visto approdare a Roma e, per ben due volte, in Cina, rinnovando così un patto di amicizia che lo lega non solo in particolar modo alla stessa Fondazione che ho l’onore di presiedere, ma alla nostra intera comunità. Nicola Mattoscio Presidente della Fondazione Pescarabruzzo

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IL RICHIAMO DEGLI ARCHETIPI E LA LINGUA ANCESTRALE DELL’ARTE Pietro Francesco D’Amico Secondo l’estetica crociana ogni manifestazione artistica altro non è che volontà di esprimere un concetto, di manifestare un’intuizione anche quando –estremo paradosso– si denuncia l’impossibilità di dire, l’incapacità di affermare e ci si arrende alla soverchiante supremazia del non essere. Dunque, arte è comunicare? Alessandro Biondo non ha dubbi circa la risposta a questo interrogativo. Per lui, l’arte –ed essa sola– può cogliere le segrete relazioni che uniscono uomini e mondi, culture e società lontane nel tempo come nello spazio, perché ad essa soltanto è stato concesso il potere di parlare agli uomini oltrepassando confini terreni e barriere ideologiche. L’identità ontologica tra arte e comunicazione risiederebbe, quindi, nella necessità hegeliana dell’arte di realizzare se stessa attraverso un palingenetico slancio comunicativo, dal quale promana un messaggio rivolto, indistintamente, a tutta l’umanità. In questa visione della vita e della storia, compito dell’artista è ricercare un linguaggio figurativo che sia direttamente fruibile e universalmente comprensibile senza la mediazione di sovrastrutture sintattiche. La riflessione sul linguaggio presuppone, a sua volta, il riconoscimento dell’alterità come statuto morale e limite etico dell’io: l’identità di ognuno si fonda e si realizza nella relazione con l’altro. Ma di quale identità, di quale relazione è in cerca l’artista? Se la conoscenza di sé passa per la ri-conoscibilità dell’altro (l’alterità come specchio dell’anima), allora la ricerca di un linguaggio artistico universale è volontà di conoscere l’identità più profonda dell’uomo, è volontà di scoprire quei legami invisibili che fanno della variopinta compagine umana un cosmo ordinato, che risponde ad una razionalità primordiale. Il rischio di una simile ricerca è di apparire velleitaria dinanzi alle tante differenze (e indifferenze!) che allontanano gli uomini quando non si traducono apertamente in un motivo di conflitto. Già Erodoto aveva intuito che fra popoli tanto diversi e distanti esistessero dei valori condivisi, delle regole comuni che riflettevano, a suo giudizio, un loro idem sentire. Ma non sono soltanto i fondamenti della legge morale a unire l’umanità. Le ricerche di Rodha Kellogg sui venti scarabocchi di base, comuni ai bambini di ogni tempo, hanno rimarcato la capacità del segno astratto di farsi simbolo universale, veicolatore di un misterioso carico di significanti. Sensibile ai risvolti artistici di queste riflessioni, Alessandro Biondo ha così proceduto alla sistematica semplificazione delle forme attraverso l’uso di tessere multicolore, inscritte all’interno di una “architettura” sobriamente geometrica o vorticosamente costruita: sulla tela prendono vita ricordi di aquiloni, epifanie di cerchi, giardini segreti e eteree gravità di bolle di sapone. A volte, il concettualismo del segno si fa più marcato per l’essenzialità della composizione o per l’atonalità del

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fondo che, come una lente di ingrandimento, costruisce illusioni mostrando mondi fantastici e pianeti immaginari. L’artista penetra le infinite declinazioni dell’esistenza alla ricerca di quei legami fra uomo e natura, metafora ultima del segreto ancestrale della creazione. Anche l’esplorazione dei fondali marini altro non è che volontà di afferrare le verità nascoste del cosmo, volontà di cogliere –per un attimo– il ritmo del mondo, sorpreso a volteggiare la danza segreta di un eterno ritorno. L’esito complessivo è uno stile ludico, immediato, istintuale in cui riemerge –voluta reminiscenza– quel corredo espressivo che contraddistingue le infanzie di ogni epoca. Attraverso suggestioni fiabesche e racconti giocosi, l’artista tenta di declinare le regole di un linguaggio pre-babeblico, universale perché primitivo, riconoscibile perché appartenente alla millenaria koiné umana. L’arte di Alessandro Biondo trasmette un messaggio positivo e pieno di speranza nel paradosso della nostra società globalizzata e interconnessa, troppo spesso incapace di comunicare significati: egli rivendica la perennità di un alfabeto ludico internazionale, limite o varco alle oniriche vie dell’archetipo, le cui primordiali intuizioni guidano l’uomo verso il ritorno ad una dimensione edenica, atemporale, in consonanza con l’armonia primigenia della creazione.

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L’ALFABETO SEMANTICO DI ALESSANDRO BIONDO Massimo Pasqualone È, quella dell’artista, una missione esigente, soprattutto in una realtà dove l’arte agli occhi dei più è vanità nel senso qoheletiano del termine hèvel, un fiato che non sembra avere grande importanza, un vapore che si dissolve presto, ma che, dal sorgere dell’umanità, non cessa di mostrare tutta la sua forza, oltre il tempo e lo spazio. Gli approdi semantici di Alessandro Biondo rappresentano, infatti, una sintesi ermeneutica di straordinaria intensità, con quelle sospensioni spazio-temporali che avvincono il lettore dell’opera sua attraverso quelle che oserei definire “grammatiche connettive”, individuabili nella capacità da un lato di possedere la struttura circolare del tempo in una rinnovata filosofia della storia, dall’altro di accedere alla sospensione del tempo che attraverso squarci e crepacci zetetici si rifà a segni arcaici, comunque sedimentati nella e dalla storia. Questo perché, dice, Georges Jean: “Alcuni segni hanno attraversato la storia. Come certe acque pietrificano ciò che trovano lungo il loro corso, il tempo li ha caricati di senso e mutati in simboli. Altri, sprofondati nell’oblio, sono tornati allo stato di segni convenzionali. Ma proprio nel tempo si legge la capacità di un segno di ancorarsi alla storia di un popolo, per iscriversi, come simbolo, nella memoria collettiva.” Tra questi, primaziale, il cerchio, simbolo della memoria collettiva, che può essere rintracciato in quell’universo spirituale che non contrappone le religioni occidentali a quelle orientali ma, sia attraverso il cristianesimo, sia attraverso il buddismo tibetano, ci conduce al simbolo di perfezione e al “labirinto”, simbolo di ricerca interiore e di viaggio iniziatico ( e sappiamo quanto Biondo sia attento a questo processo sincretico). E così anche il nostro sguardo inizia dal cerchio, perfetto nei suoi equilibri, sia come elemento decorativo a forma di rosa nei lacunari della sottocornice del tempio pagano, sia come grande finestra circolare a raggiera delle chiese romaniche e gotiche, quasi occhio (archetipi sono gli occhi delle basiliche romane del V e VI secolo), in cui –sottolinea opportunamente qualcuno– “andamento verticale ed orizzontale, cerchio, quadrato e triangolo, simmetria radiale e modulare concorrono insieme verso la sintesi compositiva in cui equilibrio dinamico e perfezione statica coincidono.” La ruota, dunque, che richiama il mandala indiano, il cerchio che racchiude il loto, seconda la condivisa etimologia sanscrita. E per noi c’è un prezioso corrispondente occidentale del loto: la rosa. E la rosa è labirinto, è il ciclo della vita, è il fiore simbolicamente legato alla devozione alla Madonna, accompagna da sempre i momenti più importanti del cam-

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mino umano, sacro ad Iside in Egitto, ad Ishtar in Mesopotamia, ad Afrodite in Grecia, a Venere a Roma. Ed ecco che, in questa seconda navigazione, Alessandro Biondo affronta, tra gli altri, il problema della visione del tempo che tende ad appiattirsi inesorabilmente sulla contemporaneità, nella consapevolezza che non vi è più una concezione totale della storia ma vi sono differenti storie, che contribuiscono all’interruzione della continuità del tempo, nella amara convinzione che il presente del postmoderno è un presente che non ha più memoria storica del passato e non progetta più un futuro, con quello che si può definire schiacciamento sull’immediato, sulla moda, sulla novità fine a se stessa. Ecco, dunque, la dimensione del ricordo che stimola le coscienze, quello scire est meminisse che Hegel fa suo nel noto “un popolo che non conosce la propria storia è destinato a ripeterla”. È, dunque, anche fortuna, che è sempre e comunque circolare, che è una ruota, come ci ricorda uno degli autori più amati da Biondo, quel Dante di Inferno, XV, 95; XXX, 13 e Paradiso XVI, 84. E tutto, come una ruota, torna su sé stesso, la ciclicità della vita e della storia. E poi la spirale o scala, da un lato simbolo della vita, dai gradini sempre troppo alti per le nostre corte gambe, dall’altro simbolo dell’artista che, in modo neoromantico, manifesta quella sensucht, quella aspirazione all’infinito che poi, come nelle opere presentate, è anche frammentazione del finito e del fenomenico, con quel recupero postmoderno dell’immanente e del trascendente che alcune opere così bene indicano. Alessandro Biondo attinge, dunque, da varie sapienze, accadiche e sumere, da quei filosofi greci che nella Magna Grecia hanno sviluppato orientamenti di straordinaria attualità, dai contemporanei come Bergson e la Kellog, il Bergson del noto aforisma “La vita è sempre creazione, imprevedibilità e, nello stesso tempo, conservazione integrale e automatica dell’intero passato.” che penso si addica appieno alle composizioni semantiche del nostro artista.

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1. L’alfabeto semantico 1999, tecnica pennarelli su carta, cm. 35x50

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2. Approdo semantico 1994, tecnica mista su tela, cm. 90x90

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4. Magna Graecia - Scudo semantico n. 5 1996, tecnica mista su tela, cm. 100x120

Nella pagina accanto

3. Momenti solari del bioritmo 1995, tecnica mista su tela, cm. 135x180

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5. Scudo semantico n. 14 2001, tecnica mista su tela, cm. 74x74

Nella pagina accanto

6. Il giardino delle piante di Parigi 2003, tecnica mista su tela, cm. 94x125

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7. Differenza 2003, tecnica mista su tela, cm. 71x71

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8. Indifferenza 2003, tecnica mista su tela, cm. 71x71

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9. Comunication 2002, tecnica mista su tela, cm. 71x71

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10. Stop al caos (Scudo semantico n. 16) 2004, tecnica mista su tela, cm. 71x71

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11. La Cina che si trasforma (Scudo semantico n.21) 2006, tecnica mista su tela, cm. 71x71

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12. Aria di Primavera 2006, tecnica mista su tela, cm. 51x85

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13. La città semantica 2009, tecnica mista su tela, cm. 97x100

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14. Composizione semantica n. 3 2014, tecnica mista su tela, cm. 55x55

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15. Composizione semantica n. 4 2014, tecnica mista su tela, cm. 55x55

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16. Composizione semantica n. 5 2014, tecnica mista su tela, cm. 55x55

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17. Composizione marina n. 10 2009, tecnica mista su tela 2009, cm. 97x100

Nella pagina accanto

18. Composizione marina n. 12 2009, tecnica mista su tela, cm. 97x100

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19. Aquarius n. 4 2009, tecnica mista su tela, cm. 65x120

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20. Aquarius n. 3 2009, tecnica mista su tela, cm. 65x120

21. Aquarius n. 5 28

2009, tecnica mista su tela, cm. 65x120

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22. Composizione semantica di vele n. 1 2013, tecnica mista su tela, cm. 59x59

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23. Composizione semantica di vele n. 2 2013, tecnica mista su tela, cm. 59x59

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24. Composizione semantica di vele n. 3 2013, tecnica mista su tela, cm. 59x59

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28. Civiltà sumera n. 4 – Uomo e donna 2012, tecnica mista su tela, cm. 60x70 Nella pagina accanto dall’alto: 25. Civiltà sumera n. 1 2011, tecnica mista su tela, cm. 50x100 26. Civiltà sumera n. 2 – La regina 2011, tecnica mista su tela, cm. 50x50 27. Civiltà sumera n. 3 – La donna 2011, tecnica mista su tela, cm. 50x50 33

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29. La salvezza nel labirinto 2011, tecnica mista su tela, cm. 80x80

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30. Corrente alternata 2005, tecnica mista su tela, cm. 29x103

31. In tondo n. 1 2005, tecnica mista su tela, cm. 87x100

Nella pagina seguente

32. Riposo in sintesi 2011, tecnica mista su tela, cm. 75x120 35

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33. Osservazione 2007, tecnica mista su tela, cm. 90x100

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34. Evoluzione ovale 2008, tecnica mista su tela, cm. 90x100

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35. Diafania semantica 2009, tecnica mista su tela, cm. 90x100

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36. In tondo n. 3 2009, tecnica mista su tela, cm. 90x100

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37. In tondo n. 4 2010, tecnica mista su tela, cm. 90x97

Nella pagina accanto

38. Bolle semantiche 2013, tecnica mista su tela, cm. 61x81

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39. Asimmetria semantica 2013, tecnica mista su tela, cm. 80x90

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40. Evoluzione di 4 sfere semantiche con rosso orientale 2013, tecnica mista su tela, cm. 80x80

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41. Evoluzione di sfera semantiche con rosso orientale n. 1 2013, tecnica mista su tela, cm. 80x80

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42. Evoluzione di sfera semantiche con rosso orientale n. 2 2013, tecnica mista su tela, cm. 80x80

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43. Evoluzione di sfera semantiche con rosso orientale n. 3 2013, tecnica mista su tela, cm. 80x80

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44. Evoluzione di sfera semantiche con rosso orientale n. 4 2014, tecnica mista su tela, cm. 80x80

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BIOGRAFIA Alessandro Biondo nasce a Pescara nel 1946 e già nell’adolescenza mostra la sua inclinazione per la pittura, coinvolto nelle esperienze del padre Umberto, pittore autodidatta, presso il cui locale di ristorazione, molto noto in città e quasi punto di riferimento “storico”, si riunivano abitualmente molti artisti abruzzesi tra cui Alfredo Del Greco, Andrea Carnemolla, Elio Di Blasio, Sandro Visca, Manfredo Michetti e tanti altri che lì avevano spesso anche occasione di incontro col notissimo critico d’arte prof. Antonio Bandera, nelle sue varie permanenze in città. Inizia pertanto giovanissimo, nei primi anni ’60, nello stimolo di questo ambiente artistico-culturale, il suo percorso pittorico che inizialmente è di matrice figurativa. Viene infatti avviato al disegno dai prof.ri Francescopaolo Serrano ed Enzo Lamperini e tra il ’70 ed il ’73 produce opere a inchiostro di china e gessetti colorati, subendo fascino crescente della stesura sovrapposta ed istintualmente frammista dei tanti colori. 1974 – Prime mostre - Pescara: Collettiva - Parigi (Francia): Collettiva Nel 1974, seguito dal pittore Manfredo Michetti, acquisisce anche la tecnica della stesura del colore ad olio su tela. Con le sue prime opere suscita l’interesse del critico d’arte prof. Benedetto Ventura che in questo periodo lo segue con attenzione, curando anche alcune sue mostre personali. In occasione del Festival delle Arti per il XXV Annuale di “Controvento”, nel 1974, tramite la Galleria Carducci di Pescara partecipa alla Collettiva di pittura e scultura Pescara- Parigi. 1975 – Lecce: Collettiva - Alanno (PE): Collettiva Nel 1975, a Lecce, presso l’Hotel President, viene invitato a partecipare ad una importante Collettiva Nazionale di pittura e scultura organizzata dal “Convivio Letterario di Milano”. Ottiene in questo contesto un favorevolissimo giudizio di critica che gli vale il riconoscimento del VI premio nonché la vendita di tutti i quadri presentati. Entra così nel circuito del mercato nazionale che lo porterà sempre più spesso fuori Regione ad esporre in mostre collettive di rilievo come, nello stesso ’75, ad una successiva collettiva organizzata da “Controvento” nelle sale di Villa Alessandra di Alanno nella quale, in occasione della premiazione, il prof. Giovanni Marzoli tratteggia anche la personalità dell’artista sottolineando che “…nelle sue opere egli trasfonde la propria vocazione ed il proprio talento con geniale intuito e slancio sincero…”. 1976 – Foggia: Collettiva - Pescara: Collettiva Nel 1976 partecipa alla II° Rassegna Nazionale di Pittura “Premio La Fontana 1976” presso la Galleria d’Arte “La Fontana” di Foggia e nel mese di settembre alla Collettiva del III° Concorso Nazionale di Pittura, “Premio G. D’Annunzio” di Pescara, che gli vale un riconoscimento-premio. Dal 1977 al 1981 lavora alacremente alla produzione di nuove opere legate alla tematica del mare e la cui ispirazione è ora legata non solo alla natura mediterranea della costa abruzzese con il mare, le sue pinete, le paranze ed i trabocchi, ma anche ai profondi fondali marini, talora oceanici, ove pare pulsare la vita sommersa e sconosciuta di una natura primigenia misteriosa.

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1982 – Montesilvano (PE): Personale Nel 1982 espone opere in una personale presso il Grand Hotel “Adriatico” di Montesilvano. Nel discorso di presentazione della mostra il prof. Benedetto Ventura definisce Alessandro Biondo “artista d’istinto”, ravvisando i primi codici di uno stile proprio, atto a conquistare ampi consensi. La mostra è ripresa dalla RAI-TV e trasmessa al TG Regionale con commento del prof. Giuseppe Rosato. 1983 – Pratola Peligna (AQ): Collettiva Nel 1983, su invito del critico d’arte prof. Leo Strozzieri, partecipa a Pratola Peligna (AQ) alla collettiva dedicata al premio “L’Emigrante”. 1984 – Pescara: Collettiva - Milano: Personale, Convegno - Milano: Collettiva Nel 1984 partecipa alla collettiva del “I° Premio Fedeltà ‘84” presso la Tenda Expo” di Pescara. Nel mese di giugno espone a Milano in una mostra personale, presso il Centro Culturale Lusca – “Galleria Lusca” (zona Brera), in occasione della quale viene tenuto un convegno sull’arte pittorica di Alessandro Biondo riferita ai “Colori del mare”, moderatrice la dott.ssa Antonietta Dell’Arte. Segue a novembre una successiva mostra collettiva a Milano presso la “Galleria Lusca” riservata ai “Pittori della "Lusca"”. 1985 – Pescara: Personale - Pescara: Collettiva - Castiglione a Casauria (PE): Collettiva Nel 1985 espone in un’altra mostra personale presso la Associazione Culturale Nuove Tendenze “La Sfera” di Pescara. Partecipa inoltre alla collettiva “Artisti FIAP” presso il Teatro Monumentale “G. D’Annunzio” di Pescara ed a Castiglione a Casauria (PE) alla “VI° Mostra Collettiva” nella quale come premio speciale gli viene consegnata una scultura in bronzo. 1986 – Pescara: Collettiva Nel 1986 l’artista è il 1° assoluto nel referendum cittadino indetto dal quotidiano “Il Messaggero” sui migliori quadri esposti all’aperto per tutto il periodo estivo della mostra “Collettiva Sfera Estate 2”, ottenendo un grande risalto sulla stampa locale. 1987 – Bussolengo (VR): Collettiva Nel 1987 è presente al 10° Concorso Nazionale d’Arte “Premio San Valentino” a Bussolengo (VR). 1988 – Pescara: Collettiva - Giulianova (TE): Collettiva - Guardiagrele (CH): Personale Nel 1988 partecipa a Pescara al Concorso Internazionale Exlibristico “Gabriele D’annunzio” ed al I° Concorso Nazionale “Città di Giulianova” (TE). Ad agosto è a Guardiagrele (CH) con una mostra personale nel corso della quale il prof. Benedetto Ventura gli attribuisce pubblicamente l’appellativo di “Pittore del mare” con la motivazione di aver saputo sempre cogliere l’essenza della vita del mare “…dalle albe evanescenti ai tramonti di fuoco, dal placido movimento delle onde, alle furiose tempeste”, come riportato nel dèpliant illustrativo della mostra. 1989 – Pescara: Collettiva - Pescara: Personale Nella primavera del 1989 partecipa alla Collettiva “Artisti Abruzzesi” presso la Galleria Carducci di Pescara e ad agosto, sempre a Pescara, espone in una mostra personale alla Galleria “Spazio Arte”.

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1991 – Guardiagrele (CH): Personale Nel 1991 si propone con un’altra personale presso la Sala di San Silvestro di Guardiagrele riscuotendo un notevole successo di pubblico. 1992 – New York (USA): Collettiva - Roma: Premio - Ferrara: Premio Il 1992 è l’anno in cui l’artista, interiorizza ed elabora nuove ricerche pittoriche sul segno astratto, come prima espressione di comunicazione, partendo in particolare dallo studio scientifico-psicologico della cosiddetta “Arte Semantica”, termine coniato dallo scrittore, nonché pittore carrarino Luciano Lattanzi, alla luce delle ricerche della pedagoga americana Rhoda Kellog intorno alla metà degli anni ’50, secondo la quale esistono venti segni istintuali, comuni a tutti i bambini del mondo tra i due ed i quattro anni d’età, che costituiscono il patrimonio primigenioistintuale del linguaggio grafico. Le prime opere di questa nuova produzione vengono esposte nel 1992 alla Fiera d’Arte Contemporanea “ARTEXO” di New York. In questo periodo frequenta lo Studio d’arte Carnemolla–De Leonibus presso l’ex tabacchificio di Città Sant’Angelo (PE). Nel contempo l’artista riceve a Roma in Campidoglio, la nomina a Cavaliere dell’Arte “Croce al merito” e la “Targa Cristoforo Colombo” dall’Accademia dei Dioscuri per meriti artistici. Ottiene nello stesso anno anche il “Premio Alba ‘92” dalla Galleria d’Arte Moderna Alba di Ferrara che ha curato l’esposizione negli U.S.A. 1993 – Roma: Premio Nel 1993, ancora a Roma in Campidoglio, gli viene consegnato dall’Accademia dei Dioscuri il “Gran Premio New York – The Big Apple” per meriti artistici. 1994 – Matera: Collettiva - Atene (Grecia): Collettiva, Premio Nel 1994 a Matera, partecipa alla collettiva “I sassi di Matera” ed a luglio è ad Atene, dove riceve il “Gran Premio degli Idei” dall’assessore alla cultura della città greca. Nel mese di dicembre il critico d’arte prof. Leo Strozzieri pubblica sulla rivista nazionale “Il Monitore” un approfondito commento sull’arte dell’artista rilevando tra l’altro che “…L’artista pescarese sembra suggerire una pedagogia del segno, intesa come mezzo per dare corpo alla sfera più profonda dell’io e nello stesso tempo per partecipare alla catarsi che ogni autentica espressione d’arte procura. In termini accademici si direbbe che la pittura semantica di Biondo individui, nelle unità elementari universali, un’intrinseca potenzialità all’ordine ottico-percettivo, sulla scia certo di tante esperienze avanguardistiche del nostro secolo, a cominciare dal futurismo (perché non parlare di geometrismo aeropittorico?), per passare all’arte cinetica o all’arte programmata in genere e perfino all’Hard-edge abstraction…”. 1995 – Castellaneta (TA): Collettiva - Pescara: Collettiva - Pescara: Personale Partecipa nel 1995 al “Premio Rodolfo Valentino per l’Arte” presso il Palazzo Gaudino di Castellaneta (TA) ed alla “I° Collettiva Rassegna Pittori Abruzzesi” presso l’Università degli Studi G. D’Annunzio” della Facoltà di Architettura di Pescara. Sempre in questo anno, a Pescara, presentato dal critico d’arte Annamaria Cirillo (col supporto della pubblicazione di un catalogo-intervista) espone in una personale di grande richiamo presso la “Casa Natale G. D’Annunzio”, con il patrocinio dei Beni Ambientali e Culturali della Regione Abruzzo. Raro ed ultimo evento di

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una completa possibilità espositiva nelle sale e nel patio della palazzina che, dopo molti anni di chiusura per lavori di restauro, è stata solo di recente riaperta al pubblico ed alle esposizioni solo in alcuni spazi dedicati alle mostre. Nel mese di agosto Andrea Carnemolla sulla rivista Vario scrive “…Oramai non c’è più bisogno di declinare le motivazioni che hanno spinto Biondo ad abbandonare i fondali marini o la fluidità dell’onda che pur rimane come continuità e ritmo, fino a modificarsi nella spirale minoica di cui la serie degli scudi fa sicuramente fede. Una sorta di evocazione ludica del “Disco di Festos” ci suggerisce che il linguaggio non ha una sola origine, ma si propone nel gioco infinito dell’evoluzione. Quello che caratterizza l’ultima operazione di Biondo è un graduale abbandono della centralità forte a favore di una policentralità circolare, integrata e complessa. La lateralità e la trasversalità postmoderne, con la perdita del centro, alludono ad una presenza che si disloca altrove. Biondo ha invece interrotto il centro distribuendolo in sottosistemi che tuttavia alludono ad una circolarità compositiva che ha dilatato ed insieme integrato il messaggio semantico senza proiettarlo altrove…”. 1996 – Pescara: Collettiva - Guardiagrele (CH): Personale Nel 1996 espone alla “2a Rassegna Pittori Abruzzesi” presso la Università agli studi di Pescara, Facoltà di Architettura e ad una personale a Guardiagrele (CH), durante la quale riceve la visita del noto critico d’arte prof. Vittorio Sgarbi che si esprime in positivo sulla sua arte apprezzandone particolarmente la correlazione segno-colore. L’artista avrà modo di rivedere il prof. Sgarbi anche in altre occasioni ricevendo conferma del suo positivo giudizio critico. La rivista “Vario-Abruzzo in rivista” di Claudio Carella si interessa più volte di Alessandro Biondo e nel maggio ’96 Marina Moretti vi scrive “…I suoi quadri hanno titoli eloquenti: “Sinuosità”, “Approdo semantico”, …infatti il cromatismo geometrico di Alessandro Biondo, artista pescarese di lunga esperienza è una conquista relativamente recente. Il percorso pittorico di Biondo era fin qui imperniato sulla figurazione, in particolare sul mare e le sue infinite suggestioni. Oggi le sue tele non rappresentano più marine e fondali, non “direttamente” almeno. Le superfici si presentano suddivise in spicchi spesso simmetrici, ognuno dei quali nell’assumere una certa vivace colorazione, si autodefinisce intersecandosi con gli altri. Ogni porzione così risulta “una” e “connivente”, tale da costringere a sollecitare l’occhio alla percezione globale di un apparato compositivo”. Sul quotidiano “Il Centro” del 3 agosto ‘96 Annamaria Cirillo torna a scrivere “…Anche nella più recente produzione si trovano in Alessandro Biondo novità e conferme di valori già noti. Audace trasfusione razionale e sistematica dei tempi mitici della pittura, quali graffiti primordiali in semplificazioni segniche e colori finalizzati alla piena visualità: “divertissement” spensierato di fantasie festose, “idee nuove” alla Andy Warhol, ancor più nel senso della composizione rapportabili al mondo di Kostabi, ma personalissime in quel particolare rapporto suono-segnale-segno che diventa colore ed è alla base della semantica di Biondo; istintuale musicalità (quasi di festosità circense) espressa in valida sorgente di percezione visiva, piena espressione di una propria arte che prevarica limiti verso tendenze, somiglianze, compatibilità simboliche, illogità”. 1997 – Sassoferrato (AN): Collettiva - Venezia: Collettiva Nel 1997 l’artista partecipa alla XLVII° Rassegna Internazionale “G.B. Salvi e Piccola Europa” – “OPEN” al Palazzo Oliva di Sassoferrato (AN) con testo critico di

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Padre Stefano Trojani. A Venezia, presso il Salone dei Beni Culturali – Padiglione Italia, Giardini della Biennale Internazionale d’Arte, vengono esposti sei “bozzetti semantici” di Biondo a cura dello “Studio Calcografico Urbino” di Pescara. 1998 – Collecorvino (PE): Convegno Arte semantica Nel 1998 a Collecorvino (PE) avviene una presentazione con convegno del prof. Giuseppe Di Prinzio e del Critico d’arte Annamaria Cirillo in occasione della collocazione della sua opera “Collecorvino nella fantasia semantica” (150x200cm) nella Sala Consiliare del Comune alla presenza della Giunta Comunale e di numerosa cittadinanza. Nel frattempo, e sino alla scomparsa, frequenta lo Studio del prof. Giuseppe Di Prinzio. 1999 – Pescara: Personale - Pescara: Personale Il 29 aprile del 1999 segue una personale di particolare successo presso l’Università degli studi “G. D’Annunzio” della Facoltà di Architettura di Pescara. Nel dèpliant di presentazione Annamaria Cirillo scrive “…Una istintuale coscienza segnica di valenza avanguardistica guida il vivido gusto per valori cromatici del pittore Alessandro Biondo. Come già ampiamente approfondito, il suo posizioniamo geometrico compositivo palesemente avvicina la matrice originaria della sua arte alle teorie della pittura semantica (Lattanzi – 1960) e ne fissa come principale componente la purezza e l’innocenza del segno istintuale elementare. Ma l’invenzione fantasiosa di gamme policromatiche, contenute ed intersecate in mini-figurazioni geometriche, s’equilibra e si salda in un contesto di complessa razionalità ritmica, sul filo di un’unica linea che, partendo da un punto, percorre tutta la tela congiungendosi e disgiungendosi nella varietà creativa dei tasselli geometrici, scoprendo solo raramente, con felice sorpresa il disegno di un simbolo, unico referente formale e figurale della medesima trama ideologica. Questa immagine come simbolo di “vera” realtà tende a suggerire o ad evocare sotto un velo di analogie e di miti, un mondo di memorie o un vissuto di speranze staccandosi da un culto stretto della natura. Tale improvviso svincolo da condizionamenti strutturali e programmatici costituisce un momento liberatorio che supera gli stereotipi della pittura geometrica proponendosi come fonte di piacere alla percezione visiva ed all’immaginazione, nello stimolo di segni e vividi colori. Un vero e proprio influsso taumaturgico come offerta di pace e fortuna pare sprigionarsi dalle tele di questo sperimentatore sapiente di geometrie e colori (strano, ma da tanti asseriscono che le sue opere “portano bene”). Certo spunti di fantasia fresca e favolistica, innocente e ludica paiono suggerire le accennate associazioni di idee”. Alla presentazione di questa mostra interviene l’indimenticabile prof. Giuseppe Di Prinzio che con determinata vivacità espressiva sottolinea che “…Alessandro Biondo con i suoi segni semantici ha proprio imbroccato la strada giusta di un inconfondibile stile artistico”. Nel mese di dicembre l’artista torna ad esporre in una personale presso la “Libreria del Mare” di Pescara, sollecitato da tanti estimatori e soprattutto dal Comandante della Capitaneria di Porto di Pescara, C.V. Ugo D’Atri. 2000 - Pescara: Università “G.D’Annunzio” - Ancona: Collettiva Il 6 marzo 2000 presso l’Aula Magna Azzurra dell’Università “G.D’Annunzio” di Pescara viene presentato il volume di Maria Agnifidi, patrocinato dalla stessa Università e dal Consiglio Regionale della Regione Abruzzo, dal titolo “Artisti Abruzzesi dal Medioevo ai giorni nostri-Biografia” dove a pag. 36 è presente l’artista. Ad aprile

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partecipa al 2° Concorso Nazionale “Pittori del Mare” indetto dalla Marina Militare Italiana presso le sale del Comando in Capo del Dipartimento Militare Marittimo di Ancona (tral’altro, luogo dove l’artista ha prestato servizio in qualità di sottoufficiale negli anni 1968-1969). 2002 – Pescara: Personale Nel settembre 2002, in occasione del Convegno “Ascoltare gli effetti - Psicoanalisi e musica”, espone con una personale presso la Sala “Figlia di Jorio” della Provincia di Pescara. 2003 – Pescara: Collettiva - Guardiagrele: Collettiva A maggio 2003 per iniziativa dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione di Pescara, Alessandro Biondo viene inserito nel progetto di donazione e mostra denominato “15 Artisti, la città e la scuola”, (su selezione della curatrice Annamaria Cirillo) tra i quindici artisti pescaresi più rappresentativi di tendenza, che accettano di eseguire apposite opere e farne dono a 15 scuole elementari e medie della città, scelte e singolarmente assegnate con sorteggio. La mostra collettiva di tali opere, viene tenuta presso il Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara, ed il relativo catalogo, (a pag. 44 ed 81 l’artista Biondo) curato da Annamaria Cirillo con ampia documentazione dei percorsi artistici di questi grandi artisti della città, reca anche inserita, in sintesi didattica, la “Storia dell’arte contemporanea d’Abruzzo dalla metà dell’800 ad oggi” (a pag. 30 l’artista). A novembre Alessandro Biondo è tra i soci fondatori dell’Associazione Artistica Culturale “Ars Nova Grelis” di Guardiagrele (CH) che annovera vari artisti, pittori e scultori del territorio con l’incarico di Vice Presidente ed a dicembre prende parte alla I° Collettiva Artisti dell’Associazione “Ars Nova Grelis” nella Sala espositiva comunale dell’ex Convento delle suore di San Giuseppe a Guardiagrele (CH). 2004 – Guardiagrele (CH): Collettiva Nell’agosto 2004 espone nella 2° Collettiva Artisti dell’Associazione “Ars Nova Grelis” nel Chiostro dell’ex Convento di San Francesco, sede del Comune di Guardiagrele (CH).

Gli amici italiani intervenuti alle manifestazioni dell’artista tenutesi presso l’Accademia Centrale delle Belle Arti di Pechino - ottobre 2010.

2005 – Guardiagrele (CH): Collettiva - Pescara: Personale Mostra antologica Il 31 luglio 2005 l’artista espone nel centro storico di Guardiagrele (CH) nella collettiva notturna “La notte degli artisti” conclusasi all’alba. Il 28 settembre 2005

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Alessandro Biondo espone in una mostra antologica che comprende anche le ultimissime opere di ideazione astratta-concettuale, presso il Museo d’Arte Moderna Vittoria Colonna di Pescara, sotto il patrocinio del Comune di Pescara e dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Pescara, con presentazione e catalogo a cura del critico d’arte Annamaria Cirillo. 2006 – Chieti: Collettiva Nel mese di aprile 2006 espone presso la “Bottega dell’Arte” della Camera di Commercio Industria e Agricoltura di Chieti con gli artisti dell’Associazione Culturale “Ars Nova Grelis”. A dicembre è fondatore del “Laboratorio d’arte semantica abruzzese” con gli orafi Italo Lupo di Pescara e Leonardo Lanfranco di Francavilla al Mare (CH). 2007 – Pechino (Cina): Personale - Pechino: Convegno Cafa - Hangzhou (Cina): Collettiva Il 1° ottobre 2007 l’artista espone 42 opere e 54 disegni in una mostra personale presso l’Accademia Centrale delle Belle Arti di Pechino (Cina) “China Central Academy of Fine Arts – Museum Shuat Fuyan Hutong Wang Fujing” con presentazione dell’Art Director Mr. Tang Bin . L’artista è stato invitato dalle autorità cinesi preposte quale primo pittore italiano ad esporre presso la succitata Accademia con successiva comunicazione ufficiale del Cafa di aver staccato oltre 7.000 biglietti dei visitatori, caso unico riferito ad artisti stranieri. Il 10 ottobre 2007 Biondo tiene presso la China Central Academy of Fine Arts di Pechino (Cina) il Convegno sulla “Pittura semantica” dinanzi ad una platea di oltre 250 insegnanti e studenti. A fine ottobre 2007 l’artista è presente alla mostra collettiva con artisti cinesi nella Fiera Internazionale nella città di Hangzhou (Cina). 2008 – Reportage: Pescara, Scafa (PE), Catignano (PE) - San Martino sulla Marruccina (CH): Collettiva - Penne (PE): Collettiva Il 21 febbraio 2008 presso il Museo d’Arte Moderna Vittoria Colonna di Pescara, Biondo rappresenta ad un folto pubblico le emozioni artistiche vissute in Cina con l’esposizione di alcuni quadri presentati in Cina. Nei mesi di luglio e di agosto le suddette emozioni vengono rappresentate rispettivamente nelle piazze dei comuni di Scafa (PE) e Catignano (PE), su richiesta dei rispettivi Sindaci, con innovate impressioni sull’arte tra pubblico ed artista. Nel mese di marzo partecipa ad una esposizione di arte contemporanea nella “1° Giornata dell’Arte” tenuta nel Comune di San Martino sulla Marrucina (CH). Dal 25 giugno al 9 luglio 2008 espone in collettiva “Solstizio d’Estate” con gli artisti correlati Barbara Agreste e Francesco Toppetta nella mostra dal titolo: “La Chiesa di San Giovanni Battista di Penne nel Solstizio d’Estate IV edizione” Città di Penne (PE). 2009 – Rapino (CH): Collettiva - Guardiagrele (CH): Collettiva Nel mese di gennaio l’artista espone in collettiva con gli artisti dell’Associazione “Ars Nova Grelis” nel Museo delle ceramiche del Comune di Rapino (CH) e ad ottobre presso le sale del Centro di Eccellenza dell’Artigianato Abruzzese del Comune di Guardiagrele (CH). 2010 – Catignano (PE): Collettiva - Guardiagrele: Collettiva - Pechino (Cina): Premio alla carrie-

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ra - Pechino (Cina): Personale, Convengo - Pescara: Collettiva - Pescara: Personale Ad agosto 2010 espone in una collettiva di “Artisti Abruzzesi” nel comune di Catignano (PE) e una collettiva nel Museo Archeologico di Guardiagrele (CH) con artisti dell’Associazione “Ars Nova Grelis”. Il 10 ottobre 2010 all’artista viene consegnato un prestigioso premio alla carriera dall’Accademia Centrale delle Belle Arti di Pechino – “China Central Academy of Fine Arts” per i suoi quaranta anni di attività pittorica, tiene nella stessa Accademia cinese una mostra personale e nella sala delle cerimonie il Convegno “Ai confini dell’arte. Dal figurativo all’astrattismo concettuale di Alessandro Biondo”. Per l’occasione sul catalogo Generoso D’Agnese scrive: “… È un amore sincero quello che ormai unisce Alessandro Biondo alla Cina. Dopo la mostra personale tenutasi nel 2007 presso l’Accademia delle Belle Arti di Pechino, il pittore pescarese torna infatti nella capitale cinese per festeggiare i suoi 40 anni di attività artistica, coronati da molte soddisfazioni e da una continua evoluzione tecnica.“Ai confini dell’Arte: dal figurativo all’astrattismo semantico concettuale” rappresenta in realtà più di un semplice appuntamento con gli appassionati d’arte dell’Estremo Oriente. La mostra vuole essere infatti un vero e proprio traguardo nei graduali passaggi che hanno visto esordire Alessandro Biondo come pittore figurativo e poi evolvere verso la concettualità semantica carica di quelle tonalità che rendono le opere dell’artista pescarese punti di convergenza della luminosità. Definito da taluni critici il “Kandinsky italiano”, l’artista abruzzese condivide con lo stesso la capacità di evidenziare un linguaggio riferito ai segni e la stesura dei colori che offrono al fruitore una scala cromatica molto piacevole. Dalle analisi delle opere realizzate si può anche affermare che le sue pitture riescono a far emergere il corredo cromosomico grafologico presente nell’umanità, con un sapiente accostamento di tratti infantili realizzati dalla mano di un uomo maturo. Tale affermazione conferma anche l’originalità della produzione artistica di Biondo, frutto di una ricerca semantica dei segni che provocano messaggi artistici singolari e irripetibili, frutto che ora trova nuova linfa nel compleanno artistico dei suoi 40 anni di produzione…”. Nel mese di novembre partecipa con artisti toscani alla collettiva “Atolli dell’anima” Biennale habitat 2010 presso Villa Basile di Pescara. Sempre in novembre espone con una mostra personale presso il Padiglione della Camera di Commercio di Pescara – Marina di Pescara nell’ambito della Biennale habitat 2010 sez. Mediterranean World con reportage sulle esperienze avvenute in Cina. 2011 – Pescara: Collettiva - Catignano (PE): Personale - Pescara: Personale e Convegno Nel mese di maggio partecipa alla collettiva dal titolo “Dinamiche Contemporanee Maestri Storici e Maestri” presso il Museo Aurum di Pescara. Nel mese di agosto espone con una mostra personale nei locali del Comune di Catignano (PE) in omaggio ai cittadini che lo hanno richiesto in quanto l’artista ha trasferito il suo Studio d’arte in questo centro urbano. Nel mese di dicembre espone presso le sale della West Best Plaza di Pescara con Stefano Cappucci nella mostra dal titolo: “L’Arte è giovane” con convegno e presentazione del dott. Pietro Francesco D’Amico. 2012 – Roma: Personale Nel marzo 2012 con una personale dal titolo “L’Arte Innata” espone 55 opere presso lo spazio espositivo “Le Cinque Lune” (loc. p.zza Navona) di Roma. Per l’occa-

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sione nel dèpliant espositivo Pietro Francesco D’Amico scrive “…Filo conduttore delle opere di Alessandro Biondo è la ricerca di un linguaggio figurativo che sia universalmente fruibile e direttamente comprensibile senza la mediazione di sovrastrutture sintattiche. Da tempo la sua produzione artistica ha perfezionato un registro formale autentico e personale, caratterizzato dall’uso di vivide campiture di colori giustapposti e dalle tonalità contrastanti, inscritte all’interno di una “architettura” sobriamente geometrica o vorticosamente costruita. L’esito è uno stile immediato, ludico, istintuale, in cui riemerge – voluta reminiscenza – quel corredo espressivo e atavico che contraddistingue le infanzie di ogni epoca. L’interesse per la scrittura pittografica sumerica e per il suo misterioso carico di significanti sono solo l’ultima suggestione di cui l’artista si nutre nel percorso verso l’acquisizione di un linguaggio prebabelico, universale perché primitivo, armonioso in quanto ancestrale, “ri-conoscibile” perché appartenente alla millenaria koinè umana. Nella civiltà della comunicazione, nella società dell’interconnessione globale, in cui troppo spesso si consuma il paradosso dell’incapacità di trasmettere significati, Alessandro Biondo rivendica la perennità di un alfabeto ludico internazionale, limite o varco alle oniriche vie dell’archetipo, le cui primordiali intuizioni guidano l’uomo verso il ritorno ad una dimensione atemporale, in consonanza con l’armonia primigenia del cosmo”. 2013 – Guardiagrele (CH): Collettiva Nell’agosto 2013 nell’ambito della ricorrenza del decennale della costituzione dell’Associazione Culturale Ars Nova Grelis espone in collettiva presso il Palazzo Enciclopedico – Biennale di Venezia 2013 – Marino Auriti – di Guardiagrele (CH).

Consegna del Premio ai quarant’anni di carriera artistica assegnato dalla China Central Academy of Fine Arts di Pechino che Biondo ha dedicato all’Abruzzo - ottobre 2010.

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BIBLIOGRAFIA Rivista “Controvento” di Alanno (PE) – “Informatore” del Convivio letterario di Milano - Corriere dell’Appennino - Il Monitore - Il Tempo - Il Messaggero - Il Corriere della Sera - Il Giornale d’Italia - Paese Sera - Il Centro - Gazzetta di Pescara – Cat. dei Pittori del “Premio Gabriele D’Annunzio” – Cat. Conc. Intern. Exlibristico Gabriele D’Annunzio – Cat. Rass. Intern. G.B. Salvi e Piccola Europa, Sassoferrato (AN) - Volume “Artisti Contemporanei Abruzzesi” - Rivista “Praxis Artistica” - Volume “L’Elite” – Selezione Arte Italiana - Volume “Antologia Artisti Italiani 1994” – Pubblicazione/intervista mostra Alessandro Biondo Casa Natale “G. D’Annunzio” - Top Art” Cat. Nazionale dell’Arte Contemporanea Rossano Massacesi Editore – Pescara Domani – Quotazioni Tutto Affari Pescara – Volume “Artisti Abruzzesi dal Medioevo ai giorni nostri. Bibliografie” – Dèpliant mostra Alessandro Biondo della Università degli Studi G. D’Annunzio “Facoltà di Architettura” – Volume “15 Artisti la città e la scuola” – Volume “Alessandro Biondo dalla figurazione all’astrazione geometrica del concetto” – Rivista Aelion – Volume “I segni e i colori di Alessandro Biondo” - Cronaca d’Abruzzo – Pescara, Pescara – China Cultural Daily – China Daily Beijing Weekend - Abruzzo nel Mondo - Vivere a Scafa – Annuario Abruzzese 2008 – China Money – Volume “Ai confini dell’arte. Dal figurativo all’astrattismo concettuale di Alessandro Biondo” – ANSA – OMNIROMA – ADN KRONOS – Il Velino AGV – Cultura & Tempo libero Roma – LEGGO Roma – Il Manifesto – Metro spettacoli Roma – exilart.com – Spettacolo e cultura.it – Un Do.Net EMATUBE – Tribeart – Itali@ Magazine – OK Arte – Libero - e altri… Hanno scritto di lui: A. Camplone - A. Carnemolla - A. M. Cirillo - A. Cutilli - G. D’Agnese - L. D’Alfonso - P.F. D’Amico - A. De Collibus - A. Dell’Arte - F. Di Miero - J. Ferrara - Wu Liping - G. Marzoli - F. Malandrucco - M. Moretti - R. Orlando - M. Pasqualone - L. Strozzieri - Tang Bin - P.M.S. Toro - p. S. Trojani. - B. Ventura - Zhu Xiao Jun.

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RECENSIONI Benedetto Ventura, CONTROVENTO – Rivista di lettere – arti – scienze n. 7, 1975, p. 7 Giovanni Marzoli, CONTROVENTO – Rivista di lettere – arti – scienze n. 3, 1976, p. 20 “Alessandro Biondo pittore d’istinto”, Il Corriere dell’Appennino, 10.02.1984, p. 15 “Le opere marine di Biondo a Milano”, IL TEMPO “d’Abruzzo”, 05.05.1984, p. 4 CALENDARIO “CORRIERE DELLA SERA”, 30.05.1984, p. 17 IL TIZZONE - Trimestrale di stimolo tecnico professionale - scientifico, anno V n. 3, 1984, p. 16 “Mostre pescaresi”, IL TEMPO “d’Abruzzo”, 22.03.1986, p. 5 “Mostre di pittura – Vernici per Biondo”, IL MESSAGGERO “d’Abruzzo”, 22.03.1986, p. 4 IL TIZZONE - Trimestrale di stimolo tecnico professionale - scientifico, anno VII n. 2, 1986, p. 12 “Il pubblico ha scelto i vincitori”, IL MESSAGGERO “d’Abruzzo”, 03.09.1986, p. 4 “Biondo, una ‘Vita col mare’”, IL TEMPO “d’Abruzzo”, 02.08.1988, p. 6 “Vita col mare”, IL CENTRO, 04.08.1988, p.23 “Biondo espone a Chieti”, PAESE SERA (Cronaca di Roma),13.08.1988, p. 21 “Mostra di Alessandro Biondo”, IL GIORNALE D’ITALIA, (Cronaca di Roma), 15.08.1988, p. 21 “Torna il pittore del mare”, IL TEMPO “d’Abruzzo”, 04.08.1989, p. 4 “La pittura semantica di Biondo”, IL TEMPO “d’Abruzzo”, 02.08.1991, p.4 “Appuntamenti”, IL CENTRO, 10.03.1992, p. 20 “Un artista pescarese espone a New York”, IL TEMPO “d’Abruzzo”, 10.03.1992, p. 11 “Biondo sale sull’Olimpo”, IL CENTRO, 03.07.1994 p. 21 “Pittore premiato ad Atene”, IL MESSAGGERO “d’Abruzzo”, 04.08.1994, p. 4 Leo Strozzieri, “La pittura semantica di Alessandro Biondo”, IL MONITORE – Rivista di Scuola, Cultura e Arte, Dicembre 1994, p. 4 Annamaria Cirillo, “Capire un artista. Il segno ed il colore dell’io”, maggio 1995, di pp. 11 Andrea Carnemolla, “Alessandro Biondo”, VARIO - Abruzzo in rivista, Agosto 1995, p. 96 “Università - Mostra collettiva di trenta maestri di arti figurative”, IL TEMPO “d’Abruzzo”, 12.12.1995 p. 8 “Mostra collettiva di artisti abruzzesi nella sede universitaria di viale Pindaro”, ADRIATICO FLASH 2000, Gennaio 1996, p. 25 “Alessandro Biondo - La sinuosità del colore”, VARIO - Abruzzo in rivista, Aprile 1996, p. 49 e p. 92 “Guardiagrele, in mostra le tele di Alessandro Biondo”, IL CENTRO - Cronaca di Chieti, 11.08.1996, p. 3 “I guai del dopo Sgarbi”, IL CENTRO, Cronaca di Chieti, 03.09.1966, p. 3 P. Stefano Trojani, “Volume 47° Rassegna Internazionale G.B. Salvi e Piccola Europa”, Maggio 1997 p. 65 “Artisti di banca”, VARIO – Abruzzo in rivista, Giugno 1998, p. 87 “Collecorvino sala consigliare”, IL MESSAGGERO “d’Abruzzo”, Area Metropolitana, 18.07.1988, p.VIII

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“L’Opera di Biondo nel municipio di Collecorvino”, IL CENTRO “Montesilvano/Penne”, 18.07.1988, p. IX “Alessandro Biondo, Personale” Facoltà di Architettura, QUOTAZIONI n. 17, Aprile 1999, p. 83 Alessia Camplone, “Qualcosa di Biondo”, IL MESSAGGERO “Spettacoli & Cultura”, 28.04.1999, p. 4 Annamaria Cirillo, “Alessandro Biondo – Quando l’avanguardia si connota di terapeutiche, colorate geometrie”, QUOTAZIONI n. 35, Settembre 1999, p. 83 “Alessandro Biondo”, PESCARADOMANI n. 13, Novembre1999, p. 16 GIORNO&NOTTE, “L’AGENDA”, Dicembre 1999, p. 86 Maria Agnifili, Volume, “Artisti Abruzzesi dal Medioevo ai giorni nostri –Bibliografia”, marzo 2000, p 36 Annamaria Cirillo, Volume, “15 Artisti, la città e la scuola”, 2003, p. 44 ed 81 “Biondo al Colonna”, IL CENTRO “Cultura e Spettacoli”, 28.09.2005, p. 25 “Biondo in mostra”, IL MESSAGGERO “d’Abruzzo”, 28.09.2005, p. 38 “Al museo Colonna il mondo dei colori di Sandro Biondo”, IL TEMPO “d’Abruzzo”, 28.09.2005, p. 38 “Biondo al Colonna”, IL TEMPO “d’Abruzzo”, 28.09.2005, p. 25 Volume, “Alessandro Biondo – Dalla figurazione all’astrazione geometrica del concetto”, a cura di Annamaria Cirillo, 2005, n. pp. 135 Anna Cuitilli, “GEOMETRICO BIONDO”, VARIO - Abruzzo in rivista, Novembre 2005, pag. 88 “Alessandro Biondo: un guardiese in esilio”, AElion - Giornale di Guardiagrele, Gennaio 2006, pag. 11 IL MONITORE – Rivista di Scuola, Cultura e Arte Settembre 2006, p. 11 Mauro Ammirati, “Alessandro Biondo testimonial di Scafa in Oriente” VIVERE A SCAFA – Trimestrale d’informazione e cultura, Dicembre 2006, p. 3 Rossano Orlando, IL CENTRO “Cultura&Società”, 19.09.2007, p. 23 Volume “Alessandro Biondo – I segni e i colori di Alessandro Biondo”, 2007, n. pp.80 “Alessandro Biondo – Artista pescarese ospite dell’Accademia di Pechino”, IL TEMPO “d’Abruzzo”, 22.09.2007, pag. 40 “I colori di Biondo conquistano la Cina”, IL MESSAGGERO “d’Abruzzo”, 22.09.2007, p. 57 “Artista pescarese in Cina”, IL CENTRO, 22.09.2007, p. IV Vito De Luca, “I segni e i colori di Alessandro Biondo dal Vittoria Colonna alla Cina”, Cronaca d’Abruzzo - CULTURA, 22.09.2007, p. 36 “Alessandro Biondo: pittore italiano all’Accademia Centrale delle Belle Arti di Pechino”, CHINE CULTURE DAILY, 30.09.2007, prima pagina “Un italiano in Cina – L’opera di Biondo Sbarca a Pechino”, PESCARA PESCARA, 3,10.2007, p. 5 “E la Cina divenne ‘BIONDO’ ”, ABBRUZZO nel mondo – Nov./Dic. 2007, p. 5 “Alessandro Biondo – un artista abruzzese alla conquista della Cina”, VARIO – Abruzzo in rivista, Giugno 2008, p. 84 Annamaria Cirillo “Celeste arte”, VARIO – Abruzzo in rivista, Dicembre 2008, pp. 42 e 43 Volume, “Ai confini dell’arte. Dal figurativo all’astrattismo concettuale semantico di Alessandro Biondo”, 2010, n. pp. 55

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“Piace molto anche ai cinesi l’opera pittorica di Alessandro Biondo”, AElion – Giornale di Guardiagrele, Ago./Sett. 2010, p. 3 Paola M.S. Toro, “Riconoscimento internazionale – Tutti i colori di Biondo a Pechino”, IL CENTRO, 5.10.2010, p. 20 Paola M.S. Toro, “Premio alla carriera. L’arte di Biondo affascina Pechino”, IL CENTRO, 11.12.2010, p. IX “Traguardi – il pittore Biondo conquista Pechino”, IL MESSAGGERO – PESCARA METROPOLITANA, 1.12.2010, p. 45 Le Cinque Lune “Alessandro Biondo, le geometrie”, CORRIERE DELLA SERA – Cronaca di Roma “, 16.03.2012, p.23 L’artista è inoltre presente su numerosi siti internet cinesi e nazionali. Il 25 novembre 1982 la RAI-TV (TGR3) riprese televisivamente le opere esposte in una sua personale, con commento del Prof. Giuseppe Rosato. Nel mese di marzo 2012 la mostra personale tenutasi presso lo Spazio espositivo Le Cinque Lune di Roma è stata trasmessa su Roma Uno sky 518, Youdem sky 825, Rete 7 Torino sky 825, Telelibertà con numerose repliche. Diverse TV locali e cinesi hanno trasmesso servizi durante il suo lungo percorso artistico.

RICONOSCIMENTI 1975, Milano, Premio del Convivio Letterario di Milano “per particolare successo riportato alla Mostra Collettiva di Lecce” – 1992, Roma, Campidoglio, Gran Nomina Cavaliere dell’Arte 1992 “Croce al Merito” e Targa Cristoforo Colombo dell’Accademia dei Dioscuri – 1993, Roma, Campidoglio, Assegnazione del Gran Premio “New York – The Big Apple” – 1994, Atene, “Gran Premio degli Dei” – 1998, Collecorvino (PE), presentazione del Prof. Giuseppe Di Prinzio e del critico d’arte Anna Maria Cirillo per la collocazione di un’opera nella nuova Sala Consiliare dal titolo “Collecorvino nella fantasia semantica” (150x200) – 2010, Premio “40 anni di carriera artistica” consegnato con cerimonia dal direttore della China Central Academy of Fine Arts di Pechino (Cina) prof. Dai Shine.

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ALESSANDRO BIONDO Vive a Pescara e lavora nel proprio studio a Catignano (PE). È membro dell’Accademia Tiberina, della Unione della Legion d’Oro di Roma e già dell’Accademia dei Dioscuri. È Vice Presidente dell’Associazione Culturale Ars Nova Grelis di Guardiagrele che annovera tra i soci pittori e scultori del nostro territorio. Suoi lavori sono presso collezioni pubbliche e di privati in Italia ed all’Estero. Abitazione: via Firenze, 211 • 65122 Pescara Studio: via del Castello,1 • 65011 Catignano (PE) Tel. (+39) 085.290248 Mobile (+39) 335.7585781 www.alessandrobiondo.altervista.com alessandro.biondo49@libero.it

Finito di stampare nel mese di maggio 2014 da Arti Grafiche Picene s.r.l. per conto di Fondazione Pescarabruzzo e Vario Edizioni

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Volumi pubblicati nella Collana “Arte e Cultura” della Fondazione Pescarabruzzo Franco Battistella (a cura di) Franco Battistella (a cura di) Ferdinando Lepore Tobia R. Toscano (a cura di) Raffaella Falconio (a cura di) Roberto Liberatoscioli Roberto Liberatoscioli Lorenzo Papponetti Adriana Gandolfi Nicodemo Napoleone Laura Bagagli Antonio Zimarino (a cura di) Antonio Zimarino (a cura di) Franco Battistella, Cornelia Dittmar (a cura di) Maria Gloria Ruocco A.C. “Culture Tracks” (a cura di) Luca Beatrice (a cura di) Maurizio Scudiero (a cura di) A.C. “Culture Tracks” (a cura di) Giovanbattista Benedicenti, Vincenzo De Pompeis (a cura di) Cornelia Dittmar Giovanni Benedicenti (a cura di) Simona Clementoni (a cura di) Ezio Sciarra, Antonio Zimarino, Monica Ruggieri (a cura di) Luciano Caprile (a cura di) A.C. “Culture Tracks” (a cura di) Antonio Gasbarrini, Anna Seccia Luigi Cicchitti Lucia Arbace (a cura di) Lucia Arbace, Maria Concetta Nicolai, Maria Ruggeri (a cura di) Vincenzo de Pompeis, Gaetano Carboni, Giorgio D’Orazio, Sandro Parmiggiani (a cura di) A.C. “Culture Tracks” (a cura di) Giorgia Calisti (a cura di) Mimmo Sarchiapone Giovanbattista Benedicenti, Raffaella Cordisco (a cura di) Manfredo Ferrante,Marco Nocca, James Schwarten (a cura di)

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“Pescara. Arte e città fra ‘800 e ‘900” “Basilio Cascella - Catalogo delle cartoline” “I colori della notte” “Vittoria Colonna. Sonetti in morte di Francesco Ferrante d’Avalos Marchese di Pescara” “Domus Pulcherrimae - Dimore storiche d’Abruzzo” “Pescara in posa” “Pescara a colori” “Avanguardia architettonica abruzzese a Montesilvano. La colonia marina” “Amuleti. Ornamenti magici d’Abruzzo” “Immagini della mia terra” “I veneziani d’Abruzzo” “Di Prinzio e la cultura artistica in Abruzzo” “Giustino Rossi e l’arte della vita” “L’arte svelata. Le opere restaurate dalla Fondazione Pescarabruzzo” “Pescara e dintorni” “Il lungo viaggio dal Nord 1877 - 1915. L’Abruzzo nei dipinti dei pittori scandinavi”

1997 1997 1998 1998 1999 1999 2001 2003 2003 2004 2005 2005 2006 2007 2009 2009

“Il buio, confine del colore. Formichetti e Schifano: dialogo tra spirito e materia” “Futurismo. Dinamismo e Colore” “L’Abruzzo di M.C. Escher. Un percorso nei luoghi dell’arte” “Tommaso Cascella. Il percorso di una vita (1890-1968)”

2010

“Il restauro di tre dipinti inediti di Nicola Ranieri di Guardiagrele” “Oltre il Futurismo. Grandi artisti italiani del Novecento” “Bruno Di Pietro. Ai confini del creato 1965-2010” “Bruno Zenobio. Colonne, totem, stele musive”

2010 2010 2011 2011

“Il tempo di Modigliani” “Lettere da Civita d’Antino di Kristian Zahrtmann”. Collezione d’Arte Scandinava Fondazione Pescarabruzzo “Una storia senza fine? Aquilabruzzo Tendatelier” “La Cattedrale di San Cetteo. Chiesa Madre di Pescara” “Il Sentimento della Natura. Pittori abruzzesi al tempo dell’Italia unita” “Percorsi di Uomini Percorsi di Fede. Dall’Est a Villa Badessa. Immagini Icone Costumi” “Loretoview. Festival di fotografia del paesaggio”

2011 2011

2010 2010 2010

2012 2012 2012 2012 2012

“Fuori dai sentieri battuti. Viaggiatrici straniere nell’Abruzzo del XX secolo Amy Atkinson Anne Macdonell Estella Canziani” “Vibrazioni di Luce: Pasquale e Raffaello Celommi. Poesie Dipinte” “Opera grafica (1975-2012)” “I Cascella. Basilio, Tommaso, Michele, Gioacchino. Un secolo di pittura dal Verismo al Postimpressionismo”

2012

“Impressionisti Danesi In Abruzzo”

2014

2012 2013 2013

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Volumi pubblicati nella Collana “Arte e Cultura” della Fondazione Pescarabruzzo Franco Battistella (a cura di) Franco Battistella (a cura di) Ferdinando Lepore Tobia R. Toscano (a cura di) Raffaella Falconio (a cura di) Roberto Liberatoscioli Roberto Liberatoscioli Lorenzo Papponetti Adriana Gandolfi Nicodemo Napoleone Laura Bagagli Antonio Zimarino (a cura di) Antonio Zimarino (a cura di) Franco Battistella, Cornelia Dittmar (a cura di) Maria Gloria Ruocco A.C. “Culture Tracks” (a cura di) Luca Beatrice (a cura di) Maurizio Scudiero (a cura di) A.C. “Culture Tracks” (a cura di) Giovanbattista Benedicenti, Vincenzo De Pompeis (a cura di) Cornelia Dittmar Giovanni Benedicenti (a cura di) Simona Clementoni (a cura di) Ezio Sciarra, Antonio Zimarino, Monica Ruggieri (a cura di) Luciano Caprile (a cura di) A.C. “Culture Tracks” (a cura di) Antonio Gasbarrini, Anna Seccia Luigi Cicchitti Lucia Arbace (a cura di) Lucia Arbace, Maria Concetta Nicolai, Maria Ruggeri (a cura di) Vincenzo de Pompeis, Gaetano Carboni, Giorgio D’Orazio, Sandro Parmiggiani (a cura di) A.C. “Culture Tracks” (a cura di) Giorgia Calisti (a cura di) Mimmo Sarchiapone Giovanbattista Benedicenti, Raffaella Cordisco (a cura di) Manfredo Ferrante,Marco Nocca, James Schwarten (a cura di)

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“Pescara. Arte e città fra ‘800 e ‘900” “Basilio Cascella - Catalogo delle cartoline” “I colori della notte” “Vittoria Colonna. Sonetti in morte di Francesco Ferrante d’Avalos Marchese di Pescara” “Domus Pulcherrimae - Dimore storiche d’Abruzzo” “Pescara in posa” “Pescara a colori” “Avanguardia architettonica abruzzese a Montesilvano. La colonia marina” “Amuleti. Ornamenti magici d’Abruzzo” “Immagini della mia terra” “I veneziani d’Abruzzo” “Di Prinzio e la cultura artistica in Abruzzo” “Giustino Rossi e l’arte della vita” “L’arte svelata. Le opere restaurate dalla Fondazione Pescarabruzzo” “Pescara e dintorni” “Il lungo viaggio dal Nord 1877 - 1915. L’Abruzzo nei dipinti dei pittori scandinavi”

1997 1997 1998 1998 1999 1999 2001 2003 2003 2004 2005 2005 2006 2007 2009 2009

“Il buio, confine del colore. Formichetti e Schifano: dialogo tra spirito e materia” “Futurismo. Dinamismo e Colore” “L’Abruzzo di M.C. Escher. Un percorso nei luoghi dell’arte” “Tommaso Cascella. Il percorso di una vita (1890-1968)”

2010

“Il restauro di tre dipinti inediti di Nicola Ranieri di Guardiagrele” “Oltre il Futurismo. Grandi artisti italiani del Novecento” “Bruno Di Pietro. Ai confini del creato 1965-2010” “Bruno Zenobio. Colonne, totem, stele musive”

2010 2010 2011 2011

“Il tempo di Modigliani” “Lettere da Civita d’Antino di Kristian Zahrtmann”. Collezione d’Arte Scandinava Fondazione Pescarabruzzo “Una storia senza fine? Aquilabruzzo Tendatelier” “La Cattedrale di San Cetteo. Chiesa Madre di Pescara” “Il Sentimento della Natura. Pittori abruzzesi al tempo dell’Italia unita” “Percorsi di Uomini Percorsi di Fede. Dall’Est a Villa Badessa. Immagini Icone Costumi” “Loretoview. Festival di fotografia del paesaggio”

2011 2011

2010 2010 2010

2012 2012 2012 2012 2012

“Fuori dai sentieri battuti. Viaggiatrici straniere nell’Abruzzo del XX secolo Amy Atkinson Anne Macdonell Estella Canziani” “Vibrazioni di Luce: Pasquale e Raffaello Celommi. Poesie Dipinte” “Opera grafica (1975-2012)” “I Cascella. Basilio, Tommaso, Michele, Gioacchino. Un secolo di pittura dal Verismo al Postimpressionismo”

2012

“Impressionisti Danesi In Abruzzo”

2014

2012 2013 2013

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