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VARTALENT Melania Delai
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Sei Importante Per Me
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MAI TAI
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L’ISOLA DEI CONIGLI
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Il Distacco – I 17 lati
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In copertina: Melania Delai Staff VarTalent - NSM: Marco Consoli Luiz Henrique Belmiro Cristiana Pivari Luiz Henrique Belmiro Heike Köhler Alessandro Consoli Blob Agency
Questo magazine non rappresenta una testata in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità . Non
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Melania Delai
Melania Delai è nata a Trento il 15.10.2002. E’ allegra, vivace, umile ed altruista. E’ un’atleta ambiziosa che ha chiari gli obiettivi da raggiungere. Una ragazza con grandi qualita’ fisiche, tecniche e umane.
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Come ti senti ora? Mi sento in fiducia con me stessa, sto imparando a conoscere meglio il mio corpo. Sto cercando di migliorare la capacità di stare attenta ad ogni punto e di rimanere focalizzata su ogni obbiettivo. Sono ogni giorno più carica per iniziare al meglio questa nuova stagione. Perché pensi che Melania Delai avrà un futuro nel tennis? Perché Melania è una ragazza forte, con una voglia incredibile di arrivare 'lassù', pronta ad affrontare ogni ostacolo e di superarlo, con sempre più voglia di migliorarsi e di diventare più forte. È il mio carattere ed io mi piaccio per questo. Qual è il tuo rapporto con la parola talento? Non credo di essere più talentuosa o meno di altri, penso che bisogna lavorare ogni giorno sodo per migliorarsi e raggiungere i propri obbiettivi. Se una persona ha obbiettivi alti deve lavorare molto di più e con passione e dedizione totale ma sempre divertendosi. Com’è vivere una vita completamente diversa da quella delle tue coetanee? Si diciamo che è un po' diversa dalle altre, ma non troppo, penso sia molto divertente e piena di stimoli. Visito tante nazioni, conosco ragazze e ragazzi provenienti da tutti i contenenti, parlo inglese e faccio tante nuove amicizie. Qual è il tuo perché? Cosa ti fa scattare ogni giorno la scintilla per dire "oggi sarò una Melly migliore di ieri"? Io non penso ci sia un “perché” ben preciso, se uno/a ha scelto i suoi obbiettivi fin dall'inizio, e sa perché ogni giorno si alza la mattina presto per andare a giocare, penso sia una normalità essere ogni giorno più carichi e migliori del giorno prima. Poi indubbiamente ci devi mettere tanta volontà e tanto impegno. Ti senti responsabile in qualche modo? Ti senti di esempio per qualcuno? Certo, diciamo che anche io ho le mie piccole responsabilità, dal prepararmi la borsa, all'organizzarmi lo studio, alimentarmi bene. Non credo di essere un esempio per qualcuno, non lo ho mai pensato, anche se mi piacerebbe un giorno esserlo. www.vartalent.it
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Ti senti di aver già raggiunto dei traguardi? Il mio sogno è ancora tanto lontano, ma ho iniziato a salire piccoli gradini e ad avere delle piccole soddisfazioni. A cosa, a parte il tennis, non rinunceresti mai nella tua giornata? Qualche telefonata o videochiamata con gli amici, ad ascoltare la mia musica preferita con le mie cuffie, e farmi due risate con gli amici magari mangiando un gelato o una pizza quando posso. Non rinuncerei mai alla mia famiglia che mi sostiene e mi ama incondizionatamente, a mia mamma, a mia sorella e ad Alessandro che condivide con me ogni minuto della mia giornata in campo e fuori. Raccontaci il tuo grandioso mese di maggio: Il mese di maggio me lo ricorderò per un bel po’ di tempo. Ho preso i primi punti ITF Under 18 della classifica mondiale vincendo par tite con ra gazze molto più grandi e di alto livel lo. Questa settimana ho vinto il mio primo Torneo Tennis Europe Under 16 (categoria sopra alla mia) e sono molto contenta. Settimana scorsa sono stata 4 giorni alla Rafael Nadal Academy, invitata a fare uno stage di allenamento con un mio amico tennista forte di Como, Lorenzo Rottoli, e mi sono allenata ad alta intensità con allenatori di fama mondiale, e questo mi ha dato ancora più carica. Ora mi riposo qualche giorno e poi mi alleno per “l’Avvenire" che si terrà a Milano, è uno dei tornei più importanti al mondo Under 16. Sono molto soddisfatta del lavoro che sto facendo con Alessandro Bertoldero, in campo e fuori dal campo, e sono sempre più motivata a raggiungere il mio sogno, entrare tra le top 10 WTA. La strada è lunga, ma sono pronta a percorrerla tutta. Marco Consoli
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Assicurare è il nostro talento. ITAS assicuratori dal 1821.
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Sei Importante Per Me Cristiano Corradini È online “Sei importante per me”, primo videoclip dell’interprete Trentino, quinto classificato alla scorsa edizione di VarTalent, Cristiano Corradini. Una canzone “costruita” a distanza. Una sinergia e intesa artistica che viaggiano tramite il web, nella più assoluta modernità. Tra mail, chat, trasferimenti file audio, nasce Sei importante per me. Una canzone che insegna a “incassare l'amore”. L’autore del testo, Lorenzo Gioacchin, ci racconta nei particolari la nascita del brano: “Tra me e Pierluigi Colangelo – compositore del brano - è nato un rapporto di stima e simpatia reciproca, nonostante la distanza, fino ad ora, abbia impedito di conoscerci di persona. Nel 2014 sono stato accolto dalla fantastica famiglia di VarTalent - il mio testo per il brano Mordi la vita – inserito nella compilation VarTalent ’14 e interpretato da Nadia Tagliapietra –. Pier ha deciso di mettermi alla prova anche per la compilation VarTalent ’15 richiedendomi un testo per una musica di cui era autore. Mi ha dato carta bianca e mi ha fornito la sua idea di linea melodica che io ho pensato e immaginato in Sei importante per me. Questa canzone vuole dar voce a chiunque sia "frenato" nell'esternazione dei sentimenti per motivi caratteriali o indotti da sofferenze ed esperienze negative della vita. Riconoscere però l'importanza di una persona, vuol dire relegare l'orgoglio in un angolo e superare le proprie fragilità, anzi, abbassare la guardia per "incassare" l'amore.” Pierluigi Colangelo, compositore: “La canzone, per quanto concerne la sua parte musicale, è nata durante un pranzo di Natale. Mi ricordo che litigai con mia madre, come spesso accade, per una sciocchezza. Alla fine del pasto mi alzai, andai in studio e trasformai la mia malinconia e il mio senso di colpa in un finto inglese. Il titolo temporaneo del provino – idea musicale da sviluppare - che passai a Lorenzo Gioacchin era "Il pianto di una madre”. Provino che è diventato per l'appunto Sei importante per me.” www.vartalent.it
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<<Il Patron>> Marco Consoli – direttore e produttore della macchina VarTalent, dichiara: “Che emozione! Siamo riusciti a realizzare 4 videoclip fantastici in tempi record! Questo è VarTalent! Un grazie di cuore a Joey Bertolani, artista a 360 gradi e spettacolare regista! Non vedo l’ora di poter condividere la visione di “Sei importante per me” con tutti. È stupendo”. Cristiano è un interprete “solido” con grande carisma, personalità, capacità interpretative e presenza scenica; queste doti risaltano anche nel videoclip. Joey Bertolani, la regista: “È stato il video più divertente da girare ed è il mio preferito. Con Cristiano mi sono trovata benissimo è veramente sveglio e divertente, ci siamo subito intesi su tutto. In più sono fiera della coprotagonista, Ylenia Zorzi, che ha fatto un ottimo lavoro sul set.” L’interprete e protagonista del videoclip, Cristiano Corradini, racconta: "Sei importante per me", sinceramente, è un pezzo che non ho amato fin dal primo ascolto, forse perché, semplicemente, come succede per molte canzoni, avrei dovuto ascoltarlo più volte per comprenderlo al meglio. Infatti così è stato. È entrato piano piano nel mio cuore fino ad occuparne una parte molto importante. Quando mi è stato detto che sarebbe stato fatto anche il videoclip non stavo più nella pelle. Il videoclip rappresentava il premio per un grande lavoro di squadra. Mi sono trovato subito molto bene con Joey, la regista, e spero di aver dato il massimo durante le riprese. Il brano è carico di emozione e sentimento ed il mio obiettivo è trasmetterle al pubblico attraverso questo lavoro. Devo ancora visualizzare il videoclip finito, ma posso dire sia stata un'esperienza indimenticabile. È un grande traguardo per la mia carriera artistica.”
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SEI IMPORTANTE PER ME Sei importante per me – Cristiano Corradini - Musica: Pierluigi Colangelo/ Testo: Lorenzo Gioacchin / Arrangiamento: Pierluigi Colangelo / Chitarre elettriche: Nicola Conci / Basso: Francesco Dallago / Batteria: Loris Dallago / Mix: Marco Sirio Pivetti / Rec. Voice: Metrò Rec iTunes: http://apple.co/1OxiE9E GooglePlay: http://bit.ly/1VZzKVd Amazon: http://amzn.to/1V7aRGc
Diretto da Joey Bertolani Aiuto Regia: Manuel Marighello MARCO CONSOLI PRODUZIONI E-mail: vartalent@libero.it Sito Internet: www.vartalent.it FB: https://www.facebook.com/VarTalentTheProject/ Twitter: https://twitter.com/vartalent
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MAI TAI www.vartalent.it
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Atmosfere burlesque e un amore non corrisposto sono il filo conduttore dell’opera. Queste due tematiche sono presenti sia nel testo e musica, che nel videoclip, diretto da Joey Bertolani, regista di tutti i videoclip Va r Ta l e n t t r a t t i d a l l a c o m p i l a t i o n VarTalent ’15 e dal fotografo Luca dal Gesso. Il brano “Mai Tai” è uscito sia come singolo che traccia della Compilation VarTalent ’15 ed è online sugli Store Digitali di tutto il mondo. Il videoclip Mai Tai, suggella il sodalizio della coppia di autori trentini Francesco Camin e Iacopo Candela. La canzone prende vita con la voce di Federica Morosati, interprete che ha partecipato alla scorsa edizione di VarTalent, e che con la sua performance ha letteralmente stregato entrambi gli autori.
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ha collaborato con tutte le sue energie alla realizzazione del progetto e la sua positività ha contagiato tutto il cast presente nella location – Life Club di Bolzano –. Lo stile di questo video è molto diverso dagli altri, ho potuto dare più di me stessa visto che le atmosfere utilizzate mi rappresentano molto di più.” L’interprete e protagonista del videoclip, Federica Morosati, racconta: “VarTalent ti dà la possibilità di vivere il percorso artistico appieno. Si parte con l’audizione, per passare al provino in studio, lo show live, le finali in diretta all’Auditorium Santa Chiara di Trento, arrivando all’assegnazione da parte degli autori di un proprio inedito, la registrazione - affiancati da grandi professionisti - e, non bastasse, il videoclip. Un ’o p p o r t u n i t à a r t i s t i c a e f o r m a t i v a impareggiabile, che ci dà modo di esprimere al meglio la nostra artisticità.”
Gli autori Camin e Candela, sulla scelta di lavorare con Federica, raccontano: “Abbiamo avanzato la proposta di lavorare con Federica perché ha calcato il palco di VarTalent ’15 – Le Finali con particolare grinta e presentando cover con una personalità ben definita. Lei stessa ha subito messo in chiaro una precisa volontà di sviluppare, anche per il suo inedito, sonorità ed atmosfere divertenti e sexy, ispirate agli spettacoli burlesque. Abbiamo provato a cucirle addosso un brano innanzitutto orecchiabile, che mettesse in evidenza la sua invidiabile estensione vocale e la sensualità del suo timbro, giocando con una tematica agrodolce, come può essere l'amore non corrisposto.” <<Il Patron>> Marco Consoli – direttore e produttore della macchina VarTalent, dichiara sui social finita la visione del videoclip: “È pronto il videoclip di Mai Tai. La trilogia si completa, e non vediamo l’ora che diventi una pentalogia, con l’arrivo di altri due lavori firmati Joey Bertolani. Federica Morosati, strepitosa. Dimostra la sua capacità artistica ed interpretativa, in ascesa, dalle prima note del brano agli ultimi fotogrammi del videoclip.” Un videoclip più impegnativo a livello organizzativo dichiara la regista Joey Bertolani: “Ci siamo molto divertiti e si è creata un’atmosfera di grande allegria. Federica Morosati, www.vartalent.it
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MAI TAI - Link al video: https://www.youtube.com/watch?v=IVFORtQHekU Federica Morosati - Musica: Iacopo Candela, Francesco Camin / Testo: Iacopo Candela, Francesco Camin / Arrangiamento: Roberto La Fauci / Mix: Roberto La Fauci / Rec. Voice: Metrò Rec iTunes: http://apple.co/1V32iN7 GooglePlay: http://bit.ly/23wPW4G Amazon: http://amzn.to/1TSV8dh Diretto da Joey Bertolani e Luca dal Gesso MARCO CONSOLI PRODUZIONI E-mail: vartalent@libero.it Sito Internet: www.vartalent.it FB: h t t p s : / / w w w. f a c e b o o k . c o m /
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FABRIZIO SPARTA www.vartalent.it
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L’ISOLA DEI CONIGLI Di Fabrizio Sparta
Coach di VarTalent, artista, autore di tre romanzi di cui l’ultimo (L’isola dei c o n ig l i ) a p p e n a p u b bl i c a t o, m a, e ag g i u n g e re i , s o p ra t t u t t o, s e m p l i ce ragazzo che null’altro intende fare se non esprimere ed esprimersi. Su Fabrizio Sparta non posso (né voglio) anticipare di più, lasciando, invece, che sia lui stesso a parlare di sé in una delle più interessanti e stimolanti interviste che abbia mai realizzato finora.
Per rompere il ghiaccio, la solita sfida: descriviti in 3 parole (possono anche non essere aggettivi). Dammi tre parole: sole, cuore, amore… Come la canzone della cantautrice Valeria Rossi di qualche tempo fa. Scusa! Deformazione professionale. Hai iniziato a scrivere relativamente “tardi”, infatti il tuo primo romanzo è uscito nel 2008. La passione per la scrittura ti ha travolto all’improvviso, cogliendoti un po’ alla sprovvista, oppure maturava, silente, già da tempo? Iniziai a scrivere di getto, iniziai a 35 anni. Prima di allora non avevo mai scritto e leggevo poco. Ricercavo in un libro una storia per potermi confrontare e consolare, una storia che parlasse di un rapporto tra malattia e come la si affrontasse in termini di coppia, di sclerosi multipla e amore, di vita e paura di vivere, un libro mai trovato. Decisi allora che era giunto il momento di far trovare nelle librerie quello che avevo tanto cercato, ma non trovato. Decisi di scriverlo io, www.vartalent.it
decisi una notte di raccontare una storia, la nostra storia, senza aver mai scritto quasi nulla e senza sapere da dove cominciare. La scrittura è stata guidata dal cuore e dall’amore in modo spontaneo e inconsapevole, quello che è successo dopo, è stata una vera sorpresa. Spontaneo perché sentivo la necessità di r a c co n t a r e p e r e s o r c i z z a r e i l “Mo s t r o ” , inconsapevole perché non sapevo cosa stessi facendo e cosa sarebbe successo, sorpresa il successo che ha avuto il libro sia in Italia che a livello internazionale. Si vede che, come me, molti non avevano trovato sugli scaffali delle librerie quella storia che a suo tempo avevo cercato. Alla fine, quella storia era la nostra. In precedenti interviste hai affermato che il tuo primo romanzo Un’estate con il mostro: vivere, piangere e ridere con la sclerosi multipla è nato “un po’ per caso”. È stato così anche per i due successivi o, invece, questi sono stati (diciamo) più intenzionali, frutto di una più intensa ponderazione?
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Il primo libro ha aperto un mondo che non conoscevo. Il secondo libro “Piccole note crescono” edito da Il Filo, è stato più un esperimento letterario che un vero e proprio libro nel senso lato. Una raccolta di Note inserite sul social network Facebook con i commenti degli Amici che mi seguivano e mi leggevano, cercando di raccontare fatti e sensazioni che quotidianamente scaturivano dalla mia mente e dalle mie dita sulla tastiera. Il romanzo uscito in questi giorni, invece, è frutto di un’attenta ricerca, studio e meticolosa scrittura, con tutti i doverosi passaggi letterari che abbisogna un progetto letterario studiato a tavolino e non improvvisato. Conta tanto per te ottenere l’appoggio di amici e familiari in quello che fai? Senza l’appoggio della famiglia e degli amici non penso che sarei riuscito ad ottenere né la pubblicazione di tre libri né tantomeno la libertà d i f a r e c a n z o n i e d a p r i r e u n’ e t i c h e t t a discografica. L’amicizia è importante, ma la famiglia è tutto. Co n d e n s a i n u n a s o l a p a r o l a l a t u a ispirazione, ciò che rappresenta l’essenza del tuo lavoro artistico e, se puoi, motiva anche la risposta. PASSIONE. Senza la passione non si può ottenere nulla, specialmente oggi giorno dove tutto è difficile e “uscire fuori” tra migliaia di artisti e scrittori e cantanti e autori, sembra quasi impossibile. Se posso aggiungere un compagno di
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avventura alla parola “passione”, sicuramente i n s e r i r e i P E R S E V E R A N Z A , a n c h’ e s s a fondamentale per riuscire a realizzare i propri sogni, non solo in campo artistico, ma anche nella vita. Vorrei un tuo parere su una problematica molto attuale: molti libri, sempre meno lettori. Perché? I sempre più serrati ritmi di vita, cui ci stiamo conformando, hanno reso noiosa la lettura, che invece costringe a seguire il più lento tempo del racconto? Se posso, riformulo la domanda: molti libri, molti lettori, poca scelta e poca qualità. Non è vero che ci sono pochi lettori. Il mercato dei libri stampati è in crescita, l’avvento degli ebook e del self-publishing ha allargato il ventaglio di distribuzione a livello globale, riuscendo a coprire ogni canale di distribuzione, sia fisica sia digitale. Specialmente il mercato digitale ha permesso la grande distribuzione abbassando notevolmente il costo di un libro, permettendo così l’acquisto ad ogni ceto sociale. Il problema è un altro. Farsi pubblicare dalla cosiddetta “grande distribuzione” e “grandi o medie case editrici” è diventato quasi i m p o s s i b i l e , p r e d i l i g e n d o l o s c r i t to r e o personaggio famoso che vende sicuro all’autore emergente. Chi ci rimette? La diversificazione di scelta e la qualità autorale. Stesso discorso vale per il campo musicale. Cambia il tipo di scrittura, ma la musica rimane sempre quella.
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I social network, ai quali tu, come tantissimi altri scrittori e artisti, sei affezionato, come p o t re b b e r o s e c o n d o t e c o n t r i b u i re a rinnovare l’interesse delle persone nella lettura? Ormai i social network sono diventati uno strumento fondamentale per la promozione e la divulgazione sia di notizie sia di interessi. I social network non sono, come si pensa, solo un modo per mettersi in contatto o farsi i selfie in palestra o mentre si sta preparando un gustoso piatto alla Masterchef. Facebook come Twitter come Insta gram e quant’altri, sono un grande strumento di visibilità, ma bisogna saperli usare bene, e chi riesce, noterà sicuramente la differenza. Il beneficio di rinnovamento nella lettura avviene non diretto, ma conseguentemente e direttamente proporzionale alla visibilità che si riesce ad ottenere. In “soldoni”, non si legge sui social network perché non sono nati per quello scopo e sarà
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ancora meno nel futuro, ma attraverso i link e la facilità di navigazione, il lettore avrà sicuramente una vita più facile laddove volesse trovare un tema, uno scrittore in particolare, un libro o un racconto a cui è interessato. Tu scrivi per te stesso o per gli altri? Mi son sempre detto che scrissi il primo libro per esorcizzare le mie paure, per me stesso. Fingevo. Dopo la prima pagina, mi accorsi subito che stavo raccontando una storia per essere condivisa con gli altri che avevano la nostra stessa situazione. Da quella prima pagina, io scrivo per gli altri. Secondo te, cos’è che fa di una persona uno scrittore o una scrittrice? Ognuno di noi è un potenziale scrittore. Ognuno di noi ha una storia da raccontare o da scrivere, volendo. Ma dall’essere un potenziale scrittore e un vero scrittore, ci passa di mezzo il saper mettere nero su bianco la storia, avere una bella storia da raccontare, editing, agenzie letterarie e agenti letterari, editori e case editrici, promozione e presentazioni e tutto un mondo che esce fuori solo quando diventi un vero scrittore. Tutti possono essere degli scrittori o scrittrici, ma vi assicuro che non è facile. Tu però non sei solo autore di romanzi, ma anche di testi di canzoni e dirigi un’etichetta discografica indipendente. Lo trovi il modo per ritagliare un po’ di tempo libero tra tutti questi impegni? Domandalo a mia moglie! Nonostante sia costantemente impegnato tra famiglia, lavoro ufficiale, scrittura, giurato a vari concorsi canori, autore testi canzoni e direttore esecutivo della Sottotetto Records, riesco anche a trovare un po’ di tempo per la cura del fisico andando in palestra. Il mio tempo e la mia libertà di fare tutto quello che faccio, finirà quando inizierà quello della persona che pensa a tutto il resto. Quindi…domandalo a mia moglie.
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Da piccolo cosa sognavi di fare? Il giornalaio. Pensavo fosse uguale al giornalista, come il bancario uguale al banchiere. Poi sono cresciuto. Ma arriviamo finalmente a parlare de L’isola dei conigli, il tuo nuovo romanzo in uscita. Prova a promuoverlo in una sola riga. Ai miei figli, ai bambini, alla speranza per un futuro migliore (dedica libro). Se il primo romanzo è nato da un’esperienza personalissima e dalla più intima necessità di esorcizzare il “mostro”, la malattia, rovesciandolo sulla carta, qual è stato, invece, il motore del tuo ultimo romanzo? Il motore dell’Isola dei conigli è stata la sofferenza. Il vedere annegare bambini nelle traversate tra la Libia e Lampedusa alla ricerca di un futuro che non vedranno mai. La sofferenza che devono patire i migranti e chi fugge dalle guerre per un sorso d’acqua senza dover pagare, veder crescere i propri figli senza paura di essere uccisi in qualche strada sabbiosa da una pallottola vagante o da un missile “diciamo” intelligente. Tanti ingranaggi hanno mosso da principio quel motore, assemblare tutta la macchina non è stato facile, ma sembra che alla fine sia uscita una bella utilitaria, sperando che possa guidare attraverso strade sicure il lettore e i suoi protagonisti. È un romanzo che può essere letto e compreso a tutte le età? È volutamente scritto in modo semplice e diretto. Può essere letto a qualsiasi età e ha un tema che interessa tutti. Se dovessi scegliere un pubblico di riferimento, sceglierei gli alunni delle scuole secondarie. Anche se dovessi riuscire a far riflettere o domandare ai propri genitori o insegnanti ad uno solo di loro di quello che sta succedendo tra migranti e occidente in questo triste periodo storico, attraverso la mia storia, ho raggiunto il mio obiettivo. I ragazzi di oggi sono il nostro e il “loro” futuro. Tornando a parlare di social network: un Tweet è l'espressione di un momento, di www.vartalent.it
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un’idea, di una riflessione condivisi sotto forma di frase, video o foto. Facendo finta che il nostro magazine sia la famosa piattaforma v i r t u a l e, p o t re s t i c re a re u n “ t w e e t ” estemporaneo per i nostri lettori? Puoi condividere il primo pensiero o la prima foto che ti vengano in mente. Uso poco Twitter. Scriverò un Post di FB: A cosa stai pensando? A rispondere a queste domande.
Collabori anche con VarTalent. Qual è il tuo ruolo nel progetto? Ho il piacere e l’onore di conoscere, attraverso la Scuola C.E.T. di Mogol, il direttore artistico Pierluigi Colangelo. Siamo prima amici, e poi compagni di musica e parole. Una sera di maggio in un teatro di Milano, durante la finale di un concorso musicale dove una sua canzone era tra le finaliste, eravamo seduti vicini di posto. Lui si gira e mi dice < Senti Bizius Clay > (mi chiama così ma non gli ho mai domandato perché, a volte parla strano il Pier ah ah ah) e continua < io faccio parte di un contest canoro nella mia città che è bellissimo, serio e professionale. Avrai possibilità di scrivere inediti e fare il selezionatore dei cantanti. Si chiama VarTalent The Project. Vuoi far parte della nostra famiglia musicale? > Era il 2012, e sono ancora qui. Il mio attuale ruolo? Coach del Centro Italia e Lazio. Non serve aggiungere altro. Ritieni che la tua collaborazione ti abbia arricchito dal punto artistico-culturale? Senza confronto, condivisione ed espansione mentale/artistica, non si arriva da nessuna parte. Ho conosciuto persone meravigliose come il Patron Marco Consoli, anche se io lo considero più un Ammiraglio di una grande nave musicale; sulla nave troviamo anche l’inseparabile primo ufficiale e timoniere Luiz Belmiro, lo Skipper Pierluigi Colangelo e tutti i mozzi e marinai che o g n i a n n o s i p r o d i g a n o i n q u e s to m a r e tempestoso e difficile da navigare qual è la musica italiana odierna, difficile da attraversare e quasi impossibile emergere e restare a galla. 19 di 34
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Nel VarTalent ho riscoperto l’umanità e la professionalità dei suoi organizzatori, la precisione e l’impegno, la puntualità, il senso del r i t m o e d e l l o s p e t t a co l o , l a s p e r a n z a e l’entusiasmo di veder crescere un artista uscito da questo progetto, come è successo alla Nicoleta Nuca, a Nick Casciaro e tanti altri che hanno iniziato il loro percorso proprio dal VarTalent. Mi sento non solo arricchito dal punto di vista artistico-culturale, ma anche fortunato di farne parte.
Il futuro di VarTalent, secondo il mio parere, è nel mondo virale cercando di raggiungere più concorrenti e spettatori possibili attraverso la rete Web e la visuale dello spettacolo in streaming, come già sta accadendo adesso. Il passaggio del concorso in Tv nel palinsesto a copertura nazionale, a questi ritmi, è quasi scontata oramai. Ma la domanda che ci dobbiamo porre tutti noi, a questo punto e con questi nuovi mezzi di comunicazione, è un'altra. Come vedi il futuro della televisione in generale? Male.
In ultimo, come vedi il futuro di VarTalent? Ad ogni edizione nuova ci sono aggiornamenti e migliorie, sia dettate dal Patron che dal confronto con noi collaboratori. Si impara dagli sbagli e si esaltano i successi, amplificando i dettagli corretti e cercando sempre in primis di dare risalto e valore all’artista. Ho visto crescere il contest anno dopo anno, dalla sola Trento fino alle regioni limitrofe, dal centro Italia a, come in questa edizione, a tutta la penisola.
Il tuo libro preferito in assoluto? “Il nome della rosa” di Umberto Eco.
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E q u e llo c he a t t u a l m e n t e s t a s u l t u o comodino? Dovrei scrivere il mio o qualche titolo di uno scrittore morto russo dal nome inscrivibili, oppure un libro famoso ricordando i nostri più grandi scrittori e la nostra fine saggezza culturale italiana, specie inizio ‘900. In realtà ho un fumetto di Spiderman. Lettone, fumetto, figli, altro che libro da leggere!
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altri fino a formare la “tua storia”, non ha eguali con un formato Kindle o un e-book o digitale alcuno. Non hai scritto un libro, secondo me, se non lo impili nella libreria in formato cartaceo. Ti va di tornare all’asilo e fare il gioco del “Se fossi…”? Se fossi un numero: 8 S e f o s s i u n l u o g o : Tr e n t o ( q u e s t a è d a lecchinaggio, lo ammetto ah ah ah ) Se fossi un periodo storico: Anni 50 in America Se fossi uno dei sette nani: Quando scrivo vorrei essere Dotto, se dovessi vincere Sanremo come autore sicuramente Gongolo, se non vinco Vartalent allora Brontolo, dopo pranzo vorrei essere Pisolo, con i miei figli Mammolo e se mangio pesante…indovina l’ultimo chi è? ☺ Se fossi un valore: Non importa che tu sia un uomo di successo, ma un uomo di valore. (cit. Baci Perugina)
E-book o cartaceo? Sicuramente cartaceo. Le copertine, l’odore dell’inchiostro sulle pagine color crema, il tatto della grana della carta e il suo rumore mentre sfogli le pagine, veder nero su bianco i tuoi pensieri, le tue emozioni, quello che hai immaginato nella tua testa per poi vederlo finalmente impresso sulle pagine attraverso migliaia di caratteri che si allineano gli uni sugli
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E ora una sfida che sto cominciando a lanciare a tutti i personaggi intervistati. È il gioco del “Six words story” che trova le sue radici in Ernest Hemingway, il quale aveva affermato di poter scrivere una storia utilizzando solo 6 parole. Ti andrebbe di provarci? Ernest Hemingway non si può battere. (6 parole)
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Il Distacco – I 17 lati La band varesina presenta un lavoro dalle sonorità ispirate al movimento grunge della Seattle di inizio anni 90, rielaborate in chiave moderna con innesti di sequenze elettroniche. Il tutto impreziosito da testi in italiano. Genere: alternative rock / grunge Etichetta: Auto-produzione Distribuzione digitale: Zero Factory Records Release date: 02.05.2016 Streaming https://soundcloud.com/il-distacco/sets/i17lati
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Un viaggio nelle esperienze più intime di un gruppo di giovani ragazzi che cercano di districarsi tra le difficoltà del nostro tempo, costruire un futuro e mantenere comunque vivo il sogno di fare musica con l'obiettivo di trovare l’equilibrio...“la pace dei sensi”. Tutto questo è I 17 lati, primo lavoro discografico della rock band varesina Il Distacco. Come il quartetto si lascia ispirare palesemente dal grunge alternative degli anni 90, in particolare dalla scena di Seattle (Nirvana, Pe a r l Ja m , Soundgarden etc), dai Radiohead post Ok Computer e dagli italianissimiVerdena e Marlene Kuntz, allo stesso modo si concentra sullo stile delle registrazioni in presa diretta cercando di ottenere il tipico “calore” della musica live o delle
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riprese vecchio stampo senza però privarsi della qualità che garantiscono le moderne tecnologie. L’EP è stato prodotto con la collaborazione del cantautore milanese Giuliano Dottori (ex Amor Fou), registrato nel mera viglioso Sotto il mare recording studio di Povegliano Veronese (nel quale un’artista del calibro diElisa ha registrato l’ultimo singolo) con al mixer i maghi della presa di retta Giacomo Zambelloni e Giulio Farinelli (Everybody on the shore). Karma è il singolo/videoclip apripista: “Basta la parola stessa per descrivere la canzone.” - afferma il quartetto lombardo - “Ma per rimanere in tema “orientale”, il brano, desertico e meditativo, è anche un mantra che si ripete per tutte le strofe che lo c o m p o n g o n o. ” . I l v i d e o è o p e r a d e l l a regista Stephanie Blanchard.
Karma Vimeo https://vimeo.com/143362037 YouTube https://youtu.be/-hqXu037AxY Tracklist 1.Karma 2.Odio e Amo 3. Afrodite 4.Lanterne Cinesi 5.La Pace dei Sensi Past Gigs 30 aprile @ P.zza Caricamento, Genova 16 aprile @ 80’s Bar Cafè, Cassano Magnago (VA) 8 aprile @ Cantine Coopuf, Varese
Il Distacco Davide Di Pierro (chitarra) | Nicolas Donno (voce e chitarra) | Mack Danny (batteria) | Jacopo Di Pierro (basso)
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Bio: Il progetto Il Distacco nasce dalla voglia di Nicolas Donno, dopo aver fatto parte degli A Million Ways, di fondare nel 2012 una band tutta sua che prenderà il nome di The Gap. Dopo aver registrato un EP intitolato Wretching Knowledge e aver girato per un anno il Nord Italia e non solo allo scopo di presentarlo, il progetto subisce una frenata fino a quando Nicolas non incontra Jacopo Di Pierro nella primavera 2014. Fra i due nasce una forte affinità artistica, iniziano subito a comporre, le idee prendono piede molto in fretta, si mettono alla ricerca di un batterista e conoscono “Mack” (Daniele Finocchiaro). Nasce così Il Distacco. A distanza di un anno e dopo molte ore di prove e poche apparizioni dal vivo in provincia di Varese il trio sente la necessità di dare più corpo al proprio sound. Nell’autunno 2015 entra così nella formazione il chitarrista “Dizo” (Davide Di Pierro). A questo punto la band si sente pronta per entrare in studio e, con la collaborazione del cantautore milanese Giuliano Dottori (ex Amor Fou), viene prodotto il primo EP, in uscita il 2 maggio 2016, dal titolo “I 17 lati”: 5 brani che raccontano un viaggio all’interno dell'infinita sfera di sentimenti e delle innumerevoli variabili nella vita di un uomo. Contatti https://www.facebook.com/ildistacco www.soundcloud.com/il-distacco Press Media Office www.blobagency.com www.facebook.com/BlobAgency Frank Lavorino 339 6038451
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YATO www.vartalent.it
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Primo album in italiano per l'artista electro vocal fiorentino: un vortice sonoro e linguistico ricercato per un'espressione viva della sua generazione. Genere: cantautorato/elettronica/alt-rock/dance Etichetta: Auto-produzione Release date: 28.03.2016 Streaming: https://soundcloud.com/yatocantautoreelectrovocal/sets/fuck-simile YATO, cantautore electro vocal (nome d’arte di Stefano Mazzei) che si era già presentato al pubblico con alcuni singoli e video a fine 2014, annuncia l'uscita di Fuck Simile, primo album in italiano. Otto brani fra cantautorato ed elettronica, alternative rock e dance con uno stile ricercato di testo; musica e parole come soggettiva esperienza della quotidianità e della sua generazione. Tra le influenze di riferimento Nils Frahm, Dub Fx, Chet Faker, Peter Gabriel, Sigur Ros, Radiohead; Lucio Dalla, Marta sui Tubi, Calibro 35. Un disco vorticoso che non abbandona l’ascoltatore bensì lo lascia in preda a ritmi, sonorità, parole ed echi che muovono tutto il concept: una forma canzone particolare, come in Servo di un’idea, InNocuo, Angoli di,Mondo Corrotto e, allo stesso tempo, particolarmente radiofonica. Un progetto dal sapore editoriale ed artistico tutto suo, un’anima underground che si esprime con i vocal loop nella scrittura e composizione della forma canzone in stile cantautorale. Dalle vocal version ad un'elettronica raffinata come vero e proprio leitmotiv per testi con riferimenti a condizioni sociali e soggettive della “X” generation. In programmazione per date live con questo nuovo progetto solista, YATO ha i suoi precedenti fra cui si ricordano l’open live set di Richard Dorfmeister, la partecipazione a festival internazionali di surf (SingleFinn) e raduni motociclistici fino ai concerti con il suo precedente progetto Sea Sound Radio in club e location suggestive quali Rocca d’Aghinolfi (Massa Carrara), Piazza del Duomo (Pietrasanta, Lucca ) e Le Murate (Firenze). L’album, auto-prodotto, è disponibile dal 28 marzo 2016 nei principali digital store (iTunes, Spotify, Amazon, ecc.) o in copia fisica diretta sul sito ufficiale www.yato.it Dopo il videoclip di Servo di un'idea (https://youtu.be/P3HlesHLlDA), YATO presenta il nuovo singolo Ormonauti: “Un boom dance dal beat estivo con stacchi e “frenate” dedicato ad una generazione in preda ai propri sensi, alle proprie immagini erotizzate, che del virtuale ne fa solo l’unico modo possibile di evadere e godere. Una forma canzone che svuota il ritornello dalle pienezze strumentali per mettere ancora più in risalto il tipo di messaggio.” Tracklist
5. Mondo Corrotto
1. Servo di un’idea
6. Solo al piano solo
2. Ormonauti
7. Viziù
3. Angoli di
8 . S e r v o d i u n’ i d e a (remix)
4. In-Nocuo Rassegna Stampa
“Un modo indipendente di produrre la propria musica dando voce alla propria originalità nel panorama musicale alternativo italiano.” Mescalina “In-Nocuo: il singolo emblema dello straordinario estro dell’artista fiorentino, in cui mette tutto se stesso, tanta pancia e passione per l’arte e pochissima razionalità, creando un sound al di fuori di ogni target commerciale sentito finora in Italia. Salvatore Imperio, MIE-Musica Italiana Emergente www.vartalent.it
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“Oltre alla musicalità, in cui si notano aperture alla dance music, al rock ed alla musica elettronica del Nord Europa mista all'evidente e marcato sapore mediterraneo, si evidenzia un'attenzione particolare al testo […] Yato, quindi, riesce a fondere nuove sonorità con origini anche extraterritoriali e tradizione cantautorale prettamente italica ottenendo un risultato originale e davvero molto interessante.” Marco Liberti, La Musica che Gira Intorno “Canzone interamente costruita sulla voce, spingendone la rielaborazione fino a territori elettronici, rumorosi ed ipnotici. Video e secondo singolo che anticipano l'album in imminente uscita del fiorentino Stefano Mazzei.” Daniele Catalucci, Il Tirreno Blog d’Autore “Il Cantautore Electro Vocal dà voce al proprio mondo interiore in questo singolo, dopo In-Nocuo in una canzone dalle atmosfere dance e ricerca di un suono perduto, la voce” Cube Magazine Bio YATO - Cantautore electro vocal (nome d'arte di Stefano Mazzei) è un progetto musicale e artistico di recente pubblicazione, nasce a giugno 2014 e raccoglie in sé tutte le esperienze pregresse in band e live set di Stefano Mazzei. Una struttura dei brani non convenzionale. Con “In-Nocuo” e “Servo di un’idea” si presenta al pubblico l’unicità di questo cantautore: un’anima underground che si esprime con i vocal loop nella scrittura e composizione della forma canzone in stile cantautorale. Una sorta di performance vocale da cui prende forma la forma canzone. Fra le primissime pubblicazioni se ne ricordano anche i videoclip di “Idolatrina” e di “Agli Illusionisti del Mondo”. “Servo di un’idea” ed “In-Nocuo” sono due degli otto brani presenti nel primo album in uscita a marzo 2016. Ha partecipato attivamente come cantante nella zona di Firenze in band alternative rock come La Fabbrica, Mood Garden Celluloid e nella scrittura di canzoni con la “vecchia guardia” del panorama cantautorale fiorentino come con il calabrese Tommaso Talarico ed altri. Fondatore di progetti in trio acustico sperimentale e compositore di colonne sonore e di ambiente ai reading di poesia. Yato è già al lavoro per promozione e nuovo videoclip. “Fuck Simile” raccoglie otto brani di cui tre già lanciati durante il primo anno di pubblicazione, fra la fine del 2014 ed il 2015, e cinque nuovi inediti per questo particolare ed allo stesso tempo radiofonico p a n o r a m a m u s i c a l e i t a l i a n o “e l e c t r o cantautorale”.
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