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N째4 - 2014
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N°4 - 2014
VARTALENT Noemi
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Lucio Gardin
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Il Volto Nuovo Emilio Carrino
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تقديم
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جوزيف باعادي
Un Tuffo nella Vita della Campionessa Francesca Dallapè
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Un tatuaggio è per sempre
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Il Backstage di VarTalent in TV
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In copertina: Noemi ! Fotografie: Julian Hargreaves ! Make up artist & Hair stylist Mirko Tagliaferri) ! Staff VarTalent - NSM:! Marco Consoli! Luiz Henrique Belmiro! Francesca Mazzalai! Alessandro Consoli! Katia Ciurletti
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Questo magazine non rappresenta una testata in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità . Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.
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Noemi !
Un successo bagnato dal sole
Dopo il successo inarrestabile di “Bagnati dal Sole”, canzone presentata durante la scorsa edizione del Festival di Sanremo, Noemi torna a Trento l’8 maggio con il suo nuovo “Made in London Tour”. L’artista dichiara, in esclusiva per NSM, che porta a Trento una maturità diversa, nuovi “sound” e una grinta “londinese” unita alla sua innata italianità.!
“Essere se stessi sempre, senza avere paura.” A che età hai comperato il tuo primo album? Di chi era l’album? Il primo album che ho comprato era “Oro Incenso & Birra” di Zucchero, mi accompagnò mio padre.! A che età hai scoperto di a v e re u n t a l e n t o , m a soprattutto, quando hai scoperto di poter vivere di musica e per la musica? Ho sempre avuto un grande feeling con la musica in generale. Prima ho iniziato ad ascoltarla con i miei, poi a suonarla da sola con il piano o con la chitarra. Sapevo che avrei fatto qualcosa nella musica, non sapevo cosa esattamente ma sentivo che quello sarebbe stato il mio destino.! Hai un posto speciale, tutto tuo, dove ti "nascondi" per stare da sola? Mi piace molto stare seduta al piano nel mio studiolo. Sono una persona socievole ma ho bisogno anch’io dei miei momenti di solitudine, se non li avessi impazzirei.! www.vartalent.it
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Cosa legge Noemi? Ti è mai capitato di scrivere una canzone ispirandoti ad un libro?
Ascoltando "Made in London" si percepisce la voglia di nuovo, di modernità. Quanti "mondi" ci sono in questo nuovo album?
Io leggo di tutto. Per esempio mi è capitato di leggere un bellissimo libro scritto da Silvia Avallone di nome “Acciaio” e di averci scritto una canzone che poi e' finita nel mio ultimo disco “Made in London”.!
Ce ne sono tantissimi. C'e' tutta la musica che mi piace, da quella orchestrale a quella elettronica, fino al blues.!
“Il profumo di mia mamma.” Oggi vivi a Londra, infatti il nome del tuo nuovo album è "Made in London". Il modo di vivere la musica in Inghilterra è diverso da quello italiano? Certo, hanno molte meno paranoie e preconcetti. Non vogliono apparire a tutti i costi impegnati e riconoscono che la musica può avere sia la possibilità di farti pensare sia quella di farti divertire. Spero che anche noi riusciremo a recuperare la dimensione ludica della musica, prima o poi.! Che profumo ha la tua infanzia? Il profumo di mia mamma.! Quando esci con gli amici cosa ti piace fare? Cinema, cena, pub, concerto? Mi piace moltissimo andare ai concerti, ma non disdegno una birretta in un posticino con band dal vivo.! Sei attiva sui "Social Network"? Secondo te la possibilità di pubblicare, condividere, scaricare e trasmettere qualsiasi tipo di informazione sul web è sempre positiva? I giovani sanno usare il potere del web? Credo che il web, come tutte le cose, abbia un lato di luce e un lato oscuro. Quello che mi spaventa e' la maleducazione degli utenti su web, ho paura che prima o poi riesca ad entrare nel mondo reale. Comunque sono sicura che tra 20 anni sarà tutto più difficile, regolamenteranno anche internet, succede sempre come e' successo al Far West.! www.vartalent.it
Sei nata, per il grande pubblico, con il Talent "X Factor", ora sei giudice di "The Voice". Credi di essere privilegiata rispetto ai tuoi "colleghi" che non hanno mai vissuto un Talent da concorrenti? Non lo so, credo pero' che questo mi avvicini di più, empaticamente, ai miei ragazzi.! Quale canzone della storia della musica mondiale avresti voluto scrivere e perché? Beh, “Man in the mirror" e' un gran pezzo e il messaggio mi sembra veramente unico.!
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Che rapporto hai con il mondo degli artisti emergenti? Oltre alle voci di "The Voice" ti c a p i t a d i i n c o n t r a re , a s c o l t a re e confrontarti con nuove realtà musicali italiane e non? Fare musica in Italia e' molto difficile; io cerco sempre un contatto con chi fa musica ma mi rendo conto che è quasi impossibile. Credo che vada cambiato il sistema Italia e poi si potrà parlare di percorsi alternativi al talent.! Cosa significa per te essere artista? Essere se stessi sempre, senza avere paura.! L'8 maggio torni a Trento con "Made in London Tour". Cos'è cambiato in Noemi dal "Rosso Noemi Tour" presentato a Trento nell'estate del 2012? Sono più grande e so meglio chi sono, spero di continuare ad avere il coraggio di andare avanti.! Fatti una domanda e datti una risposta. Hai la possibilità di rispondere ad una domanda che nessuno ti ha mai fatto.
Ps.: Anche l’impaginazione di questo magazine è “Made in London.”
Sei felice?? Sembra di si.! Luiz Henrique Belmiro
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Lucio Gardin Francesca Mazzalai intervista l’attore (e non solo) dopo i riconoscimenti ricevuti per i suoi ultimi film “Diario di una trappola” e “Una nuova Vita”.
! Ciao Lucio. Possiamo darci del tu?" ! Stavo per chiederlo io a te.! ! Bene. Partiamo subito con i tuoi recenti r i c o n o s c i m e n t i . D u e s e t t i m a n e fa i n Campidoglio il tuo corto “Diario di una trappola ” è stato p remiato al Festival AlberoAndronico di Roma e qualche giorno fa, al Video Festival di Imperia, hai ricevuto il primo premio per il film sulla montagna “Una nuova Vita”, cosa significa per te? !
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Beh, vincere il primo premio a un Festival cui hanno partecipato 840 opere provenienti da 63 Nazioni è una soddisfazione enorme. Anche perché “Una nuova Vita” celebra la montagna trentina, e lo fa con un linguaggio divertente e non barboso tipico dei documentari. ! A proposito di cose barbose, come sicuramente saprai, il mio film non è stato neppure ammesso al film festival di Trento. Ironia della sorte, un f i l m s u l l a m o n t a g n a t r e n t i n a h a v i n to u n concorso che si svolge al mare. Probabilmente i s e l e z i o n a to r i d e l Fi l m Fe s t i v a l d i Tr e n to dovrebbero farsi un giretto in Liguria ogni tanto, dicono che il fosforo che c'è nei pesci fa miracoli. (sorride)!
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Ho come la sensazione che tu non sia un tipo che si arrende facilmente. Sei sempre stato così tenace fin da piccolo?"
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No, da piccolo ero piuttosto molliccio, complice un’educazione molto rigida dove rigore, modestia e contegno erano i valori da osser vare r i g i d a m e n te , n o n s o n o m a i s t a to u n o c h e www.vartalent.it
s’impuntava sui concetti. Seppure fossi dalla parte della ragione, preferivo passare per uno che aveva torto pur di non apparire presuntuoso o immodesto.!
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Facciamo qualche passo indietro. Come è nata la tua passione per il cabaret? C’è stato qualcuno in famiglia o tra i tuoi amici che ti ha avvicinato a questo mondo?"
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E’ nata molto lentamente, si è trattato di un parto difficile. Io provengo da una famiglia umile, di origini operaie, i miei genitori non avevano amici che lavorassero nel mondo dello spettacolo, quindi non ritenevano fosse possibile guadagnarsi da vivere facendo ridere. Tanto meno essendo nati in Trentino. Infatti, prima di 6 di 22
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trovare la mia strada, ho fatto un po’ tutti i lavori. Cameriere compreso, come la migliore tradizione vuole.!
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Come mi confermano le tue parole, lavorare nello spettacolo non è “comune” per chi nasce in Trentino. Ti sei mai sentito ostacolato o meglio “non incoraggiato” nel seguire i tuoi sogni?"
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Nonostante quanto ti ho appena detto, i miei genitori non mi hanno mai ostacolato e sono stati i miei primi sostenitori, però in effetti, nel mondo dello spettacolo non si hanno benefici dall’essere trentino. Ho vissuto tre anni a Milano dove ho lavorato prevalentemente come autore Mediaset, e altri tre anni a Roma dove mi sono diviso tra Rai, Mediaset e Telemontecarlo (l’attuale La7), ed essere trentino è sempre stato un gap in mezzo a clan di napoletani, romani, calabresi, pugliesi e liguri. Per “clan” intendo persone che ricoprono r uoli di potere e sostengono e favoriscono chi proviene dalla stessa terra di origine. Al contrario, quei pochi trentini che ho incontrato quando stavo a Roma si sono ben guardati dal darmi un aiuto, tutt’altro.!
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Qual è (tra tutti quelli che hai vinto) il premio che ti sta più a cuore?"
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Rimarrà indelebile nella mia memoria la vittoria a S.Vincent (Aosta) del Premio Ettore Petrolini che è la Champions League del cabaret (una finalissima che metteva in gara tutti i vincitori dei vari festival nazionali del cabaret), così come sono stampati nella memoria anche i recenti riconoscimenti al Film Festival di Roma e al Video Festival di Imperia. Il primo premio per il cabaret e i premi per la regia sono eventi molto distanti tra loro, ma proprio per questo sono indicativi del mio percorso artistico. !
! Come mai secondo te?" !
Nè io né la mia famiglia avevamo nulla da dare in cambio.!
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Se i e n t ra t o n e l G u i n n e s s d e i p r i m a t i partecipando a “35 ORE PER RIDERE", primo record mondiale di cabaret svoltosi ad Andora (SV) il 19 e 20 agosto 2003. Quanto ti rende orgoglioso rappresentare il Trentino nel mondo?"
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Indubbiamente è stato un bel momento, ma io guardo sempre avanti e il record mondiale è cosa passata. A dirla tutta mi rendono più orgoglioso i premi per il film sulla ludopatia (Diario di una trappola). Far ridere trattando di cose serie è una scommessa difficile.!
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A proposito, c’è qualcosa che rifaresti (o che non rifaresti) tornando indietro?"
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Pa r to d a l p r e s u p p o s to c h e p e r f o r m a r e i l carattere tutto aiuta, i successi quanto le sconfitte. Gli uni indicano che la strada è quella giusta, e le altre ti suggeriscono che la strada è da cambiare. Comunque rifarei tutto quello che mi ha dato gioia, ma non so dirti cosa “non rifarei”, perché ho un sistema immunitario che mi fa dimenticare le cose brutte, tra cui anche gli errori. Ora che ci penso, se non ricordo più gli errori che ho commesso, significa che probabilmente potrei rifarli... Oh mamma!! 7 di 22
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E’ un rischio che bisogna correre!" Poco fa hai accennato a “Diario di una t ra p p o l a ” ( a p r o p o s i t o c o m p l i m e n t i è davvero bello), un cortometraggio sulla ludopatia che hai scritto e diretto tu, in cui interpreti un padre di famiglia che affronta e supera il vizio del gioco. Quanto conta per te l’impegno nel sociale?"
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palco); aveva dei tempi comici straordinari. Mentre per quanto riguarda il modo di fare l’autore (scrivere, studiare una scaletta, creare equilibrio tra gli eventi di una trasmissione) tutto quello che ho imparato lo devo ad Antonio Ricci.!
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Qualche anno fa non avrei mai fatto un film così. Oggi invece sono convinto che tutti dovremmo fare qualcosa per migliorare il mondo, e non serve essere artisti. Si può farlo in tanti modi. Si può rendere il mondo migliore ringraziando un cameriere che ti porta la pietanza, o tenendo la porta aperta a qualcuno che entra dopo di te, o si può tentare di farlo realizzando un film che sensibilizzi verso un disagio sociale... Si può tentare di migliorare il mondo in mille modi diversi, ma passano tutti dal cuore.!
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Hai lavorato con grandissimi artisti sia italiani che stranieri: c’è qualcuno che ti ha colpito in particolare? Se si (e immagino di si), perché?"
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Se per stranieri intendi di S.Marino non ne conosco nessuno. Ho uno splendido ricordo di Mario Monicelli che ho conosciuto quando era già molto anziano ma aveva una vitalità e una carica di simpatia che non dimenticherò. Ricordo il grandissimo Gino Bramieri che negli ultimi anni di vita la malattia aveva reso insicuro, e prima di andare in scena (mi riferisco a un paio di edizioni di “La sai l’ultima?” di cui ero autore) voleva che verificassi che i barzellettieri in gara non avessero barzellette più divertenti delle sue. Parlando di comici invece, se proprio vuoi un paio di nomi, ho una grande stima di Lillo e Greg con i quali collaboro a 610 su RAI2, e di Enrico Brignano, un artista completo fuori e dentro le scene.!
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Hai mai avuto un punto di riferimento che ti ha ispirato nella carriera?"
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Per la recitazione ho studiato Robin Williams ai tempi in cui faceva stand up (il cabarettista sul www.vartalent.it
In questi anni ti sei dedicato al cinema, al teatro, alla tv, alla pubblicità. C’è qualcosa che vorresti fare e che ancora non hai fatto?"
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Il cinema vero. Ho realizzato due corti che hanno ricevuto riconoscimenti dai più importanti Film Festival, ora mi piacerebbe fare un film lungo, magari che promuova il Trentino. Un cinepanettone e una cinecolomba pasquale insieme, però con dello spessore. Il Trentino ospita chiunque voglia fare film, sarebbe una d i m o s t r a z i o n e d i s a g g e z z a d a r e l e s te s s e possibilità a qualcuno che in Trentino ci vive.!
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Tu hai sempre mantenuto un legame molto forte con la tua terra. Tra tutti i tuoi impegni sei riuscito a trovare il tempo per dedicarti alla direzione artistica del Festival di Ca b a re t di Tre n t o e di R i d e n D RO & Sc h e r z a n D RO, l a G a ra Nazionale di Barzellette che ha visto sfilare a Dro molti ospiti illustri. Ci vuoi raccontare come sono nati questi progetti?"
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E’ nato tutto da un incontro con i ragazzi del comitato carnevale di Dro, che mi hanno chiesto un’idea originale per portare un po’ di gente in piazza. Da lì è nata la formula del Festival, unire una gara di barzellette a una rassegna di comici. Dalla scorsa edizione abbiamo inserito in gara anche una sezione junior, per coinvolgere i barzellettieri più piccoli.!
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Vuoi svelarci qualcosa dei tuoi impegni futuri?"
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Volentieri. Sempre in col laborazione con Fondazione Caritro (che con grande sensibilità e lungimiranza ha sostenuto anche i precedenti progetti cinematografici) sto realizzando un nuovo cortometraggio su un disagio sociale. Sarà una coproduzione Rai e avrà come tema uno delle principali cause di morte tra gli adolescenti, seconda solo agli incidenti stradali: l’anoressia. !
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Tema molto delicato. E’ stato difficile affrontarlo in un film?"
Un’ultima domanda: che consigli ti sentiresti di dare a un giovane che voglia seguire le tue orme e intraprendere una carriera nel mondo dello spettacolo?"
Sì, c’è voluto equilibrio perché chi soffre di anoressia è psicologicamente molto debole, ed è un attimo fare scattare lo spirito emulativo. Per questo la sceneggiatura è stata condivisa da uno psicologo specializzato in disturbi alimentari.!
Studiare, lavorare, leggere, impegnarsi. Per ottenere dei risultati quando non si hanno genitori importanti o amicizie altolocate c’è solo un modo: lavorare con tenacia e porsi obiettivi per migliorarsi sempre.!
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Non c’è che dire, non sei uno che la manda a dire. Mai avuto peli sulla lingua??"
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Una volta no. Una volta non avevo peli sulla lingua per nessuno. Poi ho capito che le persone sono più deboli di quanto appaiono, e spesso non sono in grado di sopportare la realtà, quindi per vivere meglio mi sono un fatto un trapianto di peletti sulla lingua. !
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[Sorrisi]. Grazie e alla prossima.! Francesca Mazzalai
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Il Volto Nuovo Emilio Carrino
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Emilio Carrino è il vincitore del premio “Volto Nuovo” al 56° Festival di Castrocaro.!
questa lotta contro la criminalità anche con un pezzo da solista. !
Napoletano di 22 anni e futuro ingegnere meccanico sa cogliere le occasioni. Come quell’inserzione trovata su un sito web e che, quasi per gioco, lo ha portato ad essere notato dalla giuria di esperti e critici musicali e scelto tra i 12 finalisti quale volto nuovo della musica italiana.!
Altre volte ancora le opportunità ti vengono segnalate anche dagli amici che credono in te. Come il consiglio d i Pa o l a d i p a r t e c i p a r e a l S a n Jo r i o Fe s t i v a l approdando alle semifinali con un pezzo inedito “Le 9 e 30”. Canzone romantica che racconta la telefonata del buongiorno di due ragazzi innamorati.!
“Come è buia la città” cover di Caterina Caselli è risultata una scelta perfetta per mettere in luce il timbro vocale intenso e profondo di Emilio, appassionato di blues, soul e Motown. ! A volte le possibilità ti arrivano dopo aver sopportato qualche delusione e ti fanno capire che il fato è più deciso di noi nel tracciare la nostra strada. Come quel bando di concorso pubblicato dal Teatro San Carlo di Napoli per formare un coro giovanile diretto dal maestro Carlo Morelli, letto ancora una volta sul web. Le selezioni, la gioia di essere stati scelti e ci si ritrova a cantare all’Auditorium Scarlatti della Rai di Napoli alla “XIX Giornata Nazionale della memoria e dell'impegno per le vittime innocenti delle mafie” voluta dall’associazione “Libera” per ricordare l’importanza della giustizia e della legalità, onorando
Le occasioni si creano anche attraverso i rapporti interpersonali e così si forma una rete di sostegno e sprone verso nuovi traguardi che pa ssano dal l’ ape r t ura di un concerto di Alexia ad uno di Alan Sorrenti, e che crescono grazie ad inter viste radiofoniche, come quella tenuta su Radio Dolomiti nello spazio del venerdì di VarTalent, e televisive, con le “Settenote” di Claudia Andreatta. ! Ogni avvenimento porta con sé anche un’evoluzione personale e così il premio “Volto Nuovo” oltre a poter rappresentare un trampolino di lancio narra di una maggiore consapevolezza nei propri mezzi. Anche di una nuova esigenza di esprimere i propri pensieri con la musica perché parlare in alcuni momenti è più complicato che cantare. Stimolo per questo è anche l’amicizia con Antonio Funaro con il quale Emilio compone il suo primo inedito “Lo sterile ricordo di noi due”, canzone che invita a non arroccarsi dietro i ricordi ma ad andare oltre. Una collaborazione che continua.! Lo stesso coro giovanile incoraggia il cantautore partenopeo a scoprire la musica classica e il gospel, generi forse lontani da lui ma capaci di stimolare curiosità e impegno.! Chissà la sorte in quali altre affascinanti prospettive accompagnerà Emilio … di certo incoraggiata dal suo talento.! Alessandra Paoli
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SPECIALIZZATI NEL CAMPO DEL LAVORO ED ELABORAZIONI PAGHE
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ﺗﻘﺪﻳﯾﻢ ﻳﯾﻌﺘﺒﺮﻭوﻧﻬﮭﺎ ﻭو ﻳﯾﻌﻄﻮﻧﻬﮭﺎ ﺻﻔﺔ ﺍاﻻﻟﻮﻫﮬﮪھﻴﯿﺔ ﺣﻴﯿﺚ ﻛﺎﻧﻮﺍا ﻭو ﻳﯾﺤﺘﺮﻣﻮﻥن ﺑﺴﺘﺖ ﺍاﻟﻘﺪﻣﺎء ﺍاﻟﻤﺼﺮﻳﯾﻮﻥن ﻛﺎﻧﻮﺍا ﻳﯾﻘﺪﺭرﻭوﻥن ﺍاﻻﻫﮬﮪھﺔ ﻗﻤﺮﻳﯾﺔ ،٬ﻛﺎﻧﺖ ﻣﺤﺒﻮﺑﺔ ﻭو ﻣﻌﺮﻭوﻓﺔ ﺑﻘﻮﺗﻬﮭﺎ ﻭو ﺧﻔﺔ ﺣﺮﻛﺘﻬﮭﺎ .ﻓﻲ ﻣﺼﺮ ﺍاﻟﻘﺪﻳﯾﻤﺔ ﻛﺎﻥن ﺍاﻟﻘﻂ ﻣﺤﻤﻴﯿﺎ ﺑﻘﺎﻧﻮﻥن ﻳﯾﻌﺎﻗﺐ ﺑﺼﺮﺍاﻣﺔ ﻛﻞ ﻣﻦ ﻣﺴﻪﮫ ﺑﺴﻮء .ﺍاﻟﺴﺒﺐ ﺍاﻟﺮﺋﻴﯿﺴﻲ ﺍاﻟﺪﻱي ﺟﻌﻞ ﺍاﻟﻤﺼﺮﻳﯾﻮﻥن ﻳﯾﺤﺒﻮﻥن ﻭو ﻳﯾﻘﺪﺭرﻭوﻥن ﺍاﻟﻘﻂ ﻻﺯزﺍاﻝل ﻏﺎﻣﻀﺎ .ﻗﺪ ﻳﯾﻜﻮﻥن ﻓﻲ ﺟﻤﺎﻝل ﺣﺮﻛﺘﻪﮫ،٬ﺍاﻟﺴﺮ ﺍاﻟﻤﺨﺘﺒﺊ ﻓﻲ ﻋﻴﯿﻮﻧﻪﮫ ﻭوﺍاﻟﺴﺤﺮ ﺍاﻟﺪﻱي ﻳﯾﺤﻤﻠﻪﮫ ﻣﻌﻪﮫ. ﻳﯾﻘﻮﻟﻮﻥن ﺃأﻥن ﻛﻞ ﻣﻦ ﻛﺎﻥن ﻟﻪﮫ ﻗﻂ ﻓﻲ ﺑﻴﯿﺘﻪﮫ ﻳﯾﺼﻌﺐ ﻋﻠﻴﯿﻪﮫ ﻣﻘﺎﻭوﻣﺔ ﺳﺤﺮﻩه ﻭو ﻗﻮﺓة ﺟﺎﺫذﺑﻴﯿﺘﻪﮫ ﻫﮬﮪھﺬﺍا ﺍاﻟﻌﻤﻞ ﺍاﻟﻔﻨﻲ ﻓﺮﻳﯾﺪ ﻭو ﺑﺮﻗﻢ ﻣﺤﺪﻭوﺩد ،٬ﺍاﻟﺒﻄﻞ ﻓﻴﯿﻪﮫ ﻫﮬﮪھﻮ ﺍاﻟﻘﻂ ،٬ﻣﺎﺧﻮﺩد ﻓﻲ ﻛﻞ ﺗﻌﺎﺑﻴﯿﺮﻩه ﺍاﻟﻤﺘﻘﻌﺔ ﺑﺸﻜﻞ ﻏﺮﻳﯾﺰﻱي ﻭو ﺣﻴﯿﻮﻱي ﻛﻞ ﻫﮬﮪھﺬﻩه ﺍاﻻﺷﻴﯿﺎء ﺗﻢ ﺇإﺩدﺧﺎﻟﻬﮭﺎ ﺑﺘﻨﺎﺳﻖ ﻣﻊ ﻛﺜﺎﻓﺔ ﻭو ﻗﻮﺓة ﺍاﻻﻟﻮﺍاﻥن ﺍاﻟﻌﻤﻞ ﻣﻨﻘﺴﻢ ﺍاﻟﻰ 44ﺟﺰء ﺗﻌﺒﺮ ﻋﻦ ﻣﻮﺍاﻗﻒ ﻣﺨﺘﻠﻔﺔ ﺩدﺍاﺕت ﻣﻔﻬﮭﻮﻡم ﻭو ﺳﻴﯿﺎﻕق ﻭوﺍاﺣﺪ ﻣﺒﻴﯿﻨﺔ ﺍاﻟﻘﻂ ﻓﻲ ﺣﺮﻛﺎﺗﻪﮫ ﺍاﻟﺒﻬﮭﻠﻮﺍاﻧﻴﯿﺔ ﻭوﻏﺮﻭوﺭرﻩه
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ﻧﺷﺄ ﺟﻭوﺯزﻳﯾﻑف ﺑﺎﻋﺎﺩدﻱي ﺑﻳﯾﻥن ﺗﻘﺎﻓﺗﻳﯾﻥن ﺣﺿﺎﺭرﻳﯾﺗﻥن ﺍاﻹﻳﯾﻁطﺎﻟﻳﯾﺔ ﻭو ﺍاﻟﻣﻐﺭرﺑﻳﯾﺔ ﺗﺟﻣﻌﺎﻥن ﺑﻳﯾﻥن ﺃأﻟﻭوﺍاﻥن ﻣﺧﺗﻠﻔﺔ ﻣﻥن ﺃأﻹﺑﺩدﺍاﻋﺎﺕت ﻭوﻫﮬﮪھﺫذﺍا ﻣﺎﺟﻌﻠﻪﮫ ﻳﯾﻣﺯزﺝج ﺑﻳﯾﻥن ﺧﻠﻳﯾﻁط ﻣﻥن ﺍاﻟﻧﻛﻬﮭﺎﺕت ﺍاﻟﺗﻘﺎﻓﻳﯾﺔ ﺗﻧﻔﺗﺢ ﻋﻠﻰ ﺍاﻟﻌﺎﻟﻡم ﺍاﻟﺧﺎﺭرﺟﻲ ﻭوﻫﮬﮪھﻭو ﺟﺩد ﺳﻌﻳﯾﺩد ﻟﻣﺯزﺟﻪﮫ .ﺑﻳﯾﻥن ﻫﮬﮪھﺎﺗﻳﯾﻥن ﺍاﻟﺗﻘﺎﻓﻳﯾﺗﻳﯾﻥن ﺍاﻟﺣﺿﺎﺭرﻳﯾﺗﻳﯾﻥن
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Un Tuffo nella Vita della Campionessa Francesca Dallapè
Ciao amici, questo mese ho avuto il piacere e l'onore di intervistare una grandissima campionessa dei tuffi, nata a Trento 28 anni fa. Stiamo parlando di Francesca Dallapè, detentrice di ben cinque vittorie ai campionati europei e di due straordinarie medaglie d'argento ai mondiali di Roma e Barcellona."
La mia adolescenza da atleta l'ho vissuta bene perché il mio sport mi faceva viaggiare spesso e stare con gli amici, condividendo una passione." Qua ndo hai scoperto che volevi fa re la tuffatrice professionista?" Ho cominciato a pensare al mio sport come un possibile lavoro quando l'esercito mi ha proposto di diventare una loro atleta e gareggiare per loro, verso i 19 anni." Co m e h a re a g i t o l a t u a fa m i g l i a a l l a d e c i s i o n e d i fa re d e l l o s p o r t u n a v e ra professione? Chi ti ha sostenuto e ti supporta tutt'ora?" La mia famiglia mi ha sempre sostenuta moltissimo, i miei genitori, mio fratello e adesso anche mio marito." Dev'essere di grande aiuto sentire il sostegno di chi ci è più vicino, soprattutto perché la carriera sportiva non è fatta esclusivamente d i v i t t o r i e m a a n c he d i t a n t o l a v o r o e sacrifici. Ci sono mai stati momenti di sconforto?" Ovviamente i momenti di sconforto sono dietro l'angolo, l'importante è saperli vivere con serenità perché sono momenti passeggeri che capitano a tutti." E nei momenti difficili cosa ti ha spinto a continuare?"
Ciao Francesca! La tua è una carriera ricca di successi! A che età hai cominciato?" Ho iniziato a tuffare all'età di sei anni." Eri praticamente una bambina! Come hai vissuto la tua infanzia e la tua adolescenza da atleta?" www.vartalent.it
Mi ha spinto il sogno che avevo di arrivare alle Olimpiadi - sogno realizzato nel 2008 a Pechino e nel 2012 a Londra - e voglia di dimostrare che il lavoro e la costanza pagano sempre." Qu a n t o è i m p o r t a n t e l a f i g u ra d i u n allenatore nella vita di un atleta?" L'al lenatore è impor tante, de ve riuscire a spronarti nei momenti più difficili." 14 di 22
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Quante ore ti alleni al giorno?" Mi alleno 5/6 ore al giorno." Hai un sogno nel cassetto?" Ho tanti sogni nel cassetto ma non li svelo. [sorrisi]" A cosa pensi prima di ogni tuffo?" Prima di ogni tuffo mi immagino i movimenti che devo fare per eseguire un buona performance."
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A febbraio ti abbiamo ammirata al Festival di Sanremo avvolta da uno splendido abito nero. Eri più agitata quando hai sceso le scale del teatro Ariston o durante una gara?" Sono due emozioni diverse. In una gara puoi giocarti un anno di lavoro se va male, mentre se fossi caduta dalle scale di Sanremo ci saremmo fatti tutti una gran risata e finiva li!"
E subito dopo?" Subito dopo cerco di non distogliere la mia attenzione e rimango concentrata per il tuffo successivo." Fai qualche gesto scaramantico prima di ogni performance?" Nessun gesto scaramantico."
E se non fossi diventata un' atleta professionista cos'altro avresti voluto fare?"
E a chi dedichi i tuoi successi?"
La psicologa."
Li dedico alle persone che mi vogliono bene."
Nella tua carriera (che ci auguriamo ancora lunghissima) hai raggiunto tanti t r a g u a r d i importanti e un indimenticabile re c o rd ! In fa t t i a i C a m p i o n a t i Mondiali di Roma 2009 ci hai regalato, insieme a Tania Cagnotto, il primo argento iridato nella storia italiana dei tuffi al f e m m i n i l e. D e v ' e s s e re s t a t a u n a soddisfazione immensa. Ma esiste successo senza sacrificio?"
Che caratteristiche servono per diventare una tuffatrice?" Bisogna avere una dose di coraggio per fare i tuffi che diventano sempre più difficili, poi tanta costanza e pazienza." Quali sono gli ingredienti fondamentali per diventare dei campioni?" Molto allenamento ed un pizzico di talento." Tania Cagnotto è una tua grande amica, compagna d i t u ffi m a a n c h e t u a testimone di nozze, quanto conta la vostra amicizia quando siete sul trampolino?" La nostra amicizia conta perché è un vantaggio poter andare d'accordo mentre ci si allena insieme, la sintonia è importante."
Se uno è fortunato può esistere il successo senza sacrificio, nel mio caso ho bisogno di tanto tanto lavoro, ne sono consapevole." Come vedete, il raggiungimento dei propri sogni è sempre frutto di lavoro, impegno e costanza. Ve lo dice anche una campionessa come la nostra Francesca. Forza allora, che aspettate, al lavoro.! Katia Ciurletti
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Un tatuaggio è per sempre Intervista al mago dell’ago "
Simone Mutti "
! Ci ra c c o n t i c o m e è c o m i n c i a t a l a t u a avventura? Cosa ti ha spinto a diventare un artista del tatuaggio? "
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Fin da bambino ho sempre "scarabocchiato", disegnavo spesso. Mi ricordo anche che in 2^ elementare avevo fatto un disegno di Super Mario in più copie da regalare ai miei compagni di classe. Poi, da ragazzo, mi sono appassionato alla musica punk-rock. Mi affascinava vedere, sulle copertine della riviste musicali, i componenti dei gr uppi sempre molto tatuati. Mi sono appassionato sempre di più a questa arte e, diventato maggiorenne, mi sono fatto fare il mio primo tattoo. Proprio in quel momento mi sono detto: "ma perché non li f a c c i o a n c h’ i o ? " . In i z i a i a cercare un tattoo studio che avesse bisogno di un apprendista e fortunatamente il primo a cui chiesi era interessato ai miei disegni. Da li cominciai a fare disegni su richiesta dei clienti, seguirli, prendere appuntamenti, sterilizzare l'attrezzatura, fare gli ordini - e anche pulire i “c e s s i ” - t u t t e c o s e c h e ser vono per capire come funziona lo studio di un tatuatore. Dopo un anno di apprendistato mi sentii pronto per iniziare a tatuare."
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Ch e p e r c o r s o d i s t u d i d e v e a v e re u n tatuatore?"
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Pe r o g n i t a t u a to r e i l p e r c o r s o è d i v e r s o . Sicuramente chi studia grafica e disegno avrà una mano più allenata rispetto ad altri, ma questo non significa che chi è fenomenale a disegnare o www.vartalent.it
dipingere lo sia anche nel tatuaggio. L'attrezzo che si usa è diverso così come il supporto. E' ancora un lavoro di “bottega”. A parer mio, il metodo migliore per imparare è quello di farsi tatuare da gente esperta e cercare di "rubare" con gli occhi. Le scuole di tatuaggio che dicono che in 2,3 o 7 giorni ti insegnano a tatuare sono solo dei mangia soldi. Sicuramente se si è spinti dalla vera passione (non dalla moda, come fanno in molti in questo periodo) si possono raggiungere molte soddisfazioni personali e artistiche."
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La tua famiglia ed i tuoi amici ti hanno appoggiato quando hai deciso di fare il tatuatore?"
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La mia famiglia all'inizio era molto scettica. Vengo da una famiglia all'"antica" dove si pensava che i tatuaggi fossero il "male". Forse avevano paura che qualcuno mi potesse denunciare, non soddisfatto del lavoro eseguito. Fortunatamente adesso vedono anche il lato positivo della cosa ovvero: faccio un lavoro che mi piace. I miei amici mi hanno sempre appog giato, anche perché li tatuavo praticamente gratis. [sorrisi]"
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“ Il p r i m o t a t u a g g i o ” . R a c c o n t a c i l’esperienza della prima volta che ti sei fatto tatuare e della prima volte che, con le tue m a n i , ha i t a t u a t o i l c o r p o d i u n ’a l t ra persona."
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Era l'inizio del 2004, mi ricordo perfettamente. Una mia carissima amica si era appena fatta tatuare, ed io, spinto un po' dalla curiosità e anche dalla stupidità, andai ad una convention a Milano e mi feci tatuare da un tipo inglese un 17 di 22
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disegno che avevo fatto io. L’avevo disegnato sul treno che mi stava portando proprio a Milano. In convention alcuni tatuatori, a cui avevo chiesto di tatuare su di me il mio disegno, mi dissero che sarebbe stato meglio apportare delle modifiche per rendere la cosa più fattibile. Ovviamente ero talmente fiero della schifezza che avevo disegnato che non accettavo cambiamenti; probabilmente al tipo inglese interessavano solo i soldi e quindi me l’ho fece senza battere ciglio. " La prima persona che tatuai fu mio fratello, realizzai un piccolo simbolo, ovviamente, un pessimo lavoro. [sorrisi] Prima di iniziare su altre persone ho tatuato amici e parenti che erano più che consapevoli che facevano da “cavie”, quindi non mi sono mai fortemente agitato e non sono mai caduto in ansia. Loro sapevano che, allora, non ero un professionista, quindi il risultato poteva non essere dei migliori, infatti molti dei lavori che ho fatto all'inizio li ho poi sistemati. [sorrisi]"
! Come si è evoluta in te la tua arte?" !
Ogni volta che mi faccio fare un tatuaggio nuovo o che ho un approccio lavorativo con altri colleghi vedo che qualcosa cambia nei miei disegni e nel mio stile. Cer te volte sono piccolezze, altre volte cambio radicalmente alcuni a spetti ar tistici. Sono in continua crescita. Mi ricordo anni fa che un collega mi d i s s e : “d o p o c i r c a 1 0 a n n i u n t a t u a t o r e difficilmente si evolve ancora, più o meno, ha definito il suo stile”. Spero non sia così per me. Spero che la passione e soprattutto l'umiltà mi facciano crescere sempre, sia personalmente che artisticamente."
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Raccontaci un episodio divertente o particolare legato alla tua carriera (il tatuaggio più memorabile, il più assurdo). "
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Ne ho fatti di tatuaggi “stupidi”. Uno di quelli che ritengo più completo, perché a primo impatto sembra essere un tatuaggio molto serio invece poi, se si guardano bene i particolari è abbastanza demenziale, è quello di due lottatori di wrestling. Ve lo descrivo: un coccodrillo che tira una sedia ad un gorilla, come sfondo il pubblico con in mano alcuni cartelloni con frasi dementi e tra il pubblico spunta la faccia del cliente, la mia, e alcuni dei nostri più cari amici. Vedersi tatuati sugli altri è sempre molto divertente!"
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R i t i e n i s i d e b ba n o i s t i t u i re d e i c o r s i obbligatori per chi intende intraprendere questa strada? La regolamentazione in Italia è ancora carente?"
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Rispetto ad alcuni anni fa molte regioni (non ancora tutte) obbligano i tatuatori a frequentare un corso igienico-sanitario durante il quale apprendere come lavorare in totale sicurezza, sia per se stessi che per il cliente. Purtroppo questo accade solo in parte, nel senso che i docenti spiegano molto a livello teorico, ma a livello pratico quasi nulla. Seguire l’esempio di alcuni tatuatori esperti, dal il punto di vista igienicosanitario, non sempre può essere la cosa migliore, perché molti, per pigrizia o perché non fa “figo”, non utilizzano precauzioni e utilizzano la frase: "tanto non è mai successo nulla". Io penso che prevenire sia meglio che curare. Se vuoi essere un vero professionista lo devi essere in tutto quello che riguarda il tatua g gio, quindi non solo artisticamente ma anche a livello igienico."
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Un’ultima cosa, dove e come può trovarti chi volesse mettersi in contatto con te?" "
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Principalmente sono nel mio studio a Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova, il Dynamite Colors. Sono anche presente ad alcune convention sul territorio nazionale e alcune europee. E per finire sono ospite in alcuni studi sempre sul territorio nazionale:" - Aseptic, Trento" - Klinik, Treviso" - Indastria, Padova" - Indelebile, Mantova" - Original Sin, Verona" -Modificazioni Corporee, Genova"
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Le collaborazioni continuano a cambiare. Per vedere tutte le date e tutte le info consultate il mio sito internet (http://www.dynamitecolors.it/) dove potete trovare il calendario e scoprire in quale studio sarò presente prossimamente. Un saluto a tutti quanti da Simone Mutti!"
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Luiz Henrique Belmiro
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I Vincitori delle PreSelezioni del Mese di Marzo
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Il Backstage Di Vartalent In Tv
Arianna Viesi
“La musica per me è… la voce del mio silenzio ed il colore dei miei sorrisi”"
Marianna Coviello
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“La musica mi ha insegnato a vedere con le orecchie e sentire con il cuore”"
Isotta Tomazzoni
“Io, la mia voce, l'aria. Bastano per questa mia serata.”"
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