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Le Istituzioni Le fondamenta culturali delle buone opere Giovanni Cardinale, CNI Consiglio Nazionale Ingegneri
12 LE ISTITUZIONI
Le fondamenta culturali delle buone opere Giovanni Cardinale Vice Presidente CNI Consiglio Nazionale degli Ingegneri
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Formazione, progettazione, produzione, controllo, qualità: è un percorso, un metodo, quello di Concretezza, che sa arrivare al cuore di numerose problematiche della nostra filiera, la filiera delle costruzioni. Un metodo serio, innovativo e produttivo, condiviso dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri. Siamo vicini a Concretezza, per il lavoro svolto, l’impegno e soprattutto gli obiettivi, che sono in fondo quelli di ogni progetto di valore: realizzare opere di qualità che diventano tali solo al termine di un confronto produttivo tra tutti gli attori del processo. Il che non vuol dire tanto identificare nell’uno o nell’altro chi ha maggiore o minore responsabilità, ma attestare il concetto che solo l’integrazione e una visione larga dell’intero processo portà portare come conseguenza diretta una soluzione, concreta per l’appunto, delle problematiche in essere. Siamo vicini a Concretezza anche perché il suo cuore è il calcestruzzo, un materiale tecnicamente appassionante che tuttavia, nell’ultimo decennio, è stato messo ripetutamente sotto accusa. Abbiamo tutti ancora negli occhi le immagini dei cordoli sommitali a L’Aquila, crollati a seguito del terribile sisma del 2009. E abbiamo ancora tutti negli occhi lo scenario del collasso del viadotto sul Polcevera, a Genova, del 14 agosto 2018; e nelle orecchie i commenti a caldo, le accuse più o meno velate, i ragionamenti emotivi sulle (mancate) prestazioni e sulla (non poi così granitica) durabilità di un materiale che è stato, a tutti gli effetti, un grande protagonista della storia del nostro Paese e non solo. Per il calcestruzzo il problema, come sanno bene i tecnici seri, non è tanto (anche, ma non solo) cosa si utilizza, ma soprattutto come lo si fa. E poi anche chi lo fa, naturalmente, con quali norme, con quali livelli di controlli e via dicendo. Tutte materie di Concretezza, tutte materie da approfondire e coltivare insieme.
Una nuova coscienza del costruire In conclusione, posso dire che molto convintamente partecipiamo, come Consiglio Nazionale degli Ingegneri, a un’iniziativa di condivisione tecnica del tutto innovativa come Concretezza, perché una formula di questo genere ha dentro di sé il potere di far emergere un messaggio chiaro e netto a favore della cultura del calcestruzzo, del controllo e della qualità. Nel nostro Paese non mancano le norme e non mancano nemmeno le sanzioni. Penso per esempio al Decreto Legislativo n. 106 del 16 giugno 2017, che definisce l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento UE n. 305/2011 sulla marcatura CE dei prodotti da costruzione, e che prevede persino l’arresto (quindi una sanzione penale, oltre che amministrativa) per il progettista che prescrive prodotti o materiali non conformi per impiego strutturale o anticendio. Il problema è più vasto, è un problema di carattere culturale. Quel che occorre è sviluppare, alimentare una nuova coscienza del costruire che può essere forgiata soltanto in parte dalle norme, la cui cogenza deve essere affiancata da altri elementi, da altri fattori fondativi quali la responsabilità nella personalizzazione del progetto, l’attenzione estrema a ogni dettaglio e a ogni percorso, in sintesi, ancora una volta, quella cultura della costruzione che non si limita all’oggi, ma ragiona profondamente sul domani, ovvero sul ciclo di vita dell’opera edile, strutturale o infrastrutturale. Occorre rimboccarci le maniche per generare una nuova visione, una visione ampia e nobile, che costituisca le fondamenta di un nuovo modo di attuare il processo che dall'espressione di un'esigenza, conduce alla progettazione, alla costruzione, alla manutenzione di un'opera.