TTM
Innovation & High Technology
TUBE TECH MACHINERY
Magazine
Numero sei - luglio 2011 - Semestrale prodotto da Tube Tech Machinery
Il profilo aperto non è più un problema Specializzata nella progettazione e produzione di macchine e impianti laser per il taglio di tubi e lamiera e la saldatura di lamiere che fornisce secondo le specifiche esigenze dei clienti, TTM, sin dalla nascita, ha cercato di sviluppare macchine e impianti innovativi non presenti sul mercato. Lo testimoniano gli ottimi risultati raggiunti nel taglio di tutti i tipi di profilo, anche aperto. SL 2.5-25 è la sigla del sistema automatico di taglio e saldatura laser commissionato dalle ferrovie indiane a TTM per la produzione di intere fiancate laterali e dei tetti dei nuovi vagoni passeggeri prodotti appunto da Indian Railways.
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’attività di Sarzi Lamiere si sviluppa equamente tra la lavorazione della lamiera e quella del tubo. Un lasertubo FL 300 3D di TTM testimonia la volontà dell’azienda di ampliare il proprio raggio d’azione rivolgendosi al settore del “tubo strutturale”.
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Il profilo aperto non è più un
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a volontà e l’ambizione di raggiungere l’eccellenza tecnologica sono state le motivazioni che hanno caratterizzato anni di intenso lavoro, studio e ricerca” afferma Fiorenzo Castellini, titolare dell’azienda. “I nostri impianti sono un concentrato di quanto più innovativo sia attualmente a disposizione, concepiti per garantire ai nostri clienti la massima flessibilità, produttività e valore dell’investimento negli anni. Non a caso abbiamo sempre creduto che la testa tridimensionale fosse indispensabile e quindi non un optional e che gli impianti dovessero essere flessibili azzerando i tempi di attrezzaggio al cambio lavoro. Per questa ragione, da anni, TTM ha introdotto la possibilità di effettuare il carico anteriore e posteriore e realizzato sistemi di scarico a sostentamento e inseguimento performante. Il sistema CAD/CAM adottato è stato continuamente evoluto, reso sempre più facile e intuitivo nell’utilizzo. Tutto questo ingente e costante lavoro di sviluppo, oggi, consente di realizzare lavorazioni di taglio laser su qualsiasi tipo di profilo, anche “aperto”, assicurando alla clientela, soddisfazioni e ritorni certi sull’investimento grazie alla possibilità di allargare notevolmente le potenziali applicazioni degli impianti di taglio TTM. Un esempio su tutti la realizzazione di strutture e capriate per edilizia strutturale, in cui le “infinite” possibilità offerte dal taglio laser 3D consentono di realizzare incastri finora impensabili, a tutto vantaggio dei costi di realizzazione e della robustezza della struttura stessa dell’edificio”.
Il sistema CAD/CAM adottato è stato continuamente evoluto, reso sempre più facile e intuitivo nell’utilizzo.
Piena soddisfazione per la movimentazione pezzo Protagonista assoluta nel campo del taglio di profili aperti è soprattutto la FL300 3D con cui TTM consente ai propri clienti un range di taglio da 20 mm fino a 305 mm con possibili configurazioni in carico e scarico, con lunghezze da 6.500 a 12.500 mm. Nelle strutture sono alloggiati tre manipolatori indi-
Il costante lavoro di sviluppo, consente a TTM di realizzare lavorazioni di taglio laser su qualsiasi tipo di profilo, anche “aperto”. pendenti i quali consentono il caricamento ai mandrini sia dei tubi provenienti dal carico da fascio sia dei tubi e dei profili provenienti dal carico da catena. Il sistema di carico a catena, in particolare, permette appunto di caricare anche profili a sezione aperta. È costituito da catene con supporti a V e l’avanzamento delle catene viene effettuato a velocità variabile in funzione del diametro e del peso proprio del tubo. Le catene sono caratterizzate da scorrimento su ruote per evitare rumore e usura. Per quanto concerne invece il sistema di prelevamento dei tubi da fascio il sollevamento dei tubi è a cinghie con avvolgitore automatico e singolarizzatore con doppia motorizzazione e regolazione automatica del diametro del tubo. Particolare attenzione viene anche posta alla gestione dei pezzi lavorati, i quali possono es-
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problema
Protagonista assoluta nel campo del taglio di profili aperti è soprattutto la FL300 3D con cui TTM consente ai propri clienti un range di taglio da 20 mm fino a 305 mm con possibili configurazioni in carico e scarico, con lunghezze da 6.500 a 12.500 mm. La testa laser, caratterizzata da una struttura rigida abbinata a motori di grande dinamica e trasduttori di elevata qualità, permette di raggiungere la massima velocità con assoluta precisione.
sere differenziati per lunghezza, dimensione, quantità o tipologia di lavorazione. “Lo scarico “intelligente” consente di esaltare la produttività del nostro impianto oltre a ridurre sensibilmente i tempi morti per lo stivaggio dei pezzi prodotti” racconta Fabio Migliorati, responsabile commerciale. “Il sistema è provvisto, per pezzi lunghi, di assi per il contenimento e il sostentamento di qualsiasi tubo o profilo durante la lavorazione. La nuova FL300 3D consente poi di scaricare il pezzo tagliato in maniera organizzata e sicura tramite il portale integrato con doppio organo di presa che permette di eseguire una palletizzazione dei pezzi programmabile direttamente via CNC dall’operatore. La filosofia che accomuna tutti i nostri impianti è quindi la completa autonomia per la produzione senza presidio umano. I prodotti sono di assoluta qualità, tutti di ultima generazione, tali da garantire precisione e durata nel tempo. Anche nella parte meccanica si è posto particolare riguardo nell’individuare componenti tali da garantire la massima affidabilità, utilizzando
guide, cuscinetti, mandrini a rulli incrociati e precaricati, vite a ricircolo, riduttori di precisione a gioco zero”.
Tagliare in qualsiasi direzione all’interno di una semisfera Il mandrino fisso e mobile della FL300 3D è costituito da una solida struttura dove sono alloggiate le quattro griffe scorrevoli autocentranti che consentono il bloccaggio del tubo con diametro compreso tra 20 e 305 mm senza la necessità di sostituire le chele. L’avanzamento avviene tramite cremagliera di precisione a dentatura elicoidale temprata e rettificata, azionata da motore brushless e riduttore di precisione a gioco zero. All’interno del mandrino trova alloggiamento il condotto di aspirazione, collegato a un impianto che permette di aspirare i fumi e le scorie del taglio in modo da assicurare la loro totale assenza nell’ambiente di lavoro. La testa laser, caratterizzata da una struttura rigida abbinata a motori di grande dinamica e trasduttori di elevata qualità, permette di raggiungere la massima velocità con assoluta precisione. La testa di taglio laser 3D, in particolare, con-
sente l’orientamento del raggio laser generato da un risonatore CO2 da 4.000 W in qualsiasi direzione all’interno di una semisfera. I movimenti della testa sono realizzati con motori torque direct - drive senza interposizione di alcuna trasmissione meccanica. L’esatta distanza dell’ugello dalla superficie da tagliare è controllata da un sensore capacitivo che corregge in tempo reale il posizionamento degli assi macchina. Particolare cura è stata posta al percorso ottico, dove sono alloggiati specchi ad alta efficienza. La pressurizzazione del sistema e il raffreddamento integrato garantiscono la massima precisione.
In edilizia strutturale, il taglio laser 3D consente di realizzare incastri finora impensabili, a tutto vantaggio dei costi e della robustezza della struttura stessa.
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TSL 2.5-25 è la sigla del sistema di taglio e saldatura laser commissionato dalle Ferrovie Indiane a TTM per la produzione di intere fiancate laterali e dei tetti dei nuovi vagoni passeggeri prodotti da Indian Railways.
Taglia e salda al laser
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livello internazionale sono chiamate con il nome inglese Indian Railways. Si tratta delle ferrovie indiane, una delle più grandi compagnie al mondo, con una delle reti ferroviarie più estese con oltre 60.000 km e oltre 18 milioni di passeggeri e 2 milioni di tonnellate di merci trasportate ogni giorno. Sulla sua rete di 63.327 km, Indian Railways fa viaggiare oltre 200.000 vagoni e 50.000 carrozze trainate da più di 8.000 locomotive; dispone inoltre di 6.909 stazioni e ha oltre un milione e quattrocentomila dipendenti che la rendono il terzo più grande datore di lavoro del mondo dopo Wal-Mart e State Grid Corporation of China.
Fiancate e tetti escono finiti Indian Railways è un altro nome di prestigio che entra a far parte del novero dei clienti di TTM a cui ha di recente commissionato un innovativo sistema laser TSL 2.5-25 di taglio e saldatura automatico per la produzione di “Side Wall and Roof”, ovvero delle fiancate laterali e del tetto dei vagoni da treno per il trasporto passeggeri. Si tratta di un impianto all’avanguardia, studiato e personalizzato da TTM sulle specifiche necessità del cliente. TSL è l’acronimo di Taglia Salda Lamiere, 2.5 indica la lunghezza della saldatura realizzabile che corrisponde alla larghezza massima delle lamiere processabili (2.500 mm), mentre 25 indica i metri di lunghezza limite dei pez-
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zi producibili. Si tratta di semilavorati finiti in quanto questo sistema non solo permette di produrre un formato lamiera altrimenti difficilmente reperibile sul mercato (2.500 x 25.000 mm) ma processa tali lamiere per ottenere delle fiancate e dei tetti di vagone finiti, con già ricavate le aperture necessarie per le porte e i finestrini.
Perfetta ortogonalità dei lembi e totale assenza di bave Si tratta di una soluzione che certifica TTM come produttore di sistemi e impianti realmente personalizzati e dedicati, caratterizzati da un’elevata affidabilità e da una sostanziale facilità di utilizzo. Il formato XL della fiancata o del tetto, a seconda di ciò che si deve produrre, viene infatti ottenuto rifilando e saldando assieme
in sequenza più lamiere larghe 2.500 mm ma di lunghezza anche diversa, fino ad arrivare al valore finale desiderato. Il ciclo di funzionamento è banale: una volta caricata, la prima lamiera viene centrata e avanzata nella zona di saldatura in attesa del secondo foglio che viene anch’esso caricato, centrato e portato nella stessa area. La saldatura è eseguita rifilando le lamiere da unire con un taglio laser che garantisce la perfetta ortogonalità dei lembi. A rifilo avvenuto, questi sono avvicinati a GAP zero, condizione che richiede la totale assenza di bave di taglio (altrimenti inficerebbero il giunto) in quanto la saldatura avviene mediante fusione dei lembi accostati. Ciò garantisce
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FERROVIARIO
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fiancate da treno una continuità di caratteristiche meccaniche nel materiale, non essendoci materiale d’apporto e permette di realizzare una saldatura geometricamente invisibile, poiché il giunto non costituisce una discontinuità nello spessore del materiale che è mantenuto anche nel punto di giunzione. Da notare che tutte le procedure di saldatura hanno ottenuto la certificazione da parte di Indian Railways che ha sottoposto i campioni a una serie di test assolutamente probanti. Parliamo di test di trazione, di piega, di durezza e di fatica, micrografia, prova di abrasione meccanica e corrosione. Una volta saldate assieme le prime due lamiere, il
formato ottenuto viene fatto avanzare portando il lembo estremo nell’area di saldatura dove arriverà la terza lamiera che nel frattempo è stata caricata e centrata. A questo punto viene realizzata una seconda saldatura e il ciclo si ripete “N” volte quante sono le lamiere che occorre unire per arrivare al formato desiderato. Ciò significa per esempio che per avere una Side Wall di 24 m occorre unire ben 12 lamiere da 2.500 x 2.000 mm eseguendo ben 11 cicli di rifilo e saldatura laser. La particolarità operativa della TSL 2.5-25 riguarda il fatto che, ogni 6/8 m di semilavorato saldato, il ciclo di giunzione viene interrotto e intervallato da una fase di taglio della sagoma della fiancata e di tutte le aperture necessarie per i finestrini e le porte del vagone. Il portale su cui è montata la testa capacitiva, si sposta in un’area di taglio adiacente a quella di saldatura ed esegue appunto la sagomatura dell’intera fiancata o del tetto. Una volta terminata que-
sta fase, il portale torna nella posizione di saldatura per aggiungere al semilavorato della fiancata altri 6/8 m di lamiera prima di una nuova fase di sagomatura. Questo ciclo si ripete anche in questo caso “N” volte, tante quante ne occorrono per ottenere il pezzo finale. Prima della nuova fase di saldatura, un secondo portale che si muove sulle stesse vie di corsa del primo, dotato di dispositivo di presa a ventose, raccoglie gli sfridi di grandi dimensioni risultanti dal taglio e li palettizza. Per quanto concerne gli sfridi di piccole dimensioni, invece, questi sono minimizzati e spezzettati già durante la fase di taglio per consentirne lo scarico, l’evacuazione e la rottamazione mediante un convogliatore posto sotto la tavola di lavoro del sistema. È importante dire che il ciclo di funzionamento della TSL 2.5-25 è completamente automatizzato in quanto anche i parametri tecnologici di taglio e saldatura sono gestiti dal controllo numerico dell’impianto. L’operatore ha, quindi, il solo compito di caricare le lamiere grezze, avviare il ciclo e fungere da supervisore del funzionamento. Nel caso del sistema commissionato da Indian Railways, la TSL 2.5-25 è equipaggiata con una sorgente laser CO2 da 3.500 W. Si tratta comunque di una soluzione aperta a qualsiasi tipologia di sorgente, laser in fibra compreso, in virtù degli “esigui” spessori in gioco. Nel caso specifico parliamo di spessori di 2/3 mm di acciaio inossidabile.
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APPLICAZIONI
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Un lasertubo FL 300 3D di TTM di recente installazione testimonia la volontà dell’azienda di ampliare il proprio raggio d’azione rivolgendosi al settore del “tubo strutturale”.
Dai tubi automotive ai tubi strutturali
L’attività di Sarzi Lamiere si sviluppa equamente tra la lavorazione della lamiera e quella del tubo. In particolare, da una decina di anni, l’azienda di Sabbioneta è attiva nel settore auto per cui realizza conto terzi particolari e semilavorati tubolari
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per marmitte e dispositivi di scarico per mezzi pesanti.
dispetto di una connotazione ben precisa data dal nome dell’azienda, l’attività di Sarzi Lamiere, oggi, si sviluppa equamente tra la lavorazione conto terzi della lamiera e quella del tubo. Da una decina d’anni, infatti, l’azienda di Sabbioneta in provincia di Mantova, spinta dalle richieste di importanti fornitori tedeschi del settore automotive, ha completato la propria offerta di servizi con la realizzazione di semilavorati ottenuti direttamente da elementi tubolari. Realizziamo prodotti per aziende del Nord Europa, che a loro volta progettano e forniscono primi impianti a nomi del calibro di Daimler-Mercedes, Scania, Man e Liebherr, racconta Fabio Anelli Pipe Production Manager di Sarzi Lamiere. “È qui che nasce la necessità di affiancare alla lamiera anche la lavorazione del tubo. In particolare, il lasertubo è stata una scelta obbligata per garantire la precisione richiesta nella fase di taglio dei particolari che nella maggior parte dei casi dobbiamo anche assemblare. Siamo quindi attrezzati per fornire dei semilavorati già assemblati; lo testimonia il parco macchine per il tubo installato in azienda in cui spiccano sei lasertubo, 5 celle di saldatura robotizzata, curvatubi e numerose presse radiali per le operazioni di deformazione sui particolari”.
Un’ottimizzazione del progetto fatta da chi poi lo realizza Sarzi è un terzista puro e come tale concretizza i progetti che riceve dai suoi committenti. “Vista la provenienza, il più delle volte si tratta di progetti già approvati a monte per i qua-
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li possiamo suggerire dei semplici accorgimenti dettati dalla pratica e dare così un contributo per ottimizzare i progetti sotto l’aspetto della loro reale fattibilità. Proponiamo delle alternative produttive che semplificano e velocizzano il ciclo produttivo senza però andare a inficiare la geometria, la funzionalità e l’affidabilità del componente. È un’ottimizzazione del progetto fatta con l’occhio di chi poi deve realmente produrre tale oggetto”. Nel campo del lasertubo Sarzi ha ormai maturato una competenza tale da permettergli, con dei piccoli e semplici accorgimenti, di assicurare su tutte le fasi successive della lavorazione tubo dei risparmi di tempo notevoli e un incremento significativo nella precisione dei singoli particolari e negli accoppiamenti delle parti da saldare. Lavorando con l’automotive vi sono delle tolleranze realmente strette da rispettare. Per questa ragione, lavorano con dime e attrezzature di controllo a cui è stato di recente affiancato un laser di controllo per la misurazione dei pezzi che viene eseguita nel reparto qualità. “Parliamo di lotti da migliaia di pezzi su cui realizziamo un controllo qualità sistematico e metodico proprio per assicurare i livelli di precisione richiesti” spiega ancora Anelli. “Disponiamo di un attrezzato laboratorio qualità ma la verifica viene effettuata anche sulla singola stazione di lavoro, soprattutto nel caso delle operazioni di deformazione dei tubi per cui disponiamo di dime e tamponi realizzati ad hoc in base alla precisione richiesta che ci permettono di effettuare un controllo al 100% della produzione”.
Lavorazioni 3D su tubi e profili fino a 305 mm di diametro L’introduzione della lavorazione del tubo è stata strategica per l’attività della Sarzi Lamiere che ha avuto modo, prima di altri competitors, di indagare tutte le possibilità offerte dal lavorare con elementi tubolari, toccandone con mano i benefici. Oggi l’obiettivo è allargare il proprio raggio d’azione affiancando all’automotive anche il tubo strutturale pensando a settori importanti come per esempio l’edilizia. L’ultimo laser tubo in ordine di tempo installato in azienda è stato infatti un investimento fatto e voluto per andare in questa direzione, trattandosi di un sistema TTM FL 300 3D, ovvero un sistema molto grosso e quindi più adatto a processare diametri e formati che in precedenza non erano in grado di fare. “In passato, infatti, quando arrivavano richieste legate a tubi con spessori e dimensioni piuttosto importanti abbiamo sempre rifiutato poiché non eravamo attrezzati per poterle soddisfare” racconta Anelli. “Vedendo però che le richieste non mancavano
Il sistema TTM FL300 3D installato presso Sarzi Lamiere.
c’è stata la volontà di iniziare a occupare un’altra fetta di mercato”. La nuova FL 300 3D consente lavorazioni 3D su tubi e profili in un diametro compreso tra i 15 e i 305 mm per una lunghezza massima di 12.500 mm. Tutte le componenti impiegate (motori e trasduttori di elevata qualità, sistema pressurizzato, percorso ottico con specchi ad alta efficienza) sono progettate e dimensionate per processare tubi e barre di grosse dimensioni, in modo da garantire massima precisione del processo e valore dell’investimento nel tempo. Il pezzo in lavorazione è alloggiato tra le quattro griffe scorrevoli autocentranti del mandrino mobile, strutturate in modo tale da non richiedere alcuna sostituzione delle chele. La possibilità di evitare il cambio attrezzatura contraddistingue anche il mandrino fisso, costituito da una solida struttura dove sono alloggiati i quattro rulli folli autocentranti. All’interno del mandrino trova alloggiamento anche il condotto di aspirazione, collegato a un impianto che permette di aspirare i fumi e le scorie del taglio in modo da assicurare la loro assenza nell’ambiente di lavoro, garantendone la massima pulizia e sicurezza. Tutti gli impianti TTM sono, infatti, estremamente curati dal punto di vista del rispetto ambientale. I tubi vengono caricati tramite un sistema di prelevamento a cinghie, mentre i profili aperti sono caricati tramite un sistema a catena: tre manipolatori indipendenti consentono poi il caricamento
ai mandrini sia dei tubi provenienti dal carico da fascio sia dei tubi e dei profili provenienti dal carico da catena. Particolare attenzione è stata posta nella realizzazione di un sistema di scarico automatico cartesiano in grado di eseguire la palettizzazione automatica del tubo tagliato con lunghezza fino a 8 m. Lo scarico “intelligente” consente di esaltare la produttività oltre a ridurre sensibilmente i tempi morti per lo stoccaggio dei pezzi prodotti. Il sistema è provvisto, per pezzi lunghi, di assi per il contenimento e il sostentamento di qualsiasi tubo o profilo durante la lavorazione. Anche nella parte meccanica si è posto particolare riguardo nell’uso di componenti tali da garantire la massima affidabilità, utilizzando guide, cuscinetti, mandrini a rulli incrociati e precaricati, vite a ricircolo, riduttori di precisione a gioco zero.
È un sistema specifico per tagliare formati importanti Rispetto agli altri lasertubo installati in officina, la FL 300 3D di TTM permette di processare tubi con spessori importanti. TTM ha reso per esempio agevole il taglio dei tubolari quadri e rettangolari che in precedenza riuscivano a tagliare ma con qualche problematica legata al peso dei tubi stessi. “La FL 300 ci assicura invece una certa tranquillità di processo, anche nel caso delle barre lunghe 12 m, essendo progettata e prodotta per questo tipo di tubi” spiega ancora il signor Anelli. “La particolarità della FL 300 3D è proprio la possibilità di processare tubi e barre lunghe fino a 12 m; ciò permette una notevole riduzione dello scar-
to, una diminuzione del numero di verghe da caricare e quindi un’ottimizzazione delle tempistiche di processo con un incremento dell’efficienza”. “La prima commessa realizzata con il sistema TTM ha permesso di testarne fin da subito le potenzialità in quanto abbiamo tagliato dei tubi di allumino del diametro di 324 mm, quindi oltre la capacità massima nominale del sistema, che avevano una lunghezza finale di 11,60 m, praticamente pari alla capacità di carico del sistema ma ben oltre gli 8 m che costituiscono il limite per scaricare in automatico i tubi con la FL 300 3D. Ciò ha richiesto delle modifiche sulla parte di scarico frutto dalla collaborazione tra i tecnici TTM e i nostri addetti. TTM ha modificato la corsa del mandrino numero 3, ovvero quello destinato allo scarico del pezzo, che anziché pinzare il tubo all’inizio della sezione, lo aggraffava più avanti facendoselo scorrere all’interno. Da parte nostra, invece, abbiamo applicato un estrattore a rulli pneumatico esterno al sistema laser che estrae il tubo, lo carica su delle selle di scarico e lo deposita a sbalzo su un tavolo di accumulo e pallettizzazione. In pratica, è come se l’estrattore tirasse il tubo che scorre all’interno del terzo mandrino che una volta terminato il taglio si apre permettendone lo scorrimento”. “Il sistema FL300 3D costituisce la nostra punta di diamante per capacità e possibilità di lavorazione” conclude Anelli. “Pensando al tubo strutturale, è stata una scelta scontata vista la validità delle soluzioni adottate e soprattutto l’affidabilità che assicura”.
La FL300 3D ha reso agevole il taglio dei tubolari quadri e rettangolari che in precedenza creavano qualche problematica legata al peso dei tubi stessi.
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PROSPETTIVE
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EVENTI
arà costituita una fondazione denominata TEZE in memoria di Giuseppe Castellini fondatore della Castellini Officine Meccaniche SpA. Teze è il nome dato al nuovo sito produttivo realizzato e ispirato a un nuovo modello di fabbrica dove dimensioni, spazi e organizzazione sono stati pensati e studiati per favorire e incentivare il nuovo modo di produrre. La filosofia di Teze, sarà basata sulla valorizzazione dell’intelligenza e dell’ingegno umano, elementi che hanno permesso di far crescere e affermare le società del gruppo negli anni. Teze vuole anche essere un luogo dove venga promosso il dialogo e il confronto con altri imprenditori per favorire, tra le altre, iniziative volte anche a istaurare alleanze e sinergie industriali.
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EMO Hannover 19-24 settembre
Teknomotive Brescia 20-22 ottobre
TEZE … Idee in campo La promozione della cultura nella fabbrica avrà diverse finalità, cercando di avvicinare le nuove generazioni al mondo del lavoro, motivare, alimentare l’orgoglio e il senso di appartenenza all’azienda da parte dei dipendenti, relazionarsi con le istituzioni e sviluppare progetti e iniziative in ambito sociale. La fondazione si attiverà anche per promuovere borse di studio e iniziative a sostegno dei giovani meritevoli che potranno essere un domani collaboratori delle aziende del gruppo. Teze vuole promuovere e alimentare una filosofia imprenditoriale iniziata sessant’anni fa da Giuseppe Castellini come testimonianza ed eredità per il futuro dei nostri giovani.
EXPOlaser Piacenza 17-19 novembre
Il nuovo sitoproduttivo Entro Settembre verrà aperto il cantiere per la realizzazione del nuovo sito produttivo denominato “TEZE”. Su di un’area di circa 60.000 m² nel comune di Cazzago San Martino verranno realizzati edifici industriali per oltre 22.000 m², di cui 8.000 m² destinati alle attività di TTM, 8.000 m² per le attività della Castellini Officine Meccaniche, e 3.000 m² di uffici. Verrà destinata anche un’area di 3.000 m² alle attività di ricerca e sviluppo. TTM, molto sensibile all’innovazione dei propri prodotti, ha sempre destinato ingenti risorse a queste attività. Questa politica ha permesso di poter crescere tecnologicamente in modo esponenziale sperimentando e proponendo al mercato sempre nuove e performanti soluzioni. Particolare cura e attenzione è stata posta all’aspetto architettonico del nuovo insediamento produttivo, con grandi spazi destinati al verde. All’interno della palazzina uffici verrà ricavato un giardino e sul perimetro esterno una vasca d’acqua. Tutte le strutture, sia degli edifici produttivi che degli uffici, saranno realizzate in ferro. Il gruppo Castellini è fermamente convinto che il nuovo insediamento permetterà di sviluppare sempre di più il proprio business, eliminando anche i disagi generati dall’attuale localizzazione di due siti produttivi, a Cazzago S. Martino e a
Tube Tech Machinery S.r.l. Via Bonfadina, 33 25046 Cazzago San Martino (BS) Italy Tel. +39 030 7256311 Fax +39 030 7256333 info@tubetechmachinery.com www.tubetechmachinery.com
Rodengo Saiano. L’ingente investimento consentirà con maggiori e più adeguati spazi, di aumentare i volumi di produzione che dovrebbero generare anche un aumento di circa 20 nuovi addetti. Si prevede di ultimare gli edifici industriali entro l’estate del 2012 per consentire l’inizio dei traslochi che si prevede di ultimare per la fine del 2012. È previsto il rinnovo anche di parte delle macchine utensili con l’arrivo di una nuova alesatrice di grandi dimensioni.
Associato UCIMU - Sistemi per Produrre