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MADE IN ITALY

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LENTI OFTALMICHE

LENTI OFTALMICHE

PARLIAMO DI ARTIFICIAL HUMAN

Isabella Morpurgo

Editore

VEDERE Italia

isabellamorpurgo@vedere.it Tempo fa mi arriva un invito a una presentazione intitolata “Dall’empatia alla persuasione: la nuova era degli Artificial Human”. Poi, come purtroppo spesso capita, il fatto che non fosse a Milano, che non trattasse argomenti direttamente inerenti al settore occhiali, che non avessi il tempo per approfondire…. la e-mail rimane nel dimenticatoio ma comunque messa in qualche modo in evidenza. Ad un certo punto le oltre 4.000 e-mail stazionanti nella posta in arrivo mi “obbligano” a cercare di far pulizia per non perdere comunicazioni importanti e ritrovo “quella” e-mail. Stavolta vado almeno a vedere di cosa si tratta… e scopro un mondo. Per correttezza cito la fonte anche se vi saranno certo altre proposte alternative; si tratta di Algho ”il primo artificial human intelligente a servizio delle persone e delle aziende” come afferma QuestIT, un’azienda italiana specializzata nello sviluppo di tecnologie proprietarie di Intelligenza Artificiale. Approfondendo l’argomento mi viene in mente che Mido aveva utilizzato qualcosa di simile per la sua edizione obbligatoriamente digitale nel pieno della pandemia. Un ecosistema di tecnologie proprietarie di Intelligenza Artificiale consente la creazione di Assistenti Virtuali e Artificial Human capaci di riprodurre l’aspetto, la voce e le movenze tipicamente umane per stabilire una relazione empatica con gli utenti. Interessantissimo per il costumer care visto che gli Assistenti Virtuali sono in grado di riconoscere gli stati d’animo dell’utente (dal tono di voce, dalle espressioni e anche dal contesto) e rispondergli di conseguenza, supportare il cliente nella risoluzione delle proprie problematiche o nella scelta del prodotto giusto, guidarlo nella navigazione di un sito web conducendolo sulle pagine desiderate, fornire suggerimenti e consigli in linea con i propri gusti e molto altro. L’aspetto, le movenze e le espressioni tipicamente umane degli Artificial Human rendono più efficace l’interazione uomo-macchina. Gli Artificial Human mettono a proprio agio gli utenti che possono conversare come se stessero parlando con un operatore umano, riducendo i tempi di attesa con risposte tempestive e precise in qualsiasi momento e da qualsiasi dispositivo. Tutto ciò permetterebbe un ottimo servizio di assistenza clienti e di navigazione sul proprio sito web anche ad aziende meno strutturate di altre però, come sempre, mi nasce il dubbio/domanda: “Un miglioramento in assoluto o meno posti di lavoro?” Oppure “Più possibilità di sviluppo per i collaboratori che avrebbero il tempo di dedicarsi ad altro perché liberati dalle incombenze di routine per il sito e le domande on-line della clientela?”. Ai miei lettori la risposta. Con l’occasione vi auguro il miglior 2022 possibile.

Le origini del MADE in ITALY e il possibile nuovo Rinascimento

a cura di Laura Rattaro

Quarta e ultima puntata. Le precedenti puntate sono state pubblicate su VEDERE Italia n. 4/2021 - n. 5/2021 e n. 6/2021.

È possibile un nuovo Rinascimento?

È un’occasione che non possiamo permetterci di perdere. Grazie alla nostra storia siamo ancora leader nello stile, nella moda, nell’alimentazione, nell’arredamento, nella manifattura. Il nostro stile di vita è il più apprezzato al mondo e i nostri prodotti sono i più imitati (e contraffatti). È una sfida importante che si gioca in ambito culturale, economico, sociale e politico.

Come singoli possiamo e dobbiamo recuperare gli aspetti che ci distinguono, studiandoli. Se la consapevolezza del nostro passato diventa cosa diffusa, allora possiamo farcela. Il rischio che corriamo è di perdere una cultura così singolare e su cui, investendo bene, è possibile costruire tanto per le generazioni future. È e potrà essere ancora fonte di benessere e di sviluppo. Dalla nostra parte abbiamo la biodiversità e il territorio (genius loci). 1200 varietà di vitigni autoctoni, 538 varietà di olio, 63 varietà di grano duro (più di 500

tipi di pane), 1000 varietà di mele, 400 tipi di pomodoro, 70 varietà di cipolle, 1000 tipi di fagioli, 55.000 specie di animali, 63 razze caprine autoctone, 38 razze suine, 33 razze bovine, 110 tipi di pesce (acqua dolce), 15.000 specie marine… …la cui qualità è considerata la migliore al mondo. Abbiamo competenze che ancora oggi ci fanno primeggiare in tantissimi comparti. Calzature, carta, ceramica, design, enogastronomia, floricoltura, lirica, liuteria, meccanica, meccatronica, merletti e ricami, metalli, mobili e legno, moda e abbigliamento, mosaico, nautica, occhialeria, oreficeria, orologeria, pelletteria, pietra, pipe, restauro,

robotica, sanità, spettacolo, tecnologie avanzate, tessile, turismo, vetro… Abbiamo l’Xfactor, il talento, il gusto, l’eleganza e lo stile per creare le condizioni adatte a un nuovo Rinascimento. Forse non ne siamo consapevoli fino in fondo, ma potremmo vincere la sfida di oggi dove i concorrenti si confrontano a suon di produzioni di massa. Non dimentichiamo che nel mondo occidentale, alla base del disagio dei singoli, c’è la dinamica del consumismo più spinto che vuole le persone solo come consumatori passivi e che, per via della mancanza di un rapporto sano con il territorio, è causa di forte inquinamento e produzione di rifiuti.

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