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AUTORAMA Mensile di informazione e cultura del mondo dei motori
ANNO 54/Nº 517/Marzo 2011
HUB COMUNICAZIONE
C’erano tutti i capi del mondo dell’auto al salone svizzero, con gli italiani in prima fila, da Marchionne, con i fratelli Elkann, a Luca di Montezemolo. Unica star assente: Alan Mulally, presidente di Ford, che ha preferito comparire al salone del digitale di Hannover. Elettronica e auto, del resto, sono sempre più inscindibili e chi vuole attirare il pubblico giovane è obbligato a tenerne conto
Ginevra, Italia
Ferrari, Lancia, Alfa, Fiat e Lamborghini: in un salone con 40 prime assolute, i marchi nazionali l’hanno fatta da padroni Non era tutta farina del nostro sacco, d’accordo, ma le novità di Ginevra con un marchio nazionale sul cofano erano tante e di peso. Ferrari FF, Alfa 4C e Lancia Ypsilon sono “made in Italy”al 100% e questo rappresenterebbe già una bella soddisfazione. Le Lancia Thema, Flavia e Grand Voyager e la Fiat Freemont, invece, hanno la loro origine in Usa, ma se hanno attraversato l’oceano per contribuire a una
causa italiana è merito della fantasia finanziaria di un’azienda di casa nostra. Dulcis in fundo, Lamborghini Aventador e Pagani Huayra hanno il tricolore nel sangue al di là di ogni ragionevole dubbio, anche se per poterlo dimostrare hanno bisogno di risorse esterne, che nei casi specifici vengono da Audi e Mercedes. E gli stranieri? Il Gruppo Volkswagen ha portato
un’ondata di prototipi che scandiranno le variazioni di mercato dei prossimi mesi, ma neppure BMW, Mercedes, Toyota, Ford, Hyundai e gli altri sono stati a guardare. Al Salone si sono potute contare 40 anteprime assolute, più altre 130 novità meno “planetarie” e se si è sentito sopratutto il suono della nostra lingua, dobbiamo esserne contenti. a pag. 2
BMW SERIE 6
FORD FOCUS
PEUGEOT 508 DALLA A ALLA Z
La stagione bella comincia con la regina delle cabrio
Ci si diverte e si risparmia con la nuova world car Ford
Alla ricerca della versione giusta
a pag. 22
a pag. 20
a pag. 15
ECOPROVE OPEL AMPERA
Batterie finite? No problem, “lei” cammina sempre
a pag. 28 LEXUS CT 200h
La Prius ha messo il vestito della festa
a pag. 28 HONDA JAZZ HYBRID
Piccola ibrida sotto il tetto dei 20 mila euro
a pag. 29
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GINEVRA SALONE DI
LE SPORTIVE
a cura di Cristina Altieri, Marco Coletto e Saverio Villa
AUTORAMA Anno 54 N° 517
LE SPORTIVE
GINEVRA
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Anno 54 N° 517
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SALONE DI GINEVRA 2011
Il futuro è già qui L’81° Salone dell’automobile di Ginevra ha portato una pioggia di novità che arriveranno nelle concessionarie da qui al 2012, offrendo così un punto di osservazione privilegiato sulle dinamiche del mercato dei prossimi mesi. I temi più cari ai grandi costruttori sembrano essere l’attenzione sempre maggiore allo stile, il downsizing dei motori e la propulsione ibrida
LAMBORGHINI AVENTADOR LP 700-4 Basta leggere il freddo elenco dei dati tecnici per rimanere affascinati dall’erede della Murciélago: motore 6.5 V12 da 700 CV, 350 km/h di velocità massima e solo 2,9 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h. La leggera (147,5 chilogrammi) monoscocca in fibra di carbonio ha consentito di migliorare le prestazioni e ridurre i consumi dell’antenata mentre le sospensioni push rod (ispirate al mondo della F1) offrono una precisione di guida senza pari. In commercio dalla prossima estate, avrà la trazione integrale e il cambio robotizzato, un sette rapporti in grado di innestare le marce in soli cinquanta millesimi di secondo. Lunga 4,78 metri, la Aventador disporrà di un serbatoio da 90 litri e monterà pneumatici da 255/35 su cerchi da 19” all’anteriore e da 335/30 al posteriore su cerchi da 20”. I tecnici di Sant’Agata non hanno dimenticato l’eleganza: i rivestimenti in pelle degli interni sono disponibili anche in configurazione bicolore, la strumentazione viene visualizzata su un display TFT e pagando - è possibile avere una copertura trasparente per il vano motore.
AUTORAMA
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REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Viale dei Partigiani, 118/c 20092 Cinisello Balsamo (MI) Tel. 02.22472162 - Fax 02.700430623 e-mail: redazione@hubcomunicazione.it SEDE LEGALE Via Stresa, 15 20125 Milano DIFFUSIONE ABBONAMENTI GE.MA srl - Cologno Monzese (MI) STAMPA E LEGATORIA Graphicscalve S.p.A. Vilminore di Scalve (BG) Pubblicazione registrata presso il Tribunale di Milano n. 133 del 3/4/1969. Una copia Euro 3,00; arretrati Euro 6,00. ABBONAMENTO: annuo Euro 30,00, estero Euro 60,00. Versamento su c/c bancario IBAN IT74 I030 6920 7051 0000 0001 415 intestato a Hub Comunicazione Srl. Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art.1, comma 1, DCB-Milano. Manoscritti e fotografie non richiesti non si restituiscono. Tutti i diritti riservati © by AUTORAMA.
FERRARI FF Non si era mai vista una Ferrari col portellone e nemmeno 4x4... Invece ora c’è, si chiama FF – che sta per Ferrari e Four, nel senso di quattro posti e quattro ruote motrici – e rileva la 612 Scaglietti dal suo ruolo di ammiraglia familiare. Se riuscirà a solleticare i fans del Cavallino più di quest’ultima, troppo distante dagli standard maranellesi per design e carattere, lo scopriremo presto. Per ora diciamo che la FF monta un nuovo V12 a iniezione diretta di 6,3 litri da 660 CV e 683 Nm di coppia, ma con un consumo medio dichiarato di 15,4 l/100 km contro i 20,5 della Scaglietti. Cambio F1 a doppia frizione e sette rapporti, 335 km/h di velocità massima e 3,7 secondi per raggiungere i 100 km/h, più o meno come la 599 GTB Fiorano, che è più leggera e non ha l’aggravio della trazione integrale. Attenzione anche ai bagagli, con un vano dedicato da 450 litri.
ALFA ROMEO 4C Il più bel regalo che un alfista possa desiderare ha la trazione posteriore e un peso inferiore a 850 kg, “imputabile” ad un telaio composto da carbonio e alluminio. Il sogno diventa realtà con questa 4C: il motore centrale 1.750 turbo ad iniezione diretta di benzina da oltre 200 CV - derivato da quello montato dalla Giulietta Quadrifoglio Verde e abbinato al cambio a doppia frizione TCT e
al selettore D.N.A. per il controllo dinamico del veicolo - permette alla nuova coupé biposto del Biscione di superare i 250 km/h di velocità massima e di accelerare da 0 a 100 km/h in meno di cinque secondi. Per il momento è solo un prototipo ma tra circa un anno sarà possibile acquistarla nelle concessionarie. Ad un prezzo che dovrebbe essere inferiore a 50.000 euro.
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La sportiva “entry-level” della Stella, che debutterà a giugno, è simile nel design alla berlina, ma è più bassa di 4 cm ed è maggiormente orientata al piacere di guida. I motori disponibili al lancio (tutti ad iniezione diretta) sono
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PAGANI HUAYRA
MERCEDES CLASSE C COUPÉ
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cinque: tre a benzina - 180 (1.8 da 156 CV), 250 (1.8 da 204 CV) e 350 (3.5 V6 da 306 CV) - e due 2.1 turbodiesel CDI (220 da 170 CV e 250 da 204 CV). Gli amanti della praticità non rimarranno delusi: l’elenco degli optional comprende gli schienali dei sedili posteriori abbattibili.
Ecco finalmente l’erede della Pagani Zonda, ovvero la più esclusiva supercar in commercio. La nuova Huayra - costruita in carbonio, titanio e altre leghe superleggere sfoggia portiere ad ali di gabbiano e una linea ripulita e affinata nell’aerodinamica. Gli interni, se possibile, sono ancora più spettacolari e barocchi di quelli dell’antenata, con ampio uso di pelle e alluminio. Del resto, l’acquirente tipo della Huayra non verrà certamente dall’Europa occidentale, dove i gusti sono un po’ più austeri. Gestito da un cambio robotizzato a sette marce, il motore è sempre V12, però la cilindrata è stata ridotta da 7,3 a 6 litri per rispettare le norme anti inquinamento, mentre ci pensano due turbocompressori a mantenere la potenza a 700 CV. Quanto alle prestazioni la Casa sottolinea che i P Zero della Huayra sono stati sviluppati per sopportare le sollecitazioni dei 370 km/h: si ipotizzano 3,2 secondi sullo 0-100. Il prezzo? Superiore al milione di euro.
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TOYOTA FT-86 II Dopo anni di assenza dal segmento delle sportive (ricordate la Celica, la Supra e la MR2?) il brand giapponese torna con una coupé a trazione posteriore realizzata in collaborazione con un altro marchio che ha fatto la storia “racing” nipponica: la Subaru. Il motore anteriore boxer da due litri di cilindrata (proveniente dalla Casa delle Pleiadi) è abbinato ad un cambio manuale a sei marce, mentre il baricentro basso dovrebbe garantire una tenuta di strada da dieci e lode. Le dimensioni compatte (4,23 metri di lunghezza,1,79 metri di larghezza, 1,27 metri di altezza e un passo di 2,57 metri) favoriranno l’agilità nelle curve. L’attesissima versione di serie di questo prototipo arriverà molto probabilmente in listino all’inizio del prossimo anno: l’obiettivo principale sarà quello di rubare clienti alle versioni Coupé di BMW serie 1, Hyundai Genesis e Mercedes classe C.
MERCEDES SLK
ammortizzatori e sterzo diretto.
Sulla cresta dell’onda dal 1996, la Mercedes SLK è arrivata alla terza generazione. Sportiva, leggera e corta: continua ad esserlo anche in questa versione 2011, che punta sulle novità tecnologiche di contenuti e motorizzazioni. A proposito delle prime segnaliamo il Magic Sky Control, sfizio offerto a richiesta a chi vuole regolare la trasparenza del tetto rigido ripiegabile. Tutto sotto controllo anche sul fronte della sicurezza: inserito in dotazione pure il sistema che rileva l’affaticamento del pilota. Il piacere di guida è invece assicurato da un assetto invidiabile e dal lavoro aerodinamico svolto a monte: può essere incrementato scegliendo il pacchetto con regolazione degli
Al lancio sono previste tre motorizzazioni, tutte BlueEFFICIENCY e tutte ad iniezione diretta con funzione start/stop di serie per brillanti prestazioni a fronte di consumi ridotti fino al 25%: si tratta dei 4 cilindri da 184 e 204 CV di SLK 200 e SLK 250 e, al top della gamma, del 6 cilindri da 306 CV della SLK 350. Per quest’ultima versione i valori sono di tutto rispetto: 0-100 in 5,6 secondi e velocità massima di 250 km/h. Prezzi da 39.900 a 66.200 euro.
GUMPERT TORNANTE
HYUNDAI VELOSTER
Per ora è un prototipo, ma la Gumpert Tornante verrà prodotta in serie dal 2012. Il costruttore tedesco si è rivolto a Touring Superleggera per dare alla prestazionale coupé due posti un design elegante. Il risultato combina stile sportivo italiano ed ingegneria tedesca: tra gli elementi caratteristici - oltre alle porte ad ala di gabbiano - l’accesso al vano motore realizzato con due grandi aperture a farfalla, incernierate al centro, che coprono anche le ruote posteriori. La carrozzeria in materiale composito è fissata su una struttura reticolare in acciaio con cella centrale monoscocca in fibra di carbonio. La Tornante ha ereditato il DNA della Gumpert Apollo: a cominciare dal motore, un impressionante V8 da 4,2 litri bi-turbo e ben 700 cavalli. Una versione a propulsione alternativa sarà aggiunta alla gamma nel 2012.
CONCEPT
Lunga 4,22 m, la Hyundai Veloster è un’innovativa coupé a quattro porte (due anteriori, una singola posteriore sul lato destro e il portellone) che, permettendo un rapido accesso interno ai passeggeri, risolve una delle tipiche problematiche di questo genere di carrozzeria. Disseminati qua e là elementi dinamici quali il doppio terminale di scarico centrale e l’estrattore posteriore, mentre all’interno sono organizzati sedili sportivi e un impianto multimediale all’avanguardia. Il benzina 1.6 ad iniezione diretta e doppia fasatura variabile vanta consumi ed emissioni contenuti e sarà inizialmente gestito da un cambio manuale a 6 marce. La sportiva coreana arriverà in listino entro giugno mentre per la trasmissione a doppia frizione si dovrà attendere la fine dell’anno.
AUDI A3
La prossima generazione della compatta dei quattro anelli viene anticipata da una berlina a tre volumi che costituirà probabilmente solo una delle future varianti di gamma, quella dedicata ai mercati orientali. Le linee saranno però le stesse per tutta la famiglia: un frontale di grande impatto con calandra esagonale e affilatissimi gruppi ottici a LED, e una vista laterale dominata dalla linea arcuata del tetto. A spingerla un cinque cilindri turbocompresso da 408 CV.
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BMW VISION CONNECTEDDRIVE
BERTONE JAGUAR B 99
Il prototipo realizzato completamente in alluminio dal carrozziere torinese prefigura una possibile nuova berlina del Giaguaro lunga 4,50 metri erede della sfortunata X-Type. Sotto il cofano troviamo un motore termico e due unità elettriche mentre l’abitacolo è caratterizzato da materiali pregiati come pelle e legno. Durante la rassegna elvetica è stata anche svelata una variante da pista di tipo GT2, contraddistinta da appendici aerodinamiche ed elementi grafici aggressivi.
La nuova concept bavarese è focalizzata sul collegamento tra guidatore, vettura e ambiente esterno. Sicura e ipertecnologica, ha un design molto particolare che anticipa le forme della futura Z2, la spider “sorella minore” della Z4. Cofano motore lungo, abitacolo arretrato, aggressivi cerchi da 20” e un frontale cattivo con il doppio rene e i doppi proiettori circolari posizionati molto in basso. Ricordate le porte a scomparsa della vecchia roadster BMW Z1? Le sfoggia anche lei…
INFINITI ETHEREA
Il brand di lusso del gruppo Nissan punta ad attirare il pubblico giovane con un progetto di compatta “premium” (lunga 4,40 metri) che andrebbe a sfidare vetture del calibro di Alfa Romeo Giulietta, Audi A3 Sportback e BMW Serie 1. I designer del Centro stile della Casa giapponese hanno voluto mescolare elementi presi da coupé, berline e crossover e radunarli in una forma simile a quella di una monovolume: il particolare più caratteristico è senza dubbio il montante posteriore.
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LE PICCOLE
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LE ECOLOGICHE
MINI COOPER SD
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Novità in casa Mini, che accoglie la prossima primavera il diesel più potente della gamma, quello della nuova Cooper SD: l’inedito 2 litri da 143 CV, disponibile per tutte le varianti di carrozzeria della piccola inglese (berlina, Cabrio, Clubman e Countryman), è abbinato per il momento ad una trasmissione manuale a sei marce e offre un rapporto interessante tra prestazioni e risparmio di carburante. Vediamo qualche dato. La Cooper SD vanta un’accelerazione di 8,1 secondi per lo sprint da 0 a 100 km/h e una velocità di punta di 215 km/h, a fronte di un consumo medio di 4,3 litri ogni 100 chilometri e di emissioni di CO2 di 114 grammi per chilometro. Le alte percorrenze vengono assicurate anche da tecnologie come il Brake Energy Regeneration, lo Start/Stop e l’indicatore del punto ottimale di cambiata.
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KIA PICANTO
FORD B-MAX
La citycar coreana - completamente ridisegnata con uno stile più in linea con le ultime tendenze - si presenta con dimensioni accresciute rispetto alla generazione precedente e sarà disponibile per la prima volta in due varianti di carrozzeria, la tradizionale cinque porte e la sportiveggiante tre porte. Nuove le possibilità di scelta sul fronte delle motorizzazioni: si parla di un tre cilindri di 998 cc da 69 CV – anche in versione bi-fuel - ed un quattro cilindri di 1.248 cc da 85 CV. Tutti i propulsori sono abbinati ad una trasmissione manuale a cinque rapporti, solo quello più potente sarà equipaggiabile con una trasmissione automatica a quattro rapporti.
LANCIA YPSILON Sono le cinque porte la novità più importante della piccola chic torinese, che debutterà nei nostri listini a giugno (in autunno verrà lanciata in America, nel Regno Unito e in Irlanda con il marchio Chrysler). Elegante e raffinata anche nella nuova configurazione, Ypsilon mantiene le sue dimensioni compatte (3,85 metri di lunghezza) e parte alla conquista del pubblico maschile con un allestimento dedicato. La gamma motori comprende quattro unità, tutte con Start&Stop e indicatore del cambio marcia di serie: sono due benzina (1.2 da 69 CV - anche a GPL - e 0.9 TwinAir da 95 CV) e un 1.3 turbodiesel Multijet II da 95 CV. Tra le novità tecnologiche si segnalano l’assistente al parcheggio Magic Parking, il Blue&Me-TomTom2 (che permette di gestire telefono, navigazione e tutte le altre informazioni utili alla guida tramite il touch screen HD da 4,3 pollici) e infine lo Smart fuel system, un dispositivo che rende il rifornimento più comodo e sicuro.
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7 FORD C-MAX ENERGI Debutto europeo (l’abbiamo già vista lo scorso gennaio al Salone di Detroit) per la prima ibrida plug-in (ossia ricaricabile anche attraverso la presa di corrente) della Casa americana. Basata sulla variante a cinque posti della monovolume più venduta in Italia, sarà commercializzata negli States e in Canada nel 2012 mentre si dovrà attendere l’anno successivo per vederla da noi. Il motore due litri a benzina abbinato ad un’unità elettrica alimentata da batterie garantisce un’autonomia complessiva di circa 800 chilometri.
TOYOTA YARIS HSD CONCEPT
Semplicemente rivoluzionaria: la piccola monovolume dell’Ovale Blu (ancora nelle vesti di concept), realizzata sul pianale della Fiesta, offre in soli 4,06 metri di lunghezza le porte posteriori scorrevoli e un vano di carico lungo 2,35 metri quando si abbatte il sedile del passeggero anteriore. Ma non è tutto: l’assenza del montante centrale permette di entrare ed uscire dall’abitacolo con più facilità.
Osservate attentamente questo modello: non si tratta solo della variante a doppia alimentazione benzina/elettrica della Yaris (che sfiderà la Honda Jazz Hybrid), ma di un prototipo che svela interamente le forme della terza generazione della piccola giapponese. Proprio per questo motivo non l’abbiamo posizionato tra le concept nello spazio sottostante. I particolari di design che saltano maggiormente all’occhio sono gli specchietti retrovisori sostituiti da telecamere e il tetto completamente ricoperto da pannelli solari che alimentano l’impianto di aria condizionata. Le dimensioni esterne cresciute rispetto al passato consentiranno di avere un abitacolo ancora più spazioso: una buona notizia per chi deve trasportare spesso passeggeri sui sedili posteriori ma non vuole “impegnarsi” con un modello più ingombrante e costoso. La versione “normale” arriverà sul mercato entro la fine dell’anno, per la ibrida bisognerà aspettare il 2012.
PORSCHE PANAMERA S HYBRID
TOYOTA PRIUS+ Prius diventerà un marchio indipendente e, di conseguenza, è necessario che l’ibrida per eccellenza metta su famiglia. La Prius+, prevista per il 2012, è una monovolume a sette posti di 4,62 metri con il 50% di spazio in più rispetto alla berlina. La base meccanica è la nota piattaforma HSD: motore 1.8 a benzina da 99 CV più modulo elettrico da 82. In barba alla matematica, per 136 cavalli effettivi. Secondo la Toyota i consumi sono superiori di poco a quelli della berlina: circa 5,9 l/100 km.
CONCEPT
Essere “la Porsche meno inquinante di tutti i tempi” potrebbe creare qualche preconcetto in ordine alle prestazioni della nuova Panamera S Hybrid. Gli amanti della supercar tedesca continuino invece a dormire sogni tranquilli, magari dopo avergli dato una mano di verde: la nuova arrivata non rinuncia a cavalli (380 sono quelli forniti in totale dai due motori, il 3.0 V6 e l’elettrico) e sprint (0-100 in 6 secondi e velocità massima di 270 km/h), ma li abbina a consumi pari a 6,8 l/100 km e ad emissioni di anidride carbonica di 159 g/km. L’autonomia in elettrico è di circa due chilometri e fino ad 85 km/h. Il lancio sul mercato italiano, dove il listino parte da 108.269 euro, è previsto per il mese di giugno.
LAND ROVER RANGE_E
La Range Rover Sport, una delle SUV più pesanti e cattive in commercio, diventa ecologica. Merito del sistema ibrido/diesel che - grazie all’unione tra un propulsore V6, un’unità elettrica e un cambio automatico a otto rapporti - permette alla fuoristrada britannica di emettere 98 g/km di anidride carbonica, di raggiungere i 193 km/h di velocità massima, di percorrere 32 km ad emissioni zero e di avere un’autonomia complessiva di ben 1.112 chilometri.
MAZDA MINAGI
Questa concept car non svela solo le forme di una nuova Sport Utility compatta ma anticipa tutte le future tendenze di stile del brand nipponico (racchiuse nella filosofia KODO Design). La tecnologia SKYACTIV, che vedremo presto sui modelli di serie Mazda, consentirà di ridurre i consumi di carburante ed aumentare le prestazioni e la sicurezza grazie ad un sapiente calo di peso, a modifiche sostanziali al telaio e alla carrozzeria e alla presenza di propulsori e trasmissioni sviluppate al fine di ottenere la massima efficienza possibile.
MINI ROCKETMAN
Uno studio tre posti più uno lungo meno di tre metri e mezzo e modellato sul carbonio, ideato per applicare allo stile Mini il futuro dell’ingegneria automobilistica. Tra gli espedienti adottati per favorire il massimo della funzionalità nonostante le dimensioni ultraridotte, le portiere con giunti a doppia cerniera e battitacco integrati, e il portellone scomposto in una sezione attaccata al tetto che si apre verso l’alto e una inferiore che si estrae dalla carrozzeria come un cassetto. Di gran fascino il tetto realizzato in vetro e disegnato da liste illuminabili a formare l’immancabile Union Jack. La Rocketman Concept monterà un propulsore brillante ma parco, capace di limitare i consumi medi a circa 3 litri ogni 100 chilometri.
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MITSUBISHI CGLOBAL SMALL
Nelle linee di questo prototipo si nasconde la nuova Colt (che verrà costruita in Thailandia e arriverà sul mercato nell’estate del 2012). La gamma dei propulsori comprenderà unità a benzina da 1 e 1.2 litri disponibili con il cambio automatico a variazione continua CVT e abbinati a tecnologie “verdi” finalizzate alla riduzione dei consumi e al rispetto dell’ambiente come il sistema Start/Stop e il recupero dell’energia in frenata. La piccola giapponese dovrà vedersela con connazionali molto agguerrite: Toyota Yaris e Suzuki Swift.
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LE GRANDI
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LE FUORISTRADA
FIAT FREEMONT
VOLKSWAGEN TIGUAN
La gemella torinese della Dodge Journey arriverà in listino nella seconda metà del 2011 e sarà disponibile a trazione anteriore o integrale. La versatilità è garantita dai sette posti, dall’apertura a 90° delle portiere e dai sedili scorrevoli. L’abitacolo è ricco di vani portaoggetti mentre la plancia (dalla qualità superiore rispetto alla versione “yankee”) ospita nella versione top di gamma un ampio schermo touch screen con lettore DVD e slot per SD card. Tre i motori: un 3.6 V6 a benzina da 276 CV e il 2.0 turbodiesel Multijet da 140 e 170 CV. Due gli allestimenti disponibili al lancio: di serie fin dall’entry level climatizzatore automatico a tre zone, sistema keyless entry, cruise control, trip computer avanzato, sistema di monitoraggio della pressione pneumatici e comandi al volante. La terza fila - a scomparsa sotto il pavimento - è montata più in alto rispetto alla seconda, la quale a sua volta domina i sedili anteriori: a tutti gli occupanti è assicurata la massima visibilità.
La SUV compatta di Wolfsburg è stata profondamente modificata nell’estetica (soprattutto nel frontale e nella coda, ora in deciso stile Touareg) e nella tecnologia: arriva il differenziale elettronico XDS affiancato da una serie di optional come il rilevatore di stanchezza, il Lane Assist (che mantiene il veicolo all’interno della corsia) e il Light Assist. Come la versione precedente anche la nuova Tiguan permette di scegliere tra la trazione anteriore e le quattro ruote motrici. Duplice anche l’opzione carrozzeria: una è adatta ai percorsi meno accidentati mentre la seconda è destinata ad affrontare il fuoristrada con angoli d’attacco maggiorati a 28 gradi. La gamma motori comprende quattro unità a benzina TSI (turbo ad iniezione diretta di benzina) da 122 a 210 CV e tre turbodiesel da 110 a 170 cavalli: tutti i propulsori sono dotati della tecnologia BlueMotion e del sistema Start/Stop. Immancabile il cambio automatico a doppia frizione DSG, disponibile in versione sette rapporti su alcune versioni. Il lancio è previsto per agosto.
LANCIA GRAND VOYAGER Il nome è lo stesso dell’ingombrante (è lunga 5,14 metri) monovolume Chrysler a sette posti che circola sulle nostre strade da ormai tre anni, così come il motore turbodiesel 2.8 a quattro cilindri da 163 CV. Le uniche modifiche rispetto alla variante a stelle e strisce sono il propulsore a benzina (3.6 V6 da 283 CV) e la mascherina frontale. Il suo compito sarà quello di rimpiazzare la grande MPV Phedra, eliminata già da qualche mese dai listini italiani, e di rappresentare un’alternativa lussuosa alla Fiat Freemont.
SAAB 9-5 WAGON
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SSANGYONG SUT-1 Veste ancora gli abiti del concept il pick-up presentato da SsangYong e si deve accontentare di essere identificato per il momento con una sigla: SUT-1 (Sports Utility Truck). Eppure si tratta di una vettura che ha già le idee ben chiare su ciò che proporrà al pubblico quando arriverà in concessionaria ad inizio 2012: robustezza, spazio e sicurezza. Senza dimenticare dettagli sfiziosi come il tettuccio apribile, la funzione Bluetooth Audio, la telecamera posteriore, il portellone incernierato a molla e il computer di bordo. Ad equipaggiarlo un 2.0 diesel Euro 5 da 155 CV.
FORD WILDTRAK
Arriverà a settembre la versione familiare dell’ammiraglia svedese. La zona posteriore è caratterizzata dal tradizionale lunotto inclinato e integrato con i cristalli laterali, mentre la versatilità è garantita dal portellone ad azionamento elettrico (optional), dal vano di carico lungo 1,96 metri quando si abbattono i sedili posteriori, dalla configurazione flessibile del bagagliaio e dal doppio fondo impermeabile. La gamma motori (benzina, etanolo e turbodiesel da 160 a 300 CV) è identica a quella della variante berlina.
JEEP COMPASS
Ford Ranger Wildtrak è un pick-up compatto sportivo che sarà commercializzato in tutto il mondo nel corso del 2011. Vanta un ampio assortimento di tecnologie all’avanguardia: tra queste la telecamera posteriore, che visualizza le immagini nello specchietto retrovisore migliorando la visibilità e semplificando le operazioni di aggancio del rimorchio. Fanno parte della lista dei contenuti anche il navigatore satellitare e i comandi vocali Bluetooth.
LANCIA THEMA
CONCEPT
L’erede della Thesis, che vedremo nelle concessionarie a partire dal prossimo ottobre, condivide design (cambia solo la mascherina) e contenuti (trazione posteriore) con la Chrysler 300. L’ammiraglia torinese sarà una vettura ricca, confortevole e potente: si pensi solo alla scocca con sospensioni multi-link o ai soffici interni in pelle Poltrona Frau. Tre i motori al lancio: un 3.6 V6 benzina da 292 CV e un 3.0 V6 turbodiesel declinato su due livelli di potenza (190 e 224 CV). La trasmissione abbinata alle unità a gasolio sarà automatica a cinque rapporti: un po’ pochi, a nostro avviso, per sfidare ad armi pari la concorrenza tedesca… Nulla manca invece nella lista delle dotazioni, sia alla voce infotainment che a quella sicurezza. Si va dal sistema multimediale touchscreen da 8,4 pollici al dispositivo anti collisione integrato con l’Adaptive Cruise Control, dall’accensione senza chiave alla telecamera di retromarcia al dispositivo che protegge il pedone in caso di urto accidentale.
Jeep propone il suo nuovo Compass, più maturo nell’aspetto e con una dichiarata somiglianza al Grand Cherokee. Il SUV è disponibile con una sola motorizzazione, un turbodiesel 2.2 declinato su due livelli di potenza: 163 CV se abbinato alla trasmissione manuale a sei velocità ed al sistema Freedom Drive I (trazione integrale attiva permanente con differenziale centrale bloccabile), 136 CV se lo si preferisce a due ruote motrici. Arriva in questi giorni in concessionaria.
NISSAN ESFLOW
Trazione posteriore, due posti secchi e meno di 5 secondi per raggiungere i 100 orari: il tutto senza consumare una goccia di carburante. La concept ad emissioni zero nipponica, costruita su un telaio in alluminio con roll-bar integrati, è spinta da due propulsori elettrici e può percorrere oltre 240 km con una sola carica. Lo stile esterno è tanto affascinante quanto funzionale (il primo obiettivo degli stilisti è stato quello di offrire la massima visibilità al guidatore), mentre nell’abitacolo spiccano i rivestimenti in pelle e camoscio e i quattro display LCD.
OPEL ZAFIRA TOURER
Le linee della futura generazione della monovolume Opel sono chiarite da questo prototipo. La carrozzeria fa da elegante guscio ad un abitacolo inondato di luce, grazie al parabrezza panoramico che si congiunge con l’ampio tetto in vetro e che prosegue fino al posteriore della vettura. Passeggeri - fino a sette - coccolati con ogni risorsa, anche con tablet inclinabili, montati sul retro dei sedili anteriori. A muovere la Zafira Concept una nuova versione del parsimonioso 1.4 Turbo a benzina dotato del sistema Start/Stop.
RENAULT R-SPACE
L’ultimo atto del capitolo Renault dedicato al mondo delle monovolume si chiama R-Space: una confezione compatta e scolpita a racchiudere un ambiente multifunzionale esaltato dall’apertura contrapposta delle porte e da un ingresso facilitato dall’assenza del montante centrale. Il motore è un benzina 3 cilindri 900 cc da 110 CV associato alla trasmissione a doppia frizione EDC. Si tratta di un propulsore che arriverà presto in gamma, dalle emissioni di CO2 contenute a 95 g/km e un consumo di 3,7 l/100 km. R-Space è equipaggiata anche con il “DRIVINGECO2” (tara la risposta della vettura in funzione di differenti fattori di consumo energetico) e con la funzione “DRIVINGECO2 Conseil”, che informa il conducente del miglior comportamento di eco-guida che può realizzare.
RENAULT CAPTUR
Design Ispirato agli sport estremi (con porte ad ali di gabbiano e pneumatici da 22”), biturbodiesel 1.6 da 160 CV e un abitacolo verniciato in arancio con elementi in alluminio e carbonio. Queste le armi della nuova piccola SUV della Régie (per il momento ancora un prototipo), concepita per sfidare Mini Countryman e Nissan Juke. Considerando lo stretto rapporto tra la Casa francese e quella giapponese non si esclude che le due vetture possano condividere lo stesso pianale.
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GINEVRA SALONE DI
LE MEDIE
GINEVRA LE MEDIE
AUTORAMA
PEUGEOT 308
Marzo 2011
Anno 54 N° 517
AUTORAMA
SALONE DI
10 MERCEDES CLASSE C RESTYLING La Mercedes Classe C, disponibile nelle configurazioni berlina e station wagon, si rinnova. Innanzitutto nella confezione, con un cofano composto interamente da alluminio e un design più dinamico: il primo le toglie qualche chilogrammo di troppo, il secondo parecchi anni dal documento d’identità. All’interno si fanno notare gli inserti sportivi e i sapienti ritocchi dispensati qua e là. La gamma propulsori è stata riscritta anche grazie all’adozione della tecnologia Start&Stop su tutte le unità abbinate alla trazione posteriore: l’obiettivo di ridurre i consumi è stato centrato, si parla del 31% in meno rispetto alla vecchia gamma. Dieci i nuovi sistemi di assistenza alla guida inseriti tra le dotazioni: c’è anche il dispositivo che tiene monitorata l’attenzione del guidatore e quello che regola automaticamente la distanza di sicurezza. I prezzi partono dai 33.228 euro della C 180 da 156 CV berlina e dai 34.759 euro della familiare a benzina. Da non dimenticare le varianti sportive AMG: il motore è solo uno (6.3 V8) ma può generare 457 cavalli o addirittura 487 a seconda dell’allestimento scelto (“normale” o Performance).
Gli stilisti del Leone sono intervenuti per regalare alla loro compatta un frontale più gradevole e una poco convincente modanatura orizzontale cromata sul portellone della versione cinque porte. Gli ingegneri hanno invece lavorato sui motori per renderli ancora più parchi: segnaliamo l’esordio del 2.0 HDi da 150 CV e, soprattutto, del sistema Stop/Start evoluto e-HDi (già visto su Citroën C4, C4 Picasso, C5 e Peugeot 508), abbinato per la prima volta ad un cambio manuale.
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KIA RIO
VOLKSWAGEN GOLF CABRIOLET Più lunga, più larga e più bassa di prima, ma soprattutto con uno stile più affascinante e tanto spazio a disposizione di passeggeri e bagagli. Dopo due anni di assenza la nuova generazione della coreana arriverà sul mercato nel secondo semestre del 2011 e avrà una gamma propulsori ricca ed interessante. Siamo tutti curiosi di scoprire i consumi del 1.1 turbodiesel da 70 CV e, a partire dal 2012, le prestazioni del 1.2 sovralimentato ad iniezione diretta di benzina.
LANCIA FLAVIA E LANCIA FLAVIA CABRIO
CONCEPT
Il futuro commerciale di questa berlina, presentata in Svizzera sotto forma di prototipo e basata sulla Chrysler 200 a trazione anteriore (che a sua volta deriva dalla vecchia Sebring), è nelle mani del pubblico. Se la vettura dovesse piacere la produzione partirebbe nel giro di sei mesi, in caso contrario la nuova gamma Lancia si ritroverebbe priva di un’erede della Lybra e, soprattutto, con un “buco” tra la Delta e la Thema. Scommettiamo che la vedremo presto in giro? Anche la variante scoperta della “segmento D” torinese dovrà affrontare il giudizio insindacabile del pubblico prima di essere prodotta. A differenza della Chrysler 200 Convertible da cui deriva, avrà esclusivamente un tetto in tela, senza la possibilità di optare per una copertura rigida in metallo. Se mai dovesse arrivare nei nostri listini rappresenterebbe un’alternativa decisamente più economica alle altre due “open-air” a quattro posti nostrane in commercio: la Ferrari California e la Maserati GranCabrio.
SMART FORSPEED
Uno studio che coniuga mobilità eco-sostenibile e divertimento di guida. Questa è la smart forspeed: una due posti senza tetto e cristalli laterali dotata - al posto del parabrezza - di un deflettore piatto nello stile dei classici superleggeri ad elica. Guida all’aria aperta dunque, abbinata ad una scattante trazione elettrica, ulteriormente perfezionata dalla funzione Boost, utilissima in fase di sorpasso. Così equipaggiata la spider accelera da 0 a 60 km/h in 5,5 secondi e raggiunge i 120 km/h. 135 i km di autonomia: servono 45 minuti per ricaricare la batteria all’80%.
CITROËN DS4 La variante chic della C4 si distingue per uno stile più originale (interessanti le maniglie delle porte posteriori nascoste), per le finiture più curate, per la posizione di guida rialzata quasi come quella di una Sport Utility e per i tre posti veri disponibili nella zona posteriore. La nuova compatta del Double Chevron debutterà in listino verso aprile con una gamma motori che comprende tre unità 1.6 a benzina da 120, 155 e 200 CV e due turbodiesel HDi (1.6 da 110 CV - anche con lo Start/Stop evoluto e-HDi - e 2.0 da 160 CV).
La nuova edizione della Golf Cabriolet prende le distanze dalla berlina e propone una linea molto filante, quasi da coupé, ma poco personale nella zona posteriore. La capote in tela ha l’apertura elettrica di serie e necessita di 9,5 secondi per passare dal tutto chiuso al tutto aperto. Operazione che può essere effettuata anche a vettura in movimento, purché sotto i 30 km/h. Ampia disponibilità di motori a benzina e diesel, tutti con turbo e iniezione diretta e con potenze comprese tra 105 e 210 cavalli.
HYUNDAI I40
CHEVROLET CRUZE HATCHBACK
Ecco la versione compatta a cinque porte della berlina di successo del marchio americano/coreano: profilo laterale da coupé, sbalzi corti e impiego del nuovo sistema integrato di carrozzeria a scocca. La nuova Cruze con il portellone ha una capacità di carico vicina ai 400 litri e sarà equipaggiata con sedili posteriori ribaltabili separatamente (60/40). Sarà in vendita in Europa a partire dalla metà 2011 e ha grosse possibilità di migliorare le vendite (già buone) della quattro porte.
SUZUKI SWIFT S-CONCEPT
In Italia la produzione auto della Suzuki è conosciuta soprattutto per le piccole 4x4, che hanno praticamente inventato vent’anni fa la categoria delle fuoristrada “tascabili”. La Casa giapponese, però, ha anche una meno nota tradizione nei rally e nelle gare di velocità, dove ha ottenuto grandi risultati nei campionati asiatici ma anche in Usa. Non c’è da stupirsi, quindi, per questa “cattivissima” S-Concept realizzata sulla base della Swift: il motore è il 1.6 da 125 CV che già equipaggiava la precedente Sport. La versione definitiva dell’auto verrà presentata in settembre.
Marzo 2011
7-03-2011
Anno 54 N° 517
02-11.Autorama-SaloneGinevra SaMiOK
VOLVO V60 PLUG-IN HYBRID
È presente a Ginevra ancora in vesti da concept ma è già pronta per le concessionarie dove arriverà nel 2012. Triplice anima per la verde svedese: premendo un pulsante, è possibile scegliere quale auto si desidera guidare. Un’elettrica con autonomia fino a 50 chilometri; un’ibrida ad alta efficienza con emissioni medie di anidride carbonica pari a 49 grammi per km; una vettura grintosa e divertente, con una potenza combinata di 215+70 cavalli, 440+200 Nm di coppia e un’accelerazione da 0 a 100 km/h che si risolve in soli 6,9 secondi.
Dopo quattro anni di assenza la Casa coreana torna nel segmento delle berline. A dire il vero la prima ad essere lanciata (a giugno) sarà la versione familiare mentre bisognerà attendere la fine dell’anno prima di vedere in listino la variante con la coda. Il motore più interessante della gamma sarà un 1.7 turbodiesel in grado di emettere solo 119 g/km di CO2. Nell’elenco accessori spiccano i sedili e il volante riscaldabili e un dispositivo capace di togliere la nebbia dal parabrezza.
VOLKSWAGEN BULLI
Il mitico furgoncino degli hippies tornerà a breve: sarà lungo circa quattro metri, ospiterà sei persone su due file di sedili e avrà una linea molto simile a questa concept. I motori saranno a benzina o turbodiesel da 1 a 1,4 litri ma non mancherà una variante elettrica con un’autonomia da record (300 chilometri), tempi di ricarica contenuti (meno di un’ora) e un propulsore da 116 cavalli in grado di spingere la vettura fino a 140 km/h e di farla accelerare da 0 a 100 km/h in 11,5 secondi.
6-03-2011
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EVENTI
EVENTI
AUTORAMA
12
Anno 54 N° 517
LA STORIA DELLA MERCEDES ATTRAVERSO IL DESIGN Marzo 2011
Anno 54 N° 517
AUTORAMA
22:07
Quando lo stile nasce sotto una buona stella
1886
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1934
Con le linee eleganti e fluide della carrozzeria disegnata da Hermann Ahrens la 500 K e la 540 K (quest’ultima introdotta nel 1936) raggiungono gli apici del design Mercedes. La variante “Spezial Roadster” era il modello più desiderato dagli automobilisti degli anni Trenta mentre la Coupé ha inaugurato la moderna tradizione delle sportive della Stella
La storia dell’auto è fatta di meccanica e prestazioni, ma anche di bellezza. Dal 1886 la Mercedes produce vetture ricche di fascino e nel 125º anniversario della sua nascita, vogliamo ripercorrere i capitoli fondamentali di una sorprendente evoluzione stilistica
Carl Benz presenta la sua “automobile per motore a gas” brevettata, universalmente riconosciuta come la prima vettura della storia dotata di motore a scoppio. La forma di questo veicolo a tre ruote, che trae ispirazione da quella di una bicicletta, è l’espressione più autentica dell’arte ingegneristica dell’epoca
1953
Il modello 180 con carrozzeria autoportante “Ponton” (a destra) proietta il classico design Mercedes-Benz nell’era moderna. I parafanghi e i fari sono completamente integrati in un corpo vettura che include anche il vano motore e il bagagliaio nella zona posteriore. Ne deriva un abitacolo vetrato estremamente generoso per gli standard dell’epoca
1954
Il 1954 è l’anno di nascita della leggendaria 300 SL con porte ad “ali di gabbiano”. Il modello si segnala anche per nuove proporzioni e per la forma piatta della mascherina del radiatore, che diventa il tratto saliente del design del frontale. La supersportiva tedesca (il motore è un 3 litri a sei cilindri da oltre 200 CV) diventa il non plus ultra dello stile automobilistico della sua epoca
1909
La gloriosa “Blitzen Benz”, un’automobile da corsa progettata per battere il record di velocità su terra, è la prima vettura il cui design è frutto di riflessioni sull’aerodinamica
1963
1963
La 230 SL - dotata di un motore 2.3 a sei cilindri da 150 CV e in grado di raggiungere i 200 km/h di velocità massima - si presenta con uno stile leggero e sensuale caratterizzato dall’inconfondibile “tetto a pagoda” rigido asportabile la cui particolare forma, oltre che affascinante, aumenta la rigidità e di conseguenza anche la sicurezza. Sarà prodotta, con altri propulsori, fino al 1971
1970 1916
Marzo 2011
12-14.Autorama-125anniMercedes SaMiOK
Parallelamente al tradizionale radiatore piatto a nido d’ape, viene sviluppata una soluzione alternativa più caratteristica: la forma a punta (a sinistra una Benz Tipo 18/45) viene impiegata soprattutto sui modelli più sportivi e performanti della gamma
Pur non essendo mai entrata in produzione, la concept C111 - nata per testare le potenzialità di una sportiva dotata di motore rotativo Wankel o turbodiesel - ha segnato in maniera indelebile lo stile della Stella (e di altre Case rivali) degli anni successivi. Le porte ad ali di gabbiano sarebbero state utilizzate nuovamente solo dalla supercar SLS del 2009
Con le sue linee chiare e geometriche la Mercedes-Benz 600 (sotto) dà nuovo impulso alla classe delle vetture di rappresentanza esclusive ed eleganti. Il motore è un 6.3 V8 da 250 CV ma le prestazioni non sono certo quelle di una sportiva. Fino al 1981, anno in cui è terminata la produzione, è stata l’auto preferita dai potenti della terra e dai VIP. Qualche nome? Il Papa, Elvis Presley e John Lennon...
Con i modelli 190 e 190E (a sinistra) la Mercedes-Benz debutta nel segmento delle berline medie. Il design della vettura prosegue il corso stilistico inaugurato dalla classe S di quesgli anni. La coda, messa sensibilmente in risalto dalla linea di cintura ribassata della carrozzeria, sarà inizialmente oggetto di controversie nell’opinione pubblica ma si rivelerà un dettaglio destinato a definire le forme successiove della Casa di Stoccarda
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1993
AUTORAMA
PEUGEOT 508 UNA NUOVA AMMIRAGLIA FRANCESE CHE NON TEME LA CONCORRENZA TEDESCA
Il Leone vuol tornare grande Sette motori, cinque allestimenti e prezzi da 23.400 a 38.700 euro. Tra berline e station wagon, sono 34 le versioni della 508 per il mercato italiano. Ecco come orientarsi in una gamma che offre proposte per tutte le esigenze e tutte le tasche
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La prima Classe C, erede della 190, rappresenterà fino al 1997 il modello d’accesso alla gamma della Stella. Le forme esterne - più morbide rispetto all’antenata - trovano la loro massima espressione nell’inedita variante station wagon, caratterizzata da una zona posteriore tondeggiante. L’abitacolo, che conserva la qualità eccellente dei prodotti “made in Stoccarda”, aggiunge uno stile più ricercato e comandi più ergonomici
2003
Al Salone di Francoforte la concept-car Vision CLS conquista i cuori della critica e del pubblico. L’idea di una coupé a quattro porte in grado di offrire un elevato comfort per quattro persone suscita all’istante reazioni di grande entusiasmo. La vettura di serie debutterà l’anno seguente e il suo successo spingerà altri costruttori a proporre la medesima formula di carrozzeria
2005
Nonostante siano passati ormai sei anni dal lancio, lo stile dell’ultima generazione dell’ammiraglia Classe S mostra scarsi segni di invecchiamento. Merito delle linee chiare e ben definite e delle superfici bombate dei passaruota
2009 Grazie al cofano motore lungo, all’abitacolo basso e arretrato e alla coda brevilinea con spoiler estraibile, l’incisivo design della SLS AMG trasmette un mix di fascino e spontaneità. Tutto evoca la leggendaria 300 SL degli anni Cinquanta: le porte ad “ali di gabbiano”, l’ampia mascherina del radiatore con la Stella al centro, le feritoie laterali suddivise ad alette e le prese d’aria sul cofano motore e sulle fiancate. Il motore è un 6.2 V8 da 571 CV abbinato ad una trasmissione automatica sequenziale a sette rapporti che permette alla coupé di raggiungere i 317 km/h di velocità massima e di accelerare da 0 a 100 km/h in 3,8 secondi
2010
La concept sperimentale F 800 Style, con la quale i designer Mercedes hanno reinterpretato e sviluppato il linguaggio formale tipico del Machio, schiude una finestra sulle prossime berline di classe superiore. Il passo lungo, gli sbalzi della carrozzeria contenuti e
la linea del tetto elegante le conferiscono un piglio elegante e sportivo. Negli interni, grazie a superfici in pregiato legno e ad una straordinaria luminosità, la nuova coupé a quattro porte regala un’impressione di moderna leggerezza.
Europea nello stile, orientale negli obiettivi: con la nuova 508, Peugeot punta non solo a consolidare il successo nel Vecchio Continente, dove vanta una clientela fedele, ma ad espugnare anche la Cina, quello che a breve sarà l’indiscusso primo mercato mondiale dell’auto e che già oggi vale 12 milioni di unità. In Italia, dove l’ultima arrivata va a sostituire in colpo solo 407 e 607, il target è piuttosto contenuto e a beneficiare della produzione destinata al Bel Paese saranno soprattutto i clienti aziendali (flotte e noleggi) rispetto a quelli privati, ai quali dovrebbe andare poco meno di un terzo delle 508 che verranno distribuite nel corso del 2011 (il 32% su un totale stimato di 7.200 esemplari). Tuttavia, per Peugeot questo modello segna un punto di partenza, anche per incrementare fino al 6% la quota di penetrazione che - parlando delle sole auto - nell’anno del Bicentenario, il 2010, è arrivata al 5,4%. È, come dire, una sorta di nuovo biglietto da visita o, meglio ancora, un “lasciapassare” inedito per competere in un segmento generalmente presidiato (soprattutto nella fascia premium) dalle tedesche. Anche se le regine del settore non vengono ufficialmente considerate delle vere rivali dal management della Peugeot, è però evidente - dalle linee, dagli equipaggiamenti, dalle prestazioni - che l’obiettivo di puntare in alto esiste, proprio là dove la concorrenza ha arricchito e potenziato l’offerta. Dal punto di vista estetico la 508 è senza dubbio una bella vettura. Forse, la berlina (che dovrebbe piacere moltissimo ai cinesi) coinvolge più della station wagon, che peraltro in Italia sarà di gran lunga la più venduta. La differenza di lunghezza tra le due carrozzerie è di appena 2 cm (4,79 contro 4,81), mentre la capacità del bagagliaio oscilla tra i 545 ed i 1.581 litri per la berlina e 660-1.865 per la familiare. Per entrambe le versioni i paragoni si possono fare con le “vecchie” 407, rispetto alle quali sono più leggere (25 kg la berlina e 45 la SW) e, ovviamente, più lunghe: di 10,1 e 4,5 centimetri. La riduzione di peso è significativa,
specie alla luce delle nuove dimensioni. Del resto Peugeot ha interpretato in senso ampio la sfida ecologica, non solo puntando sul “downsizing” dei motori e su una loro aumentata effi-
A BORDO
cienza, ma scommettendo anche sulla compatibilità ambientale dei materiali. Escludendo la gomma, i componenti verdi sono il 14,3% di quelli impiegati, cioè più del doppio di 407 (6%).
Come noto, la qualit della vita di bordo viene esaltata da materiali di buona qualit e dalle finiture di pregio: a questi requisiti Peugeot aggiunge sulla sua 508 anche un eccellente insonorizzazione e un assetto di guida equilibrato, ottenuto per merito di sospensioni che producono un riuscito compromesso tra comfort di bordo e piacere di guida insolito per una vettura senza dichiarate aspirazioni sportive. Ai passeggeri non certo lo spazio a mancare. Optando per la soluzione con il tetto panoramico in cristallo Ciel , poi, si beneficia anche della straordinaria luminosit data da una superficie vetrata addirittura di 1,62 mq. La strumentazione ben visibile (tutto sommato si pu anche fare a meno dell head up display, cio il sistema che proietta sul parabrezza le informazioni di viaggio) ed il quadro comandi centrale a portata di mano. Nulla da dire sull equipaggiamento di serie, ricco ed equilibrato (considerato il modello ed i concorrenti), oltre che all insegna di un ottimo rapporto tra prezzi e contenuti. Include, tra le altre cose, climatizzatore automatico,ABS, ESP, assistente per le partenze in salita, sei airbag (conducente, passeggero, laterali anteriori e a tendina), alzacristalli elettrici anteriori e posteriori sequenziali e antipizzicamento, ma anche leve al volante per i modelli con cambio automatico, parabrezza stratificato acustico, regolatore/limitatore di velocit , sedile del guidatore regolabile manualmente e volante adattabile sia in altezza che in profondit .
“Nel complesso - spiegano alla Peugeot - la massa della 508 è riciclabile all’85% e valorizzabile al 95%”. L’offerta di Peugeot Italia è ampia: due carrozzerie, otto motori, tre cambi (manuale, automatico robotizzato e automatico convenzionale), altrettanti allestimenti (Access, Active e Allure), ai quali si aggiungono la versione sportiva GT (che si distingue anche per il doppio terminale di scarico cromato e per le sospensioni anteriori più raffinate) e quella per le flotte aziendali (Business). Le stime di Peugeot dicono che in Italia si venderanno quasi esclusivamente station wagon (85% del totale) a gasolio (90%). E le versioni Business e Active dovrebbero assorbire i due terzi delle vendite. Mattia Eccheli
Marzo 2011
Marzo 2011
Anno 54 N° 517
1982
LAGUIDA
Anno 54 N° 517
EVENTI
AUTORAMA
La 508 berlina ha una linea equilibrata e, osservata da certe angolazioni, mostra perfino un appeal sportiveggiante. Secondo la Peugeot, però, l’85% dei clienti italiani le preferirà la variante station wagon. Anche dal putno della rivendibilità, quindi, è questa la carrozzeria da preferire
In Italia la Peugeot 508 disponibile con due propulsori benzina di 1.600 cc e tre tipi di cambio, tutti a 6 marce. Il VTi da 120 CV accoppiato ad una nuovissima trasmissione robotizzata, mentre il THP con turbocompressore da 156 CV viene abbinato sia alla leva manuale che a quella automatica convenzionale. Nonostante la loro validit , nessuna di queste unit dovrebbe risultare particolarmente richiesta in Italia: le 508 cos equipaggiate si spartiranno, secondo le stime della Casa del Leone, appena il 10% delle vendite complessive. E con la corsa al rincaro della benzina verde alle stazioni di servizio non bisogna attendersi grandi scostamenti da queste previsioni a breve termine: del resto i responsabili delle flotte - ai quali
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Peugeot attribuisce una grande importanza per il successo commerciale della sua auto - sono notoriamente molto attenti ai costi di gestione. Dal punto di vista dell efficienza il motore meno potente dei tre, quello da 120 CV, vanta consumi pari a 6,2 litri per cento chilometri (6,3 per la SW). Gli altri due propulsori oscillano tra i 6,4 (6,5 per la SW) e 7,1 (7,3 per la SW) l/100 km. Peraltro, sia l unit da 120 CV che quella da 156 automatica saranno disponibili solo da aprile. Il 156 CV con cambio manuale ha una potenza soddisfacente anche per affrontare il misto con una certa determinazione ma non bisogna pretendere da lui le prestazioni di una sportiva. La 508 non vuole neppure esserlo. La 508 è dedicata ad un pubblico abituato alle grandi percorrenze quindi, nella stragrande maggioranza dei casi, verrà scelta con motorizzazione a gasolio. Per questa ragione, i turbodiesel disponibili sono cinque, contro i due a benzina. Più adatti alla “stazza” della vettura sono sicuramente i 2 litri HDI da 140 e 163 CV
AUTORAMA
IL FUTURO SARÀ IBRIDO 99 grammi di CO2 per km Peugeot gi proiettata nel futuro. E con l ammiraglia 508 non vuole attendere troppo tempo per scendere sotto quota 100 g/km sul fronte delle emissioni di anidride carbonica. La Casa del Leone ha infatti anticipato che nella primavera del 2012 integrer nella gamma della sua ammiraglia la tecnologia Hybrid4, gi sperimentata sulla 3008, con un potenziale di 200 CV complessivi, le quattro ruote motrici ed un livello di emissioni pari a soli 99 g/km di CO2.
Marzo 2011
Marzo 2011
Anno 54 N° 517
MOTORI A BENZINA
LAGUIDA
Anno 54 N° 517
LAGUIDA
AUTORAMA
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La 508 ibrida monterà un 2.000 turbodiesel da 163 CV collegato alle ruote anteriori tramite un cambio automatico. Le ruote posteriori, invece, saranno mosse da un motore elettrico da 37 CV. La vettura, quindi, avrà la trazione integrale
STAT Vers
LA GAMMA BERLINA Versione
Prezzo euro
Velocità
Access 1.6 16V VTi 120 cv autom. Access 1.6 8V HDi 112 cv Access 1.6 8V e-HDi 112 cv autom. Stop&Start Access 2.0 16V HDi 140 cv Active 1.6 16V THP 156 cv Active 1.6 16V THP 156 cv autom. Active 1.6 8V e-HDi 112 cv FAP autom. Stop&Start Active 2.0 16V HDi 140 cv Active 2.0 16V HDi 163 cv autom. Business 1.6 8V e-HDi 112 cv autom. Stop&Start Business 2.0 16V HDi 140 cv Business 2.0 16V HDi 163 cv autom. Allure 1.6 16V THP 156 cv Allure 1.6 16V THP 156 cv autom. Allure 2.0 HDi 140 cv Allure 2.0 HDi 163 cv autom. GT 2.2 16V HDi 204 cv autom.
23.400 24.950 25.950 26.250 26.450 27.650 27.050 27.350 29.550 28.350 28.650 30.850 28.450 29.650 29.350 31.550 37.350
203 190 197 210 222 220 197 210 225 197 210 225 222 220 210 225 234
Legenda: in rosso le motorizzazioni diesel
Accelerazione (da 0 a 100 km/h) 11,5 11,3 11,9 9,8 8,6 9,2 11,9 9,8 9,2 11,9 9,8 9,2 8,6 9,2 9,8 9,2 8,2
LA GAMMA STATION WAGON Consumo combinato (l/100 km) 6,2 4,7 4,4 4,8 6,4 7,1 4,4 4,8 5,7 4,4 4,8 5,7 6,4 7,1 4,8 5,7 5,7
Versione
MOTORI A GASOLIO I propulsori a gasolio sono il cuore dell’offerta. Il rodato 2 litri 16V HDi da 140 CV con filtro antiparticolato (FAP), dovrebbe totalizzare da solo quasi la met delle preferenze (45%) grazie ai consumi di 5 l/100 km nel ciclo combinato.Abbinato al cambio manuale a 6 marce, questo motore ormai una certezza, affidabile e potente. Offre una combinazione bilanciata tra coppia e potenza che garantisce accelerazioni consistenti ma anche una guida agevole e rilassata sul misto stretto. Ø un’unit elastica e facile da guidare, le cui doti vengono messe a
frutto dall assetto risucito. Le novit della gamma diesel, per , sono il 1.600 e-HDi da 112 CV con FAP, cambio robotizzato e sistema Stop&Start, e anche il pi performante 2.200 16V HDI da ben 204 CV con trasmissione automatica. Il primo, che dovrebbe valere attorno al 13% del totale delle vendite delle diesel, risulta appetibile soprattutto per i consumi contenuti: la Casa lo accredita di soli 4,4 l/100 km e 115 grammi di CO2 (4,5 l/100 km e 116 g di CO2 per la SW). In vista delle future evoluzioni tecniche gi a calendario e
delle prossime riomologazioni Peugeot ha gi anticipato che questo motore abbasser ulteriormente i costi di gestione: a partire dall’estate i valori scenderanno a 4,2 litri per 100 km e 109 grammi. Se questo motore convincente e il sistema Stop&Start si dimostra efficace e sensibile minori entusiasmi vanno rivolti invece al cambio pilotato che nella progressione si concede pause un po prolungate prima di agganciare la marcia successiva. Il 2.200 da 204 CV, invece, si rivela non solo esaltante nelle prestazioni, con
234 km/h di velocit massima, ma anche fluidissimo nei cambi marcia, grazie alla raffinata trasmissione automatica. Questo motore equipaggia solo la versione GT, vale a dire il top di gamma. I dati ufficiali recitano 5,7 litri per 100 km di consumo (5,9 per la SW) e 150 (154) g/km di CO2: sportiva s , ma equilibrata e coscienziosa. Completano l offerta il 1.600 da 112 CV FAP (4,7 l/100 km nel misto per la berlina) con cambio manuale a 5 marce ed il 2 litri 16V HDi da 163 CV con cambio automatico da 149 grammi di CO2 per km.
Access 1.6 VTi 16V 120 cv autom. Access 1.6 8V HDi 112 cv Access 1.6 8V e-HDi 112 cv autom. Stop&Start Access 2.0 16V HDi 140 cv Active 1.6 16V THP 156 cv Ciel Active 1.6 16V THP 156 cv autom. Ciel Active 1.6 8V e-HDi 112 cv autom. Stop&Start Ciel Active 2.0 16V HDi 140 cv Ciel Active 2.0 16V HDi 163 cv autom. Ciel Business 1.6 8V e-HDi 112 cv autom. Stop&Start Ciel Business 2.0 16V HDi 140 cv Ciel Business 2.0 16V HDi 163 cv autom. Ciel Allure 1.6 16V THP 156 cv Ciel Allure 1.6 16V THP 156 cv autom. Ciel Allure 2.0 16V HDi 140 cv Ciel Allure 2.0 16V HDi 163 cv autom. Ciel GT 2.2 16V HDi 204 cv autom. Ciel Legenda: in rosso le motorizzazioni diesel
Consumo Prezzo Velocità Accelerazione (da 0 a 100 combinato euro km/h) (l/100 km) 24.200 203 11,8 6,3 25.750 188 11,7 4,8 26.750 194 12,3 4,5 27.050 210 10,1 5,0 27.800 218 8,8 6,5 29.000 217 9,5 7,3 28.400 194 12,3 4,5 28.700 210 10,1 5,0 30.900 223 9,5 5,7 29.700 194 12,3 4,5 30.000 210 10,1 5,0 32.200 223 9,5 5,7 29.800 218 8,8 6,5 31.000 217 9,5 7,3 30.700 210 10,1 5,0 32.900 223 9,5 5,7 38.700 232 8,4 5,9
Access Access Access Access Active 1 Active 1 Active 1 Active 2 Active 2 Busines Busines Busines Allure 1 Allure 1 Allure 2 Allure 2 GT 2.2 1
Lege
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LA PREFERITA DI
AUTORAMA È NELLE LIBRERIE IL SAGGIO DI LUCA DE MEO
Gli airbag sono sei: anteriori frontali, laterali e a tendina. L’ESP è di serie e integra anche le funzioni di assistenza alla partenza in salita e di gestione della trazione sui fondi a bassa aderenza
euro, ma tornano anche i motori a benzina (i due THP da 156 CV) e l offerta diesel si riduce ai 2 litri da 140 e 163 CV. Con questo allestimento l offerta di serie si arricchisce ulteriormente con cerchi in lega da 17 pollici, cruscotto a 5 quadranti, freno di stazionamento elettrico, chiave elettronica, interni in tessuto/pelle e Pack Urban. Sulla station wagon, a listino da 29.800 euro in su, oltre al tetto Ciel sono di serie anche i vetri
PERSONE
laterali della seconda fila e il lunotto oscurati. Il top di gamma la GT, un modello sportivissimo destinato ad un esiguo numero di appassionati: il 3% del totale. Ø disponibile con il 2,2 litri ed offre cerchi in lega da 18 , decori in alluminio, indicatore di pressione pneumatici, Nav Evo e proiettori allo xeno direzionali. Per averla occorrono almeno 37.350 euro per la berlina e 38.700 per la SW.
Marchionne, la 500 e la storia di un successo
Il libro è edito da Marsilio Editori e costa 13 euro. De Meo ha deciso di devolvere il ricavato per istituire un premio di laurea destinato agli studenti più meritevioli dell’Università Bocconi di Milano
Dopo Renault e Toyota, De Meo è giunto alla corte del “l’uomo col maglione”, per dare alla Fiat un’immagine nuova e vincente. E il suo presente è in Germania per una nuova avventura alla VW
AUTORAMA
508 SW 2.0 16V HDI 163 CV CIEL AUTOMATICA
EQUIPAGGIAMENTI OPZIONALI Allarme volumetrico, perimetrale e antisollevamento Pack pelle Claudia (interni in pelle Claudia + sedili anteriori conducente e passeggero elettrici e riscaldabili + tappetini anteriori e posteriori) Pack Look (cerchi in lega 17” + ruota di scorta in lega omogenea + profili inferiori vetratura cromati + vetri seconda fila e lunotto oscurati) Pack Urban (rilevatore di ostacoli posteriore + retrovisori esterni ripiegabili elettricamente con illuminazione alla base) Rete verticale fermabagagli Vernice madreperla Vernice metallizzata Wip Nav Evo (sistema di navigazione satellitare con schermo 7”, kit mani libere bluetooth®, streaming audio bluetooth®, impianto audio con lettore cd/mp3, presa usb/jack) + color head up display + Peugeot connect
300 euro 2000 euro
460 euro
400 euro 200 euro 590 euro 520 euro
1600 euro
Tralasciando i modelli equipaggiati con motori a benzina (si suppone che chi acquista l ammiraglia Peugeot abbia in mente di percorrere parecchi chilometri e quindi sia pi attirato dall opzione gasolio), la scelta di Autorama cade sul diesel 2 litri HDi da 163 CV, con filtro antipaticolato FAP: con questa scelta ci si porta a casa un propulsore dalle prestazioni confortanti ma consumi assolutamente ragionevoli, oltre ad assicurarsi i servigi dell’eccellente cambio automatico a sei rapporti, che di serie con questo propulsore. Non solo per questioni di spazio e di rivendibilit , ma anche per la presenza del tetto panoramico in cristallo Ciel, Autorama consiglia di scegliere la carrozzeria station wagon e l allestimento Active che, a 30.900 euro, propone una dotazione di serie gi generosa. Quest ultima andrebbe integrata, a nostro avviso, solo dal navigatore Wip Nav Evo, che comporta un sovrapprezzo di 1.600 euro. Il prezzo finale della nostra versione sar quindi di 32.500 euro.
«L’analisi del messaggio pubblicitario è un ottimo strumento d’interpretazione delle tensioni e delle aspirazioni che vivono le organizzazioni». È forse racchiusa in questa frase l’essenza di “Da 0 a 500”, il libro pubblicato da Marsilio e firmato da Luca De Meo, il “genio del marketing”, uno dei “Marchionne boys” più brillanti. E poco conta che proprio a divergenze con il grande capo pare sia imputabile la decisione di lasciare il Lingotto per approdare alla Volkswagen: dalle righe non traspare risentimento alcuno verso Torino, anzi. L’intervista è quasi un atto d’amore nei confronti dell’azienda che il manager ha contribuito a traghettare fuori dalle sabbie mobili della crisi. Attraverso gli anni d’oro della rinascita del feeling tra l’Italia e la Fiat, grazie anche alle felpe di Lapo Elkann. Il gruppo torinese non aveva che una strada davanti a sé, quella del ritorno al successo: «La squadra era motivata da uno degli istinti più fondamentali: la sopravvivenza», confessa Luca. Quando De Meo arrivò a Torino nel 2002 «La Fiat era fuori dalla lista dei marchi che rappresentavano l’eccellenza del Made in Italy. Pensate alla Duna o alla Palio... Era un’azienda che rischiava di essere affondata da macchine sbagliate come la Lancia Thesis e la Stilo, e dai quasi due miliardi di euro di investimenti per produrle». Fiat aveva l’immagine di un’azienda sconfitta: un terreno nel quale mise le radici lo stile de “l’uomo con il maglione” e là nacque la stella di De Meo: che con pochi soldi e parecchie idee è riuscito a promuovere Lancia Ypsilon, Fiat Grande Punto, Alfa MiTo ma, soprat-
De Meo’s Story Luca De Meo nato a Milano il 13 giugno 1967 e, dopo essersi diplomato allo scientifico Galilei di Pescara, si laurea a 25 anni alla Bocconi con una delle prime tesi italiane sull etica degli affari. Nel 1992 entra in Renault, dove diventa product manager prima di passare a Toyota Europe nel 1998, per la quale si occupa anche di Lexus. Dopo 4 anni, nel 2002, approda al Lingotto come direttore marketing di Lancia. Dopo il successo di Ypsilon, nel 2004, viene promosso ad amministratore delegato di Fiat Automobiles Spa e, nel 2007, entra anche nel board del gruppo in qualit di responsabile marketing di tutti i marchi.
Poi assumer anche l incarico di ad di Abarth e Alfa Romeo. Dal primo agosto 2009 direttore marketing del gruppo VW. Ø anche docente di marketing presso la Sda Bocconi School of Management. Ø sposato e ha due gemelli, con i quali condivide la passione per la Playstation, la musica, il calciobalilla . E naturalmente le automobili.
tutto, Fiat 500, rilanciando perfino il spot “Think different” della Apple: marchio Abarth. «Solo coloro che sono abbastanza folli Si percepisce il sorriso del manager da pensare di poter cambiare il mondo 43enne, nel ricordare l’avventura con lo cambiano davvero». Fiorello, che in uno spot arrivava a dire: Nella seconda parte del libro, l’autore «Io viaggio in Multipla: quando sono su azzarda alcune dritte sull’atteggiamenun rettilineo persino l’autovelox si volta to mentale da adottare per risultare dall’altra parte per non guardarmi». vincenti. Illuminante è il passaggio Fiat era (l’imperfetto è quasi d’obbligo riservato alla scuola: «Abbiamo un considerata l’atgran bisogno di giotuale cronaca sinvani che siano cadacale) tornata ad Ho imparato che paci di fare i giovani, essere simpatica senza sovrastruttugrazie a quella che, per fare grandi cose re, con la voglia di nel libro, appare non servono squadre sorprendersi, diverquasi come una provare. Il sienormi, ma soltanto tirsi, spensierata temestema formativo è rarietà. De Meo ci- persone giuste e nella maggior parte ta Marchionne che molto motivate dei casi pensato per aveva in testa lo insegnare a fare
quello che qualcuno ha già fatto prima». Non è un caso se in Italia i giovani cominciano ad acquisire un certo potere decisionale quando iniziano ad essere vecchi. E a questo proposito ancora cita Mar-chionne contro l’immobilità perché «Correre veloci basta a malapena per rimanere fermi». Forse davvero si sta passando dall’era dell’immagine a quella reputazione: nel dubbio Luca De Meo se ne è creata una solida che lo ha portato a diventare direttore marketing di Volkswagen, un Gruppo che, con oltre 7,2 milioni di veicoli venduti nel 2010, è attualmente in corsa per il titolo di primo costruttore al mondo. Sarà, forse, il tema del suo prossimo saggio che si intitolerà “Da 500 a 1.000”? Mattia Eccheli
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Su 508, oltre a due differenti carrozzerie (berlina e SW) Peugeot offre tre equipaggiamenti, ai quali si sommano poi l’esclusiva versione GT e la proposta destinata alle flotte, la Business. L entry level denominata Access e interessa il benzina da 120 CV con cambio robotizzato e i primi tre diesel in ordine crescente di potenza. Dovrebbe valere il 10% delle vendite e i due prezzi di ingresso sono 23.400 e 24.950 euro. La proposta Active (30%) comprende cinque motori: i due benzina e tre diesel, ad eccezione del 112 CV con cambio automatico e del 2,2 litri. Rispetto alla Access servono 1.100 euro in pi per la berlina (si guadagna clima bi-zona, cerchi in lega da 17 , due prese da 12 Volt e sedile del conducente con regolazione lombare elettrica) e 1.650 per la SW, che include nella dotazione anche il tetto panoramico Ciel. L’offerta Business (35% del totale) riguarda esclusivamente i diesel e in particolare le stesse unit combinate con l’allestimento Active. La versione comprende il Pack Urban con rilevatore di ostacoli posteriore, Il Nav Evo (sistema di navigazione satellitare con schermo da 7 pollici, kit mani libere Bluetooth e streaming audio), nonch il Peugeot Connect. Per la berlina servono almeno 28.350 euro e 29.700 per la familiare. Con la Allure il listino parte da 28.450
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ALLESTIMENTI
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FORD FOCUS 2.0 TDCI POWERSHIFT
È fatta per le famiglie e vuol piacere agli sportivi
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Più di una Golf, quasi una Passat RITRATTO DI FAMIGLIA
Anche all’interno, come all’esterno, la Focus ripropone i concetti stilistici espressi da tutte le Ford di ultima generazione. Ma è un atteggiamento che contraddistingue quasi tutti i grandi costruttori di auto, che preferiscono sacrificare un po’ di originalità per costruire un’immagine di Marca che sia immediatamente riconoscibile
La terza generazione della Focus è destinata ad essere una world-car e verrà quindi venduta sui maggiori mercati mondiali. Ha un carattere quasi sportivo, una dotazione generosa e una buona abitabilità
PREZZO: 24.651 € I NUMERI MOTORE: turbodiesel, 4 cilindri CILINDRATA: 1.997 cc POTENZA: 120 kW/163 CV COPPIA: 340 Nm CAMBIO: robotizzato a 6 rapporti TRAZIONE: anteriore LUNGHEZZA/LARGHEZZA/ALTEZZA: 4,36/1,82/1,49 mt CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 363/1.148 litri 0-100 KM/H: 8,9 secondi VELOCITÀ: 215 km/h CONSUMO COMBINATO: 5,3 l/100 km EMISSIONI CO2: 139 g/km COSA C'È E COSA SI PAGA AIRBAG FRONTALI, LATERALI E A TENDINA di serie AUTORADIO di serie CAMBIO AUTOMATICO di serie CERCHI IN LEGA di serie CLIMATIZZATORE BIZONA di serie ESP di serie FENDINEBBIA di serie NAVIGATORE SATELLITARE 750 € SENSORI DI PARCHEGGIO ANT. E POST. 500 € VERNICE METALLIZZATA 500 € CON CHI SE LA GIOCA Opel Astra 2.0 CDTI 160 CV aut. da 23.351 € Seat Leon 2.0 TDI 170 CV DSG da 26.750 € VW Golf 2.0 TDI 170 CV DSG 5p. da 31.801 €
ROMA - Nell’anno in cui il vecchio modello abbandona non solo il listino, ma anche il magico mondo dei rally (dopo due Mondiali Costruttori vinti nel biennio 2006-2007), la Ford lancia la nuova generazione della Focus - la terza - più sportiva che mai: sia nel design filante (che però ricorda una Fiesta “gonfiata”, specie nelle dimensioni “extralarge” delle prese d’aria anteriori e dei gruppi ottici posteriori), sia nei contenuti (motore, cambio e sospensioni). Sono due le armi che la compatta tedesca - prodotta anche negli USA, in Cina e fra pochi mesi in Russia - utilizza per cercare di rubare clienti a vetture come Alfa Romeo Giulietta, Opel Astra e Volkswagen Golf: il piacere di guida e il prezzo. La praticità, però, sembra essere passata un po’ in secondo piano: nonostante i due centimetri in più di lunghezza (da 4,34 a 4,36 metri) il bagagliaio ha perso un po’ di volume utile e i passeggeri posteriori devono fare i conti con uno spazio leggermente ridotto per le gambe, le spalle e la testa. L’abitacolo è caratterizzato da materiali di qualità, da assemblaggi che rasentano la perfezione e da una plancia stilisticamente riuscita, sebbene un po’ affollata di pulsanti. È ottima, però, la posizione di guida, grazie alle ampie possibilità di regolazione di sedile e volante. La versione 2.0 TDCi Powershift da 163 CV, che comincerà ad essere consegnata dopo l’estate, ha tutte le carte in regola per divertire chi guida: il cambio robotizzato a doppia frizione (1.500 euro di sovrapprezzo) convince più di quello manuale e sfrutta meglio l’erogazione del motore, lo sterzo è preciso e le sospensioni rigide sono efficaci nelle curve veloci, anche se sulle superfici sconnesse a volte si
PERCHÈ VALE LA PENA DI PENSARCI
Per il prezzo, l’eccellente comportamento stradale e la dotazione tecnologica, di serie o a richiesta dimostrano un po’ rigide. Se a tutto questo si aggiungono prestazioni molto interessanti (215 km/h di velocità massima e 8,9 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h) e consumi contenuti (5,3 l/100 km) non si può che essere soddisfatti nel complesso. La sicurezza è garantita da una dotazione di serie completa (airbag frontali, laterali e a tendina, oltre all’ESP) e, volendo, dal Driver Assistant Pack (1.250 euro), che comprende accessori finora presenti solo su modelli di categoria superiore: frenata automatica in città, sistema di monitoraggio dell’angolo cieco nei retrovisori, controllo del livello di attezione del conducente, abbaglianti automatici, sistema di assistenza alla guida e di mantenimento della carreggiata, riconoscimento dei segnali stradali e sbrinatore rapido per il parabrezza. La nuova Ford Focus è in listino con altre quattro motorizzazioni - un 1.6 a benzina da 105, 125 e 150 CV e un 1.6 turbodiesel TDCI da 115 CV - e prezzi a partire da 17.750 euro. La versione da noi provata - nell’allestimento più lussuoso Titanium (l’unico disponibile con questo propulsore) - costa invece 24.651 euro che, comunque, resta un prezzo concorrenziale, soprattutto alla luce della grande quantità di accessori offerti (assistenza alla partenza in salita, cerchi in lega da 16”, climatizzatore bizona, cruise control e fendinebbia, giusto per citare i più importanti). R.G.
Con un supplemento di prezzo di 500 euro, la Focus può montare il City Pack Premium, che comprende i sensori di parcheggio anteriori e posteriori e anche un sistema di parcheggio semiautomatico che semplifica le manovre.
La nuova versione della Jetta ha acquisito una diversa fisicità rispetto al passato e non sembra più solo una Golf con la coda
PERCHÈ VALE LA PENA DI PENSARCI
Ha un prezzo ragionevole e un gran bagagliaio. Consuma ed inquina poco e di serie c'è tutto quello serve per viaggiare nella massima sicurezza
VW JETTA 1.6 TDI BLUEMOTION
Focus 1.6 105 CV da 17.750 a 19.250 € Focus 1.6 125 CV da 18.500 a 20.000 € Focus 1.6 150 CV Ecoboost da 20.000 a 21.500 € Focus 1.6 TDCi 115 CV da 20.000 a 21.500 € Focus 2.0 TDCi 163 CV da 23.000 a 24.500 €
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20-21.Autorama-Focus-Jetta SaMiOK
PREZZO: 24.000 € I NUMERI MOTORE: turbodiesel, 4 cilindri CILINDRATA: 1.590 cc POTENZA: 77 kW/105 CV COPPIA: 250 Nm CAMBIO: manuale a 5 marce TRAZIONE: anteriore LUNG./LARG./ALT.: 4,64/1,78/1,47 mt CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 510 litri 0-100 KM/H: 11,7 secondi VELOCITÀ: 190 km/h CONSUMO COMBINATO: 4,2 km/l EMISSIONI CO2: 123 g/km
GENOVA - Quel che è certo è che la sesta generazione di Volkswagen Jetta ce la mette tutta per disfarsi del suo univoco, ineluttabile destino a stelle e strisce, fermamente intenzionata a conquistare anche mercati ostili alle tre volumi di questo segmento come quello italiano. Oltre all’originalità del progetto, che la svincola definitivamente dalla matrice Golf, per riuscire nel suo intento Jetta punta su dimensioni cresciute - tutte tranne l’altezza - e quindi su una grande abitabilità. La posizione di guida ideale è assicurata dall’escursione di sedile e volante, e anche i passeggeri posteriori trovano spazio a sufficienza per soggiornare nel totale benessere. Numerosi vani portaoggetti, compreso quello del bracciolo centrale, fanno da contorno al bagagliaio
extralarge da 510 litri. La scelta delle motorizzazioni per l’Italia è, per ora, limitata: ci sono solo il 1.2 TSI turbobenzina da 105 CV e il pari potenza 1.6 TDI turbodiesel. Abbiamo provato proprio quest’ultimo, abbinato al cambio manuale a cinque marce: moderato nella richiesta di carburante, grazie anche a dispositivi come lo start&stop e la frenata rigenerativa, il TDI ha un comportamento onesto, non certo emozionale, ma apprezzabile per la notevole elasticità, l’assenza di rumore e il comfort di crociera alle alte velocità. Sul misto la Jetta non perde colpi ed esegue quanto richiesto con diligenza, regalando anche un certo margine per recuperare eventuali errori. La versione provata costa 24.000 euro e a questo prezzo offre 6 airbag, ESP che può governare anche l’eventuale rimorchio, climatizzatore, radio con lettore CD/MP3 e regolatore di velocità. Tra gli optional, l’ottimo cambio automatico DSG a 7 marce proposto a 1.800 euro. C.A.
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BMW 650i Cabrio
Capovolgendo le abitudini di tutti i costruttori, la BMW ha presentato la nuova Serie 6 prima in versione Cabrio, mentre la coupé arriverà in autunno. Grandi prestazioni, buon comfort e prezzi salati. Come sempre
PREZZO: 106.850 € I NUMERI MOTORE: turbo benzina, 8 cilindri CILINDRATA: 4.395 cc POTENZA: 300 kW/407 CV COPPIA: 600 Nm CAMBIO: automatico a 8 marce TRAZIONE: posteriore LUNG./LARG./ALT.: 4,89/1,89/1,36 mt CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 300 litri (capote aperta)/350 litri (capote chiusa) 0-100 KM/H: 5,0 secondi VELOCITÀ: 250 km/h autolimitati CONSUMO COMBINATO: 10,7 l/100 km EMISSIONI CO2: 249 g/km COSA C'È E COSA SI PAGA ADAPTIVE DRIVE 3.970 € CLIMATIZZATORE AUTOMATICO BI-ZONA di serie CONTROLLO DINAMICO DI STABILITÀ di serie CRUISE CONTROL CON FUNZIONE FRENO di serie FRANGIVENTO 380 € INTEGRAL ACTIVE STEERING 2.000 € ROLLBAR ATTIVI A ESPULSIONE di serie PIROTECNICA TELECAMERA POSTERIORE 420 € SEDILI ANTERIORI ELETTRICI 2.150 € SENSORI PARCHEGGIO 820 € CON CHI SE LA GIOCA Maserati GranCabrio 4.7 135.000 € Mercedes SL 500 da 115.230 € Porsche 911 GTS Cabrio 118.222 €
Una scoperta da perderci la testa
CITTA DEL CAPO - Considerata la stagione alle porte non pare più di tanto un colpo di teatro la decisione della BMW di lanciare la nuova Serie 6 in versione cabriolet, “silurando” la coupé già in corsa per lo showroom dallo scorso Salone di Parigi, quando per prima si era mostrata al pubblico, sia pur travestita da concept. Per la variante chiusa dovremo dunque attendere fino al prossimo autunno, mentre chi se lo può permettere ha un’opzione in più per godersi i primi tepori. Per noi la scelta cade sul modello top di gamma, la 650i, spinto dall’otto cilindri di 4.4 litri da 407 CV. Della 640i , mossa dall’altro motore in gamma, vale a dire il 3 litri a sei cilindri da 320 CV, parleremo nelle prossime occasioni. Innanzitutto due parole sulla linea di questa cabrio, che cambia radicalmente rispetto alla versione precedente, disegnata da Chris Bangle, per trasformarsi in una scultura elegante, meno imponente, ma più dinamica e nervosa. A definire con stile il confine tra acciaio e cielo, c’è una raffinata capote in tela: si apre in 19 secondi, mentre è un po’ più lenta a chiudersi (ce ne mette 24) e le operazioni possono essere eseguite anche in marcia fino ai 40 orari. Nulla da dire sugli interni, di
PERCHÈ VALE LA PENA DI PENSARCI
Raffinata, dotatissima e prestazionale: la Serie 6 Cabrio si conferma una delle scelte migliori per vivere la bella stagione gran classe e con un tocco hi-tech dato dallo schermo centrale che domina la plancia, dietro il quale si cela un sistema multimediale all’avanguardia. Parlando di comfort, se il guidatore e il suo secondo viaggiano in un salotto a cielo aperto, lo stesso discorso non vale per gli occupanti della seconda fila, che sono i più penalizzati dalla circolazione dell’aria alle alte velocità. Le turbolenze in velocità, a dire il vero, penalizzano in parte anche chi sta davanti, ma a questo si può ovviare montando la reticella frangivento posteriore, però in questo caso i sedili posteriori diventano “off limits”. È per motivi di sicurezza certo, ma questo non cambia il verdetto della bilancia: dall’ultima release la Serie 6 Cabrio ha messo su circa 80 chili di peso. Anche se non si direbbe, perché struttura dell’auto, cavalli e assetto lavorano in armonia per regalare un’il-
lusione di leggerezza e un’autentica agilità. Sulla versione provata a fare la differenza sono anche le ruote posteriori sterzanti e la regolazione dinamica degli ammortizzatori, offerte a richiesta; di serie invece è previsto il cambio Steptronic automatico a 8 marce, da utilizzare anche con i comandi al volante, e il controllo dinamico che tara su quattro livelli le risposte di motore, cambio, sterzo e stabilità. È il solito circolo vizioso quello che costringe a neutralizzare la pesantezza di un’auto aggiungendo chili di salati orpelli tecnologici che la rendano maneggevole, ma così è, e non vogliamo entrare nella questione: la nostra cabrio, tra newtonmetri a basso numero di giri e cavalli in allungo, anche con le sue due tonnellate non perde un colpo e fa tanta scena. I prezzi della gamma partono dagli 87.000 euro della 640i in allestimento base, ma per aggiudicarsi la nostra versione, che è quella top, l’importo da scrivere sull’assegno è a sei cifre: 106.850 euro ma, è bene ripeterlo, i dispositivi che incrementano il piacere di guida sono tutti a pagamento e costano cari. R.G.
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SAN DIEGO -La nuova CLS 63 AMG dovrebbe sorprendere perché, nonostante sia una berlina, ha un motore con più di 500 CV e può viaggiare a 300 all'ora quasi con noncuranza. E anche il prezzo di oltre 122 mila euro potrebbe essere una legittima fonte di stupore. Invece si guadagna l’attenzione perché consuma poco. Non solo in rapporto alle sue prestazioni esorbitanti ma anche in senso assoluto. Se vogliamo è un paradosso, perché per ottenere questo risultato è stato necessario ricorrere a tecnologie raffinate e costosissime, a portata di un pubblico molto abbiente e poco interessato ai consumi, però la CLS 63 AMG permette davvero di risparmiare un po’di euro in carburante rispetto alle sue concorrenti. 9,9 litri per 100 km, cioè oltre 10 km con un litro di carburante, è quanto dichiara la Mercedes e anche se i risultati ufficiali sono difficilmente riproducibili nell’uso quotidiano, non c’è dubbio che il rendimento del nuovo otto cilindri biturbo a iniezione diretta sia straordinario. Se si viaggia con un filo di gas, il motore della CLS gira a regimi irrisori, vellutato, silenzioso e, giudiziosamente, si arresta al semaforo per non consumare né inquinare. La sensazione è davvero che non vada sprecata neppure una goccia di benzina. Quando però si preme sull’acceleratore le sensazioni sono ben altre. Le CLS 63 AMG sono, in realtà, due: “normale” da 122 mila euro o Performance da 139 mila. La prima dichiara 525 CV e ha la velocità autolimitata a 250 km/h; la seconda ha 557 CV e tocca i 300 km/h. Anche in questo caso, comunque, interviene l’elettronica a moderare l’andatura, perché in caso contrario si potrebbero raggiun-
MERCEDES-BENZ CLS 63 AMG
500 cv che sanno fare giudizio Coniugare grandi potenze e consumi accettabili si può. La Mercedes lo dimostra con la nuova super CLS gere addirittura i 320 o 330 km/h. Le differenze visibili tra le due versioni sono poche ed entrambe mettono sul tavolo prestazioni incredibili per un’auto che, comunque, potrebbe fare le funzioni di una berlina da famiglia. A gas aperto, l’otto cilindri assume una voce imperiosa e imprime alla CLS un’accelerazione impressionante (4,4 o 4,3 secondi da 0 a 100 km/h, secondo la versione) e un allungo formidabile. L’“effetto turbo”, inteso come ritardo di risposta, non esiste; si sente eccome, invece, la spinta della
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Tra le grandi cabriolet, la nuova Serie 6 è quella che offre il maggiore spazio per i due passeggeri posteriori che, comunque, viaggiando a capote aperta, sono piuttosto esposti alle turbolenze. Rispetto alla versione precedente la linea è diventata più classica, elegante e fluente
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BMW 650I CABRIO FUTURA
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Anno 54 N° 517
22-23.Autorama-BMW-Mercedes SaMIOK
PREZZO: 122.580 € I NUMERI MOTORE: benzina, 8 cilindri CILINDRATA: 5.461 cc POTENZA: 380 kW/525 CV COPPIA: 700 Nm CAMBIO: cambio automatico a sette marce TRAZIONE: posteriore LUNGHEZZA/LARGHEZZA/ALTEZZA: 5,00/1,88/1,41 mt CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 520 litri 0-100 KM/H: 4,4 secondi VELOCITÀ: 250 km/h limitati CONSUMO COMBINATO: 9,9 l/100 km EMISSIONI CO2: 232 g/km COSA C'È E COSA SI PAGA CLIMATIZZATORE AUTOMATICO 4 ZONE di serie ECO START-STOP di serie ESP REGOLABILE SU TRE LIVELLI di serie ASSETTO SPORTIVO RIDE CONTROL AMG di serie SOGLIE PORTA ILLUMINATE 723 € IMPIANTO FRENANTE ALTE PRESTAZIONI 11.250 € LANE KEEP E BLIND SPOT ASSIST 900 € SPEED LIMIT ASSIST 354 € TETTO BASCULANTE ELETTRICO 1.329 € ACCESSO E MESSA IN MOTO SENZA CHIAVE1.320 € CON CHI SE LA GIOCA Cadillac CTS-V 79.200 € Maserati Quattroporte GT S 135.550 € Porsche Panamera Turbo 141.450 €
sovralimentazione che, verso i 2.500 giri, dà un’ulteriore botta di energia. L’automatico a sette rapporti è velocissimo, sia quando lo si lascia libero di scegliere, sia quando si utilizzano le leve dietro il volante per selezionare manualmente i rapporti. Le sospensioni elettroniche, poi, mantengono la vettura composta e gestibile anche alle andature più elevate. Naturalmente con questo stile di guida i 9,9 litri per 100 km diventano un miraggio. Lo sterzo si alleggerisce un po’ in velocità e i cambi di marcia non sono inavvertibili come su altre Mercedes, ma si tratta di dettagli che non cambiano il giudizio sull’auto. In attesa che arrivino sul mercato l’Audi RS7 e la nuova BMW M5, la CLS 63 AMG ha poche rivali. L’unica avversaria diretta è la Porsche Panamera Turbo, mentre le altre possono solo avvicinarne le prestazioni o il carisma. Saverio Villa
PERCHÈ VALE LA PENA DI PENSARCI
Ha prestazioni impressionanti senza consumare uno sproposito, e la sicurezza è al top come su tutte le ultime Mercedes
Ogni V8 della CLS 63 AMG è assemblato a mano e, come mostra la foto in alto a sinistra, viene firmato dal resposabile tecnico che lo ha deliberato prima della consegna al cliente. Questi motori sono costruiti dall’AMG di Affalterbach, che è a tutti gli effetti il reparto sportivo della Mercedes
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Marzo 2011
Anno 54 N° 517
CHEVROLET CAPTIVA 2.0 VCDI LTZ AUTOMATICA OPEL ANTARA 2.2 CDTI 184 CV COSMO UNLIMITED AUT.
Gemelle diverse
24 CAPTIVA
Matrice e linee di montaggio sono in comune, ma il pubblico della Chevrolet è più alternativo e quello della Opel più maturo
I NUMERI MOTORE: turbodiesel, 4 cilindri CILINDRATA: 2.231 cc POTENZA: 135 kW/184 CV COPPIA: 400 Nm CAMBIO: automatico sei rapporti TRAZIONE: integrale LUNGHEZZA/LARGHEZZA/ALTEZZA: Captiva 4,67 - Antara 4,60/ 1,85/1,73 mt BAGAGLIAIO: Captiva 97-1.577 litri Antara 420-1.420 litri 0-100 KM/H: 10,1 secondi VELOCITÀ: 191 km/h CONSUMO COMBINATO: 7,7 l/100 km EMISSIONI CO2: 205 g/km COSA C'È E COSA SI PAGA Captiva AIRBAG FRONTALI, LATERALI, ALTI di serie AUTORADIO di serie CAMBIO AUTOMATICO di serie CERCHI IN LEGA DA 18” di serie CLIMATIZZATORE AUTOMATICO di serie ESP di serie INTERNI IN PELLE di serie NAVIGATORE SATELLITARE di serie TERZA FILA DI SEDILI di serie TETTO APRIBILE ELETTRICO 900 € VERNICE METALLIZZATA 500 €
Vista di lato, la Captiva è quasi indistinguibile dalla cugina Antara. Il muso, invece, è completamente diverso e ha un’impronta americana
PERCHÉ VALE LA PENA DI PENSARCI
Antara AIRBAG FRONTALI, LATERALI, ALTI AUTORADIO CAMBIO AUTOMATICO CERCHI IN LEGA DA 19” CLIMATIZZATORE AUTOMATICO ESP INTERNI IN PELLE NAVIGATORE SATELLITARE TETTO APRIBILE ELETTRICO TERZA FILA DI SEDILI VERNICE METALLIZZATA
Ha sette posti di serie e un’immagine più fresca che le deriva dal marchio di origine USA
INNSBRUCK/EDIMBURGO - Da quando è stata acquistata dalla General Motors, che l’ha ribattezzata Chevrolet, la coreana Daewoo ha acquisito un’altra dignità. Grazie anche all’effetto novità di un marchio che da noi non è mai stato dato per scontato e, sicuramente, alle suggestioni stimolate dal nome americano. Al punto tale che, talvolta, le Chevrolet “made in Corea” riescono ad avere un appeal equivalente a quello delle cugine europee prodotte dalla Opel. Chevrolet Captiva e Opel Antara esemplificano questo riposizionamento. Si tratta, sostanzialmente, dello stesso prodotto, proveniente dallo stabilimento coreano di Incheon e declinato in modi diversi: più vivace e vistosa la Chevy, più sobria la Opel. Per inciso: questa strategia ha finora premiato la prima, che in Italia è stata venduta, dal 2006 a oggi, in 25 mila esemplari, contro i 15 mila dell’altra. E le versioni recentemente aggiornate accentuano queste differenze. La Captiva guadagna un musone volitivo da pick-up texano, la Opel Antara su-
ANTARA
PERCHÉ VALE LA PENA DI PENSARCI
A differenza della cugina, l’Antara non è stata toccata più di tanto dal recente restyling e conserva un look più sobrio e compassato
PREZZO: Captiva 35.100 € Antara 33.450 €
La notorietà del marchio è più tranquillizzante per un certo pubblico e la politica delle dotazioni consente di risparmiare qualcosa
bisce ritocchi di dettaglio e mantiene un aspetto rigoroso. All’interno la Captiva ha un plancia più folcloristica, sottolineata dalla pittoresca illuminazione blu degli strumenti; l’abitacolo dell’Antara è stilizzato, concreto, arredato per una clientela più matura. La Chevrolet, poi, ha sette posti di serie; la Opel i canonici cinque e nient’altro. La base comune ha subito un aggiornamento massiccio che ha migliorato percettibilmente sospensioni, guidabilità e, soprattutto, insonorizzazione, tutti aspetti che finora avevano suscitato qualche critica. E, soprattutto, ci sono nuovi turbodiesel, sviluppati per gran parte a Torino dalla GM Powertrain, nata sulle ceneri del matrimonio tra General Motors e Fiat. Si tratta di due unità di 2.2 litri con potenze di 163 o 184 CV, abbinate ad altrettanto nuovi cambi a 6 marce, automatico o manuale. Entrambi i Marchi offrono la trazione anteriore o integrale, ma se la Chevrolet abbina le quattro ruote motrici solo alla motorizzazione più performante, quasi a voler attirare la cli-
di serie di serie di serie di serie di serie di serie di serie 1.650 € 850 € n.d. 550 €
CON CHI SE LA GIOCANO Hyundai Santa Fe 2.2 CRDi da32.290 € Renault Koleos 2.0 dCi 4x4 173 CV da 30.850 € VW Tiguan 2.0 TDI 170 CV da32.675 €
entela verso quest’ultima, la Opel gioca tutte le sue carte già sul motore meno potente. In più offre un 2.4 a benzina da 167 CV, che non ha il vigore né l’efficienza dei diesel, ma abbassa il prezzo d’ingresso alla gamma a 23.500 euro (con un elevato controvalore), mentre per una Captiva occorrono almeno 28.100 euro. Entrambe le interpretazioni offrono riscontri più soddisfacenti - ora a livello della migliore concorrenza - quanto a comfort e guidabilità, finiture, rapporto prezzo/dotazione favorevole in tutti gli allestimenti e una discreta mobilità fuoristrada, pur restando tra le suv niente affatto specializzate. Qualche critica può essere mossa solo allo sterzo, poco sensibile in velocità e con un raggio d’azione ampio che allunga i tempi di manovra. Saverio Villa
INPROVA
AUTORAMA
SUBARU TREZIA 1.3 COMFORT TOYOTA VERSO-S 1.3 ACTIVE
Tutto uguale, tranne il nome e poco altro Questa piccola monovolume viene costruita negli stabilimenti Toyota e poi venduta anche con il marchio Subaru. Le due versioni si differenziano per una politica commerciale leggermente diversa MILANO/ROMA - Voglia di spazio ma pochi centimetri a disposizione nel box? La Subaru Trezia e la Toyota Verso-S offrono un’incredibile abitabilità e un bagagliaio immenso in meno di quattro metri di lunghezza. L’assenza del tunnel centrale della trasmissione consente a cinque passeggeri di accomodarsi comodamente a bordo e a rendere versatile il vano bagagli ci pensano il pratico doppio fondo (regolabile in due posizioni) e il sistema Easy Flat per abbattere comodamente i sedili posteriori. Se il design esterno strizza l’occhio al pubblico femminile, l’atmosfera interna non è quella che ci si aspetterebbe da una rivale di Lancia Musa e Mercedes Classe A: le plastiche della plancia, pur essendo ben assemblate, sono parecchio rigide e la zona del cambio interferisce con il ginocchio destro del guidatore. Il comportamento stradale è uno dei migliori della categoria: merito del rollio contenuto, dello sterzo preciso, della frenata impeccabile e di sospensioni rigide quanto basta per conciliare comfort e “aggressività”. Un telaio, insomma, che potrebbe gestire prestazioni più elevate di quelle offerte dal motore 1.3 a benzina da 99 CV, che equipaggiava gli esemplari della nostra prova, che è un po’rumoroso, poco vivace in ripresa e penalizzato da una trasmissione dai rapporti lunghi abbinata ad una frizione pesante. Il cambio automatico (disponibile solo sulla Toyota a 1.200 euro, men-
tre la Subaru lo offre esclusivamente sulla Trezia diesel) è tutt’altro che sportivo (nonostante la presenza dei paddles al volante) ma stando ai dati dichiarati porterebbe ad un leggero miglioramento dei consumi. Agli automobilisti interessati all’acquisto resta solo da chiedersi quale delle due acquistare. Per quanto concerne l’estetica, l’unica differenza riguarda il frontale: la Trezia è più tradizionale ma, a nostro avviso, anche TREZIA più gradevole. Il listino (16.151 contro 17.331 euro) è favorevole alla Verso-S, ma va detto che questo prezzo è promozionale e da aprile aumenterà di 800 euro. Bisogna poi tener conto della dotazione di serie (eccellente su entrambe quella di sicurezza: ESP, airbag PERCHÈ frontali, laterali, a VALE LA PENA tendina e per le DI PENSARCI ginocchia): la Subaru bada più alla Ha una dotazione sostanza, anche di serie più perché per a-vere completa e un listino degli opun frontale più tional realmente tradizionale ricco (alzacristalli e meno elettrici posteriori, “spigoloso” cambio automatico, climatizzatore automatico e telecamera posteriore) bisogna necessariamente passare alla diesel e alla versione più costosa, la Exclusive. La Toyota è leggermente meno dotata nell’allestimento di serie (ad esempio i cerchi in lega si pagano a parte) però è decisamente più personalizzabile: per avere di tutto e di più bastano altri 2.200 euro. Marco Coletto
Marzo 2011
INPROVA
AUTORAMA
Anno 54 N° 517
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VERSO S
Il cambio automatico della Verso-S (optional) è del tipo a variazione continua di rapporto ma quando si usano i comandi al volante simula la presenza di sette marce. Non è rapidissimo ma in città è un toccasana. Strano che la Subaru non lo preveda
Sia la Toyota che la Subaru possono avere il tetto panoramico in cristallo (sotto). Sulla Verso-S è ottenibile con il pagamento di un sovrapprezzo, mentre la Trezia lo offre di serie ma solo sulla versione più accessoriata e con motore diesel
PERCHÈ VALE LA PENA DI PENSARCI
Ha un listino degli optional molto ricco che comprende, tra le altre cose, anche la trasmissione automatica CVT.
SUBARU TREZIA/TOYOTA VERSO-S
6-03-2011
CHEVROLET CAPTIV/OPEL ANTARA
24-25.Autorama-CaptivaVsAntara-SubaruVsToyota SaMIOK
PREZZO: Trezia 17.180 € Verso-S 16.000 € I NUMERI MOTORE: benzina, 4 cilindri CILINDRATA: 1.329 cc POTENZA: 73 kW/99 CV COPPIA: 125 Nm CAMBIO: manuale a 6 marce TRAZIONE: anteriore LUNGHEZZA/LARGHEZZA/ALTEZZA: Trezia 4,00 - Verso-S 3,99/ 1,70/1,60 mt CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 429/852 litri 0-100 KM/H: 13,3 secondi VELOCITÀ: 170 km/h CONSUMO COMBINATO: 5,5 l/100 km EMISSIONI CO2: 127 g/km COSA C'È E COSA SI PAGA Trezia AIRBAG FRONTALI, LATERALI, ALTI di serie ALZACRISTALLI ELETTRICI POSTERIORI n.d. AUTORADIO di serie CAMBIO AUTOMATICO n.d. CERCHI IN LEGA di serie CLIMATIZZATORE AUTOMATICO n.d. ESP di serie FENDINEBBIA di serie TELECAMERA POSTERIORE n.d. VERNICE METALLIZZATA 655 € Verso AIRBAG FRONTALI, LATERALI, ALTI di serie ALZACRISTALLI ELETTRICI POSTERIORI 2.200 € (1) AUTORADIO di serie CAMBIO AUTOMATICO 1.200 € CERCHI IN LEGA 2.200 € (1) CLIMATIZZATORE AUTOMATICO 1.000 € (2) ESP di serie FENDINEBBIA di serie TELECAMERA POSTERIORE di serie VERNICE METALLIZZATA 450 € N.B. (1) Lo Style Pack comprende alzacristalli elettrici posteriori, cerchi in lega da 16", climatizzatore automatico, sensori pioggia e crepuscolare, Smart Entry & Start System, specchio retrovisore elettrocromatico, tetto panoramico fisso in vetro e vetri oscurati posteriori. (2) Il Lounge Pack comprende climatizzatore automatico. tetto panoramico fisso in vetro e vetri oscurati posteriori CON CHI SE LA GIOCANO Lancia Musa 1.4 16V da17.051 € Mercedes Classe A 160 da19.321 € Opel Meriva 1.4 100 CV da16.901 €
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L’eccellenza esiste, basta pagare
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L’ultima generazione della berlina dei quattro anelli è più spaziosa, vivace e parca della serie precedente. Ed esibisce uno stile evoluto ed equilibrato. Ma per avere un allestimento adeguato bisogna necessariamente ricorrere al corposo listino degli optional
I numerosi dispositivi elettronici abbinati ad un motore affidabile e potente e alla proverbiale leggerezza Audi regalano un'esperienza di guida unica
Il benessere dei passeggeri anteriori e posteriori è garantito dalla larghezza interna leggermente aumentata e, soprattutto, dal passo allungato: la distanza tra le ruote anteriori e quelle posteriori è cresciuta infatti di ben 7 centimetri rispetto alla vecchia A6
PALERMO - La certezza di portarsi a casa un’auto eccezionale è di grande aiuto quando il conto finale è lontano anni luce dal prezzo di partenza indicato a listino a causa del numero e del costo degli accessori a pagamento. Assecondando però la propria fantasia e aprendo il portafoglio, si ottiene la possibilità di vivere un rapporto con la strada costruito sul comfort assoluto, sull’appagamento della vista e su una permanenza a bordo ultraprotetta. La quarta generazione di Audi A6 non cambia tanto nella confezione, ma si presenta plasmata nell’alluminio e costruita con intelligenza pensando alle necessità di tutti: quelle del guidatore - che dalla sua postazione di assoluto controllo gestisce ogni percorso con naturalezza - e quelle dei passeggeri posteriori, che usufruiscono di una maggiore libertà di movimento grazie all’aumento del passo rispetto alla precedente versione. Per tutti, poi, è predisposto un ambiente a “cinque stelle” adornato da radica multistrato, un’illuminazione di grande atmosfera e gingilli tecnologici di ogni tipo. Tra le varie funzioni disponibili merita una segnalazione la possibilità di connettersi ad internet e di integrare le informazioni del navigatore con quelle fornite da Google Earth. Definire l’alto livello di sicurezza della berlina è compito invece di altri dispositivi, vedi il cruise control adattivo con “stop &
go”, il “Pre-sense” e l’ “Active lane assist”, tutti messi a punto per scongiurare collisioni o almeno attenuarne le conseguenze più nefaste. La nuova Audi A6 ha una gamma motori piuttosto articolata e destinata ad ampliarsi (l’ibrida arriverà a fine anno): per ora i benzina sono un 2.8 multitronic da 204 CV, declinato pure in versione integrale con cambio a doppia frizione S tronic, e un 3.0 quattro sempre con S tronic da 300 CV. Quanto ai diesel, si parte da un 2 litri a quattro cilindri da 177 CV per salire ai 3.0 V6 da 204 CV e 245 CV. Proprio quest’ultimo, che equipaggiava l’esemplare della nostra prova, dovrebbe essere quello più richiesto sul mercato italiano. È silenziosissimo,
AUDI A6 3.0 TDI quattro S tronic
PERCHÉ VALE LA PENA DI PENSARCI
PREZZO: da 52.900 € I NUMERI MOTORE: turbodiesel, 6 cilindri CILINDRATA: 2.967 cc POTENZA: 180 kW/245 CV COPPIA: 500 Nm CAMBIO: sequenziale a 7 rapporti TRAZIONE: integrale permanente LUNG./LARG./ALT.: 4,92/1,87/1,46 mt CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 530 litri 0-100 KM/H: 6,1 secondi VELOCITÀ: 250 km/h CONSUMO COMBINATO: 6,0 l/100 km EMISSIONI CO2: 158 g/km COSA C'È E COSA SI PAGA AUDI DRIVE SELECT di serie CLIMATIZZATORE AUTOMATICO COMFORT di serie LUCI ADATTIVE + PACCHETTO LED 5.455 € LUCE DIFFUSA NELL’ABITACOLO 675 € AREAZIONE E MASSAGGIO PER SEDILI ANTERIORI 2.610 € NAVIGATORE CON BLUETOOTH 5.195 € CRUISE CONTROL ADATTIVO + PRE SENSE 2.355 € ACTIVE LANE ASSIST 655 € NIGHT VISION 2.375 € SOSPENSIONI ADATTIVE 2.315 € CON CHI SE LA GIOCA BMW 530d xDrive da 56.200 € Mercedes E 350 CDI 4MATIC da 56.750 € Volvo S80 D5 AWD da 45.850 €
decisamente potente e si rivela perfetto sia nella guida tranquilla che in quella più brillante. Il merito va anche al cambio a doppia frizione, tanto pronto e rapido da non rendere necessario l’uso delle leve dietro il volante neppure quando ci si vuole divertire. L’uso abbondante di componenti in alluminio si traduce in una sensazione piacevolissima di leggerezza e, complici la gestione elettronica e regolabile delle sospensioni e la trazione integrale, questa A6 affronta le curve con una disinvoltura e un rigore sorprendenti sia sull’asciutto che sul bagnato, consentendo andature da auto sportiva ma con un comfort a prova di critica. Cristina Altieri
RITRATTO DI FAMIGLIA 2.8 FSI multitronic da 45.250 € 2.8 FSI quattro S tronic da 48.400 € 3.0 TFSI quattro S tronic da 54.600 € 2.0 TDI da 41.900 € 3.0 TDI 204 CV multitronic da 48.750 € 3.0 TDI 204 CV quattro S tronic da 51.900 € 3.0 TDI 245 CV quattro S tronic da 52.900 €
AUTORAMA
CITROËN DS3 RACING
AUDI A6 3.0 TDI QUATTRO S TRONIC
Marzo 2011
Anno 54 N° 517
INPROVA MILANO - Se è vero che le corse sono la migliore pubblicità, è altrettanto vero che la Citroën non è stata molto brava a sfruttare commercialmente i tredici Mondiali rally (sette Piloti e sei Costruttori) conquistati dal 2003 ad oggi con le Xsara e le C4. Il presente, però, promette molto bene con la DS3 Racing, vale a dire la versione stradale della vettura impegnata nel campionato WRC 2011. Purtroppo, però, sono solo 2.000 gli esemplari disponibili in Europa (200 di questi quelli che verranno importati in Italia...), in due livree bicolore estremamente vistose (Nero Notte con tetto arancione o Bianco Absolut con tetto grigio, entrambe personalizzabili con una serie di adesivi optional a 400 euro) e una dotazione di serie degna di un'ammiraglia, che comprende finiture in vero carbonio (abitacolo, passaruota, minigonne e dettagli dei paraurti), cerchi in lega da 18”, sensori di parcheggio, retrovisori esterni ripiegabili, accensione automatica dei fari e molto altro. Non ha la trazione integrale e i 300 CV della sorella da corsa, ma non manca certo di appeal. Grazie alla presenza di una nuova turbina, il propulsore 1.6 sovralimentato ad iniezione diretta di benzina arriva a ben 202 CV: la spinta è disponibile già intorno ai 2.000 giri, ma a quota 4.500 giri si scatena... l’inferno. 235 km/h di velocità massima e 6,5 secondi per raggiungere i 100 km/h sono cifre che parlano da sole. Nelle curve la vettura è agilissima e praticamente priva di rollio: merito della carreggiata allargata di 30 mm e dell’assetto ribassato di 15. Per la gioia dei più esigenti, i freni Brembo sono davvero potenti e il controllo di stabilità è completamente disattivabile: opzione che trasforma radicalmente il comportamento del retrotreno della piccola francese. Nonostante il DNA corsaiolo, comunque, la più sportiva delle DS3 a listino sa adeguarsi all’uso di tutti i giorni, grazie a sospensioni che mantengono una buona capacità di assorbimento nonostante le regolazioni sportive e ad un cambio a sei marce con una rapportatura lunga che riesce addirittura a ridurre i consumi (6,4 litri ogni 100 chi-
Ha il rally nel DNA e ama farsi vedere
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Dopo anni di successi con Xsara e C4 la Casa francese ha deciso di sfruttare la sua immagine vincente realizzando questa versione stradale della nuova “arma” da rally. Manca la trazione 4x4 ma la dotazione di serie è ricca
PREZZO: 29.990 € I NUMERI MOTORE: turbo benzina, 4 cilindri CILINDRATA: 1.598 cc POTENZA: 149 kW/202 CV COPPIA: 275 Nm CAMBIO: manuale a 6 marce TRAZIONE: anteriore LUNG./LARG./ALT.: 3,96/1,72/1,44 m CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 285/1.050 litri 0-100 KM/H: 6,5 secondi VELOCITÀ: 235 km/h CONSUMO COMBINATO: 6,4 l/100 km EMISSIONI CO2: 149 g/km CON CHI SE LA GIOCA Renault Clio 2.0 RS da 21.700 € Volkswagen Polo GTI 3p. 21.450 € Seat Ibiza 1.4 TSI 180 CV da 22.700 €
NIZZA - Tradizionalmente l’Audi presenta la versione più sportiva di un suo modello quando il modello stesso è quasi giunto al termine del ciclo di vita. E questa filosofia viene confermata con la RS3, versione “super” dell’attuale A3 nata nel 2004. I tecnici di Ingolstadt hanno infilato sotto il cofano della Sportback a cinque porte un motore 2.5 litri turbobenzina da 340 CV (lo stesso che equipaggia la TT RS). La spinta del cinque cilindri (dal sound eccezionale) è sempre vigorosa, grazie anche al cambio a doppia frizione a sette rapporti, e i 4,6 secondi necessari per raggiungere i 100 km/h sono gli stessi che impiega la granturismo R8 (che ha un V8 e costa più del doppio). Le condizioni proibitive del test (asfalto ricoperto di sale, neve e ghiaccio) hanno reso praticamente impossibile valutare la tenuta di strada al limite, ma la trazione integrale, l’assetto ribassato di 25 mm con molle dure come il marmo, le carreggiate allargate, lo sterzo diretto e l’ESP disinseribile sono garanzia di qualità.
La colorazione scura è impreziosita da numerosi particolari arancioni: sia all’esterno (tetto, retrovisori, pinze dei freni, calandra frontale e cerchi in lega cromati da 18”), sia all’interno (fascione della plancia, pomello e modanatura del cambio). L’unico optional, oltre alle decorazioni esterne adesive, è il pacchetto My Way (1.000 euro), che comprende il navigatore con schermo da 7” 16/9, il bluetooth e la cartografia dell’Europa
PERCHÉ VALE LA PENA DI PENSARCI
È un piccolo bolide che non sfigura nell’uso quotidiano. E non consuma neppure tanto lometri anziché 6,7) rispetto alla variante meno potente (156 CV) della versione Sport Chic. La nota dolente arriva dal prezzo: 29.900 euro sono tanti per una “piccola”, nonostante gli alibi della dotazione di serie ricca e dell’edizione limitata. Per intenderci, la Renault ne chiede circa 4.000 in meno per la Clio RS Gordini. M.C.
AUDI RS3 SPORTBACK
Dulcis in fundo: il mostro PERCHÉ VALE LA PENA DI PENSARCI
Per poter seminare al semaforo sportive ben più blasonate, “cavallate” e costose
Nel frontale spiccano i fari allo xeno, il paraurti modificato, la calandra antracite e le prese d’aria maggiorate.
Il prezzo di 52.100 euro è elevato ma si colloca a metà strada tra le due rivali più simili: la Subaru WRX e la Mitsubishi Lancer Evolution. Se poi consideriamo la qualità delle finiture e altri elementi secondari per un’auto così, come i consumi (solo 9,1 l/100 km) e la praticità (cinque porte e bagagliaio capiente) non è da escludere che quest’auto riesca ad ottenere confortanti riscontri nella sua nicchia di mercato R.G.
Marzo 2011
INPROVA
AUTORAMA
Anno 54 N° 517
23:30
Audi RS3 Sportback
5-03-2011
CIitroen DS3 Racing
26-27.Autorama-Audi-DS3-RS3 SaMIOK
PREZZO: 52.100 € I NUMERI MOTORE: turbo benzina, 5 cilindri CILINDRATA: 2.480 cc POTENZA: 250 kW/340 CV COPPIA: 450 Nm CAMBIO: sequenziale a sette rapporti TRAZIONE: integrale permanente LUNG./LARG./ALT.: 4,30/1,77/1,40 m CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 302/1.032 litri 0-100 KM/H: 4,6 secondi VELOCITÀ: 250 km/h CONSUMO COMBINATO: 9,1 l/100 km EMISSIONI CO2: 212 g/km CON CHI SE LA GIOCA Subaru WRX 42.880 € BMW 135i Coupé 43.600 € Mitsubishi Lancer Evolution MR TC-SST 57.800 €
5-03-2011
22:38
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INPROVA
INPROVA
AUTORAMA 29
È mossa da un motore elettrico e quando le batterie sono scariche c’è un 1.400 a benzina che fa da generatore di corrente
PREZZO: 42.900 € I NUMERI MOTORE: elettrico + benzina POTENZA: 111 kW/150 CV COPPIA: 370 Nm CAMBIO: trasmissione diretta TRAZIONE: anteriore LUNGHEZZA/LARGHEZZA/ALTEZZA.: 4,40/1,80/1,43 mt CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 301 litri 0-100 KM/H: 9,0 secondi VELOCITÀ: 161 km/h AUTONOMIA e CONSUMO: fino a 80 km in modalità elettrica, fino a 500 km totali, 3,9 l/100 km EMISSIONI CO2: 0 g/km in modalità elettrica, 52 g/km nel funzionamento combinato
Il design anteriore dell’Ampera verrà esteso a tutte le Opel di nuova progettazione. Le dimensioni sono quelle di una normale berlina media. All’interno, però, i posti sono solo quattro a causa degli ingombri delle batterie posizionate all’interno del tunnel centrale
CON CHI SE LA GIOCA Lexus CT 300h da30.500 € Toyota Auris 1.8 HSD da 21.900 € Toyota Prius 1.8 HSD da 26.450 €
venduta in USA, mentre la produzione della variante europea inizierà a settembre e vedremo circolare i primi esemplari a fine 2011. Il prezzo sarà di 42.900 euro, che sono tanti ma non spaventosi, perché stiamo parlando di un’auto davvero polivalente e non destinata ad un uso specifico come le elettriche “pure”: ne abbiamo assaggiato un esemplare per le vie di Torino. La guida è la stessa di un’automatica, con un selettore a leva per la marcia avanti/indietro e solo due pedali: acceleratore e freno. La progressione è sorprendente, perché la coppia generata già a 0 giri è quella di un grosso turbodiesel, mentre l’accelerazione è sui livelli di una 2 litri brillante a benzina. La velocità massima, invece, è limitata a circa 160 km/h. Andando piano il silenzio è totale, poi si sovrappongono il rumore di rotolamento e i fruscii
La Jazz, come le altre Honda della gamma ibrida, non può funzionare in modalità solo elettrica
HONDA JAZZ 1.3 HYBRID ELEGANCE aerodinamici,come su un’auto convenzionale. Lo sterzo è leggero e non sensibilissimo e bisogna abituarsi alla corsa lunga del pedale del freno, forse condizionata dalla messa a punto del sistema di recupero dell’energia. In città l’Ampera scatta meglio della maggior parte delle altre auto ed è facile esagerare con la velocità, perché mancano i riferimenti sonori ai quali siamo abituati. Sul display ci sono gli indicatori del livello di carica e dell’autonomia rimanente: quando parte il motore a scoppio lo si nota solo perché compare la segnalazione del livello carburante. Le prestazioni, però, non cambiano, perché sebbene il benzina eroghi 86 CV contro i 150 dell’elettrico, nelle batterie viene sempre mantenuta una quantità residua di energia che aiuta nello spunto. S.V.
LEXUS CT 200H STYLE
È una Prius ma con il vestito della festa ROMA - Nonostante la base sia la stessa della Prius (trazione anteriore e due motori - un 1.8 benzina e un elettrico - per una potenza complessiva di 136 CV) la Lexus CT 200h si distingue dalla cugina marchiata Toyota in tutto il resto, a cominciare dalla qualità percepita. Le finiture interne sono allo stesso livello della migliori concorrenti tedesche e la dotazione di serie è degna di un'ammiraglia (cerchi da 17”, fari anteriori a led e volante in pelle sulla versione Style da noi provata). Anche il piacere di guida, pur a parità di prestazioni assolute, è superiore, perché le sospensioni sono irrigidite e lo sterzo è più diretto di quello adottato dalla Prius. Il comportamento stradale è eccellente (soprattutto quando si seleziona la posizione Sport sul commutatore), nonostante l’automatico a variazione continua smorzi eventuali velleità corsaiole. Coloro che invece puntano esclusivamente a ridurre le soste dal benzinaio non resteranno delusi: la modalità EV a zero emissioni consen-
PERCHÈ VALE LA PENA DI PENSARCI Ha finiture più curate e un look più classico della Prius. E offre anche un piacere di guida superiore La CT 200h non nasconde l’ambizione di sfidare Audi A3 e BMW Serie 1 sul loro stesso terreno utilizzando l’attrattiva della propulsione ibrida
te di viaggiare per due chilometri (e ad una velocità massima di 45 orari) col solo elettrico (a patto che la batteria sia sufficientemente carica), mentre la posizione ECO contiene i consumi attraverso l’ottimizzazione del funzionamento dell’alimentazione e del climatizzatore (c’è anche una modalità B che aumenta il recupero dell’energia e, quindi, la ricarica delle batterie in frenata). Grazie a tutto questo, la Lexus CT 200h necessita di 3,8 l/100 km nel ciclo combinato, poco più della Toyota Prius ma meno di qualsiasi turbodiesel di pari prestazioni. M.C.
Lexus CT 200h
Rispetto alla Toyota punta sulla raffinatezza e sulla ricchezza di allestimento. Offre una guida piacevole
PREZZO: 30.500 € I NUMERI MOTORE: 4 cilindri + elettrico CILINDRATA: 1.798 cc POTENZA: 73 kW/100 CV (benzina) 60 kW/82 CV (elettrico) COPPIA: 142 Nm (benzina) 207 Nm (elettrico) CAMBIO: automatico a variazione continua TRAZIONE: anteriore LUNGHEZZA/LARGHEZZA/ALTEZZA.: 4,32/1,77/1,44 mt CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 275/985 litri 0-100 KM/H: 10,3 secondi VELOCITÀ: 180 km/h CONSUMO COMBINATO: 3,8 l/100 km EMISSIONI CO2: 94 g/km
Monovolume ibrida in scala ridotta VERONA - Nella famiglia Honda ormai c’è una sorta di gamma parallela ibrida, che si arricchisce in questi giorni della piccola di casa: la Jazz Hybrid. Dopo Insight e CR-Z, il sistema che vede lavorare all’unisono motore a benzina e propulsore elettrico viene montato ora sulla piccola monovolume già universalmente apprezzata per la sua praticità. Una dote questa che non viene compromessa dalla conversione ibrida, perché batterie e centralina sono collocate sotto il pianale del bagagliaio, che può così conservare i suoi 300 litri di volume utilizzabile, che salgono a 848 con il divanetto abbattuto. A proposito delle poltrone posteriori: queste possono assumere svariate configurazioni, come quella che vede i piani di seduta ripiegati verso l’alto per caricare oggetti alti dal pianale al tetto attraverso le porte. La Jazz Hybrid è equipaggiata con un 1.3 i-VTEC a benzina abbinato a un motore elettrico. Il tutto trasmette la potenza alle ruote attraverso una trasmissione automatica CVT a variazione continua di rapporto, che può essere comandata anche manualmente (in questo caso le marce preselezionate sono 7). Su strada la Jazz Hybrid fa tutto quanto le viene richiesto, ma il pilota deve tenere presente che sta conducendo una placida cittadina, incline ad un’andatura morbida e resa ancora più soffice da una trasmissione quasi impalpabile. Si viaggia sempre col motore a benzina, mentre l’elettrico viene in aiuto nelle accelerazioni e nelle riprese; in frenata, poi, quest’ultimo si trasforma in generatore e ricarica le batterie. I risultati del sistema si valutano però allo scarico: le emissioni di CO2 si fermano a 104 g/km, mentre il consumo di carburante è pari a 4,5 l/100 km. È doveroso accennare anche agli strumenti che aiutano il guidatore a sfruttare meglio le potenzialità del gruppo
Dopo l’esperienza di Civic, Insight e CR-Z, la Honda ha scelto di montare il suo sistema ibrido benzina/elettrico anche sulla piccola e versatile Jazz PREZZO: 19.990 € I NUMERI MOTORE: benzina + elettrico CILINDRATA: 1.399 cc POTENZA: 65 kW/102 CV (benzina) 10,3 KW/14 CV (elettrico) COPPIA: 121 Nm (benzina) 78,5 (elettrico) CAMBIO: automatico CVT TRAZIONE: anteriore LUNGHEZZA/LARGHEZZA/ALTEZZA: 3,90/1,69/1,52 mt CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 300-848 litri 0-100 KM/H: 12,0 secondi VELOCITÀ: 177 km/h CONSUMO COMBINATO: 4,5 l/100 km EMISSIONI CO2: 104 g/km
PERCHÈ VALE LA PENA DI PENSARCI Nessun’altra piccola ha la versatilità e la funzionalità della Jazz. In più, la Hybrid si fa notare, soprattutto se la si sceglie nell’eloquente colorazione verde lime, per la lodevole scelta ambientalista
propulsore perché, come si sa, di fronte ad una guida sconsiderata anche la migliore delle soluzioni ecologiche alza bandiera bianca. Il pulsante Econ, innanzitutto, modifica alcune impostazioni dell’auto per ottenere il massimo risparmio: se la differenza nelle prestazioni si sente, sarà ancora più evidente al momento del resoconto alla pompa. L’Eco Assist visualizza invece sul display le modalità di guida adottate, fornendo al pilota ottimi spunti per redimersi. Due sono gli allestimenti: Comfort ed Elegance, con prezzi di 18.550 e 19.990 euro. A chi non si sente pronto per il salto ecologico, ricordiamo che, con il lancio della Hybrid, viene rinnovata tutta la gamma Jazz, con leggere modifiche nell’aspetto e due motori a benzina: 1.2 da 114 CV e 1.4 da 127 CV con cambio CVT. C.A.
BMW COMINCIA DA “I”
NOTIZIEVERDI
PERCHÈ VALE LA PENA DI PENSARCI Al momento è la proposta più fruibile nel campo della propulsione alternativa e del rispetto ambientale: ha prestazioni brillanti e, rispetto alle elettriche convenzionali, non ha limitazioni di autonomia né lentezze di rifornimento
HONDA JAZZ 1.3 Hybrid
TORINO - Come sarebbe bello avere un’auto elettrica, vero? Silenziosa, pulita, scattante, che necessita di pochi centesimi di euro per un pieno fatto di notte e alla presa in garage… Ma ammesso di trovare un concessionario che abbia un’elettrica da vendervi a un cifra ragionevole, ci sarebbe un rischio sempre in agguato: quello di finire la corrente, dopo un quantitativo di chilometri difficilmente preventivabile, e di restare in mezzo alla strada, con la prospettiva ansiogena di perdere tante ore per ricaricare le batterie quanto basta per tornarvene almeno a casa. Ammesso di trovare una presa di corrente alla quale attaccarsi... Ma alla General Motors una soluzione praticabile l’hanno trovata: si chiama Opel Ampera (o, dall’altra parte dell’Atlantico, Chevrolet Volt) ed è un’elettrica a tutti gli effetti, con un’autonomia che oscilla tra 40 e 80 km, secondo il tipo di guida e la quantità di utilizzatori elettrici impiegati, e prestazioni davvero sorprendenti. Quando giunge l’inevitabile “time out” dalle batterie al litio, parte il motore a scoppio collegato a un generatore di corrente e così l’energia elettrica torna a fluire copiosa per almeno altri 450 km per ogni pieno di benzina. Quando, però, si è a tiro di una normale presa di corrente da 16 ampere, in meno di tre ore si ripristina la piena autonomia elettrica. La vettura è già costruita e
Elettrica e senza ansie
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Anno 54 N° 517
OPEL AMPERA Marzo 2011
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Monaco - BMW ha ufficializzato la nascita di un nuovo “sub brand”- identificato dalla lettera “i” - per le auto a propulsione alternativa. Nel 2013 arriveranno così le BMW i3 e i8. La prima sarà una citycar elettrica, la seconda avrà un’impostazione più sportiva e usufruirà anche di un motore termico in funzione di generatore di corrente, per consentire la marcia quando la carica delle batterie sarà esaurita. Entrambe utilizzeranno l’architettura LifeDrive: scocca in materiale sintetico rinforzato da fibre di carbonio e telaio in alluminio per supportare la meccanica. La leggerezza della struttura compenserà il peso delle batterie, che è uno dei principali limiti delle auto elettriche. La produzione delle i3 e i8 avverrà nello stabilimento di Lipsia, mentre la realizzazione della componentistica specifica sarà delegata a una joint venture tra BMW e il gruppo PSA.
PEUGEOT: UN’IBRIDA PER LE MANS
Parigi - Il Leone torna all’attacco della 24 ore di Le Mans, già vinta nel 2010, ma con una vettura ibrida - la 908 HYbrid4 - che scenderà in pista per i primi test già a fine marzo. La vettura utilizza un sistema che trasforma in elettricità l’energia cinetica delle fasi di frenata, la accumula nelle batterie agli ioni di litio e la reimpiega automaticamente nelle accelerazioni, con un guadagno di potenza di 80 CV. Nella corsia box questa 908 può muoversi con la sola modalità elettrica. L’auto utilizza un telaio monoscocca in carbonio ed è dotata di un cambio sequenziale idraulico 6 rapporti. Il motore termico è un turbodiesel V8 HDi FAP da 3,7 litri capace di erogare 550 CV.
GOMMA “ECO” DA YOKOHAMA
Brescia - Yokohama Italia lancerà in estate il nuovo pneumatico BluEarth che promette di conciliare caratteristiche apparentemente incompatibili come risparmio di carburante, lunga durata e grip sul bagnato. Utilizza per oltre l’80% materiali rinnovabili come olio estratto dalla buccia di agrumi e gomma naturale e, grazie anche alla resistenza aerodinamica ridotta del 3,6% e al peso ridotto del 17%, permette di risparmiare carburante. Internamente è adottata una pellicola che riduce del 36% la naturale perdita di pressione connessa all’uso e permette al BlueEarth di operare sempre nelle condizioni di massima efficienza. Inizialmente sarà disponibile nelle tre misure più comuni utilizzate da modelli ibridi come Toyota Prius e Honda Insight: 185/65 R15, 195/65 R15, 215/45 R17.
RENAULT ELETRICA PER I DANESI
Copenhagen - Lo scorso 4 marzo è stato aperto nella capitale danese il primo centro europeo Better Place per la vendita della berlina Renault Fluence ZE, la cui distribuzione inizierà dopo l’estate. L’auto costa l’equivalente di 27.496 euro, più un canone mensile compreso tra 199 e 399 euro che comprende l’energia elettrica per i rifornimenti, l’installazione di una colonnina di ricarica a domicilio e la sostituzione rapida (meno di 5 minuti) delle batterie scariche con altre già cariche nei centri Better Place. Non sono ancora stati decisi i programmi per il mercato italiano.
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Downsizing di facciata
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Va in pensione il sei cilindri e arriva un quattro. Ma le prestazioni aumentano e i consumi diminuiscono perché nel nuovo motore c'è il meglio della tecnologia BMW
Più che a una suv, la BMW X1 si avvicina nell’impostazione a una station wagon a quattro ruote motrici. Per questa ragione ha una notevole agilità sull’asfalto. E il nuovo e brillante motore turbobenzina rende ancora più evidente questa caratteristica
LJUBLJANA - La BMW si è sempre fatta un vanto - giustamente - dei suoi motori a sei cilindri in linea, quindi mette un po’ di tristezza constatare che in una delle sue gamme, da oggi, non c’è più neppure un motore con questa architettura. Il 3 litri a benzina della X1 xDrive28i (e anche quello della 25i) è stato infatti pensionato definitivamente per far posto a un quattro cilindri di due litri. La sigla del modello, però, rimane invariata perché il nuovo motore resta al vertice della famiglia X1 quanto a prestazioni: pur con qualche cavallo in meno (245 contro 258) permette infatti accelerazioni più rapide. La diminuzione di cilindri e cilindrata, però, permette di ridurre consumi (- 1,5 litri ogni 100 km nel ciclo combinato) ed emissioni (-36 g/km di CO2). Ma questo sostanzioso downsizing è stato compensato da un’altrettanto corposa iniezione di tecnologia, tanto è vero che i prezzi delle nuove xDrive28i aumentano di 300 euro. Oltre al sistema Valvetronic, che elimina le perdite di efficienza delle valvole a farfalla, il doppio variatore di fase e l'iniezione diretta, c'è la sovrali-
mentazione twin-scroll, vale a a dire con i condotti di scarico che entrano nel turbo abbinati a due a due per ottenere una maggiore uniformità di pressione. Ed è la prima volta che la BMW applica questa tecnologia a un quattro cilindri. Manca solo lo start& stop, presente solo sulla versione con cambio manuale che, però, non viene importata in Italia, dove è disponibile solo l’automatico a 8 rapporti. Su strada i risultati sono notevoli. Il rumore non è più quello nobile del sei cilindri, ma la progressione è straordinaria per continuità, e se non fosse per u-na leggera impennata nell’erogazione intorno ai 3.000 giri, peraltro avvertibile solo in ripresa e non nelle accelerazioni a gas spianato, non sembrerebbe neppure di avere a che fare con un turbo. Per il resto la X1 è quella solita: maneggevole, rapida nelle reazioni, leggera da guidare, ma con uno sterzo un po’demoltiplicato e non molto sensibile nei piccoli angoli. Il nuovo motore verrà impiegato anche sulla futura Serie 1 che ne metterà ulteriormente in risalto le doti. S.V.
PERCHÈ VALE LA PENA DI PENSARCI
È più agile e divertente rispetto alla maggior parte delle concorrenti. Il nuovo motore è pronto e potente ma, se si adotta una guida accorta, ha consumi ragionevoli
PREZZO: 46.450 euro I NUMERI MOTORE: 4 cilindri CILINDRATA: 1.997 cc POTENZA: 180 kW/245 CV COPPIA: 350 Nm CAMBIO: automatico a 8 marce TRAZIONE: integrale LUNGHEZZA/LARGHEZZA/ALTEZZA: 4,45/1,80/1,54 mt CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 420-1.350 litri 0 -100 KM/H: 6,5 secondi VELOCITÀ: 240 km/h CONSUMO COMBINATO: 7,9 l/100 km EMISSIONI CO2: 183 g/km COSA C'È E COSA SI PAGA AIRBAG ANTERIORI, LATERALI E ALTI di serie CAMBIO AUTOMATICO A 8 RAPPORTI di serie CERCHI IN LEGA DA 17” di serie CERCHI IN LEGA DA 18” 600 € CLIMATIZZATORE AUTOMATICO di serie ESP CON HILL DESCENT CONTROL di serie FARI ALLO XENO di serie IMPIANTO STEREO di serie NAVIGATORE SATELLITARE 1.900 € RIVESTIMENTI IN PELLE 1.460 € SEDILI ANTERIORI ELETTRICI 1.300 € SENSORI DI PARCHEGGIO POSTERIORI di serie TETTO APRIBILE PANORAMICO 1.400 € VERNICE METALLIZZATA 850 € CON CHI SE LA GIOCA Audi Q5 TFSI quattro da 40.300 € Land Rover Freelander 3.2 i6 da 37.900 € Volvo XC60 2.0 T da 40.050 €
Era sparita dal listino nel 2006. Torna con un design più elegante ma mantiene l’ottimo rapporto tra prezzo e contenuti MILANO - “Koreans Can Do”: è questo il significato di Korando, acronimo studiato per battezzare il crossover della SsangYong in gamma fino al 2006, sparito per qualche tempo, e ora di ritorno con un’immagine tutta nuova. Sì, i coreani ce la possono fare. A progettare automobili affidabili e intelligenti, e anche ad uscire dai momenti di crisi: il marchio, fino a ieri in serie difficoltà finanziarie, è ora in fase di ripresa grazie all’arrivo dei capitali dell’indiana Mahindra. Si comincia con la Korando, ma già a fine anno è atteso un pick-up. Ad osservare quest’auto la voglia di cambiare c’è, tutta. Una linea confezionata da Giugiaro, lontana anni luce da quelle forme bizzarre e un po’difficili da digerire che hanno fin qui reso anche troppo originale la produzione di Seoul, un motore nuovo di zecca e una struttura monoscocca montata su due semitelai: a rimanere invariati sono il prezzo competitivo e le capacità di un veicolo nato per destreggiarsi nelle difficoltà, ma anche per essere indossato con grande disinvoltura nella vita di tutti i giorni. Sì, perché il versatile 2 litri turbodiesel Euro 5 che lo equipaggia ben si adatta alla trazione anteriore come a quella integrale: noi abbiamo testato quest’ultima, scegliendo la gestione manuale delle sei marce, in alternativa a quella automatica (2.000 euro in più) che prevede anche i paddles al volante. Sulla carta leggiamo che le quattro ruote motrici si inseriscono automaticamente quando le condizioni di aderenza lo richiedono, e che la modalità Lock distribuisce la potenza in modo simmetrico tra avantreno e retrotreno al di sotto dei 40 orari. Durante questo primo test non abbiamo avuto modo di mettere alla prova Korando su un percorso che
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SSANGYONG KORANDO 2.0 TDI AWD CLASSY
Rinascita di una suv
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PERCHÈ VALE LA PENA DI PENSARCI
Ha una linea finalmente armoniosa e prestazioni offroad che si preannunciano di tutto rispetto. E i prezzi sono inferiori alla media
PREZZO: 25.990 € I NUMERI MOTORE: turbodiesel, 4 cilindri CILINDRATA: 1.998 cc POTENZA: 129 kW/175 CV COPPIA: 360 Nm CAMBIO: manuale a 6 marce TRAZIONE: integrale LUNGHEZZA/LARGHEZZA/ALTEZZA: 4,41/1,71/1,83 mt CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 486/1.312 litri 0-100 KM/H: 10,0 secondi VELOCITÀ: 179 km/h CONSUMO COMBINATO: 6,4 7/100 km EMISSIONI CO2: 169 g/km CON CHI SE LA GIOCA Ford Kuga 2.0 TDCi 163 CV da 29.750 € Jeep Patriot 2.2 CRD da 26.500 € Hyundai ix35 2.0 CRDi High da 29.190 €
sottolineasse i suoi numeri “offroad” di tutto rispetto: altezza da terra di 180 mm, angolo di attacco di 22,8 gradi, pendenza superabile del 48%, angolo di ribaltamento di oltre il 40% e una profondità di guado di 300 mm. Su asfalto possiamo, però, abbiamo saggiato la stabilità e l’ottimo lavoro svolto dai 175 CV. La coppia, invece, non è eccezionale in fase di spunto, perché il me-glio viene conservato per gli alti regimi: il tutto, è bene precisarlo, sempre accompagnato da una certa rumorosità di fondo. La posizione di guida è da fuoristrada, e quindi di assoluto dominio: facendo scorrere lo sguardo sugli elementi d’arredo poi, si notano una saggia discrezione e una praticità degne della categoria di appartenenza, grazie ai vani portaoggetti sparsi un po’ ovunque e ai
sedili posteriori ribaltabili separatamente per fornire diverse opzioni di carico. Il portellone si apre su un bagagliaio da 486 litri, completo di vano sotto il pianale e copertura amovibile. Tra le altre funzionalità, segnaliamo impianto bluetooth di serie, ripiegamento automatico degli specchietti, blocco delle portiere a 30 km/h e una nota di merito va alla speciale vernice anti-microrganismi utilizzata per rivestire i comandi interni. La gamma motori verrà ampliata in futuro con l’introduzione di un diesel di 1.7 litri da 145 CV con consumi più ridotti e da un 1.8 a benzina da 125 CV. Il listino della Korando parte dai 21.990 euro delle versione con il medesimo motore ma con allestimento semplificato e la sola trazione anteriore. C.A.
L’allestimento Classy è il più curato tra quelli previsti: ha tutto di serie e l’unico optional possibile, oltre al cambio automatico, è la vernice metallizzata, che viene offerta a 600 euro
SKODA SUPERB WAGON 2.0 TDI AMBITION DSG 4X4
E ora la partita si fa interessante BARCELLONA - Vista l’ambizione del Gruppo VW di diven- gliare la clientela a mettere finalmente da partre le remore tare il maggior produttore di auto del pianeta, bisogna cre- verso la Skoda, che sono retaggio del passato e non hanno dere ai dirigenti della Skoda quando dicono di voler raddop- più ragione di esistere, dal momento che, ormai da anni, le piare le vendite mondiali entro il 2018. Per quest’anno, però, vetture ceche sono a tutti gli effetti equiparabili alle VW. non ci sono in programma novità sostanziali, quindi l’avvici- Il TDI da 140 CV è solo apparentemente “piccollo” rispetto namento ad obiettivi così ambiziosi per alle dimensioni e ai pesi della Superb e ora procederà a piccoli passi. Il primo è garantisce prestazioni adeguate allo la possibilità di montare il cambio autostatus dell’auto, senza risentire dei PREZZO: 32.080 euro matico DSG a sei marce sui modelli con maggiori assorbimenti della trazione I NUMERI trazione integrale e motore a gasolio integrale e l’ottimo cambio a doppia friMOTORE: turbodiesel, 4 cilindri (anche se limitatamente al 2 litri da 140 zione combina velocità e delicatezza CILINDRATA: 1.968 cc cv). A questo cambiamento di politica come nessun’altro sa fare. Per il resto, POTENZA: 103 kW/140 CV commerciale sono interessate Yeti, rimangono invariate le caratteristiche COPPIA: 320 Nm CAMBIO: automatico a 6 marce Octavia Wagon e Superb, ma l’ampliasalienti della Superb: allestimenti comTRAZIONE: integrale mento dell’offerta dovrebbe rivelarsi pleti, abitabilità eccellente, finiture atLUNGHEZZA/LARGHEZZA/ALTEZZA: produttivo sopratutto per l’ammiraglia, tente ma non appariscenti e consumi 4,57/1,77/1,46 mt che già offriva un rapporto tra prezzo e più che ragionevoli. CAPACITÀ BAGAGLIAIO: 605/1.655 litri contenuti molto favorevole ma mancaLe versioni così configurate della berli0-100 KM/H: 9,9 secondi va di una versione di vero appeal per il na hanno prezzi da 33.480 a 36.280 VELOCITÀ: 203 km/h mercato italiano come potrebbe essere euro. mentre le più appetibili Wagon CONSUMO COMBINATO: 5,9 km/l appunto una turbodiesel 4x4 automaticostano solo 600 euro in più. EMISSIONI CO2: 156 g/km ca. Un’attrattiva che dovrebbe invoS.V.
Marzo 2011
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Anno 54 N° 517
BMW X1 XDRIVE28I FUTURA
INPROVA
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AUTORAMA
Ssangyong Korando
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SKODA Superb 4x4
6-03-2011
BMW X1 xDrive28i
30-31.Autorama-Bmw/Ssangyong/Skoda SaMiOK
PERCHÈ VALE LA PENA DI PENSARCI
Tanto spazio e prezzi solleticanti come sempre. In più, adesso, c’è un “pacchetto” meccanico nobile Il cambio automatico DSG è lo stesso utilizzato dalle Volkswagen Passat. Così come il sistema di trazione integrale permamente a controllo elettronico
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9-03-2011
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IL MONDO DELL’AUTO IN TRE DIMENSIONI
IN ONDA TUTTI I VENERDÌ ALLE 20.45 SU ODEON24 (canale 177 del digitale terrestre)
AUTORAMA Mensile di informazione e cultura del mondo dei motori
asapress.net LA PRIMA AGENZIA STAMPA AUTOMOBILISTICA ITALIANA
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