Fraikin Point / Truck Italia avamposto toscano del noleggiatore francese Altimani Lift / La nuova offensiva spiegata dall’Amministratore delegato Vega Editrice - Monza, Italy - Anno XXVIII - N. 269 / MAGGIO 2018 - Euro 5,00
IL MONDO
All’interno inserto sul mondo dei veicoli commerciali
DEI TRASPORTI
Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto - FONDATO
E DIRETTO DA
PAOLO ALTIERI
L’azienda LC3 è stata la prima a puntare sull’LNG
Mario Ambrogi Pioniere trasporto green DI FRONTE ALLE DIFFICOLTÀ CHE PURE HA INCONTRATO SUL SUO CAMMINO IL TITOLARE DELL’AZIENDA DI TRASPORTO DI GUBBIO HA SAPUTO NEGLI ANNI TENERE DURO E FAR CRESCERE LA SUA ATTIVITÀ IN MANIERA IMPORTANTE FINO ALLE ATTUALI DIMENSIONI CHE FANNO DELLA LC3 UNA DELLE PIÙ DINAMICHE SOCIETÀ DI TRASPORTO E LOGISTICA. MARIO AMBROGI È STATO ANCHE IL PRIMO AUTOTRASPORTATORE A CREDERE NELLA ALIMENTAZIONE A GAS PER LA SUA FLOTTA CON L’OBIETTIVO DI DARE UN CONCRETO CONTRIBUTO ALLA DIFESA DELL’AMBIENTE.
Poste Italiane Spa -Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano
Max Campanella a pagina 8
Una grande iniziativa di Renault Trucks
La Casa di Eindhoven celebra lo storico traguardo
Inaugurata a Mondovì la nuova filiale Scania
CON ITALIAN TOUR DA NOVANT’ANNI SULLA IN PIEMONTE IL GRIFONE A CASA DELLA CLIENTELA STRADA DEL TRASPORTO HA ORA IL SUO PRESIDIO P U I arte in maggio, si concluderà in novembre. È l’Italian Tour che Renault Trucks organizza con il preciso intento di andare a casa dei clienti per far conoscere ancora meglio la forza del marchio della losanga, la qualità dei suoi veicoli, la ricchezza dei servizi per venire incontro al meglio alle aziende di trasporto ma anche per coinvolgere clienti e autisti in una serie di iniziative quanto mai utili sia per il miglior utilizzo del veicolo, sotto il profilo della guida economica, sia per un controllo anche dello stato di salute. Sono 18 le tappe previste, che andranno a toccare ciascuna delle altrettante concessionarie, dove per tre giorni, dal giovedì alla domenica, si svolgerà un programma piuttosto intenso e A pagina 11 coinvolgente.
na carrellata nella storia. È quanto ha proposto DAF Trucks ai giornalisti accorsi a Eindhoven per le celebrazioni dei 90 anni del costruttore olandese, fondato nell’aprile 1928 dai fratelli Van Doorne. Presso il centro tecnico di DAF nei dintorni di Eindhoven è stato possibile provare in pista numerosi modelli storici del brand e l’intera gamma attuale. Presenti anche alcuni modelli di automobili, dal momento che DAF in passato è stato anche costruttore di auto e bus. In pista anche tre truck in formazione platooning che hanno dimostrato sul campo le decisive innovazioni che DAF sta implementando per il trasporto del futuro. La data ufficiale di avvio dell’avventura industriale di DAF è il 1° aprile A pagina 25 1928.
IVECO
Plotone di Stralis NP per l’apertura a Riano di un nuovo impianto per LNG Campanella a pagina 16
l Grifone vola alto sul Piemonte. In un territorio tra i più importanti per l’autotrasporto in Italia, in cui il brand Scania ha saputo ritagliarsi un’importante fetta del mercato, in costante crescita, il management Italscania di Trento ha deciso per una mossa strategica destinata a sviluppare tutte le sue potenzialità nel futuro. A Mondovì, in provincia di Cuneo, è stata inaugurata la nuova concessionaria Scania Piemonte, la seconda diretta in Italia dopo quella di Trento. Come ha spie gato Gianmarco Bezzi, neo Ad di Scania Piemonte, “Scania punta a consolidare il proprio posizionamento in Piemonte dando vita a un solido distretto che vanta oltre 70 persone, pronte a servire in particolare le province di Cuneo, A pagina 12 Asti e Torino.
MAN TRUCK & BUS Servizio a pagina 44
LAMBERET ITALIA
Sandro Mantella potenzia in maniera importante l’organizzazione per la vendita e l’assistenza
Due centri specializzati per gestire il business usato Basilico a pagina 10
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IL MONDO DEI TRASPORTI
N° 269 / Maggio 2018
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RECORD DI PRESENZE E DI AWARD AL VEGA DAY 2018
SUCCESSO DECENNALE FOLLA DI GIORNALISTI E DI PLAYER DEL SETTORE AL TRADIZIONALE APPUNTAMENTO CON IL QUALE VEGA EDITRICE E “IL
MONDO DEI TRASPORTI” HANNO PRESENTATO LA NUOVA EDIZIONE DELL’ANNUARIO
TRUCKS&VANS. PHILIPPE NARBEBURU, VICE PRESIDENT SENIOR LCV GLOBAL BUSINESS UNIT GROUPE PSA, HA TENUTO UNA RELAZIONE SUI VEICOLI COMMERCIALI LEGGERI.
A SEGUIRE, PAOLO ALTIERI E IL SUO TEAM HANNO ASSEGNATO IL
A
MAX CAMPANELLA MONZA
lla fine anche il bel tempo ci ha messo lo zampino. E il Vega Day si è confermato evento primaverile del mondo del trasporto, rafforzato quest’anno dal decimo anniversario dell’Annuario Trucks&Vans, pubblicazione che ha spento le dieci candeline, trovando
PREMIO “PERSONAGGIO DELL’ANNO 2018” E GLI MDT AWARD. oggi il giusto spazio nell’editoria come strumento a disposizione degli operatori del settore: dall’assistenza al marketing, dalle vendite alla stampa, in questi dieci anni l’Annuario si è dimostrato utile volume di consultazione a disposizione delle più diverse figure professionali coinvolte nel trasporto su gomma. Come da tradizione, anche l’edizione 2018 è stata pre-
sentata nel cuore del polmone verde della Brianza: il Ristorante Saint Georges Premier, nel Parco di Monza, è stato meta di giornalisti specializzati e generalisti, nonché di esponenti del mondo del veicolo commerciale e industriale. Quest’anno ad accogliere gli ospiti erano presenti sei esemplari di Van del Gruppo PSA: due furgoni grandi (un Peugeot Boxer furgonatura
squadrata e un Citroën Jumper) e due veicoli medi (un Peugeot Expert doppia cabina e un Citroën Jumpy versione corta XS da 115 cv), preceduti all’ingresso veicolare da un Peugeot Partner Premium L1 e un Citroën Berlingo doppia cabina. A distanza di pochi metri uno stand di Hankook presentava alcuni esemplari della famiglia del produttore premium per i veicoli indu-
striali. All’accesso del ristorante le vele Hankook e quella di Voith. Folta la presenza di giornalisti e reporter: radio, tivu, carta stampata e quest’anno anche blogger hanno voluto essere presenti e hanno approfittato dell’occasione, già prima della relazione, per realizzare interviste ai personaggi presenti. Philippe Narbeburu, Vice President Senior
LCV Global Business Unit, ha dimostrato ampia disponibilità, rispondendo alle domande dei cronisti, anche a quelle dettate dalla curiosità di conoscere la strategia di PSA dopo l’acquisizione del marchio Opel. Al suo fianco Valentino Munno, Head LCV Business Unit Groupe PSA Italy, ha risposto alle doman(segue)
IL MONDO DEI TRASPORTI
Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto Direttore responsabile Paolo Altieri - paolo.altieri@vegaeditrice.it
La presentazione dell’Annuario Trucks&Vans 2018 è avvenuta nella tradizionale sede del Saint Georges Premier all’interno del Parco di Monza con la collaborazione di Groupe PSA Italia Veicoli Commerciali e con il supporto di Hankook Tire Italia e Voith Turbo.
Comitato di Redazione Fabio Basilico - f.basilico@vegaeditrice.it Max Campanella - m.campanella@ vegaeditrice.it Direzione, redazione e amministrazione Via Ramazzotti 20 - 20900 Monza Tel. +39.039.493101 - Fax +39.039.493103 info@vegaeditrice.it www.ilmondodeitrasporti.com Sede Legale Via Stresa 15 - 20125 Milano Editore Vega Editrice Presidente Luisella Crobu Vice Presidente Michele Stefano Altieri Direttore editoriale Cristina Altieri Condirettore editoriale Vincenzo Lasalvia Pubblicità Vega Editrice srl: Via Ramazzotti 20 - 20900 Monza Tel. +39.039.493101 - Fax +39.039.493103 Promozione Piero Ferrari Impaginazione e Fotocomposizione Varano, Busto Garolfo (Milano) Stampa Reggiani spa, Brezzo di Bedero (VA) Il Mondo dei Trasporti è registrato presso il Tribunale di Milano numero 327 del 4/5/1991 - Abbonamento annuo: Italia Euro 50,00, estero: Euro 150,00 - Banca d’appoggio: UniCredit Banca - Agenzia Muggiò; Codice IBAN: IT 21 V 02008 33430 000041141143 - Poste Italiane Spa - Sped. in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano - Distribuzione GE.MA Srl: Burago di Molgora (MB).
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(seguito)
SUCCESSO DECENNALE
de in chiave Mercato Italia. Stessa disponibilità da parte di Carlo Citarella, Amministratore Delegato Hankook Tire Italia, che ancora una volta ha dimostrato estrema cordialità nel rispondere alle domande e esaudire le diverse richieste d’intervista. Molto richiesti dai cronisti anche Vittorio Bellentani, al suo esordio al Vega Day nelle vesti di Direttore Generale di Voith Turbo Italy, carica che ha assunto nella primavera dell’anno scorso, e Mariaelena Rinaldi, Manager Mobility Voith Turbo Italia. All’evento era presente inoltre Eva Ka-
tharina Zimmer, fino ad Aprile 2017 Direttore Generale di Voith Turbo Italy, nominata nel 2013 Personaggio dell’Anno. Insomma gli ingredienti c’erano tutti e il successo non è mancato, nel numero di presenti – quest’anno è stata superata quota 150 persone – ma soprattutto nei contenuti. Ad aprire i lavori della relazione Paolo Altieri, Direttore de “Il Mondo dei Trasporti”, che ha ringraziato i presenti e ha sottolineato come la sfida lanciata dall’Annuario Trucks&Vans sia stata coronata dal raggiungimento del
decimo anniversario. “Era il 2009 – ha ricordato Paolo Altieri – quando Vega Editrice assumeva la scelta pionieristica di pubblicare un nuovo volume che, a disposizione degli operatori del settore, rappresentasse un manuale comprensivo di tutto quanto offre il mondo del trasporto in Italia. Sono seguiti anni difficili, caratterizzati da una crisi lunga e durissima, di cui si vede solo oggi un barlume di luce: posso affermare che l’Annuario proseguirà negli anni a venire, proponendosi con una nuova veste e ancora più contenuti, rinnovandosi e
rafforzandosi già a partire dall’edizione 2019”. A seguire Paolo Altieri ha dato la parola a Philippe Narbeburu e, subito dopo, a Valentino Munno: i due alti manager di Groupe PSA hanno fatto il punto sulle necessità che derivano dai profondi cambiamenti in atto nelle abitudini dei consumatori europei e italiani. Dal boom delle vendite on line consegue una forte crescita della logistica dell’ultimo miglio, cui sono demandati in particolare i veicoli commerciali leggeri. Settore nel quale Groupe PSA è leader europeo e si propone con una gamma rinnovata in tutti i segmenti di business. Dopo un breve “domanda & risposta”, il Direttore Altieri ha consegnato le onorificenze, a partire dal Premio
N° 269 / Maggio 2018 “Personaggio dell’Anno”, istituito nove anni fa da Vega Editrice e dal nostro mensile. “Quest’anno – ha precisato Altieri – in occasione del decennale dell’Annuario, Il Premio Personaggio dell’Anno raddoppia: abbiamo deciso di assegnare due onorificenze, suddividendo il Premio in due categorie”. Per il settore veicoli commerciali, “Personaggio dell’Anno 2018” è stato insignito Philippe Narbeburu “per l’impegno e la determinazione – si legge nella motivazione – che mette, in qualità di manager di altissimo livello di un Gruppo global player come PSA, nel conseguire importanti risultati di mercato per un settore fondamentale come quello dei veicoli commerciali”. Da Settembre 2015 Narbeburu è Vicepresidente Senior Veicoli Commerciali Leggeri Global Business Unit di Groupe PSA, ruolo strategico e decisivo per il successo sui mercati mondiali dei van del colosso francese. Personaggio dell’Anno 2018 per il settore componentistica Carlo Citarella, Amministratore Delegato Hankook Tire Italia, “per essere il primo manager italiano ad aver assunto il ruolo di vertice di una filiale di Hankook nel mondo. 55 anni, sposato con la signora Silvana, due figli, Matteo e Davide, manager animato da straordinaria passione, grazie a lui e alla sua squadra nel giro di un quinquennio il marchio Hankook è cresciuto nei volumi, ha scalato la Top Ten e si è affermato come indiscusso player nel segmento dei pneumatici Premium. In cinque anni Hankook Tire Italia ha incrementato significativamente le quote di mercato, re-
gistrando performance tali da rendere la filiale italiana un modello da seguire per le altre filiali europee”. Ai due protagonisti del mondo del trasporto Paolo Altieri ha consegnato un’opera in ceramica realizzata in un unico esemplare dal maestro ligure Sandro Soravia. Opere di Soravia anche quelle che, subito dopo, sono state consegnate a quattro protagonisti del settore dei Van. Quest’anno a ricevere gli MDT Award sono stati: la dottoressa Francesca Stefanelli, Titolare della Concessionaria Citroën Autopiù, Migliore Concessionaria Veicoli Commerciali Citroën; Mattia Mezzadri, Miglior Venditore Veicoli Commerciali Citroën 2017; Maurizio Conte, Titolare della Concessionaria Contauto Due, Migliore Performance Veicoli Commerciali Peugeot 2017; Antonio Veneruso, Titolare della Concessionaria Peugeot Auto Uno, Migliore Concessionaria e Migliore Venditore Veicoli Commerciali Peugeot. Record di presenze e record di onorificenze che hanno dato vita a un importante dinamismo. Dopo la relazione e la cerimonia di premiazione e prima del pranzo conclusivo i protagonisti della giornata hanno proseguito con la carrellata d’interviste, posando per fotografi e cameramen anche all’esterno del ristorante, grazie a un tiepido sole che ha salutato gli intervenuti. Intanto ai tavoli colloqui, conoscenze e opportunità di business non sono mancati, confermando la tradizione e assicurando per gli anni a venire un successo che suggella il Vega Day come evento di riferimento per il mondo del trasporto.
Nelle immagini alcuni momenti del Vega Day per la presentazione della decima edizione dell’Annuario Trucks&Vans. Foltissima la partecipazione di rappresentanti della stampa, dell’industria di truck e van e di aziende dell’autotrasporto.
Continua l’offensiva Voith V
Nuova ambiziosa fase di crescita dopo le ottime performance in tutti i business operativi
oith Turbo Italia ha rinsaldato il rapporto di fiducia con l’Annuario Trucks&Vans confermando per l’ennesima volta il suo prezioso supporto al Vega Day di Monza. Nell’anno (2017) in cui ha festeggiato il 150esimo anniversario, il Gruppo Voith ha messo a segno importanti risultati commerciali. Un anno fiscale 2016/2017 estremamente positivo che permette di inaugurare una nuova offensiva puntando sul rafforzamento dei pilastri strategici, operativi e finanziari aziendali. Gli ordini sono aumentati del 6,3 per cento a un totale di 4,4 miliardi di euro, mentre le vendite hanno consuntivato 4,2 miliardi di eu-
ro.
Vittorio Bellentani, Direttore Generale di Voith Turbo Italia, insieme al suo predecessore Eva Katharina Zimmer.
Il profitto operativo ottenuto da tre tradizionali divisioni del Gruppo - Voith Hydro, Voith Paper e Voith Turbo - è cresciuto a 304 milioni di euro. Una delle più recenti innovazioni Voith Turbo in tema di Retarder è l’ECO-SWR, evoluzione del Retarder secondario ad acqua SWR, frutto dell’ampio knowhow di Voith Turbo, specialista nella trasmissione di potenza per via idrodinamica. “Sempre in tema di sostenibilità - spiega l’ingegner Vittorio Bellentani, Direttore Generale di Voith Turbo Italia, filiale italiana del leader nel settore transport&automotive - l’integrazione dello start&stop per il
nostro cambio automatico DIWA ha un’incidenza diretta positiva soprattutto per i bus urbani sia dal punto di vista dell’impatto ambientale che come costi operativi. L’efficienza complessiva aumenta del 10-12 per cento”. Tecnologicamente evoluto, il cambio automatico DIWA.6 è la risposta Voith Turbo alla richiesta crescente di veicoli puliti e attenti ai consumi, specialmente nel contesto delle specifiche Euro 6. “Nel 2016, in seno a Voith - dice ancora Bellentani - è stata costituita la divisione Digital solutions che collabora trasversalmente con tutte le divisioni del Gruppo Voith. L’obiettivo è implementare sempre più gli asset di Industria 4.0.Un processo che è già iniziato e che vogliamo ulteriormente estendere”.
Voith Turbo propone sul mer cato anche una gamma com pleta di fluidi di lavoro specifici per le trasmissioni automatiche DIWA e i Retarder. Lubrificanti che testimoniano al meglio lo stato dell’arte della ricerca e dello sviluppo dello spe cialista tedesco. V Liquid Green Plus è un lubrificante ATF multifunzionale completamente sintetico, studiato appositamente per l’utilizzo in condizioni di temperature estremamente variabili, tipiche di un impiego intenso del cambio automatico. L’ultimo lubrificante nato di casa Voith per i suoi Retarder idrodinamici è il VR Fluid Blu S5, l’unico fluido svi luppato in classe “C”. Si tratta di un prodotto interamente sintetico, espressamente indicato per componenti altamente tecnologici come i Retarder.
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L’INTERVENTO DI PHILIPPE NARBEBURU, VP SENIOR LCV GLOBAL BUSINESS UNIT GROUPE PSA
Performance globali L’ALTO MANAGER DEL COSTRUTTORE FRANCESE SI È FOCALIZZATO SULLA LOGISTICA DELL’ULTIMO MIGLIO E LE NUOVE NECESSITÀ CHE DERIVANO PER I PROFESSIONISTI DEL TRASPORTO DAI CAMBIAMENTI IN ATTO NELLE ABITUDINI DEI CONSUMATORI. “IL BOOM DELLE VENDITE ON LINE RICHIEDE VEICOLI LEGGERI, EFFICIENTI E ECOCOMPATIBILI.
S
GROUPE PSA RISPONDE CON UNA GAMMA CHE ENTRO FINE ANNO SARÀ ULTERIORMENTE RINNOVATA”, DICHIARA PHILIPPE NARBEBURU.
MAX CAMPANELLA MONZA
uccesso globale quello di Groupe PSA, nei numeri di bilancio e nei contenuti di un’offerta prodotto che entro fine anno risulterà completamente rinnovata in ogni segmento professionale. Nella sua relazione al Vega Day 2018, Philippe Narbeburu si è focalizzato sulla crescita dei volumi e sull’offensiva del costruttore francese nel settore dei veicoli commerciali, nella più ampia strategia “Push to Pass”, avviata da PSA nell’aprile 2016 e che, da qui al 2021, vedrà il gruppo guidato da Carlos Tavares impegnato
in una grande evoluzione che trasformerà l’azienda. Tra le decisioni attuative del progetto, la formazione di apposite Business Unit che si occupano esclusivamente dei veicoli commerciali. Da Settembre 2015 Philippe Narbeburu è Vicepresidente Senior Veicoli Commerciali Leggeri Global Business Unit di Groupe PSA, ruolo strategico e decisivo per il successo sui mercati mondiali dei van del colosso francese. “Nel settore dei veicoli commerciali - ha illustrato Narbeburu aiutandosi con apposite slide - i marchi Peugeot e Citroën costituiscono oltre il 20 per cento del mercato europeo, asse-
gnando a Groupe PSA un’indiscussa leadership: un quinto dei veicoli commerciali europei sono a marchio PSA, un quarto se si considera anche il marchio Opel. Un primato che nel 2017 ha avuto ulteriore conferma: l’anno scorso PSA ha battuto ogni record, sono state vendute oltre 435mila unità, con un incremento del 14 per cento rispetto al 2016. La leadership si consolida anche in riferimento alla quota di mercato, passata dal 18 al 21 per cento”. Un successo anche extraeuropeo. “I nostri furgoni ha proseguito Narbeburu - li troviamo ovunque, perché sono efficienti e competitivi
nel rapporto costi-benefici e con elevata garanzia di protezione del carico: un responsabile del la flotta in ogni paese del mondo ha gli stessi obiettivi di ottimizzazione dei costi. In America Latina, grazie all’avvio della produzione locale, vicino ai clienti, nel 2017 abbiamo registrato 44mila unità vendute e le vendite sono aumentate del 13 per cento, in Eurasia addirittura del 55 per cen to”. L’anno scorso, a un anno dal lancio dei nuovi medi - Peugeot Expert e Traveller e Citroën Jumpy e SpaceTourer Groupe PSA ha deciso l’avvio delle linee dello stabilimento di Montevideo, in Uruguay. Quest’anno i medi
vengono prodotti anche a Kaluga, in Russia. “Le nostre ambizioni - ha precisato Narbeburu – puntano a rafforzare la leadership in Europa e a triplicare le vendite extraeuropee entro il 2021”. Gli investimenti sulle linee produttive sono affiancati da investimenti sulla gamma. Nel la primavera 2016, Groupe PSA ha lanciato le nuove gamme dei veicoli medi, frutto di una piattaforma produttiva che ha sancito una profonda novità rispetto al passato. “Per la prima volta nel seg mento ha affermato Narbeburu - abbiamo offerto tre diverse lunghezze, con l’assoluta novità del veicolo corto da 4,6
In alto, Philippe Narbeburu, capo mondiale dei veicoli commerciali del Gruppo PSA e, sotto, Valentino Munno, responsabile dei veicoli commerciali del Gruppo PSA in Italia.
metri, compromesso tra compattezza e volume di carico (esattamente 5,1 mc, ndr) molto apprezzato dai pro fessionisti. Nel 2017, anno pieno sul mercato, Peugeot Expert e Citroën Jumpy hanno chiuso con un market share del 18 per cento e un aumento nelle vendite del 49 per cento rispetto al 2016, dati che li pongono davanti ai principali competitor, dimostrando l’estrema efficacia dei veicoli. Stiamo crescendo in tutti i segmenti, dimostrando nel concreto di essere in prima linea nel seguire i professionisti in questa fase di grande cambiamento”. Le famiglie XS rispondono in particolare alle nuove necessità delle consegne nell’ultimo miglio. “Con l’ecommerce e la digitalizzazione - ha proseguito Narbeburu - il mondo sta cambiando: in Gran Bretagna il 60 per cento dei colli non sono più grandi di una scatola di scarpe. I modelli XS rispondono alla necessità non di maggiore massa ma di più volume: un veicolo massimamente accessibile, che grazie a un’altezza di 1,9 metri può passare sotto i ponti e raggiungere i parcheggi, si presta a caricare tante “scatole di scarpe”, ottimizzando i giri di corrieri e spedizionieri”. L’onda del rinnovo delle gamme proseguirà quest’anno: “Nella seconda metà del 2018 - ha concluso Narbeburu - arriveranno i nuovi Partner e Berlingo: nuova piattaforma, nuovi veicoli per ottimizzare il lavoro di nuovi clienti”.
L’INTERVENTO DI VALENTINO MUNNO, RESPONSABILE DELLA BUSINESS UNIT LCV DI GROUPE PSA ITALIA
ITALIA PROTAGONISTA DEL TREND IN CRESCITA: “PRONTI A FARE LA NOSTRA PARTE” A l trend fortemente positivo di Groupe PSA contribuisce anche il nostro Paese: in Italia - quarto mercato europeo degli LCV la Business Unit di PSA dedicata ai Veicoli Commerciali è stata istituita ufficialmente nel 1° marzo 2017. Per dare una struttura alla nuova entità nell’ottobre 2016 è stato affidato a Valentino Munno il ruolo di Responsabile BtoB Veicoli Commerciali, Elettrici e Motorhome di PSA Italia. “Nel 2017 - ha detto nel suo intervento Valentino Munno - con 29.357 immatricolazioni e una quota del 15,2 per cento siamo cresciuti del 12,9 per cento in un mercato in leggera flessione. Risultato che ci ha permesso di guadagnare oltre due punti di quota e consolidarci al secondo posto nel segmento dei veicoli commerciali”. Un andamento positivo confermato dall’avvio del 2018. “Nel primo trimestre di quest’anno - ha proseguito Munno - con 6.901 immatricolazioni di veicoli commerciali a marchio Peugeot e Citroën e una quota
del 15,82 per cento, Groupe PSA cresce del 13,6 per cento in un mercato in sostanziale stabilità. Questo ci permette di guadagnare complessivamente 1,7 punti di quota rispetto al primo trimestre dell’anno scorso e di consolidare il secondo posto in termini di quota di mercato”. Una strategia, quella di PSA, che punta a un’ulteriore affermazione con l’arrivo delle nuove generazioni di furgoni piccoli. “Dal 2010 al 2017 - ha affermato Munno - il mercato italiano degli LCV ha registrato un’importante evoluzione che ha rafforzato la quota dei costruttori esteri, passata dal 51,5 al 62,5 per cento. A questo trend di crescita PSA risponde con una gamma che entro fine anno sarà completamente rinnovata: saremo l’unico costruttore a presentare un veicolo completamente nuovo in un segmento che oggi vale il 24 per cento del settore degli LCV e che continuerà a crescere grazie al boom dell’e-commerce”.
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PHILIPPE NARBEBURU, “PERSONAGGIO DELL’ANNO 2018 - SETTORE VEICOLI COMMERCIALI”
Il Gruppo PSA sempre di più leader sul mercato europeo IL MANAGER DEL COSTRUTTORE FRANCESE HA ACCOLTO L’ONORIFICENZA CONDIVIDENDOLA CON IL TEAM CHE DIRIGE DA SETTEMBRE 2015, QUANDO CARLOS TAVARES, CHAIRMAN OF THE MANAGING BOARD DI GROUPE PSA, GLI HA ASSEGNATO L’INCARICO DI VICE PRESIDENT SENIOR LCV GLOBAL BUSINESS UNIT. “LA NOSTRA FORZA SONO LE NOSTRE RISORSE, TUTTE PERSONE MOTIVATE E APPASSIONATE”, HA DICHIARATO PHILIPPE NARBEBURU. CON IL MARCHIO OPEL NUOVE OPPORTUNITÀ.
“
MAX CAMPANELLA MONZA
Sono fiero di lavorare con la mia squadra: il successo di Groupe PSA è basato su tante variabili, dagli investimenti sui veicoli all’offensiva su nuovi territori. Ma alla base di tutto la nostra forza è rappresentata dalle nostre risorse: tutte persone motivate e appassionate”. Con questa frase Philippe Nar beburu, nato il 6 marzo 1967, da settembre 2015 Vice President Senior Veicoli Com merciali Leggeri Global Busi-
ness Unit di Groupe PSA, ha ricevuto da Paolo Altieri, Direttore de “Il Mondo dei Trasporti”, l’opera in ceramica del maestro ligure Sandro Soravia con la quale gli è stato assegnato il titolo Personaggio dell’Anno 2018 per il Settore Veicoli Commerciali. “Rafforzare la leadership in Europa e sviluppare le vendite in nuovi mercati - ha detto Altieri nel leggere la motivazione della massima onorificenza - è l’obiettivo che si è dato Philippe Narbeburu nel suo lavoro, in cui ha messo passione e competenza raggiun-
gendo risultati quanto mai significativi. Oggi Groupe PSA è leader europeo nel mercato dei veicoli commerciali, un primato che nel 2017 ha avuto ulteriore conferma”. Entrato nel reparto Marketing & Vendite di ELF nel 1992, Philippe Narbeburu diventa Responsabile Marketing & Vendite ELF Antar GPL nel 1999. Comincia la sua carriera in Groupe PSA nel 2001 come Zone Manager dei Paesi sub-sahariani e Israele. Le sue capacità, abbinate a una forte determinazione, lo portano nel 2005 a occupare la carica di
Amministratore delegato di Citroën Au stria, con sede a Vienna, posizione che mantiene fino al 2010 quando rientra a Parigi per assumere lo stesso incarico per i marchi Citroën e DS Francia fino al 2015. “Manager di forte personalità e di grande dinamismo - ha aggiunto Paolo Altieri - con la consapevolezza dell’importanza del lavoro di squadra, in ogni occasione ufficiale Philippe Narbeburu ama sottolineare come le forti ambizioni del Gruppo PSA passino innanzitutto attraverso il lavoro appassionato di tutti i collabo-
Philippe Narbeburu, relatore alla conferenza stampa del Vega Day, con il premio “Personaggio dell’Anno 2018”, preziosa opera del celebre ceramista di Albissola Sandro Soravia.
ratori”. Una motivazione che il diretto interessato ha accolto con un grande sorriso: “Si vede che mi conoscete forse ancor meglio di quanto non mi conosca io stesso: grazie a tut ti voi e al vostro Paese. Que sto riconoscimento mi riempie d’orgoglio”. Ricordiamo che il Premio “Personaggio dell’Anno“ è stato assegnato la prima volta nel 2010 a Stefano Chmielewski, allora Presidente di Re-
Nel corso del Vega Day assegnati gli “MDT Award 2018”
Premiate quattro eccellenze dei veicoli commerciali, da Bologna alla Campania
N
el corso del Vega Day sono stati assegnati gli MDT Award, istituiti da Vega Editrice a partire dallo scorso anno. Per il 2018, i riconoscimenti sono stati attribuiti alla dottoressa Francesca Stefanelli, Titolare della Concessionaria Citroën Autopiù, Migliore Concessionaria Veicoli Commerciali; a Mattia Mezzadri, Miglior Venditore Veicoli Commerciali Citroën 2017; a Maurizio Con te, Titolare della Concessionaria Contauto Due, Migliore Performance Veicoli Commerciali Peugeot 2017; a Antonio Veneruso, Titolare della Concessionaria Peugeot Auto Uno, Migliore Concessionaria e Migliore Venditore. Storica Concessionaria presente da 65 anni nel territorio bolognese, tra i dealer a maggior volume di veicoli commerciali del Double Chevron, Autopiù - che fa parte dell’ampia galassia del Gruppo Stefanelli - è un riferimento del marchio Citroën in Italia ed Europa. Nell’area di Bologna e provincia, che con ta oltre 34mila aziende, Autopiù si rivolge alla clientela con un servizio serio e competente e un team di collaboratori motivati e professionali. General Manager, figlia del notissimo Avvocato Mario Stefanelli, a Francesca Ste-
Francesca Stefanelli, titolare di Autopiù, dealer Citroën, Migliore Concessionaria Veicoli Commerciali, riceve l’award dal nostro Capo Redattore Fabio Basilico.
Mattia Mezzadri, Miglior Venditore Veicoli Commerciali Citroën 2017, premiato dal nostro Capo Redattore Massimiliano Campanella.
Mauro Benzi, Zone Manager Fleet e Sviluppo Peugeot Renting, riceve da Massimiliano Campanella l’award per Antonio Veneruso, Titolare della Concessionaria Peugeot Auto Uno.
Maurizio Conte, Titolare della Concessionaria Contauto Due, premiato dal Capo Redattore Fabio Basilico per la Migliore Performance Veicoli Commerciali Peugeot 2017.
nault Trucks; nel 2011 è toccato a Lorenzo Sistino di Fiat Professional, quindi nel 2012 a Hubertus Troska di Mer cedes-Benz, nel 2013 a Eva Katharina Zimmer di Voith Turbo Italia, nel 2014 a Hervé Bertrand di Renault Trucks, nel 2015 a Heinz-Jürgen Löw di MAN Truck & Bus, nel 2016 a Pierre Lahutte, Iveco Brand President, e nel 2017 a Giovanni Lo Bianco, Ad di Volvo Group Italia.
fanelli è affidato il compito di pro seguire l’espansione del Gruppo che porta il nome della sua famiglia. Figlio d’arte di papà Pierluigi, Mattia Mezzadri rappresenta un autentico riferimento nelle vendite di veicoli professionali. Dopo la gavetta in territorio piacentino, è oggi il cavallo di battaglia della Concessionaria bolognese Citroen Autopiù. Per due anni di fila ha superato quota 400 unità vendute, risultato che gli è valso il riconoscimento di Miglior Venditore di Veicoli Commerciali Citroen dell’Anno. La Concessionaria Contauto Due nasce nel 2002 ad Aversa, alle porte di Caserta, come dealer ufficiale Peugeot e ben presto si fa apprezzare per il dinamismo del titolare Maurizio Conte e del suo staff. Nel 2014 il lancio della nuova sede viene accompagnato da innovative attività sui social network, frutto dell’intraprendenza del giovane team, dall’età media di 33 anni. Oggi Contauto Due è un riferimento nel network Peugeot nel Sud Italia. La storia della Concessionaria Auto Uno inizia nel 1984 con Antonio Veneruso. La sua dedizione è il tratto distintivo dell’azienda napoletana, punto fermo per chi cer ca assistenza totale per un veicolo professionale. Oggi AutoUno è riferimento in Cam pania per la vendita di veicoli Peugeot a Napoli e provincia, con un focus particolare sulla trasformazione e l’allestimento dei veicoli commerciali. Veneruso in persona è tra i venditori caratterizzati dalle migliori performance nei veicoli commerciali del Leone.
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CARLO CITARELLA “PERSONAGGIO DELL’ANNO 2018 - SETTORE COMPONENTISTICA”
Hankook Tire Italia verso traguardi sempre più ambiziosi Carlo Citarella, Amministratore delegato della filiale italiana del marchio coreano, è l’uomo che ha portato al successo Hankook anche nel settore dei veicoli industriali e commerciali.
PREMIATO PER L’IMPORTANTE RUOLO ASSUNTO ALL’INTERNO DEL GLOBAL NETWORK HANKOOK, OVVERO PRIMO AMMINISTRATORE DELEGATO NON COREANO AL VERTICE DI UNA FILIALE DEL PRODUTTORE PREMIUM ASIATICO, CARLO CITARELLA, 55 ANNI, DI ORIGINI CAMPANE E MONZESE D’ADOZIONE, HA CONTRIBUITO A FARE DI HANKOOK UN MARCHIO DI RIFERIMENTO IN ITALIA PER IL MERCATO DEGLI PNEUMATICI AUTOCARRO, COMPARTO NEL QUALE, NEL 2017, È RISULTATO IL MARCHIO CHE HA REGISTRATO FRA LE MIGLIORI PERFORMANCE DI CRESCITA.
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FABIO BASILICO MONZA
arlo Citarella non è nuo vo al Vega Day. Nel 2017 è stato relatore dell’annuale convegno focalizzandosi sull’andamento del mercato pneumatici autocarro in Italia ed Europa e sot tolineando il ruolo di Hankook come produttore premium costantemente in crescita. Quest’anno l’Amministratore delegato di Hankook Tire Italia, società che per il terzo anno consecutivo supporta il
Vega Day, è stato premiato da Il Mondo dei Tra sporti con il conferimento del suo prestigioso premio “Per sonaggio dell’Anno 2018 Settore Componentistica” in ra gione dell’importante ruolo assunto all’interno del global network Hankook: Citarella è infatti il primo manager non coreano ad assumere il ruolo di vertice di una filiale del pro duttore asiatico. Il numero uno di Hankook Tire Italia ha ritirato il premio - un piatto in ceramica realizzato dall’artista ligure Sandro Soravia -
direttamente dalle mani di Luisella Crobu, Presidente di Vega Editrice, e di Paolo Altieri, Direttore de Il Mondo dei Trasporti. Di origini campane, monzese di adozione, Carlo Citarella è Amministratore delegato di Hankook Tire Italia dal 1° Luglio 2017. Nato ad Aversa, in provincia di Caserta, 55 anni fa, Carlo Citarella da giovane sognava di fare lo steward, di volare da un capo all’altro del mondo occupandosi della sicurezza dei passeggeri. Di voli ne ha fatti parecchi pur
senza indossare i panni di steward ma passando da quelli di manager nel settore pneumatici a quelli di runner, cuoco e persino cantante; perché dalla visita alle flotte ai palcoscenici e alla cucina di casa, a Carlo Citarella non manca affatto la creatività, il desiderio di innovare, di sperimentare nuovi percorsi. Conseguito il diploma di Li ceo Classico, dopo aver svolto alcuni lavori di gioventù, Carlo Citarella incrocia per caso il settore dei pneu matici e approda in
Bridgestone, iniziando la carriera come venditore specialista di pneumatici Autocarro. Alla fantasia da partenopeo, quel giovane venditore unisce grinta e determinazione e ben presto diventa prima Area Manager poi Direttore Vendite. Nel 2012 “incontra” Hankook (che in coreano significa Corea) e con il management c’è subito intesa. Citarella da Direttore Commerciale si occupa di affermare il marchio Hankook in Italia e di costruirne una struttura commerciale vincente. I numeri gli danno ragione oltre o gni più rosea aspettativa: nel giro di un quinquennio Hankook cresce nei volumi, scala la Top Ten e si afferma come indiscusso player nel segmento degli pneumatici Premium. Nel 2017 Hankook è anche il marchio che, nel comparto degli pneumatici Autocarro, re gistra in Italia fra le migliori performance di crescita. Il “caso Italia” diventa emblematico in Hankook, esempio su cui basare la strategia europea, tant’è che Citarella diventa il primo manager non coreano al mondo ad assumere l’incarico di Amministratore delegato di una filiale Hankook. Il suo segreto? Lui lo spiega così: “Con passione e determinazione il nostro team di
Vendite e Marketing, supportato da tutta la squadra di colleghi della filiale di Sesto San Giovanni, è stato in grado di raggiungere tutti gli obiettivi strategici che hanno permesso ad Hankook di affermarsi come un marchio Premium nel mercato italiano. In questi cinque anni abbiamo quasi raddoppiato le quote di mercato in entrambi i segmenti Vettura e Autocarro, registrando risultati tali da renderci un modello da seguire. Una crescita che avviene in un Paese difficile qual è il nostro, sul piano logistico e con un mercato scosso dalla cri si, che sta lentamente e faticosamente riprendendosi, nonché in profonda evoluzione: essere riusciti a gestire que sto cambiamento ha fatto sì che il management mondiale di Hankook acquisisse mas sima fiducia nel nostro o perato. Di questo sono orgoglioso”. Forte di una crescita indiscussa, che trova nei numeri tutta la sua concretezza, Carlo Citarella guarda al futuro con la determinazione che fa parte della sua indole: “Il prossimo obiettivo è consolidare e e span dere la nostra posizione, nel medio e lungo termine, attraverso lo sviluppo di nuove strategie di marketing e opportunità di vendita”.
ATTORE DI PUNTA IN TUTTA EUROPA, IL PRODUTTORE ASIATICO SODDISFA TUTTE LE ESIGENZE TRUCK E BUS
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TRASPORTO LEGGERO O PESANTE, HANKOOK CONQUISTA GRANDI SPAZI
ankook è sempre più un nome di riferimento per il mercato europeo degli pneumatici truck e bus. Il produttore coreano è infatti in grado di soddisfare tutte le esigenze del trasporto leggero e pesante di merci e passeggeri, dal momento che per truck e bus sono disponibili modelli a elevato contenuto tecnologico, come la linea per tutte le stagioni SmartFlex indicati sia per medie che lunghe percorrenze di autocarri e autobus e lo SmartTouring AL22 per coach a lunga percorrenza. Gli pneumatici per assale sterzante SmartFlex AH31 e quelli per assale di guida SmartFlex DH31 riportano il contrassegno M+S e il simbolo del fiocco di neve (3PMSF), a riprova della effettiva garanzia di buona trazione anche in caso di guida invernale su strada. Lo pneumatico SmartFlex DH31 è dotato di un battistrada a 6 costole con speciali blocchi esangolari che favoriscono un’usura uniforme e una conseguente maggiore durata di vita dello pneumatico. La linea di pneumatici per tutte le stagioni è completata dal corrispondente prodotto per rimorchi SmartFlex TH31. L’ampia superficie chiu-
sa della spalla favorisce una guida sicura assicurando una buona stabilità laterale. Mentre SmartFlex AH31 e SmartFlex DH31 sono stati progettati principalmente per le misure di pneumatico più grandi nella gamma da 22.5 pollici, SmartFlex AH35 e la sua controparte con assale di guida SmartFlex DH35 è più indicata per le ruote più piccole con misure da 17.5/19.5 pollici. SmartTouring AL22 è un modello altamente prestazionale che può essere utilizzato su tutte le posizioni degli assali e garantisce massimo comfort di crociera e rotolamento, eccellente concentricità, rumorosità minima e - come è abituale per gli pneumatici Hankook - una resistenza ottimizzata al rotolamento e una bassa usurabilità indicata per i viaggi particolarmente lunghi. SmartTouring AL22 è proposto nelle misure 295/80R22.5 e 315/80R22.5. Il contorno della carcassa sfrutta al meglio le proprietà delle sospensioni contribuendo a uno stile di guida particolarmente sicuro. Il profilo a cinque nervature longitudinali con la spessa costola chiusa centrale consente in qualsiasi momento una marcia
eccellente sui tratti rettilinei. Inoltre, gli intagli speciali multi 3D garantiscono sia una buona trazione che un’ottimale risposta in frenata. I singoli strati della cintura sono disposti strutturalmente in modo da ridurre al minimo la produzione di calore durante la marcia rispetto agli pneumatici convenzionali. Questo effetto non solo riduce la resistenza al rotolamento con conseguente risparmio di carburante ma prolunga notevolmente la vita utile dello pneumatico. Il risparmio di carburante dovuto a una minore produzione di calore dipende non solo dalla struttura della cintura ma anche dalla composizione della mescola usata per lo SmartTouring AL22 Hankook. Per la gomma base del battistrada si utilizzano speciali molecole di fuliggine di dimensioni più grandi e con una struttura particolarmente stabile che garantiscono una migliore resistenza all’abrasione e, utilizzate in abbinamento ad altre tecnologie, concorrono a migliorare il chilometraggio dello SmartTouring AL22 rispetto ai prodotti convenzionali del 17 per cento.
IL MONDO DEI TRASPORTI
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INTERVISTA / MARIO AMBROGI, FONDATORE DELL’AZIENDA DI TRASPORTO LC3
Vero campione del trasporto sostenibile DA GIOVANISSIMO MARIO SEGUE LE ORME DEL FRATELLO MAGGIORE GIUSEPPE E INIZIA UNA CARRIERA PROFESSIONALE CHE, TRA EVENTI TRAGICI MA ANCHE GRANDI AMICIZIE, SFOCIA NELLE ATTUALI DIMENSIONI: UN FATTURATO DI CIRCA 70 MILIONI DI EURO COMPLESSIVO PER LE SOCIETÀ DI TRASPORTO GESTITE (STB, AT DUE, LC3, ICOTRANS), UNA FLOTTA CHE RAPPRESENTA UN AUTENTICO FIORE ALL’OCCHIELLO IN SOSTENIBILITÀ E L’IMPRINTING ORIGINARIO: “LA METÀ DEL BUSINESS LO FACCIAMO GRAZIE ALLA COLLABORAZIONE DI AZIENDE MEDIO PICCOLE”.
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MAX CAMPANELLA GUBBIO
a giovanissimo si è ritrovato al volante di un camion quasi per caso, per seguire quella che era un’autentica passione per lui e, soprattutto, per il fratello maggiore. Sono seguiti anni difficili, non sono mancate vicende che avrebbero scosso la vita di chiunque: tenace come la gente d’Umbria, Mario Am-
brogi ha resistito. Oggi coadiuvato dal figlio Michele è al timone di un Gruppo di aziende che effettuano rotte na zionali e internazionali, rappresentano un riferimento per il trasporto ecosostenibile e hanno chiuso il 2017 con un volume d’affari di circa 70 milioni di euro, business previsto quest’anno in crescita di circa il 10 per cento. LC3, azienda di trasporto con sede a Gubbio, in provincia di Perugia, l’anno scorso
ha ricevuto un “MDT Award” dal nostro magazine come flotta con il maggior numero di veicoli a metano liquido, seguito dall’assegnazione del “Premio Sviluppo Sostenibile” con conferimento della Medaglia del Presidente della Repubblica. A oggi le aziende di trasporto gestite contano su circa 130 unità alimentate a LNG di cui 107 direttamente riferite a LC3. “Cosa vuol dire essere autotrasportatori oggi ?” è la
Logicompany3 è stata la prima azienda a credere nell’alimentazione dei veicoli a LNG.
Mario Ambrogi, fondatore dell’azienda di trasporto LC3.
domanda che abbiamo rivolto a Mario Ambrogi. Classe 1958, nato e cresciuto a Gubbio, alla fine degli Anni Settanta nella sua terra assiste alla forte crescita del settore edi le e cementizio che porta al lo sviluppo di piccoli trasportatori. Ha solo 23 anni il giovane Ambrogi quando con l’amico Tito costituisce una società per trasportare cemento, dalla materia prima a quella finita. “Come spesso accaduto nella mia vita - confessa
l’imprenditore umbro con l’estrema modestia che lo caratterizza - tutto è nato sulla base di un’amicizia. E spesso le svolte sono state legate a vicende che mi hanno colpito e segnato per la loro tragicità”. SOLIDA REALTÀ IMPRENDITORIALE
A Gubbio costituiva, e tuttora costituisce, una solida realtà imprenditoriale la ce-
menteria della famiglia Barbetti (Cementerie Aldo Barbetti). La collaborazione professionale con tale realtà imprenditoriale si consolida anche grazie ai rapporti di amicizia e stima con alcuni esponenti della famiglia Barbetti così da permettere di rafforzare la struttura societaria dell’azienda di trasporto con l’ingresso di tali nuovi soci e ampliare il business anche al trasporto del carbone, quale fonte energetica primaria del-
Da destra Michele e Mario Ambrogi con Pierre Lahutte, a sinistra, Brand President Iveco.
CRESCE IL PARCO E SI RAMIFICA LA STRUTTURA DI FILIALI E HUB
MARIO AMBROGI: “I VERI NEMICI DEL TRASPORTO SONO L’ILLECITO E LA BUROCRAZIA” A lla crescita della flotta, negli anni LC3 ha affiancato una vera e propria ramificazione di filiali che le consentono oggi ottima capillarità per il trasporto nazionale e internazionale. Nel 2009 vengono aperti gli hub di Pontedera, Guardamiglio, Massa Lombarda, Ravenna, Magione e Aprilia, che vanno ad affiancare l’headquarter di Gubbio. Nel 2013 l’azienda umbra inizia a operare nel trasporto container: aprono gli hub di Genova, La Spezia, Livorno, Jesi e Piacenza autentico gioiello - sostituisce Guardamiglio con un suo terminal per i container. Nel 2016 le prime rotte internazionali percorse esclusivamente con veicoli Iveco LNG: gradualmente i mezzi LC3 raggiungono Olanda, Belgio, Francia e Gran Bretagna. Nel 2017 è la volta dell’hub di Verona e
intanto a Piacenza viene acquisita un’area di 60mila mq, dove oggi sorge la filiale, un piazzale e dove sta nascendo il nuovo impianto di distribuzione di metano liquido a uso interno, che sarà inaugurato entro l’anno. Il 2018 si apre con l’ampliamento dell’hub di Magione, in provincia di Perugia (18mila mq, 2.500 dei quali coperti), e l’acquisto di nuovi 57 trattori a metano liquido: 32 unità di Iveco Stralis da 460 cv e 25 da 400 cv. Rispetto al passato cosa vuol dire oggi gestire un’azienda di trasporto? “Il nostro Paese - risponde Mario Ambrogi - è ricco di aziende di trasporto eccellenti, che pur nel rispetto delle loro dimensioni effettuano un lavoro egregio. I veri ostacoli alla competitività del sistema Italia sono l’illecito e la burocrazia”.
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LE PARTNERSHIP MULTINAZIONALI DI LC3 DA IVECO A MICHELIN A SAF
“IL FUTURO PER LE CITTÀ È IL METANO LIQUIDO, MA PRONTI PER NUOVE SOLUZIONI” P artnership con Michelin per un progetto di costo al chilometro, con SAF per omogeneizzare la flotta negli assali e con Iveco per l’avvio di un progetto di lungo respiro nella trazione a metano liquido. LC3 nella sua strategia di affermazione sul mercato punta sulla partnership con fornitori qualificati ed esclusivi. Con il costruttore nazionale tutto ha inizio nel 2010 attraverso la Concessionaria CIVI della famiglia Bacchi: già nel 2005 l’imprenditore di Gubbio “fiutava” l’idea di utilizzare il metano per i suoi veicoli. Nel 2013 Iveco propone a LC3 di testare sul campo i primi 5 “prototipi” di Stralis a gas, da 330 cv e con trazione mista metano compresso e liquido. LC3 è la prima azienda italiana a portare su strada tali veicoli. Parallelamente Mario Ambrogi avvia presso la Regione Lombardia il progetto di realizzazione di un impianto di distribuzione ad uso interno di LNG; tale progetto è stato abbandonato a beneficio di un nuovo progetto condiviso con ENI per l’apertura in Piacenza del primo distributore di rete pubblica per LNG. Iveco nel frattempo amplia la sua offerta pro-
la cementeria. Inizialmente due camion e un’attività in crescita parallela a quella del fratello maggiore Giuseppe Ambrogi. I due fratelli collaborano fino a quando, nel maggio 1982, in un terribile sinistro Giuseppe perde la vita: è al volante di un truck nuovissimo che termina la sua corsa in un dirupo. Dietro di lui Mario è alla guida di un altro camion e assiste alla scena impotente. “Il destino - prosegue Mario - ha deciso per noi: dopo un primo momento in cui avrei voluto essere altrove e fare tutt’altro, ho ritenuto di proseguire, di
dotto e punta tutto sul metano liquido, sia con lo Stralis da 400 cv che con il più potente 460 cv. “Nessuno - premette Mario Ambrogi -ci ha mai imposto nulla: ci abbiamo creduto sin dall’inizio”. Una scelta premiata da diverse realtà della GDO e non solo, che si affidano a LC3 proprio per la sua notorietà di azienda di trasporto ecosostenibile. “Soprattutto nel trasporto urbano - spiega Ambrogi - il metano liquido è la scelta migliore sul piano ambientale e senza penalizzare l’efficienza: i nostri Stralis da 400 cv hanno raggiunto i 250mila km con grande soddisfazione nostra, degli autisti e soprattutto della committenza. Se ne stanno accorgendo altri costruttori che oggi propongono veicoli alimentati a LNG e lo dimostrano i volumi nelle vendite di veicoli a metano: nel futuro a breve e medio termine non vedo soluzioni alternative”. E nel lungo termine? “Proprio perché mi appassionano le sfide - risponde Mario Ambrogi - non escludo affatto la sperimentazione di nuove soluzioni: siamo sempre attenti a quanto proposto dai costruttori pronti a sviluppare nuovi progetti”.
portare avanti la mia attività e la passione mia e di mio fratello. Non è stato facile, soprattutto per i miei genitori, ogni giorno sempre più preoccupati quando uscivo con il camion”. Prevale la passione, l’attività prosegue sviluppandosi e aumentando il numero dei camion e alla fine degli anni Anni Ottanta “A mio padre dicevo scherzando: un giorno ne avrò cento...”. Di tempo ne è trascorso veramente poco. Nel 1992 il rapporto con la cementeria Barbetti si consolida ulteriormente con la costituzione di una nuova socie-
tà STB SRL, società di trasporto da sempre caratterizzata dal business del cemento e materie prime. Conta già 25 veicoli e una trentina di autisti, nella quale Mario Ambrogi oltre che socio era anche dirigente. Intanto Mario Ambrogi si spo sa, nascono Michele nel 1986 e Martina nel 1992. “A quel punto - ricorda Ambrogi - effettuavamo già rotte nazionali stringendo contratti con aziende terze. Questa caratteristica è sempre stata costante: accanto a una flotta di proprietà la strategia è coinvolgere in conto terzi aziende
Uno degli impianti sempre più numerosi per la distribuzione di metano liquido.
di trasporto medio-piccole, alcune delle quali oggi lavorano solo per le nostre aziende. È il nostro modo di organizzare e gestire il lavoro e sostenere al contempo lo sviluppo della piccola imprenditoria”. Negli Anni Duemila, sempre in collaborazione con alcuni componenti della famiglia Barbetti, nasce AT DUE SRL che inizialmente opera in settori totalmente diversi dal l’edilizia (chimico, siderurgico, materie prime, ecc.). In tale periodo le società gestite da Ambrogi sono dunque STB, al cento per cento di proprietà Barbetti che si poneva come riferimento nel trasporto cemento, e AT DUE che si dedicava ad altri settori. Nel 2006 tra le due aziende si contano circa 120 camion. UNA COSTANTE ESCALATION
A metà degli anni 2000, Michele Ambrogi, seguendo la passione paterna, viene introdotto nel mondo dei trasporti all’interno di una società, esterna agli interessi familiari, che operava nel settore, nazionale e internazionale, del trasporto con frigo; tale approfondita esperienza, viste anche le qualità professionali e umane del giovane Am brogi, si rileverà preziosa da lì a poco. Nel 2009, confortato anche dalla esperienza maturata dal primogenito, Am brogi propone ai suoi
partner storici, alcuni componenti della famiglia Barbetti, la costituzione di una nuova società - Logicompany 3 SRL (LC3) - per inserirsi da protagonisti nel mondo del trasporto frigo e quindi della G.D.O. Soprattutto con LC3 Ambrogi apre un varco verso il trasporto refrigerato, mondo completamente diverso da quello che fino a quel momento era stato il suo business. “Il mercato della Grande Distribuzione conferma l’imprenditore umbro - era in forte sviluppo già in quegli anni e poteva rappresentare la via d’uscita ai primi segnali di crisi che arrivavano negli altri settori produttivi. Era il momento di diversificare”. L’attività iniziale di LC3 si concentra sulle filiali di Magione, Aprilia, Pontedera, Guardamiglio e Massa Lombarda, man mano che nascono ulteriori piattaforme della GDO il numero delle filiali cresce con l’apertura di quelle di Piacenza, Genova, La Spezia e Livorno, Ravenna, Iesi e Verona, con l’ottimizzazione della filiale di Aprilia, mediante la costituzione della controllata al 100 per cento Icotrans SRL che a oggi dispone di 20 veicoli e 25 dipendenti, e con la chiusura di quella di Guardamiglio. L’attività di diversificazione operata negli anni è stata una scelta quanto mai azzeccata: in dieci anni il business del cemento è crollato di circa il 60 per cento. In questa lunga parentesi di crisi, le a-
ziende gestite da Ambrogi sono in controtendenza: da 150 dipendenti è passata a 420. “Siamo sempre cresciuti prosegue Mario Ambrogi - a piccoli passi e grazie a uno staff di collaboratori che hanno dimostrato incredibile professionalità e grande attaccamento all’azienda: senza queste premesse basilari non avrei potuto fare nulla. La strategia si è basata su due pilastri: realizzare gli hub necessari per effettuare servizi, far lavorare altre aziende in collaborazione e non puntare tutto sulla flotta interna”. Di fronte alle difficoltà che pure ha incontrato nel suo cammino qual è stata la “molla” che gli ha dato quell’impulso necessario a andare avanti? “La motivazione nel lavoro - afferma Ambrogi l’ho sempre trovata nel lavoro stesso, nello stimolo a realizzare qualcosa di nuovo e nella sperimentazione. Ricordo che il mio primo camion pro segue Ambrogi - è stato un Mercedes-Benz, mentre mio fratello guidava un Iveco, negli anni successivi la flotta è cresciuta premiando l’utilizzo di veicoli contraddistinti dalle migliori prestazioni sia in termini di efficienza gestionale ma anche di rispetto dell’ambiente e di sicurezza attiva e passiva. A oggi oltre ai veicoli Iveco, sia tradizionali che di nuovissima generazione alimentati a LNG disponiamo anche di veicoli con i marchi Mercedes-Benz e MAN”.
L’azienda di Gubbio LC3 guidata da Mario Ambrogi ha operato una scelta intelligente per contribuire con la sua modernissima flotta di veicoli alla difesa della qualità dell’ambiente.
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MAN TRUCK & BUS / LA STRATEGIA DEL LEONE PER IL MERCATO DELL’USATO
TopUsed e il segreto dell’affidabilità “OGGI VENDERE UN CAMION USATO IMPONE UN’ORGANIZZAZIONE FINO A QUALCHE ANNO FA IMPENSABILE”, DICE ROBERTO GUGLIADA, DIRETTORE DI MAN TOPUSED ITALIA, LA STRUTTURA CHE GESTISCE LA COMMERCIALIZZAZIONE DEI VEICOLI D’OCCASIONE PER MAN TRUCK & BUS ITALIA, DIRETTA EMANAZIONE DELL’OMONIMA ORGANIZZAZIONE CHE OPERA A LIVELLO INTERNAZIONALE. IN ITALIA, MAN TOPUSED PUÒ CONTARE SU DUE CENTRI, A PIACENZA E PRESSO IL MAN CENTER ROMA DI FIANO ROMANO, CHE SI DIVIDONO IL PRESIDIO DELL’INTERO TERRITORIO NAZIONALE.
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FABIO BASILICO DOSSOBUONO
l mercato dei veicoli d’occasione è sempre più strategico in casa MAN Truck & Bus che non a caso dispone di una struttura creato ad hoc, MAN TopUsed, molto attiva anche in Italia come diretta ema nazione dell’omonima organizzazione che opera a livello internazionale. Direttore di MAN TopUsed Italia è Roberto Gugliada, manager di e spe rienza, in MAN Italia dal 1994 e dal 2004 impegnato proprio in TopUsed. DUE CENTRI PER L’USATO
“Oggi ven dere un camion usato impone un’organizzazione fino a qualche anno fa impensabile - dichiara Gugliada - MAN TopUsed è appunto la struttura che gestisce la commercializzazione dei veicoli usati per conto di MAN Truck & Bus Italia. In Italia, MAN Top Used può contare su due centri, a Piacenza e presso il MAN Center Roma di Fiano Romano, che si dividono il presidio dell’intero territorio nazionale”. Nel complesso, per
visionato e tagliandato in ogni suo particolare, senza dimenticare di rimetterlo a nuovo anche esteticamente; in alcuni casi è riportato a un livello quasi identico al nuovo quando l’età è inferiore ai cinque anni. “Inoltre - prosegue Gugliada - la volontà di sviluppare tutti i servizi che possano rendere sempre più coinvolgente e sod disfacente il rapporto con il cliente ci ha portato negli ul timi tre anni a estendere l’at tività anche alla gestione dei semirimorchi centinati e isotermici usati, una scelta che è stata molto apprezzata”. “A questo punto gli aspetti più strettamente tecnici lasciano spazio a quelli commerciali che si sviluppano prevalentemente su due macro filoni - dice ancora Gugliada - le garanzie e il supporto finanziario. La garanzia può essere di 6, 12 o 24 mesi con due tipologie di scelta: to tale o limitata alla catena ci nematica? doppia anche la scelta di chilometraggio massimo annuo, fissato a 120mila o 150mila km, oppure a 60mi la km per i sei mesi. La garanzia totale è solitamente riservata ai modelli TGS e TGX 4x2 e 6x2,
quindi con l’e sclusione degli 8x4 ma com presi i modelli HydroDrive, tutti scelti tra quelli più ‘freschi’ in termini chilometrici, che non devono superare quota 550mila. Sopra i 650mila km la garanzia è solo per la catena cinematica, quin di motore e trasmissione ed è offerta su tutta la gam ma, quindi anche su TGL e TGM”.
Roberto Gugliada, Direttore di Man TopUsed Italia.
MAN TopUsed lavorano una decina di persone tra commerciali e amministrativi, con la direzione ubicata a Piacenza dove ha il suo ufficio Roberto Gugliada. “Il primo step è l’acquisizione dei veicoli che entrano nell’offerta MAN TopUsed - continua Roberto Gugliada - Tra i prin cipali ‘fornitori’ rientrano certamente i contratti buy-back che riportano in azienda dei veicoli relativamente freschi per età e chilometraggio. A questi si aggiungono
quelli che cerchiamo sui mercati esteri della nostra organizzazione a fronte di specifici picchi di domanda? inoltre, la fase di acquisizione è completata dai ritiri in permuta sulle vendite del nuovo. Ma questo è solo il primo passo, perché per entrare nell’offerta MAN TopUsed ci sono da superare una serie di controlli con rigidi parametri di accesso. Il primo è costituito dall’età e dal chilometraggio: veicoli con più di 10 anni e 800mila km di
solito vengono subito dirottati verso i mercati esteri e i commercianti multimarca. Quelli che, invece, possono aspirare al sigillo di qualità MAN TopUsed sono periziati dal TÜV e vengono classificati in tre livelli individuati da altrettante stelle: una stella per un veicolo controllato ed efficiente, due stelle se in buono stato e tre stelle per uno in eccellente stato”. È a questo punto che scatta la seconda fase, quando il veicolo viene re-
MAN TopUsed gestisce veicoli prevalentemente di gamma pesante, collocati sul mercato attraverso la rete dei concessionari MAN o direttamente ai privati.
GARANZIA COME PER IL NUOVO
Ovviamente la garanzia pre vede che il veicolo, dopo essere stato tagliandato al momento della consegna, esegua i successivi interventi di manutenzione presso officine autorizzate MAN. “È anche importante ricordare che la garanzia è del tutto simile a quella fornita ai veicoli nuovi, da non confondere con alcune formule assicurative presenti sul mercato”, precisa il Direttore di MAN TopUsed Italia. Il supporto finanziario è garantito da MAN Financial Services che propone un leasing compreso tra i 3 e i 5 anni, mentre i finanziamenti si pos sono prolungare anche su periodizzazioni più lunghi, nell’ottica di creare una soluzione su misura alle esigenze del cliente. “MAN TopUsed gestisce veicoli prevalentemente di gamma pesante - conclude Roberto Gugliada - La metà è acquistata direttamente dai clienti finali e i restanti sono venduti dalla rete delle concessionarie oppure ai commercianti. Circa il 70 per cento dei veicoli trattati è coperto da garanzia e sempre il 70 per cento è la percentuale dei trattori TGX sul totale. Un altro elemento importante nel lo sviluppo del nostro mercato sono i MAN TopUsed Corner presso le concessionarie e officine che hanno aderito all’iniziativa. Dai loro desk, sparsi su tutto il territorio nazionale, è possibile a ve re un accesso privilegiato all’offerta di tutto il network europeo, consultabile anche sul sito man-top-used.it. Il mercato sta apprezzando sempre più i nostri prodotti e le nostre offerte, anche grazie all’elevata affidabilità dei veicoli MAN in circolazione e i primi mesi del 2018 ci hanno dato segnali decisamente positivi che non possono che farci guardare con grande ottimismo al resto dell’anno”.
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IL CLIENTE SEMPRE PIÙ AL CENTRO DELLE ATTENZIONI DEI COSTRUTTORI DI VEICOLI. LO È ANCHE PER RENAULT TRUCKS CHE ORGANIZZA UN TOUR DA MAGGIO A NOVEMBRE, ARTICOLATO SU 18 TAPPE, QUANTE SONO LE CONCESSIONARIE PER COINVOLGERE I PROPRI CLIENTI IN TUTTA UNA SERIE DI INIZIATIVE, VOLTE NON SOLO A FAR CONOSCERE I PROPRI VEICOLI MA ANCHE I TANTI SERVIZI CHE LI ACCOMPAGNANO.
RENAULT TRUCKS / INIZIATIVA LUNGO LA PENISOLA PER AFFERMARE I VALORI DEL MARCHIO
Con Italian Tour la Losanga a casa dei clienti
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LINO SINARI ZINGONIA
arte in maggio, si concluderà in novembre. È l’Italian Tour che Renault Trucks organizza con il preciso intento di andare a casa dei clienti per far conoscere ancora meglio la forza del marchio della losanga, la qualità dei suoi veicoli, la ricchezza dei servizi per venire incontro al meglio alle aziende di trasporto ma anche per coinvolgere clienti e autisti in una serie di iniziative quanto mai utili sia per il miglior utilizzo del veicolo, sotto il profilo della guida economica, sia per un controllo anche dello stato di salute. Sono 18 le tappe previste, che andranno a toccare ciascuna delle altrettante concessionarie, dove per tre giorni, dal giovedì alla domenica, si svolgerà un programma piuttosto intenso e coinvolgente, che prevede, tra l’altro, la prova dei veicoli, il check up dei veicoli, il check up medico soprattutto per gli autisti, il check up dell’olio, il
corso Optifluel finalizzato alla guida economica. All’iniziativa Italian Tour collaborano le aziende Lamberet, Voith e Total nonché il mensile Uomini e Trasporti. “La priorità di Italian Tour - ha sottolineato Francesca Rinni, direttore della comunicazione di Volvo Group Italia, che gestisce i marchi Renault Trucks e Volvo Trucks - è aumentare la visibilità del brand Renault Truck che vanta oggi non solo prodotti e servizi di assoluta qualità, ma anche una rete ben strutturata su tutto il territorio nazionale e fatta di professionisti per la vendita e l’assistenza che si propongono come veri e propri partner per i clienti” I veicoli che compongono la carovana sono il sofisticato T-Red dalla fortissima personalità, equipaggiato con il 6 cilindri in linea DTI13 DA 520 cv gestiti dal cambio Optidrive a 12 rapporti avanti e tre in RM, e con una comodissima cabina che garantisce all’autista le migliori condizioni per una guida in tutta si-
curezza e con il massimo comfort. Gli fanno da alfieri due Renault della gamma Distribuzione, il D18 Wide da 320 cv con allestimento Lamberet per il trasporto a temperatura controllata e il D 12 Med da 280 cv allestito dalla Carrozzeria Bustese per il trasporto volume. Segue il Maxity, offerto sul mercato con
Il manifesto dell’Italian Tour con i manager da destra: Matthias Del Rue, Francesca Rinni (Direttore della comunicazione di Volvo Group Italia), Giorgio Orsenigo e Julien Anaclerio, tutti di Renault Trucks.
potenza da 130 o 150 cavalli e con massa totale a terra di 3,5 e 4,5 tonnellate. Completano lo schieramento tre Master 35, allestiti rispettivamente dall’azienda Cucini con cassone ribaltabile trilaterale, il secondo con allesti-
Il Renault TX Road, uno dei numerosi veicoli che fanno parte della flotta impegnata nell’Italian Tour di Renault Trucks.
mento isotermico Furgokit e gruppo frigo Autoclima, il terzo preparato ancora da Furgokit ma per il trasporto gran volume. Non manca anche un campione dell’usato, il TX Road, a testimonianza della qualità dell’usato garantito Renault Trucks. Sono que sti gli alfieri Renault Trucks pronti a sfidare la curiosità e l’interesse di quanti in ogni angolo d’Italia non si sono ancora avvicinati ai prodotti della losanga ma anche a dare tutte le conferme ai clienti già acquisiti. Italian Tour sarà l’occasione per far conoscere al meglio prodotti innovativi come l’Optifleet App, una interfaccia mobile per rimanere sempre in contatto con le attività quotidiane del trasporto. “In pratica, grazie a questa applicazione, l’autista - ha spiegato Matteo Wieber, transport solution manager - si relaziona nel migliore dei modi con la sua azienda dal suo canto
risparmia tempo grazie alla rapida individuazione della situazione della flotta e alla immediata risposta alle richieste dei clienti. Non solo, ma persegue il miglior utilizzo della propria flotta, potendo valutare tutte le opportunità di business e rimanendo collegati ai drivers durante il viag gio. Non per ultimo, si ottiene anche il miglioramento dei consumi di carburante, avendo la possibilità di monitorare le prestazioni dei drivers e il loro stile di guida”. “Con questa spettacolare iniziativa - conclude Matthias Del Rue - vogliamo far toccare con mano a un vastissimo pubblico l’intero mondo Renault Trucks, fatto di veicoli di qualità e affidabili ma anche di tutta una serie di programmi finalizzati ad offrire tutte le migliori risposte alle aziende di trasporto per le loro molteplici esigenze e quindi per garantire loro la migliore redditività”.
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N° 269 / Maggio 2018
INAUGURATA LA NUOVA CONCESSIONARIA SCANIA PIEMONTE DI MONDOVÌ
Passaggio a nord-ovest IN UN TERRITORIO IN CUI IL GRIFONE REGISTRA UN CONTINUO E COSTANTE INCREMENTO DEI VOLUMI, ITALSCANIA APRE UNA NUOVA UNITÀ OPERATIVA CHE PUNTA A CONSOLIDARE IL POSIZIONAMENTO IN
PIEMONTE FACENDOSI COLONNA PORTANTE DI UN DISTRETTO COMPOSTO DA
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OFFICINE GIÀ PROTAGONISTE DEL MERCATO, TRA CUI LA STORICA F.LLI GAVOTTO, CHE HA PROPRIO A MONDOVÌ IL SUO QUARTIER GENERALE.
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PAOLO ALTIERI FABIO BASILICO MONDOVÌ
l Grifone vola alto sul Piemonte. In un territorio tra i più importanti per l’autotrasporto in Italia, in cui il brand Scania ha saputo ritagliarsi un’importante fetta del mercato, in costante crescita, il management Italscania di Trento ha deciso per una mossa strategica destinata a sviluppare tutte le sue potenzialità nel futuro. A Mondovì, in provincia di Cuneo, è stata inaugurata la nuova concessionaria Scania Piemonte, la seconda diretta in Italia dopo quella di Trento. Come ha spie gato Gianmarco Bezzi, neo Amministratore delegato di Scania Piemonte, “Scania punta a consolidare il proprio posizionamento in Piemonte dando vita a un solido distretto che vanta oltre 70 persone, pronte a servire in particolare le province di Cuneo, Asti e Torino grazie alla nuova realtà di Mondovì, alle 6 officine e al magazzino ricambi centrale presenti sul territorio”.
“Essere presenti in maniera capillare su tutto il territorio italiano”, è questo l’obiettivo che ha spronato Scania a pianificare la storica apertura di Mondovì. La nuova realtà pie montese sarà la colonna portante di un distretto composto da 6 officine già presenti sul territorio regionale e già protagoniste dei risultati positivi conseguiti dal brand in Piemonte: F.lli Gavotto Srl di Mondovì, Officina Eurocar 2000 di Busca (Cn), Martino Srl di Priocca (Cn), Samy Car Piccola Soc. a r.l. di Borgo San Dalmazzo (Cn), Orta Diesel srl di Rivalta di Torino (To) e VDR Service srl di Leini (To). “L’organizzazione occupa venditori di veicoli industriali e servizi, master driver, meccanici, magazzinieri, accettatori, elettrotecnici e personale amministrativo - ha aggiunto l’ingegner Bezzi - Uno dei pun ti di forza è l’apposito magazzino centralizzato che fa capo alla NWS, società storica di distribuzione ricam(segue)
GIACOMO GAVOTTO, TITOLARE DELL’OFFICINA F.LLI GAVOTTO SRL DI MONDOVÌ
“IL CAMION FEDELE COMPAGNO DI UNA VITA” G iacomo Gavotto, 72 anni e una passione che non ha età. Originario di Mondovì, il titolare della storica officina F.lli Gavotto Srl attende con ansia la fine dei festeggiamenti per l’inaugurazione della nuova concessionaria Scania Piemonte per tornare al lavoro. Il fatto che il quartier generale dell’officina sia ubicato nello stesso complesso di edifici che, in Via Aosta 35, delimita l’area della nuova concessionaria è un valore aggiunto d’indubbia importanza. “Ho iniziato nel 1958 lavorando in un’officina dedicata agli autocarri - ha dichiarato Giacomo Gavotto - Da allora mi sono sempre
occupato di questo. Nel 1968 due trasportatori locali mi hanno chiesto di lavorare per loro e da lì in poi è stata una continua crescita. Fino al 2000 sono stato officina Iveco e successivamente ho iniziato a collaborare con Scania nel primo capannone situato in Via Langhe, a Mondovì. Allora la mia era l’unica officina Scania di Mondovì”. Giacomo Gavotto è convinto sulle opportunità di business che sarà in grado di offrire il territorio piemontese: “Questa è una zona caratterizzata da molto lavoro e dalla presenza di molteplici attività e di conseguenza di diverse tipologie di trasporti, in particolare
quello di animali vivi e container - ha spiegato Gavotto - Il fatto che siamo prossimi alla Francia agevola il tutto, senza dimenticare il collegamento con i porti di Genova e La Spezia”. “Se dovessi tornare indietro - ha concluso Giacomo Gavotto - rifarei da capo tutto quanto. Questo lavoro ce l’ho nel sangue ed è da sempre la mia passione”. L’officina F.lli Gavotto conta su 18 dipendenti, tra cui Mara Gavotto, la figlia di Giacomo. Giorgio, l’altro figlio, lavora comunque nel settore dal momento che è titolare di un’agenzia che si occupa di revisione autocarri.
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IL MONDO DEI TRASPORTI
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GIANMARCO BEZZI, AMMINISTRATORE DELEGATO SCANIA PIEMONTE
“SONO PRONTO PER UNA SFIDA ENTUSIASMANTE” T rentino, ingegnere laureato al Politecnico di Milano, Gianmarco Bezzi è uno degli uomini di punta del management di Italscania. Sposato con Micaela, avvocato, e padre di Federica, 17 anni, e Alessandro, 6 anni, manager preparato e appassionato, Bezzi assume il ruolo di Amministratore delegato di Scania Piemonte mettendo a frutto la sua lunga esperienza in Scania. “È dal 1994 che lavoro in Scania - ha raccontato -dove ho occupato ruoli tecnici prima di spostarmi sul sales engineering e nel 2011 assumere la carica di Direttore generale di Scania Commerciale, prima storica concessionaria di Trento posseduta da Italscania. L’esperienza su Trento è durata fino al 2017 ed è stata molto utile per prepararmi ad affrontare l’entusiasmante sfida di Scania Piemonte. Ho la responsabilità per il Nord Lombardia e per il Piemonte con le province di Cuneo, Asti e Torino”. “La realtà del distretto Torino Cuneo e Asti è di primaria importanza e pesa su l’immatricolato nazionale per il 5 per cento - ha dichiarato Gianmarco Bezzi - nel 2017 qui sono state immatricolate circa mille macchine e Scania ha raggiunto la quota record del 16,5 per cento, superiore alla media nazionale; risultato consolidato per il secondo anno consecutivo e frutto dell’importante strategia di collaborazione instaurata con le officine autorizzate indipendenti: abbiamo finora realizzato
vendite dirette con il nostro personale che faceva riferimento a Scania Milano e che si è sempre appoggiato logisticamente alle 6 officine autorizzate, molto consolidate e con un’ottima diffusione sul territorio”. Ora le cose verranno potenziate grazia alla presenza diretta di Scania, che intensificherà la collaborazione con le officine nell’ottica della crescita complessiva del business. “La struttura inaugurata sfrutta il legame con l’officina F.lli Gavotto, realtà storica di Mondovì - ha continuato Bezzi - La logica è appunto quella della stretta collaborazione con le officine autorizzate, e questo ci ha fatto optare per una scelta ben precisa: non costruiremo nostre strutture ma continueremo a collaborare con le officine esistenti. Vista l’importanza del distretto di riferimento abbiamo ritenuto importante essere presenti con personale e uffici in modo da potenziare questo legame e sfruttare al meglio le opportunità di crescita offerte a Scania dal territorio”. “La mia squadra è formata da oltre 70 persone, di cui 43 meccanici, 10 magazzinieri, 3 venditori e 1 master driver - ha detto ancora l’ingegner Bezzi - È una struttura che risponde alle esigenze attuali e le prospettive di crescita. Scania Piemonte vuole incrementare le sue performance, il 16,5 per cento di quota appena conquistato non ci basta. Il 2018 è un anno ricco di opportunità per tutte le organiz-
zazioni Scania: abbiamo completato la nuova gamma, vogliamo essere leader nei trasporti sostenibili, copriamo tutti i segmenti di mercato, abbiamo lanciato la manutenzione flessibile per le specifiche esigenze di ciascun cliente. Tutto queste richiede un’organizzazione all’altezza”. Gianmarco Bezzi è ambizioso ma con i piedi ben piantati per terra: “La mia ambizione a medio termine è sicuramente fare il meglio possibile: consolidare i risultati dello scorso anno, cavalcare il trend positivo della ritrovata fiducia dei trasportatori e aumentare la quota di mercato perché c’è spazio per farlo. Abbiamo visto concretizzarsi nel 2017 trattative importanti con aziende di medie e grandi dimensioni che si sono poi fatte vive per aggiungere ulteriori veicoli nuovi alle loro flotte. Questo è sintomo di fiducia diffusa”. Ma qual è il bacino d’utenza a cui si rivolge Scania Piemonte? “Considerando l’immatricolato degli ultimi dieci anni contiamo circa 2.500 aziende sul territorio, con circa un quarto dei veicoli in conto proprio - ha risposto Bezzi - Nel mercato totale predominano gli autocarri allestiti con attrezzature specifiche, adatti a settori dominanti come agricoltura, industria, artigianato. La prevalenza di autocarri con attrezzature importanti rende lo Scania un autotelaio molto apprezzato per stabilità e facilità di al-
lestimento. Inoltre, le mission più importanti coinvolgono sia trasporti nazionali che internazionali. Il veicolo Scania è molto considerato perché c’è la tendenza ad effettuare carichi importanti: un otto cilindri gode di particolare favore e in generale la robustezza e l’alta potenza dei nostri motori nonché i costi operativi ridotti contribuiscono al successo del marchio in quest’area più che in altre”. Con un parco circolante di circa 1.100 veicoli, stimato a grandi linee considerando le immatricolazioni degli ultimi dieci anni, Scania fa leva per crescere ulteriormente sulla brand fidelity molto alta manifestata dai trasportatori e sulla fidelizzazione costruita dalle officine.
(seguito)
Scania Piemonte, passaggio a nord-ovest
bi posseduta in parte da Italscania che si è insediata proprio nella struttura di Mondovì. Questo è solo l’inizio, il no stro obiettivo è quello di raf forzare ulteriormente la nostra presenza nelle provin-
proprio nel sito di Scania Piemonte, in Via Aosta 35. Era presente all’inaugurazione della nuova concessionaria anche Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore delegato di Italscania: “La forza
ce di Cuneo, Asti e Torino. Si tratta di un’area di primaria importanza, nella quale siamo già presenti con 6 officine di grande spessore: la nuova realtà di Mondovì ci consentirà di avere una base strategica per operare su tutto il territorio rafforzando la nostra vicinanza al cliente”. E a proposito di officine autorizzate, il legame sempre più stretto di Scania con i titolari indipendenti dell’assistenza è ben testimoniato dalla F.lli Gavotto, storico impianto di Mondovì, legato a Scania dal 2000 e oggi presente con una struttura modernissima e ampia operativa
di Scania è la sinergia con il territorio. Sono quindi molto orgoglioso per l’a pertura di questa nuova realtà. Stiamo incrementando la nostra presenza su tutto il territorio italiano, il nostro per corso di crescita non può prescindere da un territorio stra te gi ca mente chiave come quello piemontese. Questa nuova realtà di Mondovì è un segnale concreto di vicinanza ai nostri clienti ma non solo. Vogliamo far conoscere a tutti il valore del marchio Scania, dei suoi prodotti e servizi. Vogliamo anche mostrare l’impegno di Scania su temi cardine come la sostenibilità e la connettivi-
tà. Su quest’ultimo aspetto, abbiamo firmato un accordo con Anas per allestire una carovana sperimentale che viaggi sulle autostrade italiane e testi sul campo le opportunità offerte dalla connettività tra
veicolo e infrastruttura stradale. Un ulteriore sviluppo partito dalla connettività tra autista e azienda”. In Italia Scania vuol dire un network di 19 concessionari e 101 officine autorizza-
te, di cui le dirette Scania sono soltanto 2. Le altre sono gestite privatamente dai concessionari o privatamente dai titolari delle officine stesse. Un dato che dimostra l’assoluto rapporto di fiducia che
lega il Grifone e l’imprenditoria italiana attiva nel settore. La rete di vendita e assistenza conta anche su 750 meccanici e tecnici d’officina, 75 venditori veicoli, 25 venditori di ricambi e servizi e 20 master driver che affiancano il cliente nell’ottimizzazione dei risultati e della Total Cost of Ownership. Complessivamente la rete Scania conta sul contributo operativo di ben 2mila persone”. L’inaugurazione della nuova realtà è stata l’occasione anche per presentare a tutti l’intera gamma di veicoli Scania di nuova generazione, oggi al gran completo. Dopo la presentazione dei mezzi per le ap plicazioni del trasporto lungo raggio e per l’industria del le costruzioni, il focus è stato più recentemente centrato sui contesti urbani e sulle soluzioni di trasporto a basso impatto ambientale, un settore dove Scania è particolarmente attiva. In esposizione a Mondovì c’erano anche i modelli di Volkswagen Veicoli Commerciali.
Numerosi trasportatori hanno partecipato all’inaugurazione di Scania Piemonte a Mondovì, seconda filiale del marchio svedese in Italia. Tra questi Claudio Calò, titolare della dinamica azienda Sarmi Trasporti Eccezionali.
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INTERVISTA AD ALDO BERNARDINI, AMMINISTRATORE DI HAM ITALIA
“ABBIAMO IMPORTANTI PROGRAMMI DA REALIZZARE” A ldo Bernardini, Responsabile Tecnico e Amministratore di Ham Italia la società che ha realizzato lì impianto di Riano Flaminio e che fornisce il gas, è quanto mai soddisfatto della nuova realizzazione anche se, come purtroppo succede in Italia, dove la burocrazia allunga inevitabilmente i tempi, anche in questo caso si poteva anticipare la data di inaugurazione. “Per fortuna - sottolinea - siamo arrivati alla conclusione e oggi anche questo nuovo impianto può partire ed
essere operativo per quelle aziende di trasporto che puntano con convinzione sempre maggiore su veicoli alimentati a LNG. Questo impianto è nato nella mente del compianto titolare della società Petroli 2000. Il progetto è partito tre anni or sono, rallentato poi dai soliti cavilli burocratici. Oggi è una bella realtà al servizio di un’area importante come quella di Roma, che , contribuirà certamente allo sviluppo dell’LNG per una concreta difesa dell’ambiente”. “Fino a oggi - prosegue Bernar-
dini - abbiamo realizzato numerosi impianti soprattutto al Nord e al Centro Italia, ma nei nosri programmi ci sono altre importanti realizzazioni, anche nel Sud del Paese, e questo per garantire il rifornimento dell’LNG sulla intera Penisola, a tutto vantaggio delle aziende di trasporto sempre più attente all’impatto ecologico. Abbiamo già dei contratti stipulati che ci mettono in condizione di aprire numerosi cantieri per la realizzazione di nuovi impianti”.
A RIANO FLAMINIO NUOVA STAZIONE PER RIFORNIMENTO DI LNG
Si estende la rete italiana del gas per autotrasporto PROTAGONISTI DELL’OPERAZIONE LA SOCIETÀ PETROLI 2000, PROPRIETARIA DELL’IMPIANTO, E HAM ITALIA CHE L’HA REALIZZATO E CHE FORNISCE IL METANO. NELL’OCCASIONE IVECO E LA SUA CONCESSIONARIA ROMANA DIESEL HANNO CONSEGNATO A CINQUE IMPORTANTI AZIENDE DI TRASPORTO NUMEROSI VEICOLI TRA I QUALI IL PRINCIPE DEI TRUCK ALIMENTATI LNG, LO STRALIS NP.
I
MAX CAMPANELLA RIANO DI ROMA
naugurata nella provincia ro mana di Riano, al Km 10,300 di Via Tiberina, una nuova stazione di rifornimento di gas metano liquefatto destinato a veicoli commerciali per il trasporto merci. Presenti alla cerimonia, la società Petroli 2000, proprietaria di questo e di quaranta altri distributori in tutta la regione Lazio, Aldo Bernardini, Responsabile Tecnico e Amministratore di Ham Italia, fornitore del carburante, che ha anche costruito l’impianto, insieme a Riccardo Piccolo, Re sponsabile Commerciale dell’azienda, i rappresentanti di Iveco e di Romana Diesel, concessionaria di zona, nonché il Sindaco di Riano Ermelindo Vetrani, associazioni di categoria e la stampa specializzata. Il distributore va a implementare la rete di punti di rifornimento di questo carburante, che si è sviluppata con grande rapidità in pochi anni per rispondere alla crescente richiesta imposta dalla diffusione di mezzi pesanti a trazioni alternative, come lo Stralis NP 460 di Iveco, in assoluto il primo truck basato su questo tipo di alimentazione innovativa a fare la sua comparsa sul mercato. La nuova stazione offre, oltre ai punti di approvvigionamento per i carburanti tradizionali, 4 erogatori per il CNG e un erogatore per il gas naturale liquefatto, che è conservato in silos e viene reso disponibile per il rifornimento dopo il raffreddamento a -160 gradi centigradi. L’impianto consente un rifornimento in pochi minuti grazie al sistema di somministrazione del gas a 1.000 kg/min. Un moderno sistema di gestione dell’impianto permette il controllo da remoto di parametri, allarmi e regolazioni per il rifornimento del prodotto nella massima sicurezza. A completamento dei servizi offerti, un’area bar accoglie i viaggiatori che desiderano effettuare una breve sosta della durata di un pieno del serbatoio.
L’impianto è il prodotto dello spirito imprenditoriale di Ham Italia, società italospagnola nata nel 2011 per realizzare l’ambizioso progetto di diffondere la cultura e l’engineering del gas naturale liquefatto (LNG) anche in Italia, dove per lungo tempo difficoltà politiche, commerciali e di approvvigionamento ne hanno limitato lo sviluppo. Specializzata nella progettazione, costruzione e manutenzione di impianti, nel trasporto e commercializzazione del metano liquido, fonda la sua forza nella expertise della casa madre spagnola, che le consente di operare con proprio personale su tutta la filiera del LNG. Ogni anno Ham
fornisce oltre 450 milioni di Kg di LNG, trasportati dalla sua flotta di oltre 90 autobotti lungo più di 6 milioni di Km. La cerimonia di Riano è stata anche occasione per Iveco per effettuare, tramite Romana Diesel, suo concessionario di riferimento di zona, cinque consegne di veicoli destinati al trasporto merci a importanti clienti (Zampieri Holding, Cometa, Gruppo Cedrini , Gruppo D’Innocenti, Latina Freddo), che hanno sede in quell’area geografica e che gestiscono prevalentemente il trasporto per conto di grandi corrieri logistici. Ser viti storicamente da Romana Diesel che, con i suoi 80 anni di esperienza e una
so lida partnership con il brand, fa della comprovata professionalità, dell’affidabilità e della centralità del cliente i suoi punti di forza, i clienti hanno scelto per incrementare il proprio business lo Stralis AS440S40TP LNG, il veicolo perfetto per affrontare agevolmente le missioni a lungo raggio, con due serbatoi da 540 litri ciascuno, che garantiscono un’autonomia fino a 1.500 km tra un rifornimento e quello successivo, con il beneficio aggiuntivo di una silenziosità del tutto inedita per chi guida abitualmente questo tipo di mezzi. Lo Stralis LNG assicura da una lato prestazioni che non hanno nulla da invidiare alla
corrispondente versione diesel, grazie al motore Cursor 9, che eroga una potenza di 400 cv, 1.700 Nm di coppia e cambio automatizzato Eurotronic a 12 rapporti, e dall’altro, grazie alla tecnologia del gas naturale, una significativa riduzione del consumo di carburante e del Costo Totale di Esercizio (TCO). Scendono drasticamente anche le emissioni di NOx, PM (fino al 99 per cento) e CO2, fino al 95 per cento in caso di utilizzo di biometano (forma energetica per la quale gli Stralis NP sono già compatibili. La Zampieri Holding, che può contare su un parco macchine di 150 trattori, 40 Eurocargo, 100 Daily e 200 semiri-
La nuova stazione di Riano offre, oltre ai punti di approvvigionamento per i carburanti tradizionali, quattro erogatori per il CNG più uno per il gas naturale liquido LNG, conservato in silos. Consente un rifornimento in pochi minuti e quindi con la massima efficienza.
morchi furgonati e gestisce la logistica per i corrieri SDA, TNT e DHL, ha ritirato 30 esemplari, oltre a 45 Stralis AS440S46TP a gasolio; a Cometa sono stati consegnati 4 nuovi LNG, insieme a 4 motrici a gasolio AS260S51TP, che l’azienda impiegherà per effettuare il trasporto per Palmolive; altri 10 sono invece andati al Grup po Cedrini e implementeranno un parco mezzi di 50 trattori, 20 Eurocargo e 100 Daily, utilizzati per il trasporto di UPS; il Gruppo D’Innocenti ne ha ritirati 15 - e altrettanti a gasolio - da inserire in una flotta di 150 trattori, 20 Eurocargo e 200 semirimorchi furgonati, per l’attività per i corrieri SDA, TNT, AWS; infine l’azienda Latina Freddo ha ricevuto 2 veicoli, che vanno ad aggiungersi ad altri 100 trattori e 120 semirimorchi isotermici, impiegati nel trasporto per Unilever. Da ora in avanti tali operatori avranno da un lato una stazione in più dove poter rifornire i propri veicoli e, di conseguenza, una comoda base di partenza che consentirà loro di riprogrammare spostamenti e organizzazione logistica delle flotte con un significativo risparmio economico, e dall’altro un veicolo potente e performante come un diesel, ma molto più “pulito”, caratterizzato da una sostenibilità che si estende anche al costo totale d’esercizio e capace di affrontare agevolmente le missioni più impegnative e quelle lunghe percorrenze che fino a poco tempo fa sem bravano inimmaginabili per un veicolo a gas. Il distributore romano appena inaugurato si inserisce in un contesto di rapida evoluzione della rete di impianti LNG, che ha portato in brevissimo tempo, e cioè dall’apertura della prima stazione di rifornimento a Piacenza nel 2014 a oggi, a una copertura capillare dell’intero Paese, con una ventina di stazioni operative che hanno reso finalmente possibili i viaggi nord-sud andata e ritorno, modificando in via definitiva lo scenario del trasporto sostenibile italiano. Iveco, con la sua esperienza ventennale nel campo delle trazioni alternative, nelle quali ha concentrato impegno e investimenti, ha svolto un ruolo decisivo in questo processo di sviluppo perché, introducendo sul mercato un’intera gamma alimentata a gas, che è stata accolta con entusiasmo da tutti quei clienti interessati a convertire le proprie flotte in direzione sostenibile, ha indicato pionieristicamente la direzione a tutti gli attori del settore (costruttori, operatori della logistica, grandi aziende impegnate del campo delle energie alternative o rinnovabili) e creato le basi per la diffusione di una nuova coscienza e la creazione di un nuovo modo di fare trasporto.
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NUOVO AVAMPOSTO PER LA DISTRIBUZIONE DEL GAS NATURALE LIQUEFATTO
Goldengas apre stazione sull’Autopalio per Siena
NELL’INVESTIMENTO DEL NUOVO IMPIANTO È CONDENSATA TUTTA LA STRATEGIA DELL’AZIENDA MARCHIGIANA, GUIDATA DA
FEDERICO
PETROLINI, IN TERMINI DI SVILUPPO E DI MIGLIORAMENTO DELLE STAZIONI ESISTENTI, FONDATA ANCHE SULLA FATTIVA PARTNERSHIP CON OPERATORI DI ALTO LIVELLO, PER ASSICURARE UN SERVIZIO E PRODOTTI CHE COPRONO TUTTE LE NECESSITÀ DI CHI VIAGGIA. TRA QUESTI OPERATORI VI È CERTAMENTE IVECO, CHE HA INVESTITO MOLTO NEL METANO LIQUIDO E CHE OGGI OFFRE PRODOTTI D’AVANGUARDIA COME LO STRALIS NP CHE SUL MERCATO OTTIENE
A
MICHELE S. ALTIERI SIENA
riprova del successo e della diffusione ormai consolidati che sta riscuotendo la nuova tecnologia legata al gas naturale è stata inaugurata oggi alla presenza del proprietario, l’azienda marchigiana Goldengas, una nuova stazione di rifornimento di Gas Naturale Liquefatto (LNG), ubicata lungo l’Autopalio direzione Siena, che porta a 19 il numero dei punti di erogazione attivi in tutta la penisola. Federico Petrolini, Amministratore delegato della Goldengas, intervenuto all’evento in rappresentanza della Società, ha dichiarato: “Nell’investimento del nuovo impianto è condensata tutta la strategia Goldengas in termini di sviluppo e di miglioramento delle stazioni esistenti, fondata anche sulla fattiva partnership con operatori di alto livello, per assicurare un servizio e prodotti che coprono tutta la gamma delle necessità di chi viag gia. Tra questi operatori vi è certamente Iveco, che co me noi crede e ha investito nel LNG, arrivando a offrire un prodotto che sta ottenendo ottimi riconoscimenti dal mer cato, perché risponde a quell’esigenza di sostenibilità che un numero sempre maggiore di operatori del trasporto manifesta. Goldengas crede fortemente nello sviluppo del LNG, e recentemente ha deciso di concentrare i suoi investimenti per la realizzazione di nuove stazioni nelle aree geografiche di Marche, Veneto, Toscana e Pu glia. Sono investimenti importanti, come i prossimi previsti ad Ancona e nelle regioni Lazio e Piemonte, che dimostrano nel concreto la volontà della
GRANDI
Goldengas di esserci, da protagonista”. Vinto già lo scetticismo di chi in un primo momento riteneva il gas naturale una tecnologia inapplicabile alle lunghe percorrenze, con l’introduzione sul mercato da parte di Iveco - primo fra tutti i costruttori - dello Stralis NP 460, capace di un’autonomia fino a 1.600 km tra un rifornimento e quello successivo, l’apertura di questa stazione, che fa della capillarità sul territorio italiano una realtà ormai strutturata e con-
solidata, sancisce la caduta anche dell’ultimo tabù, quello che vedeva nella difficoltà di approvvigionamento del carburante, dovuto alla limitata presenza di punti di rifornimento sulla Penisola, l’elemento determinante che a vrebbe impedito lo sviluppo di tale tecnologia, decretandone un immediato declino. Il grande vantaggio dell’utilizzo del LNG, gas naturale liquefatto e mantenuto a 160°C in serbatoi criogenici, è invece evidente: si tratta di un prodotto vincente, non
solo perché, trasformato in forma liquida, riduce di 600 volte il suo volume ed è possibile trasportarlo su gomma, ma anche perché costituito da metano e gas combustibili al 99,9 per cento e quindi dotato di caratteristiche superiori al gas naturale delle condotte. Il nuovo impianto è predisposto per l’erogazione di benzine, gasolio, gasolio potenziato, GPL, gas naturale liquefatto e gas naturale compresso. Una serie di servizi aggiuntivi a beneficio degli
autisti completa l’offerta della stazione all’interno di una struttura che è anche sostenibile perché riceve parte della sua energia da una serie di pannelli solari. In questa occasione la Scotti Veicoli Industriali, il concessionario Ive co di riferimento per la zona, ha effettuato il rifornimento di uno Stralis NP 460, il veicolo più sostenibile di sempre, che abbatte i consumi e riduce sensibilmente il Costo Totale d’Esercizio senza inficiarne potenza e prestazioni, che restano pari - se
Da sinistra, Massimiliano Pescini, Sindaco di San Casciano, Fabio Pellegrinelli, Responsabile Trazioni alternative Iveco Mercato Italia, Marco Morando, Responsabile LNG Goldengas, Alessandro Oitana, Responsabile Business Line Medi e Pesanti Iveco Mercato Italia, Federico Petrolini e Corrado Petrolini, rispettivamente Amministratore delegato e Direttore Tecnico Goldengas.
RICONOSCIMENTI.
non superiori - a quelle della corrispondente versione diesel, e assicura un’autonomia di 1.600 km tra un rifornimento e quello successivo. Una volta predisposto il raffreddamento del gas, che deve essere portato alla temperatura di -160 gradi centigradi, le operazioni di rifornimento si sono concluse in pochi minuti. Nel novero di questi investitori visionari che hanno creduto e sviluppato la nuova tecnologia del gas rientra a pieno titolo l’azienda Goldengas. Nata nel 1965 per mano del fondatore Franco Petrolini e avendo operato per i primi decenni come piccola realtà regionale, ha saputo crescere fino a diventare uno tra i primi 10 operatori italiani del set tore GPL e oggi dialoga alla pari con le principali compagnie petrolifere italiane. Nei suoi 50 anni di vita ha fat to dell’intraprendenza, della diversificazione e dell’innovazione i suoi punti di for za, caratteristiche che le hanno permesso di anticipare le tendenze e ricoprire il ruolo di apripista. Ne è prova l’introduzione, a fianco dei tradizionali carburanti quali Gasolio, Benzine, GPL e Metano, erogati nei circa 500 impianti dei quali il gruppo è proprietario, dell’innovativo LNG, presente e disponibile da oggi anche nella stazione di Firenze e in altre, in fase di realizzazione. Negli ultimi anni l’azienda ha ampliato e completato la propria offerta inserendo, accanto al GPL, la fornitura di energia elettrica e di gas metano, dimostrando, attraverso l’attenzione alle fonti rinnovabili, alle energie pulite e quindi, alle conseguenze di questa ultime sull’ambiente che deve essere preservato.
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VOLVO TRUCKS AGGIORNA LA PROPOSTA FE PER RISPONDERE MEGLIO ALLE MISSION URBANE
Un grande lavoratore IL COSTRUTTORE HA AMPLIA LA GAMMA DI CABINE CON INGRESSO RIBASSATO, CON DIVERSE NUOVE FUNZIONI PER I TRASPORTI PIÙ ESIGENTI NELLE AREE URBANE.
LA MAGGIOR PARTE DELLE INNOVAZIONI DELL’FE
RIGUARDA IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA E DELLA PRODUTTIVITÀ PER I CONDUCENTI.
ALLO STESSO TEMPO,
I MOTORI A GAS SONO ORA DISPONIBILI PER TUTTE LE COMBINAZIONI DI CABINA E TELAIO. TUTTO CIÒ RENDE VOLVO
V
FE UN VEICOLO
COSTRUITO SU MISURA PER LE ESIGENZE SPECIFICHE DELL’OPERATORE
GUIDO PRINA GÖTEBORG
E UNA SCELTA IDEALE PER I TRASPORTI URBANI PIÙ ESIGENTI.
olvo Trucks apre una nuova stagione per FE, che viene aggiornato per rispondere ancora meglio agli incarichi sempre più impegnativi nel trasporto urbano. Il costruttore svedese ha dunque deciso di ampliare la gamma di cabine con ingresso ribassato, con diverse nuove funzioni per i trasporti più esigenti nelle aree cittadini. La maggior parte delle innovazioni della rinnovata pro posta FE riguarda il miglioramento della sicurezza e della produttività per i conducenti. Allo stesso tempo, i motori a gas sono ora disponibili per tutte le combinazioni di cabina e telaio. Tutto questo rende FE un veicolo costruito su misura per le esigenze specifiche dell’operatore e una scelta ideale per i trasporti urbani più esigenti. Nelle operazioni di smaltimento rifiuti, nella distribuzione urbana e nei trasporti per l’edilizia nei centri urbani, una cabina con entrata ribassata offre vantaggi in termini di sicurezza e produttività, che soddisfano anche le condizioni più impegnative. In primo luogo, la posizione di guida bassa migliora la visibilità a 360 °: “Vedere cosa succede intorno al veicolo e stabilire un contatto visivo con gli utenti della strada vul-
nerabili, come pedoni e ciclisti, non è sempre facile quando si opera in un ambiente urbano congestionato - spiega Anders Edenholm, responsabile segmento Distribuzione di Volvo Trucks - Con questa nuova soluzione possiamo affrontare questo problema anche per altre operazioni di trasporto “. In secondo luogo, il gradino ribassato consente al conducente di lavorare in modo più efficiente e allo stesso tempo riduce il rischio di lesioni alle ginocchia e alle caviglie. L’offerta di cabina ad accesso ribassato è adesso estesa con una variante ottimizza-
ta per autista e un passeggero con l’opzione di un sedile con sospensione pneumatica. La cabina offre la stessa visibilità del modello attuale e la posizione di guida più bassa consente un contatto ravvicinato con l’ambiente circostante. Inoltre, la finestra aggiuntiva nella porta del passeggero aumenta ulteriormente la visibilità. La nuova variante di cabina è un’estensione dell’attuale offerta, che può trasportare fino a tre passeggeri e offre un passaggio in terno da un lato all’altro. Queste funzioni sono richieste in alcune missioni di trasporto, ma non sono necessa-
rie in tutti i casi in cui un ingresso ribassato è un vantaggio. “Nella distribuzione urbana, ad esempio, l’autista guida ed effettua le consegne da solo. Tuttavia, l’ingresso ribassato è un enorme vantaggio ergonomico quando si entra ed esce dalla cabina più di 50 volte al giorno e la visibilità aumentata migliora la sicurezza per gli utenti della strada vulnerabili “, aggiunge Edenholm. La nuova variante ha un tun nel motore invece di un pavimento piatto. Il miglioramento del comfort del passeggero con sedile a sospensione pneumatica opzionale è poi un obbligo in molti mercati per ottenere contratti di servizio pubblici. Volvo FE, e con esso an-
La nuova variante del Volvo FE ha un tunnel motore invece di un pavimento piatto. Il miglioramento del comfort del passeggero con sedile a sospensione pneumatica opzionale è poi un obbligo in molti mercati per ottenere contratti di servizio pubblici. I motori diesel sono disponibili con potenza da 250 a 350 cavalli.
che il più piccolo FL, sono ora disponibili anche con il cruise control adattivo (ACC) e limitatore di velocità regolabile. I dispositivi sono progettati per aiutare il conducente a mantenere le distanze e la velocità corretta, rendendo questi veicoli ancora più adatti per il trasporto in città, in cui l’attenzione per le persone e l’ambiente è fondamentale. Inoltre, FE offre ora diverse opzioni della catena cinematica per soddisfare la richiesta di prestazioni elevate e rispondere alle richieste di incentivi e normative ambientali emanate dagli enti locali. I motori diesel sono disponibili con un range di potenza da 250 a 350 cv: tutti possono essere alimentati ad HVO e la versione da 320 cv funziona anche al 100 per cento di biodiesel. Oltre a ciò, Volvo FE CNG alimentato a gas metano compresso offre basse emissioni e funziona a biogas. Volvo FE CNG può ora essere combinato con tutte le versioni di cabina, inclusa la nuova cabina a entrata ribassata. Il Volvo FE con cabina ribassata può essere richiesto in configurazione passaggio interno per un massimo di quattro persone oppure in versione cabina ottimizzata per autista e passeggero. L’altezza di entrata è di 530 mm, che diventano 440 mm con funzione di coricamento attivata (pneumatici 315/70R22.5). Le porte hanno un angolo di apertura di 90 gradi. Le configurazioni assali sono 4x2 o 6x2 con assale sterzante posteriore. Il motore Volvo D8K Euro 6 eroga potenze di 250, 280, 320 e 350 cv mentre l’unità Volvo G9K Euro 6 propone la soluzione 320 cv. L’offerta trasmissioni comprende il cambio automatizzato Volvo I-Shift o l’automatico Allison.
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DAIMLER TRUCKS RIVOLUZIONA LA PRODUZIONE A SAO BERNARDO DO CAMPO
Il Brasile vira verso Industry 4.0 ALL’INTERNO DELLO STABILIMENTO DI MERCEDES-BENZ DO BRASIL È STATA INAUGURATA UNA NUOVA LINEA DI ASSEMBLAGGIO PER TRUCK MEDI E PESANTI TECNOLOGICAMENTE AVANZATA E IPER-CONNESSA. IL COLOSSO TEDESCO SPINGE SULL’ACCELERATORE E TESTIMONIA IL SUO FORTE IMPEGNO NEL METTERE IN PRATICA I DETTAMI DELLA QUARTA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE, NEL SEGNO DELLA DIGITALIZZAZIONE E DELLA CONNETTIVITÀ.
L
GIANCARLO TOSCANO
SAO BERNARDO DO CAMPO
a rivoluzione digitale di Industry 4.0 sbarca in Brasile. Protagonista è Daimler Trucks e l’impianto di produzione di Sao Bernardo do Campo della filiale Mercedes-Benz do Brasil dove è stata inaugurata una nuova linea di assemblaggio tecnologicamente avanzata e connessa. Il colosso tedesco dun que avvia la nuova era della produzione truck mettendo in pratica i principi della quarta rivoluzione industriale e implementandone il complesso sistema. L’applicazione della iper-connettività
(gestione in rete in tempo reale di persone, cose e device) e della tecnologia digitale ai sistemi e agli strumenti di produzione hanno come conseguenza l’attivazione di un sistema produttivo chiaramente orientato al futuro. Un nuovo moderno edificio è stato costruito all’interno dello stabilimento brasiliano per ospitare la nuova linea di assemblaggio di truck medi e pesanti e gestire i processi logistici delle componentistica. I dipendenti hanno potuto partecipare direttamente nella progettazione della nuova area produttiva con il chiaro obiettivo di creare un ambiente di lavoro più ergonomico, in-
telligente e più sicuro. “Attualmente il mercato truck brasiliano sta recuperando dopo anni di difficoltà ha dichiarato Stefan Buchner, Direttore globale di Mercedes-Benz Trucks - ma noi abbiamo sempre creduto nelle sue potenzialità e abbiamo continuato a investire. Stiamo adesso avviando la nuova linea di produzione nello stabilimento di Sao Bernardo do Campo e quindi rivoluzionando la produzione truck in Brasile. La nuova area produttiva pone degli standard di riferimento per l’intero network produttivo globale di Mercedes-Benz Trucks. Per i nostri clienti ciò significa an-
cora più flessibilità ed efficienza”. Negli ultimi tre anni Daimler Trucks ha investito circa 125 milioni di euro nella nuova linea di assemblaggio. E programmato c’è un ulteriore investimento di 600 milioni di euro nel miglioramento dell’offerta, nei servizi digitali e nella modernizzazione dei suoi impianti pro-
il più importante dell’America Latina. I concetti alla base di Industry 4.0 includono una gamma di tecnologie e strumenti completamente connessi in tempo reale (iper-connettività). La nuova linea di assemblaggio, per esempio, è connessa al 100 per cento con tutte le altre aree di produzio-
nuova linea di assemblaggio in confronto alle linee tradizionali. Per esempio, a Sao Ber nardo do Campo il numero dei depositi di componenti è passato da 53 a 6 e il tempo d’immagazzinamento dei componenti è calato da 10 a 3 giorni. In rapporto a prima, l’efficienza logistica com-
duttivi di Sao Bernardo do Campo (Sao Paulo) e Juiz de Fora (Minas Gerais) entro il 2022. Nell’ultimo anno, Mercedes-Benz Trucks ha aumentato le vendite a 13.400 unità complessive e, con una quota mercato del 27,6 per cento nel segmento medio e pesante, è risultato essere uno dei leader del mercato brasiliano,
ne di Mercedes-Benz do Brasil. I lavoratori e i dirigenti della fabbrica hanno a disposizione un’app per smartphone specifica che gli permette di controllare ogni singola fase del processo produttivo. L’utilizzo dei concetti di Industry 4.0 potrà incrementare di circa il 15 per cento l’efficienza produttiva della
plessiva è aumentata del 20 per cento. Nelle intenzioni di Mercedes-Benz Trucks do Brasil c’è l’estensione di Industry 4.0 a tutti i processi pro duttivi in assemblaggio (motori, trasmissioni e assali) così come alla costruzione di chassis per bus e di cabine per truck nei due impianti sotto la sua responsabilità.
Primi truck elettrici consegnati a tre clienti inglesi
Oltre la Manica c’è voglia di eCanter
Dodici unità consegnate alla mucipalità di Houten, in Olanda
A
rrivano i primi riconoscimenti dal mercato inglese per Fuso eCanter. I primi esemplari del truck leggero elettrico sono stati consegnati a tre clienti londinesi: il corriere espresso DPD, la compagnia di trasporti e logistica Wincanton e l’azienda Hovis. Le tre ditte hanno iniziato con un totale di nove veicoli immessi nelle loro flotte. Fuso eCanter ha un range di autonomia di circa 100 km e sono principalmente utilizzati in tragitti urbani a corto raggio a Londra e zone limitrofe. Già più di 90mila km sono stati registrati nei test quotidiani che hanno dimostrato la bontà del
progetto eCanter in termini di fattibilità e operatività. Fuso eCanter è stato sviluppato dalla filiale Daimler Mitsubishi Fuso Truck & Bus Corporation. La produzione per i mercati europei e statunitense è situata a Tramagal, in Portogallo, mentre gli eCanter destinati ai mercati asiatici provengono dalla fabbrica Mitsubishi Fuso di Kawasaki, in Giappone. Dopo il lancio sul mercato avvenuto nel settembre scorso a New York, i primi eCanter sono stati consegnati a importanti player come UPS negli Usa, Yamato e 7-Eleven in Giappone, DHL, DB Schenker, Rhenus e Dachser in Germania.
Servizi municipali al top con Fuso Canter
L
a municipalità di Houten, in Olanda, ha acquistato dodici Fuso Canter per i propri servizi comunali. “Questa è la seconda serie di camion Fuso che acquistiamo - ha dichiarato Arie Koning, project manager per la municipalità - Già sappiamo che si tratta di veicoli robusti e affidabili per un ampio range di applicazioni. L’esperienza pratica con i Canter ha dimostrato che affidabilità e facilità di manutenzione sono caratteristiche fondamentali del brand Fuso”. I primi quattro veicoli con cabina equi-
paggio, così come gli altri otto con cabina singola, sono stati equipaggiati da un carrozziere locale. I quattro Canter 3S13 sono anche stati dotati dell’equipaggiamento ideale per lo svolgimento di missioni invernali. Gli efficienti motori Euro VI di Canter sono importanti elementi presi in considerazione dalla municipalità di Houten e dai suoi obiettivi di sostenibilità. Le basse emissioni fanno sì che i truck possano essere tranquillamente impiegati nelle aree urbane residenziali.
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DISPUTATA A TRENTO LA SEMIFINALE EUROPEA DELLO SCANIA TOP TEAM 2018
IL TEAM DI AFFINI SERVICE È TRA LE MIGLIORI OFFICINE AL
In finale gli azzurri di Affini Service
MONDO: A DECRETARE QUESTO RISULTATO LA SEMIFINALE EUROPEA, ANDATA IN SCENA IL MESE SCORSO A
TRENTO. IL TEAM ITALIANO, AL TERMINE DI UNA GIORNATA DI PROVE HA CONQUISTATO UN PRESTIGIOSO SECONDO POSTO E L’ACCESSO ALLA FINALE MONDIALE CHE SI TERRÀ A DICEMBRE A
SÖDERTÄLJE IN SVEZIA. SIMONA SANDRINI, OMAR BERNINI, MARCO BAIGUINI, LUCA MIGLIORI, ANGELO REGNA: SONO QUESTI I NOMI DEI RAGAZZI GUIDATI DA
STEFANO AFFINI E COORDINATI DA
TIZIANO BERGAMO CHE HANNO COMPIUTO LA GRANDE IMPRESA.
G
GUIDO PRINA TRENTO
rande successo nello Scania Top Team per la squadra di Affini Service di Matova che, dopo aver conquistato il titolo di miglior officina d’Italia, si è piazzata al secondo posto nella semifinale europea tenutasi sabato 14 aprile a Trento, presso la sede di Italscania. Un prestigioso secondo posto che regala al team italiano l’accesso alla finale mondiale in programma dal 5 all’8 dicembre a Södertälje. Il team italiano si è presentato alla competizione con grande preparazione, mettendo in campo tanta competenza, conoscenza e determinazione: ha affrontato nel migliore dei modi le cinque pro ve ottenendo punteggi degni di un team vincente. Prova dopo prova il team di Affini Service ha
dimostrato grande spirito di squadra: i ragazzi hanno saputo mantenere i nervi saldi dimostrando a tutti il loro grande valore. Il team italiano si è da subito contraddistinto per una peculiarità: Simona Sandrini era l’unica quota rosa in gara in questa semifinale europea e una delle pochissime in tutto il mondo. “Abbiamo lavorato duramente per conquistare l’accesso alla finale mondiale”, ha evidenziato Stefano Affini, coach del team Affini Service S.r.l. “Volevamo arrivare preparati a questa semifinale e così è stato: i ragazzi hanno dedicato tempo e fatica per simulare le prove teoriche e pratiche ed essere così pronti ad affrontare la gara nel migliore dei modi. Ogni componente del team ha le proprie competenze e conoscenze specifiche ma la vera forza la fa la squadra: sono ra-
gazzi che lavorano benissimo insieme, con grande passione e dedizione. Credo sia stato questo a far la differenza. Adesso guardiamo al futuro, abbiamo diversi mesi per prepararci al la finale mondiale e, di certo, li sfrutteremo al meglio”. “La conquista della finale mondiale dello Scania Top Team da parte dei ragazzi di Affini Service è per noi motivo di grande orgoglio”, ha evidenziato Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore delegato di Italscania. “È la prova del grande valore di tutta la rete di meccanici, magazzinieri, accettatori, elettrotecnici ed elettromeccanici di Scania. I ragazzi hanno dato prova di grande preparazione ma al tempo stesso lavoro di squadra: il lavoro d’officina è un duro lavoro ma, se fatto con grande passione come ha dimostra-
to il team italiano, riserva grandissime soddisfazioni. Ora sguardo rivolto al futuro, i ragazzi di Affini Service hanno una grande responsabilità: dovranno rappresentare l’Italia nella finale mondiale. Siamo tutti pronti a fare il tifo per
loro!”. Il Top Team è una competizione estremamente dura, sono oltre 8.000 i partecipanti, in rappresentanza di 70 Pae si. Al termine delle 6 semifinali (3 per l’Europa, 1 per il Sud America + Africa, 2 per Asia e
Oceania) verranno decretati i 12 team che si sfideranno a Södertälje in occasione della finale mondiale. Al termine di questo lungo percorso che premia abilità e professionalità, il team vincitore si aggiudicherà 50.000 euro.
SIMONA SANDRINI NEL TEAM FINALISTA
IL SORRISO IN OFFICINA S imona ha sempre il sorriso, un sorriso che è risultato vincente per mantenere la calma di tutto il team nella dura giornata di prove. Ha 31 anni, è mamma da poco, è di Brescia e lavora come accettatore presso l’officina Affini Service.
Simona era l’unica ragazza in gara in occasione della semifinale europea tenutasi a Trento il 14 aprile e una delle pochissime in tutti i team del mondo. Un vero e proprio motivo di orgoglio per Scania Italia.
Il Top Team Scania è una competizione estremamente dura con oltre ottomila partecipanti in rappresentanza di ottanta paesi. Il titolo mondiale sarà in palio nella finale a Södertälje a fine anno.
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PAOLO A. STARACE, AMMINISTRATORE DELEGATO DAF VEICOLI INDUSTRIALI SPA
“ITALIA SEMPRE AL CENTRO DELLA STRATEGIA DAF TRUCKS” “
L’Italia è parte integrante del mondo DAF e nel corso della sua lunga storia il costruttore ha sempre manifestato forte interesse per il nostro mercato”. Così ha esordito Paolo A. Starace, Amministratore delegato di DAF Veicoli Industriali Spa, ai festeggiamenti olandesi per i 90 anni della Casa di Eindhoven. “Avere 90 anni vuol dire dare precise garanzie sull’identità e sull’impegno da parte di un’azienda protagonista del settore - ha aggiunto Starace - Inoltre, i 90 anni dimostrano che le scelte fatte sono state corrette. Oggi, poi, DAF è parte di Paccar, un gruppo player mondiale tra i primi costruttori internazionali”. Come viene percepito oggi il brand DAF
dai clienti italiani? “La percezione della clientela italiana è cambiata sotto diversi aspetti - ha detto ancora l’Ad - Il marchio e il prodotto sono ormai conosciuti e riconosciuti per il loro valore e la loro qualità. Non c’è quindi più il problema di sapere chi è DAF ma di portare a casa i frutti dopo il lavoro effettuato in questi anni. DAF è oggi uno dei principali marchi del mercato, i competitor si rendono conto che siamo concorrenti di livello. Abbiamo un prodotto eccellente e quando il cliente lo compra e lo utilizza lo apprezza. Ciò testimonia che abbiamo lavorato bene e possiamo sfruttare appieno tutte le potenzialità insite in prodotti e tecnologie all’avanguardia. Come per esempio il platooning, che
getta luce sul futuro dei trasporti”. Per quanto riguarda il mercato, Paolo A. Starace è ragionevolmente ottimista: “Negli ultimi due anni gli indicatori economici hanno fornito un quadro positivo della ripresa economica - ha spiegato il numero uno di DAF Italia - Nel 2018 ci aspettiamo un mercato in linea con il 2017, quindi orientativamente sulle 19-20.000 unità complessive per i truck sopra le 16 tonnellate. Noi puntiamo a crescere grazie a un prodotto di qualità che è profittevole per il cliente. Il nostro obiettivo è una quota di mercato del 12 per cento sopra le 16 t, sulla strada tracciata da DAF in Europa dove nel medesimo segmento la quota è stata del 16,3 per cento in febbraio”.
DAF TRUCKS FESTEGGIA IL NOVANTESIMO
Lezione di storia NELL’APRILE 1928 HUB E WIM VAN DOORNE AVVIANO UNA PICCOLA DITTA DI COSTRUZIONI NELLA CITTÀ DI EINDHOVEN. DA ALLORA DAF SI È EVOLUTA FINO A DIVENTARE UN IMPORTANTE PRODUTTORE DI VEICOLI A LIVELLO GLOBALE, OGGI PARTE INTEGRANTE DI UN GRANDE GRUPPO INTERNAZIONALE COME PACCAR. CARATTERIZZATO DA COSTANTE INNOVAZIONE, QUALITÀ ED EFFICIENZA, DAF È OGGI IMPEGNATA NEL COSTRUIRE LE BASI DEL TRASPORTO DEL FUTURO, FOCALIZZANDO L’ATTENZIONE SU SOLUZIONI AVVENIRISTICHE COME IL PLATOONING E I VEICOLI IBRIDI.
FABIO BASILICO
U
EINDHOVEN
na carrellata nella storia. È quanto ha proposto DAF Trucks ai giornalisti accorsi a Eindhoven per le celebrazioni dei 90 anni del costruttore olandese, fondato nel l’aprile 1928 dai fratelli Van Doorne. Presso il centro tecnico di DAF nei dintorni di Eindhoven è stato possibile provare in pista numerosi modelli storici del brand e l’intera gamma attuale. Presenti anche alcuni modelli di automobili, dal momento che DAF in passato è stato anche costruttore di auto e bus. In pista anche tre truck in formazione platooning che hanno dimostrato sul campo le decisive innovazioni che DAF sta implementando per il trasporto del futuro. La data ufficiale di avvio dell’avventura industriale di DAF è il 1° aprile 1928, quando l’ingegnere olandese Hub van Doorne avvia una piccola ditta di costruzioni nella città di Eindhoven, nei Paesi Bassi. Da allora DAF si è evoluta fino a diventare un importante produttore di vei-
Da sinistra: Hub e Wim Van Doorne, fondatori della DAF Trucks.
coli a livello globale, oggi parte integrante di un grande gruppo internazionale come Paccar. Caratterizzata da costante innovazione, qualità ed efficienza, DAF è oggi impegnata nel costruire le basi del trasporto del futuro, focalizzando l’attenzione su soluzioni avveniristiche come il pla-
tooning e i veicoli ibridi. Nel 1932 l’azienda dei van Doorne inizia a produrre rimorchi e cambia nome in Van Doorne’s Aanhangwagen Fabriek (Fabbrica di semirimorchi Van Doorne), poi abbreviato in DAF. Grazie al telaio saldato, i rimorchi e i semirimorchi prodotti dalla piccola
fabbrica si distinguono dalla concorrenza per il carico utile elevato. Anche il rimorchio per container DAF, lanciato nel 1936 e progettato per accelerare le operazioni di carico e scarico dai vagoni ferroviari, costituisce un’invenzione unica. Si è trattato infatti di uno dei primissimi esempi
di trasporto intermodale e DAF è stata tra le prime a ziende al mondo a fornire rimorchi per container. Nel 1949 entra in produzione il primo veicolo DAF e il nome dell’azienda viene modificato in Van Doorne’s Automobiel Fabriek. Un anno dopo viene costruita una fabbrica di veicoli dedicata e inizia la produzione di telai da tre, cinque e sei tonnellate, gettando le basi dell’azienda che conosciamo oggi. Inizialmente DAF utilizza motori a benzina e diesel Hercules e Perkins, ma nel 1957 la società di Eindhoven progetta e avvia la produzione dei primi motori con marchio prioprio. Due anni dopo DAF migliora il diesel DD575 con l’introduzione di un turbocompressore, che costituisce un’altra innovazione all’avanguardia. DAF è stata anche la prima realtà nel settore a introdurre il turbo intercooler nel 1973. Questa tecnologia è stata inizialmente sviluppata per soddisfare la domanda di motori con potenza superiore e consumo di carburante inferiore, ma si è anche dimostrata indispensabile per ridurre l’inquinamento dovuto alle emissioni dei gas di scarico. Negli anni ’80 DAF lancia ATi (Advanced Turbo Intercooling), che consente un ulteriore aumento di potenza ed efficienza grazie al perfezionamento della tecnologia d’iniezione e alla forma ottimizzata della camera di combustione. Entrata nella galassia dell’americana Paccar nel 1996, DAF prosegue rafforzandola la sua storia di successi. Nel 2005 presenta il motore Paccar MX, attualmente installato su tutti i veicoli industriali pesanti DAF e in oltre il 40 per cento dei veicoli prodotti da Kenworth e Peterbilt, due brand Paccar. L’ultima generazione di motori MX-13 ed MX-11 è caratterizzata da efficienti motori con basso numero di giri, trasmissioni intelligenti e assali posteriori ottimizzati, che garantiscono una coppia elevata a regimi bassissimi del motore, assicurando efficienza di consumo e massimi livelli di comfort per il conducente. Insieme agli avanzati algoritmi software del veicolo, all’aerodinamica eccellente e al nuovo impianto di post-trattamento compatto, queste innovazioni DAF garantiscono un significativo aumento nell’efficienza di consumo del carburante, pari al 7 per cento, il massimo nella storia dell’azienda. DAF lancia le nuove serie LF, CF e XF nel 2001 e nel 2002, il pluripremiato modello XF105 nel 2005 e il programma Euro 4 e 5 nel 2006. Nel 2013 entra in produzione una nuova linea completa di modelli Euro 6 ultra-ecologi-
ci. Infine, nel 2017 i nuovi CF e XF sono nominati “International Truck of the Year 2018”. Sempre nel 2017, il nuovo LF ottiene il premio “Commercial Fleet Truck of the Year” nel Regno Unito. Di innovazione in innovazione, nel 2015 DAF presenta il platooning dei veicoli. L’impianto EcoTwin ha permesso ai veicoli di seguire automaticamente quello di testa, riducendo il consumo di carburante e le emissioni di CO2, e migliorando il flusso di traffico. In seguito al successo di EcoTwin, nel 2017 DAF è stata scelta come partecipante esclusivo alle prove di platooning in Inghilterra. DAF partecipa ai più importanti progetti di sviluppo tecnologico europei, per aumentare le proprie competenze in materia di propulsione alternativa, elettrica e ibrida. Mentre DAF EcoTwin esplora il potenziale del platooning, Tellisys è uno studio sulla massimizzazione della capacità di carico finalizzata a ridurre le emissioni di CO2 per tonnellata/chilometro. Wifi-P altamente avanzato, radar e videocamere a bordo per il platooning consentono a più veicoli collegati in modalità wireless di procedere a distanza ravvicinata. Utilizzando gli input di guida provenienti dal veicolo capofila, i mezzi che seguono accelerano, frenano e sterzano in maniera automatica. Il platooning migliora l’efficienza dei trasporti su strada e la sicurezza stradale. Con l’obiettivo di migliorare ulteriormente l’efficienza del trasporto in container intermodale, il TelliSys è un prototipo di trattore e semirimorchio con posizione ultra bassa della ralla, che consente di aumentare del 20 per cento il volume di carico. TelliSys è una partnership fra istituzioni e aziende, tra cui DAF, GEFCO e Goodyear. costituita allo scopo di consentire il trasporto di container con un’altezza interna di 3 metri. La soluzione consentirebbe di impilare in un container 3 cosiddetti “piani da un metro”, ottenendo volumi di carico fino a 100 mc. Infine, i veicoli Innovation con tecnologia leader, come il Convenient e l’Ecochamps, hanno aperto per DAF la strada allo sviluppo di veicoli elettrici che saranno presentati al Salone Internazionale dei Veicoli Commerciali IAA di Hannover a settembre. Mentre il veicolo ibrido plug-in parallelo Convenient si concentra principalmente sulla massima riduzione dei consumi di carburante e delle emissioni di CO2, l’XF Ecochamps ibrido ha lo scopo di investigare in che modo il business case della tecnologia ibrida può diventare interessante per gli operatori.
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IL PRODUTTORE TEDESCO DI SEMIRIMORCHI INVESTE NELL’ITALIA A CUI VIENE RICONOSCIUTO UN RUOLO DI PRIMO PIANO NEL SETTORE LOGISTICO INTERNAZIONALE A LIVELLO EUROPEO E NEL BACINO DEL
MEDITERRANEO. PUNTO DI RIFERIMENTO LA CITTÀ DI VERONA, AL CENTRO DEI COLLEGAMENTI DEL TRASPORTO
KASSBOHRER INAUGURA LA NUOVA FILIALE DI VERONA
INTERMODALE TRA
ITALIA ED ESTERO
Italia snodo strategico
I
FABIO BASILICO VERONA
l ruolo strategico dell’Italia, e in particolare di Verona con il suo Interporto Quadrante Europa, nelle rotte dei trasporti e della logistica europea e del bacino del Mediterraneo, sono alla base della scelta di Kässbohrer, multinazionale tedesca produttrice di semirimorchi, di aprire una filiale diretta nel nostro Paese, localizzata proprio all’interno dell’Interporto veronese. All’inaugurazione ufficiale dell’ufficio di Via Sommacampagna 61 erano presenti i rappresentanti del management turco oggi alla guida del brand Kässbohrer: Iffet Türken, membro del Consiglio di amministrazione e Vicepresidente di Kässbohrer, e Kuntay Özkan, neo Dirigente di Kässbohrer Italia. Un evento
importante, nell’anno in cui Kassbohrer festeggia il 125esimo anniversario della sua fondazione a Ulm a opera di Karl Kässbohrer, la cui eredità passerà nelle mani dei figli Karl Jr e Otto nel 1923, anno in cui iniziano a produrre i primi rimorchi 2x4. La decisione di ubicare la sede italiana all’interno dell’Interporto Quadrante Europa non è certo frutto del caso ma risponde alle esigenze di un mercato logistico e dei trasporti che ha nello snodo di Verona un punto di riferimento a livello nazionale e internazionale. Come ha ricordato Matteo Gasparato, Direttore del Consorzio Zai che gestisce l’Interporto, “delle oltre 420mila unità di carico movimentate nel 2017, ben il 75 per cento erano semirimorchi. È chiaro dunque che il semirimorchio ha per noi un valore strategico fondamentale e
Iffet Türken, membro del Consiglio di amministrazione e Vicepresidente di Kässbohrer.
siamo particolarmente onorati di avere qui all’interno dell’Interporto la sede italiana di un’azienda leader come Kässbohrer. Verona è un punto idea le che ben rappresenta l’Italia nello scenario logistico eu ropeo. L’Interporto è l’infrastruttura più importante a livello nazionale e tra le più competitive a livello europeo. Nel 2017 sono transitate 28 milioni di tonnellate di merce, di cui 8 milioni via treno, in maggioranza treni intermodali”. Concetti ribaditi nell’intervento di Iffet Türken. “Non ci troviamo qui per caso - ha dichiarato il membro del Consiglio di amministrazione e Vicepresidente di Kässbohrer perché l’Italia, e Verona in par ticolare, rappresenta un’area cruciale nel trasporto e nella logistica europea. Inoltre, Italia per noi vuol dire innovazione, eccellenza nel pro dotto e qualità, elementi in comune con Kässbohrer”. “La nostra produzione - ha aggiunto la signora Türken - si divide in 39 gruppi di prodotti, in dodici categorie diverse con oltre 150 tipi di veicoli. Con una gamma di semirimorchi molto ampia riusciamo a soddisfare il fabbisogno di ogni singolo trasportatore. Inoltre, la nostra attività di ricerca e sviluppo è incessante, al fine di anticipare i trend di mercato. Offriamo la più vasta gamma d’Europa di modelli e funzioni speciali con cui attrezzare i veicoli. Nel complesso abbiamo più di 800 opzioni fra cui i nostri clienti possono scegliere”. La produzione Käs-
sbohrer comprende rimorchi centinati, reefer, semirimorchi con piattaforma, eccezionali, cisterne, porta container, veicoli cisterna, cassoni ribaltabili e casse mobili. L’internazionalizzazione è un elemento chiave dello sviluppo di Kässbohrer che mantiene un portafoglio clienti in più di 55 paesi attraverso una capillare rete di vendita e assistenza. “Gli stabilimenti produttivi sono 4 - ha detto an cora la Vicepresidente Ulm, in Germania, quartier generale dell’azienda, dove non solo vengono prodotti semirimorchi ma è attivo anche un centro vendita e post-vendita; Goch, nel sud della Germania, che funge anche da centro vendita e assistenza per l’intero continente europeo; Adapazari, in Turchia, il
principale impianto del network nonché centro di ricerca e sviluppo di alto livello, con una capacità produttiva annuale di 20mila unità; Tula, in Russia, che gestisce la vendita e la produzione per il mercato russo, nel quale Kässbohrer vanta la market leadership e il primato di essere l’unico produttore europeo del settore presente in loco con un proprio stabilimento, gestito dalla consociata 000 Kässbohrer”. “I nostri prodotti rispondono alle esigenze di ogni specifico mercato e ai bisogni del singolo cliente - ha aggiunto Iffet Türken - Non solo rispondiamo alle sfide odier ne, anticipiamo anche i bisogni futuri progettando soluzioni a beneficio del cliente sul lungo periodo. Per essere
GRAZIE ALLA PRESENZA DELL’INTERPORTO QUADRANTE EUROPA.
sempre al passo con i tempi investiamo incessantemente per promuovere la nostra attività di ricerca e sviluppo”. “In virtù della nostra ampia presenza internazionale, ascoltiamo attentamente ogni bisogno e sviluppiamo i prodotti che il mercato ci richiede - ha concluso Türken - nel fare questo manteniamo l’eredità e la preziosa tradizione di innovazione nata nel 1893; un concetto fondamentale per un mercato importante come quello italiano che richiede sempre prodotti innovativi in virtù della sua posizione di collegamento primario con il resto del continente europeo e con il bacino del Mediterraneo. Vogliamo contribuire con l’innovazione a favorire il collegamento dell’Italia con l’estero”.
KUNTAY ÖZKAN, DIRIGENTE DI KÄSSBOHRER ITALIA
“PIÙ FORTI NEL CUORE DEI TRASPORTI E DELLA LOGISTICA INTERNAZIONALI” E ra soddisfatto Kuntay Özkan, Dirigente della neonata Kässbohrer Italia. “Siamo felici di essere qui - ha esordito nel suo intervento nei locali dell’Interporto Quadrante Europa, nella stessa palazzina dove ha sede il nuovo ufficio di Kässbohrer Italia - L’inaugurazione a Verona della sede italiana di Kässbohrer rappresenta una nuova tappa nel lungo e costante sviluppo di Kässbohrer, iniziato nel 1893 a Ulm, nell’epopea della prima motorizzazione. Già nel 1907 l’azienda di Karl Kässbohrer riuscì ad avviare la propria produzione di veicoli industriali tramite la costruzione del loro primo autocarro cassonato.
Nel 1923, quando l’azienda era da un anno gestita dai figli di Karl, Karl Jr e Otto Kässbohrer, viene avviata la produzione dei primi rimorchi 2x2. E venne costruito a Ulm il primo esemplare di veicolo con capacità di carico fino a 4 tonnellate. In seguito, fu proprio Karl Jr a specializzarsi nello sviluppo di semirimorchi, cisterne e autocarri con cassone ribaltabile mentre Otto si dedicò al mondo degli autobus. Kässbohrer è stata un autentico pioniere del settore semirimorchi: basti pensare che negli anni Trenta, uno dei brevetti di Karl Jr riguardava l’accoppiamento del semirimorchio, che era così affidabile e a bassa manu-
tenzione da aprire la strada ai semirimorchi a 3 assi. L’accoppiamento Kässbohrer ha cambiato il corso dell’intera industria dei trasporti”. La linea guida dell’innovazione ha caratterizzato la lunga evoluzione Kässbohrer: “I nostri punti chiave sono: eccellenza produttiva, soluzioni snelle, ricerca e sviluppo - ha detto ancora Özkan - In Italia abbiamo avviato l’attività consapevoli di avere alle spalle un network di rivenditori professionisti e partner qualificati per il dopo vendita su tutto il territorio. Senza contare che mettiamo a disposizione dei nostri clienti anche un call center attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7”.
IDLE I M ONDO T R A S P O RT I Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto FONDATO E DIRETTO DA PAOLO ALTIERI
VEICOLI COMMERCIALI
INTERVISTA / KLAUS MAIER, VICE PRESIDENT SALES AND MARKETING MERCEDES-BENZ VANS
“Siamo ancora un passo avanti” MANAGER TEDESCO CON L’ITALIA NEL CUORE, KLAUS MAIER CONSIDERA LE SFIDE DEL CAMBIAMENTO IN ATTO NELLA LOGISTICA DELL’ULTIMO MIGLIO “UNA GRANDE OPPORTUNITÀ” PER LA DIVISIONE VANS DELLA STELLA: “RISPETTO A MEZZI DI MAGGIORE PORTATA COME TRUCK E BUS, UN VEICOLO COMMERCIALE ELETTRICO PORTA RISULTATI IMMEDIATI IN TERMINI DI RISPETTO AMBIENTALE E RIDUZIONE DEI CONSUMI. E NON COSTA AFFATTO PIÙ DI UN VEICOLO A COMBUSTIONE SE SI VALUTA UN PERIODO DI UTILIZZO DI QUATTRO O CINQUE ANNI”.
N
MAX CAMPANELLA MILANO
el Settembre 2016 Volker Mornhinweg, da Aprile 2010 Head of Mercedes-Benz Vans, lanciava la nuova strategia AdVANce, con cui la Divisione della Stella ha tracciato la sua strada verso il futuro, con l’obiettivo di “convertirsi” da costruttore di veicoli a fornitore di soluzioni globali per il trasporto di merci e persone. A distanza di meno di due anni da quella scelta, si raccolgono i primi frutti del cambiamento strategico: quest’anno arriverà sul mercato eVito cento per cen to elettrico mentre il nuovo Sprinter sbarca sul mercato accompagnato da un forte focus sulle applicazioni per la connettività, sull’integrazione tra nuove tecnologie e su innovative soluzioni hardware. Il lancio del nuovo Sprinter sembra collocarsi su un grande palcoscenico nel quale Mercedes-Benz Vans punta dritto verso nuovi progetti di mobilità. Lungo la sua strada ha già lanciato Classe X - il primo pickup con la Stella - e intanto Classe V, che pur essendo un veicolo multiuso vip è parte integrante del business della Divisione Vans, macina suc-
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cessi tra i professionisti (e non solo). Dati più che confortanti che emergono a pochi mesi dalla fine del 2017, che Mercedes-Benz Vans ha chiuso con un nuovo record nelle vendite: oltre 400mila unità vendute e cinque anni consecutivi di crescita continua. La divisione ha aumentato le vendite complessive di unità di circa il 12 per cento e tutte le serie di modelli hanno contribuito a questa crescita con le cifre migliori di sempre. Per fare il punto sulla strategia della Stella nel segmento dei Van e sui prodotti e servizi della Divisione abbiamo incontrato Klaus Maier, dal 2013 Responsabile Vendite e Marketing Mercedes-Benz Vans. Classe 1962, Maier è un manager con l’Italia nel cuore: “Tutte le volte che vengo in Italia - ci confida - mi sento a mio agio: ho amici a Sala al Barro, incantevole località nei pressi di Lecco, e quando posso trascorro volentieri del tempo qui per ritemprarmi nel corpo e nello spirito. L’Italia è la mia seconda casa: solo qui si può fare colazione sorseggiando un vero espresso”. Una laurea in Amministrazione focalizzata su marketing, strategia aziendale e gestione industriale, Klaus Maier nel 1990 entra in Mer-
cedes-Benz occupando gradualmente posizioni di sempre maggior rilievo, tra cui Senior Manager Financial Controlling Sales Companies e General Manager Vetture e Veicoli Commerciali. Nel 1998 il primo incarico in Asia presso l’allora DaimlerChrysler di Singapore come General Manager Financial Controlling and Planning. Nel 2007 è in Cina come Presidente e Amministratore delegato Mercedes-Benz, prima di assumere l’attuale incarico. Qual è l’attuale posizione di Mercedes-Benz Vans e quali le ambizioni con il lancio del nuovo Sprinter? “Sul piano dei prodotti e degli investimenti sulle gamme - risponde Klaus Maier - siamo un passo avanti rispetto ai competitor e i numeri dan no ragione alla strategia AdVANce avviata meno di due anni fa. Il lancio del nuovo Sprinter si colloca in questa fase di grande cambiamento nel mondo della logistica e, per noi di Mercedes-Benz Vans, il suo arrivo sul mercato parte da numeri di tutto rispetto: Sprinter in Europa ha una quota del 17 per cento circa, del 7,5-8 per cento in Italia. Ma i nostri veicoli sono protagonisti anche in Cina e Russia dove stiamo investendo per essere vicini ai clien-
Mercedes-Benz eVito 100 per cento elettrico è pronto a sbarcare sul mercato nella seconda metà di quest’anno.
Klaus Maier, Vice Presidet Sales and Marketing Mercedes-Benz Vans.
ti: in Cina è operativo un sito produttivo per le forniture locali, la fabbrica in Argentina produce per il Sud America e stiamo costruendo una fabbrica negli Stati Uniti. In Australia e Sud Africa il nostro Classe X sta avendo un successo straordinario”. Quali sono le principali novità che derivano dall’applicazione della strategia AdVANce? “In un mondo sempre più connesso - spiega Klaus Maier - Mercedes-Benz Vans si prepara al futuro coinvolgendo i clienti finali, con l’obiettivo di sviluppare soluzioni per le esigenze future e di farlo il più rapidamente possibile, in modo da proporle sul mercato nei tempi giusti. Pensiamo alla logistica dell’ultimo miglio e all’e-commerce:
gli ordini e le consegne devono essere rapide e, per farlo, occorre coinvolgere fin da subito il veicolo commerciale, che rappresenta l’ultimo anello della catena logistica. Tanto per fare un esempio, stiamo già sviluppando, adesso, sistemi che automatizzano il vano di carico, in modo che il processo di carico e scarico della merce da consegnare avvenga nel modo più rapido possibile”. Tra i temi più gettonati nel cambiamento della logistica “last mile” vi è quello dell’elettrificazione: a che punto è Mercedes-Benz Vans? “L’arrivo entro fine anno del Vito eCell - afferma Klaus Maier - è la dimostrazione che ancora una volta siamo al top dell’efficienza: è l’efficienza produttiva che consente a Mercedes-Benz di essere presente in ogni ambito con prodotti al top, di essere un fornitore di soluzioni e sistema di mobilità ad ampio raggio. Io penso che le nuove sfide della logistica last mile rappresentino una grande opportunità per MercedesBenz Vans: rispetto a veicoli di maggiore portata come truck e bus, il veicolo commerciale a trazione elettrica raggiunge parametri di efficienza senza confronto rispetto alla trazione diesel, consentendo al cliente finale di ottenere immediate economie di scala”. Insomma, nessuna via di mezzo né altre trazioni che non siano diesel e elettrico. “In termini di opinione pubblica - afferma in conclusione Maier - la trazione elettrica si porta dietro una scia di elementi positivi, in primis rispetto ambientale e accesso nei centri storici. E il costo complessivo non è affatto più elevato rispetto a un veicolo a combustione: il maggiore costo sostenuto con il prezzo di acquisto nel giro di quattro o cinque anni viene assorbito dal risparmio su consumi e manutenzione. Senza dimenticare che un veicolo elettrico consente subito la drastica riduzione delle emissioni di CO2 e quindi il rispetto di ogni più severa normativa”.
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI VOLKSWAGEN VEICOLI COMMERCIALI FESTEGGIA I 30 ANNI DEL CALIFORNIA
Il mito inossidabile del camper LA STORIA DEL CALIFORNIA INIZIA NEL 1988 CON UNO SPECIALE MODELLO DI CAMPER REALIZZATO SULLA BASE DEI
CALIFORNIA È STATO UN’ICONA ATTRAVERSO QUATTRO GENERAZIONI E, DAL MOMENTO DEL LANCIO A OGGI, NE SONO STATI VENDUTI 157.500 ESEMPLARI NEL MONDO. NEL 2017, CON 15.155 UNITÀ, HA FURGONCINI T3.
D
BATTUTO IL RECORD DI GAMMA IN TERMINI DI NUOVE
REGISTRAZIONI IN UN ANNO.
FABIO BASILICO HANNOVER
iventare un’icona è un onore e un onere che non spetta a tutti. Per questo Volkswagen Veicoli Commerciali ha dato il meritato risalto al trentennale del California, il camper divenuto sinonimo del viaggiare liberi alla ricerca di sempre nuove stimolanti avventure. Nel 1988 veniva introdotto sul mercato il primo California, l’inizio di una storia di successo unica che continua ancora oggi. Volkswagen Veicoli Commerciali ha festeggiato il compleanno del mito tra i camper partecipando alla Techno-Classica di Essen, dove ha tra l’altro presentato un California originale - un T3 del 1988 - completamente restaurato. California è il camper di maggior successo nella sua categoria, grazie anche ai valori che rappresenta: un desiderio di vita, un grido di libertà. È stato un’icona attraverso quattro generazioni e, dal momento del lancio a og gi, ne sono stati venduti 157.500 esemplari nel mondo. Un dettaglio importante accomuna il modello di oggi con il T3 della prima generazione: il tetto a scomparsa, una tenda alta quasi due metri che per i viaggiatori del California è più che sufficiente per poter dire in qualsiasi parte del mondo: “Casa è dove parcheggiamo il nostro camper”. La storia del California inizia nel 1988 con uno speciale modello di
SUCCESSO SENZA PRECEDENTI. camper realizzato sulla base dei furgoncini T3. Verso la fine dell’estate di quell’anno, questa prima versione del mezzo viene presentata al Caravan Show di Essen. Il 1988 è l’anno in cui Whitney Houston accompagna i giramondo con la sua hit “One Moment in Time” e Tom Cruise recita accanto a Du stin Hoffman in “Rain Man”. In Germania, Helmut Kohl è cancelliere e negli Stati Uniti il Presidente è Ronald Reagan. I clienti possono ordinare questo primo modello in due colori: “Pastel Whi te” o “Marsala Red”. I designer che realizzano gli interni dimostrano grandi capacità creando uno stile ben riconoscibile, grazie all’utilizzo dei colori bianco e grigio e alla realizzazione di una cucina disposta in maniera ottimale. Il prezzo del veicolo è di 39.900 marchi tedeschi. Il costo vantaggioso, le caratteristiche intelligenti e l’ingegneria indistruttibile del Bulli consentono al California di diventare un immediato best seller, con 5.000 unità vendute già nel primo anno di vita. Da allora in poi il California, che inizialmente doveva essere solo un’edizione speciale, è stato trasformato in un prodotto parte della gamma Volkswagen, diventando così sempre più popolare; in soli tre anni conquista 22.000 amanti del camper. Il passaggio dal T3 al T4 è avvenuto nell’agosto del 1990 ed è stato simile a una rivoluzione tecnologica. Dopo quattro decenni di trazione po-
steriore con motori boxer quattro cilindri, gli specialisti di Volkswagen Veicoli Commerciali ribaltano le cose spostando il motore sul davanti. Una soluzione rivoluzionaria per il design, le sospensioni, i motori e gli spazi interni. Nella parte posteriore il maggiore spazio a disposizione consente di valorizzare ulteriormente il California T4 che riesce a distinguersi rispetto a qualsiasi altro camper di quel periodo. Lo slogan
della campagna di lancio è indicativa: “Hotel California. Posizione tranquilla, arredamento con for tevole, vista panoramica garantita”, elaborato come un gioco sulla celebre canzone degli Eagles. E come “Hotel California” anche il California T4 è un successo, con 39.000 veicoli venduti dal momento del lancio al 2003 quando con il T5 si arriva a un nuovo livello di comfort nel concept di camper compatto, pur ri-
Hall of Fame dei veicoli classici, considerato che tutti gli amanti del California, dal 1988 al 2018, ne hanno già fatto una vera e propria icona. Proposto in versione Beach con un listino prezzi che parte da 44.190 euro e in versione Ocean da 62.210 euro nonché una gamma motorizzazioni che comprende le unità 2.0 TDI da 75 kW/102 cv, 110 kW/150 cv e 150 kW/204 cv, California è un
Il California Beach è stato protagonista della diciottesima edizione di Overland insieme ad Amarok e Transporter Kombi.
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manendo fedeli al modello originale. Nel 2015 circa 55.000 automobilisti optano per il California T5, divenuto il camper di maggior successo della sua categoria. E nel 2015 viene presentato il California T6 che, grazie ai suoi numerosi sistemi di assistenza alla guida e alla massima connettività, ha aperto la porta al futuro del camper. Anche questo modello è diventato in breve tempo un best seller e nel 2017, con 15.155 unità, ha battuto il record di gamma in termini di nuove registrazioni in un anno. Pur non essendo mai diventati veicoli per normale uso quotidiano, i California si sono trasformati in classic car del loro periodo. In Germania, il primo California T3 ha appena ricevuto lo status ufficiale di “veicolo classico” e con esso il suffisso “H” sulla targa. Ci sono buone probabilità che anche le generazioni successive vengano iscritte nel la
fedele compagno di viaggio che ha dimostrato tutte le sue qualità anche durante l’ultima spedizione di Overland. Dall’Europa dell’Est all’Asia occidentale, lungo una rotta di circa 30mila km, la 18esima edizione di Overland, la mitica avventura su ruote capitanata da Beppe e Filippo Tenti, si è appoggiata su quattro veicoli della gamma Volkswagen Veicoli Commerciali: due California Beach, un Amarok e un Transporter Kombi. I veicoli, rigorosamente dotati della rinomata trazione integrale 4Motion, hanno mostrato al mondo la versatilità della trazione integrale Volkswagen, proprio ora che tutta la gamma veicoli commerciali del costruttore tedesco ne è dotata. Veicoli che hanno sfidato percorsi talvolta proibitivi, garantendo motricità alla carovana su ogni tipo di terreno e di fronte a ogni ostacolo.
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI MILANO DESIGN WEEK 2018 / AMICOBLU PRESENTA LA SUA OFFERTA
Stile da tendenza
NEL CUORE DEL GRANDE PALCOSCENICO CHE NEL CAPOLUOGO MENEGHINO HA VISTO IL SUCCEDERSI DI UNA MIRIADE DI EVENTI LEGATI AL MONDO DEL DESIGN, IL MARCHIO LEADER NEL NOLEGGIO DI VEICOLI COMMERCIALI IN ITALIA HA CONFERMATO LA SUA
C
PARTECIPAZIONE CON CNA. “RAPPRESENTIAMO DA SEMPRE UN VALIDO SOSTEGNO PER I PROFESSIONISTI E GLI ARTIGIANI ITALIANI”, AFFERMA
MICHELE S. ALTIERI ROMA
he ci fa un furgone immerso nel grande palcoscenico del design? AmicoBlu, brand di Avis Budget Italia e marchio leader nel noleggio di veicoli commerciali in Italia, alla “Milano Design Week”, nel corso di una miriade di eventi spontanei legati al mondo del design, ha presentato la sua of-
MICHELE ALESSANDRELLI BARCAROTTI, VAN DIRECTOR DI AVIS BUDGET ITALIA.
ferta di servizi di qualità ai professionisti. Con 130 uffici di noleggio in tutto il Paese, AmicoBlu offre una vasta gamma di furgoni, ideali per coloro che viaggiano con un carico e necessitano di spazio. Ci sono soluzioni per tutti: dalla squadra in trasferta che trasporta attrezzature sportive, alla band che viaggia con i suoi strumenti musicali in vista di un concerto, al piccolo imprenditore che deve trasportare merce per una
fiera. Milano Design Week è stata l’occasione per far conoscere l’offerta e i servizi della flotta, che prevedono condizioni speciali per noleggi mensili, nei giorni feriali e nel weekend. Nell’ambito della giornata dedicata al tema “Pop is Love” dell’area outdoor di Base, un furgone della flotta AmicoBlu ha ospitato uno speciale dj set dei “Distratti” con musica pop, rock e indie. Inoltre, AmicoBlu ha partecipato con un proprio corner a Re-design, evento organizzato da CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Me die Imprese) in collaborazione con CLAAI (Confederazione delle Libere Artigianato Associazioni Italiane).
Un primo bilancio della partecipazione alla manifestazione: perché AmicoBlu alla Milano Design Week? “AmicoBlu - risponde Michele Alessandrelli Barcarotti, Van Director di Avis Budget Italia - partecipa ormai da tre anni alla Milano Design Week insieme a CNA. Questa partnership ci consente di stare al fianco dei professionisti e degli artigiani italiani ai quali offriamo da sempre un valido sostegno, mettendo a loro disposizione soluzioni flessibili a costi sostenibili. Una proposta che possa rappresentare un vantaggio, anche economico, per le PMI. Inoltre, da quest’anno uniamo la flessibilità della nostra offerta alla creatività del contesto che ci ospita grazie all’idea “Goditi il tuo spazio”.
Questo concept sintetizza al meglio le molteplici soluzioni offerte da AmicoBlu per coloro che viaggiano con un carico, come ad esempio attrezzature sportive o strumenti musicali”. Dobbiamo aspettarci ulteriori novità quest’anno? AmicoBlu a nuovi e originali eventi? “Assolutamente sì. AmicoBlu - prosegue Alessandrelli sta diversificando la sua presenza con l’idea di comunicare un utilizzo meno tradizionale del furgone, dimostrando la sua flessibilità e adattabilità anche alle esigenze di chi, ad esempio, fa sport invernali. Quest’anno siamo stati protagonisti della quinta edizione del Campionato del Mondo di Snowkite: l’organizzazione dell’evento ha potuto usufruire di un veicolo commerciale per il supporto logistico. Grazie alla funzionalità della proposta di AmicoBlu, il furgone si è rivelato l’alleato ideale per dare vita ad una vera e propria segreteria mobile che ha consentito agli organizzatori di seguire gli atleti in tutti i campi gara. Ma ci sono altre iniziative in programma anche per la stagione estiva”. Quali sono le proposte AmicoBlu per noleggi mensili, nei giorni feriali e nel weekend? “AmicoBlu - spiega il Van Director di Avis Budget Italia - ha un’offerta estremamente varia e personalizzabile che permette di soddisfare qualsiasi tipo di esigenza e rappresenta un’ottima alternativa all’acquisto, dal noleggio orario a quello a medio termine. In particolare: la formula weekend per piccoli trasporti o traslochi; la classica formula settimanale per noleggi di più giorni; la formula “night” per chi preferisce guidare nelle ore serali o può lavorare solo in orari notturni; la speciale formula “Stop&Go” per chi utilizza il furgone solo nei giorni feriali (non pagando quelli festivi di non utilizzo); la formula “Pomeriggio Amico” per chi ha bisogno di ritirare il furgone dal pomeriggio prima per caricarlo o anche solo parcheggiarlo sotto casa ed essere pronto a partire di buon mattino il giorno seguente; e infine la formula “Tutto Compreso” che offre massima trasparenza e totale libertà di trasporto con un risparmio minimo di cinquanta euro”.
Michele Alessandrelli Barcarotti, Van Director di Avis Budget Italia.
DAI FURGONI STANDARD A OGNI TIPO DI ALLESTIMENTO: UNA FLOTTA COMPLETA PER TUTTE LE ESIGENZE
F
UNA RETE DI AGENZIE PRONTE A INTERVENIRE IN CASO DI GUASTO O INCIDENTE urgoni standard, furgoni allestiti e furgoni elettrici piccoli e medi, dal Fiat Fiorino ai veicoli spondati, dal ribaltabile alla cella frigo: la flotta AmicoBlu è adatta a tutte le possibili esigenze di trasporto e garantisce sempre massima affidabilità nella guida e nel servizio. “Circa un quarto della flotta AmicoBlu illustra Michele Alessandrelli Barcarotti, Van Director di
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Avis Budget Italia - include cassonati aperti e chiusi, sponde, refrigerati, coibentati e ribaltabili. I furgoni allestiti rappresentano una delle aree d’investimento dell’azienda, sia per quanto riguarda i veicoli che la capacità di allestirli in base alle richieste del cliente: un vero e proprio noleggio “tailor ma de” per i veicoli commerciali”. Come vengono scelti i par-
tner per l’allestimento? “La selezione dei partner per l’allestimento dei nostri furgoni precisa Alessandrelli - è molto spesso una decisione a tre che riguarda anche le Case costruttrici: serietà, affidabilità e qualità dei prodotti, unita alla rapidità delle consegne dei veicoli allestiti, sono sicuramente le caratteristiche principali che andiamo a ricercare nei nostri partner. Ol tre alle
tradizionali richieste di furgoni medi e grandi per esigenze di logistica, trasporti e catering, registriamo sempre più richieste di furgoni medio-piccoli (per le consegne “last mile” legate ad esempio all’ecommerce), di veicoli elettrici (per la distribuzione nei centri storici vincolati da regolamentazioni su accessi ed emissioni) e di veicoli allestiti. Quindi sempre più categorie di pro-
fessionisti scelgono la formula del noleggio rispetto all’acquisto, in quanto viene considerato più efficiente e conveniente”. Quali sono i vantaggi di noleggiare un veicolo allestito anziché acquistarlo? “Il noleggio di un veicolo allestito - risponde il Van Director di Avis Budget Italia - presenta gli stessi vantaggi di quello tradizionale: flessibilità, velocità,
chiarezza del costo e sicurezza di avere il mezzo sempre a disposizione anche in caso di break down, in quanto viene fornito un veicolo sostitutivo. AmicoBlu ha 130 agenzie per il noleggio di veicoli commerciali in tutta Italia: in caso di guasto, danno o incidente mettiamo a disposizione un servizio gratuito per il soccorso stradale attivo 24 ore su 24 sia in Italia che all’estero”.
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI
IL CENTRO TECNICO OPEL DI RÜSSLSHEIM SI OCCUPERÀ DI TUTTI I VAN DI GROUPE PSA
Votati all’eccellenza
“IL CENTRO TECNICO DI RÜSSELSHEIM AVRÀ UN RUOLO ANCORA PIÙ SIGNIFICATIVO NELLA RETE MONDIALE DI RICERCA E
GROUPE PSA HA DICHIARATO MICHAEL LOHSCHELLER, CEO DI OPEL - SI TRATTA DI UN
SVILUPPO DI
IMPORTANTE PILASTRO PER L’OFFENSIVA DI
OPEL/VAUXHALL NEL SETTORE DEI VEICOLI COMMERCIALI E SI AFFIANCA AL LANCIO DEL NUOVISSIMO
COMBO IN PROGRAMMA QUEST’ANNO E ALLA PROSSIMA GENERAZIONE DI
VIVARO CHE GIUNGERÀ SUL MERCATO NEL 2019”.
U
GIANCARLO TOSCANO RÜSSELSHEIM
na nuova stagione si apre per lo storico Centro Tecnico di Rüs selsheim, in Germania, tradizionalmente parte integrante di Opel, brand ora entrato a far parte della galassia Groupe PSA. Il costruttore francese ha infatti deciso di rafforzare ulteriormente il Centro Tecnico consentendo ai team ingegneristici che vi lavorano di mettersi a capo nel prossimo futuro dell’intero sviluppo dei veicoli commerciali leggeri di Groupe PSA, costruiti su una piattaforma dedicata. “Grazie a questa decisione assumiamo la responsabilità mondiale di sviluppare la piattaforma per i veicoli commerciali leggeri di Groupe PSA, oltre a occuparci di tutti i moduli, dallo sviluppo avanzato a quello di serie - ha dichiarato Michael Lohscheller, Ceo di Opel/ Vauxhall - Il Centro tecnico di Rüsselsheim avrà in questo modo un ruolo ancora più significativo nella rete mondiale di ricerca e sviluppo di Groupe PSA. Si tratta di un importante pilastro per l’offensiva di Opel/Vauxhall nel settore dei veicoli commerciali e si affianca al lancio del nuovissimo Combo in programma quest’anno e alla prossima generazione di Vivaro che giungerà sul mercato nel 2019”. Christian Müller, Managing Director di Opel/Vauxhall Engineering, ha aggiunto: “Abbiamo la responsabilità di utilizzare il nostro centro di Ricerca e Sviluppo realizzando progetti della massima qualità. Si tratta
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di un’ulteriore dimostrazione della bontà del nostro lavoro. Questa decisione migliora la nostra competitività in un momento in cui ci troviamo ad affrontare una sostanziale riduzione delle attività di sviluppo provenienti da General Motors”. Solo due settimane fa, la società ha annunciato l’assegnazione di nove Centri di Competenza all’Engineering Center di Rüsselsheim, tra cui lo sviluppo di sedili, tra smissioni manuali e celle a combustibile per Groupe PSA. In totale sono 15 i Centri di Competenza presenti nella sede di Opel/Vauxhall. Opel avvia produzione in Namibia. Opel prosegue intanto la sua offensiva internazionale con la pianificazione della produzione nel nuovo stabilimento di Walvis Bay, in Namibia, realizzato in joint venture da Groupe PSA. Il primo modello che sarà assemblato già a partire da quest’anno sarà il Suv compatto Opel Grandland X. Opel prosegue dunque la propria offensiva sulle esportazioni nei mercati extraeuropei sfruttando la presenza produttiva globale di Groupe PSA. Con lo stabilimento in Namibia, Opel rafforzerà ulteriormente la propria presenza in Africa Meridionale. “Aumentare significativamente vendite e redditività sui mercati extraeuropei è uno dei pilastri fondamentali del nostro piano strategico PACE! e stiamo procedendo con decisione in questa direzione - ha dichiarato Michael Lohscheller - La decisione di avviare la produzione in Namibia dimostra inoltre quanto sia utile per Opel far parte di
Groupe PSA. Grazie alla presenza mondiale della nostra casa madre, pos siamo entrare rapidamente in paesi in crescita”. In un primo momento Opel produrrà a Walvis Bay il Suv Grandland X inviando kit di parti pre-assemblate. Gli assemblaggi inizieranno già nella seconda metà del 2018. Successivamente seguiranno altri prodotti. Groupe PSA e la Namibia Development Cor poration (NDC) hanno firmato una joint-venture per produrre a Walvis Bay modelli Opel
e Peugeot. L’obiettivo annuo previsto è superiore alle 5.000 unità entro il 2020. “La rapidità della nostra decisione e della sua attuazione dimostra l’eccellente collaborazione tra i nostri marchi - ha commentato JeanChristophe Quémard, Executive Vice-President, Africa-Middle East di Groupe PSA - Il progetto è anche un chiaro esempio del potenziale del marchio Opel in questa regione”. Il piano strategico PACE! di Opel/Vauxhall prevede un chiaro aumento delle esportazioni che, insieme ad
altre misure, consentirà al costruttore di tornare a una redditività sostenibile. Opel prevede di raddoppiare le vendite sui mercati internazionali da qui al 2020. L’obiettivo è quello di generare il 10 per cento dei volumi di vendita Opel al di fuori dell’Europa en tro la metà degli anni Venti. Per raggiungere questo risultato, il marchio rafforzerà ul teriormente le proprie attività in 15 paesi in Asia, Africa e Sud America dove è già presente ed entrerà in più 20 nuovi mercati entro il 2022. La decisione di assemblare in Namibia anche i veicoli Opel per il mercato africano non è il primo passo compiuto da Opel per realizzare questa promessa: negli ultimi mesi, la Casa di Rüsselsheim ha stretto accordi commerciali con noti partner in Sud Africa, Marocco e Tunisia, che preludono a una crescita futura in questi importanti mercati.
Oltre al potenziamento dell’Engineering Center di Rüsselsheim Opel è protagonista anche dell’avvio della produzione in Namibia, nel nuovo stabilimento di Walvis Bay. In alto, l’Opel Vivaro e, sotto, il Combo.
NUOVA BUSINESS UNIT DEDICATA AGLI ELETTRICI DI GROUPE PSA
ALEXANDRE GUIGNARD DIRETTORE DI “LOW EMISSION VEHICLES”
L
a creazione della Business Unit “Low Emission Vehicles” risponde all’obiettivo di Groupe PSA di sviluppare un’offerta elettrica per la totalità della sua gamma entro il 2025, con l’attuazione a partire dal 2019. A presidiare il lavoro è stato chiamato Alexandre Guignard, nominato Direttore della Business Unit. Le due priorità di PSA sono la crescita redditizia e il contributo al raggiungimento degli obiettivi di emissioni di CO2. La Business Unit in pratica risponde alle sfide della transizione energetica e
si attiva per costruire un’offerta di mobilità elettrica efficiente e coerente. Il suo raggio d’azione è mondiale e raggruppa tutte le leve che permetteranno di proporre modelli in grado di soddisfare le aspettative dei clienti, con il massimo livello di prestazioni. Pertanto, questa BU definirà e attuerà la strategia dei veicoli elettrici del Gruppo e realizzerà l’offerta dei prodotti e i servizi associati. L’ambizione di Groupe PSA è proporre un’esperienza cliente differenziata, che crei valore e legami con il Gruppo, con i suoi 5 marchi auto-
mobilistici Peugeot, Citroën, DS e Opel/ Vauxhall e il suo marchio di mobilità Free2move. Alexandre Guignard sarà responsabile dello sviluppo sostenibile di quest’attività, in tutte le regioni interessate, e guiderà le iniziative per contribuire agli obiettivi di emissioni di CO2 del Gruppo, nel rispetto delle norme europee del 2020 e successive in materia di emissioni. Linda Jackson, Direttrice del marchio Citroën, ha dichiarato: “La transizione energetica è un’opportunità che la nostra azienda ha colto con l’attuazione di
un’offensiva tecnologica senza precedenti grazie alle piattaforme multi-energia. La sfida di questa Business Unit, che beneficerà delle esperienze già avviate da molti anni nel Gruppo, sarà proporre l’offerta migliore al momento più opportuno per soddisfare i nostri clienti e garantire così le migliori condizioni economiche di commercializzazione dei veicoli elettrici del Gruppo”.
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Alles stimento veicoli industriali e commerciali
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI PROVA SU STRADA DEL NUOVO MERCEDES-BENZ SPRINTER
“NEL SETTORE DELLA LOGISTICA E DEL TRASPORTO
Il logistico perfetto
DEL FUTURO NON È PIÙ SUFFICIENTE DISPORRE DI UN BUON VEICOLO - HA SOTTOLINEATO VOLKER
MORNHINWEG, RESPONSABILE DI MERCEDES-BENZ VANS - IL NUOVO SPRINTER DEVE ESSERE QUALCOSA IN PIÙ DELLA SEMPLICE SOMMA DEI SUOI COMPONENTI.
CON
UNA MOLTEPLICITÀ DI VERSIONI MAI RAGGIUNTA PRIMA D’ORA, NUOVI SERVIZI DI CONNETTIVITÀ E UNA NUOVA GENERAZIONE TELEMATICA, IL VEICOLO SI PRESENTA COME SOLUZIONE DI SISTEMA COMPLESSIVA, PERFETTAMENTE IDONEA ALLE DIFFERENTI ESIGENZE DI TRASPORTO E MOBILITÀ
A
FABIO BASILICO AMSTERDAM
msterdam apre le porte al nuovo Mercedes-Benz Sprinter. La “Venezia del Nord” con la sua originale e particolare conformazione urbanistica è il luogo adatto per mettere alla prova le doti della nuova generazione del large van della Stella, autentico best seller della categoria. Proprio nella capitale olandese Mercedes-Benz Vans ha organizzato l’international press test del nuovo Sprinter. Un modello concepito per andare incontro alle esigenze dei trasportatori del futuro, co me ha sottolineato Volker Mornhinweg, Responsabile di MercedesBenz Vans: “Nel settore della logistica e del trasporto del futuro, la variabilità e l’offerta di soluzioni idonee alle specifiche esigenze del cliente rappresentano il principale fattore di successo. Oggi non è più sufficiente disporre di un buon veicolo. Come talento versatile, quindi, il nuovo Sprinter deve essere qualcosa in più della semplice somma dei suoi componenti. Con una molteplicità di versioni mai raggiunta prima d’ora, nuovi servizi di connettività e una nuova generazione telematica, il veicolo si presenta come so luzione di sistema complessiva, perfettamente idonea alle differenti esigenze di trasporto e mobilità nell’impiego commerciale. In questo modo anche il nuovo Sprinter riesce nell’impresa che è già stata affrontata e vinta dai suoi predecessori: ridefinire ex novo il segmento dei van.
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NELL’IMPIEGO COMMERCIALE”. Si afferma quindi come la quintessenza dell’hardware compatto e intelligente e porterà al prossimo livello evolutivo il segmento, il lavoro dei nostri clienti e il nostro business”. PREZIOSA EREDITÀ
Con più di 3,4 milioni di veicoli con segnati in 130 Paesi, le prime due generazioni dello Sprinter hanno lasciato una pesante eredità al successore, che però ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per continuare sulla strada del successo commerciale. Come ogni MercedesBenz che si rispetti, il nuovo Sprinter colpisce l’occhio dell’osservatore a cominciare dal design. Con la terza generazione, Sprinter inaugura una nuova era per il layout degli esterni in cui non sono solo le sue caratteristiche tecniche a essere utili per la risoluzione dei problemi di trasporto. In un moderno parco veicoli, infatti, ciascun veicolo svolge anche una funzione di rappresentanza e, specialmente nel caso di piccole e medie imprese, si presenta come una sorta di biglietto da visita dell’azienda. Sprinter reinterpreta il linguaggio stilistico specifico della Stella, esprimendone la filosofia e, con essa, la capacità di conciliare gli opposti: emo zione e intelligenza. In quanto membro della famiglia dei van, i punti in comune con Classe V risultano notevolmente più evidenti rispetto a quelli esistenti con i veicoli
commerciali. Che sia Furgone, Tourer (fino a 9 passeggeri), telaio cabinato cassonato o autotelaio, Sprinter definisce nuovi standard di riferimento in fatto di modularità. Basti pensare ai tipi di trazione, con l’offerta che si completa con la trazione anteriore che affianca per la prima volta le note trazioni posteriore e integrale. Grazie alla configurazione con la cabina di guida classica o doppia, alle quattro diverse lunghezze della sovrastruttura e ai tonnellaggi/altezze del vano di carico adattabili, la terza generazione è campionessa di personalizzazione. A seconda del mercato di vendita, sono disponibili le versioni con guida a destra ed a sinistra. La variante Testata motrice è prodotta esclusivamente per gli allestitori di autocaravan. Soltanto grazie a questi parametri, Sprinter è offerto in oltre 1.700 versioni diverse. Per la nostra prova su strada saliamo a bordo di uno Sprinter Furgone. Spicca il contrasto tra linee morbide, emozionanti ma comunque pulite lungo le superfici più ampie sulla plancia e i dettagli netti come le bocchette di aerazione o il sistema multimediale MBUX con collegamento internet di qualità, in anteprima anche a bordo della nuova Classe A. Il contrasto tra il caldo colore grigio scuro e le superfici lucide nere, l’impiego di materiali pregiati e la presenza di dettagli in silver shadow conferiscono all’abitacolo un aspetto unico, enfatizzando la qualità percepita. In merito al vano di carico, nella versione Furgone, la più importante della
Il telaio cabinato cassonato è una della diverse configurazioni vincenti della nuova gamma Sprinter.
gamma, già la dotazione base del pianale in metallo è in grado di soddisfare le esigenze della maggior parte dei clienti. Se il van viene regolarmente caricato molto, ad esempio, dai tecnici del servizio assistenza, diventando così un magazzino ricambi su ruote, il pianale per carichi pesanti in legno è la scelta giusta. Questa variante è stata sviluppata soprattutto per quei trasporti in cui il carico è distribuito soltanto in pochi punti nel vano di carico, per esempio nelle soluzioni con scaffalature o in caso di merci particolarmente pesanti o ingombranti. Se è possibile una distribuzione più regolare del carico, viene consigliato il nuovo pianale dalla struttura leggera in plastica, che consente margini più alti per il carico. Particolari importanti: nella variante Furgone più lunga con massima altezza del tetto, la capacità di carico arriva a circa 17 mc e i tonnellaggi ammessi variano da 3,0 a 8,75 t compreso rimorchio. HIGHLIGHT TECNICI
Su strada mettiamo alla prova uno de gli highlight tecnici del nuovo Sprinter, ovvero due cambi di nuovo sviluppo per la trazione anteriore. Novità nel segmento van è l’impiego di un cambio automatico a 9 rapporti con convertitore di coppia che grazie al sistema Drive Select e i comandi al volante permette ai conducenti di intervenire manualmente sul profilo di innesto attuale. Il cambio manuale a 6 marce, anch’esso di nuovo sviluppo, colpisce per l’elevato comfort di innesto senza fastidiose vibrazioni della leva. Tutto questo grazie alla nuova sensoristica con riconoscimento della marcia. C’è stata anche la possibilità di testare il prodigioso automatico 7G-TRONIC PLUS che ora può essere comandato mediante il citato sistema Drive Select, disponibile da subito per tutte le varianti a trazione posteriore con motore diesel e tutte le varianti a trazione integrale. Il cambio si fa notare per le procedure di innesto semplici e la grande flessibilità. Naturalmente, Sprinter sa il fatto suo anche grazie a un potente sei cilindri silenzioso e confortevole. Coppia elevata in un’ampia gamma di regime per il più potente motore diesel da 3 litri che eroga una potenza di 140 kW/190 cv e mette a disposizione una coppia di 440 Nm tra 1.600 e 2.600 giri/min. Si tratta dell’unico sei cilindri nel segmento
dei grandi van e si distingue per la straordinaria forza propulsiva. Al pari della versione da 3 litri, anche il più piccolo motore diesel a quattro cilindri dispone di iniezione diretta common rail. Con la trazione posteriore, il propulsore da 2.1 litri genera tre diversi livelli di potenza: 84 kW/114 cv, 105 kW/143 cv o 120 kW/163 cv. Con la trazione anteriore, si spazia da 84 kW/114 cv a 105 kW/143 cv e fino a 130 kW/177 cv. Va segnalato che la variante più potente è disponibile in esclusiva per il segmento degli autocaravan. Le emissioni scendono grazie alla tecnologia motoristica BlueTEC. E con tecnologia SCR (Selective Catalytic Reduction) per il posttrattamento dei gas di scarico con additivo AdBlue, la quota di ossido di azoto si riduce dell’80 per cento dopo la combustione. La capacità del serbatoio AdBlue aumenta rispetto alla generazione precedente, passando da 18 a 22 litri. Cresce così l’autonomia. A bordo di Sprinter si respira un’aria squisitamente tecnologica. Non a caso Mercedes-Benz Vans si è trasformata da semplice costruttore a fornitore di soluzioni di trasporto e mobilità integrali. Il nuovo Sprinter è il primo risultato della filosofia adVANce e porta su strada le prime soluzioni frutto di questa “strategia del futuro”. Forte delle più moderne possibilità di collegamento in rete e dei servizi di Mercedes PRO connect, Sprinter diventa parte integrante dell’Internet delle cose. Controlling della flotta ulteriormente semplificato e comunicazione ottimizzata tra gestore e autisti sono solo due delle numerose innovazioni che renderanno più facile ed efficiente il lavoro quotidiano. In questo modo le flotte raggiungono un nuovo livello qualitativo sul fronte della gestione dei veicoli. Per il lancio sul mercato di Mercedes PRO connect come dotazione di fabbrica, in 19 Paesi europei vengono introdotti otto pacchetti con servizi centralizzati basati sulla flotta, sul veicolo, sul conducente e sulla posizione. E non è tutto perché dopo l’evoluzione dei motori diesel altamente efficienti, in futuro Mercedes-Benz Vans offrirà propulsori elettrici a zero emissioni locali in tutti i segmenti, dando così una spinta all’elettrificazione della flotta commerciale della Stella. L’inizio è segnato dall’eVito, che potrà essere ordinato indicativamente da fine anno. Al Vito seguirà l’eSprinter nel 2019.
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI
visualizzazione dell’indicatore di cambio rapporto (anticipato) e mappatura del pedale dell’acceleratore. Naturalmente la possibilità di una maggiore riduzione dei consumi si riflette nella diminuzione dei costi d’esercizio e del TCO, elemento fondamentale per le flotte aziendali. Altro fattore importante per la riduzione dei costi è l’intervallo di manutenzione su questa motorizzazione cuo re di gamma: due anni40mila km (invece dei consueti 30mila km). Su strada colpisce quella sorta di qualità percepita di questa furgonetta: Kangoo Express si dimostra veicolo insonorizzato, equilibrato a ogni velocità e con un motore performante in ogni situazione, pur salvaguardando la tipica robustezza di un veicolo professionale. Multimediale e connesso, mette a nostra disposizione il sistema multimediale RLink: il navigatore integrato TomTom LIVE (del quale Kangoo è pioniere: c’e ra già sul modello del 2008) è completato da numerose funzionalità, quali gli alert per zone pericolose o gli applicativi scaricabili, l’assolutamente comoda lettura delle e mail, connessione USB e Bluetooth.
SU STRADA / RENAULT KANGOO EXPRESS ENERGY DCI 90
Più espresso di così SCATTANTE E AGILE, LA FURGONETTA DELLA LOSANGA SI MUOVE CON ESTREMA DISINVOLTURA NEI DINTORNI DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO. A BORDO SI PERCEPISCE LA QUALITÀ PRODUTTIVA, OPERA DELLE LINEE DELLO STABILIMENTO FRANCESE MCA DI MAUBEGE. LA CONFIGURAZIONE DUE POSTI ANTERIORI GARANTISCE IL MASSIMO COMFORT PER CHI GUIDA E PER IL PASSEGGERO. DI ASSOLUTA COMODITÀ CAMBIO AUTOMATICO E SISTEMA DI LETTURA DELLE EMAIL.
A
MICHELE S. ALTIERI VILLASTELLONE
gile, scattante, con cam bio automatico assolutamente comodo nel traffico urbano e che convince anche su lunghe distanze. Abbiamo scelto la Città Metropolitana di Torino per mettere alla prova una versione decisamente equipaggiata al massimo del Renault Kangoo Express, modello medio della famiglia di furgonette della Losanga, declinata anche con i “fratelli” minore Com pact e maggiore Maxi. La generazione Kangoo è stata totalmente rinnovata nel 2013, per proseguire l’onda lunga della leadership europea che Renault detiene nel segmento delle furgonette. Un segmento che nell’ampia famiglia della Losanga si colloca al primo gradino
dei veicoli commerciali, subito dopo la Clio Van e prima del medio Trafic e del furgone grande Master. Un segmento professionale molto diversificato al suo interno: Kangoo si rivolge a una clientela di operatori di ogni tipo, dai commercianti agli artigiani fino agli ambulanti che richiedono precisi allestimenti. Motivo per cui lo troviamo in versione pubblica sicurezza, officina mobile, trasporto disabili, per merce a temperatura controllata così come per street food, veicolo da turismo outdoor e, in versione 4x2, persino in grado di affrontare terreni difficili, innevati o su sterrato. DUE POSTI PIÙ COMFORT
Prima di partire il consueto sguardo al design. Il frontale integra i co-
dici dell’identità di marca Renault, con il logo grande e disposto in posizione verticale. Il design esprime immediatamente la robustezza e la modernità del veicolo. L’attuale generazione - la ter za - rispetto alla precedente, lan ciata nel 2008, ha visto profondamente modificati i retrovisori e i gruppi ottici posteriori, con un’evoluzione del design nell’abitacolo, per quanto la plancia conservi il vano portaoggetti centrale che ha sempre contraddistinto Kangoo nel suo segmento. Al la presa il volante risulta comodo e dà un’alta percezione qualitativa. Due i posti anteriori, ma nel la gamma è disponibile una configurazione supplementare con tre posti disponibili su tutte le lunghezze. Storicamente - e questa generazione conferma la tradizione - la gamma Kangoo comprende sette veicoli con tre
lunghezze (Kangoo Express, Compact e Maxi), due energie (termica ed elettrica) e due versioni, due o cinque posti (per Kangoo Maxi). Avere solo due posti naturalmente massimizza il comfort di conducente e passeggero, pur conservando la possibilità di ripiegare lo schienale del sedile in modo da beneficiare della massima lunghezza di carico. Della famiglia di motori performanti e risparmiosi, il veicolo della nostra prova mon ta il propulsore Energy dCi da 90 cv, fratello maggiore rispetto al dCi 75 e minore dell’alto di gamma diesel Energy dCi 110 cv. Completa la gamma l’alimentazione a benzina con l’Energy TCe 115. Per limitare i consumi, a nostra disposizione l’indicatore di cambio rapporto e il sistema “eco mode” che, inserito con un apposito pulsante, agisce su coppia motrice,
SICUREZZA AL TOP
Quanto alla sicurezza, Kan goo Express è equipaggiato con la nuova generazione di ESP, associato all’assistenza alle partenze in salita (Hill Start Assist), per il massimo comfort di guida, e all’Extended Grip, per un incremento di motricità in condizioni difficili: un dispositivo elettronico attraverso dei sensori permette di recuperare motricità temporaneamente su terreni parzialmente sconnessi. La furgonetta adotta anche la telecamera di retromarcia, con schermo integrato nel parasole del conducente. Ovviamente troviamo le innovazioni Renault che hanno assicurato il successo del modello, come il giraffone scorrevole. La famiglia Kangoo - come del resto i derivati multispazio Renault viene assemblata esclusivamente nel sito MCA di Maubeuge, in Francia, stabilimento apprezzato per la capacità di gestire la diversità: 63 versioni di Kangoo prodotte, 21 motorizzazioni, tra cui quelle elettriche, Mercedes-Benz Citan, 200 riferimenti di vernici e un controllo qualità inflessibile. Maubeuge accoglie anche un si to satellite di Renault Tech, specializzato nella realizzazione di equipaggiamenti tecnici specifici. La famiglia Kan goo Express può essere al lestita direttamente all’uscita dalle linee di montaggio, permettendo agli operatori professionali di ricevere veicoli realizzati su misura.
Carta d’identità
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Comodo e versatile per le operazioni di carico e scarico, Renault Kangoo Express è perfetto per la città.
Cognome: Renault Nome: Kangoo Express Carrozzeria: Furgone per trasporto cose 2 posti (conducente + passeggero). Motore: Energy dCi 90 a quattro cilindri con twin-turbo a iniezione diretta/common rail con FAP e S&S. Cilindrata: 1.461 cc. Carburante: gasolio. Potenza max: 67 kW/90 cv. Velocità max: 160 km/h. Accelerazione 0-100 km/h: 13,3 sec. Coppia max: 200 Nm a 1.750 g/min. Livello ecologico: Euro 5. Cambio: automatico a 4 rapporti. Dimensioni (mm): lunghezza 4.282; larghezza 1.829; altezza 1.805, passo 2.697, sbalzo posteriore 710. Portata: 575 kg. Massa a vuoto: 1.300 kg. Diametro di sterzata: 10,70 m (entro marciapiedi). Dotazioni: ABS+ESP+Extended Grip+Hill Start Assist; servosterzo elettrico ad assistenza variabile; alzacristalli anteriori elettrici “one touch”; specchietti retrovisori elettrici; navigatore satellitare con schermo 7” touch e retrocamera; sedile conducente a regolazione multipla (lombare, in altezza e in profondità); schienale reclinabile; climatizzatore automatico; chiusura delle porte a veicolo in movimento; chiusura centralizzata con telecomando. Consumi: 5,0 l/100 km (ciclo misto). Emissioni di CO2: 132 g/km. Sito produttivo: MCA di Maubeuge (Francia).
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IDLE I M ONDO TRASPORTI GRUPPO PIAGGIO / SBARCO IN EGITTO PER UN BRAND RIVOLUZIONARIO
Un’Ape tra le piramidi PROSEGUE IL PIANO DI RAFFORZAMENTO ED ESPANSIONE DEI VEICOLI COMMERCIALI DELLA CASA DI PONTEDERA, LEADER DEL MERCATO INDIANO NEL SEGMENTO TRASPORTO MERCI CON UNA QUOTA DEL 48,8 PER CENTO.
I
L’EGITTO, CON CIRCA 70MILA VEICOLI
COMMERCIALI LEGGERI A TRE RUOTE VENDUTI NEL 2017, È IL SECONDO MERCATO EXPORT DEL MONDO.
VALENTINA MASSA PONTEDERA
l Gruppo Piaggio prosegue il proprio piano di rafforzamento ed espansione nei mercati a maggiore sviluppo e avvia in Egitto la commercializzazione di Ape, il brand che ha rivoluzionato la mobilità leggera commerciale di India e Europa e che quest’anno celebra i 70 anni dalla sua nascita. “Stiamo portando avanti da diversi anni - spiega Roberto Colaninno, Presidente e Amministratore delegato del Gruppo Piaggio un progetto di crescita dell’export dei veicoli commerciali leggeri nei Paesi emergenti. Grazie alle sue
peculiarità, Ape è il veicolo ideale per supportare in modo efficace lo sviluppo delle economie in fase di espansione come quella egiziana, e siamo particolarmente soddisfatti di entrare nel secondo mercato del mondo, affiancati da partner affidabili e ben radicati sul territorio”. Con circa 70mila veicoli commerciali leggeri venduti nel 2017, l’Egitto è il secondo mercato al mondo per export dopo la Nigeria per le vendite dei tre ruote, con volumi in crescita del 50 per cento dal 2010 ad oggi. Il Gruppo Piaggio entra con Ape nel mercato egiziano in partnership con una società internazionale con sede in Egitto, molto radicata nelle principali
città del territorio e che pianifica di aprire 15 punti vendita dedicati entro il prossimo autunno e di avvalersi di una rete distributiva e di assistenza capillare nel Paese. In Egitto Ape è stata lanciata nelle versioni Ape Cargo (destinata al trasporto merci), Ape City e Ape Romanza (destinate al trasporto di persone). Nel Paese arabo Ape è comunemente utilizzata come servizio di taxi nelle aree periferiche delle grandi città, collegandole agli hub del centro metropolitano, rispondendo quindi alle necessità di spostamento non soddisfatte dal trasporto pubblico locale. Inoltre Ape ha permesso negli
anni lo sviluppo di una micro rete imprenditoriale, basata su negozi ambulanti (principalmente legati allo street food, fenomeno in netta ascesa anche in Europa) o piccoli trasportatori grazie alla versione Ape Cargo. In Europa Ape è un veicolo decisamente iconico, che non smette mai di stupire. A Parigi il vivace pubblico di Deco Off in visita allo spazio Alcantara, in Place de Furstemberg, è stato accolto con una sorpresa inaspettata: un elegante Ape Calessino Piaggio, sinonimo di modernità e tradizione, con lussuoso rivestimento Alcantara. La special collection, caratterizzata da una forte personalità e da
un disegno subito riconoscibile rappresentato da un micro-motivo declinato in tre varianti grafiche, è firmata dal la designer francese Inga Sempé. Alcantara ha personalizzato con un tocco fresco e carezzevole sedili, capote e portiere, connotando un veicolo che in tutto il mondo coniuga glamour e stile italiano. Nel settore dei veicoli commerciali il Gruppo Piaggio ha chiuso il 2017 con vendite nel mondo pari a 176.800 unità, per un fatturato netto pari a 391,9 milioni di euro. Nel mercato indiano nel segmento trasporto merci (Cargo) Piaggio è leader con una quota di mercato del 48,8 per cento.
Due modelli di Ape Piaggio e, a sinistra, l’originale rivestimento di pregio personalizzato dagli stilisti della società Alcantara.
ARRIVA LA NUOVA VERSIONE DI LIBERTY DELIVERY, SCOOTER PER TRASPORTO DI PICCOLE MERCI
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FACILE, ROBUSTO, AFFIDABILE PER LE ESIGENZE METROPOLITANE PIÙ DIVERSE
iaggio Liberty, protagonista della mobilità facile su due ruote, in grado di soddisfare le esigenze di commuting di un ampio ventaglio di pubblico, amplia la sua offerta al mondo professionale proponendo una nuova versione di Liberty Delivery. La versione progettata per il trasporto e consegne si evolve aggiungendo agli elevati livelli di qualità, leggerezza e semplicità di utilizzo ulteriori doti di robustezza che, insieme ai contenuti costi di gestione, sono indispensabili per gli operatori commerciali a cui questo scooter dagli allestimenti speciali si rivolge. Piaggio Liberty Delivery è semplice e comodo da guidare,
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ha prestazioni impeccabili e contenuti tecnologici al servizio della sicurezza, come il sistema di frenata combinata (CBS Combined Braking System), disponibile nella motorizzazione 125 cc. Veicolo, progettato per soddisfare i bisogni più avanzati in termini di qualità, stile, sicurezza, economia d’esercizio e rispetto per l’ambiente, dimensioni e ergonomia sono pensate per la comodità in sella, le tecnologiche motorizzazioni per consumi ridotti e prestazioni brillanti. Le ruote di grande diametro assicurano la sicurezza necessaria a chi, ogni giorno, ha necessità di trasportare in modo veloce ed efficiente le proprie merci. Piaggio Liberty Delivery,
rispetto alla versione pensata per uso personale, aggiunge telaio rinforzato e forcelle maggiorate per rispondere in modo
ottimale alle sollecitazioni del carico. Due sono le motorizzazioni, la economica 50 cc e la brillante 125 cc. Entrambe ap-
partengono alla più recente famiglia di propulsori i-get, 4 tempi e omologati Euro 4. Piaggio Liberty Delivery è progettato e allestito pensando alle esigenze degli operatori nel settore del trasporto di merci in genere e delle Pubbliche Amministrazioni. Dalle classiche piccole e medie imprese locali alle più giovani e innovative società di e-commerce che effettuano consegne a domicilio, fino ai servizi offerti dalle Pubbliche Amministrazioni di tutta Europa. Il veicolo può essere configurato in allestimenti diversi, con il solo portapacchi posteriore (per il trasporto fino a 40 kg) o con l’aggiunta di quello anteriore, consentendo di raggiun-
gere la capacità di carico di 65 kg. Con l’obiettivo di rispondere in modo ottimale alle specifiche esigenze di trasporto sono stati progettati accessori dedicati che estendono le funzionalità il veicolo, come il Top Box da 75 litri, il Food Box da 85 litri e le Utility Bag da 35 e 40 litri. Piaggio Liberty Delivery è destinato alla vendita Business-to-Business nei Mercati EMEA, e si propone in ambito europeo, medio-orientale e africano attraverso un numero selezionato di concessionari per raggiungere in modo più mirato le piccole e medie realtà imprenditoriali nei vari mercati.
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IDLE I M ONDO TRASPORTI
SU STRADA / FIAT TALENTO ECOJET 95 CV
Annuario da Talento ABBIAMO SCELTO IL MEDIO LANCIATO DA FIAT NELL’ESTATE 2016 COME COMPAGNO DI LAVORO NELLE OPERAZIONI DI CARICO E SCARICO CHE, OGNI ANNO, SI RENDONO NECESSARIE PER L’ORGANIZZAZIONE DELL’EVENTO CON IL QUALE
L
VEGA EDITRICE ACCOMPAGNA LA PRESENTAZIONE DELL’ANNUARIO TRUCKS&VANS. LE DIMENSIONI CONTENUTE E LA GRANDE CAPACITÀ DI CARICO FACILITANO IL TRASPORTO DI DIVERSE CENTINAIA DI COPIE DEL VOLUME E DI UN LUNGO LEGGÌO.
MATTEO GALIMBERTI MONZA
anciato nell’estate 2016 per proseguire il successo ultraventennale dello storico Scudo, ma frutto di una strategia e di una piattaforma produttiva completamente nuovi, Fiat Talento è il furgone che abbiamo scelto quest’anno per le annuali operazioni di carico-scarico necessarie per l’organizzazione dell’evento con il quale Vega Editrice e “Il Mondo dei Trasporti” presentano la nuova edizione dell’Annuario Trucks&Vans. Operazioni che richiedono la giusta combinazione tra agilità - per il passaggio tra le strette vie del Parco di Monza, accessibili ai veicoli in rare occasioni - e capacità di carico, quella occorrente per trasportare diverse centinaia di copie dell’Annuario Trucks&Vans, distribuite in occasione dell’evento di presentazione. Sviluppato per mezzo di un accordo con il Gruppo Renault, Fiat Talento nasce nelle linee dello stabilimento della Losanga di Sandouville, a nord
della Francia, lo stesso che dà origine a Renault Trafic e Nissan NV300: una scelta che Fiat Professional ha fatto al termine della collaborazione con il Gruppo PSA, che dava vita allo Scudo. Con l’obiettivo di offrire un prodotto completo, pur contenendo i costi di progettazione e produzione, Fiat Talento rispetto alle versioni degli altri marchi ha delle peculiarità per le quali si è fatto apprezzare nel corso del 2017 (primo anno pieno sul mercato) sia dai professionisti del trasporto merci sia dagli operatori del segmento dei cosiddetti “people mover”, che lo hanno scelto come navetta da trasporto persone. La nuova denominazione fa subito pensare all’obiettivo di sottolineare le doti del mez zo, il suo “saper fare” malgrado le dimensioni contenute. In realtà il nome evoca il riferimento a monete dell’antichità che così venivano chiamate (talento romano, babilonese, greco ecc.), seguendo la tradizione Fiat Professional. Guerriero del segmento medio, si colloca tra il Doblò e il furgone grande Du cato,
mentre nei primi gradini della gamma Fiat Professional troviamo il Fiorino e, al gradino d’ingresso, Panda Van. Dal punto di vista dello stile esterno, Talento si presenta compatto e proporzionato: il parabrezza avanzato si raccorda con il cofano corto e l’effetto complessivo è un frontale imponente ma dinamico. Il design è orizzontale e le linee nette e pulite, in sintonia con il family feeling della gamma Fiat Professional, che esalta larghezza del veicolo e capacità di carico, ben evidenziata dal posteriore squadrato, ma anche dinamismo e sensazione di stabilità. Nel nostro caso il paraurti anteriore è in tinta con la carrozzeria (di colore grigio), griglia superiore e barre sono in argento metallizzato come la barra orizzontale della griglia superiore. Completano il look copricerchi da 16” e cerchi in lega da 17” (diamantati grigi). All’interno, i sedili sagomati assicurano una seduta confortevole a conducente e passeggeri, e la posizione ottimale del volante e dei comandi rendono rilassante e sicura la guida. Eleganza e cura dei dettagli caratte-
rizzano l’ambiente interno in allestimento Techno Silver, con plancia nera e profili degli strumenti verniciati argento. Numerosi vani portaoggetti accentuano le doti di funzionalità: il se-
dile centrale reclinabile è dotato di tavolino a scomparsa per trasformare il furgone in un pratico e intelligente “Ufficio Mobile”. Infine, nell’aletta parasole troviamo il ViewPlusMirror, specchietto retrovisore che riduce l’angolo cieco e migliora la visuale laterale. Equipaggia il veicolo un propulsore diesel da 1,6 litri Euro 6 nella versione EcoJet con Start&Stop e 260 Nm di coppia: è il motore d’ingresso di una famiglia di quattro 1.6 MultiJet Turbo da 95 a 145 cv (e 340 Nm). Il motore è basato sulla tecnologia SCR (Riduzione Catalitica Selettiva) che abbatte le emissioni di ossidi di azoto iniettando una soluzione di AdBlue nei gas di scarico. L’AdBlue - liquido a base d’acqua, atossico e non infiammabile viene aggiunto a valle del motore nell’impianto di scarico, per massimizzarne l’efficienza e ridurre la quantità d’inquinanti immessi nell’atmosfera. Il turbocompressore a doppio stadio permette una guida flessibile, grande reattività e eccellente potenza alle alte velocità: il primo turbo eroga coppia elevata alle basse velocità per assicurare una risposta ottimale a una media accelerazione; il secondo si attiva alle alte velocità per sovralimentare il motore garantendo un’accelerazione omogenea e potente. Per il carico delle copie dell’Annuario Trucks&Vans - cui aggiungiamo ben 500 copie del numero di Aprile de “Il Mondo dei Trasporti” - a nostra disposizione un’area di carico molto pratica: l’apertura della paratia “CargoPlus”, posta sotto i sedili dei passeggeri, permette di trasportare un lungo leggìo. L’accesso al vano di carico è semplice e immediato, grazie alla forma regolare e squadrata, unita alla possibilità di aprire le porte posteriori a 255°. La straordinaria accessibilità è garantita anche dalla soglia (di soli 552 mm) e dalla larghezza della porta scorrevole (1.030 mm, a 100 mm dal pavimento). Il limite di carico di 1.249 kg di portata utile e 3.060 kg di PTT non lascia alcuna preoccupazione.
Carta d’identità
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Elegante nelle linee della carrozzeria, funzionale e comodo all’interno, il Talento è un vero compagno per il lavoro.
Cognome: Fiat Nome: Talento L1H1 Carrozzeria: Furgone 3 posti, porta scorrevole lato destro apribile senza chiave, portellone posteriore apribile (porte a 255°). Motore: EcoJet da 1,6 litri e 1.598 cc con Start&Stop e tecnologia SCR (riduzione catalitica selettiva) e AdBlue. Carburante: gasolio. Coppia max: 260 Nm su 1.500 giri/min. Potenza max: 70 kW (95 cv). Livello ecologico: Euro 6. Cambio: Manuale a 6 marce. Dimensioni (mm): lunghezza 4.999; larghezza 1.956; altezza 1.971. Portata: 906 kg. Massa a vuoto: 1.864 kg. Diametro di sterzata: 12,4 m. Dotazioni: chiusura centralizzata selettiva con chiave palmare e touch per chiusura-apertura, apertura automatica della porta laterale dall’esterno e dall’interno, specchietti retrovisori esterni regolabili elettricamente e riscaldabili, climatizzatore manuale, autoradio touchNav di bordo da 7”, sterzo elettroidraulico, controllo della velocità di crociera, sistema di assistenza al parcheggio “park assist” con proiezione sullo specchietto retrovisore. Pulsante ECO per riduzione di consumi e emissioni. Velocità max: 181 km/h. Consumi: 6,1 l/100 km (ciclo misto). Emissioni di CO2: 164 g/km. Sito produttivo: Sandouville (Francia).
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IL MONDO DEI TRASPORTI
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KÖGEL / INTERVISTA A DOMENICO DE ROSA, AMMINISTRATORE DELEGATO GRUPPO SMET
Non smette di stupire nel settore intermodale
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MAX CAMPANELLA ROMA
n’intervista a Domenico De Rosa, Amministratore delegato del Gruppo SMET, non può che essere proiettata al futuro: 36 anni, una laurea in Legge, è al timone dell’azienda numero uno in Italia negli sbarchi di merci trasportate via mare. Terza generazione di una famiglia caratterizzata sin dalle origini, nel 1947, da straordinaria passione per il trasporto, Luigi e Domenico De Rosa hanno dato all’azienda un ulteriore impulso, portandola all’attuale ruolo di player europeo nel settore della logistica, con una vocazione che segue di pari passo la liberalizzazione dei mercati europei. Dopo il primo avvio in Emilia-Romagna, Liguria e Calabria, oggi il Gruppo SMET conta 25 sedi in Europa, è presente - oltre che in Italia, do ve mantiene il suo headquarter a Roma - in Spagna, Portogallo, Grecia, Romania e Germania. Dà lavoro a circa 1.400 persone - tra dipendenti diretti e indiretti - e muove qualcosa come 2.600 unità di carico, veicoli che hanno una età media di due anni e mezzo e supportano l’enorme lavoro intermodale che specializza SMET: in partnership con l’armatore Grimaldi Lines, l’azienda sviluppa tutte le rotte intermodali su Mar Mediterraneo e Mar Baltico, ed è stata sostenitrice primaria della progettualità di Grimaldi relativa al cabotaggio nazionale tirrenico e adriatico, concretizzata nell’apertura della linea Genova-Salerno, che oggi sostituisce il trasporto su strada con quello marittimo. Partnership è la parola chia ve del “timoniere” Do-
IN SETTANT’ANNI DI STORIA, L’AZIENDA SI È SEMPRE PIÙ AFFERMATA COME RIFERIMENTO NELLA LOGISTICA INTERMODALE.
CON L’ARRIVO AL
TIMONE DELLA TERZA GENERAZIONE, UN ULTERIORE SVIOLUPPO L’HA PORTATA ALLE ATTUALI DIMENSIONI:
2.600 UNITÀ DI CARICO E 25 SEDI IN TUTTA EUROPA. ALLA BASE DELLA CRESCITA LA PARTNERSHIP CON IVECO, GRIMALDI LINES E CON IL PRODUTTORE DI BURTENBACH, CHE REALIZZA PER SMET UN VEICOLO ASSOLUTAMENTE CUSTOMIZZATO, DEL QUALE SONO STATE APPENA ORDINATE MILLE UNITÀ.
menico De Rosa che, pur avendo dimostrato nei fatti indubbia capacità manageriale nel cogliere l’opportunità di un panel sempre più esteso in termini geografici, mantiene intatta la caratteristica di persona che attribuisce massima importanza ai rapporti interpersonali. Per De Rosa l’aspetto “umano” nelle relazioni è qualcosa che conta veramente, non a parole. Prestato alla formazione logistica, vissuta tra Italia e Spagna, è sta to l’artefice di una collaborazione divenuta sempre più forte negi anni con quelli che sono oggi i principali partner di SMET: Iveco, Grimaldi Lines e Kögel. Ma lui, personaggio di spessore e grande cultura, di fronte alla domanda risponde con estrema u mil tà: “Queste partnership - afferma l’Amministratore delegato sono frutto di un’evoluzione naturale, che l’azienda ha vissuto in linea con la crescita del Paese e dell’Europa: con l’aumento delle divisioni specialistiche di business e l’estensione territoriale ricoperta sul piano europeo, era indispensabile poter contare
su un player per ogni settore, realizzando insieme un progetto condiviso”. La flotta è strutturata sulla base di una collaborazione con Iveco che si rafforza sempre più. Il trasporto marittimo poggia sullo stretto rapporto di stima e fiducia che le ga Domenico De Rosa a Guido Grimaldi, due manager “under 40” che condividono il progetto ALIS, associazione logistica d’intermodalità sostenibile, che per la prima volta vede sedere intorno allo stesso tavolo categorie coinvolte nel settore che, in passato, sono state in contradditorio tra loro. “ALIS - afferma De Rosa - rappresenta un’autentica svolta storica, ho grande fiducia sul suo futuro ruolo nel decollo di una logistica veramente a tutto tondo, che coinvolge aziende di trasporto stradale, marittimo, ter minalistico e ferroviario nonché produttori come Kögel. Il presidente, oltre a essere giovane e di talento, è veramente instancabile, di grande volontà e intuizione: in questa fase stiamo assistendo a un percorso di crescita di ALIS che darà presto impor-
Domenico De Rosa, Amministratore delegato del Gruppo SMET.
tanti risultati. Il primo risultato è già evidente: è nato un nuo vo modello associativo inclusivo”. SEMIRIMORCHIO PER L’INTERMODALE
Nell’intermodale massima importanza assume il semirimorchio, segmento per il quale SMET ha storicamente scelto Kögel. “Il rapporto con Kögel - spiega il dottor De Rosa - è iniziato nel dialogo con Massimo Dodoni (oggi tra i quattro Amministratori de legati Kögel, ndr) e nel tempo si è rafforzato e consolidato. È iniziato con una componente umana molto importante: con Massimo Dodo-
ni abbiamo tuttora un rapporto personale e professionale improntato a grande fiducia. Ma soprattutto SMET ha conferito a Kögel una premialità basata su elementi essenziali: sono stati sviluppati veicoli specializzati ad-hoc su nostra richiesta. Dalla collaborazione con Kögel è nato un veicolo assolutamente customizzato per la nostra attività intermodale: l’azienda ha dimostrato la capacità di evolversi in modo efficace, sviluppando e realizzando quello che occorre a SMET”. Quali sono le principali richieste che un’azienda come SMET rivolge oggi a un produttore di semirimorchi? “Sicuramente - risponde Dome-
nico De Rosa - flessibilità e evoluzione tecnica in linea con le aspettative: in questo Kögel ha seguito le nostre costanti richieste in termini di sviluppo di un prodotto sempre più leggero e robusto allo stesso tempo”. Anche per il 2018 sono previste consegne di semirimorchi Kögel? “Stiamo completando - spiega De Rosa in conclusione - un ordine di mil le unità e quest’anno è prevista la consegna di alcune centinaia di unità. L’anno è iniziato bene, stiamo proseguendo con il trend di crescita: al netto delle turbolenze politiche, l’auspicio è che il Paese possa continuare a crescere”.
La flotta del Gruppo SMET è strutturata sulla base di una grande collaborazione con Kögel che si rafforza sempre di più. La stima è reciproca tra le due aziende protagoniste del trasporto.
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INTERVISTA / DAVIDE ALTIMANI, AMMINISTRATORE DELEGATO ALTIMANI LIFT
Sponda sicura, garanzia lunga LEADER DI MERCATO IN MOLTI PAESI DEL SUD AMERICA, TRA CUI IL CILE, SICURA DEL PRODOTTO CHE REALIZZA, FRUTTO DELL’ECCELLENZA MANTOVANA, L’AZIENDA DI SAN BENEDETTO PO LANCIA UN PACCHETTO DI TRE ANNI DI ASSISTENZA “ALL INCLUSIVE” DI MANODOPERA E RICAMBI PRESSO UNO DEGLI OLTRE CENTO PUNTI DI ASSISTENZA DISTRIBUITI SUL TERRITORIO. STRATEGA DELLA NUOVA OFFENSIVA UN MANAGER CHE, A SOLI 27 ANNI, DIMOSTRA NEI FATTI NON COMUNI DOTI DI ENERGIA E INTUIZIONE.
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MAX CAMPANELLA SAN BENEDETTO PO
he tutto sia iniziato in un momento difficile, difficilissimo, nel quale il mondo sembrava crollare attorno a quel ragazzo di 15 anni, oggi Davide Altimani ce lo racconta con la semplicità che lo caratterizza. È un adolescente quando la sua famiglia viene scossa dall’improvvisa scomparsa della ma dre Dirce: Davide - così come il padre Paolo e la sorella Camilla di cinque anni più grande - deve trovare in sé la forza per andare avanti. La trova nel basket, nel gioco di squadra, esercitando attività agonistica e diventando leader della squadra. E quando lo sport non basta a trovare la giusta motivazione, la trova accanto al padre.
Davide eredita dalla madre tenacia, passione, determinazione in tutto quello che fa e straordinario dinamismo. È un vero e proprio vulcano di idee. Sembra bilanciare l’assoluta pacatezza - che però nasconde una grande forza d’animo - del padre Paolo, la cui genialità nei progetti di sponde per disabili è riconosciuta: oggi a distanza di 15 anni le sponde di sua progettazione sono ancora sul mercato. A soli 22 anni Davide investe tutto quanto ha guadagnato con il basket in un progetto che vede unirlo alla sorella - al 50 per cento proprietaria della società - con il supporto del padre che, dopo 25 anni di esperienza nel settore, preferisce mettere il suo genio a disposizione della società dei figli. Nasce così, sei an-
ni fa, Altimani Lift, azienda divenuta un riferimento per ogni tipo di carico. Con il paradosso che è molto più nota all’estero: Altimani è leader di mercato in Cile e sta portando l’eccellenza mantovana dal sito di San Benedetto Po a Paesi come Colombia, Uruguay e quest’anno Argentina, mercati che accolgono i prodotti Altimani come la migliore soluzione per ogni tipo di veicolo, sponde idrauliche pronte a fare il proprio mestiere in ogni situazione. Carta vincente dell’azienda è Karim Sabri, Sales Manager: 30 anni, quattro lingue parlate a menadito, è il miglior amico di Davide ed è pronto a mettere nel progetto la sua instancabilità (ai clienti risponde sempre, notte e giorno). I quattro mettono insieme un team che non ha alcuna
È consuetudine di Altimani esaminare le sue sponde ogni sei mesi per la tranquillità dei clienti.
ambizione se non quella di lavorare con professionalità, per clienti di ogni dimensione e territorio. Un esempio? L’ingresso in Uruguay, dove Altimani ha trovato manodopera assolutamente impreparata e ha risposto non solo portando i suoi prodotti ma esportando competenza: è lo stesso Paolo che insegna ai carrozzieri locali come si fa il montaggio delle sponde nel modo più efficace e tempestivo possibile, mettendosi sotto il camion ed effettuando ogni passaggio. Nel suo primo anno di attività Altimani Lift produce meno di 50 sponde, nel 2017 arriva a superare quota 800 pezzi. “Siamo riusciti - afferma Davide Altimani - a guadagnare la fiducia del mercato per due motivi: ci siamo messi in gioco in prima persona, i clienti contattano noi direttamente, senza alcuna intermediazione; l’altro punto for te sono i nostri prodotti, che abbiamo migliorato sempre più accogliendo le richieste dei clienti, perché quando la critica proviene da allestitori e carrozzieri che hanno esperienza, la consideriamo sempre costruttiva”. Sin dall’inizio Altimani Lift punta sul Sud America: negli anni della crisi europea, Paesi come il Cile avevano un PIL molto elevato. E tuttora il trend è in crescita, con una previsione molto positiva in Argentina, dove Altimani è appena sbarcata con un nuovo rivenditore con un potenziale tra le 60 e 150 unità l’anno. “Oggi - spiega Davide - in Ci le abbiamo il nostro miglior cliente-installatore: Patricio Vasmar è una delle nostre più grandi soddisfazioni. Le nostre sponde raggiungo-
Davide Altimani, Amministratore delegato Altimani Lift.
no l’intero Cile con il marchio Vasmar: a noi interessa non la gloria del brand, ma che il cliente sia contento delle sponde e del servizio di assistenza”. Presentarsi sul mercato con un prodotto che mira a soddisfare le esigenze di aziende anche a carattere familiare è la strategia Altimani, cui non importa la competizione a tutti i costi. Un cliente ha un carico urgente? Altimani c’è, ed è pronta a prendere una decisione immediata per venire incontro alle sue esigenze. Questo il motivo per cui l’azienda ha da sempre assegnato massima importanza all’assistenza. “Sia che si tratti di veicolo industriale o commerciale - precisa Davide installare una sponda rappresenta un problema. Se poi si punta al risparmio, il rischio è dietro l’angolo: una sponda funziona bene, è efficace e durevole se si presta adeguata attenzione al montaggio; solo un’installazione ad-hoc garantisce un funzionamento senza problemi per almeno tre anni”. La “chiave di differenza” di Altimani sta tutta qui. Al professionista vengono suggerite differenti opzioni di acquisto: il solo costo della spon da idraulica; il prezzo comprensivo d’installazione presso il carrozziere più vicino; la sponda più l’allestimento a cura della Rete Altimani. In quest’ultimo caso la garanzia viene “allungata”: all’anno previsto dalle normative europee, Altimani aggiunge altri due anni di garanzia comprensiva di manodopera e ricambi. “Un’opportunità - afferma Davide - che
diamo al cliente perché siamo sicuri del nostro prodotto: in caso d’incidente o difettosità, questo pacchetto triennale consente all’azienda la massima tranquillità. È un’opzione che sta interessando soprattutto le flotte, per le quali forniamo pacchetti su misura, in qualche caso arrivando a sei anni di assistenza”. Ogni sei mesi la sponda Al timani viene “esaminata” da esperti nel suo stato di salute, questo consente al professonista di dedicarsi al suo business con serenità. “Per effettuare il check-up - precisa il giovane Amministratore delegato - siamo noi a recarci presso la sede del cliente. In alternativa, egli può rivolgersi al nostro Network: un centinaio di allestitori presenti in tutta Italia che, prima di far parte della nostra Rete, vengono selezionati per valutarne l’idoneità”. In sostanza Altimani porta nelle sponde lo stesso criterio del noleggio a lungo termine: il cliente sa quello che spende e ha un pacchetto tutto incluso senza sorprese. Con la consapevolezza che, qualunque cosa accada, la regia della soluzione è sempre di Altimani. “Nel caso vi sia un problema - precisa in conclusione Davide - il cliente contatta noi direttamente, ci fa presente quanto è accaduto e a quel punto è Altimani a individuare la soluzione migliore, perché conosciamo le nostre sponde e abbiamo le competenze tecniche. In questo modo si risparmia tempo e si risolve tutto con maggiore efficacia: spesso basta solo un’ora perché tutto sia risolto”.
Firestone risponde alle esigenze degli autobus urbani
FS492 rivoluziona la mobilità cittadina
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n robusto e versatile pneumatico per autobus urbani. Firestone FS492 archivia il primo anno pieno di presenza sul mercato. FS492 all-position è progettato specificatamente per far fronte alle sfide della mobilità urbana fornendo sicurezza e comfort ai passeggeri, resistenza, prestazioni di lunga durata e redditività agli operatori. Il pneumatico presenta una protezione laterale utile a preservarlo da abrasioni e altri danni provocati dall’urto con i cordoli dei marciapiedi. Gli indicatori di usura sul fianco segnalano inoltre quando è arrivato il momento di ruotare il pneumatico. Quando invece arriva l’ora della sostituzione, le carcasse robuste di FS492 offrono un eccellente possibilità di ricostruzione, per una durata più lunga. Le innovative lamelle a profondità variabile offrono una notevole aderenza sul bagnato e a basse temperature, senza compromettere la maneggevolezza o la frenata sull’asciutto. Inoltre, le marcature M+S e 3PSMF testimoniano la possibilità di utilizzo in qualsiasi
stagione, contribuendo alla guida sicura anche nelle condizioni invernali più critiche. Il nuovo Firestone FS492 è disponibile in tutta Europa nelle dimensioni 275/70R22. Nuove nomine in Bridgestone Europe South Region. Due nuove nomine interessano l’organizzazione di Bridgestone Europe South Region. Antonio Pucci è il nuovo Finance Director mentre Claudio Guella è stato nominato Regional Retail Manager. Pucci dirigerà il business e le performance finanziarie, guidando le funzioni di Controllo di Gestione, Contabilità e Credit Management. Un ruolo chiave che ha l’obiettivo di supportare Stefano Parisi, Regional Managing Director Bridgestone South Region, nel conseguimento degli obiettivi, della strategia e del piano a medio termine previsto. Antonio Pucci, laureato in Economia e con un MBA, porta in Bridgestone le sue competenze legate al mondo della Finanza, Controllo del credito, Contabilità e Business Controlling.
Negli anni ha maturato esperienza in diversi settori industriali, trascorrendo gli ultimi 9 anni in Estèe Lauder. In qualità di Regional Retail Manager, Claudio Guella ha la responsabilità di sviluppare e consolidare l’attività della Rete First Stop, il network di Rivenditori Raccomandati Bridgestone caratterizzato da prodotti e servizi di qualità superiore, grande professionalità e attenzione al cliente e alla sua sicurezza, grazie alla definizione e all’implementazione di strategie e attività che portino alla contemporanea soddisfazione degli affiliati della Rete e dell’utente finale. Laureato all’Università degli Studi di Milano, Guella ha ricoperto vari ruoli di leadership nei settori B2C e B2B e nel campo dell’e-commerce, acquisendo esperienza sia a livello nazionale che internazionale nell’identificazione e valutazione di nuove opportunità di business e nello sviluppo di Reti di Punti Vendita in società come Valextra, Kartell e Sisal Entertainment.
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ROLFO PLASTIC GALL PRESENTA LA NUOVA LINEA DI SEMIRIMORCHI ISOTERMICI SVILUPPATO DALL’AZIENDA PIEMONTESE, BRACCIO OPERATIVO NEGLI ALLESTIMENTI REFRIGERATI DEL
GRUPPO ROLFO, IL NUOVO ZHERO ENTRA NEL SUO ANNO PIENO SUL MERCATO DOPO L’IMPORTANTE RESTYLING DEL
2017.
PRODOTTO FINITO FRUTTO DELLA PLURIENNALE ESPERIENZA ROLFO
PLASTIC GALL, CONDIVIDE CON GLI ALLESTIMENTI CARATTERISTICHE DI QUALITÀ CHE LO COLLOCANO NELLA
Zhero limiti
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MATTEO GALIMBERTI BRA
iminuire il consumo di carburante di alimentazione del gruppo frigorifero, aumentarne l’efficienza energetica e ridurre le e missioni di CO2. Un traguardo più che un’ambizione quella del nuovo Zhero, semirimorchio isotermico sviluppato dall’italianissima Rolfo Plastic Gall. Headquarter e stabilimento a Bra, alle porte di Cuneo, “braccio operativo” negli allestimenti per il trasporto refrigerato del Gruppo Rolfo sinonimo di produzione di bisarche in tutta Europa - l’azienda piemontese, forte della sua esperienza, nel 2017 ha lanciato Zhero con un importante restyling. Obiettivo? Superare gli standard qualitativi sul mercato. “La nuova linea Zhero - illustra Roberto Mollo, da un anno Direttore Commerciale Rolfo Plastic Gall dopo aver guidato Viberti Rimorchi sempre come Direttore Commerciale - è decisamente innovativa per molti aspetti: si tratta di un semirimorchio bello esteticamente, efficiente perché presenta uno tra i migliori coefficienti termici sul mercato grazie a un mix di modernizzazione della produzione, pannelli in poliuretano e vetroresina e grande
sapienza artigiana, ed è robusto, come dimostrato da severi test effettuati da Dekra”. Zhero va a collocarsi in una gamma apprezzata da anni da grandi gruppi logistici e
a ziende di trasporto mediopiccole: i prodotti Rolfo Plastic Gall sono sinonimo di massima qualità e accurate finiture. Nel sito di Bra arriva la base per la carpenteria dei
semirimorchi, proveniente dai principali costruttori soprattutto italiani: gran parte della telaistica è Viberti Rimorchi, proseguendo una tradizione che risale ai tempi della storica Viberti di Torino. Una collaborazione che consente a Rolfo Plastic Gall di realizzare con la massima precisione l’abbinamento telaio-cassa, ri ducendo le dispersioni e massimizzando l’isotermia. Per la realizzazione di pro-
dotti altamente specializzati e personalizzati, la telaistica è di produzione Rolfo Spa, che la realizza in esclusiva per il suo “braccio” dei refrigerati. Il risultato sono famiglie di prodotti resistenti, robusti e adatti ad usi specifici del settore frigo della GDO: trasporto alimentare, di frutta e verdura, farmaceutico, prodotto congelato e surgelato ecc. Zhero nasce in Rolfo Plastic Gall anche per concretiz-
I prodotti Rolfo Plastic Gall sono sinonimo di massima qualità, assoluta affidabilità e accurate finiture.
FASCIA ALTA, RIVOLTO COM’È AI PROFESSIONISTI CHE CERCANO UN “FREDDO SERIO”. zare una scelta strategica. “Il core business di Rolfo Plastic Gall - spiega Roberto Mollo è da sempre stata la realizzazione della cassa isotermica, mentre il telaio era come per tutti gli altri Produttori un prodotto che veniva scelto mol te volte esclusivamente per il minor prezzo. Con Zhero abbiamo deciso di cambiare radicalmente strategia volendo dare un’identità alla nostra azienda e al nostro Brand, portando sul mercato un prodotto isotermico finito, frutto dell’esperienza pluriennale Rolfo”. Zhero è quindi un’ulteriore “arma” a disposizione della Rete vendita Rolfo Plastic Gall. “I primi a essere coinvolti nel lancio del nuo vo prodotto - prosegue Roberto Mollo - sono stati i no stri due distributori Gigliotti Scandia di Afragola, in provincia di Napoli, e la COVIN di Catania. Zhero si colloca per sua natura nella fascia medio-alta: è realizzato interamente in vetroresina, materiale che ha sì un maggiore costo di produzione ma consente, eliminando ogni tipo di metallo, di eliminare ogni tipo di ossidazione, la massima tenuta termica e facilità di manutenzione. È indirizzato a professionisti del trasporto che hanno bisogno di un freddo “serio”: dai surgelati ai farmaci”.
DAL SITO DI BRA I PRODOTTI VIAGGIANO IN EUROPA E RESTO DEL MONDO
UNA FAMIGLIA COMPLETA DAI KIT PER FURGONI AGLI ALLESTIMENTI PER TIR T ra kit per van e motrici e allestimenti per semirimorchi, Rolfo Plastic Gall prosegue il suo core business, che vale circa 600 furgonature l’anno complessive. “Per gli allestimenti - spiega Roberto Mollo, Direttore Commerciale - la gamma va dal veicolo commerciale leggero alla motrice pesante, con o senza gruppo frigo, arrivando fino agli autotreni e rimorchi biga”. Altra fetta importante del business Rolfo Plastic Gall è costituita dai kit di montaggio, che di fatto si dividono in tre fasce: kit grezzo, ovvero il pannello viene impacchettato e spedito al cliente finale che si occupa in autonomia dell’assemblaggio; semicompleto, ovvero il kit
è in parte montato con i vari equipaggiamenti integrati; cassa finita, che arriva al cliente pronta per il montaggio a opera di carrozzieri anche non esperti. “L’estrema semplicità di montaggio - precisa Mollo - è una delle caratteristiche che da sempre contraddistingue la nostra produzione: su motrice o telaio, ogni carrozziere può occuparsi di montare la cassa finita”. Dal sito di Bra i kit raggiungono Nord America, Nord Africa, Svizzera, Germania e Russia, dove i clienti non vengono mai lasciati soli. “Per sua natura - precisa Mollo - il trasporto refrigerato richiede attenzione, è frutto di una
scelta importante: da noi il cliente trova la consulenza necessaria. In base al tipo di attività, alla tipologia di percorso che affronta la flotta e alle caratteristiche di quest’ultima, si studia insieme la soluzione migliore in termini di efficienza: sia che si tratti di un artigiano che non conosce perfettamente le specifiche del mezzo o di un grande gruppo logistico strutturato, con un responsabile del parco, con i quali si lavora congiuntamente per trovare il prodotto giusto alle necessità del cliente”. Oggi il business principale per Rolfo Plastic Gall è rappresentato dalla Grande Distribuzione. L’azienda prevede per il 2018 un fatturato
di oltre 12 milioni di euro, il 60 per cento dei quali provenienti dall’export. “Abbiamo registrato - prosegue il Direttore Commerciale quattro anni di crescita consecutivi e in questo periodo Rolfo Plastic Gall è cresciuta anche nell’organico: oggi contiamo circa 50 dipendenti che con orgoglio portano sul mercato un prodotto italiano doc”. Una crescita che continuerà. “L’ulteriore sviluppo - afferma Roberto Mollo - fa parte del piano d’azione ma soprattutto trova linfa nella soddisfazione del cliente: quando un’azienda di trasporto mette alla prova il prodotto Rolfo lo riacquista senza indugio”.
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IL PRODUTTORE DI ASSALI PREMIA LA FEDELTÀ DELL’AZIENDA PARTENOPEA
Le ali di SAF nella volata di Napolitrans
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MAX CAMPANELLA FISCIANO
el suo ufficio al primo piano della sede di Fisciano, in provincia di Salerno, Angelo Tanagro siede con orgoglio accanto alla foto del suocero Ferdinando Napoli. Fu quest’ultimo, quasi quarant’anni fa, a fondare la sua ditta individuale: con tre-quattro veicoli, trasportava verdura fresca verso il Nord Italia. Con l’arrivo della seconda generazione, nelle persone di Gerardo, Antonio e Monica Napoli (nonché dei rispettivi coniugi Loredana Iannone, Anna Sellitto e Tanagro), l’azienda salernitana ha conosciuto uno sviluppo che, negli anni, l’ha portata alle attuali proporzioni: 460 trattori e 800 semirimorchi che ogni 45 anni vengono sostituiti, in modo da tenere il parco veicolare giovane e al passo con i tempi. Ma di quelle radici la famiglia Napoli mantiene intatte le caratteristiche che la rendono ancora oggi un vero e proprio “biglietto da visita” nel settore del trasporto: “Siamo una famiglia non solo nella gestione, ma anche nei rapporti con dipendenti, clienti e fornitori: mio suocero ci ha insegnato a lavorare con passione e con lo spirito familiare, perché quando il sostegno è reciproco, il lavoro funziona meglio per tutti”. Le parole di Angelo Tanagro, cresciuto come autista in una famiglia di piccoli trasportatori della vicina Sarno, riflettono lo spirito di Ferdinando, che da giovane guidava il camion e acquistò il primo Iveco 19038 negli Anni Ottanta. Partiva da Fisciano carico e raggiungeva il mercato generale di Torino per ricaricare e tornare al Sud. Nell’enorme piazzale esterno che fronteggia la storica sede di Fisciano quel camion è ancora lì. “Lo mettiamo in strada d’estate per la raccolta dei pomodori - assicura Tanagro Mio suocero teneva tanto a questo mezzo, guai se non lo ve deva all’opera, nelle migliori condizioni possibili: vederlo lavorare è un po’ come se lui stesse ancora tra noi”. Difficilmente il fondatore -
scomparso nel 2009 - avrebbe potuto immaginare che quella sua intuizione avrebbe portato a un’azienda che nel 2017 ha fatturato 60 milioni di euro, in forte crescita rispetto ai poco più di 50 dell’anno precedente, che conta circa 600 dipendenti (dei quali 460 autisti) e che ha tutta l’intenzione di continuare a crescere: “Entro l’anno - precisa Tanagro - sarà operativo il nuovo hub di Eboli. Abbiamo sottoscritto un contratto per l’acquisto di un centinaio di veicoli nuovi tra Scania, Daf, MAN e Volvo: siamo ottimisti? Piuttosto direi che dobbiamo lavorare, questi investimenti servono a soddisfare le esigenze della clientela”. Oggi Napolitrans effettua rotte su Olanda, Spagna, Inghilterra e Germania. Il core business resta tuttora quello di Ferdinando Napoli: la raccolta dei pomodori, nei due mesi e mezzo da luglio a set-
gole all’insalata, per La Doria e la bergamasca Alphacom, che da sola rappresenta circa 1.500 viaggi l’anno. “L’insalata - spiega Tanagro, Responsabile Manutenzione vie ne trasportata grezza nel sito Alfacom di Bergamo, dove viene lavorata, e da lì consegnata alla Grande Distribuzione in Gran Bretagna, Germania e Olanda oltre che in Italia. Il cliente ha una forte presenza all’estero: lavoriamo con loro da anni e insieme abbiamo vissuto una crescita importante”. La seconda generazione è arrivata in azienda nel 2000 con l’obiettivo di proseguire la tradizione di Ferdinando e un po’ coronare il sogno del fondatore: avere tanti camion. “L’idea - spiega Tanagro - è par tita da Gerardo: avendo mio suocero sempre al nostro fianco, come vera figura vigile, abbiamo iniziato a investire sulla flotta, passando subi-
Antonio delle piattaforme e le mogli gestiscono tutti gli aspetti amministrativi e finanziari”. Da quell’anno la crescita non si è mai interrotta, lo sviluppo di Napolitrans non conosce crisi. E l’azienda continua a investire, sulla flotta, sulle strutture e sulle risorse. “Per essere competitivi - precisa Tanagro - abbiamo puntato su viaggi lunghi accorciando i tempi: abbiamo aperto hub a Sabaudia, quattro anni fa a Verona e quest’anno a Eboli. Se un rimorchio carica in Sicilia, viene effettuato il primo sgancio a Eboli, il secondo a Verona, il terzo al cliente finale: occorrono tre trattori, un semirimorchio e quattro autisti. È la rete che fa la differenza ed è stata la chia ve di volta della nostra crescita: riusciamo a garantire consegne con 48 ore di anticipo, la puntualità è il nostro biglietto da visita”.
gro - è coperto da assicurazione, ma il danno che provoca un ritardo non può mai essere esaustivamente ricompensato, nulla può pagare l’insoddisfazione del cliente finale che, legittimamente, si aspetta al mattino di dover sistemare la merce fresca sugli scaffali”. È da questa esigenza che Napolitrans parte per avviare partnership che consentano di minimizzare gli effetti di even tuali disagi durante un viaggio. “Il nostro parco - afferma Tanagro - per scelta è giovane, i veicoli più vecchi sono del 2014. Abbiamo nella flotta trattori Scania, Iveco, Daf, MAN, Mercedes-Benz e Volvo: con tutte queste Case costruttrici sigliamo pacchetti comprensivi della manutenzione, in modo da consentire agli autisti un viaggio il più tranquillo possibile. A Fisciano abbiamo la nostra officina interna per piccole riparazioni e la sostituzione dei pneumatici, per i quali abbiamo stretto una partnership con Bridgestone, che ci permette di tenere monitorate costantemente le condizioni di utilizzo delle gomme. I semirimorchi frigo sono in parte Krone e in parte Lamberet, quasi tutti a doppio piano per il trasporto dei fiori, e l’anno scorso abbiamo aggiunto cisterne e vei coli pianalati: anche in questo caso facciamo affidamento alla rete di assistenza dei produttori”. Per gli assali nel 2013 la scelta di affidarsi a SAF-Holland: da quel momento è Napolitrans che, a ogni fornitura di veicoli, chiede espressamente al costruttore di dotarli di assali SAF. “L’assale -
Salvatore Rinaldo, Area Manager SAF-Holland, consegna ad Angelo Tanagro di Napolitrans una targa di riconoscimento per la lunga e proficua collaborazione. Negli anni la produzione SAF ha registrato una evoluzione sempre più sofisticata.
tembre, rappresenta da sola qualcosa come 7.500 viaggi. Si aggiunge l’attività di trasporto alimentare, soprattutto di frutta e verdura, dalle fra-
to da tre a venti veicoli con una prima fornitura di Scania. Intanto ci siamo suddivisi i compiti: Gerardo si occupa di acquisti e vendita dell’usato,
Una puntualità che non può che fare a pugni con inevitabili disagi che possono occorrere durante il trasporto. “Ogni carico - precisa Tana-
spiega Tanagro - è una componente essenziale e in caso di guasto occorre intervenire non solo con tempestività ma anche con efficacia: il camion
L’ARRIVO DELLA SECONDA GENERAZIONE HA SEGNATO L’INIZIO DI UNA CRESCITA CHE NON SI È MAI INTERROTTA.
E CHE PROSEGUIRÀ: DOPO L’APERTURA DELLA SEDE DI VERONA QUEST’ANNO SARÀ OPERATIVO UN NUOVO HUB A EBOLI. “CONTINUEREMO A DARE TUTTO IL SUPPORTO NECESSARIO ALLA LORO ATTIVITÀ”,
SALVATORE RINALDO, AREA MANAGER SAF-HOLLAND,
AFFERMA
NEL CONSEGNARE UNA TARGA DI RICONOSCIMENTO A
ANGELO TANAGRO. senza assale non si sposta, occorre intervenire sul posto. Avere una persona di riferimento da contattare per risolvere eventuali problemi ci fa lavorare con maggiore serenità, ci sentiamo più protetti quando il rapporto con il produttore è diretto”. A distanza di un quinquennio, SAF Italia ha voluto testimoniare la fedeltà di Napolitrans con la consegna di una targa di riconoscimento, consegnata a Tanagro da Salvatore Rinaldo, Area Manager del produttore di assali. “Di recente - racconta il manager dell’azienda di trasporto salernitana - si è verificato il caso di una sessantina di camion che necessitavano della sostituzione delle pinze. Ebbene SAF è intervenuta con la completa sostituzione di tut te e sei le pinze in ogni veicolo, anche di quelle che magari non presentavano problemi: è stata l’ennesima dimostrazione di efficacia concreta”. “Da parte nostra - afferma Salvatore Rinaldo - non posso che assicurare che Napolitrans continuerà a ricevere da SAF Italia tutto il supporto necessario alla sua attività”. Leggerezza per aumentare la capacità di carico, durabilità e resistenza sono le caratteristiche che un’azienda di trasporto come Napolitrans richiede agli assali. “Nel parco - afferma Angelo Tanagro in conclusione - abbiamo semirimorchi del 2010 e i cuscinetti dell’assale non sono mai stati sostituiti. Un assale che dura di più e rete vendita che merita fiducia sono i due elementi di SAF che, messi insieme, ci convincono di aver fatto la scelta giusta”.
NELLA GAMMA ARRIVANO I GANCI DI ACCOPPIAMENTO PER AUTOCARRI E RALLE SPECIALI
SAF ACQUISISCE LA MAGGIORANZA DELLA BRESCIANA V. ORLANDI C resce SAF-Holland in termini di rete sul territorio ma anche in ambito di famiglie di prodotti. Il produttore tedesco di assali ha acquisito una quota pari al 70 per cento dell’azienda V. Orlandi, con sede a Flero, in provincia di Brescia, produttore italiano di sistemi di giunzione per camion, rimorchi, semirimorchi e veicoli agricoli. Il prezzo di acquisto ammonta a circa 39 milioni di euro. Le parti hanno concordato di
concedere a SAF-Holland un’opzione per la restante quota del 30 per cento nella società, che può essere esercitata in una data successiva. La chiusura della transazione è prevista entro e non oltre il secondo trimestre dell’anno in corso. Con V. Orlandi il Gruppo acquisisce un fornitore di ganci di accoppiamento per autocarri e ralle speciali, rafforzando così la sua posizione di fornitore
numero due in Europa. Allo stesso tempo, SAF-Holland sta espandendo la propria attività specialistica con accoppiamenti e occhioni per rimorchi e veicoli commerciali specifici, ad esempio nei settori industriale, agricolo, forestale e minerario. L’azienda bresciana genera circa il 20 per cento delle vendite con sistemi di accoppiamento per veicoli agricoli e forestali.
“Trasporto intelligente: freddo garantito grazie alle nostre soluzioni telematiche.” Jan Hermeling, KRONE Telematics / KRONE Fair Care
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IL MONDO DEI TRASPORTI
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N° 269 / Maggio 2018
INTERVISTA A DUE NUOVI MANAGER DEL PRODUTTORE FRANCESE
Lamberet raddoppia
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MAX CAMPANELLA LAINATE
ella sua offensiva sul mer cato, accanto a nuovi prodotti Lamberet in Italia punta a rafforzare la vicinanza ai clienti. Una strategia che si sviluppa su due piani: da una parte la crescita della Rete di officine, in termini di capillarità geografica; dall’altra la struttura manageriale, che vede questa primavera l’ingresso di due giovani che in Lamberet Italia inaugurano altrettante funzioni professionali. Si tratta di Fran cesco Codispoti, 35 anni, Head of After Sales, e di Raffaele Campus, 39 anni, Head of Product & Homologation. Originario di San Sostene, a breve distanza da Stalettì, paese che ha dato i natali a Sandro Mantella, General Ma nager Lamberet Italia, dopo gli studi superiori a Soverato Codispoti si laurea in Ingegneria Meccanica al Politecnico di Milano. Dopo una prima esperienza in Telecom Italia come customer operator, entra in contatto con il Gruppo PSA (Peugeot-Citroën), dove resta fino a febbraio di quest’anno, ricoprendo ruoli di crescente responsabilità nel settore dell’assistenza. All’inizio dell’attività lavorativa nel Gruppo PSA Codispoti era un po’ l’uomo che si occupava di risolvere problemi tecnici di non facile soluzione, interfacciandosi tra la sede centrale francese e la Rete di Concessionarie. Dopo questa prima esperienza gli viene affidata dapprima la gestione delle campagne di richiamo dei veicoli PSA per i tre marchi Peugeot, Citroen e DS, in seguito il ruolo di consulente tecnico di parte. Lavoro sul campo molto tecnico e di relazione con le varie parti - clienti, consulenti legali, Casa Madre e Concessionarie - completato da un’e spe rienza come Zone Manager post vendita per Piemonte e Val d’Aosta: 42 dealer da visitare per planning, promozioni, verifica della qualità del servizio ecc. Quest’anno l’incontro con Lamberet, azienda che
CON FRANCESCO CODISPOTI, 35 ANNI, ISTITUITA LA FIGURA DI HEAD OF AFTER SALES: COORDINERÀ PRODUZIONE, RICAMBI E ASSISTENZA PER GARANTIRE UN FLUSSO EFFICIENTE E LA MASSIMA VICINANZA AI CLIENTI. A RAFFAELE CAMPUS, 39 ANNI, TOCCA L’INCARICO DI HEAD OF PRODUCT & HOMOLOGATION CON L’OBIETTIVO DI PORTARE IN ITALIA TUTTE LE INFINITE COMBINAZIONI DI PRODOTTO SVILUPPATE IN FRANCIA.
colpisce il giovane manager per l’incredibile sviluppo nel segmento. “Un’azienda in forte espansione - il primo commento di Codispoti - cui la crea zione di quei flussi che ho imparato nel mondo automotive non
potrà che dare maggiore impulso. Ho accettato l’invito a visitare la sede e infine la proposta di Mantella, soprattutto perché si tratta di costruire una nuova en tità professionale cui darò il mio imprinting”.
Francesco Codispoti, 35 anni, Head of After Sales Lamberet Italia.
Raffaele Campus, milanese di origini sarde, Head of Product & Homologation di Lamberet Italia.
Codispoti entra in Lamberet per coordinare tre figure: Responsabile ricambi (Graziano Rossi); Responsabile assistenza (Carlo Canino); Responsabile produzione (Stefano Marsilio). “Il mio compito - afferma - è
accertarmi che tutti i flussi e tutti i processi soddisfino le esigenze e le aspettative dei nostri clienti, dai tempi di consegna dei prodotti acquistati agli eventuali interventi post-vendita: dal mondo automotive prendiamo in prestito un’organizzazione che semplificherà la vita a noi e alla nostra Rete e nello stesso tempo si prenderà la massima cura del cliente nella fase più delicata, che è quella del post ven dita. Lamberet - conclude Codispoti - ha il vantaggio di offrire prodotti di alto livello qualitativo: l’obiettivo è seguire il cliente anche dopo l’ac quisto, perché quando l’assistenza post-vendita interviene in modo positivo, il cliente viene fidelizzato e di conseguenza acquisterà con maggiori probabilità i prodotti del Marchio”. Nato e cresciuto a Milano ma di origini sarde, una laurea in Ingegneria Meccanica con specializzazione in Logistica e Gestione della produzione, Raffaele Campus per il primo impiego prim’ancora di laurearsi entra
nella Divisione Logistica di TNT come assistente al Direttore di stabilimento. Nel 2005 è in Peugeot prima per uno stage in certificazione Iso 9000 e, subito dopo, viene assunto nel l’ufficio Omologazioni. Dal 2008 al 2012 si occupa dell’intero processo relativo alle omologazioni dei veicoli del Gruppo PSA, in particolare per il nulla osta alle trasformazioni e agli allestimenti, dallo spoiler di una vettura fino ai più impegnativi tagli di un telaio e alle realizzazioni di veicoli speciali, dalle ambulanze ai refrigerati al trasporto disabili. La sua esperienza nelle autorizzazioni a tutto quanto richiede una modifica colpisce Ismaele Iaconi che, prima da Area Manager poi da Responsabile Veicoli Commerciali Peugeot, entra in contatto con Campus: tra i due nasce un’im portante collaborazione per comprendere come soddisfare le esigenze della clientela professionale sul piano tecnico. Nella successiva esperienza come Product Manager per Peugeot Professional si occupa tra l’altro del lancio dei nuovi Expert e Traveller: posizionamento prezzo, gam ma, formazione della Rete. È in quest’ambito che conosce Sandro Mantella: da fine 2015 a giugno 2016 i due fianco a fianco lavorano per mettere a listino i veicoli Peugeot per il trasporto a temperatura controllata. Il frutto di quel lavoro rappresenterà un modello di riferimento per altri brand, ponendosi l’obiettivo di facilitare l’acquisto di vei coli allestiti per il trasporto refrigerato: il venditore attraverso un codice individua il veicolo giusto e l’immatricolazione è immediata, senza preventivi presso allestitori né altri processi per il collaudo. “Il mio compito in Lamberet - spiega Campus - è portare in Italia tutte le possibili soluzioni sviluppate in Francia. La varietà di soluzioni personalizzate è decisamente ampia: occorre conoscere modello per modello e seguire l’intero processo per ottenere l’omologazione”. Un lavoro che lo porterà a conoscere il prodotto, importare le sue possibili combinazioni e trasformazioni, collaudarle e omologarle. Beneficio per il cliente finale? “Per quelli più esigenti si può arrivare a personalizzare anche i processi pro duttivi: il valore aggiunto di Lamberet - conclude Campus - è soddisfare il cliente”.
Foto di gruppo per il dinamico team di venditori di Lamberet Italia al completo.
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L'inizio della prossima generazione ...
ALLISON TRANSMISSION E NUOVO MAGIRUS CITY
“IL VEICOLO ANTINCENDIO MAGIRUS, ALLESTITO CON LA TRASMISSIONE AUTOMATICA ALLISON SERIE 3000, È ASSOLUTAMENTE COMPLETO E HA CARATTERISTICHE E VANTAGGI SIMILI A QUELLI DEI VEICOLI PIÙ GRANDI - HA DICHIARATO ALEJANDRO MARTÍNEZ, DIRETTORE VENDITE DI MAGIRUS PER SPAGNA, PORTOGALLO E AMERICA LATINA - LA DIFFERENZA È CHE QUESTO MODELLO PUÒ ACCEDERE CON MAGGIORE FACILITÀ ALLE VIE ANGUSTE, CON CURVE STRETTE, INAGIBILI PER I VEICOLI PIÙ GRANDI”.
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VALENTINA MASSA MADRID
a manovrabilità vale di più se riguarda i veicoli adibiti a missioni di soccorso ed emergenza. Allison Transmission ha presentato all’ultima edizione di Sicur 2018, il Salone internazionale della Sicurezza, il nuo vo veicolo antincendio Magirus City allestito con trasmissione automatica Allison Serie 3000. Ideale per la città, Magirus City ha una carreggiata stretta e un design snello in abbinamento a una trasmissione che conferisce maggiore accelerazione e manovrabilità. “Il veicolo antincendio Magirus, allestito con la trasmissione Allison, è assolutamente completo e ha caratteristiche e vantaggi simili a quelli dei veicoli più grandi - ha dichiarato Alejandro Martínez, Direttore vendite di Magirus per Spagna, Portogallo e America Latina La differenza è che questo mo dello può accedere con maggiore facilità alle vie anguste, con curve strette, inagibili per i veicoli più grandi”. Allestito sul telaio di un Iveco Eurocargo 120E25 4x2, in regola con la normativa
Euro 6c, il veicolo compatto presenta anche una doppia cabina con spazio sufficiente per alloggiare comodamente cinque vigili del fuoco. Quattro sedili sono provvisti di autorespiratore indipendente. Il veicolo dispone anche di una pompa Magirus MPH230 che garantisce portate di 2.000 l/min a 10 bar e 250 l/min a 40 bar. “L’affidabilità della trasmissione Allison dà maggiore tranquillità ai vigili del fuoco che possono raggiungere il luogo dell’emergenza in modo rapido e in totale sicurezza - ha affermato Trond Johansen, Responsabile sviluppo mercato di Allison Transmission in Spagna Nelle situazioni d’emergenza, sono vitali sia le prestazioni del veicolo, sia l’accelerazione. Grazie alla nostra Continuous Power Technology, le trasmissioni Allison assicurano che il motore trasmetta potenza alle ruote in maniera dolce e continua per un’accelerazione maggiore e tempi di percorrenza inferiori”. L’abbinamento di un motore Iveco 6 cilindri da 250 cv e coppia di 850 Nm alla trasmissione Allison, provvista di un rallentatore idraulico per una ca-
pacità di frenata superiore e una minore usura dei freni, assicura un’ottima maneggevolezza nelle operazioni d’emergenza. “Questo tipo di trasmissione è una fantastica soluzione per i servizi d’emergenza perché, oltre a fornire la massima efficienza di guida, permette all’autista di non concentrarsi sui cambi marcia e mantenere tutta l’attenzione sulla guida, raggiungendo il luogo dell’emergenza in modo più rapido e più sicuro - ha aggiunto Martinez - Inoltre, le trasmissioni automatiche Allison hanno un lun ghissimo ciclo di vita e una grande affidabilità. I clienti possono stare tranquilli: il veicolo sarà sempre operativo”. Non è dunque un caso che metà dei veicoli pesanti esposti a Sicur 2018 avessero trasmissioni automatiche Allison. Sin dal 1864, Magirus, brand della galassia CNH Industrial, mette innovazione e tradizione al servizio dei vigili del fuoco di tutto il mondo, con una gamma completa di prodotti affidabili e all’avanguardia: motori, autoscale girevoli, veicoli per anticendio ed emergenze, soluzioni speciali, pompe e autopompe.
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Da sinistra: Alejandro Martínez, Direttore vendite di Magirus per Spagna, Portogallo e America Latina, e Trond Johansen, Responsabile sviluppo mercato di Allison Transmission Spagna.
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FASSI FRANCE PROTAGONISTA DELLA CRESCITA DEL SETTORE COSTRUZIONI E INFRASTRUTTURE
OFFENSIVA MULTIBRAND NEL SEGNO DELLE PERFORMANCE ESCLUSIVE L ’ultima edizione del salone specializzato Intermat 2018 di Parigi ha dimostrato concretamente le potenzialità del Gruppo Fassi. All’importante appuntamento fieristico dedicato al settore costruzioni e infrastrutture l’importatore Fassi France ha partecipato sotto le insegne dei marchi del Gruppo Fassi Gru, Marrel e Jekko. La fiera triennale parigina è ormai un riferimento per tutto il comparto, riuscendo a raccogliere tutti i più qualificati professionisti del settore edilizio e delle opere pubbliche: sono infatti rappresentate oltre il 50 per cento delle 100 più importanti imprese di costruzioni mondiali. La scorsa edizione ha allineato 1.500 espositori, dei quali il 70 per cento internazionali, provenienti da 40 Paesi, ed è stata visitata da 183mila operatori provenienti da 167 Paesi. Le attrezzature e i prodotti sono suddivisi in quattro categorie: movimento terra e demolizione; strade, minerali e fondazioni; edifici e industria del calcestruzzo; sollevamento, movimentazione e trasporto. Mobilità, edilizia abitativa, energia, digitale, occupazione: sono le importanti sfide che fanno del settore delle costruzioni e delle infrastrutture uno dei principali motori della trasformazione dei territori in termini economici, sociali e ambientali. In riferimento alla partecipazione a Intermat 2018, Roger Boutonnet, presidente di Fassi France, ha dichiarato: “L’ultima edizione di Intermat è stata organizzata in un periodo particolarmente favorevole per il mercato delle costruzioni e delle infrastrutture francese che lo scorso anno ha fatto registrare un incremento del 27,5 per cento rispetto al 2016 - ha spiegato
Roger Boutonnet, Presidente di Fassi France - Fassi France è stata protagonista di questa espansione, con una quota di mercato attestatasi al 21,5 per cento. Un trend positivo che siamo fiduciosi di confermare anche nel biennio 2018-2019. La nostra partecipazione a Intermat ha assunto quindi un aspetto strategico molto importante, perché è la prima volta che Fassi France, Marrel e Jekko hanno esposto insieme nello stesso stand, un segnale per la nostra rete, ma anche l’opportunità di
mostrare la forza del Gruppo Fassi. Intermat è la sede ideale di questa partecipazione”. Per la gamma media di Fassi Gru erano presenti in fiera i modelli Fassi F185A.2.22 xe-dynamic in una speciale configurazione per le costruzioni e Fassi F255A.2.2.25 xe-dynamic. Due anche i modelli per gli impieghi più gravosi: Fassi F455A.2.26 e-dynamic e Fassi F820RA.2.27 xhe-dynamic. A marchio Marrel erano esposti i due impianti a gancio per scarrabili Ampliroll AL20 PA e Ampliroll AL24, entrambi da 26 a 32 t. Elementi distintivi di queste soluzioni sono: bloccaggio del corpo idraulico posteriore, blocco meccanico automatico per fermare il braccio principale e il telaio basculante in modalità ribaltabile, controllo pneumatico in cabina, gancio montato su perno per una facile sostituzione, telaio ausiliario preforato, telaio inclinabile libero che funge da alimentazione del moltiplicatore, dashpot integrato nei cilindri principali. Per Jekko erano invece esposti la mini gru telescopica cingolata SPX424 con stabilizzatori: facilmente trasportabile e manovrabile, non richiede lunghi tempi di set-up e si propone come un pratico sistema di sollevamento con risparmio di tempo, garantendo al contempo elevati livelli di sicurezza e capacità di sollevamento. La gru cingolata articolata JF40 è invece l’allestimento di una gru articolata su un cingolato semovente, il futuro delle gru cingolate. Infine, il nuovo Multi-Loader JML25, piattaforma di trasporto cingolata e autolivellante che costituisce una novità esclusiva.
MEETING 2018 DELLA RETE VENDITA E ASSISTENZA DI FASSI ITALIA
Un esercito vittorioso VENTIDUE DEALER RAPPRESENTATI DA OLTRE 45 PERSONE, 35 OFFICINE AUTORIZZATE RAPPRESENTATE DA UN’ALTRA CINQUANTINA DI TECNICI. QUESTO L’IMPONENTE PARTERRE RIUNITO PRESSO LA SEDE FASSI DI ALBINO, NEL CUORE DELLA BERGAMASCA VAL SERIANA, PER CELEBRARE IL MEETING 2018 DELLA RETE VENDITA E ASSISTENZA FASSI ITALIA CHE HA CELEBRATO I TRAGUARDI RAGGIUNTI DELL’AZIENDA E DELINEATO CON ENTUSIASMO GLI OBIETTIVI FUTURI.
prima linea all’interno di diverse aziende ha richiesto un importante investimento di tempo, persone, progetti e risorse. Eppure la sfida difficile inizia ora: è come se ci trovassimo nelle mani diversi strumenti ognuno in grado di produrre un suono particolare e noi dobbiamo es sere in grado di trasformare tutti questi suoni in una unica sinfonia d’orchestra. Dobbiamo lavorare verso un’identità di Gruppo e questo non potrà mai accadere senza il contributo della rete, la sua energia, la sua voglia di sperimentare e crescere”. FASSI PRESENTE IN 60 MERCATI
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FABIO BASILICO ALBINO
utti schierati e pronti alle nuove sfide. Non si accontentano dei positivi risultati ottenuti ma guardano ai prossimi traguardi i protagonisti del network di ven dita e assistenza di Fassi I talia. L’azienda ha riunito nel quartier generale di Albino, nel cuore della bergamasca Val Seriana, tutta la sua rete italiana, sia commerciale che assistenziale, per un grandioso Meeting 2018 che ha celebrato gli obiettivi conquistati ma soprattutto ha delineato con entusiasmo gli o biet tivi futuri. Ventidue dealer rappresentati da oltre 45 persone, 35 officine autorizzate rappresentate da un’altra cinquantina di tecnici. Questo l’imponente parterre riunito ad
Albino. Nella due giorni bergamasca il management Fas si e gli ospiti hanno dato vi ta a un itinerante evento che, oltre la sede centrale, ha raggiunto anche lo stabilimento di Comenduno, a pochi chilometri da Albino, e visitato il nuovo insediamento di 19mila metri quadrati in fase di realizzazione a Nembro, sempre in provincia di Bergamo, che andrà a ospitare la nuova carpenteria. GRANDE REALTÀ INDUSTRIALE
Toccare con mano la realtà del Gruppo Fassi vuol dire avere consapevolezza di una realtà industriale composita che all’originaria Fassi Gru, e alle sue consociate estere, affianca altri brand come Marrel,
Cranab Slagkraft, Vimex e Bracke controllati al 100 per cento nonché le partnership con Jekko, TSM e Cenpi Formazione, società che si occupa del rilascio di patentini per operatori di gru e del loro costante aggiornamento formativo. “Essere qui significa diventare testimoni in prima persona della nostra nuova i dentità di Gruppo che ci vede sempre più in prima linea su scala nazionale e internazionale, con un portafoglio trasversale di brand e prodotti nel contesto del sollevamento, del ricycling e del forestale - ha sottolineato nel suo intervento l’Amministrare delegato Giovanni Fassi - Ma non è sufficiente essere un Gruppo, dobbiamo diventare davvero tutti parte di un Gruppo. Il piano di acquisizione che ci ha portato in
“L’Italia rappresenta oggi uno dei 60 mercati nel mondo dove Fassi è protagonista nel lo sviluppo del business legato al sollevamento e agli altri settori affini rappresentati dal l’evoluzione dell’intero Gruppo - ha ribadito Mauro Dellacasa, Responsabile Vendite Italia - Ma evidentemente l’Italia non è per Fassi un Pae se come gli altri”. “Questo mercato, così vicino al cuore dell’azienda, è strategicamente rilevante per tutta una serie di motivi ed è per questo che sono riposte in questa area importanti aspettative di evoluzione dopo un passato che tutti conosciamo”.
Uno dei momenti del Meeting 2018 di Fassi. Sopra, una foto di gruppo.
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CONTINENTAL / RICCA GAMMA DI PNEUMATICI RADIALI PER IL MOVIMENTO TERRA
Macchine senza confini IN UN SETTORE STRATEGICO COME QUELLO DEL MOVIMENTO TERRA, IL PRODUTTORE TEDESCO PROPONE DUE NUOVE MISURE PER I SUOI PNEUMATICI RADIALI EM-MASTER E4/L4. “QUESTA INTRODUZIONE COMPLETA LA GAMMA DI PNEUMATICI RADIALI PER SCAVATRICI E CAMION DI SERVIZIO IN PARTICOLARE NEL SETTORE CONSTRUCTION E MINING - AFFERMA CHRISTIAN LUTHER, PRODUCT LINE MANAGER EARTHMOVING DI CONTINENTAL COMMERCIAL SPECIALTY TIRES (CST) - STIAMO ANCHE COLLABORANDO INTENSAMENTE CON I NOSTRI CLIENTI PER ESPANDERE ULTERIORMENTE IL NOSTRO PORTAFOGLIO IN MODO DA VENIRE INCONTRO ALLE LORO NECESSITÀ E RISPONDERE ALLE LORO RICHIESTE”. Christian Luther, Product Line Manager Earthmoving di Continental Commercial Specialty Tires.
C
MICHELE S. ALTIERI MILANO
he si tratti di costruzioni o attività minerarie, il movimento terra è da sempre un settore strategico e super-specializzato per tutti i costruttori di veicoli e per i
produttori di pneumatici. Le macchine movimento terra sono chiamate a svolgere compiti off limits e i loro pneumatici devono essere all’altezza di quanto richiesto. Per questo Continental sta introducendo sul mercato due nuovi misure per i suoi pneu-
matici radiali EM-Master E4/L4. “Questa introduzione completa la gamma di pneumatici radiali per scavatrici e camion di servizio in particolare nel settore Construction e Mining - ha spiegato Christian Luther, Product Line Manager Earthmoving di Continental
Commercial Specialty Tires (CST) - Stiamo anche collaborando intensamente con i nostri clienti per espandere ulteriormente il nostro portafoglio in modo da venire incontro alle loro necessità e rispondere alle loro richieste”. EM-Master fa parte del
portafoglio ContiEarth, sviluppato specificatamente con il settore Construction. Questo pneumatico è adatto all’uso su camion di servizio articolati, pale caricatrici, ruspe e scavatrici, ed è disponibile in due versioni. Lo pneumatico EM-Master E3/L3 ha una profondità del battistrada normale e un ampio spazio tra i blocchi. Soluzioni che lo rendono migliore su terreni soffici. In confronto con l’E3/L3, lo pneumatico EM-Master E4/L4 è più adatto per terreni duri e con pietre, grazie a una maggiore dimensione dei blocchi, a un minor spazio tra i blocchi e a una maggiore profondità del battistrada. Anche l’RDT-Master fa parte del portafoglio Conti Earth ed è stato sviluppato per camion di servizio. Grazie al design profondo del battistrada questo pneumatico può garantire grande flessibilità d’uso e resistenza ai tagli, offrendo al contempo impor-
tanti proprietà di auto pulizia. Il DumperMaster completa la gamma di pneumatici radiali. Si tratta di una gomma con una carcassa di acciaio che assicura una grande capacità di carico con uno sviluppo di calore molto contenuto. Questo la rende particolarmente adatta per i mezzi che trasportano minerali, per i nastri trasportatori o direttamente per i camion di servizio che effettuano i trasporti nelle attività minerarie dalle cave alla superfice. In più, questa gomma è adatta a essere usata sui mezzi che lavorano alla costruzione di tunnel. RDT-Master è disponibile nelle seguenti dimensioni: 18.00R33, 21.00R33 e 24.00R35. EM-Master E3/L3 viene proposto in configurazione 20.5R25, 23.5R25 e 26.5R25 mentre EM-Master E4/L4 in configurazione 23.5R25, 26.5R25 e 29.5R25. Infine, il DumperMaster, offerto nelle misure 26.5R25, 29.5R25 e 35/65R33.
ARRICCHITA L’OFFERTA DI COPERTURE IN GOMMA PIENA PER APPLICAZIONI INDUSTRIALI
La mescola super efficiente
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VALENTINA MASSA MILANO
aggiore resa chilometrica e minore resistenza al rotolamento. Il mantra di ogni produttore di pneumatici che si rispetti e che per Continental significa ricerca continua e forte capacità innovativa. Il risultato sono prodotti all’avanguardia come quelli del portafoglio di coperture in gomma piena per applicazioni industriali che la Casa tedesca ha deciso di arricchire con una nuova prestazionale mescola super-efficiente. La nuova gamma è stata immessa sul mercato dall’inizio di gennaio. I quattro modelli, SC20+, CS20+, CSEasy SC20+ e SH12+, sono caratterizzati appunto da una nuova mescola denominata “Plus” (identificata con un “+” affiancato al nome del disegno battistrada) che unisce i vantaggi di un’ottima resa chilometrica in termini di percorrenza con una bassa resistenza al rotolamento. Inoltre, Continental sta ottimizzando la gamma prodotto in questo specifico settore, per agevolare i clienti con una scelta di prodotti più semplice. “Grazie alla mescola ‘Plus’, i clienti non dovranno più scegliere tra i modelli SC20 Energy+ e SC20 Mileage+, potendo usufruire contemporaneamente dei vantaggi specifici dei precedenti modelli -
ha spiegato Julian Alexander, product line manager della divisione material handling di Continental Commercial Specialty Tires (CST) - Con l’introduzione della nuova mescola, anche i successori dei vari CS20, CSEasySC20 e SH12 migliorano significativamente la performance per quanto concerne la durata d’e sercizio, soprattutto nell’utilizzo all’aperto”. SC20+ combina tutti i vantaggi dei suoi predecessori: grazie alla nuova mescola “Plus”, questa gomma offre una maggiore resa chilometrica, come il precedente modello SC20 Mileage+, e una minor resistenza al rotolamento, come il precedente modello SC20 Energy+. Di conseguenza, i costi operativi di servizio e manutenzione si riducono drasticamente. Le qualità di robustezza di SC20+ si evidenziano soprattutto sulle superfici irregolari, come lastricati e terreni ciottolosi. Il consolidato disegno del battistrada assicura ottime capacità di trazione. La sua mescola offre inoltre massima resistenza a tagli e abrasioni. Tutto questo permette di ridurre l’usura progressiva, aumentando la durata d’esercizio. Il modello risulta particolarmente idoneo per un utilizzo pesante e intensivo, sia indoor che outdoor. CS20+ è un versatile compagno di lavoro: le spalle chiuse minimizzano le vibrazioni e garantiscono
IL PRODUTTORE TEDESCO PUNTA SULLA MAGGIORE RESA CHILOMETRICA E LA MINORE RESISTENZA AL ROTOLAMENTO E PROPONE QUATTRO MODELLI CARATTERIZZATI DA UNA NUOVA MESCOLA DENOMINATA “PLUS”.
INOLTRE, CONTINENTAL STA OTTIMIZZANDO LA GAMMA PRODOTTO NELLO SPECIFICO SETTORE DELLA GOMMA PIENA PER APPLICAZIONI INDUSTRIALI CON L’OBIETTIVO DI AGEVOLARE LA SCELTA DEI CLIENTI. bassa rumorosità operativa. La struttura continua delle cinture del battistrada previene ogni tipo di slittamento e offre, al contempo, ottima stabilità laterale nelle manovre di curva e inversione di marcia in spazi ristretti. Grazie alla nuova mescola, la gomma offre inoltre una maggiore resa chilometrica. CS20+ è la scelta ideale per l’utilizzo all’interno dei magazzini e in tutte applicazioni,
con superfici dure ma omogenee, dove è richiesta eccellente manovrabilità. CSEasy SC20+ non solo offre tutti i vantaggi dell’omologo SC20+ ma, grazie allo speciale adattatore, consente una facile installazione attraverso il semplice utilizzo di una chiave dinamometrica. Non c’è più la necessità di un servizio di montaggio esterno, con notevole risparmio di tempo e denaro. La nuova
me scola “Plus”, unitamente all’adattatore, permette una significativa riduzione dello sviluppo di calore interno durante l’utilizzo. Tutto ciò conferisce al CSEasy SC20+ maggiore resistenza e durata d’esercizio. Come per tutti gli altri modelli contraddistinti dalla nuova mescola, migliorano sensibilmente anche la re sa chilometrica e la resistenza al rotolamento. Il CSEasy SC20+ è una scelta
imbattibile per tutte le applicazioni pesanti, sia indoor che outdoor. Anche SH12+ è ora disponibile con la nuova mescola, che ne aumenta la durata d’esercizio. Questa gomma dal battistrada completamente liscio garantisce grande comfort di marcia e un’elevata resistenza a tagli e danneggiamenti vari. Rappresenta la scelta ideale per utilizzi indoor, in particolare su superfici dure e lisce.
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INTERVISTA / MARCO BERARDELLI, COUNTRY GENERAL MANAGER ITALIA DI DKV
Giochi senza frontiere
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FABIO BASILICO MILANO
MENTRE PROSEGUE SENZA SOSTA L’INCREMENTO DEL NETWORK DI STAZIONI CONVENZIONATE, OGGI OLTRE LE 7MILA UNITÀ, IL FORNITORE LEADER DI
ella moderna sede di DKV Euro Service Italia tutto è pronto per la imminente rivoluzione dei pedaggi autostradali che vede come protagonista proprio il conosciuto fornitore europeo leader di prodotti e servizi per il settore della logistica e dei trasporti. Non è un caso, dal momento che DKV è brand rinomato tra gli autotrasportatori italiani ed europei di merci e persone (truck e bus) per il servizio di rifornimento senza contanti in oltre 70.000 punti di accettazione di marchi diversi, passando per la fatturazione dei pedaggi stradali, fino al rimborso dell’Iva, e arrivando all’assistenza stradale. In pratica, DKV offre numerosi servizi per l’ottimizzazione dei costi e la gestione dei parchi mezzi sulle strade d’Europa. E nel novero dei parametri di riferimento per la profittabilità delle aziende non poteva non rientrare il pagamento dei pedaggi autostradali. Per fare il punto sulle strategie future di DKV Euro Service nel nostro paese abbiamo intervistato
170mila. La nostra ambizione è arrivare a 10mila clienti italiani totali nel corso del 2018 e superare quota 10mila stazioni al fine di migliorare ulteriormente il servizio reso ai clienti trasportatori truck e bus e alle flotte che potendo usufruire di molte stazioni possono tranquillamente effettuare il rifornimento carburante in base alle loro esigenze di percor-
Marco Berardelli, ingegnere, dal 2010 Country General Manager Italia. L’analisi parte naturalmente dal servizio di rifornimento, core business aziendale. “DKV è un network multibrand in costante espansione - esordisce Berardelli - che sfrutta al meglio la presenza capillare sul territorio italiano. Per noi l’essere multibrand è un punto di forza: più attori, più partner, più aziende costituiscono un elemento di valore. Come primo network del mercato, contiamo oggi più di 7mila stazioni di servizio convenzionate nel nostro Paese, dalle 2.500 registrate nel 2010. Nel 2017 abbiamo registrato 1.500 clienti in più solo in Italia, che a livello europeo diventano 20mila in più per un totale di
so e non viceversa”. DKV guarda con particolare interesse anche alle pompe indipendenti. “La strategia di convenzione è già partita da qualche anno - conferma Berardelli - e sta ottenendo i suoi risultati. In Italia ci sono circa 4mila pompe bianche sulle 22mila totali operative sul territorio. Vanno anche considerate le pompe della Grande Distribuzione Organizzata. In Francia, quasi tutte le pompe indipendenti sono di proprietà della GDO e qui vantiamo una convenzione con le 600 stazioni di E. Leclerc. La partnership di DKV con le stazioni no-brand consente di ottimizzare tutta una serie di vantaggi per i clienti, a cominciare dai prezzi estremamente convenienti che, nel caso del ‘network low
PRODOTTI E SERVIZI PER TRASPORTI E LOGISTICA AMPLIA LA SUA STRATEGIA PER IL BUSINESS DEL PAGAMENTO DEI PEDAGGI AUTOSTRADALI. “IL
2018 È L’ANNO DELLA SVOLTA - DICE MARCO BERARDELLI - IL PROCESSO DI CERTIFICAZIONE DEL DKV BOX ITALIA È QUASI TERMINATO E, DOPO L’ESTATE, IL SISTEMA SARÀ OPERATIVO PER I MEZZI OLTRE LE 3,5 TONNELLATE. VOGLIAMO LIBERALIZZARE IL MERCATO E DARE AGLI UTILIZZATORI LA LIBERA SCELTA E CONTRIBUIRE AL MIGLIORAMENTO DELL’OPERATIVITÀ DEI TRASPORTATORI”.
cost’ consentono di risparmiare fino a 20 centesimi al litro. Un’altra novità riguarda la legislazione sulle carte carburante: dal 1° luglio 2018 entrerà in vigore l’obbligo per le aziende con partita Iva di utilizzare esclusivamente strumenti di pagamento elettronico per il rifornimento. La carta carburante DKV permette di adempiere a questo scopo con estrema efficien-
za, garantendo ai propri clienti la fatturazione elettronica nei casi in cui è prevista dal legislatore (fornitura a soggetto IVA italiano)”. Nel 2014 è iniziato per DKV Italia un vero e proprio boom espansivo che non accenna a diminuire, stante il forte riconosci-
mento attribuitole dal mercato. “Il nostro vero core business è il servizio ai clienti, con prodotti e servizi mirati. Le aziende sono clienti da trattare bene e rispettare”, aggiunge Marco Berardelli. Il 60 per cento del fatturato globale di DKV, pari a 7 miliardi di euro totali, è appannaggio del servizio carburante mentre nel restante 40 per cento rientra il servizio di pedaggistica, destinato inevitabilmente a crescere nel prossimo futuro. DKV proporrà a breve sul mercato italiano il DKV BOX ITALIA, un unico strumento di pagamento comodo ed efficiente proprietario DKV e alternativo a Telepass. “Il 2018 è l’anno della svolta dice ancora Berardelli - Il processo di certificazione del DKV BOX ITALIA è quasi terminato ed entro fine anno il sistema sarà operativo per tutti i mezzi oltre le 3,5 tonnellate. In futuro ovviamente valuteremo l’allargamento del bacino d’utenza. Dal punto di vista della segnaletica, ai caselli autostradali, comparirà anche un nuovo logo generico di riferimento per i sistemi di pedaggio contact-less. Vogliamo liberalizzare il mercato e dare agli utilizzatori la libera scelta e contribuire al mi-
Marco Berardelli, Country General Manager Italia di DKV.
DKV Euro Service offre numerosi servizi per l’ottimizzazione dei costi e la gestione dei parchi mezzi sulle strade d’Europa.
glioramento dell’operatività dei trasportatori. La convenienza è sul servizio completo di DKV e il nostro premiato customer care”. DKV Euro Service collabora anche allo sviluppo e al rilascio del sistema elettronico europeo per il pagamento dei pedaggi (EETS, European Electronic Toll Service) insieme a T-Systems International e Daimler, con la creazione della joint-venture “Toll4Europe”. DKV è quindi già pronta per il pedaggiamento unico in Europa. “La nuova onboard unit DKV BOX EUROPE consentirà il pagamento dei pedaggi progressivamente in sempre più paesi europei partendo da Belgio, Austria, Francia, Spagna, Portogallo, Germania e Italia - spiega Berardelli - Oggi sono impiegate tecnologie diverse per la registrazione del passaggio dei veicoli: in Italia è in vigore la tecnologia a microonde (DSRC) mentre all’estero a questa si affianca anche la rilevazione satellitare. Il DKV BOX EUROPE è a doppia tecnologia e quindi offre evidenti vantaggi per i clienti che seguono frequentemente le rotte internazionali”. I servizi offerti sono volti a coprire tutti i pedaggi stradali attuali e futuri, così come i principali tunnel e ponti. Quali sono dunque i vantaggi per i clienti nel pagare i pedaggi attraverso DKV? “Diversamente dalla concorrenza, noi abbiamo il nostro box proprietario - dichiara convinto Marco Berardelli - Questo significa che abbiamo una quota più ampia della catena del valore e abbiamo pieno controllo del passaggio ai varchi. I nostri clienti spesso pagano tariffe competitive e questo può essere estremamente interessante in particolare per le grandi aziende che devono generare economie di scala”. Il valore aggiunto di DKV si evince da piccoli e grandi dettagli e dall’ecosistema completo per i servizi al trasporto che siamo in grado di fornire.
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ZF ARCHIVIA UN FATTURATO RECORD ED ESPANDE LE ATTIVITĂ€ R&S
Il moto perpetuo dell’innovazione A
“IL MONDO DELLA MOBILITĂ€ SI STA MUOVENDO AD ALTA VELOCITĂ€ - HA DICHIARATO L’AMMINISTRATORE DELEGATO DI ZF WOLF-HENNING SCHEIDER - INTENDIAMO FORNIRE AI NOSTRI CLIENTI SOLUZIONI PIONIERISTICHE IN TUTTI I CAMPI, ALL’INSEGNA DEL NOSTRO MOTTO ‘SEE - THINK - ACT’; Ăˆ PER QUESTO MOTIVO CHE POTENZIEREMO ULTERIORMENTE I NOSTRI INVESTIMENTI IN RICERCA E SVILUPPOâ€?.
PIETRO VINCI
FRIEDRICHSHAFEN
rchiviato un anno fiscale di successo, ZF si prepara ad affrontare le sfide del futuro. Il Gruppo tedesco continuerĂ cosĂŹ ad aumentare i propri investimenti in Ricerca e Sviluppo e lavorerĂ a un ritmo ancora piĂš sostenuto per produrre tecnologie per il futuro della mo bilitĂ . Wolf-Henning Scheider, Amministratore delegato, in carica dal 1° febbraio, lo ha detto chiaramente in occasione della conferenza stampa annuale della societĂ a Friedrichshafen. ZF ha concluso l’anno fiscale 2017 con un fatturato record pari a 36,4 miliardi di euro che ha mostrato una crescita organica del 6 per cento. ZF, inoltre, ha ridotto ulteriormente il debito derivante dall’acquisizione di TRW Automotive e ha registrato una crescita dell’EBIT rettificato a 2,3 miliardi di euro, nonostante l’aumento dei costi di Ricerca e Sviluppo, comparto sempre piĂš strategico nei piani di espansione di ZF. “Il mondo della mobilitĂ si sta muovendo ad alta velocitĂ ha dichiarato Scheider - In-
tendiamo fornire ai nostri clienti soluzioni pionieristiche in tutti i campi, all’insegna del nostro motto ‘See Think - Act’; è per questo motivo che potenzieremo ulteriormente i nostri investimenti in Ricerca e Sviluppoâ€?. Lo scorso anno ZF ha investito 2,2 miliardi di euro in Ricerca e Sviluppo, con un incremento di quasi il 15 per cento rispetto al 2016. Quest’anno, una cifra notevolmente superiore a 2 miliardi di euro sarĂ convogliata su attivitĂ di sviluppo a livello mondiale, con l’obiettivo di far progredire i motori elettrici e l’ibridazione della tecnologia legata alla trasmissione, nonchĂŠ i sistemi di sicurezza dei veicoli e la guida automatizzata. Questo significa che, quest’anno, la quota di investimenti destinata alla R&S passerĂ dal 6,1 per cento al 6,5 per cento circa. Allo stesso modo, ZF desidera continuare a investire in immobilizzazioni fisse, che nel 2017 hanno convogliato 1,4 miliardi di euro. Fra i vari progetti, sono previsti due nuovi stabilimenti per la produzione di componenti per la trasmissione elettrica. Le divisioni Tecnologia
per Veicoli Industriali e Sistemi di Trasmissione per Autovetture hanno registrato rispettivamente incrementi delle vendite superiori alla media del 7,2 e del 9,3 per cento. “Le nostre trasmissioni automatiche per autovetture, e stremamente efficienti, contribuiscono alla riduzione delle emissioni di CO2. Sono quindi un fattore fondamentale per il raggiungimento dei valori limite europei e degli obiettivi globali relativi al clima, e incontrano una forte richiesta. Combinata ai motori elettrici altamente integrati, questa tecnologia presenta ancora un grande potenziale di crescitaâ€?, ha sottolineato Scheider. La crescita a livello regionale ha avuto andamenti differenti. In Europa e in Nord America, le vendite sono aumentate di oltre il 3 per cento mentre la crescita organica dell’8 per cento nella regione Asia-Pacifico è calata a circa il 2 per cento per l’effetto negativo della valuta del ren minbi cinese. Sembra che la crisi economica in Sud America, in larga misura, sia stata superata. In questa regione le vendite sono aumentate in modo significativo di circa il
Wolf-Henning Scheider, Amministratore delegato ZF.
26 per cento, partendo da un livello basso. “Guardando indietro vediamo un anno redditizio e di successo - ha affermato Konstantin Sauer, Direttore finanziario di ZF - Abbiamo ottimizzato i nostri processi e le strutture di costo in un ambiente complesso e siamo diventati ancora piĂš produttivi. Siamo stati in grado, pertanto, di finanziare investimenti piĂš elevati in Ricerca e Sviluppo, migliorando al tempo stesso la qualitĂ dei profittiâ€?. A tre anni dall’acquisizione di TRW Automotive nel maggio 2015, entro le fine del 2017 ZF è riuscita a ridurre il
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debito lordo a 6,4 miliardi di euro, quasi la metĂ dell’importo originale. E per quanto il 2018, considerando lo sviluppo volatile del mercato mondiale, ZF prevede una crescita organica pari a circa il 5 per cento e conta di concludere a breve la vendita della Business Unit Sistemi di Controllo Veicolo a Luxshare, con un conseguente calo proporzionale delle vendite. ZF si aspetta pertanto che le vendite del Gruppo si assestino attorno a 36,5 miliardi di euro. Come per l’anno precedente, ZF mira a raggiungere un EBIT rettificato pari a circa il 6 per cento e un flusso di cassa disponibile rettificato di oltre 1 miliardo di euro. L’innovazione rimane al centro delle preoccupazioni del management di Friedrichshafen. Le richieste di sviluppo dinamico del settore automotive sono molto esigenti e il numero uno Scheider intende imprimere un’accelerazione alla cooperazione relativa ai progetti all’interno del Gruppo. “Siamo impegnati a consolidare l’utilizzo di team interdivisionali con un livello elevato di autonomia sul piano decisionale e di cooperazione - ha detto ancora l’Am-
ministratore delegato - Sono in grado di adattarsi meglio alle richieste nei nuovi campi della tecnologia, che stanno mu tando cosĂŹ rapidamente. Per questi progetti e giĂ dalle prime fasi, lavoriamo ancora a piĂš stretto contatto con i nostri clienti, in modo da portare i prodotti interessanti alla produzione in serie molto piĂš rapidamente. Questo, però, significa anche che un progetto può essere abbandonato tempestivamente se non è in grado di soddisfare le aspettative. Un tale approccio rende possibile la presenza di una cultura start-up anche in un grande gruppoâ€?. I team ZF dovrebbero essere continuamente ricreati, rigorosamente secondo i requisiti dei progetti in corso in modo da poter rispondere alle problematiche del futuro, per sviluppare velocemente le mi gliori soluzioni possibili per i clienti. Un esempio al riguardo sono i numerosi progetti di guida automatizzata. “Unitamente al nostro collaudato sistema di sviluppo di progetti per la produzione di serie nei campi tradizionali, stiamo ora lavorando anche con un sistema operativo dualeâ€?, ha concluso Scheider.
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L’AZIENDA DI TRASPORTI DI SESTO ULTERIANO ALL’ALBA DI UNA NUOVA ERA
Trinacria varco per l’Europa
U
MAX CAMPANELLA
SAN GIULIANO MILANESE
n tempo era la Sicilia. E i suoi negozi e mercati di scarpe e calzature che ricevevano la merce da Vigevano, alle porte di Pavia. Quel tempo risale a oltre sette decenni fa: era esattamente il 25 marzo 1946 quando tre ragazzi siculi danno vita a un piccolo corriere per il Sud Italia. I loro nomi sono tuttora scritti nel libro soci, custodito nella sede di Sesto Ulteriano, frazione di San Giuliano Milanese, periferia sud di Milano. I tre mettono insieme il capitale sociale - centomila lire e decidono di chiamare la società Trinacria (antico nome dell’isola, oggi utilizzato per indicare i talismani portafortuna) Trasporti. Di fortuna decisamente ne ha portata quel nome in greco antico. Nel giro di qualche anno, Trinacria Trasporti attira la curiosità di un imprenditore milanese dotato di straordinaria intuizione: Francesco Giulio fiuta il mercato, comprende che il trend del dopoguerra sta portando a un forte sviluppo della logistica e del trasporto merci e che quella società può rappresentare la base di uno sviluppo di collegamenti tra Nord e Sud Italia. Nel 1950 il dottor Giulio decide di acquisirla e rafforzarla negli anni in due aspetti: introducendo la logistica, per fornire ai clienti un servizio di magazzinaggio e movimentazione della merce; affermando Trinacria nel settore del trasporto e deposito di merce pericolosa, dalle bombolette di gas ai materiali infiammabili. Le intuizioni della nuova proprietà si rivelano assolutamente azzeccate. In breve tempo Trinacria Trasporti cresce e amplia il raggio d’azione, arrivando a collegare
FONDATA DA TRE 72 ANNI FA, TRINACRIA TRASPORTI HA
RAGAZZI SICILIANI
CONOSCIUTO UNA CRESCITA COSTANTE E CONTINUA.
PRIMO
STEP DELL’EVOLUZIONE L’ACQUISIZIONE DA PARTE DELL’IMPRENDITORE
FRANCESCO GIULIO, CHE LE HA
MILANESE
CONSENTITO DI AFFERMARSI NELLA LOGISTICA NAZIONALE CON UN FORTE FOCUS SUL TRASPORTO DI MERCE PERICOLOSA.
L’ANNO SCORSO CON L’ARRIVO AL TIMONE DI
SERGIO LONGHI È PARTITA UNA NUOVA, AVVINCENTE OFFENSIVA A LUNGO TERMINE. Lazio, Campania e Sicilia. In un ventennio diventa una potenza commerciale, arrivando a coprire in modo capillare tutta Italia, isole comprese. L’anno scorso l’azienda vive una nuova alba con l’acquisizione da parte della nuova proprietà, costituita per il 50 per cento da Simarent, società romana di trasporto merci guidata da Andrea Marano, e da Sergio Longhi, 46 anni, Presidente del Cda e Direttore Generale. “Oggi spiega Longhi - Trinacria Trasporti è un corriere a tutto tondo: la Sicilia resta il punto
forte della nostra attività, ma rappresenta il 20 per cento del business”. Personaggio di forte propensione all’autonomia, Sergio Longhi è nato a Roma, vive a Bra, alle porte di Cuneo, ma nel suo sangue scorre sangue marchigiano. Quello stesso che a soli 18 anni lo vede appassionarsi al suo lavoro. Dopo il primo impiego entra in GLS (General Logistic System) Italy, dove cresce professionalmente e, in 15 anni, dà il suo contributo alla visibilità e all’affermazione nel nostro Paese della multina-
zionale leader del trasporto espresso. Quattro anni fa decide di fare impresa e dà vita, con Pierangelo Ferraris, a Contenimondo, punto di riferimento in Piemonte per spedizioni in Italia e nel mondo, dalla busta al bancale. Attività cui dall’anno scorso affianca il timone di Trinacria Trasporti. “L’obiettivo - spiega Longhi - è proseguire quella vision nazionale avviata da Francesco Giulio, rafforzando le componenti di logistica e riorganizzando l’attività di trasporto”. Oggi Trinacria conta 60 dipendenti diretti, gestisce circa 80 autocarri che di notte collegano le 60 sedi sparse in tutta Italia. Ciò che sta cambiando nell’organizzazione è il sistema di avvicinamento al cliente finale. “Finora - prosegue il Direttore generale ha funzionato bene il trasporto diretto sulle rotte, ad esempio Milano-Lecce; MilanoCatania. L’obiettivo è ridurre i tempi e per farlo ci stiamo strutturando in tre hub principali: Milano per il Nord-Ovest, Bologna per il Nord-Est e quello nuovissimo di Napoli, con una struttura di 3mila mq, che serve il bacino del Sud. A questi vengono affiancati mini-hub in Puglia e in
Sergio Longhi, Presidente del Cda e Direttore Generale Trinacria Trasporti.
Sicilia. I nostri partner si recano presso l’hub più vicino per il ritiro della merce e tutte le sere gli hub ricevono la merce in entrata. Questo sistema consente la consegna in h 24 e sarà affiancato da un altro focus, quello su informatica e tracciabilità: il cliente potrà sapere in ogni momento dov’è la sua merce e seguirla step-by-step”.
Resta immutata la strategia che prevede per il trasporto su gomma una piccola flotta sette autocarri e 47 semirimorchi - di proprietà Trinacria, utilizzati per il primo miglio sulla logistica di Milano e Pavia, e partnership con padroncini e piccole aziende per i viaggi in tutta Italia, che rappresentano il 90 per cento della flotta.
ENTRO TRE ANNI L’OBIETTIVO È RADDOPPIARE GLI SPAZI PER IL DEPOSITO
DOPPIA CERTIFICAZIONE PER LA LOGISTICA DI MATERIALI PERICOLOSI O ffensiva di mercato che passa da una nuova immagine esterna quella lanciata da Trinacria Trasporti, che punta a proseguire un trend di crescita praticamente mai interrotto in 72 anni di storia: dopo il 2016 con un fatturato pari a 18 milioni di euro, l’azienda lombarda ha chiuso il 2017 con 21 milioni e punta per l’anno in corso a superare quota 25. “La crescita - spiega Sergio Longhi, Direttore Generale Trinacria Trasporti - è stata con-
tinua e costante. Oggi l’obiettivo è aumentare la presenza sul mercato, che ci vede molto forti in Lombardia: quest’anno è prevista l’apertura di nuove sedi a Bologna, Novara, Varese e Padova, con le quali andremo ad azzerare le differenze nel trasporto tra Nord e Sud Italia”. Nome di riferimento per la distribuzione di aziende del calibro di Arexons, Saratoga, Paini Rubinetterie e Bibo Italia (bicchierini di plastica), Trinacria continuerà la sua specia-
lizzazione sulla logistica di merce a rischio, settore per il quale - tra le poche realtà italiane - vanta la doppia certificazione Seveso, con iscrizione all’ente ISPRA, per il deposito e ADR per l’intera filiera del trasporto. “Nel lungo termine - afferma Longhi - intendiamo varcare i confini nazionali e abbracciare nuovi mercati europei, pur continuando a garantire all’attuale clientela il servizio di qualità per il quale ci hanno finora dato fiducia. Entro tre anni l’obiettivo è raddoppiare i
mq a uso logistica passando dagli attuali 20mila a 40mila mq: avere più spazio significa dare maggior supporto ai clienti, consolidare e potenziare i servizi. Ad esempio oggi per Arexons effettuiamo un servizio a 360 gradi, dal deposito alla consegna al cliente finale passando per la gestione degli ordini: l’obiettivo nel futuro è proporre soluzioni ad-hoc per esaudire le esigenze di aziende che, a Trinacria, posso affidare non solo i trasporti ma anche la logistica”.
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ACCORDO TRA IL NOLEGGIATORE FRANCESE E LA TOSCANA TRUCK ITALIA
Fraikin nel segno del Giglio GUIDATA DALLA FAMIGLIA TAVERNI, STORICO RIFERIMENTO PER IL SETTORE DEI VEICOLI INDUSTRIALI, L’AZIENDA FIORENTINA È OGGI GUIDATA DA GIULIANO E MATTEO TAVERNI, GIOVANE E DINAMICO GENERAL MANAGER. CON OTTO SEDI TRA CUI QUELLA NUOVISSIMA DI VAL DI CHIANA, PUNTA SUL NOLEGGIO COME ULTERIORE LEVA DI BUSINESS. “CONIUGANO STORICITÀ,
N
SERIETÀ E GRANDE DISPONIBILITÀ NEI CONFRONTI DEL CLIENTE SOPRATTUTTO PER QUANTO RIGUARDA IL SETTORE DELL’ASSISTENZA”,
AFFERMA DIEGO PELLICIOLI,
MAX CAMPANELLA
MONTELUPO FIORENTINO
uovo Fraikin Point in quel di Montelupo Fiorentino, alle porte del capoluogo toscano, Toscana Truck Italia ha le radici nell’amichevole e competente Giuliano Taverni, Presidente, e il futuro nel vivace e determinato figlio Matteo Taverni, 38 anni, General Manager nonché protagonista di una nuova e più moderna “veste” per quella che, grazie all’entusiasmo del padre, è diventata un autentico riferimento per le aziende di trasporto del Centro Italia. Nella sua strategia di radicamento nel territorio attraverso una Rete di officine per il servizio di noleggio e di assistenza dei veicoli noleggiati, Fraikin Italia sbarca in Toscana scegliendo come avamposto la Concessionaria ufficiale MercedesBenz Vans e Trucks. Un dealer storico, seppure giovane: Toscana Truck Italia nasce nel 2007 dallo spin off di GMG, dal 1991 Concessionaria di tutti i marchi della Stella. Quell’anno i due fondatori - Giovanni
DIRETTORE COMMERCIALE FRAIKIN ITALIA.
Birindelli e Giuliano Taverni - hanno dato vita a due aziende distinte per seguire due differenti business: GMG continua a occuparsi di vetture, mentre Toscana Truck Italia eredita i mandati van e truck MercedesBenz per Firenze, Siena e Prato. Il nuovo slancio a Toscana Truck Italia ha il volto di Taverni che, a soli diciott’anni, ha imparato dalla gavetta a vendere camion. A lui si deve la crescita di CAVIR (Centro assistenza veicoli industriali Renault), dealer della Losanga, che con l’arrivo di Taverni conosce uno sviluppo importante nel Centro Italia.
ratterizza l’area geografica del Centro Italia: poche flotte strutturate con rotte internazionali, tantissime aziende medio-piccole che effettuano rotte nazionali ed europee, Cooperative e Consorzi che, in un servizio altamente flessibile come l’apertura h 24, hanno trovato un valido supporto per evitare perdite di giorni di lavoro. Nel 2001 l’ulteriore step e vo lutivo con l’arrivo in azienda della seconda generazione. Matteo studia
Da sinistra: Giuliano e Matteo Taverni di Truck Italia, Diego Pellicioli, Direttore Commerciale Fraikin Italia; Domenico Pontonio, Responsabile settore ecologia Fraikin Italia.
Scienze Politiche e intanto si occupa dello sviluppo di siti web e d’in for ma tizzazione delle aziende, dan do vita a infrastrutture tecnologiche a supporto del business. Conseguita la laurea decide di affiancare il padre nelle sue attività: Giuliano nel 2004 torna a occuparsi del marchio Renault Trucks, trasformando CAVIR nell’attuale Toscana
tentico gioiello la sede di Val di Chiana, in provincia di Siena, inaugurata all’inizio di quest’anno, per servire il passaggio di qualcosa come 80mila veicoli al giorno. Toscana Truck Italia ha chiuso il 2017 con un fatturato di 96 milioni di euro e 160 dipendenti complessivi. E punta sul noleggio come ulteriore leva di business,
Truck, con l’obiettivo di una maggiore e span sione sul territorio; al giovane dottore viene affidato il compito di rafforzare ulteriormente le attività Mercedes-Benz. “Oggi - spiega Matteo Taverni - Toscana Truck Italia vuole essere un player di riferimento nel mondo dei trasporti, nei segmenti Van e Truck, proponendo soluzioni differenti per stare al passo con un mercato in continua e vo luzione: alla vendita dei veicolo oggi affianchiamo il noleggio con Fraikin per soddisfare le necessità della clientela”. Tra le principali Concessionarie Mercedes-Benz, Toscana Truck Italia è attiva in Toscana, a Bologna, Reggio Emilia, Modena e La Spezia e dispone di otto sedi: oltre a quella di Montelupo Fiorentino, dov’è ubicato l’headquarter, uffici e officine a Grosseto, Livorno, Campi Bisenzio, La Spezia e Bologna, mentre a Modena al momento vi è una sede commerciale. Au-
basandosi su una conoscenza pregressa. “Già a fine Anni Novanta ma ancor più dopo la crisi economica spiega Matteo Taverni - il mercato dell’autocarro sta dimostrando attenzione ad alternative alla proprietà dei veicoli: questa tendenza è già molto forte nei veicoli commerciali, ma si farà sempre più spazio nei veicoli industriali. Con Fraikin intendiamo essere presenti sfruttando pienamente le potenzialità che un marchio così prestigioso può dare, coniugandolo con la nostra esperienza e la capillarità delle nostre sedi”. A sottolineare il potenziale sull’area geografica di Toscana Truck Italia è il Direttore Commerciale della filiale italiana del noleggiatore francese. “Quest’azienda - precisa Diego Pellicioli - copre un’area molto vasta del Centro Italia, area in cui rappresenta il primo ed esclusivo player per Fraikin. Con la famiglia Taverni, di cui abbiamo apprezzato la
IL SERVIZIO È IN PRIMO PIANO
Nei suoi primi dieci anni di vita Toscana Truck Italia si struttura sempre più, caratterizzandosi per la sua attività in qualche caso pionieristica, come l’apertura dell’officina h 24: avviata in collaborazione con Mercedes-Benz Trucks, per un decennio è stata l’unica in Italia a offrire questo tipo di servizio, indispensabile per la tipologia di cliente che ca-
Il post vendita è il vero fiore all’occhiello dell’attività della toscana Truck Italia.
gran de disponibilità nei confronti della clientela, abbiamo stretto un accordo in cui crediamo fortemente: alla storicità del Gruppo si unisce la serietà del suo management. Abbiamo già effettuato una prima fornitura di Actros per la cantieristica e altre ne seguiranno a breve”. NOLEGGIO IN CRESCITA
“Abbiamo ricevuto - prosegue Matteo Taverni - diverse richieste di informazioni da parte dei clienti sul noleggio a lungo termine: vogliono conoscerne le dinamiche, come funziona, i vantaggi che ne derivano. Segnali che dimostrano in maniera inequivocabile che si tratta di una fetta di mercato destinata a cre scere: molto dipenderà dalle future normative. Intanto in Fraikin abbiamo trovato il partner giusto: ampia flessibilità operativa e un portafoglio prodotti molto ampio, tra cui semirimorchi e veicoli allestiti”. Punto di forza di Toscana Truck Italia da sempre è il servizio di assistenza, elemento decisivo nella scelta di Fraikin. “Il post vendita afferma il General Manager - è nostro fiore all’occhiello: offrire un servizio eccellente in termini di assistenza è la chiave per mas si miz zare i nostri brand, nonché una scelta di campo per essere vicini ai clienti. È tuttora valida la vecchia logica del cliente che riacquista un camion se si è trovato bene con i servizi post vendita; lo è ancor di più nella nostra area geografica”. Già oggi Toscana Truck Italia effettua assistenza su ogni marchio di semirimorchi e dispone di un tunnel per le revisioni. “Toscana Truck Italia - aggiunge in conclusione Diego Pellicioli - gode di ottima fama tra le aziende di trasporto proprio per la soddisfazione relativa al service, che diventa un plus nel nostro caso: quando si parla di noleggio si parla innanzitutto di servizio al cliente”.
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INTERVISTA / L’AD PAOLO GHINOLFI ANNUNCIA LO SBARCO NEL MONDO DEI PESANTI
Sifà mantiene le promesse
“
MAX CAMPANELLA MILANO
In punta di piedi”, com’è nel suo stile e come ama sot tolineare l’Amministratore delegato Paolo Ghinolfi: SIFÀ (Società Italia Flotte Aziendali), forte dell’affermazione nel noleggio a lungo termine di veicoli e flotte aziendali, ha ottenuto tutte le necessarie licenze per avviare la nuova offensiva nei pesanti stradali, veicoli che d’ora in avanti la Divisione dedicata Van&Go potrà proporre ai clienti, andando a soddisfare una domanda crescente. Promessa mantenuta quella di Paolo Ghinolfi, manager con indubbie capacità relazionali: persona semplice (come quelle della natìa Reggio Emilia), che ama ascoltare e imparare dagli interlocutori, con estrema pacatezza ma altrettanta determinazione due mesi fa al giornalista che lo intervistava ha assicurato: “Vogliamo rispondere alle esigenze dei nostri clienti, alle loro necessità nella movimentazione logistica delle merci: considerato che il noleggio rappresenta il futuro, l’offerta dei pesanti rappresenta la nostra naturale evoluzione”. ATTENZIONE AL CLIENTE
“Pesanti? Si fà” titolava il numero di Marzo de “Il Mondo dei Trasporti”. A neanche 60 giorni di distanza da quell’intervista, SIFÀ parte rapidamente con l’offerta di truck
volumi e nelle dimensioni. Nel 2017 chiude con un fatturato che sfiora i 30 milioni di euro e mette a segno importanti forniture anche nel segmento professionale: veicoli refrigerati vengono allestiti per clienti di rilievo e flotte importanti - ad esempio il Gruppo Granarolo - con l’obiettivo di soddisfare specifiche esigenze. L’anno scorso, la scelta di iniziare il percorso pe rl’ingresso nei veicoli pesanti. “Siamo partiti - risponde Paolo Ghinolfi affrontando l’intero percorso normativo e ottenendo le necessarie autorizzazioni: per il momento disponiamo di una flotta di 12mila veicoli complessivi, tra cui alcune centinaia di vei coli commerciali sotto le 3,5 t. Stiamo definendo i primi contratti e presto l’attuale numero di veicoli industriali, dai 60 q in su, che oggi si aggirano intorno alla decina di unità, cresceranno gradualmente in funzione delle necessità della clientela”.
“IN PUNTA DI PIEDI”, COM’È NEL SUO STILE, E CON L’OBIETTIVO DI SODDISFARE LE ESIGENZE DEI CLIENTI PRIM’ANCORA CHE FARE BUSINESS E ERODERE QUOTE DI MERCATO, L’AZIENDA OPERATIVA CON SUCCESSO NEL
NOLEGGIO A LUNGO TERMINE DI VEICOLI E FLOTTE AZIENDALI HA OTTENUTO TUTTE LE LICENZE NECESSARIE PER PROPORRE VEICOLI AL DI SOPRA DEI
60 Q.
“INIZIAMO UN PERCORSO DI STRUTTURAZIONE
LA COLLABORAZIONE CON I COSTRUTTORI
DELLA DIVISIONE DEDICATA VAN&GO”,
PAOLO GHINOLFI.
AFFERMA
a noleggio, rispondendo alla crescente attenzione del mercato. Un’attività che per l’azienda - al 51 per cento di pro prietà di BPER Banca, con sede a Reggio Emilia e uffici nel cuore di Milano rappresenta parte del suo dna.
Paolo Ghinolfi, Amministratore delegato di SIFÀ (Società Italia Flotte Aziendali).
Nel luglio 2015, sin dall’inizio della sua fondazione, Clau dio Campani, tuttora Presidente, e lo stesso Ghinolfi hanno istituito una Divisione Van&Go dedicata ai
veicoli da lavoro, che ereditava da Campani Group l’intera struttura che si occupava di noleggio e allestimenti di veicoli commerciali fino a 60 q. In sostanza Van&Go rap-
presenta la “dote” che Campani Group porta nella nuova entità aziendale, che nei primi tre anni punta prima ad affermarsi nel noleggio di vetture. “La strategia iniziale - prosegue Paolo Ghinolfi - puntava all’affermazione del marchio e alla sua notorietà, soprattutto con l’obiettivo di far emergere peculiari caratteristiche: l’attenzione al cliente e la customizzazione sono al primo posto nell’offerta SIFÀ, che non sbarca sul mercato con l’o biettivo di fare a tutti i co sti quote di mercato, ma rivolgendosi a una nicchia di clienti, privati e professionali, alla ricerca di un servizio di qualità. Con la volontà di mantenere l’autorevolezza con cui si pone sul mercato, nel la prima fase l’attività di Van&Go era giocoforza caratterizzata in forte maggioranza da volumi relativi a veicoli fino a 3,5 t, facilitati dalla guida con patente B”. In tre anni SIFÀ cresce nei
In questi anni SIFÀ ha stretto una forte collaborazione con le case costruttrici di veicoli commerciali. Nel caso dei veicoli industriali quale sarà la strategia? “Stringeremo partnership con le Case costruttrici senza pregiudizi né esclusioni. Sarà fisiologico - afferma Ghinolfi che con alcune di queste si vada a sviluppare un accordo per volumi maggiori mentre con altre registreremo un minore feeling operativo”. Nascerà un nuovo brand per il noleggio di autocarri? “Al momento - risponde l’Amministratore delegato l’idea è di valorizzare il marchio Van&Go per caratterizzare l’attività sui veicoli industriali, senza escludere in futuro la definizione di un brand che caratterizzi l’autocarro della sua tipologia. Seguendo la filosofia che da sempre caratterizza SIFÀ, l’obiettivo è investire in questo settore senza proclami, senza alcuna volontà di competere con operatori specializzati, ma piuttosto seguendo i clienti percorrendo la nostra strada. Per questo andremo innanzitutto a costruire una Rete di costruttori-allestitori-officine che garantiranno un efficace servizio vendita e assistenza”.
LA STRATEGIA DELLA NUOVA OFFENSIVA RIFLETTE GLI STORICI VALORI DI SIFÀ
“PRONTI A STRINGERE PARTNERSHIP CON COSTRUTTORI CHE GARANTISCANO L’ASSOLUTO RISPETTO DELLE PRIORITÀ” A distanza di tre anni dalla sua nascita, SIFÀ è oggi una realtà affermata nel noleggio di van e vetture, con dimensioni di tutto rispetto: dà lavoro a una sessantina di persone che quest’anno saliranno a 80 ed è presente in tutta Italia con presenze locali e uffici di back-office e commerciali. Nel noleggio di veicoli industriali sta entrando “sotto voce”, quasi
mantenendo l’umiltà che caratterizza l’inizio della sua attività nel luglio 2015. Quali saranno le principali aree geografiche della nuova offensiva nei pesanti? “Stiamo ricevendo numerose richieste - spiega l’Amministratore delegato Paolo Ghinolfi soprattutto da Veneto e Lazio, cui segue l’Emilia-Romagna. Per il momento si tratta di richieste sponta-
nee, non appena la struttura Van&Go sarà pronta ci aspettiamo importanti risultati in Lombardia e Piemonte”. La Divisione Van&Go avrà un personale dedicato per il noleggio di veicoli industriali? “Il settore - risponde Ghinolfi - richiede competenze specifiche, conoscenza del territorio e una Rete di servizi di assistenza che sono molto diversi dal
mondo delle vetture e dei veicoli commerciali: saranno inserite professionalità ben calibrate per la vendita e il post vendita. Per l’assistenza, come già fatto per le vetture, ci appoggeremo alle Reti ufficiali dei costruttori, stringendo contratti di service che consentiranno manutenzione ordinaria e straordinaria, per l’assistenza continua e per gli interventi stradali. Stiamo definendo ac-
cordi a 360 gradi con le realtà specializzate per offrire ai clienti un servizio completo, seguendo quelli che sono da sempre i nostri valori: ai fornitori chiediamo il giusto impegno per mantenere l’eccellenza del servizio che offriamo ai clienti”. Una partenza che poggia sulle solide basi dell’appartenenza a BPER Banca “che - conclude Ghinolfi - è assoluta garanzia del rispetto degli impegni da parte di SIFÀ che, come contropartita, chiede ai fornitori il rispetto dei tempi e delle priorità su cui, nei veicoli industriali, il cliente deve poter contare per poter proseguire la sua attività”.
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MICHELIN PRESENTA IL NUOVO X MULTI ENERGY PER TRASPORTO POLIVALENTE
Il basso consumo è una virtù innata S
IL NUOVO X MULTI ENERGY A BASSO CONSUMO COMPLETA LA GAMMA DI PNEUMATICI PER LE OPERAZIONI DI TRASPORTO POLIVALENTE/REGIONALE. SI TRATTA DI UN PNEUMATICO CHE, CON IL FRATELLO X MULTI, SOSTITUISCE IL MODELLO X MULTIWAY 3D E OFFRE AGLI OPERATORI DEL TRASPORTO POLIVALENTE/REGIONALE UNA SCELTA DI PRODOTTI DISTINTI CHE CONSENTONO DI DARE PRIORITÀ AL CONSUMO DI CARBURANTE O ALLA DURATA, DUE VARIABILI FONDAMENTALI NEL CALCOLO DELL’EFFICIENZA OPERATIVA.
FABIO BASILICO
SESTO SAN GIOVANNI
iamo nell’era dei pneumatici intelligenti, capaci cioè di dare un prezioso e concreto contributo all’ottimizzazione della TCO delle flotte veicolari delle aziende di trasporto. Michelin aggiunge un ulteriore tassello e presenta il nuovo X MULTI Energy a basso consumo che completa la gamma di pneumatici per le operazioni di trasporto polivalente/ regionale. PRIORITÀ ALL’EFFICIENZA
“Si tratta - spiega Silvia Vergani, Direttore Marketing Business to Business Italia-Malta di Michelin Italiana - di un pneumatico che, con il fratello X MULTI, sostituisce il modello X MultiWay 3D e offre agli operatori del trasporto polivalente/regionale una scelta di prodotti distinti che consentono di dare priorità al consumo di carburante o alla durata, due variabili fondamentali nel calcolo dell’efficienza operativa”. Michelin X MULTI è sta to lanciato nel 2017 e offre dal 15 al 20 per cento di chilometraggio in più rispetto alla gamma X MultiWay 3D. Con Michelin X MULTI Energy il risparmio
di carburante arriva fino a 1,2 litri ogni 100 km in rapporto al suo predecessore. “La gamma X MULTI, che offre le ottimali prestazioni di X MultiWay 3D aggiunge Vergani - propone ai trasportatori la possibilità di scegliere la soluzione adatta alle proprie operazioni (tempo passato sulle autostrade, numero di consegne giornaliere) e priorità (durata dei pneumatici o risparmio di carburante). Il carburante è la seconda voce di costo per gli operatori del trasporto e il suo utilizzo ha un forte impatto sulle politiche di contenimento delle emissioni inquinanti, al punto che la Commissione Europea ha studiato una road map per ridurre le emissioni di CO2 del trasporto stradale e che l’industria tende a orientarsi verso un trasporto più ‘verde’. Un quarto delle emissioni totali di CO2 provengono dal trasporto stradale”. “La crisi del 2008 - continua Silvia Vergani - ha portato a una concorrenza agguerrita e a un aumento degli impieghi polivalenti. La redditività per i trasportatori rimane vitale. I pneumatici, attraverso la resistenza al rotolamento, sono responsabili di 1/3 dei consumi di carburante di un convoglio (trattore + semirimorchio). Come dire: 1
pieno su 3 è legato ai pneumatici”. L’Unione Europea ha sviluppato uno strumento, denominato Vecto (Vehicle E nergy Consumption Calculation Tool) , che calcola il consumo di carburante e le emissioni di CO2 degli autocarri. Dal 1° gennaio 2019, tutti i costruttori devono dichiarare le emissioni di CO2 dei loro nuovi autocarri oltre le 16 tonnellate venduti sul mercato europeo, calcolate dallo strumento Vecto. Dal 1° gennaio 2020 toccherà agli autocarri sopra le 7,5 tonnellate. SCELTE DECISIVE
Questo significa che i trasportatori regionali possono scegliere chiaramente per il risparmio di carburante e la riduzione delle emissioni di anidride carbonica. Questa scelta è sempre più importante per gli operatori di grandi flotte, perché la maggior parte dei documenti di gare d’appalto e dei contratti richiede ormai operazioni a basse emissioni di CO2. “I costi del carburante sono all’ordine del giorno per tutti gli autotrasportatori professionali - dice ancora Silvia Vergani - ma stranamente pochi tra loro sanno che i pneumatici sono
responsabili di un terzo del consumo di carburante di un convoglio (trattore e semirimorchio). La resistenza all’aria e gli attriti meccanici interni assorbono i restanti due terzi”. È proprio il risparmio di carburante che rende Michelin X MULTI Energy il primo pneumatico del mercato per trasporto polivalente/regionale con focus specifico sul consumo di carburante. “Michelin X Multi Energy garantisce il migliore TCO del mercato - precisa la dottoressa Vergani Che vuol dire: risparmio di carburante, elevata durata e sicurezza per l’impiego polivalente”. Il risparmio, calcolato con lo strumento
energetica dei veicoli; tre tecnologie Michelin innovative: Infinicoil, Regenion e Powercoil, integrate in tutti i pneumatici. Infinicoil è un filo d’acciaio continuo avvolto nel pneumatico, cui dà stabilità per tutta la sua vita, robustezza e resistenza. Può arrivare a una lunghezza di 400 metri. Regenion si compone di una serie di elementi della scultura che si auto-rigenerano
bili - conclude Vergani - i pneumatici X MULTI Energy hanno anche, entrambi, le marcature 3PMSF e M+S, a indicare un alto livello di aderenza in tutte le condizioni meteorologiche. Grazie alla bassissima resistenza al rotolamento e al risparmio di carburante, Michelin X MULTI Energy è omologato da tutti i grandi costruttori di veicoli industriali da fine 2017 ed è
Caratterizzato da bassi consumi, il nuovo X MULTI Energy di Michelin è destinato a professionisti del trasporto polivalente e regionale che vogliono ottimizzare al meglio la gestione dello loro flotte.
Vecto, è di 1,1 litri di carburante ogni 100 chilometri rispetto alla media dei tre concorrenti premium, equivalente a un risparmio di 3.000 euro, calcolato sulla vita media di un autocarro (5-7 anni). PIU FATTORI D’INNOVAZIONE
Questa soddisfacente prestazione è il risultato di diversi fattori: mescola innovativa che contribuisce a migliorare l’efficienza
chilometro dopo chilometro, grazie a tecniche di stampa 3D a metallo, per offrire alti livelli di aderenza per tutta la vita del pneumatico, in qualsiasi con dizione. Powercoil i dentifica una nuova generazione di cavi d’acciaio leggeri ma molto robusti. Rispetto alla gamma precedente, il pneumatico è quindi più leggero, più resistente e offre una resistenza al rotolamento ancora più bassa. “Riscolpibili e ricostrui-
disponibile sul mercato del ricambio da aprile 2018 nella misura 315/70R22.5 per l’assale sterzante e per l’assale motore”. Il mercato del ricambio in Italia ha visto nel 2017 un aumento dell’1,1 per cento del comparto pneumatici per trasporto polivalente/regionale e dell’8,2 per cento il totale dei pneumatici di misura 315/70R22.5 commercializzati, che hanno raggiunto una quota dell’11 per cento dal 10,2 per cento del 2016.
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CON WABCO DIAMO UNO SGUARDO AI SISTEMI DI SICUREZZA DI OGGI
In viaggio verso Vision Zero L’ASSISTENZA AVANZATA ALLA GUIDA SVOLGE UN RUOLO FONDAMENTALE NEL RIDURRE IL NUMERO DEGLI INCIDENTI. I DATI DELLE FLOTTE SU MILIONI DI MIGLIA NEGLI STATI UNITI CON IL SISTEMA ONGUARD DIMOSTRANO UNA RIDUZIONE FINO ALL’87 PER CENTO NEI TAMPONAMENTI. GLI FMS (SOLUZIONI PER LA GESTIONE DELLE FLOTTE) DI TRANSICS RENDONO IL VEICOLO PIÙ INTELLIGENTE, COMBINANDO DATI IN TEMPO REALE (PRESSIONE DEI PNEUMATICI, VELOCITÀ DELLA RUOTA, USURA DELLA GUARNIZIONE, INFORMAZIONI SUL CARICO) CON ALTRI DATI SULL’OPERATIVITÀ DEL VEICOLO.
L
MICHELE S. ALTIERI IEPER
a guida autonoma è un megatrend. E parlare di Vision Zero, ovvero un mondo senza incidenti, e impegnarsi per raggiungere quest’obiettivo è una sfida allettante. Per farlo però è necessario che tecnologie per la sicurezza siano installate sui veicoli. Dal 2010 gli incidenti stradali mortali in Europa sono diminuiti del 19 per cento, la Commissione Europea si prefigge di dimezzarli entro il 2020: c’è però ancora molta strada da fare prima che la gui da autonoma senza incidenti diventi realtà. “In base al miglioramento della capacità della nostra tecnologia di percepire il traffico e l’ambiente circostante - commenta Christian Brenneke, Vice presidente del settore Engineering di WABCO - vediamo una sempre maggiore automatizzazione dei veicoli che porterà ad autocarri completamente autonomi”. Viene da chiedersi quali tecnologie per la sicurezza siano già disponibili sul mercato per ridurre gli incidenti. Gli ADAS (Advanced Driver Assistance Systems, ovvero sistemi di assistenza avanzata alla guida) rappresentano la prima generazione di sistemi che hanno contribuito in alla riduzione d’incidenti
mortali nel traffico stradale. Aiutano l’autista a controllare il veicolo e includono il sistema ABS (Anti-Lock Braking Systems), EBS (Electronic Braking Systems, sistema di frenatura elettronica) e ESC (Electronic Stability Control, controllo elettronico della stabilità). WABCO, fornitore globale delle tecnologie per i veicoli industriali, già dal 1981 è stato pioniere nel settore dell’ABS per autocarri, rimorchi e bus: 15 anni dopo, nel 1996, ha lanciato l’EBS per i veicoli industriali seguito dall’ESC nel 2001. Tra quelli disponibili oggi, i sistemi di frenatura di emer-
genza svolgono un ruolo fondamentale nel ridurre il numero d’incidenti. Tali sistemi, che forniscono una frenatura completa sui veicoli in sta zionamento e in movimento, hanno il potenziale di ridurre le collisioni del 52 per cento in totale e persino del 90 per cento in autostrada. “Il nostro sistema avanzato di frenatura d’emergenza OnGuard - aggiunge Brenneke -è stato adottato da centinaia di flotte negli Stati Uniti. I dati delle flotte su milioni di miglia guidate negli Usa dimostrano una riduzione fino all’87 per cento nei tamponamenti”. Oltre ai sistemi di frenatu-
Christian Brenneke, Vice presidente settore Engineering WABCO.
ra, sensori capaci di assicurare maggiore connettività e sistemi on-board permettono di mobilitare ancora di più l’intelligenza del veicolo e rendere più autonome e potenti le flotte. Si colma lo scarto tra i sistemi singoli e le soluzioni che fanno uso di tecnologie digitali. Gli FMS (soluzioni per la gestione avanzata delle flotte) combinano dati in tempo reale provenienti dal sistema di frenatura - pressione dei pneumatici, velocità della ruota, usura della guarnizione o informazioni sul carico con altri dati sull’operatività del veicolo. Viene raccolta una vasta gamma di dati, compresi quelli relativi a veicolo, autista e carico, come la tem peratura, e vengono poi valutati per migliorare l’efficacia e la sicurezza della flotta. Gli FMS, come quelli offerti da Transics, azienda WABCO e fornitore leader di FMS in Europa, possono raccogliere tutti questi dati. Gli spedizionieri possono usarli per valutare la performance degli autisti per lavorare su parametri specifici come il comportamento in frenata, il minimo del motore e la velocità di rotazione, che miglioreranno il comportamento al volante e di conseguenza la sicurezza su strada. Gli FMS possono anche allertare gli operatori delle flotte in tempo reale in caso di problemi, come ad esempio la perdita di pressione di un pneumatico, l’usura delle guarnizioni dei freni o un comportamento alla guida inappropriato che per mette loro di fornire all’istante un sostegno all’autista. Riadattare le flotte con l’FMS
significa quindi incrementarne il valore aggiunto: un autocarro e un rimorchio sono ora in grado di comunicare direttamente con gli autisti e con i manager della flotta. Ancora oggi però, l’adozione di queste tecnologie è carente. “Soltanto il 18 per cento circa dei veicoli industriali in Europa e il 9 per cento dei rimorchi - sottolinea Peter Bal, Vice presidente del Customer service digitale di WABCO sono equipaggiati con un sistema telematico di gestione delle flotte e solo un numero limitato sta usando il sistema di diagnostica in remoto”. Connesso al sistema di frenatura, l’FMS può essere di aiuto per migliorare anche la sicurezza di veicoli più maturi: in questo tipo di sistemi, i modulatori EBS in autocarri e rimorchi ricevono una grande quantità di dati dai sensori collegati che sono montati ovunque nei veicoli. Una situazione critica, per esempio, è
data dal ribaltamento del veicolo. Durante l’operazione di guida, il modulo RSS (Rollover Stability Support: supporto stabilità cappottamento) dell’EBS del rimorchio del vei colo analizza la velocità della ruota, le informazioni sul carico (tramite sensore di carico dell’asse) e i dati sull’accelerazione laterale per rilevare la probabilità che un veicolo si possa ribaltare. In uno scenario di guida potenzialmente pericoloso, ad e sempio affrontare una curva ad alta velocità con un centro di gravità del carico sopraelevato, l’EBS del carico frena automaticamente per ridurre la velocità e l’accelerazione laterale. L’FMS invia un allarme al back office, il manager di flotta può valutare tali informazioni e dare un feedback all’autista quando sarà di nuovo in sicurezza per prevenire simili situazioni in futuro.
Peter Bal, Vice presidente del Customer service digitale WABCO.
COME PREVENIRE LO SCOPPIO DI PNEUMATICI? MONITORANDONE LA PRESSIONE
L’EFFICACIA DEI SISTEMI ALLA PROVA SUL CAMPO: IL CASO CODOGNOTTO V i sono sistemi di sicurezza disponibili per le flotte che possono essere riadattati e connessi perfettamente con l’FMS per evitare situazioni critiche. Ad esempio, lo scoppio di pneumatici causato da danni alle ruote sono la causa di molti incidenti: la probabilità di ridurre un incidente è di circa il 35 per cento superiore con una pressione dei pneumatici adeguata. WABCO si occupa di questi problemi con il sistema di monitoraggio della pressione dei pneumatici OptiTire, compatibile con l’FMS di
Transics, che permette ai manager della flotta di monitorare a distanza la pressione ottimale dei pneumatici in qualsiasi momento tramite il software del loro back office, prevenendo così una resistenza maggiore al rollio dovuta a pneumatici poco gonfi. Aggiungendo i dati relativi alla temperatura, il sistema di monitoraggio della pressione del pneumatico facilita una rilevazione precoce di eventuali perdite, con un miglioramento della manutenzione del veicolo e del tempo di attività.
L’efficacia di tali condizioni è evidente: Codognotto, azienda di trasporto e logistica internazionale con base a Salgareda, nel Veneto, ha attrezzato la maggior parte dei veicoli con l’FMS di Transics. “Trasportiamo - illustra il CEO Maurizio Codognotto - 300mila t di merci e percorriamo circa 5.600.000 km al mese in 16 paesi in tutto il mondo. Grazie al sistema FMS, abbiamo una soluzione completa per tutti i dati sulla performance del veicolo, dell’autista, del rimorchio e del carico che
permette un facile monitoraggio, un’ottimizzazione dei processi e un’analisi dello stile di guida, il tutto tramite un unico portale. La soluzione integrata avverte anche il nostro manager di flotta in tempo reale in caso di veicolo in situazione critica, ad esempio la perdita di pressione di un pneumatico o l’usura delle guarnizioni dei freni. In questo modo si può aumenta la durata di vita del pneumatico e dei freni, si risparmia carburante e migliora la sicurezza”.
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GRUPPO FOPPIANI: TRASPORTI ECCEZIONALI E NON SOLO
Sei decenni in primo piano LA STORICA AZIENDA SI CONFERMA LEADER DI SETTORE, MUOVENDO DALLE SOLIDE RADICI FAMILIARI E APRENDOSI AL FUTURO DEL MERCATO. SONO TRASCORSI QUASI SESSANT’ANNI DA QUEL PRIMO MOTOCARRO CON AVVIAMENTO A PEDALI. DI QUELLE ORIGINI RESTA LA CONDUZIONE FAMILIARE, MA OGGI FOPPIANI È UNA DELLE REALTÀ PIÙ IMPORTANTI A LIVELLO NAZIONALE E INTERNAZIONALE.
E
LINO SINARI MILANO
ra il 1960 quando i fratelli Romeo, Carlo e Luigi Foppiani pensarono di dar vita a una nuova attività di trasporti tradizionali: avevano un solo motocarro con avviamento a pedali, ereditato dal padre e custodito in un garage di Milano, tanto coraggio e molte ambizioni. Dal motocarro passarono in fretta al primo camioncino, il lavoro funzionava, i clienti iniziavano a fidarsi, i camioncini diventarono presto sei, poi arrivò il primo camion. Il resto è la storia di un’azienda milanese che per anni ha lavorato in tutto il mondo portando carichi dal mare al deserto, passando per zone di guerra e paesi disabitati. Qua si 60 anni dopo, il Gruppo Foppiani è rimasto saldamente a conduzione familiare e rappresenta una delle realtà più importanti a livello nazionale e internazionale nel panorama dei trasporti tradizionali e sollevamenti eccezionali.
Dispone di un parco mez zi ricchissimo e competitivo, unico nel suo settore, oltre ad attrezzature e personale propri, internamente gestiti.
Una delle caratteristiche che contraddistingue l’a zienda, che oggi vanta più di 170 dipendenti, di cui 95 autisti, è l’elevato livello di specializzazione, acquisito
negli anni, nei servizi dedicati all’industria pesante che consente di soddisfare, senza eccezioni, ogni richiesta: dal trasporto tradizionale (completi e groupa-
ge), alle movimentazioni con gru, fino al trasporto eccezionale di qualsiasi peso e dimensione. Il parco veicoli di proprietà, in costante rinnovamento, dispone di un ufficio permessi interno ed è gestito interamente da personale dipendente. La rete di distribuzione viene completata da partner storici e affidabili che, in totale sinergia, coprono in maniera capillare il territorio italiano e diverse rotte internazionali. Le due sedi - una a Milano e una a Prato - smistano la mole di lavoro quotidiano che Foppiani è chiamata a gestire, in ambito logistico: trasporti stradali, aerei e marittimi, ma gazzinaggio, imballaggio, traslochi e montaggi industriali, trasporto eccezionale con carrelli attrezzati, sollevamento con autogru (otto autogru semoventi telescopiche idrauliche fino a 250 tonnelalte e fino a 100 m di braccio). Foppiani è partner affidabile di alcuni dei più importanti nomi dell’industria Oil&Gas co me Eni, Enel,
Ansaldo Energia, ABB e il Gruppo General Electric, grazie a investimenti mirati in automezzi speciali e autogru e un moderno TMS a supporto. Che cosa rende speciale questa azienda? Disponibilità 24 ore su 24, presenza costante sul territorio, conoscenza approfondita del valore dei pezzi trasportati, quantità di mezzi (solo il parco gru è composto da 15 elementi che possono raggiungere fino a 200 t di portata massima) e estrema affidabilità degli autisti che li conducono a termine. Ma c’è di più: ciò che oggi rappresenta la “chiave di differenza” di questa azienda è la grande specializzazione legata alla produzione di valvole, per la quale Foppiani offre servizi unici ed esclusivi, dal trasporto componenti grezzi e semilavorati con scarico alla gestione ingresso e stoccaggio al coperto con 2mila metri quadrati coperti con carroponte da 100 e da 20 tonnellate e supporto di personale specializzato per montaggio valvole e attuatori.
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TUVIA ESEMPIO DI FRUTTUOSA COOPERAZIONE TRA ITALIA E CINA
Rotta verso est DALLA LOGISTICA ALLA MECCANICA SONO SEMPRE PIÙ NUMEROSI I CASI VIRTUOSI DI COLLABORAZIONE TRA AZIENDE DEI DUE PAESI. A RIVELARLO IL CONVEGNO “THE VALUE OF FUSION”, ORGANIZZATO DA FONDAZIONE ITALIA-CINA E TUVIA ITALIA, DA UN ANNO ENTRATA A FAR PARTE DEL NETWORK GLOBALE DEL COLOSSO ASIATICO KERRY LOGISTICS. “IL MERCATO HA RISPOSTO IN MODO POSITIVO”, HA DICHIARATO ALESSANDRO CANESE, AMMINISTRATORE DELEGATO TUVIA ITALIA.
D
colare quella della costante crescita dei consumi e quella della crescita del livello tecnologico, come previsto dal piano Made in China 2025”. I relatori hanno raccontato storie di successo dell’integrazione tra aziende italiane e cinesi e hanno discusso le opportunità economiche in Cina per le aziende italiane. Oltre alle opportunità ci sono gli ostacoli: la cooperazione si rivela essere la pietra miliare per affrontarli e superarli a pat to che vi siano alla base capacità d’investimento e perseveranza in una logica di medio-lungo termine. All’inizio la collaborazione con i part ner cinesi non è facile, tan to da essere percepita a volte come uno tsunami, viste le differenti modalità d’intendere il lavoro. A confermarlo gli interventi di Luo Pengfei, Direttore di WT Italy Project
MILANO
Thomas Blank, Managing Director of Europe di Kerry Logistics.
collegamento da Pechino - sta affrontando una profonda transizione, che la porterà a essere un’economia avanzata e basata in particolare su consumi, servizi e innovazione. Un percorso di trasformazione cruciale per rilanciare il tessuto industriale cinese che si annuncia stabile e continuo grazie a una presidenza “di lunga durata”, quale si annuncia essere quella di Xi Jinping. Oggi la Cina offre molteplici opportunità agli investitori italiani, ma rispetto al passato richiede maggiore conoscenza delle dinamiche settoriali e locali in vista dell’ingresso nel mercato: in parti-
ZTE Corporation, Alessandro Canese, CEO di Tuvia Italia, Rio Lam, “One Belt One Road Specialist” di Kerry Logistics, e Alfredo Cerciello, Presidente di Nordmeccanica Machinery Shanghai. Il caso di Tuvia Italia-Kerry Logistics si dimostra emblematico in relazione al successo dell’integrazione tra aziende italiane e cinesi. Come parte della sua strategia di cre scita nel Vecchio Continente, nel maggio 2017 Kerry Logistics, tra i maggiori fornitori di servizi logistici asiatici, ha acquisito Tuvia Italia, azienda internazionale e dinamica con una solida struttura
IL GRUPPO GLS PRESENTA LA TERZA RELAZIONE SULLA SOSTENIBILITÀ
Penso green dunque sono green ASPETTI CHIAVE DI UNA CITY LOGISTICS INNOVATIVA E VEICOLI ECOLOGICI IL FOCUS DEL CORRIERE ESPRESSO, CHE HA PUBBLICATO IL REPORT DAL TITOLO “THINKGLS. THINKRESPONSIBLE”. PUNTO DI SVOLTA IL PROGETTO PILOTA GREEN DEPOT, CON LE SEDI NELLE IMMEDIATE VICINANZE DEI CENTRI CITTADINI CHE UTILIZZANO PER LE CONSEGNE BICICLETTE, SCOOTER E FURGONI ELETTRICI.
I
VALENTINA MASSA AMSTERDAM
l Gruppo GLS ha pubblicato l’ultima relazione sulla sostenibilità identificando i settori fondamentali per promuoverla. L’economia, la gestione del clima e dell’ambiente, nonché le questioni sociali sono al centro del report che, con il titolo ”ThinkGLS. ThinkResponsible”, presenta gli sviluppi negli e ser cizi 2015-2016 e 2016-2017. “Con il nostro servizio di trasporto affidabile delle spedizioni - afferma nell’introduzione Rico Back, CEO del Gruppo GLS - vogliamo contribuire alla conti-
familiare alle spalle. “Entrare a far parte del network globale di Kerry Logistics - ha dichiarato Alessandro Canese ha avuto una risposta immediata e positiva sul mercato. I nostri partner logistici, compagnie marittime e compagnie aeree, hanno capito immediatamente il potenziale impulso proveniente dalla sinergia di queste due realtà. In breve, l’effetto principale è stato un aumento significativo della reputazione e dell’affidabilità aggiunto a una base di credibilità già eccellente, forza trainante per un processo di crescita che era già in atto”. Sulla stessa lunghezza d’on da l’intervento di Thomas Blank, Managing Director of Europe di Kerry Logistics. “L’aggiunta di Tuvia Italia alla nostra rete - ha affermato Blank - consente di sfruttare i reciproci punti di
Oltre un centinaio gli imprenditori che hanno preso parte al convegno promosso da Fondazione Italia-Cina e Tuvia Italia presso la Sala Tiepolo di Palazzo Clerici a Milano.
MAX CAMPANELLA
al 2000 a oggi sono più di 250 i gruppi cinesi e di Hong Kong che hanno investito nel nostro Paese. Nella stragrande maggioranza dei casi (90 per cento) l’investitore cinese ha il con trollo. Per funzionare, l’integrazione tra aziende italiane e cinesi deve essere culturale, prima ancora che a zien dale. Molti casi di successo hanno seguito questo percorso anche grazie a operatori in grado di facilitare le relazioni tra due mondi destinati a essere sempre più in
contatto nei prossimi anni. Questi gli argomenti al centro del convegno organizzato da Tuvia Italia, da un anno entrata nell’orbita di Kerry Logistics, fornitore globale con sede in Cina, con la rete più forte nell’area asiatica, e dalla Fondazione Italia Cina, con il sostegno della Camera di Commercio Italo Cinese, dal titolo “The Value of Fusion: l’importanza della cooperazione nelle relazioni economiche tra Italia e Cina”. Nella prestigiosa cornice della Sala Tiepolo di Palazzo Cle rici, a Milano, oltre un centinaio gli imprenditori italiani e cinesi hanno partecipato all’evento, focalizzato sulle interazioni tra imprese italiane e cinesi e sui percorsi di fu sione non sempre facili. “La Cina - ha dichiarato Ettore Francesco Sequi, ambasciatore italiano in Cina, in
nuità e alla crescita. A tale scopo dobbiamo implementare la responsabilità imprenditoriale in tutte le attività dell’azienda e comunicare all’esterno i nostri progressi”. L’impegno di GLS è rivolto principalmente a minimizzare le ripercussioni sull’ambiente del servizio di corriere espresso. Aspetto chiave la City Logistics, quella parte della logistica che studia come ridurre la congestione del traffico e il rumore nelle zone urbane. Qui il contributo arriva dalle sedi GLS cittadine che utilizzano biciclette e van elettrici. “In Italia - prosegue il report di GLS - il settore della logistica dal punto
for za competitivi e offrire nuo ve opzioni e soluzioni mul timodali convenienti ai clienti. Ci impegniamo a coniugare il know-how specifico di ogni singolo Paese europeo con la nostra presenza globale e l’infrastruttura logistica in Asia, consentendo facile accesso al mercato asiatico. Questo è il motivo per cui stiamo lavorando il più vicino possibile ai clienti, per capire e soddisfare i loro requisiti”. Nel 2017 Kerry Logistics ha progressivamente aumentato la sua presenza in Europa con acquisizioni in Spagna e Germania e un nuovo ufficio a Varsavia, in Polonia.
di vista dell’ecosostenibilità presenta diverse sfide: GLS ha deciso di distinguersi da tutti gli altri player di mercato. Siamo consapevoli del nostro impatto ambientale e, per questo motivo, l’azienda ha investito fortemente in pro getti utili ad aumentare l’ecosostenibilità del business. Obiettivo è contribuire a un futuro migliore per il pianeta rivoluzionando il modus operandi del settore”. GLS ha lanciato un progetto pilota che sta coinvolgendo i maggiori centri italiani tra cui Milano e Roma: il progetto Green Depot prevede che le sedi all’interno dei centri storici di queste città siano dotate di mezzi ecologici come furgoni elettrici, bici con pedalata assistita, roller blade e scooter elettrici per effettuare le consegne. “L’idea - si legge nel report è realizzare se di vicine ai centri città: in questo modo GLS riesce a essere più vicina ai clienti, raggiunge più facilmente i destinatari e si destreggia meglio nel traffico cittadino con scooter, biciclette e furgoni elettrici, esenti da qualsivoglia divieto”.
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HANKOOK PRESENTA IL SUO NUOVO PNEUMATICO PER AUTOBUS URBANI
Carico elevato e utilizzo sicuro N
È QUANTO GARANTISCE SMARTCITY AU04+ NEL TRAFFICO CITTADINO, FATTO DI SOSTE E RIPARTENZE: BATTISTRADA MIGLIORATO PER UN’USURA IL PIÙ POSSIBILE RIDOTTA E OMOGENEA, INNOVATIVA MESCOLA E NUOVA STRUTTURA. IL NUOVO ARRIVATO AFFIANCA I MODELLI AU03 E AU03+ COMPLETANDO LA FAMIGLIA DEDICATA AGLI AUTOBUS URBANI: TRE ESEMPLARI CARATTERIZZATI DA MASSIMA DURATA DI SERVIZIO.
MICHELE S. ALTIERI NEU-ISENBURG
el traffico cittadino, fatto di soste e ripartenze, gli pneumatici per autobus devono essere in grado di resistere a un carico e levato e di garantire allo stesso tempo un utilizzo si-
curo e efficiente. Con SmartCity AU04+, Hankook lancia sul mercato lo pneumatico ideale per autobus urbani. Il battistrada migliorato dello pneumatico per tutte le stagioni assicura un’usura il più possibile ridotta e omogenea. L’innovativa mescola del battistrada e la nuova
struttura dello pneumatico garantiscono una sicurezza elevata e rendono possibile un uso efficiente ed ecologico nel traffico cittadino. In questo modo, Hankook dispone di una gamma completa di pneumatici per autobus urbani, comprendente l’AU03, l’AU03+ e il nuovo
SmartCity AU04+. Il nuovo SmartCity AU04+ impressiona grazie agli efficienti consumi di carburante e alla massima resistenza all’usura. Il design del battistrada è stato adattato: migliore spaziatura delle coste, blocchi del battistrada 3D stabilizzanti e sca-
HIDROSYSTEM / NUOVE FORNITURE E NUOVE ASSUNZIONI
Il giallo che convince RAPIDITÀ, EFFICIENZA, QUALITÀ LE PAROLE CHIAVE DELLA FILOSOFIA DELL’AZIENDA DI SAN MARINO CHE CONQUISTA LA FIDUCIA D’IMPORTANTI SOCIETÀ DI NOLEGGIO E PUNTA A DIVENTARE INTERLOCUTORE PRINCIPALE DELLE GRANDI FLOTTE SIA PER LA FORNITURA DI SPONDE IDRAULICHE SIA PER I SERVIZI POSTVENDITA. TRA GLI OBIETTIVI 2018 L’AMPLIAMENTO DELLA FORZA VENDITA CON L’INSERIMENTO DI NUOVE FIGURE PROFESSIONALI, PER ESSERE PIÙ PRESENTI E COMPETITIVI A LIVELLO NAZIONALE.
U
MICHELE S. ALTIERI DOGANA
na rete capillare sul territorio nazionale in grado di assicurare assistenza di qualità su tutto l’allestimento del veicolo, grazie alle collaborazioni dirette, stipulate con i principali produttori: dai gruppi frigo ai montacarichi, dai cassoni di alluminio alle piattaforme di carico, dalle scale componibili alle sponde idrauliche. Così da garantire sempre il collegamento diretto con le officine e non lasciare mai da solo il cliente. Non per altro lo slogan scelto da HidroSystem per lo sviluppo della prima Re te di assistenza a 360 gradi dedicata all’intera componente di allestimento dei veicoli di noleggiatori e spedizionieri è “Fidati del giallo HidroSystem”. Aziende come Arval, Leaseplan, Leasys e Car Server hanno siglato contratti di assistenza ordinaria e straordinaria per l’intera flotta di veicoli, così come Gruppo Maggiore-Avis e Morini Rent, che stanno rafforzando il parco mezzi e hanno deci-
nalature a zigzag ottimizzate assicurano trazione eccellente senza restrizioni in fatto di percorrenza. Le costanti soste e ripartenze del traffico cittadino sot topongono gli pneumatici per autobus a un carico pesante e irregolare. “Per questa ragione -
so di seguire il giallo HidroSystem. Accanto a questi, gli accordi di fornitura con le Case costruttrici che hanno scelto d’inserire le sponde HidroSystem a catalogo. Come il Gruppo PSA con i veicoli delle gamme Peugeot e Citröen, che possono essere acquistati a listino con sponda HidroSystem, oppure i nuovi MAN TGE e Volkswagen Crafter. I primi mesi del 2018 hanno visto anche nuove forniture di sponde personalizzate e su misura, studiate per usi specifici. È il caso della società di catering aeroportuale Gate Gourmet cui sono state fornite delle sponde HidroSystem a battuta posteriore con portata di 1.500 kg dotate di braccio lungo per arrivare agevolmente dal gate a terra, allestite sui mezzi dello specialista del catering aeroportuale da Tercam, azienda di Latina che opera nel settore degli allestimenti speciali di veicoli industriali. Per la grande flotta Pirelli, fornitore ufficiale del mondiale Superbike presente in tutti i circuiti SBK, è stata fornita una sponda Hidrosystem a battuta posteriore con portata 3.000 kg e piattaforma da 2.800 mm di altezza montata da Bertazzoni Veicoli Speciali su semirimorchi Kröne. Alla società di autotrasporto di Verona SelvaTransport è stata fornita una sponda retrattile da 3.000 kg di portata con pianale da 2.100 mm in allungo per l’allestimento di un semirimorchio isotermico Lamberet, gamma SR2, specifico per la grande distribuzione alimentare a temperatura controllata. All’azienda di autotrasporti Cipri Luigi
spiega l’ingegner Klaus Krause, vicepresidente di Hankook e responsabile del Centro Tecnologico Europeo di Hanover - Hankook ha adattato la larghezza della spal la e il design per lo Smart City AU04+, garantendo così un’usura più regolare. La struttura migliorata della nuova mescola del battistrada rende lo pneumatico molto più resistente al calore, riducendo così l’usura e rendendo possibile una maggiore durata di servizio”. L’aspetto della sicurezza è un fattore determinante per Hankook durante lo sviluppo di uno pneumatico. L’intera gamma di pneumatici per la città di Hankook dà concretezza a questa affermazione. Come il modello AU03+, il nuovo SmartCity AU04+ è caratterizzato da una parete laterale rinforzata, che protegge lo pneumatico dai danni causati dal contatto con i mar ciapiedi. Inoltre, tutti e tre i modelli di pneumatici per autobus urbani presentano degli straordinari valori in termini di spazio di frenata; l’AU04+ si distingue particolarmente grazie al suo comportamento eccellente in condizioni di strada bagnata grazie alla migliore disposizione delle lamelle. Il profondo indicatore sulla parete laterale dello SmartCity AU04+ agevola la determinazione delle condizioni dello pneumatico e contribuisce così alla prevenzione tempestiva dei danni. SmartCity AU04+ è disponibile nella misura 275/70R22,5 ed è dotato della marcatura M+S e del simbolo 3PMSF (fiocco di neve su mon tagna a tre cime).
di Corato, in provincia di Bari, è stata fornita una sponda retrattile da 2.200 kg di portata con pianale in alluminio da 1.800 m montata anche in questo caso su un gigante del trasporto isotermico allestito da Car&Car su rimorchio Kröne. Tra le più recenti forniture di sponde Hidrosystem anche quelle per veicoli più piccoli come la sponda con portata utile di 960 kg all’azienda di Cuneo Onnicar, specialista in allestimenti per veicoli commerciali interamente in lega leggera di alluminio, che l’ha scelta per un Piaggio Porter Maxxi con cassone da 2,5 x 1,5 metri. Altro mezzo piccolo allestito con sponda Hidrosystem un Isuzu dell’Azienda Municipalizzata di Bari dotato di sponda da 750 kg a battuta con colonna a un cilindro per la salita. Guidata dall’imprenditore bolognese Andrea Tinti, dopo aver chiuso l’esercizio 2017 con l’avvio di 80 Service Point in Italia e un fatturato di oltre due milioni di euro, HidroSystem punta a essere ancora più presente a livello commerciale in tutta Italia e amplia la forza vendita con l’inserimento di nuove figure nel proprio organico. “Le nuove persone che entreranno a far parte della nostra squadra - spiega Tinti - saranno operative su tutta Italia e avranno il compito di potenziare la distribuzione e la commercializzazione delle sponde idrauliche a marchio HidroSystem. Vogliamo essere ancora più presenti con un prodotto di qualità, flessibile e personalizzato sulla base delle esigenze specifiche”.
MOBILITÀ
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IL MONDO DEI TRASPORTI
N° 269 / Maggio 2018
SU STRADA / A BORDO DEL SETRA S 531 DT IN TERRA VALENCIANA
Nuovo Cinema Paradiso
U
MAX CAMPANELLA VALENCIA
n viaggio in prima fila al piano superiore del Setra S 531 DT equivale a un vero e proprio spettacolo in prima fila. Se poi il panorama è costituito dalle spiagge di Valencia, l’esperienza è quella di un film visto al cinema dalla migliore prospettiva possibile. Lanciato l’anno scorso a Stoccarda, esposto al pubblico per la prima volta al Salone di Kortrijk
del 2017, il nuovo doppio piano della Serie TopClass 500 - commercializzato in Italia da EvoBus, divisione autobus dei marchi Mercedes-Benz e Setra - è giunto alla sua quarta generazione. Dopo il successo delle Serie 200, 300 e 400, oggi spetta al 531 affermare la leadership della Kappa nel segmento del doppio piano. Un coach che nasce sulle storiche linee di Neu Ulm, dove arrivano gli chassis prodotti nel sito cecoslovacco di Holysov, specializzato in body per pullman turistici.
Il primo viaggio a bordo del nuovo doppio piano avviene su due unità del veicolo: un autobus color pesca con salita a destra è sviluppato per le autolinee, il secondo - color melanzana - è un puro coach con salita dietro il conducente. Autista e passeggeri vengono accolti già all’accesso da ampie entrate con morbide rotondità e forme eleganti. La porta per il conducente non c’è più (come per tutti i veicoli della Serie 500): in questo modo vengono ottimizzate posizione di seduta e possibi-
lità di stivaggio. Grazie ai retrovisori esterni dal nuovo design, prolungati in a vanti, il conducente riesce ad avere sempre una visione completa oltre la grande carrozzeria del veicolo, anche da seduto normalmente, con la schiena eretta. COCKPIT DI LUSSO
Nel complesso, la prima im pressione sul posto guida è caratterizzata da abitabilità e ergono-
mia. Sia il lussuoso cockpit della TopClass 500 che troviamo nel secondo bus o quello più funzionale della ComfortClass 500 che troviamo sul veicolo da autolinee garantiscono una postazione di lavoro ergonomica con numerosi scomparti: tutti i comandi sono disposti dove ci si aspetta di trovarli. Il maneggevole volante multifunzione, con rivestimento in pelle, consente di accedere direttamente alle principali funzioni attraverso il menu Stacks&Cards (quello noto della Serie 5009).
VIAGGIARE IN PRIMA FILA AL PIANO SUPERIORE DEL NUOVO DOPPIO PIANO
KAPPA È UN’ESPERIENZA DA VIVERE. GIUNTO ALLA QUARTA GENERAZIONE, DOPO AVERLO DELLA
VISTO AL LANCIO A
STOCCARDA E IN SALONE DI KORTRIJK, SIAMO SALITI A
ESPOSIZIONE AL
BORDO DI DUE UNITÀ DEL GIOIELLO DI
EVOBUS IN UN
AFFASCINANTE VIAGGIO LUNGO LA COSTA DI
VALENCIA: DAL VEICOLO PER AUTOLINEE CON SALITA A DESTRA AL COACH DA TURISMO CON SALITA DIETRO IL CONDUCENTE.
Nello spazio Expo di Valencia i due veicoli Setra doppio piano che ci hanno portato alla scoperta delle suggestioni paesaggistiche della costa iberica.
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zione dei componenti tecnici non a vista e del serbatoio carburante, sul lato destro i podesti possono essere eliminati per ricavare posti per sedie a rotelle, in abbinamento a una porta con rampa ribaltabile meccanica oppure con rampa pieghevole e agganciabile TriFold. L’eliminazione dei podesti apre nuove possibilità di allestimenti personalizzati come bistro bus o per equipaggiamenti speciali, ad esempio come veicolo per presentazioni fieristiche. Se si desidera ottenere il massimo dei posti a sedere, come nel caso del veicolo color pesca pensato per autolinee extraurbane o trasporti aziendali, Setra fornisce l’autobus a due piani senza cucina di bordo, con configurazione di sedili fino a 93 posti. In alternativa sul lato destro del piano inferiore, in sostituzione dei podesti, è possibile predisporre un posto per sedia a rotelle o passeggini e sedili ribaltabili.
Anche il CMS (Coach Multimedia System), leader sul mercato, è sempre a bordo: per essere all’altezza di un veicolo industriale, rinuncia al touchscreen ed è dotato di due grandi manopole che prevengono eventuali errori di comando. Il blocchetto di accensione per la chiave high-tech è situato a sinistra del volante: una lieve pressione sul pulsante del motore desta il sei cilindri in linea OM 471 da 12,8 litri alloggiato nella coda dell’autobus. Con la sua potenza di 510 cavalli e ben 2.500 Nm di coppia massima spinge con energia e signorilità, pur senza apparire invadente. ELEGANZA E TANTO SPAZIO
Alla velocità di crociera il nuovo Setra si distingue per silenziosità, nel cockpit così come sul retro del piano superiore. Del resto il comfort per i passeggeri è il valore aggiunto esclusivo di un veicolo di questo tipo: che si tratti degli attraenti gruppi di sedili con eleganti tavolini al piano inferiore, della spaziosa e accessibile toilette senza gradini, della generosa cucina o del l’ambita prima fila al piano superiore, questi dettagli di equipaggiamento conferiscono al bus a due piani Setra il fascino di un mondo dei viaggi in pullman speciale e incomparabile. I designer hanno dedicato particolare attenzione al cockpit della prima fila superiore: esteticamente raffinati e funzionali, anche i confortevoli sedili per i passeggeri, lavorati a mano, dovevano per forza figurare tra i posti più ambiti, confermando una sorta di tradi-
zione del doppio piano della Kappa. Come anche le due postazioni di lavoro per conducente e accompagnatore turistico al piano sottostante.
e, un volta saliti, di una nuova forma del frontale. Quello che non si può migliorare non va cambiato. Per questo il nuovo Setra TopClass S 531 DT ha ripreso dal predecessore il layout generale di entrambi i piani, la configurazione dei sedili con ampia scelta di rivestimenti personalizzati in tessuto e in fibra di pelle Composition, pog giatesta Comfort ed eleganti service set. Invariata anche l’altezza interna (esattamente 1,83 metri al piano inferiore e 1,68 al piano superiore, in quanto Setra continua a
montare il tipo di pneumatici con profilo all’80 per cen to, rinunciando a quelli a sezione ribassata che comportano svantaggi in termini di comfort di marcia e altezza libera dal suolo. Tutto il resto è nuovo, dall’allestimento cromatico in grigio beige - piacevole e luminosa mescolanza di due tonalità - ai rivestimenti dei montanti di finestrini e padiglione. Il piano inferiore è più versatile che mai: le aziende possono scegliere fra un massimo di tre larghezze del varco di accesso posteriore. Grazie a una nuova disposi-
Il profilo del nuovo doppio piano della Kappa è elegante sotto ogni aspetto. All’interno comfort al massimo.
LIVELLI ELEVATI SOTTO OGNI ASPETTO
Il piano superiore, considerata la posizione, è un vero e proprio ponte panoramico. I passeggeri del nuovo Setra S 531 DT possono approfittare di interni luminosi, scale di accesso al piano superiore com pletamente ridisegnate
SALITE LUMINOSE E SICURE
Come il predecessore, il nuovo bus a due piani offre due varianti per le salite al pia no superiore. Mentre quella sul retro come sempre è disposta dietro l’accesso posteriore, gli operatori di autobus possono scegliere la posizione di quella anteriore. Nel trasporto turistico si preferisce la versione con salita a sinistra in direzione di marcia dietro l’autista. Per linee a lungo raggio le aziende prediligono, a causa del flusso di passeggeri più veloce, la salita in direzione di marcia a destra direttamente in prossimità dell’accesso anteriore.
AL DEBUTTO INTERNAZIONALE ACTIVE BRAKE ASSIST 4 E SIDEGUARD ASSIST
PEDONI IN MOVIMENTO? CI PENSA L’AUTOBUS A FRENARE DA SOLO G li autobus sono tra i mezzi di trasporto più sicuri. Con Setra lo diventano ancora di più: il nuovo SetraTopClassS 531 DT rappresenta un modello di riferimento per sistemi di assistenza alla guida. Insieme a questo veicolo debuttano su scala mondiale nel segmento autobus il sistema di assistenza alla frenata d’emergenza Active Brake Assist 4 e il Sideguard Assist. ABS, ABA 4, ART, Attention Assist, BAS, DBL, ESP, TPMS e molti altri ancora: sotto forma di equipaggiamenti di serie o a richiesta, il nuovo Setra dispone di tutto l’alfabeto degli attuali sistemi di sicurezza e assistenza alla guida. Per Setra si tratta di una tradizione: nel 1955 il marchio della Kappa è stato tra i pionieri nelle sospensioni a ruote indipendenti per bus; nel 1964 ha introdotto per primo il retarder come freno supplementare esente da usura e pochi anni dopo ha puntato sui freni a disco. Nel 1981 Setra ha montato a bordo degli autobus il sistema antibloccaggio ABS, e a partire dal 1984 è stato il primo marchio in Europa a offrirlo di serie. Nel 2001 è stata la volta dell’introduzione di serie dei fari allo xeno nella TopClass 400, seguiti poi in rapida sequenza da ESP (Electronic
Stability Program), Tempomat con regolazione della distanza, limitatore di velocità in discesa, sistema antisbandamento e Front Collision Guard. A fine 2015 sono arrivati i fari a LED integrati. Tra i sistemi di assistenza alla guida più importanti figura il sistema di assistenza alla frenata d’emergenza ABA (Active Brake Assist), introdotto nella forma originaria dieci anni fa su SetraTopClass 400 e da allora progressivamente perfezionato. Oggi si apre un nuovo capitolo nella storia dei sistemi di assistenza alla guida: Setra S 531 DT è il primo bus al mondo dotato del sistema di assistenza alla frenata di emergenza ABA 4 con riconoscimento dei pedoni, altra pietra miliare nello sviluppo dei sistemi di assistenza alla guida. ABA 4 è il primo sistema al mondo di questo tipo a segnalare al conducente il pericolo di collisione con pedoni in movimento e ad avviare una frenata parziale automatica. Il suo intervento dà all’autista la possibilità di evitare d’investire il pedone con una frenata a fondo o una manovra di scarto. Logica evoluzione del pluricollaudato Active Brake Assist 3, ABA 4 si arricchisce di una segnalazione supplementare e di una frenata
parziale per aumentare la sicurezza dei passanti. Il funzionamento e le modalità di visualizzazione sono analoghi a quelli dell’ABA 3. Diversamente dalla frenata di fronte a ostacoli fermi e in movimento, la segnalazione e la frenata parziale rispetto a un pedone in movimento non avvengono in cascata; il segnale acustico e quello visivo di avvertimento così come la frenata parziale sono contemporanei. Il radar a lungo raggio dell’ABA 4 rileva veicoli e ostacoli che si trovano in linea diretta di fronte al bus fino ad una distanza di 250 metri; i pedoni vengono identificati fino a 80 metri di distanza. Tra questi due limiti si collocano moto e bici o ciclomotori (160 metri). L’angolo massimo di apertura del radar è di 18 gradi. Il radar a corto raggio ha una portata di 70 metri. ABA 4 individua con il suo ampio angolo di rilevamento (120 gradi) anche veicoli e pedoni in movimento che si trovano di fianco al veicolo. La portata visiva effettiva dipende da topografia, tracciato stradale e condizioni atmosferiche oltre
che da influssi ambientali, come la velocità con cui i pedoni camminano o se questi sono nascosti (ad esempio da un semaforo o un cespuglio). ABA 4 riconosce i pedoni in movimento in quasi tutte le situazioni del traffico, per esempio quando attraversano la corsia di marcia dell’autobus, spuntano da dietro un ostacolo o camminano lungo la carreggiata. Lungo la traiettoria di svolta a sinistra o a destra vengono rilevati anche i pedoni che si trovano entro la portata del radar. Rispetto ad ostacoli fermi e in movimento sull’intervallo di velocità da 0 a 100 km/h, le segnalazioni e le frenate automatiche della funzione di riconoscimento dei pedoni si attivano fino ad una velocità di marcia di 50 km/h. Sta al conducente decidere se intervenire anche in altro modo. Se necessario, può sovrapporsi in qualsiasi momento al sistema, sterzando, accelerando in kickdown o frenando a fondo. Tuttavia, se la frenata dell’autista risulta troppo debole, ha la priorità l’intensità frenante richiesta da ABA 4.
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IN CONSEGNA AD ATM MILANO 25 UNITÀ DI SOLARIS URBINO FULL ELECTRIC
Aria nuova sotto la Madonnina
L
MATTEO GALIMBERTI MILANO
’autobus lascia il deposito di San Donato. Ha il numero 84, è la linea che collega la periferia sud al cuore di Milano, dal capolinea della Metropolitana 3 fino a largo Augusto e ritorno. Il suo è un arrivo silenzioso, quasi impercettibile. A bordo, si ha la sensazione di viaggiare su un tappeto di gomma: le ripartenze sono soft, le frenate graduali. È il primo bus elettrico che Solaris ha consegnato ad ATM Milano, un Urbino full electric in esercizio dal mese di Marzo, parte di una vera e propria flotta: il primo contratto applicativo prevede la consegna di dieci unità, che stanno prendendo gradualmente il loro posto nel capoluogo meneghino; il secondo ne prevede ulteriori 15, che saranno fornite il prossimo autunno. In totale si tratta di 25 unità di Solaris Urbino Electric da 12 metri, con 240 kWh di energia a bordo, equipaggiati con l’innovativo assale elettrico AVE 130, di produzione della tedesca ZF, e con aria condizionata e sistema di riscaldamento an ch’es si elettrici. “In fase di col laudo come previsto nel capitolato d’appalto - spiega l’ingegner Francesco Tusino, 38 anni, Direttore Commerciale Solaris Italia - il veicolo ha effettuato un percorso con autonomia di 180 km”. La flotta viene ricaricata di notte, grazie al sistema over night charging. In prima linea nella trazione elettrica, con la fornitura di Milano il costruttore polacco dimostra non solo la sua esperienza, avendo iniziato sin dal 2008 lo sviluppo di bus elettrici, ma soprattutto che anche in Italia la scelta di un urbano elettrico è ormai realtà. “Per noi - prosegue Tusino - si tratta di un prodotto maturo, di serie, che proponiamo in Italia come nel resto d’Europa con la medesima strategia: un autobus di qualità pronto a soddisfare le specifiche esigenze dell’azienda di trasporto cui si rivolge”. La piattaforma modulare con cui Urbino Full Electric viene realizzato, nel moderno impianto polacco di Bolechowo, gli consente di proporsi
FRUTTO DI UNA GARA INDETTA A FINE 2016, L’ACCORDO QUADRO PREVEDE DUE CONTRATTI APPLICATIVI: DOPO QUESTA PRIMA TRANCHE LA FORNITURA SARÀ COMPLETATA ENTRO L’AUTUNNO. “DAL 2008 SVILUPPIAMO AUTOBUS A TRAZIONE ELETTRICA, SI TRATTA DI UN PRODOTTO MATURO E DI SERIE”, AFFERMA L’INGEGNER
FRANCESCO TUSINO, DIRETTORE COMMERCIALE SOLARIS ITALIA. LA FILIALE ITALIANA DEL COSTRUTTORE POLACCO HA CHIUSO IL
2017 CON UN DECISO AUMENTO DEI VOLUMI su misura, in funzione della tipologia di percorso, d’in tensità di lavoro, del tipo di linea ecc. “Il cliente - prose-
gue il Direttore Commerciale Solaris Italia - può scegliere il tipo di assale, la quantità di energia presente a bordo, il
Francesco Tusino, Direttore Commerciale Solaris Italia.
tipo di ricarica (solo overnigth charging o anche l’opportunity charging). Insomma, differenti autobus per clienti differenti. Solaris non vende un autobus elettrico, ma un sistema: sin dalla fase di gara, con uno studio di fattibilità, il veicolo viene progettato in modo modulare per il tipo di impiego cui sarà destinato”. Un aspetto decisivo nell’inserimento di nuovi autobus, a maggior ragione se elettrici, è rappresentato dalla fase post vendita. “Solaris spiega Tusino - dispone di un dipartimento specifico per il supporto nell’assistenza ai veicoli elettrici. In Italia, la nostra Rete è costituita attualmente da 24 officine specializzate, dislocate nei punti strategici, ovvero nelle vicinanze territoriali dei comuni dove esercitano i nostri bus elettrici. In funzione dell’avvio di nuovi progetti e della partecipazione a nuove gare,
vengono istituite officine adhoc, con personale specializzato e dedicato”. Una Rete che per i ricambi fa riferimento al magazzino di Reggio Emilia, baricentro logistico considerato che gran parte dei circa mille autobus che costituiscono il parco italiano di Solaris viaggiano nel centro-nord. Dal magazzino i ricambi vengono consegnati ovunque in Italia h 24/48. La fornitura di Milano si colloca in un periodo di grande fermento per il mercato italiano del bus in generale e per Solaris in particolare. Per quanto riguarda la trazione elettrica, alle 25 unità di Urbino Full Electric di Milano si affiancano le 12 unità, con la stessa configurazione, consegnate a Bergamo tra fine 2017 e inizi 2018. Altre cinque sbarcheranno a Bolzano con la possibilità di ricarica con pantografo, durante l’esercizio e presso la stazione di ricarica rapida. In
RISPETTO AL 2016.
consegna il costruttore polacco ha un portafoglio di 130 veicoli, tra i quali anche una flotta di Interurbino Euro VI per Cotral. “Nel 2017 - spiega Francesco Tusino - abbiamo consegnato 230 veicoli, un deciso aumento rispetto al 2016. Quest’anno abbiamo partecipato a due delle più importanti gare di filobus che si è aggiudicato il nostro Trollino: 80 unità filobus da 18 metri a Milano, 62 filobus da 18 metri a Bologna, 23 filobus da 12 metri a SETA. Siamo senza dubbio favoriti da un mercato che dopo sei anni non poteva che crescere: rispetto agli otto della media europea, in Italia il parco autobus registra un’età media di 12 anni. Una necessità di rinnovo che porterà alla conferma dei volumi registrati nel 2017, quan do sono stati raggiunti 2.200 veicoli rispetto alla media dei 1.600 degli anni precedenti”.
PUNTO DI FORZA UNA GAMMA AMPIA, MODULARE E DIVERSIFICATA
F
TUSINO: “OCCORRE INCENTIVARE NON OSTACOLARE IL RINNOVO DEL PARCO”
ocus sull’elettrico ma non solo. La strategia di affermazione anche in Italia di Solaris punta sull’estrema diversificazione del ventaglio prodotti. “La modularità che caratterizza la scelta dell’Urbino elettrico - spiega Francesco Tusino - fa parte del dna di Solaris, che si presenta sul mercato con una famiglia decisamente ampia: con il diesel andiamo dagli 8 ai 18,75 metri, a trazione CNG (Gas metano compresso, ndr) abbiamo veicoli a 12 e 18 metri, con trazione elettrica a 8,9, 12 e 18 metri, ibridi da 12 e 18 metri, l’interurbano Classe 2 è disponibile da 12 e 12,8 metri, il filobus da 12, 18 e 18,75 metri. Una gamma ampia che risponde alle esigenze di un parco molto eterogeneo come quello italiano”. Quali scelte normative potrebbero favorire anche nel nostro Paese il decollo del bus elettrico? “La questione - risponde l’ingegner Tusino - la leggo in due aspetti. L’Italia si sta muovendo con importanti contributi stanziati dalla Pubblica Amministrazione all’acquisto di bus elettrici nonché di sistemi di ri-
carica: la riprova sono le piccole flotte oggi in esercizio. Occorre continuare così introducendo progressivamente l’obbligo per le aziende di TPL di avere nel parco una percentuale di veicoli a trazione alternativa”. Un secondo aspetto, decisivo, è quello rappresentato dalla mancata omologazione di autobus con massa limite di 19,5 t, rispetto al tetto previsto di 19 t. “Una direttiva dell’Unione Europea del 2015 spiega Tusino - prevede per gli autobus da 12 metri a trazione alternativa la possibilità di caricare mezza tonnellata in più, quel peso in qualche modo imputato alla maggiore tecnologia presente a bordo. Mezza tonnellata equivale a circa otto passeggeri, che non sono poca cosa quando si tratta di flotte di decine e decine di autobus. In Italia questa norma è stata recepita solo in parte: consente al veicolo di viaggiare con carico di 19,5 t, ma un bus elettrico o a metano non viene omologato per il carico maggiore”.
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