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IL MONDO
Da marzo a dicembre il venerdì alle ore 20.30
DEI TRASPORTI
Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto FONDATO E DIRETTO DA PAOLO ALTIERI
€ 5,00
Vega Editrice - Monza, Italy - Anno XX - N. 188 - APRILE 2010
Intervista al nuovo timoniere di Mercedes-Benz Trucks e Vans
Schmid: “Pronto alla nuova sfida” Paolo Altieri ROMA - È arrivato alla guida di
IMPORTANTE CONSEGNA IVECO IN FRANCIA
Stralis e Trakker per clienti di prestigio Poste Italiane Spa -Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano
Zola a pag. 18
Mercedes-Benz Veicoli Industriali lo scorso settembre nel pieno del ciclone che insieme alla crisi economica ha investito pesantemente anche il mercato dei veicoli da lavoro. Ma lui, Andreas Schmid, 49 anni, in Mercedes-Benz Commercial Vehicles fin dal 1979, quando a vrebbe ancora completato i suoi studi universitari, ha accettato la sua ennesima sfida professionale senza battere ciglio, potendo mettere in campo un’esperienza lungamente collauda-
ta con incarichi anche di grande prestigio. Prima di arrivare a Roma, e ricoprire la poltrona che agli inizi degli anni ’90 fu di Franco Cadei, poi dal 1995 al 1999 di Benito de Filippis, quindi dal 2000 al febbraio 2004 di Marco Lazzoni, successivamente e fino al 2005 di Alexander Mueller e ancora per il 2006 e il 2007 di Antonio Sacristan Millan e dal 2008 all’estate 2009 di Giancarlo Codazzi, Andreas Schmid era responsabile sales & market management Mercedes-Benz Trucks Europe e segue a pag. 2
Andreas Schmid
Evoluzione del prodotto Volvo Trucks
DAF TRUCKS E LA SICUREZZA
FM PIÙ COMPETITIVO
Via al Driving Training
Nuove caratteristiche, quali i gradini antiscivolo e i rivestimenti interni ottimizzati, contribuiscono ad aumentare il comfort e la sicurezza già di categoria elevata, confermando che si tratta di un veicolo per la distribuzione leader e di classe superiore, in continua evoluzione.
Da tempo Daf ha sposato la filosofia del “Partner in Business at all time” e a conferma di ciò ha deciso di proporre training di guida mirati a ottenere una riduzione dei costi di carburante e ad ampliare la conoscenza degli autisti in termini di sicurezza.
Chinicò a pag. 4
Basilico a pag. 5
Offensiva Renault con i veicoli da lavoro
Dopo tredici anni Master atto II Importanti innovazioni distinguono la seconda generazione del grande furgone con il marchio della Losanga, prodotto a Batilly dove nasce anche il “fratello” Opel Movano. Questa volta Master presenta insieme alla trazione anteriore anche quella posteriore. Servizio a pag. 28
RADIOGRAFIA DEL TRASPORTO SU GOMMA IN ALGERIA
Mercato di grande potenzialità e i costruttori europei impegnati in una dura battaglia Omar Kamel da pag. 9
PIAGGIO
MERCEDES-BENZ
Vincenzo Scardigno illustra le strategie nel segmento dei veicoli commerciali
Test drive dell’ammiraglia gran turismo Travego M 16RHD
Altieri a pag. 26
Zola a pag. 38
I MILLE SEGRETI DEL PICCOLO VAN TORINESE
Il nuovo Doblò carta vincente dell’offensiva sui mercati di Fiat Professional Vinci a pag. 24
ATTUALITÀ
N° 188 / Aprile 2010 Il Mondo dei Trasporti
Schmid: “Pronto alla nuova sfida” segue dalla prima pagina Latin America, un’esperienza che gli ha consentito di maturare una visione internazionale del settore, che oggi può mettere magnificamente a frutto sul mercato italiano. Dove una bella e lunga esperienza l’ha già fat ta nel periodo che va dal 1996 al 2001 quando ha ricoperto l’incarico prima di direttore marketing trucks e poi di direttore commerciale vans. Ha dunque, Andreas Schmid, la competenza e l’esperienza per guidare le sorti dei camion e dei veicoli commerciali della Stella anche in un periodo difficile come quello che stiamo attraversando, “sì, perché - dice nell’incontro che abbiamo a Roma nel suo ufficio in via Vincenzo Bona - ci sarà ancora molto da soffrire prima che la situazione si normalizzi in qualche modo”. Ma il nuovo timoniere dei camion e dei furgoni della Stella nel nostro Paese è ugualmente consapevole che la fase più acuta della crisi sembra essere alle spalle. “Non solo. La crisi prosegue - ha avuto anche i suoi risvolti positivi, nel senso che è stata utilizzata da tutti, anche da noi in Mercedes-Benz, per rivedere tutti gli aspetti dell’attività di vendita e assistenza correggendo tutte quelle piccole e grandi storture che in tempi di grande dinamismo del mercato non si ha tempo di rivedere per ricercare la migliore organizzazione a tutto beneficio della redditività nostra, dei dealer e soprattutto dei clienti. Sì, la
crisi ci ha reso più maturi, ci ha fatto crescere sotto il profilo soprattutto della responsabilità e ora siamo ancora più pronti e preparati per cogliere al meglio le opportunità che la ripresa del mercato porterà con sé”. Persona riflessiva, concreta, una ferma determinazione sotto un’aria gioviale, Andreas Schmid nel corso della sua prima riunione con i dealer è stato molto diretto. “È vero, la crisi ha riassunto per loro - ha creato molti problemi. Ma non è tempo di piangersi addosso, come dite in Italia. Tutti voi siete degli operatori di grande esperienza, siete titolari di strutture importanti, avete al vostro servizio collaboratori preparati e altamente professionalizzati, avete alle spalle una lunga esperienza di serietà e onestà nei confronti dei clienti, avete la responsabilità di dare continuità alle vostre realtà aziendali cresciute con il prezzo di grandi sacrifici. Dunque, avete il dovere di proseguire il vostro lavoro con l’en tusiasmo di sempre, con una determinazione ancora più forte, in questo confortati dal fatto che rappresentate un marchio, la Stella, che è garanzia del meglio che potete mettere al servizio dei clienti. E questo sia dal punto di vista della gamma dei prodotti, trucks e vans, in continuo sviluppo tecnologico e tali da rappresentare sempre la migliore risposta per le esigenze della clientela, sotto il profilo dei consumi ridotti, delle emis sioni contenute, del comfort, della sicurezza e quindi
della migliore redditività nel loro uso, sia per quanto riguarda i servizi sempre più innovativi messi a punto sul terreno dell’assistenza, della riparazione, dei finanziamenti, delle garanzie”. Proprio sul terreno del rafforzamento della rete di vendita
2 sottolinea Schmid - ne è un esempio significativo. Si tratta di una nuova e importante struttura, per la quale sono stati investiti 18 milioni di euro, che va ad aggiungersi a quelle già presenti sul territorio milanese e che ha creato 36 potenziali posti di lavoro. In questo modo abbiamo completato l’attività di ristrutturazione che ha interessato l’area milanese a partire dal 2003 con la ristrutturazione delle nostre Filiali e con l’aper-
Andreas Schmid, Direttore generale di Mercedes-Benz Veicoli Industriali e Commerciali Italia e assistenza si segnalano nuovi investimenti pur con i tempi difficili del mercato dei veicoli industriali e commerciali. “Il nuovo Centro Veicoli Commerciali e Industriali di Lainate -
tura, nel 2008, del nuovo Mercedes-Benz Center, il più grande del Sud Europa. E non è tutto, perché in questo inizio d’anno sono state inaugurate anche due nuove concessionarie: Piolanti Truck, specializzata nel business dei veicoli industriali in Emilia Romagna, e D.E. Truck, al servizio dei clienti Van e Truck Mercedes-Benz a Salerno. Due nuove realtà che, con competenza e passione, saranno la nuova porta di accesso al mondo dei veicoli industriali Mercedes-Benz in importanti provincie italiane, tradizionalmente caratterizzate da una forte presenza imprenditoriale e industriale”. Altrettanto importante, sotto
il profilo della fidelizzazione della clientela ma anche della migliore efficienza del prodotto Mercedes-Benz, è quanto la filiale italiana della marca di Stoccarda mette in atto con i corsi di guida e con la formazione. “Mercedes-Benz - aggiunge Schmid - è la prima Casa automobilistica al mondo ad affiancare alla gamma di veicoli commerciali come, ad esempio, lo Sprinter equipaggiato con tecnologia BlueEfficiency, un’ampia offerta di corsi di guida e formazione. Infatti, conoscere al meglio i componenti dell’Efficiency Package, significa utilizzarli in modo mirato e consapevole, risparmiando carburante e quindi denaro, riducendo le emissioni di CO2 e preservando così l’ambiente. L’Eco-Training per lo Sprinter insegna al guidatore e al responsabile del parco veicoli come utilizzare correttamente le tecnologie di ultima generazione, assumendo uno stile di guida adatto a ridurre i consumi, redditizio ed ecologico. E una guida redditizia si traduce in guida rilassata e quindi sicura senza dover rinunciare al piacere di guida e alla velocità media che può essere addirittura superiore”. Soddisfazione viene espressa dal neo Direttore generale di Mercedes-Benz Veicoli Industriali e Commerciali per l’attività svolta dai TruckStore di Piacenza, Roma e Bari, dove viene valorizzato e smaltito l’usa to, liberando i dealer da un’attività che se non viene gestita con professionalità, può rivelarsi negativa per il business di una concessionaria. “Con i TruckStore - spiega Andreas Schmid - diamo un aiuto concreto soprattutto ai dealer di piccole dimensioni, che evidentemente non sono attrezzati per poter gestire l’usato in maniera redditiva”. Dunque se il futuro del mercato è ancora molto incerto, resta la convinzione in Andreas Schmid che MercedesBenz ha tutte le carte in regola per poter recitare sempre un ruolo di primissimo piano sul mercato italiano. “Il recentissimo lancio dell’edizione limitata Actros Star Edition, di cui ne abbiamo già consegnati 20 esemplari, sta a indicare che la
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“La crisi ha avuto anche i suoi risvolti positivi, nel senso che è stata utilizzata anche da noi per rivedere tutti gli aspetti dell’attività di vendita e assistenza. Ci ha reso più maturi, ci ha fatto crescere sotto il profilo delle responsabilità e ora siamo ancora più pronti e preparati per cogliere al meglio le opportunità che la ripresa del mercato porterà con sé”.
fiducia dei trasportatori è più forte delle preoccupazioni. Noi sappiamo come soddisfare nel migliore dei modi le esigenze sia dei piccoli trasportatori sia delle flotte. È una fiducia che ci siamo conquistati nel passato e che oggi a maggior ra gione dobbiamo dimostrare di saper meritare e mantenere. Lavorando sodo, con grande responsabilità, stando al fianco del cliente come sempre, per la migliore soddisfazione nostra e dei clienti”.
IL MONDO DEI TRASPORTI Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto Direttore responsabile Paolo Altieri Direzione, redazione e amministrazione Via Ramazzotti 20 - 20052 Monza tel. 039/493101 - 493103 - fax 039/493102 e-mail: info@vegaeditrice.it Sede Legale Via Stresa 15 - 20125 Milano Editore Vega Editrice Presidente Luisella Crobu Direttore editoriale Cristina Altieri Condirettore editoriale Vincenzo Lasalvia Pubblicità Co.Prom: Via Ramazzotti 20 - 20052 Monza tel. 039/493101-2 - fax 039/493102 Promozione Piero Ferrari Art Director Renato Montino Impaginazione e Fotocomposizione Varano, Busto Garolfo (Milano) Stampa Graphicscalve, Vilminore di Scalve (BG) Il Mondo dei Trasporti è registrato presso il Tribunale di Milano numero 327 del 4/5/1991 - Abbonamento annuo: Italia Euro 50,00, estero: Euro 100,00 - Versamento sul c/c postale n. 40699209 intestato a Vega Editrice Srl, Milano - Poste Italiane Spa - Sped. in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano - Distribuzione MA-FA: Cologno M.se (MI).
Il moderno e attrezzatissimo Centro Veicoli Commerciali e Industriali Mercedes-Benz di Lainate, inaugurato da pochi mesi, è un importante struttura per la quale sono stati investiti 18 milioni di euro. Sopra, la nuova concessionaria D.E. Truck di Salerno.
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ATTUALITÀ
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VOLVO TRUCKS / RINNOVATO STILISTICAMENTE IL MODELLO FM
Risposta ancora più convincente per la distribuzione regionale Marco Chinicò ZINGONIA - La crisi dei mercati non fa perdere di vista in casa Volvo Trucks la costante evoluzione dei prodotti offerti alla clientela. La conferma viene dalla introduzione sui mercati del nuovo Volvo FM, la cui modifica più evidente riguarda il nuovo design esterno che presenta, ad esempio, griglia, fari e presa d’aria completamente rinnovati, tutti ispirati al Volvo FH. In sostanza questo veicolo è progettato per apparire come un leader: robusto, moderno ed efficiente. Nuove caratteristiche, quali i gradini antiscivolo e i rivestimenti interni ottimizzati, contribuiscono ad aumentare il comfort e la sicurezza già di categoria elevata, confermando che si tratta di un veicolo per la distribuzione leader e di classe superiore, in continua evoluzione. “Il nuovo Volvo FM - ha sottolineato Claes Nilsson, Presidente della divisione Europa di Volvo Trucks - è un veicolo completo, in tutti i sensi. Con il
Nuove caratteristiche, quali i gradini antiscivolo e i rivestimenti interni ottimizzati, contribuiscono ad aumentare il comfort e la sicurezza già di categoria elevata, confermando che si tratta di un veicolo per la distribuzione leader e di classe superiore, in continua evoluzione.
Claes Nilsson, Presidente della divisione Europa di Volvo Trucks
nuovo FM, vogliamo rafforzare ulteriormente il contributo apportato da questo veicolo al segmento della distribuzione regionale e consolidare la sua posizione come miglior veicolo della sua categoria, appunto per i trasporti regionali. Molte caratteristiche sono già presenti nel Volvo FM in termini di comfort, sicurezza ed efficienza nei consumi, si è trattato quindi
prevalentemente di un’ulteriore ottimizzazione dei dettagli, basata sul feedback ricevuto dai clienti”. La nuova versione integra le precedenti innovazioni del Volvo FM, tra cui il recente aggiornamento del cambio I-Shift e l’introduzione della nuova gamma di motori Volvo, in grado di offrire più potenza con minore consumo di carburante. Secon-
do Volvo, grazie alla combinazione del motore da 13 litri e del cambio Volvo I-Shift, il consumo di carburante è stato ridotto del 3 per cento rispetto al la versione precedente, con una potenza di 500 cv e una coppia massima di 2500 Nm. Il motore da 11 litri consente di sfruttare una capacità di carico maggiore, offrendo allo stesso tempo prestazioni elevate e una
incredibile efficienza dei consumi. Entrambi i motori, D13 e D11, sono disponibili in versioni in grado di soddisfare gli standard EEV (Enhanced Environmentally friendly Vehicle). La nuova versione del Volvo FM garantisce ai clienti maggiore libertà di scelta. Volvo presenta ad esempio una gamma completa di pacchetti di allestimento cabina, dalla versio-
ne agli allestimenti Guida plus e Riposo plus di base. “I nuovi pacchetti di allestimento cabina - ha aggiunto Claes Nilsson offrono ai clienti una maggiore scelta e maggiori opportunità di ottimizzare il veicolo in base a esigenze specifiche in termini di comfort del guidatore ed economicità, per migliorare la produttività e la redditività delle attività lavorative”
LE INNOVAZIONI PIÙ IMPORTANTI PARTE ANTERIORE - Sia la parte frontale superiore che quella inferiore sono ispirate alle forme e alle linee della serie Volvo FH, lievemente modificate per adattarsi al frontale più corto dell’FM. FARI - Il Volvo FM presenta ora i fari aggiornati e migliorati recentemente introdotti nel modello FH. I fari sono divisi in due unità separate. I proiettori e fendinebbia sono unità separate posizionate sotto i fari. La copertura dei fari è in plastica anziché in vetro, per renderla più resistente al pietrisco. UNITÀ PROIETTORE INFERIORE - I fendinebbia e le luci di guida ausiliarie, o in alternativa le luci di svolta, sono integrati. La luce di svolta statica può essere utilizzata per illuminare un’area più ampia della strada in direzione della svolta. NUOVI INDICATORI DI DIREZIONE - I nuovi indicatori di direzione utilizzano la moderna tecnologia LED per un miglior funzionamento e una maggiore durata. LUCI DA LAVORO - Sono disponibili come opzione diversi livelli di luci da lavoro e luci di retromarcia, in alternativa disponibili come predisposizioni, per garantire tempi di consegna rapidi e qualità elevata in caso di montaggio dopo la consegna del veicolo. PRESA D’ARIA - La nuova presa d’aria fornisce al motore aria più pulita. La sua posizione garantisce una migliore visibilità posteriore du-
rante la retromarcia. È ora disponibile su tutte le versioni della cabina, compresa la cabina corta. INSTALLAZIONE DEL SENSORE ACC - L’adattamento dell’installazione del sensore ACC nella griglia inferiore è stato modificato per una migliore funzionalità. GRADINI ANTERIORI - I gradini anteriori per la pulizia del parabrezza sono stati riprogettati, pur mantenendo il precedente concetto di estensione pieghevole. La migliorata funzione antiscivolo è integrata nella struttura in acciaio. M ARCHIO VOLVO - Il marchio Volvo è più grande e più visibile sulla griglia. SERBATOI CARBURANTE - Nuovi e più capienti serbatoi carburante sono disponibili come opzione, che offre pressoché la stessa altezza da terra dei veicoli attuali. INTERNI - Nuovi colori per rivestimenti interni e tendine nella cabina, corrispondenti alla gamma FH standard. ACCESSORI INTERNI - Tre nuovi accessori interni contribuiscono ad un maggiore comfort del guidatore: - un tavolino con spazio dedicato per bicchieri e penne, in cui è incluso un ampio spazio contenitore; un pratico contenitore con due sezioni per oggetti quali casco, termos, blocco note e guanti; portacarta in tessuto impermeabile, da installare sul porta abiti inclinato dietro il sedile del conducente.
Tra le novità introdotte da Volvo Trucks sulla serie FM, spiccano gli interni della cabina resi più confortevoli. In particolare va notato il tavolinetto centrale con abbinato un pratico contenitore.
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N° 188 / Aprile 2010 Il Mondo dei Trasporti
ATTUALITÀ
DAF TRUCKS / NASCE IL DRIVING TRAINING DEDICATO A SICUREZZA E RIDUZIONE DEI COSTI
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Da tempo Daf ha sposato la filosofia del “Partner in Business at all time” e a conferma di ciò ha deciso di proporre training di guida mirati a ottenere una riduzione dei costi di carburante e ad ampliare la conoscenza degli autisti in termini di sicurezza. In collaborazione con la scuola GuidarePilotare di Siegfried Stohr.
Fabio Basilico M ISANO A DRIATICO - È una fredda giornata di marzo, con neve e pioggia che cadono furiosamente, quella che ci accoglie sul circuito Santamonica di Misano Adriatico per la presentazione ufficiale del Daf Driving Training, le sessione di guida economica e sicura organizzate in collaborazione con GuidarePilotare, la prima struttura nel settore della guida sicura in Italia, fondata nel 1982 da Siegfried Stohr, psicologo ed ex pilota di F1. Un tempo non certo ideale per i previsti test sui truck Daf ma che comunque offre l’inaspettata occasione di met tere veramente alla prova sia le qualità dinamiche dei mezzi olandesi che l’efficacia delle prove di guida sicura studiate con cura dagli uomini dello staff di GuidarePilotare. “Daf è un’azienda ‘World Class Manufacturing’, e come tale si impegna a soddisfare i più elevati standard di qualità, sia nella produzione dei veicoli industriali sia nell’erogazione di servizi a essi congiunti - ha dichiarato in conferenza stampa Roberto Giorgi, Amministratore delegato Daf Veicoli Industriali - in quest’ottica è stata individuata nella scuola di guida GuidarePilotare il partner ideale per l’erogazione di sessioni di guida economica e sicura. Il Daf Driving Training amplia l’attuale gamma di servizi che Daf offre ai propri clienti e utilizzatori di veicoli industriali in genere. Da tempo abbiamo sposato la filosofia del ‘Partner in Business at all time’ e a conferma di ciò abbiamo deciso di mettere a disposizione delle aziende di trasporto la nostra conoscenza ed esperienza nel campo dei veicoli industriali, proponendo training di guida mirati a ottenere una riduzione
Alla guida con intelligenza
chiudendo l’anno in nero e un totale di 61mila veicoli consegnati. La quota di mercato di Daf in Europa nel segmento tra 6 e 14 t di ptt è stata del 9,2 per cento, del 14,9 per cento quella del segmento 15 e oltre tonnellate di ptt. In quest’ultimo segmento abbiamo superato il competitor Mercedes risultando primi nella classifica delle immatricolazioni di trattori: un risultato che ci riempie di soddisfazioni e che ci spinge a fare sempre di più e meglio”. PRESTAZIONI “NUMBER ONE”
Il corso SafetyDriving organizzato da Daf Trucks all’autodromo Santamonica di Misano Adriatico, mette a dura prova le caratteristiche della serie XF. In particolare viene messa in luce l’efficacia dei sistemi di sicurezza elettronici attraverso una serie di prove pratiche. dei costi di carburante e ad ampliare la conoscenza degli autisti in termini di sicurezza e prestazione dei veicoli. Presso la pista privata di Daf Trucks in Eindhoven, gli istruttori di GuidarePilotare sono stati istruiti sulle modalità di utilizzo e sulle caratteristiche tecniche del motore MX, attraverso sessioni di guida fornite dai demo drivers di Daf”. Il tempo inclemente ci ha concesso la possibilità di verificare sul campo l’utilità del SafetyDriving mentre abbiamo dovuto rinunciare alle prove di Eco Driving, di cui Roberto Giorgi e Siegfried Stohr hanno comunque illustrato i dettagli: “Il training - ha detto il Presidente di GuidarePilotare - è composto da una lezione in aula a cui fa seguito una prova pratica in pista, con l’obiettivo di mostrare l’economicità e le eccellenti prestazioni dei motori MX di cui sono equipaggiati i veicoli Daf”. GUIDARE RISPARMIANDO “Il corso ha la durata di un giorno per un massimo di 16 partecipanti suddivisi in due gruppi; il primo al mattino e il secondo nel pomeriggio. Il corso ha inizio con una presentazione teorica durante la quale sono approfonditi i fattori che incidono sul consumo di carburante: aerodinamicità del veicolo, potenza e coppia, stile di guida per economizzare il carburante e altro ancora. Successivamente è prevista una sessione di guida di 30 minuti per ogni autista, durante la quale viene ripetuto lo stesso percorso per un totale di due giri: nel primo l’autista adotta il consueto stile di guida, nel secondo invece, si avvale dei suggerimenti di guida forniti dagli istruttori. In entrambi i giri vengono rile-
vati consumi e velocità, così da valutare e confrontare entrambi i risultati. A oggi le sessioni di guida erogate a clienti Daf hanno evidenziato un netto risparmio di carburante a fronte di ridotti tempi di percorrenza”. I corsi di Ecodriving possono essere effettuati sia presso la sede del cliente che presso una delle concessionarie della rete ufficiale Daf. “Il corso SafetyDriving - ha aggiunto Siegfried Stohr - si propone di illustrare le principali situazioni di rischio con particolare attenzione alle condizioni di carico, mettendo in luce l’efficacia dei sistemi elettronici per la sicurezza attraverso la loro prova sul campo. L’au tista riceve informazioni sul le dinamiche del veicolo, sulla guida preventiva e sulle situazioni di potenziale pericolo. Il corso si svolge presso l’autodromo Santamonica e ha la durata di un giorno per un massimo di 24 partecipanti. Durante la giornata gli autisti effettuano, con veicoli carichi e scarichi, le prove di evitamento ostacolo, sovrasterzo di potenza, skid car, sottosterzo, frenata rettilinea, frenata differenziata e frenata con evitamento”. Al fian co degli istruttori di GuidarePilotare abbiamo effettuato a bordo di trattori Daf (gli stessi utilizzati nei corsi) e veicoli con semirimorchio alcune di queste prove, tra cui quelle di evitamento ostacolo, sovrasterzo, sottosterzo, frenata rettilinea, frenata con evitamento. “La qualità dei prodotti e dei servizi forniti alla clientela - ha detto ancora Roberto Giorgi - è parte integrante della filosofia Daf e uno degli obiettivi strategici di ulteriore miglioramento delle performance per il 2010. L’anno di crisi che ci siamo lasciati alle spalle ha comportato per tutti una grande sfida. Si è verificata una diminuzione del
50 per cento delle immatricolazioni e del 70-80 per cento degli ordini; il volume di produ-
zione Daf si è ridotto del 70 per cento. Eppure, il gruppo Paccar ha dimostrato di essere forte,
“In Italia - ha concluso il numero uno di Daf Veicoli Industriali - le immatricolazioni complessive di dicembre 2009 nella fascia oltre le 15 tonnellate sono state quasi 11mila, contro le poco meno di 9.000 del settembre precedente. Daf è passata in tre mesi dal l’8,6 all’8,9 per cento di quota. Più nel dettaglio, per i trattori si è passati da 3.633 a 4.667 immatricolazioni, con Daf che ha aumentato la sua penetrazione dal 13 al 13,3 per cento. Per i carri, l’aumento è stato da 5.540 a 6.656 unità complessive, con la nostra quota salita dal 5,5 al 5,8 per cento”. Per festeggiare il primato europeo nei trattori, Daf lancerà nel quest’anno la serie speciale “Number One” basata sull’XF105 da 510 cv. Una livrea rigorosamente blu Europa per un veicolo dotato di Super Space Cab e un set di allestimenti premium, tra cui fari xenon, volante in pelle, plancia tipo alluminio, sedili Luxury Air, Daf Telematics System, AsTronic e ZF Intarder.
Dal 1982 la scuola di Stohr ha formato oltre 138mila clienti
Guidati dall’esperienza MISANO ADRIATICO - “La sicurezza è un equilibrio mentale” è il motto di GuidarePilotare, la scuola di guida sicura fondata nel 1982 da Siegfried Stohr e che ha sede presso il circuito Santamonica. L’ex pilota di F1 nonché psicologo ci tiene molto a sottolineare non solo l’aspetto tecnico concernente la guida di automobili, moto e veicoli industriali, ma anche la giusta predisposizione psicologica di chi si mette al volante. Perché guidare in sicurezza è prima di tutto una questione di “testa”, da cui discende la consapevolezza di poter acquisire le giuste capacità per mettersi su strada salvaguardando se stessi e gli altri. GuidarePilotare nasce come scuola di guida sicura per automobili nel 1982, la prima in Italia. Nel 1985 diventa scuola di guida ufficiale per Bmw e nel 1999 estende l’offerta proponendo anche corsi di guida sicura per motocicli. L’esperienza maturata sul campo e il know-how formativo in materia di sicurezza fanno si che GuidarePilotare si ponga al centro del triangolo uomo, veicolo e ambiente. Dal 2004 anche i veicoli industriali rientrano nel programma formativo che la scuola è in grado di offrire, avvalendosi di un team di istruttori esperti e professionali. Oggi GuidarePilotare è scuola ufficiale Bmw, Mini e Daf. Dal 1982 a oggi, GuidarePilotare ha tenuto corsi per oltre 138mila clienti ed è leader di mercato nel segmento dei clienti privati. La soddisfazione della clientela privata e aziendale è del 98,5 per cento. Da rilevazioni interne effettuate presso i clienti si evince che, dopo aver effettuato i corsi, c’è stata una riduzione del 41,4 per cento dell’incidentalità. “La maggior parte dei partecipanti ai corsi per veicoli industriali sono autisti di aziende. Minore è la percentuale di padroncini - ha spiegato Siegfried Stohr - Oltre 2.700 sono stati i partecipanti alle attività da cinque anni a questa parte e il grado di soddisfazione dei clienti ai corsi per truck è al 98 per cento. Inoltre, nei corsi EcoDriving abbiamo registrato un miglio-
ramento del 12,5 per cento dei consumi, senza diminuzione della velocità media”. Il corso di Guida Sicura per veicoli industriali forma l’autista sulla sicurezza del viaggio e fa leva su professionalità e passione per la guida. Vengono sperimentate le situazioni di guida e di rischio tipiche dell’autotrasporto, sia con trattori che veicoli con semirimorchio, con prove pratiche riprodotte in pista. Il corso teorico e pratico viene organizzato sul circuito di Misano e su percorsi stradali. In un giorno di corso sono ammessi fino a 24 partecipanti. Il costo per persona è di 580 euro + iva per i giorni feriali e 680 euro + iva il sabato e la domenica. Sempre sulla “pista di guida sicura” appositamente allestita al Santamonica e su percorsi stradali viene realizzato il corso di Guida Sicura ed EcoDriving, durante il quale l’autista viene formato sulle dinamiche del veicolo, la guida preventiva, le situazioni di potenziale rischio e sulle tecniche di guida per risparmiare carburante. Per la guida sicura le prova pratiche si tengono in pista, per l’EcoDriving ci si muove su strada. Anche in questo caso, la partecipazione è di 1 giorno con un numero totale di 24 allievi. I costi sono gli stessi del corso di Guida Sicura. Il solo corso di EcoDriving viene svolto presso la sede del cliente o nella concessionaria Daf Trucks. Il costo per una giornata di corso riservata a 16 partecipanti è di 4.500 euro + iva complessivi. EcoDriving è focalizzato sulla guida economica e si basa sulla conoscenza tecnica e sulla capacità di anticipare le situazioni della mobilità stradale e autostradale. “Forniamo anche corsi guida per polizie, veicoli commerciali, ambulanze e veicoli Vigili del Fuoco - ha concluso Siegfried Stohr - Ci sono anche corsi sulla normativa BBS ovvero la sicurezza basata sul comportamento. Questi ultimi seguono le linee guide emesse dal protocollo Behaviour Based Safety e si svolgono presso la sede del cliente. Hanno durata di un giorno con quattro partecipanti al massimo”.
ATTUALITÀ
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IVECO / L’ARGUS DE L’AUTOMOBILE PREMIA L’ECODAILY COME “UTILITAIRE DE L’ANNÉE 2010”
Campione di economia ed ecologia Più che un veicolo, è la ricchezza e la varietà dell’EcoDaily che sono state apprezzate dalla giuria formata da giornalisti specialisti, utilizzatori, allestitori di carrozzerie, che si riunisce ogni anno per eleggere il miglior veicolo commerciale confrontando tutti i nuovi modelli commercializzati in Francia. PARIGI - La gamma Iveco Daily ha ottenuto il prestigioso riconoscimento di “Utilitaire de l’Année” da parte del quindicinale specializzato L’Argus de l’Automobile e che rappresenta uno dei più importanti eventi del calendario e dell’attualità automobilistica. Più che le caratteristiche tecniche di un veicolo, è la ricchezza e la varietà del la gamma EcoDaily ad essere stata apprezzata dalla giuria tecnica, formata da giornalisti specializzati, utilizzatori, allestitori e carrozzieri, che si riunisce ogni anno per eleggere il miglior veicolo commerciale confrontando tutti i nuovi modelli introdotti sul mercato transalpino. Attraverso i vari criteri di selezione, la giuria ha tenuto soprattutto conto delle qualità dell’EcoDaily sotto il profilo della sua rispondenza alle caratteristiche richieste dalla sua missione lavorativa, ma anche della sua ecocompatibilità. E hanno avuto an che la giusta importanza nel l’as segnazione del trofeo i significativi investimenti che Iveco affronta sul terreno delle soluzioni rispettose dell’ambiente, ricorrendo ad alimentazioni tali da garantire una
mobilità più sicura, più redditiviva e maggiormente ecocompatibile, tra cui i motori EEV e quello alimentato a metano.
Così la gamma Daily, che ha beneficiato per oltre 30 anni di un’importante evoluzione sotto ogni pun to di vista, quest’anno fa un ulte-
riore passo in avanti con l’offerta “Eco”, che sta a significare i suoi nuovi valori di Economia e di Ecologia. L’EcoDaily si declina oggi
su tre versioni certificate EEV - al di là delle normative europee più severe sulle emissioni allo scarico - ovvero in versione diesel, in ver-
sione bi-fuel (Natural Power), il motore superecologico ottimizzato per un’alimentazione a gas naturale e dotato di una piccola riserva di benzina e in versione elettrica. Tutte queste innovazioni tecniche al servizio della protezione dell’ambiente compongono una gamma di veicoli particolarmente competitiva per far fronte alle problematiche dello sviluppo senza per questo rinunciare alle prestazioni, all’affidabilità, alla robustezza. La gamma Daily è oggi forte di 7.000 configurazioni, da 3,3 a 7 tonnellate con un largo ventaglio di chassis-cabinato e di furgoni da 7 a 17 metri cubi. Da aggiungere che il Daily viene offerto con il sistema ESP di se rie, del sistema Blue & Me Fleet, tecnologia che riduce i costi di utilizzo del veicolo e che migliora la redditività. Un commerciale è infatti formato dal binomio veicolo e servizio post vendita. Sotto questo profilo Iveco vanta un servizio orientato al cliente per le cui esigenze Iveco in Francia opera con una re te forte e capillare, fatta di oltre 3.000 professionisti che garantiscono un servizio 24 ore su 24 e 7 giorni su 7.
MITSUBISHI FUSO TRUCK & BUS / IMPORTANTE CONSEGNA DI VEICOLI IBRIDI IN AUSTRALIA
Grande escalation del Canter Eco Hybrid KAWASAKI - Mitsubishi Fuso Truck & Bus Corporation (MFTBC) ha fornito alla fine di marzo 25 autocarri Fuso Canter Eco Hybrid in Australia, la più grande flotta di autocarri ibridi consegnata al di fuori del Giappone. Il committente è la società di spedizioni espresse Star Track Express, con sede a Gordon, vicino a Sydney. “Grazie al grande successo ottenuto in Giappone dal Fuso Canter Eco Hybrid - ha affermato Albert Kirchmann, Ceo di MFTBC - siamo pronti ad espanderci nei mercati internazionali. Siamo lieti di fornire i nostri autocarri Canter Eco Hybrid a un’azienda leader nel settore dei trasporti. La commessa mostra che i nostri clienti apprezzano veicoli eco-compatibili e dai consumi ridotti”. Nell’ottobre del 2009 la MFTBC ha ricevuto il primo ordine internazionale di autocarri Fuso Hybrid. I dieci esemplari di Fuso Canter Eco Hybrid sono stati forniti alla Electricity Supply Board, la principale azienda di energia elettrica Irlandese. Dall’introduzione sul mer cato, nel luglio 2006, MFTBC ha venduto oltre 800 Fu so Canter Eco Hybrid in Giappone, do-
Con i 25 esemplari consegnati alla Star Track Express di Sydney, continua il successo del Canter Eco Hybrid. 800 esemplari già circolano in Giappone.
ve riscuote un grande successo. Questo autocarro, grazie al sistema di alimentazione ibrida parallela, è in grado di ridurre in misura rilevante consumi ed emissioni. La ditta Star Track Express, la cui sede principale si trova nella cittadina australiana di Gordon, in prossimità di Sydney, dispone di una vasta rete di filiali in tutto il Paese. La Star Track Express offre ai suoi clienti un servizio di consegne espresse e soluzioni logistiche veloce ed efficiente. L’offerta comprende il trasporto su strada, la via aerea, il servizio di magazzinaggio nonché soluzioni logistiche speciali. Da molti anni la Star Track Express investe in tecnologie che non offrono solo maggiore efficienza ai clienti ma che contribuiscono anche alla tutela ambientale. La Mitsubishi Fuso Truck and Bus Corporation (MFTBC), con sede nella città giapponese di Kawasaki, è uno dei costruttori leader nel continente asiatico. L’85 per cento delle azioni di MFTBC sono proprietà di Daimler AG. La MFTBC è par te integrante del settore commerciale Daimler Trucks di Daimler AG.
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N° 188 / Aprile 2010 Il Mondo dei Trasporti
ATTUALITĂ€
DAIMLER / NUOVI INVESTIMENTI PER MERCEDES DO BRASIL
La risposta della Stella alla crescita del mercato “Il Brasile - afferma Hubertus Troska, Responsabile di Mercedes-Benz Truck Europa e America Latina - è un mercato con enormi opportunitĂ di crescita, e noi intendiamo sfruttare al massimo questo potenziale. Per questo l’aumento della capacitĂ produttiva rappresenta la soluzione migliore. Siamo orgogliosi dei nuovi posti di lavoro che abbiamo creato nel Paeseâ€?. Lino Sinari
Hubertus Troska, Responsabile di Mercedes-Benz Truck Europa e America Latina
Lo stabilimento di São Bernando do Campo è per Mercedes-Benz il piÚ grande tra quelli al di fuori della Germania. Il nuovo investimento di 460 milioni di euro servirà a incrementare la produzione di un 15 per cento, raggiungendo in totale le 75.000 unità all’anno.
mento della capacità produttiva rappresenta la soluzione migliore. Siamo orgogliosi dei nuovi posti di lavoro che abbiamo creato nel Paese�, dice Hubertus Troska, Responsabile di Mercedes-Benz Truck Europa e America Latina. Mercedes-Benz do Brasil è una realtà consolidata sul territorio brasiliano fin dal 1956
ed il piÚ grande stabilimento veicoli industriali al di fuori della Germania. MercedesBenz do Brasil, forte del prestito erogato dalla BNDES, realizzerà a bre ve termine nuovi investimenti che interesseranno anche il settore Ricerca e Sviluppo. La banca di sviluppo brasiliana BNDES è una società pubblica statale strettamente legata
al Ministero Brasiliano per lo Sviluppo, l’Industria ed il Commercio Estero. Si propone di erogare finanziamenti a lungo termine per progetti destinati a favorire lo sviluppo del Paese, in modo da rafforzare la competitività dell’economia brasiliana e migliorare gli standard di vita della popolazione. Per Jßrgen Ziegler, Presi-
dente di Mercedes-Benz do Brasil, la necessitĂ di investire è anche direttamente collegata allo sviluppo economico del Paese ed alle prospettive che potranno aprirsi: “Investiremo i fondi nello stabilimento di SĂŁo Bernardo do Campo, ma non ci limiteremo soltanto ad aumentare la capacitĂ produttiva. L’obiettivo è anche quello di moder-
Una sostituzione che conviene. Ricambi di Rotazione Originali Mercedes-Benz: 100 % Mercedes – ďŹ no al 50 % di risparmio. /PO JNQPSUB DIF TJB VO NPUPSJOP EJ BWWJBNFOUP VO BMUFSOBUPSF P VO DBNCJP PHOJ DPNQPOFOUF VTBUP DIF OPJ QPTTJBNP SJHFOFSBSF QFSNFUUF EJ SJTQBSNJBSF J DPTUJ EJ QSPEV[JPOF EJ VOP OVPWP " UVUUP WBOUBHHJP EFJ OPTUSJ DMJFOUJ RVBOEP BDRVJTUBOP VO 3JDBNCJP EJ 3PUB[JPOF & RVFTUP NBOUFOFOEP MB RVBMJUh FMFWBUB F HBSBOUJUB EFJ 3JDBNCJ 0SJHJOBMJ .FSDFEFT #FO[ 6MUFSJPSJ JOGPSNB[JPOJ TPOP EJTQPOJCJMJ QSFTTP JM 4VP .FSDFEFT #FO[ 4FSWJDF P BMMB QBHJOB www.mercedes-benz.it/ricambi-rotazione-truck
nizzare i nostri processi produttivi, logistici e di assistenzaâ€?, sottolinea Ziegler. Presso il Mercedes-Benz Technology Center, il centro Ricerca e Sviluppo per veicoli industriali e autobus piĂš grande e moderno del Brasile, con sede a SĂŁo Bernardo do Campo, il finanziamento verrĂ utilizzato per lo sviluppo di nuovi componenti e tecnologie. In questo mo do l’azienda avrĂ la possibilitĂ di ampliare e perfezionare il proprio programma produttivo futuro. Uno degli obiettivi è anche quello di garantire il rispetto della norma Euro 5, nota in Brasile come “Conama P7â€?. L’at tuazione degli investimenti terrĂ conto anche della problematica sociale. Il Centro di ricerca e formazione del personale sarĂ ampliato per consentire la formazione di un maggior numero di addetti e raggiugere livelli tecnici piĂš elevati.
Mercedes-Benz è un marchio Daimler.
SĂƒO BERNARDO DO CAMPO Mercedes-Benz do Brasil ha siglato un contratto con la banca brasiliana “Banco Nacional de Desenvolvimento EconĂłmico e So cialâ€? (BNDES) per la concessione di un prestito pari a 1,2 miliardi di Real brasiliani (460 milioni di Euro circa). La filiale dell’azienda tedesca, leader nella produzione di veicoli industriali in Brasile, utilizzerĂ questo denaro per aumentare la propria capacitĂ produttiva nello stabilimento di SĂŁo Bernardo do Cam po presso SĂŁo Paulo, dove vengono prodotti veicoli industriali, telai per autobus, motori, cambi e assali. La capacitĂ del piĂš grande e moderno stabilimento produttivo del Brasile rag giungerĂ le 75.000 unitĂ all’anno: un aumento pari a circa il 15 per cento. Con notevoli investimenti negli impianti produttivi di SĂŁo Bernardo do Campo, lo stabilimento brasiliano Mercedes-Benz soddisferĂ al meglio la crescente domanda di veicoli industriali in Brasile, che si è confermaro negli ultimi anni uno dei Paesi in crescita nel mercato dell’autotrasporto. Negli ultimi mesi Mercedes-Benz do Brasil, per soddisfare le crescenti richieste del mercato brasiliano, ha assunto circa 1.400 nuovi addetti. “Il Brasile è un mercato con enormi opportunitĂ di crescita, e noi intendiamo sfruttare al massimo que sto potenziale. Per questo l’au-
ATTUALITÀ
N° 188 / Aprile 2010 Il Mondo dei Trasporti
MAN / IN BACHECA IL PREMIO IMMAGINE 2010
Importante riconoscimento dai flottisti tedeschi L’indagine, condotta su un campione rappresentativo di 400 responsabili, è stata realizzata dall’Istituto di Ricerche di Mercato TNS Emnid su richiesta del settimanale bavarese “VerkehrsRundschau”. MONACO DI BAVIERA - I flottisti tedeschi e gli operatori del settore trasporti hanno selezionato i migliori marchi sul mercato dei veicoli commerciali e in dustriali. Nel segmento autocarri oltre le 3,5 tonnellate, le grandi aziende di trasporto (con oltre 11 veicoli nella propria flotta) hanno preferito Man. Che è stata premiata con 795 punti immagine e questo ha permesso il conferimento del Premio Immagine 2010. L’indagine, condotta su un campione rappresentativo di 400 responsabili, è stata rea-
lizzata dall’Istituto di Ricerche di Mercato TNS Emnid su richiesta del settimanale bavarese “Ver kehrsRundschau”. In occasione della cerimonia di premiazione, che ha avuto luogo il 25 febbraio a Monaco di Baviera, Reinhard Pöllmann, Ceo di Man Truck & Bus Germania GmbH, ha ricevuto il trofeo dalle mani di Matthias Wissmann, Presidente dell’Associazione Industria Automobilistica Tedesca (VDA). “Noi consideriamo questo premio ha affermato Reinhard Pöllmann - qua le prova della
grande fiducia dell’industria del trasporto nei no stri prodotti e nel nostro competente e sempre disponibile staff commerciale. Il nostro slogan in questa difficile fase economica difficile è ‘Consistently efficient’. Il nostro obbiettivo è di migliorare l’effi cien za del trasporto dei clienti offrendo un programma tutto incluso per la riduzione dei costi di gestione”. Il motivo principale dell’analisi condotta è l’accertamento dell’opinione rappresentativa sull’immagine e la familiarità dei principali pro-
8 duttori di veicoli industriali. In questo contesto sono stati esaminati i vari prodotti e servizi destinati alle flotte di autocarri. Nei mesi di ottobre e novembre 2009 l’I sti tu to di Ricerche di Mercato TNS Emnid di Bielefeld ha condotto un’inchiesta selezionando un campione di 400 responsabili agli acquisti, responsabili di società di trasporto e di società commerciali e industriali. È stato creato un pool di società attive in Germania nel trasporto di beni commerciali conto terzi e/o conto proprio. I fattori determinanti della selezione dei fornitori principali nel mercato dei veicoli industriali sono stati, ad esempio, le quote di mercato, la presenza a livello nazionale e la familiarità del marchio tra i principali “decision-makers”. Nel futuro a medio termine, l’ammontare del trasporto e del traffico sulle strade d’Europa aumenterà ancora. Al contempo, la ridotta disponibilità a lungo termine delle risorse energetiche sta facendo diventare il trasporto sempre più costoso. Quale uno dei costruttori lea der al mondo di autobus ed autocarri, Man Nutzfahrzeuge da un importante contributo al continuo miglioramento dell’efficienza nel trasporto. Man offre un significativo programma di riduzione dei costi totali di gestione. L’efficienza del trasporto, consolidata nel campo della tecnologia, assistenza, del conducente e dell’esperienza futura protegge l’ambiente e crea valore aggiunto per i clienti Man.
Man Service Quality Award 2010
Concorso per la migliore officina Man d’Europa MONACO DI BAVIERA - È partita la seconda edizione del concorso per nominare la migliore officina Man e assegnare il Man Service Quality Award 2010. La partecipazione all’iniziativa è volontaria ed è rivolta a tutte le officine autorizzate nei 25 Paesi europei. Ogni officina poteva iscriversi al concorso (entro il 28 febbraio) attraverso il portale intranet Man; la prima fase di selezione prevede la compilazione di un questionario articolato, tradotto in 25 lingue on line, che mette alla prova le competenze e il know-how di tutto il team d’officina. A metà giugno, attraverso altre prove ed esami on line, verrà disputata una vera e propria finale a Monaco di Baviera con le squadre delle officine prime e seconde classificate per ogni regione di vendita (Germania, Regione Est Europa, Nord Europa, Sud Europa e Iberia). Il partner di assistenza vincitore, verrà premiato con un esclusivo ed entusiasmante viaggio in Sudafrica per 4 persone in occasione della Fifa World Cup 2010, con l’opportunità di assistere a una partita dei quarti di finale. Nel 2008 l’officina italiana Man Service Roma di Anagni (Frosinone) è stata insignita del prestigioso riconoscimento, classificandosi al terzo posto in Europa ed al primo posto in Italia.
Man / Gru e veicoli speciali al Truck Forum di Monaco
Provare per credere Oltre 1.000 visitatori tedeschi ed esteri hanno partecipato all’apertura dell’evento. Veicoli Man per trasporti eccezionali e allestimento gru in esposizione al Man Truck Forum di Monaco fino a tutto aprile. MONACO DI BAVIERA - Molti visitatori hanno raggiunto il Man Forum per l’apertura della stagione “Gru e veicoli speciali” di Monaco. Nonostante le condizioni meteo avverse oltre 1.000 visitatori hanno preso parte all’evento di Man Nutzfahrzeuge e hanno dimostrato notevole interesse per questa iniziativa dedicata al settore del trasporto. In collaborazione con 25 aziende partner, Man ha esposto 45 veicoli allestiti presso il Truck Forum e la vicina area prove. Sono stati messi a disposizione per la guida a pieno carico dei veicoli con semirimorchi per trasporti eccezionali, oltre alla possibilità di provare dei veicoli allestiti con gru, casse mobili e betoniere, disponibili con differenti portate da 12 a 41 ton. Il 20 per cento dei visitatori
era proveniente dai paesi limitrofi alla Germania, e ha potuto sperimentare di persona ed informarsi su una vasta gamma di soluzioni efficienti per il settore del trasporto eccezionale e con gru. Al fine di fornire risposte esaurienti ai quesiti posti dai visitatori su veicoli ed allestimenti, alcuni esperti e tecnici di Man e degli allestitori partner sono presenti all’evento. Con il simulatore Man, I visitatori si sono cimentati alla guida di un veicolo virtuale, sul quale sono state ricreate delle situazioni critiche di guida sulla strada potenzialmente pericolose, ma che con i giusti accorgimenti e spiegazioni hanno evitato qualsiasi rischio. La stagione “Gru e veicoli speciali” al Truck Forum, Dachauer Strasse 667 di Munich, continua per tutto il mese di aprile.
FOCUS ALGERIA 9 RADIOGRAFIA DEL TRASPORTO MERCI SU GOMMA N° 188 / Aprile 2010 Il Mondo dei Trasporti
Liberalizzazione in evoluzione Il trasporto terrestre di merci in Algeria è lontano dall’essere moderno. Esso subisce le carenze di una cattiva organizzazione e di una liberalizzazione anarchica che consente a ciascun individuo che disponga di un mezzo di integrare l’attività. Si contano circa 185.000 operatori per un parco totale di 275.000 veicoli, in pratica meno di due veicoli per trasportatore. a cura di Omar Kamel
ALGERI - Le nazioni del Nord Africa che costeggiano il Mediterraneo sono la nuova frontiera per le aziende, non soltanto europee, che vi possono trovare con dizioni ideali per insediamenti industriali e di conseguenza logistici. Cominciano con l’Algeria una panoramica dello sviluppo del trasporto e delle infrastrutture in questi Paesi. In Algeria esiste un ministero incaricato dell’organiz za zione e della gestione del settore dei trasporti, all’interno del quale una delle direzioni è preposta al trasporto stradale delle merci. Quest’ultima, installata in ciascun dipartimento attraverso strutture regionali
stono tariffe ufficiali, nemmeno da parte dei trasportatori professionisti. Conviene quindi trattare prima la prestazione per evitare eventuali sgradevoli sorprese a servizio reso. Esiste tuttavia qual che azienda che funziona in modo professionale, non sono ancora numerose ma già in grado di alzare il livello qualitativo del settore. L’Algeria ha ratificato molteplici convenzioni internazionali e ha siglato accordi con altri Paesi specialmente nel settore del trasporto delle merci. Fra queste si può citare la convenzione doganale relativa al trasporto internazionale di merci sotto la responsabilità del carnet TIR dell’ONU, rati-
trasporto stradale al di fuori del Paese tocca esclusivamente le nazioni vicine: Tunisia, Niger, Mali, Libia e Mauritania, ed è assicurato per la maggior parte delle o pe razioni dalla società Nazionale del Trasporto Stradale. In Algeria il trasporto di mer ci su camion provenienti direttamente dell’estero praticamente non esiste. I carichi vengono generalmente trasportati da navi e prelevati al porto da aziende locali. Se, per caso, ci fosse la necessità per un trasportatore straniero di consegnare direttamente la merce, come per esempio nel caso di prodotti pericolosi, bisogna rispettare una procedura relativa
In costruzione un’autostrada di 1.216 chilometri
Il progetto del secolo ALGERI - L’Algeria possiede la più vasta rete viaria del continente africano, con oltre 110.000 km di strade che garantiscono la quasi totalità degli interscambi economici a dimostrazione della predominanza del trasporto stradale di persone e di merci. Questa rete è costellata da qualche migliaio di infrastrutture fra le quali il più grande viadotto che è in corso di realizzazione nella regione di Boumerdès (viadotto di Boudouaou, con una lunghezza di 300 metri), nel quadro di realizzazione della seconda circonvallazione che circonda la parte sud di Algeri. Questo progetto include ciò che nel paese viene considerato “il progetto del secolo” e che è l’autostrada est-ovest. Questa via, lunga 1.216 chilometri dei quali 927 su un nuovo itinerario, collegherà la città di Annata, all’estremo est del paese, a quella di Tlemcen alla frontiera ovest con il Marocco. I lavori sono stati affidati ad aziende cinesi e giapponesi ed il progetto è stato diviso in tre tronconi principali: est con 399 km, centro con 169 km e ovest con 359 km. Questi lavori, paragonati a un fiume che vedrà svilupparsi sulle due rive tutta una vita in zone attualmente isolate o completamente disabitate, consentirà una circolazione fluida nella fascia di territorio al
dedicate, si occupa di rilasciare le autorizzazioni di attività. Tutti i richiedenti, se algerini, possono accedere a questa attività. In conseguenza di ciò, nel Paese si è sviluppato un grande numero di aziende di trasportato. In effetti si tratta di persone che hanno un mezzo e che si propongono direttamente ai clienti. Non esistono, per ora, dei siti strutturati e organizzati dove al l’occorrenza si possa trovare un trasportatore. Il presidente dell’Unione Nazionale Algerina dei Trasportatori, per questo, ritiene che il settore funzioni in modo del tutto artigianale. Non esi-
ficato nel 1988 e la Convenzione relativa al trasporto terrestre di viaggiatori e di merci e al trasporto dell’Unione del Magreb arabo, del 1990. Ma va segnalato che quest’ultima è rimasta senza alcun effetto con il vicino Marocco, per quanto riguarda il trasporto stradale delle merci, dopo la chiusura della frontiera fra i due paesi nel 1994. L’Algeria ha firmato accordi relativi al trasporto stradale con paesi arabi come l’Egitto e la Giordania, dei paesi africani come il Niger e il Mali ed europei come l’Italia, la Svizzera, la Spagna e la Francia. Il
alla circolazione dei veicoli stranieri in Algeria. L’autorizzazione viene emessa dalla Direzione dei Trasporti del punto di passaggio frontaliero per i rimorchi o semirimorchi, il cui soggiorno sia inferiore a un mese e dal Ministero per soggiorno più lungo. La richiesta deve essere accompagnata da un dossier e consegnata almeno quindici giorni prima dell’operazione di trasporto. Il trasporto terrestre di merci in Algeria è lontano dall’essere moderno. Subisce le carenze di una cattiva organizzazione e di una liberalizzazione anarchica che consente a
ciascun individuo che disponga di un mezzo di iniziare l’attività. Si contano circa 185.000 operatori per un parco totale di 275.000 veicoli, in pratica meno di due veicoli per ogni trasportatore. Nel frattempo in questi ultimi anni si stanno verificando delle mutazioni dettate dalle necessità espresse in materia di trasporto. Stanno nascendo gruppi e aziende di una certa consistenza e i più ottimisti contano su “un’autentica mutazione nel cor so di qualche anno soltanto” poiché il settore ha bisogno di interventi in grado di apportare un valore aggiunto all’attività.
nord del Paese, dove sono concentrati oltre l’80 per cento degli abitanti. L’importante via di comunicazione, che dovrà essere consegnata entro la fine dell’anno in corso, eviterà il passaggio nelle città durante gli spostamenti dall’est all’ovest del Paese facendo, di conseguenza, guadagnare del tempo prezioso agli utilizzatori. In questo momento sono già stati consegnati, e sono già entrati in funzione, importanti tronconi a servire parzialmente sia l’est che il centro e l’ovest. La tratta Algeri-Tlemcen (ovest del paese) è stata consegnata alla fine di gennaio. Il trasporto di merci si ritroverà, senza ombra di dubbio, trasformato positivamente. L’Algeria, a breve e medio termine sta progettando la costruzione di altre importanti vie di comunicazione, tra cui l’autostrada degli altipiani, più a sud, all’entrata del deserto, che si estenderà per 1.300 chilometri. A quest’ultima si aggiungeranno tutte le strade di collegamento e tutto il reticolato di vie secondarie che consentiranno di ottenere una rete massimale al servizio di tutte le regioni del paese. L’Algeria conta anche di sviluppare la sua rete viaria verso i Paesi vicini, compresi quelli del sud come il Niger e il Mali.
I trasportatori, attualmente, non dispongono di siti logistici comuni in cui possano essere raggiunti. Ad Algeri dispongono di uno spazio per lo stazionamento a Semar, nella periferia est della capitale. Prima si trovavano nei pressi della stazione stradale del Croubier, a qualche centinaio di metri dal porto di Algeri. I trasportatori vedono in questo cambiamento un “irrigidimento delle nostre condizioni di lavoro tenuto conto della lontananza del porto”. In effetti il nuovo piazzale è a meno di 10 Km dal porto. Tutto ciò poiché in Algeria i trasportatori si devono
fermano al porto non possono più utilizzare le navi per raggiungere il continente europeo, mentre è proprio con il Vecchio Continente che avviene la maggior parte degli scambi commerciali. L’obbligo di visti e documentazioni impedisce la libera circolazione e così il costo del trasporto è cresciuto. Il flusso degli scambi è praticamente unidirezionale, poiché l’Algeria importa molto più di quello che esporta. Il Paese dipende totalmente dalle importazioni in quasi tutti i settori. E le esportazioni consistono, per il 98 per cento, in idrocarburi.
FOCUS ALGERIA
N° 188 / Aprile 2010 Il Mondo dei Trasporti
10 INTERVISTA
MOHAND AIDER PRESIDENTE UNIONE NAZIONALE ALGERINA DEI TRASPORTI
Mohand Aider, Presidente dell’Unione Nazionale Algerina dei Trasportatori
“Siamo penalizzati dalla mancanza di organizzazione”
In Algeria circolano circa 275mila veicoli industriali, che rappresentano 2,5 milioni di tonnellate di carico utile, di proprietà di 185mila operatori dei quali il 20 per cento di aziende pubbliche e l’80 per cento di trasportatori privati. Si punta a un’efficace organizzazione del trasporto per rendere questa attività finalmente moderna e redditizia. A LGERI - In Algeria esistono quattro organizzazioni professionali, autorizzate dai pubblici poteri, che si occupano dei problemi dei trasportatori. Sono: l’Unione Nazionale Algerina dei Trasportatori (UNAT), l’Organizzazione Nazionale dei Trasportatori Algerini (ONTA), la Federazione Nazionale dei Trasportatori Algerini (FNTA) e l’Unione dei Commercianti e Artigiani Algerini (UGCAA). Le loro centrali sono tutte situate in Algeri con delle ramificazioni locali a livello di ogni dipartimento. Il Mondo dei Tra-
sporti ha intervistato Mohand Aider, Presidente dell’Unione Nazionale Algerina dei Trasportatori (UNAT). Qual è la situazione attuale del trasporto merci? “Devo fare una constatazione un po’ amara. Con la liberalizzazione che ha seguito l’apertura democratica del 1988, gli operatori si sono moltiplicati. Il trasporto stradale dovrebbe essere gestito da aziende di trasporto e, al contrario, c’è solo individualismo. Così la concorrenza si traduce nel costo più
Renault Trucks è uno dei marchi che vanta in Algeria una presenza di lunga tradizione, ancora oggi molto forte.
basso possibile e si ripercuote sulla merce trasportata. Diviene, in effetti, una quota-parte della merce. L’Organizzazione dei trasporti e in particolare il trasporto in conto terzi delle merci (TPM) dovrebbe invece essere ottimizzata. Da noi i camion partono generalmente a pieno carico e rientrano vuoti. È una perdita dovuta alla mancanza d’organizzazione”. Come evolve il settore? “C’è in atto un rinnovamento del parco. I problemi risiedono però nel lato economico poiché tutto ciò porta profitto unicamente ai costruttori. Se ci fosse stata un’organizzazione migliore, si sarebbero importati molti meno veicoli, ma si sarebbe garantito un servizio migliore. Il mercato algerino è impostato per arricchire i nostri partner stranieri”. Qual è il rapporto fra il numero di operatori, quello dei veicoli e il carico trasportato? “Il parco nazionale dei TPM è costituito di veicoli industriali con un carico utile da 2 tonnellate in su. Circolano circa 275.000 veicoli, che rappresentano 2,5 milioni di tonnellate di carico utile, detenuti da 185.000 operatori dei quali il 20 per cento sono del settore pubblico e 80 per cento privati.
Ciò rappresenta qualcosa come 7 tonnellate da trasportare, all’an no, per ciascun mezzo. È molto poco e per niente redditizio. In questo settore abbiamo due tipi di trasporto: il trasporto conto terzi delle merci (TPM) e il trasporto conto proprio (TPC). Quest’ultimo è il trasporto assicurato dalle aziende per i loro prodotti e rappresenta circa il 40 per cento di tutta l’attività con 941.000 tonnellate di carico utile. Il TPC conta circa 65.000 operatori che talvolta effettuano anche del trasporto di merci mascherate per conto terzi. In un contesto normale, in effetti, le aziende possono trasportare solo le loro materie prime. Una volta trasformate in prodotto finito, queste ultime non potrebbero più essere trasportate dalle stesse aziende. Il problema, da noi, è che sono stati messi in attività molti più veicoli di quelli che servono e senza alcuna forma di organizzazione”. Quali sono le soluzioni auspicate? “Stiamo provando ad organizzare una borsa del noleggio così come i parchi veicoli regionali e nazionali. Stiamo cercando di capire a chi dobbiamo indirizzarci per organizzarci. Attualmente non abbiamo nulla, nè zone di partenza, nè tarif-
fe di noleggio. Altri Paesi nel mon do operano con sistemi GPRS per evitare spostamenti inutili. Questo consente di localizzare il carico, reperire il veicolo più vicino al luogo e inviarlo. Un po’ dappertutto, nel mondo, il cliente sa dove indirizzarsi per trovare un trasportatore. Noi stiamo lavorando su un progetto di una borsa dei trasporti ma siamo ancora impreparati. Dobbiamo costituire una forza propositiva, pensare un progetto e sottoporlo alle autorità”. Cosa valgono le convenzioni stipulate fra l’Algeria e gli altri Paesi africani, asiatici e europei? “Queste non valgono praticamente niente. E ciò è nocivo agli occhi degli operatori stranieri. Esistono convenzioni magrebine e altre con la Francia, l’Italia e altri paesi ma che vengono male interpretate. La convenzione TIR è ratificata dall’Algeria ma non c’è nessun corrispondente dall’altra parte. Esistono delle incongruità. Se ci fosse una buona organizzazione, porterebbe molti benefici al nostro Paese: l’Algeria è la porta dell’Africa. Perché le convenzioni TIR abbiano realmente effetto bisognerebbe avere dei corrispondenti in Africa, e particolarmente in Algeria”.
Situazione di trasporto in Algeria, un settore con grandi potenzialità e alla ricerca di una moderna identità.
L’Algeria è il più grande Paese del Mediterraneo e il secondo del Continente Nero
Un ponte sempre più importante tra l’Africa e l’Europa ALGERI - L’Algeria è un paese del sud del Mediterraneo, situato fra la Tunisia e il Marocco. Confina anche con la Libia ad est, con il Niger e il Mali a sud e con la Mauritania e il Sahara Occidentale a sud-ovest. La capitale, Algeri, è situata nel nord del paese, in altitudine. L’Algeria, con 2.741.381 km quadrati di superficie, è il più grande Paese del bacino Mediterraneo e il secondo d’Africa, dopo il Sudan. La situazione geografica lo rende una porta d’accesso in Africa e gli consente d’essere in contatto, attraverso la sua storia, con tutte le civiltà del bacino Mediterraneo. Il territorio, data la sua vastità, presenta differenti tipi di paesaggio. Il mare Mediterraneo, le pianure, le foreste e le montagne a nord, gli altopiani alle porte del deserto e, più a sud, c’è il Sahara. L’Algeria gode di un clima Mediterraneo a nord e un clima desertico a sud; un Paese di contrasti dove si può trovare la neve sulle montagne di Kabylie in inverno e la sabbia rovente del sud
in estate. Vecchia colonia francese (1830-1954), l’Algeria ha visto passare la sua popolazione da 8 milioni circa nel 1962 (anno della sua indipendenza) a oltre 35 milioni d’abitanti nei giorni nostri. Questa popolazione è concentrata, oggi, nelle città. L’esodo provocato dalla politica d’industrializzazione forzata adottata sotto l’epoca del presidente Boumedienne (1965-1979) è stata aggravata dal terrorismo che ha insanguinato il Paese negli ultimi decenni. Il Paese, oggi, è impegnato a raccogliere la sfida dello sviluppo. Ma rimane tuttavia ancora completamente dipendente dalle sue entrate petrolifere. È infatti uno dei più grandi esportatori di petrolio e di gas, possiede oggi le riserve di cambio più importanti nel mondo arabo e in Africa, riserve che si avvicinano ai 200 miliardi di dollari. Tutto questo incoraggia e attira investimenti stranieri malgrado le lungaggini burocratiche che penalizzano ancora oggi
l’ingresso di aziende straniere. Tutti i settori, compreso quello dei trasporti terrestri del le merci, stanno creando un certo interesse negli imprenditori europei. Così come la telefonia mobile, l’industria, la distribuzione, gli idrocarburi, le costruzioni, i lavori pubblici, l’elettronica. Ma, in tutti i settori non si registrano benemerenze nei riguardi degli investimenti stranieri sui quali lo stato algerino ha impostato la sua politica di sviluppo economico. Il settore del trasporto terrestre è uno dei settori nei quali gli investitori stranieri per ora non si cimentano. La quasi totalità delle merci in Algeria viene trasportata via strada. Il Paese ha la particolarità d’offrire degli spazi molto ampi da coprire. Non possiamo nemmeno dire che tutte le regioni del Paese siano ben servite dai mezzi di trasporto. Al contrario, il settore dei trasporti è considerato uno dei più deboli e meno organizzati.
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N° 188 / Aprile 2010 Il Mondo dei Trasporti
FOCUS ALGERIA
COSÌ I GRANDI COSTRUTTORI EUROPEI SUL MERCATO ALGERINO
La leadership è di Renault Trucks ALGERI - Qual è la presenza dei grandi leader europei di trucks in Algeria? Cominciamo dal leadr assoluto: Renault Trucks. Già nel 2002, il costruttore francese ha deciso di rafforzare la sua presenza in Algeria con l’apertura di una filiale che ha preso il posto del vecchio ufficio di distribuzione. La struttura è situata al fianco di El Achour, nella periferia della capitale algerina. Questo ha consentito al costruttore francese di sviluppare in seguito una capillare rete di concessionari, tra l’altro, ad Algeri, Ghardaia, M’sila, Annaba e Oran. Co me a di re che Renault Trucks è presente ai quattro angoli del Paese. Attualmente Renault Trucks è il primo costruttore europeo sul mercato algerino, un primato che è anche frutto di una lunga presenza accompagnata da una politica che ha sempre tenuto conto delle specifiche locali. E in effetti Renault Trucks offre una gamma di veicoli che rispondono molto bene alle attese dei clienti algerini essendo perfettamente conformi ai bisogni economici locali, come i modelli particolarmente studiati per i lavori in cantiere, per il trasporto di carburante e acqua, per i vari tipi di mer-
ce. È fin dai lontanissimi tempi del Berliet che gli algerini conoscono l’affidabilità e la robustezza dei veicoli francesi. Oggi la qualità è ancora più accentuata, qualità che riguarda anche la disponibilità dei ricambi, assicurata dal magazzino centrale di El Achour con oltre 12.000 voci. Altrettanto importante è il centro di formazione dove i collaboratori della rete seguono regolari corsi sul piano tecnico e commerciale con strumenti pedagocici moderni che rispondono alle norme standard del costruttore francese valide in tutto il mondo. Dallo scorso anno, Renault Trucks Algérie conta sull’apporto della commercializzazione dello Sherpa, un veicolo particolarmente sofisticato, che ha partecipato con successo insieme ai grandi Kerax alla spedizione Cape to Cape. Ricordiamo anche che per essere sempre vicino ai clienti, Renault Trucks mette a loro disposizione una hotline “All Assistance” per tutti i giorni della settimana dalle 8.30 alle 17.30. I clienti possono così essere indirizzati nel punto di assistenza più vicino per assicurarsi le riparazioni necessarie.
Man Nutzfahrzeuge in rapida ascesa Fin dal 2002, Man Nutzfahrzeuge AG si affida in Algeria al distributore esclusivo Maghreb Truck Company (MTC). Che ha fatto finora un ottimo lavoro conquistando sul mercato la piazza d’onore alle spalle di Renault Trucks. Come gli altri costruttori, Man diversifica la sua offerta per toccare una larga fetta di clientela. I suoi veicoli vanno da 6 a 48 tonnellate di Ptt per ogni genere di attività. MTC assembla i suoi veicoli in CKD nella località Oued Semar, nella periferia di Algeri. Il primo veicolo è uscito dalla catena di montaggio nell’aprile del 2003. In sei mesi ha potuto acquisire le competenze per produrre un veicolo al giorno. Soltanto un anno dopo l’avvio della produzione, si è reso necessario rendere operativa una seconda linea di montaggio, che permette fin dal marzo 2004 di produrre 2 veicoli al giorno. Per soddisfare la sua clientela, MTC propone differenti gamme di prodotto, di assoluta affidabilità e con elevate prestazioni. Il prodotto Man era già accompagnato da una buona reputazione. Alla MTC non è rimasto che capitalizzare la simpatia e indirizzare le sue risorse per andare alla conquista del mercato. Con più del 30 per cento di penetrazione sul mercato oltre le 19 tonnellate, Man è in competizione con Renault Trucks e Iveco: una battaglia durissima per conquistare ognuno quote di mercato sempre più importanti. I prodotti più rappresentativi sono L 2000, Evolution M 2000, Evolution F 2000 ed Evolution TG-A.
Volvo e la forza della convinzione
Per Iveco presenza sempre più forte Iveco Algérie (Ival) è una società per azioni creata nel 1999. In realtà il suo debutto operativo risale al 2 gennaio 2000. Oggi Ival è presente in tutte le regioni del Paese, in particolare a est (Constantine, Annaba), ovest (Oran), centro (Algeri e dintorni) e sud (Ghardaia, Ouarglaa). La rete Ival è in costante sviluppo e propone alla sua clientela tutta una gamma di servizi, dalla diagnosi preventiva alla manutenzione ordinaria. In fatto di quota di mercato, Iveco occupa la terza posizione dopo Renault Trucks e Man, come a dire che in pochi anni ha saputo guadagnarsi giorno per giorno la fiducia dei clienti, con prodotti come il Daily che rispondono perfettamente alle esigenze locali. Oggi il Daily è fortemente presente sia nelle città che nelle campagne. Insieme al Mercedes-Benz Sprinter, è il veicolo più ambito dalla clientela algerina. L’ottimo rapporto tra il prezzo, l’affidabilità, la robustezza e le prestazioni ha convinto negli anni gli algerini a puntare senza tentennamenti sulla scelta del Daily. Sempre più apprezzati sono anche i pesanti Trakker H e Stralis. La loro robustezza e l’elevato livello di comfort hanno aiutato a forgiare la fiducia e la fedeltà della clientela per il marchio Iveco. Lo scorso anno, più di 800 veicoli Iveco sono stati venduti da Ival in Algeria, in gran parte trattori. “Siamo arrivati - sottolinea M. Bairi, Presidente del Gruppo Ival - a un livello di soddisfazione dei nostri clienti nell’ordine del 69 per cento per quanto riguarda il servizio post vendita e i ricambi. Siamo riusciti a fidelizzare la clientela grazie soprattutto alla qualità del servizio”.
Volvo Trucks è rappresentata in Algeria dal Gruppo Hasnaoui, uno dei pionieri dell’industria algerina fin dall’indipendenza del Paese nel 1962. Il Gruppo ha avviato l’attività del 1964 con il suo fondatore Abdellah Hasnaoui, che ha creato la Société algérienne de fonderie et d’emboutissage (ALFEM). Il Gruppo oggi è polivalente ed è formato da 7 divisioni di cui una è la Altruck Company. Che rappresenta in esclusiva fin dal 2001 Volvo Trucks e Volvo Penta. Ogni anno Altruck Company realizza un piccolo passo in avanti, soprattutto nel segmento dei veicoli militari dove occupa tra il quarto e il quinto posto nella classifica degli importatori europei. Volvo Algérie è situata nella zona industriale di Rouiba, nell’hinterland di Algeri, mentre la direzione generale è nel cuore della capitale sul viale Amirouche. La rete di vendita si avvale di agenti distributori operativi ad Algeri, Setif, Annaba e Constantine e altre città. Elemento qualificante della rete di assistenza è la disponibilità immediata di ricambi originali. Volvo Trucks Algeria offre, tra gli altri, i modelli Volvo FH, Volvo FE e Volvo FM, veicoli destinati alle più differenti missioni e capaci di muoversi nelle più diverse condizioni delle strade.
ATTUALITÀ
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L’importante nuova struttura si aggiunge a quelle che i titolari hanno già ad Alessandria, Tortona, Varese e Milano. Era da 25 anni che Renault Trucks non disponeva di un dealer con officina in una delle aree sicuramente più dinamiche per il settore dell’autotrasporto.
RENAULT TRUCKS / INAUGURATA A
Ritorno della Losanga Mauro Zola
G ENOVA - Dopo venticinque an ni Renault Trucks torna a Genova. In un freddo sabato di inizio marzo a Bolzaneto è stata infatti inaugurata la nuova sede della Vama, dealer che già copre le zone di Alessandria, con la sede di Tortona, e di Varese con il marchio Re.Vi, e che vede tra i soci, al cinquanta per cento, la famiglia Belmonte, pro prietaria della C.V.R., una del le due concessionarie del marchio a Milano. A raccontarci le basi della struttura genovese è Giovanni Re, uno dei due titolari. “La genesi di tutto - spiega - è Tortona dove abbiamo la nostra sede principale, realizzata nel 1998. A quel tempo avevamo ricevuto il mandato anche per la provincia di Genova, oltre che per la zona di Alessandria. In questi anni di lavoro sul territorio è maturata l’esigenza di avere una struttura dedicata
anche in Liguria”. Quel che ne è venuto fuori è una sede moderna, abbarbicata sulla collina di Bolzaneto, in tutto poco più di 1.600 mq, tra cui la metà dedicati all’officina e il resto suddivisi tra i settecento di show room e lo spazio restante destinato agli uffici. Una disposizione particolare, dovuta principalmente alle caratteristiche del territorio. Ad esempio lo show room occupa una parte importante del totale. “Abbiamo voluto inserirlo, cosa che non abbiamo fatto con le altre sedi, perché sul territorio -prosegue Re - è difficile trovare aree esterne, in cui mettere in mostra i mezzi. Normalmente le altre nostre sedi hanno annesse aree di stoccaggio importanti, attraverso cui gestiamo sia i vei coli nuovi che quelli usati. Qui non se ne trovano, dove c’è spazio costruiscono. Tortona farà quindi da polmone assorbendo i picchi dei volumi di stock”. Per il resto l’impostazione
Carta d’identità Dealer Marchio Indirizzo
Altra sede Superficie coperta Officina Dipendenti Commerciali In officina
VAMA srl Renault Trucks Via Sardorella 97/99 16162 Genova Bolzaneto Tortona 1.600 mq 800 mq 7 3 4
Continua il potenziamento della rete di vendita e assistenza Renault Trucks. Dopo le recenti inaugurazioni delle sedi di Brescia, Bergamo e Salerno si è aggiunta in marzo quella della VAMA a Genova - Bolzaneto già titolare della struttura di Tortona. L’impianto genovese è stato fortemente voluto per assicurare un’assistenza sulle 24 ore ai numerosi trasportatori del capoluogo ligure.
della concessionaria è più tradizionale, con tutti i servizi sia commerciali che di service che possono aiutare la penetrazione in una grande città del trasporto come è Genova. La parte vendita è affidata a tre persone, un capoarea che funge anche da responsabile della filiale e due commerciali che per il momento si muoveranno su tutta la gamma. “Il territorio di Genova commenta il titolare della Vama - è molto difficile. La Liguria non è uguale alle altre regioni, sia per conformazione geografica che per modello di sviluppo delle aziende. Stiamo quindi cercando di individuare
quale possa essere la formula ideale per questa città. Una delle idee in cantiere è di dividere l’area della provincia in due zone, Levante e Ponente, in modo da dare una maggior efficienza al lavoro dei nostri commerciali”. In zona i modelli più richiesti sono, oltre ai trattori per il lun go raggio, i veicoli commerciali, non è stato quindi un caso che l’inaugurazione abbia coinciso con l’anteprima in Italia del nuovo Master, il furgone multifunzione che rappresenta og gi la base dell’offerta Renault Trucks e sul cui sviluppo Giovanni Re conta molto: “Per noi che abbiamo sempre avuto
la cultura del veicolo leggero, un punto di forza in tutte le nostre zone, questo è un bell’inizio. Sappiamo già come fare a vendere i commerciali, mi auguro di riuscirci anche a Genova”. Del resto una delle motivazioni che ha spinto la Vama a dotarsi di una nuova struttura è stata proprio l’esigenza di implementare la penetrazione in questo segmento. “Soprattutto per il veicolo commerciale era indispensabile una struttura dedicata. Il cliente del furgone o del cassonato deve trovare vicino a casa quei servizi che oggi sono annessi al prodotto, avere i ricambi a portata di mano,
contare su un’assistenza veloce, sul servizio 24 ore. È molto importante essere capillari sul territorio, per poter generare una serie di servizi che oggi sono fondamentali almeno quanto il prodotto”. A questo penserà l’officina, in realtà già in attività da qualche settimana, che in 800 mq di spazio ben attrezzato, impiega due meccanici, un capo officina e un magazziniere. Il tutto per coprire due linee di lavorazione, una per i commerciali e una per i pesanti, anche se gli spazi sono intercambiabili. L’intero team, piuttosto giovane, ha già maturato una buona esperienza in un’altra conces-
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Intervista all’imprenditrice Claudia Belmonte
“Con il nuovo Master puntiamo in alto” GENOVA - Dopo gli impianti di Milano, Varese e Tortona, ora anche uno tutto nuovo a Genova. Ed è un motivo di grande soddisfazione della famiglia Belmonte, titolare della C.V.R. e di metà della Vama e per la Re.Vi, che rappresenta una delle realtà più solide e affermate nel mercato del veicolo industriale e commerciale. A rappresentarla all’inaugurazione di Bolzaneto era Claudia Belmonte. Come mai la scelta proprio adesso di un investimento così importante? “E oneroso, perché la disponibilità di aree in zona è estremamente limitata. Si tratta di un investimento cercato per coprire un territorio su cui avevamo già competenza e che seguivamo con la sede di Tortona, che però è un po’ lontana, mentre riesce be-
nissimo a presidiare il collegamento Genova-Milano, una tratta fondamentale”. Quanto ha influito l’arrivo del nuovo Master nella decisione di investire in un territorio in cui il commerciale è molto importante? “Anche con il vecchio modello siamo sempre stati forti nella vendita dei furgoni. Storicamente è un segmento in cui sappiamo muoverci abbastanza bene. È chiaro che il nuovo Master, soprattutto dopo che l’abbiamo visto, ha influenzato sulla decisione di aspettare a inaugurare ora la nuova struttura, mentre potevamo già essere pronti a dicembre”. Avete già una bella penetrazione a Genova… “Quello che ci mancava per essere veramente efficaci oltre che efficienti era l’assistenza. Questo di Bolzaneto è un polo strategico per la logistica, ideale per i nostri scopi”. Siete una grande struttura che opera su più regioni. Il futuro dei dealer è riservato a gruppi di queste dimensioni? “Da un lato verrebbe da dire sì, perché questo consente di ottimizzare tutta una serie di investimenti: nella formazione, nella logistica, nella centralizzazione degli acquisti. Il trade off è la perdita di controllo sulle singola realtà. Noi purtroppo siamo imprenditori particolari: gestiamo grandi spazi, vendiamo grandi mezzi, facciamo girare grandi volumi, abbiamo fatturati importanti, ma le nostre sono realtà che hanno bisogno di tanta efficienza e dove purtroppo non c’è e non c’è mai stata, forse per tradizione, una vera cultura manageriale. La nostra presenza diretta è ancora fondamentale e da Varese a Genova è un bel viaggio. Io poi sto di base a Milano con la C.V.R., che nasce con mio padre che nel 1971, insieme ad altri quattro o cinque distributori in Italia, ha creduto nel marchio, che non era ancora neppure Renault Trucks. Siamo tra quelli che
Da sinistra, Giovanni Re e Claudia Belmonte, imprenditori soci al cinquanta per cento nelle concessionarie Renault Trucks di Genova, Tortona e Varese. La famiglia Belmonte è inoltre titolare della concessionaria Renault Trucks di Pero. hanno costruito il marchio in Italia così come è ora”. Presumo abbiate passato un 2009 difficile come tutti. In questo nuovo anno si inizia a vedere un minimo di ripresa? “Non vediamo ancora la luce, ma la speranza della luce sì. Se una ripresa ci sarà, temo però noi saremo tra gli ultimi a trarne beneficio. Per il momento stiamo ancora faticando molto. È un mercato che ha sofferto, il nostro parco clienti ha ancora molti mezzi fermi”. Genova è privilegiata in questo rispetto a Milano o a Varese? “Si tratta di aree abbastanza simili dal punto di vista economico, omogenee anche nella crisi. C’è un po’di movimento, ma il dato inquietante è che molti sono ancora bloccati, che i camion non circolano. Lo si vede bene dall’assistenza che facciamo su strada, i cui interventi sono calati drasticamente”.
BOLZANETO LA SEDE DELLA VAMA
sotto la Lanterna sionaria della zona e sa bene cosa serve a Bol zaneto, descritta come una zona di linea, in cui predominano i furgoni insieme ai trattori, mentre sono ridotte le percentuali di motrici e mezzi da cava. L’importante era coprire la mancanza di un’officina autorizzata in città (la più vicina è ad Arenzano), così come di un centro vendita ricambi. La struttura avviata è per il momento piuttosto snella ma già si parla di incrementi, anzi si stanno già svolgendo i colloqui per trovare nuove figure professionali. All’inaugurazione ha partecipato anche l’Amministratore delegato di Renault Trucks Italia, Gino Costa, particolarmente felice dato che: “Sono nato in questa città, da dove sono poi partito per il mondo e ci torno oggi con grande gioia per inaugurare questo importante punto di rappresentanza. Torniamo a Genova grazie alla Vama, azienda con cui abbiamo iniziato una proficua colla-
borazione a Milano, con la famiglia Belmonte, poi con Giovanni Re nel ’95 a Varese e nel ’98 a Tortona. Questo gruppo rappresenta per noi un partner fondamentale, sia per la qualità del servizio sia per i risultati ottenuti nella customer satisfacion, dove è sempre al vertice. Così anche per le vendite, che rappresentano per Renault Trucks Italia ol tre il 10 per cento del totale. Un successo che si è sviluppato sulla base della solidità, della serietà e dell’affidabilità”. Gino Costa ha ribadito anche l’impegno di Renault Trucks sul mercato italiano. “Per noi è importante essere tornati a Genova per attaccare questo mercato che rappresenta oltre mille veicoli al l’anno e per raggiungere an che qui la posizione di secondo importatore in Italia, Paese in cui abbiamo oltre il 10 per cento di quota di mercato. Un ruolo di rilievo ma che non ci soddisfa ancora”.
Gli ambiziosi obiettivi di Renault Trucks Italia poggiano anche sulle qualità del nuovo Master
Un nuovo tassello nello scacchiere Renault G E N OVA - Per Giovanni Bruno, direttore commerciale di Renault Trucks Italia, l’apertura della nuova sede della concessionaria Sava a Genova rappresenta, dopo Bergamo, Brescia e Salerno, un altro tassello sullo scacchiere del mercato tricolore. Quanto è importante per voi tornare a Genova? “Si tratta di un grande investimento in una zona in cui il veicolo commerciale è molto importante e in cui arriviamo con una nuova concessionaria e con Particolarmente soddisfatto della sede Vama a Bolzaneto il genovese Gino Costa, Amministratore delegato di Renault Trucks Italia.
un nuovo prodotto. Questa è una posizione strategica in particolare per la copertura del service 24 ore. Era da tempo che dovevamo e volevamo arrivare a Genova. Ci siamo riusciti finalmente”. Cosa si aspetta in termini di aumento di volumi? “In generale i primi due mesi dell’anno ci hanno fatto crescere di mezzo punto e senza il Mascott. A Genova mi aspetto che il segmento del 35 quintali arrivi sulla media nazionale, idem per i pesanti”.
Grande protagonista della giornata è staro il Master, la nuova gamma allargata basterà a sostituire anche il Mascott? “Sicuramente dovremo reimpostare l’attività di vendita e la presentazione del prodotto verso una tipologia di clientela in parte nuova. I clienti Mascott in parte verranno dirottati verso il Maxity, in parte verso il nuovo Master autotelaio. Personalmente sono convinto che con questo veicolo riusciremo a fare breccia su una serie nuova di
utenti. Riteniamo che in termini di domanda questa sia la strada giusta da seguire. Con in più il nostro vantaggio di essere professionisti del veicolo da lavoro con competenze uniche legate agli allestimenti”. In questi mesi siete stati il costruttore che più ha investito sulla rete. “Al di là del rinnovamento dei prodotti, la nostra mission principale nei prossimi sei mesi sarà proprio un ulteriore rafforzamento della rete di vendita”.
ON THE ROAD
RENAULT TRUCKS
MIDLUM 220.12 EXTRA LIGHT
Abbiamo voluto testare il più piccolo tra i pesanti della Losanga equipaggiato con lo ZF ASTronic 800, una trasmissione automatica a sei rapporti decisamente votata ad esaltare ulteriormente le doti di agilità e manovrabilità del veicolo ma anche a garantire consumi ed emissioni quanto mai ridotti.
Mauro Zola
Automatico è bello ed economico N
on è una novità il cambio 6 ASTronic sul Midlum, anche se in Italia è praticamente così. Infatti se uniamo la pervicace quanto incomprensibile avversione dei trasportatori italiani ai cambi senza frizione, alla minore attenzione alle qualità meccaniche degli acquirenti del più piccolo tra i pesanti di Renault Trucks, otteniamo un coefficiente di penetrazione piuttosto basso per la trasmissione automatica. Che, pure in versioni come questa deputate alla distribuzione anche cittadina, ha più di una ragion d’essere. La nostra prova è infatti incentrata su di un Midlum 220.12 Extra Light, per l’occasione arrivato dalla Francia e quindi con un passo superiore ai 5 m, poco utilizzato da noi, mentre invece in generale il Midlum in Italia è spesso considerato dagli utenti del segmento l’unica alternativa allo strapotere dell’Eurocargo. Come già detto la grande novità in questo caso è rappresentata dal cambio automatico a sei marce, prodotto da ZF, che si ba sa sul manuale della serie Ecolite, è che è disponibile in due varianti, che si differenziano in relazione ai motori a cui sono accoppiate, nel nostro caso si tratta della versione AS 800, con una coppia in ingresso di 850 Nm, mentre per i propulsori al top della gamma si può optare per l’AS 1000, con la relativa coppia in ingresso di 1.050 Nm e possibilità di essere accoppiato con la presa di forza NL/10, sempre di ZF. Per la cronaca, da segnalare che sempre sul Midlum è possibile
montare anche una versione a nove rapporti, più adatta al medio raggio. Rispetto al resto della gamma ASTronic, utilizzata su veicoli decisamente più pesanti, il 6 AS 800 comprende un modulo di comando elettroidraulico, che permette di montarlo anche su veicoli sprovvisti del sistema di alimentazione ad aria compressa. Il tutto per un peso che rag giunge appena i 140 kg e con risultati utili sui consumi, e di conseguenza sulle emissioni, che raggiungono facilmente il 7 per cento. Gli altri vantaggi sono gli stessi di ogni automatico: permette di ridurre lo stress dell’autista, che in questo caso deve semplicemente concentrarsi sulla guida, bonus ancora più importante quando si parla di tratte urbane, con traffico intenso, e di continui stop e vai dovuti alla distribuzione delle merci. In base a queste caratteristiche abbiamo leggermente variato il percorso della nostra prova, aggiungendo qualche km in un centro cittadino, nello specifico quello di Biella, proprio per poterne testare le doti di manovrabilità, nonostante l’allestimento piuttosto ingombrante, ma soprattutto le qualità del cambio. E in effetti posso dire con ragionevole certezza che chi affronta un tratto urbano facendo conto sul 6 ASTronic difficilmente è disposto a tornare indietro e a riprendere in mano un camion con cambio manuale. In questo caso poi non valgono neppure le regole non scritte e un po’ antiquate del “co dice camionisti”, che vo-
I percorsi cittadini sono l’habitat ideale del Midlum, in particolare se dotato del cambio automatico AsTronic, un sei marce che permette di scivolare agilmente nel traffico, concentrando tutta l’attenzione del guidatore sul volante e risparmiando anche qualcosa nei consumi. gliono un vero professionista più a suo agio con le soluzioni classiche. Il Midlum in questa configurazione si guida più come un’automobile, al massimo
un furgone, tanta è la confidenza che regala fin da subito, tanto che l’unico problema è l’esimersi dal farsi prendere troppo la mano onde non incorrere in
qualche valutazione incauta. Anche per quel che riguarda il consumo posso tranquillamente affermare che le buone do ti dell’ASTronic hanno in-
fluito sul risultato finale, che sfiora i 6 km con un litro, il che non è poco se si considerano il tratto urbano e anche la provinciale che dall’uscita autostrada-
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Oltre che sui modelli più pesanti Premium e Magnum
Optifuel anche sul Midlum S
i potrebbe pensare che il programma Optifuel, che comprende la fornitura insieme al veicolo di un corso di formazione e di uno strumento, l’Infomax, per poter misurare le effettive riduzioni dei consumi, sia prerogativa esclusivamente delle gamme Premium e Magnum, invece Renault Trucks ha pensato bene di allargarne i confini, includendo anche il piccolo Midlum. Per il momento in Italia il servizio non è ancora stato pubblicizzato verso questa categoria di utenti ma in realtà è già disponibile. Infatti per controllare i consumi del Midlum siamo
ricorsi proprio all’Infomax, potendo così accedere a una gran massa di dati utili sul funzionamento del mezzo. Per il resto il programma Optifuel sta cominciando a riscuotere consensi in abbinata con il Premium sempre più il bestseller della Casa, anche in Italia, dopo il successo ottenuto in Francia, con un poker di aziende che stanno per essere visitate dai formatori Renault Trucks, o che hanno appena completato il corso preliminare a cui fa seguito una formazione continua per via telematica.
il suo dovere e anzi tra le mani esperte del nostro tester ci si possono permettere ottime performance. Ed è senza dubbio questo il dato più importante, perché anche la configurazione della cabina scelta va in questa direzione, si tratta infatti della più piccola tra le opzioni disponibili (con una larghezza di 1,5 m), il che non vuol dire che si viaggi scomodi, il sedile, come vuole consolidata tradizione Renault Trucks è facilmente regolabile e in grado di assicurare una seduta ottimale, anche a conducenti dall’altezza superiore alla media. Meglio naturalmente se si sceglie la soluzione “Confort” pneumatica, optional previsto sul mezzo in prova. L’interno della cabina, pur con le comprensibili dimensioni contenute, ma forse è soprattutto un’impressione dovuta a una più assidua frequentazione con i grandi truck, garantisce vani per 50 l in cui possono essere depositati effetti personali e strumenti di lavoro necessari per una giornata o anche di più. Da notare qualche piccolo utile particolare, come il vetro che sostituisce la parte inferiore della porta sul lato del passeggero e che migliora la visuale, eliminando un pericoloso lato cieco e permettendo quindi di evitare un possibile pedone distratto o un ciclista in vena di pro dezze, rischi piuttosto comuni nel traffico cittadino. Ottimo anche l’accesso alla cabina, che non richiede sforzi eccessivi, il che è importante quando l’operazione va com-
I concorrenti
La carta d’identità Cognome: Renault Trucks Nome: Midlum 220.12 Extra Light Motore DXi5: Carburante: gasolio. Cilindri: 4 in linea. Alimentazione: iniezione ad alta pressione Common rail, turbocompressore, convertitore catalitico SCR. Distribuzione: 4 valvole per cilindro, alberi a camme in testa. Livello ecologico: Euro 5. Cilindrata: 4.800 cc. Potenza max CE: 161 kW/220 cv a 2.300 g/min. Coppia max CE: 815 Nm da 1.200 a 1.700 g/min. Cambio: Optitronic 6AS 800, robotizzato a 6 marce. Pneumatici: G 245/70 R17,5. Sospensioni: Anteriori a lame paraboliche, posteriori pneumatiche con telecomando e ammortizzatori telescopici. Freni: A disco, con EBS, APM, ABS, ASR, Drag Torque Control. Dimensioni: Passo 5.100 mm. Lunghezza massima carrozzabile 7.717 mm, altezza massima con spoiler 3.247 mm, larghezza massima cabina 1.818 mm. Masse: M.T.T. 12.000 kg. Tara 4.053 kg. Limite massimo assale anteriore 4.200 kg. Limite massimo assale posteriore 8.480 kg. Serbatoio carburante: 200 l (AdBlue 20 l)
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Mercedes-Benz Atego 1222 Motore - 4 cilindri in linea, 4.800 cc, potenza 160 kW/218 cv da 2.200 giri/min., coppia 810 Nm da 1.200 a 1.600 giri/min.
Daf LF 45.210 Motore - 4 cilindri in linea, 4.500 cc, potenza 152 kW/207 cv da 2.100 a 2.300 giri/min., coppia 760 Nm da 1.400 a 1.800 giri/min.
Iveco Eurocargo 120 EL22 Motore - 6 cilindri in linea, 5.880 cc, potenza 160 kW/217 cv a 2.700 giri/min., coppia 680 Nm da 1.250 a 2.100 giri/min.
Isuzu F12 Motore - 6 cilindri in linea, 7.790 cc, potenza 177 kW/240 cv a 2.400 giri/min., coppia 706 Nm a 1.450 giri/min.
Man TGL 12.220 Motore - 4 cilindri in linea, 4.580 cc, potenza 162 kW/220 cv a 2.400 giri/min., coppia 830 Nm a 1.400 giri/min. Nel caso della nostra prova il piccolo camion del costruttore francese era equipaggiato con un quattro cilindri da 220 cv, un motore piuttosto parco nei consumi ma brillante nella risposta. le di Carisio porta a Biella, e che è caratterizzata da una salita non molto pronunciata ma continua e disseminata dalle ormai onnipresenti rotonde alla francese, che impongono continui cambi di ritmo con effetti spesso deleteri sui consumi. Invece il quattro cilindri che equipaggia questa versione, pur con una potenza non eccessiva, 220 cv (in alternativa possono essere scelti i sei cilindri della serie DXi 7 che arrivano fino a 300 cv) a un regime di giri piuttosto buono, ulteriormente favorito da una coppia disponibile già da 1.200 giri al minuto, ha ben assecondato l’ASTronic e in realtà siamo riusciti a procedere per lunghi tratti in sesta marcia. Ancor meglio naturalmente in autostrada, dove il motore anzi mette in mostra una costante brillantezza e garantisce che anche nel caso di una trasferta più impegnativa del consueto non ci si debba preoccupare. Nel traffico urbano, non estremo come quello del capoluogo lombardo, ma comunque piuttosto vivace, l’accoppiata cambio-motore continua a fare
piuta decine di volte al giorno. Tra gli altri punti di forza di cui abbiamo potuto saggiare direttamente le qualità, va ricordato l’impianto frenante, che è pronto alla risposta grazie ai dischi di generose dimensioni e comprende anche, oltre all’ormai scontato ABS, anche EBS e ASR. Il che è più che sufficiente per l’uso quotidiano del piccolo camion. La cui tenuta di strada e comfort generale sono favoriti anche dalla scelta di montare sul ponte posteriore le sospensioni pneumatiche optional che posso caldamente consigliare.
Assago - Carisio - Biella - Santhià - Assago
Totale 176,6 chilometri Velocità media 68,3 km/h Consumi 5,9 chilometri con un litro
Volvo FLL 12 Motore - 6 cilindri in linea, 7.200 cc, potenza 177 kW/240 cv da 2.000 a 2.300 giri/min., coppia 940 Nm da 1.200 a 1.700 giri/min.
ON THE ROAD Mauro Zola
MERCEDES-BENZ
ACTROS STAR EDITION
La base di partenza è quella dell’Actros trattore, con il motore a 8 cilindri nella sua versione da 550 cv, una scelta ben precisa da parte del costruttore che, nonostante l’impegno profuso nel rendere questo modello un oggetto da collezione, ha deciso di non strafare, evitando quindi la versione più potente del propulsore, che altrimenti avrebbe reso l’uso più mirato ma anche più limitato.
Principe in abito da sera M
a quanto piacciono agli italiani le serie speciali, i pezzi unici o quasi! Quei camion che hanno qualcosa in più, che ti fanno distinguere dalla massa. Anche in periodi non certo rosei come questo il lancio di una serie superaccessoriata e numerata è un evento, soprattutto se legato all’Actros a 8 cilindri, che già di per sé ha caratteristiche che ne fanno un veicolo molto ambito. L’iniziativa, che parte da Mercedes Benz Italia e nello stile un po’ si vede, è stata denominata Star Edition ed è già in vendita. La base di partenza è quella dell’Actros trattore, con
il motore a 8 cilindri nella sua versione da 550 cv, una scelta ben precisa da parte del costruttore che, nonostante l’impegno profuso nel rendere questo modello un oggetto da collezione, ha deciso di non strafare, evitando quindi la versione più potente del propulsore, che altrimenti avrebbe reso l’uso più mirato ma anche più limitato. UN 8 CILINDRI “SOSTENIBILE” Certo, l’8 cilindri resta un plus, ma in questa versione può essere un buon compagno di lavoro quotidiano. Una decisione
che pare abbia intercettato il gusto dei clienti, visto che una pri ma miniserie di cinque e semplari è già stata venduta e che il primo lotto di venticinque farà presto la stessa fine. Niente paura però. Se le richieste continueranno, si potrà arrivare fino a cento pezzi. Prima di passare alla parte estetica e al nutrito novero degli accessori after market che impreziosiscono lo Star Edition, parliamo un po’ di sicurezza, comparto in cui questo “speciale” brilla per molti motivi. Innanzitutto perché ingloba al gran completo il Security Pack del costruttore, che comprende
Dal subwoofer alla Playstation 3
Ricca offerta di dotazioni after market Ricca anche l’offerta di dotazioni after market. Che comprende, tra l’altro, subwoofer, navigatore universale con schermo 7” touch screen, televisore LCD da 19”, lettore e sintonizzatore tv analogico, Playstation 3. Inoltre le cromature su griglia frontale, gradini lato guida, portatarga, anello e copribulloni, borchie anteriori e posteriori, cornice prese d’aria anteriori, cornice bocchetta aerazione
(con targhetta serigrafata numerata), cornici porta bicchieri, cornice maniglia, pedana salita sul lato destro, ponello freno a mano (con logo V8 in rosso). Infine, rivestimenti in pelle bicolore per sedili, cruscotto, pannelli porta, tappetino centrale, portaoggetti e copertura lettino inferiore in Alcantara con la scritta Mercedes-Benz ricamata.
La plancia resta naturalmente la stessa ma l’Actros Star Edition può contare su esclusivi rivestimenti in pelle, oltre che su di un navigatore di ultima generazione, tarato sulle esigenze dei truck. il Telligent Stability Control per evitare pericolose sbandate e imbarcamenti, l’assistente alla guida utile per assicurarsi che non si superino involontariamente le strisce che delimitano le corsie autostradali, l’assistente alla frenata e l’evoluzione del
controllo di prossimità, che non solo regola la velocità dell’Actros su quella del mezzo che lo precede, ma grazie all’Aba, l’ul tima chicca, assicura una frenata pronta e totale in caso di rischio di collisione, un’operazio ne automatica che viene
puntualmente compiuta dal sistema anche se in quel momento l’autista sta accelerando. A differenza del normale controllo di prossimità, questa funzione resta sempre attiva (a meno che non la si voglia escludere in caso di trasporti particolari o di
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Nel passato altri tre Actros da collezione 2005 Black Edition
2006 Edizione Azzurri
2007 SilverTec F1
Con 612 cv all’epoca era il camion più potente del mondo. In Italia ne arrivarono 45.
Creato per festeggiare i mondiali di calcio vinti dall’Italia. In tutto 23 esemplari, tanti quanti i giocatori della Nazionale.
Ispirata alle monoposto McLaren di Formula 1. Ne sono state prodotte 50 unità.
tional sempre gradito, come il frigobox da 25 litri posizionato sotto la cuccetta. FORMA SÌ MA ANCHE SOSTANZA
ghiaccio sulle strade) e regala un bel po’ di sicurezza in più. Completa la dotazione il Retarder di Voith. Questi sono strumenti disponibili per tutte le versioni dell’Actros. Basta pescare nel ricco catalogo degli optional, forse in Italia sono poco gettonati per una questione squisitamente culturale, ma comunque se li si cerca li si trova. Lo Star Edition però dispone anche di qualche esclusiva interessante, come il ra dar Parktronic montato sull’anteriore, che di sicuro serve a proteggere la costosa colorazione del paraurti, ma più in generale può rivelarsi molto utile per evitare piccoli incidenti quando gli spazi di manovra si restringono, così come le due telecamere inserite negli specchietti, che consentono di eliminare del tutto gli spazi ciechi del mezzo, e di conseguenza di evitare tanti piccoli incidenti che quando coinvolgono pedoni o ciclisti possono anche rivelarsi gravi. UNA TELECAMERA PER LA RETROMARCIA Peccato che come già specificato, in questo caso la stessa soluzione non sia disponibile neppure come optional su di un normale Actros. Il montaggio delle telecamere richiede specchietti opportunamente bucati il che è troppo complicato per proporla fuori da lotti esclusivi come questo. L’ultima aggiunta in termini di sicurezza riguarda una terza videocamera, fornita insieme a 25 metri di cavo per essere montata dietro il semirimorchio, in modo che entri in funzione in automatico quando si inserisce la retromarcia. In alternativa è possibile montarla all’interno del semirimorchio per controllare il carico. Detto della sicurezza e fatto un plauso a Mercedes Benz Italia perché anche in questo caso con l’Actros Star Edition ne ha fatto una propria bandiera, passiamo alla parte più evidente e cioè all’estetica dell’Actros in smoking. Che si nota per la colorazione bicolore che viene ap-
plicata in Italia, approfittando dell’esperienza di Evobus, il dipartimento autobus della Casa tedesca. La accompagna un florilegio di cromature che coinvolgono una lunga serie di componenti, dalle cerniere delle porte ai predellini per la salita; alla scritta verniciata in argento mentre i cerchi in lega della Alcoa, che sull’anteriore dispongono dell’ulteriore brillantezza assicurata dalla copertura diamantata Dura Brite, fanno il resto, dando all’Actros un aspetto inconfondibile, destinato ad attirare sguardi invidiosi in autostrada o nelle piazzole di carico. Che è un po’ proprio quello che i padroncini vogliono ottenere acquistandolo. E il lusso continua, anzi si accentua, all’interno della cabina, dove ancora una volta la fanno da padrone le cromature che ricoprono tutto il possibile, dal bordo dei porta bicchieri al pomello del freno a mano, su cui è stato anche stampato in un bel rosso fuoco il logo V8. Un paio di targhe certificano l’appartenenza alla serie numerata e l’esclusività di questi Actros e quello che non è stato cromato è ricoperto di pelle, vera, splendida, bicolore, ben trattata e confezionata da Medici, ditta di Reggio Emilia di cui Mercedes Benz si era fino a ora servita soltanto per le proprie autovetture e che si è specializzata proprio in allestimenti esclusivi per supercar. I sedili diventano quindi ancora più comodi, ricoperti come sono del pregiato materiale, che avvolge anche tutto il cruscotto, impreziosito dalle cuciture a vista, e perfino i tappetini e i pannelli delle portiere, che dispongono di un curato rifilo in pelle e su cui è fatto un largo uso del logo Mercedes-Benz senza che l’insieme venga appesantito, anzi dando all’ambiente un tocco sofisticato che non è comune su di un veicolo che in fondo è fatto soprattutto per lavorare. Oltre che per viverci, trattandosi di un camion per le lunghe tratte, in quest’ottica la copertura in Alcantara della cuccetta
Sopra, da sinistra il pomello cromato con il marchio V8 e lo schermo da 19” collegato a Playstation e decoder digitale. Sotto, in senso orario: gli specchietti sono cromati; a rivestire in pelle i sedili ci ha pensato la ditta Medici, che ha fatto lo stesso con la plancia, gestisce gran parte degli accesori un inverter da 220 v.
Tanta tanta roba davvero, in buona parte utile, il che è sicuramente un pregio. Anche se, diciamo la verità, la gratificazione che può derivare dal ritrovarsi alla guida di un simile gioiello può rappresentare un incentivo per rivalutare il mestiere del trasportatore, che invece la crisi, i prezzi in calo e i costi in aumento hanno rischiato di uccidere. Insomma, anche questa può essere considerata un’operazione in favore del trasporto su gomma indispensabile quanto vituperato.
Infine, come abbiamo già specificato, l’allestimento è importante, ma sotto cromature, pelle e tecnologie c’è pur sempre un Actros a 8 cilindri (dotato di un doppio serbatoio in alluminio, tanto da raggiungere in totale i mille litri), il che vuol dire 550 cv ben sfruttabili, il cambio Powershift di serie, gli ampi spazi assicurati dalla cabina Mega Space. In sostanza agli sguardi ammirati si aggiunge la soddisfazione di sentir borbottare (in maniera discreta, non vi preoccupate) gli otto cilindri, che danno sensazioni uniche e che in fondo non richiedono neppure tanto gasolio (per gli scettici andatevi a riprendere la prova pubblicata da Il Mondo dei Trasporti).
La carta d’identità
(non spaventatevi, si tratta di un materiale molto meno delicato di quel che può sembrare) assume un suo significato, oltre a dare un’ulteriore connotazione di lusso pur se mai ostentato (anche l’ennesimo logo impresso non ne guasta il look globale). Altrettanto ricca la dotazione per quanto riguarda l’intrattenimento, che parte dall’inclusione di un subwoofer particolarmente potente, a cui è collegata la radio, dotata dell’ormai immancabile Bluetooth. A questa si aggiunge un televisore Grundig di discrete dimensioni (19”), col legato a una Playstation 3 (ben sistemata in uno degli scomparti superiori della cabina Mega Space, fissata con del pratico velcro in modo che possa alla bisogna essere rimossa e
trasportata), con controller senza filo, che funge anche da lettore DVD e a un impianto per la tv analogica e digitale. A far funzionare il tutto pensa un inverter 220, del tutto simile a quelli utilizzati sui camper, sistemato in un pratico scomparto accessibile anche dall’esterno. Il navigatore prescelto è un Ken wood, con monitor da 7 pollici touch screen, che serve anche le varie telecamere. Che si disinseriscono in automatico quando si superano i 20 km/h. Inoltre le informazioni del GPS sono tarate per l’utilizzo da parte di un autoarticolato, il che non sempre è scontato. Visti i presupposti, normale che il climatizzatore sia di quelli automatici, così come le funzioni del riscaldatore Webasto e che sia stato aggiunto qualche op-
Cognome: Mercedes-Benz Nome: Actros 1855 LS 36 Euro 5 Cabina: MegaSpace. Motore: OM 504 LA, Euro 5, 15.928 cc, 8 cilindri a V, 32 valvole, diesel sovralimentato, interrefrigerato con sistema di iniezione PLD per singolo cilindro. Con gestione elettronica Telligent dell’iniezione, convertitore catalitico SCR, potenza 405 kW (550 cv) a 1.800 giri/min., coppia 2.600 Nm a 1.080 giri/min. Cambio: Powershift a prestazioni ottimizzate a 12 marce + 4 retromarce. Carrozzeria: Minigonne, spoiler superiore regolabile, tetto scorrevole e regolabile ad azionamento elettrico, cerchi in lega Alcoa con finitura diamantata Dura Brite, fari Bi Xenon. Dotazioni: Retarder Voith, Telligent Proximity Control, Active Brake Assist, Telligent Stability Control, Assistente di guida Telligent, autoradio Cd con Bluetooth, predisposizione Fleetboard, volante in pelle, frigobox, climatizzatore automatico, Webasto Air Top 2000, trasformatore elettrico 24V/12 V. Pneumatici: 315/80 R22,5. Sospensioni: Anteriori a balestre paraboliche con ammortizzatori e barra stabilizzatrice, posteriori pneumatiche con ammortizzatori. Freni: A disco sulle quattro ruote, con ABS, ASR, ESP. Dimensioni: Passo 3.600 mm. Altezza interna cabina 1.920 mm, larghezza interna cabina 2.260 mm, lunghezza interna cabina 2.070 mm. Masse: Massa max ammessa asse anteriore 7.100 kg, massa max ammessa asse posteriore 12.000 kg, massa complessiva 18.000 kg, massa totale combinazione 44.000 kg. Serbatoio carburante: 1.000 l.
ATTUALITÀ
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IVECO FRANCIA /PRENDE IL VIA LA CONSEGNA DI 140 CAMION AL GRUPPO CAYON
I clienti eccellenti scelgono Iveco
“
Iveco con il completamento della fornitura di 300 mezzi a uno dei più importanti trasportatori francesi celebra un’accresciuta vocazione europea, “allo stesso tempo commenta Franco Miniero cresce il livello dei clienti grazie ai quali dimostriamo di saper costruire partnership con grandi aziende capaci di rappresentarci al meglio”.
Mauro Zola C HALON S UR S AONE - È una giornata fredda a Chalon Sur Saone, ma nonostante il brutto tempo i volti dello staff di Iveco Francia sono sereni, il viaggio nei vigneti della Borgogna infatti riguarda la stipula di un accordo importante, che sancisce la consegna della seconda tranche di una commessa da 300 camion alla Cayon, azienda di trasporto tra le prime di Francia, che proprio in Borgogna ha la sua sede principale. E la stessa regione è molto importante per Iveco perché ospita lo stabilimento di Fiat Powertrain in cui vengono costruiti i motori Cursor, che con i suoi 1.500 dipendenti è la maggior azienda della zona. Logico quindi che il management del costruttore italiano si senta a casa, del resto la Francia è il secondo mercato per Iveco, in cui conta quote importanti e una rete ben collaudata. La fornitura a Cayon, per complessivi 26 milioni di euro, comprendeva 160 camion già consegnati nel 2009 a cui se ne aggiungono in questo 2010 altri 140. Per la maggior parte si tratta di Stralis con cabina AT e propulsore da 420 cv, a cui sono state affiancate una serie di motrici (ottanta in tutto) e di trat tori con motori Cursor da 450 e 500 cv, oltre a una quindicina di Trakker rivisti da Astra per il trasporto eccezionale, settore in cui Cayon eccelle A siglare l’accordo per Iveco è stato Franco Miniero, senior vice president sales & marketing. Possiamo dire che è in crescita la vocazione europea di Iveco? “Specie negli ultimi trimestri, in cui abbiamo avuto ottimi risultati in termini di volumi. Questo in un momento così difficile del mercato è sempre mol-
George Cayon spiega i vantaggi assicurati in Francia alle aziende virtuose
Sempre all’avanguardia fin dal 1925 CHALON SUR SAONE - È nata nel 1925 la ditta Cayon, fondata dal nonno dell’attuale titolare, che come lui porta il nome di battesimo di George. L’evoluzione dell’azienda, che pure ha avuto un periodo di stop subito dopo la seconda guerra mondiale, l’ha portata oggi nel gotha dei trasportatori francesi, con circa 650 dipendenti, una flotta che supera i 500 mezzi, 60 mila mq di piattaforme logistiche e attività che spaziano dal trasporto al noleggio con conducente, dai veicoli eccezionali ai magazzini. Il tutto per un fatturato che supera i 75 milioni di euro. Il 78 per cento dei camion della Cayon sono marchiati Iveco e addirittura l’85 per cento soddisfa gli standard Euro 5. L’investimento molto importante che state portando a termine in un momento così difficile per il settore sta a significare che l’ambito in cui lavorare non ha subito contraccolpi? “In effetti il mio mercato è stato poco colpito dalla crisi - spiega George Cayon - In particolare due dei nostri segmenti principali, il trasporto di bottiglie vuote e quello di generi alimentari, hanno retto. E poi possiamo contare su di un cinquanta per cento dei contratti già firmati per i prossimi tre anni. La nostra scommessa è che questi accordi dovrebbero coprire il periodo di crisi. In tre anni normalmente il mercato dovrebbe ripartire, dal canto nostro ci crediamo e approfittiamo delle condizioni che possiamo avere soltanto oggi per investire. In questo momento abbiamo piccole perdite ma se nel 2012 il mercato ripartirà noi saremo pronti. Poi non vogliamo lasciar invecchiare il nostro parco mezzi, perché è nei primi tre anni che un camion rende di più. Sarebbe un errore non sostituire i nostri strumenti di lavoro se vogliamo mantenere un più alto tasso di redditività”. D’accordo, avete i contratti, ma non vi aspettate problemi nei pagamenti? “La legge francese è dalla nostra parte. Noi possiamo sempre farci pagare da chi ha usufruito del trasporto. Faccio un esempio, se un azienda che fornisce Carrefour non ci paga, abbiamo il diritto di esigere il dovuto dall’utente finale, anche se questo ha già pagato il proprio committente. Si tratta di un’ottima legge, scritta da un ministro comunista all’inizio degli anni Novanta. Ci saranno inoltre imprese di trasporto che falliranno e penso che noi potremo così recuperare ulteriori quote di mercato. Almeno vogliamo avere la capacità di farlo”. Questi nuovi 140 camion servono ad ampliare la vostra flotta? “In realtà l’ho ridotta di un po’ di unità. Di recente ho volutamente ridotto i volumi delle nostre attività, in modo da poter generare un reddito maggiore. Prima avevo troppi impegni su troppi fronti, ero così sollecitato che non riuscivo a rispondere a tutte le
George Cayon (a destra) e Franco Miniero firmano il contratto per la fornitura nel corso di quest’anno di 140 camion Iveco, per un totale di 300 in due stagioni. richieste nel modo più efficace”. Da quanto è cliente Iveco e perché si è avvicinato a questo costruttore? “Nel 1992 il trasporto in Francia è stato colpito da una forte crisi. Anche la mia società era in difficoltà, Iveco ha fatto uno sforzo per aiutarmi. Da allora gli sono grato, hanno permesso che la mia azienda sopravvivesse, questo ha creato una base di fiducia che dura ancora oggi”. La Cayon è anche una delle poche aziende di trasporto, meno di quaranta in tutta la Francia, che si sono impegnate volontariamente a ridurre le emissioni. “Ho siglato un contratto con lo Stato francese, in cui mi impegno a ridurre il consumo energetico e le emissioni di CO2, ad esempio abbassando la velocità dei mezzi a 80 km/h, e rinnovando periodicamente la flotta, adeguandola agli standard Euro 5. Per raggiungere risultati ottimali da anni abbiamo avviato una politica per la guida economica dei mezzi, con corsi di formazione continua svolti direttamente all’interno dell’azienda”. Dallo Stato che vantaggi vi sono riconosciuti? “A partire dal 2012 entrerà in funzione un sistema di pagamento con rilevazione satellitare per tutte le strade nazionali a più corsie e per le tangenziali. La tassa verrà comminata in base al livello ecologico dei camion. In quel momento chi disporrà di una flotta moderna e funzionale come la nostra avrà un incredibile vantaggio su tutti i concorrenti”.
19 to significativo. Ma quello che mi piace sottolineare è la crescita anche del livello di qualità dei clienti, con Cayon dimostriamo di saper costruire veri rapporti di partnership con grandi aziende, capaci di rappresentare Iveco nella maniera corretta, in termini di crescita, di sguardo verso il futuro, ma soprattutto di come Iveco vuole interpretare il rapporto con i suoi partner e crescere insieme a loro”. In Europa il vostro sviluppo passa quindi principalmente tramite i grandi clienti? “Non solo, noi ci dedichiamo a tutti i clienti, questo è fondamentale perché la nostra offerta copre tutte le specifiche del mon do del trasporto. Quello che riteniamo importante è che ci siano dei clienti che possano rappresentarci in termini di immagine e uno di questi è Cayon, a cui si aggiungono in Francia altri nomi importanti come Mendy o Caillot. Vogliamo unire la nostra eccellenza con quella di alcune aziende leader in tutte le nazioni europee”. Quali sono i Paesi in cui state raggiungendo i maggiori risultati? “Sicuramente Francia e Germania sono due nazioni in cui ab biamo tanto investito negli ultimi anni e dove stiamo effettivamente raccogliendo i frutti di questa lunga semina. Realtà come Cayon in Francia, o DHL in Germania rappresentano l’eccellenza con cui Iveco vuole essere rappresentata”. Aumentano le concentrazione di grandi gruppi, VolvoRenault Trucks, Man-Scania, come si colloca Iveco che resta indipendente? “È vero che se guardiamo il nostro settore Iveco viaggia da sola, ma se esaminiamo l’intero gruppo, noi facciamo parte di Fiat e quindi non siamo secondi a nessuno per dimensioni, capacità di offerta e possibilità di sinergie interne. Questo anche grazie anche a Fiat Powertrain
che è il nostro riferimento in tema di motorizzazioni. I volumi che siamo in grado di sviluppare in termini di motori diesel, ci permettono di avere autonomia sufficiente per competere con chiunque”. Su che linee guide si muoverà nel prossimo futuro il trasporto su gomma? “L’evoluzione del mondo del trasporto è strettamente legata a quella dell’economia. Stiamo vedendo sempre di più che un ruolo principale è svolto dai nostri mezzi, dovuto anche alla ca pacità che il trasporto su gomma può offrire in termini di flessibilità. La domanda di servizi ancora non dimostra sufficiente stabilità, quindi la versatilità che il trasporto su gomma può garantire resta fondamentale”. Contratti come quello che firmate oggi sono un segnale di uscita dalla crisi? “Lo voglio sperare, anche se già so che non siamo ancora fuori dal periodo difficile. Sicuramente abbiamo ancora di fronte quello che mi auguro sia un lasso di tempo piuttosto breve in cui dovremo confrontarci con una realtà di mercato problematica. Ci aspettiamo ancora un 2010 duro, ma confidiamo in una buona ripresa nel 2011. I clienti che hanno una visione chiara del futuro e hanno già delle basi importanti, come Cayon, dimostrano che dei segnali positivi ci sono, bisogna saperli cogliere”. Iveco, pur dovendo fare i conti con la crisi, ha saputo aumentare la propria penetrazione un po’ in tutti i segmenti. Grazie a cosa? “Alla velocità di reazione che ancora una volta la nostra struttura ha saputo mettere in pista, oltre alla capacità di concentrarsi sui problemi maggiori. Questo all’interno dell’azienda. Mentre all’esterno abbiamo cercato soprattutto di essere vicini ai clienti, di condividere con loro il momento difficile, di indi-
ATTUALITÀ
INTERVISTA / Ficarelli: Nella versione da 450 cv è ideale per il mercato francese
In Francia lo Stralis piace di più Iveco in Francia ha avuto un buon sviluppo nonostante il periodo? “Sì, abbiamo ottenuto nel 2009 un ottimo incremento delle quote di mercato, specialmente sul pesante spiega Stefan Ficarelli, general manager di Iveco Francia - In pratica abbiamo recuperato un punto percentuale, tornando al terzo posto tra i costruttori. Possiamo dire che per Iveco Francia l’anno scorso è stato un successo in termini di penetrazione e quello che mi ha fatto molto piacere è che in momenti così difficili i clienti sono tornati dedicarci la massima attenzione”.
tutto le reti, abbassando lo stock, favorendo la vendita degli usati. Adesso la situazione si sta normalizzando, soltanto con la gamma Trakker siamo ancora in difficoltà in termini di stock, perché quello dei mezzi da cava è un settore completamente fermo”. Come è strutturata la rete Iveco in Francia? “Conta su quarantun dealer, quattro di proprietà del costruttore, a cui si aggiungono 81 punti vendita e duecentootto punti di assistenza. Una quota e una capillarità interessanti”.
Stefan Ficarelli, general manager di Iveco Francia
I migliori risultati li avete ottenuti nella gamma pesante, quindi il camion Iveco più apprezzato dai clienti francesi è stato lo Stralis? “Per la precisione la versione trattore con il motore da 450 cv”. Una tipologia che si adatta meglio allo standard delle aziende francesi? “Esattamente. È un veicolo che rientra perfettamente nello standard di quello che chiedono i clienti francesi, che non vogliono troppi cavalli. In Francia è sempre stato così: 420/450 vv è la nostra media”. E invece per quel che riguarda il Daily? “Dobbiamo affrontare qualche difficoltà in termini di peso, dato che siamo rimasti gli unici a proporre il telaio a longheroni. La nostra attività era molto legata a quella delle aziende di noleggio, che acquistavano parecchi veicoli, dandoci una quota di mercato importante. Questo settore nel 2009 si è però fermato, i noleggiatori non hanno comperato quasi niente e allora abbiamo perso circa due punti percentuali di quota di mercato. Che però contiamo di recuperare, perché Iveco in Francia è stata sempre, almeno nel segmento delle 3,5 ton, molto vicina al costruttore nazionale, con una quota del 25 per cento. Ma dobbiamo ammettere che l’anno scorso abbiamo sofferto”. Crede che l’arrivo dell’Ecodaily vi aiuterà a riprendere quota? “Sicuramente sì, da quando è entrato in listino tutti i mesi gli ordini crescono”. Com’è la situazione generale in Francia? “Così come i colleghi degli altri marchi abbiamo cercato di aiutare innanzi-
viduare insieme dei percorsi di uscita”. Le certezze di Miniero sono confermate dal parere dell’imprenditore George Cayon, piuttosto lusinghiero non soltanto
TATA / Ancora più versatile il pick up Xenon 4x2 e 4x4
Il tuttofare SALORNO DI BOLZANO - Si è conquistato da tempo la fama del pick-up tuttofare. È lo Xenon firmato da Tata, disponibile con due le alternative di trazione: solo posteriore (4x2) oppure integrale inseribile elettricamente (4x4), entrambi a 2 o 5 posti, nelle versioni cabina singola e doppia cabina. Per tutti i modelli, il motore è diesel Dicor, 16 valvole, 2.2 litri a iniezione diretta common rail. La potenza massima è di 103 kW/140 cv a 4.000 giri, con una coppia motrice di 320 Nm, disponibile in maniera costante dai 1.700 sino ai 2.700 giri/minuto. Esternamente, linee morbide ed equilibrate si uniscono a un pratico piano di carico di dimensioni generose che, nella versione pick-up, ha la sponda ribaltabile. Queste tutte le versioni dello Xenon pick-up 2.2 Dicor: Xenon 4x2 cabina singola (2 posti) con lunghezza mm 4.800, passo mm 2.825, piano di carico mm 1.414 x 1.880, portata utile kg 1.125; Xenon 4x2 cabina doppia (5 posti) con lunghezza mm 5.125, passo mm 3.150, piano di carico mm 1.414 x 1.429, portata utile kg 1.015; Xenon 4x4 cabina singola (2 posti) con lunghezza mm 4.800, passo mm 2.825, piano di carico mm 1.414 x 1.880, portata utile kg 1.035; infine Xenon 4x4 cabina doppia (5 posti) - lunghezza mm 5.125, passo mm 3.150, piano di carico mm 1.414 x 1.429, portata utile kg 925 Ma la versatilità d’uso dei pick-up Tata si esprime anche in una ben articolata gamma di proposte in speciali versioni cassonate. 12 le diverse possibilità tra le quale scegliere: nella versione con cassone fisso, sono disponibili gli Xenon 4x2 e Xenon 4x4, cabina singola e doppia e Xenon 4x2 autotelaio cabina singola passo lungo. Il cassone ha struttura in acciaio, piano di appoggio in multistrato marino, sponde in alluminio anodizzato alte 400 mm, apribili sui due lati e posteriormente. Da evidenziare Xenon 4x2 cabina singola a passo allungato, che mette a disposizione un cassone fisso di 2.600
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per quel che riguarda le caratteristiche tecniche dei camion del costruttore torinese ma anche per l’approccio scelto. “Quando abbiamo bisogno di loro sono sempre disponibili -
I dealer come hanno reagito alle difficoltà? “Quelli che erano forti sono rimasti tali, mentre tre o quattro hanno avuto bisogno di Iveco per riuscire a restare a galla. La difficoltà maggiore ha riguardato lo smaltimento dell’usato, gli stock sono ancora importanti, così i soldi sono bloccati, mentre tutti i giorni il valore cala. Da due mesi però anche in quel settore si sta muovendo qualcosa, se continua così ce la faremo a uscire dalla crisi ma non prima di settembre”. Scendendo nel dettaglio della situazione del mercato francese, che come tutti gli altri dell’Europa Occidentale ha dovuto far fronte a una crisi devastante, per quel che riguarda i mezzi sotto le 5 ton, le vendite nel 2009 si sono fermate a 125.643 pezzi, con un -26,5 per cento, ed è proprio in questo settore che Iveco ha sentito i maggiori contraccolpi, riuscendo a commercializzare soltanto 10.447 Daily, con una riduzione dei volumi che ha raggiunto il 41,2 per cento, il che ha costretto il costruttore italiano a lasciare la seconda piazza del segmento e ad accontentarsi del terzo posto, con una quota di mercato dell’8,3 per cento (nel 2008 era del 10,4 per cento). Una situazione che dovrebbe cambiare già nell’anno in corso in cui fino a questo momento sono già stati ordinati oltre 5.500 EcoDaily. Meglio è andata nel segmento sopra le 5 ton, il cui mercato complessivo si è attestato nel 2009 sulle 35.500 unità, con un calo del 38,2 per cento, mentre per Iveco la riduzione si è limitata al 29,7 per cento con 4.079 autocarri venduti. Come anche in Italia è stato particolarmente penalizzato il settore dei trattori a lungo raggio, che si è fermato alle 16.294 immatricolazioni, un meno 45,8 percento rispetto al 2008, anche in questo caso Iveco ha recuperato qualche quota, pur dovendo far fronte a un calo del 43 per cento, fermandosi a 1.300 pezzi. I risultati migliori la Casa italiana li ha però raggiunti nel segmento degli autocarri medi sotto le 12 ton, ben presidiato dall’Eurocargo, che ha raccolto 1.448 preferenze un -13 per cento rispetto all’anno precedente, a fronte di un calo generale del 25,9 per cento, con in totale 5.729 immatricolazioni. E sempre per quel che riguarda l’Eurocargo, i modelli con più elevato tonnellaggio hanno raccolto 2.487 ordini, con una riduzione del 37 per cento, importante ma non quanto il -40,2 percento del mercato che si è fermato a 29.525 camion immatricolati.
conferma - anche per la parte tecnica. Hanno adattato i Trakker alle nostre esigenze, facendo uno splendido lavoro”. “Questo rientra nella nostra filosofia - conclude Miniero -
soddisfare il cliente in modo da renderlo un partner per la vita. È da clienti come Cayon che ci aspettiamo gli input per uscire, insieme, da questo periodo difficile”.
ITALSCANIA / Importanti cambiamenti organizzativi
Caserotti alle vendite, Carri al marketing mm di lunghezza. Nella versione cassone ribaltabile posteriore sono disponibile gli Xenon 4x2 e Xenon 4x4 cabina singola e doppia mentre in quella ribaltabile trilaterale si può scegliere tra Xenon 4x2 e 4x4 cabina singola e Xenon 4x2 autotelaio cabina singola passo lungo. I cassoni hanno tutti struttura in acciaio fosfato e verniciato a polvere e sponde in alluminio, apribili sui 3 lati e asportabili. Concepiti per un uso gravoso, assicurano eccezionali doti di robustezza con il massimo della portata utile. Non è tutto, perché Xenon viene offerto anche nella configurazione centina per tutte le versioni a cassone fisso e ribaltabile. La struttura in acciaio è di facile montaggio e smontaggio, senza l’aiuto di particolari attrezzature e non necessita di collaudi MCTC. Il telone scorre sia sui due lati che posteriormente e, all’occorrenza, le stecche di contenimento laterali e posteriori possono essere rimosse. L’altezza può variare a seconda della necessità. Xenon 4x2 autotelaio cabina singola passo lungo viene proposto, infine, anche in versione cabinata senza cassone. Secondo esigenze, si presta egregiamente alla realizzazione di allestimenti e versioni speciali da lavoro, dalle scale automontanti, ai mezzi operativi stradali, a quelli antincendio.
TRENTO - All’interno di Italscania sono diventati operativi una serie di importanti cambiamenti organizzativi. Cinzia Caserotti, Direttore Marketing dal 2005, ha assunto l’incarico di Direttore Vendite Veicoli subentrando a Giangiacomo Roseo, nominato Direttore generale della concessionaria Scania Commerciale Spa, il maggiore dealer del marchio svedese in Italia, interamente controllata da Italscania. La funzione di Responsabile Marketing è stata assunta dall’ingegner Paolo Carri. Nato a Rovereto (Tn) nel 1970, Paolo Carri si è laureato in ingegneria dei materiali presso la facoltà di ingegneria dell’Università degli Studi di Trento. Sposato e con due figlie, lavora presso Italscania dal 1998 dove ha maturato diverse esperienze negli ambiti del post-vendita e del prodotto. Negli ultimi anni ha operato in qualità di responsabile ordini & sales engineering. “Mantenere un focus costante sulle esigenze dei clienti, fornendo prodotti e servizi su misura ha dichiarato l’ingegner Carri - si è dimostrata per noi una strategia vincente, anche e soprattutto in un periodo difficile come quello che stiamo attraversando. Comprendere come evolvono i bisogni e le aspettative degli autotrasportatori è proprio quella che ritengo essere la missione principale della nostra attività di marketing. La interpretiamo sapendo di poter contare su una Casa madre sempre più aperta ai nostri input e capace di osare, come ha fatto presentando proprio in questi
Paolo Carri, Responsabile Marketing di Italscania mesi quelle importanti novità che sono valse alla nuova Serie R il titolo di Truck of the Year 2010”. La funzione Marketing, alla responsabilità di Paolo Carri, riporterà alla Direzione Prodotto e Marketing guidata dall’ingegner Gianmarco Bezzi. Anche nel settore del post-vendita, sono stati resi operativi alcuni cambiamenti con la nomina di Ilario Panizza, già Amministratore delegato di Scania Commerciale, a Direttore Services di Italscania; una funzione svolta in precedenza dall’ingegner Stefano Fedel che ha assunto altri incarichi all’interno del Gruppo Scania in Italia.
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DHOLLANDIA / IN FRANCIA RICONOSCIMENTO PER LA NUOVA DH-VZS DEL COSTRUTTORE BELGA Massimiliano Campanella
LOKEREN - Una nuova gamma di sponde per passeggeri e un nuovo modello della pluricollaudata DH-P2 da 450 kg per furgoni originali, sono le novità 2010 in casa Dhollandia, il costruttore belga leader nella produzione di sponde, che quest’anno ha già ottenuto un successo tutt’altro che di poco conto: il premio per l’innovazione tec nica assegnato a Lione, in Francia, nell’ambito della fiera internazionale per le soluzioni di trasporto Solutrans. È stato il distributore d’Oltralpe Dhollandia France a essere insignito del premio per la nuova sponda DH-VZS da 350 kg. Il riconoscimento è stato assegnato da una giuria di professionisti composta da rappresentanti di diversi costruttori (Daf, Iveco, Man, MercedesBenz, Peugeot, Renault Automobiles, Renault Trucks, Scania e Volvo), di Lion Trucks and Bus, della Camera di commercio e dell’indu stria di Lione e della Fondazione Marius Berliet, nata nel 1982 con l’obiettivo di salvaguardare e valorizzare la storia dei veicoli su gomma, ivi compresi i camion. La DH-VZS a Lione era esposta montata su un Renault Master generazione 2010. Leggera e facile da maneggiare, DH-VZS è una sponda interna riposta contro il pannello laterale della carrozzeria del veicolo. Per utilizzarla, è sufficiente estrarre e aprire manualmente la piattaforma. Le funzioni della sponda, invece, sono controllate mediante un robusto comando a distanza a due pulsanti con cavo spiralato. DH-VZS presenta una capacità di sollevamento di 350 kg e una piattaforma con una superficie di 1.000 x 820 mm do-
Sponde da premio Una giuria composta da rappresentanti di costruttori e istituzioni ha valutato positivamente l’innovazione tecnica. Novità anche nelle gamme di sponde per passeggeri, tra cui la DH-PH2, e per furgoni originali.
La nuova DH-PH2 prodotta da Dhollandia è una sponda frutto di lunghi anni di esperienza e di sviluppo del marchio belga. È disponibile tre modelli base e offre una capacità di sollevamento di 350 kg.
tata di rampa di passaggio articolata sul bordo anteriore della piattaforma stessa. Altre dimensioni della piattaforma sono disponibili su richiesta del professionista. Nella sua posizione riposta, DH-VZS fornisce all’operatore un accesso libero e privo di ostacoli attraverso le porte del veicolo. Rispetto alla versione più datata della DH-VZ (provvista di una piattaforma simile e destinata alle stesse applicazioni d’uso), il peso proprio è stato
migliorato (145 kg), la piattaforma presenta una stabilità sensibilmente maggiore, la sua installazione si rivela più semplice e la superficie del pavimento del veicolo può essere sfruttata molto meglio, dato che VZS è una sponda a estrazione, mentre la precedente VZ è una sponda girevole incernierata sulla carrozzeria. DH-VZS può essere montata sul lato sinistro o destro del veicolo, all’altezza delle porte posteriori o laterali, e installata
sia su furgoni originali sia su veicoli commerciali caratterizzati da pavimenti più alti. In vista della sua uscita sul mercato, il mese scorso è stata inoltre messa in produzione la nuova gamma di sponde lineari per passeggeri a due bracci, che abbiamo visto per la prima volta l’anno scorso a Kortrijk alla fiera Busworld. DH-PH2 offre una capacità di sollevamento di 350 kg ed è disponibile in tre modelli base: un modello standard dotato di piatta-
forma in unico pezzo con una profondità di 1.080, 1.150 o 1.350 mm; un modello con piattaforma verticale suddivisa in due parti per un accesso alle porte libero da ostacoli; un modello provvisto di piattaforma pieghevole orizzontale, per altezze di montaggio ridotte. Entrambi i due ultimi modelli consentono di massimizzare la visibilità attraverso le porte del veicolo. La nuova DH-PH2 350 kg è una sponda frutto di lunghi anni di esperienza e di sviluppo. Tra le novità che balzano subito agli occhi spicca il cambiamento di colore, da grigio chiaro al nuovo antracite metallizzato. Ma le modifiche e le migliorie sotto la superficie hanno un impatto ben più significativo in termini di prestazioni e comfort: inclinazione anteriore del l’in tero telaio della sponda per aumentare lo spazio libero d’ac cesso alle porte del veicolo; bracci di sollevamento rinforzati per ottimizzare la stabilità laterale della piattaforma; nuova rampa di passaggio sul bordo anteriore della piattaforma; ferma roll sul bordo anteriore della piattaforma adatto a terreni duri e sconnessi (sabbia e ghiaia ad esempio); ulteriore riduzione dei rumori di trasmissione meccanica del ferma roll e degli interi meccanismi; quarto
elemento di rinforzo della piatta for ma per sedie a rotelle a batteria più pesanti. Gli operatori delle sponde per passeggeri Dhollandia possono contare su una rete di assistenza internazionale attiva in più di 40 Paesi europei ed extraeuropei. Sulla scia dei nuovi modelli di sponde per passeggeri, anche gli omologhi commerciali per furgoni chiusi hanno subito a na loga metamorfosi. Con una ca pacità di sollevamento di 450 kg, DH-P2 è idonea al montaggio all’interno delle porte posteriori o laterali di un’ampia gamma di veicoli commerciali leggeri caratterizzati da un’altezza del pavimento di carico limitata. Grazie alla profondità della piattaforma utile pari a quel la della DH-PH2 e una larghezza di 820 o 920 mm, DH-P2 è una sponda adatta principalmente al carico/scarico di car relli, macchinari di dimensioni ridotte, grandi e piccoli e let trodomestici e colli. Per i pallet sono più indicati invece altri tipi di sponde come DH-LSP e DH-LC2. Semplice e pratica da maneggiare, la sponda lineare a due bracci è dotata di ferma roll automatico sulla punta della piattaforma. Quest’ultima ha uno spessore di appena 30 mm ed è pertanto facilmente accessibile. Altri assi nella manica di questa sponda sono il suo ridotto peso proprio, un montaggio universale che non richiede speciali piastre e l’esigua entità dell’inve sti men to. Inoltre, grazie alla semplicità del suo progetto tecnico, i costi di manutenzione risultano sensibilmente inferiori rispetto a quelli offerti da eventuali alternative. Il montaggio di DH-P2 non risente di alcun requisito in termini di sporgenze o di altezza da terra della sponda.
ZF / Uno speciale cambio reverse per un avveniristico veicolo antincendio a doppia cabina
Controllo totale La carrozzeria del mezzo è frutto della progettazione della ditta austriaca Empl, che ha lavorato sulla base di un telaio Man. Fornito di ben due cabine completamente allestite - una nella parte frontale, l’altra sul posteriore - il truck antincendio nasconde al suo interno un’elaborata tecnologia, dal momento che può cambiare direzione premendo solo un pulsante. Merito dello speciale cambio reverse realizzato da ZF. Fabio Basilico
FRIEDRICHSHAFEN - Al primo sguardo, il truck specializzato nel le operazioni antincendio negli ambienti angusti e complicati di un tunnel appare caratterizzato da un design particolare, quasi imperfetto. Questo mezzo in effetti è fornito di ben due cabine completamente allestite - una nella parte frontale, l’altra sul posteriore - e nasconde al suo interno un’elaborata tecnologia, come è facile immaginare visto il gravoso e importantissimo compito a cui è destinato. Se un incendio divampato in un tunnel va fuori controllo e il fuoco diventa un nemico agguerrito e pericoloso, questo camion speciale può
cambiare direzione solo premendo un pulsante, dimostrandosi un affidabile mezzo capace di affrontare con efficacia il fuoco minaccioso. Questa determinante caratteristica è dovuta allo speciale cam bio reverse realizzato da ZF. Dallo scorso mese, in Cina, a Shanghai per la precisione, è diventato operativo questo avveniristico truck antincendio, uno dei più moderni oggi a disposizione sul mercato. La carrozzeria del truck a doppia cabina è stata progettata e realizzata dalla ditta austriaca Empl, partendo da un telaio Man. Il truck è alquanto poliedrico nelle sue funzioni: non solo può cambiare direzione in spazi ristretti, ma si può muovere in diagonale e, se necessario, può
essere manovrato sia dal davanti che da dietro. Le quattro ruo te girevoli si muovono lungo un raggio di sterzata estremo così come nelle manovre in diagonale che permettono al veicolo di muoversi in luoghi normalmente inaccessibili a grossi mezzi. In determinate situazioni, poi, entrambe le cabine sono occupate da altrettanti conducenti, così da consentire un’immediata risposta alle situazioni di emergenza. La speciale trasmissione di ZF installata sul veicolo, consente allo stesso di provvedere al cambio di direzione velocemente ed efficientemente. Come è logico, questa trasmissione è stata progettata per le specifiche necessità di un truck
che opera all’interno di un tunnel. Nell’ambito della programmazione produttiva, questa tipologia di trasmissioni vengono destinate innanzitutto al mercato delle macchine da costruzione, per esempio sui grandi mezzi da carico e scarico che trasportano materiale di scavo dalle cave o all’interno di miniere. Viene anche utilizzata per i caricatori su ruote o per i macchinari adibiti alla costruzione di strade utilizzati per le operazioni di livellamento del terreno. “Il vantaggio di questa tecnologia di trasmissione - dice Hermann Beck, responsabile della business unit Construction Machinery Systems di ZF - sono ovvi: è agevole da utilizzare, consuma relativamente poco carburante, la
sua manutenzione e diagnosi di utilizzo sono altrettanto facili”. La divisione sistemi sterzanti di ZF produce anche l’equipaggiamento destinato ai veicoli antincendio: nell’elenco sono inclusi i sistemi di sterzo elettrici, le colonne sterzo, le pompe e i cilindri. ZF è anche all’avanguardia per quanto riguarda frizioni, molle in acciaio e materiali per assorbire gli urti. I veicoli antincendio utilizzati nei tunnel e dotati di doppia cabina anteriore e posteriore sono sul mercato da diversi anni. Nel 2005, ZF ha equipaggiato uno di questi veicoli, che oggi staziona nelle immediate vicinanze dell’imbocco del tunnel Monte Bianco. Questo truck, sempre pronto a entrare
in azione, è dotato di una trasmissione simile a quella messa a punto per il mezzo impiegato in Cina. I dirigenti del dipartimento antincendio di Shanghai sono a tal punto convinti delle sue capacità e delle sue potenzialità di utilizzo che hanno già avviato la procedura per ordinare un secondo mezzo, sempre dotato del prodigio tecnologico “made in ZF”. Sarà utilizzato all’in ter no dell’ampia e articolata rete di tunnel lungo le veloci autostrade che fanno parte del sistema viario della metropoli cinese, per assicurare il maggior grado possibile di sicurezza grazie al veloce ed efficiente pronto intervento contro ogni tipo d’incendio.