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BECAUSE NOT ALL TIRES ARE THE SAME _
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ATTUALITÀ
IL MONDO DEI TRASPORTI • Ottobre 2006
NISSAN / PARTITA LA RIVOLUZIONE DEI TRUCK CON IL NUOVO CABSTAR
Palmer: “In anticipo sui tempi” di Mattia Eccheli H ANNOVER - Sorrideva. Sorrideva spesso Andy Palmer, responsabile mondiale Nissan del settore veicoli commerciali. Sorrideva perché aveva diversi buoni motivi per farlo. Al Salone di Hannover ha infatti annunciato con orgoglio che gli obiettivi del piano “Value Up” della divisione Lcv della casa giapponese verranno raggiunti con un anno di anticipo e anche un nuovo e importante accordo strategico con la rete di concessionari di Volvo Trucks per la vendita dei mezzi Nissan inizialmente in Germania e poi nei paesi dove Nissan non dispone di una propria rete di vendita per i veicoli commerciali e industriali. “Ci eravamo assunti l’impegno di portare l’utile operativo consolidato all’8 per cento, raddoppiandolo rispetto al 2004, e di incrementare le vendite mondiali dei veicoli commerciali a 434mila unità con una crescita del 40 per cento sul 2004 - ha dichiarato - e siamo già in grado annunciare che riusciremo a fare tutto questo con un anno di anticipo: cioè nell’esercizio fiscale 2006 e non 2007”. Palmer, però, non si accontenta e, anche se non lo ha confermato apertamente e personalmente, è noto che l’obiettivo vero a medio termine è quello di raddoppiare le vendite di Lcv in Europa: da 51 a 100mila entro la fine del 2009. Per quella scadenza, Nissan punta a rappresentare il 6 per cento del mercato europeo dei veicoli commerciali leggeri contro l’attuale 3 per cento. Gli altri sbocchi di mercato sono costituiti dalla Cina (naturalmente), dagli Stati Uniti e dall’India (dove Nissan Lcv non è ancora sbarcata) mentre sul fronte europeo, Palmer ha indicato nella Russia il paese che può offrire in futuro grandi soddisfazioni. Intanto al salone tedesco, Palmer ha presentato i nuovi gioielli della collezione Nissan, segnatamente il nuovo Cabstar, ma non si è sbilanciato sul prezzo: “Noi offriamo di più - ha concesso - e sarà la nostra rete di vendita che dovrà trasmettere questo messaggio”. Per i listini, dunque, c’è da attendere ancora un po’ ma circa l’obiettivo finale, il pragmatico Palmer ha mostrato una indistruttibile certezza: “Guardi - ha risposto - il modo migliore per fare soldi è quello di soddisfare il cliente.
Andy Palmer, responsabile mondiale Nissan del settore veicoli commerciali. A destra, la cabina del nuovo Cabstar. In basso e nella pagina seguente, altre immagini del modello giapponese compreso il concept Hybrid. Sempre”. Sposato e con tre figli, Palmer è giovanissimo (ha appena 43 anni) con una carriera formidabile all’interno del colosso giapponese dove è entrato nel 1991 e che dall’aprile del 2005 lo ha promosso alla vice presidenza del gruppo Nissan Motor. Di un anno appena più “anziano” di lui è il manager brasiliano a capo della divisione spagnola strappato negli anni scorsi ai “rivali” di Renault: Jose Vicente de los Mozos, ingegnere aeronautico. Il terzo uomo del rilancio europeo di Nissan è un francese: si chiama Dominique Correze, arriva anche lui da Renault ed è dal 2005 il vice presidente della divisione Lcv di Nissan Europa. La strategia europea del marchio del sol levante non sarà l’unica malgrado il vecchio continente contribuisca finora al volume d’affari dei veicoli commerciali per “soli” 50mila mezzi: poco più di un terzo delle vendite in Giappone, oltre la metà di quelle cinesi e poco più
“
Con il debutto del nuovo Cabstar, Nissan apre un nuovo capitolo nel settore di attività dei veicoli commerciali e industriali con i quali punta in Europa a raddoppiare entro il 2009 le attuali 51mila unità. Ma l’offensiva con la divisione Lcv si può dire che oggi è a livello mondiale. La carta d’identità del nuovo Cabstar
Nato per i clienti europei HANNOVER - Due tipi di cabina, tre motorizzazioni e altrettante varianti di passo (2,5, 2,9 e 3,4 metri) e cinque valori di massa complessiva. È vasta e completa l’offerta della gamma del nuovo Cabstar Nissan, realizzato su una piattaforma destinata a diventare storica perché sarà adottata a livello mondiale per tutti gli autocarri delle prossime generazioni della casa giapponese. Si tratta di una piattaforma talmente flessibile che Nissan - che l’ha sviluppata nei suoi centri di ricerca europeo (a Barcellona) e giapponese - ha già anche siglato un accordo con Renault Trucks per la fornitura annuale di 10mila pezzi. Econo-
micamente ma anche simbolicamente importante, il contratto - svelano fonti interne - è “di lungo periodo”. In Spagna, fra Barcellona e Avila, vengono anche costruiti tutti i Cabstar (guida a destra o a sinistra) destinati al mercato europeo. Il nuovo Cabstar, pensato esplicitamente per il vecchio continente, continua a competere nel segmento fra le 2,8 e le 4,5 tonnellate. È accreditato di un’eccellente manovrabilità e di una straordinaria capacità di carico: le migliori della categoria. Due i nuovi propulsori a gasolio turbo intercooler a iniezione diretta common rail montati da Nissan sul nuovo Cabstar che, assicurano gli esperti del marchio giapponese, garantiscono costi di gestione decisamente interessanti e migliori rispetto ai modelli che sostituiscono: un 2,5 e un 3 litri da 4 cilindri in linea tutti Euro 4 con catalizzatore. Il range della potenza complessiva oscilla così adesso fra i 110 e i 150 cavalli (ZD30) e l’abbinamento è con due cambi manuali, a 5 o 6 rapporti (quest’ultimo a richiesta). La versione da 110 cavalli è disponibile con portate da 2,8, 3,2 e 3,5 tonnellate solo “single cab”. Su Cabstar è disponile l’opzione Ehs (Easy hill start), il sistema di assistenza elettronico per le partenze in salita. Gli intervalli di manutenzione sono stati triplicati: da 10 a 30mila chilometri. L’esperienza Nissan in campo automobilistico è stata trasferita anche sugli autocarri che beneficiano di soluzioni più confortevoli per gli interni, come i diversi vani portaoggetti destinati a facilitare la vita a chi guida. La plancia è divisa in tre aree: posto di guida, consolle e, appunto, vani portaoggetti, fra i quali anche uno refrigerato alla base della plancia, capace di tenere in fresco due bottiglie da mezzo litro. Fra le novità c’è anche il nuovo design dei quadranti. Anche sulla sicurezza, nuovo Cabstar si avvicina al mondo dell’auto, nel senso che è stato progettato per essere allo stesso livello dei parametri adottati per le vetture: Nissan ha provveduto a far svolgere i test da organismi indipendenti. L’autocarro ha una lunghezza che, a seconda delle opzioni, misura fra i 4,545 ed i 6,345 metri (grazie alla migliore integrazione del paraurti sono stati guadagnati 4,1 centimetri rispetto al passato) con una larghezza da porta a porta di 1,85 metri, superiore rispetto al modello precedente ma ancora inferiore ai rivali (in alcuni casi anche di quasi 15 cm). L’altezza, senza carico, arriva al massimo a 2,135 metri. La portata massima posteriore è di 2.647 kg mentre il peso massimo rimorchiabile è di 35 quintali. Il serbatoio ha una capacità di 90 litri. La garanzia è di 3 anni oppure 100mila chilometri.
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IL MONDO DEI TRASPORTI • Ottobre 2006
Realizzato in collaborazione con il Gruppo ZF
CALEIDOSCOPIO
Il Cabstar è già sulla strada dell’ibrido
Renault estende le sue garanzie
HANNOVER - È ancora un prototipo, ma anticipa una delle possibili soluzioni Nissan per ridurre costi di gestione ed emissioni, temi cari al settore del trasporto commerciale. Il modello esposto ad Hannover è il frutto di una sollecitazione di Nissan a ZF. Il risultato visibile è quello di un Cabstar analogo a quello appena lanciato sul mercato che vanta però spese di gestione inferiori e la possibilità di spostarsi nel traffico cittadino - dove i vincoli al traffico si moltiplicano - grazie al suo propulsore elettrico. Il concept Hybrid si basa sul motore Nissan a gasolio da 3 litri e 150 cavalli di potenza collegato in parallelo ad un propulsore elettrico (eMotor). Quest’ultimo è collocato fra il motore diesel e il cambio manuale automatizzato (la scelta è caduta su questo sistema sia per la leggerezza sia per la facilità d’uso). La potenza dell’eMotor è di 40 Kw. Cabstar Hybrid sfrutterà - come già si verifica su alcune automobili che hanno adottato la doppia alimentazione - anche l’energia cinetica altrimenti sprecata: questa verrà trasformata in elettrica e immagazzinata nella batteria in attesa di successive accelerazioni. La funzione in parallelo dei due motori permette l’impiego congiunto: significa che si può aggiungere coppia, particolarmente utile sia nelle ripartenze sia nei sorpassi. Fra le novità introdotte del concept ibrido c’è anche l’adozione del controllo elettrico che vale sia per il servosterzo sia per l’impianto frenante. di quelle complessive del Messico e di un altro gruppo di paesi (Taiwan, Tailandia, Filippine e Sudafrica). Il rilancio in chiave europea dei veicoli commerciali leggeri era dunque necessario: “Questi nuovi mezzi - ha garantito Palmer - sono inequivocabilmente finalizzati alla soddisfazione dei clienti europei. Ma non bastano i soli nuovi prodotti a guidarci verso i nostri ambiziosi obiettivi”. Infatti, Palmer ha annunciato l’intesa con Volvo Trucks: “I nostri veicoli leggeri verranno distribuiti anche attraverso la rete dei con-
PARIGI - Renault Trucks estende la sua garanzia anche ai biocarburanti, mescolati al gasolio nella misura massima del 30 per cento, per i motori Euro 3, 4 e 5. Per mantenere le condizioni di garanzia gli intervalli di cambio dell’olio raddoppiati rispetto a quelli tradizionali e l’etere di metilico vegetale deve essere conforme alla normativa europea EN 14214.
India , Volvo si espande...
cessionari della Casa svedese” ha sintetizzato. Una scelta importante e, naturalmente, non concorrenziale perché le linee offerte dei due marchi sono differenti: “Questo accordo - ha aggiunto ancora Palmer - ci consentirà di migliorare geograficamente la nostra offerta ed il livello della nostra assistenza”. “Le esigenze dei clienti servono per delineare le nostre strategie future” ha chiarito Palmer, ancora una volta semplice e diretto. L’intesa commerciale riguarderà solo alcuni Paesi e la pro-
va generale avrà luogo proprio in Germania. Dall’accordo sono esclusi Paesi dove la rete Nissan è già forte e ramificata come Italia, Spagna e Francia. La Spagna (dove sono dislocati i due grandi stabilimenti produttivi: Avila, nei pressi di Madrid, e Barcellona) resta la grande testa di ponte per la conquista del mercato europeo: nelle operazioni iberiche la casa giapponese ha recentemente investito 140 milioni di euro ai quali vanno sommati gli altri 27 spesi per la qualità. L’Italia, invece, è un mercato già
maturo: “Le nostre vendite di veicoli commerciali leggeri nel vostro Paese ha precisato Palmer - sono in crescita. E la nostra penetrazione aumenta con percentuali sensibilmente superiori rispetto alla media europea”. In particolare, l’ibrido esposto al Salone di Hannover è stato sviluppato assieme a ZF: un motore elettrico supporta quello a gasolio “convenzionale” Nissan da 3 litri. “Noi puntiamo a essere il partner naturale per i professionisti del ramo” ha concluso Andy Palmer con quel sorriso accattivante.
ANCHE L’ATLEON HA QUALCOSA DI NUOVO DA DIRE
Costi d’esercizio ancora più contenuti HANNOVER - La conferma che Nissan ha ridisegnato la gamma dei veicoli industriali leggeri per consolidare la presenza soprattutto sul mercato europeo è il nuovo Atleon, disponibile esclusivamente con la guida a sinistra, e destinato a competere nel più ampio segmento dei trasporti fra le 3,5 e le 15 tonnellate. I tecnici hanno lavorato per ridurre i costi d’esercizio, abbassando i consumi e ampliando gli intervalli per la manutenzione (ogni 30mila chilometri per il motore ZD30 e ogni 60.000 per quelli Cummins ISBe), assicurando implicitamente una affidabilità superiore. Atleon è un modello “cab-over-engine” che misura fra i 1.918 ed i 2106 millimetri di larghezza ed i 5.390 e i 10.029 di lunghezza. Infatti, con le due numerose varianti di passo (fra 2.800 e 5.700 mm), le sue cinque motorizzazioni e le almeno 8 offerte di massa complessiva, copre praticamente qualsiasi tipo di esigenza. Le novità che riguardano i propulsori sono targate Cummins, leader al quale Nissan si è rivolto per aver il meglio di quanto disponibile sul mercato. La gamma dei propulsori parte dall’unità 4 cilindri da 3 litri a gasolio a iniezione diretta common rail Euro 4 da 150 cavalli e sale fino a quella a 6 cilindri in linea da 6,7 litri da 250 cavalli (ce n’è anche una da 224) passando per due da 4,5 litri. Sul modello base della gamma Atleon è stato introdotta una versione del motore diesel Nissan ZD30 a quattro cilindri da 3 litri, lo stesso montato anche sul modello di punta della gamma Cabstar: la potenza sviluppata è di 150 cavalli. Le basse emissioni dei motori ISBe Cummins sono ottenute grazie anche all’impiego della soluzione AdBlue (tra 0,65 e 0,75 euro per litro con un consumo stimato del 3-5 per cento sul diesel utilizzato: fino a 5 litri 100) che consente, attraverso processi chimici, la trasformazione in acqua e azoto dei residui. Con l’adozione della tecnologia Scr, inoltre, sono anche stati ridotti di un altro 7 per cento i consumi. Su tutti i modelli con motore a quattro cilindri sono disponili cambi manuali a cinque o sei marce, mentre sulle versioni sei cilindri da 224 cavalli è di serie un cambio a sei velocità. Sulle versioni da 250 cavalli è possibile richiedere anche una nuova trasmissione a nove marce. Per quanto riguarda l’impianto frenante, sugli
Atleon da 3,5 a 5,6 tonnellate sono stati introdotti dischi ventilati con freni idraulici convenzionali, mentre su quelli da 7 a 9,5 tonnellate sono montati freni pneumatici/idraulici. Oltre le 12 tonnellate - su questi autocarri l’impianto frenante è totalmente pneumatico - i dischi ventilati sono stati maggiorati e dispongono di un migliore raffreddamento. L’Abs è di serie su tutti i modelli oltre le 3,5 tonnellate. La configurazione standard della cabina è a due posti singoli ma è possibile ottenere l’alternativa con divanetto,
sempre a due posti. Questa soluzione comporta tuttavia il sacrificio dello scomparto centrale portaoggetti. Fra le novità dell’allestimento interno dell’Atleon ci sono anche portabicchieri ed uno spazio per il cellulare. Inediti anche rivestimenti dei sedili e quadranti. Per quanto riguarda l’Italia, l’Atleon è un modello che risulta particolarmente gradito alla clientela che opera con i materiali inerti e a quella che deve trasportare merci in ambienti freddi: due tipologie di servizi ideali per questo tipo di veicolo.
BOMBAY - Il gruppo Volvo è presente in India dal 1997, con un impianto a Karnakata, e punta a modernizzare il parco dei veicoli per il trasporto pubblico della città di Bangalore. L’impianto produce anche i camion della gamma FH 12 oltre ai semirimorchi in collaborazione con Schmitz Cargobull. Già dal 2001 sono stati assemblati i primi chassis dei mezzi destinati a Bangalore. Di rendete, Volvo ha incrementato la sua quota capitale arrivando al 70 per cento nell ‘intento di arrivare a produrre un migliaio di veicoli all’anno fra bus urbani e interurbani.
Thermo King compie 50 anni HANNOVER - In occasione dello IAA Thermo King ha festeggiato i suoi cinquant’anni di vita. Fu nel 1956 che l’azienda installò il primo climatizzatore su un autobus. Nell’occasione Thermo King ha presentato alcuni nuovi modelli, come il FrontAir II, che consente di regolare la temperatura della cabina, e il ClimaAir I D, un nuovo sistema di controllo della temperatura. Esposte anche le unità centrali di climatizzazione Athenia S-805, SR-500 e SR-700.
Pneumatici, le novità allo IAA HANNOVER - Ecco in sintesi le novità esposte allo IAA dai principali costruttori di pneumatici. La Michelin ha annunciato il lancio di una nuova tecnologia di architettura sul pneumatico X Energy per le assi direttrici e sull’X One Maxitrailer destinato ai trainati, come dice il nome. Goodyear e Renault Trucks hanno dal canto loro hanno annunciato che d’ora in poi i clienti che ordineranno un nuovo Kerax potranno equipaggiarlo con pneumatici Goodyear Omnitrac che incorporano la tecnologia DuraSeal che consente di tappare immediatamente i buchi fino a 6 mm di diametro, scongiurando i pericoli tipici di situazioni del genere. Questo pneumatico, nelle versioni per assali sterzanti e motori, è disponibile anche nella misura 13R22.5 per mezzi cava-cantiere.
Dono Renault per l’Unicef Hannover - La Sollner Logistic si è aggiudicata per 110mila euro il Magnum Renault al centro di un’asta benefica dell’Unicef, legata all’inizia “Scuole per l’Africa”. La somma è stata poi arrotondata a 140mila euro con il contributo di Renault Truck Germania e Renault Truck Financial Services.
Scania, prodotti 400mila camion ZWOLLE (Olanda) - L’impianto olandese Scania di Zwolle ha festeggiato la produzione del 400millesimo camion. A causa dell’incremento della domanda, l’impianto produrrà nei prossimi mesi 125 camion al giorno, una cadenza record che non era mai stata raggiunta.
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ATTUALITÀ
IL MONDO DEI TRASPORTI • Ottobre 2006
RENAULT / IL MAGNUM VEGA PER I PROFESSIONISTI DEL TRASPORTO
Un test per i futuri clienti Vero e proprio show truck, verrà prodotto in tiratura limitata
ce in occasione della presentazione del Renault Magnum Vega - si è detta fiera di rifornire i più grandi industriali della componentistica, da 34 siti di produzione ripartiti in 16 Paesi del mondo”. Un’altra azienda che ha contribuito alla creazione del Magnum Vega è la Vignal Systems, che ha dotato il veicolo di funzioni di segnalazione interamente composte da Led (diodi ad emissioni luminose), con studi approfonditi per quanto riguarda le luci posteriori, quelle da tetto e i ripetitori laterali. La scelta della fonte luminosa si è concentrata sul tipo a diodi perché la loro durata è molto superiore rispetto a quella delle lampadine a incandescenza e il consumo è inferiore. Inoltre non sono sensibili alle vibrazioni. Tali qualità sono determinanti per i mezzi pesanti, sottoposti come è noto giorno e notte a impegni gravosi. Va detto che Vignal Systems, con sede a Vénissieux in Francia, propone, nell’ambito di questo progetto, una tecnologia specifica e coperta da apposito brevetto, denominata Ledoptics, che consente l’impiego di un solo diodo ad alta potenza per funzione di segnalazione Tutto questo è reso possibile dall’utilizzazione di un sistema ottico, che ha la duplice funzione di ricuperatore energetico e ripartitore spaziale per soddisfare i criteri specifici delle varie funzioni. Il logo Renault della calandra e le luci posteriori, come abbiamo detto, sono retroilluminati. Il principio consiste nel guidare la luce, emessa dal Led ad alta potenza, in un condotto. Su tutta la guida sono disposte microstrutture diffondenti per ottenere una superficie illuminata più omogenea possibile, il che procura un ottimo comfort visivo. SISTEMA AUDIO HI-FI INTEGRATO
HANNOVER - Renault Trucks ama dare vita ai sogni di chi guida i suoi truck. Dopo l’accattivante versione nei colori del Team di Formula 1, che abbiamo già presentato su “Il Mondo dei Trasporti”, è ora la volta del Magnum Vega, esposto in anteprima allo IAA di Hannover e che verrà prodotto in tiratura limitata a partire dal 2007. Magnum Vega offre un concetto di sistemazione della cabina che riunisce tutto quello che un professionista del trasporto su strada può desiderare: grande qualità della vita a bordo, personalizzazione accurata, ottimo livello di comfort di guida, in sostanza un veicolo, per usare le parole del comunicato di presentazione di Renault Trucks, che vuole dare “serenità e fierezza” a chi guida. E non è nemmeno da escludere che saranno proprio i giudizi, che i clienti del Vega potranno fornire, a essere tenuti presenti dai progettisti Renault Trucks nel lavoro di evoluzione della futura cabina del Magnum. La personalizzazione esterna del veicolo è stata realizzata facendo ricorso a materiali particolarmente pregiati, che ribadiscono le caratteristiche del Renault Magnum: un vero e proprio punto di riferimento per quanto riguarda qualità e performance sul mercato della cosiddetta lunga distanza. Il colore grigio antracite del Magnum Vega riflette la ricchezza del prodotto, grazie all’impiego di una vernice multistrato da “altissimo di gamma”, che coniuga profondità ed accenti metallici. La dinamica del veicolo è valorizzata da vari tocchi metallizzati, che sottolineano le sue linee sfuggenti, e da un sottile tratto di luce azzurra sulla fascia della cabina e sulle carenature laterali. GRANDE QUALITÀ DELLA VITA A BORDO Una cura del tutto particolare è stata dedicata a “firmare” l’identità di marchio Renault con la messa in scena del logo in un alone luminoso sul frontale, ma anche con cerchioni in alluminio siglati ed una carenatura posteriore specifica che completano il possente design di questo truck della Renault,
dallo stile realmente inconfondibile. La sistemazione interna del veicolo è stata sviluppata per rispondere ai conducenti più esigenti che ricercano l’esclusività. Completamente ripensata anche l’armonia interna: i materiali sono nobili, le tinte (nero e marrone con accenti metallici) riflettono calore e tecnologia. I sedili neri, in una combinazione di cuoio e tessuti “tecnici”, sono parti importanti di questo ambiente sereno e discreto. Ogni particolare della vita a bordo è stato rivisto per il benessere del conducente. Il sedile del passeggero, girevole e scorrevole su tutta la profondità della cabina, permette di migliorare la circolazione interna e di approfittare di uno spazio generoso: spostando questo sedile, il conducente sblocca un armadietto che serve anche da pedana e facilita l’accesso al-
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Il Magnum Vega sarà destinato ai conducenti più esigenti e verrà prodotto a partire dal 2007 mentre il Magnum, punto di riferimento nei servizi di linea “long distance”, vede la sua gamma ampliata con il nuovo 500 cavalli.
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di Gabriele Mutti
Il Renault Magnum è già di per sé un modello inconfondibile grazie al look assolutamente originale della sua cabina. Ma il marketing di Renault Trucks è voluto andare oltre ed è arrivato a proporre su questo modello ben due serie speciali a poca distanza l’una dall’altra: la prima è stata la versione Formula 1, che vediamo sotto, alla quale ha fatto seguito il Vega, qui sopra. la cuccetta. Dietro al sedile di guida, il conducente dispone inoltre di un mobile multifunzione che può essere utilizzato come supporto alla zona di riposo, per preparare degli spuntini, per il tempo libero, a livello multimediale e ovviamente anche come portaoggetti. Dotato di rifiniture da alto di gamma, questo mobile comprende un lettore DVD, una consolle di gioco, un bollitore e un appendiabiti. Sono poi possibili altri allestimenti a seconda delle necessità. E a proposito di sedili, va detto che per il Magnum Vega l’azienda specializzata Isringhausen ha realizzato due prototipi, ricoperti di nuovi tessuti ideati da Aunde con un cuoio specifico e nuovi motivi. Questo nuovo concept, che sarà prodotto in serie, mira prima di tutto ad accrescere il comfort del conducente e a far diventare realtà idee innovative. Il risultato a detta di tutti gli addetti ai lavori è semplicemente eccellente.
Va detto a questo proposito che il progetto dello “show truck” Magnum Vega è la concretizzazione di un lavoro comune tra i team design e marketing di Renault Trucks, Isringhausen e Aunde. Lavoro comune che è stato compiuto durante due sessioni di creazione, di una giornata ciascuna, in diretta collaborazionecon il servizio di sviluppo interno dei coprisedile e l’officina prototipi, nel sito di Isringhausen, a Lemgo. Tutto questo è stato possibile grazie anche agli strumento digitali e al personale qualificato messo a disposizione da quest’azienda, che è leader sul mercato dei sedili per veicoli industriali. La Isringhausen crea e produce sedili per camion, autobus, furgonette e macchinari per l’edilizia. I suoi prodotti sono universalmente noti per la tecnologia da alto di gamma di cui dispongono e per la loro qualità superiore. “La Isringhausen - ha detto un portavo-
Inoltre, sempre per quanto riguarda il livello della qualità della vita a bordo del Vega, va detto che il conducente usufruisce di un sistema audio hi-fi integrato nell’architettura del veicolo e di un grande schermo piatto a cristalli liquidi, orientabile in tutti i sensi, per un eccellente comfort di visione. Vero e proprio laboratorio di idee, il Magnum Vega prima di essere esposto ad Hannover è stato fatto testare a vari conducenti e in diverse versioni prima di sfociare nella proposta definitiva che è stata una delle principali attrazioni dello stand Renault. Tra l’altro ad Hannover era anche possibile provare questa nuova versione, e i professionisti del trasporto interessanti al Vega non hanno mancato di esprimere le loro impressioni,. Renault Trucks ha raccolto così molti preziosi pareri e impressioni utili in futuro per far evolvere la sua offerta in modo tale da rispondere ancor meglio alle esigenze dei clienti. Inoltre, come abbiamo accennato in precedenza, il Magnum ora viene proposto anche con un motore da 500 cavalli, che vanta una coppia massima di ben 2.450 Nm fra 1.050 e 1.400 giri, e che si pone un gradino più su rispetto al 460 cavalli, che dispone di 2.300 Nm. Entrambi i propulsori dispongono di quattro valvole per cilindro, di iniezione elettronica ad alta pressione con iniettore pompa di seconda generazione e della distribuzione posta dietro al motore. Sul Magnum Strada è disponibile il cambio Optidriver+, che è azionato da un comando posto sul volante. Più leggero, più compatto e più silenzioso, il cambio robotizzato Optidriver+ è ancora più rapido nell’innesto delle marce, pur assicurando comfort, sicurezza e mobilità ottimali con un motore sfruttato al meglio della resa. In Italia, il Magnum risulta gradito sia alla clientela della grande distribuzione, che a quella che opera su strada con trasporti in linea particolarmente gravosi. In entrambi i casi l’originalità del design della cabina viene utilizzato come ulteriore veicolo promozionale per pubblicizzare l’attività del trasportatore. Per quanto riguarda la meccanica, il fatto di disporre in sinergia della catena cinematica di Volvo Trucks è stato vissuto dalla clientela come un benefit non indifferente in termini di prestazioni e di affidabilità, senza che la cosa abbia inciso più di tanto sui costi.
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IL MONDO DEI TRASPORTI • Ottobre 2006
DAL PUNCHER AL MASTER EURO 4, A SOTTOLINEARE IL DINAMISMO RENAULT TRUCKS
La grande rivoluzione Nel tempo record di soli tre anni, la Casa della losanga ha rivisto da cima a fondo la sua gamma, mentre ora presenta anche inediti servizi su misura per i professionisti del trasporto. Con GO24 è pronta a pagare una penalità al cliente se Service 24/24 dovesse ritardare il suo intervento. di Gabriele Mutti HANNOVER - Renault Trucks ha fatto un notevole sforzo, stimato in circa 600 milioni di euro di investimenti, per proporre ai trasportatori soluzioni ottimali per svolgere al meglio la loro attività. La gamma è quella più profondamente rinnovata del mercato e anche ad Hannover si sono viste delle novità. Si può dire che Stefano Chmielewski è stato di parola. Ricordate? “Renault Trucks ultimerà nel 2006 il rinnovo di tutti i suoi prodotti” disse il presidente e direttore generale di Renault Trucks, visibilmente soddisfatto di poter dare questo annuncio ai giornalisti convenuti a Lione per la presentazione della nuova gamma Distribuzione, di quella per l’Edilizia e dei nuovi motori. Ad Hannover la soddisfazione per tutto questo si poteva vedere sul suo volto e anche su quelli di tutti i componenti del suo staff. “Questa fase - dice - è iniziata tre anni fa ed è stata completata in un tempo record: con uno sforzo congiunto di tutti i dipendenti oggi siamo in grado di proporre ai professionisti del trasporto quelle soluzioni di cui hanno bisogno per esercitare il loro mestiere il più facilmente ed efficacemente possibile. Renault Trucks ottiene, così, nuove armi da far valere nei settori consegne, distribuzione, edilizia e trasporto su lunghe distanze”. TEMPI E PROPOSITI MANTENUTI ALLA LETTERA I tempi e i propositi sono stati mantenuti alla lettera, e il fatto stesso che i rinnovi siano stati attuati nel giro di tre anni fa capire come si siano letteralmente bruciate le tappe. Si può dire quindi che Renault abbia oggi più che mai nuove carte vincenti da giocare nei settori delle consegne, della distribuzione, della costruzione e delle lunghe distanze. Ad Hannover fra le tante cose nuove Renault ha presentato un nuovo veicolo destinato alla raccolta rifiuti, il Puncher, dotato di motore Euro 4, con un look rivisto e mosso da un DXi7 che è disponibile nelle versioni da 280 e da 320 cavalli. Tra i numerosi vantaggi del nuovo
Puncher, spicca la cabina ribassata che permette di migliorare la sicurezza, il comfort e la produttività delle attività di raccolta rifiuti, il pavimento piano, la porta del tipo autobus dal lato passeggero e la disponibilità di versioni a passo corto per una migliore maneggevolezza del veicolo. Rispetto alla concorrenza, il nuovo Puncher Euro4 dispone dell’accesso cabina più basso del mercato, così come risulta essere il più compatto grazie alla più corta distanza tra la cabina e l’allestimento. Disponibile in due larghezze, da 2,36 e da 2,50 metri, con due configurazioni di autotelaio (4x2 e 6x2) e con tre passi standard (3.500, 3.700 e 3.900 mm), ha di serie il cambio automatico Allison, la porta tipo autobus di serie dal lato passeggero, le sospensioni oneumatiche posteriori e il rallentatore idraulico in opzione. Oltre che con motore Diesel, il nuovo Puncher viene proposto anche con alimentazione a metano, bimodale (diesel ed elettrico) e con motore elettrico, una versione quest’ultima destinata agli impieghi a basso chilometraggio nei centri cittadini. I suoi punti di forza sono il pavimento cabina completamente piano (è il più basso del mercato) con il primo gradino a soli 20 cm da terra, l’elevata manovrabilità e la facilità di allestimento. Un’altra novità di Hannover è il nuovo Master, modificato nel motore, nelle potenze, nel cambio, nel design esterno e nell’abitacolo: dotato di motore Euro 4, viene proposto nelle versioni 2.5 dCi da 100, 120 e 150 cavalli. Questi motori sono associati a un nuovo cambio e la coppia motrice arriva a 350 Nm contro i 320 Nm della versione precedente. Ad Hannover Renault ha peraltro annunciato che la cosiddetta “gamma consegna”, di cui fanno parte Master e Mascott, verrà completata nel 2007 da un nuovo veicolo, prodotto dalla Nissan e distribuito dalla rete di Renault Trucks. Questo veicolo dalla cabina avanzata, compatto e molto maneggevole è destinato a essere a suo agio ovunque, ma in modo particolare negli angusti centri urbani. Hanno suscitato notevole interesse anche la rinnovata gamma distribuzione, basata se Midlum e Premium, il Kerax e il Premium Lander destinata al
cava-cantiere, e la classica gamma “Lunga distanza” che verte su Premium Strada e Magnum (di quest’ultimo riferiamo a parte, con la stuzzicante versione Vega a tiratura limitata, che si affianca a un’altra serie limitata, con gli inconfondibili colori giallo e azzurro del team Renault di Formula 1). Quanto al Premium, anche la nuova generazione ha saputo farsi largo e si può definire l’ideale completamento del Magnum per chi vuole puntare su un mezzo ugualmente prestazionale e affidabile ma che richiede un investimento più contenuto in sede di acquisto. INVESTITI 350 MILIONI Per quanto riguarda i motori e la tecnologia SCR, va detto che Renault Trucks ha investito 350 milioni di euro per sviluppare la nuova generazione di propulsori DXi con l’ambizione di procurare ai clienti rendimento ed economie di carburante. Per adempiere alla normativa sulle emissioni atmosferiche
dei motori dei camion (Euro 4 da questo mese di ottobre ed Euro 5 nel 2009) Renault Trucks ha scelto la tecnologia SCR, che perStefano Chmielewski, presidente Renault Trucks. mette di eliminare gli ossidi di azoto trattando i gas di scarico per cata- Europa, a qualunque ora del giorno e lisi con un agente riduttore, a base di della notte, inclusi i week-end e le feurea, vale a dire l’AdBlue. Il particolato stività. Il costo del servizio è davvero è eliminato alla fonte con un’ottima modico, e Renault Trucks si impegna a combustione del gasolio, cosa questa corrispondere ai clienti 200 euro ogni che oltretutto aumenta le prestazioni del 24 ore di fermo. veicolo. In tal modo, la qualità di proQuesto indennizzo sarà valido sotto gettazione dei nuovi motori e la tecno- forma di buoni d’acquisto, validi nella logia SCR permettono di ridurre i con- rete di Renault Trucks e rimessi all’insumi fino al 5 per cento in meno rispet- teressato entro due settimane dalla fine to a un modello mosso da un motore dell’evento, senza altre formalità. Euro 3: cosa questa che è stata consta- Come tutti i clienti che già si avvalgotata personalmente dai clienti. no del service 24/24 di Renault Trucks, Dallo scorso mese di settembre, Re- l’abbonato GO24 può consultare su Innault Trucks e la sua rete di distributori ternet lo stato di avanzamento della sua autorizzati hanno iniziato a commer- pratica di assistenza, con la più comcializzare, simultaneamente in dodici pleta trasparenza e in qualunque mo-
Midlum (sopra) e Premium (a sinistra) in posa in uno stand Renault Trucks. Paesi europei, un nuovo servizio, l’abbonamento Renault Trucks GO24. Ideato come un’assicurazione di mobilità, in realtà è un vero e proprio contratto. Renault Trucks con esso si impegna infatti a versare delle indennità, a titolo di compensazione, ai sottoscrittori che dovessero subire un fermo del loro veicolo superiore a dodici ore dalla loro chiamata al Service 24/24 di Renault Trucks. Il GO24 è disponibile per i Magnum o i Premium Strada e Euro4 con meno di sei mesi di vita. UN’OFFERTA ESCLUSIVA Già da questa prima descrizione si intuisce che con GO24 Renault Trucks propone ai suoi clienti l’offerta probabilmente più interessante del mercato. Poiché è evidente che i trasportatori non scelgono di certo né il luogo, né il momento di un guasto, va da sé che un servizio come GO24 è valido in tutta
mento. Come si vede, Renault Trucks è fermamente intenzionata a prosegue nel suo sforzo di venire incontro sempre più alle esigenze di una clientela che fa del trasporto uno strumento di lavoro. E questa iniziativa vuole dimostrare agli occhi del mondo che la celerità del suo servizio assistenza può reggere benissimo il confronto con la concorrenza. A ben vedere, GO24 è una sorta di scommessa, una sfida che la Renault è in grado di vincere. Non è supponenza ma la coscienza delle proprie possibilità, fondata su anni di grande esperienza e di un rapporto diretto con la clientela che dopo la vendita viene consolidato con tutta una serie di attenzioni mirate su quelle che sono le esigenze degli utilizzatori quotidiani. La fedeltà della clientela di Renault Trucks si spiega anche così a conferma di come la vendita di un camion sia solo il primo passo per una fiducia a lungo termine.
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ATTUALITÀ
IL MONDO DEI TRASPORTI • Ottobre 2006
MITSUBISHI / ANCORA PIÙ COMPETITIVO IL CANTER CON MOTORE EURO 4
Lavorare senza inquinare Definitiva consacrazione del nuovo Canter alla recente rassegna tedesca naggio paesaggistico e servizi municipali. Inoltre il nuovo Canter offre una vera particolarità: in occasione del lancio sul mercato giapponese è stato il primo autocarro a guida avanzata con leva del cambio a joystick integrata nella plancia portastrumenti. Collocata a portata di mano, la corta leva sporge solo di poco dalla plancia, lasciando quindi spazio sufficiente per il libero attraversamento della cabina da un lato all’altro. Altrettanto degna di nota è la nuova posizione della leva del freno a mano a destra del sedile di guida.
di Gabriele Mutti HANNOVER - Funzionalità e versatilità, economia d’esercizio e affidabilità, comfort e sicurezza: sono questi i punti forti della settima generazione del nuovo Mitsubishi Canter. Nel model year 2007 esposto ad Hannover, tengono banco i motori che rispettano la normativa europea Euro 4: e il Mitsubishi Canter si presenta con nuove soluzioni motoristiche e miglioramenti destinati a potenziarne ulteriormente le doti. Il cliente può ora scegliere fra quattro moderni motori diesel common rail progettati ex novo, con consumi ridotti, con ricircolo dei gas di scarico (EGR) raffreddato e convertitore catalitico antiparticolato. Il turbocompressore a geometria variabile supplementare riduce le emissioni allo scarico, migliora la rapidità di risposta specialmente ai bassi regimi e offre una coppia ottimale entro una fascia di regimi più ampia.
RIDISEGNATA TUTTA LA CABINA
AMPLIAMENTI DI GAMMA NEI DUE SENSI L’autocarro leggero Canter si distingue tradizionalmente per i motori efficienti e longevi. La gamma di motorizzazioni è stata ampliata sia verso il basso che verso l’alto. Per il modello da 3,5 t di peso totale a terra è stato introdotto un nuovo motore da tre litri di cilindrata, in grado di erogare 81 kW (110 cv) di potenza. La coppia massima è pari a 255 Nm a 1.700 giri/min. La versione da 3,5 t con cabina singola larga è ora disponibile anche con una motorizzazione da 107 kW (145 cv), capace di sviluppare una coppia massima di 362 Nm a 1.700 giri/min. Lo stesso propulsore è disponibile anche per i modelli da 6,5 e 7,5 t di peso totale a terra, per le versioni a cabina singola e doppia. Inoltre, per i modelli da 6,5 e 7,5 t è ora disponibile anche un motore particolarmente potente da 132 kW (180 cv) di 4,9 litri di cilindrata. La coppia massima di 530 Nm è già disponibile a 1.600 giri/min. Tutti i Canter equipaggiati con questo propulsore adottano di serie un impianto elettrico a 24 volt (rispetto a quello a 12 volt ab-
“
Equipaggiato con nuovi motori brillanti e “puliti”, dotati di tecnologia common-rail con un deciso miglioramento anche in termini di comfort e sicurezza. Esposto anche il Canter Eco Hybrid, già in vendita in Giappone.
segmento degli autocarri da 7,5 t il Canter è già il veicolo con la portata utile più alta in assoluto. Grazie alle nuove soluzioni motoristiche adottate e alla portata utile massima di 4.883 kg (nella versione con passo da 2.750 mm), il Canter aumenta il suo distacco rispetto ai concorrenti che puntano sul
pace di trasportare molto comodamente fino a sei persone). La versatilità si esprime soprattutto nelle quattro versioni di cabina, nelle sei classi di peso totale a terra da 3,5 a 7,5 t, nonché nelle sette versioni di passo, che spaziano da 2.500 mm fino al modello di punta con un passo di 4.470 mm e un telaio
con interasse longheroni particolarmente largo. Con la snella cabina Standard e la cabina larga Comfort in versione singola o doppia in grado di ospitare fino a sette persone, il nuovo Canter riesce a soddisfare le esigenze delle aziende operanti nei più svariati settori e servizi: distribuzione, edilizia, giardi-
Completamente ridisegnata nel 2005 sia all’esterno che all’interno, la cabina ribaltabile a guida avanzata del nuovo Mitsubishi Canter è stata progettata soprattutto all’insegna del comfort. L’ottimizzazione degli spazi interni e la maggiore inclinazione verticale del parabrezza rendono possibile un’abitabilità interna superiore alla media. Il comfort è garantito anche dai nuovi sedili Isringhausen con molleggio, dal doppio sedile passeggero di serie e da numerosi portaoggetti fino a un vano portadocumenti nella plancia, la quale risulta caratterizzata ulteriormente da nuovi strumenti di facile lettura. Completano il tutto vani portaoggetti sopra l’aletta parasole. Gli ingegneri di sviluppo hanno focalizzato la loro attenzione anche sulla sicurezza. Il risultato è stato un nuovo sistema di sicurezza per la cabina, battezzato Mitsubishi RISE (Realized Impact Safety Evolution). Esso comprende anche un sistema laterale antintrusione nelle portiere della cabina, composto da due barre disposte diagonalmente, nonché un telaio rinforzato per il pavimento della cabina, il cruscotto ad assorbimento d’energia e supporti dello chassis deformabili longitudinalmente in caso d’impatto frontale. La dotazione di serie del Mitsubishi Canter prevede freni a disco su tutte le ruote, nei modelli con peso totale a terra oltre le 3,5 t anche il sistema antibloccaggio ABS. Fino a tale soglia l’ABS è ordinabile come optional.
Molto interesse per il Canter ibrido
Sintesi di ecologia ed economia
Il nuovo Mitsubishi Canter è disponibile sia a cabina singola, sotto il titolo, che con la doppia cabina, qui sopra. A destra, la versione ibrida. binato alle altre motorizzazioni). Varie migliorie potenziano ulteriormente i principali punti di forza del Canter: gli intervalli di cambio dell’olio, prolungati a 30 000 km, aumentano l’economia d’esercizio e superano in molti casi la normale percorrenza annua di un Mitsubishi Canter. I retrovisori sono stati ottimizzati rispetto a quelli del model year precedente e grazie al loro campo visivo ampliato aumentano la sicurezza di guida così come i nuovi poggiatesta regolabili. Nel
più pesante sistema SCR (riduzione catalitica selettiva). Altri punti di forza sono rimasti invariati: la funzionalità del Canter si esprime specialmente anche sotto il punto di vista del volume di carico e del numero dei posti. A parità di lunghezza totale del veicolo, lo schema a guida avanzata permette di massimizzare il volume di carico. La cabina doppia in allestimento Comfort offre spazio per ospitare fino a sette persone (a eccezione della versione da 3,5 t, ca-
HANNOVER - Esposto alla rassegna tedesca anche il Canter ibrido, primo autocarro ibrido costruito in serie che rispetti le severe normative antinquinamento che entreranno in vigore fra poco meno di un anno in Giappone. Presentato come “l’autocarro di serie più ecologico al mondo”, offre anche livelli eccellenti di redditività, soprattutto grazie ai suoi consumi contenuti. La trazione ibrida diesel-elettrica del veicolo consente di risparmiare oltre il 20 per cento di combustibile rispetto ai modelli dotati di un motore convenzionale. Il Canter Eco Hybrid è infatti dotato di sistema “stopand-go” che spegne il motore durante le soste (una coda, un semaforo, un senso unico alternato ecc.) e che si rivela particolarmente utile. Il risparmio di carburante appare particolarmente evidente nello stop-and-go e nella distribuzione delle merci nell’ambito urbano. Il veicolo è infatti equipaggiato con il moderno cambio Inomat-II realizzato da Mitsubishi Fuso. Si tratta di un sistema di trasmissione automatizzato che non richiede di innestare le marce né di azionare il pedale della frizione, rendendo così il funzionamento del veicolo estremamente semplice ed efficace. Il Canter Eco Hybrid può anche essere guidato in Giappone solo con patente di guida per mezzi di trasporto automatici. La semplicità d’uso del cambio Inomat-II contribuisce anche ad alleviare la fatica del conducente e quindi a una maggiore sicurezza. Il veicolo è estremamente facile da utilizzare, anche perché non richiede alcun tipo di infrastruttura supplementare per il rifornimento. A differenza degli altri veicoli equipaggiati con sistemi di propulsione alternativi (ad esempio il gas metano compresso) che necessitano di speciali condizioni per il rifornimento, il Canter Eco Hybrid
può essere rifornito nel modo tradizionale presso qualsiasi stazione di servizio con disponibilità di gasolio. “Sintesi ideale di ecologia, economia e facilità d’uso grazie alla tecnologia avanzata della sua struttura e dei suoi componenti, questo leggero truck ecologico - ha spiegato Alex Muller, appena nominato responsabile vendite e marketing Mitsubishi Canter per l’Europa, dopo essere stato per cinque in Italia come direttore commerciale Mercedes-Benz Vans in Italia - monta un innovativo motore diesel di piccola cilindrata, un turbodiesel con intercooler da tre litri con doppi alberi a camme in testa e 16 valvole, che eroga una potenza di 92 kW a 3.200 giri/min, mettendo a disposizione una coppia di 294 Nm a 1.700 giri/min. Il motore è dotato inoltre di un filtro antiparticolato ed un sistema altamente preciso di ricircolo dei gas di scarico (EGR) per la riduzione di NOx”.
www.zf.com Sia che si tratti di trasporto a lunga distanza o di distribuzione oppure di un veicolo speciale – con il n° 1 tra i cambi automatici gli autocarri sono sempre un passo avanti rispetto alla concorrenza. AS Tronic rende gli autocarri automaticamente più economici. Come MAN TipMatic, Iveco EuroTronic e DAF AS-Tronic riduce i consumi ed i costi di manutenzione. AS Tronic. Il n° 1, automaticamente.
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ATTUALITÀ
IL MONDO DEI TRASPORTI • Ottobre 2006
EFFER / MASSICCIA PRESENZA AL SAIE 2006
Le gru dei desideri Alla imminente nuova edizione del Salone internazionale dell’industrializzazione edilizia, la società emiliana si presenta con uno stand ampliato che presenta ben otto modelli di gru, tra cui la nuova 585 e il modello 165 in versione restyling visitatori del Saie 2006, va segnalato il nuovo modello 585, con l’angolo di apertura del braccio articolato che cabra fino a 190°. Questa nuova 55 t/m è ideale per montaggio su autocarri o trattori a tre assi. Anche la 585, come tutte le grandi gru Effer di nuova generazione, prevede un gruppo braccio-sfili-jib di sezione decagonale, che nella versione a nove sfili raggiunge lo sbraccio massimo di 23,10 metri. Il modello 165 viene presentato in una versione restyling, con angolo di apertura del braccio articolato fino a 195°. Questa gru da 16 t/m si adatta specialmente ad automezzi che operano nel settore dell’edilizia. Altra gru di grande interesse è la nuova 305 Effer, lanciata in occasione del Saie 2005. Questa gru, sviluppata secondo il noto concetto progettuale “Effer-Octopus”, prevede versioni modulari che consentono di offrire la massima varietà nell’offerta di configurazioni di braccio (corto per carichi pesanti ravvicinati, oppure lungo, grazie ai tanti jib disponibili, ecc.). Effer presenta anche il modello 145, una 13 T/m realizzata anche in questo caso secondo la filosofia “Effer-Octopus, che la rende disponibile con 4 diverse varianti di braccio (con o senza bielle d’articolazione, e con bracci corti per carichi ravvicinati). Un’ampia offerta per soddisfare clienti dalle esigenze più diverse in termini di peso,
di Fabio Basilico CASTELMAGGIORE (Bo) - Per l’edizione 2006 del Saie, il Salone internazionale dell’industrializzazione edilizia in programma a Bologna dal 25 al 29 ottobre, Effer ha approntato un mega stand di oltre 400 metri quadrati, il doppio dell’area normalmente prenotata. Per quest’importante appuntamento, l’azienda emiliana prevede infatti di presentare ben otto modelli di gru tra le più significative della propria gamma: 1550JP, 850, la nuova 585, la 305, 165, 145, 110E e una 30 Easy Power. Tra le gru presentate, l’unica a essere installata su un autocarro è la 1550 J-Power, con gruppo bracciosfili-jib di sezione decagonale (un’esclusiva Effer dal 2002). La versione esposta presenta otto sfili oleodinamici e un jib a sei sfili, il tutto per un’altezza massima da terra di 40 metri. Degna di nota anche la 850, uno dei modelli di punta tra le gru di alta gamma della produzione attuale Effer, che ha conosciuto un rilevante successo di vendita in tutta Europa. Il carico massimo sollevabile da questa gru è di 27 tonnellate fino a un’altezza di 8 metri dal suolo. Con il jib a sei sfili, l’850 consente di sollevare 6 tonnellate fino a un’altezza massima di 33 metri da terra. Tra le novità che Effer presenterà ai
Nissan collauda un nuovo sistema di trasporto intelligente
Sistemi multiplex Teq
prestazioni o sbraccio. Completano lo stand anche i modelli 110-E e 30EasyPower. Dal mese di ottobre 2005, CTE marchio da vent’anni sinonimo di qualità nella produzione e commercializzazione di attrezzature per la movimentazione di materiali su scale, attrezzature per traslocatori, piattaforme aeree ed elevatori per edilizia - ha rilevato tramite la consociata Sol.Ge. Spa le attività di Effer Holding, nata nel 2000 per consolidare le diverse attività industriali e commerciali sviluppate fin dal 1965 da Giancarlo Monti, fondatore di Effer. La specificità e l’alto livello di personalizzazione delle gru Effer, spesso tagliate su misura del singolo cliente, sono garantite da una produzione articolata su cinque stabilimenti, che coprono l’intero ciclo produttivo della gru, dall’ingresso delle lamiere fino al montaggio su autocarro per le gru più complesse. Ogni anno escono dagli stabilimenti Effer oltre 2.000 gru di capacità variabile. Effer si è da tempo organizzata in quattro Divisioni che coinvolgono direttamente e trasversalmente le aree Tecnico/Progettuale, Marketing e Vendite: Gru Terrestri, Gru Marine, Applicazioni speciali e Ricambi. Questo tipo di struttura consente un ascolto più attento delle esigenze del mercato e una particolare comprensione di tutte le richieste del cliente. Del gruppo Effer fa parte la Bizzocchi Srl di Bertinoro (Fc), società nata nel 1975 dalla trasformazione di una precedente azienda che operava nel settore delle autoscale, grazie all’intuizione di Mario Bizzocchi che trent’anni fa aveva intravisto opportunità di mercato favorevoli alla produzione di piattaforme per lavoro aereo e funzionamento oleodinamico. Per quanto riguarda CTE, il gruppo ha una presenza territoriale capillare, sia in Italia che in Europa. A partire da Rovereto (Tn), sede legale dell’azienda, CTE si articola in una serie di filiali, punti vendita e officine convenzionate che assicurano un servizio di assistenza e supporto tecnico tempestivo.
Crescita del fatturato Bosch nel settore dei veicoli industriali
Obiettivo: entro il 2015 Tutto sotto dimezzare gli incidenti mortali controllo
La precisa strategia per i veicoli da lavoro
TOKYO - Nissan Motor Company ha annunciato l’avvio dei collaudi di un sistema di trasporto intelligente di nuova generazione, che permette la comunicazione tra veicoli e infrastrutture contribuendo a ridurre gli incidenti d’auto e la congestione stradale. I test sono in programma nel periodo che va dal 1° ottobre 2006 a fine marzo 2009 nella Prefettura di Kanagawa, 25 km a sud-ovest di Tokyo, allo scopo di valutare la ricettività degli utenti a questo tipo di sistema. Gli automobilisti coinvolti saranno circa 10mila, tutti necessariamente abbonati al servizio telematico di navigazione Nissan Carwings. Il sistema di controllo del traffico sviluppato da Nissan utilizza le informazioni ottenute dai veicoli circolanti e da appositi trasmettitori ottici posti ai lati delle strade, e segnala agli automobilisti potenziali situazioni di pericolo determinate da altri veicoli in avvicinamento. Le informazioni sono ricevute da un’antenna montata a bordo delle auto. Il sistema, inoltre, è in grado di segnalare il superamento di determinati limiti di velocità in prossimità delle scuole e, in base alle informazioni sulla posizione e la velocità dei veicoli ricavate da tecnologie di comunicazione wireless, indica anche il percorso più rapido per raggiungere la propria meta. I collaudi testeranno tutta una serie di componenti del sistema come il rilevatore di presenza veicoli. Agli incroci, specie quando la visibilità non è ottimale, il sistema avverte il guidatore del rapido avvicinamento di altri veicoli. Se, ad esempio, rileva la presenza di un veicolo in arrivo da sinistra a velocità sostenuta, attiva un cicalino e un messaggio preregistrato del tipo: “Auto in avvicinamento da sinistra”. Contemporaneamente, sullo schermo del navigatore, appare l’immagine di un veicolo in avvicinamento. Il sistema avverte inoltre l’automobilista se questi si sta avvicinando a velocità troppo elevata a uno stop o a un semaforo rosso. Il sistema segnala il superamento di determinati limiti di velocità nei pressi delle scuole. Se la velocità dell’auto è troppo elevata, si attiva un cicalino e un messaggio preregistrato invita a rallentare: “Attraversamento scolari. Moderare la velocità”. Il sistema indica agli automobilisti il percorso più breve per raggiungere la propria destinazione, elaborando i dati raccolti dai telefonini degli utenti CARWINGS, inclusi i tassisti, e i rilevamenti effettuati dall’operatore di telefonia mobile NTT DoCoMo, Inc. Tutte le informazioni sono poi convogliate al server Nissan, che ne ricava un quadro dettagliato sulla situazione del traffico. Il server lo reinvia allo schermo del navigatore montato a bordo dell’automobile sotto forma di mappe stradali, ove sono indicati, in tempo reale, i punti di maggiore congestione. Il sistema copre un’area geografica più vasta rispetto al servizio pubblico VICS (Vehicle Information and Communications System), che fornisce informazioni analoghe avvalendosi di segnali FM multiplex, onde radio e trasmettitori infrarossi. Il rilevatore di presenza e il segnalatore di velocità saranno collaudati sino al termine dell’esercizio fiscale 2007. I collaudi del navigatore dinamico proseguiranno invece per tutto l’esercizio 2008.I test del sistema di trasporto intelligente di Nissan sono condotti in collaborazione con NTT DoCoMo, Matsushita Electric Industrial Co., Ltd., azienda specializzata in elettronica di consumo, e Xanavi Informatics Corp., produttore di software e sistemi di navigazione. Matsushita Electric ha messo a punto i trasmettitori ottici da collocare ai lati delle strade insieme alla Polizia di Stato nazionale, al corpo di polizia della Prefettura di Kanagawa e alla società giapponese UTMS (Universal Traffic Management Society). In Giappone, l’obiettivo è di dimezzare entro il 2015 il numero di incidenti gravi o mortali in cui sono coinvolti veicoli Nissan, rispetto ai dati del 1995.
HANNOVER - La proiezione di crescita del Gruppo Bosch a chiusura dell’anno 2006 sarà del 5 per cento rispetto al 2005 per un fatturato complessivo di circa 43,5 miliardi di Euro. Ad annunciare i dati preliminari, in occasione della 61ª edizione della IAA veicoli industriali e commerciali di Hannover, è stato Bernd Bohr, membro del Board of Management Bosch e responsabile del settore automotive della multinazionale tedesca. Del fatturato complessivo, circa 27 miliardi di Euro sono attesi dal settore principale del Gruppo, l’automotive, nel quale si prevede un incremento compreso fra il 3 e il 4 per cento per l’anno in corso. Sul mercato internazionale la tecnologia automobilistica presenta uno sviluppo diversificato a seconda delle aree geografiche. Ma, se per quanto riguarda il settore degli autoveicoli il dinamismo dell’Asia non riesce a compensare i problemi del mercato nordamericano, le vendite nel settore dei veicoli commerciali registrano valori in crescita in tutto il mondo. Per la fine del 2006 si attende nel settore tecnologia per autoveicoli con applicazione ai veicoli commerciali e industriali una crescita del 7 per cento per un fatturato complessivo di circa 6,2 miliardi di Euro. La congiuntura favorevole e l’applicazione in molti Paesi di standard ambientali sempre più severi hanno contribuito al raggiungimento di un risultato più che soddisfacente. La strategia del Gruppo Bosch è difatti orientata allo sviluppo di tecnologie pulite ed economiche Il sistema Denoxtronic di Bosch, ad esempio, rappresenta un esempio dell’approccio strategico dell’Azienda. Questa tecnologia (un sistema di dosaggio Adblue, installato con un catalizzatore per ossido di azoto) permette un risparmio di carburante fino al 5% nel rispetto completo della norma sulle emissioni Euro 5 (norma che entrerà in vigore nel 2008). Intanto le vendite del sistema Denoxtronic aumentano - dalle 100.000 unità di quest’anno alle 300.000 previste per il prossimo. Oltre alle tecnologie per il post-trattamento dei gas di scarico, il Gruppo Bosch ha sviluppato, in stretta cooperazione con il cliente, il sistema di iniezione ad alta pressione per ridurre ulteriormente consumi ed emissioni. In questo contesto Bosch, così come i costruttori di veicoli industriali, punta più che mai sul sistema Common Rail. Anche in questo ambito l’andamento delle vendite è in crescita - da 950.000 sistemi nel 2006 a 1,7 milioni nel 2009. L’incremento è da attribuire anche alla crescita della domanda sui mercati asiatici, dove sono state introdotte norme sui gas di scarico più severe. Nel nuovo Centro Tecnico di Wuxi, in Cina, Bosch si sta occupando di 45 progetti relativi al Common Rail per costruttori di veicoli industriali nazionali. Di questi progetti, già cinque sono entrati nella produzione di serie, e saranno sul mercato entro il 2008. Parallelamente allo sviluppo di tecnologie economiche e pulite, il Gruppo Bosch si sta impegnando da anni nel rendere le autovetture più sicure. Tali sistemi, primo fra tutti l’Electronic Stability Program o ESP, hanno trovato applicazione anche nei veicoli commerciali e industriali. A questo proposito Bosch ha sviluppato una funzione software per il Programma Elettronico di Stabilità in grado di riconoscere la condizione di carico dei veicoli commerciali e di ridurre notevolmente il rischio di ribaltamento. Nel 2006 un veicolo industriale leggero su quattro in tutto il mondo è stato equipaggiato con ESP di serie, nel 2010 saranno uno su due. L’impegno di Bosch nella ricerca e nello sviluppo di tecnologie innovative si riflette negli investimenti (2,6 miliardi di Euro nel settore tecnologia per veicoli commerciali). Alla fine del 2006 Bosch conta circa 160.000 collaboratori, di cui 19.600 occupati in ricerca e sviluppo.
B ARBENGO (Svizzera) - La Teq, con sede a Barbengo, in Svizzera, è una società leader nei sistemi Multiplex per autoveicoli. La gamma di prodotti che è in grado di proporre alla clientela è particolarmente vasta, e comprende: Adicom, un sistema Multiplex con protocollo Can che riduce il numero di collegamenti dell’impianto elettrico, migliorandone affidabilità e prestazioni; Teq Monitoring, un localizzatore satellitare basato su tecnologia Gps/Gsm/ Gprs con interfaccia Can e radio a corto raggio, che permette la localizzazione, il monitoraggio e le diagnostica delle flotte; Bus Sapiens, la soluzione per le aziende del trasporto pubblico che prevede l’integrazione di servizio a chiamata, informazioni all’utenza, bigliettazione, gestione delle coincidenze, interfacciamento con rete semaforica, consuntivazione dei dati di esercizio, manutenzione predittiva, localizzazione, monitoraggio, comunicazione e diagnostica a distanza. Non è finita qui, perché fra i prodotti Teq figurano anche il Teq Programmer, apparecchiatura di diagnosi per interfacce CAN, SAE J1939, ISO 9141 (K/L), RS-232, RS-485, Keyword 2000; Teq Drive, un limitatore di velocità per autocarri e varie centraline OEM per la gestione di tettucci elettrici, porte elettriche ed elettropneumatiche, rampe per disabili, iniezione per motori benzina e diesel. I settori di applicazione dei prodotti Teq sono autobus, autocarri, autoveicoli, rulli compattatori di asfalto, vibrofinitrici, i natanti (imbarcazioni da diporto e da competizione), le macchine operatrici e semoventi, le autogrù, i sollevatori, le betonpompe, le betoniere, le acciarie, gli impianti di automazione e le Home & Building Automation. Ma i prodotti Teq servono anche i cosiddetti FMS (fleet management systems), gli analizzatori di reti e simulatori, i sistemi Gsm, Gprs e Gps.
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TRUCKS E DINTORNI
IL MONDO DEI TRASPORTI • Ottobre 2006
ZF / RISULTATI IN CRESCITA PER IL GRUPPO TEDESCO
Il sistema “guida” matici e integrato in modo ottimale nel sistema di gestione dei freni del veicolo e quindi anche nella funzione Tempomat. Fino al 90 per cento delle frenate quotidiane di un autocarro pesante possono essere effettuate dal freno integrato nel cambio che, diversamente dal freno motore e dal freno ruota, funziona però senza usura. Il nuovo Intarder sviluppa nella versione Power 4.000 Nm, una forza frenante nettamente superiore rispetto ai modelli precedenti. Anche nella versione Eco la forza frenante è notevole e raggiunge i 3.300 Nm. Entrambe le versioni di 65 kg pesano meno delle precedenti ma hanno comunque lo stesso ingombro. La durata prevista per il nuovo Intarder di ZF è di un milione di km (nel trasporto a lungo raggio), ovvero del 25 per cento superiore. A ciò si aggiungono nuove funzioni pratiche: ad esempio quella di raffreddamento e di riscaldamento del cambio.
di Fabio Basilico HANNOVER - Nel corso del 2006, da gennaio ad agosto, il gruppo ZF, specializzato nella produzione di componenti per veicoli, in particolare trasmissioni e telai, ha incrementato le vendite del 9 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La crescita ha interessato tutte le divisioni della società tedesca. ZF stima di chiudere l’anno in corso con un totale vendite pari a 11,6 miliardi di euro, contro i 10,8 miliardi del 2005. I prodotti chassis hanno rappresentato nel 2005 il 49 per cento del totale vendite, mentre i sistemi di guida hanno totalizzato il rimanente 51 per cento. Più nel dettaglio, il 59 per cento dei prodotti commercializzati lo scorso anno da ZF nel mondo erano trasmissioni, il 21 per cento componenti chassis, l’8 per cento componenti sistemi di guida, 6 per cento assali e 6 per cento sistemi di sterzo. L’Europa Occidentale assorbe l’81 per cento dei prodotti della Casa tedesca, il Nord America il 7 per cento, il Sud America il 6 per cento, l’area Asia Pacifico l’1 per cento. FORNITORE LEADER Il ruolo che ZF ricopre come fornitore leader dell’industria motoristica internazionale è stato ribadito ancora una volta in occasione dell’ultimo Salone internazionale dei veicoli industriali di Hannover. Lì ZF ha presentato importanti innovazioni nel settore dei veicoli commerciali e industriali. Per esempio, ZF ha messo a punto una tecnologia ibrida che apporta significativi risparmi nel consumo di carburante e importanti riduzioni delle emissioni inquinanti. I vantaggi dei sistemi ibridi sono evidenti nel traffico cittadino: questo perché ZF ha progettato e realizzato soluzioni specificamente rivolte ad autobus, van, camion leggeri e altri veicoli commerciali, quelli cioè impegnati in frequenti start and stop tipici del trasporto in ambito cittadino. In questo ambito, ZF è in grado di fornire sia singoli componenti, come il motore elettrico, che un sistema completo. La soluzione più indicata è basata sul principio costruttivo dell’ibrido parallelo, in cui motore elettrico e motore a combustione vengono collegati in parallelo da un cambio. Sempre a proposito di riduzione dei consumi, l’ormai famosa trasmissione automatica AS Tronic consente nell’attuale stadio di sviluppo risparmi nell’ordine del 4 per cento. Solo nel 2006 ZF fornirà almeno 50mila unità di AS Tronic, mentre entro il 2008 la Casa di Friedrichshafen prevede che circa il 50 per cento di tutti gli autocarri dell’Europa occidentale saranno dotati di cambio automatico (tra cui ovviamente l’AS Tronic). Per Case costruttrici come Iveco, Daf e Man, AS Tronic rappresenta la scelta preferita per gli autocarri pesanti. Ma oltre che sugli autocarri, ZF AS Tronic viene installato anche su moderni autobus Gran Turismo di numerose Case costruttrici. Nel frattempo ZF ha esteso i vantaggi dell’AS Tronic anche ai veicoli medio-pesanti e leggeri impiegati nella distribuzione. Nel 2005 sono state introdotte due versioni dell’AS Tronic appositamente realizzate per questo segmento: AS Tronic mid (a 12 rapporti) e AS Tronic lite (a 6 rapporti). La trasmissione automatica ZF EcoLife, per esempio nell’utilizzo a bordo di autobus urbani, permette riduzioni di consumi fino al 5 per cento. Nella realizzazione di questo nuovo prodotto, ZF ha pensato innanzitutto ad aumentare la redditività e i vantaggi per il cliente. Il cambio è infatti adeguato alle coppie più elevate dei moderni motori per autobus urbani e può trasmettere fino a 2.000 Nm. Ciò vale anche per combinazioni di peso superiore che in futuro dovrebbero trovare un più ampio impiego. La nuova ZF EcoLife contiene più di
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Il gruppo tedesco specializzato nella produzione di trasmissioni e telai propone sempre prodotti all’avanguardia, frutto di continue e attente innovazioni tecnologiche. La qualità delle soluzioni ZF è dimostrata da crescenti successi commerciali sui mercati internazionali.
60 miglioramenti rispetto all’Ecomat che l’ha preceduta. Un’altra novità è l’automatico eTronic sviluppato per i van. Questo cambio a sei rapporti a presa diretta o con marcia surmoltiplicata racchiude tutti i suoi componenti inclusi i collegamenti dei cavi in un’unica unità che può essere installata senza problemi. Da circa un anno, l’eTronic mostra i suoi vantaggi nelle versioni automatiche dell’Iveco
Daily Agile. Ad Hannover, ZF ha presentato anche il nuovo Intarder, sottoposto a modifiche fondamentali. La più recente versione del freno ZF integrato nel cambio garantisce un effetto frenante del 25 per cento superiore ma pesa meno ed è più silenziosa dei modelli precedenti. Il nuovo Intarder può essere installato con collegamenti notevolmente semplificati nei cambi manuali e auto-
ALTA TECNOLOGIA ANCHE NEL MANUALE Nel mondo dei cambi manuali, sono ben conosciuti Ecosplit, Ecomid e Ecolite. Con Ecosplit per la classe pesante degli autocarri per il lungo raggio, Ecomid per il servizio di distribuzione ed Ecolite per i veicoli leggeri sempre impiegati per la distribuzione, ZF copre tutti i campi di applicazione. Tutti e tre i cambi manuali hanno una caratteristica in comune: i vantaggi. Grazie alla speciale regolazione di precisione dei rapporti, alle brevi escursioni della leva d’innesto e all’elevata silenziosità di funzionamento, questa gamma di prodotti si contraddistingue per la lunga durata e l’assenza di manutenzione. Ciò riduce i life cycle costs, dal cui controllo e dalla cui stabilità dipende spesso il successo di un’impresa di trasporti. All’elevato comfort d’innesto provvede la servoassistenza pneumatica del meccanismo Servoshift. L’Ecosplit aveva finora 16 rapporti.
Ora ZF introduce nella produzione di serie una versione a 12 rapporti completamente sviluppata ex novo che soddisfa i nuovi requisiti in fatto di coppia e le norme europee. Questo perfezionamento del collaudato cambio Ecosplit garantisce maggiore redditività e offre una maggiore potenza specifica. La coppia massima è infatti di 2.800 Nm. Il manuale a nove rapporti Ecomid è una gamma media adatta in particolare a coppie tra 1.000 e 1.300 Nm. Anche in questo caso viene impiegata la servoassistenza pneumatica del meccanismo Servoshift. Per gli autocarri leggeri impiegati nella distribuzione sono disponibili tre versioni con coppie comprese tra 500 e 1.050 Nm. Si tratta del cambio a sei rapporti Ecolite, che semplifica le condizioni di lavoro dal momento che funziona in base allo stesso principio del fratello maggiore. Inoltre, rappresenta la base dell’As Tronic lite automatico. PERFORMANCE POSITIVE PER TUTTE LE DIVISIONI Nei primi otto mesi del 2006, le vendite della divisione “Tecnologie dei sistemi di guida” sono aumentate del 6 per cento. Si parla invece di una crescita del 20 per cento delle vendite della divisione “Chassis automobilistici”, dovuta soprattutto alla forte domanda di sistemi e componenti per assali. Le trasmissioni per autobus e truck della divisione “Veicoli commerciali e Tecnologia speciale dei sistemi di guida” hanno incrementato i risultati commerciali del 9 per cento. Forte è risultata la domanda per il nuovo AS Tronic automatico disponibile per l’intero range di veicoli, dai pesanti ai van. Anche la domanda per le trasmissioni manuali ha contribuito all’aumento delle vendite. La divisione “Sistemi di guida per il fuoristrada e Assali” non è stata da meno delle altre, mettendo a segno una crescita del 20 per cento rispetto ai primi otto mesi del 2005. Infine, la divisione “Powertrain e Sospensioni”, che ha chiuso i primi otto mesi del 2006 con un +4 per cento. Va anche registrato l’incremento delle performance commerciali della ZF Steering Systems, joint venture costituita con la società Robert Bosch: l’aumento del 7 per cento delle vendite è soprattutto dovuto alla sostenuta domanda di sistemi sterzanti, anche elettronici, nel settore veicoli commerciali e industriali.
CEMAT / FORTE INCREMENTO DEI TRAFFICI NEL “COMBINATO”
Dalla Tunisia alla Bielorussia MILANO - Cemat, specialista del trasporto tramite container, archivia un primo semestre 2006 con dati di traffico del tutto positivi. A livello interno sono stati infatti eseguiti 81.567 trasporti, con un incremento del 7,5 per cento sul 2005. In particolare, va rilevato il notevole sviluppo dei traffici da e per la Puglia, che registra un incremento del 26,14 per cento. Per rispondere sempre più alle esigenze della clientela, nel corso del primo semestre è stata attivata la nuova relazione Prato-Catania Bicocca e ritorno con cadenza trisettimanale in ogni direzione. A livello di traffico internazionale sono stati eseguiti 230.115 trasporti, con un incremento del 17,1 per cento sul 2005. Il risultato è dovuto al buon andamento dei traffici su tutte le direttrici. In particolare, quello da e per la Germania è cresciuto del 15,3 per cento, quello da e per il Belgio del 15,9 per cento, e quello da e per la Francia del 27,4 per cento. GRANDE ATTENZIONE AL SUD-EST EUROPEO Nel corso del primo semestre è stata inoltre ampliata l’offerta sulla relazione Verona-Colonia e viceversa con un terzo treno giornaliero mentre è già programmato di portare in futuro il cadenzamento, se sarà il caso, anche a quattro-cinque corse al giorno. Il 29 maggio scorso è stato inaugurato il servizio Verona-Lubiana, gestito
trasporto combinato è partito due anni dopo. Nel 1980 il “combinato” arriva in Sicilia, e l’anno dopo diventa internazionale. Nel 1986 è la volta della Sardegna, mentre nel 1988 nasce a Verona il Quadrante Europa, il più importante “land terminal” europeo. ESPANSIONE CONTINUA
con la consorella slovena AdriaKombi. Nella fase iniziale la proposta verte su due partenze per ogni senso di marcia. Con questa iniziativa si è voluta offrire al mercato la possibilità di effettuare trasporti da e per i Paesi del sud-est europeo utilizzando l’hub di Lubjana per rilanciare su Serbia, Croazia, Romania, Bulgaria e Turchia. Infine dal 10 settembre scorso è stato attivato un nuovo treno sulla relazione Novara-Lubecca e viceversa, proposta in joint-venture con Hupac e Kombiverkehr. Caratteristica peculiare del nuovo servizio è quella di trasportare semirimorchi alti quattro metri. Nella fase iniziale il treno circola una volta la settimana in ogni senso, con partenze il venerdì da Novara e la domenica mattina da Lubecca. A partire da questo mese di ottobre è previsto un
ampliamento del servizio fino a tre partenze la settimana in ogni senso di marcia. Cemat, inoltre, nel corso del primo semestre ha ampliato il proprio parco carri ferroviario, portandolo a 3.872 moduli-piattaforme di carico. Per rispondere alle crescenti richieste di trasporto di casse mobili di altezza di 2,90 metri su tutto il territorio italiano, sono stati acquistati ben 200 carri ferroviari ribassati a due piattaforme di carico di altezza di 945 mm. Questo permette di rispondere non solo all’esigenza sopra indicata, ma anche di offrire il trasporto di container “high cube di altezza 9’6”. Cemat è stata fondata nel 1953 e nel 1976 le è stato assegnato il ruolo di società nazionale per il trasporto combinato strada-rotaia e il primo treno di
Nel 1990 entrano in servizio i treni “shuttle” mentre tre anni dopo è la volta del progetto “Gateway”, estendendo i treni shuttle a quelle direttrici di traffico che non dispongono di volumi sufficienti a realizzare treni completi. Nel 1994 il trasporto combinato passa sotto la Manica e raggiunge la Gran Bretagna e in quello stesso anno anche la Grecia è collegata direttamente all’Unione europea. Nel 1995 nasce il terminal Cim di Novara mentre parte il servizio “Frigosat”, con fresco garantito per le merci deperibili grazie al monitoraggio satellitare. Nel 1998 Frigosat raggiunge la Bielorussia e sempre nel ’98 Cemat ottiene la certificazione di qualità Iso 9002. Nel 2000 il trasporto combinato arriva in Tunisia e viene realizzata una piattaforma gateway nel terminal di Bologna: è la nascita di Nodo Italia. Inoltre sempre nel 2001 parte la cosiddetta “autostrada viaggiante” Verona-Worgl, mentre nel 2003 Cemat festeggia i suoi primi cinquant’anni di vita. E l’avventura continua...
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TRUCKS E DINTORNI
IL MONDO DEI TRASPORTI • Ottobre 2006
WABCO / EXPERT DIAGNOSTICS AL SERVIZIO DELLE OFFICINE PER I VEICOLI COMMERCIALI
Sotto controllo la vita del furgone Presentato al recente Iaa di Hannover, il nuovo sistema consentirà alle officine di offrire ad una clientela sempre più esigente una crescente qualità di servizio per un ampio numero di marche di veicoli HANNOVER - Un nuovo sistema di diagnosi per veicoli commerciali completo, multiuso, plurimarche e multilingue viene proposto da Wabco per l’aftermarket. Si chiama Expert Diagnostics ed è stato presentato al recente Iaa di Hannover. “Questo sistema avanzato di diagnosi Wabco - ha affermato il vicepresidente Jean-François Barth - è una soluzione innovativa in grado di creare nuove opportunità di lavoro per le officine. Che ora dotate di Expert Diagnostics saranno in grado di eseguire diagnosi su più tipi di sistemi elettronici e su più marche di veicoli commerciali. Questa soluzione modulare, multiuso e plurimarche consente alle officine di offrire a una clientela sempre più esigente una crescente qualità di servizio per un ampio numero di marche di veicoli”. “Alla Wabco - ha proseguito Barth lavoriamo in stretto contatto con i clienti OE per sviluppare sistemi di controllo tecnicamente avanzati in grado di migliorare l’efficacia operativa e il confort dei conducenti e di aumentare la sicurezza del veicolo. La tecnologia odierna richiede una gamma sempre più ampia di servizi di diagnosi specifici. Alle piccole e alle grandi officine viene richiesto di trovare una soluzione semplice, affidabile e flessibile, applicabile a diverse marche e sistemi. Expert Diagnostics è una soluzione innovativa: un sistema modulare di facile
utilizzo, economico, alla portata di tutti e in grado di assicurare un notevole vantaggio competitivo per l’ampio numero di veicoli e di sistemi gestibili. Si tratta di una nuova interessante opportunità per dimostrare il nostro impegno nel fornire ai clienti aftermarket esperienza tecnica e assistenza per l’intero periodo di vita dei veicoli commerciali”. In funzione delle proprie esigenze specifiche, le officine possono scegliere tra tre modelli di Expert Diagnostic da un tester compatto e portatile ad un sistema di diagnosi, più sofisticato e completo, denominato Premium. Il modello Compact, che include il Wabco “Smart Handheld” (dispositivo autonomo per l’acquisizione dei dati sul veicolo) rappresenta la soluzione ideale per le officine che già utilizzano altri sistemi di diagnosi. Il modello Advanced, grazie all’utilizzo di un PC portatile, offre una versione più sofisticata. E’ quindi la soluzione più idonea per le officine che ancora non dispongono di un PC o di un portatile per la diagnosi dei veicoli. Infine, il modello Premium offre una stazione diagnostica avanzata e accessoriata che include, come la precedente, il PC portatile con relativa valigetta, un carrello, la base di supporto per il portatile ed un lettore DVD. L’hardware e il software dell’Expert Diagnostics sono progettati per far fronte alle intense condizioni di lavoro
delle officine, e sono supportati da un servizio post-vendita completo, inclusa la formazione, una linea Wabco diretta multilingue e l’assistenza sul posto. Gli abbonamenti annuali al sistema di diagnosi possono essere personalizzati ed includere sia il sistema Wabco che i principali sistemi OE, inclusi i controlli freni, motore, cambio e sospensioni. Gli aggiornamenti sono facili da scaricare senza dover cambiare hardware. I modelli Advanced e Premium, che utilizzano portatili robusti, potenti e provvisti della versione più recente di Microsoft Windows XP, sono già predisposti per i futuri aggiornamenti e possono inoltre essere usati per altre applicazioni in ufficio e in officina. Una scheda LAN wireless è disponibile per
connettere il portatile con lo “Smart Module”. Questa sofisticata soluzione WiFi consente al personale di spostarsi all’interno dell’officina con maggiore libertà, eseguendo diagnosi su veicoli diversi senza la necessità di collegarsi alla stazione diagnostica. Il sistema Wabco Expert Diagnostics è stato intensivamente testato presso i “Service Centers” Wabco. Dato che inizialmente dovrà dare assistenza alle principali marche di veicoli e sistemi dell’Europa Occidentale, Expert Diagnostics verrà presentato innanzitutto alle officine dell’Europa Occidentale e Centro-Orientale, del Medio Oriente e dell’Africa. Sarà in seguito disponibile per altre marche e aree geografiche. Wabco, il settore di “American Stan-
dard Companies” operante nel campo dei sistemi di controllo veicolo, è uno dei leader mondiali nella produzione di sistemi elettronici per il controllo della frenatura, della stabilità veicolo, delle sospensioni e della trasmissione per veicoli commerciali pesanti. I prodotti Wabco sono, inoltre, sempre più utilizzati nelle autovetture di prestigio e negli sport utility vehicle (SUV). Tra i propri clienti Wabco annovera i maggiori costruttori mondiali di veicoli commerciali, di rimorchi, di autobus e automobili. Fondata negli Stati Uniti nel 1869 con il nome di Westinghouse Air Brake Company, Wabco è stata rilevata dall’American Standard nel 1968. Con sede a Bruxelles, Belgio, impiega attualmente circa 7mila dipendenti, dislocati in 34 uffici e stabilimenti di produzione, presenti in tutto il mondo. Nel 2005 Wabco ha contribuito con 1,8 miliardi di dollari al fatturato totale di American Standard pari ad oltre 10,3 miliardi di dollari. Quest’anno si celebra il 25 anniversario del lancio sul mercato del sistema antibloccaggio dei freni (ABS) per i veicoli industriali, frutto della collaborazione fra Mercedes-Benz (ora DaimlerChrysler) e Wabco. Innovazione tecnologica nel 1981, l’Abs è diventato oggi uno standard globale, che ha consentito di migliorare la sicurezza stradale e i costi d’esercizio dei veicoli in tutto il mondo.
PALFINGER / LEADER NELLE GRU PER AUTOCARRI
SIMULATORE DI GUIDA PER TRASPORTATORI
Piccole ma tenaci
Formazione in Dekra
REGGIO EMILIA - La Palfinger Italia Spa, con sede a Reggio Emilia, è l’importatore per l’Italia del gruppo multinazionale austriaco Palfinger, azienda leader nel mercato delle gru per autocarro. Sempre attenta all’evoluzione delle tendenze e delle esigenze della clientela, la Palfinger propone le nuove Gru Compact, i cui modelli PK 4100 e PK 2700 Compact Plus: questa serie di piccole gru è diventata una delle linee di punta della vasta gamma di prodotti offerti dalla società reggiana. Palfinger Italia propone quindi, come sempre fra i primi sul mercato italiano, una linea completa di piccole gru con estensione idraulica fino a 4 sfili, a ulteriore conferma del costante impegno che Palfinger dedica alla ricerca di soluzioni tecnologicamente avanzate. Il settore del legname e del riciclaggio sta acquisendo sempre maggiore rilevanza e i caricatori Palfinger Epsilon, grazie all’indiscussa qualità e all’elevata tecnologia che sono in grado di offrire, si possono definire una risposta perfetta a tutte le esigenze del mercato. Sull’onda dell’eccezionale successo riscontrato dai caricatori forestali Epsilon, la Palfinger Italia propone il modello E 140Z81, uno fra i più apprezzati sul mercato europeo. Il doppio braccio telescopico con rinvio a catena, i tubi di alimentazione olio interni, il sistema a bielle tra colonna e braccio principale (che garantisce, per alcune configurazioni, una capacità di sollevamento superiore del 60 per cento rispetto a una macchina tradizionale), i fari che agevolano il lavoro notturno con l’impianto elettrico cablato e comandi di alta qualità per uso nelle condizioni ambientali più estreme, sono alcune tra le principali caratteristiche che contraddistinguono questo caricatori. La Palfinger Italia Spa ha inoltre introdotto da quest’anno nella sua gamma anche i caricatori agricoli Steindl, il
cui modello di punta è il TKZ 50.78. Le caratteristiche principali di questa nuova linea di modelli sono costituite dalla compattezza del design, dalla leggerezza grazie alla grande qualità degli acciai utilizzati, dalla velocità operativa che sono in grado di offrire grazie al doppio impianto idraulico e dall’estrema ottimizzazione dell’area di lavoro sia sottocolonna che in lunghezza, oltre ovviamente alla garanzia riconosciuta di un prodotto già industrializzato e che parte del cosiddetto “universo” Palfinger. Non vanno poi dimenticate le piatta-
forme aeree Bison Palfinger, suddivise nelle due famiglie di modelli Access e TKA. La prima dispone di bracci telescopici in alluminio ed è idonea per il montaggio su mezzi fino a 35 quintali di Ptt; la TKA raggiunge altezze fino a 61 metri e grazie al sistema di rotazione brevettato KS permette il montaggio su veicoli molto compatti e consente l’utilizzo di elevati sbracci di lavoro laterali. Con queste due “famiglie” di piattaforme aeree Palfinger Italia offre alla sua clientela tutta una serie di prodotti di qualità eccezionale.
MILANO - Per ottenere il brevetto di volo o quello di guida di un treno, è necessario accumulare un grande numero di ore d’esperienza. Gli elevati costi di questi training hanno favorito lo sviluppo di sofisticati simulatori di guida. Perché non adottare il sistema anche nella formazione degli aspiranti autotrasportatori? Ci ha pensato Dekra che ha messo a punto il simulatore Trust 3000 e lo ha installato presso il Centro Dekra Akademie di Norderstedt in Germania. In 12 mesi sono oltre 400 gli autotrasportatori che hanno frequentato il corso ottenendo l’attestato di “tested truck drivers”. Non si è trattato per il momento di aspiranti camionisti, ma di operatori già esperti a cui sono state insegnate tecniche avanzate per gestire al meglio le situazioni pericolose e le operazioni di manovra complessa. Circa 150 partecipanti, inviati da alcune aziende di trasporto merci, hanno potuto esercitarsi in tecniche di guida tese alla riduzione del consumo di carburante e all’incremento della sicurezza di guida e di carico delle merci. L’esperienza è stata molto positiva e ha dimostrato che con un simulatore è possibile ridurre i tempi necessari per un buon training e raggiungere risultati migliori rispetto a quelli che si ottengono con i metodi tradizionali. Il simulatore consiste di due unità, una di guida e una di controllo destinata al docente. L’autista siede in una vera cabina di un Renault Premium, allestita con tutte le funzioni di comando standard, a cui sono stati aggiunti tre video che proiettano immagini tridimensionali sul parabrezza e sui cristalli laterali. Ciò che si ottiene è un’immagine d’insieme con 180° d’ampiezza e 45° d’altezza, come il normale campo visivo. Anche gli specchi laterali contribuiscono a ricreare un’ambientazione realistica di guida, riflettendo immagini che scorrono su monitor LCD montati esternamente alla cabina, di fronte agli specchi stessi. Un monitor di computer collocato nella consolle centrale della cabina consente al guidatore anche di controllare i propri esercizi. L’istruttore, che siede nella cabina di regia, utilizza diversi monitor per osservare il guidatore e dirige lo svolgimento dei diversi esercizi che seleziona da una banca dati predefinita. Non solo. Può anche modificare parametri quali la luce diurna o notturna, la nebbia, la pioggia e la neve, in qualunque momento nel corso degli esercizi. Durante il training un programma di valutazione automatico analizza le azioni del guidatore in tempo reale. Quest’analisi viene sempre mostrata su un monitor in modo che l’istruttore possa individuare meglio gli errori e consigliare come evitarli. Oltre alle immagini proiettate, all’interno della cabina l’autista è sottoposto alle normali condizioni acustiche: il rumore del motore, il sibilo dei freni, il vento che lambisce la cabina, ecc. Un meccanismo consente anche di simulare alcuni movimenti della cabina, come ad esempio l’accelerazione, la frenata o i sobbalzi su fondo sconnesso, per citarne alcuni. Naturalmente i vari esercizi prevedono prove di guida nelle diverse tipologie di viabilità: autostrade, strade secondarie, tornanti di montagna o strade urbane.
LIGHT & MINITRUCK 31
IL MONDO DEI TRASPORTI IL MONDO DEI TRASPORTI • Ottobre 2006
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Con una scelta che molti addetti ai lavori hanno giudicato discutibile, il premio Van of the Year è stato assegnato ad Hannover a un veicolo sicuramente di grandissima qualità: ma le altre grandi novità del settore di questo autunno sono state davvero esaminate a fondo? FORD / IL TRANSIT “VAN OF THE YEAR” ANCHE PER IL 2007
Una gloria che ha fatto discutere di Lino Sinari HANNOVER - Ha sollevato non poche polemiche e discussioni, oltre a commenti piuttosto critici, la decisione della giuria di conferire allo IAA di Hannover il premio “Van of the Year 2007” al Ford Transit. La giuria, come è noto, è formata da un gruppo indipendente di giornalisti europei specializzati nel settore dei veicoli commerciali e industriali. Le polemiche sulla scelta dei giurati sono legate al fatto che mentre il Transit è stato in sostanza rivisto dentro e fuori un modello già in produzione, altre Case (Fiat con il Ducato, Citroën con il Jumper, Peugeot con il Boxer, Mercedes con lo Sprinter e Volkswagen con il Crafter, solo per fare qualche esempio) hanno “buttato a mare” i modelli precedenti per ripartire da un foglio bianco nel concepire la nuova generazione. Alla Ford sono ovviamente soddisfatti della conquista di questo premio (peraltro già vinto nel 2001 con un’altra generazione del Transit e nel 2003 con il Transit Connect) ma può essere illuminante andarsi a leggere le motivazioni con cui la giuria ha deciso di premiare il Transit, dando la stura alle polemiche già citate, e la cui eco probabilmente andrà avanti, fra gli addetti ai lavori, per qualche tempo. Nella motivazione ufficiale, la giuria del “Van of the Year” ha scritto: “La giuria è stata particolarmente impressionata dal fatto che gli ingegneri Ford hanno preso uno dei migliori van europei e lo hanno ulteriormente migliorato. Sia in città che in autostrada la guidabilità del Transit è eccellente”. La motivazione continua: “La giuria ha anche apprezzato il fatto che i designer e gli ingegneri Ford hanno mantenuto, ancor più di altri costruttori di van, un contatto permanente con i clienti potenziali e quelli già esistenti per monitorare costantemente i loro desideri e le loro necessità. Ciò trova riscontro nel fatto che nel nuovo Transit il livello dell’interno della cabina si av-
vicina a quello di un’automobile. La filosofia è che gli autisti dei van passano molte più ore nel loro veicolo rispetto ai guidatori di automobili. Questi elevati standard ergonomici non riguardano solo la posizione del volante e della leva del cambio, ma abbracciano anche l’eccellente visibilità attraverso gli ampi finestrini e i retrovisori esterni ben posizionati. Particolarmente apprezzate sono state anche le nuove dotazioni e i nuovi sistemi introdotti nel più recente modello Transit”. “Il monitoraggio costante dei desideri degli utenti van ha trovato riscontro anche in alcuni altri miglioramenti e arricchimenti - prosegue la nota della giuria - la leva del cambio montata nella plancia ne è un esempio, così come la chiave di accensione impermeabile e con autoricarica. Altri esempi sono l’aggiunta di una nuova variante a tetto basso e passo medio e di un modello con l’assale anteriore rinforzato”. La giuria ha inoltre apprezzato lo sviluppo della nuova versione a trazione integrale, il Transit “All-Wheel-Drive”, oltre alla conferma che il Programma Elettronico di Stabilità ESP sarà standardizzato su tutti i modelli Transit diesel Van, Bus e Combi a partire da gennaio 2007, che saranno poi seguiti durante l’anno anche dai modelli Chassi Cab e a ruote doppie posteriori. La giuria dell’“International Van of the Year” si è anche detta preoccupata per l’alto numero di incidenti ancora in crescita in alcuni Paesi europei, che coinvolge i furgoni. Offrendo l’ESP di serie, Ford contribuisce efficacemente alla sicurezza del traffico nell’Unione Europea.La giuria ha voluto sottolineare anche i punti di forza propri del Transit. In particolare, l’accessibilità e la flessibilità dell’ampio vano di carico, i sistemi antifurto del Transit, l’equazione dei costi di gestione, compresi i ridotti costi di riparazione e manutenzione, e l’estesa rete di concessionari specializzati nei Veicoli Commerciali di Ford Europa. Del Ford Transit negli ultimi qua-
rant’anni sono stati costruiti più di cinque milioni di unità. I mercati di commercializzazione del Transit a livello mondiale comprendono tutta l’Europa, l’ex Jugoslavia, la Polonia (dove è presente un impianto locale di assemblaggio), Ungheria, Grecia, Turchia, Repubblica Ceca, Israele, Russia, Lettonia, Lituania, Paesi baltici, Romania, Croazia, Macedonia, Islanda, Bielorussia (anche qui è presente un impianto di assemblaggio), Cipro, Malta, Kazakistan e Ucraina. Nelle Americhe viene esportato in Argentina, nei Carabi (dove a seconda del mercato di destinazione è disponibile sia con guida a sinistra che con guida a destra), in Perù e a Panama. Nei Paesi asiatici viene commercializzato a Hong Kong, Singapore, Thailandia, Nuova Scozia, Nuova Guinea e a Tahiti, come pure in Australia, Nuova Zelanda, Seychelles e Brunei. Nei Paesi asiatici sono presenti locali catene di montaggio in Cina, Malesia e Vietnam. Il Transit è un veicolo davvero globale, in grado di adattarsi in maniera straordinaria ad ogni singolo mercato. Per ottenere questo risultato, i progettisti della Ford hanno esaminato minuziosamente quali erano le condizioni operative prevalentie quale era il diverso modo di usare il veicolo nelle varie aree del mondo. Ad esempio, era emerso che nella elevata umidità della Malesia il climatizzatore era estremamente efficace, anzi, lo era anche troppo; uno dei tecnici della Ford, aprendo un finestrino scorrevole provocò la fuoruscita di una gran quantità di condensa dal condotto principale. Ci si rese così conto che in quel tipo di clima il Transit andava commercializzato applicando un isolamento interno del condotto. Senza provare il veicolo in quella specifica regione, non sarebbe stato possibile verificare un simile fenomeno. Non va dimenticato che il Transit è davvero realizzabile su misura in base alle esigenze del cliente. Al di là di una gamma vastissima, peraltro già citata, esiste anche il programma SVO (Spe-
cial Vehicle Operations) che offre oltre cento allestimenti speciali, che vanno da un semplice particolare come un sistema di batteria al furgone completamente rivestito e refrigerato, dalla versione Jumbo (con lunghezza utile di carico superiore a 4 metri) alle trasformazioni per servizi di ambulanza, polizia, poste e telecomunicazioni, dalla doppia cabina su base van con paratia divisoria di acciaio dietro la fila di sedili posteriori alle trasformazioni specifiche per elettricisti, idraulici ed imprese edili, dagli autocaravan su base chassis cabinato o combi ai furgoni frigoriferi. Il modello 2007 è stato oggetto di tutta una serie di modifiche finalizzate a offrire alla clientela una scelta più ampia in termini di motori, opzioni di carrozzeria ed equipaggiamento, un livello più alto di comfort, migliore qualità di guida e un aspetto più elegante e moderno. Va detto che oggi l’utente di un van non vuole più rinunciare a nes-
suna delle dotazioni e ai confort che si trovano normalmente su un’automobile. Pertanto, molti dei miglioramenti sono stati centrati sul miglioramento dei livelli di equipaggiamento, ergonomia e praticità, così come sterzo e maneggevolezza. Il nuovo Transit può vantare una gamma di motori del tutto nuova, che comprende un’intera famiglia di motori diesel puliti ed efficienti. Va poi ricordato che il Transit è disponibile con trazione anteriore e con trazione posteriore e, a partire dal 2007 nella versione integrale “All-Wheel-Drive”. Sono previste decine di configurazioni di carrozzeria, compresa la nuova variante a tetto basso e passo medio (perfetta per accedere ai parcheggi sotterranei, come quelli degli aeroporti) e un’opzione con assale anteriore rinforzato per carichi pesanti, particolarmente adatta per quegli operatori che devono utilizzare un’attrezzatura pesante, come i servizi d’emergenza.
Albo d’oro Van of the Year Anno 1° Classificato 1992 Volkswagen T4 (58 punti) 1993 Nissan Sunny Van (52 punti) 1994 Citroën Jumper Fiat Ducato Peugeot Boxer (89 punti) 1995 Mercedes-Benz Sprinter (78 punti) 1996 Mercedes-Benz Vito (63 punti) 1997 Peugeot Partner Citroën Berlingo (69 punti) 1998 Renault Master (69 punti) 1999 Opel Astra Van (46 punti) 2000 Iveco Daily (103 punti) 2001 Ford Transit (112 punti) 2002 Opel Vivaro Renault Trafic (115 punti) 2003 Ford Transit Connect (126 punti)
2004 2005 2006 2007
2° Classificato Ford Transit (33 punti) Ford Courier (50 punti) Opel Combo (39 punti)
3° Classificato Renault Express (20 punti) Toyota Lite-Ace (26 punti) Ford Transit 94 (19 punti)
Nissan Vanette Cargo (33 punti) Ford Transit 95 (26 punti) Toyota HiAce (46 punti) Sevel serie (26 punti) Volkswagen LT (36 punti) Iveco Daily (22 punti) Renault Kangoo (60 punti) Nissan Cabstar (44 punti) Renault Mascott (44 punti) Fiat Doblò (55 punti) Opel Combo (34 Punti)
Opel Campo Pick -up (11 punti) Nissan Pick-up (28 punti) DaimlerChrysler Vito CDI (33 punti) DaimlerChrysler Sprinter CDI (39 punti) Ford Transit Durashift (24 punti)
Citroën Jumper Iveco Daily Unijet (44 punti) Fiat Ducato Peugeot Boxer (49 punti) Volkswagen Transporter T5 (115 punti) Renault New Master (66 punti) Mercedes Vito (83 punti) Volkswagen Caddy (64 punti) Renault Master (21 punti) Fiat Nuovo Doblò Cargo Ford Transit
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LIGHT & MINITRUCK
IL MONDO DEI TRASPORTI • Ottobre 2006
FIAT / FARI PUNTATI SUL NUOVO DUCATO E SUL NUOVO STRADA
Leadership sempre più solida di Viola Frescobaldi HANNOVER - Alla sessantunesima edizione del Salone internazionale di Hannover, che si può definire la più importante esposizione europea di veicoli commerciali e industriali, la Fiat ha esposto la sua gamma al gran completo: se per il nuovo Ducato era un debutto in società al di fuori dei patri confini, l’occasione è stata buona per ribadire che Fiat è il primo importatore sul mercato tedesco. Ma Hannover è stata anche l’occasione giusta per fare il punto su un primo semestre 2006 che si è chiuso con un ottimo risultato per i Veicoli Commerciali Fiat in Europa, con quasi 121.000 consegne a fronte delle 109.000 del 2005, con una crescita in volumi dell’11,2 per cento. La quota di mercato è cresciuta dello 0,7 per cento, passando dal 10,6 all’11,3 per cento. Spicca la performance del nuovo Doblò Cargo, con circa 30.000 consegne in sei mesi, che confermano le caratteristiche positive del veicolo nominato “Van of the Year 2006”. Sempre di ottimo livello anche le vendite del Ducato, che con circa 51.000 consegne si è confermato il secondo modello più venduto del suo segmento. Infine, buone le posizioni in tutti i Paesi europei, e in particolare in Germania, dove da alcuni anni, come abbiamo detto, il brand Veicoli Commerciali Fiat continua ad avere la quota più alta dopo i produttori nazionali. “Entro il 2008 - ha detto al riguardo Lorenzo Sistino, responsabile dei veicoli commerciali Fiat - puntiamo a raggiungere 400mila unità vendute nel mondo, aumentando la nostra quota in Europa dall’attuale 11 al 12,5 per cento. Quest’anno arriveremo a 360mila consegne contro le 340mila del 2005 e nei primi mesi del 2007 farà il suo debutto lo Scudo interamente rinnovato, un veicolo che compirà un vero e proprio salto generazionale rispetto al modello attuale”. Nel 2008 sarà invece la volta del cosiddetto “minicargo” prodotto in Turchia con la Tofas e la francese Psa. Anche il nuovo Ducato è motivo di soddisfazione per Sistino, che fa presente come in meno di quattro mesi questo veicolo abbia già raccolto oltre 45mila ordini, per cui è stato giocoforza anticipare l’aumento della capacità produttiva dell’impianto Sevel in Val di Sangro, dove il nuovo Ducato viene prodotto in joint venture con Psa. “Da novembre - ha detto Sistino - saranno prodotte 1.130 unità al giorno, vale a dire 260mila unità all’anno contro le 200mila del precedente modello”. Hannover è stato anche il primo Salone che ha tenuto a battesimo il nuovo Fiat Strada: un veicolo che è anche sinonimo di sicurezza: preventiva, attiva e passiva. Prodotto nello stabilimento
Lorenzo Sistino, responsabile dei veicoli commerciali Fiat.
Due alfieri della gamma commerciali Fiat: il nuovo Ducato (sopra) e il nuovo Strada (in basso). Fiasa a Betim (Brasile), il nuovo modello raccoglie il testimone di un veicolo che è già leader sia nel mercato sudamericano del trasporto leggero (con oltre 43.000 unità immatricolate nel 2005) sia in Italia nel segmento dei piccoli pick up (circa 3.000 le unità vendute nel 2005). L’impronta stilistica è quella di veicolo solido, funzionale e capace di buone prestazioni. Una linea che esprime una personalità forte e dinamica, che integra le caratteristiche tipiche di un pick up con gli inconfondibili tratti di una vettura. Tra le novità introdotte dal nuovo modello spicca il frontale, oggi reso più moderno e grintoso dai nuovi gruppi ottici e dal paraurti più robusto e dall’originale cofano con nervatura a “V”. Nuove anche le maniglie delle porte, particolarmente originale quella della ribaltina posteriore che integra il logo Fiat. Le versioni con cabina lunga offrono barre longitudinali e spoiler con terzo stop integrato sul tetto, oltre a tanto spazio in più all’interno dell’abitacolo: 30 centimetri dietro i sedili, utilissimi per riporre piccoli bagagli o indumenti senza impegnare il sedile del passeggero. Le dimensioni complessive del veicolo restano pressoché invariate rispetto al precedente: lunghezza 4.444 mm, larghezza 1.664, altezza 1.525 e con un passo di 2.718 mm. Punto di forza del nuovo Fiat Strada è, ovviamente, l’ampio cassone posteriore che misura 1.693 mm in lunghezza (1.393 mm nelle versioni con cabina lunga), 1.220 in larghezza (1.070 mm
tra i passaruota). Ampio, ben sfruttabile per la sua forma regolare, è dotato di un rivestimento in materiale plastico nero capace di resistere sia al gelo sia alle temperature più elevate. Sui bordi e alla base del cassone, robusti ganci, sistemati in modo da non intralciare le operazioni di carico e scarico, permettono di fissare gli oggetti trasportati con la massima sicurezza. L’accesso al vano di carico è facilitato non solo dalla ridotta altezza da terra del cassone (605 mm), ma anche dalla presenza della ribaltina, che si apre a 90° e può sopportare un peso di 300 kg. La portata utile compreso il conducente è di 705 chilogrammi (685 kg per le versione con cabina lunga) mentre il peso totale a terra è di 1.915 kg e quello rimorchiabile di 1.000 kg. Stile, comfort, capacità di carico, ma anche brillanti prestazioni. Fiat Strada è un modello pronto a tutto grazie al suo nuovo propulsore 1.3 16v Multijet, Euro 4, il più piccolo e avanzato tra i diesel a iniezione diretta “Common Rail” di seconda generazione. Dotato di un turbocompressore a geometria variabile con intercooler, eroga ben 85 cv (62 kW a 4000 giri/min) di potenza massima e una coppia di 200 Nm (20,4 kgm a 1.750 giri/min), e garantisce performance eccellenti (velocità max di 165 km/h), consumi tra i migliori del segmento e ridotti costi di gestione. Il completo controllo in tutte le condizioni stradali è assicurato da una facilità di guida e una tenuta di strada ai vertici della categoria. Il sistema frenante è a doppio circuito incrociato con servofreno da 9” e correttore di frenata (a richiesta è disponibile l’ABS con EBD). I freni anteriori sono a disco, autoventilanti, con diametro di 257 mm. Quelli posteriori, a tamburo con ganasce autocentranti e recupero automatico del gioco, hanno un diametro di 228 mm. La sospensione anteriore è di tipo McPherson a ruote indipendenti, mentre quella posteriore con balestra monolama è a ponte rigido con profilo a “omega”, cioè con la parte centrale rialzata che permette di affrontare qualunque tipo di terreno in assoluta sicurezza. La gamma del nuovo Fiat Strada si compone di due allestimenti (Strada e Adventure), due body (cabina corta e
La Casa torinese ha colto l’occasione del Salone per ricordare come il primo semestre ha consentito di ottenere risultati lusinghieri, con consistenti incrementi nelle vendite e nelle quote di mercato. Esposto anche il “Ducato for Ducati”, interessante esempio di officina mobile per le “due ruote”.
lunga) e 11 colori di carrozzeria (quattro pastello e sette metallizzati). In dettaglio, l’allestimento Strada offre di serie: nuova strumentazione con trip computer, volante regolabile in altezza
e idroguida. A questi contenuti il nuovo Strada Adventure (disponibile solo con cabina lunga) aggiunge uno stile più aggressivo come dimostrano i paraurti anteriori in tinta carrozzeria con fendinebbia integrati e fari abbaglianti aggiuntivi e pedane laterali. Inoltre, offre, di serie, le barre longitudinali portatutto, la chiusura centralizzata, gli alzacristalli elettrici e pneumatici 175/80 R14. Il nuovo Strada Adventure è la risposta ideale per quanti desiderano un veicolo commerciale con un’impronta più dinamica e adatta anche per il tempo libero. Nel campo del comfort, il nuovo Fiat Strada propone una lunga lista di optional con i quali personalizzare il proprio veicolo: dall’autoradio con lettore CD al CD changer (solo su Adventure), dal climatizzatore agli specchi elettrici, dal tettuccio apribile (solo su Adventure) ai cerchi in lega, al telecomando per l’apertura e chiusura porte.
Ducato for Ducati Corse
Vera officina mobile HANNOVER - Nello stand Fiat alla rassegna tedesca era ovviamente esposta al gran completo anche la gamma del nuovo Ducato. E spiccava tra tutti il veicolo nato dalla collaborazione tra Fiat Veicoli Commerciali e la Ducati Corse, specificamente progettato per il trasporto e l’assistenza delle motociclette di questa Casa. Il Nuovo Ducato ha nella sua versione furgone le caratteristiche migliori per una trasformazione di questo tipo: il vano di carico è infatti ampio, squadrato e regolare, e con una ottima accessibilità grazie alle porte ampie e a una ridotta altezza da terra; inoltre la guidabilità è quella di un’autovettura, grazie alla trazione anteriore che garantisce ottima manovrabilità e precisione di guida e all’accelerazione e all’elasticità dei motori Multijet. La “grinta estetica” delle moto Ducati ben si armonizza con il frontale “aggressivo” del nuovo veicolo Fiat: sulla brillante livrea rossa del furgone spicca una vistosa banda bianca che attraversa longitudinalmente tutto il veicolo, dalla cabina alle porte posteriori, in cui confluisce lo storico marchio delle motociclette italiane. L’allestimento interno, realizzato dalla Sortimo Italia, è una vera chicca per gli appassionati delle 2 ruote: infatti grazie ai rivestimenti laterali in alluminio forato e ai 3 moduli mobili, fissati alle fiancate del veicolo con il sistema aeronautico Easy-Klick, è possibile sistemare tutto quanto è necessario per l’assistenza e la manutenzione della motocicletta. Qui trovano posto le chiavi, il compressore, il moto-generatore, i pezzi di ricambio e le taniche di benzina e vari altri utensili. Tramite una pedana meccanica la motocicletta viene installata all’interno del vano di carico con l’aiuto di dispositivi che bloccano la ruota anteriore ed il telaio al pavimento. All’interno dell’officina mobile si può comodamente lavorare: il vano di carico ha un volume interno di 13 metri cubi e una lunghezza di oltre 3,7 metri. L’altezza interna, di 1930 mm, consente, grazie anche ad un efficiente sistema d’illuminazione collegabile con una presa esterna a 220 volt, di poter intervenire con comodità sia sul telaio della moto che sulle sue singole parti. Anche i motori, tutti Euro4, sono consoni allo spirito Ducati: turbodiesel Common Rail Multijet di ultima generazione, assicurano ottime prestazioni con bassi costi di gestione ed eccellente comfort. Il top di gamma è rappresentato dal potente 3,0 Multijet 16 valvole Euro 4 con 157 cavalli che ha coppia massima di ben 400 Nm praticamente costante da 1.700 a 2.500 giri: un’elasticità formidabile (record nella sua categoria) per una grande piacevolezza di guida. Il nuovo Ducato for Ducati rappresenta quindi una concreta ed efficace risposta non soltanto agli addetti ai lavori ma anche ai numerosi appassionati che vogliono trasportare la propria moto in sicurezza e funzionalità.