AICI / Rete Iveco in prima linea prima, durante e dopo il lockdown VEGA DAY / Trent'anni con noi: a confronto i big del trasporto Vega Editrice - Monza, Italy - Anno XXX - N. 293 / OTTOBRE 2020 - Euro 5,00
IDLE I M ONDO T R A S P O RT I Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto - FONDATO
E DIRETTO DA
PAOLO ALTIERI
IL PRESIDENTE NICOLA FABBRI ILLUSTRA I NUOVI ORIZZONTI DEL GRUPPO LOGISTICA MEDITERRANEA
IL BALZO GENERAZIONALE PROIETTA TIRSO NEL FUTURO IL BRAND DI RIFERIMENTO DELLA GALASSIA SARDA LOGISTICA MEDITERRANEA È ATTIVISSIMO PROTAGONISTA DI UNA FASE DI CRESCITA CHE PREVEDE IMPORTANTI INVESTIMENTI E NOVITÀ STRATEGICHE DI RILIEVO.
MERITO DELLA TERZA GENERAZIONE AL COMANDO, NELLO SPECIFICO, DI NICOLA FABBRI, NIPOTE DEL FONDATORE PRIMO FABBRI, DA UN ANNO E MEZZO PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO CON ALLE SPALLE LA PREZIOSA EREDITÀ DI PAPÀ GASTONE E DELLO ZIO BRUNO.
Poste Italiane Spa -Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano
Fabio Basilico da pagina 4
IVECO / Stralis LNG entra in flotta con Socom Nuova
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NICOLOSI TRASPORTI / Con Scania e Ham Italia
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MIGLIACCIO PUNTA SUL GAS LA SICILIA FARO D’EUROPA Memento audere semper”: ricordati di osare, di essere sempre audace. È il motto dannunziano fatto suo da Ciro Migliaccio. E il coraggio di crescere, investire mai è mancato all’Autotrasporti Migliaccio Vincenzo, la prima in Campania a mettere su strada i camion a LNG, grazie a una partnership con la Concessionaria Socom Nuova, che ha messo a disposizione della flotta cam-
pana tutta la competenza Iveco, per consentire l’avvio di un progetto di rinnovo del parco di ampio respiro. “Ci hanno dato i suggerimenti giusti, abbiamo trovato in Socom Nuova un riferimento competente per innovare nel modo giusto, per compiere scelte mirate”, afferma l’Amministratore della Migliaccio Vincenzo.
CON EASY TRANSPORT
GRUPPO BONDATTI
Fraikin sbanca a Pavia
Daf e Sor per i Farina
Servizio da pagina 16
A pagina 8
Campanella a pagina 48
ltro che fanalino di co da. Con l’inaugurazione, a Catania, del primo distributore di LNG (gas naturale liquefatto) nel piazzale di Nicolosi Trasporti, la Sicilia assume un ruolo da protagonista nel percorso che tira dritto sulla sostenibilità. Autentico faro per iniziative europee, la Regione è pronta a fare il salto successivo in tema di riduzione delle emissioni di CO2: l’utilizzo del biometano, ovvero
del gas prodotto dagli scarti agricoli. È stato lo stesso Gaetano Nicolosi a vo lere che l’evento inaugurale fosse tutt’altro che celebrativo. Il timoniere dell’azienda ha voluto che fossero presenti i rappresentanti di ogni ente coinvolto nel processo di modernizzazione in senso ambientale del trasporto su gomma.
FERTRANS IN CONFINDUSTRIA
AUTOVEICOLI ERZELLI
Da pagina 20
OFFICINE ITALIA / A Brescia il tandem funziona
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CON ANTEO VINCE IL TRICOLORE uando due eccellenze italiane s’incontrano, mettendo in campo tutta la creatività e il genio tipico del nostrano dna, il servizio o prodotto offerto ha intrinseche caratteristiche di qualità tali che difficilmente si trovano competitor in grado di fare altrettanto. È il caso di Anteo, produttore con headquarter e sito produttivo a Molinella, in provincia di Bologna, leader indiscusso nel
Campanella da pagina 10
A pagina 52
MERCEDES-BENZ CARRARO
Export al primo posto Galtrans sceglie Scania Sfida anche sull’usato
Servizio da pagina 56
settore delle sponde caricatrici (che sono presenti ovun que, dal 2019 anche negli Stati Uniti), scelto come partner da Officine Italia, allestitore con sede a Brescia, che in piena pandemia continua a investire su strutture e risorse u mane, proseguendo la tradizione avviata dal fondatore Battista Pagliarini.
Servizio da pagina 26
Allegato inserto sul mondo dei veicoli commerciali
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IL MONDO DEI TRASPORTI
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ITALSCANIA / IL SUCCESSORE DI FRANCO FENOGLIO IN CARICA DAL 1° DICEMBRE 2020
La sfida Scania tocca ora a Enrich
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FABIO BASILICO MILANO
opo gli otto anni di Franco Fenoglio inizia in Italscania l’era di Enrique Enrich, che dal 1° dicembre 2020 assumerà la carica di Amministratore delegato della filiale italiana del costruttore svedese. Un passaggio di consegne storico per il marchio del Grifone nel nostro Paese. Dopo un periodo di affiancamento, Enrich prenderà il posto di Fenoglio, in carica dal 2012. Quella di Fenoglio è un’eredità preziosa e impegnativa, che è certo Enrique Enrich saprà ulteriormente mettere a profitto, vista l’esperienza accumulata in Scania. Il neo Amministratore delegato ha iniziato la sua car riera all’interno della Casa di Södertälje oltre 20 anni fa, dopo aver conseguito una laurea in economia e un master in statistica presso l’Universi tà di San Paolo, in Brasile. In Scania ha ricoperto diversi ruo li dirigenziali in numerosi Paesi, in particolare Svezia, Brasile, Colombia, Uruguay, Argentina e Messico. Enrique Enrich ha trascorso gli ultimi 5 anni in Messico dove ha ricoperto il ruolo di Amministratore delegato di Scania Mes sico. Ha 46 anni, è sposato e ha due figlie. “Sono entusiasta di que-
sta nuova opportunità e della prospettiva di lavorare in un mercato di primaria importanza come quello italiano - ha evidenziato il nuovo numero uno di Italscania - Metterò in campo tutto il mio impegno per proseguire sulla strada del successo che ha con traddistinto Scania in Italia. Il settore del trasporto sta vivendo un momento di grande cambiamento a livello globale, ci attendono tante sfide che sono certo riusciremo ad affrontare al meglio grazie a un lavoro di squadra con il team di Italscania e tutta la rete di concessionarie e officine”.
DOPO GLI OTTO ANNI DI FRANCO FENOGLIO INIZIA IN ITALSCANIA L’ERA DI ENRIQUE ENRICH, CHE DAL 1° DICEMBRE 2020 ASSUMERÀ LA CARICA DI AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA FILIALE ITALIANA DEL COSTRUTTORE SVEDESE. UN PASSAGGIO DI CONSEGNE STORICO PER IL MARCHIO DEL GRIFONE NEL NOSTRO PAESE. DOPO UN PERIODO DI AFFIANCAMENTO, ENRICH PRENDERÀ IL POSTO DI FENOGLIO, IN CARICA DAL 2012. QUELLA DI FENOGLIO È UN’EREDITÀ PREZIOSA E IMPEGNATIVA, CHE ENRIQUE ENRICH È PRONTO A METTERE ULTERIORMENTE A PROFITTO, VISTA L’ESPERIENZA ACCUMULATA IN SCANIA. di più il posizionamento del marchio in Italia. Faccio a tutti i miei migliori auguri, con la certezza che questa azienda continuerà a crescere grazie a un’offerta di soluzioni di trasporto leader di mercato ma soprattutto grazie a un team di persone che lavora costantemente con grande passio-
“Sono felice di dare il benvenuto a Enrique Enrich - ha sottolineato Franco Fenoglio, che in Scania ha ricoperto i ruoli di Presidente e Amministratore delegato - Sono certo che, grazie alla sua esperienza, darà un importante contributo ai futuri successi di Italscania. È stato per me un gran de onore guidare questa azienda per così tanti anni. Il lavoro di tutta la squadra, del la rete di concessionarie e officine e la fiducia dei tanti clien ti che in questi anni han no scelto di far parte della famiglia Scania, ci ha consentito di rafforzare sempre
ne e impegno per conquistare sempre nuovi traguardi”. Franco Fenoglio ha espressamente voluto organizzare un originale e indimenticabile passaggio di consegne, ufficializzato nel corso di un evento tenutosi nel prestigioso Palazzo Parigi di Milano. L’at tuale
Presidente e Amministratore delegato ha salutato l’arrivo del suo successore circondandosi di tutti i collaboratori che in otto anni gli hanno consentito di svolgere al meglio il suo lavoro. Un sentito ringraziamento a tutto il team Italscania e un’ulteriore testimonianza del valore che il Grifone
assegna al lavoro di squadra. Tra gli ospiti invitati all’evento c’era anche Sandro Mantella, Amministratore delegato di Lamberet Italia, con il quale Franco Fenoglio ha condiviso importanti battaglie per la difesa e la promozione del settore dei veicoli industriali.
Enrique Enrich, neo Amministratore delegato Italscania.
Franco Fenoglio ed Enrique Enrich circondati dai membri dello staff manageriale di Italscania all’evento tenutosi a Milano.
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LOGISTICA MEDITERRANEA / INTERVISTA ESCLUSIVA AL PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO
“Nel pieno del grande
“
Unisce le rive opposte”. Quello di Tirso, marchio operativo di Logistica Mediterranea e storica realtà dei trasporti e della logistica nazionale, non è solo un semplice quanto efficace motto aziendale. È una vera e propria filosofia operativa, un vademecum di principi e comportamenti fondati sull’idea di unire e condividere, di fare rete, di creare sviluppo e benefici per tutti. Tirso prende il nome dal più grande fiume della Sardegna, il Tirso appunto, che unisce le rive da Est a Ovest sfociando nel golfo di Oristano, sede storica dell’azienda fondata da Primo Fabbri alla fine degli an ni Sessanta. Dalla Sardegna Tirso ha iniziato a unire le rive isolane a quelle del continente e oggi il brand di riferimento di Logistica Mediterranea è pronto a realizzare il grande balzo per fare unione attraverso ambiziosi progetti di collaborazione con tutti gli attori del sistema trasporti e logistica. Merito della terza ge nerazione al comando di Logistica Mediterranea, nello specifico di Nicola Fabbri, nipote di Primo, che da un anno e mezzo è diventato Presidente e Amministratore delegato raccogliendo la preziosa eredità di papà Gastone e di zio Bruno. A Nicola Fabbri chiediamo di raccontarci nel dettaglio la grande offensiva che porterà Tirso a diventare brand di riferimento del trasporto e della logistica avanzati in Sardegna, nel resto d’Italia e in Europa. Nicola Fabbri, nato nel 1972 a Oristano da padre romagnolo, Gastone Fabbri, e mamma sarda (Nelly Murgia), è parte di una famiglia formata grazie all’intraprendenza di nonno Primo, a suo tempo emigrato da Cesena in Sardegna. Nicola si laurea nel 2000 in E conomia aziendale alla LIUC di Castellanza (Va) facendo precedere la discussione della tesi dal servizio militare, svolto con la carica di comandante di plotone d’assalto del 21° Fanteria meccanizzata del Reggimento di Alessandria. È sposato con Roberta, originaria di Arborea (Or) ed è padre di Emanuele, 4 anni, e Sofia, 9 anni. La famiglia vive a Milano ma Nicola è abituato a fare continuamente il pendolare con la Sardegna. SUBITO IN TRINCEA
“Dopo l’Università - esordisce nella nostra intervista esclusiva - pensavo di fare esperienza al di fuori dal gruppo di famiglia ma l’azienda in quel periodo non attraversava un bel periodo a seguito di una precedente fusione e mi è stato proposto subito di andare in trincea e darmi da fare. Così è partita la mia avventura. Da un anno e mezzo ricopro le cariche di Presidente e Amministratore delegato, subentrando a mio padre Gastone e compiendo quel passo delicato e decisivo per qualsiasi azienda che è il passaggio generazionale. I dati nazionali ci dicono che solo il 5 per cento delle aziende italiane riesce a compiere il balzo
IL BRAND DI RIFERIMENTO DELLA GALASSIA LOGISTICA MEDITERRANEA È ATTIVISSIMO PROTAGONISTA DI UNA FASE DI CRESCITA CHE PREVEDE IMPORTANTI INVESTIMENTI E NOVITÀ STRATEGICHE DI RILIEVO.
MERITO DELLA TERZA GENERAZIONE AL COMANDO, NELLO SPECIFICO DI NICOLA FABBRI, FABBRI, DA UN ANNO E MEZZO PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO CON ALLE SPALLE LA PREZIOSA EREDITÀ DI PAPÀ GASTONE E DELLO ZIO BRUNO. GESTIONE MANAGERIALE, INGEGNERIA DEI PROCESSI, TOTALE DEDIZIONE AL CLIENTE, INNOVAZIONE E CAPACITÀ DI FARE RETE: QUESTI I SEGRETI DEL SUCCESSO SECONDO LOGISTICA MEDITERRANEA. NIPOTE DEL FONDATORE PRIMO
da una generazione all’altra in modo efficace. Anche per noi non è stato facile ma devo dire che siamo riusciti a compiere l’operazione in modo non traumatico e dopo un anno e mezzo posso dire anche in modo performante. Il vero valore risiede nello sfruttare il periodo in cui la vecchia e la nuova generazione sono insieme e si confrontano; periodo nel quale è possibile sfruttare l’energia di chi è più giovane e la saggezza di chi è me no giovane. Sono molto gra to a mio padre per tutto ciò che ha fatto e mi ha insegnato. Oggi, la sua esperienza è ancora preziosa: non a caso gli è stata affidata la gestione strategica delle iniziative legate alla mobilità alternativa con il gas naturale e ci supporta nelle scelte strategiche a livello di Holding. Nicola Fabbri rappresenta il nuovo volto manageriale e fortemente ingegnerizzato di Logistica Mediterranea. “Prima la gestione era fondata su grande coraggio e grande fiuto imprenditoriale, tipica dell’industria italiana dagli anni Sessanta in poi - spiega - Oggi i tempi sono inevitabilmente cambiati e si impone la gestione manageriale dei processi. Siamo molto diversificati, tanto che un nostro vanto e valore è essere organizzati per business unit. Ne abbia-
di FABIO BASILICO SANTA GIUSTA
mo sei: la divisione Autovetture si occupa della distribuzione delle auto nuove in Sardegna; siamo leader in Sardegna con ben 90mila auto all’anno. La clientela è costituita dai più grandi provider del settore. Inoltre, è fortemente cresciuto il volume dei noleggiatori, che noi gestiamo direttamente collaborando con primarie aziende; la divisione Handling, nata tre anni fa con l’acquisizione del cliente Crai nella GDO, di cui gestisce il Centro distribuzione, è specializzata nel fornire personale per le attività di magazzino; opera in Sardegna principalmente anche se abbiamo un cliente importante come Bri coman sul continente, a Reg gio Emilia; la divisione Sardegna è specializzata nella
distribuzione alimentare e non solo per i clienti di cui abbiamo preso in gestione i Cedi. In pratica, si occupa della distribuzione dai Cedi ai punti vendita al dettaglio in tutta la Sardegna. Le divisioni Handling e Sardegna sono due autentiche novità gestionali che prima non c’erano; su di loro costruiremo nel breve-medio periodo il futuro della logistica del nostro Gruppo, soprattutto nel settore alimentare. La divisione Industriale si occupa della gestione dello sbarco e dell’imbarco di merci alla rinfusa pres so il porto di Oristano, prevalentemente per i clienti del settore cementifero; connessa a questa attività c’è la distribuzione con i ribaltabili. Inoltre, siamo gli unici in Sar-
Logistica Mediterranea
Sede legale: Via Sant’Eulalia, 3 - Elmas (Ca) Sede direzionale: Santa Giusta (Or) Sedi operative: Assago (Mi) - Porto di Genova Casalgrande (Re) Fondazione: anni Novanta (Tirso Trasporti da anni Sessanta) Presidente e Amministratore delegato: Nicola Fabbri Merce trasportata: automobili, alimentari, merci sfuse Flotta: 60 trattori, 400 semirimorchi, 30 bisarche, 30 ribaltabili, 150 motrici Dipendenti: 385 Sito internet: www.tirsonet.com
degna a svolgere l’attività di insacchettamento pellet che viene sbarcato sfuso e poi consegnato in sacchi su pallet nei punti vendita della GDO; l’Intermodale è la divisione sto rica che collega il continente con la Sardegna e viceversa con carichi completi e parziali; l’ultima divisione è la Spedizioni, che in pratica svolge attività di agenzia per la compravendita di trasporti eccezionali, collettame, groupage, spedizioni internazionali, trasporti a carico completo sull’asse Est-Ovest nel Nord Italia”. La scelta di operare per business unit costituisce un primato per le aziende di logistica sarda. “In Sardegna non ci sono altre aziende così - dice con orgoglio Nicola Fabbri Le business unit comportano un’elevata specializzazione e una spiccata managerializzazione che altri non hanno. Con la specializzazione siamo in grado di garantire ai no stri clienti massima attenzione e know-how di livello. Non a caso, collaboriamo in maniera continuativa con studi di ingegneria specializzati nella logistica: nei confronti dei clienti avviamo da subito la progettazione, vagliamo l’azienda nei minimi dettagli, analizziamo i processi e proponiamo una soluzione operativa. Oltre a ingegnerizzare i processi, ponia-
mo grande attenzione ai sistemi informatici e utilizziamo la tecnologia come un fiore all’occhiello per far stare il cliente sereno e consolidarci nell’Industria 4.0. In definitiva offriamo affidabilità, serietà, consistenza patrimoniale, managerializzazione. Il tutto per merito di uno staff di giovani brillanti e competenti che operano in tutte le nostre divisioni. I nostri giovani seguono sempre corsi di formazione: per i ruoli al vertice prendiamo in considerazione solo candidature di ingegneri, tecnici, informatici, gestionali, tutti con contatti costanti con le Università. Logistica Mediterranea è nella sua totalità un’azienda che lavora con ottimismo e fiducia nelle proprie risorse. Noi chiamiamo questo approccio e la relativa predisposizione d’animo ‘tirsite’”. Al fianco di Nicola c’è tutta la famiglia Fabbri. “Le mie due sorelle - commenta - sono pienamente operative: Federica è la più grande, Azzurra la più piccola. Sono coinvolte anche come azionariato perché Logistica Mediterranea è una società per azioni dove la maggioranza è detenuta dalla holding GTA (Generale Trasporti Armamento), che a sua volta è detenuta da un’altra holding, la HF, Holding Fabbri che ha 5 azionisti della famiglia e tutti di terza generazione: il sottoscritto, le mie sorelle e i due cugini, Paolo e Roberta, tutti lavoriamo in azienda”. Logistica Mediterranea ha le radici nei primi anni Novanta con la fusione tra Tirso Trasporti e San Paolo Trasporti. Ha sede legale a Elmas, in provincia di Cagliari, e sede direzionale a Santa Giusta, Oristano, dove c’era la sede storica Tirso; oltre alle filiali operative di Sassari, Arzachena (Ss), Macomer (Nu) e un ufficio operativo al porto di Cagliari. “Nel continente - aggiunge Fabbri - la sede secondaria commerciale più importante è ad Assago (Mi), mentre abbiamo un ufficio commerciale al porto di Genova per la gestione del traffico bisarche nel Nord Italia e un ufficio a Casalgrande (Re) che si occupa della gestione di uno dei due hub della Bricoman Italia con volumi davvero significativi visto che trattiamo in entrata il 90 per cento dei ritiri del distretto della ceramica di Sassuolo”. Al Gruppo che fa capo alla famiglia Fabbri è legata anche Agricola Mediterranea Spa, azienda in fase di rilancio proprietaria di ben 420 ettari. “L’agricoltura rimane al centro dei progetti che abbiamo in cantiere - sottolinea Nicola Fabbri - In passato, Agricola Mediterranea aveva avviato il più grande prugneto d’Europa. Ebbene, il desiderio mio e della mia famiglia è di riportare l’agricoltura nel nostro business: dal momento che collaboriamo con la Crai, che in Sardegna sta sviluppando l’intera filiera agricola; con il distretto di Arborea, dove siamo cresciuti; sto cercando di mettere a frutto i terreni di proprietà creando valore e incontrando i responsabili di altre aziende agricole al fine di fare sistema e svi-
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NICOLA FABBRI CHE ILLUSTRA I DETTAGLI DELLA NUOVA GRANDE OFFENSIVA FIRMATA TIRSO
balzo generazionale”
luppare in un’ottica industriale, manageriale e d’innovazione (agricoltura 4.0), e non più di famiglia, le attività di allevamento e agricoltura. Sono certo che nei prossimi anni l’economia post-covid avrà la filiera agricola come elemento di spinta. Logistica Mediterranea ha 165 dipendenti diretti ma con la crescita degli ultimi anni, prevalentemente nel settore della logistica, si arriva a un totale di 385 lavoratori. “Abbiamo circa 400 semirimorchi che fanno collegamento tra la Sardegna e il continente, una sessantina di trattori stradali, una trentina di bisarche e una trentina di autoarticolati ribaltabili operativi solo in Sardegna - continua il Presidente Inoltre, muoviamo 150 motrici al giorno per la distribuzione alimentare sull’isola, prevalentemente si tratta di mezzi di padroncini che per noi sono collaboratori importantissimi. In Sardegna, stiamo di fatto contribuendo alla realizzazione di una rete e nel dicembre 2019 ho appunto dato il via a un vero contratto di Re te, “Rete Mediterranea”, che per il momento si occupa di movimentazione magazzino. L’obiettivo è estendere l’iniziativa alle flotte dei padroncini perché la nostra filosofia basata sulla condivisione e l’unione ci spinge a cercare i vantaggi della collaborazione tra attori protagonisti del trasporto e della logistica. Condivisione che ovviamente riguarda anche i clienti”. NUMERI IN CRESCITA
Nel 2019 Logistica Mediterranea ha fatturato 35 milioni di euro. Nel 2020, l’effetto pandemia ha drasticamente ridotto il mercato automotive facendo perdere almeno 2 mi-
lioni di euro di fatturato. “Con l’assetto attuale e senza l’emergenza Covid saremmo ad almeno 39 milioni di euro - afferma convinto Nicola Fabbri - Puntiamo quindi a 40 milioni già nel 2021. Negli ul timi cinque anni abbiamo concretizzato investimenti per circa 10 milioni di euro e il nuovo piano industriale prevede ulteriori 5 milioni di euro entro il 2021 per nuovi mezzi di trasporto e una minima parte per la ristrutturazione degli impianti attivi da 50 anni. I mezzi nuovi saranno 12 semirimorchi frigo, 10 mo trici a tre assi dotate di sponda idraulica refrigerate, 6 furgoni con sponda idraulica per le consegne espresse nei capoluoghi regionali, 2 bisarche, un paio di trattori a LNG. Storicamente, Tirso vanta una solida partnership con Iveco. Negli ultimi anni stia mo acquistando anche veicoli Mercedes-Benz. Per quanto riguarda l’LNG guardiamo con favore al prodotto Scania”. Amante del suo lavoro, che lo diverte e lo appassiona, Nicola Fabbri non fa mistero delle sue ambizioni: “vogliamo essere leader indiscussi in Sardegna nel senso di riuscire a creare un sistema efficiente per l’isola attraverso il consolidamento della rete, lavorando bene e con un know-how molto specializzato nelle attività distributive di ultimo miglio. Il tutto affinché un cliente possa dire: ‘questi sono bravi e competitivi: in Sardegna passiamo da Tirso’. È un obiettivo ardito che cercheremo persino di velocizzare anche tramite qualche strutturata collaborazione con qualche altro grosso operatore sardo che è come noi alla nuova generazione ed è pronto a investire nel futuro”. Una sfida non facile, so-
prattutto in un territorio, come quello sardo, dove c’è difficoltà ad accettare l’idea di una rete collaborativa. Questione certamente di interessi ma anche di una mentalità particolare. “La condivisione non è tipica della mentalità sarda ma questo ci eccita e ci spinge a lottare per riuscire nell’impresa ed essere i primi a raggiungere il traguardo visto che in molti hanno tentato ma hanno poi fallito - commenta Nicola Fabbri - Per noi è fondamentale riuscire a far capire ai piccoli operatori che vogliamo fare rete non per approfittare di loro ma per offrire un’opportunità di consolidamento, di crescita e di maggiore efficienza; stiamo studiando come offrire loro l’acquisto delle maggiori voci di spesa a costi inferiori (gasolio, pneumatici, assicurazioni, manutenzioni). Su 10 operatori oggi 5-6 lo capiscono ed accettano velocemente. Ci sono padroncini che hanno 2 macchine, sposano il nostro principio e arrivano a 4 macchine. Ma c’è ancora molta diffidenza”; li convinceremo non solo a parole ma soprattutto con i fatti.
La visione strategica di Nicola Fabbri e il suo team prevede la massima diffusione del marchio Tirso, rinnovato nella grafica e con un colore di riferimento ben preciso, il purple, ovvero una sfumatura medio scuro di magenta-viola. “Il marchio di riferimento è Tirso e lo sarà sempre di più - conferma Nicola Fabbri Per promuovere la nuova immagine aziendale partiremo presto con un nuovo sito internet e saremo molto attivi sui social network e tramite le sponsorizzazioni, in particolare quelle sportive, soprattutto nel mondo del calcio. Stiamo valutando un contratto con la società Cagliari Calcio che prevede anche la realizzazione di una curiosa e originale iniziativa: con gli stadi an cora chiusi per la pandemia, c’è la possibilità offerta dalla tecnologia digitale di co lorare di viola per 15 secondi tutto lo stadio all’inizio di ogni partita”. “Tirso ha iniziato a unire la Sardegna al continente - prosegue il numero uno di Logistica Mediterranea - ora valorizziamo ancora di più l’idea che sta dietro il brand consa-
man cano: “In Sardegna spiega Fabbri - soffriamo di porti intasati a Olbia e Cagliari, i due più importanti, oppure di porti pseudo abbandonati come quello di Porto Torres. La situazione è migliore a Oristano, ma lì il porto è specializzato nelle rinfuse e non nel collegamento passeggeri e merci viaggianti nella modalità Ro-Ro. Le strade dell’isola, poi, soffrono le stesse problematiche infrastrutturali di quelle del resto d’Italia”. Nel porto di Oristano verrà a breve, tra fine 2020 e inizio 2021, inaugurato il primo deposito di LNG. Ci sono dunque ottime prospettive per il pieno sviluppo dell’autotrazione a metano liquido, su cui Logistica Mediterranea intende investire. “Compreremo a breve qualche trattore a gas liquido proprio perché sarà presto attivo il nuovo deposito di Oristano - afferma Nicola Fabbri - Il gas del deposito dovrà poi essere consegnato alle stazioni di rifornimento e alle industrie. A tal fine, stiamo valutando l’acquisto di mezzi con cisterna per trasportare il prodotto; non solo: con una nota ed importante multinazionale del gas avvieremo un finanziamento per costruire un’officina che si occuperà della con versione dei mezzi a gasolio in ibridi diesel-metano e una stazione di rifornimento dotata di tutti i servizi accessori per i camion e gli autisti. Il concetto della sostenibilità con vettori logistici green diventerà sempre più vincolante”. LAVORARE DIVERTENDOSI
Gastone Fabbri, papà di Nicola e suo grande ispiratore.
pevoli che unione e condivisione sono parti del nostro Dna. La nostra mission è chiara: prendere decisioni e agire per far partecipare le persone a costruire le cose. I clien ti non possono stare fermi sul divano; loro ci danno lavoro ma siamo noi che con innovazione tecnologica o ingegneristica li sollecitiamo ad andare avanti, a crescere. Tirso ha il colore purple che è un altro modo di vivere la tirsite”. Certo le difficoltà non
Uno dei ribaltabili della flotta Tirso. Il brand di Logistica Mediterranea vanta un ampio parco mezzi.
“Sono una persona estremamente trasparente e mi piace lavorare per divertirmi conclude Nicola Fabbri - Il mio principale difetto è che quando non mi diverto tendo ad annoiarmi. E nel mio lavoro può capitare facilmente. Il difetto lo compenso circondandomi di persone competenti e motivate che si divertono quando io mi annoio. Ho uno splendido rapporto con i miei collaboratori e tendo volentieri a delegare. Non mi intrometto pur essendo molto esigente nel raggiungere gli obiettivi prefissati nei business plan. Questo approccio è condiviso da tutti i collaboratori. Ed è il nocciolo della filosofia manageriale. Non vogliamo essere un’azienda sarda che lavora solo in Sardegna; da sempre abbiamo avuto una vocazione nazionale e internazionale. E sempre abbiamo lavorato sia in Italia che in Europa e anche in Nord Africa. Oggi, Logistica Mediterranea non ha punti di riferimento estero diretto: l’internazionale lo seguiamo tramite la divisione Spedizioni e ci avvaliamo di collaborazioni specializzate. La nostra visione del futuro è ad ampio raggio, guarda e parte dalla Sardegna ma va ben oltre. Anche dal punto di vista delle mission aziendali: nel lungo periodo Tirso aprirà nuove divisioni che non avranno a che fare con trasporti e logistica ma si apriranno ad altri settori strategici per lo sviluppo del gruppo e del tessuto economico circostante”.
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INTERVISTA
ROBERTO SAVOINI PRESIDENTE AICI (ASSOCIAZIONE ITALIANA CONCESSIONARIE IVECO)
“Siamo fatti così: sempre pronti a tutto per il cliente” I
IN TRINCEA PRIMA, DURANTE E DOPO L’EMERGENZA PANDEMICA, LA RETE IVECO HA DIMOSTRATO TUTTA LA SUA FORZA E SOLIDITÀ NEL MANTENERE OPERATIVI I SERVIZI ESSENZIALI. “È STATA UNA PROVA DI CORAGGIO: OGNI DEALER HA AGITO CON SPIRITO DI SACRIFICIO E DEDIZIONE”, AFFERMA SAVOINI, CHE ILLUSTRA I TEMI DI BASE SUI QUALI IL TRASPORTO DEL FUTURO È CHIAMATO A MODELLARSI: TRANSIZIONE ECOLOGICA, TRASFORMAZIONE STRUTTURALE DELLE AZIENDE, CONNETTIVITÀ E DIGITALE.
n trincea. Pronti a dare sup porto alle truppe pronte ad avanzare nonostante un nemico prepotente. Senza mai fermarsi. Così si sono sentite le Concessionarie Iveco nel periodo della pandemia da Covid19: mentre continuavano il loro lavoro, affannati dall’avanzata di quel nemico invisibile e affrontando ogni tipo di ostacoli, gli autotrasportatori hanno sempre potuto contare sulla presenza delle Concessionarie di veicoli industriali, autentico riferimento in caso di assistenza, quando il veicolo doveva tornare su strada il prima possibile, o quando era necessario aggiungerne uno alla flotta, ad esempio nel caso del trasporto di beni alimentari o farmaceutici. Tra i network esistenti in Italia, la rete Iveco ha sempre registrato l’attenzione delle a ziende di trasporto, sia perché trattasi della squadra al servizio del costruttore nazionale, sia per la sua capillarità. In ven -
di MAX CAMPANELLA PARUZZARO
t’anni di esistenza AICI (Associazione Italiana Concessionaria Iveco), i dealer si sono trasformati, si sono evoluti e riorganizzati, ma resta intatto il presidio del territorio: Iveco e Fiat Professional vanno a coprire circa la metà del mercato dei veicoli da lavoro, dell’immatricolato, del parco circolante e dei manutentori che si occupano di assistenza. SECONDO RINNOVO
La sede della concessionaria Iveco Borgo Agnello. I dealer del costruttore nazionale sono evoluti continuando a presidiare il territorio.
Al secondo rinnovo in carica, Roberto Savoini, classe 1964, è Presidente AICI dal 2015, anno in cui ha preso il posto di Massimo Tentori, che ha assunto la guida di GACIE (Groupement des A micales des Concessionnaires Iveco d’Europe), che riunisce i dealer, oltre che di Italia, di Francia, Spagna, Re gno Unito e Germania. Del Consiglio direttivo, accanto a Savoini e Tentori, fanno parte Matteo Ferrari, Nadia
IL MONDO DEI TRASPORTI
N° 293 / Ottobre 2020 Ortolani, Gianandrea Ferrajoli, Alex Gasser e Antonella Ceccato. L’operatività di AICI è assicurata dalla direzione di Giuseppe Laurora e da Cristina Bel veredesi, responsabile della Segreteria.
sistiamo a un’evoluzione strutturale delle aziende di trasporto: so no sempre meno le aziende pic cole, cresce il numero delle grandi flotte, caratterizzate da maggiore propensione al l’attività intermodale. Questo ha portato a un radicale ridimensionamento della domanda di veicoli medi e alla polarizzazione degli acquisti sui due estremi della gamma leggeri e pesanti: il cliente si rivolge a noi per trovare soluzioni complessive alle sue e sigenze: non si tratta più solo di vendere un veicolo, ma entrare nella logica del costo al chilometro, della soluzione finanziaria, dell’approccio fiscale, del credito agevolato ecc.”
ADEGUATA AI TEMPI
Qual è oggi la mission di AICI e com’è cambiata in questi anni? “AICI, oggi rappresenta 35 Concessionarie Iveco, praticamente la totalità della Rete italiana Truck e Bus: aziende dimensionate, strutturate, che hanno dimostrato la loro forza anche e so prattutto nel difficile periodo dell’emergenza. Un’associazione adeguata ai tempi, che dialoga con Casa Madre su ricambi, assistenza, veicoli nuovi e usati, trovando in Iveco un interlocutore sempre attento a coniugare le strategie del Costruttore con le esigenze di sostenibilità della propria Rete. Ma non solo continua Savoini - l’associazione deve proporsi come fornitore di servizi per i soci. In un mondo del trasporto che vede i dealer giustamente focalizzati sul proprio ramo di business, AICI ha iniziato a sviluppare attività di supporto volte a rendere sempre più efficiente il business dei propri associati. Negli anni, infatti, abbiamo avviato un accordo quadro con una Visual Software, società leader in Italia per lo sviluppo di sistemi gestionali dedicati all’Automotive, per la realizzazione di un sistema
informatico omogeneo su tutta la Rete Iveco italiana. Inoltre, AICI, sempre in concerto di intenti con Iveco, ha dato corso a attività legate alla formazione. “In aggiunta ai corsi formativi avviati da Iveco - precisa il Presidente - abbiamo stretto un accordo con CnosFap (Consorzio Formativo Nazionale delle Opere Salesiane), che promuove per i soci formazione di alto livello: Negli ultimi due anni hanno partecipato ai corsi alcune centinaia di collaboratori e vogliamo ulteriormente migliorare questo dato”. Come si è trasformato il mondo del trasporto in questi cinque anni di presidenza? “Stiamo assistendo - afferma Savoini - a due fenomeni importanti. Il primo è la transizione ecologica, che non equivale solo alla mera attenzione alla soste-
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SERVIZIO MANIACALE
Un S-Way sul piazzale della Socom Nuova. Sotto, la sede della concessionaria Iveco Ara.
nibilità ambientale del veicolo. In passato acquistare un veicolo più ecologico voleva dire rinunciare a determinate prestazioni: oggi investire su un veicolo di nuova generazione vuol dire più sicurezza su strada, più attenzione all’ambiente, più risparmio nei consumi e in attività di manutenzione. Questo scenario porta la Concessionaria a cambiare l’approccio al mercato: occorre innalzare il livello qualitativo dei servizi di assistenza, confrontarsi con il cliente sul TCO (Costo totale di proprietà ndr), sulle sue necessità attuali e su quelle future”.
Digitale e connettività stanno anch’essi cambiando il rapporto tra cliente e Concessionaria? “Quello che mai cambierà nell’approccio della rete Iveco afferma Savoini - è la vera e propria maniacalità nel servizio al cliente: con figuriamo il veicolo per il suo lavoro, andiamo da lui per sincerarci di quello di cui ha bisogno, mettendoci tutta la forte passione che contraddistingue il lavoro delle Concessionarie Iveco, passione o mogenea che coinvolge tutti in azienda, dai venditori ai tecnici di officina. Certamente i servizi digitali richiedono una gestione della flotta a 360 gradi e ci richiamano ancora una volta a comprendere le esigenze del cliente: se si tratta di un’azienda di trasporto e logistica, che ha il veicolo come fulcro del business, occorre affiancare l’imprenditore, partecipando alla sua strategia d’impresa, per individuare il veicolo giusto per lui; se stiamo dialogando con un’azienda in conto proprio, il cui business è altro e il veicolo è mero strumento per la sua attività, siamo noi chiamati a progettare una soluzione per il cliente, che sia corretta e abbia giusto rapporto qualità-prezzo”. Il cambiamento nel settore è di ampia portata ma resta un dato: la Rete Iveco è una realtà unica con una forte vocazione alla leadership di mercato. “È la nostra forza e una grande responsabilità che Iveco stessa ci ha consegnato, ma aggiunge Savoini - operia-
mo in uno scenario caratterizzato dalla presenza di competitor importanti che non ci permettono di smettere di investire in impianti, strutture e risorse umane per mantenere sempre il nostro primato”. NESSUNA CHIUSURA
In questo scenario come ha reagito il network ai due mesi devastanti del 2020? “Nessuna Concessionaria dichiara Savoini - ha mai chiuso i battenti, dimostrando la totale disponibilità agli autotrasportatori chiamati a operare. È stata una prova di coraggio: distribuzione ricambi e officine sono rimasti sempre operativi pur se questo richiedeva sacrifici, perché restare aperti equivaleva a più costi che realizzi. Ma i clienti avevano bisogno di un riferimento e in caso di necessità lo hanno trovato”. In questa prima fase post pandemica è in atto il recupero del business? “Il 2020 - risponde Savoini - drenerà risorse: accanto ad aziende che investono con slancio, altre sono ancora ferme. L’auspicio è che nel 2021 si torni al pareggio: molto dipenderà dal la ripartenza delle opere pubbliche, che potrebbero finalmente far riprendere l’edilizia, comparto sino a oggi ancora in stasi. La verità è che il Sistema Italia non si merita un parco che per oltre il 65 per cento è ante Euro III: i veicoli Euro V sono sbar cati sul mercato nel 2006, ovvero 15 anni fa”. “È impensabile - conclude Savoini - che l’autorità di governo non percepisca la gravità di questa vera e propria ‘bomba a orologeria’ che, in termini di sicurezza e sostenibilità, rappresenta l’attuale costituzione del parco italiano di veicoli industriali: veicoli vetusti e pericolosi che, purtroppo, beneficiano del medesimo accesso al mercato dei veicoli Euro VI o a trazione LNG. Se su queste basi assistiamo a un risveglio di coscienza, potremo finalmente registrare numeri positivi, consapevoli di contribuire a un rinnovo del parco di cui beneficia innanzitutto la collettività sul piano dell’ambiente e della sicurezza”. La moderna Rete delle Concessionarie Iveco è pronta per le sfide che il mercato riserverà nel me dio-lungo periodo.
EVOLUZIONE STRUTTURALE
Qual è l’altro aspetto del cambiamento? “In modo lento ma inesorabile - prosegue Roberto Savoini - as-
Gli edifici del dealer Iveco Me.Car. Oggi AICI rappresenta 35 Concessionarie Iveco, con una presenza capillare sul territorio.
IL MONDO DEI TRASPORTI
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IVECO / SOCOM NUOVA CONSEGNA ALL’AZIENDA CAMPANA IL PRIMO STRALIS A GAS NATURALE
LNG, la svolta green dei fratelli Migliaccio “
MATTEO GALIMBERTI
RIFERIMENTO NEL SETTORE DEL TRASPORTO CONTAINER, CON HEADQUARTER NELLA ZONA INDUSTRIALE DI
NAPOLI E PIAZZALE CONFINANTE CON L’AUTOSTRADA
A1, LE
ORIGINI DI
NAPOLI
Memento audere semper”: ricordati di osare, di essere sempre audace. È il motto dannunziano fatto suo da Ciro Migliaccio. E il coraggio di crescere, investire mai è mancato all’Autotrasporti Migliaccio Vincenzo, la prima in Campania a mettere su strada i camion a LNG, grazie a una partnership con la Concessionaria Socom Nuova, che ha messo a disposizione della flotta campana tutta la competenza Iveco, per consentire l’avvio di un progetto di rinnovo del parco di ampio respiro. “Ci hanno dato i suggerimenti giusti, abbiamo trovato in Socom Nuova un riferimento competente per innovare nel modo giusto, per compiere scelte mirate”, afferma l’Amministratore della Migliaccio Vincenzo. L’azienda, con sede operativa nella zona industriale di Napoli (magazzino per servizio groupage e piazzale di 7.500 mq confinante con l’au tostrada A1), nasce nel 1935 per volontà di Ciro Migliaccio. Il fondatore inizia con carri trainati da cavallo per la consegna di farina di semola e pomodori: sono gli anni dell’esordio della Cirio, nata a Napoli dall’idea dell’imprenditore piemontese con una straordinaria propensione alla crescita delle giovani leve. Quando Cirio si afferma come industria in continuo sviluppo e dal grande potenziale occupazionale per il baricentro di Napoli, Vincenzo Migliaccio - seconda generazione - da trasportatore al servizio dell’azienda acquisisce l’esperienza necessaria per aprirsi ad altri committenti. Da padroncino Migliaccio si evolve in flotta strutturata, sbarcando in nuovi segmenti e servendo famiglie industriali come Ambrosino, il pastificio Ferrara, La Molisana di Campobasso, la farina di Caputo, tutte autentiche eccellenze italiane. Nei primi Anni Duemila tocca alla terza generazione nelle persone di Ciro, Camillo e Bartolo - proseguire l’espansione. I Migliaccio individuano nel mondo dell’import-export un segmento promettente, conseguono tutte le certificazioni Haccp, particolarmente richieste nel settore dei container, che vanno sanificati e disinfettati seguendo precise disposizioni, e l’azienda campana diventa riferimento per le principali case di spedizione, da DB Schenker a Savino Del Bene a Just, per compagnie di navigazione come Arkas e lo sviluppo prosegue. “Oggi - afferma Ciro Migliaccio - il nostro business è costituito interamente dal segmento dei container, nei quali vengono trasportate scatole che contengono l’eccellenza alimentare italiana, della quale gli Stati Uniti sono il primo consumatore”.
AUTENTICO
AUTOTRASPORTI MIGLIACCIO VINCENZO RISALGONO AL 1935. DOPO UNA PRIMA FASE DI CRESCITA PARALLELA ALLO SVILUPPO DELLA
CIRIO, OGGI È GRAZIE AI LORO CAMION SE L’ECCELLENZA ITALIANA NEL FOOD (E NON SOLO) RAGGIUNGE
USA, BRASILE, ARGENTINA, GERMANIA E NORD EUROPA.
Grazie ai camion Migliaccio, il meglio del made in Italy (Campania, Puglia e Lazio in primis), dal food ai mobili, dall’abbigliamento alle calzature alla meccatronica, arriva negli Usa, in Brasile, Argentina, Germania e Nord Europa. “I nostri mezzi - illustra Antonio Del Duca, Direttore Generale - ricevono le istruzioni dalla casa di spedizione: raggiungono gli stabilimenti di produzione della merce, che viene sigillata, a garanzia dell’integrità del contenuto del container, e trasportata al punto di carico portuale concordato, da Napoli a Salerno, da Gioia Tauro o Civitavecchia. La merce viene caricata sulla prima nave disponibile e
in molti casi siamo noi a occuparci dell’intera procedura documentale per l’import”. Per l’effettuazione di tale servizio Autotrasporti Migliaccio Vincenzo mette su strada trattori con semirimorchi portacontainer, alcuni dei quali equipaggiati con gruppo frigo e generatore (ad esempio per il pesce surgelato). “Il parco mezzi - spiega Ciro Migliaccio - è costituito da 58 trattori, poco meno della metà dei quali Euro VI: la flotta ha un’età media di sette anni ma abbiamo avviato un piano di rinnovamento ampio e determinato. L’inserimento del primo Iveco Stralis LNG è frutto della consapevolezza che trasportiamo seguendo valori
autotrasporti MigLiaccio Sede operativa principale: Napoli Fondazione: 1935 Amministratori: Ciro, Camillo e Bartolo Migliaccio Tipologia trasporti: Container Flotta: 58 trattori + 84 semirimorchi Dipendenti: 72 Sito internet: www.migliaccio-logistica.com
aziendali nei quali crediamo: i nostri camion devono viaggiare in armonia con l’ambiente, preservando le future generazioni e la qualità della vita”. I trattori sono in massima parte Iveco, cui si aggiungono Scania, Daf e Renault Trucks. Gli 84 semirimorchi
Foto di gruppo con i rappresentanti Socom Nuova e Migliaccio. Da sinistra: Carmine Ceglia, Sales Specialist Medium & Key Account Socom Nuova; Antonio Del Duca, Direttore Generale Autotrasporti Migliaccio Vincenzo; Vincenzo, Bartolo, Ciro, Camillo e Anna Migliaccio.
sono di tipo allungabile, per consentire la massima flessibilità in fase di carico (singolo container da 40 piedi o due da 20 affiancati). “In questo modo - precisa Camillo Migliaccio - il semirimorchio è polivalente: con lo stesso veicolo è possibile effettuare due operazioni di scarico e ritiro”. Per i fratelli Migliaccio l’arrivo in flotta del camion a gas naturale (uno Stralis AS 440 S46 TP Natural Power con motore Cursor da 460 cv) rappresenta una sorta di ritorno alle origini. “Un tempo era il cavallo - afferma Ciro Migliaccio - oggi per non inquinare si usa l’LNG”. Il mezzo è operativo per i viaggi dei salotti di Matera e per merce leggera come le bobine di carta, in modo da sfruttarne pienamente l’economicità. “Il camion a gas - afferma Del Duca - rappresenta un ottimo biglietto da visita per la clientela: la svolta green sta coinvolgendo le stesse case di spedizione, che fanno un vanto delle operazioni con l’LNG. È un segnale di cambiamento e il fatto che esso pro venga da un’azienda del Sud Italia dimostra quanto questo territorio sia portatore di idee nuove”. Nella scelta dell’LNG ha avuto un’importanza fondamentale la partnership con Socom Nuova. “Con il cliente - afferma Carmine Ceglia, Sales Specialist Medium & Key
Account della Concessionaria Iveco di Napoli - abbiamo costruito un rapporto di fiducia reciproca: abbiamo gestito insieme ogni fase, dalla scelta all’arrivo del mezzo e continueremo, seguendone l’operatività su strada. Dai ricambi alla carrozzeria l’assistenza ha una forte incidenza per un’azienda come Autotrasporti Migliaccio: Socom Nuo va ne è consapevole e mette a disposizione l’intera organizzazione Iveco nel fornire al cliente ogni servizio utile a una gestione efficiente del veicolo”. Oggi Autotrasporti Migliaccio consuntiva un fatturato di circa sei milioni di euro, con una crescita anno su anno del 15 per cento, e dà lavoro a 72 dipendenti tra autisti, operatori su piazzale e amministrazione. “Effettuiamo - precisa Camillo - 70-80 viaggi al giorno e nei picchi di lavoro possiamo contare su una ventina di sub-vettori. Il nostro punto di forza? La sinergia interna all’azienda: ciascuno di noi fratelli ha un suo ambito di competenza e così si proseguirà con la quarta generazione (i figli Anna e due Vincenzo, ndr)”. Quest’anno l’azienda dei Migliaccio ha aderito al Consorzio Unitraco, costituito lo scorso marzo, che conta nella compagine 20 imprese, per circa 550 dipendenti, 400 veicoli geolocalizzati e 1.200 semirimorchi. “In pochi mesi spiega Ciro Migliaccio - il Consorzio è cresciuto raggiungendo un’importante mas sa critica. L’obiettivo è favorire lo sviluppo del trasporto intermodale terra-mare nonché portare in equilibrio il mercato in termini di tariffe, condizioni e organizzazione del trasporto, evitando l’attuale disorganizzazione che costringe, ad esempio, a lunghe soste dei veicoli nei porti, con conseguenti disservizi e maggiore inquinamento”. Da luglio è operativa la sede Uni traco nel porto di Napoli, con vista su tutte le strutture ter minalistiche (Conateco, Flavio Gioia e Magazzini Generali) e a breve distanza dalla palazzina delle dogane.
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IL MONDO DEI TRASPORTI
N° 293 / Ottobre 2020
SCANIA / LA CONCESSIONARIA AUTOVEICOLI ERZELLI PARTNER DELL’AZIENDA GENOVESE
Ingegno ligure, fermezza calabrese: il cocktail vincente di Galtrans O
CAMION CON IL MARCHIO DEL GRIFONE PER IL BUSINESS DEI CONTAINER (E NON SOLO) PER I FRATELLI GAGLIANÒ, CHE CON PASSIONE E ENTUSIASMO PROSEGUONO L’ATTIVITÀ AVVIATA DAL PADRE GIUSEPPE CON IL SUPPORTO DELLO ZIO ANTONIO. CARTA VINCENTE LA DIFFERENZIAZIONE DELL’ATTIVITÀ E UN SERVIZIO AL CLIENTE CHE TROVA NELLA DOGANA INTERNA L’AUTENTICO FIORE ALL’OCCHIELLO. RIFERIMENTO PER I TRATTORI, CON IL DEALER GUIDATO DELLA FAMIGLIA BOIERI UNA PARTNERSHIP CONSOLIDATA E BASATA SU RECIPROCA STIMA E FIDUCIA.
MAX CAMPANELLA GENOVA
ltre alla classica valigia di cartone, nel 1988 Giuseppe Gaglianò da Cittanova emigrava a Genova con il suo camion e con una straordinaria voglia di lavorare. A questa univa l’intuito imprenditoriale e la passione. Valori che trasmetteva ai figli, dimostrando loro tutta l’apertura mentale possibile: “A scuola o con me al lavoro”. E al suo fianco i tre figli Luigi, 54 anni, Domenico, 52, e Emanuele, 49, sono cresciuti, portando quella piccola azienda di trasporto ad assumere, in 32 anni, i contorni di flotta strutturata: Galtrans è oggi un riferimento nel la movimentazione dei container (e non solo). Resta delle origini l’innata voglia di fare, la disponibilità a nuove sfide imprenditoriali e l’affiancamento a un partner: perché per i Gaglianò Autoveicoli Erzelli è più di un fornitore: “Il primo trattore, un 190/38 era un usato e non era ancora Scania ma l’ho preso da loro: Cesare e Bruno Boieri ci hanno dato fiducia in un periodo tutt’altro che facile per chi, come noi, arrivava dal Sud Italia”, racconta Luigi Gaglianò. Le origini di Galtrans risalgono a quei trasporti tradizio-
Foto di gruppo sul piazzale della Galtrans di Genova.Da sinistra: Bruno Boieri, Ceo Autoveicoli Erzelli, e Bruno, Luigi, Emanuele e Giuseppe Gaglianò; Fabrizio Rebottaro; Martina e Giuseppe Gaglianò.
nali di cui si occupava Giuseppe Gaglianò: cemento e fer ro, in primis al servizio dell’Italsider di Taranto. Forte della presenza al suo fianco dei tre figli, nell’88 Gaglianò raggiunge il fratello Antonio che, a Genova, aveva avviato una piccola attività con autotreno: con quella motrice con rimorchio caricava e scaricava merce al porto di Genova, dal ferro alla frutta. Intanto il territorio genovese conosceva un forte sviluppo di flotte dimensionate che richiedevano terzisti per il traino dei semirimorchi. È il 1991 quando Luigi e Domenico affrontano la nuova sfida: investire sui trattori stradali, occupandosi del trasporto per conto di spedizionieri, mentre il padre continuava la sua attività con un ribaltabile. “A quel punto - spiega Luigi il parco veicolare era decisamente variegato, in grado di soddisfare le diverse esigenze delle aziende genovesi. In particolare siamo stati tra i primi a Genova a mettere a disposizione gli autotreni anche per il trasporto containers, caratterizzati da estrema versatilità: il rimorchio infatti può essere sostituito in base alla necessità e in fase di scarico si possono mettere a ribalta motrice e rimorchio contemporaneamente”. Il 1991 coincide con l’ac-
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quisto del primo Scania da Autoveicoli Erzelli: l’inizio di un percorso che porterà a una flotta quasi totalmente con il marchio del Grifone. Ed è l’inizio di una costante e continua crescita per Galtrans, che nel 2015 acquisisce l’area in via Castel Morrone che, attualmente, è sede del l’headquarter. “Il problema che caratterizza un po’ tutte le aziende genovesi - precisa Luigi Gaglianò - è la carenza di spazio: l’acquisizione di un’azienda ci ha permesso l’utilizzo dell’attuale piazzale, che ci consente di effettuare da dieci a 30 operazioni di carico e scarico di containers al giorno con la macchina semovente. La stessa acquisizione ha permesso di usufruire di un piccolo deposito: con questa nuova struttura e gli strumenti disponibili abbiamo fatto richiesta di autorizzazione per le operazioni di dogana interna”.
soddisfare la clientela e mantenere il posto di lavoro per i 29 autisti dipendenti. “Nei tre mesi di lockdown - precisa Luigi Gaglianò - abbiamo registrato un calo del 50 per cento del fatturato; a luglio è iniziata una lenta ripresa fino a stabilizzarci sui livelli dello scorso anno. Certamente la situazione infrastrutturale delle arterie di collegamento con Genova non ha aiutato: i camion fermi per i tanti, troppi lavori autostradali contestuali hanno sensibilmente allungato i tempi operativi”. RAPPORTI DI FIDUCIA
TUTTO PER I CONTAINER
Oggi Galtrans si occupa per la clientela di tutto quanto concerne la movimentazione dei container: svuotamenti, riempimenti, verifiche e relativa documentazione. “I container - precisa Gaglianò possono rimanere in deposito qualora il cliente ne abbia la necessità, ad esempio per il ritardo di una nave di carico”. I nuovi investimenti dell’azienda hanno portato alla forte crescita del business dei container, che oggi rappresenta il 90 per cento del fatturato, nel 2019 chiuso a circa sei milioni di euro, con un trend in continua crescita negli ultimi anni. “Stiamo rafforzando
Clienti Galtrans sono le principali Case di spedizioni genovesi che richiedono servizi di qualità.
- afferma Luigi Gaglianò quelle attività che rap presentano la nostra chiave di differenza”. Ad esempio è Galtrans che, con i trattori Scania, si occupa di trasportare, nelle ore notturne, quei grossi macchinari che occorrono per effettuare servizi di manutenzione lungo le arterie autostradali. “Tra gli acquisti più recenti - aggiunge l’imprenditore - un pianalato ri-
bassato consente di trasportare container fuori sagoma e macchine operatrici”. Oggi Galtrans dispone di una flotta di 30 veicoli (25 trattori e cinque motrici), oltre ad affidare all’esterno lavori per una decina di padroncini. Il Grifone è praticamente unico brand dei trattori, che trainano semirimorchi Broshuis e, negli autotreni, rimorchi Krone. Il fondatore Giu-
seppe, scomparso quattro anni fa, non potrebbe che essere orgoglioso di quel team oggi a capo della sua azienda: ai tre figli si va affiancando la terza generazione, costituita dai nipoti: Alessio, Martina e tre portano il nome del nonno. Galtrans ha affrontato i mesi della pandemia con scelte coraggiose, prima tra tutte quella di continuare a lavorare e dare lavoro, pensando a
Clienti Galtrans sono le principali Case di spedizioni genovesi come Casasco & Nar di, Parodi Forwarding, DSW Logistics, Interimp ecc. Il punto di forza dell’azienda? “Con la dogana interna - aggiunge Gaglianò - garantiamo al cliente la verifica in giornata: in una normale operatività portuale occorrerebbero due settimane. Per lo scarico effettuiamo rotte in tutto il Nord e centro Italia nonché Svizzera, Francia e Spagna, soprattutto Baleari”. La crescita dell’azienda è avvenuta di pari passo con lo
sviluppo della Concessionaria Scania. “Autoveicoli Erzelli prosegue l’imprenditore - è da sempre un riferimento, così come la rete Scania: se un veicolo registra un problema all’estero possiamo sempre contare su di loro, intervengono in modo immediato e senza complicazioni”. Partnership che sta a cuore anche al dealer. “Galtrans afferma Bruno Boieri - è sempre attenta al veicolo che inserisce nel parco: per loro il camion rappresenta un biglietto da visita, deve avere il giusto appeal quando si presenta dal cliente. Quanto all’assistenza, è un nostro storico fiore all’occhiello: la squadra di Autoveicoli Erzelli è ben consapevole che in caso di necessità dei Gaglianò occorre essere veloci e determinati; il ritardo nelle loro operazioni può determinare perdite importanti“. “Si tratta comunque - conclude Boieri - di evenienze che si verificano raramente, sia per l’efficienza dei veicoli Scania, sia perché i mezzi Galtrans beneficiano tutti della manutenzione programmata, che facilita l’eventuale intervento e, soprattutto, rende minimi i fermi macchina”.
gaLtrans
Sede legale e amministrativa: Isoverde (GE) Sede operativa principale: Genova Fondazione: 1991 Direttore Generale: Luigi Gaglianò Tipologia trasporto: Container Flotta: 30 veicoli (25 trattori e 5 motrici), 10 subvettori Dipendenti: 29 autisti
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MONDUCCI TRASPORTI / CONTINUA IL SODALIZIO CON TOSCANDIA NEL SEGNO DEL GRIFONE
È ecologica l’anima fiorentina
M
FABIO BASILICO PRATO
TIBERIO NOCENTINI,
onducci Trasporti rinnova per l’ennesima volta la sua fiducia nel prodotto Scania e nei servizi di una concessionaria di primo livello come Toscandia. Tiberio Nocentini, titolare dell’azienda fiorentina nata nel capoluogo toscano nel 1937 e che oggi ha sede a Prato, hanno ritirato di recente un ulteriore trattore del Grifone imprimendo una decisa svolta sul fronte della sostenibilità ambientale ed economica. Si tratta di uno Scania R410 della next generation alimentato a metano liquido. È il quarto esemplare a LNG che entra nella flotta di Monducci, affiancando i 2 car ri e l’altro trattore a gas naturale già presenti. In totale, Monducci Trasporti dispone di 14 Scania su un totale di una cinquantina tra trattori e autotreni, altrettanti semirimorchi e una quarantina di casse mobili. L’ultima consegna consolida il rapporto con il dealer Toscandia, punto di riferimento Scania in Toscana, Umbria e Sardegna. Nel 2016 i camion Monducci iniziano ad affiancare al Giglio il simbolo del Grifone, frutto appunto della proficua partnership con Toscandia, ben testimoniata tra l’altro dal nuovissimo V8 acquistato in occasione del 50esimo anniversario dello storico propulsore Scania.
TITOLARE DELL’AZIENDA FIORENTINA NATA NEL CAPOLUOGO TOSCANO NEL
RITIRATO DI RECENTE UN ULTERIORE TRATTORE DEL
GRIFONE IMPRIMENDO UNA DECISA SVOLTA SUL FRONTE DELLA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE ED ECONOMICA.
SI TRATTA DI UNO SCANIA R410 DELLA NEXT GENERATION
ALIMENTATO A METANO LIQUIDO.
È IL QUARTO ESEMPLARE A LNG CHE ENTRA NELLA
FLOTTA DI
LA FORZA DELLA TRADIZIONE
Il Giglio di Firenze c’è da sempre nella storia di Monducci Trasporti, azienda che dal 1959 prosegue il suo sviluppo grazie a una famiglia fiorentina doc, quella dei Nocentini, che oggi nella persona di Tiberio porta il simbolo di Firenze sui camion così come sulle storiche vetture con cui gareggia - e vince - nei campionati italiani di corsa in salita. Quella oggi guidata da Tiberio Nocentini, quattro volte campione italiano di velocità in corse in salita su auto storiche, è un’azienda di trasporto che ha superato i sessant’anni dalla fondazione, anniversario ricordato da Toscandia con la consegna di una targa che ha suggellato il forte legame esistente con Monducci Trasporti. Nel 2006 la scelta di trasferire la sede nella vicina Prato, per avere più spazio a disposizione, riconvertendo in spazi residenziali l’edificio di Firenze, dove resta il cuore di Nocentini. Le origini dell’azienda risalgono allo spirito imprenditoriale e alla passione di Silvio Monducci, assoluto pioniere degli odierni corrieri con il suo servizio postale di consegna di buste trasportate con le valigie in treno. I primi Fiat Leoncino arrivano a cavallo della Grande Guerra, che costringe Monducci a interrompere l’attività, ripresa nel 1947. Al suo fianco c’è Leonero Nocentini, nato con il camion nel sangue: le tratte FirenzeRoma e Firenze-Genova a quei tempi sono tutt’altro che
1937 E CHE OGGI
HA SEDE A PRATO, HA
facili, ma lui si mette al volante con passione e dedizione. Nel ’59, investendo 14 milioni delle vecchie lire, Leonero Nocentini rileva l’azienda che intanto si ramifica in magazzini-uffici a Prato, in pieno centro a Roma e infine a Genova e Pescara; nasce il figlio Tiberio, che cresce accanto al padre con la passione per i motori, affiancandolo già a 13 anni nei lunghi viaggi estivi. Aumenta il volume di lavoro, cresce la flotta, si allungano i percorsi: i camion Monducci si spingono fino in Liguria, Emilia-Romagna, Marche e Abruzzo, trasportando olio Fiat, carta Xerox, pasta e prodotti per agricoltura. Ben ricorda Tiberio i primi due bilici, con semirimorchio a “collo d’oca”, acquistati per
far fronte alle richieste di trasporti gran volume. Nel 1986 è proprio lui a doversi rimboccare le maniche: l’improvvisa scomparsa del padre lo costringe a crescere in fretta, in un momento di fervida attività e con una flotta che conta 12 unità con rotte a Genova, Pescara, Bologna-Faenza, Forlì-CesenaRimini e Senigallia-Ancona. “La nostra forza - spiega Tiberio Nocentini - era la presenza capillare di magazzini: i veicoli effettuavano una tappa per ogni magazzino per le operazioni di carico e scarico, ottimizzando i viaggi, in modo da essere sempre a pieno carico”. Se fino a quel momento il parco era stato monopolio del costruttore nazionale, Tiberio nei viaggi non può non notare
Guidata oggi da Tiberio Nocentini, la Monducci Trasporti è un’azienda che ha superato i sessant’anni dalla fondazione.
i brand stranieri e resta colpito soprattutto da quelli svedesi, memore di un viaggio a Goteborg effettuato nel 1984. “Si parlava tra colleghi - racconta - e quando vedevo gli Scania all’opera non potevo che apprezzare quelle belle macchine”. La “chiave di volta” è l’aiuto che l’autotrasportatore riceve in un momento di difficoltà: il trasferimento del sito Fiat a Bologna sottrae a Monducci Trasporti gran parte del fatturato, costringendo l’a zien da a un ridimensionamento. “In quel momento afferma - ad avere fiducia in me e nella possibilità di ripartire sono state le concessionarie di marchi stranieri con le loro finanziarie: avevo clienti di grosse dimensioni nel settore dei giocattoli e l’opportu-
nità era reale”. È così che nel parco entrano veicoli Volvo, MercedesBenz e Scania, sulla base in quest’ultimo caso di un promettente rapporto nato con la concessionaria Toscandia di Lu ciano e Giuseppe Barelli attraverso Daniele Grossi, Area Manager. “Ho puntato spiega Nocentini - sul ritagliarci una nicchia: era impensabile competere con i corrieri di grosse dimensioni. Nel 1997 ho ceduto ad Artoni l’intero business di corriere ottenendo tre linee intermodali, che ritenevo e ritengo strategiche come sviluppo futuro. Con tre autotreni abbiamo iniziato le linee nazionali di trasporto diretto, aggiungendo man mano altre linee su richiesta di grossi spedizionieri internazionali come
MONDUCCI.
Albini & Pitigliani: oggi operiamo ad esempio con linee intermodali quotidiane per la Germania con scambio dei cassoni a Vipiteno”. Dal 2016 Scania fa la parte del leone nella flotta, a maggior ragione dal 2019 con la consegna dei veicoli di nuova generazione, tra cui un trattore con motore V8 e uno a trazione LNG. Il metano liquido oggi alimenta due trattori e due carri Scania. “Con Monducci - spiega Daniele Grossi - abbiamo avviato un confronto a tutto campo per verificare le necessità del cliente: chilometri, tipologia di carico e territorio, consumi, ecc.. L’a zienda ha dimostrato innanzitutto attenzione per gli autisti, garantendo il massimo comfort in cabina, considerando che spesso restano fuori per l’intera settimana, dal sistema di climatizzazione al frigorifero a bordo. La scelta del gas naturale dimostra una visione del futuro incoraggiante, affiancata alla passione naturale in un personaggio come Nocentini, che non poteva farsi mancare il V8”. Oggi accanto a Tiberio Monducci ci sono i figli Matteo, responsabile logistica, e Valentina, responsabile amministrativo. “Nel 2020 il settore sta subendo una scrematura, ma ci difendiamo rispondendo alle istanze della clientela che, nella nostra nicchia di mercato, richiede un servizio di qualità e competenza - conclude Nocentini Man mano che aumentano i distributori di LNG acquisiremo nuovi mezzi, puntando su motrici adatte per l’intermodale. Continuiamo con Scania per il prodotto, in grado di garantire valore nel tempo, e per il servizio offerto da Toscandia in termini di vendita e assistenza: essere seguiti da persone preparate e formate è sempre più indispensabile”.
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FRATELLI GERACE /ALL’AVANGUARDIA DEL TRASPORTO A TEMPERATURA CONTROLLATA
“Siamo partner di fiducia”
R
FABIO BASILICO CITTANOVA
ealtà calabrese che opera su tutto il territorio nazionale ed è caratterizzata da un livello di ser vizio elevato, la Fratelli Gerace Autotrasporti Srl è una società con una chiara visione del proprio futuro. Fondata nel 2006 da Agostino e Mario Gerace, che decidono di proseguire sulla strada tracciata in famiglia fin dagli anni Ottanta, la Fratelli Gerace è oggi una realtà di punta nel trasporto automotive, in quello a temperatura controllata e nei container. Il trasporto refrigerato alimentare è il fiore all’occhiello dell’azienda di Cittanova (Rc) che si qualifica come partner di fiducia per numerosi e importanti operatori della Grande Distribuzione Organizzata. A sostenere questo business in forte crescita c’è Lamberet: la proficua partnership con il costruttore francese, iniziata nel 2016, ha consentito alla Fratelli Gerace di poter disporre di veicoli all’avanguardia non solo dal punto di vista dell’efficienza ma anche sotto il profilo della sostenibilità, una tematica che sta particolarmente a cuore a Mario e Agostino Gerace. “Siamo un operatore logistico specializzato nei trasporti nazionali su rotte prevalentemente interregionali ci dice Mario Gerace - con carichi completi e groupage, trasporti auto con bisarca, trasporti autovetture nuove e usate, autotrasporti mezzi pesanti, trasporti alimentari, cisterne, collettame, autotrasporti container. Siamo nati come operatori nel trasporto automotive per la distribuzione auto con bisarche e nel corso degli anni ci siamo specializzati anche nel trasporto a temperatura controllata di prodotti alimentari per la GDO. Il trasporto container e l’intermodalità strada-mare sono principalmente legati al vicino porto di Gioia Tauro”. L’azienda ha sede a Cittanova e conta su oltre cento dipendenti. Il fatturato medio si aggira sui 15 milioni di euro al l’anno e il parco mezzi com prende un centinaio di mez zi plurimarca con una netta prevalenza per i veicoli
MARIO GERACE GESTISCE INSIEME AL FRATELLO AGOSTINO LA SOCIETÀ CON QUARTIER GENERALE A CITTANOVA, IN PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA. UNA REALTÀ AFFERMATA A LIVELLO NAZIONALE NEL TRASPORTO AUTOMOTIVE E IN QUELLO, IN VIA DI ULTERIORE SVILUPPO ANCHE GRAZIE ALLA PROFICUA COLLABORAZIONE CON LAMBERET, DEL TRASPORTO ISOTERMICO PER GRANDI CLIENTI DELLA GDO. LA VOCAZIONE ALLA SOSTENIBILITÀ È PARTE INTEGRANTE DELLA FILOSOFIA DELLA FRATELLI GERACE. Scania. I semirimorchi sono una cinquantina e per quanto riguarda i semitrailer isotermici la gran parte è formata da veicoli Lamberet. “La lunga esperienza maturata on the road ci ha permesso non solo di sviluppare un patrimonio di competenze fondamentali per migliorare gli standard di efficienza e qualità nei trasporti, ma anche di capire le e sigenze del cliente e dei partner, ai quali garantiamo
un servizio di qualità e massima puntualità nelle consegne - aggiunge Mario Gerace - Il nostro intento è quello di offrire un servizio completo in grado di affrontare ogni richiesta sia di spedizione che di gestione integrata di tutti i flussi logistici. Grazie a fattori chiave quali personale specializzato, flotta e piazzali di proprietà nonché tecnologie all’avanguardia proponiamo soluzioni personalizzate”.
“Ci siamo affidati a Lamberet non solo per l’elevata qualità del prodotto e la sua piena adattabilità alle nostre esigenze di trasporto e alle richieste specifiche della clientela ma anche per la professionalità e la competenza che l’azienda ci ha sempre dimostrato nel valutare con la massima attenzione le nostre specifiche esigenze di qualità del trasporto - continua Gerace Anche in ambito assistenzia-
le, Lamberet dimostra serietà e puntualità su tutto il territorio nazionale. Abbiamo una nostra officina interna ma per le manutenzioni particolari ci rivolgiamo direttamente a Lamberet”. Grazie alla positiva collaborazione con Lamberet, la Fratelli Gerace guarda con attenzione anche al trasporto isotermico di farmaci e prodotti medicali. “In futuro vorremmo trattare anche quelle delicate tipologie di prodotto, per le quali siamo pronti a garantire al cliente la stessa massima qualità di servizio”, spiega Mario Gerace. La continua implementazione di soluzioni innovative per la qualità del servizio trova conferma nel costante impegno dell’azienda di trasporti calabrese sul fronte della sostenibilità ambientale ed economica. “È un argomento che ci sta a cuore - conferma Mario Gerace - Noi utilizziamo esclusivamente mezzi Euro 6 e guardiamo con attenzione alle soluzioni di mobilità alternativa, in particolare il metano liquido e il biometano liquido che al momento non ci è stato an cora possibile adottare a causa dell’assenza di punti di rifornimento adeguati a coprire le nostre esigenze di chilometraggio e tratte. Nei nostri progetti rientra la costruzione di un impianto di rifornimento interno all’azienda ma guardiamo con favore anche ai progetti di apertura di nuovi impianti pubblici di prossimità”. Sui semirimorchi isotermici la Fratelli Gerace impiega per la stragrande maggioranza dei veicoli gruppi frigo
gerace trasporti
Sede: Cittanova (Rc) Indirizzo: Via Leonardo da Vinci 50 Telefono: 0966.660204 Anno di fondazione: 2006 Fondatori: Agostino e Mario Gerace Area complessiva: 12mila mq Area coperta: 600 mq Trattori: 55 Semirimorchi isotermici: 50 Bisarche: 45 Km percorsi anno: 130mila km per veicolo Dipendenti e autisti: 118 e 100 Internet: www.geraces.it Email: gerace@geraces.it
Mario Gerace, titolare insieme al fratello Agostino dell’omonima azienda di trasporti con sede a Cittanova (Rc).
Ther mo King. “Siamo tra i primi clienti selezionati per provare l’ultima innovazione Thermo King, che è stata presentata a Piacenza lo scorso 17 settembre”, afferma con orgoglio Gerace. Si tratta di Advancer, il nuovo simbolo della refrigerazione su semirimorchio. La serie A Advancer, disponibile in tre diverse versioni, ovvero A-360, A400 e A-500, offre un design nuovo di zecca, capace di crea re uno standard inedito per quanto riguarda prestazioni, controllo della temperatura e connettività del parco veicoli. L’ambizioso obiettivo di Advancer è andare oltre i perfezionamenti graduali e creare una unità di refrigerazione per semirimorchi dotata di innovazioni mai viste prima sul mercato. Le prove sul campo realizzate per testare le unità in condizioni reali e le prove comparative rispetto ai modelli precedenti e ad altre unità di refrigerazione di punta hanno dimostrato che Advancer si caratterizza per un abbassamento della temperatura fino al 40 per cento più rapido e una riduzione dei consumi di carburante fino al 30 per cento rispetto ai valori medi del mercato. Le unità Advancer vengono realizzate nell’impianto Thermo King di Galway, Irlanda. “Le soluzioni Thermo King si sono dimostrate finora adeguate alle nostre esigenze e ci consentono di programmare ulteriori innovazioni per il prossimo futuro”, conclude Mario Gerace. Un e sempio è il Green Truck composto da semirimorchio isotermico Lamberet SR2 Green Liner agganciato a un trattore Scania LNG con motore a metano da 13 litri dotato di un sistema refrigerante Thermo King SLXi Hybrid Solution di ultima generazione in versione mono o multi temperatura. La parte innovativa della tecnologia è l’applicazione sul trattore di un alternatore raffreddato ad acqua che ha il compito di sviluppare energia ricavandola dalla trasmissione stessa del trattore e da un inverter che attinge energia dall’alternatore (a 1.000 volt circa) e la trasforma in corrente elettrica (380 V) passandola quindi al gruppo frigo.
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FRAIKIN ITALIA / FORNITURA DI DIECI VASCHE A NOLEGGIO
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Dinamiche le nuove
MAX CAMPANELLA CASTEGGIO
uando l’imprenditoria è nel dna, le sfide non finiscono mai. È il caso di Franco Rocchelli, vera icona del settore dei veicoli industriali in quel di Pavia, che nel 2014 decide di scendere in campo con la sua Easy Transport, puntando sull’energia di giovani e dinamici collaboratori affiancata alla competenza da lui maturata alla guida di una Concessionaria Iveco. Con un parco (in cui per i trattori il costruttore nazionale la fa da padrone, perché il “cuore resta in Iveco”) di dimensioni medie, l’azienda pavese si avvia verso nuovi traguardi, evolvendosi gradualmente in flotta strutturata: uno sviluppo nel quale Rocchelli e il suo giovane team trovano in Fraikin Italia il partner giusto, puntando sul noleggio oggi per il trainato, a breve per i trattori stradali. Persona di grande modestia, Rocchelli ci accoglie negli uffici di Casteggio, in pieno Oltrepo Pavese, in quella che per anni ha rappresentato il riferimento per tante aziende di trasporto del territorio. Classe 1951, nato e cresciuto a Casteggio, Rocchelli è stato tra i protagonisti del boom degli Anni Ottanta e, con la sua Pavia Carri, ha contribuito all’affermazione del marchio per tutti gli Anni Novanta fino a superare con estrema determinazione anche i momenti difficili, come la lunga crisi iniziata nel 2009. PASSIONE IN CRESCITA
E dire che lui, Rocchelli, ai camion ci è arrivato per caso: segue con profitto gli studi in Ingegneria quando, a pochi esami dal conseguimento della laurea, il cognato gli chiede di occuparsi della direzione del dealer. Negli anni la passione per il settore continua a crescere, unita a doti innate d’imprenditoria che lo portano a costituire Easy Transport, con l’obiettivo di rispondere a istanze diversificate, in qualche caso per settori di nicchia, con un lavoro puntuale e personalizzato, dal ferro ai container, dai centinati alle vasche per inerti. Quando nel 2014 viene reso il mandato, per Easy Transport si aprono nuove prospettive di sviluppo: con il ritiro dell’immobile di Casteggio l’azienda di trasporto ha a disposizione 20mila mq di piazzale oltre agli uffici amministrativi. Easy Transport si mette al servizio di grandi gruppi logistici, specializzandosi nel tra-
Franco Rocchelli di Easy Transport con Diego Pellicioli, Sales Director Fraikin Italia.
sporto per acciaierie e inerti, senza affatto escludere l’operatività in segmenti innovativi, come la distribuzione per l’e-commerce. Oggi la flotta è costituita da 40 trattori stradali - per metà Iveco ma di fatto multi brand, considerando la presenza di cinque Daf, quattro Mercedes-Benz, tre
Scania e otto Volvo - con un’eccellente età media sotto i tre anni. Circa 60 i semirimorchi tra portacontainer, centinati e vasche. “Il parco veicoli - precisa Rocchelli - è molto flessibile, considerando che il lavoro è molto diversificato”. I bilici di Easy Transport
ef fettuano rotte in tutto il Nord Italia, in qualche caso spingendosi fino a Roma e Napoli. Oggi l’azienda dà lavoro a 40 dipendenti, 35 dei quali autisti, ma con una forte vocazione alla crescita, sul piano dei servizi, della flotta e delle risorse umane. “L’obiettivo - afferma l’im-
prenditore - è dare un servizio alla clientela, quindi non escludiamo di aggiungere all’offerta la componente di logistica, sempre più richiesta nel segmento dei container. In termini di parco trattori vorremmo raggiungere le 50 unità: se il trend è discreto come quello attuale il target è arrivarci da qui al 2021”. Uno sviluppo per il quale l’azienda pavese ha scelto di puntare sul noleggio, a partire dal trainato. Lo sbarco di Fraikin nella flotta pavese è al momento costituito da una fornitura di dieci vasche (cinque Cardi e altrettante Teknocar) tutte destinate al trasporto d’inerti. “Si tratta - precisa Rocchelli - di un business che garantisce un buon margine e che, per la vicinanza del porto di Genova, rappresenta un trend che prevediamo in crescita”. Forte della competenza maturata negli anni, l’imprenditore punta su una flotta di trattori stradali diversificata tra noleggio e leasing. “La partnership con Fraikin - afferma - è basata su un elemento decisivo: avere costi cer ti, sapere che il camion viaggia senza ulteriori sorprese sul piano dei costi operativi. Dal punto di vista finanziario questo consente una
gestione del parco più serena, ma naturalmente inseriremo anche veicoli con formula leasing per tracciare, al termine, un confronto”. APERTURA MENTALE
L’apertura mentale con cui si pone sul mercato Easy Transport è tale per cui non sono affatto escluse presenze di veicoli a trazione alternativa. “Guardiamo con attenzione - prosegue Rocchelli - all’LNG, sulla base di un’analisi di sostenibilità anche economica, su cui molto peserà la politica di incentivazione”. La diversificazione dell’attività - che consente all’azienda di Casteggio di generare un fatturato di circa quattro milioni di euro - è stata la chiave di volta per affrontare la pesante crisi dovuta all’emergenza pandemica. “Il fermo totale del settore edile illustra Rocchelli - ci ha costretto a tenere fermi 25 camion: vasche e centinati non hanno viaggiato, mentre qualche richiesta l’abbiamo avuta per i portacontainer. Da giugno in avanti la ripresa è discreta”. Per l’attività di assistenza e di gestione operativa, dimostrando di saper guardare ol-
UN IMPORTANTE AIUTO PER I VOLONTARI CHE ASSISTONO LE FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ
UN FIAT DUCATO PER LA CROCE ROSSA DI SESTO SAN GIOVANNI F raikin Italia ha messo a disposizione del Comitato di Sesto San Giovanni della Croce Rossa Italiana per due anni in comodato d’uso gratuito un Fiat Ducato allestito con impianto refrigerante per aiutare i volontari della sede lombarda a fronteggiare la crescente richiesta di consegna di generi alimentari alle famiglie colpite dalla pandemia Covid19.
La consegna è avvenuta alla presenza del top management di Fraikin Italia, l’amministratore delegato Claudio Gariboldi e il direttore tecnico Fabio Migliore. L’azienda di noleggio si assumerà per tutta la durata del prestito i costi di manutenzione e assicurazione del veicolo. Il Ducato tra l’altro non sarà utilizzato solo dai volontari della cittadina dell’hinterland
milanese. Sarà infatti istituito un servizio, sempre curato dal Comitato di Sesto, che si occuperà del trasporto dei generi alimentari messi a disposizione della CRI a livello regionale. L’importanza del gesto, in questo momento, si comprende ancor di più se si considera che il numero delle famiglie assistite, nonostante la ripresa lavorativa, non si è riassestato sui valori del periodo ante-emergenza.
Ma, al contrario, segna ancora oggi numeri preoccupanti. “La CRI di Sesto San Giovanni e tutti i suoi volontari - ha dichiarato Pasquale Crisci, Presidente del Comitato CRI di Sesto San Giovanni - ringraziano l’azienda francese per questa donazione che concorrerà ad alleviare gli sforzi e i sacrifici che verranno messi in campo nei prossimi mesi”.
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PER L’AZIENDA DI CASTEGGIO, ALLE PORTE DI PAVIA
leve di Easy Transport VERA ICONA NEL SETTORE DEI VEICOLI INDUSTRIALI SUL TERRITORIO,
FRANCO
ROCCHELLI SCEGLIE DI PUNTARE SUL NOLEGGIO PER SOSTENERE IL PROGETTO DI EVOLUZIONE DA MEDIA A GRANDE FLOTTA. UNO SVILUPPO CHE SI BASA SULLA COMPETENZA MATURATA SUL CAMPO DALL’IMPRENDITORE PAVESE, AFFIANCATA AL DINAMISMO DI DUE MANAGER CARATTERIZZATI DA AUTENTICA PASSIONE PER RUOLI CHIAVE QUALI L’ASSISTENZA E LA GESTIONE OPERATIVA DEI MEZZI.
Mattia Mangini, Responsabile Flotta.
tre e voler puntare sulle giovani leve, Rocchelli ha fatto precise scelte, investendo su due manager capaci e dalla straordinaria passione per il proprio lavoro: Mattia Mangini, Responsabile Flotta, e Alfredo Moretto, Capo Officina. Per la manutenzione è inoltre operativa un’officina di famiglia, la cui sede confina con Easy Transport. “Nel noleggio e nel leasing - aggiunge Rocchelli - la parte di service è compresa nella rata. Gli interventi dell’officina interna riguardano spesso la componente di pneumatici e carrozzeria, considerando che i nostri veicoli di frequente operano in cava”. Alla cerimonia di consegna delle dieci vasche era presen-
Alfredo Moretto, Capo Officina.
te Diego Pellicioli, Sales Director Fraikin Italia. “Come leader nel noleggio al servizio del trasporto - afferma il manager della filiale italiana del Gruppo francese - Fraikin sostiene le aziende solide che vogliono crescere: Easy Transport, che basa la sua forza sulla saggezza e determinazione di un imprenditore come Rocchelli, è una di queste. Nel loro caso Fraikin interviene per sostenere la scelta di uscire dalla dimensione di media flotta e assumere le caratteristiche di flotta strutturata. E lo fanno diversificando il parco, per diventare un pun to di riferimento multi specialista e cogliere le differenti esigenze di un mercato che, dopo il Covid-19, sta cambiando profondamente”.
ASSISTENZA / IL GRUPPO GESTISCE LA FLOTTA DEI MEZZI SPECIALI ENEL
Un pieno di energia con Maurelli M
PUNTO DI RIFERIMENTO ANCHE PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, L’AZIENDA SI OCCUPA DEGLI INTERVENTI SU UN PARCO DI OLTRE 1.500 VEICOLI SPECIALI DEDICATI ALLA MANUTENZIONE DELLA RETE ELETTRICA NAZIONALE E ALLA VERIFICA DEI TRANSITI DI POTENZA PER TUTTE LE LINEE.
MAX CAMPANELLA CAPUA
aurelli può già considerarsi un importante riferimento del settore anche per la Pubblica Amministrazione, annoverando tra i clienti numerosi enti statali e parastatali di rilievo. Il Gruppo guidato dall’Amministratore unico Giacomo Maurelli è stato scelto da Enel per la gestione del fleet management dei suoi mezzi speciali. L’assegnazione del bando riguarda un ampio parco di oltre 1.500 mezzi speciali Enel, dedicati
alla manutenzione della rete elettrica nazionale e alla verifica dei transiti di potenza per tutte le linee del la rete. “Si tratta - afferma il dottor Maurelli - di un’importante attestazione di stima per il lavoro
svolto da Maurelli Group, vincitore del bando di una gara di grandissima rilevanza: abbiamo superato tanti attrezzati competitor e siamo entrati in collaborazione con il più grande operatore elettrico na-
zionale. La gestione della manutenzione dei mezzi Enel sta coinvolgendo centinaia e centinaia di officine in tutta Italia, generando un flusso positivo di lavoro che Maurelli Group condivide anche con i suoi clienti”. Tutte le richieste d’intervento vengono convogliate a un call center centrale, composto da operatori tecnici di back office e specialisti di authority, che si oc cupano esclusivamente delle istanze dei mezzi speciali Enel e che rispondono a un numero verde dedicato h 24. “Il flusso - precisa l’Am ministratore
delegato - am monta a circa un centinaio di richieste al giorno, che vengono veicolate a tutte le officine coinvolte per interventi di tutti i tipi di manutenzione, ordinaria e straordinaria”. Il Gruppo Maurelli è iscritto e abilitato all’albo fornitori sul MEPA (Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione) sul sito www.acquistin re te pa.it gestito da Consip, società per azioni, partecipata al cento per cento dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, che opera al servizio esclusivo della Pubblica Amministrazione.
Giacomo Maurelli, Amministratore unico Maurelli Group.
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ZARA LINE / L’AZIENDA REGGIANA PUNTA SU NUOVI AMBIZIOSI TRAGUARDI
Ecologia e frigo le grandi sfide del cavallo arabo CON L’ARRIVO DI ALESSANDRO MELE NEL RUOLO DI GENERAL MANAGER, I CUGINI MASSIMILIANO E MARCO FERRARI AVVIANO UN PIANO TRIENNALE DI RINNOVAMENTO E CRESCITA DELLA RETE AZIENDALE CHE RIUNISCE
C
MAX CAMPANELLA SAN POLO D’ENZA
rescere, evolversi, a prirsi a nuovi canali di business tenendo alta l’a sticella della qualità del servizio che ha finora garantito il consolidamento di partnership con leader nel proprio settore, che hanno trovato in Zara Line un riferimento nella logistica e nel trasporto, potendo contare su quelle che sono le caratteristiche notorie dell’azienda reggiana - elasticità, disponibilità e capacità di seguire il cliente in modo puntuale - e che rappresentano i valori sui quali i cugini Massimiliano e Marco Ferrari
COMMISSIONARIA LOGISTICA PER CARICO COMPLETO E GROUPAGE, ZARA TRUCK, CONCESSIONARIA PALLEX PER REGGIO EMILIA, E TRASPORTI EMILIANI. “SIAMO PRONTI A ENTRARE IN NUOVI SEGMENTI DI BUSINESS”, AFFERMA MELE, CHE PORTA IN ZARA LINE LA PASSIONE E L’ESPERIENZA MATURATA NEL SETTORE VEICOLI INDUSTRIALI. hanno costruito l’azienda. Sarà perché sono partiti dal volante (che tuttora è una passione per entrambi nonché il lavoro di Marco), i due imprenditori reggiani, dopo aver consolidato il business nella logistica e nel trasporto su pallet, sono ora pronti a traghettare Zara Line verso nuovi e ancora più sfidanti orizzonti, avendo al loro fianco come Direttore Generale Alessandro Mele, manager di comprovata esperienza e con una forte vocazione commerciale, che avrà il compito di coordinare le azioni di Sales, Marketing e Risorse umane. Le origini dell’azienda di trasporto, nota per il simbolo
Alessandro Mele, Direttore Generale Zara Line.
del cavallo arabo stilizzato (dipinto voluto da Marco Ferrari in persona), risalgono ai primi Anni Cinquanta, quando Livio Ferrari a San Polo d’Enza, in provincia di Reggio Emilia, fa parte di quei trasportatori al servizio delle piccole e medie imprese che, attorno all’Appennino reggiano, fioriscono nei vari settori. An cora oggi in Zara Line holding che riunisce tre a ziende: la capofila Commissionaria Logistica, che gestisce i camion a carico completo e groupage; Zara Truck, dal 2009 Concessionaria Pallex per Reggio Emilia; Trasporti Emiliani che gestisce la maggior parte degli autisti - il
rapporto tra conducenti (24 dipendenti, tra i quali Marco Ferrari, classe 1963, e una quarantina di sub vettori, tra padroncini ma anche flotte fino a 30 unità) e cliente finale è di tipo personale: si conoscono, dialogano, si scambia-
Massimiliano Ferrari, Amministratore delegato Zara Line.
no idee, si sentono telefonicamente in caso di necessità. La forza dell’azienda sta og gi nella dimensione. È il 1996 quando Massimiliano Ferrari dà vita a Zara Line, Con sorzio che nasce con l’obiettivo di riunire i trasportatori dell’Appennino. Prevalgono purtroppo gli egoismi e, sciolto il Consorzio, nel 2000 il brand rimane come riferimento dell’attuale holding aziendale. Oggi la rete d’impresa che fa capo ai due soci dà lavoro a 42 dipendenti e sviluppa nel 2019 un fatturato attestato sui nove milioni di euro. “Quest’anno - afferma Massimiliano Ferrari - abbiamo registrato perdite importanti nel mese di aprile, per tor nare a giugno sui livelli dell’anno scorso”. Nel 2009 la rete d’imprese si completa con l’adesione al network Pallex, che nel 2019 ha sviluppato un business di 3,5 milioni. Per la specifica attività di logistica e trasporto su pallet a San Polo d’Enza viene dedicato un intero capannone, operativo dall’inizio di quest’anno: 3.500 mq coperti per magazzino e uffici e
6mila mq di piazzale. All’interno otto persone si dedicano esclusivamente all’operatività della rete Pallex, un team guidato da Andrea Giansoldati. “In questo edificio - spiega Giansoldati - movimentiamo circa 500 bancali al giorno per il circuito Pallex e circa 80 carichi completi al giorno per Commissionaria Logistica”. OGNI TIPO DI MERCE
Camion e magazzini di San Polo si occupano di ogni tipo di merce (che non necessiti di temperatura controllata), da imballaggi metallici, isolanti a materiale industriale. Tra i 320 clienti di Commissionaria Logistica, quasi tutti del territorio e in massima parte piccole e medie aziende che portano nel mondo l’eccellenza reggiana, nomi del calibro di Fortlan Di-Bi nel settore degli isolanti, Sarmog in quello dell’arredamento, Reggiana Riduttori e Gruppo Fanti, operativa nel packaging. L’attività si snoda in due edifici posti l’uno di fronte all’altro: l’headquarter copre 6mila mq coperti e tremila di piazzale; alla guida del team dedicato all’amministrazione Roberta Pagliani, manager caratterizzata da entusiasmo e professionalità. L’e dificio sul lato opposto del la strada si sviluppa su 4mila mq coperti e 6mila di piazzale. “Nei momenti di necessità e di picco di lavoro dei clienti - precisa Massimiliano Ferrari - abbiamo la di-
Zara Line
Sede legale e amministrativa San Polo D’Enza (RE) Sede operativa principale San Polo D’Enza (RE) Fondazione 1996 Amministratori Massimiliano e Marco Ferrari Merce trasportata Imballaggi metallici, isolanti a materiale industriale Flotta 20 motrici e quattro trattori + 40 subvettori Dipendenti 42 Sito internet www.zaraline.it
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Pagina 19 ri: valori per me di assoluta importanza. Insieme abbiamo sviluppato un progetto di crescita per l’azienda, con un piano triennale che si basa su precisi ambiti di azione: applicazione di nuovi sistemi me todologici, che consentiranno a Zara Line di realizzare un ulteriore salto in avanti sul piano dell’informatizzazione dei processi; copertura capillare del territorio, rispondendo alle esigenze della clien tela; ingresso in nuovi segmenti di mercato che riteniamo strategici, rafforzando quelli che rappresentano oggi il core business di Zara Line”. PROCESSI NECESSARI
Quali saranno nel concreto i passaggi che porteranno a raggiungere questi risultati? “In questa fase iniziale - prosegue Mele - ci stiamo dedicando alla parte organizzativa, implementando i processi necessari e avviando un progetto di sviluppo del personale, delle strutture e del parco veicolare. Nel 2021 ampliere-
Alla flotta di proprietà il brand Zara Line dà lavoro a 25 padroncini in esclusiva, arrivando a movimentare da 50 a 80 veicoli, che viaggiano con rotte regolari su tutto il Centro e Nord Italia e Svizzera. “Da autotrasportatori prosegue Ferrari - abbiamo sempre puntato su un servizio corretto, rispettoso delle regole: è su queste basi che intendiamo proseguire puntando all’affidamento delle rotte a ter zisti. Sono valori imprescindibili, che resteranno tali anche nella fase di evoluzione che abbiamo deciso di intraprendere”. Già perché le sfide sono tut t’altro che finite. Uscita dalla crisi del 2009, proseguita fino a tutto il 2012, a seguito dell’emergenza pandemica la rete Zara Line ha scelto una strada imprenditoriale certamente coraggiosa. “Se nella
prima fase - afferma Ferrari l’obiettivo è stato tenere viva l’azienda, oggi intendiamo rigenerarla sul piano della struttura manageriale: far evolvere la struttura per aprirla a nuovi canali di business”. Ancora una volta prevale lo spirito imprenditoriale tipicamente reggiano, caratterizzato com’è da persone cresciute sul lavoro, che prima di gettare la spugna sfruttano ogni possibile occasione per rilanciare la propria attività. In questa sfida i Ferrari trovano al loro fianco Alessandro Mele, 43 anni, un curriculum di tutto rispetto e, soprattutto, una straordinaria passione per il mondo dei veicoli industriali. Cresciuto da giovane nel management Iveco, in Evicar poi in Evicarri, poi Direttore Vendite in DAF Bologna, dal 2017 Mele è stato accanto a Demes Ziliani, carismatico
Alessandro Mele con Andrea Giansoldati che guida il team interno dedicato esclusivamente all’operatività della rete Pallex, che nel 2019 ha sviluppato un business di 3,5 milioni.
numero uno di EV Industrial, nei progetti di affermazione dei marchi Kögel e TMT nel segmento dei semirimorchi e in quello di avvio del noleggio di trattori stradali. “Ho accettato la sfida di Zara Line - afferma Mele - innanzitutto per il rapporto di serietà, amicizia e stima reciproche con Massimiliano e Marco Ferra-
mo gli orizzonti commerciali: il mio ingresso e un rinnovato, deciso approccio commerciale consentiranno un booster in questa direzione”. Manager ambizioso, Mele avrà pure un “sogno nel cassetto” che intende realizzare con il suo ingresso in Zara Line? “L’obiettivo - afferma il General Manager - è il rad-
collegamento Montagna-Pianura continuativo. Quest’ultimo progetto ha per noi di Zara Line anche un risvolto ‘sociale’: siamo convinti di dare un servizio efficiente anche alla piccola e me dia impresa della montagna che, spesso, deve fare i conti con problematiche logistiche importanti”.
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sponibilità di altri spazi dislocati sul territorio”. La flotta di proprietà conta 20 motrici (tutte intercambiabili e lunghe 9,40 metri) e quattro trattori dell’età di quattro anni circa. A dimostrazione che le sfide appartengono al dna dell’azienda, nel parco c’è ancora l’Iveco Eurotech del 1996 che Massimiliano, classe 1966, ha guidato trainando un cassone scar rabile, ai tempi scelta guardata con sfavore, che invece si è rivelata quanto mai azzeccata. “L’utilizzo dello scarrabile - precisa Ferrari ha rappresentato un’arma vincente: qualcuno sosteneva che fosse un veicolo scomodo, invece ci ha favorito per la sua versatilità. Quando occorreva procedere con operazioni di carico a mano, ad esempio per isolanti o mobili, è stata la soluzione più utile”.
doppio del fatturato, che realisticamente si tradurrà in un incremento significativo. Ci arriveremo stringendo nuove partnership, rafforzando quelle esistenti e affermandoci in nuove nicchie di trasporto. Se guendo la filosofia dell’azienda, lo faremo individuando con prospezione mirata i segmenti nei quali riteniamo vi sia spazio per un’azienda strutturata, che fa di etica, serietà e puntualità i suoi pilastri: andremo a rafforzare la presenza di Zara Line nel settore dell’ecologia e trasporto rifiuti, per il quale possiamo contare su solide partnership, e in una seconda fase, una vol ta pronti sul piano organizzativo e strutturale, sbarcheremo nel trasporto refrigerato”. “Un altro progetto strategico già nei programmi di Zara Line per il prossimo futuro è legato alla Montagna Reggiana - conclude Alessandro Mele - vogliamo realizzare un nuovo sistema di consegne-ritiri merce dedicato al nostro Appennino con tempi certi e prezzi corretti, un sistema di
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NICOLOSI TRASPORTI / INAUGURATO CON SCANIA E HAM ITALIA
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Sicilia faro d’Europa
MAX CAMPANELLA CATANIA
ltro che fanalino di coda. Con l’inaugurazione, a Catania, del primo distributore di LNG (gas naturale liquefatto) nel piazzale di Nicolosi Trasporti, la Sicilia assume un ruolo da protagonista nel percorso che tira dritto sulla sostenibilità. Autentico faro per iniziative europee, la Regione è pronta a fare il salto successivo in tema di riduzione delle emissioni di CO2: l’utilizzo del biometano, ovvero del gas prodotto dagli scarti agricoli. Niente è sulla carta. È stato lo stesso Gaetano Nicolosi, affiancato dalla famiglia, a volere che l’evento inaugurale fosse tutt’altro che celebrativo. Personaggio che ama più agire che parlare, il timoniere dell’azienda, che da Catania fa viaggiare i camion in Italia ed Europa, ha voluto che fossero presenti i rappresentanti di ogni ente coinvolto nel processo di modernizzazione in senso ambientale del trasporto su gomma. “L’obiettivo - ha spiegato prima dell’inizio dei lavori Aldo Randazzo, Direttore Generale Nicolosi Trasporti - è che ciascuno assuma pubblicamente il proprio impegno, dalle autorità di governo alle aziende private coinvolte”. Nicolosi Trasporti il suo passo l’ha fatto, un vero passo da gigante: ai 50 trattori Scania a LNG della flotta se ne affiancano altri 27 appena acquistati, tutti a gas naturale e con il marchio del Grifone, che faranno il pieno direttamente sul piazzale, grazie al distributore realizzato da HAM Italia. “Abbiamo sedi spiega Randazzo - dislocate in punti per noi strategici dove transita e sosta merce per la distribuzione, come Carini a Palermo, con un magazzino di 2.800 mq, Napoli, Anagni, Parma, porto di Genova, porto di Ravenna, Malta, Molfetta e Volpiano, in provincia di Torino. È a quest’ultimo sito che fanno riferimento i trattori LNG al servizio di LIDL, oltre che sulle tratte dedicate a Barilla”. Se all’ingresso dell’azienda, in piena zona industriale di Catania, fanno sfoggio di sé i trattori LNG di Scania,
EVENTO TUTT’ALTRO CHE CELEBRATIVO QUELLO TENUTOSI A CATANIA: GAETANO NICOLOSI E I SUOI FRATELLI HANNO PROMOSSO UN CONFRONTO TRA I PLAYER DELLA FILIERA DEL TRASPORTO, DAI COSTRUTTORI ALLA COMMITTENZA ALL’AUTORITÀ DI GOVERNO. ALDO BERNARDINI (HAM) INVITA LE FLOTTE A PUNTARE SUL METANO IN VISTA DELL’ARRIVO DEL BIOMETANO, PER IL QUALE LA REGIONE SICILIA SI CANDIDA COME PROTAGONISTA GRAZIE ALLA SUA VOCAZIONE AGRICOLA. FRANCO FENOGLIO, AD DI ITALSCANIA, HA CONSEGNATO AI NICOLOSI UN RICONOSCIMENTO PER GLI INVESTIMENTI SUL PARCO: CON I NUOVI ACQUISTI I CAMION SCANIA A GAS NATURALE SALGONO A 77.
nel piazzale eccoli trainare i semirimorchi - Krone refrigerati Carrier - con loghi LIDL e Barilla, tutti intorno al nuovo distributore LNG. “Oggi aggiunge Randazzo - la flotta è costituita da 277 trattori, di cui 77 a gas, compresi gli ultimi 27 appena acquistati. I semirimorchi sono circa 800, tutti equipaggiati con gruppo frigorifero: siamo specializzati nel settore alimentare e anche quando si trasportano merci che di solito non vengono conservate in frigorifero, ad esempio merendine farcite, considerando le temperature estive è d’obbligo la tem-
peratura controllata”. La scelta del gas naturale, avvenuta in partnership con Italscania e HAM Italia, è solo l’inizio di un progetto che Gaetano Nicolosi intende perseguire a lungo termine. “La giornata di oggi - afferma Randazzo - vuole rappresentare l’opportunità di sensibilizzare le autorità pubbliche e le aziende private sulla necessità di investire nelle infrastrutture: i nostri camion viaggeranno a metano liquido, riducendo fortemente le emissioni. Si potrebbe fare di più se ci fosse un impianto di liquefazione del metano da a-
Aldo Bernardini (a sinistra), Amministratore delegato HAM Italia, con Gaetano Nicolosi.
L’Assessore regionale Marco Falcone al taglio del nastro con i fratelli Nicolosi.
gricoltura”. Su questo tema sono intervenuti rappresentanti di trasportatori, di agenzie marittime, costruttori d’impianti di biometano ecc. Da tutti sono e merse proposte e richieste all’indirizzo di Marco Falcone, Assessore Regionale ai Trasporti, che in rappresentanza della Giunta guidata da Nello Musumeci ha tagliato il nastro con i fratelli Nicolosi. “Nicolosi Trasporti - ha affer-
mato Falcone - fa onore alla Sicilia e all’Italia: fa parte di quelle belle realtà del settore del trasporto che trovano in Catania il baricentro per le attività di logistica e distribuzione. Il governo regionale guarda con attenzione alle tra zioni alternative: l’anno scorso siamo passati dal 33 al 50 per cento di veicoli elettrici nel trasporto pubblico locale. Quella di Nicolosi è un’iniziativa privata che va
nella giusta direzione di abbattimento della CO2 cui guardiamo con attenzione: abbiamo progetti ambiziosi che si possono realizzare solo se c’è armonia tra chi produce e chi utilizza”. Iniziative a sostegno di chi sceglie veicoli a trazione alternativa? “Considerando che si tratta di un provvedimento nazionale - ha aggiunto l’Assessore tra gli applausi dei presenti - ci faremo promotori
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IL PRIMO DISTRIBUTORE DI METANO LIQUIDO NELLA REGIONE
sulla ecosostenibilità
dell’abolizione del pagamento del pedaggio per i veicoli a LNG”. Che la Sicilia non solo non sia condannata all’arretratezza ma nulla abbia da invidiare ad altre regioni d’Italia e d’Europa lo ha affermato anche Biagio Pecorino, docente universitario che sta studiando le vie praticabili per il trasporto del domani. “Le indicazioni provenienti dall’Europa - spiega il professore - impongono la riduzione di gas serra del 55 per cento entro il 2030 per arrivare, entro il 2050, all’obiettivo zero emissioni. Nel mondo il trasporto influisce per il 14 per cento, in Europa per il 25 per cento: se si riuscisse a far viaggiare i camion che trasportano arance utilizzando come carburante gli scarti delle arance stesse avremmo dato il massimo contributo possibile da parte del settore”. HAM Italia, che rappresenta il 40 per cento dell’LNG d’Italia, con una flotta di 130 camion che, in Europa, trasportano il gas naturale, entro il 2021 è pronta a immettere sul mercato biometano allo stesso costo del metano. “La presenza di un liquefattore - spiega Aldo Bernardini, Amministratore delegato HAM Italia - consentirebbe di
utilizzare metano prodotto da scarti agricoli, processo che può arrivare a un tasso negativo di CO2: viaggiando su strada, i camion farebbero risparmiare all’atmosfera più CO2 di quanta ne verrebbe emessa da veicoli tradizionali. Questo aspetto convince facilmente che questo tipo di combustibile sarà utilizzato per molti decenni a venire”. LNG AMICO DELLE FLOTTE
Già con l’utilizzo del metano fossile vengono ridotti dra sticamente i particolati (NOx e pm). “HAM Italia prosegue Bernardini - conta molto sullo sviluppo dell’LNG nelle flotte: oggi trasportiamo in Italia circa 50mi la tonnellate l’anno di LNG e l’obiettivo è sostituire, non appena sarà disponibile il biometano liquefatto, il 25-30 per cento di metano fossile con biometano, con l’auspicio di aumentare questa quota. Fatti due calcoli, ci rendiamo conto di quanto sia importante, sul piano di una vera sostenibilità, passare oggi all’LNG per arrivare, presto, a utilizzare biometano: mancava la Sicilia e, oggi grazie a Nicolosi Trasporti, i camion possono viaggiare in tutta Ita-
lia con l’LNG; presto potranno farlo anche con il biometano”. Nicolosi Trasporti con i suoi 77 Scania è tra le flotte italiane che stanno passando all’LNG, per poi passare al biometano. Scelta che Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore delegato di Italscania, ha voluto premiare con la consegna di un riconoscimento. Al suo fianco Enrique Enrich, che prenderà il suo posto dal prossimo 1° dicembre, Fenoglio ha sottolineato l’impegno profuso da Scania nelle trazioni alternative. “Dall’LNG all’elettrico all’idrogeno - dichiara il numero uno di Italscania - portiamo su strada i frutti dell’investimento del 7 per cento del fatturato in Ricerca & Sviluppo, avendo come capisaldi sostenibilità e sicurezza. In Europa il 78 per cento delle merci viaggiano su gomma: è urgente ripensare il sistema trasporto”. Se nel periodo del lockdown gli autotrasportatori sono stati considerati “eroi” per aver assicurato l’approvvigionamento di beni indispensabili come alimentari e farmaci, Fenoglio sottolinea la totale assenza, da parte delle autorità di governo, di un minimo di interesse per la categoria. “Mentre in Italia si tentano
tavoli comuni - afferma l’alto manager del Grifone - in Germania hanno già disposto l’abolizione del pedaggio au-
tostradale per chi utilizza l’LNG. Quello italiano è un parco circolante di 13 anni, con 420mila veicoli ante Euro
IV: è inutile porsi obiettivi di riduzione della CO2 del 40 o del 55 per cento se manca un piano strategico. Se tutti i veicoli oggi circolanti passassero all’Euro VI avremmo già rispettato l’obiettivo della riduzione di CO2 del 30 per cento”. Infine il plauso a Gaetano Nicolosi e ai suoi fratelli. “Sono orgoglioso - ha concluso Franco Fenoglio - di essere, insieme a tutti voi, accanto a imprenditori che si battono tutti i giorni per continuare la loro attività, dimostrando la capacità di fare sistema: per inaugurare quest’impianto oggi sono presenti tutti i player coinvolti nella filiera, dagli autotrasportatori alla committenza, dai costruttori alle autorità di governo. Non ci serve alcun “click day” per rinnovare il trasporto: occorre confrontarsi e agire. Oggi Nicolosi ha dimostrato di sapere e voler agire: tocca a ciascuno di noi fare la sua parte se vogliamo assicurare un futuro a chi verrà dopo di noi”. Protagonista di primo piano nel trasporto intermodale, Nicolosi Trasporti ha aderito ad ALIS (As so ciazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile), presente all’evento nella persona di Marcello Di Caterina, Direttore Generale. Per la com mittenza erano presenti Gianluigi Mason, Director Lo gistics Italy Barilla Group, e Luca Ros, Direttore Logistica Lidl Italia.
Franco Fenoglio, Presidente e Ad di Italscania, consegna una targa di riconoscimento ai fratelli Nicolosi. Primo da destra Enrique Enrich, successore di Fenoglio in carica dal 1° dicembre.
ASSORO PRONTA A PRODURLO, MA SERVE IL LIQUEFATTORE PER UTILIZZARLO
BIOMETANO QUESTO CONOSCIUTO: NASCE DAGLI SCARTI AGRICOLI FERMENTATI N el corso dell’evento, sull’importanza del biometano è intervenuto Edoardo Bonaccorsi, Amministratore delegato di Assoro, società che ha realizzato in Sicilia uno dei primi quattro impianti produttivi. “Il biometano - illustra il manager - non proviene dal sottosuolo: viene prodotto utilizzando scarti agricoli fermentati. A seguito del processo di fermentazio-
ne viene prodotto gas metano e digestato: il primo, se liquefatto, può essere adoperato come combustibile e per autotrazione; il secondo, ricco di nutrienti, sostituisce sostanze chimiche utilizzate per fertilizzare i campi. Considerando la vocazione agricola della terra di Sicilia, essa è pronta a rappresentare un faro per il Mediterraneo: grazie all’impianto di Nicolosi, la tratta
Malta-Helsinki, corridoio principale della logistica europea, oggi è pienamente sostenibile, essendo stata colmata la lacuna di un impianto di LNG a sud di Napoli. Con la presenza di un liquefattore, potremo garantire alla Sicilia di continuare a fare agricoltura e assicurare una produzione infinita di biometano per autotrazione”. Ogni anno Assoro ritira circa 100mila tonnel-
late di scarti agricoli, sottraendo all’atmosfera circa 8.170 tonnellate di CO2. Grazie a quest’attività circa 132 camion viaggiano su strada senza produrre emissioni; oggi questa flotta ha percorso circa 13.200.000 km. “L’obiettivo - ha affermato Bonaccorsi in conclusione - è arrivare entro il 2030 a 40 milioni di km a biometano, quindi senza emettere CO2”.
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FONDATA DA ANGELO REA, CARISMATICO TRASPORTATORE DESIDEROSO DI TRASMETTERE L’ESPERIENZA MATURATA ALLE NUOVE GENERAZIONI, L’AZIENDA PARTENOPEA PROSEGUE L’ONDA LUNGA DI UN ENTUSIASMANTE SVILUPPO CHE HA COME PROTAGONISTI I FIGLI RAFFAELE E CONCETTA. “NON CI SERVONO GUIDATORI PROFESSIONISTI, MA RAGAZZI DI BUONA VOLONTÀ DISPOSTI A IMPARARE”, SPIEGA PASQUALE ROMANO, GENERAL MANAGER.
A NAPOLI AVVIATO UN PROGETTO DI SCUOLA DI FORMAZIONE PER GIOVANI CONDUCENTI
In Rea Trasporti bravi autisti si diventa
D
MAX CAMPANELLA
CASALNUOVO DI NAPOLI
opo aver consolidato l’operatività del piazzale di Casalnuovo, per il quale è già pronto un progetto di ampliamento, Rea Trasporti prosegue il suo sviluppo a sostegno della clientela. Specializzata nel trasporto dei gas compressi e criogenici, l’azienda di Casalnuovo, alle porte di Napoli, dimostra
in tutta la sua concretezza che, quando emerge, l’eccellenza campana riesce a sfruttare al massimo quella “marcia in più” che eleva ai massimi livelli principi di serietà, affidabilità e innovazione. L’esempio di Rea Trasporti? Dopo aver affrontato l’emergenza pandemica assumendo personale e investendo sul parco veicoli, è ora pronta a inaugurare i nuovi uffici, assegnando l’attuale sede al
Pasquale Romano, General Manager Rea Trasporti.
progetto di una vera e propria scuola di formazione per autisti. E, per non farsi mancare nulla, nel 2021 l’azienda partenopea lancerà un’app per snellire i processi di documentazione. Merito del rinnovato rilancio, l’arrivo della nuova generazione: accanto ad Angelo Rea, 65 anni, al timone dell’azienda con l’immancabile e solido sostegno della moglie Pasqualina, ci sono oggi i figli Raffaele, classe 1985, e Concetta, classe 1982, e il ma rito di quest’ultima Pasquale Romano, Direttore Generale. Li incontriamo tutti nella sede di Casalnuovo, destinata a diventare Centro di formazione professionale per autisti specializzati per la guida di autotreno, semirimorchi e particolare attenzione al trasporti di liquidi, ovvero motrice con rimorchio al seguito. “Fare l’autotrenista - afferma Angelo Rea - è cosa tutt’altro che semplice: richiede manovre correttive, massima attenzione agli angoli, capacità di sterzare ecc. Se non si posseggono queste competenze il rischio è alto, considerando la ti pologia di merce che trasportiamo”. Oggi è proprio lui, Angelo, a mettersi accanto ai futuri au tisti per “tramandare” il mestiere. Ed è sulla base della sua esperienza che nascerà la scuola di formazione, destinata a risolvere il problema della cronica carenza di autisti e ad assicurare un lavoro a tanti giovani del territorio napoletano. “Finora - afferma Angelo con soddisfazione - abbia-
mo già fatto crescere oltre 15 ragazzi: molti di loro avevano solo la patente B e tanta voglia di lavorare, oggi agganciano centinati o cisterne ed è una soddisfazione sapere che sono contenti del loro lavoro, e soprattutto di avere un lavoro e portare uno stipendio a casa”. Se Angelo Rea sa come insegnare il mestiere di autista è perché autista lo è sin da giovanissimo. A 21 anni sce-
glie di rinunciare a quel “posto fisso” in una macelleria per mettersi al volante del camion e iniziare a lavorare per la Saldo Gas di Napoli. A quei tempi le bombole si caricavano a mano, i muletti erano cosa poco conosciuta. Tra
Angelo Rea, autista con una straordinaria passione per il camion e una forte determinazione, è il fondatore dell’azienda.
i depositi di destinazione c’era quello di Anagni di Rivoira Group, multinazionale leader nel settore del gas. Quando il management dell’azienda decide di terziarizzare il servizio di trasporto, tra i (pochi) padroncini che esprimono la
loro disponibilità c’è lui con il suo camion. È il 1985 e Rea con il suo Iveco Turbo Star dà inizio a un’attività che continua oggi a svilupparsi. Su quel mezzo cresce il figlio Raffaele, che a soli 4 anni segue il padre nelle trasferte a
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Raffele Rea, rappresentante insieme alla sorella Concetta della seconda generazione al timone della società campana.
Anagni (dove ancora oggi un po’ tutti ricordano il “piccolo Lello”) e nella sua attività di trasporto e carico-scarico bombole. E Raffaele ben ricorda il giorno del diploma, quando papà Angelo raggiunge la scuola con il camion: “Dovevo ottimizzare i tempi, ogni minuto è sempre prezioso”, si giustifica l’imprenditore. Oggi Rea Trasporti conta 85 veicoli, tra piccoli, medi e pesanti, e 12 piattaforme con una presenza capillare in Italia, dal Piemonte alla Sicilia. La crescita avviene di pari pas so a quella di Rivoira Group, che resta il cliente principale anche se negli anni l’azienda campana ha diversificato i segmenti di business, aprendosi al gas medicale e all’ossigenoterapia. “La crescita - afferma Angelo - è stata rapida, frutto di determinazione e coraggio: quando da Rivoira arrivava l’input per nuove tratte si investiva, sulla flotta e sul personale”. Rea ha sempre puntato su autisti dipendenti: oggi l’azienda ne conta un centinaio, ma da qui al 2021 sono destinati a aumentare. “Il mercato dell’ossigenoterapia è in forte sviluppo - spiega Raffaele Rea - e certamente avremo bi sogno di nuovi mezzi e nuovi autisti. Guidare una cisterna non equivale affatto a guidare un semirimorchio centinato: occorre calma assoluta, prudenza, in curva rallentamenti fino a 20 km/h. È per questo che a noi non servono autisti professionisti, ma uomini nei quali avere massima fiducia. Nei colloqui badiamo più al temperamento
che all’esperienza, perché vogliamo che gli autisti si mettano al volante con il nostro metodo, seguendo le nostre indicazioni: è su queste basi che abbiamo consolidato rapporti solidi con la committenza, a cominciare da Rivoira Group, ed è su queste basi che intendiamo proseguire”. Il cambiamento è in atto. Entro fine anno gli uffici di Rea Trasporti si trasferiranno in una nuova palazzina dalla
parte opposta della strada: 90 mq, sei postazioni di lavoro e una sala conferenze; l’attuale, storica sede - ubicata al piano terra dell’abitazione dei Rea sarà adibita in parte a magazzino e parte appunto al progetto scuola di formazione. “Ci avviamo - prosegue Raf-
faele - lungo la strada più difficile e tortuosa, ma è quella che darà più frutti, sul piano sociale oltre che aziendale. Puntiamo a investire sul lungo termine, scegliendo una per sona sulla base del suo modo di presentarsi: saremo noi a dare la giusta formazio-
ne, trasmettendo il nostro modo di lavorare”. Supervisore del progetto na turalmente Angelo Rea, pronto a mettere in campo tutta la sua esperienza. Di cui dà un esempio illustrandoci due veicoli sul piazzale: una motrice Scania destinata al
L’Iveco EuroStar simbolo dell’avvio di un nuovo capitolo nella storia di Rea Trasporti. Su questo veicolo è cresciuto Raffaele Rea.
trasporto bombole con agganciato un cassonato Viberti e un Iveco Stralis che traina una cisterna. “Nel primo caso - precisa Angelo - l’allestimento (realizzato dalla campana F.lli Riccardi, ndr) prevede il sistema “scarabeo”: grazie a una pompa idraulica il complesso di bombole si scarica da solo, lasciando all’autista l’onere di avanzare con il camion una volta che il predetto complesso si è completamente distaccato dal pianale. Nel secondo caso trasportiamo BF3, trifluoruro di bo ro: una vera e propria “bomba chimica”, che prevede il rilascio di un’apposita licenza della Questura, normativa ADR e patentino per trasporto gas tossici. Per entrambi i mezzi occorre che l’autista abbia precise competenze che saranno acquisite frequentando i nostri corsi”. La parte operativa del progetto scuola è assegnata a Romano, figura chiave e centrale dello sviluppo di Rea Trasporti: in qualità di Direttore Generale è un anello di congiunzione tra la proprietà e la struttura organizzativa. “Rea Trasporti - afferma Pasquale Romano - si sta strutturando: dopo il consolidamento sul piano contabile e amministrativo, da qui al 2021 avvieremo la riorganizzazione dei processi gestionali. Da circa tre anni si avverte il problema degli autisti, i numeri sono preoccupanti: ne serviranno oltre 200mila in Europa”.
BARICENTRO PER CENTRO SUD E ISOLE IL PIAZZALE DI CASALNUOVO IN FASE DI AMPLIAMENTO
TRA LE NOVITÀ L’APP PER SNELLIRE PROCESSI E ORGANIZZAZIONE IN MACRO AREE A ll’idea della scuola di formazione Rea Trasporti affianca altre novità sul piano gestionale. “Nel 2021 - spiega Pasquale Romano, Direttore Generale - sarà in funzione l’app Rea Trasporti per snellire tutti i processi, anche sul piano documentale. Sul piano logistico saranno individuate macro aree territoriali, ciascuna delle quali assegnata a un Responsabile del traffico, con competenze tecniche specifiche”. La macro area Centro Sud e Isole ha il suo baricentro nel piazzale di Casalnuovo, operativo da quest’anno e in attesa di ampliamento. Il piazzale di Casalnuovo è gestito da Salvato-
re Ozzauto per la parte di criogenia (cisterne), l’atra metà viene gestita da Giuseppe Sparagno; spostandoci in Sicilia, Giorgio Calogero è il responsabile del traffico e del personale concernente l’ossigeno terapia; in un ultimo, ma non per importanza, Roberto Corsi gestisce l’area del Centro Nord. “Dal piazzale di Casalnuovo - spiega Ozzauto (nella foto) - partono 17 cisterne destinate ai vari punti di carico, da Capua a Brindisi, da Ravenna a Taranto e Terni. Abbiamo molta richiesta di azoto per i settori alimentare, farmaceutico, siderurgico, medicale ecc. La pandemia da Covid-19 ha fatto innalzare la
richiesta di azoto per la sanificazione degli impianti, ma viene utilizzato anche per raffreddamento e congelamento. Altro segmento nel quale siamo presenti è quello della CO2”. Ozzauto è anello di congiunzione tra committenza e autisti. “La clientela - precisa il Responsabile - trasmette le rotte da effettuare: a queste richieste rispondiamo con trazioni e rimorchio adattati in base alle esigenze. Cliente principale è Rivoira Group, mentre per la CO2 lavoriamo molto per Dryce, produttore di ghiaccio secco. Qualche dato? L’80 per cento dei viaggi sono dedicati all’azoto, il 5 per cento all’ossigeno e la parte restante alla CO2”.
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PURPLE TRASPORTI / PARLA DONATELLA GUERRAZZI, AL TIMONE DELL’AZIENDA VERONESE
La luce oltre la pandemia È
CRISTINA ALTIERI MOZZECANE
quello che spesso si dice dei figli, ed è evidente come la Purple Trasporti per Donatella Guerrazzi sia qualcosa di molto simile a una creatura da proteggere e amare. “Azienda di gran di dimensioni? Grandi problemi!”. E in questo periodo di pandemia più che mai, quando traghettare oltre la crisi una delle imprese leader nel settore del trasporto a temperatura controllata pare tutt’altro che un gioco da ragazzi. La Purple Trasporti nasce nel 2000 e cresce anno dopo anno. Oggi l’azienda ha 135 dipendenti e cento mezzi a par co. Le rotte spaziano in tutta Europa, fornendo i settori alimentare, florovivaistico e ortofrutticolo. La fondazione e lo sviluppo dell’azienda si devono a Donatella e Alessandro Guerrazzi che hanno avuto la capacità di investire in soluzioni tecnologiche sempre nuove e in veicoli all’avanguardia. Come i diciotto Scania appena entrati in flotta, “un amore - ci racconta Donatella - nato da poco, da circa un anno. Abbiamo bighe e trattori stradali 450 e 500. Ma incrementeremo presto con dei 500 S, perché so no mezzi di pregio, ne siamo molto soddisfatti e hanno ottimi consumi”. La manager veronese ha le idee chiare su tutto, e non solo su quali truck acquistare. “Sono sempre stata orgogliosa della mia azienda - ritorna Donatella sul recente difficilissimo capitolo della sua storia imprenditoriale - ma questa crisi ci ha colti di sorpresa. Un imprenditore affronta i rischi collegati al suo ambito operativo. Li considera, ne valuta i possibili effetti, e predispone soluzioni alternative da adottare nel caso in cui poi le previsioni più pessimistiche si traducano in realtà. Augurandosi in cuor suo che non accada mai nulla di totalmente imprevisto. E facendo affidamento sul fatto che quando
È UN’AZIENDA LEADER NEL SETTORE DEL TRASPORTO A TEMPERATURA CONTROLLATA, QUELLA CHE I FRATELLI GUERRAZZI STANNO TRAGHETTANDO ATTRAVERSO E OLTRE LA CRISI. IL LOCKDOWN È STATO TRAUMATICO MA ORA È TEMPO DI GUARDARE AL FUTURO. ANCHE INSIEME AI MEZZI SCANIA, DA POCO ENTRATI IN FLOTTA MA GIÀ GRANDI PROTAGONISTI DELLE ROTTE DELLA SOCIETÀ VERONESE.
va in crisi un settore economico, gli altri riescano a tenere”. E invece l’inimmaginabile puntualmente si è verificato. “Non abbiamo quasi avuto il tempo di realizzare la vera dimensione del problema - ci spiega Guerrazzi - perché ci siamo dovuti concentrare sugli aspetti relativi alla messa in sicurezza del personale e di tutti i soggetti che, a vario titolo, continuavano ad avere la necessità di frequentare la nostra sede, a cominciare dai clienti ai quali abbiamo cer-
purpLe trasporti
Sede: Mozzecane (Vr) Fondazione: 2000 Amministratori: Donatella e Alessandro Guerrazzi Merce trasportata: alimentari e prodotti florovivaistici Flotta: 100 unità tra bighe e trattori stradali. Dipendenti: 135 Sito internet: www.purpletrasporti.it
cato di offrire il miglior servizio possibile adeguando la struttura alle varie richieste”. La Purple Trasporti in realtà ha in parte beneficiato, occupandosi di filiera agroalimentare, di quell’esenzione da lockdown che ha tenuto al lavoro gli operatori “dell’essenziale”. A fronte di molte imprese alle quali è mancata l’alternativa e sono state costrette a chiudere. Ripensando ai mesi della paura del contagio, Donatella si associa a quello che in questo periodo è stato il pensiero dominante di tutti coloro che operano nel tra sporto e che finalmente hanno assistito al riconoscimento di un lavoro spesso poco considerato sia nell’immaginario pubblico che nell’attenzione di chi amministra. “Il nostro lavoro - prosegue Donatella - ha ripreso uno spessore sociale. Questo naturalmente vale per tutte le professioni che si occupano di
Uno dei mezzi che compongono la flotta di Purple Trasporti.
garantire i servizi primari che da tempo davamo per scontati, e che in questo frangente abbiamo riscoperto e rivalutato. Fare squadra con i nostri collaboratori e sentirci utili sono stati il carburante che ha alimentato il nostro impegno
quotidiano e ci ha aiutato a superare i momenti negativi”. Dipendenti e collaboratori sono sempre al centro dei discorsi di Donatella - ed evidentemente anche dei suoi pensieri: “Il team di Purple Trasporti ha dimostrato di-
sponibilità, attenzione, professionalità. Non ha mai fatto mancare il sostegno, e questo vale sia per il personale di sede, quindi gli amministrativi e gli operatori logistici, che per gli autisti che hanno avuto e hanno tuttora il difficile compito di relazionarsi con l’esterno e devono affrontare un’esposizione maggiore ai rischi”. Il settore agroalimentare non si è fermato, è vero, ma il calo dei volumi ha comportato la necessità di ripensare alcune forme di gestione del business. “Anche i flussi internazionali di questo periodo - continua Guerrazzi - non sono stati bilanciati. Inizialmente abbiamo sostenuto esportazioni rilevanti a fronte di scarse importazioni, ora il fenomeno è esattamente capovolto, e in entrambi i casi comunque far quadrare i conti di un viaggio rimane una impresa ardua”. E il futuro? “Grande incertezza, a maggior ragione visto che non partivamo da una base stabile. Il nostro settore è afflitto da problematiche strutturali, il costante aumento di carburanti e pedaggi, la difficoltà crescente di reperire personale viaggiante qualificato. Concludere un viaggio recuperando i costi e trattenendo un minimo di margine è sempre più un’impresa di alta finanza. E c’è da considerare che questa crisi impatterà sui consumi nazionali di alimentari in modo significativo”. Una visione lucida da imprenditore che guarda avanti, e lo fa con grande slancio e determinazione: “È vero conclude la titolare della Purple Trasporti - non siamo un’azienda composta da migliaia di persone, ma anche noi, nel nostro piccolo, abbiamo un ruolo sociale e il benessere dell’impresa è fonte di dignità per alcune decine di famiglie. Dovremo ripensare la nostra offerta di servizi per sostenere la crisi e progredire. Forse in ritardo rispetto ad altri settori, ma anche quello alimentare sta domandando una svolta in senso sostenibile, e noi intendiamo rispondere. Per farlo abbiamo già iniziato a riqualificare la flotta con mezzi a metano. Il nostro obiettivo è di rendere l’impresa sempre più attraente per i collaboratori, gli investitori, i fornitori e i clienti. Non vogliamo più accontentarci di essere una buona impresa ma vogliamo diventare un’impresa eccellente”.
UNA DONNA ALLE PRESE CON UN SETTORE DECISAMENTE MASCHILE
NON HA CONFINI L’INDOMITA DETERMINAZIONE DI DONATELLA GUERRAZZI “
Certamente mi trovo a mio agio in questo settore marcatamente maschile”. Taglia subito corto il commento sul luogo comune Donatella Guerrazzi, che minimizza e invita a considerare i cambiamenti in atto. “È sempre meno inusuale vedere donne al volante di automezzi imponenti e quindi donne che ricoprono il ruolo più maschile in assoluto, quello dell’autista. Tra l’altro, l’evoluzione della tecnologia probabilmente non ci lascerà il tempo per assumerne una quota rilevante, ma non è detto, anzi più la tecnologia
(femminile) sarà presente e meno bisogno ci sarà di muscolo (maschile)!” “Alcuni mi chiedono - prosegue Donatella - come ho fatto ad affrontare l’emergenza sanitaria, io che sono una donna e che opero in un settore storicamente ‘maschile’. Semplice: mi sono comportata da mamma, e pertanto ho unito al rigoroso rispetto delle regole quell’intuito ‘femminile’ al quale possiamo attingere quando le regole non sono in grado di darci la soluzione. Quando non c’è stata una strada rodata da seguire ho
ascoltato il mio cuore e agito di conseguenza, con il buon senso, a tutela dei miei lavoratori e della mia azienda. Ho rincuorato gli altri anche quando io stessa avevo paura. Pazienza, coraggio, determinazione, gentilezza, sorriso, entusiasmo: quando ci si sente sopraffatti dalla disperazione costituiscono il più potente antidoto. Sì, anche contro il virus”. Il punto più importante è che tutto questo non sia successo invano: “Suona un po’ strano provare gratitudine per un’epidemia che
ha fatto soffrire innumerevoli persone in tutto il mondo e che ha messo in ginocchio l’economia del pianeta. Ma sono certa che, grazie a questo virus, sapremo apprezzare le cose semplici e ciò di cui già disponiamo. Avremo maggiore rispetto per gli altri e non solo per coloro che fanno parte della nostra cerchia ristretta. Considereremo forse anche quelle persone dimenticate dal mondo che ogni giorno muoiono perché sprovviste delle cose più elementari per la loro sopravvivenza, come il cibo e l’acqua”.
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GRUPPO CARRARO / I DATI E LA STRATEGIA IN UN SETTORE
C
“Dedicati al cliente,
MAX CAMPANELLA
NERVESA DELLA BATTAGLIA
ostituire reparti dedicati per ciascun settore, affinché l’attenzione al cliente e alle sue esigenze sia massima. È l’obiettivo con cui il Gruppo Daimler ha avviato, sul piano europeo, una vera e propria riorganizzazione strutturale delle Concessionarie. Nello scacchiere strategico della Casa di Stoccarda, una delle mosse principali è rappresentata dal layout MAR 2020, che diventerà la “Star Experience” di ogni sede Mercedes nel mondo, per uniformare approccio, colori e sistemi di vendita della Stel la, con illuminazione e spa zi studiati per esprimere un’atmosfera di accoglienza. Il Gruppo Carraro, ancora una volta dimostrando il suo approccio pionieristico, è stato il primo in Italia a recepire il layout MAR 2020, con l’inaugurazione della sede di Venezia, che ripercorre tutti i cri teri previsti. Da pionieri, Giovanni e Ruggero Carraro, seconda generazione al timone dell’azienda accanto al padre Francesco, nell’investire sulla riorganizzazione danno vi ta a un reparto specificamente dedicato all’usato, settore nel quale l’azienda crede
Seconda generazione: Giovanni Carraro, Amministratore delegato del Gruppo Carraro, concessionaria Mercedes-Benz con quartier generale a Treviso.
PIERLUIGI DALLA VECCHIA, 57 ANNI, ESPERTO DEL MONDO DELLA MECCANIZZAZIONE
“I camion arrivano fino al Burkina Faso”
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ierluigi Dalla Vecchia, 57 anni, 25 dei quali passati nel mondo della meccanizzazione divisa tra agricola e industriale, grazie all’alternanza tra i due mondi, apparentemente opposti ma in realtà molto similari tra loro, ha acquisito competenze e conoscenze che si affiancano alla passione con cui ogni giorno si dedica ai compiti assegnati. “Il mondo dei Truck - spiega Dalla Vecchia - rimane un punto fermo per me: fin da subito sono entrato nel mondo Mercedes dove moltissimo ho ricevuto e tuttora ricevo. Ho abbandonato il mondo dei Truck nel 2010 per occuparmi di macchine agricole, raccogliendo sfide e successi che però nulla hanno potuto quando con Carraro ho avuto un incontro che ha segnato il mio ritorno alla Stella: un’azienda di famiglia, con a capo imprenditori di successo, con moltissimo entusiasmo e carisma, con una voglia di fare incontenibile e con un progetto del quale mi sono innamorato fin da subito. La proprietà mi ha dato e mi dà tuttora una carica davvero importante e, fin dall’inizio, nel percorso di selezione, continuavo a dire a me stesso: dai Gigi, questa è l’azienda per te, questa è l’occasione giusta per ritornare a vivere le bellissime esperienze di anni fa. Qui devi tornarci!” Si trattava e si tratta tuttora di un ruolo diverso da quelli finora ricoperti, ma di cui Dalla Vecchia è estremamente entusiasta. “Qui mi occupo di usato Truck che - precisa - solo marginalmente avevo gestito negli anni precedenti, mentre adesso mi dedico a tempo pieno a quello che si sta rivelando un settore pieno di opportunità e dai risvolti non sempre prevedibili ma nel contempo affascinanti. Amo definirlo un business nel business”. Quello dell’usato è un settore che resta importante: qual è la tipologia di clientela che propende per l’acquisto di un veicolo industriale usato? “La tipologia di clientela con la quale si entra in contatto - afferma Dalla Vecchia - va dai commercianti italiani a quelli stranieri. I veicoli usati, se venduti nei giusti ca nali, raggiungono Paesi del mondo come Nicaragua, Nigeria, Ghana, Gabon, Iraq, Iran, Siria, Giordania, Burkina Faso, Algeria, Tunisia, Egitto, Marocco per citarne alcuni, oltre ai
classici Paesi europei dove siamo già da tempo abituati a commercializzare l’usato. Il rapporto con i Paese Extra CEE ti permette di dare una seconda, a volte terza vita a veicoli che altrimenti in Italia e in Europa non avrebbero modo di circolare e lavorare, di produrre ancora reddito. Questo canale invece, e qui sta tutto quello che mi appassiona, diventa estremamente interessante anche sotto il profilo umano. Non si tratta solamente di mera trattativa che fa del prezzo il solo argomento di discussione, ma vado oltre. Mi piace sapere più cose possibili su di loro, sui loro usi, sui loro costumi, sul loro modo di vivere e loro me ne parlano apertamente, confidandosi, approfondendo le nostre diversità culturali e quello che apparentemente ci separa. Non viviamo più un rapporto fornitore-cliente ma diventiamo partner in affari. Si analizzano insieme le esigenze e quasi sempre troviamo soluzioni che in maniera esaustiva soddisfano entrambi”.
In Italia cosa accade? “Il prodotto più recente e che rispetta le normative antinquinamento vigenti - dichiara il manager del Gruppo Carraro - trova ancora spazio nel nostro Paese. Le più disparate tipologie si vendono ancora molto bene in Italia: dai frigoriferi e i centinati nel Centro Sud alle motrici a due e tre assi nel Nord nelle varie carrozzabilità e tipologia di allestimento. Mercato in frenata e in leggera flessione di quotazione per i trattori. Per tutti in ogni caso il post Covid sta lasciando il segno e molto spesso i vari padroncini e piccoli autotrasportatori scelgono un buon usato al posto del veicolo nuovo, limitando così l’investimento con l’intenzione di traghettare fuori dal periodo incerto che il mercato e il lavoro sta vivendo”. Quali sono le tipologie di veicolo maggiormente richieste nell’usato Mercedes-Benz Trucks? “La potenza più commercializzata risponde Dalla Vecchia - sono i 450 cv, sia per
Pierluigi Dalla Vecchia, responsabile commerciale truck usati del Gruppo Carraro.
motrici isolate, agganciamenti con attacco biga o rimorchio e pure per i trattori stradali. Per quanto riguarda i medi invece la richiesta verte sui 120-150 e 180 di MTT. I mezzi d’opera hanno un mercato a sé stante e di questi veicoli c’è davvero penuria e difficoltà di reperimento. Pur avendo opere pubbliche avviate non riusciamo a reperire un numero adeguato di mezzi da poter offrire. Qui però essendo molto specialistico il settore la propensione al nuovo è molto significativa e gli usati da sempre prendono le vie direttamente con trattative private. Per questo tutti i giorni siamo in diretto contatto con i centri MercedesBenz Europa per acquistare quei veicoli che sappiamo ci verranno poi chiesti dalla clientela o per avere soluzioni da proporre e cercare di “creare” la vendita”. Sul piano dell’assistenza quali sono le garanzie che sostengono l’offerta dell’usato Truck del Gruppo Carraro? “I veicoli che escono dalle nostre sedi - illustra Dalla Vecchia - seguono un rigido protocollo che inizia non appena arriva il veicolo che viene subito preso in carico dall’officina che esegue una prova su strada e uno stato d’uso completo. Stato d’uso che si avvale dei moderni strumenti di diagnosi Mercedes-Benz. Del veicolo abbiamo traccia da quando viene immatricolato fino a quando giunge a noi e pertanto vediamo tutti gli interventi fatti e subito calcoliamo quelli invece da fare”. Il ricondizionamento è affidato a carrozzerie partner per l’estetica esterna e interna. “Da sempre, ancor prima dell’avvento del Covid conclude - sanifichiamo gli interni con speciali lavaggi a base di soluzioni disinfettanti: chi sale a bordo ha la sensazione di salire su un veicolo nuovo a tutti gli effetti. Quando un nostro mezzo esce vogliamo sia perfetto in ogni sua parte perché sappiamo che il veicolo è l’immagine dell’azienda che l’ha acquistato ma dice anche molte cose su chi l’ha preparato, curato e venduto. Amiamo coccolarli e mettiamo passione in quel che facciamo perché sappiamo benissimo che chi acquista un veicolo Mercedes-Benz ha delle aspettative che non riserva ai veicoli di altre marche. La soddisfazione del cliente prima di tutto”.
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CHIAVE PER LA CONCESSIONARIA MERCEDES-BENZ VENETA
anche dell’usato” DA SEMPRE PIONIERE NEL SEGUIRE, INNOVANDOLE, LE SCELTE DI DAIMLER GROUP, COM’È AVVENUTO PER IL LAYOUT MAR
2020,
APPLICATO NELLA NUOVISSIMA SEDE DI
VENEZIA, IL DEALER VENETO CREDE FORTEMENTE NELL’USATO, AL PUNTO DA INSERIRE NELL’ORGANICO DUE MANAGER CHE SI DEDICANO ESCLUSIVAMENTE A fortemente, al punto da inserire nell’organico due manager che si dedicano all’usato Truck e Van. “Quello dell’usato - spiega Giovanni Carraro - è un settore particolare, al quale abbiamo sempre prestato attenzione: se ben gestito, rappresenta un fattore chiave per le strategie di una Concessionaria. Negli ultimi mesi
abbiamo avviato importanti cambiamenti, atti a incrementare il business specifico: abbiamo realizzato una sorta di “dedication” interna, al pari di quanto fatto da Daimler con i reparti dedicati Cars, Vans e Trucks, per assicurare migliore attenzione (da qui il termine “dedication”). Ecco quindi nascere il reparto Vans
usati e Trucks usati”. Parallelamente sono stati assunti due responsabili del tutto indipendenti, Marco Padula per i vans e Pierluigi Dal la Vecchia per i trucks. “Persone - precisa Carraro che stanno già dando notevoli risultati: un forte cambiamento, una decisa sterzata rispetto a un passato forse un po’ trop-
po da “dietro il banco”. Abbiamo chiuso l’esercizio 2019 con 288 vans e 73 trucks usati ma, a parte il periodo di lockdown, già da maggio si è registrata la svolta auspicata. Mese per mese stiamo registrando una costante crescita e, escludendo i mesi di quarantena che non fanno testo, il trend si assesta su +30 per
cento da metà maggio a oggi rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Confermerei questo dato anche per i mesi residui del 2020, cosa che appare auspicabile anche per il 2021, grazie al potenziamento degli acquisti diretti esterni, sia in Italia sia in Germania, sempre nel network ufficiale dell’usato Mercedes-Benz”.
TRUCKS E VANS USATI. “UNA DECISA STERZATA CHE STA GIÀ DANDO NOTEVOLI RISULTATI”, AFFERMA L’AMMINISTRATORE DELEGATO GIOVANNI
CARRARO.
MARCO PADULA, 48 ANNI, DALLA GDO ALLE VETTURE PER APPRODARE AI VEICOLI COMMERCIALI
“Vito e Sprinter unici con il programma Certified”
M
arco Padula, 48 anni, ha maturato la sua esperienza lavorativa prima nella GDO come allievo direttore e capo area; dal 2001 ha preferito dedicarsi al mondo dell’automotive iniziando prima in Jeep, poi in Volkswagen e come ultima esperienza nel settore delle auto nuove in Audi. Nel 2012 arricchisce la sua esperienza nel mondo dell’usato aprendo un’attività commerciale che gli ha permesso di perfezionarsi nelle varie dinamiche commerciali, nelle tempistiche di selezione, di acquisto, di ricondizionamento nonché nella fondamentale preparazione accurata del veicolo usato. “Grazie alla fiducia data dalla famiglia Carraro - racconta Padula - ho la possibilità di seguire con assoluto orgoglio e entusiasmo il settore dei van usati, sposando e condividendo totalmente principi e attenzione orientati a trattare il veicolo usato alla stessa stregua del nuovo, fissando nuovi standard qualitativi a livelli molto alti, orientati alla massima soddisfazione del cliente”. Quello dell’usato è un settore che resta importante: qual è la tipologia di clientela che propende per l’acquisto di un van usato? “Se il settore dei veicoli commerciali leggeri rappresenta per le medie e grandi imprese più della metà della loro flotta e per gli artigiani e piccoli imprenditori uno strumento fondamentale per il lavoro quotidiano - afferma Padula - quello dei van usati per noi rappresenta un settore strategico, che ci differenzia dalla concorrenza e dà la possibilità di garantirci un grado eccellente di fidelizzazione con i clienti. La tipologia della clientela è molto diversificata e molteplice, dal semplice privato che ricerca un veicolo da destinare ai propri hobby alla grande azienda che vuole ampliare il parco veicoli, magari sfruttando occasioni di recente immatricolazione, ma che comunque non vuole rinunciare a un veicolo commerciale garantito”. Quali sono le tipologie di veicolo maggiormente richieste nell’usato MercedesBenz Vans? “Sebbene le tipologie dei veicoli commerciali Mercedes-Benz siano molteplici e molto apprezzate - dichiara Padula -
ci sono modelli che, per struttura oppure motorizzazione, vengono richiesti maggiormente. Per quanto riguarda il modello Vito, la motorizzazione 2.143 cc da 163 cv e la variante “long” con porte posteriori a battente è la più richiesta mentre per la principale gamma Sprinter oltre ai 163 cv del motore 2.143 cc viene apprezzato dai nostri clienti e dai clienti esteri anche la motorizzazione 2.987 cc da 190 cv e 440 Nm di
coppia mantenendo in entrambi casi l’ambiente viene rispettato grazie alla normativa Euro VI attualmente vigente. Sprinter furgone fa da padrone per portata e grande versatilità d’impiego, la versione Extralong con tetto super alto offre una lunghezza massima di carico di 4.800 mm, un’altezza di 2.140 mm e una capacità di carico di 17 mc”. Sul piano dell’assistenza quali sono le garanzie che sostengono l’offerta dell’usato
Marco Padula, all’interno della struttura Carraro è responsabile commerciale van usati.
Van del Gruppo Carraro? “Tutti i nostri van usati - precisa il manager del Gruppo Carraro - vengono sottoposti a uno scrupoloso controllo, a un attento ricondizionamento e a un’efficace pulizia e sanificazione in base agli standard attualmente richiesti. Mantenendo standard qualitativi molto alti vogliamo offrire ai clienti un usato non solo selezionato e con certificazione chilometrica e di conformità, ma offriamo la possibilità ai clienti più attenti e esigenti di acquistare un prodotto con il nuovo programma Mercedes-Benz Certified. Il nuovo prodotto Mercedes offre esclusive caratteristiche di assoluto valore e innovazione, allineandosi perfettamente alla strategia di Best Customer Experience del Gruppo Daimler. Questo nuovo e rivoluzionario programma Certified offre ai clienti la possibilità di accedere al settore dei veicoli commerciali di MercedesBenz offrendo servizi ed esperienza d’acquisto al pari di un veicolo commerciale Mercedes-Benz nuovo. Carraro è determinata a offrire una garanzia Mercedes Certified perché soddisferà in maniera ancora più efficace, trasparente e con alto valore aggiunto il cliente che si rivolgerà al settore dei van usati”. Per accedere al programma Certified i veicoli devono superare oltre cento controlli e devono avere un’anzianità non superiore ai 6 anni e 250mila km. Il veicolo commerciale usato Mercedes-Benz che apparterrà a questo programma potrà: certificare la storia e dell’effettivo chilometraggio; appartenere a una rete europea dedicata; accedere fino a 24 mesi di garanzia per veicoli con anzianità inferiore ai sei anni e 160mila km; nessun costo di assistenza per i primi sei mesi e 10mila km; revisione non più vecchia di tre mesi; mobilità garantita di 12 mesi in caso di fermo del veicolo; predisposizione ai servizi di Mercedes PRO; personale dedicato e altamente qualificato. “Carraro - conclude Padula - ha sempre segnato il passo alle innovazioni e lancia una sfida al mercato dei veicoli commerciali usati, volendo nel futuro affermarsi come punto di riferimento per affidabilità, assistenza e offerta qualificata”.
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TN SERVICE / DAL 2019 È ATTIVO IL FORNITISSIMO NEGOZIO ONLINE DELL’OFFICINA CAMPANA
Il Service Shop per tutte le esigenze “
FABIO BASILICO MONTORO
Di tutto, di più”. Potrebbe essere questo il motto vincente di TN Service Shop, il negozio online degli autotrasportatori, avviato nel 2019 dalle sempre più brillante officina campana, con sedi a Montoro (Av) e Piacenza, che ha saputo negli anni costruirsi una solida reputazione in ambito nazionale e internazionale mettendo a frutto due principi cardine: cura della relazione con il cliente e qualità dei servizi offerti. È questa la chiave del successo di TN Service nell’assistenza e nella manutenzione di veicoli industriali e commerciali. Punto d’incontro tra professionisti del trasporto, fornitori e autotrasportatori, TN Service si distingue per la capacità di offrire servizi che vanno ben oltre le tradizionali pratiche manutentive e assistenziali sui veicoli. Tra questi emerge TN Service Shop (www.tnservice.shop), negozio online pensato per i professionisti del trasporto. Si trat ta di un dettagliatissimo portale dedicato alla vendita e al noleggio di truck, van, automobili, vetture fino a 9 posti, autotreni, rimorchi e semirimorchi di ogni tipologia. Con due cataloghi dettagliati, lo store dispone anche di un vastissimo assortimento di ricambi originali e aftermarket per veicoli industriali e commerciali. “Restiamo fedeli alla nostra vision: al servizio del cliente, alleati dei trasporti - spiega Alfonso Bianco, Marketing & Communication Specialist di TN Service Con TN Service Shop, infatti, abbiamo dato vita a una vetrina online pensata proprio per i professionisti del trasporto, per rispondere alla loro richiesta di immediatezza e praticità: con foto e sche de tecniche chiare e dettagliate, vendiamo e noleggiamo veicoli di ogni tipologia, in Italia e all’estero”. Per quanto riguarda la vendita di veicoli industriali e commerciali, su TN Service Shop sono proposti semirimorchi e trattori, furgoni, van, motrici, vetture di ogni tipologia, tutte in ottime con-
PUNTO DI INCONTRO TRA PROFESSIONISTI DEL TRASPORTO, FORNITORI E AUTOTRASPORTATORI, TN SERVICE SI DISTINGUE PER LA CAPACITÀ DI OFFRIRE SERVIZI CHE VANNO BEN OLTRE LE TRADIZIONALI PRATICHE MANUTENTIVE E ASSISTENZIALI SUI VEICOLI. TRA QUESTI EMERGE TN SERVICE SHOP, IL NEGOZIO ONLINE PENSATO PER I PROFESSIONISTI DEL TRASPORTO. UN PORTALE DEDICATO ALLA VENDITA E AL NOLEGGIO DI TRUCK, VAN, AUTOMOBILI, VETTURE FINO A 9 POSTI, AUTOTRENI, RIMORCHI E SEMIRIMORCHI DI OGNI TIPOLOGIA. LO STORE DISPONE ANCHE DI UN VASTISSIMO ASSORTIMENTO DI RICAMBI ORIGINALI E AFTERMARKET. dizioni. “Si tratta di veicoli provenienti da prestigiose azien de del settore trasporti che rinnovano periodicamente il proprio parco mezzi, consentendo la vendita di usati d’occasione: veicoli affi-
dabili e garantiti da un trascorso di manutenzione e assistenza continua”, precisa Bianco. Al noleggio a breve e lungo termine di truck e van prov vede TN Service Rent,
AUTOSTRADE / INIZIATA LA FASE PILOTA
sezione del portale che offre tutte le informazioni per la locazione anche di semirimorchi frigo, centinati e furgonati. Un autentico valore aggiunto per quegli operatori che, sempre più numerosi, ri-
corrono al noleggio di trattori stradali o trailer per rispondere alle loro esigenze di trasporto, anche in regime d’urgenza o di specifiche mission operative. “I veicoli - aggiunge Alfonso Bianco - possono
DKV apre il mercato dei pedaggi D KV Euro Service ha ini ziato la fase pilota del proprio box per il pagamento dei pedaggi in Italia. Dopo il completamento di questo periodo, di circa tre mesi, in cui verranno testate circa tremila OBU (On Board Unit), il leader sul mercato dei servizi di mobilità sarà il primo fornitore certificato ad avere propri box per il pagamento del pedag-
gio delle autostrade italiane. Gli operatori autostradali italiani hanno pre venti va mente approvato il progetto: si parte con il pagamento dei pedaggi in Italia tra mite DKV Box Italia, a breve sarà possibile il pagamento anche tramite DKV Box Europe. “In questo modo - dichiara Marco Berardelli, Managing Director DKV Euro Service Italia - stiamo aprendo il
essere noleggiati con pagamenti agevolati e, per tutta la durata del noleggio, è possibile contare sulla professionalità e la presenza continua dello staff TN Service con i servizi di manutenzione e assistenza ordinariache garantisce manutenzione e assistenza ordinaria, nelle officine di Montoro e Piacenza, e di assistenza stra ordinaria, con le officine mobili attive h24 che garantiscono supporto e presenza costante agli autisti in panne, in Italia e nel resto d’Europa”. Non a caso TN Service stia ottenendo importanti risultati anche all’estero, con un successo che coinvolge anche le attività di vendita e noleggio. Lo spiega bene Gennaro Del Regno, Responsabile Aftersales: “Il nostro shop sta riscuotendo risultati anche fuori Italia. Ab biamo avuto contatti dall’estero di clienti interessati al l’acquisto di veicoli esposti su TN Service Shop. Il portale è importante poiché offre a tutti la possibilità di visionare i veicoli e i prodotti disponibili senza mai perdere il contatto con la persona. Il processo di acquisto, infatti, inizia dalla vetrina di TN Service Shop ma prosegue e si conclude entrando in relazione diretta con i nostri commerciali”. E grande attenzione è riservata alla ricambistica, nodo strategico di ogni moderno service che si rispetti. La vendita di ricambi originali e aftermarket è un pilastro dell’ampia e complessiva proposta di TN Service Shop. “Su TN Service Shop è presente un vastissimo assortimento di ricambi originali e aftermarket per veicoli industriali e commerciali - dice ancora Gennaro Del Regno - Nel catalogo ricambi nuovi è possibile cercare il prodotto semplicemente inserendo il codice, la descrizione o il brand; nel catalogo ricambi usati, invece, sono presenti anche le immagini dei ricambi disponibili per la vendita. In entrambi i casi e per qualsiasi chiarimento, è possibile contattare lo staff TN Service, sempre a disposizione per venire incontro alle richieste del cliente”.
mercato italiano dei pedaggi e possiamo offrire ai clienti, in qualità di primo fornitore certificato, i nostri OBU per veicoli superiori alle 3,5 t. Desideriamo ringraziare AISCAT, l’Associazione italiana società concessionarie autostrade e trafori, e ci auguriamo una collaborazione di successo”. I caselli italiani sono stati potenziati di software e hardware necessari per l’utilizzo dei dispositivi DKV. Le corsie di pedaggio, appositamente contrassegnate, indicano al conducente su quale corsia può essere utilizzato il DKV Box Italia e, in futuro, anche il DKV Box Europe.
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EDITORIALE
L
VEGA DAY 2020 GRANDE SUCCESSO
a celebrazione a fine agosto, nella tradizionale cornice del Ristorante Saint George Premier all’interno del Parco di Monza, dei 30 anni di attività de Il Mondo dei Trasporti è stata un grande successo, sottolineato dalla straordinaria partecipazione di un foltissimo pubblico in rappresentanza di stampa, costruttori, distributori, a ziende del trasporto e della logistica cui è stato offerto un programma carico di contenuti di grande qualità quali un interessante convegno sullo stato dell’arte del settore e il conferimento dei prestigiosi riconoscimenti di Vega Editrice e de Il Mondo dei Trasporti per il 2020, Personaggio dell’Anno, Ralla d’Oro, Mdt Awards. È un traguardo, quello festeggiato che ci riempie di orgoglio ma che noi tutti di Vega consideriamo una tappa per puntare nei prossimi anni a risultati ancora più importanti facendo del nostro giornale un alleato ancora più prezioso e utile per il settore dei trasporti, che sappiamo quanto sia fondamentale e determinante per la vita del paese. Un appuntamento, il Vega Day, che è stato vissuto da tutti come la prima occasione di questo sfortunato 2020 per
Paolo Altieri, Direttore de Il Mondo dei Trasporti. In alto, il gruppo dei premiati durante il Vega Day 2020, evento di riferimento del settore celebrato a fine agosto all’interno del Parco di Monza.
rimettere al centro dell’attenzione il settore dell’autotrasporto, ascoltando numerosi operatori del settore, non solo per capire come si muovono molte aziende in questo clima di difficoltà, ma anche quali sono le nuove strade che stanno seguendo soprattutto sotto il profilo della difesa dell’ambiente. Eravamo alla fine del 1989 quando Vega Editrice decise di cimentarsi nel settore dei trasporti con una pubblicazione che fosse innovativa, originale, capace di raccontare in modo obiettivo il lavoro dei vari protagonisti del settore. Non possiamo non ricordare che la prima persona con la quale venne discusso il progetto del Mondo dei Trasporti fu il compianto Giorgio Bertoldi, direttore della comunicazione Iveco, che mi fu prodigo di preziosi consigli. Da quel momento è partita la grande sfida de Il Mondo dei Trasporti, con la formula, che si è rivelata vincente, di raccontare mensilmente questo mondo attraverso le parole dei veri protagonisti, uomini e donne, nei vari settori di attività. Così in questi 30 anni abbiamo seguito con attenzione e crescente entusiasmo l’evoluzione dell’attività dei
costruttori di truck, trailer, van e autobus, ma anche degli pneumatici e della variegata componentistica, degli operatori della distribuzione e dell’assistenza, delle aziende di trasporti, delle società di servizi. Lo speciale fascicolo di settembre raccontava pro prio l’evoluzione di queste realtà sotto il profilo dei prodotti e dei fatti aziendali. Il successo de Il Mondo dei Trasporti sta nella sua formula ma anche e soprattutto nell’appassionato contributo dei tanti collaboratori che si sono alternati in redazione, molti dei quali hanno cominciato a occuparsi di trasporti proprio nel nostro giornale per prendere altre strade. Oggi le fortune del giornale sono affidate a un team di professionisti davvero preparato, competente e appassionato, che è garanzia assoluta per puntare a nuovi ambiziosi traguardi. Un grazie particolare alle aziende che hanno voluto affiancarci nel Vega Day, quali Continental Truck, Voith Turbo Italia, Ham Italia, Diesel Technic, e soprattutto Iveco Mercato Italia che ha dato al tutto il tocco di occasione di grande immagine per l’intero mondo dei trasporti. p.a.
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VEGA DAY Cronaca dell’evento clou del 2020 che ha celebrato i 30 anni de Il Mondo dei Trasporti
A MONZA TUTTI I BIG DEL TRASPORTO QUELLO CON IL VEGA DAY AL PARCO DI MONZA È STATO IL PRIMO, FORTE E DECISIVO APPUNTAMENTO DEL 2020 CHE HA PERMESSO A TUTTI GLI OPERATORI
D
DEI TRASPORTI E DELLA LOGISTICA DI RITROVARSI DI NUOVO FISICAMENTE INSIEME DOPO IL LUNGO PERIODO DI LOCKDOWN
PER CONFRONTARSI SULL’ATTUALITÀ E DELINEARE QUELLE CHE POTREBBERO ESSERE LE TENDENZE DEL FUTURO A MEDIO E LUNGO TERMINE.
L’EVENTO
È STATO QUEST’ANNO INCENTRATO SULLA CELEBRAZIONE DEI 30 ANNI DE IL MONDO DEI TRASPORTI, MENSILE CHE NEL CORSO DEGLI
ULTIMI TRE DECENNI HA SAPUTO CONQUISTARSI LA FIDUCIA E L’APPREZZAMENTO DI TUTTO IL SETTORE, DIVENTANDO UN PUNTO DI RIFERIMENTO ICONICO.
opo il lungo periodo di lockdown dovuto all’emergenza Covid19 non sono mancati i segnali forti di quella volontà di ripresa necessaria per ridare fiducia alle persone e al Paese. L’appuntamento con il Vega Day a Monza è stato il primo, forte e decisivo appuntamento del 2020 che ha permesso a tutti gli operatori dei trasporti e della logistica - settore che durante i mesi di pandemia non ha mai cessato di essere attivo assicurando il quotidiano e indispensabile approvvigionamento di merci e prodotti medicali e farmaceutici - di ritrovarsi di nuovo fisicamente insieme per confrontarsi sull’attualità e delineare quelle che potrebbero essere le tendenze del futuro a medio e lungo termine. L’evento clou del 2020 di Vega Editrice - tradizionalmente dedicato alla presentazione della nuova edizione dell’Annuario Trucks & Vans - è stato quest’anno incentrato sulla celebrazione
dei 30 anni de Il Mondo dei Trasporti, autorevole mensile che nel corso degli ultimi tre decenni ha saputo conquistarsi la fiducia e l’apprezzamento di tutto il settore, diventando un punto di riferimento iconico nell’ambito dell’informazione specializzata sui trasporti e la logistica. La suggestiva location del Ristorante Saint Georges Premier, all’interno del Parco di Monza, ha aperto le sue porte intorno alle 9.30 accogliendo i primi ospiti che, seguendo scrupolosamente le norme di sicurezza anti-contagio e le direttive sul distanziamento, si sono ac comodati nel lussureggiante giardino immerso nel celebre polmone verde brianzolo. L’evento monzese, che ospitato i protagonisti del settore - dai manager delle aziende costruttrici e produttrici ai trasportatori e agli operatori logistici fino ai rappresentanti della stampa specializzata - e che ha avuto come main sponsor
Iveco, è iniziato ufficialmente intorno alle 11 con il saluto commosso di Paolo Altieri, Fondatore e Direttore de Il Mondo dei Trasporti, che ha ringraziato la folta platea per la partecipazione e ha ripercorso le tappe significative della storia del mensile di Vega Editrice. L’intervento successivo è stato quello di Mihai Daderlat, Business Director Mercato Italia Iveco, che ha sot-
tolineato la proficua e duratura collaborazione del costruttore nazionale con Il Mondo dei Trasporti. Daderlat ha anche sottolineato il massiccio impegno di Iveco sulla sostenibilità ambientale ed economica, tema chiave del successivo forum sui trasporti e la logistica, moderato dal collega Massimiliano Campanella della redazione de Il Mondo dei Trasporti. Al dibattito sono intervenuti
Mihai Daderlat, Business Director Mercato Italia Iveco (a sinistra), con Paolo Altieri all’avvio del Vega Day 2020.
tre rappresentanti di aziende di trasporti e logistica e tre manager di aziende costruttrici e produttrici. Al primo gruppo appartenevano Mario Ambrogi, Direttore Generale LC3, Matteo Lorenzo De Campo, Amministratore del Gruppo Maganetti, e Domenico De Rosa, Amministratore delegato del Gruppo SMET. Al secondo appartenevano Fabrizio Buffa, Gas Business Development Manager Iveco, Aldo Bernardini, General Manager Ham Italia, e Vittorio Bellentani, Direttore Generale Voith Turbo Italia. È poi seguito il momento delle numerose premiazioni di professionisti e aziende protagoniste del settore. Pao lo Altieri ha premiato Mario Ambrogi come “Personaggio dell’Anno 2020”. Al timoniere di LC3 è stato donato un prezioso piatto in ceramica riccamente decorato opera di Sandro Soravia, artista di fama internazionale recentemente scomparso e grande amico di Paolo Altie-
ri. Luisella Crobu, Presidente di Vega Editrice, ha consegnato la “Ralla d’Oro 2020” a Vittorio Bellentani di Voith Turbo Italia. Il premio era alla seconda edizione, dopo la prima assegnata nel 2019 a Franco Fenoglio, Amministratore delegato di Italscania, anche lui intervenuto al Vega Day per celebrare Il Mondo dei Trasporti. Ben 6 gli Mdt Awards consegnati dai giornalisti Fabio Basilico e Cristina Altieri, entrambi della redazione de Il Mondo dei Trasporti. I riconoscimenti hanno celebrato il successo e l’impegno costante di manager e aziende all’avanguardia: Ilmer Maietti, Amministratore delegato di Anteo; Giorgio Sangalli di Impresa Sangalli; Matteo Lorenzo De Campo per Maganetti; Biagio Petrarolo, Brand Manager Veicoli Commerciali di Maldarizzi Automotive; Move Intermodal Srl, azienda cliente di Continental; Diesel Technic Italy & Malta.
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VEGA DAY
MARIO AMBROGI
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“PERSONAGGIO DELL’ANNO 2020”
MAX CAMPANELLA
gione (PG), Aprilia (LT), Pontedera (PI), Guardamiglio (MI) e Massa Lombarda (RA). Man mano che le opportunità aumentano, sia con la GDO, sia nel trasporto dei container, il numero delle filiali cresce con l’apertura di quelle di Genova, Spezia, Ravenna, Iesi, Verona e con quella di Piacenza, che sostituirà Guardamiglio e diventerà un polo logistico con terminal container, distributore di metano e azoto liquidi e autoparco; ad Aprilia al posto della filiale viene costituita Ico trans, ora controllata al 100 per cento da LC3, che a oggi dispone di 20 veicoli e 25 dipendenti. L’attività di diversificazione operata negli anni è stata una scelta quanto mai azzeccata: in dieci anni il business del cemento si è ridotto di circa il 60 per cento, mentre, in questa lunga parentesi di crisi, le aziende di trasporto gestite da Ambrogi sono arrivate a oltre 75 milioni di euro di fatturato e l’occupazione da 150 è passata ad oltre 300 dipendenti. A questi risultati hanno contribuito tappe fondamentali, vere e proprie “pietre miliari” di LC3: nel 2016 le prime rotte internazionali percorse esclusivamente con vei-
MONZA
on ha nascosto l’emozione di quella che, per Mario Ambrogi, è stata un’autentica sorpresa. Lui, “cresciuto al volante del camion” come si legge nella motivazione, proprio non se l’aspettava di ricevere il massimo encomio di Vega Editrice e “Il Mondo dei Trasporti”, che per la prima volta hanno assegnato il titolo di “Personaggio dell’Anno” a un autotrasportatore. Nel corso del Vega Day, al termine della tavola rotonda sulla sostenibilità, cui ha partecipato lo stesso Ambrogi in qualità di azienda di trasporto testimonial, Paolo Altieri, direttore de “Il Mondo dei Trasporti”, ha iniziato le premiazioni con l’award più ambito. Ambrogi, seduto in platea a un metro e mezzo dal palco, al sentire il suo nome è rimasto letteralmente senza parole. “Non me l’aspettavo - ha affermato dopo aver ricevuto la ceramica realizzata dal compianto Sandro Soravia Certamente questo premio riconosce il lavoro di tutto il mio staff”. Poco dopo si è recato dal figlio Michele e dai suoi collaboratori, tra i quali
LC3: passione per l’ambiente PER LA PRIMA VOLTA DALL’ISTITUZIONE DEL PREMIO NEL 2010, VEGA EDITRICE E “IL MONDO DEI TRASPORTI” HANNO ASSEGNATO IL MASSIMO RICONOSCIMENTO A UN AUTOTRASPORTATORE. CLASSE 1958, “CRESCIUTO AL VOLANTE DEL CAMION”, IL DIRETTORE GENERALE DELL’AZIENDA CHE, NEL 2009, HA FONDATO AFFIANCATO DAL FIGLIO MICHELE, HA ACCOLTO LA NOTIZIA CON SORPRESA E GENUINA EMOZIONE: “UN RICONOSCIMENTO AL LAVORO DELLA MIA SQUADRA”, HA AFFERMATO.
Giuliano Baldassarri, Fleet Manager LC3, per brindare con loro. Mario Ambrogi al volante di un truck è arrivato quasi per caso, seguendo la passione del compianto fratello Giuseppe, scomparso improvvisamente nel 1982. Un momento tragico che il manager umbro ha superato rimettendosi al volante. Classe 1958, nato e cresciuto a Gubbio, alla fine degli Anni Settanta nella sua terra assiste alla crescita del settore edile e cementizio che porta allo sviluppo di piccoli trasportatori. Ha solo 23 anni il giovane Am brogi quando con l’amico Tito costituisce una società per trasportare cemento, dalla materia prima al prodotto finito. A Gubbio costituiva, e tuttora costituisce, una solida realtà imprenditoriale l’azienda Cementerie Aldo Barbetti. La collaborazione professionale con questa realtà imprenditoriale si consolida anche grazie ai rapporti di amicizia e stima tra Ambrogi e alcuni esponenti della famiglia Barbetti. Mario e Tito hanno due camion e un’attività in crescita, parallela a quella del fratello maggiore Giuseppe Ambrogi. Nel maggio 1982 in un terribile sinistro Giuseppe perde la vita: è al volante di un truck nuovissimo che termina
la sua corsa in un dirupo. Dietro di lui il fratello è alla guida di un altro camion e assiste alla scena impotente. “Il destino - ricorda Mario - ha deciso per noi: dopo un primo momento in cui avrei voluto essere altrove e fare tutt’altro, ho ritenuto di proseguire, di portare avanti la mia attività e la passione mia e di mio fratello. Non è stato facile, soprattutto per i miei genitori, ogni giorno sempre più preoccupati quando uscivo con il camion”. Nel 1992 il rapporto con la cementeria Barbetti si
consolida con la costituzione di STB, società di trasporto caratterizzata dal business del cemento. Conta 25 veicoli e una trentina di autisti e Mario Ambrogi ne diventa dirigente. Intanto Mario Ambrogi si spo sa, nascono Michele nel 1986 e Martina nel 1992. Negli Anni Duemila, sempre in col laborazione con alcuni com ponenti della famiglia Barbetti, nasce AT Due, che inizialmente opera nel settore delle materie prime per le cementerie e poi si sviluppa in settori totalmente diversi dal-
l’edilizia. In tale periodo le so cietà gestite da Ambrogi so no dunque STB, al cento per cento di proprietà delle Cementerie Barbetti, che si pone come riferimento nel trasporto cemento, e AT Due, che opera in altri settori del trasporto industriale. Nel 2006 tra le due aziende si contano circa 120 camion. A metà degli Anni 2000 Michele, seguendo la passione paterna, viene introdotto nel mondo dei trasporti all’interno di una società, esterna agli interessi familiari, che opera nel
settore, nazionale e internazionale, del trasporto refrigerato. L’esperienza acquisita e le qualità professionali e umane del giovane Ambrogi si rileveranno di lì a poco preziose. Nel 2009 Ambrogi propone ai suoi partner storici, alcuni componenti del la famiglia Barbetti, la costituzione di una nuova società - Logicompany 3 (LC3) - per inserirsi da protagonisti nel mondo del trasporto a temperatura controllata e quindi della GDO. Soprattutto, con LC3 Ambrogi apre un varco verso il trasporto alimentare, mondo completamente diverso da quello che fino a quel momento era stato il suo business. L’attività iniziale di LC3 si concentra sulle filiali di Ma-
coli Iveco LNG: gradualmente i mezzi LC3 raggiungono Olanda, Belgio, Francia e Gran Bretagna; nel 2017 la nascita della filiale di Verona; nel 2018 l’ampliamento dell’hub di Magione, in provincia di Perugia (18mila mq, 2.500 dei quali coperti) e l’acquisto di nuovi 57 trattori a metano liquido: 32 unità di Iveco Stralis da 460 cv e 25 da 400 cv. Iveco nel frattempo amplia la sua offerta prodotto e punta tutto sul metano liquido, sia con lo Stralis da 400 cv sia con il più potente da 460 cv. La partnership si rafforza e, nel 2019, si punta sul biometano: la frontiera dell’oggi. Perché per Mario le sfide non finiscono mai.
aLBo d’oro
2010: STEFANO CHMIELEWSKI - Renault Trucks 2011: LORENZO SISTINO - Fiat Professional 2012: HUBERTUS TROSKA - Mercedes-Benz Italia 2013: EVA KATHARINA ZIMMER - Voith Turbo Italia 2014: HERVÉ BERTRAND - Renault Trucks 2015: HEINZ-JÜRGEN LÖW - MAN Truck & Bus 2016: PIERRE LAHUTTE - CNH Industrial Iveco 2017: GIOVANNI LO BIANCO - Volvo Group Trucks Italia 2018: CARLO CITARELLA - Hankook Tire Italia PHILIPPE NARBEBURU - Groupe PSA 2019: MASSIMO DODONI - Kögel Trailer 2020: MARIO AMBROGI - LC3 Trasporti
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VEGA DAY Il tradizionale forum ha ospitato trasportatori, aziende costruttrici e
LA SOSTENIBILITÀ È IL FORUM SUI TRASPORTI E LA LOGISTICA, CHE TRADIZIONALMENTE COSTITUISCE LA PARTE CENTRALE DEL VEGA
DAY, QUEST’ANNO HA OSPITATO RELATORI IN RAPPRESENTANZA DELL’INTERA FILIERA, DAI PRODUTTORI E COSTRUTTORI DI VEICOLI ALLE AZIENDE DI TRASPORTO CHE QUOTIDIANAMENTE FANNO CIRCOLARE I LORO MEZZI SULLE STRADE NAZIONALI E INTERNAZIONALI.
È
FABIO BASILICO MONZA
stata la sostenibilità a fa re da conduttore al forum sui trasporti e la logistica che tradizionalmente costituisce la parte centrale del Vega Day e che quest’anno ha ospitato relatori in rappresentanza dell’intera filiera, dai produttori e costruttori di veicoli alle aziende di trasporto che quotidianamente fanno circolare i loro mezzi sulle strade nazionali e internazionali. Il dibattito è stato preceduto, e in un certo senso stimolato, dall’intervento di Mihai Daderlat, Business Director Mercato Italia Iveco, che ha illustrato la strategia per la sostenibilità del costruttore nazionale da sempre attento alla tematica e oggi leader europeo nella propulsione a gas naturale. Il punto di partenza è il binomio tra business e natura - ha detto Daderlat - Nel tempo si è sviluppato questo legame che crediamo imprescindibile. Infatti, per costruire il futuro occorre pensare in termini di sostenibilità. Ebbene, noi di Iveco fondiamo il nostro bu-
siness sulla convinzione che il percorso verso il trasporto del futuro passi per i carburanti sostenibili, attraverso lo sviluppo equilibrato di tutte le tecnologie: dall’Euro VI fino all’elettrico, alla tecnologia a batterie applicata sui pesanti stradali e all’idrogeno, in fase di pieno sviluppo grazie alla joint venture con l’americana Nikola, passando per il gas na turale, nella sua forma com pressa per le medie distanze e le applicazioni urbane e in quella liquida ideale per le lunghe percorrenze”. CONCRETE ASPETTATIVE
Daderlat ha anche sottolineato le concrete aspettative dell’intero mondo della mobilità per quanto riguarda gli effetti positivi che l’evoluzione tecnologica potrà avere sulla sostenibilità. “A un anno circa dall’annuncio della collaborazione, stiamo lavorando con impegno al progetto con Nikola, che mira a rivoluzionare il settore con un nuovo modello di business e camion a emissioni zero - ha dichiarato il manager - Oggi Nikola
è un’azienda che ha ricevuto un prezioso riconoscimento dal mondo borsistico che l’ha valutata ben 22 miliardi di euro. Inoltre, l’azienda ha saputo raccogliere finora ordinativi del valore di 10 miliardi di euro. Tutto questo significa che c’è una precisa risposta del mercato alle attese del mondo. Ad agosto è stata ufficializzata la notizia di una commessa di ben 2.500 camion a idrogeno per la raccolta rifiuti negli Usa, con consegne a partire da 2023. In Europa, Iveco ha riservato allo stabilimento di Ulm, in Germania, il compito di sviluppare il camion elettrico in partnership con Nikola. Nella nostra visione, l’elettrico a bat teria e l’idrogeno sono punti saldi del trasporto del futuro. Come lo sono il metano e il biometano”. “Quando la Germania anni fa decise di esonerare dal pagamento dei pedaggi autostradali i truck alimentati a LNG - ha proseguito Daderlat - non sembrava una soluzione duratura e si pensava che alla scadenza difficilmente sarebbe stata riconfermata. Ebbene, la Germania, storica roccaforte
del diesel, ha deciso di riconfermare per altri tre anni l’esenzione. L’impatto è stato positivo e immediato sia per l’economia tedesca sia per coloro che hanno investito nei camion a metano liquido. A dare man forte al progetto c’è la progressione delle stazioni di distribuzione del metano liquido. Il gas naturale non è però solo legato agli incentivi statali ma si avvale della validità complessiva del progetto tecnologico a mon te”. E in Italia? “Nel nostro Paese - ha precisato Mihai Daderlat - c’è la medesima progressione. Siamo a buon punto per quanto riguarda la distribuzione e la costruzione di stazioni di rifornimento. E guardiamo con interesse ai potenziali sviluppi derivanti dal passaggio dal metano compresso e liquido di origine fossile al biometano ricavato da fonti rinnovabili, ancora più ecologico. A Torino verrà presto inaugurato il primo impianto di produzione di metano liquido a km zero. E ci sono altri progetti in cantiere”. “Tutto questo - ha detto in conclusione del suo intervento Mihai Daderlat - senza di-
menticare il diesel che è competitivo e ha ancora molto da dire. Nel trasporto del futuro sicuramente vedremo in azione un insieme di tecnologie: elettrico, elettrico-idrogeno, metano, diesel. Lo sviluppo contemporaneo di queste quat tro tecnologie garantirà lo sviluppo duraturo e sostenibile del trasporto stesso”. INTEGRAZIONI POSSIBILI
Pensare alla sostenibilità ambientale non vuol dire necessariamente spendere di più, anzi. Sostenibilità ambientale fa rima con sostenibilità economica. Lo hanno ribadito i partecipanti al forum, moderato dal collega Mas similiano Campanella, giornalista de Il Mondo dei Trasporti. Che, all’inizio del dibattito, ha dato la parola a tre rappresentanti di altrettante aziende di trasporto protagoniste tra l’altro nel garantire con continuità l’approvvigionamento delle merci durante i difficili mesi del lockdown dovuto all’emergenza Covid-19. Mario Ambrogi, Direttore Generale LC3, Do-
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produttori che si sono confrontati sul futuro dei trasporti e della logistica
LA STRADA DA SEGUIRE
menico De Rosa, Amministratore delegato del Gruppo SMET, e Matteo Lorenzo De Campo, Amministratore del Gruppo Maganetti, hanno raccontato la loro esperienza nel la sostenibilità, confrontandosi con i manager di importanti aziende costruttrici e produttrici: Fabrizio Buffa, Gas Business Development Manager Iveco, Aldo Bernardini, General Manager Ham Italia, e Vittorio Bellentani, Direttore Generale Voith Turbo Italia. “SMET è un’azienda che opera dal 1947 - ha esordito Domenico De Rosa Io rappresento la terza generazione al timone. SMET è un Gruppo di rilevanza europea che ha fatto della sostenibilità ambientale una vocazione antica. Abbiamo abbracciato l’intermodalità già 25 anni fa con l’avvio delle autostrade del mare. Il passaggio successivo è stata la strategia di decarbonizzazione delle trazioni. Abbiamo abbracciato l’LNG credendo nella non facile scommessa del metano liquido. È stata una naturale evoluzione che da alcuni anni perseguiamo con il massimo impegno, potendo contare su
un partner industriale d’eccezione come Iveco”. “Siamo contenti dell’esperienza con l’LNG e siamo già molto avanzati sulle tecnologie che stanno per arrivare, senza naturalmente discriminare il diesel perché la sostenibilità economica è importante - ha ribadito De Rosa Dal nostro punto di vista la mobilità delle merci deve tendere alla piena responsabilità sociale e ambientale. Il gas naturale e l’impegno nelle trazioni elettrica e a idrogeno a fianco di Iveco e Nikola vanno di pari passo con quella che è la nostra strategia a lungo termine: la trasformazione della mobilità stradale in mobilità intermodale ferrovia e mare”. ECOLOGIA ON THE ROAD
Mario Ambrogi è un camionista-imprenditore che ha sposato la sostenibilità e LC3, società di Gubbio specializzata nel trasporto a temperatura controllata, è oggi una delle aziende di trasporto italiane all’avanguardia nelle soluzioni ecofriendly dal punto di vi-
sta ambientale ed economico. “I veicoli a LNG - ha dichiarato Ambrogi - testimoniano al meglio la proficua collaborazione che noi di LC3 abbiamo da tempo instaurato con Iveco per la promozione del metano liquido. Abbiamo seguito da vicino lo sviluppo del prodotto Iveco e in particolare la vocazione al metano liquido, a cominciare dallo Stralis da 400 cv per poi passare a quello più potente da 460 cv. La partnership si è rafforzata nel 2019 con la strategia del biometano, che rappresenta l’odierna frontiera della sostenibilità su strada. Puntiamo a offrire sempre un servizio di trasporto orientato alla sensibilità ecologica. Il progetto LC3 ha incontrato e incontra il favore di clienti importanti e costruttori che, come noi, hanno saputo cogliere le opportunità offerte dal settore green, volano di sviluppo, in grado di assicurare occupazione e competitività”. Anche il Gruppo Maganetti è assoluto protagonista dell’offensiva green del trasporto e della logistica italiani. Lo ha detto chiaramente Matteo Lorenzo De Campo, che ha
voluto richiamare l’attenzione della platea del Vega Day sul valore altamente strategico della sostenibilità: “La sostenibilità o ce l’hai come settore strategico in azienda o diventa unicamente un vettore di marketing - ha sottolineato senza mezzi termini l’Amministratore del Gruppo valtellinese - Noi l’abbiamo sempre avuta nel nostro Dna. E quando è partito il progetto ‘LNG Valtellina Logistica Sostenibile’ sapevamo che per essere valida e praticabile la soluzione metano liquido doveva rispondere a tutti i requisiti di sostenibilità, ovvero anche dal punto di vista economico. Tre i pilastri che sostengono il progetto: economico, sociale e ambientale. Il metano era la giusta risposta per il nostro modello di business. Soprattutto tenendo conto che il metano può essere prodotto da fonti rinnovabili”. Nel 2019 Maganetti e la Cooperativa agro zootecnica Speranza di Candiolo (To) hanno firmato un accordo di filiera per la produzione di biometano liquido proveniente da deiezioni animali e residui della produzione agricola. Non solo,
grazie a questo accordo anche altri vettori e industrie possono oggi utilizzare per i loro veicoli una fonte di energia rinnovabile nel tempo. STORICHE INAUGURAZIONI
E nel 2016, a Gera Lario (Co), Maganetti fu protagonista all’inaugurazione dell’allora prima stazione di rifornimento di LNG della Lombardia, la sesta in Italia. “Allora abbiamo voluto dimostrare che anche un territorio come la Valtellina, simbolo di natura e ambiente montano, può dotarsi di questa tecnologia, oggi concretamente disponibile ovunque ci sia la volontà, da parte dell’industria locale, di preservare l’ambiente in cui opera”, ha spiegato De Campo. Inoltre, a inizio 2020 il Gruppo Maganetti è diventata la quinta B Corp della provincia di Sondrio. Le B Corp, o B Corporation, come da definizione ufficiale, sono aziende che stanno riscrivendo il modo di fare impresa: questo perché la loro attività segue
IL DIBATTITO È STATO PRECEDUTO DALL’INTERVENTO DI
MIHAI DADERLAT, BUSINESS DIRECTOR MERCATO ITALIA IVECO, CHE HA ILLUSTRATO LA STRATEGIA PER LA SOSTENIBILITÀ DEL COSTRUTTORE NAZIONALE DA SEMPRE ATTENTO ALLA TEMATICA E OGGI LEADER EUROPEO NELLA PROPULSIONE A GAS NATURALE.
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seguito
La sostenibilità è la strada da seguire
N° 293 / Ottobre 2020 La riduzione delle emissioni è un compito che non spetta solo ai motori ma anche ad altri componenti del veicolo. Ebbene, Voith Turbo propone da anni sul mercato il Retarder, ovvero l’efficace sistema di rallentamento ausiliario privo di usura che consente di ottimizzare la frenatura e ridurre le emissioni inquinanti. E va anche citato l’affermata trasmissione automatica DIWA per autobus, compatibile anche con motori alimentati a gas. In cantiere Voith Turbo ha messo il nuovo DIWA NXT, la nuova generazione che sarà disponibile da fine 2021 e costituirà la scelta ideale per il comparto dei bus urbani pur essendo in grado di soddisfare anche le esigenze degli operatori dei segmenti intercity e coach”. DRIVE LINE ELETTRICA
economica crea un impatto positivo su persone e ambiente, continuando a generare profitto, ma lavorando in maniera responsabile, sostenibile e trasparente e perseguendo uno scopo più alto del solo guadagno. In sostanza le B Corp aderiscono a un nuovo paradigma di business adeguato ai nostri tempi, concreto e replicabile. De Campo ha infine condiviso le parole di Mihai Daderlat: “Dobbiamo tutti insieme collaborare per tracciare una via perseguibile e vantaggiosa. Non esiste una tecnologia vincente ma una serie di tecnologie che si adattano ai diversi utilizzi operativi. Occorre smetterla con le faide che confondono le istituzioni e il mercato; non si tratta di far trionfare una tecnologia a scapito di altre ma di sviluppare e migliorare le tecnologie esistenti e potenzialmente in esistere per soddisfare tutti i requisiti di sostenibilità ambientale ed
economica”. Al termine dei loro intervento, i tre trasportatori all’unisono hanno ceduto la parola ai costruttori e produttori invitandoli a investire sempre e di più nella trasformazione sostenibile. “Abbiamo ascoltato aziende che hanno investito da subito nella nuova tecnologia sostenibile - ha esordito Fabrizio Buffa - Il loro è un esempio virtuoso e prezioso perché bisogna crederci e vincere la sfida. Del resto, quando la tecnologia è solida e le aziende ci credono diventa tutto più facile. Lo stato attuale della propulsione a gas naturale ha un bilancio positivo e registra uno sviluppo importante, sia in Italia che in Europa. Il prossimo step passa inevitabilmente dal biometano che rappresenta la naturale evoluzione del metano fossile in chiave di sostenibilità; il biometano può essere prodotto valorizzando gli scarti agricoli e zootecnici, ha un impat-
to fortissimo sulla riduzione delle emissioni inquinanti perché riesce ad abbatterle quasi completamente dal pozzo alla ruota, in tutto il ciclo”. TECNOLOGIE AVANZATE
Per quanto riguarda le nuove tecnologie dell’elettrico e dell’idrogeno, anche Fabrizio Buffa ha ribadito l’importanza di non generare alcuna infruttuosa competizione per decretare la tecnologia sostenibile vincente. “Dobbiamo stare attenti a portare avanti un progetto di decarbonizzazione intelligente e lungimirante - ha detto il manager - Le tecnologie possono coprire ogni tipologia di trasporto, dal piccolo al medio e lungo raggio. Sul totale dei veicoli pesanti in attività sulle strade europee, oltre il 50 per cento è impegnato su tratte a lungo raggio, che può validamente essere coperto dal die-
sel e dal metano/biometano. La vita del gas naturale all’interno del gruppo delle tecnologie possibili è quindi ancora lunga. Per l’elettrico e l’idrogeno sta succedendo quello che è successo al metano all’inizio della sua carriera: mancano le infrastrutture di riferimento. In futuro, certamente avremo la disponibilità di un mix di energie perfettamente adattabili a seconda delle necessità di trasporto”. L’ingegner Vittorio Bellentani ha poi illustrato i punti salienti della strategia per la sostenibilità di un produttore specialista in trasmissione di potenza come Voith Turbo. “Voith si colloca a monte della filiera rispetto agli operatori dei trasporti e della logistica impegnati tutti i giorni sulle strade - ha esordito il Direttore Generale di Voith Turbo Italia - Ma con loro e con tutti gli altri attori condivide appieno i valori e gli approcci costruttivi alla sostenibilità.
Bellentani ha anche voluto sottolineare il valore strategico della drive line elettrica. “Grazie allo sviluppo di un unico e completo sistema di trazione - ha aggiunto - Voith è ormai un protagonista affermato sul mercato in forte crescita dell’e-mobility. Il sistema Voith denominato VEDS (Voith Electrical Drive System) spicca per l’ottimo bilanciamento tra peso ridotto e massima efficienza operativa, il tutto grazie all’intelligente gestione dell’energia”. Di recente, inoltre, il Gruppo Voith ha acquisito due società austriache operanti nel settore dell’elettrificazione: la Elin Motoren, compagnia hightech nel settore dei motori elettrici e dei generatori, e la TSA, azienda leader mondiale nella progettazione e produzione di motori elettrici, generatori e trasmissioni per impieghi su veicoli stradali e ferroviari. L’ultimo intervento è stato quello dell’ingegner Aldo Bernardini, General Manager
di Ham Italia, filiale della multinazionale spagnola specializzata nella costruzione di impianti di rifornimento di me tano. Sono di Ham una gran parte dei distributori di metano liquido che in questi anni sono stati inaugurati in Italia, da Nord a Sud. “Ham ha sempre creduto nel metano liquido - ha detto con orgoglio Bernardini - Siamo stati i primi, più di venti anni fa, a utilizzare camion a metano liquido e a costruire le prime due stazioni di rifornimento in spagna. Ham ha individuato nel nostro Paese una vocazione ‘green’ da sostenere e accompagnare con lo sviluppo di una rete di distributori di metano liquido per autotrazione. Le stazioni di rifornimento nel 2017 si contavano sul le dita di una mano, nel 2018 sono arrivate a 25, l’anno scorso a 50 e quest’anno supereranno quota cento. Di pari passo Ham Italia in questi tre anni ha visto raddoppiare le vendite di LNG per autotrazione, da 15mila tonnellate nel 2017 a 30mila nel 2018 e 55mila nel 2019”. Oggi Ham Italia è in prima linea nell’avvincente sfida del biometano liquido. “A Torino ha sede il primo impianto per la produzione di BioLNG - ha spiegato Bernardini - commissionato dalla Maganetti, al quale ne seguiranno altri sul territorio. L’obiettivo è chiaro: azzerare la CO2. Anzi, renderne il tasso negativo: più il camion viaggia, più ricicla rifiuti proteggendo l’ambiente”. “Oltre a polveri bassissime e alla CO2 ridotta a zero - ha concluso Aldo Bernardini - si tratta del combustibile più ecologico possibile: una soluzione che non ha rivali quanto a sistemi di trazione alternativi al gasolio. Tra fine anno e inizio 2021, la quantità disponibile sarà di almeno 20mila tonnellate che, stando ai dati del 2019, equivalgono a circa il 20 per cento del consumo di metano liquido fossile”.
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VEGA DAY
È
LA “RALLA D’ORO” ASSEGNATA A VITTORIO BELLENTANI
MAX CAMPANELLA MONZA
stato tra i protagonisti del Vega Day: tra i relatori della tavola rotonda sulla sostenibilità, l’ingegner Vittorio Bellentani, da aprile 2017 Direttore Generale di Voith Turbo Italia, azienda tra gli sponsor della manifestazione, ha ricevuto il Premio “Ralla d’oro 2020”, istituito da Vega Editrice lo scorso anno quando, al suo esordio, il riconoscimento è stato assegnato a Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore delegato di Italscania. A seguito del convegno, è stata Luisella Crobu, Presidente di Vega Editrice, a consegnare l’onorificenza, che simboleggia l’unione fra trattore e semirimorchio: quel prezioso collegamento senza il quale il bilico non potrebbe viaggiare. Ed è proprio questo il valore aggiunto del prodotto Voith: soluzioni di trasmissione intelligenti, basate su tecnologie altamente avanzate che trasmettono e controllano la potenza, autentici “anelli di congiunzione” tra veicolo, motore e autista. TEAM AFFIATATO
Manager emiliano caratterizzato da entusiasmo e passione per il suo lavoro, a capo di un team di professionisti affiatati e motivati che costituiscono una bella squadra operativa, Vittorio Bellentani ha chiuso il bilancio di Voith Turbo Italia nel 2019 con un ottimo risultato, “tanto da essere considerato il miglior anno di sempre per Voith in Italia”, come si legge nella motivazione del Premio. “Voith - afferma il Direttore generale - ha sicuramente valide carte da giocare sul fronte del prodotto e dell’approccio al mercato. La grande robustezza dei prodotti dà precise garanzie di affidabilità; la loro disponibilità in esercizio crea profitto, perché un prodotto non disponibile e qui vale a un fermo macchina improduttivo e costoso”. Nato a Reggio Emilia il 7 ottobre 1967, Bellentani ha frequentato il Liceo Classico “Lodovico Ariosto” della sua città natale fino alla maturità conseguita nel 1986. Si è poi iscritto a Ingegneria meccanica a Bologna, seguendo la tradizione di famiglia (padre ingegnere con studi classici alle spalle) laureandosi nel 1993 con una tesi su programma di simulazione del flusso bifase nei
ISTITUITO L’ANNO SCORSO DA VEGA EDITRICE, ALLA SUA SECONDA EDIZIONE IL
PREMIO RICONOSCE IL VALORE DI UN PRODOTTO INTELLIGENTE, BASATO SU TECNOLOGIE AVANZATE, E DI UN MANAGER DALLA GRANDE PASSIONE PER IL SUO LAVORO, A CAPO DI UNA BELLA SQUADRA OPERATIVA, COSTITUITA DA PROFESSIONISTI AFFIATATI E MOTIVATI.
UN TEAM CHE HA PORTATO LA FILIALE ITALIANA DEL PRODUTTORE TEDESCO A CHIUDERE IL
2019
COME ANNO MIGLIORE DI SEMPRE.
Trasmettere potenza è la mission di Voith
generatori di vapore. Una tesi elaborata in Scozia come studente Erasmus. “Dopo la laurea - racconta - dovevo ancora fare il servizio civile; avendo del tempo a disposizione, mi viene offerto di lavorare in Germania alla Bucher come operaio addetto al montaggio di componenti oleodinamici. Un’occasione preziosa che mi ha permesso anche di imparare il tedesco. Tornato in Italia svolgo per un anno il servizio civile nel reparto emergenza e urgenza dell’Ospedale di Reg gio Emilia: esperienza u ma namente molto ricca e bella”. Successivamente Bellentani entra alla Comer di Reggio Emilia, azienda attiva nel settore delle trasmissioni di potenza. “E da allora sono rimasto nel settore”, dice sorridendo. All’inizio del 2006 l’ingegnere emiliano viene contattato da Voith Turbo Italia per succedere a
Da sinistra: Vittorio Bellentani, Paolo Altieri e Franco Fenoglio. In alto, Luisella Crobu, Presidente di Vega Editrice, premia con la “Ralla d’oro” il Direttore generale di Voith Turbo Italia.
Giuseppe Biffi, allora responsabile della divisione applicazioni industriali, prossimo alla pensione. Nel 2008 inizia la sua avventura professionale in Voith Turbo Italia al fianco del direttore generale Eva Katharina Zimmer, nominata da Vega Editrice “Personaggio dell’Anno 2013”. INCARICHI PRESTIGIOSI
Nel settembre 2013, in seguito all’avvio del piano di riorganizzazione delle vendite Voith a livello macro regionale, gli viene affidato l’incarico di responsabile commerciale di Italia, Francia, Spagna e Portogallo per il primo impianto e l’after market del settore Industria di Voith Turbo. Nel 2016 assume lo stesso incarico per l’area dell’Europa occidentale (esclusa l’area tedesca) relativamente al primo impianto per il settore oil & gas. Nel marzo 2017 Eva Zimmer va in pensione e Vittorio Bellentani il mese dopo è nuovo direttore generale di Voith Turbo Italia. Amante della montagna, dei libri e della musica “suo no il pianoforte da quando avevo 11 anni” - Vittorio Bellentani è papà di Alessandro, 5 anni, cui cerca di dedicare più tempo possibile insieme alla compagna Manuela.
OBIETTIVO DELLE INNOVAZIONI: DIMINUIRE L’IMPATTO AMBIENTALE DEI VEICOLI
L’EMERGENZA COVID-19 NON HA FERMATO IL TREND IN CONTINUA CRESCITA N onostante le difficoltà dei mercati internazionali, aggravate dall’emergenza Coronavirus, il Gruppo Voith ha continuato a registrare risultati positivi, come confermano i dati relativi al primo semestre dell’anno fiscale 2019-2020. Nel periodo ottobre 2019marzo 2020 il Gruppo tedesco ha consuntivato vendite per oltre due miliardi di euro. La divisione Paper ha sommato il 43 per cento del totale vendite mondiali, seguita dalla divisione Turbo con il 31 per cento. La divisione Hydro vale il 24 per cento e la divisione Digi-
tal il 2 per cento. America e Asia, con il 26 per cento del totale ciascuna, sono le due aree di mercato principali, mentre è del 25 per cento la quota relativa al continente europeo (Germania esclusa) e del 20 per cento la quota rappresentata dal solo mercato interno tedesco. La drive line elettrica è al centro della strategia Voith. Grazie allo sviluppo di un unico e completo sistema di trazione il produttore tedesco è protagonista affermato sul mercato in forte crescita dell’e-mobility. Il sistema Veds
(Voith Electrical Drive System) spicca per il bilanciamento tra peso ridotto e efficienza operativa, grazie a un’intelligente gestione dell’energia. Voith è all’avanguardia anche per quanto riguarda la tecnologia della trasmissione di potenza con uno sguardo al futuro: Diwa NXT costituisce la scelta ideale per i bus urbani ma è in grado di soddisfare le esigenze anche nei segmenti intercity e coach. Senza dimenticare la già affermata trasmissione automatica Diwa.6 che, con la funzione addizionale Stop-Start, permette d’incrementare
la profittabilità dei veicoli della flotta diminuendo l’impatto ambientale. Efficienza operativa e ottimizzazione gestionale definiscono il retarder secondario ad acqua Voith ECO-SWR, innovazione a disposizione di truck e bus nelle diverse missioni operative. Esempi del competitivo portafoglio prodotti Voith Turbo sono anche il Retarder 115 CT, che sintetizza lo stato dell’arte del produttore e della sua decennale expertise, il Turbo Retarder Clutch VIAB e il compressore LP 560.
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VEGA DAY MDT AWARDS ASSEGNATI ALLE AZIENDE DI RILIEVO DEI TRASPORTI E DELLA LOGISTICA
Eccellenze in ogni segmento NEL CONFERMARE LA TRADIZIONALE CONSEGNA DEGLI MDT AWARD, VEGA EDITRICE E “IL MONDO DEI TRASPORTI” HANNO VOLUTO RICONOSCERE L’IMPEGNO PROFUSO E I RISULTATI RAGGIUNTI DA AZIENDE OPERATIVE NEI DIVERSI SETTORI DI MERCATO, DALLE SPONDE CARICATRICI AI RIFIUTI E PULIZIA STRADALE, DAL TRASPORTO CON BIOCARBURANTI AVANZATI AI VEICOLI COMMERCIALI LEGGERI, DAI PEZZI DI RICAMBIO ALLE SPEDIZIONI. ALLA CONSEGNA IL TEAM DI GIORNALISTI DEL MAGAZINE DIRETTO DA PAOLO ALTIERI.
C
per la componentistica e la logistica distributiva. Al termine della tavola rotonda, a consegnare i riconoscimenti - per ognuno un’opera artistica realizzata dal compianto ceramista Sandro Soravia - sono stati i più stretti collaboratori di Paolo Altieri, Direttore de “Il Mondo dei Trasporti”: Massimiliano Campanella, che ha moderato il convegno sulla sostenibilità ambientale, Fabio Basilico e Cristina Altieri.
MICHELE S. ALTIERI MONZA
ome da tradizione, anche quest’anno Vega Editrice e “Il Mondo dei Trasporti” hanno voluto sottolineare, con l’assegnazione degli MDT Award, l’impegno profuso e i risultati ottenuti da aziende e personaggi che si sono particolarmente distinti nei vari segmenti del trasporto, dai veicoli commerciali all’after market passando
PER LE SPONDE IL LEADER ANTEO P
SANGALLI ECCELLE NELL’ECOLOGIA P
LE VIRTÙ LOGISTICHE DI MAGANETTI P
QUALITÀ DI CASA IN DIESEL TECHNIC G
rimo a ricevere l’onorificenza è stato Matteo Cevolani, da quest’anno Direttore Commerciale di Anteo, azienda con sede a Molinella, alle porte di Bologna, leader nella produzione di sponde caricatrici. “Sinonimo di sponda sul mercato italiano e non solo - la motivazione del Premio - Anteo sta portando nel mondo l’eccellenza italiana, sbarcando, nel 2019, anche negli
er le aziende di trasporto uno degli MDT Award è stato assegnato a Maganetti Spedizioni, azienda valtellinese dalla mission ben riassunta all’interno del claim “moving your business” (trasportiamo il vostro business). La qualità del trasporto, il servizio e la sua efficienza sono i focus primari, che in Maganetti perseguono in modo sostenibile attraverso il monitoraggio e la continua riduzione delle emissioni dei veicoli e l’introduzione di biocarburanti avanzati. “Esempio virtuoso di logistica
Stati Uniti raggiungendo una presenza globale. Nel corso dell’emergenza da pandemia Anteo e il suo titolare Ilmer Maietti sono stati in prima fila promuovendo iniziative a favore della comunità locale e tenendo sempre aperto il contatto con trasportatori e professionisti in caso di necessità”. A consegnare l’opera di Soravia è stata la giornalista Cristina Altieri
possibile - la motivazione del Premio - Maganetti Spedizioni anni fa ha iniziato a interrogarsi su come migliorare il sistema non solo dal punto di vista economico ma anche negli aspetti legati a qualità, sicurezza e affidabilità per l’intera filiera logistica. Dall’incontro con HAM Italia e Iveco nasce il progetto del primo impianto di produzione di biometano liquido d’Italia che, a Torino, produrrà il fabbisogno di circa 80 veicoli alimentati a bioLNG”. Ha ritirato il premio l’Ad Matteo Lorenzo De Campo.
er il settore dell’ecologia, a ricevere il Premio è stata l’Impresa Sangalli Giancarlo, società all’avanguardia con sede a Monza e diversi centri di servizio in tutta Italia, nonché presente da oltre cinquant’anni nel settore dei servizi ambientali. “Unire all’efficienza e alla modernità una sapiente visione ecosostenibile - la motivazione dell’award - è la strategia con cui
l’Im presa Sangalli Giancarlo ha avviato un ampio rinnovamento del parco, inserendo nella flotta veicoli Iveco a trazione alternativa: la dimostrazione che è possibile un trasporto rifiuti amico dell’ambiente, sostenibile anche sul piano economico e attento alle esigenze della comunità”. A consegnare il Premio all’ingegner Giorgio Sangalli è stato Fabio Basilico.
li altri due MDT Award, assegnati ma non consegnati per assenza dei destinatari, sono andati per l’after market a Diesel Technic Italia, filiale italiana dell’azienda tedesca, che sviluppa pezzi di ricambio a qualità garantita, assicurando la distribuzione a livello mondiale. Di seguito la motivazione del Premio per Diesel Technic: “L’ecosostenibilità di un veicolo da lavoro passa anche da un’attenta e professionale manutenzione, processo nel quale ha un valore decisivo l’utilizzo di ricambi di qualità. Nata nel 2016, la filiale italiana di Diesel Technic sta conoscendo un forte sviluppo sul mercato nazionale nonché su quelli di Malta e Slovenia, mettendo a disposizione dei clienti oltre 18mila codici disponibili dallo stock del magazzino di Verona”.
IN MOVE ESISTE L’INTERMODALE P er la logistica distributiva a Move Intermodal, fornitore leader di soluzioni logistiche intermodali, che offre soluzioni di trasporto integrate in tutta Europa. La motivazione per il Premio a Move Intermodal. “Garantire la migliore soluzione per ogni esigenza logistica è la mission di Move Intermodal, il cui team si prende cura di tutte le tue spedizioni commissionate. Sia che si
tratti di pallet o carico completo, l’obiettivo è trovare la soluzione più efficiente attraverso l’utilizzo dell’intermodale. Forte di una vasta rete europea e di una flotta diversificata, che ha il suo valore aggiunto in fornitore premium quale Continental per gli pneumatici, Move Intermodal arriva a offrire soluzioni sincromodali flessibili che si adattano ai processi dell’azienda committente”.
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VEGA DAY
“
IL BRAND MANAGER DI MALDARIZZI4BUSINESS È STATO INSIGNITO DELL’MDT AWARD 2020 glia. Inizia così la nuova storia professionale del giovane di Andria, diventato un affermato manager nel settore dei veicoli commerciali e industriali.
CRISTINA ALTIERI MONZA
Io non sono di Bari... Sono di Andria. Bari è il sogno che si realizza!”. Con queste parole Biagio Petrarolo, Brand Manager Maldarizzi4Business, insignito dell’Mdt award 2020 de Il Mondo dei Trasporti, sintetizza la soddisfazione per l’ultimo risultato raggiunto nella sua brillante carriera manageriale all’interno di Maldarizzi Au tomotive Spa. Storico riferimento dell’automotive in Puglia e Basilicata, Maldarizzi Automotive ha investito proficuamente nel settore dei veicoli commerciali affidando proprio a Biagio Petrarolo la nascita della divisione 4Business. Ed è sta to proprio Petrarolo a inaugurare quest’anno la sede del la nuova realtà aziendale a Bari. Manager brillante, competente e appassionato, Biagio Petrarolo è ben noto nel mondo dei camion e dei veicoli commerciali per la sua esperienza e capacità manageriale. La motivazione dell’Mdt award 2020 è chiara: “per il brillante impegno nella costituzione e nello sviluppo della nuova divisione Maldarizzi4Business del Gruppo Maldarizzi Automotive”. La divisione Maldarizzi 4Business, che si rivolge al seg-
NUOVA AVVENTURA
La nuova avventura professionale si chiama Maldarizzi 4Business. La divisione muove i primi passi dal l’incontro con il vertice di Millenia, oggi Maldarizzi Automotive Spa: protagonisti il Cavaliere del Lavoro Francesco Maldarizzi e Sante Carlucci, oggi Amministratore delegato. Petrarolo ottiene ciò che ha sempre desiderato: lavorare per la più grande realtà dell’Italia meridionale (e quindi dell’amata Puglia) nel settore automotive, un’azienda che ha scritto una parte importante della storia del Gruppo Fiat (oggi FCA). Biagio si mette subito al lavoro: all’inizio niente piazzali, si parte dai saloni di via Oberdan e di Modugno. E con divisioni distinte e separate, Fiat Professional e Mercedes-Benz Van. Ci si ingegna con il marketing per far conoscere la divisione del Gruppo nel mondo che conta dei veicoli commerciali, delle flotte e del noleggio. Oggi Maldarizzi4Business non ha più divisioni distinte e separate tra loro, è un’unica
Petrarolo, trionfo made in Puglia NATIVO DI ANDRIA, INIZIA A MUOVERE I PRIMI PASSI NEL MONDO DEL VEICOLO INDUSTRIALE A 17 ANNI. PARTENDO DA BARI, LAVORANDO E STUDIANDO CON DEDIZIONE E PASSIONE, BIAGIO PETRAROLO SCALA LA VETTA DEL SUCCESSO PROFESSIONALE ARRIVANDO A LAVORARE CON I MARCHI PIÙ PRESTIGIOSI DEL SETTORE, IN ITALIA E ALL’ESTERO. FINO ALL’INGRESSO NEL GRUPPO MALDARIZZI AUTOMOTIVE, DOVE CONQUISTA IMPORTANTI TRAGUARDI CON LA DIVISIONE MALDARIZZI 4BUSINESS, CHE SI RIVOLGE AL SEGMENTO VERTICALE DEI VEICOLI AZIENDALI, COMMERCIALI, FLOTTE E NOLEGGIO.
mento verticale dei veicoli aziendali, commerciali, flotte e noleggio, è diventata un punto di riferimento per i veicoli professionali proprio grazie all’impegno di Petrarolo e della sua squadra di validi collaboratori. Fondata nel 1979 da Francesco Maldarizzi e affermatasi come una delle più importanti realtà italiane del mercato automobilistico, con sedi dislocate tra la Puglia e la Basilicata, Maldarizzi Automotive Spa è leader nella vendita di auto nuove, usate, km 0, nei servizi di assistenza postvendita, noleggio a medio e lungo termine e nell’assistenza e ricambistica dei più importanti marchi automobilistici. Nel luglio 2019, con la fusione delle sue società Millenia, Motoria e Unica, Maldarizzi Automotive Group è ufficialmente diventato Maldarizzi Automotive Spa, concessionaria ufficiale Gruppo FCA, MercedesBenz, BMW e Mini. PRIMI PASSI TRA I CAMION
È all’età di 17 anni che Biagio Petrarolo inizia a muo vere i primi passi nel mondo del veicolo industriale. Il suo obiettivo è approdare a Bari dalla provincia in
cui è nato, raggiungere il capoluogo della Regione Puglia, il centro dei traffici e degli interessi dell’Italia meridionale, con la sua prestigiosa Fiera del Levante, inaugurata da Presidenti del Consiglio dei Ministri e da Presidenti della Repubblica. Bari appare agli occhi di quel giovane alla pari di Londra, Parigi o New York. Bari era (ed è) anche un importante centro commerciale per l’automotive, con pro tagonisti d’eccezione come Giuseppe Calabrese, il re dei camion ribaltabili, e la concessionaria Iveco Romanazzi. Bari è sede anche degli uffici della Motorizzazione Civile, del PRA (Pubblico Registro Automobilistico), dell’Università. Biagio, pieno di sogni e di speranze, incontra quello che diviene il suo punto di riferimento: Antonio Ribatti, a quel tempo concessionario DAF e oggi concessionario Scania; con lui il giovanissimo Petrarolo inizia a collaborare presso le concessionarie DAF e Volvo di Andria. A 24 anni, decide di trasferirsi a Brescia, grazie al sostegno professionale del funzionario della Renault Trucks Primo Proietti, ancora oggi suo grande amico, che lo introduce presso il
concessionario locale della Losanga, il cui titolare, Danilo Cagliari, lo accoglie e lo incarica di vendere camion principalmente nelle valli bresciane. È la strada giusta che permette a Biagio Petrarolo di mostrare ciò di cui è capace. Da quel momento la sua vita professionale è un susseguirsi di successi che lo portano a incrociare l’allora direttore regionale Lombardia di Iveco, Franco Miniero, poi promosso vice-presidente Iveco e oggi vice-presidente del colosso cinese del settore autobus Zhengzhou Yutong Heavy Industries. È la svolta. Petrarolo entra nella direzione regionale del più grande mercato del veicolo industriale d’Italia. Miniero lo valuta con cura e gli propone di andare a Varese, dove trova Sandro Compagnoni, già Amministratore delegato di Astra Veicoli Industriali. A Varese Biagio riesce a mettere in pratica il consiglio di suo padre Domenico: “guarda e ruba il mestiere”. Non è più un apprendista, ma non è ancora maturo per i traguardi che si è prefissato. Così si mette a lavorare di buona lena e a studiare, sostenuto anche dagli incoraggiamenti di mamma Tina. L’incontro con il coach
Steve Benedettini di Milano è quanto mai importante per la carriera di Petrarolo: al punto che per la Direzione Generale Iveco (all’epoca guidata da Ottavio Gioglio) Biagio è “l’uomo del Sud che vende meglio al Nord”. FORTI AMBIZIONI
Ma lui non si accontenta: vuole lavorare con una multinazionale, vuole conoscere quel mondo. L’incontro con Antonello Serafini, direttore del Truckstore Italia Mercedes-Benz, è il viatico per il suo obiettivo: è incaricato di far partire le prime attività per aprire il Truckstore di Roma e di seguire gli acquisti di camion usati per Roma e Bari. L’esperienza è preziosa: Biagio conosce il mercato internazionale, i grandi commercianti olandesi e non solo, gira l’Europa e il mondo a caccia di affari. Tutto alla velocità della luce. Quel giovane appassionato di camion partito da Andria comprende che può ancora crescere e che può osare di più. I suoi sacrifici, i suoi studi e la sua esperienza arrivano a maturazione. Il passo successivo è l’incontro con un imprenditore di lungo corso come Walter
Ceriani (concessionario Fiat dal 1923, con sede a Parabiago, in provincia di Milano) che gli affida la responsabilità di Amministratore de legato del gruppo per la divisione industriale e carrelli elevatori (Iveco e CAT). Biagio mette a frutto il suo bagaglio professionale e, in un momento in cui il mercato crolla, guida con intelligenza e vigore l’uscita dalla crisi della società. Con temporaneamente, comincia a valutare il rientro nella sua amata Puglia, dopo che per venticinque anni ha trascorso quasi tutti i weekend imbarcandosi su un aereo diretto a Bari Palese con l’obiettivo di abbracciare l’adorata figlia Anita e la famiglia. Del resto, Biagio ha sempre avuto in mente di fare qualcosa di importante in Puglia, convinto che Bari non sia poi così lontana. E finalmente si apre una prospettiva seria: il fratello Raffaele gli parla di Francesco Maldarizzi, Presidente di Maldarizzi Automotive Spa, il più grande gruppo del Sud Italia. Contattato direttamente da Petrarolo, il vertice di Maldarizzi Automotive si convince delle qua lità del manager di Andria e risponde con convenzione al suo desiderio di tornare in Pu-
entità capace di ottimizzare al meglio tutto il suo potenziale (Fiat Professional, Mercedes-Benz Van, noleggio, attività web, gare). A breve verrà inaugurato il Piazzale Maldarizzi 4Business, un punto d’incontro fisico tra domanda e offerta, grazie anche alla costruzione di pacchetti tailor-made sulle reali necessità e richieste del cliente: furgoni attrezzati per le specifiche necessità, interventi di assistenza rapidi per evitare fermi macchina, manutenzione nei giorni festivi e nelle ore notturne, allestimenti complessi e relativa gestione, veicoli premium per servizi di rappresentanza. Una soluzione di mobilità a 360 gradi, caratterizzata da velocità di esecuzione, grande disponibilità di veicoli in pron ta consegna (anche allestiti) e possibilità d’intervenire nei momenti di emergenza o di picchi di lavoro del cliente. Maldarizzi4Business è cresciuta in fretta, ma il suo brand manager Biagio Petrarolo sa bene che ci sono sempre tante cose da fare... Ogni importante traguardo raggiunto è solo momentaneo e immediatamente si trasforma in un nuovo punto di partenza. E Biagio è pronto per tutte le nuove sfide!
La nuova pietra miliare nella refrigerazione dei semirimorchi Advancer offre un livello di prestazioni mai visto prima. Questa serie è stata progettata con l'ambizione di spingere l'innovazione al limite estremo. Per stabilire un nuovo standard in termini di efficienza e affidabilità . Per superare la vostra ambizione volta all'eccellenza continua. E per offrire l'intelligenza necessaria per portare il vostro parco veicoli al livello successivo - e oltre.
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IL MONDO DEI TRASPORTI
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N° 293 / Ottobre 2020
THERMO KING / PRESENTATA LA NUOVA UNITÀ DI REFRIGERAZIONE PER SEMIRIMORCHI
Decisa avanzata per il re del freddo
LA FUTURA STORIA DI UN MARCHIO LEADER DEL TRASPORTO REFRIGERATO VERRÀ SCRITTA (ANCHE) DA ADVANCER, PRODOTTO ALL’AVANGUARDIA NELLE PRESTAZIONI, PROTEZIONE DEL CARICO E RISPARMIO DI CARBURANTE, PROGETTATO E DISEGNATO SULLE RICHIESTE SPECIFICHE DI UNA CLIENTELA ESIGENTE.
P
CRISTINA ALTIERI BRUXELLES
romette di diventare il nuo vo benchmark nel suo settore l’innovativa rivisitazione dell’unità di refrigerazione per semirimorchi appena lanciata da Thermo King: l’azienda leader nelle soluzioni di controllo della tem peratura per il trasporto ha chiamato il nuovo prodotto, non a caso, Advancer. Un dispositivo avanzato dunque: design nuovo di zecca e corposo elenco di caratteristiche sono in grado di segnare uno standard inedito per quanto riguarda prestazioni, controllo della temperatura e connettività del parco veicoli. “Come azienda leader - ha commentato Francesco Incalza, Presidente di Thermo King Europa, Medio Oriente e Africa - sappiamo di avere la responsabilità di promuovere il progresso delle tecnologie e delle competenze per il trasporto refrigerato. Da quan do 80 anni fa abbiamo mosso i primi passi nel settore, perseguiamo una continua innovazione al fine di soddisfare e di anticipare le esigenze dei clienti, migliorare l’ef-
ficienza e ridurre l’impronta ambientale dei nostri prodotti. Oggi Advancer - continua Incalza - aggiunge un’altra pietra miliare alla nostra storia. Con questa piattaforma per semirimorchi completamente riprogettata, lanciamo una sfida al “possibile” nel nostro settore. Si tratta della nostra visione per il futuro della refrigerazione per semirimorchi, e questo futuro è qui, adesso, per i nostri clienti”.
trasportatori sono stati da subito posizionati al centro della strategia Thermo King. A loro è stato infatti domandato
ARCHITETTURA AVANZATA
Nel dettaglio, l’architettura dei nuovi Advancer prevede un flusso d’aria totalmente variabile che può essere regolato per singolo viaggio e carico e indipendente dalla velocità motore dell’unità; un ottimo livello di efficienza elettrica e risparmio di carburante; motori caratterizzati dal 50 per cento di emissioni in meno rispetto al massimo consentito dalle più recenti norme NRMM Fase V. Inoltre le unità A-400 e A-500 dispongono del controllo elettronico della velocità motore, e sono quindi le prime sul mercato a garantire una totale trasparenza su livelli e consumi di carburante, i cui dati tra l’altro sono registrati, visualizzati e resi disponibili da remoto tramite sistemi telematici. Una grande attenzione all’ambiente anche nel momento della messa su strada dunque, e non solo in fase di produzione: le unità Advancer ven gono realizzate nell’impianto Thermo King di Galway, in Irlanda, la cui gestione si basa sulla politica “zero rifiuti in discarica”. La linea di produzione utilizza il 60 per cento di energia in meno rispetto al processo produttivo dei precedenti prodotti per semirimorchi di Thermo King. Tutti contributi all’impegno in termini di sostenibilità di Trane Technologies (gruppo cui appartiene da quest’anno il marchio Thermo King) che ha dichiarato di voler ridurre entro il 2030 le emissioni di carbonio dei clienti di un gigaton, l’equivalente delle emissioni annuali combinate di Italia, Francia e Regno Unito. Tornando alle caratteristiche dell’Advancer i costi di
manutenzione sono inferiori e la procedura è semplificata rispetto ai modelli precedenti grazie a sensori che forniscono maggiori informazioni su motore, carburante, batteria e prestazioni di altri componenti chiave. Nessun pensiero neppure riguardo al futuro: è possibile utilizzare indifferentemente varie fonti di alimentazione, come diesel, generatore ad assale o alimentazione da terra. E da ultimo sono disponibili sistemi intelligenti per la gestione del parco veicoli, di serie: l’unità Advancer è la prima a offrire nel prezzo di acquisto due anni di connettività completa tramite sistemi telematici. EFFICIENZA PROVATA
Tutto ancora da dimostrare? Non proprio: le prove realizzate sul campo per testare le unità in condizioni reali e le prove comparative rispetto ai modelli precedenti e ad altre unità di refrigerazione concorrenti hanno dimostrato che Advancer si caratterizza per un abbassamento della temperatura fino al 40 per cento più rapido e una riduzione dei consumi di carburante fino al 30 per cento rispetto ai valori medi del mercato. In tutte le condizioni: le unità impiegate per le prove sul campo hanno percorso oltre un milione di chilometri in diverse zone climatiche e hanno accumulato decine di migliaia di ore di funzionamento nelle modalità diesel ed elettrica. Hanno attraversato deserti, operato ad altitudini elevate, oltrepassato mari all’interno di traghetti e viaggiato su treni per operazioni intermodali. Da ognuno dei test le unità Advancer sono uscite a testa alta. Bravi i clienti a consigliare le giuste modifiche, bravo il produttore leader di gruppi frigoriferi ad ascoltare chi sulla strada trascorre la propria vita.
INNOVAZIONI MAI VISTE
L’ambizioso obiettivo dietro ad Advancer era quello di dare vita a un’unità di refrigerazione per semirimorchi dotata di innovazioni mai viste prima sul mercato. E sembra che il risultato sia stato raggiunto viste le eccellenti prestazioni della serie A nel controllo della temperatura, nella protezione del carico e nella riduzione dei consumi di carburante. Proprio la combinazione di caratteristiche in grado di aiutare le aziende di trasporto a migliorare l’operatività del parco veicoli e abbattere i costi totali. Una coincidenza? Non esattamente: i
Eccellenti le prestazioni della Serie A nel controllo della temperatura, protezione del carico e riduzione dei consumi di carburante.
L’IMPORTANZA DI UN’EFFICIENTE CATENA DEL FREDDO
O
di quali funzionalità aggiuntive avessero bisogno per poter lavorare al meglio e aumentare il giro d’affari. Le aspetta-
tive sono state raccolte e incluse nel design sin dall’inizio, sin dalla fase d’ideazione e di progettazione.
ATTENZIONE ALLA ZONA DI PERICOLO ccupandosi di trasporto refrigerato Thermo King ribadisce spesso nella sua comunicazione l’importanza della corretta conservazione del cibo. Il mantenimento della catena del freddo è uno dei principi e requisiti fondamentali della normativa UE in materia d’igiene dei prodotti alimentari. La legge re-
gola con precisione tutti i passaggi dei prodotti refrigerati dalla produzione fino al banco di vendita, che rappresenta l’ultimo anello distributivo della catena. Ogni fase è programmata per mantenere la temperatura e la qualità dell’alimento costanti. Purtroppo questo non accade sempre, soprattutto considerando
i dati a livello mondiale. Gestire in modo negligente la catena del freddo, entrare in quella che viene chiamata la “zona di pericolo” significa compromettere i cibi e causare danni economici e ambientali notevoli. Cosa succede nella pratica quando l’atmosfera si fa un po’ troppo calda? Una volta che gli alimenti raggiungono temperature comprese tra i 5 e i 60 °C iniziano a prodursi batteri e muffe e si intensifica il decadimento naturale dei prodotti. Il cibo si deteriora nella propria composizione chimica, nelle proprietà organolettiche, nell’aspetto e nel gusto.
Moltiplicare questa considerazione per le derrate che ogni giorno viaggiano sulle strade di tutto il mondo porta a tirare somme che hanno dell’impressionante. Ogni anno un terzo dei prodotti deperibili viene infatti buttato: sulla bilancia pesa 1,3 miliardi di tonnellate. Fuori scala anche gli 854 miliardi che ogni dodici mesi l’economia mondiale brucia a causa degli sprechi alimentari. E nel computo finale va in rosso anche l’ambiente: l’8 per cento dei gas serra responsabili del surriscaldamento del Pianeta viene emesso proprio a causa degli sprechi alimentari.
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THERMO KING / A PIACENZA IL DEBUTTO ITALIANO DI ADVANCER
I primi cinque nell’area di Grazzano Visconti TECNO SERVICE, CONCESSIONARIA VENDITA E ASSISTENZA DI PIACENZA, HA SCELTO IL BORGO MEDIOEVALE PER LA PRIMA ASSOLUTA DELLA NUOVA UNITÀ DI REFRIGERAZIONE MONO TEMPERATURA PER SEMIRIMORCHI.
SUL PIAZZALE DUE LAMBERET (UNO DEI QUALI EQUIPAGGIATO CON IL MODELLO PREMIUM A500), UN KRONE, UN SOR E UNO DE L’IDEALCAR.
M
MAX CAMPANELLA GRAZZANO VISCONTI
eno consumi, meno emissioni, maggiore efficienza termica gra zie a flussi dell’aria migliorati e manutenzione semplificata, con netto risparmio del TCO. È quanto promette Thermo King Advancer, la nuova unità di refrigerazione mono temperatura per semirimorchi lanciata quest’anno dal produttore leader di gruppi frigoriferi. A seguito della presentazione europea, la nuova famiglia di unità refrigeranti ha avuto il suo debutto pubblico in Italia alle porte di Piacenza, esattamente nel borgo medioevale di Grazzano Visconti. L’evento è stato promosso da Tecno Service, concessionaria Vendita e Assistenza Thermo King di Piacenza. Coordinati dal Managing Direc-
tor Enrico Bonvini e dal suo team, nel piazzale di Graz zano sono giunti cinque semirimorchi tutti equipaggiati con il nuovo Advancer: in pole position un Lamberet di F.lli Gerace con logo TK Advancer; l’ammiraglia della famiglia, un modello A500, era montato su un altro Lamberet di Casilli Enterprise; tra i due, un Krone Duoplex con un A400; stesso modello sui due semirimorchi al lato opposto del piazzale, un SOR esposto dalla Concessionaria Royal Plastic e un trailer Transbozen realizzato da L’Idealcar. Tra i presenti all’evento i rap presentanti italiani dei principali costruttori e delle concessionarie di semirimorchi ma anche rappresentanti di numerose aziende di trasporto italiane operative nel settore della temperatura controllata. Per illustrare le caratteristiche di Advancer sono intervenuti
I semirimorchi equipaggiati con il gruppo frigo Thermo King Advancer esposti durante la presentazione di Grazzano Visconti.
Marco Tosi, Italy & Israel Sales Manager Thermo King, e Pierfranco Libé, Responsabile Tecnico Italy & Israel. “La gamma Advancer - spiega Tosi - rappresenta il top per i
semirimorchi e oggi si colloca nella più ampia famiglia Thermo King accanto alle unità Spectrum e Spectrum SLXi per motrici e veicoli commerciali nonché per i clienti che
utilizzano la doppia temperatura nei semirimorchi”. “I modelli Advancer - precisa Libé - partono dal livello base A-360. Il modello che rappresenterà il best seller in
IVECO / NELLA FLOTTA VERONESE DIECI DIESEL E CINQUE LNG
Adami Autotrasporti sceglie S-Way S ono 15 i nuovi Iveco SWay - cinque dei quali a LNG - consegnati ad Ada mi Autotrasporti, azienda veronese gestita dalla quarta generazione della famiglia Adami che l’ha fondata e con una storia che affonda le sue radici nel 1800. Specializzata nel trasporto di liquidi alimentari, che effettua con una flotta di più di 200 veicoli, muniti di cisterna o tank container, Adami Autotrasporti ha scelto dieci SWay in versione diesel - di colore bianco polare ed equipaggiati con un motore Cursor 11, che eroga una potenza
di 460 cv - che presentano una configurazione volta a privilegiare il risparmio di carburante: in quest’ottica permetteranno all’azienda di consolidare il business in Slovacchia, mercato nel quale opera da molti anni. Sui veicoli sono presenti optional che rendono S-Way punto di riferimento nel settore del trasporto connesso ed efficiente, come la Connectivity Box, il cambio dotato di GPS predittivo, l’Ecofleet e gli ausiliari intelligenti, a tutto vantaggio della riduzione del TCO. I cinque veicoli a gas natu-
rale liquefatto verranno impiegati prevalentemente in Germania, dove potranno be-
neficiare dell’esenzione dal pagamento dei tratti autostradali, che il governo tedesco
ha stabilito per i mezzi che sfrut tano l’alimentazione a LNG, e sulle principali tratte italiane. Nella scelta dei nuovi veicoli, l’azienda non ha voluto tralasciare alcun dettaglio, focalizzandosi sia sulla sicurezza - attiva e passiva sia sull’attenzione per il comfort dell’autista. A tal fine fanno la loro comparsa a bordo da un lato il pack “Full Led”, per garantire migliore visibilità in ogni condizione fari full led anteriori e posteriori, fendinebbia con funzionalità cornering, luci addizionali ambiente - e l’opzione relativa alla misurazione del
Italia è l’A-400 che garantisce tre velocità motore. Per le aziende che vogliono il massimo il modello premium è l’A500 con quattro velocità motore”.
carico degli assi, dall’altro dotazioni come climatizzatore a regolazione automatica con il parking cooler integrato e riscaldatore della cabina indipendente ad acqua. Alla cerimonia di consegna, tenutasi presso la sede della concessionaria Officine Brennero, di proprietà Iveco, erano presenti Giorgio Adami, Presidente della società, Alessandro Novarese, Responsabile Vendite Medium and Heavy Iveco Mercato Italia, Mario Baruffi, Area Manager Medium and Heavy Iveco, e, in rappresentanza della concessionaria, Alberto Aiello e Diego Moreschi, rispettivamente Amministratore delegato e Responsabile Vendite Medium & Heavy. Officine Brennero supporterà Adami Autotrasporti anche per i servizi di assistenza post vendita.
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ORETO TRASPORTI / INTERVISTA AL TITOLARE PIETRO PASSANTINO
Tradizione che si rinnova ogni giorno U
REALTÀ SICILIANA FONDATA NEL 2006 MA CHE AFFONDA LE SUE RADICI NEGLI ANNI TRENTA DEL SECOLO SCORSO, LA SOCIETÀ CON QUARTIER GENERALE A PALERMO È OGGI GUIDATA DALLA QUARTA GENERAZIONE DELLA FAMIGLIA PASSANTINO. IL TITOLARE PIETRO PASSANTINO, SEMPRE AFFIANCATO DAL COMPETENTE E APPASSIONATO PADRE VINCENZO, CI RACCONTA LE TAPPE EVOLUTIVE DELLA SUA AZIENDA E LE CARATTERISTICHE DELLA SUA ATTIVITÀ NAZIONALE E INTERNAZIONALE CON CORE BUSINESS NEL TRASPORTO ALIMENTARE CON CRITERI DI ASSOLUTA QUALITÀ.
FABIO BASILICO
A longi 5, si estende su una su perficie di 40mila metri qua drati. La filiale di Alessandria, piattaforma e logistica nazionale ed estero, è ubicata in via Torino 30, all’interno della frazione S. Michele, e occupa una superfice di 16mila mq. Abbiamo in totale 67 dipendenti, di cui 46 autisti.
PALERMO
n’azienda costruita con passione e determinazione, mettendo a frutto i preziosi insegnamenti di coloro che hanno gettato il seme e hanno iniziato a raccogliere i primi frutti. Così si presenta sul mercato Oreto Trasporti, realtà siciliana fondata nel 2006 ma che affonda le sue radici negli anni Trenta del secolo scorso e che oggi è guidata dalla quarta generazione della famiglia Passantino. Al titolare Pietro Passantino, sempre affiancato dal com petente e appassionato padre Vincenzo, abbiamo chiesto di raccontarci la storia dell’azienda di famiglia e di illustrarci le sfide attuali nel competitivo settore del trasporto alimentare, core business della società siciliana.
Mdt - Quando nasce Oreto Trasporti e chi sono i protagonisti dei suoi principali step evolutivi? Passantino - Era il 1935 e la nostra azienda è gestita dal giovane fondatore Vincenzo, che con il suo primo acquisto, un Fiat 643, percorre in lungo e in largo la Sicilia trasportando merci di primo consumo. La storia continua con il figlio Pietro, che aggiunge al servizio del padre svolto fino a quel momento le attività di trasloco per i tanti siciliani che migrano verso il Nord Ita lia in cerca di fortuna. A fianco di Pietro c’è il figlio Vincenzo che fin da bambino lavora senza sosta per imparare quel lavoro che il padre fa con dedizione e fatica. Vin-
Pietro Passantino
cenzo ha grande intuito e perspicacia, capisce che deve diversificare e punta sul mercato metallurgico; poi, a soli 20 anni, crea la sua prima azienda personale e anche lui, come il padre, fa tantissimi sacrifici per sviluppare il lavoro in cui crede e investe sull’acquisto di nuovi mezzi che gli consentiranno di raccogliere grandi soddisfazioni. Dal suo matrimonio è nato il sottoscritto. Da piccolo ero un bambino vivace e curioso e sentivo scorrere nelle vene la passione per la guida al pun to che all’età di 9 anni muovo i primi passi nel mondo del trasporto spostando (di nascosto) i mezzi all’interno del parcheggio. Con il tempo cresco ammirando l’amore e la dedizione di mio padre e di mio nonno per questo lavoro: loro sono i miei eroi, i veri ispiratori della decisione fondamentale di fondare la Oreto Trasporti nel 2006. Seguendo il mio intuito e osservando il nuovo mercato decisi da subito di indirizzare il lavoro sui semirimorchi frigoriferi. Una scelta che mi ha portato ad allargare il business con i trasporti internazionali e di fatto
Vincenzo Passantino
dando il via a una nuova storia per la famiglia Passantino. Con caparbietà e tenacia sono oggi titolare di una delle più grandi aziende italiane all’interno del suo portfolio clienti. Tra i miei punti di riferimento strategici ci sono gli investimenti nelle nuove fonti di energia: sono molto attento e rispettoso dell’ambiente, nella speranza di garantire un futuro e un mondo più pulito alle nuove generazioni”.
Mdt - Quali sono le attuali dimensioni di Oreto Trasporti? Passantino - Il quartier generale di Palermo, in via Nicolò
Mdt - Com’è costituita la flotta di trattori, motrici e semirimorchi? Passantino - Disponiamo di 58 trattori, di cui 5 Iveco LNG con primo acquisto nel 2017, due motrici, 215 semirimorchi, di cui 25 cisterne per trasporto liquidi alimentari. I brand di riferimento per i truck sono Volvo e Iveco e il modello più datato che abbiamo in flotta risale 2013. Mdt - Quali sono le rotte effettuate e qual è la percorrenza chilometrica dei veicoli? Passantino - Copriamo tutta la Sicilia e poi Lombardia, Piemonte, Liguria, Campania e Lazio. All’estero operiamo in Francia e Germania. La percorrenza massima in un
mese per singolo mezzo è di circa 10mila chilometri.
Mdt - Qual è il core business di Oreto Trasporti e quali sono le principali aziende clienti? Passantino - Il nostro core business è il trasporto alimentare ma ci occupiamo anche di altre tipologie di merci. Tra le principali aziende che serviamo segnalo Ferrero, FM Logistic, Sammontana, DHL, Eurodifarm, TIESSE.
Mdt - Quando ha inizio la svolta ecosostenibile di Oreto Trasporti e qual è la scelta strategica in termini di trazione? Passantino - Tutto ha avuto inizio tre anni fa, nel 2017. La nostra scelta strategica è si basa sull’incremento costante di mezzi alimentati a metano liquido; scelta mirata a diminuire l’impatto ambientale delle nostre attività di trasporto. Il nostro obiettivo a breve e medio termine è dunque quello di riuscire ad avere tutti i mezzi con alimentazione a LNG. Al nostro fianco abbiamo partner d’eccel-
lenza come Iveco, Volvo e Scania.
Mdt - Com’è stato affrontato il periodo dell’emergenza pandemica e quanto esso ha influito sul processo di modernizzazione della flotta? Passantino - Abbiamo sicuramente avuto un rallentamento lavorativo, fortunatamente però nessun fermo totale. Sul processo di modernizzazione della flotta, l’emergenza non ha influito in quanto i mezzi erano stati acquistati in precedenza. Il periodo della ripresa sta andando bene: siamo a pieno regime e con un andamento crescente. Tramandata di padre in figlio, nel pieno rispetto dell’esperienza accumulata, Oreto Trasporti rappresenta oggi un valido punto di riferimento in Italia e all’estero. Alla base del grande successo della dinamica società palermitana non può che esserci l’attenta e oculata conduzione familiare che durante il corso del tempo non ha mai perso di vista i valori autentici su cui è fondata l’azienda.
oreto trasporti
Sede: Via Nicolò Alongi 5, Palermo Sedi operative: Via Torino 30, Alessandria Fondazione: 2006 Titolare: Pietro Passantino Merce trasportata: alimentari, farmaci e altro Flotta: 58 trattori, 2 motrici, 215 semirimorchi (di cui 25 cisterne) Dipendenti: 67 Autisti: 46 Sito internet: www.oretotrasporti.com
ALLESTIMENTO ALLE ESTIMENTO VEICOLI INDU INDUSTRIALI STRIALI E COMM COMMERCIALI MERCIALI
IL FUTURO F UTURO È VERSO ll’ECONOM l’ECONOMIA ’ECONOM ECONOMMIA CIRCO CIRCOLARE OLARE
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INTERVISTA
Q
uello di Altimani Lift è il racconto di un’Italia che ha saputo resistere e far fronte, in modo autonomo e brillante, a una crisi senza precedenti. Nel pieno dell’emergenza pandemica, il produttore mantovano di spon de ha messo in luce la capacità imprenditoriale italiana nel saper fronteggiare con ingegno le conseguenze, lavorative e finanziarie, dell’emergenza, dimostrando sul campo le competenze e l’unicità che contraddistinguono l’azienda, che pone al centro le persone, dando prova, ancora una volta, del lato umano dell’imprenditoria. Altimani Lift è esempio di un’azienda che si è trovata a gestire, in totale autonomia, l’emergenza Covid-19 e il lockdown che ha coinvolto quasi tutti i settori produttivi e merceologici del nostro Paese. Qual è stata l’esperienza vissuta in questi mesi? “Non intendo - afferma Davide Altimani, trentenne timoniere del l’azienda, che guida accanto al padre Paolo e con il prezioso supporto del Direttore Commerciale Karim Sabri - porre l’accento sulle mancanze istituzionali e sulle difficoltà per gli imprenditori, che non sono state poche, ma sul buono che da tutto ciò è scaturito, sull’ingegno che il capitale umano di una piccola realtà produttiva come la nostra, dal respiro internazionale, ha messo in campo per riadattarsi e continuare a produrre. Altimani Lift, operando nel comparto della metalmeccanica, ha subito uno stop forzato della produzione, ma non ha voluto mai fermarsi”. La produzione non è stata da subito fermata, ma l’andamento della pandemia lasciava tutt’altro che ben sperare. Si vociferava da tempo quello che poi si è verificato da lì a breve, ovvero il lockdown totale. Consapevoli di ciò, come avete deciso di gestire il la voro nella fase pre lockdown? “Fin dall’inizio dell’emergenza - dichiara il Ceo Da vide Altimani - eravamo consapevoli che la situazione non si sarebbe risolta nel breve termine. Abbiamo messo in atto fin da subito strategie preventive per essere pronti a un’eventuale chiusura. Abbiamo ridefinito le priorità, ci siamo concentrati sull’evasione delle consegne in essere in primis, abbiamo riorganizzato la produzione, preparato gli uffici per un’eventuale conversione in smart working e ci siamo assicurati che tutti i dipendenti avessero in qualsiasi modo una fonte di guadagno certa nel caso non avessimo più potuto produrre. Altimani Lift ha come mission operare con etica e secondo saldi valori frutto di rapporti umani di fiducia, che partono dal vertice e si sviluppano a ogni singolo componente del team: un rapporto ‘vitale’ e reciproco di scambio, che attraverso un circolo virtuoso d’ispirazione, esempio, lavoro e dedizione dà e at tinge risorse per creare e crescere”. Nonostante foste preparati all’eventualità, lo stop effettivo della produzione ha avuto delle conseguenze? “Conside-
DAVIDE ALTIMANI CEO ALTIMANI LIFT
“Persone al centro per essere al top” RESISTERE E FAR FRONTE, IN MODO AUTONOMO E BRILLANTE, A UNA CRISI SENZA PRECEDENTI È STATO IL “CLAIM” DEI MESI DELLA PANDEMIA E DEL LOCKDOWN DEL PRODUTTORE MANTOVANO DI SPONDE CHE, ARCHIVIATO IL PERIODO DELL’EMERGENZA E RIPRESA LA PRODUZIONE A PIENO RITMO, PUNTA ORA A CONSOLIDARE LA SUA PRESENZA SUL MERCATO ITALIANO, LANCIARE UNA NUOVA OFFENSIVA NEL NORD E EST EUROPA E AGGIUNGERE UN’INTENSA ATTIVITÀ A SUPPORTO DELLO STORICO MERCATO SPAGNOLO.
rando che arrivavamo da un anno in cui si era registrato +40 per cento di fatturato - risponde il Ceo - dal punto di vista degli investimenti e della produzione eravamo in forte espansione, espansione che a marzo ha dovuto subire un arresto brusco e totale, senza preavviso, e ciò ha intaccato le previsioni del medio periodo successivo. Dalla riapertura a oggi abbiamo recuperato gran parte del lavoro messo in stand by e siamo riusciti, con grande soddisfazione, a riportare sul tavolo delle trattative progetti cui avevamo dato priorità secondaria, a seguito del lockdown. Abbiamo scelto di andare avanti riprendendo da dove eravamo rimasti e rischiando”. Cosa ha rappresentato e rap presenta, per voi, il rischio? “Le incognite - spiega Altimani - erano davvero tante, ci siamo trovati a riaprire con due possibilità d’azione: arretrare nell’attesa rimanendo a guardare o oltrepassare il dubbio con azioni decise, co-
di MAX CAMPANELLA SAB BENEDETTO PO
me la ripresa a pieno ritmo degli investimenti. Il nostro rischio è stata la decisione di ri prendere a investire allo stesso ritmo di prima, seppur consapevoli che il mercato,
con molta probabilità, non sarebbe più stato lo stesso”. Come avete sopperito alla mancanza di quell’importante parte che vi porta ad avere uno stretto e diretto contatto
con i clienti? “L’emergenza afferma Altimani - non ha minimamente minato i rapporti in essere perché fondati su basi solide di stima. Partendo da tale presupposto Altimani
Karim Sabri, Direttore commerciale, e Paolo Altimani, mente progettuale di Altimani Lift.
Lift ha, fin da subito, stretto accordi di fornitura in conto vendita con chi lo ha desiderato, in modo da permettere all’intera catena produttiva e distributiva di non perdere nessun anello importante. La nostra struttura era ed è solida e ciò ci ha permesso di anticipare forniture complete a molti dei nostri centri sul territorio”. Come hanno vissuto i dipendenti l’effettiva chiusura? “Il rapporto professionale che ci lega a loro - aggiunge il Ceo - è di totale apertura e sincerità. Questo ci ha permesso, nel tempo, d’instaurare una metodologia di lavoro estremamente efficiente. A miamo il nostro lavoro e la dedizione per ciò che facciamo si respira in ogni reparto dell’azienda. Altimani Lift è fatta di persone che lavorano e tutto quanto abbiamo ottenuto negli anni è grazie all’impegno di ciascuna di esse. Per noi il personale viene prima di tutto. I dipendenti sono consci di ciò e hanno dimostrato gratitudine e comprensione, con una flessibilità e una disponibilità uniche negli ultimi mesi. Sapevano che non sarebbero rimasti soli”. Come avete gestito il rientro e la ripresa della produzione? “Con naturalezza: abbiamo deciso - prosegue Altimani - di riprendere la produzione a pieno ritmo e di concedere ai nostri centri vendita storici di avvalersi di un servizio di conto vendita con fornitura immediata. Non abbiamo mai preso in considerazione l’ipotesi di rallentare e procedere gradualmente. Altimani Lift è fatta di persone, e con esse va avanti, si evolve. Ci siamo ritrovati tutti esattamente come ci eravamo lasciati. È stato sufficiente riprendere le fila e procedere fiduciosi”. Che messaggio sente di inviare a chi si trova quotidianamente a gestire un’azienda con tutte le difficoltà che com porta? “Le persone al centro, a ogni livello. Persone - dichiara il giovane Amministratore delegato - spinte da passione per ciò che si fa. Persone rese partecipi e parte attiva a cui va riconosciuto l’impegno e la professionalità. Persone che con impegno, dedizione e sacrificio danno forma a qualsiasi progetto. Questa per noi è Altimani Lift. Questa la nostra e ti ca del lavoro, che a oggi fun ziona”. Quali sono i prossimi progetti nel breve e nel lungo periodo per Altimani Lift? “Intendiamo - conclude Davide Altimani - recuperare i due filoni principali su cui ci stavamo concentrando in fase pre lockdown: il consolidamento del mercato italiano e l’espansione nel Nord e nell’ Est Europa. Il fatturato è stato nell’ultimo anno in costante crescita, e sebbene la chiusura abbia segnato un rallentamento del trend iniziamo a percepire i primi segnali di ripresa con un buon ritmo. A ciò aggiungeremo un’intensa attività a supporto del nostro storico mercato spagnolo, che ha subito una grave crisi a seguito dell’emergenza Covid19 e al quale teniamo particolarmente in quanto estremamente proficuo per noi”.
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GB TRUCKS / ALTRI DUE DAF XF PER LA DINAMICA AZIENDA DI LATINA
Fiori e kiwi le sfide dei Farina LA CONCESSIONARIA GIANLUCA BONDATTI HA
GUIDATA DA
CONSEGNATO ALLA FLOTTA FONDATA DA
VINCENZO FARINA, E OGGI TRAINATA NEL SUO SVILUPPO DAI FIGLI CARMINE, EMANUELE E IVANO, I TRATTORI DEL COSTRUTTORE OLANDESE AFFIANCATI, NELLA FORNITURA, DAL PRIMO SEMIRIMORCHIO A MARCHIO
SOR
CONSEGNATO NEL
LAZIO, OPERATIVO NELLA RACCOLTA DELLE MELE DEL TRENTINO.
I
MAX CAMPANELLA SERMONETA
n pieno Agri Pontino, alle pendici dei Monti Lepini, negli anni del boom economico sono molte le aziende di trasporto nate per sostenere l’economia del territorio, trainata da una produzione abbondante di frutta e verdura di qualità. Come non citare i kiwi delle campagne latinensi, da Sabaudia a Doganella? Flotte di imprenditori sani, cresciuti con una passione per il trasporto che va ben al di là dei pur doverosi obblighi di lavorare, per mantenere la fa-
miglia e proseguire lo sviluppo nell’interesse collettivo, anche dei dipendenti. A supporto di questa imprenditoria, che nel trasporto ha assunto dimensioni di flotte, per quanto medio piccole, ben organizzate, strutturate per effettuare un lavoro di qua lità, dimostrando tutta l’italica eccellenza, il Gruppo Bondatti è cresciuto di pari passo: da autotrasportatori, i Bondatti sanno come rispondere alle istanze di chi trasporta; e negli anni hanno scelto di affiancarli con una struttura aziendale che, da Paliano a Lariano ad Aprilia,
propone i trattori dell’olandese DAF, i semirimorchi frigoriferi della spagnola SOR, i leggeri Isuzu e una rete di assistenza capillare e preparata. “Quella dei Fratelli Farina spiega Marco Vona, Responsabile Commerciale del Gruppo Bondatti - è un’azienda che oggi serve le principali catene distributive, da Carrefour a GS ai mercati generali. Da piccola realtà si sono evoluti in flotta strutturata, con camion che viaggiano in tutta Italia e anche oltreconfine: la loro vocazione al lavoro e alla crescita ha consentito di sostenerne lo sviluppo con la
Stretta di mano tra Emanuele Farina (a sinistra) e Marco Vona, Responsabile Commerciale GB Trucks.
consegna di due trattori e la fornitura del primo semirimorchio SOR consegnato nel Lazio”. L’imprenditoria i Farina ce l’hanno nel sangue. Per primo fu il nonno Carmine a fare il com merciante col carretto trainato dai muli; poi la seconda generazione, rappresentata da Vincenzo, classe 1955, ha proseguito con i camion. “Nel 2000 - racconta Emanuele, 39 anni, secondogenito accanto al maggiore Carmine e al minore Ivano quan do siamo entrati in a zienda avevamo tre camion: uno per ciascuno di noi. Con pazienza e coraggio siamo cresciuti e con le stesse motivazioni andiamo avanti. Sui camion siamo diventati grandi: eravamo tutti e tre accanto a nostro padre e la passione l’abbiamo maturata al suo fianco, facendo i compiti nella cabina del truck”. Originari del Salernitano, i Farina si sono sempre occupati del trasporto di frutta e verdura. Nel 1992 Vincenzo, forte della competenza maturata al servizio di aziende storiche, raggiunge l’Agri Pontino e vi si stabilisce, puntando alla raccolta dei kiwi, che con il camion del Farina iniziano a viaggiare oltre il confine laziale. Nel 2001 i figli danno vita all’attuale configurazione aziendale e, da quel momento, la crescita è costante; graduale ma continua. Oggi il parco è costituito da 30 trattori e 35 semirimorchi. Tutti Euro VI, il più “vecchio” dei primi ha quattro anni. “Fratelli Farina - precisa Vona - è sempre attenta alla sua immagine e sa bene che la clientela apprezza un parco di veicoli di ultima generazione”. Tutti refrigerati con frigoriferi Carrier (fatta eccezione per qualche centinato), i semirimorchi vengono trainati
F.LLi Farina
Sede operativa principale: Sermoneta (Lt) Fondazione: 2001 Amministratori: Carmine, Emanuele, Ivano Farina Merce trasportata: Fiori, frutta e verdura Flotta: 30 trattori, 35 semirimorchi Dipendenti: 24 Sito internet: www.autotrasportifratellifarina.it
da veicoli per metà DAF, componente destinata a raffor zarsi sulla base di una partnership con la Concessionaria GB Trucks di Gianluca Bondatti, che ha consegnato all’azienda pontina altri due XF, l’ammiraglia del costruttore olandese. “Da circa un anno - prosegue Emanuele Farina - abbiamo avviato un rapporto con GB Trucks con cui stiamo marciando insieme con reciproca soddisfazione: cercavamo un veicolo efficiente, che non presentasse problemi, all’altezza delle nostre aspettative soprattutto in termini di motorizzazione. Io stesso mi sono messo alla guida del primo XF e oggi la flotta è quasi per metà a marchio DAF, segno che ha soddisfatto le nostre attese. Del resto io e i miei fratelli siamo autisti e con piacere mettiamo alla prova i veicoli, che rappresentano un mezzo di lavoro e devono viaggiare seguendo i nostri canoni”. Uno dei due nuovi XF è operativo sulla tratta di Bolzano per la raccolta delle mele, trainando il semirimorchio SOR. “Dopo le mele - aggiunge Emanuele - sarà indirizzato ai kiwi, prodotto che da Cisterna, Sabaudia e Doganella raggiunge il mondo. Ne effettuiamo il deposito e ge stiamo l’intera filiera del tra sporto, dal contadino all’azienda cliente. Altro segmento sul quale stiamo forte-
mente investendo è quello dei fiori: carichiamo nel Lazio e smistiamo in tutta Italia con piattaforme a Milano e Torino. Quello dei fiori è un lavoro molto particolare, che richiede preparazione, struttura e personale preparato per l’intera filiera, dalla presa alla con segna passando per trasporto e logistica”. F.lli Farina dà lavoro a 24 dipendenti oltre a una trentina di terzisti, dal mono veicolare alla flotta. Nel 2019 l’azienda ha consuntivato un fatturato di circa quattro milioni di euro, dato che sarà confermato quest’anno. I camion Farina dalla sede di Sermoneta raggiungono Emilia-Romagna, Veneto, Piemonte, Lombardia ma anche Francia e Olanda. Guidata da fratelli giovani e dinamici, con un partner come GB Trucks che, occupandosi anche dell’assistenza, assicura la giusta affidabilità, l’azienda è pronta a continuare la sua espansione, confidando in una maggiore attenzione da parte delle istituzioni. “Nonostante tutte le difficoltà - conclude Emanuele continuiamo a lavorare con onestà rispettando la nostra tradizione, ma ci confrontiamo quotidianamente con concorrenza sleale. Non da ultimo, c’è il problema della carenza di autisti, tema sul quale sarebbe opportuno un intervento da parte di tutti gli enti e player coinvolti”.
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MERCEDES-BENZ TRUCKS / NUOVA ICONIC EDITION DELL’AMMIRAGLIA DELLA STELLA
Un Actros dalla bellezza senza confini NOVITÀ ESCLUSIVA PER I CLIENTI ITALIANI, CONTINUA LA STRATEGIA LEGATA ALLE EDIZIONI SPECIALI FIRMATE MERCEDES-BENZ TRUCKS ITALIA. UNA VERA E PROPRIA ICONA, REALIZZATA IN COLLABORAZIONE CON LO SPECIALISTA ACITOINOX, CHE CATTURA LO SGUARDO ATTRAVERSO L’ELEGANZA, IL DESIGN E LA DINAMICITÀ TIPICI DELLA STELLA. ACTROS ICONIC EDITION È GIÀ ORDINABILE PRESSO LA RETE DI VENDITA UFFICIALE MERCEDES-BENZ.
A
GUIDO PRINA ROMA
llestimento moderno e dal forte appeal, raffinato e insieme di carattere. Non fa mistero del suo fascino il nuovissimo Actros Iconic Edition, offerto in esclusiva per i clienti italiani. Continua dunque la strategia legata alle edizioni speciali di Mercedes-Benz Trucks Italia. Con Actros Iconic Edition arriva su strada una vera e propria icona, realizzata in collaborazione con lo specialista A citoInox, che cattura lo sguardo attraverso l’eleganza, il design e la dinamicità tipici della Stella. Actros Iconic Edition, già ordinabile presso la rete di vendita ufficiale Mercedes-Benz, è caratterizzato da un allestimento ritmato con elementi in acciaio inox dalla superficie perfettamente riflettente che rende ancora più affascinante e carismatico il veicolo definendo nuovi standard nell’ambito dell’estetica e della customizzazione. L’Actros iconico è, inoltre, sinonimo di innovazione tecnologica, sicurezza, confort ed efficienza grazie ai sistemi di assistenza alla guida di ultima generazione come Active Drive Assist, Sideguard Assist e Active Brake Assist 5 nonché al motore OM 471 Euro 6d. Mercedes-Benz Trucks Italia è stata sponsor della terza tappa del Sustainable Tour che si è tenuto il 10 settembre scorso presso l’Interporto di
Pescara; si tratta di un’iniziativa che prevede una serie di appuntamenti tematici inerenti l’evoluzione della logistica e del trasporto merci in ottica sostenibile. Proprio in questa occasione è stata presentata al pubblico l’edizione speciale Actros Iconic Edition, che si avvale anche di un canale ufficiale Youtube a cura di Mercedes-Benz Trucks Italia. VALORI CARDINE
“L’idea alla base di Mercedes-Benz Actros Iconic Edition condivisa insieme a uno dei nostri partner storici è sta ta quella di realizzare un’edizione speciale che sottolinei i valori del brand in termini di eleganza e classe senza tempo - ha commentato Domenico Andreoli, Direttore Marketing, Press & Homologation di Mercedes-Benz Trucks Italia - Un arricchimento delle linee tese e delle forme della cabina e del design che esaltano lo stile e la dinamicità del la Stella. La declinazione di Actros firmata AcitoInox dà un volto ancora più carismatico all’efficacia prestazionale del più affascinante truck MercedesBenz. Da sempre, MercedesBenz Trucks Italia, attraverso lo sviluppo di edizioni speciali vuole rispondere a tutte le esigenze e gusti dei nostri clienti. La Iconic Edition cattura lo sguardo grazie alla sua esclusiva eleganza, regalando ad Actros un’altra mo-
dalità per esprimere la propria natura di vero trend-setter”. Per la realizzazione di questa nuova icona, MercedesBenz Trucks Italia ha scelto AcitoInox come partner potendo contare sull’esperienza qualificata di un’azienda leader nel settore della progettazione e realizzazione di accessori in acciaio inox per la personalizzazione dei truck. “Posso dire che sono molto fiera di questo progetto e i risultati di eccellenza in termini di dinamicità, eleganza e determinazione raggiunti attraverso l’allestimento della Iconic Edition sono ampiamente visibili e riscontrabili sul prodotto finale - ha dichiarato Anna Acito, Design Manager di AcitoInox - Osservando il veicolo frontalmente, noteremo nella parte bassa come centralmente un sottile profilo che si allunga verso le estremità del veicolo andando a incrociare i fari. Questa scelta stilistica è data dall’intenzione di alterare la percezione degli oggetti e spostare l’attenzione sull’estremità del veicolo che risulterà di conseguenza più imponente. Inoltre, sempre sul frontale, vuoti e pieni si alternano ritmando l’allestimento”. “Per quanto riguarda la parte laterale - ha continuato Anna Acito - gli elementi si ri ducono di quantità ma si rafforzano e il motivo geometrico proposto nella zona anteriore si infittisce nella parte
di secondo livello grazie all’Active Drive Assist, al Tempomat con regolazione della distanza con Stop & Go e all’ultima versione del Predictive Powertrain Control, oggi anche con funzione interurbana, e all’ultima generazione del motore sei cilindri in linea OM 471 omologato Euro 6d, Actros Iconic Edition fornisce la giusta risposta a tematiche come innovazione, sicurezza, confort ed efficienza. La nuova generazione del sei cilindri in linea OM 471 euro 6d consente infatti una netta riduzione dei consumi. PRESTAZIONI DI LIVELLO
Componenti e dettagli originali e dal forte appeal estetico e dinamico caratterizzano lo stile avanzato dell’Actros Iconic Edition, stella del trasporto offerta ai trasportatori italiani.
bassa delle applicazioni divenendo texture, richiamando l’andamento formale degli elementi dinamici posizionati superiormente e andando ad alleggerire le forme creando armonia tra parti aventi diversa geometria. Con il nuovo Mercedes-Benz Actros Iconic Edition, Mercedes-Benz Trucks Italia e AcitoInox definiscono nuovi standard nell’ambito dell’estetica e della customizzazione”. Actros Iconic Edition è do-
tato di numerose innovazioni tecnologiche che fanno compiere un significativo passo avanti a conducenti e aziende. Con le nuove funzionalità come il Multimedia Cockpit e le nuove MirrorCam al posto de gli specchietti retrovisori esterni, i sistemi di sicurezza e di assistenza alla guida più evoluti come l’Active Brake Assist 5 con funzione di rilevazione dei pedoni, il sistema di assistenza alla svolta, la guida parzialmente autonoma
Ancora più parsimonioso e quindi meno inquinante, ancora più elastico e potente: l’ultima generazione del propulsore garantisce prestazioni migliori su tutti i fronti. L’unità si caratterizza per la struttura robusta, i pistoni in acciaio resistenti, i due alberi a camme in testa con efficiente rotismo di comando, il turbocompressore a gas di scarico asimmetrico, il potente freno motore e l’esclusivo sistema d’iniezione X-Pulse common rail con amplificatore di pressione. Tutti elementi che aumentano la redditività del veicolo. Anche gli interni del veicolo offrono il massimo del comfort e della personalizzazione. Nella cabina Giga Space (con altezza interna di 2,13 m) sono disponibili una serie di dotazioni come il sedile a sospensione pneumatica Comfort con funzione di massaggio, illuminazione di atmosfera a Led, comodi pulsanti Touch Control del volante multifunzione e display secondario del Multimedia Cockpit di tipo touchscreen.
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IVECO / PER S.T.A.S. UN S-WAY COMMEMORATIVO DEL FONDATORE
Omaggio a un coraggioso imprenditore IN OCCASIONE DELLA CONSEGNA DEL CAMION DECORATO, ALIMENTATO A LNG, È STATO RICORDATO DUILIO BALDUCCHI, FONDATORE DELL’AZIENDA DI TRASPORTO BERGAMASCA, OLTRE CHE CONSIGLIERE DELLA FAI DI BERGAMO E PRESIDENTE ONORARIO DELLA FAI NAZIONALE, SCOMPARSO A FINE MARZO VITTIMA DEL COVID-19. IL SUO VOLTO È ACCANTO ALL’IMMAGINE DI UN’ARABA FENICE SUL LATO SINISTRO DEL MEZZO. “È STATO IL PILASTRO CUI HO FATTO RIFERIMENTO NEI MOMENTI DIFFICILI”, IL RICORDO DEL FIGLIO ACHILLE, OGGI AMMINISTRATORE DELLA S.T.A.S..
C
MICHELE S. ALTIERI DALMINE
on sede a Costa Volpino, in provincia di Bergamo, tra l’inizio della Valcamonica e il punto di affluenza del fiume Oglio nel lago d’Iseo, l’azienda di trasporti S.T.A.S. poggia le sue radici in quel 1945, quando Achille Balducchi acquistò il primo autocarro OM Taurus e, successivamente, nel 1950
denza dell’imprenditore bergamasco, che da assoluto pioniere già negli Anni Novanta puntava su mezzi tecnologicamente ed ecologicamente avanzati, è dedicato il nuovo trattore stradale Iveco S-Way 460 cv LNG entrato in una flotta di 26 veicoli, tutti Iveco, la metà dei quali a gas naturale. Consigliere della fondazione FAI (Fondo Ambiente Italiano) di Bergamo, di cui era uno dei padri, nonché pre-
compagnati dalla forza di un leone, il capostipite dell’azienda. “Con questo disegno - ha affermato Achille Balducchi, Amministratore della S.T.A.S., nel corso della cerimonia di consegna delle chiavi - abbiamo voluto celebrare la storia della nostra azienda, alla quinta generazione nei trasporti, dal passato al futuro nel rispetto dell’ambiente, e lo abbiamo fatto attraverso la figura di mio
Da sinistra: Alessandro Oitana, Medium & Heavy Business Line Manager Iveco; Paolo Zanardi, titolare della concessionaria Autoindustriale Bergamasca, e Achille Balducchi, Amministratore della S.T.A.S., azienda lombarda fondata nel 1945.
Giuseppe Balducchi acquistò altri quattro autocarri per il trasporto del gesso per le cementerie. Fu poi nel 1965 Duilio Balducchi ad avere le giuste intuizioni e avviare una serie di collaborazioni per assegnare all’azienda le dimensioni di flotta strutturata e arrivare, negli Anni Ottanta, alla fondazione di S.T.A.S., destinata a collocarsi tra le maggiori aziende di trasporto cemento e materiali per edilizia della Lombardia. Al coraggio e all’intrapren-
sidente onorario del FAI nazionale, a Duilio Balducchi è dedicata la decorazione del lato sinistro del nuovo S-Way, realizzata dall’artista mi lanese Mario Leuci: il volto dell’imprenditore accanto all’immagine di un’araba fenice, a simboleggiare la solidità e l’immortalità nei cuori di chi lo ricorda. In segno di con tinuità, sul lato destro è raffigurato il futuro: i volti degli amati nipoti Elena, Nicole e Michele, rami vigorosi protesi verso il domani, ac-
padre, che ne ha rappresentato il pilastro portante cui ho potuto fare riferimento nei momenti più difficili, e dei suoi nipoti, che ne so no il prolungamento e la vita che continua”. Al suo fianco Alessandro Oitana, Medium & Heavy Business Line Manager Iveco, e Paolo Zanardi, titolare della concessionaria Autoindustriale Bergamasca. Il nuovo S-Way, pesante stradale che coniuga elevate prestazioni, contenuti tecnologici di ultima generazione e
una natura fortemente sostenibile a livello sia ambientale sia economico, progettato per esprimere al meglio le proprie potenzialità su lunghe percorrenze, sarà utilizzato da S.T.A.S. in prevalenza su rotte nazionali, per gestire il trasporto di materiale per edilizia, settore nel quale è punto di riferimento. S.T.A.S. srl nasce nel 1983, ma la storia imprenditoriale della famiglia Balducchi ha origini nei primi del 1900, quando iniziarono a prestare servizio sul lago d’Iseo “i barconi” che, partendo da Tavernola, effettuavano il trasporto di cemento con portate fino a 600 q. La scelta di veicoli a metano liquefatto risponde alla volontà di S.T.A.S. di realizzare un trasporto a basse emissioni e contribuire in modo concreto alla causa ambientale, in li-
nea con il percorso etico e green che tante aziende in Italia hanno deciso di intraprendere negli ultimi anni. “Con le sue emissioni contenute, praticamente neutrali laddove venga utilizzato il biometano, per il quale il veicolo è già predisposto - spiega Oitana S-Way costituisce la soluzione ideale per rispondere efficacemente agli obiettivi di S.T.A.S., e si spinge oltre: alla tecnologia pulita delle trazioni alternative, che si traduce anche in un risparmio alla pompa, abbina sistemi per monitorare il veicolo e gestire interventi di manutenzione e riparazione programmati che limitano i tempi morti di un eventuale fermo del veicolo, verifica lo stile di guida dell’autista, fornendo consigli per migliorarlo, supporta il conducente nell’esperienza di guida per semplificare la vita
a bordo, propone un nuovo design della cabina, dove ogni elemento estetico rivela una natura funzionale, indirizzata all’aerodinamica e alla riduzione dell’impatto con l’aria. Di fatto rappresenta un sistema progettato per conseguire il massimo del risparmio sotto tutti gli aspetti, determinando un TCO (Costo Totale d’Esercizio ndr) molto competitivo”. Intenzione di S.T.A.S. è sostituire progressivamente tutti i veicoli diesel con mezzi alimentati a gas na turale, avendo trovato in I ve co un partner affidabile e strutturato, per continuare a costruire un futuro aziendale solido e capace di rinnovarsi sempre. Come ha fatto con entusiasmo Duilio Balducchi nella sua vita e come l’araba fenice disegnata sull’S-Way a lui dedicato.
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ANTEO / CON OFFICINE ITALIA UN TANDEM CHE FUNZIONA DA DUE DECENNI
La rivincita del Tricolore L’ALLESTITORE BRESCIANO HA DA TEMPO VARCATO I CONFINI LOMBARDI E OGGI, SOTTO LA GUIDA DELLA SECONDA GENERAZIONE, È RIFERIMENTO PER CLIENTI PROVENIENTI DA OGNI PARTE DEL PAESE PER TUTTI I TIPI DI ALLESTIMENTO. PER LE SPONDE CARICATRICI HA SCELTO IL PRODUTTORE NAZIONALE, LEADER EUROPEO: DUE ECCELLENZE “NOSTRANE” CHE CONTINUANO A CRESCERE. “LE SFIDE FANNO PARTE DEL NOSTRO DNA: INVESTIAMO PER NUOVE OFFENSIVE SOPRATTUTTO IN QUEI SEGMENTI CHE REGISTRANO UN TREND POSITIVO COME IL NOLEGGIO”, AFFERMA GABRIELE PAGLIARINI.
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MAX CAMPANELLA BRESCIA
uando due eccellenze italiane s’incontrano, mettendo in campo tutta la creatività e il genio tipico del nostrano dna, il servizio o prodotto offerto ha intrinseche caratteristiche di qualità tali che difficilmente si trovano competitor in grado di fare altrettanto. È il caso di Anteo, produttore con headquarter e sito produttivo a Molinella, in provincia di Bo logna, leader indiscusso nel settore delle sponde caricatrici (che sono presenti ovunque, dal 2019 anche negli Stati Uniti), scelto come partner da Officine Italia, allestitore con sede a Brescia, che in piena pandemia continua a investire su strutture e risorse umane, proseguendo la tradizione avviata dal fondatore Battista Pagliarini: oggi sono i figli Giuseppe e Gabriele a portare avanti l’idea di un allestimento che punta alla qualità prima che ai numeri. Approccio al mercato che rappresenta la piattaforma comune su cui si muovono le due aziende dal 2001, anno in cui Anteo è stato scelto da Officine Italia quale fornitore preferito per le sponde, segnalato ai clienti come marchio di riferimento. “La passione di fare le cose per bene in stile italiano - afferma Juri Tonini, Responsabile per i Veicoli leggeri di Officine Italia - ce l’abbiamo nel dna, insito nel nome dell’azienda: abbiamo scelto Anteo perché è un prodotto italiano, con indiscutibili caratteristiche di qualità e durabilità e che offre un servizio eccellente. In caso di necessità possiamo sempre contare su una persona competente che risponde all’altro capo del telefono”. Nata nel 2007 sulle radici dell’attività professionale che Battista Pagliarini ha iniziato nel 1980 (e che porta avanti tut tora con la sua presenza accanto ai figli), Officine Ita-
lia si occupa di allestimenti di ogni tipologia: dal cassone fisso alla centina, dal montaggio gru alle sponde idrauliche. Nel caso dei veicoli com merciali l’allestimento viene studiato con la Concessionaria, ma cresce la componente di aziende che si rivolgono direttamente al team bresciano per studiare allestimenti ad hoc per le proprie ne cessità, in particolare nel noleggio. “Il mercato del noleggio - precisa Tonini - continua a crescere d’importanza: oggi rappresenta circa il 30 per cento del nostro business, pari quota costituita dalla clientela dealer e da professionisti”. Diverso l’approccio al mercato dei veicoli pesanti, segmento del quale si occupa Gabriele Pagliarini. “In questo caso - precisa l’Amministratore dell’azienda di Bre-
scia - è l’autotrasportatore che s’interessa dell’allestimento: sa bene quali sono le esigenze per la sua attività. Officine Italia si confronta con aziende di ogni dimensione, dai padroncini alle flotte strutturate: con orgoglio sottolineo che abbiamo molti clienti fidelizzati, che rivolgono a noi le loro richieste di allestimento. Per questioni logistiche gran parte dei clienti sono operativi nel Nord, ma oggi lavoriamo con aziende di ogni parte d’Italia”. INVESTIMENTI CONTINUI
Nell’anno del blocco pandemico, Officine Italia ha tutt’altro che smesso di investire: dopo aver rinnovato la zona uffici della sede principale, realizzata nel 2016, di que st’anno l’acquisizione di un
Da sinistra: Alberto Schincaglia, Direttore Vendite Italia Anteo; Gabriele Pagliarini, Juri Tonini e Giuseppe Pagliarini di Officine Italia.
capannone adiacente, che sarà dedicato a verniciatura e rifinitura dei veicoli. In totale Officine Italia disporrà di tremila mq coperti e altrettanti di piazzale. Una struttura organizzata e ben gestita, che dà lavoro a una ventina di addetti, ha consentito di consuntivare, nel 2019, circa 750 unità allestite, per un giro d’affari di 4,5 milioni di euro, e ha permesso, quest’anno, di ottenere il riconoscimento di allestitore certificato Ford (per l’intera famiglia Transit), che si affianca alla certificazione MAN per i veicoli industriali del Leone e per l’ultimo arrivato, il leggero TGE: tutti veicoli che si trovano a listino con allestimento Officine Italia. “Nei due mesi di mancata vendita - aggiunge Gabriele Pagliarini - abbiamo registrato un calo di fatturato, ma la raccolta ordini è in li-
nea con l’anno scorso: registriamo commesse importanti, soprattutto nel settore del noleggio, che quest’anno crescerà di oltre 250 unità. I segnali positivi ci sono: i costruttori di veicoli commerciali hanno aumentato la produzione e questo porta a un aumento della domanda di allestimento; il segmento dei medi e pesanti è un po’ fermo, ma su questo ci aspettiamo una svolta dalla politica d’incentivazione”. È proprio l’avanzata nel mercato del noleggio - nel quale la sponda caricatrice è ritenuta elemento essenziale, che completa la capacità di carico del veicolo - l’attuale obiettivo del tandem Officine Italia-Anteo. “La partnership basata sul servizio al cliente afferma Alberto Schincaglia, Direttore Vendite Italia Anteo - ha funzionato subito: i fra-
telli Pagliarini, che uniscono la passione e competenza tecnica di Giuseppe alle capacità relazionali di Gabriele, hanno dimostrato nei fatti di saper far crescere l’azienda, superando anche momenti difficili, consolidando una clientela seria e sana. Anteo ha sostenuto e continua a sostenere il loro dinamismo, con un rapporto trasparente, che punta a dare soluzioni efficaci e sostenibili per tutti, nell’interesse del cliente finale”. “Con Anteo - afferma Tonini - la sinergia è totale: è un brand italiano, che ci segue nell’assistenza, che offre un prodotto affidabile che non presenta problemi e garantisce velocità nelle consegne. La nostra clientela riconosce la qualità dell’allestimento, quindi anche degli accessori come la sponda, sempre più determinante nel noleggio”.
Giuseppe Pagliarini e Alberto Schincaglia esaminano una sponda retrattile Anteo a doppio ripiegamento da 22 q, montata su un Iveco Daily da 60 q.
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INTERVISTA
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ALESSANDRO MARCHISIO
on una strategia in linea con l’evoluzione dei tempi e delle caratteristiche del mercato, Bridgestone avanza con determinazione nel processo di metamorfosi che sta cambiando l’anima dell’azienda con il passaggio da un business model incentrato sulla gomma a un nuovo paradigma focalizzato sulle soluzioni e sui servizi che ruotano intorno allo pneumatico e alla mobilità in generale. Di questo e di molto altro ci parla in questa intervista esclusiva l’ingegner A les sandro Marchisio, classe 1977, da novembre 2019 Direttore Commercial EMIA, South Region di Bridgestone. Marchisio ha iniziato la sua carriera in FCA all’interno della business unit Aftersales con ruoli di responsabilità crescente nel periodo compreso tra il 2002 e il 2011 culminanti nell’incarico di Direttore Marketing Aftersales mercato Italia. Nel 2011 è entrato in Subaru come Direttore Aftersales con la piena responsabilità per i ricambi, l’assistenza tecnica e la customer care in Italia, Slovenia, Croazia, Bulgaria e Grecia. Nel 2014 ha assunto anche la responsabilità delle vendite come Sales and Aftersales Director. Il passo successivo datato novembre
DIRETTORE COMMERCIAL EMIA, SOUTH REGION BRIDGESTONE
perché la nostra rete rappresenta, insieme al prodotto, l’asset prin cipale. Inoltre, la centralità del cliente e la nostra ambizione nell’implementare il processo di miglioramento continuo per le flotte ci stanno portando verso un’espansione selettiva della rete, che non solo deve essere focalizzata sul market asset ma an che sulla capacità di servizio: ecco perché stiamo facendo evolvere i Partner cercando di essere presenti con operatori qualificati laddove ci sono le nostre flotte. Abbiamo identificato le aree di copertura che più ci interessano e alcune so no già state coperte nel 2020. In piena pandemia abbiamo nominato ben 9 dealer sul territorio italiano. I Partner oggi sono in totale una novantina. Evoluzione della rete significa anche valorizzare ulteriormente le potenzialità: First Stop rappresenta la massima espressione della collaborazione con Bridgestone. Ebbene, attualmente stiamo cercando di far evolvere questo concetto in un vero e proprio ‘hybrid dealer’, una struttura cioè capace di trattare tutta la gamma Bridgestone, dalle auto alle moto, dai truck e bus all’agro e all’OTR. I dealer beneficeranno di una gamma di servizi a valore ag-
Solution provider per le moderne flotte “QUELLA DI BRIDGESTONE È UNA VISION PIONIERISTICA CHE È ANCHE REALTÀ IN CORSO, PIENAMENTE OPERATIVA, CHE CI PERMETTE DI POSIZIONARCI IN MODO DIVERSO SUL MERCATO - SPIEGA IL MANAGER - STIAMO ASSISTENDO AL PASSAGGIO DA UN BUSINESS MODEL INCENTRATO SULLA GOMMA A UNO NUOVO FOCALIZZATO SU SOLUZIONI E SERVIZI CHE RUOTANO INTORNO ALLO PNEUMATICO E ALLA MOBILITÀ IN GENERALE. QUANDO APPROCCIAMO UNA FLOTTA OFFRIAMO UN PACCHETTO COMPLETO CHE NON PARLA SOLO DI PNEUMATICO MA ANCHE DI GESTIONE DEL PARCO VEICOLARE E DI TELEMATICA. 2019 è l’ingresso in Bridgestone con la responsabilità della business unit Commercial che si occupa dei settori truck, bus, agro e movimento terra. “Ho un background prevalentemente tecnico - esordisce il manager - e nel momento in cui mi sono trovato a lavorare per gran parte della mia carriera nell’ambito Aftersales ho ritrovato molte attinenze con il mondo truck e agro che di fatto sono ambiti molto tecnici. Il mio ingresso nelle logiche del business Bridgestone non è stato difficile. Non a caso, l’attinenza con il mondo dello pneumatico lo si ha molto di più attraverso il settore Aftersales che con quello delle vendite auto”.
Mdt - Prima del suo ingresso ufficiale in Bridgestone, qual era a suo parere la percezione del brand da parte del mercato? Marchisio - Già quando ero in FCA avevo curato come Di rettore Marketing Aftersales l’ingresso in gamma del prodotto Bridgestone; ho a vuto perciò modo di conoscere quelli che adesso sono i miei colleghi. Allora la mia percezione di Bridgestone era quella di un brand e di un prodotto assolutamente di qua lità. Da allora, ho visto sem pre dall’esterno l’evoluzione positiva del marchio in termini di appetibilità e di brand awareness,
così come di evoluzione tecnologica e di prodotto”.
Mdt - Oggi come è costituito il team Commercial nei segmenti di riferimento? Marchisio - Abbiamo la piena responsabilità della South Region, con quello italiano che riveste la posizione di mercato principale. Inoltre, abbiamo la gestione diretta della rete di concessionarie in Italia e in altri numerosi Paesi: Romania, Bulgaria, Grecia, Cipro, Malta, Slovenia, Croazia, Bosnia, Serbia, Montenegro e Albania. In qualità di Direttore Commercial ho diretta responsabilità per i settori truck, bus, agro e off the road. Per truck e bus, ovvero il business principale per quantità e fatturato, è presieduto da due team, uno dedicato al replacement che presidia la rete dei dealer, l’altro (chiamato solution business) che invece è dedicato al business diretto con le flotte e al mondo dei ricostruito; alle flotte proponiamo contratti diretti con Bridgestone con soluzioni e servizi che possono arrivare a configurazioni articolate e complesse dove di fatto Bridgestone si prende carico del parco veicolare della flotta e ha piena responsabilità nella manutenzione pneumatici. Quest’ultima area è fortemen-
NELLA DIVISIONE COMMERCIAL QUESTA È GIÀ REALTÀ. E ANCHE LA RETE NE TRAE VANTAGGIO”. di FABIO BASILICO VIMERCATE
te strategica e in costante crescita perché ci permette di avere un business diretto con la flotta e ci ha consentito di sviluppare la rete di assistenza. Rete che continua a essere il perno della nostra attività. Per quanto riguarda il ricostruito, posso dire che si tratta dell’anima pulsante del solution business. Ci permette di fare leva sulle qualità intrinseche del nostro prodotto. Con il ricostruito Bandag garantiamo una ricostruzione pneumatici e un impatto positivo sui costi di gestione della flotta e sulla sostenibilità, visto che all’interno della filiera garantiamo il pieno riutilizzo della carcassa. Nel truck e bus ci proponiamo con i prodotti dei tre brand Bridgestone per il segmento premium, Firestone per il medio e Dayton come prodotto budget. Relativamente a Bridgestone, stiamo puntando tutto sul nuovo Duravis, un prodotto regional con parametri di riferimento eccezionali in termini di performance dinamica, tenuta e durata. Per la lunga percorrenza il nostro cavallo di battaglia è Ecopia. Nel settore agro, oltre all’affermato e performante prodotto storico Firestone abbiamo introdotto il marchio Bridgestone che dal punto di vista qualitativo è sicuramente sim-
bolo di eccellenza sul mercato in particolare per le prestazioni relative alla riduzione della pressione sul terreno agricolo e all’incremento della produttività del terreno. Nel segmento OTR ci presentiamo con Bridgestone, di fatto marchio storico universalmente riconosciuto e aggiungerei leader di mercato per le specifiche applicazioni pesanti, per esempio nel mining”. Mdt - Qual è oggi il posizionamento di Bridgestone con i suoi vari brand sul mercato italiano? Marchisio - Nel truck e bus come Bridgestone manteniamo stabilmente il secondo gradino del podio per quota di mercato. In termini di marchio e gamma siamo presenti in tutti i segmenti: nel premium con Bridgestone, nel medio con Firestone e nel segmento budget con Dayton. Soddisfiamo ogni cliente potendo contare su tre brand in grado di venire incontro alle specifiche richieste. Sempre nel truck e bus Bridgestone eccelle nel segmento premium sia in termini di performance dinamiche che di durata. Attualmente stiamo gestendo la transizione al nuovo Duravis che già rappresenta un asset qualitativo importante per il mercato. Abbiamo fatto
passi importanti anche con il ricostruito: a fianco dello storico e apprezzato brand Bandag nel segmento premium, è stato introdotto il marchio Protread by Bandag per offrire una valida soluzione nel segmento budget orientato fortemente al prezzo. Nel segmento agro siamo da sempre protagonisti con Firestone, a cui come già detto si è aggiunto ora Bridgestone per il posizionamento all’interno della fascia premium. Stesso discorso per il movimento terra, dove Bridgestone vanta una solida reputazione”.
Mdt - Qual è la strategia di Bridgestone in riferimento alla rete dei Partner? Marchisio - La nostra strategia sta rapidamente evolvendo in un’ottica di servizi e soluzioni per il cliente. Ci aspettiamo che gli ingenti investimenti in termini di innovazioni vengano recepiti dal mercato: Duravis si propone come eccellenza per i costi di esercizio ed Ecopia per il risparmio carburante. Al centro di tutto c’è la TCO dell’intera flotta, non tanto il prezzo del singolo prodotto. In questo processo, la rete svolge un ruolo cardine. In questi anni abbiamo supportato la rete dei Partner che si è fortemente evoluta. Vogliamo continuare su questa strada
giunto, come ad esempio la telematica, ovvero le enormi potenzialità della digitalizzazione per le flotte autocarro”.
Mdt - Qual è la “chiave di differenza” che distingue Bridgestone dai competitor? Marchisio - Ritengo che la chiave di differenza di ogni azienda stia nella vision, nei progetti a lungo termine che condizionano il futuro del mercato. Quella di Bridgestone è una vision pionieristica che è anche realtà in corso, pienamente operativa, che ci permette di posizionarci in modo diverso sul mercato. Bridgestone si trova in una fase di metamorfosi che prevede il passaggio da un business model incentrato sulla gomma a uno nuovo focalizzato su soluzioni e servizi che ruotano intorno allo pneumatico e alla mobilità in generale. Ciò ci darà un evidente vantaggio competitivo determinato dal lavorare sul prodotto e affiancargli le opportunità che derivano dalla digitalizzazione dei processi e da un nuovo approccio ai cliente per soddisfare le sue specifiche esigenze. Quando approcciamo una flotta offriamo un pacchetto completo che non parla solo di pneumatico ma anche di gestione del parco veicolare e di telematica. Nel la divisione commercial questa è già realtà. E anche la rete ne trae vantaggio”.
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HAROPA / INTERVISTA A LAURENT FOLOPPE, DIRETTORE SALES & MARKETING
Porto sicuro per la logistica integrata
“HAROPA - SPIEGA LAURENT FALOPPE OFFRE SOLUZIONI MARITTIME COSÌ COME CONNESSIONI VIA FIUME E MODALITÀ FERROVIARIE AL FINE DI OTTIMIZZARE I PORTI, SVILUPPARE LA SUA COMPETITIVITÀ E LE SUE QUOTE DI MERCATO NELLE AREE INTERNE E RIDURRE L’IMPATTO DI CO2 DEL TRASPORTO MERCE.
L’INCREMENTO DEI VOLUMI DI TRAFFICO ALTERNATIVI O COMBINATI ALLA STRADA È VITALE NON SOLO PER IL MODELLO ECONOMICO MA ANCHE PER LA SOSTENIBILITÀ E LO SVILUPPO DELL’ATTIVITÀ INDUSTRIALE”.
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FABIO BASILICO PARIGI
ono diversi i progetti in cantiere per Haropa, gigante della logistica marittima e portuale. Per conoscere cosa bolle in pentola della joint venture tra i porti francesi di Le Havre, Rouen e Parigi, quinto complesso del Nord Europa, abbiamo intervistato Laurent Foloppe, Direttore Sales & Markting di Haropa. Quali sono oggi le dimensioni di una realtà altamente strutturata come Haropa? “Haropa è collegata a circa 600 porti e attracchi di tutti i continenti e serve il vasto en troterra della valle della Senna e della regione di Parigi - esordisce Laurent Foloppe - Nel dettaglio, il Porto di Le Havre è il primo scalo marittimo francese per il traffico container; il porto di Rouen è il primo porto dell’Europa occidentale per l’esportazione di cereali e lo scalo parigino è il primo porto fluviale francese. Haropa genera annualmente un traffico marittimo e fluviale di oltre 120 milioni di tonnellate di merce, di cui 90 milioni in ambito mare, 25 milioni in ambito fluviale e 2,9 milioni di TEU (la misura standard di volume nel trasporto dei container ISO). Non solo, perché Haropa vuol dire anche 2,7 milioni di metri quadrati di magazzini logistici, la connessione diretta con due aeroporti internazionali, sei operatori per il trasporto fluviale che operano in più di 10 piattaforme assicurando il regolare collegamento dei terminal di Le Havre, Rouen e Parigi, più di 200 km di canali navigabili”. Haropa è molto attiva sul fronte dello sviluppo dell’intermodalità, dimostrandosi all’altezza delle sfide della modernità sostenibile. “Più di re-
cente, grazie a un investimento di 193,5 milioni di euro abbiamo completato il programma di accesso marittimo di Rouen - dice ancora Foloppe - Questo programma consente a Haropa-Porto di Rouen di mi gliorare la competitività complessiva del trasporto marittimo di merce solida e liquida grazie all’aumento del pescaggio. Tra i più importanti progetti in cantiere c’è il completamento di Port 2000, l’unico scalo del Nord Europa insieme a Rotterdam capace di ospitare le più grandi navi container del mondo a pieno carico. Inoltre, stiamo costruendo due nuovi ancoraggi nell’ambito di Port 2000; ciò significa 700 metri di banchine in più. L’obiettivo di questo intervento è stimolare l’asse della Senna grazie alla crescita del traffico marittimo. Il costo dell’investimento è di 150 milioni di euro”. Un altro importante progetto riguarda l’accesso fluviale a
Port 2000: “la creazione di un nuovo canale protetto - spiega Laurent Foloppe - permetterà alle navi fluviali di avere un collegamento diretto con i terminali portuali in qualsiasi condizione meteorologica. Vogliamo con questo investimento di 125 milioni di euro promuovere la multimodalità attraverso lo sviluppo del traffico fluviale containerizzato tra i terminal marittimi di Port 2000 e i terminal interni dell’Île-de-France. I primi lavori inizieranno nel 2021”. Significativo anche il progetto Parigi Senna – Metropoli Ovest: “si tratta di un progetto di piattaforma multimodale alla confluenza della Senna con il futuro canale Senna Nord Europa ed è rivolto alla movimentazione di materiali grezzi o prefabbricati per il settore delle costruzioni”, precisa Foloppe. Infine, Haropa punta alla costruzione di una piattaforma industriale di quasi 40 ettari per
l’assemblaggio di turbine eoliche. “L’obiettivo - dice ancora Laurent Foloppe - è equipaggiare in particolare le prossime location di Le Tréport, Saint Brieuc e Noirmoutier, in Francia. Per noi significa iniziare una nuova attività industriale capace di generare traffico e lavoro nel territorio”. Sempre in tema di trasporto intermodale, Laurent Foloppe spiega che, attualmente, la ferrovia e il traffico fluviale rappresentano il 26 per cento delle modalità o perative di Haropa e che l’obiettivo strategico è raggiungere il 30 per cento entro il 2025. Quali sono i benefici derivanti dal trasporto terramare in termini di sostenibilità, rapidità, sicurezza e altro ancora? “Il ferro e le vie d’acque interne offrono un trasporto di massa che consente la movimentazione di container più larghi di quelli ammessi su strada - risponde Foloppe - Parliamo di 352 TEU
per nave, da 60 a 80 TEU per ferrovia, 1 o 2 TEU per truck. In tonnellate equivalenti, per ogni convoglio fluviale che trasporta 5.000 t di merci occorrono 220 camion. Per quanto riguarda l’energia e l’efficienza ambientale del trasporto possiamo dire che il trasporto su fiume e costiero richiede 39 g di CO2 per t.km, il trasporto su ferro 10 g e quello su strada 95 g. Va anche considerata la sicurezza: ebbene, il tasso annuale di incidentologia del trasporto fluviale è del 2 per cento massimo”. “Considerando poi l’affidabilità - aggiunge Laurent Foloppe - se per esempio consideriamo che il traffico stradale è quasi saturo sulla tratta Le Havre e Parigi Gennevilliers, il traffico fluviale può facilmente quadruplicato. Le circa 25 milioni di tonnellate di merci circolate sulla Sen na nel 2019 sono una quantità importante e rappresentano quasi la metà del traf-
Rafforzare l’equipaggiamento dei porti francesi per generare traffico e lavoro sul territorio è l’obiettivo di Haropa.
fico fluviale dell’intera Francia. Inoltre, 1,5 milioni di tonnellate di merci trasportate via fiume sono in container. La ferrovia offre prospettive a medio termine: per esempio, la rotta alternativa ‘SerqueuxGisors’ sarà ultimata alla fine del 2020 e consentirà di rinnovare lo storico asse Le Havre-Rouen-Parigi”. In questo scenario qual è la strategia con cui Haropa si propone alla clientela? “Haropa - risponde Faloppe - offre soluzioni marittime così come connessioni via fiume e modalità ferroviarie al fine di ottimizzare i porti, sviluppare la sua competitività e le sue quote di mercato nelle aree interne e ridurre l’impatto di CO2 del trasporto merce. L’in cremento dei volumi di traffico alternativi o combinati alla strada è vitale non solo per il modello economico ma anche per la sostenibilità e lo sviluppo dell’attività industriale”. Il trasporto terramare è tuttora area d’interesse delle grandi flotte o anche trasportatori di minori dimensioni si stanno affacciando a questo segmento? “Se i servizi su ferro sono soprattutto proposti alle grandi compagnie, il trasporto fluviale è ampiamente usufruito da piccoli operatori, artigiani spesso organizzati in cooperative conclude Laurent Faloppe Ciò consente di proporre soluzioni personalizzate adattate alle esigenze degli operatori. In generale, riscontriamo in tutti gli operatori, di qualsiasi dimensione si tratti, una grande attenzione per le tematiche ambientali e per le sfide di riduzione dei costi, dell’efficienza e dell’affidabilità. Ciò li spinge a prendere in considerazione il trasporto intermodale, e in particolare il trasporto fluviale, come alternativa praticabile”.
LOGISTICA
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FERTRANS PIÙ VICINA ALLE REALTÀ PRODUTTIVE DEL TERRITORIO
Relazioni ed export
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MAX CAMPANELLA ALSENO
torico baricentro della lo gistica italiana delle merci, il Polo di Piacenza continua a rappresentare un riferimento per il mondo del trasporto per le tante aziende di produzione che orbitano nel Nord Italia, quelle del territorio piacentino sono flotte caratterizzate da dedizione e passione per il trasporto, mestiere che esercitano puntando su qualità del servizio e sempre con un occhio attento al sociale, a valorizzare le persone, dai dipendenti (autisti in primis) ai collaboratori ai fornitori. Fertrans è una di queste e, con la sua scelta di aderire a Confindustria Piacenza, dimostra nel concreto l’ambizione di porsi accanto alle principali realtà produttive del territorio dove ha sede l’headquarter, esattamente ad Alseno, lungo la Via Emilia. Nell’anno del consolidamento del passaggio generazionale - dal fondatore Gianfranco Ferretti, che rimane operativo e componente del Cda, ai figli Emanuele ed Eugenio Fertrans continua la sua evoluzione nei diversi ambiti: dalla conformità ai principi ESG (Environment Social Governance) dettati dal l’Agenda Globale 2030 al continuo
Eugenio Ferretti al timone di Fertrans insieme al fratello Emanuele.
Luca Groppi, Direttore di Confindustria Piacenza.
LA RICHIESTA ALLE ISTITUZIONI: “INVESTIRE RADDOPPIANDO LO SCALO MERCI”
LA LOGISTICA DÀ LAVORO A UN OCCUPATO SU DIECI DI PIACENZA E PROVINCIA S econdo uno studio della Camera di Commercio di Milano, il distretto logistico piacentino, inserito a tutti gli effetti nella Regione Logistica Milanese, dà lavoro a un occupato su dieci della provincia, con 720 società attive tra operatori logistici, gestori magazzini e terminal, spedizionieri, corrieri e autotrasportatori, con un fatturato complessivo di 1,1 miliardi di euro, operativi dall’e-commerce all’agroalimentare, dal fashion al metalmeccanico. Quali sono oggi le problematiche che ostacolano il pieno sviluppo del trasporto e della
logistica soprattutto in chiave sostenibilità? “Le aziende del comparto - dichiara Luca Groppi, Direttore di Confindustria Piacenza hanno in generale un po’ le stesse difficoltà nel fare impresa riscontrate dagli imprenditori in altri settori. In Italia ultimamente non si respira un’aria favorevole alle imprese. Sul tema specifico della sostenibilità sarebbe auspicabile una maggiore dotazione di risorse statali da destinare sia a incentivi per il rinnovo del parco veicoli delle aziende dell’autotrasporto, sia alla realizzazione d’infrastrutture intermodali più efficienti e in linea con gli
standard europei. Le istituzioni dovrebbero intervenire con maggiore incisività per accelerare sulla transizione energetica, sull’esempio di quanto sta avvenendo in Germania e Olanda”. Qual è il peso del trasporto intermodale nel favorire l’efficienza della logistica? “Investire nell’intermodalità - conclude Groppi - è un fattore chiave per lo sviluppo e la modernizzazione del Paese, migliorando la sostenibilità del comparto della movimentazione delle merci. In quest’ambito ci sono due temi in particolare che ci stanno a cuore: il raddoppio
dello sca lo merci di Piacenza, gestito da Hupac, e lo spostamento del fascio dei binari di presa dei treni, dalla stazione ferroviaria di Piacenza alla Granella, completando così quel progetto del “Polo del Ferro” per i quali, a dicembre dello scorso anno, è stato sottoscritto un accordo tra Comune di Piacenza, RFI e Hupac. Ci auguriamo che i tempi previsti siano al più presto rispettati. Grazie a questa infrastruttura Piacenza si candida a essere, a tutti gli effetti, principale riferimento logistico dei porti liguri”.
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GRAZIE ALLA RECENTE ADESIONE A CONFINDUSTRIA PIACENZA
la ricetta per vincere
NELL’ANNO DEL CONSOLIDAMENTO DEL PASSAGGIO GENERAZIONALE TRA IL FONDATORE GIANFRANCO E I FIGLI EMANUELE ED EUGENIO, L’AZIENDA DELLA FAMIGLIA FERRETTI PROSEGUE LA SUA EVOLUZIONE A TUTTI I LIVELLI E, CON L’ADESIONE ALLA PRINCIPALE ASSOCIAZIONE INDUSTRIALE, DÀ IL SUO CONTRIBUTO ALLA CRESCITA DEL POLO LOGISTICO PIACENTINO. IL PLAUSO DEL DIRETTORE LUCA GROPPI: “RAFFORZIAMO LA RAPPRESENTATIVITÀ NEL COMPARTO DEL TRASPORTO”.
rinnovo e rafforzamento della flotta (circa 350 trattori e oltre 450 semirimorchi) fino alla decisione di entrare a far parte di Confindustria. “L’obiettivo - spiega Eugenio Ferretti - è dare il nostro contributo di crescita al settore dei trasporti in uno dei Poli logistici più importanti a livello nazionale, portando le nostre esperienze internazionali. Il valore aggiunto dell’aggregazione è rappresentato dalle relazioni con il tessuto imprenditoriale locale per una ripresa del settore e dell’intera economia: in Confindustria troviamo industrie di primaria importanza, dove l’export è fondamentale, ancora di più dopo il Covid-19”. Quali azioni andrebbero intraprese da Confindustria Piacenza a favore delle imprese del trasporto e della logistica? “Portare a livello nazionale e locale alle varie istituzioni - afferma il giovane manager piacentino - le necessità del ramo
trasporto e logistica. Ad esempio, con il progetto Pass4 core può diventare importante investire nel territorio e far sì che altre aziende di trasporto vengano a investire qui da noi, con ricadute positive a livello occupazionale e sociale”. L’adesione di una delle più importanti realtà piacentine del settore ha ricevuto il plauso dei vertici di Confindustria Piacenza. “Quello dell’autotrasporto - afferma il Direttore Luca Groppi - è un settore storicamente importante per la nostra associazione. Da sempre Piacenza è riuscita a mettere a frutto l’invidiabile posizione territoriale, crocevia delle più importanti rotte commerciali del nord Italia e tra nord e sud Europa, vedendo la nascita di iniziative imprenditoriali di grande valore. La compagine associativa spazia dagli sviluppatori di poli logistici agli operatori intermodali a grandi player internazionali. Con l’in-
gresso di Fertrans, azienda che negli ultimi anni si è contraddistinta per rilevanti performance di crescita, Confindustria Piacenza rafforza la sua rappresentatività nel comparto e si propone sempre più come primario interlocutore delle istituzioni. Fertrans è una realtà molto dinamica, che sta avviando iniziative interessanti nel campo dell’innovazione e della sostenibilità: potrà portare un contributo importante alla progettualità della nostra associazione”. Quanto è importante per l’economia del Paese il settore del trasporto e della logistica? “L’esperienza del lockdown - risponde Luca Groppi ha reso evidente, anche ai non addetti ai lavori, come l’industria della logistica e dell’autotrasporto sia d’importanza strategica per l’economia del Paese. In particolare, per Piacenza si tratta del set tore cresciuto maggiormente negli ultimi
anni e ha creato migliaia di posti di lavoro. Anche in questo momento di incertezza generale, gli investimenti nel settore logistico proseguono e, molto recentemente, si parla di nuovi insediamenti nella zona di Caorso, mentre sono in fase di ultimazione nuovi stabilimenti nel Polo logistico di Piacenza. Con lo sviluppo sempre più rapido dell’e-commerce, le occasioni per nuovi investimenti si moltiplicheranno”. Quali misure andrebbero assunte dall’autorità di governo per sostenere il settore del trasporto e della logistica? “Ci sono diverse azioni possibili ma - prosegue il Direttore di Confindustria Piacenza - sicuramente ciò che può dar maggior respiro all’economia reale, creando un indotto di miliardi di euro, è investire nella realizzazione e nell’ammodernamento delle infrastrutture stradali, ferroviarie e portuali del Paese. Non stiamo parlando solo
delle 130 infrastrutture strategiche prioritarie individuate dal Governo, ma di tutte quelle azioni che possono migliorare la fluidificazione del traffico, ridurre i tempi di percorrenza e aumentare la sicurezza della circolazione dei mezzi. Per dare un esempio di cosa significhi avere un’infrastruttura viaria efficiente possiamo citare, purtroppo in negativo, quanto è successo ad alcune aziende manifatturiere nostre associate che, per problemi strutturali di viadotti autostradali, non sono riuscite a far transitare i trasporti eccezionali che portavano i loro prodotti ai porti genovesi, con conseguente gravissimo danno economico. Possiamo comprendere come, in un sistema industriale internazionale competitivo come quello odierno, non ci possiamo permettere di “azzoppare” in questo modo le aziende, favorendo in questo modo i loro competitor stranieri”.
POSTE ITALIANE / JOINT VENTURE CON SENNDER
PORTO DI SALERNO / IN RECUPERO IL TRAFFICO RO-RO
ennder, leader europeo nella digitalizzazione del trasporto merci su strada, e Poste Italiane, il maggiore operatore logistico in Italia e azienda leader nei servizi finanziari, assicurativi e di pagamento, danno vita a una joint venture che mira a migliorare l’efficienza del trasporto su strada su grandi distanze del provider italiano. “sennder Italia S.r.l.”, frutto dell’unione tra il sapere e l’esperienza logistica acquisita dall’operatore postale italiano nei suoi 158 anni di storia e le innovazioni di sennder, il più importante spedizioniere europeo, copre l’intero settore dei trasporti a carico completo e la movimen-
er il porto di Salerno l’anno in corso comincia a mostrare segni di recupero: il primo semestre 2020 si è chiuso con importanti segnali per il traffico ro-ro (a caricamento orizzontale o rotabile per il trasporto di veicoli gommati e di carichi disposti su pianali o in contenitori). Nonostante i mesi di lockdown, a giugno il segmento ha registrato un trend positivo, che ha permesso di chiudere la prima metà dell’anno con una contrazione contenuta, pari al 2,49 per cento rispetto ai risultati raggiunti nel primo semestre 2019: alla fine del mese di giugno erano state movimentate 4.027.612 unità tra mezzi pesanti e automobili, contro i
Digitale al primo posto “La ripresa è in atto” s P Matteo Del Fante, CEO e General Manager di Poste Italiane.
tazione di colli e lettere tra tutti gli hub di smistamento e distribuzione di Poste Italiane. Il giovane team di sennder
Italia può contare sullo spirito imprenditoriale, un ambiente multiculturale composto da 40 nazionalità con 15 lingue ed è diretto da Andrea Monticelli (CEO), Gregor No tha cker (COO) e Alessandro Gallo (CFO). “Questa iniziativa - afferma Matteo Del Fante, CEO e General Manager di Poste Italiane - rientra nell’ottica di una strategia più ampia da noi adottata, il piano Joint Delivery Model, e ha l’intento di modernizzare la flotta e continuare a ottimizzare la catena del valore logistico, tramite soluzioni IT a vanzate, efficienza dei costi di trasporto e riduzione delle emissioni di CO2”.
4.130.517 di unità del 2019. “Si tratta - commenta Domenico De Rosa, Amministratore delegato del Gruppo SMET, fondato a Salerno 70 anni fa e oggi operatore logistico intermodale leader a livello europeo - di un risultato che definirei straordinario, poiché va inserito nel contesto d’emergenza sanitaria e di forte calo dei trasporti che abbiamo vissuto nei primi mesi dell’anno e di cui vedremo le conseguenze ancora per molto tempo. Alla fine di aprile il segmento ro-ro a Salerno faceva registrare una contrazione del 3,66 per cento: a partire dal mese di giugno rileviamo invece un trend positivo, a testimonianza del fatto che la ripresa dei trasporti è già
in atto”. De Rosa, che è anche Presidente della Commissione Autostrade del Mare di ALIS (Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile), ha inoltre commentato l’emendamento sull’autoproduzione dei porti italiani, approvato quest’estate nell’ambito della conversione in legge del Decreto Rilancio: “L’introduzione di nuovi requisiti - afferma l’imprenditore - ostacola pesantemente il ricorso all’autoproduzione nelle operazioni portuali da parte degli armatori. Mi auguro che tutto questo non comprometta la competitività dei nostri scali, generando nei fatti un passo indietro di circa 30 anni”.
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MAN TRUCK / LOTTO DI DIECI NUOVI TRATTORI TGX NELLA FLOTTA DELL’AZIENDA LIGURE
Logtainer punta sul Leone L’AZIENDA GENOVESE, CON FILIALI LOGISTICHE A RUBIERA, PIOLTELLO, LA SPEZIA E PADOVA, POTENZIA LA SUA ATTIVITÀ DI TRASPORTO INTERMODALE CON MONACO DI BAVIERA. “ABBIAMO ACQUISTATO I PRIMI MAN - SOTTOLINEA IL DIRETTORE GENERALE PAOLO MONTANARI - NEL 2008 E, DOPO UN’ESPERIENZA MOLTO POSITIVA, ABBIAMO RINNOVATO LA FIDUCIA AL MARCHIO TEDESCO CON UN NUOVO ORDINE NEL 2015. OGGI SIAMO AL TERZO STEP DI UNA FIDUCIA CHE ORMAI È TOTALE”.
UNA BELLA FLOTTA DI TRATTORI ALLA QUALE SI SONO APPENA AGGIUNTI DIECI NUOVI MEZZI FIRMATI DAL COSTRUTTORE DI
L
acquistati nel 2008 e, dopo un’esperienza molto positiva, abbiamo rinnovato la fiducia alla casa di Monaco con un nuovo ordine nel 2015 e oggi con questi 10 MAN TGX 18.510 - ricorda Montanari - Oltre alle riconosciute doti di affidabilità e comfort dei veicoli, molto apprezzate dagli autisti, abbiamo sempre dato grande importanza al rapporto diretto con la casa e al suo servizio di assistenza, infatti tutti i veicoli sono coperti da contratti di manutenzione programmata e, operando in tutto il Nord Italia, facciamo riferimento al professionale network di officine MAN”.
CRISTINA ALTIERI GENOVA
’operatore intermodale genovese Logtainer da più di dieci anni ha esteso la sua attività anche al trasporto su gomma scegliendo per i suoi mezzi il marchio MAN TRUCK. Nel momento in cui ha deciso di potenziare la sua flotta di trattori non ha esitato ad affidarsi ancora al marchio di Monaco di Baviera dopo gli ottimi risultati ottenuti con le prime forniture. Così ecco che oggi nella flotta Logtainer entrano altri dieci nuovi MAN TGX 18.510. Giovane ma molto dinamica, Logtainer Srl ha bruciato le tappe e si pone traguardi ancora più ambiziosi. Dalla scelta “full rail” delle origini ha rimodulato la sua intermodalità con una flotta che oggi conta 30 trattori tra cui i 10 nuovi MAN TGX 18.510. Logtainer è stata fondata nel 1997 con un obiettivo ben preciso: diventare un operatore logistico innovativo, capace di collegare in modo capillare, efficiente e sostenibile i principali porti italiani e le maggiori aree produttive del paese. Per farlo ha puntato in maniera decisa sul trasporto intermodale con l’offerta di circa 70 treni settimanali su base “round trip”. Obiettivo centrato se si pensa che oggi Logtainer collega tutti i principali porti del Tirreno: da Vado Ligure a Genova, da La Spezia a Livorno, con un
riferimento operativo anche a Napoli. In Logtainer il comune denominatore è la lungimiranza e una attenzione costante al futuro e alle nuove opportunità offerte dal consolidamento dei nuovi porti italiani e dallo sviluppo di nuovi mercati, sia in Italia sia all’estero. PRESENZA CAPILLARE
La sede legale della società è a Milano, ma la sede principale è a Genova, mentre le filiali logistiche sono quattro e si trovano a Rubiera (Reggio Emilia), Limito di Pioltello (Milano), La Spezia e nell’Interporto di
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Padova. L’Amministratore delegato è Guido Nicolini mentre a ricoprire il ruolo di Direttore Generale troviamo Paolo Montanari che incontriamo nel terminal di Rubiera, uno dei poli logistici dove vengono impiegati i MAN TGX 18.510 da poco ritirati. “All’inizio della nostra attività la scelta del vettore ferroviario era prioritaria - spiega Montanari - ma con il passare degli anni e volendo rispondere al meglio alle richieste dei nostri clienti ci siamo resi conto che l’integrazione gomma-rotaia era imprescindibile. La nostra flotta conta ora, con i 10 nuovi MAN TGX, 30 trattori stradali e 34 semirimorchi. I
nostri trasporti su gomma si concentrano soprattutto su servizi ad alto valore aggiunto, come merci di pregio, container refrigerati, merci pericolose e in codice CER (trasporto rifiuti). Tutti sono eseguiti con veicoli moderni e a basso impatto ambientale; inoltre nei nostri terminal è possibile effettuare sdoganamenti, stoccaggio e riparazione dei container. In particolare sulla tratta da La Spezia a Rubiera abbiamo attivato un corridoio doganale che si sta imponendo come una modalità semplificata, veloce ed economica, di gestione dei container in import”. “I primi MAN li abbiamo
VEICOLO APPREZZATO
Il MAN TGX 18.510 è apprezzato per la sua capacità di unire un motore potente a consumi di livello assoluto, come hanno dimostrato i test e le testimonianze di numerosi autotrasportatori. Il trattore scelto dalla Logtainer è il tradizionale 4x2 con cabina medio-alta XLX, che garantisce all’autista un buon comfort grazie a un’eccellente volumetria interna anche nella zona notte. Il motore è il collaudato e affidabile MAN D26 euro 6d, sei cilindri in linea di 12,4 litri e 510 cv di potenza per una coppia di 2600 Nm, unito al cambio automatizzato MAN Tipmatic dotato di retarder. Le sospensioni sono a balestra quelle anteriori e pneumati-
che le posteriori, il rapporto al ponte è i=2,53. Grande attenzione è stata riservata alla sicurezza: i veicoli sono dotati del programma elettronico di stabilità ESP, assistente alla frenata MAN BrakeMatic e alla frenata d’emergenza EBA, Tempomat con regolazione automatica della distanza (ACC) con funzione Stop&go e il cruise control MAN EfficientCruise per ottimizzare i consumi. La configurazione prevede tutti gli spoiler per un’aerodinamica ottimizzata. Uno sguardo anche ai programmi futuri: “Se devo individuare le tendenze dei prossimi anni della logistica e dei trasporti - conclude Montanari - indicherei la digitalizzazione e aziende di dimensioni sempre maggiori. È un processo inarrestabile: i committenti sono sempre più grandi e internazionali ed è inevitabile, se si vuole garantire loro le risposte che si aspettano in termini di servizio, che le strutture logistiche debbano crescere di pari passo. Anche dedicarsi alle piccole nicchie può funzionare per qualche anno ma poi, quando inevitabilmente la domanda cresce, è necessario essere strutturati e proattivi se si vuole essere sempre all’altezza delle richieste del cliente. Ecco perché i programmi futuri della Logtainer si possono riassumere in crescita dell’azienda per linee interne ed esterne, lancio sul mercato di nuovi prodotti intermodali e incremento della flotta”.
UN PICCOLO MA IMPORTANTE RECORD PER IL MAN ETGE
Primo elettrico per trasporto valori N el settore della logistica, la tutela dell’ambiente e la sostenibilità sono aspetti chiave della redditività futura di un'azienda. All'inizio di agosto, un MAN eTGE con allestimento speciale, studiato e realizzato dal carrozziere Stoof, è stato consegnato alla società di trasporto di denaro e valori Prosegur direttamente presso la sede dell’allestitore a Borkheide vicino a Potsdam. Il nuovo veicolo della flotta di Prosegur è il primo furgone elettrico blindato al mondo, allestito per il trasporto di denaro. “Dato che il nostro Gruppo trasporta in sicurezza l'equivalente di 550 miliardi di euro ogni anno utilizzando diverse tipologie di veicoli, è di vitale importanza, iniziare la sperimentazione di una nuova tipologia di motore in modo che si possa svolgere il proprio lavoro con un occhio attento all’ambiente”, afferma Jochen Werne, Chief Development Officer di Prosegur Deutschland. Il furgone MAN eTGE 3.140 E, che verrà impiegato da Prosegur sulle strade di Potsdam, è stato è stato allestito da Stoof International con blindatura di livello FB3. L'allestitore ha dovuto affrontare la sfida di realizzare una struttura protettiva e resistente ma allo stesso tempo estremamente leggera. Prosegur ha quasi 900 veicoli su strada in tutta la Germania, sia per il trasporto interregionale che per le operazioni all'interno delle città. Quando si tratta di operazioni in città, i veicoli coprono distanze brevi, generalmente da 60 a 70 chilometri al giorno. Con un’autonomia da
120 a 130 chilometri (120 km secondo l'attuale ciclo WLTP) in un contesto urbano, l'autonomia dell’eTGE è più che adeguata. Ed è durante le operazioni di trasporto di denaro all’interno della città che il conducente può sfruttare le numerose funzionalità che equipaggiano il MAN eTGE. Il MAN eTGE dispone di un sistema di assistenza al parcheggio con protezione delle fiancate, una telecamera per la retromarcia, un sistema di controllo della velocità, un sistema di monitoraggio della distanza con funzione di frenata di emergenza City, assistente alla frenata di emergenza (EBA) e fari a LED. Prosegur sta ora testando il veicolo elettrico. Una
delle sfide che l’azienda dovrà affrontare nelle attività quotidiane è il carico utile. La capacità di carico del veicolo è limitata dalla presenza di una struttura blindata di sicurezza che è obbligatoria nell’industria del trasporto di denaro e valori. Ma anche questo aspetto non rappresenta un problema per il Chief Development Officer di Prosegur Deutschland: “La trasformazione può essere raggiunta anche in condizioni complesse - afferma con certezza Jochen Werne - Siamo fiduciosi che i nostri obiettivi ecologici ed economici siano compatibili”. Se la fase di test fornirà riscontri positivi, Prosegur in futuro potrebbe acquistare altri veicoli con trazione elettrica.
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VIASAT GROUP / ACCORDO GLOBALE CON IL GRUPPO KUANTIC
Novità per le aziende di noleggio e le flotte
V
LINO SINARI MILANO
iasat Group, eccellenza europea nei sistemi di sicurezza satellitare e IoT (Internet of things), e Axodel, società del Gruppo Kuantic, leader in Europa nella telematica avanzata per le flotte, hanno siglato una partnership che le vedrà collaborare insieme per implementare la propria gamma di prodotti e servizi sui principali mercati europei (Francia, Italia, Spagna, Belgio, Portogallo, Germania, Regno U ni to e Polonia). Nello specifico, grazie alla nuova collaborazione con Viasat, Axodel estenderà il range di prodotti e servizi aggiungendo alla proposta commerciale un’offerta completa di servizi di assistenza in caso d’incidente e di recupero veicoli in caso di furto, grazie al network europeo di Centrali O perative Viasat H24. Il Gruppo Viasat amplierà la gamma di prodotti e servizi ag giungendo la soluzione car sharing Axodel, proposta cutting-edge che incorpora le tecnologie avanzate di Movin’Blue, Kuantic e Playmoove. L’offerta di Axodel si amplia con una proposta modulare che parte già dal l’hardware a bordo veicolo (di primo equipaggiamento costruttore o fornito da Kuantic, grazie ai suoi device telematici GP8000). Viasat arricchisce la sua offerta con un bundle specifico di servizi car-sharing messi a punto da Axodel per il gruppo italiano e dedicati al noleggio a lungo, a medio e a breve, alla flotta aziendale interna, a quella di servizio
IL LEADER EUROPEO NEI SISTEMI DI SICUREZZA SATELLITARE HA SIGLATO UNA PARTNERSHIP CON
AXODEL, FILIALE COMMERCIALE DELL’AZIENDA FRANCESE, TRA I PRINCIPALI PLAYER DEL MERCATO DELLA TELEMATICA DI BORDO.
OBIETTIVO: AMPLIARE LE RECIPROCHE GAMME DI PRODOTTI E SERVIZI E LANCIARE UN’OFFENSIVA COMMERCIALE RISPETTIVAMENTE NEI
CRASH-FURTO E CAR SHARINGFLOTTA.
SETTORI
e in pool. La soluzione, estremamente modulare e flessibile, grazie alle sofisticate tecnologie di hardware e software, coordina qualsiasi tipo di veicolo, con la massima cyber-security (pesanti stradali, veicoli commerciali, automobili, motocicli, mo-
nopattini ecc., anche elettrici). Con diversi gra di di composizione del kit accessori, permette tutti i servizi, dal fleet management telematico al car sharing con tariffazione articolata, pagamenti multi-metodo, fatture e lettroniche. Importante il plus unico del sistema Blue-
tooth con chiave di sicurezza Gemalto per check-in/out in assenza di copertura GSM. La proposta nasce per rendere efficiente la gestione condivisa di parchi veicolari, car-sharing pubblico e noleggio automatico. L’accordo di collaborazione tra le due società mas-
simizza l’offerta sul mercato, con l’obiettivo di dare valore aggiunto a un ampio numero di aziende e flotte in Europa: una sinergia possibile grazie alla complementarietà dell’offerta dei due gruppi. “Que sta partnership commenta Valerio Gridelli,
L’accordo siglato tra Viasat Group e Gruppo Kuantic ha un alto valore strategico nel quadro dello sviluppo del fleet management.
Head of BU Smart Connect Viasat Group - è un tassello molto importante della nostra strategia di sviluppo sul mercato europeo. Si tratta di una collaborazione che si fonda su un’assoluta complementarietà delle rispettive soluzioni, che ci renderà estremamente competitivi e completi nell’offerta verso i clienti”.
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CON SEDE A NOGAROLE ROCCA (VR) E UFFICI COMMERCIALI A
TARANTO, DACHSER ITALY FOOD LOGISTICS È UNA REALTÀ DINAMICA E AMBIZIOSA, SPECIALIZZATA NELLA LOGISTICA DEI PRODOTTI ALIMENTARI A TEMPERATURA CONTROLLATA.
CORE
BUSINESS DELL’AZIENDA È LO STOCCAGGIO, LA RACCOLTA ORDINI DI ALIMENTI FRESCHI E LA LORO SUCCESSIVA DISTRIBUZIONE IN TUTTA EUROPA. IL SUO PARTICOLARE PUNTO DI FORZA È LA CONSEGNA DIRETTA DI MERCI A GROUPAGE. TRA LE AZIENDE LEADER IN
ITALIA NELLA LOGISTICA DEL FRESCO, DACHSER ITALY FOOD LOGISTICS È UNA REALTÀ IN CONTINUA ESPANSIONE.
DACHSER / ROBERTO SPECOS ILLUSTRA LE CARATTERISTICHE DI DACHSER ITALY FOOD LOGISTICS
La gestione intelligente degli alimentari freschi
D
FABIO BASILICO NOGAROLE ROCCA
achser è un nome che si sta facendo sempre più notare all’interno del comparto logistico italiano. L’azienda di logistica Dachser è stata fondata nel 1930 a Kempten (Germania) ed è presente in Italia dal 2010 in partership con Papp Italia, fornitore di logistica dei prodotti freschi, acquisita nel 2017. Dal 2018 opera invece l’attuale controllata Dachser Italy Food Logistics, con sede a Nogarole Rocca (Vr). Una realtà dinamica e ambiziosa specializzata nella logistica dei prodotti alimentari a temperatura controllata. Core business dell’azienda è lo stoccaggio, la raccolta ordini di alimenti freschi e la loro successiva distribuzione in tutta Europa. Il suo particolare punto di forza è la consegna diretta di merci a groupage. Tra le aziende leader in Italia nella logistica del fresco, Dachser Italy Food Logistics è una realtà in continua espansione. Circa l’80 per cento del le spedizioni è rivolto alle grandi insegne come Esse-
lunga, Conad, Coop, Lidl ed EuroSpin, gestite direttamente dalla sede di Nogarole Rocca. Per la distribuzione sul territorio nazionale, il fornitore di logistica collabora con una fitta rete composta da 22 partner regionali. A Nogarole Rocca Dachser Italy Food Logistics dispone di un magazzino di 11.000 mq. L’operatore logistico consegna ogni giorno, grazie al network europeo a cui appartiene, prodotti alimentari freschi in qualsiasi città di ben 34 paesi europei - trac-
ciati online dai clienti stessi. Nel 2019 sono state 245mila le tonnellate di merce consegnate per un totale di 382mila movimentazioni grazie al lavoro di circa 200 dipendenti capaci di genere un fatturato di circa 36 milioni di euro. Oltre alla sede cen trale di Nogarole Rocca, la società opera con un ufficio commerciale a Taranto. Della strategia di Dachser Italy Food Logistics ci parla Roberto Specos, Country Manager. Mdt - Qual è in sintesi
Roberto Specos, Country Manager Dachser Italy Food Logistics.
l’organizzazione attuale di Dachser Italy Food Logistics in termini di dipendenti, strutture, flotta, presenza territoriale, fatturato, merci movimentate? Specos - Per quanto riguarda i numeri, abbiamo 210 collaboratori nella sede di Nogarole Rocca e altri tre nella filiale commerciale di Taranto. Siamo stati tra i primi a localizzare in questo territorio e la nostra presenza, passata da 15 dipendenti agli attuali 210, esercita un forte impatto su un comune di 3.600 abitanti. Per quanto riguarda la struttura di magazzino, possiamo contare su sedicimila metri quadrati refrigerati con temperatura dai 2 ai 4 gradi. Attualmente, non gestiamo il congelato. Invece, quest’anno dovremmo chiudere intorno ai 37 milioni di euro di fatturato con un incremento rispetto all’anno precedente, nonostante il Covid. Infine, tra distribuzione domestica ed export ogni anno movimentiamo 280mila tonnellate di merci”.
Mdt - Qual è il ruolo dell’Italia nel quadro strategico di espansione delle atti-
vità di Dachser? Specos - Siamo un’azienda di logistica nata già nel 1997 e che dal 2017 è entrata nell’orbita di Dachser. Dachser Italy Food Logistics si occupa non solo di trasporto, ma abbiamo una grande esperienza nella Contract Logistics e gran parte di questi servizi Dachser li fornisce ad aziende internazionali. Per la Germania, nell’ambito del food e in termini di volumi, l’interscambio con l’Italia è il primo in assoluto. Da qui la decisione di Dachser di investire in Italia, considerato un mercato di grande potenziale e importanza”.
Mdt - Quali sono le specificità del mercato italiano in confronto con la realtà europea nell’ambito specifico della logistica food? Specos - “Sicuramente la frammentazione del mercato in termini di domanda e offerta. In Italia ci sono pochi grandi player ma tante piccole realtà che in qualche modo riflettono quello che è il tipo di offerta. Il tessuto produttivo è caratterizzato da piccole e medie aziende, quindi, la lo gistica risente di questo
fattore. In Germania, i grandi player logistici sono due, in Fran cia altrettanti, mentre in Italia siamo in tanti. Inoltre, in Italia esistono alte concentrazioni di produzioni alimentari localizzate in specifiche aree come quelle DOP, ad e sempio, e questo porta ad a ve re difficoltà nella ottimizzazione dei flussi delle merci”.
Mdt - Quali sono oggi le specificità e le problematiche che caratterizzano la logistica del fresco alimentare in Italia e in Europa? Specos - Per quanto riguarda l’Italia, la frammentazione di cui facevo riferimento non aiu ta ad avere un quadro coerente dei costi e dei prezzi che si ottengono sul mercato. Inoltre, sempre per l’Italia, c’è il tema della scarsità dei servizi e delle infrastrutture. Per questo, il nostro mondo da sempre chiede di avere risposte importanti nel medio-lungo termine. In Germania, le infrastrutture sono, per così dire, più amiche degli autotrasportatori. A livello europeo, più in generale, i temi so no quelli del dumping sociale
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dachser itaLy Food Logistics Sede: Pradelle di Nogarole Rocca (Vr) Filiale: Massafra (Ta) Fondazione: 2018 Country Manager: Roberto Specos Settore: Logistica dei prodotti a temperatura controllata Dipendenti: 200 Sito internet: www.dachser.it
venzionali. Relativamente alle attività di magazzino, Dachser ha fatto una scelta coraggiosa, molto chiara e in netta controtendenza rispetto a quanto avviene nel Paese. Infatti, da giugno di quest’anno abbiamo internalizzato tutte le attività del nostro magazzino, rinunciando quindi a ogni logica di contratto di appalto a terzi.
o del cabotaggio, consentito entro certi limiti ma in alcuni casi abusato. Fattori che generano una distorsione dei parametri del mercato. A dire il vero, sono in vigore recenti norme europee che stanno cercando di portare dei correttivi, ma vedremo cosa accadrà”.
Mdt - Quali sono oggi le sfide più importanti per un modello di business focalizzato su soluzioni logistiche orientate al cliente? Specos - Qualsiasi sia il modello di business adottato, come detto prima, non dimentichiamo che questo opera in un contesto infrastrutturale e un tessuto sociale che in partenza parte spesso svantaggiato rispetto ad altre realtà come la Germania, ad e sempio. Detto
questo, proporre soluzioni che semplificano e migliorano le performance logistiche non è facile, soprattutto perché questo presuppone la disponibilità del cliente a ragionare di processi complessi e standardizzati. Spesso si confonde la tariffa bassa con l’altrettanto bassa produttività, e a quel punto qualcuno è portato a cercare di superare il problema attraverso il ricorso a trucchi o metodi non con-
Nel 2019 Dachser Italy Food Logistics ha consegnato 245mila tonnellate di merce per un totale di 382mila movimentazioni.
Mdt - Quali sono i punti vincenti di Dachser rispetto alla concorrenza nel comparto specifico della logi-
stica food? Specos - Esperienza e conoscenza delle merceologie che gestiamo, così come le problematiche e peculiarità a loro connesse, ma anche trasparenza e supporto al cliente. Discorso a parte sono i sistemi IT. Dachser dispone di sistemi IT propri, grazie alla presenza di un cen tro dedicato alla parte in formatica e una forte propensione alla digitalizzazione.
Mdt - In che modo si realizza la strategia fondata sul binomio tra flessibilità e produttività? Specos - Attraverso la gestione dei dati che devono essere il più precisi e tempestivi pos sibile, proprio per dare modo al provider di gestire in modo efficiente tutta la filiera (ordine, collection, lead time, track and tracing, ddt digitali, gestione packing aids, ecc.). In sintesi, le specifiche richieste della clientela sono flessibilità nei ritiri e lead time mol to stringenti. Credo che questa sia una delle peculiarità di molti clienti in Italia. Fuori dai nostri confini c’è sicuramente più pianificazione, ma anche lì non sono tutte rose e fiori. Diciamo che
altrove la maggiore concentrazione dell’offerta e della domanda genera situazioni meno ‘intossicate’ che in Italia.
Mdt - Qual è il target principale di riferimento per quanto riguarda la clientela Dachser? Specos - Aziende con forte propensione alla GDO e all’export per quanto riguarda il trasporto, ma siamo specialisti in gestione della Supply Chain e quindi siamo molto attivi nella Contract Logistics che rappresenta una parte molto rilevante del business Dachser ed è un nostro elemento fondativo fin da quando siamo partiti qui in Italia.
Mdt - Quali sono gli elementi che caratterizzano il rapporto con le aziende partner in Italia? Specos - I valori Dachser ci portano a considerare i nostri partner come un elemento essenziale per il raggiungimento dei nostri risultati. Per tradizione, cerchiamo partner con cui costruire giorno dopo giorno relazioni stabili e che persistano nel tempo.
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MOBILITÀ
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IVECO BUS / IMPORTANTI FORNITURE A SADEM TORINO E ALL’ABRUZZESE TUA
Crossway sempre più protagonista LA PRIMA CONSEGNA È RELATIVA A 23 UNITÀ CROSSWAY NORMAL FLOOR E LOW ENTRY ENTRATI A FAR PARTE DEL PARCO DELLA
SADEM TORINO, AZIENDA CHE GESTISCE IL TRASPORTO PUBBLICO DELL’AREA AFFERENTE IL CAPOLUOGO PIEMONTESE PER CONTO DI
ARRIVA ITALIA. LA SECONDA RIGUARDA I 14 CROSSWAY LOW ENTRY DELLA TUA (TRASPORTO UNICO ABRUZZESE) DI PESCARA CHE GESTISCE L'80 PER CENTO DEL SERVIZIO ABRUZZESE DI TRASPORTO
L
GUIDO PRINA TORINO
e sfide della moderna Tpl sono complesse e di strettissima attualità. Case costruttrici e società operatrici sono in prima linea nel migliorare il servizio e le condizioni di impiego dei mezzi all’insegna delle performance e dell’efficienza economica ed ecologica. Recentemente, sono state effettuate due consistenti forniture con protagonisti veicoli della gamma Iveco Crossway. La prima consegna è relativa a 23 unità Crossway Normal Floor e Low Entry entrati a far parte del parco della Sadem Torino, azienda che gestisce il trasporto pubblico dell’area afferente il capoluogo piemontese per conto di Arriva Italia, con un parco circolante di circa 230 veicoli quasi completamente a marchio Iveco Bus. La seconda riguarda i 14 Crossway Low Entry della TUA (Trasporto Unico Abruzzese) di Pescara. Dei 23 autobus acquistati da Sadem con un investimento di circa 5 milioni di euro, 7 sono Crossway Normal Floor, frutto dell’ultima annualità di un contratto quadro quinquennale, e i restanti 16 – sei nella versione Normal Floor e dieci in quella Low Entry – concludono una fornitura in due lotti che l’azienda torinese ha ordinato a fine del 2018 e ha iniziato a ricevere nel corso del 2019. “Siamo molto orgogliosi di poter presentare questi nuovi autobus, moderni ed ecologici, che andranno ad arricchire ancor di più la nostra offerta – ha dichiarato Angelo Costa, Amministratore delegato di Arriva Italia – Nonostante il quadro incerto in cui ci troviamo ad operare, non solo per l’emergenza sanitaria ma anche dal punto di vista delle prospettive contrattuali, il Gruppo Arriva ha deciso di effettuare un cospicuo investimento con l’obiettivo di rendere ancora più attrattivo e sicuro per i passeggeri il servizio offerto”. Valentina Astori, Amministratore delegato di Sadem, ha commentato: “L’introduzione di questi nuovi mezzi ci permetterà di migliorare sotto numerosi aspetti. Abbiamo deciso di puntare su veicoli sicuri ed
PUBBLICO CON SERVIZI FERROVIARI E AUTOLINEE. efficienti, che ci permettono di affrontare le sfide di questo periodo con maggiore tranquillità e consapevolezza”. “Il rapporto tra Iveco Bus e Sadem è ormai consolidato nel tempo; questa fornitura rappresenta una conferma della performance, dell’efficienza e della economicità dei mezzi, oltre che dell’elevato livello di servizio garantito dal full service operato dal nostro concessionario per il Piemonte Iveco Orecchia, che svolge l’attività di assistenza tecnica da oltre 80 anni con competenza e capillarità su tutto il territorio - ha dichiarato Giorgio Zino, Iveco Bus Business Director Italy and Greece - In questo momento, poi, la messa in linea di nuovi Crossway è una bella storia che racconta della caparbia visione del futuro di Sadem e di come Iveco Bus continui ad accompagnare il Gruppo Arriva nella crescita e nel rinnovo della flotta con mezzi sempre più tecnologici ed ecologici”. La configurazione dei Crossway Low Entry è quella da 12 metri di lunghezza, classe I, che permette di ospitare 35 posti a sedere e più di 60 posti in piedi; l’allestimento prevede
la presenza di un pianale ribassato anteriormente con gradini dalla porta centrale al posto multiplo posteriore per facilitare l’ingresso al bus a tutte le categorie di passeggeri. Si tratta di veicoli Euro VI con motore Tector 7 Euro 6 Step D da 6.700 cc e 320 cv di potenza e cambio automatico ZF EcoLife, dotati delle più moderne tecnologie in materia di riduzione dell’inquinamento e di comfort per il passeggero, nonché di sollevatore per passeggeri con ridotte capacità motorie, aria climatizzata per passeggeri e autista, vetri oscurati e impianto automatico antincendio nel vano motore. ACCESSIBILITÀ GARANTITA
Dodici metri di lunghezza anche per la versione Normal Floor dei Crossway, autobus di classe II con una capienza pari a 49 posti a sedere e 22 in piedi, che permette l’accesso agevolato tramite un pianale rialzato di 860 mm con 3 gradini e un incarrozzamento dei passeggeri disabili più semplice dalla porta centrale attraverso il sollevatore elettro-pneumatico. Anch’essi Euro VI, possono
contare su un motore Cursor 9 da 360 cv, step D, e cambio automatico, oltre alle dotazioni tecnologiche in termini di sicurezza, comfort a bordo per tutti gli ospiti e rispetto dell’ambiente presenti anche nella versione Low Entry. Si è invece svolta a Pescara, presso la sede di Pescara, la consegna di 14 autobus Iveco Crossway Low Entry a TUA (Trasporto Unico Abruzzese), azienda, nata dalla fusione per incorporazione in ARPA Spa (Autolinee Regionali Pubbliche Abruzzesi) di FAS Spa (Ferrovia Adriatico Sangritana di Lanciano) e di GTM Spa (Gestione Trasporti Metropolitani di Pescara), che gestisce l'80 per cento del servizio abruzzese di trasporto pubblico di persone e opera nel territorio regionale con due divisioni: quella dei servizi ferroviari e quella dei servizi autolinee, attraverso autobus dalla percorrenza media annuale di oltre trentasei milioni di chilometri. I veicoli, che sono stati acquistati quest’anno attraverso la piattaforma Consip “Autobus 3”, si inseriscono in un progetto di rinnovo della flotta aziendale che ha visto la progressiva dismissione dei mezzi Euro 0 nel corso del
Gli Iveco Crossway entrati nella flotta di TUA e, in alto, i veicoli che vanno ad aggiungersi al parco mezzi della Sadem.
2019 e, oggi, la loro sostituzione con i Crossway Low Entry oggetto della consegna, che vanno a potenziare il parco mezzi di TUA contribuendo a ridurne significativamente anche l’anzianità, con benefici in termini di efficienza generale del servizio ai cittadini. Giorgio Zino ha dichiarato: “Iveco Bus è onorata e orgogliosa di accompagnare TUA nel percorso di rinnovamento virtuoso del parco circolante con mezzi più ecologici, sicuri ed efficienti. La scelta del modello Crossway nella variante Low Entry, per la prima volta in TUA, permetterà di fornire ai passeggeri una più facile accessibilità ai mezzi e un miglior comfort di bordo nelle tratte suburbane operate”. Destinati alla gestione del trasporto persone sulle linee prevalentemente suburbane, gli autobus presentano un equipaggiamento studiato per garantire la massima resa quanto a prestazioni, sostenibilità, sicurezza e comfort a bordo per passeggeri e autista. Dotati di motori Iveco Cursor9 da 360 cv, cambio automatico ZF EcoLife con rallentatore idraulico integrato e tecnologia di post-trattamento dei gas di scarico HI-SCR che assicura emissioni conformi alla direttiva EURO 6 step D, si sviluppano su 12,05 m di lunghezza complessiva con uno spazio interno ampio e organizzato, che può accogliere 76 posti, 45 seduti, 30 in piedi e uno attrezzato per disabili. L’accesso al veicolo, tramite porta anteriore singola e porta posteriore a doppia anta, è facilitato per tutte le categorie di passeggeri dalla presenza di un pianale ribassato anteriormente fino alla seconda porta e rialzato nella zona posteriore. Tessitore, la concessionaria Iveco di riferimento per bus e veicoli industriali, si occuperà di supportare il cliente con i servizi di assistenza e di gestione locale. Con un’esperienza di 50 anni nel settore, un’officina tecnologicamente all’avanguardia e un magazzino strutturato per la consegna giornaliera dei ricambi, l’azienda potrà fornire al cliente supporto a 360 gradi con la sua squadra di professionisti qualificati. Crossway sono gli autobus leader in Europa nel loro segmento, con quasi 45mila unità prodotte fino a oggi.
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IDLE I M ONDO T R A S P O RT I Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto FONDATO E DIRETTO DA PAOLO ALTIERI
VEICOLI COMMERCIALI
OPEL / CONTINUA L’OFFENSIVA ELETTRICA CON IL MOVANO E COMBO ATTESI PER IL 2021
I
LA CARICA DEL BLITZ
FABIO BASILICO RÜSSELSHEIM
l marchio della saetta non poteva non fare pienamente sua la strategia per l’elettrificazione della gamma. L’intera offerta di veicoli com merciali sarà a zero emission entro la fine del 2021, anno in cui debutteranno i nuovi Movano e Combo elettrici che affiancheranno il già presente Vivaro-e, in consegna da questo mese. “L’elettrificazione è particolarmente importante nel segmento dei veicoli commerciali leggeri - ha dichiarato Michael Lohscheller, CEO di Opel - Sia come veicolo per le consegne nell’ultimo miglio che per l’uso da parte degli artigiani, con Opel Combo, Vivaro e Movano offriamo ai nostri clienti la possibilità di guidare senza emissioni nei centri città con numerose varianti individuali”. Opel sta continuando anche la sistematica e rapida elettrificazione della sua gamma vetture. Corsa-e elettrica a batteria e Grandland X Plug-In Hybrid sono sul mercato dal primo trimestre 2020. Zafira-e Life, il multispazio perfetto per le famiglie, seguirà nel futuro prossimo come versione puramente elettrica a batteria. E Opel Mokka, che completamente nuova rappresenta il design futuro del marchio del Blitz come nessun altra vettura, sarà disponibile anche in versione completamente elettrica già dal lancio sul mercato. Le versioni elettrificate di Combo Life per trasporto passeggeri e la nuovissima Opel Astra seguiranno l’anno prossimo. “L’anno prossimo offriremo ai nostri clienti nove diversi modelli
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elettrificati e saremo quindi ben rappresentati nei segmenti più importanti - ha aggiunto Lohscheller Avevamo promesso ‘Opel goes electric’ e lo manterremo. Stiamo assumendo un ruolo di leadership in termini di CO2. Offriremo anche tutti i modelli in versione elettrificata entro il 2024”. Con la sua costante offensiva elettrifica, il focus su modelli a prova di futuro e l’ulteriore miglioramento dei motori a combustione efficienti, la Casa tedesca ha significativamente ridotto le emissioni di CO2 nel recente passato. Il brand di Rüsselsheim ha già ridotto la media di emissioni della sua flotta di 20 grammi nel 2019 rispetto al
2018. In più, nella prima metà del 2020, Opel è riuscita a ridurre le emissioni di CO2 dei sui veicoli in Germania del 13,5 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Si tratta della maggiore riduzione di tutti i costruttori con almeno il 2 per cento di quota di mercato. L’annuncio di Opel Movano elettrico segna il prossimo passo nella continua spinta di Opel verso la mobilità elettrica e la riduzione di emissioni di anidride carbonica. Insieme a Groupe PSA, di cui fa parte, e Total, attraverso la sua controllata Saft, Opel ha anche firmato un accordo per la creazione della joint venture “Automotive Cells Compa-
ny”. Con questa partnership, le parti stanno creando un attore di livello mondiale nello sviluppo e nella produzione di batterie ad alte prestazioni per l’industria automobilistica a partire dal 2023. Il centro di Ricerca e Sviluppo di Bordeaux e il sito pilota di Nersac (Francia) hanno già iniziato a sviluppare le nuove tecnologie ad alte prestazioni agli ioni di litio. Alla fine della fase di Ricerca e Sviluppo, la produzione è stata pianificata per il lancio in due “gigafabbriche” a Douvrin (Francia) e Kaiserslautern (Germania). Senza contare che Opel ha già installato 350 punti di ricarica per la sua flotta di veicoli elettrici nella sua città natale.
IL COSTRUTTORE TEDESCO ACCELERA LA STRATEGIA DI ELETTRIFICAZIONE: L’INTERA GAMMA DI VEICOLI COMMERCIALI SARÀ A ZERO EMISSION ENTRO LA FINE DEL 2021, ANNO IN CUI DEBUTTERANNO I NUOVI
MOVANO E COMBO ELETTRICI CHE AFFIANCHERANNO IL GIÀ PRESENTE VIVARO-E, IN CONSEGNA DA QUESTO MESE. INSIEME A GROUPE
PSA, DI CUI FA PARTE, E TOTAL, ATTRAVERSO LA SUA CONTROLLATA SAFT, OPEL HA FIRMATO UN ACCORDO PER LA CREAZIONE DELLA JOINT VENTURE
“AUTOMOTIVE CELLS COMPANY”.
Movano, l’ammiraglia dei van Opel, sarà presto disponibile anche nella performante versione full electric.
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI
FORD / CALOROSA ACCOGLIENZA PER TRANSIT CUSTOM NUGGET E LA DECLINAZIONE PLUS
Buona anche la seconda
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CRISTINA ALTIERI PARMA
uella del 2020 è stata senza dubbio l’estate del Camper e il fermento si avvertiva chiaro tra i padiglioni del Salone dedicato al veicolo ricreativo per eccellenza. Un’undicesima edizione - la kermesse esiste dal 2010 - che ha festeggiato numeri eccezionali: a maggio, pur partendo in ritardo, il settore ha eguagliato le immatricolazioni dello stesso mese del 2019, e poi da lì il boom: giugno +50 per cento, luglio +114 per cento, agosto +104 per cento. Cifre che neppure i produttori si aspettavano e che confermano quanto il camperismo sia sempre più uno dei motori trainanti della nostra economia. Un comparto che in Italia dà lavoro a oltre 7mila persone e genera un fatturato di un miliardo e mezzo di euro. Inutile sottacere come la recente crescita sia figlia delle esigenze di distanziamento sociale anche in vacanza, ma tant’è: sono stati oltre un milione quest’anno i camperisti che hanno affollato la nostra penisola nei mesi più caldi. Attirando verso il loro mondo aziende che fino a qualche anno fa tutto si aspettavano tranne che di fare, in questo mondo, il loro ingresso. Una su tutte Ford, che varcava i cancelli delle Fiere di Parma per la prima volta un anno fa e, quasi stupita dai consensi ricevuti e dalle possibilità offerte dal settore, ha voluto tornare anche quest’anno realizzando ed esponendo, in collaborazione con Westfalia, il Transit Custom Nugget e la sua variante Plus. “Stiamo avendo - ci accoglie Marco Buraglio, Direttore Veicoli Commerciali Ford Italia - un grandissimo successo di pubblico: ci sono tanti appassionati che stanno visitando il nostro stand per scoprire il veicolo che presentiamo quest’anno”. Il pianale è quello del Transit Custom, da sei anni leader nelle vendite in Italia nel segmento da 1 tonnellata. Una base di partenza ottima sulla quale ha lavorato Westfalia per realizzare un mezzo ideale per l’utilizzo nel tempo libero a contatto con la natura, estremamente versatile. È stato naturalmente necessario rivedere la disposizione degli interni, per modellare e gestire tutti gli spazi con l’obiettivo di soddisfare ogni singola esigenza di praticità. Risultato: una mini casa con piccole comode sorprese in ogni angolo. I sedili anteriori ruotanti e il tavolo a scomparsa creano una piacevole zona giorno, mentre la cucina, completamente attrezzata, offre tutto il necessario per mettersi ai fornelli anche in movimento. L’area dedicata include un piano cottura a gas a due fuochi, lavello, frigo e tutto lo spazio per la
IL MARCHIO AMERICANO È TORNATO AL SALONE DEL CAMPER DOPO IL DEBUTTO DELLO SCORSO ANNO. ALLA FIERA DEDICATA AGLI APPASSIONATI DELLE VACANZE OUTDOOR ESPOSTA UNA PROPOSTA REALIZZATA IN COLLABORAZIONE CON
WESTFALIA DISPONIBILE IN DUE VARIANTI: LA PRIMA PER UNA SCELTA MENO ESTREMA, LA SECONDA PER CHI SUL PROPRIO VEICOLO VUOLE POTER FARE DI TUTTO.
dispensa. E quando cala la notte l’estrema versatilità del Transit Custom Nugget permette di cambiare facilmente la configurazione dell’interno, per ospitare quattro adulti in due comodi letti, uno matrimoniale ripiegabile nello spazio del tetto e il secondo nella zona giorno. Assimilabile invece a una berlina sul fronte tecnologie, Transit Custom Nugget dispone di una serie di sistemi di assistenza alla guida, per rendere i viaggi più semplici e piacevoli. Tra questi figurano il sistema di monitoraggio dell’angolo cieco, il limitatore di velocità intelligente, che consente di rimanere entro i limiti di velocità, e il sistema di mantenimento della corsia di marcia, che rileva eventuali scostamenti involontari. Già in vendita (il listino parte da circa 45mila euro, iva esclusa), Ford Transit Custom Nugget è disponibile in due versioni. Quella a passo corto con tetto a soffietto e quella a passo lungo a tetto rigido, la Nugget Plus, più lunga di 36,7 centimetri rispetto alla standard. Lo spazio extra viene utilizzato per una toilette integrata con WC elettrico, dotato di un pan-
nello a scomparsa per garantire la privacy, un frigorifero da 40 litri di capienza e un armadio più grande. Per ora il camper è disponibile con la motorizzazione 2.0 diesel EcoBlue in due diversi livelli di potenza, da 130 e 185 cv, quest’ultima anche abbinata al cambio automatico. Arriverà presto una versione elettrificata? Sembra di sì. “I nostri ingegneri - conferma Buraglio stanno studiando soluzioni per elettrificare anche questo genere di veicoli. Non è semplice perché l’allestimento camper ha un’architettura tecnicamente complessa. Ma quella è la strada”. D’altra parte Ford è il brand van che ad oggi offre la gamma più articolata dal punto di vista delle motorizzazioni elettrificate. Transit Van è attualmente disponibile anche in versione mild-hybrid, mentre Tourneo e Transit Custom sono declinati in variante plug-in hybrid. Ed è proprio quest’ultima la soluzione che sta incontrando i consensi più numerosi. “La ripresa del nostro marchio dopo il lockdown è stata buona - riprende Marco Buraglio - da maggio in poi i dati di vendita sono stati in
costante crescita rispetto allo scorso anno, anche in termini di performance, e quindi di quota di mercato. E se i risultati sono così incoraggianti, e prevediamo da qui alla fine dell’anno di crescere ulteriormente, una buona parte del merito va senza dubbio alla nostra offerta ibrida. Abbiamo messo in campo investimenti straordinari negli ultimi anni e ora iniziamo a raccoglierne i frutti. Sul plug-in in particolare, capace di coniugare il meglio dei due mondi, termico e elettrico”. Si viaggia a zero emissioni per decine di chilometri, con la possibilità di riservare questo tipo di trazione proprio agli esigenti centri cittadini, per poi poter contare sul termico per chiudere la giornata senza
dover effettuare soste per la ricarica della batteria. Un sistema combinato che consente percorrenze fino a 500 km. “Siamo convinti - chiude il manager - che il plug-in sia la giusta so luzione per accompagnare le a ziende verso l’elettrificazione, senza alcun compromesso in termini di utilizzo”. E il futuro? Elettrico puro. “Stiamo lavorando sull’elettrificazione 100 per cento del Transit, che dovrà essere un veicolo realmente utilizzabile, e con valori interessanti di portata e volumi di carico: queste sono le esigenze imprescindibili di chi lavora al volante di un veicolo commerciale, e noi ci assicuriamo che campeggino scritte a caratteri cubitali sui tavoli da lavoro dei nostri progettisti”.
Marco Buraglio, Direttore Veicoli Commerciali Ford Italia.
Il California si fa in tre: per Volkswagen debutto del nuovo Caddy per l’avventura
FIAT PROFESSIONAL PUNTA SU DUCATO MY2020 CON “LEADER IN FREEDOM” F iat Professional protagonista a Parma con Ducato Cabinato Special 160 Multijet. I visitatori hanno potuto apprezzare le numerose qualità del Ducato MY2020 che unisce uno stile tipico del “car design” con il concept di un vero veicolo commerciale leggero, trasmettendone un forte senso di dinamismo, sicurezza, qualità e robustezza. Il veicolo di Fiat Professional sposa il concetto di “design
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abbinato alla funzionalità”. All’interno, i camper su base Ducato sono piccoli capolavori di ingegneria e creatività. Sul camper Ducato si può avere una poltrona rotante speciale per conducente e passeggero anteriore. Una soluzione comoda mentre si viaggia, che rende poi Ducato un salotto a motore spento semplicemente orientandosi verso la zona living. E questa
è solo una delle soluzioni straordinarie sviluppate da Fiat Professional e dagli allestitori che rendono Ducato base camper “Leader in Freedom”. La sua leadership è testimoniata da uno straordinario palmares di premi internazionali, tra cui spicca il prestigioso titolo tedesco di “Miglior base per i camper”, conquistato quest’anno per la tredicesima volta consecutiva. Il
prestigioso riconoscimento viene assegnato dai lettori di Promobil, la rivista tedesca specializzata che da oltre 25 anni rappresenta un importante riferimento delle tendenze nel settore dei veicoli ricreazionali, e conferma la fiducia accordata dai clienti al modello Ducato quale base ideale per il tempo libero. Volkswagen Veicoli Commerciali fa crescere la famiglia California: il nuovo
Caddy California è un modello ripensato, riprogettato e ridisegnato in ogni dettaglio. Inconfondibilmente successore del multifunzionale Caddy Beach, crossover di un van compatto e un camper concepito in modo intelligente, nel nome dice tutto: California è sinonimo di soluzioni dettagliate innovative, che lo hanno reso camper apprezzato nelle versioni T3, T4, T5, T6 e T6.1. Con il Grand
California, la Casa di Hannover ha trasferito, nel 2019, la filosofia “multiuso” del California sulla gamma Crafter. Ora, nel 2020, il nuovo Caddy California fa il suo debutto nel segmento dei camper compatti. D’ora in poi saranno quindi disponibili tre modelli del California: nasce così una famiglia di camper Volkswagen adatta ad ogni budget, ogni viaggio e ogni avventura.
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI
FORD / TRASMISSIONI PIÙ EFFICIENTI ANCHE PER LA GAMMA VEICOLI COMMERCIALI
La crescita è automatica
UN NUOVO STUDIO CONDOTTO DA FORD SVELA CHE SEMPRE PIÙ AUTOMOBILISTI, IN EUROPA, SONO ORIENTATI, NELLA LORO SCELTA DI ACQUISTO, VERSO VEICOLI A TRASMISSIONE AUTOMATICA. SOLO NEGLI ULTIMI TRE ANNI, IL NUMERO DI AUTO E VEICOLI COMMERCIALI DELL’OVALE BLU ACQUISTATI CON CAMBIO AUTOMATICO È PIÙ CHE TRIPLICATO, PASSANDO DAL 10,4 PER CENTO DEL 2017 AL 31,3 PER CENTO DEL PRIMO MESE DEL 2020.
L
FABIO BASILICO COLONIA
a tendenza alla progressiva diffusione delle trasmissioni automatiche sembra inarrestabile. Anche nel settore dei veicoli commerciali, dove l’alternativa al cambio manuale offre indubbi vantaggi nella gestione della propria attività da parte dei professionisti al volante. Un nuovo studio condotto da Ford svela che sempre più automobilisti, in Europa, sono orientati, nella loro scelta di acquisto, verso veicoli a trasmissione automatica. Solo negli ultimi tre anni, il numero di auto e veicoli commerciali Ford acquistati con cambio automatico è più che triplicato, dal 10,4 per cento del 2017 al 31,3 per cento del primo mese del 2020. Tra i modelli Ford che offrono trasmissioni automatiche inclusi nell’analisi dei dati di tutti i canali di vendita di 20 paesi in Europa rientrano i commerciali Tourneo
Connect, Tourneo Custom, Transit, Transit Connect e Transit Custom nonché il pick-up Ranger. “Tra i numerosi vantaggi delle
trasmissioni automatiche c’è che consentono ai conducenti di godere delle più recenti tecnologie di assistenza alla guida, rendendo tutto
più semplice e confortevole, dal parcheggio alla guida nel traffico ha affermato Roelant de Waard, Vice President, Marketing, Sales &
L’innovativo Tourneo Custom PHEV e, in alto, un esemplare di Transit equipaggiato con il funzionale Park Assist.
Ford ha sviluppato nuovi pannelli protettivi per garantire il social distancing
VEICOLI COMMERCIALI A PROVA DI CORONAVIRUS F ord ha annunciato l’introduzione di una nuova gamma di pannelli protettivi che possono essere montati, in modo semplice e rapido, su una vasta gamma di veicoli commerciali dell’Ovale Blu, e sono stati progettati per aiutare gli operatori a soddisfare i requisiti di social distancing in tempi d’emergenza Coronavirus e offrire ulteriore tranquillità agli occupanti. Le configurazioni delle nuove protezioni, completamente regolabili, sono state sviluppate tenendo conto delle varie esigenze dei diversi operatori, che includono scuolabus, trasferimento pazienti e servizi di trasporto pubblico. I dispositivi sono parte della gamma uffi-
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ciale di accessori Ford e sono disponibili presso i Ford Partner e sullo Shop Online di Ford in alcuni mercati selezionati. Gli schermi, completamente impermeabili, sono realizzati in plastica trasparente di polivinilcloruro (PVC) e hanno cinghie integrate per una facile installazione. Possono, inoltre, essere comodamente disinfettati, in linea con le procedure di disinfezione interna. Le ventose rimovibili si fissano all’interno dei finestrini, creando dei punti di fissaggio per le cinghie, che si possono agganciare anche ai raccordi già esistenti in cabina. I clienti possono montare, regolare e rimuovere gli schermi in mo-
Service di Ford of Europe - Ci aspettiamo che questa tendenza continui, poiché in futuro sempre più persone sceglieranno veicoli elettrici, che montano trasmissioni automatiche”. Ford offre veicoli equipaggiati con cambi automatici da oltre 70 anni. Ma la sofisticata tecnologia di oggi è molto lontana dal pionieristico Ford-O-Matic che offriva solo tre rapporti. Dalla riduzione del rumore nell’abitacolo all’aiutare ad alleviare il mal d’auto, le trasmissioni automatiche moderne offrono parecchio valore aggiunto. Questo include diverse tecnologie pensate per migliorare il comfort dei momenti trascorsi alla guida, che consentono ai conducenti, ad esempio, grazie all’Adaptive Cruise Control, di ripartire automaticamente dopo l’arresto nel traffico urbano o di parcheggiare premendo semplicemente un pulsante. Inoltre, l’app FordPass consente ai conducenti di alcuni modelli Ford con cambio automatico di avviare il motore da remoto, funzionalità che si rivela molto utile per climatizzare l’abitacolo o per sbrinare il pa rabrezza nelle mattinate più fredde. Il trend di crescita del cambio automatico è in parte guidato dal numero crescente di automobilisti che scelgono auto di piccole e medie dimensioni equipaggiate con questo tipo di trasmissione. Allo stesso modo, quando si tratta di veicoli commerciali, il 31 per cento delle unità Ford vendute a gennaio 2020 è stato scelto con trasmissioni automatiche, rispetto al 13,4 per cento nel 2017. Nello stesso mese, il 19 per cento dei modelli Transit venduti è stato equipaggiato con trasmissione automatica, rispetto al 4,7 per cento dei modelli nel 2017. Inoltre, le trasmissioni automatiche segnano il percorso verso un futuro completamente elettrificato, in cui le auto non richiederanno ai con ducenti di cambiare marcia. Guardando oltre, poi, si arriverà all’introduzione dell’auto a guida autonoma. Un esempio avveniristico è quello del nuovo Suv Ford Mustang Mach-E, che può effettivamente essere guidato con un solo pedale, poiché quando l’acceleratore viene sollevato, la frenata rigenerativa rallenta la vettura a tal punto che il pedale del freno è raramente necessario.
do semplice e rapido senza la necessità di richiedere modifiche interne. Inoltre, per una migliore conservazione degli schermi il design consente loro di essere ripiegati facilmente. Una volta installati, gli schermi non limitano il com fort dei passeggeri, lo spazio interno o il funzionamento dei sistemi di riscaldamento e ventilazione. Inoltre, il materiale in PVC trasparente consente al guidatore di mantenere la piena visibilità del parabrezza, dei finestrini laterali e degli specchietti retrovisori, mentre i passeggeri possono sentirsi e vedersi come al solito. Gli schermi possono essere montati in quattro configurazioni, dividendo le cabine tra davanti e dietro e da sinistra a destra, garantendo la configurazione ideale per le esigenze di ciascun operatore. I materiali leggeri e flessibili con fissaggi sicuri
sono progettati per prevenire lesioni in caso d’incidente e i punti di montaggio e le posizioni della cinghia consentono il normale funzionamento degli airbag laterali e a tendina. Inizialmente, la disponibilità dei pannelli è prevista per Transit e gamma Custom. Seguiranno quelli realizzati per la gamma Courier e Connect. Ford sta anche cercando soluzioni per la suddivisione interna delle cabine, che potrebbero anche contribuire a migliorare l’efficienza del carburante e dell’autonomia elettrica per i veicoli futuri. Il costruttore ha recentemente brevettato un sistema automatizzato in grado di disporre le pareti in più configurazioni all’interno della cabina, per consentirne il controllo della temperatura garantendo un uso più efficiente dell’energia.
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI
PEUGEOT / DOPO E-EXPERT LA MOBILITÀ ZERO EMISSIONI DEL LEONE PROPONE E-BOXER
Forza innata
LA GAMMA DEI COMMERCIALI DEL LEONE PROSEGUE LA SUA STRATEGIA DI ELETTRIFICAZIONE E PROPONE IL BIG VAN E-BOXER, NUOVO ALFIERE DELLA MOBILITÀ PROFESSIONALE A ZERO EMISSIONI. DOPO AVER RAGGIUNTO NEL 2019 UN LIVELLO RECORD DI VENDITE CON QUASI 274MILA VEICOLI COMMERCIALI CONSEGNATI, PEUGEOT STA INTENSIFICANDO LA SUA PRESENZA NEL MERCATO DEI MEZZI DA LAVORO ANCHE GRAZIE ALL’AGGIUNTA DI UNA NUOVA TAPPA NEL PROCESSO DI ELETTRIFICAZIONE COMPLESSIVA DELLA GAMMA.
P
LINO SINARI MILANO
eugeot e-Expert non è più solo. La gamma dei veicoli commerciali del Leone prosegue la sua strategia di elettrificazione e propone il big van e-Boxer, nuovo alfiere della mobilità professionale a zero emissioni. I veicoli elettrici si inseriscono a pieno titolo nella grande offensiva che il costruttore francese sta perseguendo con successo all’interno del combattuto comparto dei van. Dopo aver raggiunto nel 2019 un livello record di vendite con quasi 274mila veicoli commerciali
consegnati, Peugeot sta intensificando la sua presenza nel mercato dei mezzi da lavoro anche grazie all’aggiunta di una nuova tappa nel processo di elettrificazione complessiva della gamma. Forte del successo commerciale ottenuto dalle varie generazioni, con oltre 1.250.000 veicoli prodotti e venduti in 110 paesi dal lancio avvenuto nel 1994, Peugeot Boxer si presenta con una nuova gamma di versioni elettriche caratterizzata da: 2 livelli di autonomia che arriva fino a 340 km, 2 capacità della batteria (37 kWh e 70 kWh), 4 lunghezze e 3 altezze, un carico utile fino a 1.890 kg
(a seconda della versione), un volume di carico identico alla versione a combustione interna che arriva fino a 17 mc. Il mercato dei furgoni rappresenta più di 550mila veicoli venduti all’anno in Europa, con Boxer che aumenta ogni anno la sua presenza. Da notare che la produzione dell’attuale versione di Boxer, lanciata nel 2014, supera i 400mila esemplari. Recentemente aggiornato agli standard Euro6d con una gamma adattata agli usi specifici dei professionisti, l’ammiraglia van del Leone aumenta ulteriormente il suo appeal con la versione 100 per cento elettrica e-Bo-
xer. Tenuto conto che quasi l’80 per cento dei conducenti di veicoli commerciali percorre in media meno di 200 km al giorno, e-Boxer diventa una scelta intelligente ancor più rafforzata dalla possibilità di accedere ai centri urbani, in alcuni dei quali l’ingresso è consentito solo a veicoli 100 per cento elettrici. Senza dimenticare che la nuova versione mantiene tutte le apprezzate caratteristiche di Boxer tradizionale ed è in grado di soddisfare le esigenze di artigiani, aziende della distribuzione, amministrazioni pubbliche che cercano un veicolo a emissioni zero per il trasporto di merci da un posto all’altro. Il big van full electric non scende a compromessi in termini di capacità di carico poiché le batterie sono state installate sotto il pavimento. Fedele all’ideale di un’offerta ampia e per ogni esigenza, offre un’ampia gamma di versioni di carrozzeria per adattarsi ad ogni utilizzo e lavoro. Basato su 3 diverse lunghezze di passo (3 m, 3,45 m e 4,04 m), le versioni furgonate sono disponibili in 4 lunghezze (L1, L2, L3 e L4) e 3 altezze (H1, H2 e H3), per un totale di 5 diverse combinazioni di volume che vanno da 8 a 17 mc di capacità di carico e con una portata fino a quasi 2.000 kg. L’e-Boxer è disponibile anche in altre versioni per soddisfare specifiche esigenze professionali o specifici allestimenti: telaio cabina singola (L2, L3 e L4), telaio doppia cabina (L3), pianale cabinato (L3 e L4). Il modello ha mantenuto il design possente, forte ed elegante delle versioni a combustione interna ed è riconoscibile all’esterno grazie a specifici monogrammi: “e-Boxer” po sto sul portellone posteriore ed “e” posto lateralmente. Lo sportellino per la ricarica (al posto dello sportellino del serbatoio del carburante) si trova sul lato sinistro vicino alla portiera del conducente. All’interno, il pratico e funzionale cruscotto è dotato di numerosi vani portaoggetti e di 3 pulsanti al posto del comando del cambio per selezionare la modalità di guida del veicolo: “D” per la marcia avanti (Drive), “N” per la folle (Neutral), “R” per la retromarcia (Reverse). Uno specchietto retrovisore interno specifico
con display integrato trasmette le informazioni sul funzionamento del veicolo: livello di carica della batteria in percentuale, autonomia in chilometri, tensione in Volt, amperaggio, modalità di guida (D, N o R). In opzione sono disponibili numerose dotazioni tecnologiche, tra cui: navigazione con touchscreen e schermo da 9 pollici, telecamera di retromarcia, Active Safety Brake, avviso di attraversamento involontario della linea, sistema di monitoraggio degli angoli ciechi, regolazione automatica della velocità, Grip Control & Hill Descent Control (sistema antipattinamento e controllo di velocità in discesa), Rear traffic alert, Luci diurne (DRL) a Led. Il nuovo e-Boxer adotta un motore 100 per cento elettrico in grado di erogare una potenza massima di 90 kW/ 122 cv e una coppia massima di 260 Nm disponibile immediatamente. La trasmissione è dotata di un meccanismo di recupero dell’energia che viene attivato sia al rilascio del pedale dell’acceleratore che durante la frenata. La velocità massima è limitata a 110 km/h (e 90 km/h per le versioni da 4 tonnellate). A seconda delle esigenze, le capacità disponibili delle batterie agli ioni di litio sono di 37 kWh o 70 kWh. Le versioni L1 e L2 sono disponibili con la batteria da 37 kWh che permette un’autonomia fino a 200 km, le versioni L3 e L4 (così come il pianale cabinato L2) sono dotate di una batteria da 70 kWh con un’autonomia fino a 340 km. La ricarica è compatibile con prese di tipo 2 (per la ricarica in modalità 2 o modalità 3 con corrente alternata) e combo CCS 4 (per la ricarica rapida in modalità 4 con corrente continua). Il veicolo è dotato di serie di un doppio caricatore di bordo (monofase 7 kW e trifase 22 kW), in grado di soddisfare tutti gli utilizzi e le soluzioni di ricarica. Per supportare i propri clienti nella transizione energetica, Peugeot ha lanciato un’ampia gamma di servizi. L’e-BOXER sarà commercializzato in Italia nel corso del primo trimestre 2021. Verrà prodotto presso lo stabilimento Sevel in Val di Sangro, quindi elettrificato e approvato dal partner inglese Bedeo, costruttore e fornitore di veicoli elettrici.
Lo specchietto retrovisore con display integrato. A sinistra, i pulsanti al posto del comando del cambio e per selezionare la modalità di guida.
È ambizioso il nome del nuovo gruppo derivante dalla fusione di FCA e Groupe PSA
STELLANTIS ILLUMINA IL PERCORSO DEL FUTURO T rae ispirazione dalla classicità ma punta decisamente verso il futuro il nome del nuovo gruppo derivante dalla fusione di FCA e Groupe PSA. Si chiama Stellantis la società holding del nuovo gruppo che punta al completamento della fusione paritetica (50/50), come definita nel Combination Agreement siglato il 18 dicembre 2019. Il termine “Stellantis” deriva dal verbo latino “stello” che
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significa “essere illuminato di stelle”. Un buon auspicio per un’operazione aziendale storica che prevede il nuovo e ambizioso allineamento di marchi automobilistici leggendari e forti culture aziendali che, unendosi, sono in procinto di creare uno dei nuovi leader nella prossima era della mobilità, preservando al contempo sia il valore eccezionale dell’insieme sia
i valori delle singole parti costituenti. Stellantis unirà la dimensione di un Gruppo veramente globale con una straordinaria ampiezza e profondità di talento, know-how e risorse per fornire le soluzioni di
mobilità sostenibile dei prossimi decenni. Le origini latine del nome rendono omaggio alla lunga e importante storia delle due società fondatrici mentre l’evocazione dell’astronomia richiama lo spirito di ottimismo, energia
e rinnovamento alla base di questa unione destinata a cambiare il settore automotive. Il processo d’identificazione del nuovo nome è iniziato subito dopo l’annuncio del Combination Agreement e il senior management di entrambe le società è stato attivamente coinvolto durante l’intero processo, supportato da Publicis Group. Il nome verrà utilizzato esclusivamente a livello di Gruppo, come Corporate Brand. Il prossimo passo nel processo sarà la presentazione di un logo che, con il nome, definirà l’identità del
nuovo Gruppo. I nomi e i loghi preesistenti dei singoli marchi costitutivi del Gruppo rimarranno invece invariati. Come precedentemente indicato, si prevede che la fusione sarà completata entro la fine del primo trimestre 2021, subordinatamente al soddisfacimento delle consuete condizioni di closing, inclusa l’approvazione da parte degli azionisti di entrambe le società nelle rispettive Assemblee straordinarie e il soddisfacimento dei requisiti antitrust e altri requisiti normativi.
N° 293 / Ottobre 2020
VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI MAN / MAXI FORNITURA DI TGE 140 CV TETTO ALTO
Il piccolo del Leone in campo per BIG SONO 16 I FURGONI MAN CHE VANNO AD ARRICCHIRE LA FLOTTA DELL’AZIENDA ROMANA CHE, CON I SUOI SERVIZI AL MONDO DELLA DISTRIBUZIONE, STA RIVOLUZIONANDO LA GESTIONE DELLA LOGISTICA. “SU QUESTO MODELLO ABBIAMO DECISO DI PUNTARE PER TUTTI GLI SVILUPPI IN PROGRAMMA NEI PROSSIMI MESI: FAREMO UN ULTERIORE PASSO AVANTI SULLA STRADA DELL’EFFICIENZA E DELLA SOSTENIBILITÀ”, DICHIARA MARCO CICINI, CEO DI BIG.
N
MICHELE S. ALTIERI ROMA
ata nel 2015, puntando all’analisi della flot ta e alle nuove tecnologie per sviluppare il business dell’azienda cliente, BIG (Business Innovation Group) ha presto raggiunto volumi e giro d’affari tali da perdere la configurazione di start-up. Nella sua crescita si è aperta a nuovi progetti e iniziative (“aperti al confronto” è il claim dell’azienda). Sul numero di LuglioAgosto di quest’anno de “Il Mondo dei Trasporti” pubblicavamo la notizia della partnership con SIFÀ, leader nel noleggio, con cui BIG condivide valori comuni, tra cui propensione alle nuove tecnologie e alla loro implementazione a sostegno dello sviluppo del business del cliente e avvio di progetti specifici, con approccio “sartoriale” al cliente finale. Ad oggi BIG con noleggio SIFÀ ha inserito in flotta 25 veicoli più 10 solo per il mondo dei corrieri. La stessa metodologia di analisi, basata su valori comuni e individuazione del meglio per i clienti, è stata applicata anche nella scelta del MAN TGE per implementare la flotta di veicoli commerciali gestiti. Obiettivo di Marco Cicini, Ceo di BIG, è sempre stato capire e ottimizzare il lavoro delle flotte, in particolare quelle più vicine al
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mondo della distribuzione e della logistica. Non sorprende quindi che, con un lungo background da commerciale di un’importante casa costruttrice, abbia sempre cullato l’idea di creare qualcosa che po tesse incidere su questo mondo e contribuire a rendere più efficiente la gestione dei veicoli. Un settore in grande evoluzione che, con la globalizzazione e il prorompente avvento dell’e-commerce, ha visto incrementare in maniera esponenziale il proprio
volume d’affari e di conseguenza il numero dei player. “È corretto affermare - spiega Cicini - che vi è un numero sempre maggiore di aziende che offrono servizi di distribuzione e di logistica, ma è anche ve ro che i grandi gruppi tendono a diventare sempre più grandi, sia attraverso una crescita interna, sia attraverso l’ac quisizione delle realtà più piccole, spesso con l’obiettivo di potenziare la propria pre senza in particolari aree geografiche. BIG
con i suoi allestimenti tecnologici vuole essere partner di entrambe queste realtà”. ALLESTIMENTI TECNOLOGICI
Il ventaglio di allestimenti tecnologici BIG è costituito da cinque proposte, pacchetti che si declinano in vari livelli di complessità e completezza, con una serie di parametri per ottimizzare il lavoro e l’impiego dei veicoli. “Per
Marco Cicini (a sinistra), Ceo di BIG, riceve la simbolica chiave dei 16 MAN TGE da Paolo Dei Rossi, Fleet Senior Salesman Van MAN Italia.
quanto riguarda la flotta - ricorda Cicini - in questo momento stiamo monitorando oltre 7mila veicoli commerciali e siamo sempre alla ricerca delle soluzioni ottimali per i nostri clienti. Per questo abbiamo voluto mettere alla prova an che il MAN TGE che, per qualità dei materiali, affidabilità meccanica e comfort di guida, rispondeva ai nostri criteri di selezione. Circa un anno fa ne abbiamo acquistato uno, che abbiamo monitorato impiegandolo nel servizio di noleggio attivato all’interno della nostra società. Non è un business secondario, se pensiamo che gestiamo oltre 150 veicoli commerciali, ma per noi è anche l’opportunità di verificare e sviluppare in prima persona i nostri pacchetti. MAN TGE ci ha confermato completamente le sue qualità: molti clienti che l’hanno utilizzato ne sono rimasti entusiasti e su questo modello abbiamo deciso di puntare per tutti gli sviluppi che abbiamo in programma nei prossimi mesi. Ancora prematuro parlarne, ma sarà un ulteriore passo avanti sulla strada dell’efficienza e della sostenibilità”. I 16 furgoni MAN TGE di BIG sono in configurazione 3.140, tetto alto con passo ruota di 3.640 mm, motore turbodiesel Euro 6 da 140 cv e cambio manuale a sei marce. I cinque pacchetti proposti da BIG partono dal Light Management, il servizio di geolocalizzazione che contribuisce al miglioramento della gestione della flotta grazie a un maggiore controllo, passano attraverso il Pack Technology e il Pack Management, fino ad arrivare al Pack Van Deliverò, l’allestimento più completo, ideale per i corrieri poi ché assicura l’ottimizzazione dei costi e il miglioramento dei processi aziendali grazie a una panoramica completa della propria flotta, garantita dall’utilizzo della piattaforma BBS System Maps. Il quinto pacchetto è il Portal Cruise, la nuova implementazione della piattaforma gestionale BBS System Maps. “Con questi pacchetti - conclude Cicini - monitoriamo e analizziamo l’andamento dell’azienda sotto l’aspetto dell’utilizzo dei veicoli. Ottimizzare il veicolo in funzione all’uso è il nostro obiettivo e questi pacchetti servono a ren dere completa la conoscenza delle condizioni di utilizzo per individuare la soluzione ottimale”. “Siamo molto soddisfatti - afferma Matteo De Marchi, Direttore Prodotto Van di MAN Italia della collaborazione con Business Innovation Group, con la quale condividiamo il servizio al cliente, da sempre vero e proprio punto di forza di MAN, e l’obiettivo di ridurre il più possibile, attraverso l’analisi dei dati disponibili, i costi di gestione delle flotte aziendali”. Dei veicoli forniti 15 TGE so no allestiti con il Pack Management e uno con il Pack Van Deliverò.
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI MAN / SOLUZIONE 4X4 ANCHE PER LE VERSIONI DA 5 E 5.5 TONNELLATE
TGE è ancora più integrale
S
LINO SINARI
CON LE NUOVE VARIANTI TGE, GIÀ ORDINABILI, MAN OFFRE VEICOLI A TRAZIONE INTEGRALE
MONACO
CONFIGURABILI NEL
i amplia l’offerta del MAN TGE. Il van con il marchio del Leone propone una più ampia scelta di versioni a trazione integrale. MAN Truck & Bus propone la soluzione 4x4 anche per le configurazioni da 5 e 5.5 tonnellate e con le nuove varianti, sviluppate in collaborazione con l’azienda austriaca Oberaigner e già ordinabili, offre veicoli a trazione integrale leggeri nelle versioni telaio, furgone o minibus configurabili nel segmento da 3 a 5,5 t. La conversione a trazione integrale è ordinabile direttamente da fabbrica. Tra i diversi campi di applicazione troviamo il soccorso antincendio e d’emergenza, gli impieghi comunicali, le attività edili ma anche camper e minibus o qualsiasi impiego fuoristrada dove è necessario disporre di elevato carico utile. La caratteristica comune dei nuovi veicoli da 5,0 e 5,5 t è un sistema di trazione integrale permanente con differenziale Torsen, basato su una trazione posteriore e dotato di un convertitore di coppia che trasmette potenza agli assi anteriori. Quando una delle due ruote tende ad accelerare, come in caso di pattinamento, il dispositivo interviene automaticamente trasferendo la coppia alla ruota con maggiore trazione. La conversione da trazione semplice a integrale, per i veicoli da 5 e 5,5 t, viene applicata sui veicoli in versione furgone e telaio, con pneu-
SEGMENTO DA TONNELLATE.
3 A 5,5
LA GAMMA
ESISTENTE DI VEICOLI A TRAZIONE INTEGRALE LEGGERI NELLA VERSIONE TELAIO, FURGONE O MINIBUS È ORA INTEGRATA DA VEICOLI DA 5 E 5,5 T, GRAZIE ALLA COLLABORAZIONE TRA IL COSTRUTTORE DI
MONACO E
L’AZIENDA AUSTRIACA
OBERAIGNER.
matici gemellati, motore diesel da 2 litri con 130 kW/ 177 cv di potenza massima e 410 Nm di coppia. Il cliente può scegliere tra un cambio manuale a sei marce o automatico a otto marce e un passo di 3.640 o 4.490 millimetri. La trasformazione da trazione po steriore a integrale
non comporta nessuna modifica sull’altezza del telaio e di conseguenza del vano di carico che risulta essere un vantaggio nel caso di veicoli con allestimento ambulanza o minibus. Tuttavia, per i clienti che desiderano aumentare l’altezza da terra è possibile prevedere un incremento di 30
millimetri. Con un’offerta completa di veicoli a trazione integrale MAN Truck & Bus offre ora ai propri clienti una scelta ancor più ampia di tipologie di configurazione e d’impiego per qualsiasi applicazione. Le configurazioni del MAN TGE fino a 3,5 t re-
stano invariate ed è quindi sempre possibile richiedere la versione con trazione integrale intelligente, che si attiva solo al bisogno e che consente all’autista di guidare con il massimo comfort e in sicurezza su qualsiasi terreno.
MAN / BVG UTILIZZA IL VAN ELETTRICO PER L’ASSISTENZA AL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE
Service green grazie a eTGE
LA SOCIETÀ CHE SI OCCUPA DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE DI BERLINO, LA BERLINER VERKEHRSBETRIEBE (BVG), HA AVVIATO UN PROCESSO DI MODERNIZZAZIONE DELLA PROPRIA FLOTTA E SI STA FORTEMENTE ATTIVANDO NELLA MOBILITÀ
M
ELETTRICA. DALLA FINE DEL 2018, AL SUO FIANCO CI SONO CINQUE FURGONI
CRISTINA ALTIERI BERLINO
AN eTGE è in prima fila nel sostenere le aziende impegnate sul la strada della sostenibilità. La società che si occupa del trasporto pubblico locale di Berlino, la Berliner Verkehrsbetriebe (BVG), ha avviato un processo di modernizzazione della propria flotta e si sta fortemente attivando nella mobilità elettrica. Dalla fine del 2018, al suo fianco ci sono cinque furgoni MAN eTGE che vengono utilizzati come veicoli di servizio e
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MAN ETGE CHE VENGONO UTILIZZATI COME
VEICOLI DI SERVIZIO E IMPIEGATI ANCHE PER TEST DEL PRODOTTO ELETTRICO, IN CONDIZIONI DI REALE UTILIZZO. impiegati anche per test del prodotto elettrico, in condizioni di reale utilizzo. “La mobilità elettrica è vantaggiosa non solo da un punto di vista ecologico, ma anche economico”, afferma Heinrich Coenen, responsabile della flotta di veicoli commerciali leggeri. “La guida è molto silenziosa, senza strappi e con una notevole accelerazione. In prossimità di un semaforo ho tolto il piede dall’acceleratore, lasciando che il veicolo a vanzasse sfruttando l’inerzia, ho recuperato energia per le batterie - dice Daniel Dech descrivendo le sue impressioni di guida a bordo dell’eTGE
- In termini di dinamica di guida, il veicolo elettrico è e qui parabile ai veicoli con motori a combustione”. La riduzione dell’inquinamento ambientale è un grosso progetto per la società di trasporto pubblico di Berlino. “Vogliamo essere pionieri nella mobilità elettrica - continua Coenen Se riusciamo a convertire l’intero parco veicoli verso tecnologie sostenibili, anche altre grandi compagnie di trasporto saranno in grado di fare lo stesso”. In BVG, la flotta interna di veicoli comprende 400 mezzi, compresi i 5 eTGE. Entro il 2025 Coenen vuole
elettrificare completamente l’intera flotta interna. E dal 2030 in poi, la flotta di autobus BVG, che conta attualmente circa 1.500 veicoli, trasporterà i passeggeri esclusivamente con propulsione priva di emissioni. “I nostri furgoni percorrono generalmente brevi distanze ma per un periodo di tempo prolungato - spiega Coenen - In questo modo riusciamo ad avere una corretta pianificazione dei tempi di u ti lizzo e di ricarica. Inoltre, durante l’utilizzo sono necessarie molte soste e ripartenze che sono la principale causa di elevate emissioni nelle trasmissioni conven-
zionali”. I vantaggi della mobilità elettrica possono essere sfruttati appieno quando si utilizza MAN eTGE. Il costo d’acquisto del veicolo, viene ammortizzato dopo pochi anni. “Se, in futuro, i veicoli elettrici verranno prodotti e venduti in quantità ancor maggiori, l’ammortamento sarà raggiunto ancora più velocemente - calcola Coenen - La mobilità elettrica paga non solo in termini ecologici, ma anche economici”. I cinque furgoni eTGE vengono impiegati quotidianamente coprendo due turni di servizio. Trasportano la posta aziendale interna e si muovono per compiere gli interventi di manutenzione e assistenza tecnica. Il vano di carico è allestito con scaffalature e sistemi di ancoraggio dei materiali per trasportare strumenti, pezzi di ricambio e merce varia in modo ordinato e sicuro. Anche i pesanti assali del tram e della metropolitana vengono trasportati a bordo dei MAN eTGE. Il motore elettrico da 100 kW fornisce sempre una potenza sufficiente: BVG imposta generalmente una stazione di ricarica CA separata con 11 kW per ciascun veicolo elettrico in modo che la batteria possa essere caricata subito dopo il turno. “Con un’autonomia di circa 120 chilometri in ambito urbano, stiamo ottimizzando l’utilizzo del veicolo”, riferisce ancora Daniel Dech. Con testualmente, il gestore della flotta di BVG Heinrich Coenen sta lavorando per migliorare ulteriormente le condizioni generali per lo sviluppo della mobilità elettrica. Insieme ad altre società come Stromnetz Berlin e Berliner Stadtreinigung (BSR), BVG ha lanciato il progetto di ricerca Smart eFleets. I partner del progetto stanno pianificando la condivisione del car pooling e anche una rete di punti di ricarica rapida per poter ricaricare i veicoli elettrici in qualsiasi momento, soprattutto durante le ore di maggior utilizzo e traffico.
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI VOLKSWAGEN VEICOLI COMMERCIALI / 39 CRAFTER ALLESTITI GEMA PER DHL
La sfida dei corrieri
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L’IMPONENTE FORNITURA PER NEW MASTER COURIER, SUB-FORNITORE UFFICIALE DI DHL EXPRESS, È COMPOSTA DA CRAFTER VAN LOGISTIC PASSO MEDIO TETTO ALTO 2.0 TDI 140 CV, TUTTI ALLESTITI DA GEMA. L’AZIENDA, LEADER NELLA PROGETTAZIONE E PRODUZIONE DI ALLESTIMENTI PER VEICOLI COMMERCIALI, HA PREPARATO I VEICOLI CON DELLE PARTICOLARI SCAFFALATURE E SOLUZIONI PROPRIE DEL MERCATO DEI “COURIER”, CHE CONSENTONO UNA MIGLIORE GESTIONE DELLO SPAZIO ED UNA VELOCIZZAZIONE DEL PROCESSO DI STIVAGGIO E DISTRIBUZIONE DEL MATERIALE.
FABIO BASILICO VERONA
li allestimenti della specialista GEMA impreziosiscono i Volkswagen Crafter e ne aumentano la valenza operativa. La prova è la commessa di ben 39 esemplari dell’ammiraglia di Volkswagen Veicoli Commerciali consegnati a New Master Courier, sub-fornitore ufficiale di DHL Express. L’imponente flotta è interamente allestita GEMA. New Master Courier raggiunge così un parco totale di 161 Crafter. La fornitura è composta esclusivamente da Crafter Van Logistic Passo Medio Tetto Alto 2.0 TDI 140 cv. GEMA, azienda fiorentina leader nella progettazione e produzione di allestimenti per veicoli commerciali, ha preparato i Crafter con delle particolari scaffalature e soluzioni proprie del mercato dei “Courier”, che consentono una migliore gestione dello spazio e una velocizzazione del processo di stivaggio e distribuzione del materiale. La scelta dell’allestimento di un furgone è importantissima per il professionista che, in particolare nel nostro Paese, è abituato a rivolgersi, una volta acquistato il veicolo, al suo allestitore di fiducia o ad affidarsi alla concessionaria, affinché quel mezzo su cui ha investito diventi effettivamente efficace compagno di lavoro nella sua attività quotidiana. Nel puntare ai corrieri espresso ma anche alle società multiservizi, Volkswagen
Veicoli Commerciali ha appena lanciato 12 versioni del big van Crafter con allestimento GEMA, che sta portando nel mondo la sua geniale intuizione: l’allestimento in estruso di alluminio, leggero, maneggevole, versatile e nello stesso tempo resistente. Realtà giovane, nata nel 2010 con un team di manager di comprovata esperienza e una squadra di giovani e entusiasti collaboratori, GEMA per la prima volta porta il suo allestimento nel listino di una Casa costruttrice. “Si tratta - spiega il CEO di GEMA Alessandro Lulli - di tre tipologie di veicoli, due delle quali rivolte al mondo dei corrieri espresso, che si differenziano per la presenza o meno della paratia con porta scorre-
vole; la terza tipologia è per l’utilizzo come officina mobile, per artigiani e società multiservizi”. “Purtroppo - aggiunge Lulli - l’allestimento non viene considerato nel valore residuo di un veicolo, che viene calcolato, dopo quattro anni dall’acquisto, unicamente sulla base del prezzo di listino. Considerando che oggi il mondo dei corrieri si rivolge alle aziende di noleggio, per queste ultime l’acquisto di un veicolo allestito già a listino rappresenta un investimento, perché aumenta il valore residuo del veicolo; dopo quattro anni il veicolo ha un maggiore valore di mercato”. Ci sono vantaggi anche per l’utilizzatore finale, corriere e spresso, artigiano o multiutility? “In-
nanzitutto - dice ancora Alessandro Lulli - il costo del canone mensile: l’azienda di noleggio acquista un veicolo dal valore residuo più alto e può quindi pra ticare una rata più contenuta, a tutto vantaggio dell’utilizzatore finale. Quest’ultimo, inoltre, per i servizi di assistenza postvendita può fare riferimento all’intero gruppo di concessionarie del costruttore, in questo caso di Volkswagen Veicoli Commerciali: GEMA si sta occupando attivamente della formazione presso la rete di concessionarie, in modo che il personale sia preparato per l’eventuale assistenza sull’allestimento e su come effettuare i controlli di manutenzione ordinaria, affinché i servizi post-vendita
siano rapidi e efficaci e consentano al cliente finale il minor tempo di fermo del veicolo possibile”. Leggerezza, resistenza e fonoassorbenza: sono caratteristiche di punta delle scaffalature in estruso di alluminio di GEMA: l’allestimento è leggero e non invasivo, ovvero non sot trae nulla alla portata utile del mezzo; è robusto e in grado di resistere a carichi elevati e condizioni di continuo stress; inoltre, è silenzioso. Nel fondo dell’allestimento GEMA non è in alcun modo presente la lamiera sotto il tappeto in gomma, che rischia di spostarsi e provocare vibrazioni e rumori. GEMA equipaggia i veicoli con fondi in materiale plastico composito, che assorbe il rumore e annulla l’effetto lamiera che nei viaggi arreca fastidio ai conducenti. Con la consegna dei 39 Crafter, Volkswagen Veicoli Commerciali e DHL rafforzano la loro partnership attraverso il provider New Master Courier al quale sono stati già consegnati 161 Crafter, 56 dei quali dedicati a DHL. Questa proficua e longeva collaborazione consente a Volkswagen Veicoli Commerciali di consolidare la sua posizione di leadership nel mercato dei Courier. Inoltre, l’abbinamento di veicolo e allestimento “ad hoc” fornisce caratteristiche tecniche all’avanguardia con massima resa e il corriere può veramente contare su uno strumento di lavoro altamente affidabile, sicuro e adatto alle sue esigenze.
Avviata la produzione della versione elettrica nello stabilimento di Wrzesnia
NASCE IN POLONIA LA FAMIGLIA CRAFTER N ello stabilimento di Volks wagen Veicoli Commerciali di Wrzesnia, Polonia, è ufficialmente partita la produzione in serie del l’eCrafter, la versione elettrica del big van tedesco. Dopo quasi due anni di coproduzione con lo stabilimento principale del marchio di Hannover, è ora compito della sede polacca portare avanti la pro-
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duzione di tutte le versioni del Crafter. Lo stabilimento di Wrzesnia è una delle fabbriche di automobili più moderne a livello globale. Dal 2016, vale a dire dalla sua messa in funzione, Volkswagen si impegna a favore di uno sviluppo continuo delle sue competenze. Sia lo stabilimento di Wrzesnia che il Crafter, ora
prodotto in questa sede in tutte le sue varianti, rappresentano elementi chiave per la marca Volkswagen Veicoli Commerciali. L’e-Crafter rappresenta la soluzione ideale per il sistema logistico urbano. L’autonomia e la capacità della batteria lo rendono infatti ideale per l’impiego quotidiano nel servizio di consegne del co-
siddetto ultimo miglio. L’eCrafter offre inoltre vantaggi significativi per l’ambiente, essendo un veicolo a emissioni zero, a gas di scarico zero e dotato di trazione elettrica a rumorosità zero, il tutto con un impatto diretto positivo sulle condizioni di vita degli abitanti e al contempo con un maggiore comfort lavorativo del guidatore.
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI
SIFÀ / LA FLOTTA È COMPOSTA AL 40 PER CENTO DI LCV E SONO COMPRESI GLI ALLESTIMENTI
Il noleggio sulla strada dei van
I
“GRAZIE ALL’EXPERTISE NEL SETTORE E ALLA STRETTA COLLABORAZIONE CON TEAM ESPERTI DI ALLESTITORI, SIFÀ È RICONOSCIUTA COME SPECIALISTA NEL TRASPORTO COMMERCIALE - SPIEGA L’AMMINISTRATORE DELEGATO PAOLO GHINOLFI - PROPONIAMO SOLUZIONI PER OGNI SETTORE: FOOD, PHARMA, OFFICINE MOBILI, VENDING, LOGISTICA. CON DUE PLUS: LA PRESENZA DI UNA SQUADRA SPECIALIZZATA E LA POSSIBILITÀ DI FORNIRE ALLESTIMENTI SU MISURA. INOLTRE, METTIAMO A DISPOSIZIONE ANCHE L’UTILIZZO DI MEZZI DIVERSI PER LUNGHE E PER BREVI DISTANZE, COME LE CONSEGNE NELL’ULTIMO MIGLIO, O IL SUPPORTO ALLA GESTIONE DEI PICCHI DI LAVORO”.
FABIO BASILICO REGGIO EMILIA
l noleggio è sempre più compagno ideale dei van. Gli utilizzatori di veicoli commerciali ricorrono con maggiore frequenza a questa alternativa, oggi più che mai attuale e in forte espansione. Basti pensare al trasporto a temperatura controllata che esige la riduzione massima del rischio di shock termici, che possono alterare le caratteristiche dell’alimento o le proprietà del farmaco. Ebbene, anche in questo delicato settore operativo è possibile optare per veicoli a noleggio scegliendo il van più adatto alla propria specifica mission operativa. In che modo? Rivolgendosi agli specialisti del noleggio, come SIFÀ, che oggi si propone sul mercato come partner aziendale di riferimento anche nel campo degli LCV. Paolo Ghinolfi, Amministratore delegato della Società Italiana Flotte
A ziendali, spiega i punti di forza della società nel noleggio a lungo termine dei veicoli commerciali: “Gra zie all’expertise nel settore e alla stretta collaborazione con team esperti di allestitori, SIFÀ è riconosciuta come specialista nel trasporto commerciale. La nostra flotta è composta al 40 per cento di LCV e offriamo soluzioni specifiche e allestimenti personalizzati per ogni mercato: food, pharma, officine mobili, vending, logistica. Con due plus: la presenza di una squadra specializzata e la possibilità di fornire allestimenti su misura. Inoltre, mettiamo a disposizione anche l’utilizzo di mezzi diversi per lunghe e per brevi distanze, come le consegne nell’ultimo miglio, o il supporto alla gestione dei picchi di lavoro”. SIFÀ offre anche la possibilità di noleggiare veicoli usati di prima scelta: “abbiamo selezionato mezzi pari al nuovo, sicuri, subito disponibili e consegnati al domicilio del
cliente, che consentono di coprire necessità immediate e potenziare la flotta in tempi rapidi - dice ancora Ghinolfi - Una formula innovativa, che unisce il risparmio di un canone fisso sempre più conveniente rispetto al nuovo a tutti i vantaggi e i servizi offerti dal noleggio a lungo termine. E oltre al noleggio, SIFÀ mette a disposizione l’opzione di acquisto dei veicoli usati”. La catena del freddo è al centro dell’attenzione di SIFA’. Essa non riguarda solo i beni alimentari, che a seconda della loro natura impongono temperature differenti e veicoli di trasporto merci allestiti di conseguenza, ma anche il settore farmaceutico, che è regolamentato con direttive dettagliate per mantenere inalterate le caratteristiche del farmaco per tutto il periodo di validità dello stesso. In ambito alimentare, la normativa copre tutti gli aspetti relativi all’ottimale conservazione del prodot-
to lungo l’intera filiera: si va dalla temperatura, le cui condizioni sono descritte nella norma ISO 9001:2008, all’osservanza del Dl. 193/2007 relativo ai controlli in materia di sicurezza alimentare e al manuale di autocontrollo e registrazione della temperatura nelle varie fasi della filiera (HACCP). Nel settore farmaceutico la Circolare 2 del 13/1/2000 del Ministero della Salute obbliga gli operatori del settore, inclusi i trasportatori, alla conservazione dei medicinali alle temperature indicate sulle confezioni. I veicoli commerciali frigoriferi refrigerati adibiti al trasporto di alimenti deperibili devono attenersi ai requisiti della normativa internazionale ATP (Accord Transport Perissable), che descrive le caratteristiche dei due tipi principali di furgoni, gli isotermici e i refrigerati. I furgoni isotermici presentano un cassone rettangolare termicamente isolato montato sul telaio del furgone stesso. Il
SIFÀ / Anche con l’usato il noleggio è una soluzione che conviene
MEZZI GIOVANI RIMESSI COMPLETAMENTE A NUOVO C onsentire alle aziende e ai professionisti di ripartire rispondendo alle necessità lavorative in maniera rapida, senza le attese che, inevitabilmente e ancor più nella fase post-pandemica, rischiano di allungare i tempi dell’arrivo di un veicolo nuovo. Questo l’obiettivo con cui SIFÀ ha lanciato l’iniziativa dell’usato a noleggio (con possibilità anche di acquisto), proseguendo lungo un percorso che ha visto la società, operativa nel noleggio a lungo termine di vetture e veicoli commerciali, impegnata in prima li nea
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prima, durante e ora dopo il lockdown. “Vogliamo rispondere all’esigenza dei clienti che hanno bisogno di veicoli di pronta disponibilità, ad esempio per il settore alimentare, per il pharma, la distribuzione alla GDO e le consegne e-commerce: chi ha bisogno di un furgone non può aspettare troppo tempo - spiega Sabino Fort, Direttore Commerciale (nella foto) Abbiamo selezionato, all’interno del parco dei veicoli commerciali, quelli più giovani o con meno chilometri; sottoposti ad attività di rimessa a
furgone isotermico può diventare un veicolo frigorifero qualora sia dotato di “gruppo frigorifero”. Invece, i refrigerati sono dotati di piastre eutettiche o altre apparecchiature che mantengono la temperatura al di sotto dei -20 gradi. L’ATP divide i furgoni in classi a seconda della capacità di refrigerazione del suo allestimento: classe A per temperature fino a 0°C, classe B fino a -10°C, classe C per temperature oltre i -20°C, per un totale di 12 sigle ATP, che identificano altrettanti modelli. Ogni alimento o prodotto necessita di essere trasportato a una temperatura specifica: è pertanto opportuno farsi consigliare dagli esperti su quali sono il modello e l’allestimento più idonei per rispondere alle proprie esigenze di business. Ed è qui che entra in gioco il team SIFÀ mettendo a disposizione dei clienti conoscenze e competenze in linea con le più attuali esigenze di mercato.
nuovo e tagliandati, su questi abbiamo costruito un’offerta di ri-noleggio. Trattandosi di veicoli usati, oltre al vantaggio della consegna in tempi rapidi, il canone è decisamente concorrenziale: rispetto al nuovo la forbice è del 15-20 per cento. Nella flotta abbiamo furgoni di varie dimensioni, capacità di carico e prestazioni, con possibilità di un allestimento su richiesta”. È previsto un limite temporale per questo tipo di noleggio? “L’ideale - afferma Sabino Fort - è prevedere almeno 12 mesi, ma in qualche caso abbiamo accolto richieste semestrali con la possibilità, alla scadenza, di trasformare il contratto in lungo termine. L’approccio è quello noto di
SIFÀ: soluzioni flessibili e customizzate, che non escludono affatto future novità in base alle necessità della clientela. La proposta sta riscuotendo interesse: sul nostro sito stiamo implementando una sezione dedicata con le foto dei veicoli e la doppia opzione noleggio o acquisto”. Quali sono i vantaggi che più attraggono in questo tipo di soluzione? “Oltre al risparmio, sicuramente la pronta disponibilità è elemento chiave nella scelta - dice ancora Sabino Fort - Con questa opzione abbiamo consegnato veicoli per la filiera alimentare, per il pharma, la distribuzione alla GDO e le consegne ecommerce ma anche per flotte”.
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI SPECIALE / MERCEDES-BENZ VANS ALL’ALBA DEL 2021
Una cascata di novità con i commerciali della Stella
MERCEDES-BENZ VANS È SEMPRE PIÙ PROTAGONISTA ASSOLUTA NEL SETTORE DEI VEICOLI COMMERCIALI. TANTE LE NOVITÀ PROPOSTE O ANNUNCIATE PROPRIO IN QUESTO DIFFICILE ANNO. SI VA DALL’ANTEPRIMA DIGITALE DEL NUOVO VITO E DELL’EVITO TOURER, ALL’INIZIO DELLE VENDITE DELLA EQV E DELL’ESPRINTER, A CUI SI AGGIUNGE L’ANNUNCIO DELLA NUOVA CLASSE T DEDICATA SPECIFICAMENTE ALLE FAMIGLIE ED AI CLIENTI CHE AMANO SVOLGERE ATTIVITÀ RICREATIVE NEL TEMPO LIBERO. INOLTRE, NEL 2020 MERCEDES-BENZ VANS CELEBRA 50 ANNI DI COMPETENZA NEL MONDO DEI VEICOLI DA LAVORO CON SOLUZIONI SEMPRE ALL’AVANGUARDIA PER LA MOBILITÀ DEI PROFESSIONISTI. VENTICINQUE LE CANDELINE PER SPRINTER E VITO.
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CRISTINA ALTIERI ROMA
arcus Breitschwerdt, Responsabile di MercedesBenz Vans, si dichiara particolarmente soddisfatto per lo straordinario dinamismo che caratterizza le attività della Stella nel settore dei veicoli commerciali, ulteriormente accentuato quest’anno nonostante la pandemia da Covid-19. “Oggi - ha dichiarato Breitschwerdt - vantiamo una gamma di prodotti straordinaria che caratterizzano lo scenario della mobilità stradale in questi tempi difficili, non solo attraverso i numerosi servizi di distribuzione o come veicoli commerciali impiegati nel settore sanitario. In questo momento, per noi è importante essere un partner forte e particolarmente affidabile al fianco dei nostri clienti: questo vale non solo per i nostri prodotti, ma soprattutto per la nostra offerta di servizi. Nello stesso tempo, continuiamo a portare avanti il processo di elettrificazione della nostra intera gamma di prodotti Mercedes-Benz Vans. L’eVito si è già affermato all’interno del suo segmento e l’eVito Tourer seguirà a breve. L’eSprinter e la EQV possono essere già ordinati e daranno ulteriore impulso al mercato. Con il modello successore del Citan, dedicato al settore professionale, e con la Classe T, concepita per i clienti privati, prossimamente arricchiremmo la nostra gamma di prodotti anche con piccoli van elettrici a batteria. Stiamo continuamente espandendo e consolidando la nostra posizione di lea-
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der sul fronte della mobilità elettrica. Ci siamo posti traguardi ambiziosi per quanto riguarda Mercedes-Benz Vans, al fine di ottenere un successo all’insegna della sostenibilità. Pertanto, an che nelle attuali condizioni particolarmente difficili, non abbiamo mai smesso di lavorare a pieno ritmo per ottimizzare la gamma e le piattaforme con l’obiettivo di portare avanti sia l’elettrificazione sia la digitalizzazione dei nostri veicoli commerciali. Così facendo, intendiamo consolidare ed espandere la nostra posizione di leader in campo tecnologico”. Infatti le novità annunciate que st’anno da Mercedes-Benz Vans sono davvero tante. Anzitutto un nuovo piccolo van pensato per le famiglie e le persone che amano svolgere attività ricreative nel tempo libero. Si tratta della Classe T, novità assoluta, ma con tutte le caratteristiche tipiche e inconfondibili della Stella. Questo nuovo veicolo racchiude il Dna della Casa di Stoccarda, in particolare per quanto riguarda design, valenza, sicurezza e connettività. Ricordiamo che Mercedes-Benz Vans è presente dal 2012 nel segmento degli small van con il veicolo commerciale Citan. Già ad agosto dell’anno scorso, Mercedes-Benz Vans aveva annunciato il lancio di un successore del veicolo compatto per servizi di distribuzione nelle aree urbane, compresa una variante esclusivamente elettrica. Con il restyling 2020, poi, il motore diesel quattro cilindri OM 654 sarà disponibile per tutte le varianti del Vito a trazione poste-
riore. I nuovi motori possono essere abbinati al cambio automatico 9G-Tronic e a un cambio automatico con convertitore di coppia particolarmente comodo ed efficiente. Un altro highlight tecnico è rappresentato dalle sospensioni pneumatiche Airmaitc, grazie alle quali lo smorzamento avviene separatamente su ogni singola ruota, garantendo il massimo comfort di marcia indipendentemente dalla situazione di guida e dalle condizioni del fondo stradale. Nell’ambito del restyling, anche la gamma dei 10 sistemi di sicurezza e di assistenza alla guida finora disponibili viene ampliata con l’aggiunta del Brake Assist attivo, del Distronic e di un retrovisore interno digitale, per un totale di 13 sistemi di sicurezza e di assistenza alla guida. Ricordiamo che il Vito - il mid-size van della Stella - è stato presentato per la prima volta il 16 ottobre 1995 a Madrid, per cui proprio questo mese celebra i 25 anni dal suo esordio.
E veniamo allo Sprinter, protagonista assoluto nel suo segmento da ben 25 anni fa. Grazie alla sua redditività e versatilità ai massimi livelli, dal 1995 questo veicolo non ha mai smesso di fissare nuovi standard di riferimento nel segmento dei large van, dalla prima generazione fino a quella attuale. L’attuale generazione dello Sprinter ha rivoluzionato il segmento, offrendo un’ampia e completa connessione a Internet: i servizi Mercedes PRO connect e il sistema multimediale MBUX (Mercedes-Benz User Experience) gettano le basi per proiettarsi nel futuro. Non meno importante il restyling operato sulla monovolume Classe V è stato - il suo debutto risale appena allo scorso anno con nuovi dettagli di design sia per gli interni che per gli esterni, una gamma ampliata di sistemi di sicurezza e di assistenza alla guida, il dinamico ed efficiente motore diesel a quattro cilindri OM 654 ed il nuovo cambio automatico 9G-Tronic. Nel 2020, l’intro-
La mobilità elettrica è al centro della strategia globale Mercedes-Benz Vans.
duzione dell’apprezzato sistema di infotainment MBUX assicurerà un comfort ancora più elevato per chi occupa il posto di guida. Dall’autunno, inoltre, la Classe V sarà disponibile per la prima volta anche con Airmatic. Quanto alla strada dell’elettrificazione, Mercedes-Benz Vans è certamente in grado di imprimere una svolta ancora più radicale al settore dei trasporti. Entro il 2039, sui mercati principali saranno offerti nuovi veicoli a zero emissioni di CO2 in tutti i segmenti. Daimler mira a realizzare un trasporto con bilancio di CO2 neutrale entro il 2050. Quando si tratta di sviluppare e perfezionare le tecnologie relative ai sistemi propulsivi alternativi, MercedesBenz Vans è pioniere nell’innovazione tecnologica, tenendo, al contempo, in considerazione le esigenze e le richieste dei propri clienti sia del settore commerciale che privato. I veicoli elettrici a bat teria prodotti da MercedesBenz Vans sono efficienti, parchi nei consumi, versatili e sempre affidabili. I clienti possono già scegliere tra quattro van elettrici a batteria: eVito furgone (dal 2018), eSprinter (avvio produzione nel dicembre 2019), nonché eVito Tourer (inizio vendite luglio 2020) ed EQV disponibile da maggio scorso. Mercedes-Benz Vans sta portando avanti sistematicamente il processo di elettrificazione di tutte le serie di veicoli commerciali, ed anche nel segmento degli small van è prevista la realizzazione di una variante elettrica a batteria.
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI
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FABIO BASILICO ROMA
a tarda estate, calda e in vitante, di Roma ci ha accolto per il test dri ve del nuovo Mercedes-Benz Vito. Un’occasione imperdibile per sperimentare dal vivo le qualità e le dotazioni del restyling del van medio della Stella, in tutte le sue configurazioni - Furgone, Mixto e Tourer. I punti di riferimento del Vito sono degne di una proposta alto di gamma che va pienamente incontro alle moderne esigenze dei professionisti del trasporto merci e persone: nuova generazione di motori 2 litri diesel quattro cilindri in linea OM 654 che comprende anche la variante top da 176 kW/239 cv in caso di immatricolazione del Vito come autovettura (Tourer), design molto più accattivante, sospensioni pneumatiche Airmatic, maggiore sicurezza grazie a Distronic e Brake Assist attivo, miglioramento della telecamera per la retromarcia assistita, specchietto retrovisore interno digitale, nuovo portfolio infotainment, abitacolo valorizzato e nuovi rivestimenti dei sedili, nuova estetica della griglia del radiatore. Gli ingredienti ci sono tutti per fare ancora una volta del Vito un punto di riferimento del settore. Sin dalla sua introduzione sul mercato, il van prodotto nella città spagnola di Vitoria, da cui prende il nome, si è fatto portavoce della funzionalità van tradotta in medie dimensioni. L’attuale terza generazione di Vito ha venduto, da quando è stata lanciata nell’autunno 2014, circa 530mila esemplari in tutto il mondo. Grazie alla sua funzionalità, Vito è un partner affidabile per i piccoli e medi imprenditori, in particolare per aziende medio-piccole che utilizzano fino a cinque veicoli. Più del 70 per cento di tutti i Vito è impiegato in questo settore. UN GRANDE CAMBIO
La prima parte della prova su strada ci vede impegnati al volante di un Furgone Mixto 119 CDI con trazione posteriore, dotato di motore 2 litri da 140 kW/190 cv e cambio automatico 9G-Tronic. Con il restyling del van tedesco, per tutte le varianti di Vito a trazione posteriore è disponibile il motore diesel quattro cilindri 2.0 OM 654, ottimizzato dal punto di vista dell’efficienza e del livello di emissioni, già noto dalla gamma di propulsori di MercedesBenz Cars. Finora la nuova generazione di motori era disponibile solo per Vito Tourer. Quattro le varianti
SPECIALE / TEST DRIVE DA ROMA AL LAGO DI BRACCIANO
Molto più di un
di potenza disponibili: Chi acquista un veicolo commerciale può scegliere fra le seguenti quattro varianti di potenza, qui nell’esempio di Vito Furgone: 110 CDI da 75 kW/ 102 cv, 114 CDI da 100 kW/136 cv, 116 CDI da 120 kW/163 cv, 119 CDI da 140 kW/190 cv. Sia nel traffico romano del centro che sulla Braccianese che collega la periferia nord della Capitale con il Lago di Bracciano, Vito Mixto si comporta alla grande sprigionando fino in fondo la sua anima da autovettura confortevole e prestazionale. La generazione di motori OM 654 è ancora più efficiente ed ecologica rispetto alla generazione OM 651 e offre un livello di comfort migliorato per quanto riguarda rumorosità e vibrazioni. All’interno della vettura si viaggia con il massimo comfort e le vibrazioni
sono ridotte al minimo. I miglioramenti tecnologici che di cui il propulsore si fa portavoce si traducono in un risparmio di carburante pari a circa il 13 per cento sul nuovo Vito 119 CDI rispetto alla versione precedente. Altrettanto efficiente si rivela il cambio automatico 9G-Tronic, adesso disponibile senza limitazioni anche per tutte le varianti Vito con trazione posteriore. Questo cambio automatico con convertitore di coppia particolarmente confortevole ed efficiente, finora riservato a Vito Tourer, sostituisce il 7G-Tronic. Selezionando i programmi di marcia “Comfort” e “Sport” con l’interruttore Dynamic Select c’è an che la possibilità di adattare la dinamica degli innesti alle personali esigenze di guida; in alternativa, si può eseguire autonomamente i cambi mar-
cia in modalità “Manual” utilizzando i paddle del cambio al volante Direct Select. In combinazione con la nuova famiglia di propulsori OM 654, Mercedes-Benz Vito è equipaggiato di serie con trazione posteriore. In via opzionale è disponibile la trazione integrale permanente 4x4, che consente al veicolo di muoversi con disinvoltura su qualsiasi terreno. Non solo. Nella variante con trazione anteriore, che abbiamo provato nella seconda parte del test drive, di ritorno a Roma, Vito è disponibile con il propulsore di accesso della famiglia OM 622: questi compatti quattro cilindri in linea con cilindrata di 1.7 litri da 75 kW/102 cv (Vito 110 CDI) e 100 kW/ 136 cv (Vito 114 CDI) sono montati in posizione trasversale e sono abbinati a un cambio
manuale a sei rapporti. Dopo la conferenza stampa tenutasi in uno degli hangar del suggestivo Museo storico dell’Aeronautica Militare di Bracciano, saliamo a bordo del Vito 114 CDI furgone a trazione anteriore. Sul quale apprezziamo la funzionalità della telecamera posteriore che ci permette di fare manovra in tutta comodità e sicurezza. In passato, proprio il Vito Furgone era stato il primo van equipaggiato di serie con airbag e avvertimento delle cinture di sicurezza per il conducente e per il passeggero anteriore. Poi, cinque anni fa, Vito ha ridefinito gli standard in materia di sicurezza nel proprio segmento offrendo di serie il Crosswind Assist e il sistema di riconoscimento della stanchezza del guidatore Attention Assist. Oggi, Brake Assist attivo, Di-
Dario Albano, Managing Director Mercedes-Benz Vans Italia
“UN MODELLO SEMPRE PIÙ IN GRADO DI SODDISFARE LE MODERNE ESIGENZE” D ario Albano, Managing Director Mercedes-Benz Vans Italia, ha iniziato il suo intervento in conferenza stampa illustrando le ultime tendenze del mercato, alla luce delle pesanti conseguenze derivanti dalla pandemia Covid. “Il restyling di Vito arriva in un momento fortemente critico, in cui il mercato non è nella sua massima espansione - ha dichiarato Albano - Nei primi sei mesi del 2020 si è registrato già nel bimestre gennaio-febbraio un calo del 9 per cento, seguito poi dal vero e proprio tracollo fra marzo e aprile con il -91 per cento. La risalita di maggio e giugno ha consentito di contenere le perdite al -12 per cento e di preventivare una possibile inversione di tendenza. Il confronto anno su anno per i periodi gennaiogiugno 2019 e 2020 e gennaio-agosto 2019 e 2020 indica il passaggio da -42 per cento
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a -33 per cento; ciò vuol dire che già nell’ultimo quadrimestre dell’anno in cor so, da settembre a dicembre, è plausibile ipotizzare di recuperare ancora rispetto al -33 per cento precedente”. Dario Albano è poi entrato nello specifico del nuovo Vi-
to, indicandolo come un veicolo di assoluto successo, proposto finora in tre generazioni - 1996, 2003 e 2014. “Solo per quanto riguarda l’ultima generazione del 2014 - ha ricordato il manager - Vito ha totalizzato 530mila unità in tutto il
mondo. Fin dalla prima comparsa sul mercato nel 1996, Vito è sem pre stato visto come veicolo commerciale in diretta connessione con il mondo delle auto Mercedes, sia per guidabilità che per design, sicurezza e altro ancora”. “La gamma 2020 si presenta ampia e articolata, potendo contare su tre configurazioni: Furgone, Mixto per trasporto abbinato merci e persone e Tourer con 9 posti a sedere - ha detto ancora Dario Albano - Vito è l’unico modello della sua classe disponibile in tre lunghezze da 4.895 a 5.370 mm (Compact, Longo ed Extralong), con due passi (3.259 e 3.430 mm) e tre sistemi di trazione, anteriore, posteriore e integrale. Inoltre, è il campione della sua categoria grazie a un carico utile che può arrivare a 1.369 kg. I clienti pos sono inoltre scegliere tra le due nuove versioni di Furgone e
Mixto (Cargo e Pro) e le tre versioni esistenti e arricchite di Tourer (Base, Pro e Select)”. Vito è anche protagonista della strategia di elettrificazione di Mercedes-Benz Vans. “Con eDRIVE@Vans proponiamo una gamma di proposte che qualifica l’offerta van di Mercedes-Benza sul piano delle alternative a trazione full electric. L’eVito è arrivato già da qualche mese, affiancato poi dall’eSprinter; fra poco arriverà la classe V elettrica denominata EQV. L’elettrico è una realtà, solida e promettente. Ci sono clienti che se pri ma erano scettici adesso sono in lista d’attesa per avere il loro veicolo. Sto parlando di corrieri, negozi, ma an-che operatori che si occupano della distribuzione di cibo in ambito urbano. Ci sono forti potenzialità di crescita per quan to riguarda il settore dell’e-commerce: Amazon, per esempio, ha già
all’attivo 33 Vito elettrici in Italia, a cui a breve si aggiungeranno 108 Sprinter. Per il 2021, i volumi in discussione con il gigante del commercio online sono tanti. Stiamo lavorando anche sul fronte degli allestimenti”. Interessante, sempre a proposito di elettrico, l’offerta di noleggio dedicata all’eVito Furgone Long, proposto al prezzo di 44.754 euro + Iva “Il vantaggio del noleggio con sente agli operatori di preoccuparsi solo del pagamento della rata mensile - ha concluso Dario Albano - La rata è pari a 856 euro + Iva, senza anticipo. Il periodo di noleggio è pari a 48 rate per 80mila km complessivi e risponde appieno alle normali condizioni di utilizzo di un vei colo di questo genere. Nel la proposta di noleggio sono incluse la colonnina di ricarica e l’aria condizionata”.
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI A BORDO DEL NUOVO MERCEDES-BENZ VITO
CON IL RESTYLING, IL VAN MEDIO DELLA STELLA
semplice van
RILANCIA ALLA GRANDE LA SUA PROPOSTA E SI DIMOSTRA PIENAMENTE ALL’ALTEZZA DELLE MODERNE SFIDE DEL
PROPOSTO IN CONFIGURAZIONE FURGONE, MIXTO E TOURER, IL NUOVO VITO È UN CONCENTRATO DI MERCATO.
INNOVAZIONE E DOTAZIONE TECNOLOGICA, POTENDO CONTARE TRA L’ALTRO SULLA NUOVA GENERAZIONE DI MOTORI
2 LITRI DIESEL
QUATTRO CILINDRI IN LINEA
OM 654. IDEALE PER I CLIENTI FLOTTISTI, VITO PROPONE SOLUZIONI INTERESSANTI COME IL LIMITATORE DI VELOCITÀ INTEGRATO.
stronic e specchietto retrovisore interno digitale portano da 10 a 13 i sistemi di assistenza e di sicurezza disponibili per il nuovo van. Il nuovo Brake Assist attivo è in grado di rilevare se sussiste un rischio di collisione con un veicolo che precede e di provvedere, in una prima fase, a emettere un segnale di avvertimento sia visivo sia acustico. Se il guidatore reagisce, il sistema genera una pressione frenante adeguata alla specifica situazione. Se invece il guidatore non interviene, il sistema fornisce assistenza con frenate attive. Nel traffico urbano il Brake Assist attivo è anche in grado di reagire in presenza di ostacoli fermi o di pedoni che attraversano la strada. Su Vito è disponibile per la prima volta anche il Distronic, ovvero il sistema di assistenza attivo alla regolazione della
distanza che è in grado di mantenere la distanza dal veicolo che precede impostata dal conducente, che così si affatica di meno, ad esempio in autostrada o nel traffico stop-and-go. Vito Tourer viene equipaggiato di serie con il monitoraggio pressione pneumatici, al quale è possibile aggiungere numerosi altri sistemi di assistenza quali, ad esempio, Park Assist attivo, Blind Spot Assist e sistema antisbandamento. Sempre a richiesta è disponibile il sistema PreSafe, che protegge i passeggeri in caso di tamponamento. Un highlight particolare con un effettivo valore aggiunto esclusivo nel segmento è rappresentato dallo specchietto retrovisore interno digitale. Questo sistema trasmette l’immagine della telecamera HDR situata nel lunotto sul display dello spec-
chio, che così può essere utilizzato come un normale specchietto retrovisore interno anche se bagagliaio o vano di carico sono stipati fino al tetto. SOLUZIONI PER LE FLOTTE
Inoltre, per i clienti flottisti, il limitatore di velocità integrato è una funzione particolarmente interessante. A seconda della variante, su un Vito con immatricolazione co me veicolo commerciale è possibile limitare la velocità massima a 120 km/h o 160 km/h. In questo modo, oltre a ridurre le spese per il carburante, si riduce anche il costo totale di proprietà, comunque basso, grazie a una minore usura. E in alternativa ai fari alogeni, a richiesta il nuovo
Vi to può essere equipaggiato con l’Intelligent Light System ILS. Il pacchetto completo comprende indicatori di direzione a Led, luci di marcia diurna a Led nonché anabbaglianti, abbaglianti e luci di svolta a Led. Il sistema di illuminazione intelligente può anche essere ampliato con il sistema di assistenza abbaglianti Plus, disponibile a richiesta, che reagisce in modo adattivo alle condizioni di visibilità adeguando la distribuzione della luce (anabbaglianti, semiabbaglianti, abbaglianti) e anche l’assetto dei fari alle varie situazioni del traffico. Il sistema Airmatic è disponibile per tutte le varianti con immatricolazione autovettura in combinazione con il motore OM 654. Airmatic amplia ulteriormente lo spettro d’impiego di Vito. Infatti, che la marcia
avvenga su strade extraurbane accidentate o lungo autostrade perfettamente asfaltate, per la prima volta a partire da questo mese Vito, eVito Tourer, Classe V ed EQV potranno avvalersi del sistema di sospensioni pneumatiche, che adatta l’assetto alle circostanze di guida. Il restyling amplia anche l’offerta di sistemi infotainment. Tutte le autoradio disponibili per il nuovo Vito si basano sulla ricezione radio digitale (DAB+). I nuovi sistemi infotainment Audio 30 e Audio 40 soddisfano numerose richieste dei clienti, poiché dispongono di un touchscreen da 7 pollici con integrazione dello smartphone tramite Apple CarPlay e Android Auto. Vito Furgone è proposto a partire da 24.027 euro + Iva, che salgono a 25.554 euro per Mixto e 27.057 euro per Tourer.
Andrea Verdolotti, Marketing Manager Mercedes-Benz Vans Italia
“DIAMO A TUTTI LA POSSIBILITÀ DI GESTIRE LE LORO ESIGENZE OPERATIVE” N el suo intervento, Andrea Verdolotti, Marketing Manager Mercedes-Benz Vans Italia, si è soffermato sul valore tecnologico del nuovo motore 2 litri quattro cilindri in linea OM 654. “È una novità importante che va incontro alle esigenze dei clienti proponendo una soluzione tecnologica d’avanguardia per peso inferiore (168 kg contro i 199 kg dell’OM 651), rispetto dell’ambiente, riduzione dei costi d’esercizio - ha detto Verdolotti - Diamo con Vito la possibilità di gestire le esigenze operative di tutti i diversi operatori professionali, grazie anche alla disponibilità della trazione anteriore, posteriore e integrale. Lo spettro in termini di soddisfazione è quindi assai più ampio. Senza dimenticare la possibilità di ave re tre configurazioni di lunghezza, tra Compact, Long (la preferita dalla clien-
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tela) ed Extralong”. Andrea Verdolotti ha anche sottolineato i cambiamenti estetici del nuovo Vito. “I designer ha spiegato il manager - hanno modificato il caratteristico look dinamico di Vito. Ora il nuovo modello si riconosce dalla griglia del radiatore riconfigurata, abbinata agli equipaggiamenti a richiesta Distronic, Brake Assist attivo o ai paraurti verniciati. La Stella Mercedes è posizionata al centro della
griglia del radiatore e circondata da tre lamelle zigrinate di colore nero. Inoltre, per tutti i Vito è disponibile a richiesta una griglia del radiatore cromata, nella quale risultano cromate anche le lamelle. Rinnovamento anche per l’abitacolo. Il robusto ed elegante tessuto ‘Caluma’ sostituisce il tessuto ‘Tunja’ utilizzato finora. Dopo il restyling, al margine sinistro e al margine destro della plancia si trovano nuove bocchette di ventilazione nello sportivo look Turbina. La plancia portastrumenti centrale, in combinazione con il pacchetto elementi decorativi cromati disponibile a richiesta, ora è incorniciata da un elemento in un elegante look laccato lucido. La gamma colori è stata ampliata e ci sono nuove opzioni di cerchi da 17, 18 e 19 pollici”. Verdolotti ha richiamato l’attenzione anche sull’im-
portanza dei servizi digitali di Mercedes PRO, che non vengono sfruttati solo dall’elettrico eVito. “Ne approfittano anche piccole e medie aziende con mezzi convenzionali nel parco veicoli, che rivolgono sempre maggiore attenzione a efficienza, redditività e monitoraggio della flotta ha commentato Verdolotti - I prodotti inerenti alla soluzione di gestione flotte e connettività Mercedes PRO connect aiutano ad aumentare l’efficienza, ridurre i costi di gestione, migliorare la disponibilità dei veicoli e la comunicazione all’interno della flotta e a ridurre il carico di lavoro del conducente. A questo riguardo, Mercedes PRO raggruppa tutti i servizi rilevanti in un’unica piattaforma basata sul web. In questo modo, al l’indirizzo www.mercedes.pro è possibile accedere di rettamente alle offerte in re te, che vanno ben oltre il
classico van”. Oltre agli otto pacchetti per le varianti Vito a trazione convenzionale, per Mercedes-Benz eVito è disponibile il pacchetto “Gestione eVan digitalizzata”. Dal 21 settembre è in vigore una vantaggiosa offerta leasign su Vito Furgone 114 CDI F Long trazione anteriore in versione Pro, proposto a listino a 29.908 euro più Iva. “Per i primi sei mesi la rata è pari a soli 30 euro + Iva, senza alcun anticipo - ha spiegato Verdolotti - Poi si deve corrispondere 290 euro mensili più Iva. L’offerta leasing è programmata su 48 ra te o 80mila km”. “Per quanto riguarda l’impiego come veicolo commerciale - ha concluso il manager - gli equipaggiamenti a richiesta disponibili per Vito sono particolarmente versatili, con numerose varianti di porte e finestrini o un mancorrente con
supporti. Il vano di carico può essere equipaggiato all’insegna della massima funzionalità con un pianale in legno, un sistema di binari per l’ancoraggio del carico e guide di ancoraggio su fiancate e rivestimenti interni. Per la versione Furgone è disponibile a richiesta un nuovo pianale in ma teriale sintetico, robusto e leggero, che presenta vantaggi rispetto al pianale di carico in metallo di serie e che aumenta il margine di carico utile di 12 - 15 chilogrammi, se paragonato al pianale in le gno. Sovrastrutture sul tetto e sistemi di trasporto nonché vasche per vano bagagli sono disponibili di fabbrica oppure come accessori. Su Vito Tourer, comodità e maneggevolezza raggiungono un livello superiore grazie al sistema di binari che permette di spostare con particolare facilità i divanetti nel vano posteriore”
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