Visit Venice Primavera 2013
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Indice: Arte Pag. 3 Danza, Teatro E Musica Pag. 16 Sport, Feste Popolari, Enogastronomia E Mercatini Pag. 17
Eventi: ARTE
--Rudolf Stingel Dal 7 aprile al 31 dicembre 2013 Palazzo Grassi – François Pinault Foundation
Curata dall’artista stesso, con il coordinamento di Elena Geuna, la mostra in apertura il 5 aprile 2013 e dedicata a Rudolf Stingel, si svilupperà su tutta la superficie espositiva del palazzo, coinvolgendo atrio, primo e secondo piano. Sarà la prima volta che l’intero spazio del museo viene dedicato a un unico artista. Rudolf Stingel, nato nel 1956, vive e lavora tra New York e Merano, sua città natale. La sua opera è stata al centro di mostre personali in molte istituzioni internazionali, tra cui la Secession a Vienna (2012), la Neue Nationalgalerie a Berlino (2010), il Museum of Contemporary Art
a Chicago, il Whitney Museum of American Art a New York (2007), il Museum für moderne Kunst di Francoforte (2004) e il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento (2001). Il progetto si iscrive nel programma di monografie di grandi artisti contemporanei, inaugurato nell’aprile 2012 con Urs Fischer (“Madame Fisscher”), e presentato in alternanza e complementarietà alle esposizioni tematiche della collezione François Pinault Foundation. --Amalric Walter - La riscoperta della pasta di vetro Museo del vetro di Murano Fino al 12 maggio 2013 Una grandiosa mostra al Museo del Vetro
www.venezia.net di Venezia svela al pubblico i segreti e le innovazioni creative legate a una delle più antiche e singolari tecniche di lavorazione vetraria: la pasta di vetro. L’esposizione è dedicata in particolare alla figura di Amalric Walter (Sèvres, 1870 – Lury-surArnon, 1959) e alla sua produzione artistica, con una completezza e una ricchezza di opere senza precedenti. Padroneggiata già in epoca antichissima da egizi, fenici, greci e romani, ma conosciuta anche dai grandi maestri vetrai muranesi, la particolare tecnica della “pasta di vetro” conosce un nuovo impulso nella Francia a cavallo tra Otto e Novecento, in un periodo di grande fermento per le arti visive, decorative e plastiche. In questo contesto opera Amalric Walter che, dopo prove ed esperimenti riuscirà ad ottenere il misterioso “legante”, il cui segreto era gelosamente custodito dai maestri. Sono circa quattrocento gli oggetti esposti in mostra, organizzati cronologicamente, che vanno a coprire l’intero arco di produzione dell’artista francese, mettendone in risalto le diverse tematiche affrontate attraverso questa speciale tecnica. Si affiancano documenti cartacei, foto originali, pezzi unici e oggetti con simbologie religiose, attraverso cui emerge la specialissima alchimia fatta di dolcezza, meditazione, fantasia e colore che contraddistingue il suo straordinario lavoro.
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--Maurizio Galimberti - PAESAGGIO ITALIA Fino al 12 maggio 2013 Palazzo Franchetti
Rimane aperta fino alle 12 maggio 2013 a Venezia, presso Palazzo Franchetti, la mostra “PAESAGGIO ITALIA“, promossa dall’Istituto Veneto di Scienze Lettere e Arti e dedicata all’opera di Maurizio Galimberti: un lavoro antologico fuori dall’ordinario sul tema del paesaggio italiano, ritratto attraverso tutte le forme espressive sperimentate dall’Instant Artist con le sue Polaroid. La retrospettiva presenta più di 150 immagini, tra gli scatti più significativi del grande fotografo italiano, una sintesi della sua ricerca, iniziata già dai primi anni 90, attraverso la riscoperta e la narrazione del nostro Paese. Per la prima volta una grande mostra ed un libro documentano l’inedito Grand Tour. Il percorso espositivo si prefigura come un imponente caleidoscopio di immagini, composto di scatti unici non ripetibili
www.venezia.net per raccontare i percorsi e le divagazioni di Maurizio Galimberti, che trasfigura il mondo attraverso uno sguardo nuovo, in grado di trasmettere allo spettatore l’esperienza di trasformazione e rinnovamento maturata dall’artista in questi venti anni di lavoro sul paesaggio. Le sue polaroid, grazie alle diverse possibilità compositive sperimentate, diventano scrigno di infinite visioni, che consentono una rilettura ed una riscoperta dei luoghi del nostro paese assolutamente inaspettate. Architetture, città, volti di paesaggio vengono proposte sottoforma di singole polaroid, “mosaici”, manipolazione di polaroid in versione pop, ready-made di origine duchampiana, ovvero di quelle che rappresentano le modalità tecniche e di espressione privilegiate da sempre dall’artista che, in questa occasione, sperimenta in anteprima mondiale la nuova pellicola Impossible, primo esemplare in bianco e nero.
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Non è stata scelta a caso Venezia per la mostra “Gianni Berengo Gardin. Storie di un fotografo”. La città lagunare è stata infatti culla della sua attività professionale e fonte di continua ispirazione. L’indagine fotografica di Berengo Gardin, rigorosamente in bianco e nero, perché “il colore distrae il fotografo e chi guarda”, è anche e soprattutto indagine sociologica:
--Gianni Berengo Gardin - Storie di un fotografo Fino al 12 maggio 2013 Casa dei tre Oci Una preziosa mostra antologica, aperta fino al 12 maggio 2013 alla Casa dei Tre Oci di Venezia, ripercorre in 130 scatti la carriera di uno dei più rappresentativi fotografi italiani, colui che meglio di chiunque altro sa raccontare, in immagini e con straordinaria poesia, la gente qualunque: Gianni Berengo Gardin.
il grande maestro ha dato vita a meravigliosi reportage su Venezia e Milano, sui manicomi e la legge Basaglia, sulla Biennale d’arte di Venezia e gli zingari, dentro le case e New York, a Vienna, in Gran Bretagna e per finire con il Touring Club che lo ha spinto a scoprire gli angoli più reconditi del nostro paese, fino alle fotografie finora rimaste inedite e presentate
www.venezia.net per la prima volta in questa retrospettiva. Gianni Berengo Gardin considera questa mostra come la più rappresentativa della sua carriera: in parete oltre 130 stampe analogiche che ripercorrono il suo lavoro di reporter e che sono lo specchio di un autore che ha fatto dell’etica la sua bandiera. Berengo Gardin ha voluto rivedere tutta la sua produzione, le mostre passate, i libri (oltre 200), le pubblicazioni editoriali (giornali e magazines) per rileggere il tutto con lo sguardo di oggi, per scegliere le immagini che meglio di altre raccontassero la sua storia, una sintesi del suo viaggio da fotografo, dagli esordi all’ultima immagine che ha scattato in digitale, due ragazzi che si baciano per strada. --I mestieri della moda - Agata Ruiz de la Prada 8 marzo - 5 giugno Museo Correr La Fondazione Musei Civici di Venezia e l’Assessorato alla Cittadinanza delle donne e alle Attività Culturali del Comune di Venezia festeggiano l’8 marzo con un testimonial d’eccezione, la stilista madrilena Agatha Ruiz de la Prada. La mostra, a cura di Agatha Ruiz de la Prada, si realizza nell’ambito della più ampia iniziativa DoVe - Donne a Venezia - Creatività, economia e felicità promossa dall’Assessorato alla Cittadinanza delle donne e alle Attività Culturali del Comune di Venezia, in occasione della Festa della Donna 2013.
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Nello straordinario scenario del Salone
del Ballo del Museo Correr in Piazza San Marco, ambiente dal caratteristico e sontuoso “stile Impero”, progettato da Lorenzo Santi a partire dal 1822 e decorato da Giuseppe Borsato tra il 1837 e il 1838, Agatha Ruiz de la Prada propone i modelli della collezione “PrimaveraEstate 2013” presentati durante la sfilata retrospettiva della scorsa edizione della Mercede Benz Fashion week di Madrid ed esposti per l’occasione su manichini dorati. Si tratta di trentuno abiti che reinterpretano le icone care ad Agatha - dall’abito “gabbia” a quello “ombrello”, da “cuore” a “stella” - che l’hanno accompagnata durante 31 anni di carriera. Abiti che animano una fantasiosa e colorata “festa danzante”, in cui protagoniste sono le forme, le cromie e
www.venezia.net il genio di questa artista, che coniuga in modo del tutto originale glamour, fashion e design d’avanguardia. --Berolli Deluigi Santomaso Vedova 9 marzo - 28 aprile Ca’ Pesaro
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che un arricchimento della sua identità tesa a testimoniare alcuni tra gli esiti più incisivi del secondo dopoguerra, con un’apertura al contempo internazionale, nazionale e al territorio.
Nell’anno della Biennale d’Arte Ca’ Pesaro propone un ciclo di mostre in Sala 10
--LE STANZE DEL VETRO Fragile? Fondazione Cini - Isola di San Giorgio 13 aprile - 28 luglio 2013
incentrate sulla produzione culturale della città attraverso alcuni grandi appuntamenti del secondo Novecento a Venezia.
L’8 aprile 2013 apre al pubblico sull’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia Fragile? a cura di Mario Codognato. La mostra presenta circa 30 opere di artisti internazionali, tra i più interessanti del nostro tempo che hanno utilizzato anche il vetro come medium della loro poetica - da Marcel Duchamp e Joseph Beuys, fino ad Ai Weiwei, Damien Hirst, Giovanni Anselmo e Jannis Kounellissolo per citarne alcuni - e rientra nel progetto
Questa mostra vuole aprire una riflessione su un nucleo fondamentale di opere che nel 1948, proprio in occasione della XXIV Biennale di Venezia, entra a far parte delle collezioni della Galleria. Sono i lavori di Renato Birolli (Verona 1905 – Milano 1959) Trinité-sur-Mer – Porto bretone (1947), Mario Deluigi (Treviso 1901 – Venezia 1978) Omaggio a Sara (1948), Giuseppe Santomaso (Venezia 1907- 1990) Interno (1947) ed Emilio Vedova (Venezia 1919 – 2006) Il guado (1948), che rappresentano per il museo l’inizio della sua storia più recente, oltre
Le Stanze del Vetro, iniziativa congiunta di Fondazione Giorgio Cini e Pentagram Stiftung, nata con l’obiettivo di valorizzare l’arte vetraria del Novecento
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e mostrare le innumerevoli potenzialità e declinazioni di questa materia. L’esposizione resterà aperta fino al 28 luglio 2013.
un linguaggio pittorico personale in un momento ben specifico della loro produzione, tra gli anni ‘60 e ’70 del XX secolo.
Tra gli altri, Fragile? mette in mostra i lavori di: Michael Craig-Martin, Ceal Floyer, Carsten Nicolai, Lawrence Weiner, Monica Bonvicini, Keith Sonnier, Giuseppe Penone, Rachel Whiteread, Luciano Fabro, Mona Hatoum, David Hammons, Claire Fontaine, Cyril de Commarque, Barry le Va, Joseph Kosuth.
--Manet. Ritorno a Venezia Palazzo Ducale 24 aprile - 18 agosto 2013
--POSTWAR. Protagonisti Italiani. Peggy Guggenheim 23 febbraio – 15 aprile 2013
“Manet. Ritorno a Venezia” è la straordinaria esposizione ideata dalla Fondazione Musei Civici di Venezia con la collaborazione speciale del Musée d’Orsay di Parigi, coprodotta con il Sole 24Ore Cultura – commissari Guy Cogeval e Gabriella Belli, curatore Stéphane Guégan, progetto allestitivo di Daniela Ferretti - per
Lucio Fontana (1899- 1968), Piero Dorazio (1927-2005), Enrico Castellani (n. 1930), Paolo Scheggi (1940-1971), Rodolfo Aricò (1930-2002), sono i cinque indiscussi interpreti della mostra Postwar. Protagonisti italiani, un percorso espositivo che “rilegge” l’idea di arte italiana a partire dal superamento dell’Informale. Gli artisti presenti, utilizzando il linguaggio pittorico degli appena nati anni Sessanta, portarono agli occhi del pubblico internazionale la scena artistica italiana che tramite un nuovo modo di dipingere utilizzò la forza cromatica e la simbologia del monocromo come elementi visivi e concettuali. L’esposizione, che si sviluppa cronologicamente sala per sala, intende presentare la sperimentazione di ciascun autore, dimostrando come, proprio a partire da Fontana, le generazioni successive abbiano raggiunto pienamente
indagare l’anima italiana della pittura di Édouard Manet che con audacia sonda le istanze contemporanee e apre la strada all’Impressionismo. I colori, la modernità, lo spirito del grande pittore francese saranno riletti attraverso vere e proprie icone della sua produzione alla luce dell’influenza che su di lui esercitarono l’arte italiana della Rinascenza e in particolare la pittura veneta, da cui Manet si lasciò suggestionare nei due viaggi che lo portarono in laguna, nel 1853 e nel 1874.
www.venezia.net 70 capolavori dell’artista provenienti da numerosi musei internazionali e una decina d’importanti dipinti italiani saranno esposti dal 24 aprile al 18 agosto nel luogo simbolo di Venezia, Palazzo Ducale, insieme a inedite e curiose testimonianze della presenza di Manet in città. Mai la pittura dell’autore dell’Olympia, che eccezionalmente lascia la Francia per la prima volta, è stata presentata in maniera così significativa e nuova in Italia. --La Venezia al tempo di Manet nella fotografia dell’epoca Palazzo Ducale Dal 24 Aprile al 15 Settembre 2013
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Palazzo Ducale, Venezia Appartamento dogale e Sala dello Scrutinio La grande mostra dedicata a Edouard Manet, ospitata a Palazzo Ducale, è l’occasione per ricostruire la storia e l’atmosfera di Venezia di metà Ottocento che il pittore francese respirò durante i suoi due soggiorni lagunari: il primo nel 1852, quando Venezia era ancora austriaca; il secondo nel 1874 quando Venezia era oramai italiana. Durante queste visite il maestro francese rimase affascinato dalla Città e dalla storia dei suoi monumenti e delle sue opere artistiche che influirono sulla sua sensibilità e i cui segni si possono ritrovare come memorie nella sua produzione. Stampe, guide, pubblicazioni, ma specialmente foto d’epoca, tratte dai vasti archivi della Fondazione Musei Civici di Venezia e in particolare dall’Archivio Fotografico Naya, raccolte attorno alle esperienze e ai percorsi che Manet poté fare in una città oramai definitivamente rassegnata a non avere più un ruolo politico ed economico autorevole, ma sempre più rivolta a costruire il mito del proprio passato storico e artistico. --Discovering Vedova Museo Correr e Ca’ rezzonico 18 maggio - 13 ottobre 2013 “Discovering Vedova” esposizione promossa su progetto e con la collaborazione della Fondazione Emilio e Annabianca
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Vedova, a cura di Germano Celant, vedrà alcune magistrali opere del grande maestro veneziano confrontarsi con la storia artistica della città in due luoghi culto della museografia lagunare: Ca’Rezzonico, con le sue visionarie presenze tiepolesche, e il Museo Correr con le eccezionali testimonianze pittoriche tra ‘500 e ‘700 ivi conservate. --Seguso Vetri d’arte 1932/1973 Museo vetro di Murano 18 maggio - 29 settembre 2013 La mostra è il frutto di un lungo lavoro di ricerca da parte dello studioso belga Marc Heiremans, grande esperto di storia del vetro muranese contemporaneo, su una delle eccellenze produttive del XX secolo: la “Seguso Vetri d’Arte”. Attraverso una carrellata di capolavori viene focalizzata la vicenda di un’imprenditoria familiare, vera e propria “dinastia” della lavorazione del vetro, che ha contribuito in modo determinante allo sviluppo di quest’arte durante il Novecento. La fucina di famiglia, in cui lavorano Antonio Seguso, il figlio Archimede e i nipoti, diviene azienda nei primi Anni ’30, in un periodo di forte innovazione e grande progettualità manifatturiera. A questo “nome”, sotto la direzione artistica di Flavio Poli, si affianca negli anni quello di eccellenti maestri vetrai, presto riconosciuti artefici di vetri ineccepibili.
Nel corso dei decenni la produzione artistica convive insieme ai grandi lavori e ai progetti privati. Il vetro viene utilizzato in ogni sua possibile funzione, dall’arredamento all’illuminazione alla decorazione. La Seguso approda anche alla Triennale di Milano, alla Biennale di Venezia e a molte altre importanti fiere e manifestazioni Internazionali. --Anthony Caro Museo Correr 1 giugno - 24 ottobre 2013 Sarà di scena a Venezia e più precisamente al Museo Correr (1 giugno/24 ottobre), con il patrocinio del British Council, la prima retrospettiva italiana dedicata a uno dei massimi scultori viventi, Sir “Anthony Caro”, figura cardine nello sviluppo dell’arte plastica del XX secolo: un omaggio promosso in collaborazione con la Fondazione Anthony Caro - commissari Nicholas Serota e Gabriella Belli - al quasi novantenne artista britannico che, con i suoi rivoluzionari assemblaggi, è internazionalmente considerato emblema
www.venezia.net del nuovo e della modernità in scultura. l versatile artista britannico, che ha lasciato segni indelebili nella storia dell’arte, rivoluziona in modo radicale a partire dagli anni Sessanta la sua arte. Dopo un esordio prettamente figurativo, sotto l’influenza del suo maestro Henry Moore, si allontana infatti dalla tradizione scultorea per creare assemblaggi rivoluzionari, saldati e imbullonati, dipinti a colori vivaci e collocati sul pavimento, nello spazio dello spettatore: opere astratte ma ricche di contenuto ideale. Un nuovo e affascinante linguaggio plastico che consacra Caro come figura cardine nello sviluppo della scultura del XX secolo accanto a David Smith, Mark Di Suvero, Richard Serra. --Tapies lo sguardo dell’artista Palazzo Fortuny 1 giugno 24 novembre 2013 A Palazzo Fortuny la mostra “Tàpies. Lo sguardo dell’artista” (1 giugno/ 24 novembre), condurrà i visitatori nel caleidoscopico mondo del geniale maestro catalano, interprete dell’informale internazionale, a un anno dalla sua scomparsa. Lo “sguardo” di Antoni Tàpies: ovvero il suo sentire le cose, il suo guardare attorno a sé senza limiti di tempo e di spazio alla ricerca di risposte sull’universo, la natura umana, l’arte, il mistero della vita. A un anno dalla scomparsa del geniale artista catalano (Barcellona 1923-2012), figura chiave dell’informale internazionale, la
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Fondazione Musei Civici di Venezia e la Vervoordt Foundation gli rendono omaggio con un’affa scina nte mostra, che mira a svelare l’essenza dell’arte di questo indiscusso protagonista del Novecento, attraverso il “suo sguardo” e dunque quei riferimenti culturali, artistici, emozionali che egli scorgeva in una pluralità di espressioni o oggetti d’arte – tra i più vari – raccolti nella sua collezione privata. Uno sguardo al tempo stesso esteriore e interiore. --Nel segno di Ileana Sonnabend dal 1 giugno 2013 Ca’ Pesaro La collezione della Galleria Internazionale di Arte Moderna di Venezia - Ca’ Pesaro viene arricchita dal 1 di giugno 2013 con “Nel segno di Ileana Sonnabend”. Nell’ambito di un rinnovato percorso permanente a Ca’ Pesaro e di un rilancio dell’identità di questo importantissimo museo, la mostra ricorderà, a partire dal 1 giugno, quella che fu forse la più grande scopritrice di talenti artistici della seconda metà del XX secolo insieme a Peggy
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Guggenheim. 30 eccezionali capolavori della Sonnabend Collection di New York – Jasper Johns, Robert Rauschenberg, A n d y Warhol, Richard Serra, Jeff Koons, Roy Lichtenstein, ecc.- arricchiranno il percorso museale, concessi in deposito a lungo termine alla Fondazione Musei Civici di Venezia, dopo essere stati esposti al Madre di Napoli, insieme al grande Rauschenberg “Interior”, giunto direttamente da New York: una ricchezza d’inestimabile valore culturale per la città lagunare. --Bestiario Contemporaneo Museo di storia naturale 1 giugno - 24 ottobre Nell’intento di far dialogare linguaggi diversi aprirà dal 1 giugno 2013 al Museo di Storia naturale di Venezia la curiosa mostra “Bestiario Contemporaneo. Fra arte e scienze, artisti italiani della collezione ACACIA” costruita e pensata da Giorgio Verzotti e Gemma De Angelis Testa per il Museo di Storia Naturale di Venezia e la sua collezione permanente (1 giugno/24
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ottobre), con l’intento di far dialogare con la collaborazione di Luca Mizzan e Mauro Bon - il mondo scientifico e la cultura naturalistica con le più avanzate espressioni dell’arte contemporanea: da Maurizio Cattelan a Francesco Vezzoli, Nico Vascellari, Vanessa Beecroft e tanti altri. --BIENNALE DI VENEZIA 55. Esposizione Internazionale d’Arte Il Palazzo Enciclopedico 1 giugno - 24 novembre 2013 La kermesse si svolgerà dal 1° giugno al 24 novembre 2013 ai Giardini e all’Arsenale (vernice 29, 30 e 31 maggio 2013), nonché in vari luoghi di Venezia e avrà come titolo “Il palazzo enciclopedico”, dal progetto di Marino Auriti del 1955 che brevettò un museo immaginario contenente tutto il sapere dell’umanità, collezionando le più grandi scoperte del genere umano, dalla ruota al satellite. Come ha spiegato il neo curatore del Settore arte della Biennale, Massimiliano Gioni, “oggi, alle prese con il diluvio dell’informazione, i tentativi di strutturare la conoscenza in sistemi omnicomprensivi ci appaiono ancora più necessari e ancor più disperati. La 55. Esposizione Internazionale d’Arte indagherà queste fughe dell’immaginazione in una mostra che – come il Palazzo Enciclopedico di Auriti – combinerà opere d’arte contemporanea e reperti storici, oggetti trovati e
www.venezia.net artefatti.” “Come nei teatri della memoria progettati nel Cinquecento dal veneziano Giulio Camillo – cattedrali interiori in cui ordinare il sapere in immagini – l’esposizione “Il Palazzo Enciclopedico” cercherà di delineare la cartografia di un’immagine-mondo, componendo un bestiario dell’immaginazione.” La 55. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia si presenterà ancora una volta in forma duale. Dopo 116 anni di vita della Biennale, la Forma della Mostra attuale è quella definita in modo compiuto nel 1999 e confermata e perfezionata negli anni successivi: una grande Mostra Internazionale diretta da un curatore scelto a tal fine e le Partecipazioni nazionali. Come di consueto, le Partecipazioni nazionali avranno proprie mostre negli storici Padiglioni ai Giardini, oltre che nel centro storico di Venezia.
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Palazzo Grimani non è solo uno spazio particolarmente adatto alla musica dal punto di vista architettonico ed acustico, ma è anche un luogo che ha svolto un ruolo di cruciale importanza per la storia della musica in generale e di quella a Venezia in particolare.
MUSICA & DANZA --LE MUSICHE DEI GRIMANI Palazzo Grimani Fino a giugno 2013
La famiglia Grimani fu tra le prime, nel Seicento, a dedicare un teatro all’opera pubblica, il San Giovanni e Paolo; costruirono poi il più sontuoso dei teatri veneziani, il San Giovanni Grisostomo; nel Settecento dedicarono al melodramma anche il loro teatro di San Samuele. Furono dunque in contatto con tanti celebri musicisti (da Monteverdi e Cavalli, fino a Haendel, Hasse e Galuppi).
A Palazzo Grimani (Venezia, Campo Santa Maria Formosa) è partita a gennaio di quest’anno e durerà fino a giugno 2013, un’interessante Rassegna di concerti di musica rinascimentale e barocca, curati dalla Scuola di Musica Antica di Venezia, dal titolo LE MUSICHE DEI GRIMANI.
I dodici programmi musicali, della durata di un’ora circa ciascuno, sono corredati da una ricerca storica sull’ambiente musicale dei Grimani e sulla sua connessione rispetto ai diversi repertori, che sarà presentata come introduzione al concerto. L’esecuzione dei brani è affidata agli insegnanti della Scuola di Musica Antica di
www.venezia.net Venezia e a musicisti ospiti e sarà eseguita su strumenti originali o copie esatte, suonati secondo le prassi esecutive storiche. Ingresso col biglietto del museo. Per informazioni sul programma telefono: 0415231461 - 3207232837 --LE SALON ROMANTIQUE Palazzetto Bru Zane Fino al 14 marzo 2013 Palazzetto Bru Zane, Centre de musique romantique française, centro di musica che ha aperto le sue porte a Venezia nel 2009 e ha come obiettivo la riscoperta e la valorizzazione del patrimonio musicale francese del XIX secolo, propone per i prossimi mesi un ciclo di concerti dal titolo Le salon romantique. Le salon romantique è un’incursione nella musica da camera. Protagonisti saranno i compositori e la storia della musica del XIX secolo che hanno eletto i salotti a veri e propri collettori di cultura, mondi di sperimentazione e di riflessione su emozioni profonde. Oltre alla programmazione dei concerti a pagamento sarà inoltre possibile assistere ad una serie di conferenze con musicologi e storici dell’arte, concerti straordinari in occasione del Carnevale e della manifestazione Donne a Venezia, tutti eventi a entrata libera. Per informazioni telefono: 041 52 11 005
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FOLKLORE & SPORT --MARATONA: 35. SU E ZO PER I PONTI 8 aprile 2013 La “Su e Zo per i Ponti di Venezia” è una passeggiata a Venezia che coinvolge tutti giovani e meno giovani, famiglie, scuole, gruppi sportivi e non - in una camminata attraverso le calli della città, uniti dall’idea di stare insieme in amicizia e solidarietà. Due diverse partenze (da Piazza San Marco e dalla Stazione FS S. Lucia), percorsi differenziati per tutte le fasce d’età, ristori lungo il percorso, esibizioni e sfilata di gruppi folk, per una giornata da trascorrere insieme nella splendida cornice di Venezia. A tutti i partecipanti sarà consegnata la medaglia ricordo della 35° “Su e Zo per i Ponti”. A tutti i gruppi con un minimo di 20 iscritti sarà inoltre consegnata una
www.venezia.net targa. Oltre alla medaglia e alla targa, create appositamente per la manifestazione, premi speciali vengono istituiti per le scuole, per i gruppi più numerosi per i gruppi più numerosi e per i gruppi folk. Dopo oltre trent’anni, pur mantenendo intatto lo spirito delle origini, la Su e Zo continua ad essere ancora oggi una giornata di festa e di allegria che si rinnova anno dopo anno. Vi prendono parte mediamente tra i 10.000 e i 12.000 partecipanti, oltre naturalmente ai 500 volontari che prestano servizio ai ristori e lungo i percorsi. --Festa della Sensa 11 e 12 maggio 2013 Nei secoli scorsi la festa della Sensa ha giocato un ruolo importantissimo nella vita sociale e politica di Venezia, risultando una delle celebrazioni più importanti e sfarzose, in cui si intrecciano leggenda, mito e storia della città. La famosa Festa, in cui il Doge, sulla Bucinto-
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ro, lanciava un anello a largo delle acque di S.Pietro di Castello, il famoso Sposalizio col mare, si celebra tuttora da parte delle autorità cittadine. Storicamente la Sensa è il frutto di una sovrapposizione nel tempo di riti e manifestazioni civili e religiose, oggi le si preferisce attribuire il significato di festa del Mare e quindi di festa della città che trae dal suo rapporto col mare, ragione di vita. Grazie all’attività del Comitato Festa della Sensa, dal 1965 Venezia è tornata a celebrare l’evento, con un programma che oggi va ben oltre la semplice rievocazione: la festa è l’occasione per la consegna del “Premio Osella d’Oro della Sensa” assegnato ad Enti, Istituzioni e privati cittadini che, con la loro attività nel settore della cultura, dell’artigianato e del commercio, hanno dato lustro alla città. Ad accompagnare la rievocazione ci sono oggi il Mercatino della Sensa presso la chiesa di San Nicolò di Lido, le competizioni di voga alla veneta, il corteo acqueo delle Associazioni Remiere e numerose al tre manifestazioni, a conferma che la Sensa è oggi un momento di grande aggregazione, di presa di coscienza della storia e delle tradizioni veneziane: la festa della città e del suo rapporto con il mare.
www.venezia.net --Vogalonga 19 maggio 2013 La Vogalonga è un atto d’amore per Venezia e l’acqua che la circonda, per la sua laguna e le sue isole, per la voga e le sue barche e mantiene nel tempo il fine per
cui è nata: diffondere la conoscenza e il consapevole rispetto della natura e della cultura di Venezia. La Vogalonga, nata 34 anni fa su iniziativa di un gruppo di tenaci veneziani, è la famosa regata che dal 1974 si svolge a Venezia in una domenica di maggio. L’intento dell’iniziativa è sempre protestare contro il crescere del traffico acqueo nel Canal Grande e la necessità di preservare la città dal moto ondoso dovuto alle barche a motore(fenomeno che provoca l’erosione delle fondamenta dei Palazzi più belli) ormai ha perduto il carattere contestativo ed è diventata una suggestiva manifestazione sportiva. Fin dal mattino si raduna in Bacino San Marco un gran numero di barche multicolori. Da qui ha inizio la regata di 32 km a remi che arriva a toccare perfinole Isole della Laguna Nord per poi ritornare di nuovo lungo
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il Canal Grande. Tutti, seduti anche a mangiare in lunghe tavolate sistemate in strada lungo i canali, fanno il tifo e salutano i partecipantiche ultimamente sono di qualsiasi nazionalità e appartenenza.
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