Le parabole degli alberi di verdefronda iride caliel
Le parabole degli alberi di verdefronda iride caliel
Edizione 2017
I due alberi Mentre all'orizzonte mille luci tinteggiavano le nubi del mattino, un uomo lentamente camminava meditando nei meandri dell'intimo suo. Giunto davanti ad un grosso albero ed ammirando la sua poderosa chioma con un filo di pensiero gli chiese: "come ti chiami?" seguĂŹ un silenzio poi l'albero dolcemente rispose: "sono l'albero della conoscenza se mangerai i miei gustosi frutti
per te non esisteranno più misteri potrai sapere qualunque cosa vorrai" L'uomo, dopo aver riflettuto a lungo, si convinse della bontà dell'offerta. Assaggiò un frutto e gli parve che la sua mente si aprisse al mondo con infinita lucidità ed ogni cosa gli pareva chiara, logica e molto bella. Così seguitò a mangiare i frutti e tutto quello che prima non riusciva a comprendere, mirabilmente si schiariva. La sua conoscenza si apriva sempre più con sua grande meraviglia e piacere. Meditando sui misteri che si svelavano man mano, si rese sorprendentemente conto che più conosceva più si sentiva ignorante. L'infinito era così vasto che non sarebbe mai arrivato all'agognata conoscenza totale.
Qualche giorno dopo, sempre meditando nella sua gita mattutina, gli apparve un altro grande albero, molto bello. Sempre col pensiero gli chiese: "e tu come ti chiami?" dopo un silenzio l'albero rispose sorridendo con comprensione "sono l'albero della vita, se vuoi vivere sereno e felice mangia dei miei frutti e non ti tormenteranno piÚ i tuoi dubbi, a volte l'ignoranza fa vivere piÚ felici e fa godere al tempo presente di tutto ciò che la natura ti offre" L'uomo apparve convinto e mangiò per parecchi giorni i saporiti frutti. Effettivamente si sentiva sereno, quasi immerso in una dolce innocenza scopriva che era quella la vera vita e che comunque il desiderio di conoscenza aveva un limite nella sua mente
ed oltre non sarebbe potuto andare. Così si crogiolò per molto tempo nelle infinite bellezze della natura. La vita umana però non è statica è sempre in cerca di cambiamenti e così l'uomo ritornò ad avere nostalgia del tempo passato, a cercare nuovamente di conoscere sempre di più l'universo, verso un cammino lungo e infinito che non sapeva dove l'avrebbe portato ma che inesorabilmente lo attirava. Guardò l'orizzonte nelle sue luci sfavillanti che cambiavano mille colori e vi si perse in mille pensieri. Verdefronda
L'albero dell'amore Il sole nascente proiettava sul terreno lunghe ombre, un uomo camminava con lento passo verso occidente pestando con noncuranza la propria ombra. Era l'uomo dei due alberi che aveva gustato i frutti della conoscenza e della felicitĂ . Era assorto nei suoi pensieri quando la sua attenzione fu attratta da un albero secolare.
Si avvicinò e gli chiese: "Chi sei?" L'albero stese delicatamente verso l'uomo la sua morbida verde fronda accarezzandogli il viso e disse:"Io sono l'albero dell'amore, se assaggerai questi miei gustosi frutti non potrai più farne a meno e la tua vita cambierà per sempre" L'uomo, memore dell'effetto dei frutti degli altri due alberi, volle subito provare anche i frutti dell'amore Gustando questi dolcissimi e saporiti frutti cominciò a sentirsi meno solo, tutto ciò che lo circondava gli parve essere più amico, vedeva tutto con occhio più benevolo. Il mondo era diventato più bello, più accogliente, non aveva mai provato in vita sua una sensazione così piacevole.
Continuando il suo cammino ebbe perfino cura di non pestare la sua ombra per non farle male. Ad un certo punto incontrò un uomo molto triste, gli chiese il perché e l'altro rispose: "Mi sento molto solo" Allora l'uomo estrasse dalla sua bisaccia un frutto dell'amore e glielo porse dicendo: "Assaggialo, ti sentirai meglio". Successivamente incontrò all'angolo di una strada un poveretto che chiedeva l'elemosina, gli porse cortesemente un frutto. Il povero, quasi rifiutandolo, disse: "Solo questo mi dai?" Il nostro uomo rispose: “Questo frutto è la cosa più preziosa che esiste, mangiandolo ti sentirai molto ricco spiritualmente".
Incontrò poi per strada dei bimbi innocenti, si avvicinò loro e diede un frutto a ciascuno. Diede frutti a coloro che soffrivano, a coloro che glieli chiedevano ma anche a coloro che non glieli chiedevano. Infine incontrò una bella fanciulla con un grande sorriso sulle labbra e che sembrava molto felice, avrebbe voluto donare anche a lei il frutto dell'amore ma si accorse che ormai la bisaccia era vuota. Molto rammaricato le disse :"Volevo donarti il frutto dell'amore ma li ho finiti". La fanciulla rispose: " Io conosco già l'amore e so anche che tu lo stai donando a tutti con molta passione, per questo ti ringrazio!
Sai quell'albero l'ho piantato io molti anni fa sperando che l'amore si diffondesse e tu mi hai veramente aiutata" Le ombre ormai si erano accorciate, il sole era alto e splendeva contento ed anche l'ombra, ora, sorrideva felice. verdefronda
Edizione 2017
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