ATA Bollettino 4/19

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ATA BoLLETTi No

La pista ciclabile del Ceneri è ora più sicura grazie al nostro intervento.

4 / settembre 2019

© ATA − Carlo Zoppi

Fatta la legge ma poco applicata

La bicicletta incompresa I

n questo numero del Bollettino ATA vogliamo riprendere il discorso della mobilità ciclabile, in Ticino ancora poco considerato e che l’ATA nei mesi scorsi ha voluto rimettere al centro del dibattito presentando un master plan e un documento sulle problematiche degli spazi condivisi fra pedoni e ciclisti, ancora troppi, soprattutto in Ticino. Fatta la legge ma poco applicata Nel 1986, l’ATA con un’iniziativa popolare che fu sottoscritta da 16’000 cittadini, creò le basi legali affinché il Cantone costruisse non solo strade e qualche marciapiede ma anche piste ciclabili. All’unanimità il Gran Consiglio adeguò la Legge sulle strade disponendo che laddove il Cantone avesse costruito una nuova strada, si sarebbe anche dovuto impegnare a costruire una pista ciclabile separata e che il Cantone sussidiasse fino al 50% delle piste ciclabili realizzate dai Comuni.

Purtroppo non si mosse molto, allora (ma in parte ancora oggi) si pensava che la bicicletta fosse solo per il tempo libero e si riempì il Piano di Magadino di cartelli per segnalare un percorso lungo strade agricole per muovere i ciclisti tra Bellinzona e Locarno. Il primo investimento concreto fu per la realizzazione di una pista ciclabile in Valle Maggia, chiaramente per scopi turistici. Quando nel 1989 proposi ai Comuni di Gordola e Tenero la realizzazione di un tratto di 700m diretto e pianeggiante lungo la ferrovia con passerella sulla Verzasca, capii che l’iniziativa era sì diventata legge ma che Cantone e Comuni non intendevano fare molto. Di fatto il Cantone allora aveva messo a preventivo 500 000 Fr. all’anno, quindi nulla, e quando proposi di aumentarlo a 3 Mio ci fu tra i funzionari chi si fece una bella risata. Tant’è che per arrivare alla realizzazione del tratto proposto ci vollero due tappe, dapprima la passerella sulla Verzasca, promossa alla fine dai due Comuni e

finanziata dal Cantone al 50%, terminata nel 2005 e la seconda di 300m che ho sollecitato tramite Interrogazione in Gran Consiglio del 2011 e realizzata dal Cantone solo lo scorso anno, quasi 30 anni per 700m! Nel frattempo il Cantone ha però iniziato anche grazie ai Programmi d’agglomerato sussidiati da Berna a sviluppare percorsi ciclabili, qua e là qualche tratto è già stato realizzato e i progetti in cantiere sono molti. A rallentare sono sovente i Comuni, vedi Lugano, ma a volte manca anche la volontà di cambiare. Come per il percorso nazionale sulla pericolosa strada cantonale del Ceneri, una linea gialla intermittente nel campo stradale e che solo dopo una no-

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BOLLETTINO ATA Novità dal Ticino

Rete ciclabile nazionale >>> Continua a leggere

La bicicletta incompresa stra proposta del 2010 di diversa suddivisione dello spazio da 4 corsie a 2 in salita e 1 in discesa, si riuscì ad ottenere uno spazio riservato alle bici, seppur non fisicamente separato come avevamo chiesto. La bicicletta: non solo svago ma mezzo di trasporto quotidiano Sebbene il Gran Consiglio abbia nel frattempo votato numerosi crediti per piste ciclabili, capita ancora troppo spesso che a conti fatti anche nei centri non si realizzino vere ciclopiste ma si mettano ciclisti sui marciapiedi oppure si creino nuovi percorsi condivisi con i pedoni, situazioni che si dovrebbero evitare se vogliamo veramente promuove la mobilita dolce. Casi recenti: la nuova passerella sulla Maggia e relativi accessi, Via Luini a Locarno o Via Locarno ad Ascona. Percorsi urbani dove abbiamo fino a 4000 ciclisti al giorno e che vanno separati dai pedoni che hanno tutti i diritti di passeggiare in tranquillità. Al Nord, Olanda, Danimarca si costruiscono già cosiddette autostrade per biciclette e oltre Gottardo Berna, Basilea si riservano intere strade per bici «Velostrassen», liberandole dal traffico motorizzato. Da noi si insiste sul lowcost mettendo le bici sui marciapiedi. È questa la battaglia che dobbiamo combattere e qualche spiraglio di speranza c’è visto che Via Locarno a Losone vedrà una ciclopista separata. C’è comunque ancora tanto da fare per spingere Cantone e Comuni a investire maggiormente e meglio nella mobilità lenta. Considerandola in primis per i collegamenti casa-lavoro e casa-scuola, dove il potenziale anche in Ticino è elevato e contribuirebbe a ridurre il traffico individuale motorizzato.

Bruno Storni, Presidente

ATA della Svizzera italiana

Un master plan per una rete ciclabile nazionale

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a collaborazione coordinata della Confederazione con i Cantoni, i Comuni e le associazioni professionali è essenziale per la realizzazione di una rete completa e sicura di piste ciclabili. Il master plan è un mezzo collaudato per il raggiungimento di questo obiettivo. Il traffico pedonale e ciclistico secondo noi devono essere separati ogni qualvolta possibile. Le strade, in particolare gli incroci e le rotonde devono essere progettati in modo tale da rendere possibile una pedalata sicura su una rete completa di piste ciclabili, anche per i ciclisti inesperti, bambini e anziani. I punti pericolosi per gli incidenti devono essere risanati. Il metro di strada più a destra deve essere dedicato alla bicicletta e potrà essere utilizzato solo in casi eccezionali da altri mezzi di trasporto. La Confederazione dovrebbe finanziare un programma di supporto per l’attuazione del Decreto federale sulle vie ciclabili attraverso i Programmi d’agglomerato. Ogni cantone e ogni grande città dovrà disporre di un servizio amministrativo incentrato sulle tematiche dei pedoni e dei ciclisti. Questi si

coordineranno tra di loro e con la Confederazione, forniranno consulenza e dovranno essere sempre coinvolti nella progettazione di nuovi edifici pubblici e nel risanamento di strade, svincoli e parcheggi sul suolo pubblico. La lista delle rivendicazioni dell’ATA copre argomenti come: 1. Il master plan per le biciclette: con un’ intensa collaborazione tra Confederazione, Cantoni, Comuni e organizzazioni professionali. 2. Il finanziamento delle misure, tramite un programma federale di lancio, ad es. partendo dai programmi di agglomerato. 3. Lo sviluppo sistematico di una rete di piste ciclabili su tre livelli simili a quelli delle strade nazionali: percorsi ciclabili veloci (collegamenti tra e all’interno dei comuni), collegamenti ciclabili principali e secon dari all’interno di un comune. 4. Una chiara differenziazione tra i collega menti quotidiani e quelli per il tempo libero. 5. L’estensione delle piste ciclabili e delle corsie ciclabili. Leggi il documento: www.ata.ch/politica/ temi-federali/offensiva-bici ATA Associazione traffico e ambiente

Triste constatare l’apparizione a Lugano di cartelli di divieto per le bici all’interno della zona pedonale.

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© ATA − Carlo Zoppi

BOLLETTINO ATA / settembre 2019


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Progetto Tram – treno

Agire per difendere la linea di collina FLP

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o scorso 16 luglio un gruppo di cittadini provenienti principalmente dai Comuni di Sorengo, Muzzano e Collina d’Oro si è riunito accomunato dall’interesse di approfondire il futuro della parte della linea della Ferrovia Lugano–Ponte Tresa (FLP) che da Bioggio risale in collina verso la stazione FFS di Lugano. Grazie alla presenza di alcuni membri di associazioni quali ATA, STAN, Cittadini per il territorio del Luganese, i presenti sono stati informati sullo stato dei lavori del progetto Tram-treno del Luganese, che per quello che riguarda il tratto della linea di collina, ne prevede lo smantellamento con una (improbabile) sostituzione attraverso un servizio su gomma. Ai presenti è stato anche riferito di studi che contestano le ragioni della proposta di smantellamento, e che anzi

motivano ampiamente il mantenimento della linea di collina. Infine, a livello politico, si è ricordato che nei mesi scorsi a margine del messaggio per la richiesta di un ulteriore credito per la fase di progettazione del Tramtreno, un emendamento approvato dal Gran Consiglio richiede che il Diparti-mento del Territorio approfondisca la questione «mantenimento della linea di collina» per eventualmente estendere il finanziamento anche alla progettazione del collegamento con la linea Tram-treno del piano del Vedeggio. Dal punto di vista tecnico s’intende mettere a disposizione un documento di riferimento informativo online che sia anche alla base di una petizione a sostegno del mantenimento della linea di collina. Dal punto di vista «associativo» si proporrà a tutti gli interessati di aderire ad un gruppo denominato «Cittadine/i in difesa della linea di collina

FLP», che a sua volta sarà parte dell’associazione mantello dei Cittadini del Territorio del Luganese. Infine, a livello «territoriale» s’intende agire per coinvolgere le istituzioni, Municipi, Consigli comunali e altre realtà interessate al mantenimento della linea, quale ad esempio la fondazione OTAF e ovviamente la cittadinanza. I prossimi mesi saranno probabilmente decisivi per delineare la sorte della linea di collina. L’intento di tutte queste iniziative è quello di far conoscere e considerare argomenti e posizioni dei cittadini coinvolti a tutti coloro che saranno deputati a decidere sia a livello tecnico che politico.

Cittadine/i in difesa della linea di collina FLP

Posizione dell’ATA

Più sicurezza per pedoni e ciclisti nei tracciati a traffico misto Pedoni e ciclisti non devono essere messi in competizione fra loro

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di recente attualità la problematica sull’utilizzo promosso da diversi comuni dei marciapiedi da parte di ciclisti, sovente per insufficiente impegno a realizzare piste ciclabili e talvolta per indisciplina dei ciclisti. L’ATA ha elaborato un documento con chiare posizioni e consigli sul tema rivolto ai comuni e ai professionisti del settore.

Il marciapiede rimane prerogativa dei pedoni

Traffico misto solo dopo pianificazione

La posizione dell’ATA su questo tema è chiara, l’apertura dei marciapiedi al traffico ciclabile dovrebbe restare un’eccezione. Bisogna fare tutto il possibile per mettere i ciclisti sulle ciclopiste o su strade a traffico moderato sviluppando infrastrutture che tengano conto della mobilità pedonale e ciclabile, riducendo la necessità di utilizzo di ulteriori superfici per altri trasporti e minimizzando i conflitti.

Quando si opta per una zona di traffico misto non si può procedere senza aver fatto prima degli studi approfonditi e sviluppato una pianificazione coerente. Ci sono degli accorgimenti tecnici necessari per garantire il traffico misto come la creazione di reticiclabili coerenti, continue, sicure unite a misure di riduzione e moderazione del traffico sulle strade principali.

Anche nel Piano d’agglomerato del Locarnese (PALOC2) abbiamo riscontrato problemi di applicazione delle misure previste, in Via Luini si è purtroppo rinunciato ad una divisione netta fra pedoni e ciclisti arrivando ad una situazione di traffico misto che mette a rischio sia i pedoni che i ciclisti.

BOLLETTINO ATA / settembre 2019

Anche la costruzione di nodi stradali a misura di bicicletta, piste ciclabili rapide, larghe a sufficienza e lo sviluppo di zone 30 o zone incontro (limite velocità 20km/h) restano per noi prioritarie. Leggi il documento: www.ata.ch/informazione/ traffico-misto ATA Associazione traffico e ambiente

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Assembla sezionale ordinaria

Assemblea annuale e tavola rotonda sulla mobilità a Lugano Giovedì 26 settembre a partire dalle 18.30 alla sala multiuso delle Scuole elementari di Besso, nei pressi della Stazione di Lugano avrà luogo l’annuale assemblea sezionale dell’ATA, seguita da un rinfresco. Dopo l’assemblea, a partire dalle 20.30 ci sarà una serata pubblica sul tema della sostenibilità di traffico e ambiente a Lugano con esponenti della politica cittadina, membri delle associazioni impegnate sul tema e dei giovani dello sciopero per il clima. L’incontro sarà l’occasione per affrontare alcuni argomenti che vengono purtroppo spesso trattati con superficialità quando non

addirittura manipolati. Cercheremo di andare al fondo della questione mettendo in relazione qualità della vita, attrattività per l’insediamento di famiglie, invecchiamento della popolazione, traffico e pianificazione del territorio. Il tutto in una prospettiva che tenga pure conto delle legittime preoccupazioni per la crisi climatica sempre più pressante.

Alla base della nostra petizione c’è la coscienza che il clima sta cambiando e le conseguenze per noi e il nostro pianeta si stanno già facendo sentire. Dobbiamo cambiare rotta ora applicando soluzioni coraggiose. La transizione ecologica e sociale coinvolge tutti i settori della nostra vita: mobilità, consumi e stile di vita.

Sarà anche l’occasione per presentare la Petizione per una Lugano più vivibile, attrattiva e con meno traffico, che intendiamo lanciare con l’appoggio di altri gruppi ed organizzazioni attivi nel nostro territorio, perché l’unione fa la forza.

Questa petizione vuole spingere il Municipio e il Consiglio comunale a compiere passi incisivi verso una mobilità e una pianificazione del territorio più sostenibili che rendano Lugano maggiormente vivibile e rispettosa del clima. ATA Associazione traffico e ambiente

Agenda della sostenibilità Venerdì 20 settembre 2019 Giornata internazionale a scuola a piedi. www.pedibus.ch

Sabato 28 settembre 2019 Manifestazione nazionale per il clima a Berna www.klima-allianz.ch

Domenica 13 ottobre 2019 Manifestazione ciclopedonale a Lugano

A scuola a piedi? I benefici si sentono! La Settimana europea della mobilità si svolge ogni anno dal 16 al 22 settembre. A piedi, in monopattino, in bicicletta, con il Pedibus: venerdì 20 settembre 2019 festeggeremo il cammino verso la scuola ed il piacere di andarci insieme. Questo percorso quotidiano non è banale e la sua sicurezza ci riguarda tutti. Noi siamo a turno pedoni, ciclisti o scuteristi, automobilisti, bambini, genitori, insegnanti o responsabili politici.

Sabato 28 settembre si svolgerà a Berna una manifestazione nazionale per il clima denominata «Clima di cambiamento». L’evento, che avrà luogo poco prima delle elezioni federali, ha lo scopo secondo gli organizzatori di rivendicare una politica climatica «coerente e giusta» e in particolare di richiedere il rispetto degli impegni presi in occasione dell’Accordo di Parigi. Verrà organizzato un treno speciale che dal Ticino porterà i partecipanti a Berna.

L’ambiente e la qualità di vita sono fondamentali per il futuro di Lugano e per mantenervi il ceto medio e le piccole aziende. Purtroppo si sono accumulati ritardi ed errori nella definizione delle priorità. Il prossimo Municipio e il futuro Consiglio comunale dovranno operare un netto cambiamento di rotta per una mobilità dolce e più sostenibile, per quartieri più vivibili, per avere più verde, meno sprechi di energia e di preziosi terreni. Appuntamento il 13 ottobre alle 14.30 in Piazza Luini, per dare finalmente priorità a pedoni e ciclisti.

Recapiti

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