PDF elettrotecnica

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Parte di un circuito a componenti discreti.

1


Parte di un circuito integrato monolitico.

2


Circuito elettr(on)ico analogico a parametri concentrati e costanti.

È un modello matematico adatto a studiare le proprietà elettriche di un sistema fisico. È costituito da ¾ funzioni reali, continue, derivabili di una variabile reale continua: V(t), I(t), ... ¾ relazioni differenziali alle derivate ordinarie rispetto alla variabile indipendente t , in generale non lineari e non omogenee ma con coefficienti costanti. Le funzioni sono modelli matematici di grandezze elettriche. La variabile indipendente t è modello matematico del tempo. 3


Circuito elettr(on)ico analogico a parametri concentrati e costanti.

Se le relazioni differenziali sono lineari, possono essere rese algebriche con un metodo di trasformazione: ¾metodo dei fasori per funzioni sinusoidali isofrquenziali

¾trasformazione di Fourier per funzioni assolutamente integrabili

¾trasformazione di Laplace per funzioni nulle per t<0

4


Un circuito.

Circuito connesso, elettromagneticamente isolato, descritto da un sistema di equazioni differenziali, in generale non lineare.

5


Bipoli.

porta

I(t) V(t)

Bipolo A

Bipolo B

I(t) Se la potenza istantanea p(t)=V(t)I(t) è >0, A sta cedendo energia a B. 6


Relazione di proporzionalità fra una tensione e una corrente: RESISTORE LINEARE.

Rnome N+ N- valore in Ω N+ V(t)

I(t)

V(t)=R·I(t) I(t)=G·V(t) G·R=1

N7


Relazione di proporzionalitĂ fra una corrente e la derivata di una tensione: CONDENSATORE LINEARE.

Cnome N+ N- valore in F N+ V(t)

I(t)

dV (t) I (t) = C dt

N8


Relazione di proporzionalitĂ fra una tensione e la derivata di una corrente: INDUTTORE LINEARE.

Lnome N+ N- valore in H N+ V(t)

I(t)

dI (t) V (t) = L dt

N9


Generatore indipendente di tensione.

I

I(t) E(t)

V(t) = E(t) ∀ I(t)

E

V

I(t) I(t) E

V = E = cost. ∀ I(t)

V=0 ∀ I(t): cortocircuito 10


Generatore indipendente di corrente.

I(t) = H(t) ∀ V(t)

I H

H(t)

V(t)

I = H = cost. ∀ V(t) H

V(t)

V

I=0 ∀ V(t): ramo aperto V(t) 11


Esempi di risoluzione di un circuito lineare.

Con equazioni differenziali - 1

R Va(t)=VA cos(ω0 t)

C

Vb ( t ) = VB cos ( ω0 t + β ) ? I (t) = C

dVb ( t ) dt

; I=

−ω0 VB sin ( ω0 t + β ) +

Va ( t ) − Vb ( t ) R

Vb(t)

dVb ( t ) Vb ( t ) VA cos ( ω0 t ) ; da cui + = ; RC RC dt

VB cos ( ω0 t + β ) RC

I(t)

=

VA cos ( ω0 t ) RC

;

−ω0 VB sin ( ω0 t ) cos ( β ) − ω0 VB cos ( ω0 t ) sin ( β ) + VB VB VA cos ( ω0 t ) cos ( β ) − sin ( ω0 t ) sin ( β ) = cos ( ω0 t ) ; + RC RC RC 12


Esempi di risoluzione di un circuito lineare. Con equazioni differenziali - 2

VB VB VA −ω0 VB cos ( β ) − sin ( β ) = 0; cos ( β ) − ω0 VB sin ( β ) = ; RC RC RC 1 tan ( β ) = −ω0 RC; cos ( β ) = ; 2 1 + ( ω0 RC) sin ( β ) =

−ω0 RC 1 + ( ω0 RC)

Vb ( t ) =

2

; VB =

VA 1 + ( ω0 RC)

2

VA 1 + ( ω0 RC)

2

;

cos ⎡⎣ω0 t − arctan( ω0 RC) ⎤⎦ 13


Esempi di risoluzione di un circuito lineare.

{

Va ( t ) = Re VA e j ω0 t

Con fasori -1

{

}

R

}

Vb ( t ) = Re VB e j β e j ω0 t ?

I(t)

C

Vb(t)

Circuito lineare tempo-invariante: se VA cos(ω0 t) → VB cos(ω0 t+β), allora VA cos[ω0 (t-π/2ω0)]= VA sin(ω0 t) → VB cos[ω0 (t-π/2ω0)+β]=VB sin(ω0 t+β) e qundi VA [cos(ω0 t) +j sin(ω0 t)] → VB [cos(ω0 t+β)+j sin(ω0 t+β)] V B e j β e jω 0 t V A e jω 0 t j ω 0 VB e e + = ; V B e j β [1 + j ω 0 R C ] = V A RC RC VA VA VA VB e jβ = = ; VB = ; 2 1 + j ω0 R C 1 + j ω0 R C 1 + (ω0 R C ) jβ

jω 0 t

β = arg (V B e

⎛ ⎞ VA ) = arg ⎜ 1 + j ω R C ⎟ = − arctan ( ω 0 R C ) 0 ⎝ ⎠

Vb ( t ) =

VA 1 + ( ω0 R C )

2

cos ⎡⎣ω0 t − arctan ( ω0 R C ) ⎤⎦

14


Esempi di risoluzione di un circuito lineare.

X ( t ) = X M cos (ω0 t + ϕ ) ⇔ X M e j ϕ = X dX ( t ) dt

⇔ j ω 0 X;

d 2 X (t ) dt2

⇔ − ω 02 X ...

Con fasori -2

1 I Ammettenza del condesatore di capacità C: YC = = = j ω0 C ZC V

R Va

I ZC Va Vb = Va = R + ZC 1 + jω0 RC

C Vb ( t ) =

VA 1 + ( ω0 RC)

2

cos ⎡⎣ω0 t − arctan( ω0 RC) ⎤⎦ 15


Esempi di risoluzione di un circuito lineare. Con trasformata di Laplace - 1

R

0 per t < 0 ⎧ Va ( t ) = ⎨ ⎩VA cos (ω0 t ) per t ≥ 0

I(t)

C

Vb(t)

Vb ( 0 ) = 0: Vb ( t ≥ 0 ) ? ∞

x ( t ) ⇔ X ( s ) = L ⎡⎣ x ( t ) ⎤⎦ = ∫ x ( t )e − s t d t ;

x ( t ) ⇔ s X ( s ) − x ( 0 ) ...

0

s ; L ⎡⎣ cos (ω 0 t ) ⎤⎦ = 2 2 s + ω0

Vb ( s ) Va ( s ) V A s sVb ( s ) + = = RC RC R C s 2 + ω 02 16


Esempi di risoluzione di un circuito lineare. Con trasformata di Laplace - 2

⎛ ⎞ ⎟ VA ⎜ 1 s ⎜ ⎟= Vb ( s ) = 2 2 R C ⎜ s + 1 s + ω0 ⎟ ⎜ ⎟ RC ⎝ ⎠ ⎛ ⎜ − 1 RC ω 02 VA s RC ⎜ + 2 + 2 2 1 ⎛ 2 s + ω0 s + ω 02 1 ⎞⎜ s+ R C ⎜ ω0 + 2 2 ⎟ ⎜ RC R C ⎠⎝ ⎝ VA Vb ( t ) = 1 + ω 02 R 2 C 2 −t RC

⎞ ⎟ ⎟ ⎟ ⎟ ⎠

⎡ − RCt ⎤ + cos (ω 0 t ) + ω 0 R C sin (ω 0 t ) ⎥ = ⎢−e ⎣ ⎦

VA e VA =+ 2 2 2 1 + ω 0R C 1 + ω 02 R 2 C 2

1 + ω 02 R 2 C 2 cos ( ω 0 t - arctan(ω 0 R C ) 17


n-polo.

n 1 k

2 n

n

Ik t k 1

0

Vk ,k

1

t

0

n 1 1

k 1

18


Doppio bipolo.

Doppio bipolo

Bipolo

o

Bipolo

2-porte

19


Elaborazione di segnali.

I1 bipolo non autonomo

V1

I2 doppio bipolo autonomo

V2

bipolo autonomo

20


Curva di risposta di ampiezza, diagramma di Bode - 1.

Una funzione di variabile complessa razionale propria H (s)

1 n1 s n 2 s 2 H0 1 d1 s d 2 s 2

nh s h dk sk

N (s) H0 D(s)

h

k

ha h zeri, radici dell'equazione N ( s ) 0 e k poli, radici dell'equazione D ( s ) 0,

quindi H ( s )

1

s z1

1

s p1

H0

1

s z2

1

s p2

1

s zh

1

s pk 21


Curva di risposta di ampiezza, diagramma di Bode - 2.

La sua restrizione all'asse im m aginario è

H

j

1

j z1

1

j p1

H0

Il logaritmo del modulo è log H j j log 1 z2

j log 1 zh

1

j z2

1

j p2

log H0

j log 1 p1

1

j zh

1

j pk

j log 1 z1

j log 1 p2

j log 1 pk 22


Curva di risposta di ampiezza, diagramma di Bode - 3.

Quindi ogni rappresentazione grafica del logaritmo del modulo si può costruire sommando algebricamente un certo numero di grafici elementari.

Nel caso di uno zero o un polo reale il cui modulo venga chiamato 1

i

2

j

1 u 2 , avendo posto

1 i

i

u. i

23

:


Curva di risposta di ampiezza, diagramma di Bode - 4.

Si vuole rappresentare y log 1

j

in funzione di x log u ,cioè i

disegnare il grafico della funzione y x

2x

log 1 10

1 log 1 100x . 2

A tale scopo sono utili le seguenti osservazioni: 100x dy ; y' x x dx 1 100 lim y x 0; lim y ' x

x

x

0; lim y x x

; lim y ' x x

1

1 y0 log 2 0.15 3dB. 2 Si veda dunque il grafico seguente. 24


Curva di risposta di ampiezza, diagramma di Bode - 5.

y=log»HHjωL»

2 1.5 1 0.5 0 −2

−1

0

ω x=log ωi

1

2

25


Curva di risposta di ampiezza, diagramma di Bode - 6.

»HHjωL»

Ma è più comodo scrivere sugli assi del medesimo grafico i numeri che ci servono invece dei logaritmi:

100 50

0dB

40dB

20dB/decade

10 5

20dB

1 0.01ωi 0.1ωi

ωi

10ωi

100ωi 26


Curva di risposta di ampiezza, diagramma di Bode - 7.

Ad edempio, nella figura successiva è riportato in rosso il diagramma di Bode delll’ampiezza della funzione

s 15 1 0 H s =50 s 1+ 104 e in blu i tre grafici componenti; è anche evidente che tracciando gli asintoti di ciascun componente e sommando i grafici asintotici si ottiene una spezzata che approssima la curva desiderata.

27


Curva di risposta di ampiezza, diagramma di Bode - 8. 50

20dB

10 5

0dB

1 0.5

-20dB

0.1 100

1000

10000

100000.

1. Ă— 10 6

1. Ă— 10 7 28


Diodo a giunzione p/n.

Silicio monocristallino nel cui reticolo un atomo di Si ogni 103÷105 è sostituito da un atomo di B (o altro elemento trivalente) p-Si

giunzione

n-Si Silicio monocristallino nel cui reticolo un atomo di Si ogni 106÷108 è sostituito da un atomo di P (o altro elemento pentavalente)

29


Diodo a giunzione p/n.

I anodo V catodo

30


Modello esponenziale.

I

• I = IS (eV/VT -1) • V = VT· ln(1+I/IS) V

I @ IS eV/VT , V @ VT ln(I/IS) se V>qualche VT I @ 0 se V<0 31


Diodo a giunzione p/n.

VT (tensione termica) = k·T/q k (costante di Boltzmann) @ 1.38·10-23 J/°K q (carica elettronica) @ 1.6·10-19 C T =temperatura assoluta= temperatura in ºC+273.15 VT(17°C) = 25mV VT(28°C) = 26mV VT(40°C) = 27mV IS (corrente di saturazione): si esprime spesso in fA ma è proporzionale all'area del diodo. 32


Diodo a giunzione p/n. Caratteristica esponenziale in scala semilogaritmica (1)

I 100ÎźA 10nA 1pA

0

0.2

0.4

0.6

V

0.8V 33


Diodo a giunzione p/n.

⎛ I1 V1 = VT ln ⎜ ⎝ IS

⎞ ⎛ I2 ⎞ ⎟ ; V2 = VT ln ⎜ ⎟ ⇒ ⎠ ⎝ IS ⎠ ⎛ I2 ⎞ ⇒ ΔV = V2 − V1 = VT ln ⎜ ⎟ ⎝ I1 ⎠

I2 = 10 ⇒ ΔV ≅ 26 ⋅ 10−3 ln10 = 26 ⋅ 10−3 ⋅ 2.3 ≅ 60mV I1 34


Diodo a giunzione p/n.

Caratteristica esponenziale in scala semilogaritmica (2)

10mA 1mA 100ÎźA

60mV/decade 0.6V

0.66

0.72

0.78V

V

35


Modello a soglia e resistenza.

I

V

• I = 0 per V < Vγ • V = Vγ +RS I per I ¥0 36


Modello a soglia.

I

V

• I = 0 per V < Vγ • V = Vγ per I ¥0 37


Modello a soglia nulla.

I

V

• I = 0 per V < 0 • V = 0 per I ¥0 38


Circuiti con diodi.

VD

E

I?

R

E - VD I= R

a soglia nulla: VD=0; I = E/R a soglia Vγ : VD=Vγ ; I = (E - Vγ)/R esponenziale: VD = VT ln(1+I/IS) E VT ⎛ I I= ln ⎜ 1 + R R IS ⎝ E VT ⎛ ln ⎜ 1 + I k +1 = R R ⎝

⎞ ⎟ ; iterazioni numeriche: ⎠ E-Vγ Ik ⎞ E o anche I 0 = ⎟ con I 0 = IS ⎠ R R

39


Punto fisso di una funzione iterata.

Problema: calcolare un valore X* tale che X* = f(X*) Si può risolvere per approssimazioni successive se la successione {X0, X1, ... Xk, Xk+1 ...} definita in modo ricorrente Xk+1 = f(Xk) è convergente. Convergenza al punto fisso: se Xk=X*+ε, Xk+1 = f(X*+ε) @ f(X*)+f '(X*)·ε = X*+f '(X*) ·ε

| Xk+1 – X*| < | Xk – X*| se | f '(X*) | < 1 40


Punto fisso di una funzione iterata.

in alternativa: V D , k

⎛ Ik ⎞ = VT ln ⎜ 1 + ⎟; IS ⎠ ⎝

I k +1

E - V D ,k = R

I I0=E/R

VD,k

E

V 41


Raddrizzatore a semionda.

I Modello a soglia nulla:

Vin

Vout

R

I = max{0,Vin/R} Vout = R I = max{0,Vin}

Vout

Vin 42


Raddrizzatore a semionda.

V Vin1

Vout

0 Vin

T/2

t

π

ω0 t

43


Raddrizzatore a semionda.

T /2

T /2

1 1 Vin ( t ) = Vin ( t ) dt = Vin1 cos (ω0 t ) dt = ∫ ∫ T −T / 2 T −T / 2 2 = T

T /2

∫V

in1

cos (ω0 t ) dt =

0

1

π

V ∫ π

in1

0

T /2

1 2 Vout ( t ) = Vout ( t ) dt = ∫ T −T / 2 T 2 = T

T /4

∫V

in1

0

cos (α ) dα = 0

cos (ω0 t ) dt =

1

π

T /2

∫ V ( t ) dt = out

0

π /2

∫V

in1

0

cos (α ) dα =

Vin1

π /2

⎡⎣sin (α ) ⎤⎦0 π

Vin1 = π

44


Circuiti raddrizzatori a doppia semionda.

Vout Vin Con modello a soglia nulla:

Vout = |Vin| Vin

Vout

45


Circuiti raddrizzatori a doppia semionda.

Vout ( t ) =

2

π

Vout

Vin1 Vin

V Vout

0

π

T/2

t

ω0 t

Vin 46


Rivelatore di cresta - 1

Vout Vin

+ -

C

Modello a soglia nulla: Vout = Vin oppure Vout>Vin

R

Modello a soglia: Vout = Vin-VÎł oppure Vout>Vin-VÎł 47


Rivelatore di cresta - 2

Rö¶ 0.65+Vout

Vout

Vin

48


Rivelatore di cresta - 3

R di valore finito Vout

Vin

49


Rivelatore di cresta - 4

RC troppo grande

50


Rivelatore di cresta che demodula un'oscillazione modulata in ampiezza. RC troppo grande

51


Polarizzazione e segnali.

VOP+v

IOP+i

IOP polarizzazione

V=F(I);

VOP

v=f(i)

i segnali

v=F(IOP+i)-F(IOP)=f(i)

52


Piccoli segnali, circuito equivalente.

i

rD

v=rD i

53


Parametri differenziali del diodo.

dV I resistenza differenziale del diodo : rD = dI

I=I op

dI V conduttanza differenziale del diodo : g D = dV

VT = I OP

V=Vop

I OP = VT

IOP

gD=IOP/VT

rD=VT/IOP

1mA

40 π 38.5mA/V

25 π 26W

100µA

4.0 π 3.85mA/V

250 π 260W

10mA

400 π 385mA/V

2.5 π 2.6W 54


Schemi elettrici - 1

+E

R1

R1

E

D1

R2

= D1

R2

55


Schemi elettrici - 2

E R

R1 E

D1

R

R1

R2

=

D1

R2

56


Equazione nodale.

R1

1

R3

2

3

R2 4 0

V1 − V 2 V 3 − V 2 V 4 − V 2 + + =0 R1 R3 R2 57


Equazioni nodali modificate.

R1 1

L

2

3

h

IL

4 0

V1 − V 2 − h + IL = 0 R1 V3 − V2

dIL − L = 0 dt

58


Simboli per transistori.

bipolare NPN

MOS a canale n

bipolare PNP

MOS a canale p 59


Transistori ideali.

A

C

B

I ca = F (V ba )

A

tipo N

B

I a c = F (V a b )

C

tipo P 60


Connessione a bipolo (o a diodo)

I=F(V) V

I=F(V) V

61


Specchi di corrente - 1

Iin+Iout

pozzo

Iout=F(V)=Iin

Iin=F(V)

V

V Iin=F(V) Iin+Iout

Iout=F(V)=Iin sorgente 62


Specchi di corrente - 2

se Iout=b路F(V):

pozzo

C

B Iin

A Iin+Iout

Iout=b路Iin

1:b

1:b Iin+Iout

Iout=b路Iin

Iin A

B

C sorgente 63


“Generatori” di corrente costante (resistori a resistenza differenziale infinita)

F(E)

î

E

I0

R E

I0

I0 = F(E)

V

F(V) î

I0 = (E/R)-(V/R) 64


Coppia differenziale - 1

I1 = F (V1 − Va ) ; I 2 = F (V2 − Va )

I1

I2

I1 + I 2 = I 0

Vd = V1 − V2 = (V1 − Va ) − (V2 − Va )

2

1 a

Si dimostra: I d = I1 − I 2 = f (V1 − V2 ) = I d (Vd )

I0 0

I1 + I 2 I1 − I 2 I 0 I d (Vd ) I1 = + = + = I1 (Vd ) 2 2 2 2 I1 + I 2 I1 − I 2 I 0 I d (Vd ) I2 = − = − = I 2 (Vd ) 2 2 2 2 65


Coppia differenziale - 2

Id

I0

Vd -I0 66


Stadio differenziale a transconduttanza - 1 +Vcc

1:1 I1

I1

u 2

1

Id=I1-I2=f(V1-V2)=Id(Vd)

a

I0

67


Stadio differenziale a transconduttanza - 2

V1 Vd

Id (Vd)

g md

V2

dI d (Vd ) = dVd OP

v1 vd p.s.

gmd路vd v2 68


Stadio differenziale a transconduttanza - 3

I1 = F (V1 − Va ) ;

I 2 = F (V2 − Va ) ;

I1 + I 2 = I 0

i1 = g m1 ⋅ ( v1 − va ) ; i2 = g m2 ⋅ ( v2 − va ) ; i1 + i2 = 0 V1OP = V2 OP ⇒ I1OP = I 2 OP

dF (V ) I0 = , g m1 = g m2 = g m = 2 dV OP

id = i1 − i2 = g m ( v1 − va − v2 + va ) = g m ⋅ vd

gmd=gm 69


Facendo passare la corrente di uscita di uno stadio differenziale a transconduttanza in un resistore si ottiene uno stadio amplificatore differenziale di tensione.

Vout (Vd) = R Id (Vd)-E

V1 Vd

Id (Vd)

R

V2 -E

p.s. : vout = gmd R vd = Ad vd 70


In alternativa, prima si converte in tensione e poi si fa la differenza: Stadio differenziale con carichi resistivi

+Vcc R out1

⎛ I0 + I d ⎞ Vout1 = Vcc − R I1 = Vcc − R ⎜ ⎟ ⎝ 2 ⎠ ⎛ I0 − I d ⎞ Vout 2 = Vcc − R I 2 = Vcc − R ⎜ ⎟ ⎝ 2 ⎠

R Vout

out2 in2

in1

Vout = Vout 2 − Vout1 = R ( I1 − I 2 ) = = R I d (Vd ) gm ⋅ R A ⋅ vd = dd ⋅ vd 2 2 gm ⋅ R A dd vout1 = − ⋅ vd = − ⋅ vd 2 2 vout = g m ⋅ R ⋅ vd = A dd ⋅ vd vout 2 =

I0

71


Connettendo sottocircuiti già noti ...

+Vcc

R

R0 I0

R Iout

_

+

b1·I0

b2·I0

72


Transistore bipolare a giunzioni (BJT) di tipo npn

E E

B

B emettitore n-Si

base p-Si collettore n-Si

C

C 73


Modello di Ebers e Moll -1

Ic

C

C B Ibc

B Ib

Ibe E Ie

I be

Vbc ⎛ VVTbe ⎞ I t =I S ⎜ e − e VT ⎟ ⎝ ⎠

⎞ IS ⎛ VVTbe = ⎜ e − 1⎟ ; βF ⎝ ⎠

I bc

E

⎞ IS ⎛ VVTbc = ⎜ e − 1⎟ βR ⎝ ⎠ 74


Modello di Ebers e Moll – 2

Ic Ib

Ie

⎛ VVTbe ⎞ X e = ⎜ e − 1⎟ ; ⎝ ⎠

⎛ VVTbc ⎞ X c = ⎜ e − 1⎟ ; ⎝ ⎠

Vbc ⎛ VVTbe ⎞ VT I t (Vbe ,Vbc ) = IS ( X e − X c ) = IS ⎜ e − e ⎟ ⎝ ⎠ IS X e IS X c I be = ; I bc = ; I b = I be + I bc

βF

βR βR + 1 I c = I t − I bc = IS X e − IS X c βR βF + 1 I e = I b + I c = I be + I t = IS X e − IS X c βF

75


Regione (di conduzione) Diretta:

It > 0 ⇒ X e > X c ⇒ Vbe > Vbc ⇒ Vbe − Vbc > 0 ⇒ Vcb + Vbe > 0 ⇒ Vce > 0 76


Regioni di funzionamento (diretto) del BJT

NORMALE: la giunzione B-E è ON e la giunzione B-C è OFF SATURAZIONE: entrambe le giunzioni sono ON INTERDIZIONE: entrambe le giunzioni sono OFF

77


Tensione di saturazione Vcesat

Nella regione normale diretta si trascura Ibc rispetto a Ibe:

I be

IS

I bc

e

Vbe VT

K

F

e

Vbc Vbe VT

e

Vce VT

K

IS

e

Vbc VT

R F

Vce

VT ln K

R

K ∼ 10 100 e

F

F

Vcesat

R

∼ 100 1000

K

R

Vcesat

1

K

VT ln 103

F

∼ 103

5

R 5

3 5 VT ln10

3 5 60mV 180 ÷ 300mV 78


Regione Normale (Diretta):

Xc I bc

Xe

⎛ I be ; I c = I t = I S X e = I S ⎜ e ⎝ Vbe ⎞ Ic I S ⎛ VT I b = I be = ⎜ e − 1⎟ = βF ⎝ ⎠ βF

Vbe VT

⎞ − 1⎟ ⎠

79


Modello del BJT semplificato per la regione normale: VCCS+diodo

Ib

Ic

βF

Ic

C

B Vbe

Vbe VT

Is e E

βF +1 Ie = Ic βF 80


Caratteristiche Ic(Vbe) di un BJT NPN. 5mA

Ic 4m

3m Vce>150mV: RN

Vce=50mV

2m

1m

Vbe 0.5

0.6

0.7

0.8V 81


Caratteristiche di Collettore di un BJT NPN.

Ic 4.0mA

Ib=40μA

2.0mA

20μA

1.0V

2.0V

Vcesat Vce>Vcesat: Regione Normale

Ib=0μA

3.0V

Vce 82


Caratteristiche di Collettore di un BJT NPN.cir

Caratteristiche di Collettore .options tnom=16.96 .temp=16.96 Q1 C B 0 nome_modello .MODEL nome_modello NPN IS=1fA VCE C 0 IB 0 B .DC VCE 30m 3 10m IB 0U 50U 10U .PROBE .END 83


Riassunto

Un BJT NPN con Vce ¥ 0 è in • interdizione se Vbe § Vγ : Ic = Ib = Ie = 0 • normale se Vbe > Vγ e Vce ¥ Vcesat : Ic=IS·eVbe/VT, Ib=Ic/βF • saturazione se Vbe ¥ Vγ e Vbc ¥ Vbe-Vcesat: Vce = Vcesat

84


Esercizio

+Vcc

Vcc=6V; Rc=4k; Rb=10k; Re=0.4k; IS=1fA; βF=100; VT=25mV.

Rc Rb

Sia VinOP=1V: calcolare VceOP e determinare il valore di Vin che rende saturo il transistor supponendo Vcesat=0.2V.

Vin Re

Verificare i risultati con Pspice. 85


Risoluzione

Rb + ( βF +1) Re βF +1 Vin = Rb Ib +Vbe + Re Ie = Rb + Re Ic +Vbe = Ic +Vbe = βF βF βF Ic

= 504⋅ Ic +Vbe; IcOP ≅

1−Vγ 504

≅ 0.6mA; VbeOP = VT⋅ ln (1015 ⋅ IcOP ) ≅ 0.678V

βF +1 iterando: IcOP = 636μA; VceOP =Vcc − Rc IcOP − Re IcOP = 3.20V βF Vcc − Vcesat 5.8 = =1.32mA; Vbesat = VTln (1015 ⋅1.32⋅10−3 ) = 0.698V Icsat = βF +1 Rc + Re 4.04k βF Icsat βF +1 ReIcsat =10k ⋅13.2μ+0.698+ 404⋅1.32m=1.36V Vinsat = Rb +Vbesat + βF βF 86


Verifica con PSpice.

Esercizio BJT 1 .options tnom=16.96 .temp=16.96 Vin 1 0 DC 1 Rb 1 2 10k Q 3 2 4 bjtmod .model bjtmod NPN + IS=1fA BF=100 Re 4 0 400 Rc 5 3 4k Vcc 5 0 6 .OP .dc Vin 0 3 0.1m .probe .END

NAME Q MODEL bjtmod IB 6.36E-06 IC 6.36E-04 VBE 6.79E-01 VBC -2.52E+00 VCE 3.20E+00 BETADC 1.00E+02 GM 2.54E-02 RPI 3.93E+03 87


Verifica con PSpice. 1.5mA

1.0mA

0.5mA SEL>> 0A IC(Q) 6.0V

4.0V

2.0V

0V 0V

0.5V

1.0V

1.5V

2.0V

2.5V

3.0V

V(3) Vin

88


Effetto di Early

Ic

4.0mA

Ib 2.0mA

1.0V

2.0V

In regione normale Ic non è indipendente da Vce ma un poco crescente: effetto Early.

3.0V

Vce 89


Alte Ic

10 Ic(mA)

1

Vbe (V)

0.1 0.75 0.70 0.65 Ad alte correnti la Vbe è un po' piÚ grande di quella che corrisponde a una Ic(Vbe) esponenziale. 90


Modello del BJT NPN in RN con effetto Early e resistenza di base

Ib

B

RBB'

Vb ' e VT

IS e βF

Vbe

B'

C

Vb'e

Ic

⎛ Vcb ' ⎞ Vb ' e IS ⎜1 + ⎟e ⎝ VAF ⎠

VT

E

VAF (tensione di Early) ~ 102 V; RBB’ (resistenza di base) ~ 102 W 91


Modello del BJT NPN in RN con effetto Early e resistenza di base

⎛ Vcb ' ⎞ Vb ' e VT I c (Vb ' e ,Vcb ' ) = IS ⎜1 + oppure ⎟e ⎝ VAF ⎠ ⎛ Vce − Vb ' e ⎞ Vb ' e VT Ic (Vb ' e ,Vce ) = IS ⎜1 + ⎟e VAF ⎠ ⎝ ⎛ Vce ⎞ Vb ' e I c (Vb ' e ,Vce ) ≅ IS ⎜1 + ⎟e ⎝ VAF ⎠

VT

Vb ' e perché VAF

1

⎛ Vce ⎞ oppure Ic ( Ib ,Vce ) = βF ⎜1 + ⎟ Ib ⎝ VAF ⎠ 92


Linearizzazione delle relazioni costitutive del BJT in regione normale - 1

vce ic ( vb ' e , vce ) = g m vb ' e + rce ∂I c gm = ∂Vb ' e

OP

∂I c 1 = rce ∂Vce

⎛ Vce OP ⎞ eVb' e OP VT I c OP = IS ⎜ 1 + = ⎟ VAF ⎠ VT VT ⎝

OP

IS eVb' e OP = VAF

VT

VAF + Vce OP rce = I c OP

I c OP = VAF + Vce OP VAF I c OP 93


Linearizzazione delle relazioni costitutive del BJT in regione normale - 2

vce ic ( ib , vce ) = β0ib + rce β0ib = gm vb'e ⇒β0 = gm ⎛ VceOP ⎞ ∂Ic = βF ⎜1+ β0 = ⎟; ∂Ib OP ⎝ VAF ⎠

(β0 = βF

vb'e

ib

= gm ⋅ rb'e

se si trascura l ' effetto Early)

vbe = vbb ' + vb ' e = rbb 'ib + rb ' eib = rbe ib 94


Circuito quivalente per piccoli segnali del BJT in RN

ib B

rbb’

β0 rb'e = gm

B’

C vb’e

gmvb’e=β0 ib

ic

rce

E ie

95


Circuito quivalente a 3 parametri: rbe, β0, rce

ib B β 0 VT rbb' + = rbe I cO P

C β0 β 0ib = vbe rbe

vbe

= g M ⋅ vbe

E ie

gM =

ic

rce

β0 β0 gm = = rbe rbb' + rb'e 1 + rbb' rb'e

Se si trascura l'effetto Early, rce =¶: circuito equivalente a 2 parametri 96


OSSERVAZIONE

Trascurando sia l'effetto Early che la corrente di base, il modello del BJT si riduce a un transistore ideale:

I b = 0; I c = I e = I = I S e

Vbe VT

I c OP rce = ∞; rbe = ∞; β 0 = ∞; g m = VT

97


Applicazione alla coppia differenziale

I1 = I S e I1 =e I2

Vbe 1 VT

;

Vbe 1 −Vbe 2 VT

I2 = ISe =e

V1 −V2 VT

Vbe 2 VT

=e

Vd VT

I2 =e I1

;

−Vd VT

Vd VT

⎛ I2 ⎞ I0 e = I 0 Vd I1 + I 2 = I 0 ⇒ I1 ⎜ 1 + ⎟ = I 0 ⇒ I1 = −Vd I1 ⎠ ⎝ 1 + e VT e VT + 1 ⎛ I1 ⎞ 1 I1 + I 2 = I 0 ⇒ I 2 ⎜ 1 + ⎟ = I 0 ⇒ I 2 = I 0 Vd I2 ⎠ ⎝ e VT + 1 I d = I1 − I 2 = I 0

e e

Vd VT Vd VT

−1 +1

= I0

e e

Vd 2 VT Vd 2 VT

−e +e

−Vd 2 VT −Vd 2 VT

Vd = I 0 tanh 2 VT 98


Esempi numerici

β0 βF = 100; rbb' = 100Ω; VT = 25mV; VAF = 50V I c OP I c OP = 1mA ⇒ gm = = 40mA/V VT VAF rc e = 50kΩ Ic OP rbe = rbb' + rb'e = rbb' +

β0 VT Ic OP

= 100 +

100 ⋅ 25m = 100 + 2500 = 2.60kΩ 1m

I c OP = 100μA ⇒ gm = 4mA/V; rbe =100 + 25000 = 25.1kΩ ≅ rb'e rc e

VAF = 500kΩ Ic OP

I c OP = 100mA ⇒ gm = 4A/V; rbe =100 + 25 = 125Ω rc e

VAF = 500Ω Ic OP

99


Stadio con emettitore comune

+Vcc Rc Vin G

Ic Vout

Ib

100


Stadio con emettitore comune – p.s.

Rg

vout=vce

vin=vbe

vg

ib

in

rbe

β0 vbe rbe

rce

Rc

out

rbe R c ⋅ rce vout β 0 R c ⋅ rce vin = vg ; R = ; = −g M R = − ⋅ R g +rbe R c +rce vin rbe R c +rce vout β0 R c ⋅ rce =− ⋅ vg R g +rbe R c +rce 101


Stadio con emettitore comune

+Vcc Rc

Ic Vout=Vcc - Rc Ic : retta di carico

Vin

Ic

Vcc/Rc

Ib5 Ib4 Ib3 Ib2 Ib1 Vce

Vcc

102


Stadio con collettore comune

+Vcc Vin G

Ib

Ic Vout Re -Vee 103


Un circuito equivalente per piccoli segnali dello stadio con collettore comune.

Rg vg

rbe

vin ib

iout β0 i b

rce

vout Re

104


Stadio con base comune

+Vcc Rc

Ic

Un circuito equivalente per i piccoli segnali:

Vout

+Vbb

rce

Vin G

Rg

iin vin

vg

rbe

(iout-β0ib) iout

ib

vout

β0ib

Rc 105


Un altro circuito equivalente per piccoli segnali dello stadio con base comune.

Rg vg

iin

rce

vin rbe β0 +1

i

β0 i β0 +1

iout

vout Rc

106


Matrici di doppi bipoli lineari autonomi

I1

I2 V1

⎡ I1 ⎤ ⎡ y i ⎢I ⎥ = ⎢ y ⎣ 2⎦ ⎣ f

y r ⎤ ⎡ V1 ⎤ y o ⎥⎦ ⎢⎣ V2 ⎥⎦

V2

matrice di ammettenze I1 = y i V1 + y r V2 I 2 = y f V1 + y o V2 107


Matrici di doppi bipoli lineari autonomi

I1

I2 V1

⎡ V1 ⎤ ⎡ z i ⎢V ⎥ = ⎢z ⎣ 2⎦ ⎣ f

z r ⎤ ⎡ I1 ⎤ z o ⎥⎦ ⎢⎣ I 2 ⎥⎦

V2

matrice di impedenze V1 = z i I1 + zr I 2 V2 = z f I1 + z oI 2 108


Matrici di doppi bipoli lineari autonomi

I1

I2 V1

⎡ V1 ⎤ ⎡ h i ⎢ I ⎥ = ⎢h ⎣ 2⎦ ⎣ f

h r ⎤ ⎡ I1 ⎤ ho ⎥⎦ ⎢⎣ V2 ⎥⎦

V2

matrice ibrida V1 = h i I1 + hr V2 I 2 = hf I1 + ho V2 109


Relazioni fra i parametri y, z, h dei 2-porte lineari autonomi. (Dx=xixo-xrxf)

z zi

y zr

z z

y

f

zo Dz z

y D

zr Dz

f y

yi y

z

zi Dz

Dz ho

zr ho

1 yi

1 zo

y

D

h

zo

yo Dy

f

z zo

f

f

yi

f

h yr Dy

Dh ho

yi Dy

h

yr yo

D

f

ho

y

yi

1 ho

1 hi

hr hi

h

Dh hi

f

hi

yr yi

hr ho

hi

hr

h

ho

f

110


Funzioni di rete con i parametri y di un 2-porte lineare autonomo.

Av Yin Yout

yf yo YC yi yo

yr Av

yi

yr y f yo YC

yr y f yi YG 111


Connessione di un bipolo in parallelo a un doppi bipolo.

yr - Y

yi + Y Y I1 V1

yf - Y

yi

yr

yf

yo

I2 V2

yo + Y 112


Connessione di un bipolo in serie a un doppi bipolo.

zr + Z

zi + Z I1

zi zf

I2

zr zo

V1

V2

Z

zf + Z

zo + Z 113


Darlington

Ic Ib

Ic = I c1 + I c 2 = β F1 I b + β F2 I b 2 =

1

β F1 I b + β F2 I e1 = 2

β F1 I b + β F2 ( β F1 + 1) I b = βF Ib

β F = β F2 ⋅ β F1 + β F2 + β F1

114


Quasi-PNP

I c = I en =

Ib

(β Fn + 1) I bn = (β Fn + 1) I cp = (β Fn + 1) β Fp I b =

p n

βF Ib Ic

β F = β Fn ⋅ β Fp + β Fp

115


Esercizio. Esercizio difficile: *calcolare la resistenza differenziale *del resistore con terminali 1 e 0 *che si ottiene asportando il generatore Vop. ************************************************** .OPTIONS TNOM=40 .TEMP=40 Vcc 4 0 DC 5 Re 4 3 400 Q1 2 2 4 mod Q2 1 2 3 mod .MODEL mod PNP BF=1G IS=1F VAF=50 R 2 0 4K Vop 1 0 1 .OP .TF I(Vop) Vop .END 116


Suggerimenti per l’esercizio precedente.

+Vcc 4

Re 3

I1

I2

Q2

Q1 2 1

R

I V

0

Qual’è il valore della tensione termica VT? Quale modello si deve usare per i transistori? Calcolare iterativamente la corrente I1OP in Q1. Calcolare la tensione VbcOP di Q2. Calcolare il fattore di Early per Q2 Ricavare la funzione da iterare per calcolare la corrente I2OP in Q2. Calcolare I2OP. Calcolare la transconduttanza gm2 di Q2. Calcolare la resistenza rce2 di Q2. Ricavare l’espressione della resistenza differenziale cercata che corrisponde al modello usato per i transistori. Calcolare tale resistenza. 117


Risoluzione.

• VT = 27mV; Ib =0; effetto Early: SI • I1=Vcc/R-(VT/R)ln[I1/IS];

I1OP=1.06mA

• VbcOP=R I1OP-VOP=3.25V;

Early = 1+VbcOP/VAF=1.065

i Veb1 Veb 2 i I2

I1 VT ln =R e I 2 I 2 Early

VT I1 Early ln ; I 2OP Re I2

141μA

• gm2 = I2OP/VT = 5.21mA/V; rce2 = 379kΩ • r = Re+rce2(1+gm2 Re)=1.17MΩ ⎛ ⎜ lim ⎜ ⎝ β 0 →∞

⎡ Re ( rbe + Rb ) ⎛ Re r 1 β + + ⎢ ce ⎜ 0 R r R Re + rbe + Rb + + b ⎝ ⎣ e be

⎞ ⎞⎤ ⎟ ⎥ = Re + rce (1 + g m ⋅ Re ) ⎟⎟ ⎠⎦ ⎠

118


Esempio di carico attivo

+Vcc R1

R1

Vout R Vin Re 119


Stadio a simmetria complementare - 1

+Vcc

2V0

Vout R

Vin-V0 -Vcc 120


Stadio a simmetria complementare - 2

(

Vout = R I S e = R IS e

Vben VT

V0 VT

− ISe

Vebp VT

)

Vout −Vin + V0 ⎛ Vin + VVT0 −Vout = R IS ⎜ e − e VT ⎝

⎞ ⎟= ⎠

−Vout V −V − in out ⎞ ⎛ VinVT ⎛ Vin − Vout ⎞ VT −e ⎜e ⎟ = R I 0 2 sinh ⎜ ⎟ ⎝ VT ⎠ ⎝ ⎠

⎛ Vout ⎞ Vin = Vout + VT ⋅ arcsinh ⎜ ⎟ ; Vout OP = 0 ⇒ Vin OP = 0 ⎝ 2 R I0 ⎠ vout VT VT = vout + vin = vout + vout 2 2R I 2 R I0 0 ⎛ Vout OP ⎞ 1+ ⎜ ⎟ I 2 R 0 ⎠ ⎝ vin vin 2 gm R vout = = = vin VT 1 1 + 2 gm R 1+ 1+ 2 R I0 2 gm R

121


Amplificatori operazionali.

V+- V- = Vd

+

Vout = S(Vd ) 122


Amplificatore operazionale tipo 741.

123


Amplificatore operazionale tipo 725.

124


Struttura tipica di un amplificatore operazionale.

Vd

Stadio amplificatore differenziale

Stadio amplificatore invertente

Stadio di uscita (buffer)

Vout

125


Amplificatori operazionali ideali.

I+= 0

Iout

S(Vd )

Vd I-=

+

0

-

Vout

Vout=S(Vd) VM

Vd -VM 126


Approssimazione lineare a tratti della caratteristica ingresso-uscita di un amplificatore operazionale.

Vout -VM/Ad0

VM

dVout /dVd= Ad0 Vd

VM se Vd > VM /Ad0 -VM

Vout =

Ad0路Vd se |Vout| 搂VM -VM se Vd < -VM /Ad0 127


Una precisazione.

Vout = S(Vd) VdOP = 0

p. s.

vout = S’(VdOP)·vd vout = S’(0)·vd = Ad0·vd

Approssimazione lineare a tratti di S(Vd):

Vout = Ad 0 ⋅ Vd

Vout ≤ VM 128


Convertitore corrente-tensione -1

R _

Iin

Vd

Vout = S( Vd ) +

Vout = −Vd − R ⋅ I in 129


Convertitore corrente-tensione - 2

Vout VM -R Iin

Vd

-R Iin -VM

V out Ad 0

⎛ 1 ⎞ ≤ VM : V out ⎜ 1 + ⎟ = − R ⋅ I in Ad 0 ⎠ ⎝ 1 : V out − R ⋅ I in

130


Convertitore corrente-tensione logaritmico

_ Iin

Vd

Vout +

⎛ I in ⎞ Vout = −VT ln ⎜ ⎟ ∀ I in >> I S ⎝ IS ⎠ 131


Amplificatore invertente - 1

R1

Vin

+ _

Iin

_

Vd

R2 Vout = S( Vd )

+

se V o u t ≤ V M e A d 0

Vout = − R 2 I in − Vd Vin = R1 I in − Vd

1

V out tra sc u ra n d o A d0 risp e tto a V o u t e a V in : V o u t = − R 2 ⋅ I in

R2 V in = − R1 132


Amplificatore invertente - 2

Vout VM arctan[-R2/R1] Vin -VM 133


Amplificatore invertente - 3

Iin 1/(R1+ R2) 1/R1 -VM

VM

Vin

1/(R1+ R2) 134


CORTOCIRCUITO VIRTUALE.

Se V out ≤ VM , se inoltre V d

V out = A d0

Vd

V out = A d0

V out ;

V in , cioè A d0

V out , V in

si può trascurare V d nelle equazioni, cioè considerare il terminale di ingresso invertente allo stesso potenziale di quello non in vertente come se fossero in cortocircuito. M a tra loro c'è un ramo aperto: il cortocircuito è solo V IRT U A LE! 135


Esempio di uso dell’approssimazione del cortocircuito virtuale.

Z1(s)

Vin(s)

Z2(s) Vout(s)

+ _

Vin Vout =− Z1 Z2

_ +

Vout ( s ) Z2 ( s ) Av ( s ) = =− Vin ( s ) Z1 ( s ) 136


Integratore

R Vin

+ _

C

_

Vd

Vout +

Z2 (s) 1 Vout ( s ) = − Vin ( s ) = − Vin ( s ) ; Z1 ( s ) sRC t

1 Vout ( t ) = Vout ( 0 ) − Vin ( x )dx ∫ RC 0

137


Amplificatore non invertente

R1

_

Vd

Vin

+ _

R2 Vout = S( Vd )

+

Vout R2 = 1+ Vin R1 Vin = Vout

Vout ≤ VM , Ado

perché

R1 + Vd ; R1 + R2

Vout R1 + R2 R1 : Vin = Vout + R1 R1 + R2 Ado

R1 Vout R1 + R2 138


Inseguitore di tensione o stadio separatore o buffer.

_

Vd

Vin

+ _

Vout +

Vout = Vin − Vd

Vin se

Vout ≤ VM e A d0 Vout Vd = A d0

1:

Vout 139


Utilità degli stadi separatori - 1

Vin

Doppio bipolo lineare

Vout Zc Vout

Zout Thévenin:

Vout

Ve

Zc

Zc = Ve Zout + Zc 140


UtilitĂ degli stadi separatori - 2

Vin

Doppio bipolo lineare

Zout Ve

Vout

Buffer

Zc

Ve

Vout Ve

+ _

Zc

Vout = Ve 141


Combinazione lineare, sommatore.

R2

Vin2

+ _

_

R1 Vd

+ Vin1 _

Vout

R3 Vout

+

⎛ R3 ⎞ ⎛ R3 ⎞ = − ⎜ ⎟ Vin1 − ⎜ ⎟ Vin 2 ⎝ R1 ⎠ ⎝ R2 ⎠

R1 = R2 :

Vout = − ∑Vin ,k k

142


Amplificatore differenziale

Vin1

R1

R2 _

Vin2

R1

Vout +

R2

⎛ R2 ⎞ R2 R2 R2 Vout = − Vin1 + ⎜1+ ⎟ Vin2 = (Vin2 −Vin1 ) ⎜ R1 ⎟ R1 + R2 R1 R1 ⎝ ⎠

143


Esercizio.

100k

1k

1nF _

Vin

+ _

1nF

Vout +

Usando l’approssimazione del cortocircuito virtuale calcolare il guadagno Av(s)=Vout(s)/Vin(s); calcolarne zeri e poli; descriverne la curva di risposta di ampiezza; calcolare la risposta Vout(t) all’ingresso

⎧ 0 per t < 0 Vin ( t ) = ⎨ ⎩1V per t ≥ 0

144


Risoluzione - 1

R2

R1

Vin

+ _

C _

C

Vout +

R2 Z2 ( s ) Vout ( s ) sCR2 + 1 sCR2 Av ( s ) = =− =− =− 1 Vin ( s ) sCR sCR + + Z1 ( s ) 1 1 ( )( ) 2 1 R1 + sC 145


Disoluzione - 2

Av ( s ) = − z = 0;

−4 s ⋅ 10 (

s ⋅ 10 − 4 s ⋅ 10 6 =− 4 6 −6 + 1 )( s ⋅ 10 + 1 ) s + 10 s + 10 ( )( )

p1 = − 10 4 ;

p 2 = − 10 6

La curva di risposta di ampiezza è passa-banda con frequenza di taglio inferiore prossima a 104/(2π) @ 1.59kHz e frequenza di taglio superiore prossima a 104/(2π) @ 159kHz

s ⋅106 1 106 Vout ( s ) = Av ( s )Vin ( s ) = − =− = 4 6 4 6 ( s +10 )( s +10 ) s ( s +10 )( s +10 ) 100 ⎡ 1 1 ⎤ ⎢ ⎥ − − 4 6 99 ⎢ ( s + 10 ) ( s + 10 ) ⎥ ⎣ ⎦

Vout

100 -104 t -106 t t =e -e 99 146


Una domanda ...

R1

Vout = S( Vd )

Vd _

Iin

+

Vin

+ _

R2

Vin Vout Vout R2 =− =− ; Vin R1 R2 R1

È un amplificatore invertente? Posso usare il cortocircuito virtuale?

???

NO, perché... 147


... e la risposta

Iin

Vin Vd R1

Vd Vout R2 Vout VM

R2 R2 Vout = 1+ Vd + Vin R1 R1 VinOP=0 Vd

-VM

Possono esserci 3 punti di riposo! In quale andrĂ il circuito? 148


Esercizio a sorpresa

R

Vin

_

Vd R

k·R Vout

+

C V in (t )

⎛ t ⎞ = cos ⎜ ⎟ R C ⎝ ⎠

Calcolare Vout(t) 149


Tentativo di risoluzione

sRC Vout ; V sRC 1

V

kR R k Vin Vout Vin 1 k R kR R kR

Vout 1 k

con l'approssimazione del cortocircuito virtuale: sRC k Vout Vin 1 k sRC 1 Vout

Vout 1 k

da cui Vout

ksRC 1 kVin ; sRC 1

Vout Vout

Vout

Vout

j RC Vin

k

4

1 k sRC 1 sRC 1

Vout s = k 1 j Vin ; 1 jk

arctan k

4

Vout

k

kVin

sRC + 1 Vin s ksRC - 1 2

1 k

2

Vin

k

2 1 k

2

;

arctan k

k 2 t π t = cos + + arctan k 2 RC 4 1+ k

??? 150


Verifica con PSpice - 1

Un circuito con stato di riposo instabile. .PARAM PI=3.14159 XOPAMP 3 2 6 OPAMP Vin 1 0 DC 0 AC 1 SIN(0 1 50/PI) R1 1 2 10K R2 2 6 100K R 3 0 10K C 3 6 1U .SUBCKT OPAMP PIU MENO OUT Gout 0 OUT Value={10000/PI*arctan(PI*20k*V(PIU,MENO))} Rout OUT 0 1m .ENDS .TRAN .1m 500m 0 .1m .probe .end 151


Verifica con PSpice - 2

Vout

Vin

152


Analisi critica - 1

Se i calcoli sono giusti ma il risultato è sbagliato, significa che almeno una delle ipotesi originali non è verificata. L’ipotesi fondamentale per il calcolo della risposta di un circuito alle variazioni dell’ingresso è:

fintanto che Vin = VinOP, risulta Vout = VoutOP.

Se ciò non è vero, infatti, è assurdo presumere che alle variazioni di Vin nell’intorno di VinOP corrispondano delle variazioni di Vout nell’intorno di VoutOP. 153


Analisi critica - 2

sRC + 1 Dalla relazione Vout ( s ) = k Vin ( s ) ksRC -1

si ricava

( ksRC -1)Vout ( s ) = k ( sRC + 1)Vin ( s ) e quindi, se Vin (t ) = 0, ( ksRC -1)Vout ( s ) = 0 cioè l'equazione differenziale cui soddisfa Vout ( t ) è t dVout ( t ) k RC − Vout ( t ) = 0 la cui soluzione è Vout ( t ) = Vout ( 0) e k RC

dt Quindi: lim ⎡⎣Vout ( t ) ⎤⎦ = ∞ ∀ Vout ( 0) ≠ 0 : t →∞

Vout non mantiene il valore di riposo iniziale; lo stato di riposo si dice INSTABILE. 154


Analisi della stabilitĂ .degli stati di riposo di un circuito dinamico - 1

1) Determinare gli stati di riposo: problema adinamico non lineare. 2) Linearizzare il circuito nell'intorno di uno stato di riposo e renderlo autonomo annullando gli eventuali ingressi. 3) Determinare le relazioni esistenti fra le trasformate di Laplace dei piccoli segnali; sia Y(s) la variabile di uscita. 4) Se il circuito avesse un ingresso X(s), si otterrebe Y(s)=H(s)X(s) = N(s)X(s)/D(s), con N e D polinomi. Quindi D(s)Y(s)=N(s)X(s) ma siccome il circuito lineare dinamico è autonomo, si deve ottenere D(s)Y(s)=0.

5) D(s) è il polinomio caratteristico. 6) D(s)=0 è l'equazione caratteristica: le sue radici sono gli zeri del polinomio caratteristico. 155


Analisi della stabilità.degli stati di riposo di un circuito dinamico - 2

È noto dall'Analisi matematica che la condizione necessaria e sufficiente affinché risulti lim ⎡⎣Y( t ) ⎤⎦ = 0 é che t®¥ tutti gli zeri del polinomio caratteristico abbiano parte reale negativa. In tal caso lo stato di riposo si dice (asintoticamente) STABILE, i valori di riposo si mantengono inalterati e un segnale di ingresso può produrre variazioni della grandezza di uscita nell'intorno del suo valore di riposo. 156


CapacitĂ del diodo a giunzione

I(t)

F(V)

dQ (V ) dt

V(t)

i(t)

v (t ) rd ( I O P )

dv ( t ) C d (VOP ) dt

v(t)

157


CapacitĂ differenziale di una giunzione

Cd (VOP)

100nF

80

60

40

-10V

-8

-6

-4

-2

0

VOP 158


Effetto della capacitĂ del diodo in un raddrizzatore a semionda

159


Capacità differenziali del transistor a giunzioni in regione normale (circuito equivalente di Giacoletto e Johnson)

ib B

rbb’

Cb’c

B’

rb’e

vb’e Cb’e

C

gmvb’e

ic

rce

E

ie 160


Guadagno di corrente di cortocircuito del transistore a giunzioni in regione normale

Ic ( s ) β ( s) = Ib ( s ) V

ce

β ( s) =

Vb' e : Ic = gmVb' e − sCb' cVb' e ; Ib = + sCb' eVb' e + sCb' cVb' e rb'e =0

gm − sCb' c

=

β0 − srb'eCb' c

1 + s ( Cb' e + Cb' c ) 1 + srb'e ( Cb' e + Cb' c ) rb'e

1− s = β0

s 1− β0 1 z ; p=− ; z= ; = β0 s rb'e ( Cb' e + Cb' c ) rb'eCb' c 1− p

rb'eCb' c

β0

1 + srb'e ( Cb' e + Cb' c )

⎛ Cb' e ⎞ z = β0 ⎜1 + ⎟ p C b' c ⎠ ⎝

1

161


Frequenza di taglio beta e frequenza di transizione. 0

s 1-

s

;

Cb'e

jf T

1

1 C b ' c rb ' e

2 f

fT

2 0

f

1

0

f

|β(jf)| β0

fT

f 162


Effetti reattivi negli amplificatori operazionali – 1.

Sempre con |Vout|<VM, in luogo della relazione costitutiva adinamica Vout= Ad0Vd, per tener conto di effetti reattivi interni all'opamp si dovrà usare Vout(s) = Ad(s)Vd(s) con Ad(s) dotato in generale di zeri e poli, ma questi ultimi tutti con parte reale negativa. Si pone allora il problema della stabilità degli stati di riposo delle diverse possibili configurazioni degli amplificatori che fanno uso di un operazionale. Consideriamo in particolare la connessione a inseguitore nella quale si ha Vout(s) = Ad(s)Vd(s) = -Vd(s) e quindi l'equazione caratteristica può essere ricavata da

Ad(s) + 1 = 0. 163


Effetti reattivi negli amplificatori operazionali – 2. m i 1

Sia Ad s =Ad 0

s 1 zi

n

1 k 1

s pk

da esaminare è allora D s

Z s =Ad 0 , il polinomio caratteristico P s P s

Ad 0 Z s e i suoi zeri avrebbero

tutti parte reale negativa se Ad 0 fosse sufficientemente piccolo, perchè lim D s Ad 0

0

P s . Con Ad 0

1, invece, può essere che

almeno uno degli zeri abbia parte reale positiva: ciò significa però che, man mano che si fa aumentare Ad 0 , quello zero passa dal semipiano Re s

0 al semipiano Re s

0. Deve allora esistere

un particolare valore Ac di Ad 0 in corrispondenza del quale lo zero attraversa l'asse immaginario cioò la sua parte reale è nulla. 164


Effetti reattivi negli amplificatori operazionali – 3.

Si vuole dunque che sia 1 Detta j D j

c

c

con P j

Ad 0

Ac.

0 la sua parte immaginaria, deve risultare

c

Ac Z j

c

c

0 e quindi Ac

P j

c

Z j

c

.

Mettiamo ora in evidenza un polo reale negativo di Ad s : Z s

Ad s =Ad 0 1

s

e quindi Ac P' s

1

j

c 0

P' j

c

Z j

c

.

0

È evidente che Ac è tanto maggiore quanto minore è

0

:

se l'amplificatore operazionale possiede un polo a frequenza molto bassa, può avere Ad 0

Ad 0 1 senza che lo stato di riposo della connessione a inseguitore diventi instabile. 165


Condensatore di compensazione.

Vd

Stadio amplificatore differenziale

Iout

Stadio amplificatore invertente

Cc

Vout

Stadio di uscita (buffer)

V

iout

Gout

Gin Cc

V s

I out s G out +G in +s Cc

0

1 || R in Cc

v

R out

166


Condensatore di compensazione piĂš piccolo.

Cc Vd

Stadio amplificatore differenziale

Iout

Iin

Stadio di uscita (buffer)

-A

Vout

V

I out Cc =

I in C ceq 1+A

sC c V

-A V

I in

sC ceq V

: basta una capacitĂ minore 167


Limitazione di slew-rate, dati di un costruttore.

I out

I0

dV dt

I0 C ceq

dVout dt

SR

168


Limitazione di slew-rate, simulazione con un macromodello di opamp.

*Risposta di un inseguitore di tensione a un ingresso *sinusoidale in condizioni di limitazione di slew-rate. Vpiu 3 0 dc 0 ac 1 sin(0 2 100k) Vmenout 2 6 * xAO 2 3 6 AO * * * OpAmp * * * * * * * * * * * * * * * * * * Connessioni: Ingresso invertente 2 * Ingresso non invertente 3 * Uscita 6 .subckt AO 2 3 6 * Rp 3 0 10MEG Rm 2 0 10MEG Rd 3 2 2MEG Goa1 0 10 value={1e-4/3.14159*atan(31.4159*V(3,2))}

Roa1 10 0 159MEG Cc 10 0 100pF Goa2 0 6 10 0 21m Ruoa 6 0 75 Dm 11 6 sat Vee 11 0 -9.3 Dp 6 12 sat Vcc 12 0 9.3 .model sat d .ends ***************** .tran 1n 80u 50u 1n .probe .end

169


Limitazione di slew-rate, risultato della simulazione.

2.0V

1.0V

0V

-1.0V

-2.0V 50us V(6)

55us V(3)

60us

65us

70us

75us

80us

Time

170


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